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ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA ■ ■ ■ ■ VILLA MEDICI

VILLA MEDICI...Vorrei ringraziare per il magnifico programma della terza edizione di Autunno in Musica il suo curatore, Alexandre Dratwicki (anche lui in passato borsista a Villa Medici),

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Page 1: VILLA MEDICI...Vorrei ringraziare per il magnifico programma della terza edizione di Autunno in Musica il suo curatore, Alexandre Dratwicki (anche lui in passato borsista a Villa Medici),

ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA ■ ■ ■ ■ VILLA MEDICI

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Il festival Autunno in Musica, giunto alla sua terza edi-zione, intende celebrare le relazioni che legano Francia e Italia nell’ambito della musica classica. La rassegna pro-pone opere celebri interpretate dai migliori strumentisti e concertisti contemporanei ma anche tesori nascosti del patrimonio musicale, spesso legati alla storia del Prix de Rome.Il legame tra l’Accademia di Francia a Roma e la musica risale al 1803, quando il concorso venne aperto anche a questa disciplina, con la creazione del premio di composi-zione. Da allora musicisti, compositori, storici della musica sono accolti in residenza a Villa Medici. Inoltre, ogni anno viene presentata una ricca programmazione di concerti e masterclass attraverso Autunno in Musica e altri due festival, Controtempo, (1-15 febbraio 2014) e Villa Aperta (giugno 2014). La terza edizione di Autunno in Musica ripercorre, attra-verso un programma originale e ricercato, una parte impor-tante della storia della musica, dal barocco al tardo roman-ticismo, un periodo fondamentale per i rapporti artistici tra la Francia e l’Italia. Il festival permette inoltre di ascoltare il clavicembalo seicentesco di Villa Medici e di ritrovare o scoprire interpreti e solisti eccezionali. Siamo particolarmente lieti di presentare al pubblico romano l’opera lirica La Villa Médicis, composta da un borsista che soggiornò all’Accademia di Francia dal 1910 al 1913, Jules Mazellier (Prix de Rome 1909), e riscoperta nel 2012 nella biblioteca di Villa Medici dal compositore contemporaneo Francesco Filidei durante il suo periodo di residenza. L’opera, che viene rappresentata per la prima volta a Roma, è proposta in una versione ridotta e offre l’occasione di vederla allestita nel luogo stesso in cui si svolge l’azione.

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Vorrei ringraziare per il magnifico programma della terza edizione di Autunno in Musica il suo curatore, Alexandre Dratwicki (anche lui in passato borsista a Villa Medici), i nostri partner artistici, il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française e il Centre de musique baroque de Versailles, Total E&P Italia, sostenitore fedele del festival, tutto il personale dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, che ha reso possibile la manifesta-zione, e tra di loro in particolare Yoanna Talopp.Vorrei soprattutto esprimere la mia gratitudine ai grandi artisti che in queste serate condividono con noi il loro talento per fare, ancora una volta, del nostro Grand Salon un luogo di scoperta e di piacere.

Éric de Chasseydirettore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

programma

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MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Ore 19.45: presentazione del programma del concerto con Barbara Nestola, Centre de musique baroque de Versailles (in italiano)

Ore 20.30: concerto

TRIO BAROCCO

JULIEN CHAUVIN, violinoATSUSHI SAKAI, basso di viola da gamba, viola da gamba sopranoOLIVIER BAUMONT, clavicembalo

Durata del concerto [75’]

ARCANGELO CORELLI Sonata I in re maggiore (dall’Opus V), per violino e basso continuo, 1700

JEAN-PHILIPPE RAMEAU Premier Concert in do minore/maggiore (da Pièces de clavecin en concerts), per clavicembalo, violino e viola, 1741

ANTOINE FORQUERAY quattro brani della Première Suite in re minore (da Pièces de viole e da Pièces de clavecin), per viola e basso continuo, 1747

ANTONIO VIVALDI La Follia (dall’Opus I, versione in trio) per violino, viola da gamba e basso continuo, 1705

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Nel corso del XVII e del XVIII secolo, Francia e Italia hanno intrattenuto dei rapporti molto stretti. È in Italia

che il classicismo di Luigi XIV trova la sua ispirazione arti-stica e culturale: la creazione dell’Accademia di Francia a Roma ne è sicuramente il simbolo più evidente.Sul finire del Secolo dei Lumi una nuova generazione di compositori, fino ad allora imbrigliata dall’egemonia di Lully, tenta di “riunire i gusti” in una musica che sia al con-tempo colta e sottile, secondo lo stile francese, ma anche audace e brillante, seguendo la tradizione italiana. Nasce così lo stile di Couperin, Marais, Forqueray e Rameau, i cui due grandi modelli furono Corelli e Vivaldi.Il concerto di apertura di Autunno in Musica, interpretato da tre specialisti del repertorio barocco – Julien Chauvin, Atsushi Sakai e Olivier Baumont – inizia con un’opera di Arcangelo Corelli, il cui tricentenario della morte viene celebrato proprio quest’anno. Il programma permette inol-tre di ascoltare Rameau, Forqueray e Vivaldi.Il basso continuo viene suonato sul magnifico clavicem-balo di Villa Medici, realizzato da un maestro fiammingo della valle del Rodano alla fine del XVII secolo, su cui suo-narono Scott Ross, Bob Van Asperen e Gustav Leonhardt.

JULIEN CHAUVINJulien Chauvin, primo Premio al Concours Général de Paris nel 1997, ha studiato con Vera Beths al Conser-vatoire Royal dell’Aia e con Wilbert Hazelzet, Jaap Ter Linden e Anner Bylsma per l’interpretazione delle opere barocche e classiche. Nel 2003 vince il premio del Con-cours international de musique ancienne de Bruges.La sua formazione lo porta a suonare con gruppi baroc-chi quali Concerto Köln, Les Musiciens du Louvre, il Con-cert d’Astrée, l’Ensemble Baroque de Limoges. Interpreta anche il repertorio romantico e moderno, in collaborazione con Steve Reich, György Kurtág, Thierry Escaich, Thomas Adès e Philippe Hersant..

ATSUSHI SAKAINato a Nagoya nel 1975, Atsushi Sakai ha studiato vio-loncello con Harvey Shapiro e ha ricevuto all’unanimità il Prix Jean Brizard del Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi nella classe di Philippe Muller.Cofondatore e violoncello solista del Concert d’Astrée (diretto da Emmanuelle Haïm), si esibisce nei grandi teatri europei ed è membro di diversi ensemble, tra cui Talens Lyriques e l’Ensemble Baroque de Limoges.Si dedica anche alla musica da camera e ai recital, suo-nando sulle scene più prestigiose al fianco di Christophe Rousset, Vincent Dumestre, Alain Planès e del Quartetto Bartòk.

OLIVIER BAUMONTNato nel 1960, Olivier Baumont riceve il Premier Prix all’unanimità di clavicembalo e di musica da camera al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi. Si forma con Huguette Dreyfus e Kenneth Gilbert e fre-quenta i corsi di Gustav Leonhardt a Colonia. Inizia rapi-damente una carriera internazionale con una discografia che ad oggi annovera circa quaranta incisioni.È riconosciuto non solo per le sue qualità di musicista ma anche per le doti comunicative (masterclass, conferenze, trasmissioni radiofoniche).Dal 2001 è professore della classe di clavicembalo del Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi.

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GIOVEDÌ 17 OTTOBRE

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

ore 19.45: presentazione del programma del concerto con Alexandre Dratwicki, Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française (in italiano)

ore 20.30: concerto

QUATTRO VIOLONCELLI

FRANÇOIS SALQUEXAVIER PHILLIPSHÉLOÏSE LUZZATIHERMINE HORIOT

MAX D’OLLONE [14’] Andante et Scherzo per tre violoncelli, 1931

FERNAND DE LA TOMBELLE [19’] Suite per tre violoncelli, 1921

CLAUDIO MONTEVERDI [4’] Lamento d’Arianna “Lasciatemi morire”, 1608

JACQUES OFFENBACH [15’] Quartetto per quattro violoncelli, 1849

NICCOLÒ PAGANINI [9’] Variazioni su una sola corda su un tema di Gioachino Rossini

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Un quartetto originale di violoncelli – due solisti di fama internazionale, François Salque e Xavier Phillips, e

due giovani talenti, Héloïse Luzzati e Hermine Horiot – interpretano alcuni brani della musica francese e italiana scritti appositamente per due, tre o quattro violoncelli: opere di Monteverdi, Offenbach e Paganini ma anche di compositori meno noti al grande pubblico, come Fernand de La Tombelle e Max d’Ollone, che vinse il Prix de Rome nel 1897 e soggiornò per tre anni a Villa Medici.Questo insolito programma, testimone di un periodo artistico particolarmente produttivo, rivela una letteratura musicale varia – virtuosa, intima o appassionata – che valorizza la nobiltà, il lirismo e la profonda gamma di sonorità del violoncello, strumento privilegiato dell’epoca romantica. Esiste una vasta letteratura per violoncello solista con pia-noforte o con orchestra. Ma soltanto pochi compositori hanno percepito la ricchezza di timbri e la varietà di sfuma-ture che si può raggiungere con un ensemble di due, tre o quattro violoncelli. Offenbach, caso unico, ha lasciato una École du violoncelle en duo, spartiti di esercizi progres-sivi che guidano l’interprete dai primi passi al virtuosismo. Solo più tardi, compositori come La Tombelle o d’Ollone esploreranno le possibilità di questo strumento.

HERMINE HORIOTNata nel 1986, Hermine Horiot esordisce al violoncello all’età di sei anni al Conservatorio di Dijon. A quindici anni entra nella classe di Marc Coppey al Conservatoire Supérieur di Parigi e a quella di musica da camera di Eric Le Sage e Paul Meyer. Dopo aver vinto il Premier Prix del concorso Vatelot-Rampal, si perfeziona al Conserva-toire National Supérieur de Musique di Parigi con Philippe Muller, ottenendo un diploma di Master con menzione di merito. Collabora con importanti musicisti, tra cui Vladimir Mendelssohn, Bruno Cocset e il quartetto Ysaye. Premiata al festival Juventus 2012 e dalla Fondation d’Entreprises Banque Populaire, si esibisce in musica da

camera alla Salle Pleyel di Parigi, al Musikverein e alla Mozarthaus di Vienna, all’Auditorium di Dijon e in vari festival europei.

HÉLOÏSE LUZZATINata nel 1985, Héloïse Luzzati comincia a suonare il violoncello all’età di cinque anni presso il Conservatorio di Le Mans. Nel 2002 viene ammessa al Conservatoire Supérieur di Parigi nella classe di Marcel Bardon, dove ottiene un Premier Prix nel 2006. Nello stesso anno entra al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, nella classe di Roland Pidoux e Xavier Phillips. Oltre ad aver fatto parte di varie orchestre, si è esibita, sia in musica da camera che in sonata, nell’ambito di festival e in sale prestigiose come l’Auditorium Verdi a Milano o Les Invalides, suonando con musicisti di primo piano, tra cui Alexandre Tharaud, Edna Stern e Ferenc Vizi.

XAVIER PHILLIPSNato a Parigi nel 1971, Xavier Phillips inizia a suonare il violoncello all’età di sei anni. A quindici anni entra al Con-servatoire National Supérieur de Musique di Parigi nella classe di Philippe Muller ricevendo un’ottima formazione, al termine della quale ottiene nel 1989 un Premier Prix.Riceve numerosi premi, tra cui il Troisième Prix e il Prix Spécial al Concours Rostropovitch a Parigi. L’incontro con Mstislav Rostropovitch è per lui determinante e segna l’inizio di una lunga collaborazione.Rostropovitch lo invita a suonare sotto la sua direzione la Symphonie Concertante di Prokofiev con la Washington National Symphony Orchestra e la New York Philharmo-nic. Viene in seguito chiamato dalla Seattle Symphony Orchestra per diversi concerti sotto la direzione di Vassili Sinaïski.È da diversi anni l’assistente di Roland Pidoux al Conser-vatoire National Supérieur de Musique di Parigi.

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FRANÇOIS SALQUEDiplomato all’Università Yale e al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, François Salque si è esi-bito in oltre cinquanta paesi. Come solista ha suonato con l’Orchestra della Radio di Monaco, l’Orchestra della Svizzera Romanda, l’Orchestra di Monte Carlo, l’Orche-stra da Camera di Mosca, la Camerata di San Pietro-burgo, l‘Ensemble Orchestral di Parigi, la Baltic Chamber Orchestra e numerose orchestre francesi.È inoltre autore di diverse opere, che mescolano ispira-zioni contemporanee e musiche tradizionali.I suoi dischi da solista e di musica da camera, in cui suona con Paul Meyer, Emmanuel Pahud, Eric Le Sage e Alexandre Tharaud, sono stati acclamati dalla stampa.

VENERDÌ 18 OTTOBRE

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

ore 19.45: presentazione del programma del concerto con Alexandre Dratwicki, Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française (in italiano)

ore 20.30: concerto

LA VILLA MÉDICIS Opera di Jules Mazellier, 1923Versione concerto senza intervallo [60’ circa]

VIRGINIE POCHON, soprano: Fiorellina, giovane modella

AURORE UGOLIN, mezzosoprano: Mariette, ex modella

FLORIAN CAFIERO, tenore: Gilbert, pittore borsista

JEFF COHEN, pianoforte

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V incitore del Prix de Rome nel 1909, Jules Mazellier è stato borsista dell’Accademia di Francia a Roma dal

1910 al 1913. La sua opera La Villa Médicis, commedia lirica in tre atti dedicata a Villa Medici, “in ricordo sempre presente e sempre più caro del suo fascino”, e “ai com-pagni di soggiorno, ai giovani che lì sono felici”, narra la storia d’amore tra un pittore borsista e la sua modella. L’opera debuttò al Casinò di Nizza nel 1923, ma non fu mai rappresentata a Roma. Sebbene sia intitolata “com-media lirica”, la pièce si rivela un dramma straziante che, come la Bohème o numerose opere naturaliste, si con-clude con l’agonia e la morte di uno dei personaggi. Il riferimento a Puccini è ancora più pertinente dato che lo stile di Mazellier si ispira direttamente a quello del compo-sitore italiano, tanto per i suoi slanci appassionati che per la tenerezza intimista.Riscoperta l’anno scorso nella biblioteca di Villa Medici da un compositore in residenza, Francesco Filidei, l’opera viene allestita nel luogo stesso in cui si svolge l’azione e offre un’occasione straordinaria per calarsi nell’atmosfera della Villa Medici dell’epoca. La Villa Médicis, rielaborata da Alexandre Dratwicki, viene presentata sulla Loggia in versione da concerto, nell’in-terpretazione di Virginie Pochon (soprano), Aurore Ugolin(mezzosoprano), Florian Cafiero (tenore) e Jeff Cohen (pianoforte).

AURORE UGOLINAurore Ugolin inizia a interessarsi molto presto alla musica attraverso lo studio del clarinetto. Dopo aver ottenuto un diploma in musicologia, studia canto negli Stati Uniti alla Montclair State University. Al suo ritorno entra al Conser-vatorio di Parigi, dove viene premiata nel 2004, per poi continuare con il ciclo di perfezionamento. Poco dopo il diploma, interpreta il ruolo che la porterà sulle scene della lirica internazionale: Didone nel Didone ed Enea di Purcell, nell’adattamento coreografico di Sasha Waltz.

Ha cantato in concerto sotto la direzione di Kurt Masur La Passione secondo Matteo alla Cité de la musique e a Radio France, e si è esibita in un programma Schubert con la Paris Mozart Orchestra diretta da Claire Gibault. Con Tristan Dely e Olivier Yvrard fa parte del Trio Schneeweiss.

FLORIAN CAFIERONato nel 1986, Florian Cafiero inizia a dedicarsi al canto lirico all’età di tredici anni con Hervé Caresmel all’École Nationale de Musique et de Danse di La Rochelle e al Con-servatoire National de Région di Bordeaux. Dopo un’in-terruzione durante i corsi all’Ecole Normale Supérieure e all’Ecole Polytechnique, studia canto all’Université Lyrique del Centre National d’Artistes Lyriques, poi all’Académie Sir Georg Solti, dove segue i corsi di Angela Gheorghiu e Richard Bonynge. Premiato in numerosi concorsi, nel 2012 l’ADAMI gli assegna il titolo di “rivelazione classica”. Tra le sue interpretazioni: Ferrando in Cosi fan tutte al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, l’addetto mili-tare in L’Aiglon di Honegger e Ibert all’Opera di Tours.

VIRGINIE POCHONDopo un diploma in musicologia a Lione, Virginie Pochon segue il corso di canto al Conservatoire National Supérieur de Musique di Lione.Accolta nella compagnia dell’Opéra de Lyon, interpreta diversi ruoli tra cui Zerlina (Don Giovanni), Cherubino e Susanna (Le nozze di Figaro), Sophie (Werther), Despina (Cosi fan tutte), lavorando con direttori d’orchestra del calibro di Kent Nagano, Sir Neville Marriner, Paolo Olmi, Marc Minkowski, Frans Brüggen e Peter Eötvös.Al di fuori di Lione interpreta Barbarina (Le nozze di Figaro) all’Opéra Bastille, Camille (Louise di Charpentier) a Tolosa e al Théatre du Châtelet di Parigi, Rosina (La finta sem-plice) a Nantes.

1918

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JEFF COHENNato a Baltimora (USA), Jeff Cohen studia pianoforte con Leon Fleisher, Reine Gianoli e Peter Feuchtwanger. Ha lavorato come chef de chant all’Opéra de la Monnaie a Bruxelles, come responsabile musicale al Théâtre du Châtelet, e professore all’Ecole d’Art Lyrique e al Con-servatoire d’Art Dramatique. Attualmente è professore di Lied e di melodia al Conservatoire National di Parigi e collabora regolarmente con l’Atelier Lyrique dell’Opéra de la Bastille. Si esibisce con artisti di primo piano, tra cui Roberto Ala-gna, June Anderson, Jean-Paul Fouchécourt, Véronique Gens, Angela Gheorghiu, e ha inciso diversi dischi (tutti i brani di Duparc, di Fauré, dei lieder di Mozart, canzoni di Kurt Weill…).Compone inoltre musiche di scena e per film. Nel 2013 viene nominato Officier des Arts et des Lettres.

SABATO 19 OTTOBRE

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Ore 19.45: presentazione del programma del concerto con Alexandre Dratwicki, Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française (in italiano)

Ore 20.30: concerto

JONAS VITAUD, pianoforte

FÉLICIEN DAVID [14’] Doux souvenir (quarta melodia-valzer), 1856Prière (brano da Brises d’Orient), 1833Fantasia Harabi (brano da Brises d’Orient), 1834Vieux Caire, sur les bords du Nil. Allegretto non troppo (brano da Brises d’Orient), 1834Allegretto agitato, Valzer, 1864

FRANZ LISZT [6’] Gondoliera (brano da Années de pèlerinage), 1859

CLAUDE DEBUSSY [16’] Estampes, 1903

HUGO WOLF / RICHARD WAGNER [10’] parafrasi su Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner, 1880

HENRI KAISER / JULES MASSENET [4’] Sous les tilleuls (brano da Scènes alsaciennes per orchestra), 1881

CAMILLE SAINT-SAËNS / JULES MASSENET [9’] Mort de Thaïs, parafrasi di concerto sul Thaïs di Massenet, 1895

FRANZ LISZT / RICHARD WAGNER [7’] Mort d’Isolde dal Tristan und Isolde di Wagner, 1867

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L’ultimo concerto di Autunno in Musica è interpretato da Jonas Vitaud, uno dei pianisti francesi più talen-

tuosi della sua generazione, e si apre con una figura pret-tamente romantica: quella di Félicien David, dimenticato dai musicisti e dai musicologi, che ha lanciato in Fran-cia la moda dell’orientalismo in ambito musicale a metà del XIX secolo. Al suo ritorno dall’Egitto, David pubblica Mélodies orientales e Brises d’Orient per pianoforte soli-sta, lanciando così un gusto per l’esotismo che conta-gerà anche il mondo dell’opera.Dall’India alla Spagna, dall’Africa alle Americhe, tutti i continenti si appassionano alle parafrasi d’opera per pia-noforte. Così Saint-Saëns trascrive il più bel passaggio della Mort de Thaïs di Massenet, come altri adatteranno la Carmen o Lakmé. Il grande Liszt ripercorre i suoi “pel-legrinaggi” europei in raccolte ambiziose o in singoli brani. Come Venezia e Napoli, composizioni dal gusto italiano. Il concerto è un percorso che attraversa la musica di David, di Liszt, di Massenet e Debussy – entrambi vincitori del Prix de Rome – e infine di Wagner, di cui quest’anno si celebra il bicentenario della nascita.

JONAS VITAUDNato nel 1980, Jonas Vitaud inizia a studiare il piano-forte a sei anni e l’organo a undici. Riceve gli insegna-menti di Brigitte Engerer, Jean Koerner e Christian Ivaldi e ottiene quattro premi al Conservatoire National Supérieur di Parigi (pianoforte, musica da camera, accompagna-mento al pianoforte, armonia). Premiato in numerosi concorsi internazionali come musici-sta solista e di musica da camera (Lione, ARD di Monaco, Trieste, Beethoven di Vienna), suona in festival in tutta Europa ma anche in Russia, Iran, Cina, Turchia, Giap-pone, Stati Uniti.Si esibisce con diverse orchestre ma dedica uno spazio importante anche alla musica da camera e suona con, tra gli altri, Janina Baechle, Bertrand Chamayou, Henri Demarquette, Thierry Escaich, Gérard Caussé, Janja Vuletic, Geneviève Laurenceau, Jean Ferrandis. Interessato alla musica contemporanea, lavora con mae-stri quali Henri Dutilleux, Thierry Escaich, György Kurtag, Philippe Hersant. Ha creato diverse opere di Christian Lauba (tra cui il suo triplo concerto con l’Orchestra di Mulhouse).

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DA LUNEDI 28 A GIOVEDI 31 OTTOBRE

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Ore: 10.00 – 13.00, 16.00 – 19.00

MASTERCLASS

Con Pierre Hantaï e Skip Sempé

Masterclass di clavicembalo organizzate dalla Piccola Accademia di Montisi, in coproduzione con l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e Capriccio Stravagante.

Per i corsi verranno utilizzati:• un clavicembalo doppio manuale stile Couchet 1650, da Bruce Kennedy, 2008, in prestito dalla collezione della Piccola Accademia di Montisi;• un clavicembalo doppio manuale stile Blanchet 1730, da Bruce Kennedy, 2011, in prestito dalla collezione della Piccola Accademia di Montisi;• un clavicembalo franco-fiammingo anonimo del XVII secolo, in prestito dalla collezione dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.

Repertorio: programma aperto con un focus sul repertorio 1650-1750.

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informazioni

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BIGLIETTI

Intero 15E, ridotto 10E, studenti 5E

Per l’acquisto di biglietti per due più concerti:il primo concerto 15E, i seguenti 10E

Pre-concerto (alle ore 19.45): entrata libera

Prevendita su GREENTICKET e presso Villa Medici negli orari d’apertura della biglietteria (da martedì a domenica 10.30-12.30 | 14.00-17.30) a partire dal 5 ottobreNei giorni dei concerti la biglietteria apre alle ore 19.30

INFORMAZIONI

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Viale Trinità dei Monti, 1-00187 Roma T. 06 67611 / [email protected]

www.villamedici.it

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Responsabile delle attività musicali dell’Accademiadi Francia a Roma – Villa MediciAnouck AVISSE

Assistente per il festival Autunno in MusicaJulien GOBIN

Redazione testi del programmaAlexandre DRATWICKIBenoît DRATWICKIYoanna TALOPP

Grazie al sostegno di:

In coproduzione con:

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Accademia di Francia a Roma – Villa MediciViale Trinità dei Monti, 100187 Roma

www.villamedici.it