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Via Dè Toschi 11A - Bologna - Arcobaleno Pubblicità · Mostra Convegno del settore cartoleria/can-celleria di prodotti Ufficio-Scuola-Fantasy per ... MAMBo Museo d’Arte Moderna

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Via Dè Toschi 11A - BolognaTel. 051 296 00 27

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GUIDA DI BOLOGNA - VIP A BOLOGNA® Aprile 2015 - Marzo 2016DISTRIBUZIONE GRATUITAAutorizzazione del Tribunale di Bologna N° 6458 del 13 Luglio 1995Direttore Responsabile: Sgobba dr. CosimoProprietà: Edizioni Arcobaleno Pubblicità - BolognaRedazione - Ufficio Pubblicità: via Papini, 26/b - BolognaTraduzione in inglese: Chiara Sgobba. Si ringraziano per la concessione di al-cune foto: Cinzia Fabbri, Enrico Barelli, Alessandro Gramazio, Simone CappaiTel. 051 320424 - E-mail: [email protected]: MIG-Moderna Industrie Grafiche srl - BolognaTutti i testi redatti sono di proprietà di Arcobaleno Pubblicità. È vietata lariproduzione totale o parziale senza l’autorizzazione del proprietario.Arcobaleno Pubblicità non assume alcuna responsabilità per l'uso di marchi, fotoe slogan usati dagli inserzionisti.

SOMMARIOLe fiere di Bologna

I principali musei

Area dei percorsi tematici

Il Quadrilatero e dintorni

Bologna delle acque

Bologna la dotta

Bologna Ravegnana

Bologna da scoprire

Bologna antica e moderna

Lungo i portici e a San Luca

Niente può fermarci

Bologna nel piatto

Bologna in shopping

Fair trade in Bologna

Main museums

Area of the themed itineraries

The ancient market in Bologna

Bologna of the water

The oldest university in the world

Bologna Ravegnana

Discover Bologna

Bologna ancient and modern

Along the porticoes and Saint Luca’s

Nothing can stop us

Bologna for food lovers

Shopping in Bologna

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INSERZIONIMULTIMEDIALI

Trattoria Annamaria pg 41Al Sangiovese pg 63

La Grigliata pg 77

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I Classsici

MB

Sale

Visionn

Bang & O

BT

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naire

OlufsenBang & O

Tuca

Autosy

Olufsen

ano

ystem

VVia Farini 11-13 Piazza d

portico zam

info@porticoza

de’ Calderini 2 e 2/2

mbeccari

ambeccari.it

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LE FIERE A BOLOGNA

IL MONDO CREATIVO SPRING 201510 – 12 AprileSalone dell’ Hobbistica Creativa, Belle Arti eFai Da Tewww.ilmondocreativo.it

MONDO ELETTRONICA 201511 – 12 AprileFiera di Elettronica e Mercatinodel Radioamatorewww.mondoelettronica.net

NUCE INTERNATIONAL 201516 – 17 AprileThe international nutraceutical, cosmeceutical,“functional foods & drinks” and “health ingredi-ents trade exhibition - 5th Editionwww.nuce.eu

FOOD-ING INTERNATIONAL 201516 – 17 AprileThe international trade exhibition and confe-rence for food & beverage ingredients.3rd Editionwww.food-ing.eu

COSMOFARMA EXHIBITION 201517 – 19 AprileSalone Internazionale dei Prodotti e Serviziper la Salute, il Benessere e la Bellezza in Far-maciawww.cosmofarma.com

ZOOMARK INTERNATIONAL 20157 – 10 maggioSalone Internazionale dei Prodotti e delle At-trezzature per gli Animali da Compagniawww.zoomark.it

AUTOPROMOTEC 201520 – 24 maggio26° Biennale Internazionale delle Attrezzaturee dell' Aftermarket Automobilisticowww.autopromotec.it

SMAU BUSINESS 20154 – 5 giugnoInformation & Communication Technology perImprese e Pubbliche Amministrazioniwww.smau.it

R2B - RESEARCH TO BUSINESS 20154 – 5 giugno10° Salone Internazionale della Ricerca Industrialewww.rdueb.it

FARETE 20157 – 8 settembreIl meeting point delle imprese a Bolognawww.farete.unindustria.bo.it

SANA 201512 – 15 settembre27° Salone Internazionale del Biologico e delNaturalewww.sana.it

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CERSAIE 201528 settembre – 2 ottobreSalone Internazionale della ceramica per l’ar-chitettura e dell’arredobagnowww.cersaie.it

BOLOGNA SI SPOSA 201510 – 11 ottobreRassegna di prodotti e servizi per la cerimonianuzialewww.circuitosisposa.it

CREAMODA EXPO 2015Semestrale – data da definireFiera internazionale dell’accessoristica per ab-bigliamento, pelletteria e calzaturewww.creamodaexpo.com

BUY WEDDING IN ITALY 201510 – 11 ottobreMostra convegno dei matrimoni in Italia dall’esterowww.buyweddinginitaly.it

SAIE3 201514 – 17 ottobreSalone internazionale della filiera di produzionedel serramento e finiture di interni ed esterniwww.saie3.com

SAIE 201514 – 17 ottobreSmart House Exhibitionwww.saie.bolognafiere.it

SMART CITY EXHIBITION 201514 – 16 ottobreComunicazione, qualità e sviluppo nelle cittàintelligentiwww.smartcityexhibition.it

SIE 201514 – 17 ottobreSalone dell'Innovazione Impiantistica per gli Edificiwww.sieexpo.it

AMBIENTE LAVORO 201514 – 16 ottobre16° Salone della Salute e Sicurezza nei Luo-ghi di Lavorowww.ambientelavoro.it

IL MONDO CREATIVO 201520 – 22 novembreSalone dell’Hobbistica Creativa, Belle Arti eFai Da Tewww.ilmondocreativo.it

MODEL GAME 201520 – 22 novembreModellismo statico e dinamicowww.modelgame.it

MONDO ELETTRONICA 201521 – 22 novembreFiera di Elettronica e Mercatino del Radioa-matorewww.mondoelettronica.net

BIG BUYER 201525 – 27 novembreMostra Convegno del settore cartoleria/can-celleria di prodotti Ufficio-Scuola-Fantasy perGrandi Compratori italiani ed esteriwww.bigbuyer.info

MOTOR SHOW BOLOGNA 20155 – 13 dicembreSalone Internazionale dell’Automobilewww.motorshow.it

Le date sono passibili di variazioni. Consigliamo di verificare eventuali cambiamenti sul sito www.bolognafiere.ito telefonando a BolognaFiere spa allo 051 282111. Arcobaleno Pubblicità declina ogni responsabilità per eventualivariazioni di date nel presente calendario.

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MUSEII principali musei di Bologna

Pinacoteca NazionaleVia delle Belle Arti, 56 - Tel. 051 4209411

Museo Civico ArcheologicoVia dell’Archiginnasio, 2 - Tel. 051 2757211

Museo Civico MedievaleVia Manzoni, 4 - Tel. 051 2193930

Collezioni Comunali d’ArtePalazzo D’Accursio - Piazza Maggiore, 6Tel. 051 2193998

MAMBo Museo d’Arte Modernadi BolognaVia Don Minzoni, 14 - Tel. 051 6496611

Museo Morandi presso MAMBo Via Don Minzoni, 14Tel. 051 6496611

Museo internazionalee Biblioteca della MusicaPalazzo Sanguinetti - Strada Maggiore, 34Tel. 051 2757711

Museo d’Arte Industriale e QuadreriaDavia BargelliniStrada Maggiore, 44 - Tel. 051 236708

Museo del Risorgimentoe Museo Casa CarducciPiazza G. Carducci, 5 - Tel. 051 347592

Genus Bononiae. Musei nella CittàGenus Bononiae è un percorso culturale inpalazzi storici bolognesi restaurati e recupe-rati: tra architettura, dipinti, statue, bibliote-che, musei e luoghi sacri.Informazioni sugli orari:Tel. 051 19936305Sedi varie in città:• Biblioteca d’Arte e di Storia

di San Giorgio in PoggialeVia Nazario Sauro, 20/2

• San Colombano - Via Parigi 5Ospita la Collezione Tagliavini, circa 70

strumenti musicali antichi del MaestroLuigi Ferdinando Tagliavini, organista emusicologo bolognese.

• Chiesa di Santa CristinaPiazzetta Giorgio Morandi, 2

• Santa Maria della VitaVia Clavature, 8-10Complesso monumentale in cui è custo-dito il Compianto sul Cristo Morto di Nic-colò dell’Arca, l’Oratorio dei Battuti e ilMuseo della Sanità

• Palazzo PepoliVia Castiglione, 8

• Palazzo Fava Palazzo delle EsposizioniVia Manzoni, 2

• Casa SaraceniVia Farini, 15

• San Michele in BoscoPiazzale S. Michele in Bosco

Museo della Storia di BolognaPalazzo Pepoli - Via Castiglione, 8-10Tel. 051 19936370

Collezione TagliaviniStrumenti Musicali AntichiOratorio di San Colombano:Via Parigi, 5 - Tel. 051 19936366

Quadreria ZambeccariPalazzo Pepoli CampograndeVia Castiglione, 7 - Tel. 051 229858

Museo della ComunicazioneMille voci...mille suoniMuseo Storico della Radio, dei Grammofoni,del Cinema e degli strumenti musicali mec-canici (1760-1960)Via Col di Lana, 7 - Tel. 051 6491008(Solo visite su prenotazione)

Start-Laboratorio di Culture Creative.Spazio espositivo interattivo dedicato allaconoscenza e alla creatività per i bambini ei ragazzi dai 2 ai 13 anni e per le famiglie.Voltone del PodestàPiazza Re Enzo - Tel. 051 6489876

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Museo Tattile di Pittura Antica e Moderna.Collezione di traduzioni tridimensionali dicelebri dipinti compresi tra l’età medioevalee l’età moderna.Via Castiglione, 71 - Tel. 051 332090

Collezione d’Arte Rolo BancaPalazzo Magnani - Via Zamboni, 20Tel. 051 6407309

Museo per la Memoria di UsticaEx Magazzino ATC - Via di Saliceto, 5Tel. 051 377680

Museo del Patrimonio Industrialeex Fornace GalottiVia della Beverara, 123 - Tel. 051 6356611

Raccolta LercaroIstituto Veritatis SplendorVia Riva di Reno, 57 - Tel. 051 6566210

Museo EbraicoVia Valdonica, 1/5 - Tel. 051 2911280

MUSEI UNIVERSITARI

Musei di Palazzo PoggiVia Zamboni, 33 - Tel. 051 2099398• Aula Carducci• Museo delle Navi e delle Antiche Carte Geografiche• Museo di Architettura Militare• Museo di Anatomia Umana• Museo Ostetrico Giovan Antonio Galli• Museo di Storia Naturale• Museo di Fisica• Museo della Specola (Astronomia)

MeuS. Museo Europeo degli StudentiVia Zamboni, 33 - Tel. 051 2088545Musei Universitari: Orto BotanicoVia Irnerio, 42 - Tel. 051 2091325

ErbarioVia Irnerio, 42 - Tel. 051 2091304

Museo di Paleontologiae Geologia G. CapelliniVia Zamboni, 63 - Tel. 051 2094555

Museo di ZoologiaVia Selmi, 3 - Tel. 051 251723

Museo di Anatomia Comparata Via Selmi, 3 - Tel. 051 2094243

Museo di Mineralogia L. BombicciPiazza di Porta S. Donato, 1Tel. 051 2094926

Museo delle Cere AnatomicheLuigi CattaneoVia Irnerio, 48 - Tel. 051 2091556

Museo di Fisica Via Irnerio, 42 (in ristrutturazione)Tel. 051 2091099 - 051 2091169

Museo di AnatomiaPatologica Veterinaria Via Tolara di Sopra, 50 - Ozzano dell’EmiliaTel. 051 2097000

Museo di Anatomiadegli Animali Domestici Via Tolara di Sopra 50 - Ozzano dell’EmiliaTel. 051 2097996

Museo della Beata Vergine di San LucaPiazza di Porta Saragozza, 2/aTel. 051 6447421

MUSEI ECCLESIASTICI

Museo della Cattedrale di San PietroVia Indipendenza, 9 - Tel. 051 222112

Museo di San PetronioBasilica di San Petronio - Piazza MaggioreTel. 051 231415

Museo Corpus Dominio Chiesa della SantaVia Tagliapietre, 21 - Tel. 051 331274

Museo di Santo Stefano Via Santo Stefano, 24 - Tel. 051 223256

Museo di San Domenico Piazza San Domenico, 13 - Tel. 051 6400411

Museo di San Giovanni in MonteChiesa di San Giovanni in MontePiazza San Giovanni in Monte, 1/2Tel. 051 263894

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In the alleys of the ancientmarket, among art, colors andtastes.The Quadrilatero is the heart of thehistorical center in Bologna: one of themost ancient areas of the city, born for thedevelopment of handcraft and trade. It isbordered by piazza Maggiore and from theside of Basilica di San Petronio and goesalong via dell’Archiginnasio and piazzaGalvani, from via Rizzoli, from piazza della

The Neptune’s statueby Jean de Boulogne (Giambologna)

Nei vicoli dell’antico mercato,tra arte colori e sapori.Il Quadrilatero è il centro del centro stori-co di Bologna: una delle aree più antichedella città, nata per lo sviluppo del com-mercio e dell’artigianato. È delimitato dapiazza Maggiore e dal lato della Basilicadi San Petronio che corre lungo via dell’Ar-chiginnasio e piazza Galvani, da via Riz-zoli, da piazza della Mercanzia/via Casti-glione e da via Farini.Il Quadrilatero è un incrocio di strette stra-de disposte a pianta romana che ancoraoggi testimoniano con il loro nome origi-

IL QUADRILATERO E DI The quadrilatero the ancie

DA NON PERDERE• Il Compianto di Niccolò dell’Arca• La Meridiana dentro San Petronio• Il Teatro Anatomico

nel Palazzo dell’Archiginnasio• Il corpo di Santa Caterina dè Vigri

nella chiesa della Santa• Il San Domenico di Guercino nella

Chiesa del Santissimo Salvatore

DA VEDERE• Le botteghe e i bistrot nei

vicoli medievali• Il Museo Civico Archeologico• La Fontana del Nettuno• La Basilica di San Petronio• Il Palazzo dell’Archiginnasio• La chiesa del Santissimo Salvatore

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Mercanzia, via Castiglione and from viaFarini.The Quadrilatero is a crossroads ofnarrow streets arranged on the basis of aroman plan that are the proof, still today,with their original names of the ensembleof activities and trade that developed inthe past centuries: for example via degliOrefici, via Pescherie Vecchie, viaDrapperie, via Calzolerie.And still todaythe jeweleries, the typical Bolognadelicatessen shops, the butcheries, andother handcraft activities that give life tothe daily routine of the Quadrilatero

NTORNInt market in Bologna

La statua del Nettuno operadi Jean de Boulogne (Giambologna)

NOT TO BE MISSED• Compianto

by Niccolò dell'Arca• The Sundial inside San Petronio• Teatro Anatomico in

Palazzo dell’Archiginnasio• Santa Caterina dè Vigri's corpse

in the Chiesa della Santa• San Domenico by Guercino in the

chiesa del Santissimo Salvatore

PLACES TO BE VISITED• Shops and bars in the medieval alleys• Museo Civico Archeologico• Fontana del Nettuno• Chiesa di San Petronio• Palazzo dell’Archiginnasio• Chiesa del Santissimo Salvatore

nario la rete di attività e di commercio chesi svolgeva già nei secoli passati: ad e-sempio via degli Orefici, via PescherieVecchie, via Drapperie, via Calzolerie. Eancora oggi le gioiellerie, le botteghe digastronomia tipica bolognese, le macelle-rie e altre attività artigianali animano la vi-ta quotidiana del Quadrilatero, insieme alocali dove sostare per un drink o unospuntino nella tradizione petroniana.Tra banchi, negozi antichi e bistrot, si può

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together with coffee shops where you canstop and have a snack according to thePetronian tradition.Among ancient shops and bars it ispossible to admire a work of art unique forexpressive power and sculptural quality: itis the Compianto by Niccolò dell’Arca,which can be seen in the chiesa di SantaMaria della Vita in via Clavature, 10.The building dates back to the half 13thcentury, while the work of art by Niccolòdell’Arca dates back to 1463.The Compianto su Cristo morto is asculpture made of earthenware composedof seven statues at natural size: deadChrist surrounded by Nicodemo, Salomè,Our Lady, Saint John; Mary of Cheofa andMary Magdalene.The statues were originally painted inpolychrome, as there are still somemarks of color, but probably the naturalearthenware gives a stronger impression

ammirare un’opera d’arte unica per forzaespressiva e plasticità: si tratta del Com-pianto di Niccolò dell’Arca, visibile nellachiesa di Santa Maria della Vita in viaClavature 10. L’edificio risale alla metà delXIII secolo, mentre l’opera d’arte di Nic-colò dell’Arca è del 1463. Il Compianto suCristo morto è un gruppo scultoreo di ter-racotta composto da sette statue in gran-dezza naturale: Cristo morto attorniato daNicodemo, Salomè, la Madonna, S. Gio-vanni, Maria di Cleofa e Maria Maddale-na. Le statue in origine erano dipinte inpolicromia, come si vede da alcune trac-ce di colore ancora presenti, ma forse laterracotta al naturale rende ancora piùforte l’impatto visivo delle figure intorno alCristo sdraiato. La disposizione originariadella scena non è documentata con cer-tezza e quindi la sistemazione attuale del-le statue è il risultato di studi deduttivi.Il Quadrilatero è delimitato da alcuni dei

Particolare del Compianto di Niccolò dell’Arca

Detail of the Compianto by Niccolò dell'Arca

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monumenti e palazzi più rappresentativi diBologna, a cominciare da quelli che cir-condano piazza Maggiore, come PalazzoRe Enzo così chiamato perché vi fu tenutoprigioniero per ben 23 anni Enzo di Sve-via, re di Sardegna e figlio dell’imperatoreFederico II. Enzo (1220-1272) fu catturatodurante la vittoriosa battaglia della Fossal-ta vicino a Modena nel 1249 e mai più ri-consegnato, malgrado lusinghe, denaro eminacce del potente padre imperatore. Lacostruzione risale alla prima metà del '200ed ha subito un ultimo restauro nel 1905ad opera del bolognese Alfonso Rubbiani.Fa parte dello stesso complesso anche ilPalazzo del Podestà: alle spalle di questopalazzo si incrociano due strade che crea-no il Voltone del Podestà, e sul voltone èdirettamente poggiata la torre dell’Arengo,alla cui sommità si trova il Campanazzo, lastorica campana che suonava per le adu-nanze cittadine in occasione di eventi par-ticolari. Davanti Palazzo Re Enzo c’è poila Fontana del Nettuno, opera di Giambo-logna (Jean de Boulogne 1529-1608) rea-lizzata nel 1563: il modello originale dellastatua è esposto nel vicino Museo Civico

of the statues around the dead Christ.The original order of the scene isn'tdocumented with certainty and ofconsequence the current arrangement ofthe statues is the result of deductivestudies.The Quadrilatero is bordered by some ofthe most important monuments andbuildings in Bologna, starting from thosethat surround piazza Maggiore, likePalazzo Re Enzo so called because Enzoof Swabia was imprisoned there for 23years, king of Sardinia and son of theemperor Federico II.Enzo (1220-1272) was taken duringFossalta battle near Modena in 1249 andhe was never set free, notwithstanding hispowerful emperor father’s menaces,money and promises.The building dates back to the half of 1200and it was restored, for the last time, in1905 by Alfonso Rubbiani. It is part of thesame complex the Palazzo del Podestà:on the back of this palace there are twostreets that create the Voltone del Podestàon which there is the torre dell’Arengo, onits top there is the Campanazzo, the

LA MORTADELLA DI BOLOGNA. IL PRIMO ALIMENTOTUTELATO NELLA STORIA

Da molti secoli Bologna è famosa per i suoi salumi, ma uno solo è diventato cosìcelebre da essere conosciuto in tutto il mondo con il nome della città che lo ha dif-fuso: la mortadella, conosciuta da tutti come Bologna.L’importanza commerciale della mortadella legata al territorio di Bologna era tal-mente strategica che nel lontano 1661, il Cardinale legato che governava in cittàper conto di papa Alessandro VII diffuse il primo provvedimento legislativo di cui siabbia riscontro in Italia a protezione e salvaguardia di un prodotto alimentare.Era un bando che istituiva un preciso sistema di controllo sulla lavorazione dellamortadella e sui luoghi di produzione, per tutelare il buon nome di questa preliba-tezza che già all’epoca si diceva essere antica. Venivano anche stabilite ammendee pene per chi produceva mortadelle senza autorizzazione. Non ci sono altre tracce in Italia di documenti più antichi simili, a protezione di unaricetta alimentare e dei luoghi di produzione, e la mortadella diventa così, dal 1661,il primo alimento tutelato che la storia abbia certificato.

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historical bell that rang for the townassemblies on special occasions.In front of Palazzo Re Enzo there is theFontana del Nettuno, by Giambologna(Jean de Boulogne 1529-1608) created in1563: the original design of the statue isexhibited in the nearby Museo CivicoMedievale.On the west side of the square there isPalazzo D’Accursio the Town Hall, whilethe most beautiful side is the Palazzo deiNotai the ancient seat of the guild as it isshown on the coat of arms on the façadewith the three ink pots and quills, andBasilica di San Petronio the last exampleof gothic architecture and the sixthchristian church in the world for dimension.It was dedicated to the Bishop, the patronSaint of the town, and was begun in 1390by Antonio Di Vincenzo (1350-1402).The unique façade remained uncompletedand it has in the lower part a marble baseon which there are three portals. Insidethere are 22 chapels dedicated to the mostimportant bolognese families thatcontributed to its building and it has got aunique characteristic: on the floor of theleft nave there is the biggest sundial in theworld (67 meters of length) for the studyof the sun revolutions, studied through ahole created on the dome at more than 27meters of height. It was created in 1655by the astronomer Gian Domenico Cassinithat taught astronomy at BolognaUniversity. In this church in 1530 pope Clemente VIIcrowned Charles V emperor of the HolyRoman Empire.Looking at the façade of the church, on theleft we find Palazzo dei Banchi the newestbuilding of the square: it is a very imposingfaçade created to cover the alleys of the

Medievale.Il lato ovest della piazza è occupato daPalazzo D’Accursio sede del Comune,mentre il lato più spettacolare è quellocon Palazzo dei Notai (antica sede dellacorporazione, come testimonia lo stem-ma sulla facciata con i tre calamai e lepenne d’oca) e la Basilica di San Petro-nio, ultimo grande esempio di architettura

La lunga linea Meridiana in San Petronio

The Sundial long line in San Petronio

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MORTADELLA OF BOLOGNA.THE FIRST FOOD PROTECTED

IN THE HISTORY

Since many centuries Bologna isfamous for its cured pork meats, butonly one has become so famous tobe known all over the world with thename of the town that produced it:the mortadella, known as Bologna.It was so important from acommercial point of view that in1661 the Cardinal that ruled the cityon behalf of Alexander VII passedthe first law in Italy to protect a foodproduct. It was established a precise control system during thepreparation of mortadella and in theproduction places in order to protectthis speciality that has a veryancient origin. There were strict penalties for thosethat produced the mortadellawithout permission. There are nomore ancient similar documents inItaly for the protection of a recipe orof production places and mortadellahas become the first food protectedthat history has certified since 1661.

gotica e sesta chiesa cristiana nel mondoper dimensioni. Dedicata al Vescovo pa-trono della città, la chiesa fu iniziata nel1390 da Antonio di Vincenzo (1350-1402).La singolare facciata rimasta incompleta,presenta nella parte inferiore un basa-mento di marmo su cui si aprono tre por-tali. L’interno ha 22 cappelle votive e cele-brative delle maggiori famiglie bolognesiche contribuirono alla costruzione e ha u-na particolarità unica: tracciata sul pavi-mento della navata sinistra è visibile lapiù grande meridiana al mondo (67 metridi lunghezza) per lo studio delle rivoluzio-ni solari, rilevate attraverso un foro creatosulla cupola a oltre 27 metri di altezza. Lameridiana fu creata nel 1655 dall’astrono-mo Gian Domenico Cassini che in queltempo insegnava astronomia all’Univer-sità di Bologna. Da ricordare anche che inSan Petronio nel 1530 papa Clemente VIIincoronò Carlo V imperatore del SacroRomano Impero.Guardando la facciata della basilica, a si-nistra troviamo Palazzo dei Banchi, l’ulti-mo edificio eretto nella piazza: in realtà èuna facciata scenografica creata per ma-scherare le viuzze del mercato retrostan-te. Progettato da Jacopo Barozzi detto ilVignola, risale alla seconda metà del XVIsecolo. La facciata si compone di quindiciarchi, di cui due, con ampio voltone, dan-no il passaggio nel Quadrilatero tramitevia Clavature e via Pescherie Vecchie.Gli archi di Palazzo dei Banchi fanno par-te del Portico del Pavaglione, e nella late-rale via dell’Archiginnasio, si trova il Mu-seo Civico Archeologico che raccoglie im-portanti testimonianze della civiltà villano-viana, etrusca, gallica e romana. Sempresotto al Pavaglione c’è il Palazzo dell’Ar-chiginnasio realizzato nel 1562 dall’archi-tetto bolognese Antonio Morandi, dettoTerribilia. Fino al 1803 fu sede dell’univer-sità, e dal 1838 ospita la Biblioteca Civica.All’interno del palazzo si trova il Teatro A-

market on the back. It was designed byJacopo Barozzi called il Vignola, it datesback to the second half of 16th century.The façade is composed of fifteen arches,two of which with a wide vault give thepassage to the Quadrilatero through viaClavature and via Pescherie Vecchie.The arches of Palazzo dei Banchi are partof the Portico del Pavaglione and in theside via dell'Archiginnasio there is theMuseo Civico Archeologico that housesthe most important remains of thevillanovian, etruscan, gallic, and romancivilizations.Under the Pavaglione there is Palazzodell’Archiginnasio built in 1562 by Antonio

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Morandi, a bolognese architect, calledTerribilia. Until 1803 there was theuniversity from 1838 there is the BibliotecaCivica. Inside the palace there is the TeatroAnatomico, an awesome amphitheatredesigned in 1637 for the anatomy lessonsof the architect from Bologna AntonioPaolucci called Levanti enriched with the

natomico, uno spettacolare anfiteatro in-teramente in legno progettato nel 1637per le lezioni anatomiche dall'architettobolognese Antonio Paolucci detto Levanti,arricchito con le statue di Ercole Lelli.A pochi metri dall’Archiginnasio si aprepiazza Galvani, e davanti alla bella statuadedicata allo scienziato bolognese (1737-

Basilica di San Petronio: la lunetta del portale di sinistra con Cristo risortodi Alfonso Lombardi

The Basilica di San Petronio: the lunette of the left portal with risen Christby Alfonso Lombardi

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1798) celebre per i suoi studi sull’elettri-cità muscolare si apre il voltone di ingres-so per Corte dè Galluzzi, che ancora oggirappresenta bene quello che doveva es-sere un’area consortile chiusa, quasi unfortino di proprietà di una sola potente fa-miglia, in questo caso i Galluzzi. Questatorre in pietra è il simbolo della forza edella ricchezza del clan di appartenenza:costruita nel 1257 è posta al centro di unapiccola corte di palazzi circostanti, ma inorigine le case (ancora in legno) eranopiù a ridosso della torre. È un vero e pro-prio ultimo baluardo inespugnabile nelquale trovare rifugio in caso di attacco,con i suoi 30 metri di altezza, i muri di unospessore quasi inusitato e nessun acces-so se non la porticina a quasi dieci metridi altezza, alla quale si accedeva tramitepensiline in legno poste alle finestre deipalazzi adiacenti. Sotto la porta si posso-no vedere i fori di sostegno per i pali dellepensiline. L’accesso direttamente dal pia-noterra è stato ricavato solo in epoca mol-to recente, ed entrando nel locale che at-tualmente ospita una caffetteria, si puòmisurare direttamente quanto siano spes-

statues by Ercole Lelli.At few meters from the Archiginnasio,there is piazza Galvani and in front of thebeautiful statue of the bolognese scientist(1737-1798) famous for his studies on themuscular electricity, there is the great vaultof the entrance of Corte dè Galluzzi, thatstill today represents what it had to be,almost a private fort belonging to apowerful family, the Galuzzis. This stonetower is the symbol of the strength and ofthe wealth of the family: built in 1257 it issituated in the middle of a courtyardsurrounded by palaces even if in the originthe houses (still made of wood) should besituated nearer the tower.It's really the last fortified bastion in whichit is possible to take refuge in case ofattack as it is 30 mt high, the walls are ofan unusual thickness and there is noaccess except for the little door at a heightof about ten metres into which it was topossible to enter thanks to woodenprojecting roofs of the windows of theadjacent buildings.Under the door it is possible to see theholes for the poles of the projecting roofs.

Il Teatro Anatomico nel Palazzo dell’Archiginnasio

Teatro Anatomico in the Palazzo dell'Archiginnasio

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The entrance door on the ground floor hasbeen built recently and today there is acoffee shop and it's possible to see thewalls of this impregnable tower. The Corte is connected to via D'Azeglioand going on the street, with San Petronioon the back, after few meters, at n. 52there is chiesa di San Procolo, one of theoldest in Bologna. The first building datesback to the first christian period and duringthe centuries there were several changesfrom the gothic in the 14th century to therenewal by Antonio Morandi andDomenico Tibaldi in the 16th century up tothe transformations made by AntonioTorreggiani in 1741.In front of the major altar there is the SanProcolo's sarcophagus with the remainsof the Saint, one of the first christianmartyrs and the interior of the church isenriched by works by Lippo di Dalmasio,Bartolomeo Cesi and Giuseppe Pedretti.At few steps in via Tagliapietre, 19 there isthe chiesa del Corpus Domini, known asthe church of the Saint because it keepsthe corpse of Santa Caterina dè Vigri(1413-1463) that founded the first conventof nuns belonging to clarisse order inBologna. She was beloved in life as herworship started after her death, long timebefore she became Saint in 1712.The church was built in 1477, while theinterior was restored two centuries laterand it was enriched with paintings byMarcantonio Franceschini e LudovicoCarracci. There are also the tombs ofLuigi Galvani and Laura Bassi, one of thefirst scientist women in the 17th century.Anyway the interest is all for the chapel ofthe Saint that preserves Caterina'sincorrupt body placed in a sitting position.Nearby there is another church that is agallery of bolognese art between 14th andthe 18th century, with works by Vitale daBologna, Lippo di Dalmasio, Simone deiCrocifissi, Alessandro Tiarini, Francesco

si i muri di questa torre inespugnabile. LaCorte si collega anche con via D’Azeglio,e risalendo la via lasciando San Petronioalle spalle, dopo poche decine di metri, alnumero 52 si trova la chiesa di San Pro-colo, una delle più antiche di Bologna. Ilprimo edificio risale infatti alla prima eracristiana e nei secoli sono stati fatti inter-venti che sono passati dallo stile goticonel XIV secolo al rinnovamento attuatodal Antonio Morandi (Terribilia) e Domeni-co Tibaldi nel XVI secolo, fino alle trasfor-mazioni effettuate da Alfonso Torreggianinel 1741. Davanti l’altare maggiore si trovail sarcofago con le spoglie di San Procolo,uno dei primi martiri cristiani e l’internodella chiesa è arricchito da opere di Lippodi Dalmasio, Bartolomeo Cesi e Giusep-pe Pedretti. A pochi passi di distanza, invia Tagliapietre 19 c’è la chiesa del Cor-

L’ingresso originale a quasi 10 metridi altezza nella poderosa torre Galluzzi

Original entrance at about 10 metersof height of the torre Galluzzi

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Gessi, Guercino e Giuseppe Maria Crespi:it is the chiesa del Santissimo Salvatoreon the corner between via Cesare Battistie via Porta Nova.The building has very ancient origins,and the present appearance dates backto the restorations of the beginning of the17th century by the architect GiovanniAmbrogio Magenta with the collaborationof Tommaso Martelli.The style seems to close the renaissanceperiod and to start with the baroque oneand this church shows the passagebetween the two architectural styles. Theinterior is rich of works of art among whichthe famous polyptych by Vitale da Bolognawith the coronation of the Virgin, theMadonna della Vittoria by Simone deiCrocifissi and San Domenico attributed toGuercino (Giovanni Francesco Barbieri)who was buried in this church, as can beseen on the grave on the floor of the nave.

pus Domini, conosciuta come Chiesa del-la Santa perché custodisce il corpo incor-rotto di Santa Caterina dè Vigri (1413-1463) fondatrice del primo convento disuore clarisse a Bologna. Caterina fu molto amata in vita e il suoculto iniziò subito dopo la sua morte, benprima della proclamazione a Santa, avve-nuta nel 1712. La chiesa fu costruita nel 1477, mentrel’interno fu rinnovato due secoli dopo e ar-ricchito con dipinti di Marcantonio France-schini e Ludovico Carracci. Sono ospitateanche le tombe di Luigi Galvani e di LauraBassi, una delle prime donne scienziateattiva nel XVII secolo. L’interesse però ètutto per la cappella della Santa, che cu-stodisce il corpo integro e in posizione se-duta di Caterina.Sempre nelle vicinanze c’è un’altra chie-sa che è anche una galleria di arte bolo-gnese tra il XIV e il XVIII secolo, con ope-re di Vitale da Bologna, Lippo di Dalma-sio, Simone dei Crocifissi, AlessandroTiarini, Francesco Gessi, Guercino e Giu-seppe Maria Crespi: è la chiesa del San-tissimo Salvatore, all’angolo tra via Cesa-re Battisti e via Porta Nova.L’edificio ha origini molto antiche, e l’a-spetto attuale risale ai rifacimenti dell’ini-zio XVII secolo ad opera dell’architettopadre Giovanni Ambrogio Magenta con lacollaborazione di Tommaso Martelli. Lostile sembra chiudere il ciclo rinascimen-tale e aprire quello barocco e fa di questachiesa un elemento importante nel pas-saggio tra i due stili architettonici.L’interno spicca per la ricchezza delle o-pere d’arte, tra le quali il famoso politticodi Vitale da Bologna con l’incoronazionedella Vergine, La Madonna della Vittoriadi Simone dei Crocifissi e un San Dome-nico attribuito a Guercino (Giovanni Fran-cesco Barbieri) che è sepolto proprio inquesta chiesa, come testimonia la lapideal centro del pavimento nella navata.

Il corpo incorrotto di Santa Caterina dèVigri nella Chiesa della Santa

Santa Caterina dè Vigri's intactcorpse in the Chiesa della Santa

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The port of plain, undergroundcanals, monuments andmanufacture of the arts.The relationship between Bologna andthe water is very old and in the period inwhich its power developed its attractionpole and distinction wasn’t just culture orthe university: since 12th century theCommune built various artificial canalsthat started from the waters of Aposastream (on its banks etruscan Felsina wasbuilt) and crossed the two canalsconnected with the rivers Reno andSavena which were created to takewaterways inside Bologna.This great quantity of water had to createthe necessary energy to feed handcraft:mills, grinding millstones, tanneries,

Il porto di pianura, canali sot-terranei, monumenti e mani-fattura delle arti.Il rapporto tra Bologna e l’acqua è moltoantico e nel periodo in cui sviluppava lasua massima potenza cittadina non erasolo lo Studio, l’università, a fare da polodi attrazione e distinzione: a partire dal XIIsecolo il Comune realizzò una serie di ca-nali artificiali che si sviluppavano dalle ac-que del torrente Aposa (sulle cui spondefu fondata la Felsina etrusca) e si interse-cavano con i due canali collegati ai fiumiReno e Savena creati anche loro per por-tare vie d’acqua dentro Bologna.Questa copiosa disponibilità di acquaservì per creare l’energia necessaria adalimentare l’artigianato manifatturiero:

BOLOGNA DELLE ACQUEBologna of the waters

DA NON PERDERE• Il MAMbo Museo d’Arte Moderna • Le opere d’arte e l’organo della chiesa di San Martino

DA VEDERE• I canali tra via Piella, via Oberdan e via Capo Di Lucca• Il canale al Parco Cavaticcio• La chiesa di Santa Maria della Pioggia• Il portico in legno di Palazzo Grassi

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mulini, macine, concerie, filatoi, magli,gualchiere e infine tutte le attività per lequali una fonte d’acqua subito disponibileper energia e per lavorazione faceva ladifferenza tra un lento lavorio e una pro-duzione di grande importanza commer-ciale. I canali servivano anche come via per iltrasporto di merci e di persone ovviamen-te, e in epoche nelle quali le vie di terra e-rano lente ed accidentate la possibilità diprocedere su barconi era una valida alter-nativa, e in alcuni casi molto più comoda epratica anche per lunghi percorsi. Nel 1548Bologna iniziò la costruzione del porto de-finitivo dentro le mura della città, in sostitu-zione di quelli esistenti da tempo all’ester-no delle mura, progettato da Jacopo Ba-

NOT TO BE MISSED•MAMbo Modern Art Museum•Works of art and organ of chiesa di San Martino

PLACES TO BE VISITED•The canals between via Piella, via Oberdan and via Capo Di Lucca •Canal at Parco Cavaticcio•Chiesa di Santa Maria della Pioggia •The wooden portico of Palazzo Grassi

spinning wheels, power hammers, fillingmills and all the activities that neededwater for energy which made thedifference between the slow constantwork and a production of greatcommercial importance.The canals served as way for transport ofgoods and, of course, of people and whentravelling by land was slow, the possibilityto travel by boat was a good alternative,and it was often more comfortable andeasier also for long journeys.In 1548 Bologna started the building ofthe final port inside the walls of the townto replace the ones outside the walls. Itwas designed by Jacopo Barozzi (ilVignola) and it was operative until 1930swhen the navigable canals were covered.

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rozzi (il Vignola) che fu operativo quasi finoagli anni ’30 del novecento, quando ven-nero coperti i canali navigabili.Tutta la zona compresa tra l’asse via Irne-rio, via Dei Mille, via Don Minzoni da unlato, e via Riva di Reno, via Righi e viadelle Moline dall’altro conserva ancora inalcuni toponimi il ricordo della Bolognadelle acque, a cominciare da via del Portoe in alcuni tratti lascia ammirare alcuniscorci dei canali scorrere tra i palazzi o tra

All the area between via Irnerio, via DeiMille, via Don Minzoni from one side andvia Riva di Reno via Righi and via delleMoline to the other, still keeps in someplace names the memory of Bologna ofthe waters; starting from via del Porto insome places it is possible to admire someviews of the canals that flow among thebuildings or the meadows as in the caseof canale Cavaticcio whose park in whichit flows is named after it, in the heart of the

Uno degli interni del MAMbo il Museo diArte Moderna di Bologna sede anche delMuseo Morandi

One of the interiors of the MAMbothe Modern Art Museum in Bologna,seat of Museo Morandi

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i prati, come nel caso del canale Cavatic-cio che dà il nome al parco nel quale scor-re, nel cuore della Manifattura delle Arti,un’area che prende il nome dalle botte-ghe che un tempo operavano in quellazona grazie ai mulini dei canali e che oggiraggruppa alcune eccellenze culturali bo-lognesi quali la Cineteca e il MAMbo, Mu-seo di Arte Moderna di Bologna in viaDon Minzoni 14 con la collezione perma-nente del Museo Morandi che si affiancaalle consuete mostre periodiche, e subitolì vicino la Salara, l’antico deposito di saledel porto ora trasformato in sala espositi-va e sede polivalente del Cassero. Proprionello spazio tra il MAMbo e la Salara èstato recentemente creato il Parco del Ca-vaticcio, che prende il nome dal canaleche fa bella mostra di se lungo una stri-scia di verde che regala uno scorcio dipaesaggio urbano molto suggestivo e ri-posante.Il belvedere su via Don Minzoni permetteuna visuale prospettica del parco e delcanale, così come la si aveva ai tempi delporto guardando dagli uffici della dogana,ormai scomparsi da tempo.Il polo della Manifattura comprende an-che i laboratori del DAMS dell’Universitàdi Bologna, con teatro sperimentale, labo-ratorio cinematografico, auditorium per lamusica più uffici e servizi.C’è anche la nuova sede della bibliotecadella Cineteca di Bologna, un vero e pro-prio centro internazionale di documenta-zione con oltre 40.000 volumi, 18.000 au-diovisivi e centinaia di migliaia tra fotogra-

A sinistra: il parco del canale Cavaticcio,tra il MAMbo e la Salara, antico depositodi sale del porto, nella Manifatturadelle Arti

Left: the park of Cavaticcio canal betweenMAMbo and the Salara, the ancient saltwarehouse of the port, in the Manifatturadelle Arti.

WHEN BOLOGNAWAS ALSO A PORT TOWN

Although the great distance from thesea, boats were the most usedmeans of transport and of cargo inBologna for centuries thanks to achannel system through which itwas possible to reach the maincentres of the plain towards Ferraraand up to the coast connecting tothe river Po to reach Venice too. Thechannels were used to transportpeople and goods, in the periods inwhich roads were slow and bumpythe possibility to use boats was agood alternative, quite easy also forlong routes. There were docks andwarehouses in Bologna, but they allwere outside the town. During thecenturies the main port was movedcloser the town and, in 1548, theworks of building the final port insidethe walls of the town, behind PortaLame, started.The project was signed by the popePaolo III and was given to JacopoBarozzi , the Vignola, and it was awork that turned the area of theexisting via del Porto into a realurban trade centre: together with thedocks and the boat basins werecreated warehouses to stock goods,areas for the maintenance of theboats and also the customs, inaddition to public places. the portinside Bologna worked for centurieswith lots of improvements, like thewarehouse of the salt built at theend of the 17th century, the Salara,that still today is a symbol of thetown of the waters.

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Manifattura delle Arti, an area that isnamed after the ancient shops that oncewere situated there and worked in thatarea thanks to the mills of the canals andtoday it groups together some bolognesecultural centres like the Cineteca and theMAMbo, the Modern Art Museum inBologna, in via Don Minzoni, 14 with theMuseo Morandi permanent exhibitiontogether with the usual periodicalexhibitions and the nearby Salara, theancient salt warehouse of the port, thattoday is an exhibition hall and the Casseromultipurpose centre.In the area between the MAMbo and theSalara has been recently created Parcodel Cavaticcio, named after the canal, andcan be admired along a green strip givinga very relaxing and enchanting urbanview. The panoramic viewpoint over via DonMinzoni offers the same view of the parkand of the canal, as when there was theport from the customs office disappearedtoday. The pole of the Manifatturacontains also the DAMS laboratories ofthe University of Bologna, with theexperimental theatre, film studios,auditorium for music, offices and services.There is also the new Cineteca of

Il portico in legno originale di Palazzo Grassi

The original wooden portico of Palazzo Grassi

QUANDO BOLOGNAERA ANCHE UNACITTÀ PORTUALE

Malgrado la grande distanza dellacittà dal mare, le barche sono stateper secoli mezzi di carico e di tra-sporto tra i più utilizzati a Bologna,dato che una fitta rete di canali per-metteva di raggiungere tutti i princi-pali centri della pianura versoFerrara e fino alla costa, oltre a col-legarsi con il Po e raggiungereanche Venezia. I canali servivanocome via per il trasporto di merci edi persone, e in epoche nelle quali lestrade erano lente ed accidentate lapossibilità di procedere su barconiera una valida alternativa, molto co-moda e pratica anche per lunghipercorsi. Esistevano quindi attracchie magazzini a Bologna, ma tutti al difuori della cerchia cittadina.Durante i secoli il porto principale fuavvicinato alla città il più possibilealla fine - nel 1548 - iniziarono i lavoridi costruzione del porto definitivodentro le mura della città, dietroPorta Lame. Il progetto ottenne lafirma di papa Paolo III e fu affidato aJacopo Barozzi, il Vignola, e fu un’o-pera che trasformò la zona dell’at-tuale via del Porto in un vero eproprio centro commerciale urbano:insieme agli attracchi e alle darsenefurono creati infatti magazzini distoccaggio, aree per la manuten-zione delle barche e anche la do-gana, oltre a locali pubblici. Il portodentro Bologna funzionò per secolicon aggiunte e migliorie, come il de-posito del sale costruito alla fine delXVIII secolo, la Salara, che è ancoraoggi uno dei simboli della città delleacque.

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PORTICO PUBBLICOIN SUOLO PRIVATO

Bologna è celebre per i suoi portici,che sono un primato mondiale perestensione globale in tutta la città eper lunghezza di una singola opera,con i 3.796 metri di copertura senzainterruzioni del portico di San Luca.L’utilizzo del portico a Bologna haradici antiche: protegge dal sole edalla pioggia e crea una estensionedell’abitazione. Addirittura divenne-ro obbligatori con uno statuto del1288, con la caratteristica di doversorgere su terreno privato ma di es-sere in uso pubblico dei cittadini.

Bologna, area international centre ofdocumentation with more than 40.000volumes, 18.000 videos and hundreds ofthousands of pictures and film posters.The Cineteca and the DAMS area arenear via Riva Reno, where you can seethe chiesa di Santa Maria della Vocazionebuilt after the plague (in 1527) to thank forthe escaped danger: the church wassurrounded by the Reno canal water,which is covered today.Along the same road there is the Angolodella pioggia at the crossroad with viaGalliera. It is a very particular bolognesecorner where it seems to be in one of thesmall surrounding towns rather than inthe heart of the town as there is anenchanting sensation of meditation. All thearea is a tribute to the Madonna dellaPioggia who saved Bologna from aserious drought and to whom isdedicated the chiesa di Santa Maria dellaPioggia, built on the 13th century complexand later named after the Madonna afterthe procession that in 1561 brought the

fie e manifesti cinematografici. La Cineteca e l’area DAMS sono vicine avia Riva Reno, dove si può vedere la chie-sa di Santa Maria della Visitazione, co-struita dopo la peste del 1527 per ringra-ziare dello scampato pericolo: la chiesasorgeva circondata dalle acque del cana-le Reno ora coperto. Ancora lungo la stessa via si incontral’Angolo della Pioggia, all’incrocio con viaGalliera: è un angolo bolognese moltoparticolare nel quale si ha quasi l’impres-sione di essere in un paesino dei dintornie non nel cuore della città, tanto suggesti-va è la sensazione di raccoglimento.Tutta l’area ruota intorno alla pioggia, permeglio dire è un omaggio alla Madonnadella Pioggia, che secondo la tradizionesalvò Bologna da una grande siccità, e al-la quale è intitolata la chiesa di Santa Ma-

Uno dei tanti scorci sulle acquedei canali bolognesi

One of the water views of bolognese canals

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rain that stopped the long period ofdrought. Inside the church there is thepainting of the Madonna that was broughtinto the procession: a work of art byMichele di Matteo, a bolognese painter ofthe half of the 15th century. From the nearby via Righi it is possible tosee a sight of the bolognese waters thathaven’t been covered, starting from theview near the great vault in via Malcontentito go along the panoramic viewpoint in viaPiella and then in via Oberdan, apart fromthe near via Capo di Lucca near thecorner with via Delle Moline.In via Oberdan, near the canal followingthe waters you get to the chiesa di SanMartino (n.25) built in the first part of the14th century and to be visited for theworks of art by Paolo Uccello, AmicoAspertini and Ludovico Carracci among

ria della Pioggia, nata dal complesso ori-ginario del XIII secolo e successivamenteintitolata alla Madonna dopo la processio-ne che nel 1561 portò la pioggia che misefine ad un lungo periodo di arsura.All’interno della chiesa è esposto il dipintodella Madonna che fu portato in proces-sione: un’opera di Michele di Matteo, pit-tore bolognese attivo alla metà del XV se-colo.Dalla vicina via Righi è possibile vederegli scorci delle acque bolognesi che nonsono state coperte, cominciando con loscorcio vicino al voltone di via Malcontentiper proseguire con il belvedere su viaPiella e poi via Oberdan, oltre allo scorciodella vicina via Capo di Lucca vicino al-l’angolo con via Delle Moline.In via Oberdan, vicino al canale con le ac-que a vista, si arriva alla chiesa di SanMartino (civico 25) costruita nella primametà del XIV secolo e da visitare per le o-pere di Paolo Uccello, Amico Aspertini eLudovico Carracci tra i vari artisti che so-no custoditi, oltre che per il bellissimo or-

Interno della chiesa di San Martino conopere di Ludovico Carracci, Paolo Uccello

Interior of the chiesa di San Martinowith works by Ludovico Carracci,Paolo Uccello

PUBLIC PORTICOON PRIVATE SOIL

Bologna is famous for its porticos, aworld supremacy for the globalextension inside the town and forthe length of a single work, with3.796 meters of roofing withoutinterruptions of portico di San Luca.The portico was used in Bolognasince ancient times: it protectedfrom the sun and the rain, it createdan extension of the house. Porticosbecame compulsory with a statutein 1288, with the characteristics thatthey had to be built on private soil,but could be used by citizens.

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the various artists and the 14th centurybeautiful organ very precious for itsdecorations and sound. Opposite the church there is via Marsala,where at n.12, there is Palazzo Grassi, oneof the few buildings that is the proof ofBologna urban planning during middleage. The portico is one of the few withtypical crutch shaped wooden beamcolumns with the entrance doorsurmounted by pointed double archivoltarches. It's a typical example ofarchitecture and noble building of the13th century in Bologna.

gano del XVI secolo molto prezioso perdecorazioni e per sonorità.Quasi di fronte alla chiesa si apre via Mar-sala, dove al numero 12 si trova PalazzoGrassi, una delle poche dimore rimaste atestimonianza dell’assetto urbano di Bolo-gna nel pieno medioevo.Il portico è uno dei pochi ancora esistenticon colonne a travi in legno dalla tipicaforma a stampella, con portone di ingres-so sormontato da una ghiera a sesto acu-to. È un tipico esempio di architettura e diedilizia signorile del XIII secolo a Bolo-gna.

L’esterno della chiesa di Santa Maria della Pioggia che custodisce il ritratto della storicaprocessione del 1561

The exterior of the chiesa di Santa Maria della Pioggia that houses the portraitof the historical procession of 1561

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Among the streets of the firstuniversity: music, readings,sacred art and everyday life.Bologna is famous for being la Dotta(the Erudite), the town with the mostancient university in the western world,recognized by all the other national andinternational universities, founded in 1088.For more than nine centuries Bolognawas the centre of culture at the highestlevels.The Studio of Bologna, as was called the

Tra le strade della prima uni-versità: musica, letture, artesacra e vita quotidiana.Bologna è nota anche per essere La Dot-ta, la città con la più antica università delmondo occidentale, con una data di fon-dazione, riconosciuta da tutte le altre uni-versità nazionali e internazionali, che ri-sale al lontano 1088. Oltre nove secoliche hanno visto Bologna sempre al cen-tro della cultura ai massimi livelli.Lo Studio di Bologna, come era antica-mente chiamata l’università, ha avuto mi-gliaia di allievi, tra i quali anche personag-gi che sono nella storia delle lettere, della

BOLOGNA LA DOTTABologna la dotta the oldest

DA NON PERDERE• La cappella Bentivoglio nella Basilica di S. Giacomo Maggiore• La Pinacoteca Nazionale• La biblioteca Sala Borsa con gli scavi a vista pavimento• La Basilica di San Francesco

DA VEDERE• La biblioteca del conservatorio G.B.Martini• I musei universitari di Palazzo Poggi• Il Teatro Comunale• L’orto botanico universitario• La cattedrale di San Pietro

Cappella Bentivoglioin the Basilica di San Giacomo Maggiore

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university in the world

scienza e del pensiero giuridico e filosofi-co: Thomas Becket arcivescovo di Canter-bury, Pico della Mirandola, Erasmo daRotterdam, Niccolò Copernico, TorquatoTasso, Carlo Goldoni e Giosuè Carduccitra i tanti.Percorrere i luoghi che hanno visto na-scere e crescere l’università bolognesesignifica seguire secoli di grande splen-dore. via Zamboni è il cuore moderno diquesta città dentro all’università. Su viaZamboni si affaccia piazza Rossini, con la

NOT TO BE MISSED•Bentivoglio chapel in the chiesa di S. Giacomo Maggiore• The National Art Gallery• The Sala Borsa library with the excavations under the

trasparent floor • The Basilica di San Francesco

PLACES TO BE VISITED•The library of the conservatory G.B. Martini• University museums of Palazzo Poggi • The Town Theatre • The university botanical garden • Cattedrale di San Pietro

university in ancient times, had thousandsof students among whom importantintellectuals that are in the history ofliterature, sciences, philosophy: ThomasBecket archbishop of Canterbury, Picodella Mirandola, Erasmo da Rotterdam,Niccolò Copernico, Torquato Tasso, CarloGoldoni, and Giosuè Carducci to mentionsome of them. Following the placeswhere the university was founded anddeveloped means to follow centuries ofgreat splendour. Via Zamboni is themodern heart of this town in the university.Along via Zamboni there is piazza Rossini,with the seat of the music conservatory,La Cappella Bentivoglio nella

Basilica di San Giacomo Maggiore

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sede del conservatorio musicale intitolatoa padre Giovanni Battista Martini, musici-sta del XVIII secolo maestro del contrap-punto, che ebbe anche il giovane Mozartcome allievo nel periodo in cui il grandemusicista soggiornò a Bologna (1770) perdiplomarsi maestro di musica alla celebre

named after father Giovanni BattistaMartini, 18th century musician master ofcounterpoint, that had the young Mozartas pupil in the period in which the greatmusician stayed in Bologna (1770) to getthe degree as master of music at thefamous Accademia Filarmonica.The conservatory has a historical musiclibrary which is among the most importantin Europe with lots of ancient finds.Always in the square there is the façadeof the Basilica di San Giacomo Maggiore,a large church with a single nave built inthe 13th century by Augustinian monks.The interior is rich of works of art amongwhich a painting by Ludovico Carracci,wooden crucifixes by Jacopo di Paoloand various paintings and works thatdecorate the chapels, among which thoseof the families Bentivoglio and Poggi. It isalso kept the tomb of Niccolò dell’Arca. Invia Zamboni there are some faculties ofhumanities with their large libraries themost important one, among them, theBiblioteca Universitaria. To visit also theuniversity museums of Palazzo Poggi at n.33, among which worth to be visited theMuseo delle Navi e delle Antiche Carte

Il Museo delle Navi e delle Antiche Carte Geografiche è tra i musei universitaridi Palazzo Poggi

The Museo delle Navi e delle Antiche Carte Geografiche is one of the university museums of Palazzo Poggi

ANNO 1088: NASCITADELL’UNIVERSITÀ

Lo Studio bolognese (antico nomedell’università) nacque come con-seguenza del lavoro che alcunimaestri di grammatica, retorica e lo-gica applicarono allo studio del Co-dice di Giustiniano (482-565) in tut-ta la sua completezza e non in risi-cati compendi, come ci si era ac-contentati di fare fino a quel mo-mento.Il nome Università nasce dalle cor-porazioni - Universitas - dei nume-rosi studenti a Bologna, che si divi-devano in Ultramontani in contrap-posizione ai Citramontani ovvero glistudenti italiani.

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Accademia Filarmonica cittadina. Il con-servatorio ha una storica biblioteca musi-cale tra le più importanti in Europa, connumerosi reperti d’epoca.Sempre sulla piazza svetta la facciatadella Basilica di San Giacomo Maggiore,una grande chiesa a navata unica costrui-ta nel XIII secolo dai frati agostiniani. L’in-terno è ricco di opere d’arte, tra cui un di-pinto di Ludovico Carracci, crocifissi in le-gno di Jacopo di Paolo e vari dipinti e o-pere che decorano le cappelle, tra cuiquelle delle famiglie Bentivoglio e Poggi.Vi è custodita anche la tomba di Niccolòdell’Arca.Lungo via Zamboni si trovano anche alcu-ne facoltà umanistiche con le loro grandi

Geografiche, the Museo di AnatomiaUmana, the Museo di Storia Naturale andthe Museo di Fisica.In via Zamboni there is the TeatroComunale, designed in 1763 by AntonioGalli Bibiena and going along under theporticos of the theatre towards Porta SanDonato after 200 meters you get to thesmall piazza Puntoni, where via Belle Artistarts seat of the National Art Gallery at n.56, in the same historical building there isthe Accademia delle Belle Arti.The Art gallery has got thirty exhibitionrooms containing great works of artmost of which saved from Napoleonrequisitions in the churches of Bolognaand in Emilia.

Musei universitari: particolare della carta nautica del Mediterraneo in forma di portolanodi Banet Panadès (Palermo, 1556)

University museums: detail of the nautical chart of the Mediterranean as portolan chartby Banet Panadès (Palermo, 1556)

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biblioteche tra cui la principale, la Biblio-teca Universitaria. Da vedere anche i mu-sei universitari di Palazzo Poggi, al civico33, tra i quali meritano attenzione il Mu-seo delle Navi e delle Antiche Carte Geo-grafiche, il Museo di Anatomia Umana,quello di Storia Naturale e il Museo di Fi-sica. Su via Zamboni si affaccia anche ilTeatro Comunale, progettato nel 1763 daAntonio Galli Bibiena e proseguendo sot-to i portici del teatro verso la porta SanDonato dopo soli 200 metri si arriva allapiccola piazza Puntoni, dove inizia viaBelle Arti, sede della Pinacoteca Nazio-nale, al numero 56, nello stesso edificiostorico che ospita anche l’Accademia del-le Belle Arti.La Pinacoteca si sviluppa su trenta saleespositive che raccolgono una collezionedi grandi opere in maggior parte salvatedalle requisizioni napoleoniche operatenelle chiese del bolognese e in Emilia ingenere. Si trovano molti dipinti rappresen-tativi dell’arte bolognese del XVI e XVIIsecolo tra cui Ludovico, Agostino e Anni-bale Carracci, Guido Reni e Guercino, masono esposte anche opere di grandi mae-

There are many representative paintingsof bolognese art of the 16th and 17thcenturies among which Ludovico,Agostino, Annibale Carracci, Guido Reniand Guercino, but there are also works byGiotto, Raffaello, Perugino, Tiziano andmany other names of the same artisticimportance in an exhibition that goes from1200 to 1700.

Pinacoteca Nazionale: Francesco d'Ubertino detto Bachiacca (Firenze 1494-1557)Miracolo di Sant'Ubaldo

National Art Gallery: Francesco d'Ubertino called Bachiacca (Firenze 1494-1557)Miracolo di Sant'Ubaldo

YEAR 1088:BIRTH OF THE UNIVERSITY

The bolognese Studio (old name ofthe university) was born as aconsequence of the work of someteachers of grammar, rhetoric andlogic on the study of the JustinianCode (482-565).The name University has its originfrom the guilds – Universitas- of thenumerous students in Bologna thatwere divided between Ultramontaniand Citramontani, that were theitalian students.

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stri quali Giotto, Raffaello, Perugino, Tizia-no e tantissimi altri nomi dello stessospessore artistico, in un percorso esposi-tivo che va dal ‘200 al ‘700.Proprio alle spalle della Pinacoteca si tro-va via Irnerio, intitolata al fondatore dellascuola di diritto bolognese nell’XI secolo,e al civico 42 si può visitare l’Orto Botani-co Universitario, uno dei più antichi in Ita-lia, istituito nel 1568 e sviluppato su circadue ettari con tre serre e cinquemila e-semplari di piante locali e esotiche, tra cuitropicali, officinali, grasse, ornamentali, dibosco eccetera.Da via Irnerio o da via Belle Arti si puòraggiungere via Indipendenza, dove sipuò ammirare la cattedrale di San Pietro:è di origini paleocristiane, ma la cattedra-le vera e propria è sorta nel X secolo epoi ricostruita nel 1141 dopo un disastro-so incendio e via via ritoccata fino a metàdel XVIII secolo con gli ultimi interventi

Just behind the Art gallery there is viaIrnerio, called after the founder of theschool of law in the 11th century and atthe n.42 it is possible to visit the OrtoBotanico Universitario, one of the mostancient in Italy, instituted in 1568 anddeveloped along two hectares withthree greenhouses and five thousandspecimens of local and exotic plantsamong which tropical, officinal, succulent,ornamental, etc.From via Irnerio or from via Belle Arti, it ispossible to get to via Indipendenza whereyou can admire the cattedrale di SanPietro: it is of early christian origins, butthe cathedral was built in the 10th centuryand rebuilt in 1411 after a fire and restoredup to the half of the 18th century with thelast changes of the architect AlfonsoTorreggiani.To testify this long period of restoration theinterior of the church keeps works of art

Il Teatro Comunale di BolognaThe Teatro Comunale in Bologna

L’Assunzione della Verginedi Annibale Carracci: pala di cm 177x260tra le opere della Pinacoteca Nazionaledi via Belle Arti

L’Assunzione della Vergineby Annibale Carracci: altar piece of177x260 cm among the works of artof the National Art Gallery in via Belle Arti

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dell’architetto Alfonso Torreggiani. A testi-monianza di questo lungo periodo di lavo-ri l’interno della chiesa racchiude opere digrande importanza di Alfonso Lombardi,Ludovico Carracci e Donato Creti.Altra interessante testimonianza dellesuccessive riedificazioni è costituita dalcampanile a base rettangolare, alto 70metri, che racchiude l’antica torre campa-naria a pianta circolare di origine paleoromanica.A un centinaio di metri dalla cattedrale c’èla Biblioteca Sala Borsa, con ingresso da-vanti alla Fontana del Nettuno. È la piùfrequentata tra le biblioteche pubblichebolognesi e sorge in un antico luogo pub-blico dei mercanti della città, l’ingressoaccede nella grande piazza coperta adue piani con l’altissimo soffitto a casset-toni e il pavimento di cristallo, creato perpoter ammirare gli antichi scavi archeolo-gici e la sedimentazione delle varie civiltàin uno scenario di armonia e di luce. Rivi-vono così secoli di storia, dai primi inse-diamenti di capanne della civiltà villano-viana del VII secolo a.C., alla Felsina e-trusca, alla Bononia romana.La Sala Borsa si sviluppa lungo via UgoBassi, e proprio in fondo a questa via si a-pre piazza Malpighi con la colonna a obe-lisco innalzata nel 1638 dedicata all’Im-macolata Concezione.A fianco della piazza, c’è il cortile dellaBasilica di San Francesco, con il suoChiostro dei Morti, alcune tombe di glos-satori del XIII secolo, maestri dello Stu-dium bolognese che sul rinnovamento delDiritto Romano crearono la moderna giu-risprudenza. Tra le altre possiamo vederele tombe di Accursio, Odofredo e Rolandi-no Romanzi. Sul lato opposto al chiostro c’è l’ingressodella basilica, la più antica intitolata a SanFrancesco dopo quella di Assisi.Costruita dal 1236 è il primo esempio in I-talia di gotico francese, testimoniato dagli

by Alberto Lombardi, Ludovico Carracciand Donato Creti.Another interesting proof of the followingrestorations is the bell tower with arectangular base, 70 meters high, thatkeeps the ancient early christianromanesque bell tower with circular plan.At a hundred meters from the cathedralthere is the Biblioteca Sala Borsa withthe entrance in front of the Fontana delNettuno. It is the most famous bolognesepublic library and it is located in anancient place of the merchants of the city,the entrance gives access to the largecovered square with its two floors, veryhigh paneled ceiling and crystal floorcreated to admire the ancient archeologicalexcavations and the sedimentation of thevarious civilizations in a scenery full ofharmony and light.Centuries of history come alive from thefirst settlement of huts of the villanovancivilization of the 7th century B.C., theetruscan Felsina to the roman Bononia.The Sala Borsa stretches along via UgoBassi and at the end of this street there ispiazza Malpighi with the obelisk columnerected in 1638 dedicated to the

La Biblioteca Sala Borsa con il suopavimento trasparente con vistasugli scavi archeologici

The Biblioteca Sala Borsa withits transparent floor with a viewof the archeological excavations

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archi absidali esterni, anche se le formesono ancora ancorate al gotico romanoben presente nella facciata.Il grande campanile è del 1397 ad operadi Antonio di Vincenzo. L’interno, moltosuggestivo, è a forma di croce latina a trenavate e la centrale, più alta, ha le volte asei spicchi come la cattedrale di NotreDame. Nove le cappelle e molto bello l’al-tare maggiore con una preziosa pala dimarmo, opera dei fratelli Jacobello e PierPaolo dalle Masegne (1388-1392); di par-ticolare interesse la cappella di S. Bernar-dino, del XIII secolo, ornata di terracotta eil sepolcro in cotto dell’antipapa Alessan-dro V realizzato da Niccolò Lamberti nel1424. La biblioteca del convento annessoalla basilica dispone di oltre 35.000 operee annoverava anche la preziosa raccoltamusicale del compositore padre GiovanniBattista Martini, ora trasferita al conserva-torio musicale in piazza Rossini.

Immaculate Conception. Next to thesquare there is the courtyard of theBasilica di San Francesco with its Chiostrodei Morti, some tombe dei glossatori of the13th century, masters of the bologneseStudium on the renewal of the RomanLaw, created the modern jurisprudence.Among the others we can see the tombsof Accursio, Odofredo and RolandinoRomanzi.Opposite the cloister there is the entranceof the church the oldest dedicated to SanFrancesco after the Assisi one. It was builtin 1236 and is the first example of frenchgothic in Italy, testified by the exterior apsearches, even if the shapes are still linkedto the roman gothic still evident in thefaçade.The big bell tower dates back to 1397 byAntonio di Vincenzo. The interior, verysuggestive, is latin cross shaped withthree naves and the central one, thehighest, has the vaults at six wedges likeNotre Dame cathedral. There are ninechapels and very beautiful the high altarwith a precious marble altar piece by thebrothers Jacobello and Pier Paolo dalleMasegne (1388-1392); of particularinterest the cappella di San Bernardino, ofthe 13th century and the shrine of theAntipope Alexander V made by NiccolòLamberti in 1424.The library of the convent part of thechurch has got more than 35.000 worksand included the precious musiccollection of the composer GiovanniBattista Martini, transferred today to theconservatory in piazza Rossini.

Uno dei chiostri con le tombedei glossatori dello Studio bolognesealle spalle della Basilica di San Francesco

One of the cloister with the tombedei glossatori of the bolognese Studiobehind the Basilica di San Francesco

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The town along the road toRavenna and the seaside. Thepower and the wealth.The Due Torri are one of the symbols ofBologna and also the landmark that stoodout against the sky for those who camefrom Ravenna and via Emilia from thesouth.

La città lungo la via per Ra-venna e per il mare. La poten-za e la ricchezza.Le Due Torri sono uno dei simboli di Bo-logna, e probabilmente erano anche il ri-ferimento che svettava in vista della cittàper chi proveniva da Ravenna e dalla viaEmilia da sud.L’attuale piazza di Porta Ravegnana, conle sue torri, era in pratica il punto di arrivoe di partenza per i collegamenti con Ra-

BOLOGNA RAVEGNANA

DA NON PERDERE• La vista di Bologna dalla torre Asinelli• La chiesa dei Santi

Bartolomeo e Gaetano• Il Museo Internazionale della Musica• La Basilica di Santa Maria dei Servi

DA VEDERE• Le Due Torri con la loro inclinazione• La chiesa dei Santi Viale e Agricola• Corte Isolani e le colonne in legno

di Casa Isolani• L’Accademia Filarmonica di Bologna• Palazzo Davia Bargellini• Casa Morandi

The view of Bologna from 98 metersof height of the torre Asinelli

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venna, che già in epoca tardo imperialeera una città di grande importanza, poi di-venuta capitale del governo bizantino inItalia.Quest’area di Bologna era la porta di co-municazione per il commercio verso ilmare e per i rapporti politici ai più alti livel-li: prima con l’Impero e poi con il Papa. Su

NOT TO BE MISSED• The view of Bologna from

torre Asinelli • Chiesa dei Santi

Bartolomeo e Gaetano• The Museo Internazionale

della musica• Basilica di Santa Maria

dei Servi

PLACES TO BE VISITED• The two leaning towers• Chiesa dei Santi

Vitale e Agricola• Corte Isolani and the wooden

columns of Casa Isolani• Accademia Filarmonica

di Bologna• Palazzo Davia Bargellini• Casa Morandi

piazza di Porta Ravegnana with its towers,was the point of arrival and of departurefor the connections with Ravenna, that inthe late imperial period was already atown of great importance and laterbecame the capital of the byzantinegovernment in Italy. This area was the doorof communication for the trade towardsthe sea and for the political relationshipsat the highest level: at first with the Empirelater with the Pope.

La vista di Bologna dai 98 metri di altezzadella torre Asinelli

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tutto svettano da quasi novecento anni ledue torri, appunto: costruite già in pietraagli inizi del XII secolo. Prendono i loronomi dalle famiglie che le fecero costrui-re: la torre Asinelli, alta ben 97,2 metri, a-veva ben poche rivali in misura all’epoca.La pendenza origina uno strapiombo di2,23 metri e la cima è raggiungibile trami-te una scalinata di 498 gradini che porta-no al terrazzino, per godersi una vistamolto suggestiva della città, come feceanche Goethe quando si fermò a Bolognadurante il suo viaggio in Italia.La torre Garisenda già poco dopo la suacostruzione prese un’inclinazione talmen-te forte che si ritiene fu interrotta l’edifica-zione e addirittura, nel XIV secolo, furonodemoliti circa 12 metri, portando l’altezzaagli attuali 48 metri circa. Dante Alighierila vide quando ancora era integra e nonabbassata e la paragonò al gigante Anteochinato a sovrastare lui e Virgilio nel XXXI

The Due Torri have stood out against thesky for almost nine hundred years: theywere already built in stone at thebeginning of the 12th century. Their namescome from the families that built them: thetorre Asinelli, 97,2 meters high, had fewrivals for its dimension at that time. The leaning originates a drop of 2,23meters and the top is reachable throughthe stairs of 498 steps that lead to thesmall terrace in order to enjoy a veryenchanting view of the town, as Goethedid when he stopped in Bologna duringhis journey to Italy. The torre Garisenda soon after itsconstruction leaned so much that itsbuilding was interrupted and in the 14thcentury about 12 meters weredemolished, reaching the height of about48 meters. Dante Alighieri saw it when itwas still intact and he compared it to thegiant Anteo bent over him and Virgilio in

Le Due Torri: il gioco di prospettiva fa sembrare più grande la torre Garisenda

The Due Torri: with the prospective the torre Garisenda seems higher than the Asinelli one

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canto dell’Inferno. Lo strapiombo dell’in-clinazione è di ben 3,4 metri circa rispettoalla base. Insieme alle torri è sistemataanche la statua di San Petronio, protettoredi Bologna. Dalla piazza partono le duestrade che portavano a sud verso il mare:via San Vitale e strada Maggiore.Circa a metà di via San Vitale, all’angolocon piazza Aldrovandi, si può vedere ilTorresotto di San Vitale, antica porta di in-gresso nella cerchia delle mura cittadineerette a metà del XII secolo e poi sostitui-te da una nuova e più ampia muratura al-l’inizio del XIV secolo.Vicino al Torresotto, al civico 50, c’è lachiesa dei Santi Vitale e Agricola, secon-do la tradizione costruita sui resti dell’are-na romana nella quale furono martirizzatii santi che le danno il nome.Nel XVI secolo è stata ricostruita dallemonache benedettine, e ospita opered’arte di pregio, tra le quali la rinascimen-

the XXXI canto of the Hell. The drop of theleaning is of about 3,4 meters opposed tothe basis. Together with the Due Torri thereis the statue of San Petronio, patron Saintof Bologna. From the square it is possibleto see the two doors that lead to theseaside: via San Vitale and stradaMaggiore. At about halfway of via SanVitale on the corner with piazzaAldovrandi, you can see the Torresotto diSan Vitale, an old entrance door inside thetown wall built at the half of the 12thcentury and later they were substituted bya wider wall at the beginning of the 16thcentury.Near the Torresotto at n. 50 there is thechiesa dei Santi Vitale e Agricola,according to the tradition built on theremains of the roman arena in which theabove mentioned saints were martyred. In the 16th century it was rebuilt by thebenedictine nuns and shows works of art

La cripta originaria della prima chiesa dedicata a San Vitale e Agricola

The original crypt of the first church dedicated to Santi Vitale e Agricola

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tale cappella di Santa Maria degli Angelie una cripta della chiesa originale. Alla si-nistra dell’ingresso, incassata nel muro, sitrova la lapide con il sepolcro di Liuzzo DeLiuzzi e di suo nipote Mondino De Liuzzi,medici insegnanti nello Studio bolognese(antico nome dell’università) morti all’ini-zio del XIV secolo. Sul lato opposto allachiesa, poco distante spicca su tutte le al-tre case Palazzo Fantuzzi, con la sua fac-ciata del 1521 particolare per le sue semicolonne bugnate e la decorazione con e-lefanti, allusione allo stemma della fami-glia Fantuzzi. Lungo strada Maggiore si incontra subitola chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaeta-no, praticamente sotto le Due Torri: è trale più antiche di Bologna, ricostruita nel1516 da Andrea da Formigine con il bel-lissimo porticato con colonne decorate.Ancora successivamente ricostruita, al-l’interno si trovano opere di Ludovico Car-racci, Guido Reni e altri maestri del sei-cento bolognese.A pochi passi di distanza dalla chiesa sipuò vedere un esempio di edilizia bolo-gnese porticata del XIII secolo, con CasaIsolani al civico 19. Le altissime travi inquercia del portico (9 metri) reggono il ter-zo piano del palazzo dando anche un for-te slancio visivo alla facciata. Da qui si svi-luppa anche Corte Isolani, un suggestivopercorso tra piccole corti che collega Ca-sa Isolani su strada Maggiore con PalazzoIsolani su via Santo Stefano, dove sorgeanche la Basilica di Santo Stefano.Poco più avanti, sull’altro lato della stradac’è il Museo Internazionale e Bibliotecadella Musica, nelle sale di Palazzo San-guinetti, dove sono esposte preziose col-

of great value like the renaissancecappella di Santa Maria degli Angeli anda crypt of the original church. On the leftof the entrance, in the wall, there is thegrave with the shrine of Liuzzo De Liuzziand his grandson Mondino De Liuzzi,physicians and lecturers of the bologneseStudio (ancient name of the university)that died at the beginning of the 14thcentury.On the opposite side of the church, notvery far there is Palazzo Fantuzzi, withits 1521 façade, very particular for itsbossage semi columns and thedecorations with elephants, allusion to thecoat of arms of the Fantuzzi family. Along strada Maggiore there is the chiesadei Santi Bartolomeo e Gaetano, underthe Due Torri: it is among the oldestchurches in Bologna rebuilt in 1516 byAndrea da Formigine with its beautiful

Il portico di Casa Isolani su stradaMaggiore con le colonne alte 9 m

The portico of Casa Isolani instrada Maggiore with 9 m high columns

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lezioni di strumenti musicali, dipinti e an-che volumi, che si integrano con quellidella biblioteca del conservatorio musica-le in piazza Rossini.Restando in tema musicale, nella vicinis-sima via Guerrazzi al 13, si trova PalazzoCarrati dove, dalla nascita nel 1666, hasede l’Accademia Filarmonica di Bologna.Istituzione prestigiosa e famosa in Euro-pa, al punto da avere avuto Mozart tra isuoi allievi.C’è ancora musica, all’angolo tra viaGuerrazzi e strada Maggiore, dove si a-pre il quadriportico con colonne in marmodella Basilica di Santa Maria dei Servi,che delimita il sagrato con la bella faccia-ta in stile gotico. Costruita alla fine del XIVsecolo con tre navate, la basilica custodi-sce numerose opere d’arte tra le quali laMadonna in Trono di Cimabue, oltre a la-vori di Vitale da Bologna, Lippo di Dalma-sio, Angelo di Michele detto Montorsoli,con la bella pala in marmo sull’altaremaggiore, e altre opere di scuola bolo-gnese tra XVI e XVIII secolo.E la musica coinvolge le attività della ba-silica con un calendario di concerti che sirinnova ogni anno, anche l’organo sullaparete sinistra contribuisce spesso all’e-

portico with decorated columns. It wasrebuilt again later, inside there are worksby Ludovico Carracci, Guido Reni andother masters of the bolognese 17thcentury.At few steps from the church you can seean example of bolognese buildings withporticos that date back to the 13th centurywith Casa Isolani at n.19. The very high oak beams of the portico (9meters) bear the third floor of the palacegiving a slender aspect to the façade.From here there is also Corte Isolani, aninteresting route among the small courtsthat connect Casa Isolani to stradaMaggiore with Palazzo Isolani in via SantoStefano, where there is the Basilica diSanto Stefano.Further on the other side of the streetthere is the Museo Internazionale andBiblioteca della Musica, in the rooms ofPalazzo Sanguinetti, where preciouscollections of musical instruments,paintings and also volumes integratethose of the library of the conservatory inpiazza Rossini. In the nearby via Guerrazziat the n. 13 there is Palazzo Carrati where,since 1666, there is the seat of theAccademia Filarmonica di Bologna. It’s a

QUANDO MOZART SI DIPLOMÒ A BOLOGNA

Poco dopo aver compiuto 14 anni Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) precedutodalla sua fama già consolidata arrivò a Bologna insieme al padre Leopold per incon-trare padre Giovanni Battista Martini, il grande musicista bolognese maestro del con-trappunto.Scopo della visita era quello di ottenere la guida di padre Martini per sostenere l’e-same presso la celebre Accademia Filarmonica di Bologna (ancora adesso nella an-tica sede di via Guerrazzi 13) e diplomarsi quindi Maestro Compositore.Dopo un primo breve soggiorno a fine marzo 1770, durante il quale tenne un con-certo molto seguito in casa del conte Pallavicini, Mozart tornò a Bologna dal 20 luglioal 10 ottobre, per prepararsi all’esame e per passarlo con successo il 9 ottobre 1770. Il compito del giovane Mozart è ancora custodito in originale nell’archivio dell’Acca-demia e la sala da concerto di via Guerrazzi ha preso il nome di Sala Mozart in ri-cordo e in omaggio dell’ospite così gradito e così autorevole.

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secuzione delle musiche in programma.Di fronte al portico della basilica si alza lafacciata di Palazzo Davia Bargellini, conle statue dei due giganti scolpite da enor-mi blocchi di pietra arenaria dell’Appenni-

famous and important institution in Europeas Mozart and other famous musiciansstudied there.There is still music on the corner betweenvia Guerrazzi and strada Maggiore, where

WHEN MOZART GOT HIS DEGREE IN BOLOGNA

When he was just 14 Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) was already famousand he arrived in Bologna with his father Leopold to meet father Giovanni BattistaMartini, the great bolognese master of counterpoint.The aim of the visit was to become one of father Martini’s student to take the examat the famous Accademia Filarmonica di Bologna (still today in via Guerrazzi, 13)and to get the degree as Master Composer. After a short stay at the end of march1770, during which he held a concert at the earl Pallavicini’s house, Mozart cameback to Bologna from the 20th July to the 10th October to study for the exam andpass it successfully on the 9th October 1770.The original work of the young Mozart is still held in the archive of the Academy andthe concert room in via Guerrazzi was called Sala Mozart as a tribute to thewelcomed and important guest.

Una sala del Museo Internazionale della Musica

A room of the Museo Internazionale della Musica

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no bolognese da Gabriele Brunelli eFrancesco Agnesini intorno al 1658. Il pa-lazzo è sede del Museo Davia Bargellini,una raccolta di dipinti (la quadreria) ap-partenuti alla importante famiglia senato-ria bolognese, più un’esposizione di arteindustriale.Percorrendo di nuovo strada Maggioreverso l’esterno, merita una segnalazioneil principesco Palazzo Hercolani, visitabi-le su prenotazione; mentre in via Fondaz-za, ultima traversale destra prima dellaporta e dei viali, si celebra l’arte e la vitadi Giorgio Morandi il celebre pittore bolo-gnese che al numero 36 di questa strettavia porticata abitò dal 1910 al 1964, annodella sua morte.La sua casa studio, ribattezzata CasaMorandi, è stata aperta al pubblico dopoun progetto di ristrutturazione voluto dalComune di Bologna.Nella vicina Piazzetta Morandi sorge lachiesa di Santa Cristina, che si distingue,oltre che per le opere d’arte di cui è ricca,per essere diventata un centro di primopiano per l’ascolto della musica, con unarassegna annuale di concerti e di rappre-sentazioni di interesse internazionale.

you can find the portico with marblecolumns of the Basilica di Santa Maria deiServi that delimitates the churchyard withthe beautiful gothic façade.Built at the end of the 14th century withthree naves, the church holds many worksof art among which the Madonna in Tronoof Cimabue, works by Vitale da Bologna,Lippo di Dalmasio, Angelo di Michele saidMontorsoli, with the beautiful marblealtarpiece on the high altar and otherworks of the bolognese school between16th and 18th century.Music is one of the activities of the churchwith concerts, organized every year, andwith the use of the organ situated on theleft wall.Opposite the portico of the church risesthe façade of Palazzo Davia Bargellini,with the statues of the two giants made byGabriele Brunelli and Francesco Agnesiniin 1658 with enormous blocks ofsandstone coming from the bologneseApennines.The palace is the seat of the Museo DaviaBargellini, a collection of paintings (laquadreria) belonged to an importantbolognese family, and an exhibition ofindustrial art. Going on along stradaMaggiore there is the princely PalazzoHercolani, that can be visited on booking,while in via Fondazza, the last right sidestreet before the porta and the viali(boulevards around the town centre), it iscelebrated Giorgio Morandi’s art and life,the famous bolognese painter that lived(from 1910-1964) in this narrow street atthe n. 36 till his death. His house calledCasa Morandi is opened to the public aftera plan of restoration by the Comune diBologna.Near Piazzetta Morandi there is the chiesadi Santa Cristina, important both for itsworks of art and for its centre of listeningto music with yearly program of concertsand international representations.

L’interno di Casa Morandiin via Fondazza

Interior of Casa Morandivia Fondazza

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The streets of the ancientsuggestions, the churches ofthe saints, the palaces of thepowerful and the Museum ofthe town history.There is an area in Bologna in which thepalaces of the ancient town power andthe symbols of the faith are situated onenext to the other, to testify the two souls ofthe town: between the free Communezone and the area under the Pope

Le strade delle antiche sugge-stioni, le chiese dei Santi, ipalazzi dei potenti e il Museodella storia cittadina.C’è una zona di Bologna nella quale sonovicini uno all’altro i palazzi dell’antico po-tere cittadino e i simboli della fede, quasia testimoniare le due anime della città: trail governo del libero Comune e l’area diinfluenza papale. Questa zona è compre-sa tra via Santo Stefano, via Castiglione epiazza dei Tribunali.Siamo nel cuore della Bologna storica:sotto la torre Asinelli inizia via Castiglione,

BOLOGNA DA SCOPRIREDiscover Bologna

DA NON PERDERE• Il complesso di Santo Stefano• L’arca in marmo e il coro in legno

nella Basilica di San Domenico• Il Museo della Storia di Bologna

a Palazzo Pepoli Vecchio• La Quadreria Zambeccari

a Palazzo Pepoli Campogrande

DA VEDERE• La lapide con l’esenzione agli

studenti su Palazzo della Mercanzia• Palazzo Isolani e Corte Isolani• La chiesa di San Giovanni in Monte• Il Complesso del Baraccano• Casa Carducci

Exterior of the complex of Santo Stefanoand some highlighted buildings

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che dopo pochi passi affianca piazza del-la Mercanzia, dalla quale parte via SantoStefano. Il Palazzo della Mercanzia è ilprimo simbolo del governo cittadino chesi incontra: da oltre sei secoli regola lenorme del commercio a Bologna. Costrui-to nel 1384 sotto la direzione di Antonio diVincenzo e Lorenzo da Bagnomarino, neltempo ha subito danni dal crollo della vi-cina torre Dè Banchi fino alle bombe dellaseconda guerra mondiale, ma sempre è

NOT TO BE MISSED• The complex of Santo Stefano• The marble sarcophagus and the

wooden choir in the Basilica di San Domenico

• The Museo della Storia diBologna at Palazzo Pepoli Vecchio

• The Quadreria Zambeccariat Palazzo Pepoli Campogrande

PLACES TO BE VISITED• The memorial stone with the

exemption to the students onPalazzo della Mercanzia

• Palazzo Isolani and Corte Isolani• Chiesa di San Giovanni in Monte • The complex of Baraccano• Casa Carducci

influence. This area is situated among viaSanto Stefano, via Castiglione and piazzadei Tribunali. We are in the very heart ofhistoric Bologna: under the torre Asinellistarts via Castiglione that, after few steps,stands beside piazza Della Mercanzia.The Palazzo della Mercanzia is the firstsymbol of the town government that canbe seen: for over six centuries it controlledthe rules of the trade in Bologna. It wasbuilt in 1384 under the direction of Antoniodi Vincenzo and Lorenzo da Bagnomarinoand during the centuries the nearby torreDè Banchi partially collapsed up to theEsterno del complesso di Santo Stefano

con alcuni edifici in evidenza

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stato restaurato e ripristinato. Il frontale èaddobbato dal bel balcone in marmo dalquale un tempo si leggevano le sentenzedel tribunale dei mercanti. il lato del pa-lazzo su via Castiglione ha ancora la lapi-de murata all’inizio del XV secolo per ri-cordare pubblicamente l’esenzione dadazi e da altre spese a favore degli scolaridello Studio, l’antico nome dell’università.Sul lato di via Santo Stefano invece, dopopochi metri si apre lo spiazzo che crea u-no degli scorci più suggestivi di Bologna,con Palazzo Isolani a sinistra, e altri pa-lazzi delle signorie cittadine a destra e difronte la Basilica di Santo Stefano. Palaz-zo Isolani risale alla metà del XV secolo,costruito da Lapo Portigiani, fiorentino diFiesole, con uno stile quasi di transizionetra influenze gotiche e rinascimentali to-scane. La facciata è divisa in due ordini o-rizzontali ben distinti, con gli archi a tuttosesto del portico sostenuti dai capitelli co-rinzi delle colonne. Sulla facciata si apre ilpassaggio pedonale di Corte Isolani, checollega il palazzo con Casa Isolani sustrada Maggiore. La Corte è un esempiodell’urbanistica medioevale bolognese,con passaggi coperti e saliscendi, checreano una galleria ora sede di boutique,ristoranti e bistrot.

second world war, but it has always beenrestored.The front is decorated with a beautifulmarble balcony where once thesentences of the merchants’ Court wereread. The side of the palace in viaCastiglione has still the memorial stonewalled up at the beginning of the 15thcentury to remember publicly theexemption from duties and otherexpenses in favour of the students of theStudio, the old name of the university. Onthe side of Santo Stefano, instead, afterfew meters, you can find an open spacewhich is one of the most enchanting viewin Bologna, with Palazzo Isolani on the leftand other palaces of the town seignior onthe right and opposite the church of SantoStefano. Palazzo Isolani dates back to thehalf of the 15th century, built by LapoPortigiani, Florentine from Fiesole, with astyle of transition between the gothic andrenaissance influences. The façade isdivided in two well distinct horizontalorders, with rounded arches of the porticothat are supported by the corinthiancapitals of the columns. On the façadethere is the Corte Isolani’s pedestrianpassage that connects the palace withCasa Isolani in strada Maggiore. The Corteis an example of the bolognese medievaltown planning, with covered passagesthat create a gallery where today there areshops, boutiques, restaurants and bars.On the opposite side the palaces placedside by side create the effect of a singlefaçade with porticos and windowsdifferent among them, but with ahomogeneous overview, with Casa Sfornothat has only one arch of the portico butthe highest of all the others. The sceneryis dominated by the complex of SantoStefano that is part of the holy places ofthe pilgrimage that the bishop Petronio(5th century) wanted to celebrate inBologna. The church in fact is situated on

Uno scorcio di Corte Isolani

A view of Corte Isolani

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Sul lato opposto invece i palazzi affiancatiuno all’altro creano l’effetto di un’unicafacciata con portici e finestre diversi traloro, ma omogenea nella visuale com-plessiva, con Casa Sforno in evidenzaper avere un solo arco del portico ma piùalto di tutti gli altri. Su tutto lo scenario do-mina il complesso di Santo Stefano, chefa parte della dedica ai luoghi santi delpellegrinaggio che il vescovo Petronio (Vsecolo) volle celebrare a Bologna. La Ba-silica infatti sorge a lato di vicolo Gerusa-lemme e anticamente si chiamava leistessa Sancta Jerusalem. Al nucleo origi-nario del V secolo sono state aggiunte al-tre costruzioni, tra il X e il XIII secolo: sul-la piazza si affaccia la chiesa del Crocifis-so a destra, quella del Calvario al centroe quella dei primi martiri cristiani bolo-gnesi Vitale e Agricola a sinistra. Tutte etre ospitano preziose opere d’arte e cele-brazioni della fede come la riproduzione

the side of Vicolo Gerusalemme and inthe past it was called Sancta Jerusalem.At the 5th century original core otherbuildings were added, between the 10thand the 13th century: on the square thereis on the right the chiesa del Crocifisso,in the middle the church of the Calvarioand on the left the church of the firstchristian bolognese martyrs Vitale andAgricola. They hold precious works of artand celebrations of the faith like thereproduction of the Sepolcro di Cristo orthe ancient shrines of the martyrizedSaints. Attention should be given to theCortile di Pilato with a marble washbowlgiven by the longboards in the 8thcentury, the chiesa della Trinità and thebenedictine cloister, among the mostimportant examples of emilianoromanesque, where there is also themuseum with some very valuable piecesof various periods.

La Basilica di San Domenico e l’arca in marmo con le spoglie del Santo

Basilica di San Domenico and the marble sarcophagus with the Saint’s remains

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del Sepolcro di Cristo o gli antichi sarco-fagi dei Santi martirizzati. Meritano atten-zione anche il Cortile di Pilato con un ba-cile in marmo donato dai longobardinell’VIII secolo, la chiesa della Trinità e ilchiostro benedettino, tra i più notevoli delromanico emiliano, dove ha sede anche ilmuseo con alcuni pezzi pregevoli di varieepoche.Di fianco a Santo Stefano continua la ce-lebrazione dei luoghi santi di Gerusalem-me, con una piazzetta che si apre alla finedi una breve salita e dove si trova un altroedificio simbolico: la chiesa di San Gio-vanni in Monte. La costruzione originaledel V secolo è stata ristrutturata nel XIIIsecolo e ricostruita in gotico nel ‘400. Lafacciata evidenzia l’aquila simbolo dell’e-vangelista Giovanni, realizzata da Niccolòdell’Arca nel 1481, e l’interno a tre navateconserva ancora preziose pale d’altare,opere in legno e belle vetrate figurate.

Next to Santo Stefano we continue thecelebration of the holy places ofJerusalem, with a small square at the endof a short rise where there is anothersymbolic building: the chiesa di SanGiovanni in Monte the original building ofthe 5th century was restored in the 13thcentury and rebuilt in gothic style in the15th century. The façade draws attentionto the eagle, symbol of the evangelist Johnrealized by Niccolò dell’Arca in 1481, andthe interior with three naves shows theprecious wooden altarpieces and thebeautiful stained glass windows.From San Giovanni in Monte we can alsocome down in via Castiglione, not far fromthe jesuit ex-chiesa di Santa Lucia, thatoccupies the scene with its imposingfaçade: today it is the seat of the AulaMagna of the university. From there it issimple to reach piazza San Domenicowhere there is the church that holds the

L’ex chiesa di Santa Lucia ora Aula Magna dell’Università di Bologna

The former chiesa di Santa Lucia today the Aula Magna dell’Università di Bologna

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Da San Giovanni in Monte si scende an-che su via Castiglione, non lontano dallaex chiesa gesuita di Santa Lucia, che oc-cupa la scena con il suo imponente fron-tale: attualmente è sede dell’Aula Magnadell’Università. Da lì è facile poi raggiun-gere piazza San Domenico, dove sorge labasilica che custodisce le spoglie delSanto fondatore dell’ordine dei domenica-ni. La costruzione risale alla morte di Do-menico di Guzmàn (1221) e mostra tesorid’arte, con opere di Guercino, LudovicoCarracci, Filippino Lippi e altri.Le spoglie di San Domenico sono conser-vate in una magnifica arca in marmo al-l’interno della cappella a lui dedicata, conopere di Guido Reni. L’arca è impreziositada sculture di Nicola Pisano, importanteartista del ‘200 che ha lasciato un profon-do segno nel senso della umanizzazionedell’arte, fino ad allora sconosciuta nelmedioevo. Nel tempo l’arca di San Dome-nico ha visto aggiungersi lavori di Niccolòdell’Arca, Alfonso Lombardi, Jan BaptisteBoudard. Anche Michelangelo ha contri-

remains of the Saint founder of thedominican order. The building dates backto the death of Domenico di Guzmàn(1221) and it shows treasures of art, withworks by Guercino, Ludovico Carracci,Filippino Lippi and others. The remains ofSan Domenico are held in a magnificentmarble sarcophagus inside the chapeldedicated to him, with works by GuidoReni. The sarcophagus is enriched bysculptures by Nicola Pisano, importantartist of the 13th century that left animportant example of humanization art,that was still unknown in the middle age.During the years other works by Niccolòdell’Arca, Alfonso Lombardi, Jan BaptisteBoudard were added to the sarcophagusof San Domenico. Michelangelo alsocontributed with the angel bearing acandleholder on the right and the SaintsPetronio and Procolo on the back. Thecarved wooden choir is another work ofgreat value by Fra’ Damiano da Bergamo(Damiano Zambelli 1490-1549) it wasalready admired by his contemporaries

Uno dei percorsi del Museo della Storia di Bologna: la battaglia di Fossalta

One of the itineraries of the Museo della storia di Bologna: the battle of Fossalta

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buito con l’angelo reggi candelabro di de-stra e i Santi Petronio e Procolo sul retro.Gli stalli per il coro, in legno intarsiato, so-no un’altra opera degna di nota: realizzatada Fra’ Damiano da Bergamo (DamianoZambelli 1490-1549) fu molto ammiratagià dai suoi contemporanei, che la defini-rono l’ottava meraviglia del mondo. Nellapiazza di fronte alla basilica è sistematala tomba di Rolandino dè Passeggeri(1215-1300) uno dei più grandi giuristi delmedioevo.Di nuovo su via Castiglione, tornando ver-so le Due Torri, al numero 8 si trova Pa-lazzo Pepoli, sede del Museo della Storiadi Bologna, dalla Felsina etrusca fino aigiorni nostri. Attraverso una serie di sezio-ni tematiche si scorre un passato che ri-badisce l’importanza e la particolarità diBologna nei secoli, una storia raccontataattorno ad episodi emblematici, aneddotie temi trasversali che mettono in luce lasocietà e la sua evoluzione nei secoli, lavita quotidiana e il rapporto con l’ambien-te, specialmente con l’acqua dei numero-si canali bolognesi.Altre testimonianze importanti sono Pa-lazzo Pepoli Campogrande, costruito nelXVII secolo di fronte a Palazzo PepoliVecchio e che ospita la Quadreria Zam-beccari: dipinti di maestri emiliani e bolo-gnesi come Ludovico Carracci, France-sco Albani, Guercino e altri; e il Palazzo di

that defined it as the eighth wonder in theworld. In the square opposite the churchthere is Rolandino dè Passeggeri’s grave(1215-1300) one of the most importantjurists of the middle age. Again in viaCastiglione, coming back towards the DueTorri at the n. 8 there is Palazzo Pepoli,seat of the Museo della Storia di Bologna,from the etruscan Felsina up to our days.Through a series of thematic sections thepast flows confirming the importance andthe peculiarity of Bologna in the centuries,a history told with symbolic episodes andstories that show the society and itsevolution in the centuries, the everyday life,the relation with the environment, inparticular with the water of the numerousbolognese canals.Other important examples are PalazzoPepoli Campogrande built in the 17thcentury opposite Palazzo Pepoli Vecchiowhere there is the QuadreriaZambeccari: paintings by masters fromEmilia and Bologna like LudovicoCarracci, Francesco Albani, Guercino andothers; and the Palazzo di Giustizia inpiazza dei Tribunali designed by the greatPalladio, Andrea Della Gondola (1508-1580). Also the chiesa di San Procolo invia D’Azeglio, 52 is worth to be visited; forthe sarcophagus with the remains ofProcolo, one of the first bolognesechristian martyrs and for the art exhibitedin its naves, with works by Lippo diDalmasio and Bartolomeo Cesi. Goingback to via Santo Stefano we reach verysignificant places: Casa Carducci, with theMuseo del Risorgimento and the complexof the Baraccano. Piazza Carduccioverlooking via Dante and the housemuseum is in full sight: the building withCarducci’s flat was bought by queen

Casa Carducci: scorcio della biblioteca

Casa Carducci: a view of the library

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Giustizia in piazza dei Tribunali, progetta-to dal grande Palladio, Andrea Della Gon-dola (1508-1580). Anche la chiesa di San Procolo in via D’A-zeglio 52 merita attenzione: per il sarcofa-go con le spoglie di Procolo, uno dei primimartiri cristiani bolognesi e per l’arte e-sposta tra le sue navate, con opere tra glialtri di Lippo di Dalmasio e BartolomeoCesi.Tornando invece su via Santo Stefano siraggiungono due luoghi molto significati-vi: Casa Carducci, con il Museo del Risor-gimento e il complesso del Baraccano.Piazza Carducci si apre su via Dante, e lacasa museo è subito in bella vista: l’edifi-cio con l’appartamento di Carducci fu ac-quistato dalla regina Margherita di Savoianel 1906 e donato al Comune l’anno do-po, alla morte del poeta, perché venissemantenuto nel suo stato originale e venis-se perpetuato il ricordo del grande uomodi lettere. Casa Carducci occupa il primopiano, con gli ambienti quotidiani, gli og-getti e le memorie di una vita, oltre che ci-meli quali un frammento della tunica diPetrarca incorniciato.La biblioteca di Carducci comprende circa40.000 pezzi tra volumi, fascicoli, periodicied estratti. Oltre al grande spirito culturaledel suo proprietario, la casa museo offreanche lo spaccato di un’abitazione bor-ghese di fine ottocento. Al piano terra sitrova il Museo del Risorgimento, una ras-segna della storia bolognese compresatra l’occupazione bonapartista del 1796 ela fine della prima guerra mondiale nel1918. L’epopea del risorgimento è qui svi-luppata non tanto nel senso eroico dellabattaglia quanto in quello dell’aspetto so-ciale e culturale quotidiano, con riferimen-to appunto a Bologna.

Margherita di Savoia in 1906 and given tothe Town Council the year after when thepoet died in order to keep its originalcondition and to immortalize the greatliterary man.Casa Carducci is on the first floor, with thedaily life rooms, the objects and thememories of a life, and a framed fragmentof Petrarca’s tunic. Carducci’s librarycontains about 40.000 pieces amongvolumes, magazines and essays. Beyondthe great cultural spirit of the owner, thehouse offers also an example of abourgeois house of the late 19th century.On the ground floor there is the Museo delRisorgimento an exhibition of thebolognese history that goes fromBonapartès occupation in 1796 to the endof the first world war in 1918.Risorgimento deeds can be seen here notso much in the heroic sense of the fightbut in the social and cultural aspect withreference to Bologna.

Il santuario della Madonna del Baraccano

Sanctuary of the Madonna del Baraccano

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Where old alleys and rationalistarchitecture palaces livetogether. The area that goes from via Indipendenzatowards the west to via Emilia is particularbecause centuries old streets and the20th century rationalist urbanization livetogether, with palaces built during thefascist period part of the medievalarchitecture of the historic bolognesecentre. Via Indipendenza is quite recent ifwe consider that this straight street was

Dove convivono i vicoli anti-chi e i palazzi dell’architetturarazionalista.L’area che da via Indipendenza si svilup-pa verso ovest per raggiungere la via E-milia è particolare per la convivenza distrade secolari e urbanizzazione raziona-lista del XX secolo, con i palazzi costruitidurante il ventennio fascista inseriti nel-l’architettura medioevale del centro stori-co bolognese.La stessa via Indipendenza è abbastanzarecente, considerato che questa arteriarettilinea fu costruita intorno al 1890 percollegare direttamente la stazione ferro-viaria con piazza Maggiore, diventando il

BOLOGNA ANTICA E M Bologna ancient and m

DA NON PERDERE• La statua di Bonifacio VIII

al Museo Civico Medievale• Il ciclo di affreschi dei Carracci

a Palazzo delle Esposizioni• Gli affreschi al piano superiore

di San Colombano• Il soffitto a cassettoni dell’Oratorio

di San Rocco

DA VEDERE• Il Museo Civico Medievale• La chiesa di Santa Maria di Galliera

e la sua facciata in macigno• L’Oratorio di San Colombano• L’architettura razionalista

di via Marconi

Detail of the cycle of the frescosby Carracci in the Palazzo delle Esposizioni

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ODERNAodern

salotto cittadino che presentava Bolognaai viaggiatori e ai turisti. Prima di allora e-ra invece la parallela via Galliera ad esse-re la strada del passeggio e degli incontritra nobili e facoltosi, nei palazzi che le fa-miglie più in vita si fecero costruire dai mi-gliori architetti. Lungo via Galliera si affac-ciano numerosi edifici di notevole pregioartistico, che ben testimoniano il gustodell’epoca nella quale sono stati costruiti,come ad esempio Palazzo Felicini del1497 o Palazzo Aldrovandi del 1725. Pro-

NOT TO BE MISSED• The statue of Bonifacio VIII

at the Museo Civico Medievale• The cycle of frescos by Carracci

at the Palazzo delle Esposizioni• The frescos on the upper floor

of San Colombano • The paneled ceiling of the

Oratorio di San Rocco

PLACES TO BE VISITED• The Museo Civico Medievale • The chiesa di Santa Maria

di Galliera and its façade• The Oratorio di San Colombano • The rationalist architecture

of via Marconi

built in 1890 to connect the railway stationwith piazza Maggiore, becoming the townsquare that showed Bologna to travelersand tourists. Before this the parallel streetvia Galliera was the main street wherepeople went for a stroll and wealthy andaristocratic families met in the beautifulpalaces built by the best architects. Alongvia Galliera there are a lot of buildings ofgreat artistic value that are the proof of thestyle of the period in which they were built,as for example Palazzo Felicini in 1497 orPalazzo Aldrovandi in 1725. Betweenthese two palaces, on the same side ofthe road, there is the Basilica di SantaMaria Maggiore, the oldest church inParticolare del ciclo degli affreschi

dei Carracci nel Palazzo delle Esposizioni

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prio tra queste due costruzioni, sullo stes-so lato della strada, si trova la basilica diSanta Maria Maggiore, la più antica chie-sa bolognese dedicata alla madonna, conorigini che risalgono al VI secolo, quandovia Galliera era il kardo major della cittàromana, ovvero la principale strada sulladirettrice nord-sud.Risalendo via Galliera verso il centro si in-

Bologna dedicated to Our Lady, its originsdate back to the 6th century, when viaGalliera was the kardo major of theRoman town that is the main north-southoriented street. Towards the centre of via Galliera there isthe seat of the Istituto per I Beni Artistici eCulturali dell’Emilia Romagna, at n. 21,Palazzo Bonasoni and at few steps on theleft there is via Manzoni, where at n.4 thereis the 15th century Palazzo Ghisilardi Favaseat of the Museo Civico Medievale wherenumerous works of art, from the 7th to the15th, are exhibited.It is a collection of great value based onthe period in which Bologna was powerfulpolitically, economically and artistically upto the end of the 16th century, with theNettuno by Giambologna (Jean DeBoulogne) used for the realization of theFountain in piazza del Nettuno.Among the items exhibited the woodenstatue of Bonifacio VIII, covered by goldencopper foils, stands out; it was made byManni di Bandino in 1300. There areitems that go through the centuries fromlangobardic goldsmiths’art and glass orivory works up to the ones of Bentivogliocourt life. Palazzo Fava extends also tothe Palazzo delle Esposizioni, an areadedicated to hold exhibitions from publicand private collections. But the rooms ofthe palace are a permanent work of art,with the great cycle of frescos byAgostino, Annibale and LudovicoCarracci, that in eighteen panels show themyth of Giasone and Medea. The workwas ordered by Filippo Fava to Carracciin 1584 and it is considered one of themasterpiece of renaissance painting.

La statua di Bonifacio VIII inlamina dorata nel Museo Civico Medievale

The statue of Bonifacio VIII in golden foilin the Museo Civico Medievale

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contra anche la sede dell’Istituto per i Be-ni Artistici e Culturali dell’Emilia Roma-gna, presso Palazzo Bonasoni al numero21, e pochi passi dopo sulla sinistra si a-pre via Manzoni, dove al numero 4 si tro-va il quattrocentesco Palazzo GhisilardiFava, sede del Museo Civico Medievale:qui sono esposte numerose opere d’arteche vanno dal VII al XV secolo, è una col-lezione di grande pregio incentrata sulperiodo nel quale Bologna ha espresso lasua maggiore forza politica, economica equindi artistica, con una estensione tem-porale fino al ‘500 inoltrato, con il modellodel Nettuno di Giambologna (Jean DeBoulogne) utilizzato per la realizzazionedella fontana della vicina piazza del Net-tuno. Tra il numeroso materiale espostospicca la statua di Bonifacio VIII in legnoricoperto di lamine di rame dorato, realiz-zata nel 1300 da Manno di Bandino. Traarte orafa di epoca longobarda e opere in

Opposite Palazzo Fava you can find thechiesa di Santa Maria di Galliera and theex-Oratorio di San Filippo Neri. The churchdates back to the 14th century and in thecenturies it was enriched with the façaderich of statues and with the frescos andpaintings by Francesco Albani, Guercino,Giuseppe Marchesi and other artists. Theex-Oratorio di San Filippo Neri wasdesigned by Alfonso Torreggiani (1682-1764) and inside there are sculptures byAngelo Pio and paintings by FrancescoMonti, two artists that interpreted thebolognese barocchetto. It shows also thefresco Ecce Homo by Ludovico Carracciand the organ rebuilt to substitute the onedestroyed by the second World Warbombing.In via Galliera opposite via Manzoni thereis via Parigi, where at n.5 there is theOratorio di San Colombano, built at theend of the 16th century to contain the

L’interno di San Colombano con l’esposizione Tagliavini degli strumenti musicali

The interior of San Colombano with the Tagliavini exhibition of the musical instruments

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vetro o in avorio si attraversano i secoli fi-no alle testimonianze della vita di cortedei Bentivoglio. Palazzo Fava si estendeanche con il Palazzo delle Esposizioni,un’area dedicata ad ospitare mostre pro-venienti da collezioni pubbliche e private.Ma già le sale del palazzo sono un’operad’arte permanente, con il grande ciclo diaffreschi di Agostino, Annibale e LudovicoCarracci, che in diciotto riquadri sviluppail mito di Giasone e Medea. L’opera fucommissionata ai Carracci da Filippo Fa-va nel 1584, ed è considerata uno dei ca-polavori della pittura del rinascimento.Di fronte a Palazzo Fava si trovano lachiesa di Santa Maria di Galliera e l’ex O-ratorio di San Filippo Neri. La chiesa risa-le al XIV secolo e nel tempo è stata arric-chita con la facciata in macigno ricca distatue e con gli affreschi e i dipinti di Fran-cesco Albani, Guercino, Giuseppe Mar-chesi e altri artisti.L’ex oratorio di San Filippo Neri fu proget-tato da Alfonso Torreggiani (1682-1764) eall’interno espone sculture di Angelo Pioe dipinti di Francesco Monti, due artistiche bene interpretarono lo spirito del ba-rocchetto bolognese. Ospita anche l’affre-sco ricollocato Ecce Homo di LudovicoCarracci e l’organo ricostruito in sostitu-zione di quello distrutto dai bombarda-menti delle seconda guerra mondiale.Ancora su via Galliera, di fronte a viaManzoni si apre via Parigi, dove al nume-ro 5 si trova l’oratorio di San Colombano.Costruito alla fine del XVI secolo per con-tenere la Madonna dell’Orazione di Lippodi Dalmasio (1360-1410). L’edificio fa par-te di un complesso di costruzioni sortenei secoli intorno al nucleo originale, lachiesa di San Colombano, voluta nel 610dal vescovo Pietro I discepolo del mona-co irlandese Colombano, fondatore delmonastero di Bobbio.Il complesso è stato restaurato recente-mente, e i lavori hanno portato alla luce u-

Madonna dell’Orazione by Lippo diDalmasio (1360-1410). The building is partof a complex built around the original unit,the chiesa di San Colombano, wanted bythe bishop Pietro I in 610, disciple of theIrish Colombano monk founder of Bobbiomonastery. The complex has been recentlyrestored and a late romanesque crypt anda painting of Jesus Christ on the crossbetween the Virgin and San Giovannicame to light.The small church that holds the fresco byLippo di Dalmasio is particular for thedecorated vault of the end of the 18thcentury by Flaminio Innocenzo Minozziand for the frescos of the late renaissancebolognese school of Lionello SpadaLorenzo Garbieri and Lucio Massari.Upstairs you can see the congregationalroom decorated with works by bolognesepainters of the school of Carracci: a cycleof frescos inspired to the Passione e alTrionfo di Cristo.San Colombano shows also the collectionof old musical instruments given by LuigiFerdinando Tagliavini and the musicallibrary given by the heirs of the master

La Madonna di Lippo di Dalmasio ospitataa San Colombano

The Madonna of Lippo of Dalmasioshown in San Colombano

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na cripta di età tardo romanica e un dipin-to murale del XIII secolo che ritrae Cristoin croce fra la Vergine e San Giovanni. Lachiesetta che ospita l’affresco di Lippo diDalmasio è particolare per la volta deco-rata alla fine del XVIII secolo dal quadra-turista bolognese Flaminio Innocenzo Mi-nozzi e per gli affreschi di scuola bologne-se tardo rinascimentale di Lionello Spa-da, Lorenzo Garbieri e Lucio Massari. Alpiano superiore si può vedere l’aula con-gregazionale riccamente decorata con o-pere di pittori bolognesi della scuola deiCarracci, protagonisti della celebre glorio-sa gara: un ciclo di affreschi ispirati allaPassione e al Trionfo di Cristo.San Colombano ospita anche la collezio-ne di strumenti musicali antichi donata daLuigi Ferdinando Tagliavini e la bibliotecamusicale donata dagli eredi del maestroOscar Mischiati.Da via Parigi in pochi metri si raggiungevia Montegrappa, dove al numero 15 c’èla chiesa dei Santi Gregorio e Sirio, co-struita nel 1532 e che ospita preziosi di-pinti di scuola bolognese di Annibale eLudovico Carracci, Camillo Procaccini eDenijs Calvaert, artista olandese e bolo-gnese acquisito. La chiesa fa angolo convia Nazario Sauro, dove ha sede la Biblio-teca d’Arte e di Storia nella ex chiesa diSan Giorgio in Poggiale, al numero 22: inquesto edificio antico sono collocate alcu-ne opere d’arte contemporanea di Clau-dio Parmiggiani e Piero Pizzi Cannella.Questa unione tra antico e moderno trovaspazio nella vicina via Marconi, stradanata nel 1936 (dopo lavori di coperturadei canali navigabili) con il nome originaledi via Roma. La nuova strada fu un eser-cizio di architettura modernista con sensoneoclassico, come ad esempio il PalazzoLancia all’angolo con via Riva Reno, pro-

Oscar Mischiati. From via Parigi in fewmeters you can reach via Montegrappa,where at n.15 there is the chiesa dei SantiGregorio e Sirio, built in 1532 and thatshows precious paintings of thebolognese school of Annibale andLudovico Carracci, Camillo Procacciniand Denijs Calvaert Dutch artist andbolognese by adoption. via Nazario Sauro,where there is the Biblioteca d’Arte e diStoria in the ex-chiesa di San Giorgio inPoggiale, at n. 22 in this old building thereare some contemporary works of art byClaudio Parmiggiani and Piero PizziCannella. This union between old andmodern can be found in via Marconi,street built in 1936 (after the coveringworks of the ship canals) with the originalname of via Roma. The new street was anexample of modernist architecture withneoclassical sense, like Palazzo Lancia onthe corner with via Riva di Reno, designedby Paolo Graziani with monumental andmetaphysical inspiration. Another palace

Le geometrie di Palazzo Faccetta Nera

The geometries of Palazzo Faccetta Nera

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gettato da Paolo Graziani con ispirazionemonumentale e metafisica. Un altro pa-lazzo ad angolo che riprende lo stile ra-zionalista del periodo è il Palazzo delGas, quasi una cuspide tra via Marconi evia Lame, progettato da Alberto Legnani.Un forte richiamo al periodo lo si trovacon il Palazzo Faccetta Nera, di France-sco Santini, con il suo frontale scuro, legeometrie lineari delle finestre e il motivodecorativo in rilievo a losanghe concentri-che, unico fino a quel momento.Risalendo via Marconi si incrocia via SanFelice, per tornare all’arte classica con lachiesa di Santa Maria della Carità, al nu-mero 64. Ricostruita nel 1583 e ampliataun secolo dopo, all’interno ospita opere dipittori bolognesi dal XVI al XVIII secolo,tra i quali Giovanni Luigi Valesio, AnnibaleCarracci, Carlo Cignani, MarcantonioFranceschini, Luigi Crespi e altri. Non lon-tano si trova via Calari, dove al numero 4c’è l’Oratorio di San Rocco: l’interno ha unprezioso ciclo di affreschi eseguiti da al-lievi dei Carracci a partire dal 1618, e mo-strano la vita del santo in undici affreschialle pareti. Bellissimo è il soffitto decoratoa cassettoni con uno straordinario effettoillusorio della prospettiva.

on the corner that takes again therationalist style of the period is Palazzodel Gas, almost a spire between viaMarconi and via Lame, designed byAlberto Legnani. Another call to the periodis Palazzo Faccetta Nera by FrancescoSantini, with its dark front, the lineargeometries of the windows and thedecorative concentric lozenge design inrelief.Going along via Marconi you cross viaSan Felice, to go back to the classical artwith the chiesa di Santa Maria della Carità,n. 64. Rebuilt in 1583 and enlarged thecentury after, in the interior there are worksby bolognese painters from the 16th to the18th century, among whom Giovanni LuigiValesio, Annibale Carracci, Carlo Cignani,Marcantonio Franceschini, Luigi Crespiand others. Not far there is via Calari, where at n.4there is the Oratorio di San Rocco: theinterior has a precious cycle of frescosmade by pupils of Carracci starting from1618 and show the life of the saint ineleven frescos on the wall. It is verybeautiful the decorated paneled ceilingwith an extraordinary illusionary effect ofthe perspective.

Particolare del soffitto decorato a cassettoni nell’Oratorio di San Rocco

Detail of the decorated paneled ceiling in the Oratorio di San Rocco

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From the historical centre,along the portico holding theworld record, up to the hill ofthe Basilica.Bologna is famous in the world to be thetown of the porticoes, most of which arevery ancient and were used for centuriesto protect from the rain during strolls inBologna.This itinerary which goes up to the Colledella Guardia, for example, is all coveredand walkable and, in the part that startsfrom Porta Saragozza, is 3,796 mt long

Dal centro storico, lungo ilportico dei record, fino al col-le della Basilica.Bologna è famosa nel mondo per esserela città dei portici, quasi tutti molto antichie con secoli di servizio a protezione dallapioggia e dal sole, durante le passeggiatedei bolognesi.Questo itinerario che porta fino al Colledella Guardia, per esempio, è percorribiletutto al coperto e addirittura, nel tratto cheparte da Porta Saragozza, vanta la lun-ghezza record di 3.796 metri con un por-tico unico, compreso di attraversamentosopraelevato (e coperto) della strada. Seguendo un fil rouge che riguarda an-

LUNGO I PORTICI E A SANAlong the porticoes and

DA NON PERDERE• Il gruppo scultoreo di Alessandro Algardi nella chiesa di San Paolo Maggiore• La camminata sotto il portico di San Luca• Il panorama dalla cima del Colle della Guardia

DA VEDERE• I portici e i cambi di stile e di pavimentazione tra un palazzo e l’altro• La chiesa di San Paolo Maggiore• L’icona bizantina della Madonna nella Basilica di San Luca

The Basilica di San Luca overlooksBologna from the Colle della Guardia

LUCAat Saint Luca’s

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che la Basilica di San Petronio si può par-tire dal portico dell’Archiginnasio, lateralealla basilica, per poi proseguire lungo viaFarini e via De’ Carbonesi: all’angolo convia Collegio di Spagna la chiesa di SanPaolo Maggiore domina lo spazio, conl’ampia facciata che si staglia come unpalcoscenico.La chiesa fu costruita a partire dal 1606dai Chierici Regolari di San Paolo (i Bar-nabiti) per opera di padre Giovanni Am-brogio Mazenta (1565-1635) architetto esacerdote della stessa confraternita.

with a unique portico, including theelevated pedestrian crossing (covered) ofthe street.Following a common theme (fil rouge)concerning also the Basilica di SanPetronio, it is possible to start from theArchiginnasio portico, on one side of thebasilica, going ahead towards via Fariniand via De’ Carbonesi: on the corner withvia Collegio di Spagna the chiesa di SanPaolo Maggiore overlooks with its widefaçade standing out like a stage.The church was built in 1606 by theChierici Regolari di San Paolo (theBarnabiti) thanks to father GiovanniAmbrogio Mazenta (1565-1635) architect

NOT TO BE MISSED•The sculptural group by Alessandro Algardi of chiesa di San Paolo Maggiore•The walk under the portico of San Luca •The view from the top of the Colle della Guardia

PLACES TO BE VISITED•The porticoes and the changes of style and pavements among the palaces•The chiesa di San Paolo Maggiore•The byzantine icon of the Madonna of Basilica di San Luca

La Basilica di San Luca che dominaBologna dal Colle della Guardia

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Il frontale, imponente e armonico al tem-po stesso, fu ultimato nel 1636 ad operadi Ercole Fichi, scultore romagnolo moltoattivo a Bologna.L’interno colpisce subito per le volte ricca-mente dipinte da Antonio e Giuseppe Rol-li, che raffigurano San Paolo nell’aeropa-go di Atene. Sono visibili anche opere diGuercino (Giovanni Francesco Barbieri)di Giuseppe Maria Crespi, di LudovicoCarracci e un bellissimo altare maggiorecon gruppo scultoreo di Alessandro Algar-di: la Decollazione di San Paolo opera del1644.La chiesa sorge a lato del Collegio diSpagna, dove per alcuni mesi soggiornòanche re Carlo I di Spagna quando nel1530 fu incoronato da papa Clemente VII,in San Petronio appunto, Carlo V Impera-tore del Sacro Romano Impero. Chissàquante volte lo stesso Carlo avrà percor-so questi portici per raggiungere piazzaMaggiore dal suo alloggio. Il Collegio diSpagna fu costruito nel 1364 con un la-scito dell’arcivescovo di Toledo Egidio Ca-rilla Albornoz, che fu nominato legatopontificio a Bologna. L’edificio ospitava glistudenti spagnoli che arrivavano per fre-quentare lo Studio, come era anticamen-te chiamata l’università cittadina. I lavori furono affidati a Matteo di Giovan-nello, artista umbro conosciuto come Gat-tapone, al quale il cardinale Albornoz a-veva già affidato alcuni incarichi per forti-ficazioni militari, tra cui la rocca di Spole-to: e proprio con quest’ultima il Collegio diSpagna mostra precise analogie nelle so-luzioni architettoniche del cortile. Dopo il

and priest of the same confraternity. The front, imposing and harmonious at thesame time, was finished in 1636 by ErcoleFichi, a sculptor from Romagna known inBologna.The interior is amazing for the vaultspainted by Antonio and Giuseppe Rolli,representing San Paolo in the Aeropagusin Athens (the supreme council in Athens).There are also works by Guercino(Giovanni Francesco Barbieri), byGiuseppe Maria Crespi, by LudovicoCarracci and a very beautiful high altarwith a sculptural group by AlessandroAlgardi: the Decollazione di San Paolowork of art dated 1644.The church rises up on the side of theCollegio di Spagna where also KingCharles I of Spain stayed for somemonths when he was crowned, in SanPetronio, Charles V Emperor of the HolyRoman Empire by pope Clemente VII in1530. Perhaps also Charles will havewalked along these porticoes to reachpiazza Maggiore from his residence.The Collegio di Spagna was built in 1364thanks to a bequest of the archbishop ofToledo Egidio Carilla Albornoz that wasappointed papal legate in Bologna. Thebuilding was the residence of the Spanish

Chiesa di San Paolo Maggiorela Decollazione del Santo, opera scolpitada Alessandro Algardi

Chiea di San Paolo Maggiore theDecapitation of the Saint, work of art by Alessandro Algardi

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soggiorno di Carlo V il nome è diventatoReal Collegio di Spagna e da allora finoad oggi tutti i successori al trono spagno-lo hanno sempre rinnovato il patrocinioreale a questa enclave spagnola nel cuo-re di Bologna.Il Collegio si affaccia anche su via Sara-gozza, e proseguendo – sotto i portici –lungo questa strada si arriva ai viali di cir-convallazione e al cassero di Porta Sara-gozza. Questa struttura è una delle dodiciantiche porte di ingresso della città ed ètestimonianza della poderosa cerchiamuraria in pietra, eretta a protezione diBologna nel XIV secolo, in sostituzione diquella in legno. Le mura furono abbattutenel 1902 come risultato dell’espansioneurbanistica dell’epoca. Proprio da PortaSaragozza, attraversati i viali, inizia il por-tico più lungo al mondo, che conduce finoin cima al Colle della Guardia e alla Basi-lica di San Luca. Sono ben 3.796 metri dicammino coperto e ben pavimentato, fat-to di 316 arcate per il cammino in pianurada Porta Saragozza all’arco del Meloncel-lo, e di 350 arcate per i tratto collinare dalMeloncello fino al santuario della Madon-na di San Luca, per un totale di 666 archi. Il numero delle arcate ha un profondo si-gnificato simbolico: 666 è il numero dia-

students that arrived here to attend theStudio, as it was called the university ofthe town.The work was given to Matteo diGiovannello an artist from Umbria knownas Gattapone, who had already built forthe cardinal Albornoz some militaryfortifications among which the fortress ofSpoleto which shows analogies with theCollegio di Spagna in the architecturalsolutions of the courtyard.After the stay of Charles V the namebecame Real Collegio di Spagna andsince then all the successors of thespanish throne have renewed the royalpatronage to this spanish enclave in theheart of Bologna.The Collegio looks out onto via Saragozzaand going on - under the porticoes –along this street we get to the ring roadand to Porta Saragozza. This door is oneof the twelve ancient doors of entrance ofthe town and it shows the powerful stonecity wall built to protect Bologna in the14th century, in place of the wooden one.The walls were broken down in 1902 as aresult of the urban expansion of theperiod.Just from Porta Saragozza, after crossingthe avenues, the longest portico in theworld begins and it brings up to the top ofthe Colle della Guardia and to San Luca’sBasilica.It’s a 3,796 mt walk covered and wellpaved, with 316 arches from PortaSaragozza to the Arco del Meloncello andwith 350 arches along the way to the hillfrom Meloncello to the Sanctuary of

L’Arco del Meloncello nel portico di SanLuca in un gioco di specchi. L’Arco segnal’inizio della salita verso la basilica

The Arch of the Meloncello in the porticoof San Luca in a mirror effect. The Arch is thebeginning of the uphill towards the basilica

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bolico e il lungo portico che si snoda si-nuoso richiama il serpente, ovvero il de-monio, e terminando ai piedi del santua-rio rimanda all’iconografia del diavolosconfitto e schiacciato sotto il piede dellaMadonna.La camminata per salire fino in cima alColle della Guardia è una tradizione cheinizia nel XII secolo, quando viene co-struita la prima chiesa a custodia e prote-zione di una icona di scuola bizantina cheraffigura la Madonna col bambino e che latradizione religiosa attribuisce a San Lu-ca.Il culto di questa Madonna di San Luca fusubito tale che l’afflusso dei pellegrini ri-chiese una più grande e adeguata chie-sa, e così nel 1194 fu posta la prima pie-tra di costruzione arrivata direttamente daRoma e benedetta da papa Celestino III.Per secoli dunque migliaia di pellegrinitracciarono la salita al colle semplicemen-te col lavoro dei propri passi: prima unsemplice sentiero e poi una mulattiera, la-stricata per agevolare il cammino.Tutto cambia però nel 1674, quando ini-ziano i lavori del portico, destinato ad es-sere ancora oggi il più lungo esistente almondo.La costruzione del portico fu completatadall’architetto bolognese Carlo FrancescoDotti (1670-1759) al quale si deve anchela realizzazione della nuova Basilica diSan Luca e dell’Arco del Meloncello, ilpunto dove il portico inizia il percorso insalita fino alla sommità del Colle dellaGuardia.Il portico merita di essere percorso tutto,

Madonna di San Luca, for a total of 666arches.The number of the arches has a symbolicmeaning: 666 is the devil number and thelong winding portico recalls the snake, orthe demon, that arrives on the feet of theSanctuary symbolising the image of thedevil defeated and crushed under the footof Virgin Mary. The walk to get to the top of the Colledella Guardia is a tradition that starts in12th century, when it is built the firstchurch to protect an icon of byzantineschool representing Madonna and childand that the tradition attributes to SaintLuca.The worship of this Madonna di San Lucabrought a lot of pilgrims and the necessityof building a larger church and for thisreason in 1194 was put the first stonecoming from Rome and blessed by thepope Celestino III.For centuries thousands of pilgrimsblazed the trail to the hill simply with theirsteps: at first it was a simple path then amule track, paved to facilitate the way.Everything changes in 1674 when the

La salita lungo il portico di San Luca coni suoi 666 archi: prima di arrivare alla basi-lica si può vedere già Bologna dall’alto

The uphill along the portico of San Luca withits 666 arches: before arriving at the basilicayou can get a bird's eye view of Bologna.

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fino alla basilica: il panorama dall’alto delcolle sarà un ulteriore premio, oltre allasuggestione di muoversi dentro questolungo corridoio di arcate e colonne.Chi volesse fermarsi prima può farlo all’Ar-co del Meloncello, prima che inizi la salita:lasciando il portico di via Saragozza perquello dello stadio Dall’Ara, con una brevecamminata si può arrivare alla chiesa diSan Girolamo della Certosa, antico cen-tro monastico poi adibito a cimitero citta-dino. Le origini risalgono all’insediamentodei certosini nel 1333. La chiesa fu poicompletata nel XVII secolo con la podero-sa torre campanaria che sovrasta l’edifi-cio. L’interno è ricco di opere d’arte, connotevoli lavori di maestri della scuola bo-lognese, e con un bellissimo coro in legnointarsiato del 1539 a opera di Biagio de’Marchi.La chiesa è attorniata da alcuni chiostrimolto interessanti, come quello dellaCappella o quello delle Madonne, arric-chito da svariate immagini sacre, trasfe-rite da altre chiese bolognesi durante lasoppressione napoleonica alla fine delXVIII secolo.

works for the portico started designed tobe still today the longest in the world.The building of the portico was completedby the architect from Bologna CarloFrancesco Dotti (1670-1759) whodesigned the new Basilica di San Lucaand the Arco del Meloncello, from wherethe portico starts its path up to the top ofthe Colle della Guardia.The portico is worth a walk through up tothe basilica. The view from the hill willbe a further prize, in addition to theawesomeness of moving through thislong corridor of arches and columns.Who wants, can stop and rest at the Arcodel Meloncello before starting the walk:leaving the portico in via Saragozza forthe one of Dall’Ara stadium, with a shortwalk you can get to the Chiesa di SanGirolamo della Certosa, old monasterythat later became the town cemetery. Itsorigins date back to the settlement of thecertosini in 1333. The church was thencompleted in the 17th century with thepowerful bell tower overlooking thebuilding. The interior is rich of works of art withoutstanding works by masters from theschool of Bologna and with a beautifulwooden carved choir by Biagio de’Marchi in 1539.The church is surrounded by some veryinteresting cloisters like the one of theChapel or of the Madonne, enriched withvarious sacred images, transferred fromother churches in Bologna duringnapoleonic suppression at the end of the18th century.

Particolare dell’icona della Madonna di SanLuca coperta da una lastra d’argento nelXVII secolo

Detail of the icon of the Madonnadi San Luca covered with a silver sheetin the 17th century.

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Un percorso tra le torri di Bo-logna con il naso all’insù an-che seduti su due ruote.AIAS Bologna è una associazione onlusnata nel 1962 che riunisce persone disa-bili, i loro familiari, volontari e operatori.Cura direttamente, o in convenzione conEnti Pubblici, servizi di sostegno ai disa-bili e alle loro famiglie in vari ambiti: scuo-la, lavoro, ausili tecnologici, vita quotidia-na. Partecipa a programmi promossidall’Unione Europea con iniziative ricono-sciute come modello locale. Obiettivo diAIAS è assicurare e promuovere il dirittodei disabili ad una vita serena e integratanella società.

AIAS opera nei seguenti settori: associa-tivo, con sportello sociale, orientamentoai servizi e tutela dei diritti. Soggiorni, at-tività di tempo libero, cohousing e labora-tori espressivi.Servizi alle persone, con assistenza do-miciliare, interventi educativi individuali odi gruppo; centri residenziali e centri diur-ni per adolescenti e per adulti.Servizi di consulenza con ausilio alle per-sone, alle famiglie e agli operatori; sup-porto e formazione in convenzione con la

An itinerary among the towersof Bologna looking upwardseven il sitting on a wheelchair.AIAS Bologna is an association onlusborn in 1962 gathering people withdisabilities, their families, volunteers andoperators. It deals directly or in an

NIENTE PUÒ FERMARCINothing can stop us

The Due Torri and San Petronio: Bolognasymbols seen with the nose in the air

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Pubblica Amministrazione, Università e I-stituti Scolastici. Progetti a livello locale ed europeo perprevenire dall’esclusione sociale; promo-zione culturale e di politiche sulla disabi-lità; formazione professionale per opera-tori; diffusione di tecnologie per disabili.

agreement with public entities, withservices of support for people withdisabilities and families in several fields:school, work, technological aids, daily life.It takes part into programmes promotedby the E.U. with initiatives recognised asa local example. AIAS goal is to promotethe right of people with disabilities to havea good and happy life integrated insociety. AIAS operates in the followingsectors: association, with social help desk,orientation to services and protection ofthe rights. Stays, free time activities andexpressive laboratories.Services to people, with home care,individual or group educational actions;residential centres and day-time centresfor teenagers and adults. Support, withservices of counseling to people, familiesand to the operators; support andeducation in agreement with the publicadministration, the University, and schools.Projects at local and european level toprevent from social exclusion; promotionof culture and of policies for disability;professional education for operators;distribution of technologies for peoplewith disabilities.ECC european certification body. Thinkingof Bologna as a town more and morewelcoming, AIAS suggests an itinerary ofabout 3 km along the streets of the towncentre looking upwards among towers,buildings and churches.The itinerary starts from piazza Roosevelt,where there are several car-parking

Le Due Torri e San Petronio: i simboli diBologna visti con il naso all’insù

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Certificatore europeo ECC.Pensando ad una Bologna sempre piùaccogliente AIAS propone un percorso dicirca 3 km per le vie del centro storico conil naso all’insù tra torri, palazzi e basili-che.Il percorso inizia da piazza Roosevelt, do-ve si trovano vari parcheggi riservati ai di-sabili, la prima torre del percorso la torredei Lapi, dal 1359 di proprietà del Comu-ne e inglobata nelle mura di Palazzo D’Ac-cursio in via IV Novembre poi in piazzaGalileo la torre degli Agresti (XIII sec.),dall’elegante restauro secentesco, di fron-te alla questura.Girare a sinistra in via Marescalchi, pas-sata via De’ Fusari si arriva in piazza deiCelestini: sulla destra Vicolo Spirito Santoper vedere la Casa torre dei Catalani (XIIIsec.). Sulla piazza all’angolo con via D'A-zeglio al primo piano la casa museo delcantautore bolognese Lucio Dalla, a fian-co del balcone la decorazione che lo ri-corda.Si attraversa via d’Azeglio per entrare in

reserved to people with disabilities, thefirst tower the torre dei Lapi, since 1356 ofproperty of the municipality andincorporated into the walls of PalazzoD’Accursio in via IV Novembre, then inpiazza Galileo the torre degli Agresti(Agresti Tower 13th century) with theelegant 17th century restoration, oppositethe police station. Turning left into viaMarescalchi, after via Dè Fusari, you get topiazza dei Celestini: on the right vicoloSpirito Santo to see the Casa torre deiCatalani (13th century). In the square onthe corner with via D’Azeglio, on the firstfloor, there is the famous bolognesesongwriter Lucio Dalla’s house - museum,next to the balcony there is a decorationreminding us of him. Cross via D’Azeglio toenter into Corte Galluzzi where you canfind the torre dei Galluzzi (13th century)which takes back to the tragic memory ofVirginia Galluzzi and Alberto Carbonesi,Romeo e Giulietta bolognesi, today abookshop with entrance from via D’Azeglio34/E (wc accessible). From Corte Galluzzicrossing piazza Galvani, turn left into viaDell’Archiginnasio, without going under theportico. At the crosswalk with via DeiMusei (it’s better to remain outside theportico), turn right into via Clavature whereit is possible to see the santuario SantaMaria della Vita where is kept the groupof statues of the Compianto sul Cristomorto by Niccolò dell'Arca, masterpieceof the 15th century, sculpture ofunequalled dramatic power, then on theright going towards via Marchesana(small uphill) at n.4 torre dei Carrari of the14th century origin, today a private house.At the bottom take on the left via DèFoscherari, then on the right into via DèToschi you get to piazza Minghetti to seethe torre dei Toschi cut off over the Casedei Caccianemici.Go ahead the piazzetta del Francia, thenon the left into via Castiglione, up to piazza

Le antiche colonne in legno nei palazzidi piazza della Mercanzia

The ancient wooden columnsin the palaces of piazza della Mercanzia

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Corte Galluzzi dove si incontra la torre deiGalluzzi (XIII sec.) che riporta alla tragicamemoria di Virginia Galluzzi e Alberto Car-bonesi, i Romeo e Giulietta bolognesi, og-gi libreria con ingresso accessibile da viaD’Azeglio 34/E (wc accessibile). Da Corte Galluzzi si esce attraversandopiazza Galvani, si percorre a sinistra viadell’Archiginnasio, senza entrare sotto ilporticato. All’incrocio con via dei Musei (èconsigliabile rimanere fuori dal portico) sivolta a destra in via Clavature lì si vede ilsantuario Santa Maria della Vita dove ècustodito il gruppo di statue del Compian-to sul Cristo morto di Niccolò dell'Arca,capolavoro della scultura quattrocentescadi ineguagliata forza drammatica, poi adestra risalendo via Marchesana (in leg-gera salita) al n. 4 la torre dei Carrari di o-rigine trecentesca, oggi residenza privata.In fondo si prende a sinistra in via de’ Fo-scherari, quindi a destra in via de' Toschisi arriva in piazza Minghetti per vedere latorre dei Toschi, mozzata posta sopra leCase dei Caccianemici.

Della Mercanzia, you get to via SantoStefano at n. 4 torre degli Alberici situatednext to the 13th century Case Serracchioli,still keeps the old shop dated back to1273.On the left along via del Luzzo, you get tostrada Maggiore where in the distanceover the porticoes towards Porta Mazzini(left side) it’s possible to see the torredegli Oseletti; cross the street and goahead towards via Castel Tialto, taking viaSan Vitale (portico on the right side) up topiazza di Porta Ravegnana. Here are theDue Torri symbol of medieval Bologna: thetorre Asinelli (97 m) and the torreGarisenda (48 m) mentioned in the DivinaCommedia (there is a gravestone withsome lines). Proceed along via Rizzoli upto n.34 going into the Galleria Acquaderniwhere there was the ancient chiesa di SanGiobbe. You are in via Oberdan, on theright and then on the left you get to viaSan Niccolò (past the church) on the rightin via degli Albari and then into via Albirolithere is the Casa torre of the Guidozagni

La statua del Nettuno ed uno scorcio di Palazzo D’Accursio

The statue of Neptune and a glimpse of Palazzo D’Accursio

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Si prosegue per piazzetta del Francia, poia sinistra in via Castiglione, fino a piazzadella Mercanzia, si arriva in via SantoStefano, al n. 4 torre degli Alberici, postaaccanto alle duecentesche Case Serrac-chioli, conserva ancora l’antica bottega ri-cavata alla base nel 1273. A sinistra per via del Luzzo, si arriva instrada Maggiore dove in lontananza so-pra ai portici, verso la Porta Mazzini (latosinistro) si vede la torre degli Oseletti; siattraversa e si prosegue per via CastelTialto, poi si risale via San Vitale (porticolato destro) fino a piazza di Porta Rave-gnana. Qui le Due Torri simbolo della Bo-logna medievale: l’Asinelli (97 m) e la Ga-risenda (48 m), citata nella Divina Com-media (c’è una lapide con alcuni versi). Si prosegue per via Rizzoli fino al n. 34entrando nella Galleria Acquaderni, sulluogo dell’antica chiesa di San Giobbe. Siesce in via Oberdan, a destra e poi a si-nistra si arriva in via San Niccolò (dopo lachiesa), a destra in via degli Albari e poiin via Albiroli per la Casa torre dei Guido-zagni (a destra) e la torre dei Prendiparte(a sinistra) nota come la Coronata,ora an-

(on the right) and the torre dei Prendiparte(on the left) known ad the Coronata, todaya B&B. Going back up via Sant’Alò(memorial plaque for Guercino), on theright into via Altabella there is the torredegli Azzoguidi with the base made ofselenite blocks.From here on the right looking upwardsthe imposing torre Campanaria ofCattedrale di San Petronio, built around aprevious cylindrical tower dating back tothe byzantine period. The entrance of thebasilica is in via Indipendenza. Cross thestreet and take via Manzoni (under theportico) at n. 4, in the atrium of the MuseoMedievale, the Case torre Conoscenti,13th century (wc accessible).Going back to via Indipendenza (rightside), crossing via Ugo Bassi and thepiazza del Nettuno you pass under thevault of the Podestà (high officer of thecity) (sound effect on the opposite sides)up to piazza Re Enzo where there is thetorre dei Lambertini, situated on the cornerof Palazzo Re Enzo, called delle donnebecause it was used as female jail in thepast. From here it’s possible to see over

Particolare della facciata in marmo della Basilica di San Petronio

Detail of the marble front of the Basilica di San Petronio

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che Bed and Breakfast. Si risale via Sant'Alò (targa a ricordo delGuercino), a destra per via Altabella sitrova la torre degli Azzoguidi, con la basein blocchi di selenite. Da qui sulla destraalzando gli occhi l’imponente torre Cam-panaria della Cattedrale di San Pietro, in-nalzata attorno a una preesistente torrecilindrica di età bizantina. L’accesso allabasilica si trova in via Indipendenza. Si at-traversa la via per entrare in via Manzoni(rimanendo nel portico) al n. 4, nell’atriodel Museo Medioevale, la Casa torre Co-noscenti (XIII sec.) - (wc accessibili). Si ritorna in via Indipendenza (lato de-stro), attraversando via Ugo Bassi e piaz-za del Nettuno si passa sotto il voltone delPodestà (effetto acustico ai due angoli op-posti) fino a piazza Re Enzo dove si trovala torre dei Lambertini, sorge in angolo in-castonata in Palazzo Re Enzo, detta delledonne perché utilizzata un tempo comecarcere femminile. Da qui si può vederespuntare sui tetti delle case la torre degliUguzzoni. Si attraversa piazza Maggioreper ammirare la torre dell’Orologio e lafacciata di Palazzo D’Accursio con la sta-tua di Papa Gregorio XIII. Da piazza Mag-giore si torna in piazza del Nettuno: a de-stra vista della torre dell’Arengo, sopra alVoltone, di fronte, all’inizio di via Indipen-denza, la torre Scappi, inglobata nell’o-monimo palazzo e legata al tentativo difuga di Re Enzo.Si prosegue entrando nei cortili del palaz-zo comunale (wc accessibili) per poi usci-re a destra in via Ugo Bassi. All’angolocon via Veneziani l’ultima torre dell’itine-rario: il Torrone, utilizzata come prigionefino al 1830. E qui il percorso termina aiparcheggi di piazza Roosevelt.

Per ulteriori informazioni:aiasbo.itcomune.bologna.it - sportello sociale -servizi offerti - servizi per l’accessibilità

the houses the torre degli Uguzzoni. Crosspiazza Maggiore to admire the torredell’Orologio and the front of PalazzoD’Accursio with the statue of popeGregorio XIII.From piazza Maggiore go back to piazzaNettuno: on the right side view of the torredell’Arengo, over the vault, opposite, at thebeginning of via Indipendenza, the torreScappi, inside the palace of the samename and linked to the attempt of escapeof Re Enzo.Proceed and enter into the courtyards ofthe town hall palace (wc accessible) andthe go on the right into via Ugo Bassi. Onthe corner with via Veneziani the lasttower of the itinerary: the Torrone used likeprison until 1830. The itinerary finishes inpiazza Roosevelt where there is the carparking.

For further information:aiasbo.itcomune.bologna.it - sportello sociale -servizi offerti - servizi per l’accessibilità

In piazza Luigi Galvani la statua in onoredel grande scienziato bolognese

In piazza Luigi Galvani the statue in honourof the great bolognese scientist

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AGRITURISMO LE GINESTREVia Pietro Nenni, 4/2 - Pianoro (Bo)Tel. 051 775128 - 3483391738 - www.agrileginestre.itAperto solo su prenotazioneChiuso la domenica seraPrezzo medio: da 25,00 a 30,00 €Carte di credito: Visa, Mastercard, CartaSi

Cucina bolognese casalinga tra le colline diPianoro. Lo chef Beniamino utilizza prodotti distagione e pasta fresca tirata al mattarello se-condo gli insegnamenti di nonna Clarice. Lecarni delle grigliate e degli arrosti provengonodirettamente dall’allevamento di proprietà. Pergarantire la freschezza di ogni portata si ri-chiede la prenotazione almeno un giornoprima.

Homemade bolognese cuisine among thePianoro hills. The chef Beniamino uses seasonalfood and fresh pasta made by hand accordingto Granny Clarice’s teachings. The meat grilledand roasted come from their own breeding. Toguarantee the freshness of each dish it isbetter to reserve at least the day before.

AL PAPPAGALLOPiazza della Mercanzia, 3/C - BolognaTel. 051 232807 - www.alpappagallo.itAperto pranzo e cenaChiuso domenica a pranzoPrezzo medio: 50,00/55,00 €Carte di credito: tutte

Locale climatizzato, raffinato, storico. La cucinadel Pappagallo affonda le radici nella tradizionebolognese. Oltre ad i classici riproposti in ver-sione filologica, come il ragù battuto a punta dicoltello, troverete proposte contemporanee emenu degustazione. Pane a lievitazione natu-rale e pasta all’uovo stesa al mattarello dai no-stri chef. Ottima scelta di vini DOC.

Refined and historical restaurant with air-conditioning. The cuisine of the "Pappagallo" isrooted into the bolognese tradition. In addition tothe classical dishes proposed in a philologicalversion, like the "ragù" with the mirepoix choppedroughly with a knife, you can find contemporaryproposals and tasting menus. Sourdough breadand egg pasta rolled by our chef with a rolling pin.Excellent choice od DOC wines.

AL SANGIOVESEVicolo del Falcone, 2 - BolognaTel. 051 583057 - www.alsangiovese.comAperto pranzo e cenaChiuso la domenicaPrezzo medio: 30,00 €Carte di credito: tutte

Locale caratteristico, con atmosfera famigliare.La cucina propone i piatti tipici dell’Emilia-Ro-magna. Primizie di stagione. Dolci casalinghi.Cantina fornita.

Characteristic place with family atmosphere.The cuisine offers the typical dishes ofEmilia-Romagna. Seasonal early produces.Homemade desserts. Well equipped winecellar.

Il gusto di Bologna:cucina tradizionale

e cosmopolita

The taste of Bologna:traditional and

cosmopolitan cuisine

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ANTICA TRATTORIA DEL RAGNOVia Murri, 104/D - BolognaTel. 051 6234851 - www.trattoriadelragno.comAperto pranzo e cenaChiuso il lunedì e il martedì a pranzoPrezzo medio: da 20,00 a 25,00 €Carte di credito: tutte

Locale climatizzato, accogliente con giardinointerno. Cucina tipica bolognese con secondipiatti a base di carne. Specialità: funghi freschie tartufi. Crescentine e tigelle accompagnati dasalumi emiliani. Dolci casalinghi. Vini regionaliD.O.C.

Welcoming restaurant with air-conditioningand garden. Typical "bolognese" with secondcourses based on meat. Specialties: freshmushrooms and truffles. "Crescentine" (a kindof flat bread fried) and "Tigelle" (small roundflat bread) served with charcuterie and salamifrom Emilia. Homemade cakes. D.O.Cregional wines.

ANNAMARIAVia Belle Arti, 17/A - BolognaTel. 051 266894 - www.trattoriannamaria.comAperto pranzo e cenaChiuso il lunedìPrezzo medio: 30,00 €Carte di credito: tutte

Dal 1985 Annamaria propone la vera cucinabolognese. Tutti i giorni ricerca i migliori alimentiper le sue cuoche e le sue sfogline che prepa-rano la pasta fresca impastata e tirata ancoraa mano. Ottima scelta di vini regionali.

Since 1985 Annamaria has suggested the realbolognese cuisine. Everyday she looks for thebest food for her cooks and her "sfogline"(pasta making ladies) that still make pasta"sfoglia" (the rolled pasta dough) by hand.Excellent selection of regional wines.

BELLE ARTIVia Belle Arti, 14 - BolognaTel. 051 225581 - www.belleartitrattoriapizzeria.comAperto tutti i giorni pranzo e cenaPrezzo medio: 25,00 €Carte di credito: tutte

Locale caratteristico ad unica gestione fami-gliare dal 1986. Domenico, Giovanna e Rino vifaranno gustare le loro specialità: piatti dellatradizione bolognese, pesce e paella valen-ciana. Suggestiva veranda estiva e splendidaenoteca ricavata in un locale del 1400. Pizzecotte nel forno a legna.

Characteristic family run restaurant since 1986.Domenico, Giovanna and Rino will give youthe possibility to taste their specialities: dishesfrom the bolognese tradition, fish and "paella"from Valencia. Enchanting summer "veranda"and magnificent wine bar situated in a 15thcentury place. Pizzas cooked in firewood oven.

BRAVO CAFFÈVia Mascarella, 1 - BolognaTel. 051 266112 - 3335973089 - www.bravocaffe.itAperto pranzo e cenaChiuso il lunedìPrezzo medio: 30,00/35,00 €Carte di credito: tutte

Il Bravo Caffè è sicuramente il ristorante con mu-sica dal vivo più rinomato della città. Il suo menùpropone cucina del territorio e alcuni dei piatti piùtipici di Bologna. Tutti fatti in casa. Ricchissima lacantina. Qui si sono esibiti: Suzanne Vega, Vini-cio Capossela, Max Gazzè, Raphael Gualazzi,Sergio Caputo, Sarah Jane Morris, Dominic Mil-ler, Roy Ayers, Yellowjackets, Mario Biondi.

The Bravo Caffè is the most known restaurant with alivemusic in the town. Its menu suggests the cuisine of thearea and some of the most typical dishes of Bologna.Everything is home made. Excellent wine cellar. Someof the artists that performed here are: Suzanne Vega,Vinicio Capossela, Max Gazzè, Raphael Gualazzi ,Sergio Caputo, Sarah Jane Morris, Dominic Miller, RoyAyers, Yellow Jackets, Mario Biondi.

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BALLARINI

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Ballarini Ristorante Bar dal1923 unica gestione.Menù tradizionale in lineacon i prodotti di stagione.Ricchi antipasti a base disalumi regionali. Primi piatti esclusivamentedi pasta sfoglia tirataal mattarello. Da non perdere: tortellinisolo in brodo,

bollito misto al carrelloe tagliata di manzo.I dolci sono casalinghi.Ottima scelta di vini.

Ballarini Restaurant since1923 under the samemanagement.Traditional menuwith seasonal food.Rich starters withregional cured meats.Pasta dishes with pasta“sfoglia” rolled out dough.Can't miss: tortellini in broth,mixed boiled meats andbeef “tagliata” (a thick sliceof beef meat, roasted andthen cut into slices again)Housemade desserts.Excellent selection of wines.

Web: www.ristoranteballarini.it Chiuso lunedì sera, martedì serae domenica seraPrezzo medio: 30,00 €Carte di credito: tutte

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DIVINISVia Battibecco, 4/C - BolognaTel. 051 2961502 - www.divinis.itAperto tutti i giorni con orario continuato ore 11-24Chiuso la domenicaPrezzo medio: 20,00/25,00 €Carte di credito: tutte tranne Diners

Piccola cucina espressa con primi piatti dellatradizione bolognese. Selezione di salumi e for-maggi. Più di 1300 etichette da degustareanche da asporto. Serate a tema.

Express cuisine with dishes from thebolognese tradition. Selection of cure porkmeats and cheese. More than 1300 labels totaste also to take-away. Theme nights.

GRASSILLIVia Dal Luzzo, 3 - BolognaTel. 051 222961 - [email protected] pranzo e cenaChiuso il mercoledì e la domenica seraPrezzo medio: 35,00 €Carte di credito: tutte

Locale intimo e caratteristico, situato vicino alleDue Torri con terrazza estiva. Propone cucinabolognese e piatti della tradizione francese. Se-condi piatti a base di carne. La pasta è tutta ar-tigianale fatta a mano e i dolci sono diproduzione propria. La cantina è fornita di eti-chette nazionali d.o.c.

Characteristic and intimate place, situatednear the Two Towers with summer terrace. Itsuggests the bolognese cuisine and dishes ofthe French tradition. Meat dishes. Pasta dishesare all homemade and desserts arehandmade too. The wine cellar is equippedwith the DOC national labels.

BUCA MANZONI Via Manzoni, 6/G - BolognaTel. 051 271307 - www.bucamanzoni.itAperto pranzo e cenaChiuso il martedìPrezzo medio: 25,00/30,00 €Carte di credito: tutte tranne American Express

In una location storica del 1400 si degusta il re-cupero della cucina tradizionale bolognese, pro-posta con prodotti esclusivamente del territoriodi zona. La cantina è fornita di vini dei colli bolo-gnesi e di birre locali. Grande accoglienza e ser-vizi per bambini con fasciatoio; accesso eservizio per diversamente abili; su richiesta ac-cesso anche ad animali di piccola taglia.

In a historical place dating back to 1400 youcan taste the traditional Bolognese cookingoffered with food of the area. The wine cellar isequipped with the wines from the bolognesehills and local beers. Welcome and services forchildren with changing table. Access andservices for disabled; on request access alsofor small size animals.

CAMBUSAVia Mascarella, 8 - BolognaTel. 051 266645Aperto pranzo e cenaChiuso il lunedìPrezzo medio: 25,00 €Carte di credito: tutte eccetto Diners

Ristorante specializzato in cucina siciliana abase di pesce, da gustare in un locale acco-gliente, climatizzato e con veranda estiva. Danon perdere gli spaghetti ai ricci di mare e lapasta con le sarde. Vini nazionali con varie eti-chette siciliane. Dolci tipici dell’isola.

Restaurant specialized in Sicilian cuisinebased on fish, to taste in a very welcomingrestaurant, with air conditioning and summerveranda. Don’t miss spaghetti with sea urchinsand pasta with sardines. National wines withvarious Sicilian labels. Typical desserts of theisland.

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HOSTARIA SAN CARLINOVia San Carlo, 16 - BolognaTel. 051 4126010 - www.sancarlinobologna.itAperto pranzo e cenaChiuso sabato a pranzo, domenica e lunedì seraPrezzo medio: da 20,00 a 25,00 €Carte di credito: tutte tranne American Express

Una delle hostarie più antiche di Bologna...cu-cina tradizionale bolognese. Specialità: cre-scentine con taglieri di affettati regionali eformaggi nazionali. Solo per cena paella valen-ciana e algherese. Enoteca fornita. Disponibiletaverna per feste ed eventi.

One of the oldest inns in Bologna...traditionalbolognese cuisine. Specialities: "Crescentine"(a kind of flat bread fried) with regionalcharcuterie and national cheese. Only fordinner "paella" from Valencia and fromAlghero. Well-equipped wine cellar. Area forparties and events available.

LA GHISLERAVia Zanardi, 388/B - BolognaTel. 051 6344212 - C Ristorante La GhisleraAperto pranzo e cenaChiuso la domenica seraPrezzo medio: 25,00/30,00 €Carte di credito: tutte tranne American Express e Diners

Locale accogliente climatizzato, a conduzionefamigliare, situato nella prima periferia bolo-gnese, attrezzato per diversamente abili e consaletta fumatori. Cucina tradizionale bolognese:pasta tirata al mattarello, carne alla brace edolci artigianali. Funghi e tartufi di stagione. Vininazionali DOC. Comodo parcheggio.

Welcoming family-run place with air-conditioning, situated just outside Bologna, onthe edge of the town, equipped for people withdisabilities and with smoking area. Traditionalcuisine from Bologna: fresh pasta rolled byhand with a rolling pin, barbecued meat andhome made cakes. Mushrooms and truffles inseason. DOC national wines. easy car-parking.

JARIVia Sebastiano Serlio, 2 - BolognaTel. 051 356498 - 3316439213Chiuso il lunedì. Sabato e domenica a pranzo.Prezzo medio: 25,00 €Carte di credito: tutte eccetto American Express

Da Jari, in un ambiente rustico e accogliente,gestione famigliare dal 1981, si può gustareun’ottima pizza cotta nel forno a legna oppurescoprire i piatti della tradizione siciliana e tantoaltro ancora. Ottimi i dolci artigianali che profu-mano di Sicilia.

At Jari’s, in a welcoming and rustic place,family run since 1981, it is possible to taste anexcellent pizza cooked in a firewood oven orto discover the Sicilian traditional dishes andmore. Excellent homemade Sicilian desserts.

LA GRIGLIATAVia Casadio, 31 - Casadio - Argelato (Bo)Tel. 051 860513 - www.lagrigliata.comAperto pranzo e cenaChiuso il lunedìPrezzo medio: 25,00/30,00 €Carte di credito: tutte

Cortesia e buona cucina sono di casa! La tra-dizione con i tortellini, le tagliatelle, le lasagnee le crescentine tutto fatto in casa. E la spe-ciale ricetta dei Bucatini flambé, mantecatinella forma di Parmigiano Reggiano DOP. Se-condi piatti a base di carni nazionali certifi-cate, selvaggina o struzzo. Ottimi i dolcicasalinghi.

Here we know the meaning of courtesy andgood cuisine! The tradition with tortellini,tagliatelle, lasagne and crescentine all homemade. And the special recipe of "Bucatiniflambé", cooked until creamy into the DOPParmesan cheese wheel. Dishes based onnational and certified meat, game and ostrich.Excellent home made desserts.

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LA SCUDERIAPiazza della Rocca - Dozza Imolese (Bo)Tel. 0542 678103 - www.ristorante-lascuderia.comAperto pranzo e cenaChiuso il martedìPrezzo medio: 30,00 €Carte di credito: tutte

Nell’antica Scuderia della Rocca, locale converanda. Cucina del territorio con prodotti distagione. Dal 1977 la famiglia Preti proponepiatti con pasta fresca tirata al mattarello ecarni cotte alla brace di legna; formaggi e sa-lumi locali e piadina artigianale. La carta deivini è in collaborazione con l’Enoteca Regio-nale dell’Emilia-Romagna.

Ancient “Scuderia della Rocca”, a restaurantwith veranda. Cuisine of the territory withseasonal food. Since 1977 Preti family hassuggested dishes with fresh pasta laid out byhand and charcoal grilled meat; local cheesesand cold cuts and handmade “piadina”. Thewine list offers a selection with the contributionof the Regional Wine Bar of Emilia Romagna.

LEONIDAVicolo Alemagna, 2Tel. 051 239742 - www.trattorialeonida.comAperto pranzo e cenaChiuso la domenica (salvo periodo di fiera)Prezzo medio: 35,00 €Carte di credito: tutte

La Trattoria Leonida vanta una lunga tradizionelegata alla tipica ristorazione bolognese. La suacucina per intenditori varia da quella tradizio-nale: pasta fresca tirata a mano, gli arrosti, ibolliti, la cacciagione, la carne e le specialitàalla griglia, a quella raffinata con piatti a basedi tartufo (in stagione), funghi freschi di ogniqualità.

The "Trattoria " Leonida has a long traditionconnected to the typical bolognese cuisine. Hiscooking for gourmets varies from thetraditional one: fresh pasta rolled by handusing a rolling pin, roasts, stews, game, meatand barbecued specialities to the refined onewith dishes based on truffle (in season), freshmushrooms of any quality.

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OSTERIA BOCCA BUONAVia degli Usberti, 5A - BolognaTel. 051221750 - www.osteriaboccabuona.comAperto tutti i giorni a pranzo e cenaPrezzo medio: 15,00/20,00 €Carte di credito: tutte tranne American Express

Locale storico climatizzato situato nel cuore diBologna. Ambiente giovane e simpatico doveamicizia e buoni piatti, della tradizione roma-gnola, si fondono in un’atmosfera cordiale. Ot-tima scelta di vini nazionali DOC. Da nonperdere: crescentine con affettati e formaggi, inostri primi piatti a base di pasta fresca artigia-nale.

Historical place with air-conditioning situatedin the heart of Bologna. Lively and friendlylocation where friendship and delicious dishesof Romagna tradition, are combined with awarm atmosphere. Excellent choice of DOCand national wines. Not to be missed:"Crescentine" (a kind of flat bread fried) withcharcuterie and cheese, our dishes of freshhandmade pasta.

OSTERIA LE MURAVicolo del Falcone, 13/A - BolognaTel. 051 331772 - 3777077013 - www.osterialemurabologna.itAperto tutti i giorni a pranzo e cenaChiuso il lunedìPrezzo medio: 35,00 €Carte di credito: tutte tranne American Express

Locale caratteristico a conduzione famigliare.Lo chef Salvatore Ferdico propone la cucinatradizionale siciliana con prelibatezze come:crudità (gamberi e scampi), carpaccio di ric-ciola, pesce spada e salmone, linguine allacarrettiera. I dolci sono artigianali: cannoli sici-liani, crema catalana, parmigiana al cioccolato.Fornita enoteca con vini nazionali DOC.

Typical run-family place. The chef Salvatore Fer-dico suggests the traditional Sicilian cuisine withdelicacies like: crudites (prawns and shrimps-scampi), "ricciola" carpaccio, sword fish andsalmon, linguini "Carrettiera" style. The cakes arehome made: Sicilian "cannoli", "Crema Catalana"(Catalan Cream Custard) chocolate "parmigiana" .Well equipped wine cellar with DOC national wines.

PIGRO DAL 2013 MORTADELLERIAVia dè Pignattari, 1/D - BolognaTel. 3665089699 - [email protected] da domenica a giovedì ore 11.00 - 21.00,venerdì e sabato ore 11.00 - 24.00 Prezzo medio: da 7,00 € a 10,00 €Carte di credito: nessuna

Locale sito nel pieno centro di Bologna ad unpasso dalla Basilica di San Petronio. Vecchiabottega stile bolognese, dove è possibile degu-stare salumi e formaggi nazionali, burro e ac-ciughe e la mortadella di tradizione artigianale(Pasquini e Brusiani), accompagnata da panelocale e un buon bicchiere di vino.

Restaurant situated in the centre of Bologna atfew steps from the Basilica of San Petronio.Old shop bolognese style where you can tastecured meats and national cheeses, butter an-chovies and the “mortadella” of craftsmanshiptradition (Pasquini and Brusiani) with localbread and a good glass of wine.

POSTAVia della Grada, 21/A - BolognaTel. 051 6492106 - www.ristoranteposta.itAperto pranzo e cenaChiuso il lunedìPrezzo medio: 35,00/40,00 €Carte di credito: tutte tranne Diners

Tra via San Felice e le acque del canale Reno chepassano sotto la chiesa di Santa Maria e San Va-lentino, c’è un pezzo di Toscana a Bologna, dovebistecche alla fiorentina e zuppe sono protagoni-sti. Ma anche la cucina emiliana ha il suo spazio,con la pasta fatta a mano direttamente nel risto-rante, così come i dolci. Cantina italiana ben se-lezionata e veranda estiva.

Between San felice and the waters of the Renochannel passing under the church of St. Maryand St. Valentine, there is a piece of Tuscanyin Bologna, where house steaks and soups arethe specials. But also Emilian cuisine has itsspace, with fresh pasta directly made in therestaurant just as the desserts. Italian winecellar and veranda in summer.

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RIFUGIOVia Risorgimento, 184 - Zola Predosa (Bo)Tel. 051 751154 - www.ristoranterifugio.comAperto tutti i giorni a pranzo e cenaPrezzo medio: 25,00 €Carte di credito: tutte tranne American Expresse Diners

Ambiente suggestivo ed originale con pirañha,murene e coccodrilli. Splendido giardino estivo.Location ideale per pranzi e cene di lavoro. Lacucina propone piatti nazionali e le pizze sonocotte nel forno a legna. Ampia scelta di viniDOC. Serate con musica dal vivo. Comodo par-cheggio. Salotto per fumatori.

Original and suggestive place with piranhas,moreys and crocodiles. Wonderful garden insummer. Location good for luncheons andbusiness dinners. The cuisine suggest nationaldishes and pizzas are cooked in a wood -burning oven. Wide choice of DOC wines.Nights with live Music. Easy car-parking.Smoking area.

TRATTORIA DEL ROSSOVia Augusto Righi, 30 - BolognaTel. 051 236730 - www.trattoriadelrosso.comAperto tutti i giorni a pranzo e cenaPrezzo medio: 20,00 €Carte di credito: tutte

Godetevi l'esperienza in una trattoria tipica nelcentro storico di Bologna. Le crescentine ser-vite con il prosciutto locale e la mortadella, lapasta fatta a mano, la cotoletta bolognese edaltri piatti tradizionali serviti in un'atmosferainformale a prezzi modici.10 Euro pasto speciale servito ogni giorno apranzo e dalle ore 19 alle ore 20.

Enjoy the typical “trattoria” experience indowntown, historical Bologna. Crescentineserved with local Prosciutto and Mortadella,handmade pasta, bolognese cutlet and othertraditional dishes served in an informalatmosphere and at reasonable prices.10 Euro special meal served everyday atLunch and from 7pm to 8pm.

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GASTRONOMIA

Specialità bolognesi e nazionaliLaboratori di pasta fresca

National and bolognesespecialities

Fresh pasta laboratories

LA PICCOLA BAITAVia Saragozza, 87/A - BolognaTel. 051 6446670 - www.lapiccolabaitabologna.itChiuso la domenicaPrezzo medio: secondo la quantitàCarte di credito: tutte tranne American Express

Appena fuori Porta Saragozza un posto sug-gestivo dove poter scoprire i sapori tipici emi-liani. Pasta fresca artigianale come tortellini,tortelloni. Salumi e formaggi delle regioni d’Ita-lia. Ampia scelta di vino regionale e nazionaleDOC e aceto balsamico delle zone tipiche diModena e Reggio Emilia. Effettuiamo conse-gna negli hotel dove siete ospiti.Shopping on-line www.lapiccolabaitabologna.it

Just out Porta Saragozza a suggestive placewhere you can discover the typical tastes fromEmilia. Fresh home made pasta such as tortellini,tortelloni. Charcuterie and cheese from the regionsof Italy. Wide choice of DOC regional and nationalwines and "aceto balsamico" (balsamic vinaigrette)from the typical areas of Modena and ReggioEmilia. Delivery in the hotels where you stay. Shopping on-line www.lapiccolabaitabologna.it

IL PARADISO IN CUCINAVia Giuseppe Dozza, 17/BTel. 051 452811 - [email protected] il pomeriggio di martedì, giovedì,la domenica solo nei periodi estivi.Prezzo medio: secondo la quantitàCarte di credito: tutte

Dopo anni di esperienza nella ristorazione Pa-trizia Crescenzo ha aperto questo laboratorioartigianale specializzato in produzione di pastafresca da asporto, tirata a mano col mattarello:tortellini, tortelloni, lasagne, tagliatelle e dolcidella tradizione bolognese. Tutto preparato conmaterie prime di grande qualità, con attenzioneanche per le intolleranze ed i prodotti integrali.

After years of experience in catering Patrizia Crescenzohas opened this laboratory fresh pasta take-awayspecialized in the production of home made pastarolled by hand using a long wooden rolling pin suchas: "tortellini", "tortelloni", "lasagne", "tagliatelle" andcakes of the tradition of Bologna. Everything preparedwith raw materials of high quality with special attentionto intolerances and wholemeal produces.

L’ANGOLO DEL GUSTO CURIOSOVia Saragozza, 201/BC - BolognaTel. 051 5872106 - C l’angolo del gusto curiosoChiuso il mercoledìPrezzo medio: secondo la quantitàCarte di credito: tutte tranne American Express

È il luogo ideale per chi ama i prodotti esclusivie artigianali: birre, vini, grappe e distillati pro-venienti da piccole e selezionate cantine ita-liane. Ci sono anche tisane e tè; confetture emarmellate anche da coltivazioni biologiche.Dolci a base di pistacchi, miele, prelibatezzesottolio e spezie varie. Sapori tradizionali o in-consueti, ma tutti sempre di grande gusto.

It is an ideal place for those who love home madeproduces: beers, wines, grappa (grape-basedpomace brandy), and spirits from small andselected Italian cellars. There are also herbalteas and tea; jam and marmelade from organicfarming. Desserts based on honey, pistachios,vegetables preserved in oil and various spices.traditional or unusual tastes, but all delicious.

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LE SFOGLINEVia Belvedere, 7/B - BolognaTel. 051 220558 - [email protected] il pomeriggio di giovedì e sabato e la domenicaPrezzo medio: secondo la quantitàCarte di credito: solo bancomat

Laboratorio artigianale esempio tipico della sa-pienza bolognese nella preparazione della sfo-glia. Da diciotto anni prepara tortellini, tortelloni,lasagne tradizionali o vegetariane, passatelli,zuppa imperiale, gramigna, strozzapreti e dolcicasalinghi. È gradita la prenotazione telefonica.

Pasta workshop typical example of thebolognese ability in the preparation of the“sfoglia” (rolled pasta dough). For eighteenyears they have prepared tortellini, tortelloni,traditional or vegetarian lasagna, passatelli,imperial soup, gramigna, strozzapreti andhomemade desserts. A reservation by phoneis appreciated.

PASTA FRESCA NALDIVia del Pratello, 69/C - BolognaTel. 051 523288 - [email protected] Chiuso il lunedìPrezzo medio: secondo la quantitàCarte di credito: bancomat per spesesuperiori ai 30 €

Dal 1985 Valeria nel suo laboratorio artigianaleproduce la vera sfoglia bolognese. Tortellini,tortelloni di zucca e di ricotta; lasagne, gnocchidi patate, passatelli, zuppa imperiale. Inoltrepasta al torchio come rigatoni, gramigna e spa-ghetti. Dolci casalinghi. La gastronomia daasporto consente di gustare i piatti della cucinatradizionale bolognese comodamente a casa.

Since 1985 Valeria in her laboratory produces thereal bolognese sfoglia (rolled pasta dough).Tortellini, tortelloni filled with pumpkin and “ricotta”;lasagne, gnocchi of potatoes, passatelli, imperialsoup. In addition other types of pasta like rigatoni,gramigna and spaghetti. Homemade desserts. Takeaway gastronomy gives the possibility to taste thedishes of the traditional bolognese cuisine at home.

PRIMOVia Bagni di Mario, 1/ABC (angolo via S. Mamolo) - BolognaTel. 051 582353 - www.pastafrescabologna.itAperto tutti i giorniPrezzo medio: secondo la quantitàCarte di credito: tutte

PRIMO cucina per voi i piatti tipici della tradi-zione emiliana, perché le “cose di una volta”sono simbolo di genuinità, tradizione e bontà.PRIMO prepara per voi lasagne, tortellini e tor-telloni, proprio come faceva la vostra nonna.Potete gustare i nostri PRIMI direttamente danoi oppure ve li consegnamo a casa.PRIMO fornisce anche servizio di catering.

PRIMO cooks for you the typical dishes of theEmilian tradition because "the things of thepast" are a symbol of genuineness, traditionand delicacies.PRIMO prepares for you lasagne, tortellini andtortelloni, just like your Grandma used to make.Pasta dishes directly here or home delivery.PRIMO provides also catering service.

RE CRUDOVia delle Lame, 59 - BolognaTel. 051 0567022 - www.recrudo.itAperto tutti i giorniPrezzo medio: secondo consumazione o la quantitàCarte di credito: tutte

Selezioni delle migliori eccellenze dell’enoga-stronomia italiana. Salumi nazionali, formagginazionali ed esteri, mozzarella di bufala cam-pana D.O.P. Pasta fresca tirata a mano. Gastro-nomia anche da asporto. Dolci tipici napoletanicoma babà, sfogliatelle, pastiera ecc. Cornerdedicato alla degustazione di vini nazionali eservizio caffetteria.

Selection of the best excellence of the Italianwine and food. National cold cuts, national andforeign cheese, DOP buffalo mozzarella fromCampania. Fresh pasta rolled by hand. Take-away gastronomy. Typical Neapolitan dessertslike "babà", "sfogliatelle", "pastiera", ecc.Corner dedicated to the tasting of nationalwines and coffee service.

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ALTIEBASSIGenere: calzatureVia De Toschi, 11/A - BolognaTel. 051 2960027 - www.altiebassi.comAperto dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 20.00con orario continuatoCarte di credito: tutte

Scarpe e Donne: binomio di seduzione, vanitàe piacere. ALTIEBASSI è molto più di un nego-zio di scarpe, è un brand di calzature dal de-sign esclusivo, che si riferisce al mondofemminile, alla donna nei suoi up and down,momenti in cui corrispondono scelte precise,dal desiderio di indossare il tacco alto alla ne-cessità di relax di un tacco basso.

Shoes and Women: a combination of seduction,vanity and pleasure. ALTIEBASSI is more thana shop of shoes, it's an exclusive designbrand of footwear addressed to the femaleworld, to women that want to feel "tall" or"short", moments in which they take precisedecisions, they desire to wear high heeledshoes or need to relax with flat shoes.

ALL’OROLOGIOGenere: vendita tessuti e confezioni su misuraGalleria Falcone e Borsellino, 3/G - BolognaTel. 051 231061 - [email protected] il giovedì pomeriggioCarte di credito: Visa, bancomat

Dal lontano 1938 Manifatture all’Orologio è perBologna un punto di riferimento per l' acquistodi tessuti. Oggi come allora questa passione sirinnova nella nuova gestione in Galleria Fal-cone Borsellino 3/G, offrendo un vasto assorti-mento di tessuti. Grande novità: la possibilità direalizzare le vostre camicie e i vostri abiti sumisura sia per l’uomo che per la donna.

Since 1938 “Manifatture all’Orologio” is forBologna an important reference point for thepurchase of textiles. Today as yesterday thispassion is the same with the new owner inGalleria Falcone Borsellino, 3G, offering awide selection of fabrics. Great news: thepossibility to create your shirts and clothesmade to measure both for men and women.

BAG’S STOREGenere: valigeria/pelletteriaVia Marconi, 18/H - BolognaTel. 051 222002 - www.bagsstore.netChiuso la domenicaCarte di credito: tutte tranne Diners

In una valigia non ci sono mai solo abiti e og-getti, ma c’è la personalità di chi sa sceglierecon cura. Da oltre 30 anni in questo negoziotrovano spazio il gusto, la qualità e il design perviaggiare e per distinguersi. Trolley, valigie, ar-ticoli da viaggio, cartelle, borse, ombrelli e ac-cessori: Samsonite, Roncato, Delsey, Ghepard,Bric’s, Piquadro, Guess, Y-not, K-way, Kipling.

In a suitcase there are not only clothes andobjects, but also the personality of those who canchoose with care. The style, the quality and thedesign to travel and distinguish have found placein this shop for more than 30 years. Trolley, suitcase,travel supplies, handbags, bags, umbrellas andaccessories: Samsonite, Roncato, Delsey, Ghepard,Bric’s, Piquadro, Guess, Y-not, K-way, Kipling.

Fashion, gioielli e life style.Da Bologna un ricordo speciale.

Fashion, jewels and life style.From Bologna a special souvenir.

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CAMPORAGenere: pelletteriaPiazza Maggiore, 2/i - BolognaTel. 051 224689 - www.pelletteriacampora.itChiuso il giovedì pomeriggioCarte di credito: tutte

Negozio storico fondato nel 1860 nel cuore diBologna, da quattro generazioni. Nella sededello storico Palazzo dei Banchi in piazza Mag-giore, si possono trovare selezioni accurate diborsette, articoli di pelletterie e ombrelli. Da noipuoi trovare: Calvin Klein, Gabs, Piero Guidi, 1a

Classe, Braccialini, The Bridge.

Historical shop founded in 1860 in the heart ofBologna, for four generations. In the seat of thehistorical Palazzo dei Banchi in piazzaMaggiore, you can find selections of bags,leather accessories and umbrellas. Here youcan find: Calvin Klein, Gabs, Piero Guidi, 1a Classe, Braccialini, The Bridge.

CORRADINIGenere: argenteriaVia Rialto, 27 - BolognaTel. 051 222836 - www.argenteriacorradini.itChiuso il giovedì pomeriggio e sabato pomeriggioCarte di credito: tutte tranne American Express

Tutto è cominciato nel lontano 1920, quando unoperaio cesellatore della ditta Miracoli di Mi-lano, decide di licenziarsi e di partire all’av-ventura insieme alla sorella...destinazioneBologna. Questo artista dell’argento si chiamaAlessandro Corradini. Oggi dopo più di no-vant’anni, l’azienda esiste ancora portataavanti dalla terza generazione.

Everything started long time ago in 1920 whenan engraver, pupil of the Brera Academy andworker at the firm Miracoli di Milano, decidedto give up his job and to take his chance withhis sister…destination Bologna. This artist ofthe silver is Alessandro Corradini. For morethan ninety years the firm has been aroundand it is run, today, by the third generation.

FONTANA GIOIELLIGenere: gioielleria, orologeriaVia Rizzoli, 1/2 AB - BolognaTel. 051 238646 - www.natalefontana.itChiuso il giovedì pomeriggioCarte di credito: tutte

Questo negozio centenario, inserito nell’Albodelle Botteghe Storiche di Bologna, merita unavisita anche solo per ammirare la sede, unavera perla dell’Art Nouveau tutelata dai BeniCulturali. Concessionario esclusivo Jager LeCoultre, Breitling e Hublot. Si distingue ancheper la migliore gioielleria italiana tra cui Pomel-lato, Pasquale Bruni, Chantecler.

This centenary shop, included in the Registerof the Historical Shops of Bologna, is worth tobe visited even if only to admire the place, areal gem of Art Nouveau protected as culturalheritage. Sole agent for Jager Le Coultre,Breitling and Hublot it distinguishes itself alsofor the best Italian jewellery among whichPomellato, Pasquale Bruni, Chantecler.

F. VERONESI & FIGLI 1893Genere: gioielleria, orologeriaPiazza Maggiore, 4/A - Bologna (angolo Clavature)Tel. 051 224835 - www.ferdinandoveronesi.comChiuso il giovedì pomeriggioCarte di credito: tutte

Fondata nel 1893 in via Orefici, si trasferì nel1922 nell’attuale sede monumentale di piazzaMaggiore, riconoscibile per i caratteristici fron-toni in legno, i fregi, i decori e le insegne origi-nali. La Ditta, di tradizione familiare, èspecializzata nell’orologeria ginevrina d’altis-sima qualità e propone un vasto assortimentodi gioielli prestigiosi.

Founded in 1893 in via Orefici, it moved in1922 to the current monumental seat of piazzaMaggiore, recognizable for its characteristicwooden fronton, decorations and originalsigns. The Firm, of family tradition, isspecialized in Geneva horology of very highquality and offers a wide choice of prestigiousjewels.

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Presente dal 1954 fuori Porta Santo Stefano, laGioielleria si sviluppa su due piani. Gioielli ar-tigianali affiancano i marchi più prestigiosi digioielli, orologi ed argenti. Laboratorio gemmo-logico e di orologeria.

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Storico marchio bolognese. Qualità ed ele-ganza dal 1951. Negozio per eccellenza doveacquistare biancheria per la casa, coordinatiper il letto, la tavola ed il bagno anche su mi-sura.

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Fondata nel 1887 dal nonno Leopoldo comecappelleria è gestita da 50 anni dal nipotedr. Giancarlo Giusti. Trasformata in negozio diabbigliamento per uomo ha trovato la sua sedenello storico Palazzo Pepoli. Abbigliamento dauomo e servizio su misura di camiceria e abiti.Sartoria interna per riparazioni in giornata (soloper capi acquistati presso il nostro negozio).

Founded in 1887 by his grand-father Leopoldolike hat shop, it has been running by hisgrandson Giancarlo Giusti for 50 years It wasturned into a shop of menswear situated in thehistorical palace Pepoli. Menswear andtailored made suits and men shirts. Tailoringand fast repairs in a day (only for clothesbought in our shop).