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Alcuni mesi fa, mi è capitato di leggere un'in- tervista a Giovanni Di Lorenzo, direttore di chiara origine italiana, del settimanale tede- sco Die Zeit che è uno dei “rinati” periodici che trainano questo nuovo fenomeno editoriale. “In Germania - spiegava Di Lorenzo - è in atto una controtendenza nel mondo dell'editoria. Controtendenza che nasce essenzialmente da un atto di coraggio e di disperazione insieme e che ha già portato al risultato di salvare bi- lanci e posti di lavoro di alcune testate oltre che di farne nascere oltre 100 di nuove.” E' proprio nei momenti di crisi, nei quali vengono messi in di- scussione i modelli consolidati, che bisogna avere il coraggio di sperimentare, di avviare sinergie nuove, di creare contenuti interessanti per un pubblico appassionato. Vivere Sostenibile è nato proprio da questi presupposti e vuole essere un contenitore multi-mediale (carta, web, app e festival) dedicato ai temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, che sempre di più coinvolgono la vita di tutti: Enti, Associazioni, Aziende e Cittadini. E' inclusivo e aperto ai contributi, alle iniziative, alle riflessioni di coloro che vogliono essere soggetti attivi della comunità e del territorio. La mission di Vivere Sostenibile, è quella di aumentare la co- noscenza e la consapevolezza di tutti sui temi della sostenibi- lità e del cambiamento. Ci stiamo mettendo in gioco al fine di sperimentare la relazione diretta con il nostro territorio, la- sciando grande spazio ai contributi di idee e progetti, dando a tutti i lettori (con il sistema di “vota l'articolo”) la possibilità di scegliere i temi trattati. Vogliamo favorire la partecipazione (della comunità) dei cit- tadini alle scelte e incoraggiare la corresponsabilità nelle deci- sioni grandi e piccole delle Amministrazioni. Da questo numero, sarà possibile abbonarsi a Vivere Soste- nibile per realizzare il sogno di creare una comunità più con- sapevole e in grado di indirizzare quelle scelte che influenzano la vita quotidiana dei cittadini. Sottoscrivere un abbonamento a Vivere Sostenibile costa 27 euro per 1 anno ed è lo strumento più semplice e immediato per sostenere il progetto. L'abbonamento annuale (vedi tutti i dettagli a pagina 2) consente di ricevere al proprio indirizzo tutte le copie del periodico in formato cartaceo per posta or- dinaria, oltre che, nella propria casella mail, in formato PDF insieme alle newsletter informative. MENSILE - Anno II - n° 02-2014 FEBBRAIO 2014 03 Efficienza Energetica Transizione e Decrescita Comunità Resilienti Economia Sostenibile Legalità e Territorio Benessere Corpo e Mente Innovazioni Tecnologiche 03 SOMMARIO chiama il n° 051. 606.10.70 Per la tua pubblicità VOTA gli ARTICOLI sul sito www.viveresostenibile.net per scrivere con noi il prossimo numero COPIA OMAGGIO ECO INDUSTRIA Carta e web: l’editoria oggi funziona così! Partita dalla Germania, la riscossa della carta stampata, sempre più in sinergia con internet, è una tendenza che si sta diffondendo in tutta Europa. di Silvano Ventura [email protected] EDITORIALE Approfondimenti da pag 3 a pag 10 Storie & Persone - Consigli - Agricoltura Autoproduzione - Corpo mente e spirito Economia solidale - Educazione ambientale Territorio & sviluppo locale - Transizione e resilienza Alimentazione consapevole - Dall’Italia e dal Mondo Energia sostenibile - Finananza etica Dall’Ente gestione per i parchi e la biodivesità Emilia orientale pag 11 Soluzioni pag 12 e 13 Associazioni & GAS - Acquisti verdi - Benessere Etica del fare - Locali eco - Alimenti bio - Bio edilizia Recensioni pag 14 Libri & Co. - Film Appuntamenti da pag 15 a pag 17 Calendario appuntamenti Febbraio Eventi - Feste - Corsi - Mercati Annunci pag 18 Offro - Lavoro - Ecovillaggi - Associazioni - Animali pag 18 e 19 RISTORANTE Il Cerfoglio Cucina Naturale Via Kennedy, 11 - San Lazzaro di Savena (BO) Tel. 051-463339 www.ilcerfoglio.it

Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

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Scopri il Borgo Ecologico, esempio di eccellenza italiana, ma anche le scelte che tutti noi possiamo fare ogni giorno per avere minore impatto sull’ambiente, le news dall’Italia e dal Mondo, la storia degli orti comunitari spuntati sui tetti di Bologna, la Transizione Agroalimentare, l’attenzione alla Biodiveristà e alla gestione delle Emozioni del cambiamento. Il tutto conservando la grande attenzione per l’alimentazione consapevole, le pratiche corpo, mente & spirito che ci possono aiutare, l’autoproduzione e la sostenibilità energetica. Soluzioni davvero interessanti nel mondo dei Locali Eco, degli acquisti etici, passando per la bioedilizia (mai più muffe in casa, ma neanche prodotti chimici!) e i latticini biologici. Non mancano recensioni, appuntamenti del mese, mercati contadini, annunci e tanto altro ancora! E' anche possibile garantirsi una copia cartacea a casa, abbonandosi con 27 euro (a copertura dei costi di spedizione) per 1 anno. [email protected]

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Page 1: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

Alcuni mesi fa, mi è capitato di leggere un'in-tervista a Giovanni Di Lorenzo, direttore dichiara origine italiana, del settimanale tede-sco Die Zeit che è uno dei “rinati” periodici chetrainano questo nuovo fenomeno editoriale.

“In Germania - spiegava Di Lorenzo - è in attouna controtendenza nel mondo dell'editoria.

Controtendenza che nasce essenzialmente daun atto di coraggio e di disperazione insiemee che ha già portato al risultato di salvare bi-lanci e posti di lavoro di alcune testate oltreche di farne nascere oltre 100 di nuove.”

E' proprio nei momenti di crisi, nei quali vengono messi in di-scussione i modelli consolidati, che bisogna avere il coraggiodi sperimentare, di avviare sinergie nuove, di creare contenutiinteressanti per un pubblico appassionato.

Vivere Sostenibile è nato proprio da questi presupposti evuole essere un contenitore multi-mediale (carta, web, app efestival) dedicato ai temi della sostenibilità ambientale, socialeed economica, che sempre di più coinvolgono la vita di tutti:Enti, Associazioni, Aziende e Cittadini.

E' inclusivo e aperto ai contributi, alle iniziative, alle riflessionidi coloro che vogliono essere soggetti attivi della comunità edel territorio.

La mission di Vivere Sostenibile, è quella di aumentare la co-noscenza e la consapevolezza di tutti sui temi della sostenibi-lità e del cambiamento. Ci stiamo mettendo in gioco al fine disperimentare la relazione diretta con il nostro territorio, la-

sciando grande spazio ai contributi di idee e progetti, dando atutti i lettori (con il sistema di “vota l'articolo”) la possibilità discegliere i temi trattati.

Vogliamo favorire la partecipazione (della comunità) dei cit-tadini alle scelte e incoraggiare la corresponsabilità nelle deci-sioni grandi e piccole delle Amministrazioni.

Da questo numero, sarà possibile abbonarsi a Vivere Soste-nibile per realizzare il sogno di creare una comunità più con-sapevole e in grado di indirizzare quelle scelte che influenzanola vita quotidiana dei cittadini.

Sottoscrivere un abbonamento a Vivere Sostenibile costa 27euro per 1 anno ed è lo strumento più semplice e immediatoper sostenere il progetto. L'abbonamento annuale (vedi tutti idettagli a pagina 2) consente di ricevere al proprio indirizzotutte le copie del periodico in formato cartaceo per posta or-dinaria, oltre che, nella propria casella mail, in formato PDFinsieme alle newsletter informative.

MENSILE - Anno II - n° 02-2014

FEBBRAIO 2014 03

Efficienza EnergeticaTransizione e DecrescitaComunità ResilientiEconomia SostenibileLegalità e TerritorioBenessere Corpo e MenteInnovazioni Tecnologiche

03SOMMARIO

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COPIA OMAGGIO

ECO INDUSTRIA

Carta e web: l’editoria oggi funziona così!

Partita dalla Germania, la riscossa della carta stampata, sempre più in sinergia con internet, è una tendenza che si sta diffondendo in tutta Europa.di Silvano Ventura [email protected]

EDITORIALE

Approfondimenti da pag 3 a pag 10Storie & Persone - Consigli - Agricoltura Autoproduzione - Corpo mente e spiritoEconomia solidale - Educazione ambientale Territorio & sviluppo locale - Transizione e resilienzaAlimentazione consapevole - Dall’Italia e dal MondoEnergia sostenibile - Finananza etica

Dall’Ente gestione per i parchi e la biodivesità Emilia orientale pag 11

Soluzioni pag 12 e 13Associazioni & GAS - Acquisti verdi - BenessereEtica del fare - Locali eco - Alimenti bio - Bio edilizia

Recensioni pag 14Libri & Co. - Film

Appuntamenti da pag 15 a pag 17Calendario appuntamenti FebbraioEventi - Feste - Corsi - Mercati

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ECO INDUSTRIA

“in breve”

Cos’è “Vivere Sostenibile”é un progetto mediatico per comunicare l'ambiente. Parliamo con aziende, istituzioni e cit-tadini dei temi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. é un free pressdistribuito in fiere, eventi, mercati bio, presto nelle biblioteche e negli urp delnostro territorio, oltre che nei negozi e aziende che aderiscono. Le aziende, gli enti, le associazioni e le coperative del territorio possono fare conoscere ai citta-dini le proprie attività, prodotti e servizi orientati a un nuovo approccio di sviluppo sostenibile. é un portale www.viveresostenibile.net (seguirà una App) cui è possibile iscriversi per rice-vere gratuitamente nella propria casella e-mail la versione digitale sfogliabile del mensile.

Direttore ResponsabileSilvano Ventura

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Lucia boninsegna,maddalena nardi,marcello marzocchi,marina Giusti, massimo Giorgini,Paola Fabbri,Paola Guidi,

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FEBBRAIO 2014

Mettete insieme una cartiera dismessa di circa42.000 mq e la prima azienda in italia per qualitànel trattamento dei rifiuti raee, un progetto vir-tuoso e la voglia di creare un punto di riferimentoper molti, e il gioco è fatto!

Così è nato il Borgo ecologico creato da Dismeco alama di reno, piccola frazione del Comune di Mar-zabotto. Certo, c’è voluto tempo, chiarezza, investi-menti importanti e di certo grande attenzione perrealizzare un recupero filologico che non manca dioperatività, accoglienza ed efficienza energetica:tutti i capannoni sono infatti dotati di un impiantofotovoltaico in grado di produrre elettricità e prestoverranno attivate anche altre fonti di energia rinno-vabile. Qui, ogni anno, si raccolgono 8.000 tonnel-late di rifiuti da apparecchiature elettriche edelettroniche tra lavatrici, lavastoviglie, forni, frulla-tori, lampade al neon, monitor, etc. che vengonosmontati per ricavarne, con percentuali altissime,materie prime che vengono rivendute soprattuttoall’estero.

nello stesso complesso è prevista anche la ristrut-turazione della ex Villa rizzoli che sarà un centromultifunzionale: ricercatori universitari, ma anchevisitatori e soprattutto scolaresche, saranno qui ibenvenuti. i primi occupati a trovare il modo per re-cuperare e valorizzare le terre rare estratte dal pro-

cesso di smaltimento dei rifiuti elettronici, i secondia imparare come sia possibile, grazie alle tecnologiee all'innovazione, riciclare la maggior parte dei ma-teriali, salvandoli dalle discariche e dagli inceneri-tori.

non manca l’interazione con il mondo dell’arte, chesempre più spesso si affaccia al tema del riuso e delrecupero creativo, facendo del Borgo ecologicoanche sede di mostre per creativi.

il Borgo ecologico di Dismeco è un vero e proprioluogo ideale dove far incontrare i protagonisti im-prenditoriali, istituzionali e sociali del territorio edella new-green-economy. Un modo unico e di-verso di parlare di recupero e sostenibilità ambien-tale facendone comprendere il vero, oggettivovalore economico, scientifico, culturale.

Di questo si sono accorti anche a Bruxelles, tanto dainvitare il presidente di Dismeco, Claudio Tedeschi,a presentare il suo approccio innovativo al pro-blema dello smaltimento dei rifiuti alla conferenzaZero Waste europe, con altri innovatori del campo.Un esempio perfetto di sostenibilità attenta e inte-grata. Da imitare!

C’è una bellissima frase diMartin luther King chedice: “Può darsi chenon siate responsabiliper la situazione in cuivi trovate, ma lo di-venterete se non fatenulla per cambiarla!”

ecco, ci sono tante piccoleazioni per cui ognuno di noipuò fare la diferenza riguardo altema dei rifiuti, di seguito un breveelenco in ordine sparso, di quelle che ho ormaiadottato da anni, il tutto davvero senza sforzi, ma con una buona dose di consapevolezza:

• Dotarsi di borse di tela riutilizzabili da adoperare in tante occasioni: al mercato, come nei negozi.• impiegare contenitori durevoli e riutilizzabili per trasportare pranzi di lavoro.• Scegliere cibi, bevande o prodotti venduti al dettaglio sfusi, da portare a casa nei suddetti nostri con-

tenitori durevoli.• incentivare lo scambio e il baratto dei beni tra conoscenti.• Prediligere detersivi e detergenti non solo ecologici, ma alla spina.• attivarsi nell’autoproduzione: dalle conserve, al pane, ai dolci, alla pasta, ai saponi, etc, chi più ne ha,

più ne metta!• non utilizzare stoviglie di plastica, nemmeno nei pic-nic. Da tempo molti di noi portano con sé di volta

in volta una comoda borsa di tela con dentro 1 piatto, le posate e 1 bicchiere tutti veri e riutilizzabili,che a fine pic-nic ci riportiamo a casa facendo rifiuti ZerO.

• nel frigorifero coprire le pietanze di una ciotola con un piatto rovesciato, non con la pellicola di plastica.• Sostituire con aceto bianco l’ammorbidente nella lavatrice. Se il profumo dell’aceto vi disturba (co-

munque non rimane nei capi lavati, ve lo assicuro!) potete mettere nella bottiglia dove lo conservatealcune bucce di arancia che gli daranno un aroma piùlieve.

• Sempre l’aceto può aiutarci in modo naturale nella pu-lizia del calcare.

• Prediligere prodotti senza imballaggio e a KM0.• Sfruttare l’acqua dove ha bollito la pasta per pulire i

piatti a fine pranzo, l’amido che contiene è già un buonosgrassante.

• Usare caraffe di vetro in casa e borracce per l’acqua fuoricasa.

• Compostare gli scarti degli almenti.• Scegliere pannolini lavabili, igienici e comodi.• Dire nO all’usa e getta.• Spegnere gli apparecchi in stand by.• riutilizzare vecchi vestiti e scarti di stoffe con fantasia!• Prediligere le proprie gambe alle 4 ruote .

e a voi, ne vengono forse in mente altre? scriveteci via email, sulla nostra pagina di Facebook o su twitter: @Vsostenibile!

consigli

Il Borgo Ecologico, dove il recupero è di casadi maddalena nardi

storie & persone

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Codice: ARG0084

“Il Cambiamento non significache perdiamo la strada; significa invece che imbocchiamouna strada nuova.”

Wayne W. Dyer

Per uno stile di vita più sostenibile di maddalena [email protected]

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Codice: ARG0077

Page 4: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

non molto tempo fa, quando mi ca-pitava di dire a qualcuno cheero vegetariana, dopo le do-mande di rito: “nonmangi la carne, ma ilprosciutto sì, vero? ...no?! e il pesce? nean-che il pesce?” alla fasedell’incredulità segui-vano lo stadio dell’ag-gressività e dellesentenze approssimative eper lo più prive di senso, tipo:“allora anche i vegetali sono viventi,anche loro soffrono!” Chiamavo questi interlo-cutori ‘la lega per la difesa del pomodoro’. Oggi, quando la mia dieta è diventata quasi interamentevegana, tutti paiono preoccuparsi del mio stato di salutecon grande sollecitudine… e pensare che per me èl’esatto contrario! Devo riconoscere che ultimamentenon mi trovo più in situazioni tanto spiacevoli quantoquindici anni fa. e’ vero, sono oggetto prima di curiosità,poi di preoccupazione; comunque le cose stanno cam-biando, perché si sta diffondendo tra i più informati e imeno ingenui una migliore consapevolezza riguardoalla nostra alimentazione. Personalmente intrapresi ilpercorso di “liberazione” dai cibi che comportano lamorte di esseri viventi, dacché banalmente avvertii chequella carne di cui mi nutrivo era il cadavere di un ani-

male: era stata un vitello, una muccao un maiale. Quegli stessi ani-

mali che io amavo e che mipiaceva osservare, ad

esempio, nei pascoli dimontagna, finivanoquasi quotidiana-mente nel mio piatto.

Mi fermai una volta aguardare negli occhi

una mucca, così mite,così paziente e così gene-

rosa: giurai a me stessa che nonavrei mai più mangiato la carne dei

mammiferi! Sapevo che questa era la cosa giusta.nel volgere di al-cuni mesi arrivai a escludere dalla mia dieta tutti i tipi dicarne e infine eliminai anche il pesce. Da qualche parte avevo sentito dire che una discrimi-nante accettabile è quella di non cibarsi di tutti gli esseridotati di occhi: questa scelta mi sembrò molto sensatapoiché dava una base semplice e pragmatica al mio de-siderio di non causare dolore negli animali in un certoqual modo ‘superiori’. fino a quel momento avevo formulato molti ‘PerCHÉ’,eppure ancora mi mancavano del tutto i ‘COMe’. Perquanto ne sapevo io, esistevano pochissimi alimenti pro-teici, che non fossero carne, sicché finivo di frequenteper ripiegare sul formaggio. Ma gradualmente iniziai a

fare conoscenza conun mondo nuovo dialimenti integri, ricchidi valori nutrizionali,semplici e dal saporeantico che portano in-tatta tutta l’energiadella nostra Terra edella natura. affinai ilmio senso del gusto e,mi pare, perfino l’ol-fatto. È stato però gra-zie a mia figlia che misono avvicinata all’ali-mentazione vegana,lei che, quindicenne,ha conosciuto alcuniragazzi vegani e dadue anni mantiene fede alla sua scelta con risolutezza. Oggi credo di vivere più a fondo l’esperienza dell’alimen-tazione, dedicando più tempo alla scelta del mio cibo(che preferisco acquistare biologico, direttamente daicontadini o nel mio gaS di fiducia); dedico più cura allacucina ed evito, finché è possibile, i prodotti confezio-nati, pieni di additivi, di conservanti e di grassi idrogenati.Ho imparato dagli amici più esperti a utilizzare le spezieche conferiscono oggi ai miei cibi gusti, profumi e aromi;infine, dopo che avevo apprezzato sulla mia persona imille vantaggi di questo cambiamento radicale nelladieta, ho iniziato a comprendere più a fondo le parole diT. Colin Campbell e Thomas M. Campbell nel loro TheChina Study o quelle di Michele riefoli in mangiar Sano enaturale con alimenti vegetali integrali, volumi basati suamplissimi studi scientifici, che diventano guide prezioseper la nostra consapevolezza alimentare.C’è infatti uno stretto legame tra l’alimentazione odierna(chimica-industriale ricca di proteine animali) e le malat-tie più comuni del nostro tempo. È un errore gravequello di ascrivere le proteine ai soli cibi di provenienzaanimale, perché esistono anche abbondantissime pro-teine vegetali (soprattutto nelle verdure a foglia verdecome gli spinaci, o nei broccoli, etc.) e inoltre ciascun ali-mento vegetale contiene in adeguate quantità la mag-gior parte dei venti componenti di base delle proteine

stesse, gli aminoacidi, accompagnati comunque ancheda altri nutrienti indispensabili per una corretta alimen-tazione. infine scegliere una dieta vegana aiuta anchel’ambiente! Una delle maggiori cause di consumo di ri-sorse e di energia sul nostro pianeta, oltre che di inqui-namento delle falde acquifere, della terra e dell’aria èinfatti l’allevamento del bestiame.

Pochi sanno che la metà delle terre fertili del pianetaviene usata per coltivare foraggi destinati agli animalid’allevamento. Per far fronte alla domanda di carne damacello si distruggono ogni anno migliaia di ettari di fo-resta pluviale per far spazio a nuovi pascoli o a nuovi ter-reni da coltivare per gli animali. il 70% dell’acquautilizzata sul pianeta è consumato dalla zootecnica edall’agricoltura i cui prodotti servono per la gran parte anutrire gli animali d’allevamento. Concludo dandovi qualche dato comparativo: un ettarocoltivato a patate e un ettaro coltivato a riso sono ingrado di provvedere al nutrimento annuo rispettiva-mente di 22 e 19 persone, mentre un ettaro destinatoalla produzione di manzo è sufficiente per il nutrimentoannuo di 1 sola persona. Beh, quella persona non saròio… sarete forse voi?

la biodiversità o diversità biologica è l'insieme degli ecosi-stemi e degli esseri viventi, animali e vegetali, che popolanoil nostro pianeta. forse non ci abbiamo mai riflettuto abbastanza, ma questadiversità è una delle più grandi ricchezze che abbiamo! la va-rietà delle specie è infatti una necessità per la nostra soprav-vivenza, in quanto fornisce risorse essenziali come cibo, fibre,aria, acqua. Senza biodiversità non sarebbero possibili molteattività come l’agricoltura; molte tecniche agricole, metodi diraccolta e trasformazione dipendono dalla diversificazionedelle specie. anche le nostre tradizioni culinarie e alimentarisono fortemente dipendenti dalla biodiversità. Si pensi al sapore dei prodotti tipici regionali, non sarebbe lastesso se tutto fosse appiattito e omologato! la biodiversità, dunque, è una ricchezza non solo naturalema anche culturale, sociale ed economica. Senza questa va-rietà rischiamo di perdere competenze, saperi e sapori com-promettendo economie e culture locali che sono parte di unpatrimonio che ci è stato tramandato da migliaia di anni! ab-biamo quindi la grande responsabilità non solo di tutelare labiodiversità ma di trasmetterla alle generazioni future. e in-vece accade che la diversità naturale è in diminuzione e il suodeclino è veloce e continuo: sia nel numero che nella distri-

buzione. Secondo l’iUCn (Unione internazionale per la con-servazione della natura), più di un terzo delle specie di faunae flora conosciute nel mondo è a rischio di estinzione. Moltespecie sono minacciate: il 21% dei mammiferi, il 70% dellepiante, il 35% degli invertebrati. insieme alle specie selvatiche,scompaiono anche le piante e animali domestici selezionatidall’uomo. Secondo la fao il 75% delle varietà vegetali èperso, irrimediabilmente. negli Stati Uniti si arriva al 95%. Oggi il 60% dell'alimentazionemondiale si basa su 3 cereali: grano, riso e mais. e anche la va-rietà di questi cereali consiste in pochi ibridi selezionati e ven-duti agli agricoltori da una manciata di multinazionali. Ci troviamo di fronte a una vera e propria estinzione di massae la maggiore responsabilità di questa perdita globale è do-vuta alle attività umane. Deforestazione, urbanizzazione, cementificazione del pae-saggio, agricoltura intensiva, inquinamento e cambiamentoclimatico portano alla distruzione e alla frammentazionedegli ambienti naturali. le maggiori perdite si riscontranoproprio in quelle aree più fragili ma che sono poi le più ricchedi biodiversità. C’è la necessità di invertire questa tendenza, che porta alla di-struzione. Perché senza biodiversità viene a mancare la ca-

pacità di affrontare i cambiamenti e di riadattarsi ossia di ri-tornare a uno stato di equilibrio dopo aver subito gli effettidi una perturbazione. la biodiversità non è un concettoastratto e lontano, ma è una condizione da ricercare proprioora che stiamo attraversando questo momento di grande dif-ficoltà economica, sociale e ambientale. Cambiare rotta è possibile, partendo col ricostruire una va-rietà nel suolo, nel territorio e nella comunità. la fragilità sirisolve favorendo la diversità, che è efficace perché gli ele-menti lavorano in relazione tra loro, in rete. Se facciamo inmodo di creare sinergie tra i diversi individui lavorando cone non contro natura, ricostruiamo un legame tra le persone

e la terra, un legame che c’è da sempre. Prendiamo esempiodagli ecosistemi dove tutto è in relazione e non vi sono spre-chi ma abbondanza! anche le criticità diventano punti di forza e nulla vieneescluso, ma tutto è parte di un ciclo. Ottimizzando l’energia ele risorse per il bene di tutti si costruisce ricchezza e un futuroper tutti. ricostruire biodiversità porta abbondanza sosteni-bile e permanente e crea un sistema stabile, fertile e produt-tivo. ripartiamo da qui: biodiversifichiamoci!

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fa’ la scelta giusta: un percorso di consapevolezza alimentaredi Lucia boninsegna

E Dio disse: Ecco io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero incui è il frutto che produce seme: questi saranno il vostro cibo. (Genesi 1, 29)

alimentazione consapevole

Le parole della sostenibilità: B… Biodiversifichiamoci! di Francesca Cappellaro, ricercatrice di Ingegneria della Transizione

educazione ambientale

FEBBRAIO 2014

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Codice: ARG0087

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Codice: ARG0071

“L'unica ricchezza rimasta al Terzo mondo è labiodiversità: i nostri semi, le nostre piante

medicinali che ci permettono d'entrare nel mondo produttivo.

Non possiamo tollerare che i brevetti, i gigantialimentari ci tolgano anche questo.”

Vandana Shiva

Page 5: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

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FEBBRAIO 2014

il 2014 è l'anno europeo per l'economia verde, pro-clamato dall'ue e sarà anche l’anno del semestre ita-liano di presidenza del Consiglio dell'Unione europea. Questa, secondo quanto affermato da ermete realacci(presidente della commissione Ambiente della Ca-mera, PD, e del gruppo di lavoro congiunto sulla greeneconomy per l'anno europeo dell'economia verde) èuna straordinaria occasione per rilanciare la compe-titività delle nostre imprese e l'economia a partiredalla green economy, e per offrire una prospettivaanche ai giovani. “nel nostro Paese - ha dichiarato -già oggi esiste un'italia green che è fatta dal 22% delleimprese, che crea occupazione e ricchezza tanto cheil 38% delle assunzioni complessive programmate nel2013 si deve a queste realtà. grazie a questa Greenitaly sono stati prodotti nel 2012 oltre 100 miliardi di

valore aggiunto e vengono impiegati 3 milioni digreen jobs.” i lavori green rappresentano il 61% delleassunzioni nei settori della ricerca e sviluppo nel 2013. inoltre il rapporto Green italy evidenzia che le im-prese green sono quelle più competitive (esportanodi più) e quelle più giovani (il 36% delle assunzioniprogrammate nel 2013 dalle imprese green sono ri-volte ad under 30 contro il 30% delle imprese “stan-dard”. il tasso di assunzioni a tempo indeterminato èdel 52%, contro il 40,5% per le figure non connesse alsettore green). la green economy rappresenta una via fondamentaleper uscire dalla crisi, e il semestre italiano alla presi-denza del Consiglio Ue dovrebbe portare a svolte im-portanti nel per l'economia e l'occupazione del paese. “Trovare la chiave per affrontare la crisi mobilitando lemigliori energie del Paese e scommettendo sullagreen economy è anche l'obiettivo che si sono date lecommissioni Ambiente e Attività Produttive dellacamera - conclude realacci - avviando un'indagineconoscitiva sulla green economy da concludere entroi primi mesi dell'anno, in modo da poter orientareanche le politiche del governo italiano per il semestredi presidenza europeo.”

2014: l’anno della green economy, sapremo approfittarne?di Veronica Ventura

dall’Italia e dal mondo

nel momento in cui diventiamo più consapevoli deiproblemi globali che ci troviamo ad affrontare in questoperiodo (crisi economica e finanziaria, cambiamenti cli-matici, inevitabile declino nella produzione dei combu-stibili fossili, disuguaglianza nella distribuzione dellaricchezza, per citarne solo alcuni) e delle possibili con-seguenze nella nostra vita quotidiana, è naturale chedentro di noi nascano delle emozioni difficili da gestirecome la paura e l'ansia per il futuro.Questo è uno dei motivi per cui tante persone, nono-stante le evidenze scientifiche ed i tanti cambiamentigià visibili intorno a noi, continuano ancora ad avere unatteggiamento di rifiuto verso questi temi. È la sin-drome delle struzzo: mettere la testa sotto la sabbia pernon vedere e per non stare troppo male. Tuttavia que-sta dello struzzo non è una strategia molto utile perprodurre dei cambiamenti positivi nella nostra vita. in realtà se desideriamo risolvere questi problemi, tro-vare nuove soluzioni, trasformare il mondo in cui vi-viamo è importante trovare un modo di gestire lenostre emozioni e per trasformarle ed utilizzarle come“combustibile” per il nostro cambiamento.il primo passo è riconoscere ed accettare le emozionipiù difficili e dolorose: paura, ansia, smarrimento, scon-forto, disperazione. Per esempio, quando compren-diamo pienamente cos'è il picco del petrolio e qualisono le sue conseguenze è assolutamente naturale pro-

vare emozioni di questo tipo, molto più che non pro-vare nulla o sviluppare un atteggiamento di rifiuto.il secondo passo è quello di lasciarsi “ispirare” da que-sto disagio utilizzandolo come carburante per appor-tare un cambiamento nel nostro stile di vita. il terzo passo è quello di trasformare le emozioni ne-gative in fiducia e capacità di essere un protagonistadel cambiamento. Questo avviene quando ci rendiamoconto che il cambiamento di cui abbiamo bisogno èprincipalmente quello della nostra comunità locale(paese, quartiere, città), quello costituito dall'ambientein cui viviamo e dalle persone che incontriamo tutti igiorni ... e in questo ambito possiamo giocare un ruoloimportantissimo!

transizione & resilienza

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Gli ingredienti della Transizione: 2) La gestione delle emozioni di massimo Giorgini, facilitatore Transition Italia

Page 6: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

e’ necessaria una Transizione in am-bito agroalimentare? e’ come se chie-dessi “è necessario mangiare?” Omeglio “ vi piacerebbe mangiareanche domani?” la risposta penso siascontata. Secondo le più diffuse pro-iezioni, nel 2050 raggiungeremo laragguardevole cifra di nove miliardidi esseri umani e la prima domandache ci si pone è: come li sfameremo,visto oggi siamo sette miliardi e unogià soffre la fame? abbiamo altro terreno coltivabile? no, solo zone marginali e alle spalleabbiamo solo terreni desertificatidall’agricoltura intensiva. abbiamo qualche tecnicainnovativa che ci possa aiutare a produrre di più? Di tecniche ne abbiamo tante e sempre nuove, mal’agricoltura industriale ha segnato il passo, le pro-spettive di incrementi produttivi si allontanano e nelfrattempo l’esaurimento dei terreni e delle risorseavanza. abbiamo qualche asso nella manica chemagicamente sistemerà tutto? Certo che li abbiamo, una bella crisi mondiale e unospettacolare cambiamento climatico che presto cigodremo in 3D! la “rivoluzione verde” ha intensifi-cato le produzioni agricole triplicandole in pochedecine di anni, ma questo è costato e sta costandotantissimo in termini di risorse non rinnovabili. Da qualche anno a questa parte però ci si è accortiche il percorso intrapreso è insostenibile, ma inca-paci di immaginare qualche cosa di diverso rispettoad una crescita esponenziale la soluzione trovata èl’intensificazione sostenibile, un ossimoro geniale. Quello che è chiaro è che l’attuale modello non èun’opzione, e che, se per assurdo si riuscissero ad au-mentare le produzioni, in barba alla crisi delle risorsee al cambiamento climatico, dovremmo produrredal 70 al 100% di alimenti in più per sfamare tutti.inoltre, visto che noi umani abbiamo la tendenza adistribuire gli alimenti in modo non equo, si è sco-perto che un aumento delle produzioni globali nonrisolverebbe la fame del mondo (come non l’ha ri-

solto fino ad ora). Qui si fermano le idee della civiltàoccidentale e da qui parte il nostro lavoro di Transi-zione. Una soluzione potrebbe essere quella di diventareresponsabili della nostra alimentazione, autopro-dursi, a livello di comunità, tutto ciò che possiamoscambiando le eccedenze con altri allargando sem-pre di più la rete di relazioni e di responsabilità. il fu-turo alimentare sarà nel piccolo, non nel grande, retidi aziende produrranno per la comunità ed essasarà protagonista attiva nella produzione del pro-prio cibo. in questa idea non c’è niente di nuovo, lecomunità sono sempre state responsabili della pro-pria alimentazione, la produzione è sempre stata vi-cino al consumo.Quello che possiamo fare è aggiungere oggi a que-sto modello di agricoltura “locale” tutta la tecno-logia e le conoscenze che abbiamo. al fianco diquesto sarà necessario un netto cambiamento distile alimentare, ma che avverrà naturalmente nonappena ci riapproprieremo della nostra alimenta-zione. il lavoro da fare è immenso, è veramente ap-passionante e la buona notizia è che ci stiamo giàlavorando in molti. Buon lavoro e buon appetito.

Che l'attuale sistema sociale sia disumano molti lo “sen-tono” visceralmente, pochissimi però si rendono contoche la mancanza di un Reddito di esistenza universale eincondizionato è un vero e proprio crimine contro l'Uma-nità e il suo ambiente planetario. Salvo che per gli eredi-tieri, anacronistici residui di antiche realtà sociali, negliultimi anni il reddito di una Persona era considerato so-stanzialmente in relazione al suo livello di benessere eco-nomico: conquistato attraverso il proprio lavoro, lapropria attività autonoma o dipendente.la crescita dell'uno (reddito) corrispondeva alla crescitadelle possibilità d'altro (lavoro) e, viceversa, la diminu-zione dell'altro (lavoro) comportava la diminuzione del-l'uno (reddito).Questo tuttavia fino a che il rapporto non è stato stravoltoda due avvenimenti: la esasperata/criminale “finanziariz-zazione di ogni aspetto della vita umana” che estrae va-lore da Persone, Comunità e Territori al solo vantaggio dipochi spregiudicati approfittatori e (anche in assenzadella precedente ragione) la “meccanizzazione del lavoro”grazie alla quale migliaia di macchine sostituiscono il la-voro di miliardi di Persone. Questa fu auspicata all'inizioper sottrarre l'uomo dalla schiavitù del troppo lavoro efargli vivere una vita più dignitosa: ricca di tempo liberoda impiegare a vantaggio della sua Comunità (volonta-riato, acquisizione/trasmissione dei saperi e delle compe-

tenze) e/o per il suo tempo libero personale (studio, arte,scienza, teatro, viaggi).Oggi, invece, abbiamo disoccupazione e precarietà nonperché le Persone non abbiano voglia di lavorare o per-ché amino alla follia la flessibilità coatta del lavoro e il pre-cariato al Call Center, ma per la sola ragione che lemacchine presenti nel mondo tolgono lavoro alle Per-sone per forza di cose: costano meno, sono tassate menodell’uomo, non pensano, non si ammalano, non si sinda-calizzano e sono sostituibili senza traumi salvo che per ilportafoglio. in più, il lavoro indotto che creano non è ingrado di generare il 100% di rioccupazione perduta, bensìpiuttosto una percentuale ogni volta sempre più risicata.

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gli orti sui tetti di via gandusio sono uno spazio ur-bano recuperato e un laboratorio sociale di orticolturacondivisa, di comunicazione, di interazione e integra-zione. Sono moltissimi gli orti urbani presenti a Bolo-gna, ma questi hanno la particolarità di trovarsiall’ultimo piano di un condominio caratterizzato daprovenienze e culture variegate, con gestione comu-nitaria dovuta all’impegno collettivo degli abitanti delpalazzo. gli orti sono nati nel marzo 2010 su iniziativadel Comune di Bologna in collaborazione con l’asso-ciazione BiodiverCity e Ceriss. Scopo principale, inco-raggiare un utilizzo alternativo dei tetti terrazzati (500mq in totale con vista a 360° sui tetti rossi di Bologna,al tempo né impiegati né accessibili ai condomini) diedifici di edilizia pubblica residenziale nel popolarequartiere di San Donato, nella primissima periferiadella città. l’ambiente in questione è un complesso diquattro palazzine comunicanti, per un totale di 160nuclei familiari. gli orti comunitari di via gandusio rien-trano in un progetto associativo e comunale piùampio, denominato “green Housing”, il cui obiettivo èrendere più sostenibile e verde la città, migliorare lerelazioni tra le persone e il modo di vivere lo spazio cit-tadino. il pensiero iniziale è stato quello di contrastareil degrado strutturale e sociale dei palazzi; allo stessotempo si sono volute creare occasioni di incontro e la-voro comunitario dove la condivisione dei saperi po-tesse avvenire attraverso la creazione di interessi,luoghi e tempi di svago comune, offrendo anche unaconcreta possibilità di autosufficienza alimentare.

il progetto pilota ha visto l’installazione di un orto idro-ponico costruito utilizzando materiali di recupero,principalmente bottiglie in PeT. Quello del riutilizzo dimateriali di “scarto” è stato uno degli obiettivi dichia-rati fin dall’inizio, insime alla scelta della coltivazionesenza uso di pesticidi di origine chimica e al risparmioidrico. Con il lavoro di tesi di laurea e ricerche di Dot-torato (DipSa - Università di Bologna) è stato calcolatoche l’orto a pieno regime potrebbe soddisfare i fabbi-sogni orticoli della totalità dei condomini con prodottidi ottima qualità.gli orti hanno dato da subito buoni risultati creando econsolidando relazioni. gli ortolani hanno sostenutole spese iniziali in totale autonomia e il raccolto è statodistribuito e condiviso con gli altri condomini interes-sati, anche con il coinvolgimento di bambini e ragazzi(anche con feste di compleanno). l’incontro tra le persone si crea con la coltivazione con-divisa di piante ortive, con la cura degli spazi comunie con l’organizzazione di piccoli eventi che creano erinsaldano i legami di solidarietà e di conoscenza chepossono avere origine dalla contiguità abitativa. l’in-tero progetto vive anche attraverso il suo raccontarsi,rendendo partecipi delle attività e degli eventi sia icondomini che gli abitanti della città intera. Questo è anche lo scopo degli eventi che si sono sus-seguiti, diffondere il “modello” esplicitandolo al-l’esterno della sua realtà specifica. Cene e aperitivi acui, oltre ai condomini, hanno partecipato molte asso-

ciazioni locali e internazionali: durante le serate estivelo spazio sui tetti è piacevole da vivere e la vista dellacittà dal decimo piano è davvero mozzafiato. lo scam-bio e la condivisione del cibo, come elemento di co-municazione culturale, ha facilitato l’incontro trapersone di ogni provenienza e/o cultura, superandodivari anagrafici e geografici.Dall’inizio del 2013 l’intervento del Comune di Bolo-gna si è concluso; da allora gli ortolani, con la consu-lenza di BiodiverCity, procedono autonomamente alla

coltivazione. i gruppi di ortolani comunitari di via gan-dusio sono in continua evoluzione, in ogni caso moltepersone hanno imparato a conoscersi e a collaborare,con risultati davvero interessanti sul consolidamentoe la diversificazione delle relazioni tra chi da tempo vi-veva sotto lo stesso “tetto” e spesso non si conoscevaneppure. Per restare informati visitate la pagina face-book dedicata al progetto: gandusio green action.

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Torre di Babele sociale e Reddito di esistenzadi Andrea Di Furia

economia solidale

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La Transizione agroalimentaredi Davide bochicchio, medico veterinario monteveglio in Transizione

transizione & resilienza

territorio & sviluppo locale

Green Housing: un orto comunitario sui tetti di Bolognadi Luana Iori, Associazione biodiverCity

“L’entusiasmo è metà del viaggio verso il successo, e l’intero viaggio

verso la gioia. Se stai per fare qualcosa, falla con entusiasmo.

Non fare niente svogliatamente. Disonorerebbe la cosa che viene fatta e colui che la fa.”

Neale Donald Walsch

Page 7: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

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FEBBRAIO 2014

Fasce e marsupi portabebé, pannolini lavabili, abbigliamento bio,gravidanza e allattamento, accessori.

Baby Pit StopCorsi e attivitá per futuri e neogenitori.

Via Nosadella, 9/b - 40123 Bolognatel. 051 991 9115

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Dal Lunedi al Sabato: 9:30 - 13:00 e 16:00 - 19:00GIOVEDI POMERIGGIO CHIUSO

Partiamo da una semplice affermazione: la fattoria è la casa del fattoreche ospita e propone delle attività ai bambini e a coloro che bambinisaranno per sempre.Chi Siamo? Così ci definisce la legge: possono essere fattorie didattichele imprese agricole o agrituristiche che intendono svolgere attività culturale,sociale, didattica e ricreativa per lavalorizzazione dell’ambiente rurale,conoscenza dei cicli biologici animalie vegetali e dei processi di produ-zione, trasformazione e conserva-zione dei prodotti agricoli esilvo-pastorali al fine di contribuiread informare ed educare ad un con-sumo alimentare consapevole, al ri-spetto per l’ambiente nell’ambitodello sviluppo sostenibile. Mi piacericordare anche quanto scriveCarlo Hausmann: "la fattoria didat-tica si fonda sul bisogno di agricol-tura della nostra società, offre unarisposta pratica, gradevole e cultu-ralmente alta all'esigenza di ritro-vare le nostre radici".la Fattoria Didattica non è unaserie di teorie o metodi, ma unmodo di pensare e di mettersi inrelazione, in maniera semprenuova e flessibile per prendersicura della terra, avere cura dellepersone, educare a un consumoconsapevole, per condividere inmaniera equa e solidale le risorse della terra. la fattoria Didattica si ponecome alleato della scuola, della famiglia e delle categorie socialmentepiù deboli ed emarginate per contribuire alla diffusione di un atteggia-mento culturale sempre più attento ai nuovi bisogni/orizzonti della nostrasocietà. ecco il valore del nostro lavoro quotidiano, non solo il lavoro sullaterra e con gli animali per la salvaguardia del territorio, ma l’importanzadegli aspetti educativi che trasmettiamo, fondati su 3 pilastri: Sapere,Saper essere, Saper fare.

sAPeReimparare a conoscere la fattoria e il contesto naturale e culturale nelquale è inserita. Comprendere il significato, la fatica, l’abilità nel lavoroagricolo. acquisire la consapevolezza che l’uomo è parte integrantedell’ambiente, da cui dipende e su cui influisce (sviluppo sostenibile).acquisire conoscenze sui sistemi di coltivazione e di allevamento conparticolare riferimento all’agricoltura ecocompatibile.Comprendere i cicli della natura e le relazioni tra le varie componentiambientali.

sAPeR esseReacquisire dei com-portamenti di rispetto ditutti gli organismi e delle com-ponenti ambientali. apprezzare gli ambienti naturali ed essere con-

vinti della loro importanza. acquisire una coscienza ecologica.ascoltare, condividere, modificare le proprie azioni. Sentirsi respon-sabili della gestione dell’ambiente e della propria salute. apprezzarela durezza e la soddisfazione del lavoro quotidiano.

sAPeR FAReimparare facendo (fare il pane, il formaggio, attività nell’orto, rac-colta di frutta, trasformazione dei prodotti, nutrizione degli animali,etc.), ma anche imparare a lavorare con altre persone, esprimere lapropria creatività, ritrovare l’uso dei sensi, agire come attore re-sponsabile della gestione dell’ambiente e imparare ad esercitare ilproprio spirito critico.Visitate le fattorie, mantenete ViVO il vostro territorio e la Voglia dicondividere esperienze e conoscenze. noi tutti vi aspettiamo!

Alla scoperta delle fattorie didattichedi Paola Guidi, responsabile Fattorie Didattiche Emilia Romagna

agricoltura

il mio cammino nel mondo delle discipline olistiche inizia nel1992 quando scopro una diversa visione dell’unità corpo-animanella vita, praticando Yoga. Ho deciso di diventare prima naturo-pata, poi counselor e insegnante di yoga in gravidanza dopo laricca e sacra esperienza del dare la luce, in casa, dei miei figli.fondamentale e illuminante passaggio nel mio percorso didonna, e poi di madre, intenzionata a riappropriarsi del propriopotere e del proprio corpo, è stata la scoperta di frederick lebo-yer e la visione proposta nei suoi libri e nel video “Per una nascitasenza violenza”. in seguito ho approfondito con grande entusia-smo l’argomento, leggendo i libri di Michel Odent, di cui consi-glio il bellissimo “il bebè è un mammifero”, edito ora col titolocommerciale “abbracciamolo subito”.l’importanza dell’ascolto del corpo e della comunicazione inces-sante fra madre e bimbo, agevoleranno il momento della nascita,l’ingresso nel mondo e l’approccio alla vita.Un lavoro di preparazione al parto che preveda l’accesso al-l’ascolto dei tempi e dei ritmi corporei, così diversi da quelli dellamente, ci permette un facilitato accesso ed una stabile e tran-quilla sintonia con i messaggi che passano continuamente attra-verso il corpo, nel respiro, in ogni singola contrazione, aprendorealmente la strada del bambino nel mondo.Si potrà così accordare all’ascolto il ruolo di un faro che potràconcretamente guidare il bambino, verso la luce.

Credo che questa modalità di “ingresso” porterà l’umanità versouna evoluzione centrata non sulla mera sopravvivenza e i relativimeccanismi di attacco e difesa, ma sulla scelta cosciente di ac-coglienza, fiducia e amore.Con questo spirito divulgativo della Sacralità della nascita e delsostegno ad una infanzia naturale, in cui rimettere al primo pianoil ruolo della prevenzione del benessere attraverso corsi di pre-parazione al parto naturale, sostegno all’allattamento e allo svez-zamento naturale, incontri sul portare i piccoli, sull’uso deipannolini lavabili, di massaggio del bambino, nascono l’associa-zione Casa del nibbio e il mio blog.

Sacralità della Nascitadi marina Giusti, naturopata

corpo mente & spirito

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Codice: ARG0082

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Page 8: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

Ho sentito molte persone che dicono di provare unsenso di vuoto interiore, con una profonda pauradell’ignoto e di ciò che non si conosce. Credo chel’unica cosa che possiamo scoprire di ciò è che èpiù di noi stessi, in quanto ne siamo parte. Vorreicondividere con voi una visione, un frammento diconsapevolezza che abita in me, e che guida inces-santemente la mia vita. Credo che possa essereun'opportunità utile per quelli che sentono il CaM-BiaMenTO come una necessità vitale di risvegliarese stessi a una consapevolezza spirituale dell'esi-stenza, che riguarda principalmente chi siamo re-almente. e’ proprio di questo che parlerò e lo faròal singolare, proprio per intendere che ciò che dicoè rivolto a te che leggi. iniziamo con un principiofondamentale: TU Sei il TUO MOnDO, il TUO Uni-VerSO. Questa è l’equazione. Tu lo riempi comle-tamente e qualsiasi cosa sembra esserenell’universo con te, in verità è la tua versione diquella cosa. e gli altri? Tu non interagisci effetiva-mente con loro direttamente, poiché tu crei la tuaversione di essi e popoli il tuo universo con la tuaversione di essi, al fine di accettare di interagire conquelle persone. Così tu in ogni caso li stai creando.Quindi: chi c’è nel TUO MOnDO per negare a Te lafelicità di vivere una vita nella piena libertà, nell'ar-monia, nella gioia, nella pace, nell’abbondanza,

nella grazia? Puoi essere il mae-stro di te stesso, creando la vitache più desideri in funzione a ciòche vuoi veramente. Cosa c’è neltuo universo da scoprire se nonpiù di te stesso? Credo proprionulla. allora se non c’è nulla al difuori di te stesso, nel TUOMOnDO sei al sicuro, completa-mente al sicuro, nessuno ti puònuocere, poichè è tutto te stesso.Stai creando semplicemente latua versione di tutto quello conil quale interagisci, per agire conesso. Per poter avere un'espe-rienza interattiva crei ogni mo-

mento una rappresentazione della tua realtàattraverso chi e come sei per interagire con essadal di fuori della tua propria coscienza. non signi-fica che l'altra persona non esiste, ma che interagi-sci con la tua versione di lei, con la tua percezionedi lei, con la tua creazione di lei. Quindi tutto ècreato al di fuori di te in modo che tu possa sco-prire più di te stesso in ciò che non conosci. Tuttoquello che stai facendo è esplorare l'ignoto e arri-vare a conoscere, la coscienza senza tempo l’eS-SenZa Di Te STeSSO. Sono onorato di avere condiviso con te una partedi me e se ciò che hai letto ti ha stimolato e risuo-nato interiormente, permetti a te stesso di inda-gare e di ascoltarti nel silenzio del cuore, conmente aperta. Ti sarai dato una grande opportu-nità di contemplare una nuova visione, diversa, dite stesso e della vita e so per certo che almenoavrai creato uno spazio e un varco verso una cono-scenza e una consapevolezza più profonda di chisei realmente. Buona vita.PS: Se senti di volere approfondire questa visionesono certo che ci incontreremo…

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corpo, mente & spirito

FEBBRAIO 2014

Conosci te stesso: riflessioni di un viandante senza tempodi Angelo bendetto, La dimora dell’Essere

la Permacultura nasce in australia negli anni ’70dagli studi di Bill Mollison e David Holmgren apartire dalle osservazioni sullo stato di degradoambientale del loro Paese e dalle crescenti ten-sioni mondiali dovute alla crisi energetica. la situazione ambientale australiana era infattimolto grave: l’impatto della minoranza umana siera manifestato al peggio sul territorio, tramite laquasi totale deforestazione con conseguenzeterribili. e’ innegabile che la specie umana, purrappresentando una stretta minoranza se para-gonata a tutti i Sistemi Viventi presenti sul Pia-neta Terra, produce il maggiore impattodistruttivo a causa della sua dipendenza dapratiche di sfruttamento che non tengono nellacorretta considerazione le conseguenze a medioe lungo termine che esse producono. le osservazioni dei 2 studiosi australiani andarononella direzione di un nuovo Pensiero/modello checonducesse alla consapevolezza del degrado mon-diale come conseguenza di errati comportamentiumani e che coniugasse tutti i punti di vista possi-bili per salvaguardare il Pianeta, il suo ambientenaturale e umano.

formularono quindi un sistema di progettazionesu base olistica - in cui l’insieme è maggiore dellasomma delle parti - il cui scopo e risultato è la col-tura permanente (permanent+colture=permacol-ture) ossia la protezione del suolo e della Vitamicro-biologica che lo sostiene con manteni-mento della sua fertilità in grado di garantire au-tosufficienza alimentare. il tutto si manifestacome work-in-progress con fondamenti etici, filo-sofici, educativi, economici, ecologici e tecnicinell’ottica della sopravvivenza del Pianeta MadreTerra per le generazioni future! il modello è la natura, intesa come essere Vi-vente complesso, con la quale collaborare, da cuiimparare senza competere, assumendo un com-portamento che dovrebbe svilupparsi anchenelle relazioni personali a partire da noi stessi,nelle nostre case, nei quartieri fino alle colletti-vità. grazie alla Permacultura si analizzano i pro-cessi e le necessità collegando le parti al tuttoin una ‘tensione’ continua verso miglioramento earricchimento. la Permacultura si basa su 3 Prin-cipi etici fondamentali: • cura della terra (protezione del Suolo e della

sua fertilità come natura insegna secondo tec-niche rispettose dei micro-ambienti)

• cura delle persone (protezione dell’essereumano nel sistema società a partire dai suoi bi-sogni fondamentali che devono essere garan-titi)

• autolimitazione nel consumo, riproduzione,produzione rifiuti con redistribuzione del sur-plus di ogni tipo (tempo, denaro, materiale eaffini) ai fini della realizzazione di un progettodi Sostenibilità.

le premesse ci sono… saremo noi con i nostricomportamenti quotidiani a determinarequanta verità stiamo davvero realizzando.

educazione ambientale

Permacultura: Essere, Pensare e Progettare con la Natura di Ebe Anna navarini

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“Fate come glialberi:

cambiate le foglie e

conservate le radici.Quindi,

cambiate levostre idee

ma conservatei vostri

principi.” Victor Hugo

carote: Tra gli ortaggi lacarota è uno dei più ricchi egenerosi dal punto di vista te-rapeutico e nutrizionale. Haproprietà antianemiche e diregolazione intestinale e lacontraddistingue l’alta pre-senza di betacarotene, so-

stanza che una volta nell’organismo, si trasforma in preziosa vitaminaa, oltre a favorire la tintarella!

Altre verdure del mese: bietole, carciofi, broccoli, cavoli, cicoria, finoc-chi, radicchi, rape, spinaci, zucche.

mela: quanti detti, miti e leggende ne parlano! Questo frutto èmolto virtuoso, soprattutto perché ricco di fibre (pectina) ottime perla funzionalità dell’intestino e di vitamine del gruppo B, contro la stan-

chezza e l’inappetenza. inoltreaiuta la memoria, ringiovani-sce la pelle.

Altri frutti del mese: arance,clementine, mandarini, kiwi,pere.

Torniamo a gustare frutta e verdura di stagione: a febbraio…

alimentazione consapevole

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Dopo le prime gelate è tempo di raccolta delle bel-lissime, bacche di rosa canina, arbusto (ahimè spi-noso!) così frequente sulle nostre colline! Una bellapasseggiata per le vie tortuose dei colli e potrete tro-varne di bellissime, senza fatica, visto che il loro co-lore attira naturalmente lo sguardo. Una volta a casasi allena la pazienza aprendole una ad una (taglian-

dole longitudinalmente) per togliere con un cuc-chiaino la peluria che le riempie, che elimineremo. Quest’anno siamo fortunati perché le pioggehanno particolarmente ingrossato le bacche,quindi sarà tutto più semplice. il morbido guscio rosso che resta si può fare seccaresu un vassoio coperto all’aria calda di un termosi-fone per poi utilizzarlo in infusi paritolarmente ri-generanti. Cercate però di non utilizzare acqua troppo caldaperché oltre i 75 gradi le virtù della bacca scompa-iono. Un’alternativa ancor più comoda è di mi-schiare le bacche fresche così ripulite in mezzovasetto di miele, lasciandolo successivamentechiuso per almeno una settimana. Prendere un cucchiaino di questo composto ci aiu-terà ogni mattina a trovare le giuste energie e adapportare abbondanti vitamine, compresa la C cosìutile per le nostre difese immunitarie. le bacche di rosa canina aiutano anche a proteg-gere i capillari e in generale a prevenire tutti i pro-blemi legati alla circolazione, oltre a neutralizzare iradicali liberi.

Le rosse bacche ricche di virtùdi maddalena nardi

autoproduzione

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Page 9: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

normalmente pensiamo che l’energia nel mondonon sia sufficiente per tutti, in realtà è ovunquee abbondante. Come sappiamo nulla si crea o si distrugge, tuttosi trasforma, questo vale anche per l'energia dicui abbiamo bisogno per vivere, che sia essa ma-teria, radiazioni o altro, ne siamo ricchi, maspesso ci serve sotto altra forma e quindi dob-biamo necessariamente trasformarla in energiautile, come fa una cellula quando converte glizuccheri in energia chimica.avendone disponibilità è possibile fare tutto, apartire dal cibo e l’acqua, fino ad arrivare all’evo-luzione dell’umanità, per questo è così impor-tante per le nostre vite.il petrolio, le cui scorte sono sempre più scarse,ci ha dato grande disponibilità di energia, ma acaro prezzo: problemi ambientali, iniquità eguerre.la nostra sfida è quindi trasformarla in modo du-raturo senza sfruttare l’uomo e l’ambiente.in una fase storica come questa, dove ancora di-pendiamo fortemente dall’energia fossile, la prio-rità è quella di calare i consumi, applicando unadecrescita energetica nella propria comunità, gli

sprechi sono tanti e se non si agisce,il rischio potrà essere la sopravvi-venza dell'umanità. Ma nel momento in cui riusciremoad avere solo energia rinnovabilepotremo tornare a sfruttarla a pieno,per riportare il mondo al paradisoche era, riparando ai danni fatti, adesempio de-cementificando e rim-boschendo il territorio, ripulendoacqua e aria, desalinizzando acqua di

mare, scambiandoci conoscenze, conservandoun grande equilibrio con la natura e tra di noi.e' con questi sogni che insieme ad altri cittadiniabbiamo fondato comunità energetica, un'asso-ciazione per promuovere e “produrre” energierinnovabili e risparmio energetico nel territorio. grazie anche a san lazzaro in transizione, dopoun primo progetto in cui abbiamo solarizzatouna scuola attraverso una forma di azionariatopopolare (i soci hanno donato l’impianto allascuola ricevendo parte degli incentivi), si è con-tinuato facendo formazione e informazione abambini e adulti sui temi dell'energia. inoltre é recentemente partito lo stimolante pro-getto di un nuovo sottogruppo che esplora, svi-luppa e divulga altre energie alternative erinnovabili innovative e dimenticate tra cui la Pi-rolisi, l'Ossidrogeno, il Magnetismo e altro an-cora. Se anche tu hai questi sogni, ti invitiamo aunirti a noi o ad altre realtà simili sul territorio!

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei minerali, laloro formazione, il loro reticolo cristallino, le sostanze mi-nerali da cui sono formate, i loro colori per comprendereancora meglio come e perchè interagiscono con il nostrocampo energetico.

L'AMBIENTE DI FORMAZIONE SECONDARIO: LE ROCCE SEDIMENTARIE E I MINERALI SECONDARI

Dalle profondità del sottosuolo risaliamo verso la superfi-cie. Qui l'esposizione agli agenti atmosferici modifica pro-gressivamente la struttura delle rocce con un effettodisgregante e di progressiva erosione. Pensiamo agli am-massi di detriti ai piedi dei rilievi montuosi che si spo-stano progressivamente verso valle, trascinati dai fiumicome sedimenti. le rocce che si formano in questo modosono le rocce sedimentarie. l'acqua piovana penetra con-tinuamente nelle rocce, veicolando ossigeno, anidridecarbonica e acidi che iniziano la propria azione erosivasulla roccia scindendone i componenti minerali. Tali so-stanze minerali, una volta libere, tendono a combinarsicon altre sostanze presenti nell'acqua, per poi depositarsisul posto sotto forma di nuovi minerali. la formazionedei minerali secondari è dovuta quindi a un processo incui le solide strutture di una roccia vengono disgregatedalla progressiva azione di fattori ambientali. le com-ponenti minerali scomposte da questo processo gene-rano, insieme agli elementi apportati dagli agentidisgreganti, nuove rocce.

LE PROPRIETA' DELLE ROCCE SEDIMENTARIE E DEI MINERALI SECONDARI

la formazione delle rocce sedimentarie e dei minerali secondari ricorda, in parallelo, l'importanza dell'in-fluenza dell'ambiente intorno a noi. famiglia, scuola, formazione culturale e religiosa, ambiente di lavoro,partner, amici, parenti e l'intera società di cui facciamo parte ci influenzano profondamente fin dall'infanziacostruendo in noi convenzioni e convinzioni che saranno alla base dei nostri comportamenti, dei nostri

sentimenti, dei nostri ideali e della nostra visione del mondo. accade tuttavia che modelli di comportamento e di riferimento che fino ad un certopunto della vita hanno permesso di crescere e di evolvere, nel corso degli anni si rivelinonon più idonei al loro scopo. le rocce sedimentarie e i minerali secondari aiutano a di-venire consci di ciò che convenzioni e convinzioni hanno lasciato impresso, ponendole basi per un loro definitivo superamento. inoltre, aiutano a osservare le nuove espe-rienze da nuovi punti di vista e a sviluppare nuove e adeguate strategie nei confrontidelle situazioni che ci si trova ad affrontare. Un altro contesto di utilizzo di tali mineralisono situazioni di contrasto con il prossimo o con l'ambiente circostante.

MINERALI DI FORMAZIONE SECONDARIA: galena, Pirite, Boji, apatite, Vanadinite, avventurina, Calcedonio Blu, Crisoprasio, eliotropio, Diaspro, Moo-kaite, Calcite, Magnesite, rodocrosite, Dioptasio, Zolfo, aragonite, Celestina, azzurrite, azzurrite Malachite,Malachite, Howlite, Turchese, amazzonite, Opale. Tratto da “l'arte di curare con le pietre” di M. gienger.

il viaggio continua....

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corpo, mente & spirito

“Il mondo

è nelle mani di coloro

che hanno il coraggio di sognare

e di correre il rischio

di vivere i propri sogni.”

Paulo Coelho

Aggiungere valore alla propria azienda od al proprio lavoro,attraverso la creazione di una forte, distintiva e performanteimmagine aiuta a vendere meglio, a creare relazioni con iclienti, a differenziarsi e a raccontare storie che aiutano ilmercato ad entrare in contatto con aziende, prodotti e persone.

i n f o @ m o r e n a n a n n i . i t

FEBBRAIO 2014

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energia sostenibile

Noi siamo l'Energia del futurodi Riccardo Tonelli

Roccia secondaria, la Mala-chite è un carbonato e ha unsistema cristallino monoclino(il reticolo cristallino è aforma di parallelogramma), siforma nelle zone di ossida-zione dei giacimenti cupriferi,grazie all'azione delle acquedi superficie che sottraggono il rame alle rocce, ilquale reagendo, produce carbonato di rame. E’ di colore verde, ed è legata al Quarto Chakra.

Questa pietra è sempre stata considerata simbolodell'energia femminile e in molte culture anticheè stata utilizzata per onorare la dea. Già allora si riteneva fosse in grado di alleviare i

problemi mestruali e di facilitare il parto. Promuove amore per la bellezza, sensualità, em-patia, spirito di amicizia e giustizia. Rafforza lafacoltà di comprensione e stimola la rielabora-zione veloce delle informazioni che vengono dal-l'esterno, sostenendo la consapevolezza, lacapacità critica e aiuta a prendere decisionisenza farsi influenzare da agenti esterni.

CONOSCIAmO LE PIETRE di Claudia mandorla... la bottega degli Angeli

Pietra del mese: Malachite

Page 10: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

la traduzione del termine “Shiatsu” è “pressionedelle dita”. Si caratterizza infatti per un gesto tec-nico relativamente semplice: pressioni effettuatesu tutto il corpo vestito del ricevente, dalle dita –soprattutto dai pollici, ma anche dai palmi, dallenocche, dai gomiti, etc. – dell’operatore, secondoalcune caratteristiche definite dai primi espertidella disciplina. Tra queste, le principali riguar-dano la perpendicolarità e la costanza.la pressione è perpendicolare in quanto direttaal centro anatomico della zona trattata; utiliz-zando un altro schema interpretativo, tale carat-teristica è riferita invece al centro “energetico”.la costanza riguarda il suo mantenimento unavolta raggiunto il centro di cui sopra, per pochi se-condi o per tempi più lunghi.Queste caratteristiche sono quelle che maggior-mente differenziano lo Shiatsu da altre forme diintervento manuali, che prevedono invece sfrega-menti, impastamenti, battiture, stiramenti musco-lari, mobilizzazioni articolari, etc. l’assenza di talitecniche nello Shiatsu è anche uno dei motivi percui si adotta il termine “trattamento” al posto delpiù comune e generico “massaggio”.la perpendicolarità e la costanza sono a loro voltastrettamente collegate all’uso del peso. le pres-sioni risultano da un “appoggio rilassato” dell’ope-ratore al ricevente – con gradi diversi diabbandono – ma mai dall’utilizzo della forza mu-scolare. in sostanza, la pressione non è mai la con-seguenza di una “spinta”, quanto di un abbandonoattento e graduale sul corpo del ricevente, rispet-tandone le caratteristiche e le possibilità.Perpendicolarità, costanza e uso del peso consen-tono insieme di esprimere una pressione pro-fonda, concentrata, “di sostegno”. Sono questi altritermini che i Maestri della disciplina utilizzano perdefinire come lo Shiatsu debba arrivare sufficien-temente in profondità per stimolare le risorse vi-tali del ricevente, non limitandosi quindi a un

effetto “superficiale”, esclusivamente rilassante.la “concentrazione” è legata alla totale presenzadell’operatore, alla sua estrema attenzione versola persona con la quale sta praticando Shiatsu,alla piena partecipazione al processo in atto e chesta coinvolgendo entrambi. ed è proprio al rap-porto tra i due soggetti coinvolti, alla loro pari im-portanza che fa riferimento l’espressione“pressione di sostegno”: rappresenta l’unioneequilibrata che si viene a creare tra operatore e ri-cevente, dove appunto ognuno sostiene e sup-porta l’altro, permettendogli di esprimere almeglio le proprie potenzialità.

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FEBBRAIO 2014

resilienza. Di questo strana parola che sembra unamedicina o un nuovo cocktail degli aperitivi mila-nesi, ne parlano oramai tutti: il World economicforum, la Commissione europea, le nazioni Unite,la rockfeller foundation, ma non ne parlano pur-troppo i nostri leader nazionali. ne parlano soprattutto gli scienziati e le organiz-zazioni che partecipano attivamente agli accordiinternazionali per i cambiamenti climatici. loro la vedono come la necessaria risposta allacrisi climatica che il nostro pianeta sta affron-tando.Ma cos’è la resilienza? Per molti tecnici la resilienzasi associa al Pendolo di Charpy. nel mondo dellascienza dei materiali e nell’ingegneria meccanicaè infatti lo strumento usato per misurare la resi-lienza di un materiale, la capacità cioè di resisterealla rottura a flessione per urto o, spiegato in altreparole, la capacità del materiale di assorbire ener-gia mentre viene deformato elasticamente. a questo concetto prettamente ingegneristicosono stati associati nel tempo significati più tra-sversali e generali; di resilienza in chiave sociale edeconomica abbiamo sentito parlare anche Obamanel suo primo discorso di insediamento alla CasaBianca nel 2009, di resilienza parlano gli psicologi,che hanno identificato nell’introspezione, nell’in-dipendenza, nella capacità di relazionarsi con glialtri, nell’iniziativa, nella creatività, nell’altruismo,nell’autostima i pilastri della resilienza personale.Dunque la resilienza è, per un sistema sociale, la

capacità di affrontare il cambia-mento senza perdere la propriaidentità; è il segno dell’intelligenzacon cui una comunità affronta leproprie difficoltà, senza precludersialle trasformazioni ma anche man-tenendo salde le proprie radici, lapropria storia, il tessuto connettivoche sostiene la vita quotidiana, gliscambi sociali, il sistema simbolicoche sostiene l’intera collettività.Ma come si declina questo principiotrasversale nell’ambito urbano edelle politiche climatiche? non èdifficile riscontrare come l’ambienteurbano sia particolarmente e ordi-nariamente sfidato dall’esigenzadella resilienza, vuoi nella globalitàdella propria organizzazione, vuoi inambienti specifici, che maggiormente sono sensi-bili e fragili di fronte al cambiamento: ad esempio,i centri storici e le periferie. i primi, spesso caratte-rizzati dalla presenza delle generazioni anziane oda elementi organizzativi e funzionali tradizionalio potenzialmente rigidi, rischiano la stagnazioneo il degrado perché rappresentano lo spazio entrocui si esplicitano comportamenti sociali più pros-simi alla resistenza che alla resilienza; il rifiuto delcambiamento e l’arroccamento sul passato spessodecretano l’agonia di ambienti che appaiono sem-pre più estranei o disadattati rispetto ai dinamismi

di una città policentrica e cangiante. le periferie,invece, pur essendo investite da gravi problemati-che legate alla qualità della convivenza e dei ser-vizi, beneficiano generalmente di una consistenzademografica più giovanile, eterogenea, investitada processi di mobilità. Queste caratteristiche della popolazione consen-tono, nella maggior parte dei casi, una gradualerielaborazione della realtà sociale e processi sin-cronici di assimilazione e adattamento, che a pocoa poco innervano la convivenza con una prassifunzionali alla ricerca di un rinnovato equilibrio fra

tradizione e innovazione. la resilienza urbananon può però essere considerata un processospontaneo; necessita di una chiara intenzionalità;è importante annotare come sia generatrice disperanze che, se adeguatamente supportate sulpiano culturale e politico, possono preludere aforme feconde di cittadinanza.

Possiamo dirlo: ci siamo trasformati da un popolo dirisparmiatori, i famosi Bot-people, in un popolo diutilizzatori del credito al consumo (un giro d’affariper 50 miliardi di euro), in poche parole compriamoquasi tutto a rate, dall’auto al frullatore. forse il motivo è semplice, il denaro che guada-gniamo non è più sufficiente per soddisfare tutti gliinput che ci arrivano dall’esterno. Tra le varie do-mande che ci dovremmo porre di fronte a questofenomeno ce ne è una che riguarda molto da vicinola mia scelta lavorativa: abbiamo gli strumenti giu-sti per accedere al credito al consumo in modo con-sapevole? Siamo sicuri di saper scegliere la forma difinanziamento più adatta alle nostre esigenze, e so-prattutto la più economica? Sappiamo la differenzafra il Tan e il Taeg?Per quel che riguarda la mia esperienza ormai tren-tennale, prima in banca ora come formatrice e con-sulente, la risposta è negativa, con tassi dinon-conoscenza molto alti, così come molto altisono i tassi e le commissioni che si possono pagarese non si adottano piccole norme semplici, ma fon-damentali, prima di mettere una firma su un con-tratto di finanziamento.Va detto che il mondo del credito al consumo nonbrilla per trasparenza, le condizioni economichespesso non vengono comunicate con il dovuto an-ticipo e si leggono solo dopo aver firmato il con-tratto. ancora peggio: molti non le leggononeppure! Cosa vuoi che siano 27€ al mese per un di-vano così bello? Peccato che non ci si domandi perquanti mesi si dovranno pagare questi 27€… allafine quanto costerà questo divano? Questo set di te-gami, di biancheria, dove sembra che ti regalinotutto, come essere entrati nel magico mondo del

bengodi. Oltretutto quando l’offerta pubblicitariaarriva da personaggi televisivi famosi, come non fi-darsi? ebbene questi finanziamenti spesso rasen-tano l’usura e a volte la superano, esistono Taeg cheraggiungono il 25%, ecco quindi una regola per ca-pire e non farsi illudere da pubblicità spesso ingan-nevole:tAn = Tasso annuo nominale, è quello che vienepubblicizzato in grande, evidenziato.Bene: cancellatelo, fateci sopra una bella X, non cidice niente di effettivo sul debito.la vera parola magica è il tAeG (Tasso annuo effet-tivo globale), è quella parolina scritta in piccolo-pic-colo che ci rivela tutto sul nostro finanziamento: iltasso, le spese di istruttoria, le commissioni ecc. Pa-ragonando i Taeg di due proposte potete sceglierequella più conveniente, e il tutto in pochi minutisenza bisogno di una laurea in economia o di unconsulente finanziario.Questa è una piccola, grande libertà, la libertà discegliere grazie a un po’ di conoscenza, e chissà, sea conoscere saremo in tanti, allora anche questeforme di illusione che si appoggiano sulle difficoltàe sulla buona fede del contraente debole (… cioènoi), spariranno.

transizione & resilienza

finanza etica

corpo, mente e spirito

Resistenza o Resilienza?di Piero Pelizzaro - Progetto uE LIFE + bLuE AP

Le caratteristiche della pressione nello Shiatsudi marcello marzocchi, Operatore e istruttore Shiatsu dell’Accademia Italiana Shiatsu Do

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Il credito al consumo: questo sconosciuto…di Daniela Lorizzo, banking trainer

“Ogni individuo ha il potere di fare del mondo un posto migliore.”

Sergio Bambaren

Page 11: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

Una rondine, un’anguilla, uno storione,un usignolo nel corso della loro vita simuovono tra ambienti diversi, se-

guendo le stagioni e spostandosi tra paesi lontani o, addirittura, tradiversi continenti.altri animali, ma anche le piante, si muovono, si spostano, migrano, sidisseminano e impollinano a distanza, seppure su scale più ridotte.la vita è movimento! le acque dei fiumi, le correnti marine, gli uccelli -in una parola la biodiversità - non conoscono frontiere e i limiti tra stati,regioni e province. l’ecologia ci insegna infatti che è necessario imma-ginare la meravigliosa “rete della vita” in cui siamo immersi come un com-plesso e interconnesso sistema di relazioni che abbraccia un numeroenorme di organismi viventi nello spazio (e nel tempo) su aree vaste.l’Unione europea ha coerentemente definito una “politica continentale”di tutela della Biodiversità, consapevole che l’Orso marsicano, lo Stam-becco, la lince pardina, il gufo reale, etc. non appartengono al singolostato ma sono patrimonio comune, la cui tutela è da ritenersi strategica!grazie a due fondamentali provvedimenti (la Direttiva 92/43/Cee e la Di-rettiva 2009/147/Ce) l’Unione europea ha infatti dato attuazione ai prin-cipi di tutela realizzando natura 2000 è la rete di aree protette creata apartire dagli anni ’90 per tutelare le aree più importanti per la tutela dellabiodiversità del nostro continente.Con sigle un po’ misteriose e ancora poco note ai cittadini europei, i S.i.C.(ossia i siti di importanza comunitaria) e le Z.P.S (ossia le zone di pro-tezione speciale), individuano i nodi di questa Rete. Un logo le iden-

tifica in tutta europa: si tratta di porzioni di territorio importanti per latutela di una serie di habitat e di specie animali e vegetali particolar-mente rari o minacciati su scala europea.in emilia-romagna sono 158 i siti natura 2000, aree ricche di biodiver-sità (sono SiC, ZPS o SiC/ZPS) che occupano circa il 12% del territorio re-gionale. Si tratta di un patrimonio naturale unico, variegato e ricco dipeculiarità, una estesa rete ecologica regionale che si sviluppa per oltreventimila chilometri quadrati tra porzioni della costa, zone umide dellavasta pianura, corsi d’acqua, aree boscate e affioramenti rocciosi dell’ap-pennino. Molto spesso i Siti natura 2000 si sovrappongono con Parchie Riserve regionali e con le Aree di riequilibrio ecologico. in Provinciadi Bologna sono presenti ben 29 Siti, dalla Pianura fino al Corno alle Scale. l’Unione europea (e a cascata la normativa nazionale e regionale) pre-vede che per ogni sito vengano definite apposite “ ”, strumento di ge-stione finalizzato alla tutela degli habitat o le specie per cui è statodefinito il SiC o la ZPS. Sulla base delle specifiche caratteristiche dei Siti natura 2000, le “Misure”si articolano in diverse sezioni:- definendo apposite norme (a titolo di esemplificazione: è vietato il

fuoristrada, la raccolta delle orchidee, il rilascio di animali alloctoni,etc.),

- prevedendo la realizzazione di interventi attivi (è necessario effettuareil pascolo, contrastare la robinia, proteggere l’habitat, etc.),

- individuando attività/interventi da incentivare (è da incentivare l’agri-coltura biologica, il ripristino delle siepi campestri, etc.),

- definendo attività di monitoraggio (è necessario monitorare l’avifaunanidificante ogni 5 anni, controllare lo stato di conservazione delle pra-terie con fioriture di orchidee ogni 3 anni, etc.),

- programmando attività di sensibilizzazione (occorre realizzare pro-grammi didattici per le scuole del territorio, organizzare visite guidate,etc.).

nel mese di Dicembre 2013 l’ente per i Parchi e la Biodiversità ha appro-vato le Misure Specifiche di conservazione dei cinque Siti di competenza:il materiale relativo ai cinque Parchi regionali è consultabile nell’appositasezione del sito www.enteparchi.bo.it.

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Amministrazione locale, Associazione, Impresa?Inviateci i Vostri comunicati stampa su iniziative, prodotti, servizi ECOSTENIBILI a:

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FEBBRAIO 2014

Natura senza frontiere: la Biodiversità, patrimonio comune dell’Europadi David bianco, Responsabile Servizio Ambiente e biodiversità

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Codice: ARG0092

Ancora tante opportunità offerte dal sistema dellearee protette della provincia di Bologna. Spargete la voce!

Parco storico di monte soleda sabato 1° a lunedì 24nell’atrio del Comune di Marzabotto, piazza XX settembre 1, saranno espostipannelli relativi al Parco Storico di Monte Sole e alla storia del territorio. aperturaal pubblico dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14.

Parco del corno alle scaleda domenica 2 per tutte le domeniche CiaSPOlanDO. Passeggiata guidata con le racchette da neve alla scoperta delle tracce deglianimali e dei panorami appenninici. ritrovo alle ore 9.30 e rientro alle ore 13.30circa. iniziativa organizzata dalla Cooperativa Madreselva e patrocinata dal Parcodel Corno.

Parco dell’Abbazia di monteveglioDomenica 2 ore 15.30 – 17.30 MaSCHere. laboratorio con materiali di recupero per bambini dai 4 ai 10 anni. ritrovo alCentro Visita S. Teodoro (Via abbazia 28 - Monteveglio). Passeggiata all’apertoper raccogliere materiali da utilizzare per la costruzione di maschere, insieme acarta e materiali di recupero. Costo: 10€ a partecipante. Prenotazione obbliga-toria telefonando a Sabrina: 051/307515 - 329/2024204. numero minimo par-tecipanti: 6. il laboratorio si farà anche con il maltempo.

Parco corno alle scaleSabato 8 ore 10 BaMBini a SPaSSO COn le CiaSPOlePasseggiata guidata nel bosco con l’ausilio delle racchette da neve per osservarei segni di presenza degli animali del parco, da 6 anni in su. iniziativa rivolta a fa-miglie. Termine previsto ore 12 Costi: 8€ a partecipante compreso noleggio.

Parco Gessi bolognesi e calanchi dell’AbbadessaDomenica 9 ore 14 l’ OaSi flUViale Del MOlinO granDe D’inVernOPercorso ad anello di 2 ore e 50 lungo l’idice per osservazioni ornitologiche sullago. ritrovo al parcheggio di Cà de Mandorli (via idice San lazzaro di Savena).il percorso non presenta particolari difficoltà ma è necessario un abbigliamentoadeguato (scarponi o stivali) dati possibili tratti bagnati. a cura del WWf, contri-buto a favore dell’associazione 3€ per i maggiorenni. numero massimo parte-cipanti 15, informazioni e prenotazione: 3394820205

Parco dei laghi di suviana e brasimoneDomenica 9 ore 14 il laBOraTOriO Della lana COTTa a cura della coopera-tiva Madreselva. ritrovo al Museo del Bosco di Poranceto (Camugnano), par-tenza a piedi verso il podere “la Caselina”, visita all’azienda, laboratorio della lanacotta per adulti e ragazzi. Termine previsto alle ore 18 circa. Costo 15€ compren-sivo anche di piccola merenda. Prenotazione obbligatoria.

Parco dei laghi di suviana e brasimoneSabato 15 ore 21 i SegreTi Degli aniMali al CHiarO Di lUnaescursione/ciaspolata notturna tra le praterie del Poranceto, a cura della coo-perativa Madreselva. ritrovo al Museo del Bosco di Poranceto (Baigno), termineprevisto alle ore 24.30 circa. Possibilità di cenare in foresteria alle ore 19.15 (perprenotare in foresteria 335-5344413). Costo dell’escursione10€ per gli adulti, 5€per i minori di 14 anni., eventuale noleggio ciaspole 5€ bastoncini 2€. Prenota-zione obbligatoria.

Parco dei laghi di suviana e brasimoneSabato 15 ore 15 Sala Della Terra: alla SCOPerTa Dei fOSSili COn ilgeSSO e la CreTa a cura della cooperativa Madreselva. ritrovo alla Sala dellaTerra (Castiglione dei Pepoli), visita guidata ed animata, attività di lavorazionedel gesso e della creta alla scoperta dei fossili tipici dei nostri luoghi. Termineprevisto alle ore 17.30 circa. Per i più piccoli è richiesta la presenza dei genitori.Costo 5€ a bambino. Prenotazione obbligatoria.

Parco Gessi bolognesi e calanchi dell’AbbadessaDomenica 16 ore 15 farfalle O falene? raccontiamo le specie più comuni che abitano il Parco dei gessi, costruiamo ecoloriamo le maschere di Carnevale. attività di laboratorio, per bambini dai 5 ai12 anni al Centro Visita Villa Torre loc. Settefonti Ozzano emilia. Costo 5€ a per-sona, prenotazione obbligatoria entro le ore 13 di venerdì 14. a cura delle guar-die ecologiche Volontarie

Parco dei laghi di suviana e brasimoneSabato 22 ore 15 Sala Della Terra: aMMOniTi e fOSSili… Di BiSCOTTi. acura della cooperativa Madreselva. ritrovo alla Sala della Terra (Castiglione deiPepoli), visita guidata ed animata, attività di creazione di biscotti a forma di am-moniti e fossili. Termine previsto alle ore 17.30 circa. Per i più piccoli è richiestala presenza dei genitori. Costo 5€ a bambino. Prenotazione obbligatoria.

Parco dei laghi di suviana e brasimoneSabato 22 ore 21.30 CiaSPOlaTa nOTTUrna a cura della cooperativa Madre-selva. ritrovo al Museo del Bosco di Poranceto (Camugnano). Termine previsto

alle ore 24.30 circa. Possibilità di cenare in foresteria alle ore 19.15 (per prenotarein foresteria 335-5344413). Costo dell’escursione 10€ per gli adulti, 5€ per i mi-nori di 14 anni (età minima 8 anni), eventuale noleggio ciaspole 5€, bastoncini2€. Prenotazione obbligatoria.

Parco Gessi bolognesi e calanchi dell’AbbadessaDomenica 23 ore 9.30 i COlOri Dell’inVernOritrovo all’area di sosta del Centro Visite Casa fantini per una visita guidata na-turalistica alla scoperta delle fioriture precoci nella Dolina di gaibola. nel boscoprivo di foglie con un aspetto invernale, spiccano tra gli altri colori il giallo delcorniolo e della primula, il violetto della scilla fino all’insospettabile fioriturabianca della saxifraga. numero di posti limitato, prenotazione obbligatoria.Costo 5€ per i maggiorenni.

Per la descrizione dettagliata delle iniziative: www.enteparchi.bo.itinformazioni e prenotazioni:

Parco dell’Abbazia di montevegliotel.0516701044 [email protected] del Corno alle Scaletel. 053451761 [email protected] Lizzano tel. 0534 51052 / IAT Vidiciatico tel. 0534 53159Parco dei Gessi bolognesi e Calanchi dell’Abbadessatel. 051/6254821 [email protected] dei Laghi di Suviana e brasimonetel. 053446712 [email protected] Storico di monte Soletel. 051932525 [email protected]

Appuntamenti di febbraioa cura di Annalisa Paltrinieri

DALL’ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITà - EmILIA ORIENTALE

Agriturismola Colombarola

È gradita la conferma di partecipazione al 338 4740560 oppure per

e-mail [email protected]

sabato 22 marzodalle ore 16,00 alle ore 18,00

Via Zena 231 40065 Pianoro - www.lacolombarola.it

Vi invitiamo alla presentazione del nostro Barbera vendemmia 2012

con degustazione gratuita e possibilità di acquisto vini e prodotti agricoli.

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Mi chiamo Simone righi, nel miopiccolo laboratorio orafo pro-duco e riparo oggetti preziosiutilizzando anche Diamanti etici.Vi chiederete: che cosa sono gliethical Diamonds? Sono diamanti che vengonoestratti in Canada ovvero in zonanon interessata da conflitti equindi il loro commercio non ri-schia di alimentare le varieguerre africane; sono tracciatidalla miniera al negozio, perchéogni diamante porta inciso con illaser sulla cintura un codice cheidentifica la pietra attraverso ilquale si può risalire alla minieradi provenienza. Queste pietre sono estratte e ta-gliate senza utilizzare manodopera infantile esono certificate all’origine per peso, colore, pu-rezza e qualità del taglio. la gioielleria Belloni diMilano le importa in italia e io le acquisto da loroe le distribuisco a Bologna e provincia. allo stessomodo distribuisco anche oggetti ethical gold: fedio ciondoli realizzati con oro estratto da piccolecooperative di lavoratori in Colombia e in Perù, iltutto cercando di rispettare l’ambiente e di fare inmodo di lasciare il guadagno nelle comunità localiovvero saltando il circuito delle multinazionali.inoltre cerco di limitare l’impatto del mio lavorosull’ambiente acquistando energia elettrica dafonti rinnovabili: ho un contratto di fornitura conrete energia emilia romagna che ha una conven-zione con Trenta S.p.a.

realizzo tutti gli oggetti in oro bianco utilizzandolega al palladio senza nickel per evitare allergie.rispetto alle gioiellerie, ho pochi oggetti pronti invetrina, realizzo la maggior parte dei miei gioiellisu richiesta del cliente, disegnandoli insieme, par-tendo da sue idee o dal suo budget, a volte cer-cando di replicare oggetti perduti riproducendolicon l’aiuto di foto o della memoria, altre volte mo-dificando gioielli o rimontando pietre del cliente.Ho aperto la bottega in Via San’isaia nel 1995, hosempre cercato di fare oggetti diversi da quelli giàvisti, quindi a volte molto originali. non siete cu-riosi di venirmi a trovare?

Gioielli etici a Bolognadi Simone Righi, orafo

FEBBRAIO 2014

SOLUZIONI

Un nuovo progetto sta decollando nel territorioimolese e faentino. e’ cambiaVento, nato dallacollaborazione tra un gruppo di giornalisti e ilgas di imola per sviluppare iniziative di promo-zione dell’economia e della comunità locale.l'agricoltura artigianale senza l'uso di antiparas-sitari e concimi chimici, la distribuzione a scalalocale, la trasformazione familiare e l'autoprodu-zione alimentare, sono gli avamposti culturalidel modello sociale proposto da CambiaVento,nel quale i valori di riferimento sono la fiduciatra le persone, il rispetto, la franchezza, la cor-rettezza, l'equità, lo scambio, l'aiuto reciprocoe anche, non ultimo, il lavoro. Si possono tenerein primo piano questi valori e contemporanea-mente salvaguardare l'ambiente e la salute. Peraiutare realmente chi è in difficoltà dobbiamocostruire un nuovo sistema di relazioni e discambio tra chi offre (prodotti, lavori e servizi) echi ne ha necessità, privilegiando e premiandochi condivide i valori di riferimento solidali. Diversi i modi per sostenere cambiaVento: as-sociarsi e partecipare alle iniziative, dedicare unpò di tempo a sviluppare il progetto, ampliarloe diffonderlo, oppure contribuire con un contri-

buto economico. C’è ancora molto da fare: dal-l’ampliamento delle potenzialità del portale (sucui si fonda lo strumento operativo per la ven-dita on-line di prodotti agricoli, alimentari e offi-cinali di produzione locale ed ecologicamentegarantita), all’acquisto di un veicolo a basso im-patto ambientale per le consegne a domicilio, alraggiungimento di un "volume" di scambio taleda consentire di remunerare chi sta lavorando al-l'iniziativa. e questo è solo l’inizio… tra i deside-rata di cambiaVento c’è una bottega, dove leattività possano trovare ospitalità per favorirel’incontro diretto tra chi produce e chi consuma;la riduzione dello scarto tramite la trasforma-zione del prodotto fresco in conservati o co-struendo canali privilegiati con rosticcerie e/oristoranti; l’organizzazione di momenti d'incon-tro con i produttori diretti; attività formative suitemi dell'agricoltura e dell'enogastronomia; pro-muovere e favorire gli scambi commerciali di at-tività di riparazione e vendita di beni rigeneratiquali oggetti di arredamento, per la casa ed iltempo libero, attrezzi per il “fai da te”, elettrodo-mestici, abbigliamento, ecc.; promuovere le atti-vità artigianali che offrono servizi qualificati diriparazione a domicilio di elettrodomestici, im-pianti tecnologici, attrezzature, arredi ecc., oltreche la manutenzione di edifici e strutture; orga-nizzazione di un circuito legato al baratto emolto altro ancora.

Associazioni & GAS

etica del fare

nel film La leggenda del pianistasull’oceano “fram!” è il rumore pro-dotto dalla caduta di un quadroche, dopo essere rimasto per anniappeso a una parete, improvvisa-mente precipita a terra, diven-tando metafora di tutti icambiamenti radicali e delle svolterepentine che movimentano la no-stra vita. anche le proprietarie di questo lo-cale, elena e nicole (mamma e fi-glia), un bel giorno hanno fatto‘fram!’ e hanno voluto rallentare ericolorare la propria vita creandoquesta ‘casa’ fuori casa, aperta atutti, dal lunedì al venerdì con ora-rio continutato, e il sabato sugrande richiesta dalle 15 alle 21.30. “Questo posto ènato dalla gioia, - ci racconta elena, che sostiene i mer-cati di Campi aperti e i piccoli produttori biologici - daldesiderio di creare un contenitore in cui mettere tuttoquello che ci aveva fatto stare bene, per fare star beneanche gli altri con noi.” al fram Cafè, proprio di fronte al cinema rialto, ci si in-contra tra amici, o si studia in tranquillità, facendosicoccolare, dalla colazione all’aperitivo, passando dauna vivace pausa pranzo, con ottime torte, dolci e sa-late, specialità biologiche, vegetariane e vegane, unadeliziosa scelta di croissanterie anche bio-vegana e una

pregiata selezione di tè, tisane e infusi, ottimi vini bio-logici o biodinamici e birre artigianali. il tutto in un ritmo che si ritrova lento e piacevole. accanto al bancone, una gabbietta per uccelli custo-disce i desideri di cambiamento dei tanti che ognigiorno si concedono qui una pausa tra mobili di recu-pero e un’atmosfera un po’ nordica, ma piena di caloree di delizia. Cosa volere di più?

fram Cafè: la bellezza di essere a casa, in centro a Bolognadi Veronica Ventura

locali eco

“Se un uomo non marcia al passo dei suoi compagni,

magari è perché ode un tamburo diverso; lasciatelo marciare

al suono della musica che sente.” Henry David Thoreau

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Codice: VS0074

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Codice: VS0081

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Codice: VS0083

Dove prima pochi compravano Porches o ferrari, oggiin tanti acquistano verdura, ma anche frutta, carne, lat-ticini, pasta fresca e farine di produttori locali, una verarivoluzione! Verdura è la scommessa vincente di realizzare, con stilee ricerca, un negozio di alimentari in zona residenziale.nati dall’idea di una coppia bolognese (lei ex antiqua-ria, lui medico) insieme ad alcuni amici, i negozi Ver-dura di Bologna e Castenaso stupiscono fin da subitoper il nome, che ha solo in parte a che fare con quelloche è in vendita: “Ci siamo rifatti - ci racconta la pro-prietaria - al designer di gioielli degli anni ’40, fulco Ver-dura, duca di origini palermitane, che ha fatto la storiadel liberty americano.” legno di recupero, accostatoall’eleganza del nero sono il marchio d’immagine diVerdura, che spicca per la cura dei particolari e per lacortesia del personale, per genuinità e varietà del pro-dotto, ma anche per i prezzi, decisamente competitivi.“fare la spesa - presegue la proprietaria - deve essereun piacere! Chi viene da Verdura trova prodotti a KM0,come il latticini di Case Bortolani, il miele di anemoni,o le farine del Mulino ferri, tutti frutto di una grande ri-cerca, che è siononimo di qualità, ma anche un am-biente esteticamente curato, cortesia del personalesempre a disposizione e attenzione alla riduzione degliimballi.” insomma, un modello di distribuzione attentoalla qualità delle materie prime e al servizio.

Verdura… ma non solo!di Veronica Ventura

acquisti verdi

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Codice: VS0079

CambiaVento: fiducia e agricoltura vanno a braccetto di Luca bartolucci

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la bursera Graveolens, comune-mente chiamata in Sudamerica “Palosanto”, è un albero selvatico ende-mico delle isole galapagos, che sitrova anche sulle coste di ecuador ePerù. il suo legno è da sempre utiliz-zato per fumigazioni sia a livello po-polare che sciamanico, perprofumare e purificare gli ambienti.Diversamente da quanto si pensa, illegno di Palo Santo non è tuttouguale. Ci sono diverse qualità dilegno che hanno diverse intensità diprofumo. il legno cresciuto sullecoste dell’ecuador trova condizioniclimatiche ideali, gli alberi si saturanodi olio essenziale in modo perfettoed equilibrato. altra condizione fon-damentale e determinante nella sa-turazione di olio essenziale è lapermanenza del legno stesso aterra per almeno 6 anni (l’ideale èdai 6 ai 10 anni) dopo la morte natu-rale della pianta, che avviene dopocirca 80 anni di vita e per saturazionedi olio essenziale. Questa perma-nenza a terra fa sì che le mucillagginie i funghi presenti nel terreno di cre-scita dell’albero coprano il legno e

diano vita a una sorta di fermenta-zione naturale che rende intenso epersistente l’aroma del Palo Santo.l’albero di Palo Santo è un esempioconcreto e pratico della relazioneperfetta che ci può essere fra essereumano e natura: l’essere umano sioccupa e preoccupa della natura, la-sciandola nascere, crescere, vivere emorire senza interferire (il Palo Santonon viene tagliato dall’essereumano!) e, dopo la morte, ciò che èperfettamente nato, cresciuto, vis-

suto e morto si occupa dell’essereumano donandogli un perfetto stru-mento di connessione con tutto ciòche può essere considerato spiri-tuale. infatti la vibrazione energeticadi questo legno è molto sottile e ga-rantisce purificazioni di altissima qua-lità. il suo profumo tocca cordeemotive profonde, aiutando a rimuo-vere i blocchi che impediscono ilflusso armonico dell'energia vitale ecreativa. inoltre il Palo Santo assomi-glia all’essere umano: vive circa 80

anni e ha piante maschili e piantefemminili. le piante maschili hannoun legno che presenta fibre paralleleed è facile tagliarlo a mano; è quelloche solitamente si utilizza per crearei bastoncini da bruciare. le piantefemminili presentano delle forma-zioni a “rosetta”; tagliandolo trasver-salmente si ottengono fettebellissime che possono essere utiliz-zate per realizzare monili o decora-zioni. il meraviglioso, particolare eintenso profumo del Palo Santo è lasua garanzia di sostenibilità perchéavrà un profumo e un colore persi-stente e intenso solo se:- e’ un legno cresciuto in una zona a

lui congeniale,- e’ morto naturalmente, senza in-

tervento umano in nessuna fase,- e’ rimasto a terra per almeno 6 o 7

anni, anche in questo caso senzaintervento umano,

- e’ stato selezionato da persone chelo amano e lo conoscono.

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FEBBRAIO 2014

Il Palo Santo: profumo e storia di un incenso naturaledi mandorla... La bottega degli Angeli

benessere

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Codice: VS0047

Soprattutto nei mesi più freddi, in au-tunno e in inverno, si assiste in molteabitazioni all'intrusione di un nuovoe sgradito inquilino: la muffa. le mac-chie scure che affiorano agli angolidelle stanze, dietro gli armadi o at-torno alle finestre non sono solo an-tiestetiche e dannose per la strutturamuraria, ma rappresentano anche unrischio per la salute di chi vi abita. lemuffe, infatti, diffondono le loro mi-cotossine nell'aria e finiscono nell'or-ganismo degli individui attraverso larespirazione e i pori della pelle. il ri-schio di ammalarsi è particolarmenteaccentuato in soggetti allergici,asmatici e immunodepressi. Sintomiquali bruciore agli occhi, difficoltà re-spiratorie, infiammazioni alle mu-cose, cefalee, dolori articolari,possono manifestarsi però anche inpersone perfettamente sane, gene-rando anche in queste il rischio di al-

lergie e dermatiti. Per risolvere defini-tivamente il problema non è suffi-ciente combattere solo ciò che èvisibile agli occhi, ma occorre elimi-narne le cause. Sono pertanto due,essenzialmente, i fronti su cui interve-nire per un risanamento ottimaledegli ambienti: l'isolamento dellepareti, per aumentare la temperatura

delle superfici, e la riduzione del-l'umidità dell’aria, attraverso un ade-guato sistema di ventilazione. Attenzione alla tossicità degli anti-muffa convenzionali Molti prodotti antimuffa solitamentein commercio sono sì efficaci controle muffe, ma il loro impiego nei localiabitati è estremamente preoccu-

pante perchè dannoso per la salute.Vediamo qualche esempio: il peros-sido di idrogeno è una sostanza cor-rosiva, irritante per le vie respiratoriee dannosa per gli occhi e i tessuti.l'ipoclorito di sodio, legame di cloro,può rilasciare gas pericolosi per la sa-lute, oltre ad essere dannoso perl'ambiente. il cloruro di benzalconioha possibili effetti sulla salute perchéla miscela rende la pelle più permea-bile e sensibile alle sostanze esterne.i legami quaternari di ammonio, in-fine, non sono solo irritanti ma anchedifficilmente biodegradabili. naturalia-bAu propone, al contrario,due soluzioni 100% naturali: un effi-cace programma antimuffa ad ef-fetto immediato e un sistemaantimuffa ad azione permanente.

muffa: un possibile rischio per la salute

bio edilizia

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Codice: VS0091

Quanti di voi amano gustare i latti-cini appena fatti in una masseriadella Puglia? e quanti di voi sannoche già dal Marzo del 2013 DonatoCurione e enzo Di Trani li realizzanoin bella vista e in maniera biologicanel cuore del Mercato delle erbe diVia Ugo Bassi a Bologna? a volte lecose migliori sono proprio sottocasa… basta saperlo! il sogno diDonato, e del suo socio enzo, èstato proprio quello di portare ilgusto, i sapori e la squisitezza deilatticini fatti con la ricetta dell’anticatradizione pugliese in centro a Bo-logna, ed è lì che ha scelto di aprirela “Via lattea” per produrre e com-mercializzare i suoi biolatticini. la piazzetta est del mercato delleerbe dove ha aperto il punto ven-dita è poco conosciuta e per ora an-

cora poco popolata, ma promettedi essere uno dei nuovi luoghi diaggregazione virtuosi della città!

“e’ più di un anno - ci dice Donato- attendiamo che aprano le altre at-tività attorno a noi, ma non ci per-

diamo d'animo, siamo decisi a resi-stere fino al completo popola-mento della piazzetta!” non vi resta che andare a sbirciare illaboratorio interamente a vista doveil casaro, con semplici strumenti e so-prattutto con le mani, foggia la pastadi latte (no acidi, no fermenti, no chi-mica!) e poi assaporare, anche al mo-mento, nei bei tavoli messi adisposizione, la sua ricotta, straccia-tella, mozzarella o burrata biologicache sia, o i cibi da asporto che pro-pone, in cui sapori vegetali, frutte,spezie, semi e salumi si abbinano allamalleabilità dei formaggi.

Via Lattea: latticini biologici in centro a Bologna

alimenti bio

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Codice: VS0080

SFRAPPOLE BIO e SENZA STRUTTO!

INGREDIENTI:Farina bio di grano 0

Uova fresche bioBurro bio

Succo di arancia bio Vino bianco bioZucchero a velo

e Bacche di vaniglia

CAFFETTERIA E PASTICCERIA BIOLOGICAVia Cavazzoni, 2/c a Bologna - Tel. 051-0970561

Email: [email protected]: avala pasticceria gelateria

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più importanti premi e sonostate esposte in mostra in spaziistituzionali, musei e gallerie tranew York, francia, Spagna, Porto-gallo, austria e italia. “Credo chela fotografia sia un veicolo diluce, capace di viaggiare lontanoe portarci in un altro mondo inpochi istanti, facendoci vivere levite degli altri, entrando con gen-tilezza nei loro pensieri. Credo - conclude Martinetto, che

è artista, fotografo di scena per ilcinema e insegnante di fotogra-fia - sia uno strumento preziosodi memoria e un grande punto didomanda, in grado di riattivare erivitalizzare il cuore e l’immagina-zione.”

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FEBBRAIO 2014

“La pace non è un sogno: può diventare realtà; ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare.” Nelson Mandela

RECENSIONI

Da dove vienel’enorme debito pub-blico italiano? Davveroci siamo indebitati per-ché abbiamo vissuto aldi sopra delle nostrepossibilità? e davveronon abbiamo altrascelta se non pagare,pagare, pagare? Questo libro raccontaun’altra versione deifatti e prospetta altrevie di uscita dal debitopubblico.non più assoggettateai mercati, ma dallaparte dei cittadini, deidiritti, dei beni comuni.Con un’ambizione: to-gliere il debito pub-blico dalle mani degliaffaristi e riportarlonella mani dei cittadini. Basta asse-gnare deleghe in bianco a politiciche vediamo solo in televisione o aprofessori che spuntano fuori dalniente. Dobbiamo essere noi adecidere chi, come e quantodeve pagare, come stare in eu-ropa, come recuperare sovranitàmonetaria.

Per questo il libro non viaggia a sestante, ma all’interno di una cam-pagna di sensibilizzazione popo-lare che chiede a tutti di fare lapropria parte, organizzando ovun-que gruppi di informazione e sti-molazione locale.

Le catene del debito e comepossiamo spezzarledi: francesco GesualdiEditore: feltrinelli Serie biancaPagine: 190 – prezzo di copertina € 14,00

libri & co

film

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Codice: VS0057

Dove sei Dan? Qui.Che ore sono? Adesso.Che cosa sei? Questo momento!

Ci sono film che do-vrebbero essere proiet-tati fin dalle scuoleelementari e che invecemagari neppure arri-vano nelle sale… maquando poi li incontricapisci quanto ti danno.e’ il caso di questo film,tratto dal libro autobio-grafico “la via del guer-riero di pace” dell’atletamedaglia d’oro DanMillman, pellicolaspesso accostata agli in-segnamenti de “il po-tere di adesso” delfilosofo eckhart Tolle. e’la storia del giovaneDan, aitante studente universitarioe ginnasta, che coltiva il sogno dipartecipare alle olimpiadi, e del suopercorso interiore per arrivare, no-nostante tante paure e inquietudinia realizzarlo. e’ l’incontro con unMaestro (interiore o esterno?) chelo porterà a interrograrsi sulle coseche davvero compongono la no-stra realtà (quella presente, non i ri-cordi o il futuro, l’adesso, appunto):

dalla consapevolezza di quello checi rende felici, a quello che sce-gliamo per noi nell’alimentazione,nel tempo che dedichiamo a noistessi. Davvero una summa ben or-chestrata e godibilissima sulle filo-sofie della comprensione di sé nelqui ed ora.

La forza del Campione Peaceful Warrior Anno: 2006 Regia: Victor SalvaCast: Nick Nolte, Scott mechlowicz, Amy Smart.Disponibile in DVD o su Youtube

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Codice: VS0087

Cosa accadrebbe seavessimo una com-pleta fiducia in noistessi? Qui e ora, nel-l'eterno momentodell'adesso? Cosa suc-cederebbe alla nostravita se assecondas-simo la spinta che ab-biamo dentro e chevuole giocare conl'energia in movi-mento? Che cambia-menti ci sarebbero seci facessimo ispiraredall'intensità di que-sto momento? e so-prattutto, comecambieremmo se la-sciassimo andare ildramma per acco-gliere la nostra divi-nità?in questo libro di avanguardiaspirituale adamus Saint germainsgretola fin dalle radici le pro-fonde convinzioni che ci fannoidentificare con la nostra perso-nalità umana. Ci aiuta a vederecon occhi nuovi la bellezza delnostro essere creatori, in una re-altà costantemente permeata diabbondanza. Ci invita a seguirela chiamata che ognuno di noisente nel cuore, perché è lachiave per ritrovare la nostra di-menticata gioia di vivere inmodo totale. nell'apparente caos

della nostra vita, egli seminanella nostra coscienza la certezzadi navigare a gonfie vele lanuova energia, come precursoridi una rinnovata maestria. infon-dendo in noi un senso di umanaimmensità e grandezza, ci per-mette di accogliere il segreto perportare nella quotidianità il no-stro potenziale più luminoso.

Vivi la Tua Divinitàdi: Geoffrey Hoppe / Adamus Saint-GermainEditore: Stazione CelestePagine: 240 – prezzo di copertina € 18,50

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Codice: VS0078

favola modena fon-data sulla passione,lasostenibilità, la colla-borazione e l’entusia-smo. in queste pagineillustrate il lettore,grande o piccolo chesia, è invitato a lasciarsiguidare nel raccontodi un sogno divenutorealtà: la storia della ri-nascita di Parco Cava-ioni a Bologna, che daanni era lasciato in de-grado, e che ora vedeuna seconda, virtuosa,giovinezza grazie alla realtà di Ca'Shin. Dal recupero in bioediliza allanascita di uno spazio pensato perle attività di grandi e bambini, conparticolare attenzione all'infanzia,all'arte, all'ecologia e ai contenutidelle smart cities europee, se-guendo la filosofia del crescerecon la natura, a contatto con glialtri e con se stessi. il percorso nar-rativo della storia, scritta da SabinaColloredo e illustrata da ChiaraCarrer, è stato pensato dall'archi-tetto francesca lenzi, presidentedella Cooperativa le ali Onlus. la ragazza che lucida i sogni è latestimonianza di quello cheognuno di noi, piccolo o grandeche sia, può fare con gli strumenti

e le conoscenze che ha. È unesempio per dire che, insieme, sipuò davvero creare un mondo mi-gliore!legato al libro, un concorso an-nuale per bambini (dai 6 ai 10anni), volto a fare esprimere loro,tramite disegni o collage, i proprisogni seguendo il filone dell’eco-sostenibilità ambientale. il vinci-tore vedrà il proprio sognodiventare realtà proprio a Ca' Shin,la Casa di luce in cima alla collina,durante l’edizione 2014 della ma-nifestazione “energia nei Colli”.

La ragazza che lucida i sognidi: Sabina Colloredo, francesca Lenzi e Chiara CarrerEditore: CarthusiaPagine: 36 – prezzo di copertina € 19,90

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Codice: VS0076

Senza la memoria èun libro molto in-timo, toccante eunico nel suo genere:è la storia di Valen-tina, delle sue diffi-coltà a ricordare perpiù di due minuti edei mille biglietti dicui è cosparsa la suacasa. Valentina haperso la memoria. lacausa non è chiaraneppure ai medici: siparla di alzheimerma anche di uso quo-tidiano di ansiolitici. Valentina esce dasola di casa soltantoper fare il giro del-l’isolato o per andarein parrocchia. Pinzatodentro la tasca dellesue giacche ha un biglietto che lericorda chi è e dove abita.“Valentina è mia nonna - scrivel’autore - e anche se spesso nonricorda il mio nome io la abbrac-cio comunque. Ogni tanto

prendo con me la chitarra e men-tre suono lei mi segue fischiandoe canticchiando, assecondando ilsuo grande istinto musicale”. illibro nasce da una serie di foto-grafie che hanno vinto alcuni dei

Senza la memoriadi: Simone martinettoEditore: PazziniPagine: 112 - prezzo di copertina: 20 €

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Codice: VS0075

Page 15: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

M’illumino di Meno, la più celebrecampagna di sensibilizzazioneradiofonica sul risparmioenergetico e sulla raziona-lizzazione dei consumi,lanciata da Caterpillar,rai radio2, è giuntaalla sua decima edi-zione: è il momentodi un primo bilancioda parte di chi inquesti anni ha con-cretizzato l’invito a in-vestire sulcambiamento delleproprie abitudini e sulleenergie rinnovabili, dal-l’adozione del fotovoltaicoall’auto elettrica, dall’uso dellabici alla gestione intelligente dell’il-luminazione e degli elettrodomestici.l’invito consueto è quello di aderire ad un simbolico“silenzio energetico” nella giornata del risparmio ener-getico, il 14 febbraio 2014. Dopo aver spento i più notimonumenti delle città italiane ed europee nelle pas-sate edizioni, Caterpillar e il suo spin-off mattutino Ca-terpillaraM invitano tutti, dalle istituzioni ai privaticittadini, dalle scuole ai negozi, dalle aziende alle as-sociazioni culturali, a rendere visibile la propria atten-zione al tema della sostenibilità spegnendo piazze,vetrine, uffici, aule e private abitazioni, tra le 18 e le19,30, durante la messa in onda della trasmissione. Si

tratta di un gesto simbolico cui daqualche anno affianchiamo

anche l’invito ad accendere,laddove possibile, luci “pu-

lite”, facendo ricorso afonti rinnovabili e si-stemi intelligenti di il-luminazione.il bello DellA RA-zionAlizzAzioneDei consumi. il 14 febbraio 2014,per festeggiare il de-

cennale dell’iniziativa,Caterpillar invita in

modo particolare i museia mostrare simbolica-

mente il proprio amore per ilPianeta spegnendo breve-

mente le luci su un proprio capola-voro, eventualmente illuminandolo a led

o con altre tecniche intelligenti, per sensibilizzare ipropri visitatori su come una nuova cultura dell’energiaintelligente possa rendere disponibili nuove risorse perla conservazione e valorizzazione del patrimonio.anche il mondo della cultura può attingere al grandebacino ancora sottoutilizzato del risparmio energetico.

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APPUNTAmENTI

m’illumino di meno: 14 febbraio 2014LA GIORNATA DEL RISPARmIO ENERGETICO COmPIE DIECI ANNIdi Veronica Ventura

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FEBBRAIO 2014

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Codice: VS0077

Un nuovo appuntamento per i ciclisti urbani ditutta italia per incontrarsi, festeggiare i risultati ot-tenuti, giocare assieme e confrontarsi su come pro-seguire insieme verso un obiettivo comune:rendere ciclabile l’italia. Bici senza frontiere è ungioco urbano in cui gni città è invitata a formareuna squadra per misurarsi in prove di abilità cicli-stica a tuttotondo. le squadre, una per ognicittà/comune, si sfideranno su un terreno di giocosu cui sono allestiti dei percorsi urbani. Ogni cittàpuò dare sfoggio dei suoi migliori pedalatori conogni tipo di ciclista quotidiano, da 0 a 99 anni, iltutto in Piazza Maggiore, dove ci si incontrerà su piùprove, eccole:biKe to WoRK: la bici è il mezzo più veloce per an-dare al lavoro, a meno che qualche imprevisto nonvi faccia trovare appiedati. Vince la squadra che tim-bra prima il cartellino.

biKe to scHool: quanti bambini sipossono portare a scuola sulla tuacargo-bike? Dipende dalla gamba delgenitore, ma anche dal traffico. fa vin-cere la sua squadre il genitore cheporta a scuola più bambini.biKe in PRoGRess: cosa hanno otte-nuto in questi due anni i gruppi attivinelle città italiane per favorire l’usodella bicicletta? la città più informatasulle ultime novità in materia di mo-bilità ciclistica vince la sfida. Ma atten-zione, per rispondere bisognaprenotarsi: ovviamente con unasprint race.

biKe to sKY: una volata verso il cielo, gioco a sor-presa. Tutti coloro che non entreranno nel terrenodi gioco saranno comunque utili alla loro squadra:la città con il maggior numero di sostenitori rice-verà un bonus speciale. Un consiglio: portatevi labici! Dopo la proclamazione della città vincitrice sipotrebbe festeggiare con una bella massa critica su2 ruote.il giorno successivo ai giochi si terrà una riunionenazionale per discutere sulle esperienze di cicloat-tivismo fatte in questi due anni nelle realtà locali eper programmare un nuovo periodo d’impegnoper il cambiamento che aspettiamo. a breve le in-formazioni per iscriversi alla riunione. Per info: [email protected]

Bici senza frontiere: a Bologna, l'8 e 9 febbraio assieme a Salvaiciclistidi Veronica Ventura

eventi

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Codice: VS0084

eventi

[email protected]

CAmPAGNA DI CONSAPEVOLEZZA SOCIALE

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Sosteniamo l'agricoltura contadina!Chiediamo al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali una legge quadro sulle agri-colture contadine. Difendiamo chi protegge la biodiversità, salvaguarda il nostro territo-rio e la sovranità alimentare. Il territorio italiano è storicamente caratterizzato da una pluralità di sistemi agrari. Questa multiformità e capillarità rappresenta una specificità italiana. Su di essa sifonda il patrimonio di grande ricchezza e biodiversità delle produzioni agricole. Essa è anche il presidio più sicuro per il mantenimento dei territori montani e collinari,svolgendo una pluralità di funzioni tuttora insostituibili. La Campagna popolare per l'agricoltura contadina presenta al Parlamento Italiano leproprie Linee guida per una legge quadro sulle agricolture contadine.

Leggi il testo completo sul sito: www.agricolturacontadina.org

Firma anche tu su www.change.org

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FEBBRAIO 2014

CALENDARIO APPUNTAmENTI le date potrebbero subire variazioni

TIPOLOGIADATA ORA TITOLO DESCRIZIONE LUOGO WEB-INfO

GIORNO ORA TITOLO DESCRIZIONE LUOGO WEB-INfO

Appuntamenti Sostenibili: fiere, convegni, incontri, mostre, mercati e molto, molto altro per comunicare, partecipare e condividere stili di vita sostenibili.

ogni lunedì dalle 17 alle 20.30 MerCaTO COnTaDinO Produttori a KM0. Organizzato da Campi aperti. Via normandia, Borgo Panigale www.autistici.org/campiaperti/

ogni lunedì dalle 17 alle 19.30 BiOMarCHe' Un modo di fare acquisti in maniera consapevole da produttori locali. Piazza antonio da Budrio, adiacente via Verdi, Budrio (BO) www.bitbudrio.wordpress.com

ogni martedì dalle 17 alle 20.30 MerCaTO COnTaDinO Produttori a KM0. Organizzato da Campi aperti. Vag via Paolo fabbri, 112 Bologna www.autistici.org/campiaperti/

ogni mercoledì dalle 16.30 alle 19.30 MerCOlBiO Produttori a KM0. Organizzato dal gaS di imola. Centro sociale la stalla via Serraglio, 20 imola (BO) www.gasimola.ilbello.com

ogni mercoledì dalle 17 alle 20.30 MerCaTO COnTaDinO Produttori a KM0. Organizzato da Campi aperti. labas via Orfeo, 46 Bologna www.autistici.org/campiaperti/

ogni mercoledì dalle 15.00 alle 19.30 MerCaTO COnTaDinO Pochi chilometri e pochi intermediari: è questa la filosofia che raccoglie i piccoli produttori locali e li mette direttamente in contatto con i consumatori finali. Via del gomito, 30 Bologna (parcheggio sede Coldiretti) www.campagnamica.it

ogni giovedì dalle 17.00 alle 20.00 Terra, Terra Produttori a KM0. Organizzato da amici della Terra che cura anche l'animazione. Via repubblica, Ozzano dell'emilia (BO) www.amiciterraozzano.it

ogni giovedì dalle 17 alle 20.30 MerCaTO COnTaDinO Produttori a KM0. Organizzato da Campi aperti. XM24 via fioravanti, 24 Bologna www.autistici.org/campiaperti

ogni primo e dalle 16.00 alle 19.00 MerCaTO Della Terra Ortaggi e frutta, pane e biscotti, latte e yogurt, uova e carne, formaggi e salumi, vino e birra, miele e marmellate, fiori e pasta fresca. Organizzato da Slow food. Mercato Ortofrutticolo di Viale rivalta, 12 imola (BO) www.mercatidellaterra.itterzo venerdì del mese

ogni venerdì dalle 17 alle 20.00 MerCaTO COnTaDinO Produttori a KM0. Organizzato da Campi aperti. Cortile della Scuola di Pace Via Udine, Bologna www.autistici.org/campiaperti/

ogni venerdì dalle 15.00 alle 19.00 farMer'S MarKeT BerTella Per fare la spesa in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine garantita. Piazza giovanni XXiii Castel S. P. Terme (BO) www.campagnamica.it

ogni sabato dalle 9.00 alle 14.00 MerCaTO Della Terra la migliore qualità del territorio, garantita dalla faccia del contadino. Organizzato da Slow food. Cortile del Cinema lumière via azzo gardino, 65 Bologna www.mercatidellaterra.it

ogni sabato dalle 15.00 alle 18.00 farMer'S MarKeT Per fare la spesa in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine garantita. Piazza Zapelloni Castenaso (BO) www.campagnamica.it

ogni domenica dalle 8.30 alle 12.30 MerCaTO COnTaDinO Pochi chilometri e pochi intermediari: è questa la filosofia che raccoglie i piccoli produttori locali e li mette direttamente in contatto con i consumatori finali. Centro annalena Tonelli Via galletta, 42 San lazzaro di Savena (BO) www.campagnamica.it

mercati contadini

fEBBRAIO 2014

1 9.00 - 11.00 e Tavoli tematici su: gli stili di vita e la comunità solare "Incontri del PAES, Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, Sala Eventi della Mediateca, via Caselle 22 www.comune.sanlazzaro.bo.it tavoli di 11.30 - 13.00 con Silvano Ventura e Leonardo Setti." San Lazzaro di Savena (BO) partecipazione

2 8.00 - 13.00 escursione su sentieri del Parco toccando "Scopriamo l’antica grotta dei Banditi. Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente al 328-7414401." ritrovo al parcheggio vicino al casello dell’autostrada www.liberamentenatura.com passeggiatala cima più alta della Vena del gesso di Castel San Pietro Terme (BO).

4 20.45 - 23.00 Cineforum sul tema della scuola Percorso di riflessione dedicato al sistema educativo del nostro paese. Casa per la Pace la filanda Via Caononici renani 8 www.casaperlapacelafilanda.it conferenzaCasalecchio di reno (BO)

5 19.45 -20.45 Corso di Para-Tan ogni mercoledì. antico sistema per rivitalizzare l’organismo e calmare la mente. Para Tan Centre, Via dell’artigiano 8 San lazzaro di Savena (BO) www.paratan.it corso

7 18.00 - 20.00 Presentazione dei pannolini lavabili Come quando e perché sceglierli, consigli e segreti del loro utilizzo. Casa del nibbio via Conventino 2051 Castel San Pietro Terme (BO) www.casadelnibbio.it conferenza

11 15.30 - 17.30 Conoscere le api e l'apicoltura Conoscenza di un mondo perfetto con roberto grillini, consulente apistico. Circolo arCi BenaSSi, Viale Cavina 4 Bologna www.arcibenassi.it conferenza

11 20.30 - 22.30 il Sapore della Musica Con Matteo raggi e Davide Brillante. Cena bio e Musica a Km0. il Cerfoglio, Via J. f. Kennedy 11 San lazzaro di Savena (BO) www.ilcerfoglio.it spettacolo

14 18.00 - 19.30 a.M.a.: auto Mutuo aiuto "Creazione di un gruppo di dialogo e nuove progettualità, Sede del cfp C.S.a.P.S.a. via Santa Maria Maggiore 1 Bologna www.csapsa.it incontrorivolto a rivolto a disoccupati e cassa integrati."

15 15.00-18.00 Morete e rinascita impara a raggiungere il tuo scopo nell’esistenza, Centro Studi Cenresig via della Beverara 94/3 Bologna www.cenresig.org corsorisolvere i conflitti e sviluppare le capacità per aiutare te stesso e gli altri.

19 20:30 Verso Terra. Una performance pasoliniana Spettacolo di teatro danza nell’ambito della rassegna “fili di parole”. Sala polivalente della Biblioteca comunale “e. De amicis”, www.bibliotecanzola.it spettacoloPiazza giovanni XXiii n.2 anzola emilia (BO)

20 21:00 Percorso di Benessere naturale incontro su Piante Officinali e Spontanee, con annamaria Ventura, naturopata. Biblioteca “don Milani” piazza Piccinini 4 rastignano (BO) http://pianorointransizione.wordpress.com conferenza

21 18.00 - 19.30 Organi ed emozioni a cura di Manuela Caroppo (naturopata) e dr.ssa giorgia Sitta (counselor). iCea via n. Sauro 2 Bologna www.istitutomedicinanaturale.it conferenza

22 9:30 incontro conclusivo PaeS "Piano di azione per l’energia Sostenibile, con giorgio archetti." Sala eventi della Mediateca via Caselle 22 San lazzaro di Savena (BO) www.comune.sanlazzaro.bo.it incontro

23 16:00 Ballo in Maschera! gioco di ruolo per i più piccoli Un salto nel passato preparando il proprio travestimento. Palazzo Tozzoni - Casa Museo via garibaldi 18 imola (BO) www.museiciviciimola.it evento

24 20:45 Orto sul Balcone il semenzaio, il compost, semine e trapianti. Con Stefano Peloso. Circolo arci San lazzaro via Bellaria 7 San lazzaro di Savena (BO) http://sanlazzarointransizione.wordpress.com/ corso

25 20.30 - 22.30 il Sapore della Musica - Trio Misticanza Con Marco Perona & C., Cena bio e bella Musica a Km0. il Cerfoglio via J. f. Kennedy 11 San lazzaro di Savena (BO) www.ilcerfoglio.it spettacolo

28 20.00 - 22.30 Cuciniamo la Salute la panificazione naturale, con pasta madre, semi oleosi e farine locali. Con Marina giusti, naturopata. Casa del nibbio via Conventino 2051 Castel San Pietro Terme (BO) www.casadelnibbio.it corso

Vuoi pubblicare i tuoi “APPUNTAmENTI SOSTENIBILI”?invia i tuoi comunicati a: [email protected]

la pubblicazione resta ad insindacabile giudizio dell’editore.

Page 17: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

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FEBBRAIO 2014

Vuoi distribuire gratuitamente le copie cartacee di questo free press?SCriVi a: [email protected]

Corsi per Portare i Piccoli in fascia lunga, con ValeriaContegno, istruttrice Portare i Piccoli®:

• corso "A" per portare DAVAnti e sul FiAnco4 e 18 febbraio ore 10:30Per bambini tra i 0 e i 3 mesi. il corso si compone di tre incontri, i primi due a di-stanza di due settimane e il terzo, specifico per por-tare sul fianco, a distanza di due mesi.

• coRso "b" per portare DietRo, sulla schiena8 e 22 febbraio ore 10:30Per bambini tra i 4 e i 12 mesi. Due incontri a distanza di due settimane.

A tu PeR tu con lA PAuRAsabato 15 Febbraio ore 17.00incontro con le doule annamaria Bassini e DanielaCanzini, dedicato a mamme in gravidanza o dopo ilparto, ai papà e a chi vive strettamente accanto allamamma questo momento di trasformazione. Un’occa-sione per dialogare con le emozioni che abbiamo den-tro di noi, potendo esprimere luci ed ombre.

le attivitá si terranno nella saletta del negozio in Vianosadella, a Bologna e sono a numero chiuso, quindié richiesta la prenotazione.

Tutti noi abbiamo un artista interiore. Vive nell’emisferodestro del nostro cervello ed e’ la parte di noi più intui-tiva, impavida e creativa. e’ infinitamente creativo, hauna prospettiva illimitata ed è la parte di noi capace diCreare miracoli, gioia, passione e autenticita’ radicale. la creatività è ciò che ci distingue dalle altre specie vi-venti e il desiderio di esprimerla attraverso l’arte è unbisogno primordiale dell’essere umano. Per come è organizzata la nostra vita moderna, ab-biamo dimenticato come attingere a questo immensopotenziale che è dentro ognuno di noi. Creatively fit èun viaggio alla scoperta di questa magia all’internodella nostra mente e ci aiuta a riconnetterci con il no-

stro artista interiore e a riconquistare la nostra innatacreatività. Creatively fit è un metodo creato nel 1996da Whitney freya scrittrice, artista, imprenditrice, spea-ker motivazionale americana. l’arte è molto di più che creazione di un prodotto ar-tistico. creatively Fit ci allena per cReARe l’arte che èla nostra vita. Whitney freya sarà per la prima volta in italia a feb-braio 2014 e terrà seminari e conferenze in emilia ro-magna, Toscana e Umbria.

corsi corsi

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NINI YA mUmU, corsi ed eventi per genitori consapevoli

Creatively fit: un viaggio alla scoperta dellanostra innata creativitàdi Paola Fabbri, coach certificata

la provincia di Bologna indossa il suo abito più co-lorato ed eccentrico e non risparmia sulle follie perfesteggiare sua Maestà il Carnevale. Domenica 23 febbraio va di scena il Carnevale Per-sicetano nato ufficialmente nel 1874, con “al Spéll”:i carri si trasformano in scatole magiche dal conte-nuto a sorpresa aprendosi al pubblico con unospettacolo di musiche e balli. i carri sfileranno pre-ceduti da Bertoldo “scarpe grosse e cervello fino”,suo figlio Bertoldino e la moglie Marcolfa, i perso-naggi usciti dalla penna sagace dello scrittore bo-lognese del XVi secolo giulio Cesare Croce. il 2, 9 e 16 febbraio si celebra il Carnevel d’la Piv aPieve di Cento con il mitico Barba Spino e dopo l’edi-zione di emergenza da post terremoto quest’annosi riparte al completo con tutti i grandi carri allego-rici. Berba-Spein era un mendicante di metà ‘800dalla lunga barba ispida e faceva parte del gruppodi amici, bevitori e canterini delle rinomate osteriedi Pieve, che avevano creato la Sozietè dal Zass e ilcarnevale locale. il riassunto di quelle feste di untempo passato, ma non perduto, sta tutto in questacanzone tipica: “fuori i drappi, fuori i tappeti, an-diamo pievesi, comportatevi bene che avanza Ber-baspén, re delle bisbocce e del buon vino!andiamo, facciamo qualche cosa, che siamo a car-nevale, stiamo allegri all'osteria che non goda lamalinconia.” a partire dal 1984, l'immagine di Ber-baspén è stata interpretata magistralmente dal pit-tore Pirro Cuniberti per restare indelebile nellamente dei partecipanti alle sfilate di carri e ma-schere di Pieve.

a San Matteo della Decima il Carnevale, nato nel1888, viene già presentato sabato 15 febbraiopresso la Corte Castella in via fossetta, poi seguirà

la prima domenica di carri e spilli il 23 febbraio. Pro-tagonisti saranno re fagiolo di Castella e le attesis-sime “zirudelle” che in rima baciata e con battutefulminanti racconteranno i segreti e il significato diogni gioiello di cartapesta costruito nella cittadelladel carnevale: un complesso di 8 capannoni dovele società e i loro artisti danno vita ai carri allegorici! nel loro sito ufficiale il carnevale viene definitocome “uno dei migliori esempi di raccolta differen-ziata , infatti non si butta via nulla e si cerca di recu-perare tutto il materiale possibile immaginabile, lemaschere di cartapesta non sono forse fatte concarta riciclata?”

feste

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Bertoldo, Barbaspino e Re fagiolo di Castellaalla corte del sovrano Carnevale di Romina Rolfini

in partenza il 23 febbraio al Centro Naturadi Via deglialbari a Bologna, l’interessante corso di Kinesiologia. ilnome di questa disciplina deriva dal greco e significakinesis = movimento più logos = scienza; da qui il si-gnificato di “studio del movimento”. Si tratta di una disciplina che consente, mediante sem-plici test muscolari, di ottenere informazioni sullo stato

di equilibrio dell’individuo a livello fisico/strutturale,mentale/emotivo e biochimico/nutrizionale. il Professionista, esercitando manualmente una speci-fica pressione sugli arti del cliente valuta la prontezzae la qualità di risposta dei muscoli rispetto agli stimoliesercitati. in definitiva la Kinesiologia, considerando la personanella sua globalità, ci consente di essere consapevolidi cosa è meglio per noi, per la nostra energia e vitalità,in modo da poter esprimere pienamente le nostre ri-sorse e potenzialità tese al raggiungimento/manteni-mento di uno stato di benessere ottimale. Marco rado, dottore in fisioterapia è il docente delcorso e si occupa di Kinesiologia da oltre 20 anni, inse-gnandola in italia e all’estero. Per iscriversi al corso ènecessario contattare la Segreteria del Centro natura.

corsi

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Codice: VS0089

Scopri la Kinesiologia

scarica GRATUITAMENTEil Calendario 2014 de La dimora dell'Esseredal sitowww.viveresostenibile.net

Page 18: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

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ECO INDUSTRIA

Vivere sostenibile: comunicare l'ambiente e la soste-nibilità è un sistema multimediatico, che si rivolge a untarget selezionato e ben identificato.

Vuoi realizzare questo progetto anche nella tua città?ecco come puoi fare!

il lettore di Vivere Sostenibile è attento ai temi dello svi-luppo sostenibile, dell'energia, del benessere del corpoe della mente, dell'ambiente e del sociale.indipendentemente dalla città di appartenenza, potràtrovare Vivere Sostenibile nella sua associazione, nellabiblioteca locale, nel ristorante e nel negozio Bio, nellafesta o nel mercato contadino, negli eventi sociali e par-tecipativi della propria comunità.il magazine cartaceo è in distribuzione gratuita e il lettorepotrà anche riceverlo gratuitamente tutti i mesi, in for-mato sfogliabile nella propria casella di posta elettronica.

la declinazione sul territorio:i contenuti editoriali della sezione “argomenti” potrannoessere, per il 90% circa, gli stessi del numero bolognese.la società partner di un’altra privincia dovrà invece oc-cuparsi della realizzazione di quegli approfondimentiredazionali relativi alla propria realtà territoriale. la sezione “soluzioni”, essendo dedicata alle realtà pro-duttive e commerciali, sarà la medesima del numerobolognese solo in funzione della volontà dell'aziendacitata di essere presente in varie edizioni e territori.

nella sezione “appuntamenti” i contenuti editoriali po-tranno essere gli stessi solo per gli eventi con richiamonazionale (es: fiere, convegni nazionali).nella sezione “recensioni”, che riguarda libri, film e sitiweb, i contenuti editoriali potranno essere gli stessi.la sezione “annunci”sarà completamente diversa. e’ in-fatti un servizio reso alla comunità locale di riferimentodella testata. Ogni partner si occuperà della raccolta,pubblicazione e gestione degli annunci locali.

Produzione e pubblicitàl'azienda licenziataria gestirà la rivista e il blog nellacomunità in cui opera. il magazine è editato e pro-dotto localmente dal licenziatario, sotto concessionedalla Casa madre.la produzione della parte editoriale locale, la stampa ela vendita delle inserzioni sono di esclusiva competenzadel licenziatario, mentre il licenziante fornirà le licenzee le registrazioni di legge (se richieste dal licenziatario),i marchi, i contenuti di interesse generale, il know-how,il corso di avviamento, l'assistenza.Vogliamo creare le condizioni per i licenziatari di pro-durre un magazine con le stesse caratteristiche di quellooriginale, ottimizzando le proprie risorse per concen-trarsi sulla produzione e gestione.

se siete interessati ad avere maggiori info sul franchi-sing di Vivere sostenibile, mandate una mail a: [email protected]

il free franchising

eco-servizi

alfareC S.p.a. ( BO ), opera nel settore dei ser-vizi ambientali. il servizio di gestione e smalti-mento rifiuti comprende lo stoccaggio e iltrattamento degli stessi presso la nostra piatta-forma di oltre 13mila metri quadrati. Qui ven-gono accolte le partite di rifiuti che, a causa dellamodesta entità o perché necessitano di opera-zioni preliminari, non possono essere conferitedirettamente dal produttore allo smaltimento fi-nale. le attività che svolgiamo sui rifiuti raccoltisono: controllo merceologico ed analitico dei ri-fiuti in entrata ed in uscita - sconfezionamentoe riconfezionamento, selezione e cernita dellepartite miscelazione e raggruppamento delle ti-pologie omogenee di rifiuti - miscelazione e rag-gruppamento delle tipologie omogenee dirifiuti - triturazione, ricondizionamento e prepa-razione dei rifiuti stoccati ai fini della loro inno-cuizzazione presso gli impianti di trattamentofinale. Tutte le operazioni vengono effettuatesotto il controllo degli addetti al laboratorio chi-mico e nel pieno rispetto delle prescrizioni pre-viste dall’autorizzazione integrata ambientale.il trasporto rifiuti avviene grazie alla nostra flottadi automezzi abilitati, secondo la disciplina aDr,al carico di merci/rifiuti pericolosi ed attrezzatiper la movimentazione ed il trasporto in sicu-rezza di diverse tipologie di rifiuti ingombrantisolidi e liquidi. Siamo iscritti all’albo gestori am-bientali presso la Sezione regionale emilia ro-magna, con codice di identificazione BO/01211,per le categorie 4 e 5, siamo quindi abilitati altrasporto di rifiuti speciali pericolosi e non,classe D. Particolare attenzione viene prestata al

trasporto deirifiuti pericolosi che deve essere ef-fettuato da veri e propri specialisti nel campo deiservizi ecologici. Collaborazioni dirette di prima-ria importanza a livello europeo.effettuiamo bonifiche ambientali di siti inquinatie contaminati da oli esausti, rottami ferrosi, ri-fiuti tossici e rifiuti pericolosi. Particolarmentesensibili al rischio amianto, ci siamo specializzatiin rimozione di eternit, amianto, fibrocemento.Proprio per soddisfare le crescenti richieste di in-terventi volti alla bonifica di siti inquinati ed alripristino ambientale abbiamo approntato unostudio tecnico in grado di intervenire sin dallefasi di diagnostica per giungere al collaudo del-l’intervento di bonifica e organizzare tutte le at-tività necessarie alla realizzazione di piccole egrandi opere.ai nostri clienti offriamo un puntuale servizio diassistenza e analisi nella individuazione e risolu-zione delle problematiche ambientali nonchénella redazione di documenti, denunce e comu-nicazioni prescritte dalla vigente normativa, di-sbrigo degli adempimenti formali ed inparticolare nella redazione dei documenti. il no-stro studio interno fornisce supporto su ogniaspetto di certificazione, legislazione ambien-tale e servizi ecologici volto alla promozione diuno sviluppo sostenibile e al completo rispettodegli adempimenti normativi.

Smaltimento rifiuti Assistenza e analisi ambientali.

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FEBBRAIO 2014

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nuovo ecovillaggio “la dimora del-l’essere”, comunità rurale sulle collinedi Castel San Pietro Terme (BO), èaperto a persone o famiglie che vo-gliano partecipare e condividere atti-vamente alla creazione di un luogoautosufficiente e sostenibile. info: [email protected]

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superamento dei problemi compor-tamentali, che possono nascere pervari motivi nel vostro cane. ad es: ab-baia in continuazione, fa i suoi bisogniin casa, rosicchia e graffia i mobili, ri-chiede attenzione costantemente, nonvi ascolta, è agressivo, ecc. e' il mo-mento di rivolgervi a noi ! la nostra mis-sion è far stare meglio cani e proprietari.a.S.D. Cave Canem. massimo 347/0559259

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il nome non lasciadubbi. ecosol: “eco”come economia suicosti di gestione,“sol” come la fontedi energia che usa.Bft punta su innova-zione e flessibilitàcon un sistemacompleto di alimen-tazione a energiasolare per installa-zioni in bassa ten-sione. la soluzione– ideale per uso re-sidenziale – è compatibile con tutti gli impianti a24V e consente di alimentare fino a due motori,come ad esempio su un’installazione con cancellobattente a due ante: una soluzione stand-alone,ideale quando è davvero difficile portare cavi e ali-mentazione. il sistema è composto da un pannello solare, instal-labile su colonna, in grado di produrre 10 Watt dipotenza e da una centrale che ospita le batterie. Do-tate di una notevole autonomia, le batterie accumu-lano l’energia che può essere così utilizzata anchedurante le ore notturne o in assenza di luce. i varicomponenti, inoltre, sono collegabili attraverso deiconnettori stagni a innesto rapido per la massimasemplicità d’installazione e gestione. non solo, la

centrale è fornita di una comoda maniglia sul latosuperiore quando è necessario collegarla alla reteelettrica per ricaricare le batterie. Bft, inoltre, forniscesu richiesta viti speciali antivandalismo: in questomodo sono impediti tentativi di manomissione delsistema ed è garantita la massima sicurezza dell’im-pianto.Con ecosol l’offerta di Bft continua a crescere conprodotti all’avanguardia, dal design accurato e dallamassima funzionalità, perfettamente sintonizzatisulle esigenze dell’utilizzatore finale e dell’installa-tore. Perfettamente in linea con la filosofia Bft.

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Codice: E0427

eco-mobilità

i desideri e le necessità si trasformano e nel 2013 e-Tropolis italia punta (anche) sul B2B.....la volontà di aggiungere un prodotto 'business' al-l'interno dell'offerta etropolis risale al 2011, anno du-rante il quale ha avuto avvio un intenso lavoro diRicerca & sviluppo, portato avanti interamente ineuropa, e che è approdato infine sullo scooter cargoetropolis Reload. reload si presenta sul mercato come mezzo da la-voro innovativo, è dotato di un ampio portapacchiposteriore, di un portapacchi anteriore, di una pe-dana spaziosa, e si propone di segnare un nuovopunto di inizio nel panorama dei mezzi elettricicargo. Motociclo agile e leggero (appena 85 kgsenza batterie), con motore brushless ed una po-tenza al mozzo di 4000 W (certificato TÜV), Reloadè regolato da un sistema di erogazione della spintaperfettamente bilanciato, in grado di dosare la ve-locità nelle ripartenze, evitando gli strappi tipici degliscooter elettrici, limitando quindi i picchi di con-sumo a vantaggio dell'autonomia. la dotazione tecnica di etropolis Reload è comple-tamente nuova ed è stata sviluppata in collabora-zione con un centro di ingegneria spagnolospecializzato in mobilità elettrica il quale curerà in-sieme allo staff tecnico di e-Tropolis il montaggio ela messa a punto di ogni singolo componente.i punti di forza del nuovo scooter cargo reload etro-polis sono: il vano tecnico per l'alloggiamento ditutte le componenti tecnologiche - il BMS di ul-tima generazione che permette di monitorare e bi-lanciare le performance del mezzo - il sistema dimonitoraggio e controllo in remoto attraverso l' USBCan e il software dedicato - battery pack al lito lifeP04il VAno tecnico è un compartimento stagnoposto sotto la sella all'interno del quale trovano al-loggio: il battery pack, il BMS e l'elettronica di po-tenza. Da questo vano escono anche il cavo per la

ricarica e le connessioni dedicate alla diagnosticaperiodica, da eseguire presso i centri assistenza e-Tropolis, attraverso le strumentazioni USB Can.

bms: è il cuore del nuovo scooter reload ed è ilfrutto in un lavoro di perfezionamento durato oltre2 anni. in aggiunta alle funzioni base quali: misura-zione istantanea della tensione e della temperaturadel battery pack, il BMS offre grande accuratezzanell'elaborazione dei dati, unita ad una spiccata re-attività in caso di malfunzionamento. il BMS instal-lato sul reload ha caratteristiche elettroniche diultima generazione, difficilmente eguagliabili daaltre strumentazioni in commercio. Spicca in parti-colare la flessibilità del setting che può essere mo-dulato a seconda delle esigenze del cliente ed èadattabile a diversi tipi di batterie, purché al litio,senza perdere per questo in performance e peculia-rità funzionali. il BMS, inoltre, funge da 'scatola nera'del veicolo registrando tutte le informazioni: dalledifferenti tipologie di utilizzo alle scariche effettuate,dalle eventuali avarie alle modalità di ricarica, con-sentendo l'esecuzione di check-up accurati in qual-siasi momento e tutto ciò, a breve, sarà possibileanche tramite smartphone. Oltre a questo, natural-mente, il BMS esegue un calcolo della percentualedi carica residua presente nel battery pack e tale mi-surazione è particolarmente attendibile rispettoanche a qualsiasi altro sistema di rilevazione esterno. Particolare attenzione è stata posta, poi, ai vari con-trolli di sicurezza:- monitoraggio del cortocircuito- controllo della temperatura sia in carica sia in sca-rica- tensione di ogni singola cella del battery pack- autodiagnostica e gestione automatica di un even-tuale surriscaldamento del BMS stesso- bilanciamento attivo delle celle durante la carica.in particolare, quest'ultima funzione fa sì che du-

rante la carica dellabatteria se una opiù celle si stannocaricando troppovelocemente, ilBMS le blocca e lescarica legger-mente, in modo daallinearle alle altrecelle, per poi ri-prendere a cari-carle tutte insiemein modo bilanciato.sistemA Di moni-toRAGGio usbcan: USB Can è il si-stema di diagno-stica ideato per etropolis reload e rende molto piùrapido ed efficiente il servizio di assistenza offertoda e-Tropolis ai propri clienti business. immagi-nando ad esempio che uno o più mezzi etropolis re-load siano utilizzati da una società privata diconsegna della posta in diverse città italiane, attra-verso un modulo di connessione al PC (fornito diret-tamente al centro assistenza dell'azienda) saràpossibile scaricare tutte le informazioni dei vari vei-coli che saranno, poi, lette in remoto dai tecnici e-Tropolis direttamente dalle sedi centrali in italia, ingermania o in Spagna per poi eseguire da qui unadiagnosi immediata. attraverso tale connessione,inoltre, sarà anche possibile intervenire diretta-mente sul reload apportando immediatamente iprimi adeguamenti atti a risolvere l'eventuale pro-blema. Questo sistema abbatte radicalmente i tempidell'assistenza oltre a contenerne, naturalmente, icosti derivanti. bAtteRY PAcK: etropolis reload è un mezzo estre-mamente versatile, anche sul fronte delle batterie. ilbattery pack è composto da elementi litio lifePO4

e può essere modulato in 3 modi diversi, da 40 ah,60 ah e 90 ah. Una delle parti più importanti e delicate nella pro-duzione (interamente europea) del reload è il bilan-ciamento delle diverse celle che compongono ilbattery pack. al fine di raggiungere la tensione di la-voro a 48V, le celle devono necessariamente caricarsie scaricarsi nello stesso momento e nello stessomodo, garantendo così un bilanciamento perfetto.Quando le celle non sono allineate e bilanciate ade-guatamente, si crea un punto debole simile a quellodi una catena composta da diversi anelli, uno deiquali più sottile e debole degli altri. Quando la ca-tena va in tensione, l'anello debole rischia di spez-zarsi compromettendo la buona resa del sistema. ilbilanciamento del battery pack è effettuato diretta-mente in produzione, singolarmente per ogni scoo-ter, e durante l'utilizzo del mezzo viene mantenutostabile dal BMS.

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Codice: E0419

FEBBRAIO 2014

eco-energia

Come acquistare merci, beni e servizi, da destinare alla normale attività aziendale,

senza esborso monetario

IL BARATTO TRALE AZIENDE

Da oggi le aziende possono acquistare merci, beni e servizi,da destinare alla normale attività aziendale, senza esborsomonetario. BexB S.p.A dal 2001 ha sviluppato in Italia il bar-ter (baratto o compensazione) multilaterale tra aziende, unbusiness ambizioso che oggi coinvolge più di 2700 aziendein Italia e genera un fatturato superiore ai 60 milioni di euro.Le vendite e gli acquisti sono effettuati in conto compensa-zione ed il “corporate barter è strumento operativo che solonegli Stati Uniti movimenta annualmente oltre 7 miliardi didollari. Alle imprese che partecipano al circuito gestito daBexB S.p.A. viene concesso un affidamento commerciale atasso zero (revolving) per acquistare merci, beni e servizi,con il solo impegno, per le società acquirenti, di fornire i pro-pri beni o servizi per l’importo equivalente a quanto acqui-stato. Questa è la straordinaria opportunità che BexB S.p.A.offre alle imprese nazionali ed europee. Ogni azienda cheaderisce al circuito gestito da BexB S.p.A. viene assegnataad un “trader dedicato” che, la affianca nell’espletamento ditutte le operazioni necessarie per la conclusione di un’ope-razione (acquisto e/o vendita) in compensazione. Sempliceed innovativo è anche il funzionamento degli scambi. Alleaziende viene, infatti, concesso un limite di spesa al mo-mento dell’adesione, il cui importo dipende oltre che dallostanding, anche dalla potenzialità merceologica del bene-servizio prodotto. L’azienda può da subito avvalersene com-prando beni e servizi presenti nei cataloghi di vendita inseriti

nel network. Qualora l’aderente al circuito non trovasse trale imprese già operanti il fornitore adatto, lo staff commer-ciale di BexB S.p.A. è impegnato in un’immediata campagnadi ricerca e affiliazione di nuove aziende per i prodotti richie-sti dal paniere. Non sono applicati interessi sul limite dispesa assegnato. La leva finanziaria attivata dall’adesione alcircuito è evidente: l’azienda aderente acquista senza spen-dere ed ha la certezza di coprire il debito con la vendita dipropri beni-servizi, acquisendo nuovi clienti. In questo modonon si utilizza la liquidità dell’azienda, che può quindi esseredestinata a nuovi investimenti evitando il ricorso al mercatodel credito. Inoltre più si usa il canale del barter, più aumen-tano le vendite aggiuntive che si effettuano per bilanciare ilsistema e compensare il conto economico. L’incrementodelle vendite, sistema per ripagare il debito nei confronti delcircuito gestito da BexB S.p.A. e creare così nuova capacitàdi spesa, si basa principalmente su nuova clientela e mercatialternativi. Tutto ciò comporta un aumento dei profitti perl’impresa ed un incremento qualitativo e quantitativo dellaclientela. Far parte del circuito BexB consente grande visi-bilità nella community imprenditoriale e permette di svilup-pare nuovi contatti con un vasto gruppo di potenziali clientisia sul territorio nazionale che in relazione agli altri circuiti in-ternazionali di barter. Il risultato è una maggiore penetrazionegeografica, un risparmio sui costi di espansione e di comu-nicazione commerciale.

www.bexb.it

Da etropolis, RELOAD: il primo scooter elettrico dedicato al lavoro...ma non soltanto

Page 20: Vivere Sostenibile n. 3, Febbraio 2014

20FEBBRAIO 2014

l’ambiente che comunicaTABLOID

FREE-PRESS:copie gratuite ai cittadini nei: mercati, feste, fiere, eventi, conferenze, negozi-bio,

associazioni, aziende inserzioniste,ecc., approfondimento di temilegati alla sostenibilità ambientale

e allo sviluppo dellecomunità locali.

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