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VIAGGIO-SCAMBIO A DINKELSBÜHL 14 – 21 settembre 2019 classe 4D IMPRESSIONI DI VIAGGIO

VIAGGIO-SCAMBIO A DINKELSBÜHL...IMPRESSIONI DI VIAGGIO Erasmus+ Italien 2. Mobilität 14.09.-21.09.2019 PROGRAMMA GIORNO ORA PUNTO DEL PROGRAMMA SABATO 14.09. 17:30 ca. arrivo degli

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  • VIAGGIO-SCAMBIO

    A DINKELSBÜHL

    14 – 21 settembre 2019

    classe 4D

    IMPRESSIONI DI VIAGGIO

  • Erasmus+ Italien 2. Mobilität 14.09.-21.09.2019

    PROGRAMMA

    GIORNO ORA PUNTO DEL PROGRAMMA SABATO

    14.09. 17:30 ca. arrivo degli ospiti italiani alla palestra TSV

    accoglienza da parte delle famiglie e tempo in famiglia

    DOMENICA 15.09.

    tempo in famiglia

    LUNEDI 16.09.

    08:00 09:30 09:45 10:30 10:3011:30 11:30 – 14:30

    benvenuto del preside, presentazione del programma e della scuola, visita guidata della scuola, quiz (aula 300) preparazione della visita guidata a Dinkelsbühl in italiano e tedesco (aula 110 e 112) pausa in città visita guidata della città di Dinkelsbühl con picnic finale

    MARTEDI 17.09.

    08:00 – 16:00

    progetto Erasmus+: musica a Dinkelsbühl e la canzone Erasmus+ (aula 110 e112) [tedeschi: lezione 11:30-12:55, solo italiani: visita al municipio 11:45 pausa pranzo in città: dopo la visita al municipio/delle lezioni fino alle 14:00]

    MERCOLEDI 18.09.

    08:00- 17:00

    gita a Würzburg: visita guidata al centro storico e alla Residenz

    GIOVEDI 19.09.

    08:0010:30 10:30 – 15:00

    lezioni nelle classi dei partner pomeriggio: escursione di mezza giornata all‘Hesselberg

    VENERDI 20.09.

    08:30 11:15 11:30 – 12:30

    panificio Kappelbuck (solo italiani) (tedeschi: escursione in classe 10, Q11 informazioni Berlin) presentazione del progetto e riflessione (aula 300) pomeriggio: tempo libero

    SABATO 21.09.

    9.00 ca. incontro presso la palestra TSV; partenza degli ospiti italiani

  • IL VIAGGIO

    Il viaggio è stata la parte più lunga dello scambio con Dinkelsbühl ma allo stesso tempo divertente.

    Siamo partiti il sabato mattina presto dalla nostra scuola molto stanchi per la notte trascorsa senza

    dormire, alcuni a causa dell’ansia per il viaggio, altri per poter preparare la valigia.

    Le prime due ore la maggior parte di noi è caduto nelle braccia di Morfeo (tranne me che,

    ovviamente, non sono riuscita ad addormentarmi) ma poi come risvegliati all’improvviso da non so

    che, abbiamo acceso la cassa a tutto volume e ci siamo scatenati nel cantare canzoni a

    squarciagola.

    La prima fermata che abbiamo fatto, per gli incontinenti, è stata a Innsbruck in Austria. L’autogrill

    era una grande struttura con all’interno un museo dell’acqua e un bar dove ci siamo fermati a bere

    un caffè. Il primo consiglio che vi do è che se volete correre al bagno dovete entrare dalla prima

    porta grande che vedete e non andare dietro dove si trova il bar, come ho fatto io, specialmente

    se avete qualche urgenza. La nostra seconda fermata è stata ad Ausburg per una piccola visita alla

    città, molto piccola perché è durata all’incirca solo due o tre orette.

    La nostalgia di casa si è fatta sentire nel momento in cui stavamo per arrivare a Dinkelsbühl, io

    specialmente ero molto agitata perché era la prima volta che incontravo la mia partner e non

    sapevo come sarebbe stato vivere una settimana intera con lei e la sua famiglia. Per fortuna al

    nostro arrivo ci hanno accolto calorosamente con cartelloni e tanto di cornici ciascuna con una

    foto di ogni coppia. E poi tutto è andato per il meglio.

    Il ritorno invece è tato diverso, per certi versi ancora più lungo. Prima di andarcene ci siamo

    incontrati lì dove il nostro scambio è cominciato e ad aspettarci c’era il nostro bus pronto per

    partire. Dopo lunghi abbracci, pianti e aver giocato a “sardina” che è stato il primo gioco che ci ha

    legati come gruppo, siamo partiti.

    Il viaggio è continuato con lacrime, chiacchere, canzoni, sorrisi e ricordi, ma questa volta ad

    aspettarci c’era la nostra vera famiglia.

    Martina Dobos

  • VISITA AD AUGSBURG Il giorno 14 settembre 2019, noi ragazzi della 4D abbiamo avuto modo di visitare la città di Augsburg, in Germania, dove ci siamo fermati per un paio d'ore durante il tragitto verso Dinkelsbühl, città con la quale abbiamo fatto uno scambio fino al 21 di settembre. Siamo arrivati intorno all'ora di pranzo motivo per cui, una volta arrivati in piazza e stabilita un'ora d'incontro, ci siamo divisi in gruppi e siamo andati alla ricerca di un posto in cui mangiare.

    Camminando per la città si potevano notare, tralasciando i vari negozi moderni, le caratteristiche di un'architettura abbastanza antica; infatti Augsburg (in italiano Augusta) è considerata una delle città più antiche della Germania. Una volta fatta la pausa pranzo siamo ritornati in piazza dove ci eravamo dati il punto d'incontro, e, mentre stavamo aspettando che tutto il gruppo fosse al completo, una nostra compagna si è offerta di suonare il pianoforte situato accanto alla fontana della piazza. Dopodiché alcune nostre compagne che erano già state lì prima di noi, ci hanno fatto una breve presentazione sui monumenti che si trovavano nei dintorni guidate anche dall'aiuto delle professoresse che ci hanno accompagnati. Ci siamo poi diretti a visitare il municipio della città, l' Altes Rathaus, uno dei capolavori dell' Architettura del Rinascimento. Abbiamo visitato le varie sale al suo interno, ma quella che più mi ha colpita è stata la “sala d'oro” (Goldener Saal) nome che tra

    l'altro rispecchia il suo significato, essendo tutta ricoperta di lamine dorate. Successivamente, ci siamo recati a visitare la Fuggerei, un quartiere nato per ospitare gli abitanti cattolici della città poveri o indigenti e far anche produrre loro lavoro in qualità di artigiani, salariati ecc. onde evitar loro di continuare a vivere di elemosina. La sua particolarità, inoltre, è il fatto di essere circondata tutta da mura e di avere al suo interno alloggi non condivisi, garantendo l' intimità di ciascuna persona. Oltre alla possibilità di poter osservare da vicino com'erano fatte le case di una volta, c'è anche la possibilità di poter esplorare il bunker sotterraneo costruito durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Al suo interno ci sono testi, foto, film con audio e tanti altri pezzi d'esposizione che documentano e testimoniano i bombardamenti aerei di Augsburg, cosi come la ricostruzione della Fuggerei e della città stessa. Dopo questa visita, si chiudeva così il nostro tour ad Augsburg con direzione verso il bus che ci ha poi portati fino a Dinkelsbühl.

    Sabrina Cojocaru

  • AUGSBURG: LA FUGGEREI

    Durante il nostro viaggio in direzione Dinkelsbühl abbiamo deciso di fare una sosta ad Augusta,

    dove abbiamo visitato due attrazioni principali della città: il municipio e la Fuggerei.

    La Fuggerei venne fondata nel 1521 da Jacob Fugger il Ricco come complesso residenziale per i

    cittadini di Augusta indigenti, i quali, in cambio, dovevano versare annualmente un fiorino renano

    (ovvero 88 centesimi) e recitare 3 volte al giorno una preghiera di ringraziamento. Ad oggi, è il

    complesso più antico di case popolari del mondo: nei 140 appartamenti delle 67 case, offre un

    alloggio a ben 150 persone, solitamente anziani.

    Essa viene descritta come “città nella città” con una chiesa propria, con “mura cittadine” e “porte

    cittadine”. Al suo interno si possono trovare targhe commemorative e stemmi di pietra con i gigli

    che simboleggiano e rendono omaggio alla famiglia fondatrice. Inoltre, si possono vistare il museo

    della Fuggerei, la Chiesa di San Marco e, nella Mittlere Gasse, al civico numero 13, si può ammirare

    l’arredamento storico dei primi anni del secolo scorso.

    La particolarità di queste abitazioni che più colpisce sono i tiranti dei campanelli degli ingressi:

    questi, infatti, sono diversi da casa a casa per permettere agli abitanti di riconoscere al tatto il

    proprio ingresso nei vicoli non illuminati. Oggi la Fuggerei viene illuminata dall’ultimo impianto di

    illuminazione a gas esistente ad Augusta.

    immagini dell’abitazione-museo al civico 13, Mittlere Gasse

    Madella Alessia

  • L’ARRIVO A DINKESBÜHL E L’ACCOGLIENZA DELLA FAMIGLIA

    Il 14 settembre sono arrivata a Dinkesbühl con l’autobus verso le 17.30.

    Quando sono scesa dal pullman la mia famiglia ospitante era già lì ad aspettarmi. Ad accogliermi

    c’erano Emily, la mia partner, e il padre, poiché la madre era al lavoro e i fratelli a scuola.

    Emily si è presentata subito con un regalo per me: un quadro con una foto che abbiamo scattato

    insieme durante il periodo di scambio in Italia.

    Dopo avermi presentato il padre, Joannes, ci siamo diretti a casa in macchina. Durante il tragitto

    Emily mi ha chiesto come stavo e come era andato il viaggio, però non abbiamo parlato molto

    perché il tragitto è durato poco, circa 5 minuti.

    Entrati in casa Emily mi ha subito fatto fare il giro: al piano terra c’era un piccolo bagno, un

    ripostiglio, la cucina e il salotto. Siamo saliti al secondo piano dove c’erano le camere da letto dei

    suoi genitori, dei fratelli e la sua, che ha condiviso co me per tutta la settimana.

    Dopo aver depositato le valigie ed essermi sistemata ero molto affamata, perciò Emily mi ha fatto

    assaggiare una tipica torta tedesca, che aveva cucinato la mamma nei giorni prima. Nel frattempo

    il papà è andata al lavoro e io sono rimasta sola con lei fino all’arrivo di sua mamma e dei suoi

    fratelli. Appena arrivata ero abbastanza timida e agitata perché non conoscevo nessuno, ma la

    famiglia è stata molto brava a farmi sentire a mio agio sin da subito. Abbiamo stretto amicizia

    molto in fretta, soprattutto con i fratelli minori, con i quali ridevo e scherzavo sempre.

    Questa è stata una bella esperienza, che mi è servita a migliorare il tedesco grazie all’aiuto della

    famiglia che, nonostante le difficoltà, si è fatta capire parlando lentamente e scandendo bene le

    parole.

    Letizia Gelmi

  • LA DOMENICA IN FAMIGLIA

    La domenica, giorno dopo il nostro arrivo abbiamo avuto la possibilità ed il piacere di passare la

    giornata con i partner e le rispettive famiglie. Dopo aver consumato una colazione molto ricca io e

    la famiglia ci siamo diretti al Climbing Park di Offenbach. Una volta arrivati abbiamo

    immediatamente indossato l’attrezzatura e ci siamo diretti all’entrata. Arrivati al primo percorso

    abbiamo osservato la spiegazione di una guida che dava consigli sui percorsi e su come terminali in

    sicurezza e con facilità. All’incirca due ore abbiamo deciso di fare una pausa durante la quale

    abbiamo incontrato altri compagni di classe. Terminato il nostro tempo ci siamo diretti a casa dove

    abbiamo pranzato e dormito. Verso le 17 abbiamo incontrato altri compagni di classe per una

    partita di Bowling al Bowl Beat dove abbiamo fatto una sfida Italia contro Germania. Infine subito

    terminata la cena abbiamo guardato una partita di calcio del Bayern Monaco con i nonni del mio

    partner per poi andare a dormire. La domenica, almeno dal mio punto di vista, è stata la prima

    vera occasione durante la quale sono stato in grado di praticare il tedesco. Nel corso del giorno ho

    sicuramente consolidato in modo divertente il rapporto con il partner ponendo le basi per un

    ottima settimana.

    Issa Serbouti

  • L’ACCOGLIENZA A SCUOLA

    Il Gymnasium di Dinkelsbühl l’abbiamo visto per la prima volta lunedì mattina. Alle 8:00 ci siamo

    ritrovati tutti, italiani e tedeschi, nell’aula di musica, dove i professori tedeschi ci hanno dato il

    benvenuto. Poi, alcuni degli studenti tedeschi ci hanno letto il programma della settimana prima in

    tedesco e poi tradotto in italiano. Successivamente, per farci vedere la scuola, ci hanno dato un

    foglio sul quale c’erano delle domande alle quali era possibile rispondere soltanto andando in giro

    per la scuola. Dovevamo cercare di compilarlo al meglio perché il gruppo che avrebbe risposto in

    modo più corretto possibile, avrebbe ricevuto un premio venerdì mattina. Quando siamo ritornati

    in classe ci hanno proposto un quiz sull’Italia. Eravamo divisi in due gruppi (quelli nella parte destra

    della stanza e quelli nella parte sinistra) e, anche in questo caso, il gruppo che avrebbe risposto

    correttamente a più domande avrebbe

    ricevuto un premio venerdì mattina.

    Alla fine del quiz, però, eravamo in

    parità, quindi ci hanno fatto due

    domande di spareggio: nella prima

    bisognava dire come si fa la pizza; la

    risposta, però, dato che la domanda

    era molto generica e c’era più di una

    risposta che poteva essere considerata

    corretta, non è stata contata. Nella

    seconda, invece, bisognava indovinare

    quanti fiori c’erano sulla collana di fiori

    che la professoressa teneva in mano.

    Abbiamo, poi, consegnato il bigliettino

    con su scritta la nostra risposta, ma abbiamo dovuto aspettare fino a venerdì per sapere chi aveva

    vinto. Dopo di che, abbiamo fatto un piccolo momento di pausa e, poi, siamo andati in aula di

    informatica per tradurre i testi che avremmo poi dovuto esporre il pomeriggio. La scuola sembrava

    ben organizzata, spaziosa e bella. Ci è piaciuto molto che ci abbiano fatto vedere la scuola in un

    modo diverso dal solito, attraverso delle domande, perché, in questo modo, sono riusciti a

    coinvolgerci maggiormente.

    Benedetta Morandini

  • IL GYMNASIUM DI DINKELSBÜHL

    Nel Gymnasium di Dinkelsbühl, situato subito vicino al parcheggio della scuola, sono presenti i campi sportivi. Tra le varie attività motorie che gli studenti possono svolgere, vi sono il calcio, la pallacanestro e atletica. Seguendo il sentiero che conduce alla scuola, si può osservare alla sinistra la mensa, riservata agli studenti più giovani, e una zona coperta dove sia i ragazzi che i professori possono mettere le loro biciclette. Successivamente si raggiunge effettivamente la struttura scolastica. A sinistra è presente il nuovo edificio, destinato ai ragazzi più giovani che frequentano il liceo. Al suo interno c'è anche una classe dove i ragazzi possono trascorrere il loro tempo libero, quando non hanno lezione. La vecchia struttura, piuttosto grande, è caratterizzata, invece, da un grande atrio, dove i ragazzi solitamente si ritrovano prima di andare nelle proprie classi. Appena si entra, si vede appesa una grande LIM che proietta tutte le attività della giornata e anche l’assenza o meno di qualche insegnante a scuola. Il vecchio edificio, dove i ragazzi più grandi svolgono le loro lezioni, presenta colori monotoni, ma in compenso è molto decorato. Tra le varie decorazioni ci sono anche disegni sui muri come quello di un dinosauro.

    Il liceo è formato da 2 piani e anche da un seminterrato dove sono smistate le varie le classi, anche di vario tipo poiché sono i ragazzi che devono cambiare classe per poter svolgere determinate lezioni, come ad esempio le aule di chimica e anche quella di informatica che abbiamo utilizzato per poter realizzare dei lavori riguardo il progetto Erasmus+. All’ultimo piano inoltre, si trova l’aula di musica che, durante lo scambio, abbiamo utilizzato per poter svolgere le attività del progetto Erasmus+. Durante la giornata i ragazzi hanno anche due intervalli, uno più corto l’altro più lungo. Fuori dalla scuola sul lato destro c'è anche un piccolo “anfiteatro” che durante lo scambio è stato utilizzato per fare un picnic e anche come luogo d'incontro. Percorrendo la strada che c'è dall’anfiteatro, si raggiunge la fermata degli autobus, mezzo con il quale molti ragazzi arrivano a scuola.

    Slobodan Mijatovic

  • LE ATTIVITA’ CON I PARTNER

    Lunedì mattina andammo a scuola con i nostri partner, i quali avevano organizzato per noi un

    gioco che consisteva in un quiz con domande relative alla loro scuola, da svolgere a gruppi di

    quattro: due studenti italiani con i loro rispettivi partner tedeschi. Questo ci permise anche di

    visitare il “Gymnasium Dinkesbühl”, ampio e con grandi spazi all’aperto. Dopo quest’attività,

    andammo nell’aula di musica dove ci ricongiungemmo con gli altri ragazzi e ci dividemmo in due

    squadre, ognuna delle quali era composta sia dai ragazzi di Villafranca sia dagli studenti di Dinkesbühl. Partecipammo ad un altro gioco, un quiz preparato da due studenti tedeschi con

    domande di cultura generale.

    Successivamente ci spostammo nell’aula d’informatica dove, in coppia con il nostro partner,

    ognuno aveva il compito di preparare una breve descrizione di una località caratteristica, di

    un’attrazione, un luogo storico della città, in vista della visita guidata programmata per il

    pomeriggio.

    Martedì mattina fummo divisi in vari gruppi per la preparazione del volantino del progetto

    Erasmus +, alcuni dovevano dedicarsi alla progettazione del logo, altri alla stesura

    dell’introduzione, o del commento generale…

    I nostri partner avevano organizzato un’altra attività creativa e stimolante per noi quel

    pomeriggio. Essa consisteva nel dividerci a gruppi misti di cinque persone e dover modificare

    ognuno una strofa differente la canzone “Soldi” di Mahmood. Un gruppo doveva inventare la

    strofa in lingua tedesca, altri in inglese e, infine, un gruppo in italiano. Risultò un lavoro

    inaspettatamente divertente, nonostante le nostre doti canore non fossero delle migliori!

    Giovedì mattina assistemmo a tre ore di lezioni dei nostri partner, ogni studente italiano

    accompagnò il rispettivo compagno tedesco in classe.

  • Le attività con i nostri partner terminarono venerdì nell’aula di musica dove tutti insieme

    riflettemmo sull’importanza e i valori del progetto Erasmus+. Fu un’esperienza fantastica che ci

    arricchì sia dal punto di vista didattico e linguistico sia personale.

    Alessia Zanotto

    IL PIC NIC

    Lunedì 16 settembre i ragazzi tedeschi hanno organizzato un pic nic. Dopo aver fatto il giro

    turistico della cittadina di Dinkelsbühl ci siamo seduti sui gradoni del cortile della scuola e abbiamo

    mangiato quello che i nostri partner avevano portato. C’erano cibi e bevande di tutti i generi come

    pasta, frutta, biscotti, torte, acqua e bevande gasate. Dopo il pic nic ognuno di noi è andato a casa

    con il proprio partner.

    Giulia Malagutti

  • LA VISITA GUIDATA A DINKELSBÜHL Il giorno 16 Settembre dalle ore 10 alle ore 13.40 abbiamo visitato la città di Dinkelsbühl. La visita e’ stata organizzata molto bene, e’ stata molto interessante e piacevole. E’ stata guidata dagli alunni tedeschi e italiani, che hanno preparato, nello stesso giorno, un piccolo testo (in lingua tedesca e italiana) su uno specifico monumento o luogo di Dinkelsbühl che avrebbero presentato insieme man mano che si svolgeva la visita. La visita e’ iniziata con la presentazione della statua dedicata a Christoph von Schmid, che si trova nelle vicinanze della Chiesa St. Georg, che abbiamo visitato successivamente. Per ‘rompere il ghiaccio’ e rendere la visita ancora più piacevole i partner tedeschi hanno cantato e ballato una canzone tipica di Dinkelsbühl. Un’altra statua importante che abbiamo visto e’ stata quella che raffigura il contadino con in mano le spighe di grano: egli ha fondato Dinkelsbühl. Dopo aver ascoltato l’esperienza di un partner tedesco nel festival chiamato Kinderzeche, noi alunni siamo tornati a casa. La visita a Dinkelsbühl e stata molto piacevole, é una città affascinante.

    Isabella Lima Martins

  • LA VISITA IN MUNICIPIO E L’INCONTRO CON IL SINDACO

    La mattina del 17 Settembre, dopo aver partecipato alle attività del progetto Erasmus+ a scuola, ci

    siamo recati al municipio di Dinkelsbühl, dove siamo stati accolti calorosamente dal sindaco della

    città, il Dott. Hammer. Dopo esserci recati nella sala utilizzata dal consiglio comunale durante le

    riunioni, abbiamo iniziato il nostro incontro. Il sindaco ci ha fornito informazioni riguardo la città.

    Dinkelsbühl è una pittoresca cittadina tedesca situata nel land della Baviera. Si trova sul percorso

    della cosiddetta Romantische Straße e il suo centro storico è caratterizzato dalla presenza di edifici

    risalenti al medioevo. Il sindaco ha specificato che il loro scopo è quello di mantenere il più

    possibile la città nel suo contesto storico, senza apportare quindi elevate modernizzazioni. Questo

    però va a scapito dei giovani abitanti, i quali non hanno posti adeguati (cinema, centri commerciali

    e ricreativi, discoteche) in cui trascorrere il loro tempo libero. Durante l’incontro il Dott. Hammer

    ci ha regalato una mappa della città in lingua italiana e ha discusso di alcune recenti situazioni

    politiche sia della Germania che dell’Italia. Dal modo in cui si poneva, non si poteva fare a meno di

    notare quanto fosse orgoglioso di appartenere alla sua città e, con il suo modo simpatico, ci ha

    reso ancora più partecipi di questa interessante esperienza. Alla fine dell’incontro siamo usciti dal

    municipio per fare la foto insieme al sindaco, la quale è stata poi pubblicata sul quotidiano della

    città il giorno seguente.

    Giulia Montresor

  • PROGETTO ERASMUS+ SULLA MUSICA

    Il giorno 18 settembre 2019 eravamo al liceo di Dinkelsbuhl in aula di musica, i nostri ragazzi

    tedeschi avevano già preparato dei gruppi per riscrivere, con le nostre parole in italiano, inglese o

    tedesco, la canzone “Soldi” di Mahmood, che è stata la prima canzone che abbiamo insegnato ai

    nostri partner quando sono venuti in Italia, quindi si può dire che era la canzone che più ci

    rappresentava e che più rispecchiava l’esperienza dello scambio. Ogni gruppo doveva scrivere una

    strofa della canzone basandosi sull’esperienza dello scambio avvenuta fino a quel momento. Dopo

    qualche ora di lavoro siamo andati tutti in cortile a provarla e successivamente ci siamo rincontrati

    in aula musica e l’abbiamo cantata tutti insieme. I temi principali delle strofe erano quanto ci

    sarebbe mancato lo scambio e passare dei organizzato a fine settimana, le attività svolte fino a

    quel momento, i monumenti delle cittadine che avevamo visitato e soprattutto il rapporto con

    tutti i nostri partner. E’ stata un’esperienza magica, perché abbiamo avuto il modo di conoscerci

    più a fondo e scoprire quale parte dello scambio ci è piaciuta di più.

    Ilaria Faccioli

  • WÜRZBURG

    Mercoledì ci aspettava la visita alla città di Würzburg, a circa due ore da Dinkelsbühl. Come due

    giorni prima avremmo dovuto leggere in

    italiano e in tedesco le descrizioni dei luoghi

    e dei monumenti che saremmo andati a

    vedere. Appena arrivati, ci siamo subito

    diretti verso la conosciuta fortezza di

    Marienberg dov’è presente un grande

    giardino dal quale è possibile vedere tutta

    Wurzburg dall'alto. Passando per il ponte più

    antico della città sotto cui scorre il fiume

    Meno, chiamato Alte Mainbrucke, siamo

    rimasti tutti incantati dal paesaggio, dai fiori

    e dalle statue che abbelliscono il ponte, dal

    quale inoltre si può vedere la Marienberg.

    Attraversato quest’ultimo siamo arrivati nel

    cuore della città dove ci sono soprattutto

    ristoranti e gastronomie. Un po’ prima del

    Duomo, vicino al pozzo Vierröhrenbrunnen,

    c’è il municipio dove all’interno si trova una

    delle più belle sale dell'alto Medioevo

    tedesco, e una mostra riguardante il

    bombardamento del 1945, dove abbiamo

    avuto modo di entrare. Proseguendo la

    visita abbiamo potuto vedere com’è la città e non ci è passato inosservato il fatto che sia più

    moderna e piena di vita rispetto a Dinkelsbühl, questo forse per via dei turisti che vengono ad

    ammirare i monumenti storici e artistici. Non lontano dal municipio vi è l’ampia piazza del mercato

    dove non si trovano solo bancherelle che variano dai fiori al pesce, ma anche violinisti che rendono

    l'atmosfera ancora più rilassante e in un certo senso magica. Infatti qui si innalza la Marienkapelle

    di stile gotico e il bianco e il rosso ne sono i colori predominanti. La cappella purtroppo fu

    danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra mondiale e il suo interno, distrutto dalle

    fiamme, venne ricostruito. Molto famose sono le due sculture di Adamo ed Eva di Tilman

    Riemenschneider. Non molto lontano ci sono altri due edifici molto importanti che sono la

    Falkenhaus e il Kollegiatstift Neumünster. Dopo la descrizione della cappella, abbiamo girato

    liberamente per qualche ora e così la maggior parte di noi ne ha approfittato per vedere alcuni dei

    negozi di souvenir che circondano la piazza. C’è chi è andato a visitare il resto della città, chi a fare

    shopping insieme al proprio partner e chi invece ha preferito cercare un posto dove poter

    pranzare con gli amici. Il punto di ritrovo era davanti alla Schönbornkapelle e da lì siamo poi andati

    alla Residenza di Wurzburg. All'interno si trovano splendidi affreschi, per non parlare dei giardini di

    corte dove puoi passeggiare e rilassarti ammirando l'edificio e le fontane presenti. Tutti noi siamo

    rimasti soddisfatti e contenti di aver fatto questa gita e di sicuro non ci saremmo mai aspettati che

    Würzburg potesse essere una città così popolata!

  • Fortezza di Marienberg Alte Mainbrücke

    Sara Finezzo

    Falkenhaus e Kollegiatstift Neumünster

  • LA RESIDENZ DI WÜRZBURG

    Il mercoledì della settimana trascorsa in Germania siamo andati a visitare la città di Würzburg, con

    la quale i nostri compagni della 4E hanno fatto lo scambio l’anno scorso. Dopo una visita alla città

    siamo andati a visitare la ‘Residenz’, un palazzo del 1700. Il palazzo venne progettato da uno degli

    architetti più importanti del barocco, Johann Balthasar Neumann, su commissione del principe

    vescovo Johann Philipp Franz von Schönborn e del fratello. Solitamente per noi ragazzi è molto

    difficile prestare attenzione alla guida di un museo,

    specialmente se è tutto spiegato in una lingua straniera,

    ma il fascino di questo palazzo, dei suoi affreschi e delle

    sue sale ci ha entusiasmato e ci ha convinti a seguire le

    spiegazioni della guida. La nostra accompagnatrice era

    una signora molto preparata e naturalmente parlava in

    tedesco, ma nonostante ciò noi ragazzi italiani siamo

    riusciti a capire la spiegazione, grazie anche ad alcune

    traduzioni della nostra insegnate. Hanno molto attirato la

    nostra attenzione la sala degli specchi, tutta decorata

    d’oro e l’affresco della volta dello scalone, realizzato dal

    pittore veneziano Giovanni Battista Tiepolo, il quale

    simboleggia l'omaggio dei quattro continenti allora

    conosciuti al vescovo-principe: l'America è rappresentata

    da una donna pellerossa, adorna di piume e seduta su un

    coccodrillo, l'Asia da una donna indiana su un elefante,

    L'Africa da una principessa nera su un cammello e

    l'Europa è affiancata dai rappresentanti delle arti. Altre

    cose che ci ha molto stupito sono state le decorazioni, infatti ce n’erano alcune sui soffitti che

    sembravano in stoffa ma in realtà la guida ci ha spiegato che erano in stucco ed altre che

    sembravano essere in marmo ma invece erano in stucco anche queste. Al termine della visita

    guidata siamo usciti dal palazzo e siamo passati dall’immenso giardino di corte. Un parco ricco di

    piante, di cespugli ben curati e di fiori colorati,nel quale ci sentivamo così tranquilli e rilassati che

    non ci sembrava di essere in un centro città. Ci è molto dispiaciuto andarcene da quel parco, ma

    contenti della visita siamo saliti sul pullman e siamo tornati a Dinkelsbühl.

    Beatrice Tabarini

  • LE LEZIONI IN CLASSE

    Giovedì 19 settembre 2019 noi, gli studenti italiani del liceo Enrico Medi, abbiamo partecipato a

    ben tre ore di lezione consecutive nelle classi dei nostri partner del Gymnasium Dinkelsbühl.

    Io e i miei compagni di classe abbiamo notato alcune differenze delle lezioni tenute in classe ma

    anche dell’intero sistema scolastico in Germania. Le lezioni durano soltanto 45 minuti. Ci sono due

    pause da 15 minuti la mattina e una pausa pranzo da un’ora il mezzogiorno. Il sabato non c’è

    scuola, ma durante la settimana le lezioni si concludono più volte nel pomeriggio (ore 16/17).

    Quasi dopo ogni lezione bisogna cambiare aula. Non esiste quindi un’aula di classe. Per le materie

    scientifiche esistono delle aule extra e dei laboratori per fare degli esperimenti. Negli ultimi due

    anni in un Gymnasium in Germania non esistono nemmeno più le classi,ma ogni studente

    frequenta dei corsi obbligatori e facoltativi come all’università.

    Inoltre abbiamo notato che durante le lezioni gli studenti non prendono appunti quando il

    professore spiega. Loro partecipano attivamente alle lezioni alzando la mano e rispondendo alle

    domande fatte dagli insegnanti. Quando il professore poi scrive alla lavagna o distribuisce un foglio

    si mantiene tutto per iscritto.

    Oltre al voto di partecipazione, ci sono pure delle interrogazioni che fanno anche parte del voto

    orale. I voti non sono come in Italia da 1 a 10, ma vanno da 1 a 6 e a volte negli ultimi anni del

    Gymnasium da 1 a 15.

    Ci sono tante differenze dei due sistemi scolastici in Italia e in Germania. Gli argomenti però sono

    più o meno li stessi ma con modalità e tempistiche diverse.

    Dario Pistone

  • LA GITA SULL’HESSELBERG

    Il giorno 19 settembre tutti gli studenti italiani e tedeschi hanno partecipato ad una gita

    sull’Hesselberg, una collina di altitudine di circa 600 metri.

    Il ritrovo è stato dietro la scuola, alla fermata di tutti i bus, da dove siamo partiti intorno alle 10.30;

    dopo circa una mezz’ora siamo stati lasciati in mezzo al nulla, letteralmente: non c’erano case o

    bar nelle vicinanze, inoltre eravamo circondati da campi o boschi.

    Abbiamo cominciato la nostra camminata per le

    11.10 e fin da subito la musica emessa dalla cassa

    di alcuni compagni era presente. Abbiamo

    camminato in mezzo agli alberi, circondati da

    foglie, arbusti, muschio e raggi di sole che

    passavano tra i rami, fino a quando intorno alle

    12.15 siamo arrivati sulla cima: una distesa di

    verde con attorno un panorama meraviglioso.

    Si poteva percepire un odore di natura e

    freschezza, che produceva uno stato di relax,

    tuttavia, questi profumi naturali erano interrotti

    da altri, come quelli che provenivano dai vari zainetti che contenevano il cibo.

    Dopo 5 minuti il picnic era iniziato e ormai tutti avevamo cominciato a mangiare: alcuni avevano

    dei panini preparati dalla famiglia, altri alcune merendine prese al supermercato e altri ancora

    hanno condiviso il cibo con le insegnanti; il tutto è durato per ben un’ora, con tanto di riposino.

    Tra uno schiamazzo e l’altro, ci siamo incamminati verso il parcheggio, dove abbiamo atteso il bus

    per un’altra ora, continuando i nostri dialoghi, accompagnati da risate fragorose. Quindi intorno

    alle 14.45 siamo partiti tutti insieme e in meno di mezz’ora eravamo nuovamente alla scuola.

    Infine, dopo qualche saluto, alcuni di noi sono ritornati a casa, mentre altri si sono ritrovati in

    paese.

    Beatrice Albonico

  • BROTBACKEN AM KAPPELBUCK

    Il giorno venerdì 20 settembre noi studenti italiani siamo andati a fare un’attività particolare.

    Siamo partiti in autobus e abbiamo raggiunto Kappelbuck, dove siamo stati accolti da una

    simpatica signora che ci ha insegnato a fare il pane. Ci ha prima mostrato come impastare e creare

    le forme per i vari tipi di pane, e ci ha poi fornito gli ingredienti necessari per la realizzazione di

    pane dolce e salato, come uvetta, semi e formaggio. Mentre il pane cuoceva, la signora ci ha

    gentilmente preparato del the e ci ha spiegato la differenza tra i diversi tipi di grano e i loro utilizzi.

    Una volta finita la cottura del pane lo abbiamo sistemato all’interno di vari contenitori e lo

    abbiamo portato ai nostri partner tedeschi, che nel frattempo avevano fatto lezione a scuola.

    Abbiamo infine ringraziato calorosamente la signora e siamo tornati al liceo.

    Anna Chiara Barbieri

  • IL TEMPO LIBERO E LE SERATE

    Durante la settimana trascorsa a Dinkelsbühl, ci sono stati svariati momenti liberi nei quali poter

    stare con i nostri compagni di scambio. Loro avevano, infatti, il “compito” di programmare e

    organizzare qualche ora da trascorrere insieme.

    Uno dei primi giorni un gruppetto di noi decise di trascorrere il pomeriggio in una sala giochi

    facendo qualcosa di diverso dal solito e di escludere, appunto, bowling e cinema. Parlando con i

    compagni tedeschi capimmo che la scelta giusta era provare la battaglia laser e decidemmo di

    sfidarci in una battaglia italiani contro tedeschi.

    Volendo esplorare e conoscere di più la cittadina, altri decisero di provare cibo tipico, visitare

    monumenti antichi o fare shopping.

    Altre volte preferimmo andare al campo da basket

    accanto alla scuola, mentre altri decisero di passare il

    pomeriggio al lago oppure al parco d'arrampicata.

    Le sere ci trovavamo a casa di uno dei tedeschi,

    preparavamo la cena insieme, facendo grigliate e

    raccontando esperienze passate attorno al fuoco.

    Molte altre volte preferivamo, invece, andare a

    mangiare fuori e chiacchierare tutti insieme.

    Durante la settimana eravamo insieme ai nostri

    partner e non a tutto il gruppo di italiani, finché,

    l'ultimo giorno, non decidemmo di stare con tutti i

    partecipanti dello scambio, così da poterci salutare e

    divertire per l'ultima sera.

    Ognuno aveva il compito di portare qualcosa da

    mangiare e bere, mentre altri preparare la musica per

    poter ballare.

    I momenti di tempo libero per stare insieme non

    sono quindi mancati, abbiamo avuto la possibilità

    di conoscerci meglio e creare ricordi indelebili che

    porteremo per sempre con noi.

    Federica Renzi

  • IL RAPPORTO CON LA MIA PARTNER OLIVIA

    La mia partner di scambio si chiama Olivia Kayembe. Ha 15 anni, sua mamma è tedesca mentre

    suo papà è del Congo. Ha una sorella più piccola di nome Emilia di 14 anni. Io e Olivia siamo

    diventate subito amiche quando lei e i suoi compagni tedeschi sono venuti qui in Italia per lo

    scambio a Marzo, l'ho trovata fin dal primo momento una ragazza solare, simpatica e divertente.

    Prima della sua partenza ci siamo scambiate il numero di telefono e poi ci siamo tenute in

    contatto. Al nostro arrivo, ho trovato una calorosa accoglienza da parte sua e di sua mamma

    Monika che fin da subito è stata molto disponibile a farmi conoscere la città e a farmi assaggiare

    alcuni piatti tipici e inoltre Olivia mi ha regalato una foto incorniciata che avevamo fatto quando

    era in Italia, da portarmi via al mio ritorno. Arrivate a casa mi hanno mostrato la camera e Olivia mi

    ha dato una mano a disfare la valigia, devo dire che mi sono trovata subito a mio agio e sono

    riuscita ad adattarmi al loro stile di vita. Nei giorni seguenti oltre ad andare a scuola, abbiamo

    visitato la città e Olivia spesso mi raccontava per esempio le origini di qualche statua oppure mi

    raccontava qualche particolare della città. Anche sua mamma mi raccontava spesso alcune cose

    interessanti sulla città e questo mi ha fatto molto piacere, poi è stata veramente gentile perché

    dato che non mangio alcuni cibi, si è subito preoccupata di prepararmi qualcosa che potesse

    piacermi e devo dire che quello che ho mangiato mi è piaciuto molto. Ho avuto anche il piacere di

    conoscere suo padre che vive a pochi minuti da casa sua, dato che lui e la mamma di Olivia sono

    separati. Anche lui è una persona molto gentile e inoltre sa parlare molte lingue tra cui l'italiano,

    quindi ogni tanto parlavamo italiano. Per quanto riguarda Emilia, la sorella minore, non abbiamo

    parlato molto perché è una ragazza molto timida quindi purtroppo abbiamo scambiato poche

    parole. Sono stata veramente felice di passare la settimana dello scambio con Olivia perché è stata

    davvero molto gentile e il divertimento non è mancato. Spero un giorno di poterla rivedere, e se

    questo succederà sua mamma, prima che io partissi, mi ha detto che sarò sempre la benvenuta

    quindi spero capiti l'occasione di ritornare a Dinkelsbühl.

    Aileen Phillips

  • LA FAMIGLIA OSPITANTE Le famiglie tedesche, in generale, sono state molto accoglienti nei nostri confronti e, a parte

    qualche piccola difficoltà, soprattutto all’inizio, hanno collaborato con noi studenti italiani per

    superare le differenze culturali, che spesso si dimostrano anche nelle più piccole abitudini e nelle

    dinamiche familiari. Personalmente, la mia famiglia ospitante mi ha permesso di vivere

    un’esperienza molto significativa: entrambi i genitori si sforzavano di parlare Hochdeutsch, ovvero

    tedesco puro, senza influenza bavarese. In particolare, la mamma e la sorella della mia partner

    (13anni) passavano moltissimo tempo con me, raccontandomi aneddoti sulla loro famiglia, sulla

    storia del paese o su come celebrano le feste. Tutti i membri della famiglia (mamma, papà, sorella,

    fratello di 7 anni) compresa la mia partner cercavano di interagire con me, ognuno a modo suo,

    coinvolgendomi nelle loro attività quotidiane. Si sono sempre mostrati disponibili, chiedendomi

    cosa preferivo fare nel pomeriggio, se mi piaceva quello che cucinavano, accompagnandomi e

    venendomi a prendere a scuola o quando ci incontravamo con gli amici in centro, parlando

    lentamente e ripetendo mille volte quando non capivo e aspettando pazientemente che

    formulassi le frasi nelle loro lingua, non sempre immediate. Con il passare dei giorni, l’accoglienza

    si è trasformata in integrazione: abbiamo imparato a conoscerci a vicenda ed a rispettare ognuno

    le abitudini dell’altro. Anche il fratellino, che all’inizio non mi considerava molto, verso la fine della

    settimana mi cercava per giocare a carte o perché voleva che lo ascoltassi suonare il tamburo. La

    mamma della mia partner durante la mia permanenza ha cucinato tutti i piatti tipici che è riuscita,

    anche i biscotti di Natale, ripetendomi che non potevo andarmene senza aver assaggiato questo e

    quello. Il giorno della partenza è stato molto triste, hanno preparato una ricca colazione per

    salutarci, poi mi hanno accompagnata tutti insieme al punto di ritrovo per la partenza, dove ci

    siamo salutati con le lacrime agli occhi, e da dove sono partita con la promessa di tornare insieme

    alla mia famiglia italiana. Generalmente tutti i compagni di classe italiani si sono sentiti a loro agio

    con le famiglie, e sono stati in molti a stringere un bel rapporto non solo con i partner.

    Sicuramente la vita in famiglia permette di entrare in contatto più profondamente con la cultura

    tedesca e di superare i pregiudizi che spesso ci bloccano.

    La mia famiglia ospitante ed io nel cortile di casa la mattina della partenza.

    Anna Pescatori

  • LA PARTENZA E GLI ADDII

    È proprio vero che quando ci si diverte il tempo vola: senza che ce ne accorgessimo era già arrivato

    sabato, il giorno della partenza. Dopo aver messo in valigia le ultime cose siamo andati, ognuno

    con la propria famiglia, alla fermata dell’autobus. Dopo aver caricato le valigie e aver fatto la foto

    di gruppo, ci siamo salutati nello stesso modo in cui ci siamo conosciuti: giocando a “sardina “. Poi

    tra abbracci, pianti e risate ci siamo salutati e siamo saliti sul pullman. Sappiamo tutti che gli adii

    sono sempre tristi ma sicuramente i ricordi saranno indelebili e ripensare a tutte le avventure ci

    farà sorridere.

    Giulia Malagutti

  • IMPRESSIONI GENERALI

    >.

    Giulia Malagutti

    >.

    Slobodan Mijatovic

    >.

    Beatrice Tabarini

    .

    Benedetta Morandini

  • .

    Anna Pescatori

    >.

    Federica Renzi

    >.

    Virginia Rizzardi

  • IMPRESSIONI GENERALI

    All’inizio si ha si ha sempre un po’ di timore di chi ti può capitare in casa, un ragazzo o anche due

    come nel mio caso, completamente sconosciuti che non parlano la tua lingua, che non hanno le

    tue stesse abitudini. E probabilmente anche loro hanno provato la stessa cosa. Per non parlare di

    quando si viene ospitati, ci si sente molto spersi, e bisogna abituarsi a cose completamente diverse

    da quelle a cui si è soliti, a partire dal mangiare. Quindi si parte sempre con molti pregiudizi. Ma

    direi che con questo scambio ho avuto la possibilità di confrontarmi con un’altra realtà sfatando

    così anche molti miti. Una delle cose che salta più all’occhio fin da subito è quanto siano ecologici,

    si nota in molte occasioni, pic-nic con posate e piatti riutilizzabili. Sono rimasto colpito dalle case in

    cui ci ospitavano, erano tutte grandi a mio avviso e molto all’ avanguardia a livello tecnologico.

    Mentre girando per il paese si vede la pulizia che c’è e comunque un meraviglioso paese molto

    caratteristico. Ho conosciuto molti aspetti del loro carattere come la puntualità e l’organizzazione,

    scoprendo che invidiano un po’ il nostro carattere più aperto che sorvola su molti particolari.

    Questo scambio ha portato molte amicizie tra i partecipanti, ci si conosceva tutti e abbiamo avuto

    la possibilità di creare molti rapporti diversi con ciascuno. Alla fine è stata un’esperienza dove c’è

    stato un vero e proprio scambio, mi sono sentito a casa anche in Germania e spero che loro si

    siano sentiti a casa anche in Italia.

    Yuri Ciresa

  • HANNO PARTECIPATO AL VIAGGIO E ALLA

    REALIZZAZIONE DEL PRESENTE FASCICOLO:

    ALBONICO BEATRICE

    BARBIERI ANNA CHIARA

    CIRESA YURI

    COJOCARU SABRINA

    DOBOS MARTINA

    FACCIOLI ILARIA

    FINEZZO SARA

    GELMI LETIZIA

    LIMA MARTINS ISABELLA

    MADELLA ALESSIA

    MALAGUTTI GIULIA

    MIJATOVIC SLOBODAN

    MONTRESOR GIULIA

    MORANDINI BENEDETTA

    PESCATORI ANNA

    PHILLIPS AILEEN

    PISTONE DARIO

    RENZI FEDERICA

    RIZZARDI VIRGINIA

    SERBOUTI ISSA

    TABARINI BEATRICE

    ZANOTTO ALESSIA

    Villafranca, 11 novembre 2019