Vittorio Alfieri - Saul

Embed Size (px)

Citation preview

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    1/59

    Vittorio Alfieri

    Saul

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    2/59

    Edizioni di riferimentoelettroniche

    Liz, Letteratura Italiana Zanichellia stampaVittorio Alfieri, Tragedie, a cura di L. Toschi, Firenze, Sansoni, 1985

    Testo preparato da Vincenzo Rovito

    DesignGraphiti, Firenze

    ImpaginazioneThsis, Firenze-Milano

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    3/59

    Q

    3

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul

    Sommario

    Personaggi ....................................................... 5

    Atto I ............................................................... 6Scena 1 .............................................................6

    Scena 2 .............................................................6

    Scena 3 ...........................................................12

    Scena 4 ...........................................................13

    Atto II ........................................................... 16Scena 1 ...........................................................16

    Scena 2 ...........................................................19

    Scena 3 ...........................................................22

    Atto III .......................................................... 27Scena 1 ...........................................................27

    Scena 2 ...........................................................29

    Scena 3 ...........................................................29

    Scena 4 ...........................................................31

    Scena 5 ...........................................................40

    Atto IV .......................................................... 41Scena 1 ...........................................................41

    Scena 2 ...........................................................41Scena 3 ...........................................................42

    Scena 4 ...........................................................44

    Scena 5 ...........................................................49

    Scena 6 ...........................................................50

    Scena 7 ...........................................................51

    Atto V ............................................................ 52Scena 1 ...........................................................52

    Scena 2 ...........................................................55

    Scena 3 ...........................................................55

    Scena 4 ...........................................................57

    Scena 5 ...........................................................59

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    4/59

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    5/59

    5

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul

    Personaggi

    SaulGionata

    MicolDavid

    AbnerAchimelechSoldati israelitiSoldati filistei

    Scena, il campo degli Israeliti, in Gelbo

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    6/59

    6

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    Atto I

    Scena 1

    David. Qui freno al corso, a cui tua man mi ha spinto,onnipossente Iddio, tu vuoi chio ponga?Io qui star. Di Gelbo son questii monti, or campo ad Isral, che a fronte

    sta dellempia Filiste. Ah! potessi oggimorte aver qui dallinimico brando!Ma, da Sal deggio aspettarla. Ahi crudosconoscente Sal! che il campion tuovai perseguendo per caverne e balze,senza mai dargli tregua. E David pureera gi un d il tuo scudo; in me ripostoogni fidanza avevi; ad onor sommotu minnalzavi; alla tua figlia sceltoio da te sposo... Ma, ben cento e centonemiche teste, per maligna dote,

    tu mi chiedevi: e doppia messe appuntoio ten recava... Ma Sal, ben veggio,non in se stesso, or da gran tempo: in predaIddio lo lascia a un empio spirto: oh cielo!miseri noi! che siam, se Iddio ci lascia? Notte, su, tosto, allalmo sole il campocedi; chei sorger testimon debboggidi generosa impresa. Andrai famosotu, Gelbo, fra le pi tarde etadi,che diran: David qui se stesso davaal fier Saulle. Esci, Isral, dai quetituoi padiglioni; escine, o re: vinvitooggi a veder, sio di campal giornataso larti ancora. Esci, Filiste iniqua;esci, e vedrai, se ancor mio brando uccida.

    Scena 2

    Gionata. Oh! qual voce mi suona? odo una voce,cui del mio cor nota la via.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    7/59

    7

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    David. Chi viene?...Deh, raggiornasse! Io non vorria mostrarmi,qual fuggitivo...

    Gionata. Ol. Chi sei? che faidintorno al regio padiglion? favella.

    David. Gionata parmi... Ardir. Figlio di guerra,

    viva Isral, son io. Me ben conosceil Filisteo.

    Gionata. Che ascolto? Ah! David solocos risponder pu.

    David. Gionata...

    Gionata. Oh cielo!David,... fratello...

    David. Oh gioia!... A te...

    Gionata. Fia vero?...

    tu in Gelbo? Del padre mio non temi?Io per te tremo; oim!...

    David. Che vuoi? La mortein battaglia, da presso, mille voltevidi, e affrontai: davanti allira ingiustadel tuo padre gran tempo fuggii poscia:ma il temer solo morte vera al prode.Or, pi non temo io, no: sta in gran perigliocol suo popolo il re: fia David quegli,che in securtade stia frattanto in selve?

    Chio prenda cura del mio viver, mentresopra voi sta degli infedeli il brando?

    A morir vengo; ma fra larmi, in campo,per la patria, da forte; e per l ingratostesso Sal, che la mia morte or grida.

    Gionata. Oh di David virt! DIddio lo elettotu certo sei. Dio, che tinspira al cores sovrumani sensi, al venir scortadietti un angiol del cielo. Eppur, deh! come

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    8/59

    8

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    or presentarti al re? Fra le nemichesquadre ei ti crede, o il finge; ei ti d tacciadi traditor ribelle.

    David. Ah! chei pur troppo,a ricovrar de suoi nemici in senoei mi sforzava. Ma, se impugnan essi

    contro lui larmi, ecco per lui le impugno,finch sian vinti. Il guiderdon mio priscomen renda ei poscia; odio novello, e morte.

    Gionata. Misero padre! ha chi linganna. Il vileperfidAbner, gli sta, mentito amico,intorno sempre. Il rio demon, che feroglinvasa il cor, brevi di tregua istantilascia a Saulle almen; ma dAbner lartenol lascia mai. Solo ei ludito, ei solo,lamato egli : lusingator maligno,

    ogni virt che la sua poca eccede,ei glie la pinge e mal sicura, e incerta.Invan tua sposa ed io, col padre...

    David. Oh sposa!oh dolce nome! ov Micol mia fida?Mama ella ancor, mal grado il padre crudo?...

    Gionata. Oh! sella tama?... in campo anchessa...

    David. Oh cielo!vedrolla? oh gioia! Or, come in campo?...

    Gionata. Il padrene avea pietade; al suo dolor lasciarlasola ei non volle entro la reggia: e anchellava pur porgendo a lui qualche sollievo,bench ognor mesta. Ah! la magion del piantoella la nostra, da che tu sei lungi.

    David. Oh sposa amata! A me il tuo dolce aspettotorr il pensier dogni passata angoscia;torr il pensier dogni futuro danno.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    9/59

    9

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    Gionata. Ah, se vista lavessi!... Ebbeti appenaella perduto, ogni ornamento increbbeal suo dolor: sul rabbuffato crinecenere stassi; e su la smunta guanciapianto e pallore; immensa doglia muta,nel cor tremante. Il d, ben mille volte,si atterra al padre; e fra i singhiozzi, dice:Rendimi David mio; tu gi mel desti.Quindi i panni si squarcia; e in pianto bagnala man del padre, che anchegli ne piange.E chi non piange? Abner, sol egli; e impera,che tramortita come ell si strappidai pi del padre.

    David. Oh vista! Oh! che mi narri?

    Gionata. Deh! fosse pur non vero!... Al tuo sparire,pace spar, gloria, e baldanza in armi:

    sepolti sono dIsraello i cori;il Filisteo, che gi fanciullo apparvesotto i vessilli tuoi, fatto giganteagli occhi lor, da che non than pi duce:e minacce soffriamo, e insulti, e scherni,chiusi nel vallo, immemori di noi.Qual maraviglia? ad Israello a un tempomanca il suo brando, ed il suo senno, David.Io, che gi dietro ai tuoi guerrieri passinon senza gloria iva nel campo, or fiaccasento al ferir la destra. Or, che in periglio,a dura vita, e da me lungi io veggote, David mio, s spesso; or, pi non parmiquasi pugnar pel mio signor, pel padre,per la sposa, pe figli: a me tu caro,pi assai che regno, e padre, e sposa, e figli...

    David. Mami e pi che nol merto: ami te Diocos...

    Gionata. Dio giusto, e premiator non tardodi virt vera; egli con te. Tu fosti

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    10/59

    10

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    da Samul morente in Rama accolto;il sacro labro del sovran profeta,per cui fu re mio padre, assai gran cosecol di te vaticinava: il tuoviver m sacro, al par che caro. Ah! soliper te di corte i rei perigli io temo;

    non quei del campo: ma, dintorno a questeregali tende il tradimento albergacon morte: e morte, Abner la d; la inviaspesso Saulle. Ah! David mio, tascondi;fintanto almen che di guerriera trombaeccheggi il monte. Oggi, a battaglia stimovenir fia forza.

    David. Opra di prode vuolsi,quasi insidia, celar? Sal vedrammipria del nemico. Io, da confonder reco,

    da ravveder qual pi indurato pettomai fosse, io reco: e affrontar pria vo liradel re, poi quella dei nemici brandi. Re, che dirai, sio, qual tuo servo, piegoa te la fronte? io di tua figlia sposo,che di non mai commessi falli or chieggoa te perdono: io difensor tuo prisco,chor nelle fauci di mortal perigliocompagno, scudo, vittima, a te moffro. Il sacro vecchio moribondo in Rama,vero , mi accolse; e parlommi, qual padre:

    e spir fra mie braccia. Egli gi un tempoSaulle amava, qual suo proprio figlio:ma, qual ne avea mercede? Il veglio sacro,morendo, al re fede mingiunse e amore,non men che cieca obbedienza a Dio.Suoi detti estremi, entro il mio cor scolpitifino alla tomba in salde note io porto.Ahi misero Sal! se in te non torni,sovra il tuo capo altissima ira pende.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    11/59

    11

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    Ci Samul diceami. Te salvoalmen vorrei, Gionata mio, te salvodallo sdegno celeste: e il sarai, spero:e il sarem tutti; e in un Sal, che ancorapu ravvedersi. Ah! guai, se Iddio dalletrail suo rovente folgore sprigiona!

    Spesso, tu il sai, nellalta ira tremendaravvolto egli ha collinnocente il reo.Impetuoso, irresistibil turbo,sterpa, trabalza al suol, stritola, annulladel par la mala infetta pianta, e i fiori,ed i pomi, e le foglie.

    Gionata. Assai pu Davidpresso Dio, per Sal. Te ne miei sogniho visto io spesso, e in tal sublime aspetto,chio mi ti prostro a piedi. Altro non dico;

    n pi dei dirmi. Infin chio vivo, io giuroche a ferir te non scender mai brandodi Sal, mai. Ma, dalle insidie vili...Oh ciel!... come possio?... Qui, fra le mense,fra le delizie, e larmonia del canto,si bee talor nelloro infido morte.Deh! chi ten guarda?

    David. DIsrale il Dio,se scampar deggio; e non intera unoste,se soggiacer. Ma dimmi: or, pria del padre,

    veder possio la sposa? Entrar non debbol, fin che albeggi...

    Gionata. E fra le piume aspettaforsella il giorno? A pianger di te mecoviene ella sempre innanzi lalba; e preghiporgiam qui insieme a Dio, per legro padre. Ecco; non lungi un non so che biancheggia:forse, chella : scostati alquanto; e lodi:ma, se altri fosse, or non mostrarti, prego.

    David. Cos far.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    12/59

    12

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    Scena 3

    Micol. Notte abborrita, eterna,mai non sparisci?... Ma, per me di gioiarisorge forse apportatore il sole?

    Ahi lassa me! che in tenebre incessanti

    vivo pur sempre! Oh! fratel mio, pi rattodi me sorgesti? eppur pi travagliato,certo, fu il fianco mio, che mai non posa.Come posar possio fra molli coltri,mentre il mio ben sovra la ignuda terra,fuggitivo, sbandito, infra covilidi crude fere, insidiato giace?

    Ahi dogni fera pi inumano padre!Sal spietato! alla tua figlia toglilo sposo, e non la vita? Odi, fratello;qui non rimango io pi: se meco vieni,

    bellopra fai; ma, se non vieni, andronnea rintracciarlo io sola: io David voglioincontrare, o la morte.

    Gionata. Indugia ancora;e il pianto acqueta: il nostro David forsein Gelbo verr...

    Micol. Che parli? in loco,dov Sal, David venirne?...

    Gionata. In loco

    dov Gionata e Micol, tratto a forzadal suo ben nato cor fia David sempre.Nol credi tu, che in lui pi assai lamoreche il timor possa? E maraviglia avresti,sei qui venirne ardisse?

    Micol. Oh ciel! Per essoio tremerei... Ma pure, il sol vederlofariami...

    Gionata. E sei nulla or temesse?... E sancolardir suo strano ei di ragion vestisse?

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    13/59

    13

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    Men terribil Sal nellaspra sorte,che nella destra, sbaldanzito or stassiin diffidenza di sue forze; il sai:or, che di David linvincibil bracciola via non gli apre infra le ostili squadre,Sal diffida; ma, superbo, il tace.

    Ciascun di noi nel volto suo ben legge,che a lui non siede la vittoria in core.Forse in punto ei verrebbe ora il tuo sposo.

    Micol. S, forse ver: ma lungi egli ;... deh! dove?...e in quale stato?... Oim!...

    Gionata. Pi che nol pensi,ei ti sta presso.

    Micol. Oh cielo!... a che lusinghi?...

    Scena 4

    David. Teco il tuo sposo.

    Micol. Oh voce!... Oh vista! Oh gioia!...Parlar... non... posso. Oh maraviglia!... E fia...ver, chio tabbraccio?...

    David. Oh sposa!... Oh dura assenza!...Morte, sio debbo oggi incontrarti, almenoqui sto tra miei. Meglio morir, che trarreselvaggia vita in solitudin, dove

    a niun sei caro, e di nessun ti cale.Brando assetato di Sal, ti aspetto;percuotimi: qui almen dalla pietosamoglie fien chiusi gli occhi miei; composte,coperte lossa; e di lagrime vereda lei bagnate.

    Micol. Oh David mio!... Tu capo,termine tu dogni mia speme; ah! lietoil tuo venir mi sia! Dio, che da gravi

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    14/59

    14

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    perigli tanti sottraeati, invanooggi te qui non riconduce... Oh quale,qual mi d forza il sol tuo aspetto! Io tantoper te lontan tremava; or per te quasinon tremo... Ma, che veggo? in qual selvaggioorrido ammanto a me ti mostra avvolto

    lalba nascente? o prode mio; tu ignudodogni tuo fregio vai? te pi non coprequella, chio gi di propria man tessea,porpora aurata! In tal squallor, chi maipotria del re genero dirti? Allarmivolgar guerrier sembri, e non altro.

    David. In camponoi stiamo: imbelle reggia or non questa:qui rozzo saio, ed affilato brando,son la pompa migliore. Oggi, nel sangue

    de Filistei, porpora nuova io vogliotinger per me. Tu meco intanto speranel gran Dio dIsral, che me sottrarrepu dalleccidio, sio morir non merto.

    Gionata. Ecco, aggiorna del tutto: omai qui troppoda indugiar pi non parmi. Ancor che forseopportuno tu giunga, assai pur vuolsiir cautamente. Ogni mattina al padrevenirne appunto in questora sogliamo:noi spierem, come il governi e prema

    oggi il suo torbo umore: e a poco a pocopreparando landrem, se lieta laura,alla tua vista; e in un torrem, che primonulluomo a lui malignamente narrila tua tornata. Appartati frattanto;che alcun potria conoscerti, tradirti;ed Abner farti anco svenare. Abbassala visiera dellelmo: infra i sorgentiguerrier ti mesci, e inosservato aspetta,chio per te rieda, o mandi...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    15/59

    15

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto primo

    Micol. Infra i guerrieri,come si asconde il mio Davd? qual occhiofuor dellelmo si slancia a par del suo?Brando, chi l porta al suo siml? chi suonacos nellarmi? Ah! no; meglio ti ascondi,dolce mio amor, fin che al tuo fianco io torni.Misera me! ti trovo appena, e deggiolasciarti gi? ma per brevora; e quindino, mai pi, mai, non lascerotti. Or purevo pria vederti in securt. Deh! mira;di questa selva opaca l nel fondo,a destra, vedi una capace grotta?Divisa io spesso l dal mondo intero,te sospiro, te chiamo, di te penso;e di lagrime amare i duri sassiaspergo: ivi ti cela, infin che il tempo,sia di mostrarti.

    David. Io compiacer ti voglioin tutto, o sposa. Appien securi andate: senno in me; non opro a caso; io vamo;a voi mi serbo: e solo in Dio confido.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    16/59

    16

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    Atto II

    Scena 1

    Saul. Bellalba questa. In sanguinoso ammantooggi non sorge il sole; un d feliceprometter parmi. Oh miei trascorsi tempi!Deh! dove sete or voi? Mai non si alzava

    Sal nel campo da tappeti suoi,che vincitor la sera ricorcarsicerto non fosse.

    Abner. Ed or, perch diffidi,o re? Tu forse non fiaccasti or dianzila filistea baldanza? A questa pugnaquanto pi tardi viensi, Abner tel dice,tanto ne avrai pi intera, e nobil palma.

    Saul. Abner, oh! quanto in rimirar le umanecose, diverso ha giovinezza il guardo,

    dalla canuta et! Quandio con fermobraccio la salda noderosa antenna,chor reggo appena, palleggiava; io puremal dubitar sapea... Ma, non ho solaperduta omai la giovinezza... Ah! mecofosse pur anco la invincibil destradIddio possente!... o meco fosse almenoDavid, mio prode!

    Abner. E chi siam noi? Senzessopi non si vince or forse? Ah! non pi mai

    snudar vorrei, sio ci credessi, il brando,che per trafigger me. David, ch prima,sola cagion dogni sventura tua...

    Saul. Ah! no: deriva ogni sventura miada pi terribil fonte... E che? celarmilorror vorresti del mio stato? Ah! siopadre non fossi, come il son, pur troppo!Di cari figli,... or la vittoria, e il regno,e la vita vorrei? Precipitosogi mi sarei fra glinimici ferri

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    17/59

    17

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    scagliato io, da gran tempo: avrei gi troncacos la vita orribile, chio vivo.Quanti anni or son, che sul mio labro il risonon fu visto spuntare? I figli miei,chamo pur tanto, le pi volte alliramuovonmi il cor, se mi accarezzan... Fero,

    impaziente, torbido, adiratosempre; a me stesso incresco ognora, e altrui;bramo in pace far guerra, in guerra pace:entro ogni nappo, ascoso tosco io bevo;scorgo un nemico, in ogni amico; i mollitappeti assiri, ispidi dumi al fiancomi sono; angoscia il breve sonno; i sogniterror. Che pi? chi l crederia? spaventom la tromba di guerra; alto spavento la tromba a Sal. Vedi, se fattavedova omai di suo splendor la casa

    di Sal; vedi, se omai Dio sta meco.E tu, tu stesso, (ah! ben lo sai) taloraa me, qual sei, caldo verace amico,guerrier, congiunto, e forte duce, e usbergodi mia gloria tu sembri; e talor, vileuom menzogner di corte, invido, astutonemico, traditore...

    Abner. Or, che in te stessoappien tu sei, Saulle, al tuo pensiero,deh, tu richiama ogni passata cosa!

    Ogni tumulto del tuo cor (nol vedi?)dalla magion di que profeti tanti,di Rama egli esce. A te chi ardiva primodir, che diviso eri da Dio? laudace,torbido, accorto, ambizioso vecchio,Samul sacerdote; a cui fean ecole sue ipocrite turbe. A te sul capoei lampeggiar vedea con lividocchioil regal serto, chei credea gi suo.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    18/59

    18

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    Gi sul bianco suo crin posato quasiei sel tenea; quandecco, alto concordevoler del popol dIsraello al ventospersi ha suoi voti, e un re guerriero ha scelto.Questo, sol questo, il tuo delitto. Ei quindidappellarti cess dIddio leletto,

    tosto chesser tu ligio a lui cessasti.Da pria ci solo a te sturbava il senno:collinspirato suo parlar compievaDavid poi lopra. In armi egli era prode,nol niego io, no; ma servo appieno ei sempredi Samuello; e pi allaltar, che al campopropenso assai: guerrier di braccio egli era,ma di cor, sacerdote. Il ver dispogliadogni mentito fregio; il ver conosci.Io del tuo sangue nasco; ogni tuo lustro dAbner lustro: ma non pu innalzarsi

    David, no mai, sei pria Sal non calca.Saul. David?... Io lodio... Ma, la propria figlia

    gli ho pur data in consorte... Ah! tu non sai. La voce stessa, la sovrana voce,che giovanetto mi chiam pi notti,quandio, privato, oscuro, e lungi tantostava dal trono e da ogni suo pensiero;or, da pi notti, quella voce istessafatta tremenda, e mi respinge, e tuonain suon di tempestosa onda mugghiante:

    Esci Sal; esci Saulle... Il sacrovenerabile aspetto del profeta,che in sogno io vidi gi, pria chei mi avessemanifestato che voleami Diore dIsral; quel Samule, in sogno,ora in tuttaltro aspetto io lo riveggo.Io, da profonda cupa orribil valle,lui su raggiante monte assiso miro:sta genuflesso Davide a suoi piedi:

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    19/59

    19

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    il santo veglio sul capo gli spandelunguento del Signor; con laltra mano,che lunga lunga ben cento gran cubitifino al mio capo estendesi, ei mi strappala corona dal crine; e al crin di Davidcingerla vuol: ma, il crederesti? David

    pietoso in atto a lui si prostra, e niegariceverla; ed accenna, e piange, e grida,che a me sul capo ei la riponga... Oh vista!Oh David mio! tu dunque obbedienteancor mi sei? genero ancora? e figlio?e mio suddito fido? e amico?... Oh rabbia!Tormi dal capo la corona mia?Tu che tantosi, iniquo vecchio, trema...Chi sei?... Chi nebbe anco il pensiero, pera...

    Ahi lasso me! chio gi vaneggio!...

    Abner. Pera,David sol pera: e svaniran con esso,sogni, sventure, vision, terrori.

    Scena 2

    Gionata. Col re sia pace.

    Micol. E sia col padre Iddio.

    Saul. ... Meco sempre il dolore. Io men sorgeaoggi, pria dellusato, in lieta speme...

    ma, gi spar, qual del deserto nebbia,ogni mia speme. Omai che giova, o figlio,protrar la pugna? Il paventar la rotta,peggio che averla; ed abbiasi una volta.Oggi si pugni, io l voglio.

    Gionata. Oggi si vinca.Speme, o padre, ripiglia: in te non scesesperanza mai con pi ragione. Il voltodeh! rasserena: io la vittoria ho in core.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    20/59

    20

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    Di nemici cadaveri copertofia questo campo; ai predatori alatinoi lasceremo orribil esca...

    Micol. A stanzapi queta, o padre, entro tua reggia, in breve,noi torneremo. Infra tue palme assiso,

    lieto tu allor, tua desolata figliatornare a vita anco vorrai, lo sposorendendole...

    Saul. ... Ma che? tu mai dal piantonon cessi? Or questi i dolci oggetti sonoche rinverdir denno a Sal la stancamente appassita? Al mio dolor sollievosei tu cos? Figlia del pianto, vanne;esci; lasciami, scostati.

    Micol. Me lassa!...

    Tu non vorresti, o padre, chio piangessi?...Padre, e chi lalma in lagrime sepoltami tiene or, se non tu?...

    Gionata. Deh! taci; al padreincrescer vuoi? Sal, letizia accogli:aura di guerra, e di vittoria, in camposta: con questalba uno spirto guerriero,che per tutto Isral de spandersi oggi,dal ciel discese. Anco in tuo cor, ben tosto,verr certezza di vittoria.

    Saul. Or, forseme tu vorresti di tua stolta gioiaa parte? me? Che vincere? che spirto?...Piangete tutti. Oggi, la quercia antica,dove spandea gi rami alteri allaura,innalzer sue squallide radici.Tutto pianto, e tempesta, e sangue, e morte:i vestimenti squarcinsi; le chiomedi cener vil si aspergano. S, questogiorno, finale; a noi lestremo, questo.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    21/59

    21

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    Abner. Gi pi volte vel dissi: in lui laspettovostro importuno ognor sue fere angosceraddoppia.

    Micol. E che? lascierem noi lamatogenitor nostro?...

    Gionata. Al fianco suo, tu solo

    starti pretendi? e che in tua man?...Saul. Che fia?

    Sdegno sta su la faccia de miei figli?Chi, chi gli oltraggia? Abner, tu forse? Questison sangue mio; nol sai?... Taci: rimembra...

    Gionata. Ah! s; noi siam tuo sangue; e per te tuttoil nostro sangue a dar siam presti...

    Micol. O padre,ascolto io forse i miei privati affetti,

    quandio lo sposo a te richieggo? Il prodetuo difensore, dIsral la forza,lalto terror de Filistei ti chieggo.Nellore tue fantastiche di noia,ne tuoi funesti pensieri di morte,David forsei non ti porgea sollievocol celeste suo canto? or di: non eraei, quasi raggio alle tenbre tue?

    Gionata. Ed io; tu il sai, se un brando al fianco io cinga;ma; ov il mio brando, se i sonanti passi

    del guerrier dei guerrier norma non dannoai passi miei? Si parleria di pugna,se David qui? vinta saria la guerra.

    Saul. Oh scorsa etade!... Oh di vittoria lietimiei gloriosi giorni!... Ecco, schieratimi si appresentan gli alti miei trionfi.Dal campo io riedo, donorata polvecosperso tutto, e di sudor sanguigno:infra lestinto orgoglio, ecco, io passeggio;e al Signor laudi... Al Signor, io?... Che parlo?...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    22/59

    22

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    Ferro ha gli orecchi alla mia voce Iddio;muto il mio labro... Ov mia gloria? dove,dov de miei nemici estinti il sangue?...

    Gionata. Tutto avresti in Davd.

    Micol. Ma, non tecoquel David, no: dal tuo cospetto in bando

    tu il cacciavi, tu spento lo volevi...David, tuo figlio; lopra tua pi bella;docil, modesto, pi che lampo rattonellobbedirti; ed in amarti caldo,pi che i propri tuoi figli. Ah! padre, lascia...

    Saul. Il pianto (oim!) su gli occhi stammi? al piantoinusitato, or chi mi sforza?... Asciuttolasciate il ciglio mio.

    Abner. Meglio sarebberitrarti, o re, nel padiglione. In brevepresta a pugnar la tua schierata possaio mostrerotti. Or vieni; e te convinci,che nulla in David...

    Scena 3

    David. La innocenza tranne.

    Saul. Che veggio?

    Micol. Oh ciel!

    Gionata. Che festi?Abner. Audace...

    Gionata. Ah! padre...

    Micol. Padre, ei m sposo; e tu mel desti.

    Saul. Oh vista!

    David. Sal, mio re; tu questo capo chiedi;gi da gran tempo il cerchi; ecco, io tel reco;troncalo, tuo.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    23/59

    23

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    Saul. Che ascolto?... Oh David,... David!Un Iddio parla in te: qui mi tadduceoggi un Iddio...

    David. S, re; quei, ch sol Dio;quei, che gi in Ela me timido ancorainesperto garzon spingeva a fronte

    di quel superbo gigantesco orgogliodel fier Goliatte tutto aspro di ferro:quel Dio, che poi su larmi tue tremendea vittoria vittoria accumulava:e che, in sue mire imperscrutabil sempre,delloscuro mio braccio a lucidoprevaler si volle: or s, quel Dio mi adducea te, con la vittoria. Or, qual pi vuoi,guerriero, o duce, se son io da tanto,abbimi. A terra pria cada il nemico:sfumino al soffio aquilonar le nubi,che al soglio tuo si ammassano dintorno:men pagherai poscia, o Sal, con morte.N un passo allora, n un pensier costartiil mio morir dovr. Tu, re, dirai:David sia spento: e ucciderammi tosto

    Abner. Non brando io cinger n scudo;nella reggia del mio pieno signorea me disdice ogni arme, ove non siapazienza, umiltade, amor, preghiere,ed innocenza. Io deggio, se il vuol Dio,

    perir qual figlio tuo, non qual nemico.Anco il figliuol di quel primiero padredel popol nostro, in sul gran monte il sangueera presto a donar; n un motto, o un cennofea, che non fosse obbedienza: in altogi luna man pendea per trucidarlo,mentre ei del padre laltra man baciava. Diemmi lesser Sal; Sal mel toglie:per lui sudia il mio nome, ei lo disperde:ei mi fea grande, ei mi fa nulla.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    24/59

    24

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    Saul. Oh! qualedagli occhi antichi miei caligin foltaquel dir mi squarcia! Oh qual nel cor mi suona!... David, tu prode parli, e prode fosti;ma, di superbia cieco, osasti posciame dispregiar; sovra di me innalzarti;furar mie laudi, e ti vestir mia luce.E sanco io re non tera, in guerrier nuovo,spregio conviensi di guerrier canuto?Tu, magnanimo in tutto, in ci non leri.Di te cantavan dIsral le figlie:Davidde, il forte, che i suoi mille abbatte;Sal, suoi cento. Ah! mi offendesti, o David,nel pi vivo del cor. Che non dicevi?Sal, ne suoi verdi anni, altro che i mille,le migliaia abbatteva: egli il guerriero;ei mi cre.

    David. Ben io l dicea; ma questi,che del tuo orecchio gi tenea le chiavi,dicea pi forte: Egli possente troppoDavid: di tutti in bocca, in cor di molti;se non luccidi tu, Sal, chi l frena? Con minor arte, e verit pi assai,

    Abner, al re che non dicevi? Ah Davidtroppo miglior di me; quindi io lo abborro;quindi lo invidio, e temo; e spento io l voglio.

    Abner. Fellone; e il d, che di soppiatto andavi

    co tuoi profeti a susurrar consigli;quando al tuo re segreti lacci infamitendevi; e quando a Filistei nel gremboti ricovravi; e fra nemici impuriprofani d traendo, ascose a un tempopratiche ognor fra noi serbavi: or questo,il dissi io forse? o il festi tu? Da prima,chi pi di me del signor nostro in coreti pose? A farti genero, chi l mosse?

    Abner fu solo...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    25/59

    25

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    Micol. Io fui: Davide in sposo,io dal padre lottenni; io il volli; io, presadi sue virtudi. Egli il sospir mio primo,il mio pensier nascoso; ei la mia spemeera; ei sol, la mia vita. In basso statoanco travolto, in povert ridotto,sempre al mio cor giovato avria pi David,

    chogni alto re, cui loriente adori.Saul. Ma tu, David, negar, combatter puoi

    dAbner le accuse? Or, di: non ricovrastitra Filistei? nel popol mio diniquaribellione i semi non spandesti?La vita stessa del tuo re, del tuosecondo padre, insidiata forsenon lhai pi volte?

    David. Ecco; or per me rispondaquesto, gi lembo del regal tuo manto.

    Conoscil tu? Prendi; il raffronta.Saul. Dammi.

    Che veggio? mio; nol niego... Onde lhai tolto?...

    David. Di dosso a te, dal manto tuo, con questomio brando, io stesso, io lo spiccai. SovvientidEngadda? L, dove tu me proscrittobarbaramente perseguivi a morte;l, trafugato senza alcun compagnonella caverna, che dal fonte ha nome,io mera: ivi, tu solo, ogni tuo prode

    lasciato in guardia alla scoscesa porta,su molli coltri in placida quietechiudevi al sonno gli occhi... Oh ciel! tu, pienolalma di sangue e di rancor, dormivi?Vedi, se Iddio possente a scherno prendedisegni umani! ucciderti, a mia posta,e me salvar potea, per altra uscita:io il potea quel tuo lembo assai tel prova.Tu re, tu grande, tu superbo, in mezzoa stuol darmati; eccoti in man del vile

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    26/59

    26

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto secondo

    giovin proscritto... Abner, il prode, overa,dovera allor? Cos tua vita ei guarda?serve al suo re cos? Vedi, in cui postohai tua fidanza; e in chi rivolto hai lira. Or, sei tu pago? Or levidente segnonon hai, Sal, del cor, della innocenza,

    e della fede mia? non levidentesegno del poco amor, della malignainvida rabbia, e della guardia infidadi questo Abner?...

    Saul. Mio figlio, hai vinto;... hai vinto.Abner, tu mira; ed ammutisci.

    Micol. Oh gioia!

    David. Oh padre!...

    Gionata. Oh d felice!

    Micol. Oh sposo!...Saul. Il giorno,

    s, di letizia, e di vittoria, questo.Te duce io voglio oggi alla pugna: il soffra

    Abner; chio l vo. Gara fra voi non altra,che in pi nemici esterminare, insorga.Gionata, al fianco al tuo fratel damorecombatterai: mallevador mi Daviddella tua vita; e della sua tu il sei.

    Gionata. Duce Davd, mallevadore Iddio.

    Micol. Dio mi ti rende: ei salveratti...Saul. Or, basta.

    Nel padiglion, pria della pugna, o figlio,vieni un tal poco a ristorarti. Il lungoduol dellassenza la tua sposa amatarattempreratti: intanto di sua manoella ti mesca, e ti ministri a mensa.Deh! figlia, (il puoi tu sola) ammenda in partedel genitor gli involontari errori.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    27/59

    27

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    Atto III

    Scena 1

    Abner. Eccomi: appena dal convito or sorgeil re, chio vengo a cenni tuoi.

    David. Parlartia solo a solo io volli.

    Abner. Udir vuoi forsedella prossima pugna?...

    David. E dirti a un tempo,che me non servi; ma chentrambi al pariil popol nostro, il nostro re, leccelsoDio dIsral serviamo. Altro pensieroin noi, deh! no, non entri.

    Abner. Io, pel re nostro,del di cui sangue io nasco, in campo il brandosanguinoso rotai, gi pria che il fischioivi si udisse di tua fionda...

    David. Il sanguedel re non scorre entro mie vene: a tuttinoti sono i miei fatti: io non li vanto:

    Abner li sa. Deh! nellobblio sepoltisian pur da te; sol ti rammenta i tuoi:emulo di te stesso, oggi tu imprendia superar solo te stesso.

    Abner. Il duce

    io mi credea finor: David non vera:tutto ordinar per la vittoria quindiosai: sio duce esser potessi, or lodi. Incontro a noi, da borea ad austro, giaceper lungo, in valle, di Filiste il campo.Folte macchie ha da tergo; dalti rivimunito in fronte: alloriente il chiudenon alto un poggio, di lieve pendover esso, ma di scabro irsuto dorsoallopposto salire: unampia porta

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    28/59

    28

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    sapre fra monti alloccidente, dondeper vasto piano infino al mar sonantesenza ostacol si varca. Ivi, se fattoci vien di trarvi i Filistei, fia vintada noi la guerra. duopo a ci da priafinger ritratta. In tripartita schiera

    piegando noi da man manca nel piano,giriamo in fronte il destro loro fianco.La schiera prima il passo affretta, e parefuggirsene; rimane la secondalenta addietro, in scomposte e rade file,certo invito ai nemici. Intanto, sceltipi prodi de nostri, il duro poggiosoverchiato han dalloriente, e a tergoriescon sovra il rio nemico. In fronte,dalle spalle, e dai lati, eccolo, chiuso;eccone fatto aspro macello intero.

    David. Saggio e prode tu al pari. Allordin tuo,nulla cangiare, Abner, si debbe. Io laudovirtude ov: sar guerrier, non duce:e alla tua pugna il mio venir nullaltroaggiunger, che un brando.

    Abner. Il duce David:di guerra il mastro David. Chi combatte,fuorchegli, mai?

    David. Chi men dovria mostrarsi

    invidio, chAbner, poichei val cotanto?Ottimo, ovunque io l miri, il tuo disegno.Gionata ed io, di qua, verso la tendadi Sal schiereremci; oltre, ver lorsa,Us passer; Sadc, con scelti mille,salir il giogo; e tu, coi pi, terraidella battaglia il corpo.

    Abner. A te si aspetta;loco primiero.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    29/59

    29

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    David. E te perci vi pongo. Ascende il sole ancora: il tutto in puntoterrai tu intanto; ma non sodan trombe,fin che al giorno quattrore avanzin sole.Spira un ponente impetuoso, il senti;il sol negli occhi, e la sospinta polve,anco per noi combatteran da sera.

    Abner. Ben dici.

    David. Or, va; comanda: e a te con bassearti di corte, che ignorar dovresti,pregio non tor di capitan, cui merti.

    Scena 2

    David. Astuto lordin della pugna, ed alto. Ma, il provveder di capitan, che giova,

    sei de soldati il cor non ha? Ci soload Abner manca; e a me il concede Iddio.Oggi si vinca, e al d novel si lasciunaltra volta il re; chesser non puoteper me mai pace al fianco suo... Che dico?nuova palma or mi fia nuovo delitto.

    Scena 3

    Micol. Sposo, non sai? Da lieta mensa il padresorgeva appena, Abner ver lui si trasse,e un istante parlavagli: io minoltro,egli esce; il re gi quel di pria non trovo.

    David. Ma pur, che disse? in che ti parve?...

    Micol. Egli eradianzi tutto per noi; con noi piangea;ci abbracciava a vicenda; e da noi stirpesiva augurando di novelli prodi,quasi alla sua sostegno; ei pi che padrepareane ai detti: or, pi che re mi apparve.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    30/59

    30

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    David. Deh! pria del tempo, non piangere, o sposa:Saulle il re; far di noi sua voglia.Sol chei non perda oggi la pugna; il crudosuo pensier contro me doman ripigli;ripiglier mio stato abbietto, e il durobando, e la fuga, e laffannosa vita.Vera e sola mia morte emmi il lasciarti:e il dovr pure... Ahi vana speme! infaustenozze per te! Giocondo e regio statoaltro sposo a te dava; ed io tel tolgo.Misero me!... N dampia prole, e lieta,padre puoi far me tuo consorte errante,e fuggitivo sempre...

    Micol. Ah! no; divisipi non saremo: dal tuo sen strapparminiuno ardir. Non riedo io no, pi mai,a quella vita orribile, chio trassipriva di te: mabbia il sepolcro innanzi.In quella reggia del dolore io stavasola piangente, i lunghi giorni; e lombrelaspetto mi adducean dorrende larve.Or, sopra il capo tuo pender vedeadel crudo padre il ferro; e udia tue vocidolenti, lagrimose, umili, talida trar del petto ogni pi atroce sdegno;e s lacciar pur timmergeva in coreil barbaro Saulle: or, tra segreti

    avvolgimenti di negra caverna,vedeati far di dure selci letto;e ad ogni picciol moto il cor balzartitremante; e in altra ricovrarti; e quindiin altra ancor; n ritrovar mai loco,n quiete, n amici: egro, ansio, stanco...da cruda sete travagliato... Oh cielo!...Le angosce, i dubbi, il palpitar mio lungopossio ridir? Mai pi, no, non ti lascio;mai pi...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    31/59

    31

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    David. Mi strappi il cor: deh! cessa... Al sangue,e non al pianto, questo giorno sacro.

    Micol. Pur choggi inciampo al tuo pugnar non nasca.Per te non temo io la battaglia; hai scudodi certa tempra, Iddio: ma temo, choggidal perfidAbner impedita, o guasta,

    non ti sia la vittoria.David. E che? ti parve

    dubbio il re daffidarmi oggi limpresa?

    Micol. Ci non udii; ma forte accigliato era,e susurrava non so che, in se stesso,di sacerdoti traditor; dignotagente nel campo; di virt mentita...rotte parole, oscure, dolorose,tremende, a chi di David consorte,e di Saulle figlia.

    David. Eccolo: si oda.

    Micol. Giusto Iddio, deh! soccorri oggi al tuo servo:lempio confondi; il genitor rischiara;salva il mio sposo; il popol tuo difendi.

    Scena 4

    Gionata. Deh! vieni, amato padre; a tuoi pensierida tregua un poco: or laura aperta e pura

    ti fia ristoro; vieni: alquanto sieditra i figli tuoi.

    Saul. ... Che mi si dice?

    Micol. Ah! padre!...

    Saul. Chi sete voi?... Chi daura aperta e puraqui favell?... Questa? caligin densa;tenebre sono; ombra di morte... Oh! mira;pi mi taccosta; il vedi? il sol dintornocinto ha di sangue ghirlanda funesta...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    32/59

    32

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    Odi tu canto di sinistri augelli?Lugbre un pianto sullaere si spande,che me percuote, e a lagrimar mi sforza...Ma che? Voi pur, voi pur piangete?...

    Gionata. O sommoDio dIsraello, or la tua faccia hai tolta

    dal re Sal cos? lui, gi tuo servo,lasci or cos dellavversario in mano?

    Micol. Padre, hai la figlia tua diletta al fianco:se lieto sei, lieta pur ella; e piange,se piangi tu... Ma, di che pianger ora?gioia torn.

    Saul. David, vuoi dire. Ah!... David...deh! perch non mi abbraccia anchei co figli?

    David. Oh padre!... Addietro or mi tenea temenzadi non tesser molesto. Ah! nel mio coreperch legger non puoi? son sempre io teco.

    Saul. Tu... di Saulle... ami la casa dunque?

    David. Sio lamo? Oh ciel! degli occhi miei pupillaGionata egli ; per te, periglio al mondonon conosco, n curo: e la mia sposa,dica, se il pu, chio nol potrei, di quanto,di quale amore io lamo...

    Saul. Eppur, te stessostimi tu molto...

    David. Io, me stimare?... In camponon vil soldato, e tuo genero in cortemi tengo; e innanzi a Dio, nulla mi estimo.

    Saul. Ma, sempre a me dIddio tu parli; eppure,ben tu il sai, da gran tempo, hammi partitoda Dio lastuta ira crudel tremendade sacerdoti. Ad oltraggiarmi, il nomi?

    David. A dargli gloria, io l nomo. Ah! perch credi,chei pi non sia con te? Con chi nol vuole,

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    33/59

    33

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    non sta: ma, a chi linvoca, a chi ripostotutto ha se stesso in lui, manca egli mai?Ei sul soglio chiamotti; ei vi ti tiene:sei suo, se in lui, ma se in lui sol, ti affidi.

    Saul. Chi dal ciel parla?... Avviluppato in biancastola costui, che il sacro labro or schiude?

    vediamlo... Eh no: tu sei guerriero, e il brandocingi: or tinoltra; appressati; chio veggia,se Samule o David mi favella. Qual brando questo? ei non gi lo stessochio di mia man ti diedi...

    David. questo il brando,cui mi acquist la povera mia fionda.Brando, che in Ela a me pendea taglientesul capo; agli occhi orribil lampo io l vidibalenarmi di morte, in man del feroGolit gigante: ei lo stringea: ma stavvi

    rappreso pur, non gi il mio sangue, il suo.Saul. Non fu quel ferro, come sacra cosa,

    appeso in Nobbe al tabernacol santo?Non fu nellEfod mistico ravvolto,e cos tolto a ogni profana vista?consecrato in eterno al Signor primo?...

    David. Vero ; ma...

    Saul. Dunque, onde lhai tu? Chi ardivadartelo? chi?...

    David. Dirotti. Io fuggitivo,inerme in Nob giungea: perch fuggissi,tu il sai. Piena ogni via di trista gente,io, senza ferro, a ciascun passo stavatra le fauci di morte. Uml la fronteprosternai l nel tabernacol, dovescende dIddio lo spirto: ivi, questarme,(cui suom mortal riadattarsi al fiancopotea, quelluno esser potea ben David)la chiesi io stesso al sacerdote.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    34/59

    34

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    Saul. Ed egli?...

    David. Diemmela.

    Saul. Ed era?

    David. Achimelch.

    Saul. Fellone.

    Vil traditore... Ov laltare?... oh rabbia!...Ahi tutti iniqui! traditori tutti!...dIddio nemici; a lui ministri, voi?...Negralme in bianco ammanto... Ov la scure?...Ov laltar? si atterri... Ov lofferta?svenarla io voglio...

    Micol. Ah padre!

    Gionata. Oh ciel! che fai?ove corri? che parli?... Or, deh! ti placa:

    non havvi altar; non vittima; rispettanei sacerdoti Iddio, che sempre tode.

    Saul. Chi mi rattien?... Chi di seder mi sforza?...Chi a me resiste?...

    Gionata. Padre...

    David. Ah! tu il soccorri,alto Iddio dIsrale: a te si prostra,te ne scongiura il servo tuo.

    Saul. La pace

    mi tolta; il sole, il regno, i figli, lalma,tutto mi tolto!... Ahi Sal infelice!chi te consola? al brancolar tuo cieco,chi scorta, o appoggio?... I figli tuoi, son muti;duri son, crudi... Del vecchio cadentesol si brama la morte: altro nel corenon sta dei figli, che il fatal diadema,che il canuto tuo capo intorno cinge.Su strappatelo, su: spiccate a un tempo

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    35/59

    35

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    da questo omai putrido tronco il capotremolante del padre... Ahi fero stato!meglio la morte. Io voglio morte...

    Micol. Oh padre!...noi vogliam tutti la tua vita: a morteognun di noi, per te sottrarne, andrebbe...

    Gionata. Or, poich in pianto il suo furor gi stemprasi,deh! la tua voce, a ricomporlo in calma,muovi, o fratello. In dolce oblio lhai rattogi tante volte con celesti carmi.

    Micol. Ah! s; tu il vedi, allalitante pettomanca il respiro; il gi feroce sguardonuota in lagrime: or tempo di prestarglilopra tua.

    David. Deh! per me, gli parli Iddio. O tu, che eterno, onnipossente, immenso,siedi sovran dogni creata cosa;tu, per cui tratto io son dal nulla, e penso,e la mia mente a te salir pur osa;tu, che se il guardo inchini, apresi il densoabisso, e via non serba a te nascosa;se il capo accenni, trema lo universo;se il braccio innalzi, ogni empio ecco disperso:gi su le ratte folgoranti piumedi Cherubin ben mille un d scendesti;e del tuo caldo irresistibil nume

    il condottiero dIsraello empiesti:di perenne facondia a lui tu fiume,tu brando, e senno, e scudo a lui ti festi;deh! di tua fiamma tanta un raggio solonubi-fendente or manda a noi dal polo.Tenebre e pianto siamo...

    Saul. Odo io la vocedi David?... Trammi di mortal letargo:folgor mi mostra di mia verde etade.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    36/59

    36

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    David. Chi vien, chi vien, chodo e non veggo? Un nembonegro di polve rapido veleggiadal torbideuro spinto. Ma gi si squarcia; e tutto acciar lampeggiadai mille e mille, chei si reca in grembo...Ecco, qual torre, cinto

    Sal la testa dinfuocato lembo.Traballa il suolo al calpesto tonantedarmi e destrieri:la terra, e londa, e il cielo rimbombantedurli guerrieri.Sal si appressa in sua terribil possa;carri, fanti, destrier sossopra ei mesce:gelo, in vederlo, scorre a ogni uom per lossa;lo spavento dIddio dagli occhi gli esce.Figli di Ammn, dov la ria baldanza?dove gli spregi, e linsultar, che al giusto

    popol di Dio gi feste?Ecco ora il piano ai vostri corpi angusto;ecco, a noi messe sanguinosa avanzadi vostre tronche teste:ecco ove mena in falsi iddii fidanza. Ma, donde ascolto altra guerriera trombamugghiar repente? il brando stesso di Sal, che intombadEdom la gente.Cos Mob, Soba cos sen vanno,

    con liniqua Amalch, disperse in polve:Sal, torrente al rinnovar dellanno,tutto inonda, scompon, schianta, travolve.

    Saul. Ben questo grido de miei tempi antichi,che dal sepolcro a gloria or mi richiama.Vivo, in udirlo, ne miei fervidi anni... Che dico?... ahi lasso! a me di guerra il gridosi addice omai?... Lozio, loblio, la pace,chiamano il veglio a s.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    37/59

    37

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    David. Pace si canti. Stanco, assetato, in rivadel fiumicel nato,siede il campion di Dio,allombra sempre-vivadel sospirato alloro.Sua dolce e cara prole,nel porgergli ristoro,del suo affanno si duole,ma del suo rieder gode;e pianger ciascun sodeteneramente,soavementes, che il dir non varriva.

    Luna sua figlia slaccialelmo folgoreggiante;e la consorte amante,

    sottentrando, lo abbraccia:laltra, laugusta frontedal sudor polverosoterge, col puro fonte:quale, un nembo odorosodi fior sovresso spande:qual, le man venerandedi pianto bagna:e qual si lagna,pi chella faccia.

    Ma ferve in ben altropralo stuol del miglior sesso.Finch venga il suo amplesso,qui lun figlio si adoprain rifar mondo e tersolo insanguinato brando:l, dinvidia cosperso,dice il secondo: e quandopallegger questasta,

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    38/59

    38

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    cui mia destra or non basta?Lo scudo il terzo,con giovin scherzo,prova come il ricopra

    Di gioia lagrimasu locchio turgido

    del re si sta:chei di sua nobileprogenie amabile lalma, e il sa.

    Oh bella la pace!Oh grato il soggiorno,

    l dove hai dintornoamor s verace,s candida f!

    Ma il sol gi celasi;tace ogni zeffiro;

    e in sonno placidosopito il re.

    Saul. Felice il padre di tal prole! Oh bellapace dellalma!... Entro mie vene un lattescorrer mi sento di tutta dolcezza... Ma, che pretendi or tu? Sal far vileinfra i domestichozi? Il pro Saulledi guerra or forse arnese inutil giace?

    David. Il re posa, ma i sogni del forte

    con tremende sembianze gli vannopresentando i fantasmi di morte.Ecco il vinto nemico tiranno,

    di sua man gi trafitto in battaglia;ombra orribil, che omai non fa danno.

    Ecco un lampo, che tutti abbarbaglia...Quel suo brando, che ad uom non perdona,e ogni prode al codardo ragguaglia.

    Tal, non sempre la selva risuona

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    39/59

    39

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    del Leone al terribil ruggito,chegli in calma anco i sensi abbandona;

    n il tacersi dellantro romitoallarmento gi rende il coraggio;n il pastor si sta men sbigottito,

    chei sa, chesce a pi sangue ed oltraggio.

    Ma il re gi gi si desta:armi, armi, ei grida.Guerriero omai qual resta?Chi, chi lo sfida?

    Veggio una striscia di terribil fuoco,cui forza loco dien le ostili squadre.Tutte veggio adre di sangue infedelelarmi a Israle. Il fero fulmin piomba,sasso di fromba assai men ratto fugge,di quel che strugge il feritor sovrano,col ferro in mano. A inarrivabil volo,

    fin presso al polo aquila altera ei stendele reverende risuonanti penne,cui da Dio tenne, ad annullar quegli empi,che in falsi tempi han simulacri reifatti lor Dei. Gi da lontano io l seguo;e il Filisteo perseguo,e incalzo, e atterro, e sperdo; e assai ben mostroche due spade ha nel campo il popol nostro.

    Saul. Chi, chi si vanta? Havvi altra spada in campo,che questa mia, chio snudo? Empio , si uccida,pera, chi la sprezz.

    Micol. Tarresta: oh cielo!...

    Gionata. Padre! che fai?...

    David. Misero re!

    Micol. Deh! fuggi...a gran pena il teniam; deh! fuggi, o sposo.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    40/59

    40

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto terzo

    Scena 5

    Micol. O padre amato,... arrestati...

    Gionata. Tarresta...

    Saul. Chi mi rattien? chi ardisce?... Ov il mio brando?Mi si renda il mio brando...

    Gionata. ... Ah! con noi vieni,diletto padre: io non ti lascio ir oltre.Vedi, non co figli tuoi persona:con noi ritorna alla tua tenda: hai duopoor di quiete. Ah! vieni: ogni ira cessi;stai co tuoi figli...

    Micol. E gli avrai sempre al fianco...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    41/59

    41

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    Atto IV

    Scena 1

    Micol. Gionata, dimmi; al padiglion del padrepu tornare il mio sposo?

    Gionata. Ah! no: placatonon con lui Sal; bench in se stesso

    sia appien tornato: ma profonda troppoin lui la invidia; e fia il sanarla lungo.Torna al tuo sposo, e nol lasciare.

    Micol. Ahi lassa!...Chi pi di me infelice?... Io lho nascostos ben, chuom mai nol troveria: men riedover esso dunque.

    Gionata. Oh cielo! ecco, sen vieneturbato il padre: ei mai non trova stanza.

    Micol. Misera me!... Che gli dir?... Sottrarmivoglio...

    Scena 2

    Saul. Chi fugge al venir mio? Tu, donna?

    Micol. Signor...

    Saul. Davide ov?

    Micol. ... Nol so...

    Saul. Nol sai?

    Gionata. Padre...

    Saul. Cercane; va; qui tosto il traggi.

    Micol. Io rintracciarlo?... or,... dove?

    Saul. Il re parlotti,e obbedito non lhai?

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    42/59

    42

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    Scena 3

    Saul. Gionata, mami?...

    Gionata. Oh padre!... Io tamo: ma adun tempo io caratengo la gloria tua: quindi, ai non giusti

    impeti tuoi, qual figlio opporsi il puote,io mi oppongo talvolta.

    Saul. Al padre il bracciospesso rattieni tu: ma, quel mio ferro,che ad altri in petto immerger non mi lasci,nel tuo petto il ritorci. Or serba, serbacodesto David vivo; in breve ei fia...Voce non odi entro il tuo cor, che grida?David fia l re. David? fia spento innanzi.

    Gionata. E nel tuo cuore, in pi terribil voce,

    Dio non ti grida? Il mio diletto David;uom del Signore egli . Tal nol palesaogni atto suo? La fera invida rabbiadAbner, non fassi al suo cospetto muta?Tu stesso, allor che in te rientri, al soloapparir suo, non vedi i tuoi sospettisparir, qual nebbia del pianeta al raggio?E quando in te maligno spirto riede,credi tu allor, chio tel rattenga, il braccio?Dio tel rattiene. Il mal brandito ferro

    gli appunteresti al petto appena, e tostoforza ti fora il ritrarlo: cadrestitu stesso in pianto a piedi suoi; tu padre,pentito, s: chempio, nol sei...

    Saul. Pur troppo,vero tu parli. Inesplicabil cosaquesto David per me. Non pria vedutoio lebbi in Ela, che a miei sguardi ei piacque,ma al cor non mai. Quando ad amarlo io presso

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    43/59

    43

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    quasi sarei, feroce sdegno piombain mezzo, e men divide: il voglio appenaspento, sio il veggo, ei mi disarma, e colmadi maraviglia tanta, chio diventoal suo cospetto un nulla... Ah! questa al certo,vendetta questa della man sovrana.

    Or comincio a conoscerti, o tremendamano... Ma che? donde cagione io cerco?...Dio, non loffesi io mai: vendetta questade sacerdoti. Egli stromento Davidsacerdotale, iniquo: in Rama ei videSamul moribondo: a lui gli estremidetti parlava limplacabil veglio.Chi sa, chi sa, se il sacro olio celeste,ondei mia fronte unse gi pria, versatonon ha il fellon su la nemica testa?Forse tu il sai... Parla... Ah! s, il sai: favella.

    Gionata. Padre, nol so: ma, se pur fosse, io forseal par di te di ci tenermi offesoor non dovrei? non ti son figlio io primo?Ove tu giaccia co tuoi padri, il trononon destini tu a me? Sio dunque taccio,chi pu farne querela? Assai mi avanzain coraggio, in virtude, in senno, in tutto,David: quantei pi val, tanto io pi lamo.Or, se chi dona e toglie i regni, il dessea David mai, prova maggior qual altra

    possio bramarne? ei pi di me n degno:e condottier de figli suoi lo appellaad alte cose Iddio. Ma intanto, io giuro,che a te suddito fido egli era sempre,e leal figlio. Or lavvenir concedia Dio, cui spetta: ed il tuo cor frattantocontro Dio, contro il ver, deh! non sinduri.Se in Samul non favellava un Nume,come, con semplice atto, infermo un veglio,

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    44/59

    44

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    gi del sepolcro a mezzo, oprar poteatanto per David mai? Quel misto ignotododio e rispetto, che per David senti;quel palpitar della battaglia al nome,(timor da te non conosciuto in pria)donde ti vien, Saulle? Havvi possanza

    duom, che a ci basti?...Saul. Oh! che favelli? figlio

    di Sal tu? Nulla a te cal del trono? Ma, il crudel dritto di chi l tien, nol sai?Spenta mia casa, e da radice sveltafia da colui, che usurper il mio scettro.I tuoi fratelli, i figli tuoi, tu stesso...non rimarr della mia stirpe nullo...O ria di regno insaziabil sete,che non fai tu? Per aver regno, uccide

    il fratello il fratel; la madre i figli;la consorte il marito; il figlio il padre...Seggio di sangue, e dempietade, il trono.

    Gionata. Scudo havvi duom contro al celeste brando?Non le minacce, i preghi allentar ponnolira di Dio terribil, che il superborompe, e su lumil lieve lieve passa.

    Scena 4

    Abner. Re, sio ti torno innante, anzi che riviscorran per me dellinimico sangue,alta cagione a ci mi sforza. Il prodeDavidde, il forte, in cui vittoria posta,non chi il trovi. Unora manca appenaalla prefissa pugna: odi, frementidimpaziente ardore, i guerrier laureempier di strida; e ribombar la terraal flagellar della ferrata zampa

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    45/59

    45

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    de focosi destrieri: urli, nitrti,sfolgoreggiar delmi e di brandi, e tuonida metter core in qual pi sia codardo;...David, chi l vede? ei non si trova. Or, mira,(soccorso in ver del ciel!) mira chi in campoin sua vece si sta. Costui, che in molle

    candido lin sacerdotal si avvolge,furtivo in campo, ai Beniamti accanto,si appiattava tremante. Eccolo; nodilalta cagion, che a tal periglio il guida.

    Achimelech. Cagion dir, sira di re nol vieta...

    Saul. Ira di re? tu dunque, empio, la merti?...Ma, chi se tu?... Conoscerti ben parmi.Del fantastico altero gregge seide veggenti di Rama?

    Achimelech. Io vesto lEfod:io, dei Leviti primo, ad Arn santo,nel ministero a che il Signor lo elesse,dopo lungo ordin daltri venerandisacerdoti, succedo. Allarca presso,in Nobbe, io sto: larca del patto sacra,stava anchella altre volte al campo in mezzo:troppo or fia, se vi appare, anco di furto,il ministro di Dio: straniera merce il sacerdote, ove Saulle impera:pur non l, no, dove Isral combatte;

    se in Dio si vince, come ognor si vinse .Me non conosci tu? qual maraviglia?e te stesso conosci? I passi tuoiritorti hai dal sentier, che al Signor mena;ed io l sto, nel tabernacol, dovestanza ha il gran Dio; l dove, gi gran tempo,pi Sal non si vede. Il nome io portodAchimelch.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    46/59

    46

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    Saul. Un traditor mi suonatal nome: or ti ravviso. In punto giungial mio cospetto. Or di, non sei tu quegli,che allespulso Davidde asilo davi,e securtade, e nutrimento, e scampo,ed armi? E ancor, qual arme! il sacro brando

    del Filisteo, che appeso in voto a Diostava allo stesso tabernacol, dondetu lo spiccavi con profana destra.E tu il cingevi al perfido nemicodel tuo signor, del sol tuo re? Tu vieni,fellone, in campo a tradimenti or vieni:qual dubbio vha?

    Achimelech. Certo, a tradirti io vengo;poich vittoria ad implorare io vengoallarmi tue da Dio, che a te la niega.

    Son io, s, son, quei che benigna manoa un Davidde prestai. Ma, chi quel David?Della figlia del re non egli sposo?Non il pi prode infra i campioni suoi?Non il pi bello, il pi umano, il pi giustode figli dIsral? Non egli in guerra,tua forza, e ardire? entro la reggia, in pace,non ei, col canto, del tuo cor signore?Di donzelle lamor, del popol gioia,dei nemici terror; tale era quegli,chio scampava. E tu stesso, agli onor primi,

    di, nol tornavi or dianzi? e nol sceglievia guidar la battaglia? a ricondurtivittoria in campo? a disgombrar temenzadella rotta, che in cor ti ha posta Iddio? Se danni me, te stesso danni a un tempo

    Saul. Or, donde in voi, donde pietade? in voi,sacerdoti crudeli, empi, assetatidi sangue sempre. A Samul pareagrave delitto il non aver io spento

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    47/59

    47

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    lAmalechta re, collarmi in manopreso in battaglia; un alto re, guerrierodi generosa indole ardita, e largodel proprio sangue a pro del popol suo. Misero re! tratto a me innanzi, in duriceppi ei vena: serbava, ancor che vinto,

    nobil fierezza, che insultar non era,n un chieder pur merc. Reo di coraggioparve egli al fero Samul: tre voltecon la sua man sacerdotale il ferronel petto inerme ei glimmergea. Son queste,queste son, vili, le battaglie vostre.Ma, contra il proprio re chi la superbafronte innalzar si attenta, in voi sostegnotrova, e scudo, ed asilo. Ogni altra cura,che dellaltare, a cor vi sta. Chi sete,chi sete voi? Stirpe malnata, e cruda,

    che dei perigli nostri allombra ride;che in lino imbelle avvoltolati, arditesoverchiar noi sotto lacciar sudanti:noi, che fra il sangue, il terrore, e la morte,per le spose, pe figli, e per voi stessi,meniam penosi orridi giorni ognora.Codardi, or voi, men che oziose donne,con verga vil, con studiati carmi,frenar vorreste e i brandi nostri, e noi?

    Achimelech. E tu, che sei? re della terra sei:

    ma, innanzi a Dio, chi re? Sal rientrain te; non sei, che coronata polve.Io, per me nulla son; ma fulmin sono,turbo, tempesta io son, se in me Dio scende:quel gran Dio, che ti fea; che locchio appenati posa su; dov Sal? Le partidAgg mal prendi; e nella via dempiezzamal tu ne segui i passi. A un re perversogastigo vha, fuor che il nemico brando?

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    48/59

    48

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    E un brando fere, che il Signor nol voglia?Le sue vendette Iddio nel marmo scrive;e le commette al Filisteo non meno,che ad Isral. Trema, Sal: gi in alto,in negra nube, sovrali di fuocoveggio librarsi il fero angel di morte:

    gi, duna man disnuda ei la roventespada ultrice; dellaltra, il crin canutoei gi ti afferra della iniqua testa:trema Sal. Ve chi a morir ti spinge:costui; questAbner, di Satn fratello;questi, che il vecchio cor tapre a sospetti;che, di sovran guerrier, men che fanciulloti fa. Tu, folle, or di tua casa il verosaldo sostegno rimovendo vai.Dov la casa di Sal? nellondafondata ei lha; gi gi crolla; gi cade;

    gi in cener torna: nulla gi. Saul. Profeta

    de danni miei, tu pur de tuoi nol fosti.Visto non hai, pria di venirne in campo,che qui morresti: io tel predico; e il faccia

    Abner seguire. Abner mio fido, or vanne;ogni ordin cangia delliniquo David;che un tradimento ogni ordin suo nasconde.Doman si pugni, al sol nascente; il puroastro esser de mio testimon di guerra.

    Pensier maligno, io l veggio, era di David,scegliere il sol cadente a dar nelloste,quasi indicando il cadente mio braccio:ma, si vedr. Rinvigorir mi sentoda tue minacce ogni guerrier mio spirto;son io l duce domane; intero il giorno,al gran macello chio far, fia poco.

    Abner, costui dal mio cospetto or tostotraggi, e si uccida...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    49/59

    49

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    Gionata. Oh ciel! padre, che fai?Padre...

    Saul. Taci. Ei si sveni; e il vil suo sanguesu Filistei ricada.

    Abner. gi con essomorte...

    Saul. Ma, poco a mia vendetta ei solo.Manda in Nob lira mia, che armenti, e servi,madri, case, fanciulli uccida, incenda,distrugga, e tutta lempia stirpe al ventodisperda. Omai, tuoi sacerdoti a drittodir ben potranno: Evvi un Sal. Mia destra,da voi s spesso provocata al sangue,non percoteavi mai: quindi sol, quindi,lo scherno dessa.

    Achimelech. A me il morir da giustoniun re pu torre: onde il morir mi fiadolce non men, che glorioso. Il vostro,gi da gran tempo, irrevocabilmenteDio lha fermato. Abner, e tu, di spada,ambo vilmente; e non di ostile spada,non in battaglia. Or vadasi. DIddioparlate allempio ho lultime parole,e sordo ei fu: compiuto egli il mio incarco:ben ho spesa la vita.

    Saul. Or via, si traggaa morte tosto; a cruda morte, e lunga.

    Scena 5

    Gionata. Ahi sconsigliato re! che fai? tarresta...

    Saul. Taci; tel dico ancor. Tu se guerriero? Tu di me figlio? dIsral tu prode?Va; torna in Nob; l, di costui riempi

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    50/59

    50

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    il vuoto seggio: infra i levitichi ozidegno di viver tu, non fra tumultidi guerra; e non fra regie cure...

    Gionata. Ho spentoanchio non pochi de nimici in campo,al fianco tuo: ma quel che or spandi, sangue

    sacerdotal, non Filisteo. Tu restisolo a tal empia pugna.

    Saul. E solo io bastoa ogni pugna, qual sia. Tu, vile, tardosii pur domani al battagliare: io soloSal sar. Che Gionata? che David?duce Sal.

    Gionata. Combatterotti appresso.Deh! morto io possa su gli occhi caderti,pria di veder ci che sovrasta al tuo

    sangue infelice!Saul. E che sovrasta? morte?

    Morte in battaglia, ella di re la morte.

    Scena 6

    Saul. Tu, senza David?...

    Micol. Ritrovar nol posso...

    Saul. Io l trover.

    Micol. Lungi forsegli; e sfuggetuo sdegno...

    Saul. Ha lali, e il giunger, il mio sdegno.Guai, se in battaglia David si appresenta:guai, se doman, vinta da me la guerra,tu innanzi a me nol traggi.

    Micol. Oh cielo!

    Gionata. Ah! padre...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    51/59

    51

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quarto

    Saul. Pi non ho figli. Infra le schiere or corri,Gionata tosto. E tu, ricerca, e trovacolui.

    Micol. Deh!... teco...

    Saul. Invan.

    Gionata. Padre, chio pugnilungi da te?

    Saul. Lungi da me voi tutti.Voi mi tradite a prova, infidi, tutti.Itene, il voglio: itene al fin; lo impongo.

    Scena 7

    Saul. Sol, con me stesso, io sto. Di me soltanto,(misero re!) di me solo io non tremo.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    52/59

    52

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quinto

    Atto V

    Scena 1

    Micol. Esci, o mio sposo; vieni: gi ben oltrela notte... Odi tu, come romoreggiail campo? allalba pugnerassi. Appressoal padiglion del padre tutto tace.Mira; anco il cielo il tuo fuggir seconda:la luna cade, e gli ultimi suoi raggiun negro nuvol cela. Andiamo: or niunosu noi qui veglia, andiam; per questa chinascendiamo il monte, e ci accompagni Iddio.

    David. Sposa, dellalma mia parte migliore,mentre Israello a battagliar si appresta,fia pur ver che a fuggir David si appresta?Morte, ch in somma? Io vo restar: mi uccidaSal, se il vuol; pur chio nemici priain copia uccida.

    Micol. Ah! tu non sai: gi il padreincominci a bagnar nel sangue lira.

    Achimelch, qui ritrovato, caddevittima gi del furor suo.

    David. Che ascolto?Ne sacerdoti egli ha rivolto il brando?

    Ahi misero Sal! ei fia...

    Micol. Ben altroudrai. Crudel comando ad Abner dava,ei stesso, il re; che, se in battaglia maitu ti mostrassi, in te convertan larmicampion nostri.

    David. E Gionata mio fidoil soffre?

    Micol. Oh ciel! che puote? Anchei lo sdegnoprov del padre; e disperato correinfra larmi a morire. Omai, ben vedi,qui star non puoi: cedere forza; andarnelungi; e aspettare, o che si cangi il padre,

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    53/59

    53

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quinto

    o che allet soggiaccia... Ahi padre crudo!Tu stesso, tu, la misera tua figliasforzi a bramare il fatal d... Ma pure,io no, non bramo il morir tuo: felicevivi; vivi, se il puoi; bastami solodi rimaner per sempre col mio sposo...

    Deh! vieni or dunque; andiamo...David. Oh quanto duolmi

    lasciar la pugna! Ignota voce io sentogridarmi in cor: Giunto il terribil giornoad Israle, ed al suo re... Potessi!...Ma no: qui sparso di sacri ministrifu linnocente sangue: impuro il campo,contaminato il suolo; orror ne senteIddio: pugnar non pu qui omai pi David. Ceder dunque per ora al timor tuo

    emmi mestiero, ed allamor tuo scaltro. Ma tu, pur cedi al mio... Deh! sol mi lascia...

    Micol. Chio ti lasci? Pel lembo, ecco ti afferro.da te mai pi, no, non mi stacco...

    David. Ah! modi.Male agguagliar tuoi tardi passi a mieipotresti: aspri sentier di sterpi e sassiconvien chio calchi con veloci piante,a pormi in salvo, poich il vuoi. Deh! comei pi tuoi molli, a strazio inusitato

    regger potranno? Infra deserti solachio ti abbandoni mai? Ben vedi; tosto,per tua cagion, scoperto io fora: entrambialla temuta ira del re davantitosto or saremmo ricondotti... Oh cielo!solo in pensarvi, io fremo... E poniam anco,che si fuggisse; al padre egro dolentetor ti possio? Di guerra infra le angosce,fuor di sua reggia ei sta: dolcezza alcunapur gli fa duopo al mesto antico. Ah! resta

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    54/59

    54

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quinto

    al suo pianto, al dolore, al furor suo.Tu sola il plachi; e tu lo servi, e il tienitu sola in vita. Ei mi vuol spento; io l vogliosalvo, felice, e vincitor:... ma, tremooggi per lui. Tu, pria che sposa, figliaeri; n amarmi oltre il dover ti lice.

    Pur chio scampi; che brami altro per ora?Non tinvolare al gi abbastanza afflittomisero padre. Appena giunto in salvo,io ten far volar lavviso; in breveriuniremci, spero. Or, se mi dolgadi abbandonarti, il pensa... Eppure,... ahi lasso!come?...

    Micol. Ahi me lassa!... e chio ti perda ancora?...Ai passati travagli, alla vagantevita, ai perigli, alle solinghe grotte,

    lasciarti or solo ritornare?... Ah! sioteco almen fossi!... i mali tuoi pi lievipur farei,... dividendoli...

    David. Ten prego,pel nostro amor; s duopo, anco il comando,per quanto amante il possa; or non mi dei,n puoi seguir, senza mio danno espresso. Ma, se Dio mi vuol salvo, omai non debboindugiar pi: lora si avanza: alcunopotria da questo padiglion spiarne,

    e maligno svelarci. A palmo a palmoquesti monti conosco; a ogni uom sottrarmison certo. Or, deh! lultimo amplesso or dammi.Dio teco resti; e tu, rimani al padre,fin che al tuo sposo ti raggiunga il cielo...

    Micol. Lultimo amplesso?... E chio non muoia?... Il corestrappar mi sento...

    David. ... Ed io?... Ma,... frena... ilpianto... Or, lali al pi, possente Iddio, mimpenna.

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    55/59

    55

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quinto

    Scena 2

    Micol. ... Ei fugge?... oh cielo!... Il seguir... Ma, qualiferree catene paion rattenermi?...Seguir nol posso. Ei mi sinvola!... Appenami reggo,... non chio l segua... Unaltra volta

    perduto io lho!... Chi sa, quando il vedrai?...Misera donna! e sposa sei?... fur nozzele tue?... No, no; del crudo padre al fiancopi non rimango. Io vo seguirti, o sposo... Pur, se il seguo, lo uccido; ver, pur troppo!Come nasconder la mia lenta traccia,su lorme sue veloci?... Ma, dal campoqual odo io suon, che darmi par?... Ben odo...ei cresce; e sordamente anco di trombe misto... E un correr di destrieri... Oh cielo!Che fia?... La pugna anzi al tornar del giorno,non lintim Sal. Chi sa?... I fratelli...il mio Gionata... Oim!... forse in periglio... Ma, pianto, ed urli, e gemiti profondidal padiglion del padre odo inalzarsi?...Misero padre!... a lui si corra... Oh vista!Ei viene; ei stesso; e in quale aspetto!... Ah! padre...

    Scena 3

    Saul. Ombra adirata, e tremenda, deh! cessa:

    lasciami, deh!... Vedi: a tuoi pi mi prostro...Ahi! dove fuggo?... ove mi ascondo? O feraombra terribil, placati... Ma sordaai miei preghi; e mincalza?... Apriti, o terra,vivo minghiotti... Ah! pur che il truce sguardonon mi saetti della orribil ombra...

    Micol. Da chi fuggir? niun ti persegue. O padre,me tu non vedi? me pi non conosci?

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    56/59

    56

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quinto

    Saul. O sommo, o santo sacerdote, or vuoichio qui mi arresti o Samul, gi veropadre mio, tu limponi? ecco, mi atterroal tuo sovran comando. A questo capogi di tua man tu la corona hai cinta;tu il fregiasti; ogni fregio or tu gli spoglia;calcalo or tu. Ma,... la infuocata spadadIddio tremenda, che gi gi mi veggopender sul ciglio,... o tu che il puoi, la svolginon da me, no, ma da miei figli. I figli,del mio fallir sono innocenti...

    Micol. Oh stato,cui non fu il pari mai! Dal ver disgiunto,padre, il tuo sguardo: a me ti volgi...

    Saul. Oh gioia!...Pace hai sul volto? O fero veglio, alquanto

    miei preghi accetti? io da tuoi pi non sorgo,se tu i miei figli alla crudel vendettapria non togli. Che parli?... Oh voce! TeraDavid pur figlio; e il perseguisti, e mortopur lo volevi. Oh! che mi apponi?... Arresta.Sospendi or, deh!... Davidde ov? si cerchi:ei rieda; a posta sua mi uccida, e regni:sol che a miei figli usi pietade, ei regni... Ma, inesorabil stai? Di sangue hai locchio;foco il brando e la man; dalle ampie naritorbida fiamma spiri, e in me lavventi...Gi tocco mha; gi marde: ahi! dove fuggo?...per questa parte io scamper.

    Micol. N fia,chio rattener ti possa, n ritrartial vero? Ah! modi: or sei...

    Saul. Ma no; che il passodi l mi serra un gran fiume di sangue.Oh vista atroce! sovra ambe le rive,

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    57/59

    57

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quinto

    di recenti cadaveri gran fasciammonticati stanno: ah! tutto mortecol: qui dunque io fuggir... Che veggo?Chi sete or voi? DAchimelch siam figli.

    Achimelch son io. Muori, Saulle,muori. Quai grida? Ah! lo ravviso: ei grondadi fresco sangue, e il mio sangue ei si beve.

    Ma chi da tergo, oh! chi pel crin mi afferra?Tu, Samul? Che disse? che in brevoraseco tutti saremo? Io solo, io soloteco sar; ma i figli... Ove son io? Tutte spariro ad un istante lombre.Che dissi? Ove son io? Che fo? Chi sei?Qual fragor odo? ah! di battaglia parmi:pur non aggiorna ancor: s, di battagliafragore egli . Lelmo, lo scudo, lasta,tosto or via, mi si rechi: or tosto larme,larme del re. Morir voglio, ma in campo.

    Micol. Padre, che fai? Ti acqueta... Alla tua figlia...

    Saul. Larmi voglio; che figlia? Or, mi obbedisci.Lasta, lelmo, lo scudo; ecco i miei figli

    Micol. Io non ti lascio, ah! no...

    Saul. Squillan pi fortele trombe? Ivi si vada: a me il mio brandobasta solo. Tu, scostati, mi lascia;obbedisci. L corro: ivi si albergamorte, chio cerco.

    Scena 4

    Abner. Oh re infelice!... Or dove,deh! dove corri? Orribil notte questa.

    Saul. Ma, perch la battaglia?...

    Abner. Di repente,il nemico ci assale: appien sconfittisiam noi...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    58/59

    58

    Q

    Op. Grande biblioteca della letteratura italiana

    ACTA G. DAnna Thsis Zanichelli

    Vittorio Alfieri Saul Atto quinto

    Saul. Sconfitti? E tu fellon, tu vivi?

    Abner. Io? per salvarti vivo. Or or qui forseFiliste inonda: il fero impeto primoforza schivare: aggiorner frattanto.Te pi allerta quass, fra i pochi miei,trarr...

    Saul. Chio viva, ove il mio popol cade?

    Micol. Deh! vieni... Oim! cresce il fragor: sinoltra...

    Saul. Gionata,... e i figli miei,... fuggono anchessi?mi abbandonano?...

    Abner. Oh cielo!... I figli tuoi,...no, non fuggiro... Ahi miseri!...

    Saul. Tintendo:morti or cadono tutti...

    Micol. Oim!... I fratelli?...Abner. Ah! pi figli non hai.

    Saul. Chaltro mi avanza?...Tu sola omai, ma non a me, rimani. Io da gran tempo in cor gi tutto ho fermo:e giunta lora. Abner, lestremo questode miei comandi. Or la mia figlia scorgiin securt.

    Micol. No, padre; a te dintorno

    mi avvinghier: contro a donzella il ferronon vibrer il nemico.

    Saul. Oh figlia!... Or, taci:non far, chio pianga. Vinto re non piange.

    Abner, salvala, va: ma, se pur maiella cadesse infra nemiche mani,deh! non dir, no, che di Saulle figlia;tosto di lor, chella di David sposa;rispetteranla. Va; vola...

  • 8/6/2019 Vittorio Alfieri - Saul

    59/59

    QVittorio Alfieri Saul Atto quinto

    Abner. Sio nullavalgo, fia salva, il giuro; ma ad un tempote pur...

    Micol. Deh!... padre... Io non ti vo, non vogliolasciarti...

    Saul. Io voglio: e ancora il re son io.

    Ma gi si appressan larmi: Abner, deh! vola:teco, anco a forza, s mestier, la traggi.

    Micol. Padre!... e per sempre?...

    Scena 5

    Saul. Oh figli miei!... Fui padre. Eccoti solo, o re; non un ti restadei tanti amici, o servi tuoi. Sei paga,dinesorabil Dio terribil ira? Ma, tu mi resti, o brando: allultimuopo,fido ministro, or vieni. Ecco gi gli urlidellinsolente vincitor: sul cigliogi lor fiaccole ardenti balenarmiveggo, e le spade a mille... Empia Filiste,me troverai, ma almen da re, qui... morto.