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Verso un modello cosmico coerente con 11
parametri: la proposta di Tegmark,
Zaldarriaga, Hamilton*
*M. Tegmark, M. Zaldarriaga and A.J.S. Hamilton, Towards a refined cosmic concordance model: Joint 11-parameter constraints from the cosmic microwave background and large-scale structure, «Phisical Review D», 63, 043007 (January 30, 2001), pp. 1-14. [On-line]: versione pubblicata e preprint (ps, pdf, html). Per ulteriori informazioni visitate il sito di Max Tegmark, dove troverete i grafici animati ed i preprint a colori (ps o pdf).
Seminario, 8 gennaio 2003Corso di Astrofisica, Prof. F. MELCHIORRI
DIPARTIMENTO DI FISICA,
Università di Roma “La Sapienza”
RICCARDO COCCIOLI
Last update: 07 / 05 / 2003
I n
d i c
eI
n d
i c
eI. ObiettiviII. Premessa sugli spettri di potenza
1. Radiazione di fondo cosmica (CMB)2. Strutture su larga scala delle galassie (LSS)
III. Parametri cosmologici primariIV. Parametri cosmologici derivatiV. Dati utilizzati
1. Radiazione di fondo cosmica (CMB)2. Struttura su larga scala delle galassie (LSS)3. Nucleosintesi primordiale (BBN)4. Costante di Hubble5. Neutrini
VI. Funzione di verosimiglianzaVII. Metodo di analisi dei datiVIII. Dipendenza degli spettri dai parametri principaliIX. Valori ottimali e limiti di confidenza dei parametriX. Funzioni di verosimiglianza
1. Limiti sui parametri dai dati CMB + LSS2. Limiti sui parametri nel caso di “concordanza”
XI. Grafico nel caso di “concordanza”XII. Limiti su coppie di parametriXIII. Bibliografia
Perfezionare un metodo che permetta di facilitare il calcolo degli spettri di potenza teorici della radiazione di fondo cosmico (CMBCMB) e delle strutture su larga scala delle galassie (LSSLSS) per una griglia di valori degli 11 parametri cosmologici scelti in quest’analisi.
Confrontare gli spettri teorici così ottenuti con i dati sperimentali del CMBCMB e delle LSSLSS , facendo un’analisi di verosimiglianza secondo il metodo bayesiano, per ricavare i valori ottimali ed i limiti di confidenza degli 11 parametri cosmologici.
ObiettiviObiettiviII
INDICEINDICE
Premessa sugli spettri di potenzaPremessa sugli spettri di potenza
Radiazione di fondo cosmica (CMB)
,m
mm ,Ya,f
2
0 0
,,sin * fYdda mm
Per una rassegna consultare ,2,3
Qualsiasi funzione definita sulla superficie di una sfera, dipendente dalle coordinate angolari e , può essere espressa come somma di armoniche sferiche:
dove i coefficienti alm sono definiti da:
II. 1 AII. 1 A
INDICEINDICE
,m
mm ,YaTT,T
),(
m
mmim
md
d
m
mY e
cos
sinsin
!
!
4
12
!2
1,
2
e le armoniche sferiche sono definite da:
Le anisotropie della radiazione di fondo cosmico possono esprimersi in termini di armoniche sferiche:
I modelli cosmologici fanno previsioni sulla varianza dei coefficienti alm .
II. 1 BII. 1 B
INDICEINDICE
''''*
mmmm Caa
Assumendo l’invarianza rotazionale e la gaussianità per questi coefficienti, possiamo legare la loro media, fatta sull’insieme, ai multipoli “elle”:
Se poi facciamo modelli di universo che prevedano per le perturbazioni di densità primordiali una distribuzione gaussiana, gli alm avranno media nulla e varianza Cl ; e quindi questi modelli permettono di fare previsioni direttamente per i coefficienti Cl .
Ogni strumento coprirà con le sue misure una zona della volta celeste, a cui corrisponde un particolare angolo solido sotteso.
II. 1 CII. 1 C
INDICEINDICE
WTWCP
1
12
4
1 2
2
112
Quindi queste misurazioni saranno sensibili ai vari termini di multipolo “elle” in modo diverso, in particolare potranno rivelare solo le anisotropie con scale angolari minori dell’angolo solido spazzato dallo strumento.
La potenza ricevuta da uno strumento è:
dove Wl è chiamata “window function” e rappresenta proprio la sensibilità dello strumento ai vari multipoli.
Solitamente si normalizza il tutto rispetto ai dati forniti dal satellite COBECOBE 223
II. 1 DII. 1 D
INDICEINDICE
CT
2
1
Per poter confrontare teoria ed esperimenti bisogna conoscere la “window function” degli strumenti, necessaria per poter convertire in variazioni di temperatura sia le misure di potenza sperimentali che le previsioni teoriche sui coefficienti Cl .
In letteratura i dati del CMBCMB sono normalmente espressi in funzione dei multipoli “elle” mediante la seguente funzione:
II. 1 EII. 1 E
INDICEINDICE
Premessa sugli spettri di potenzaPremessa sugli spettri di potenza
2 Per una rassegna consultare 4,5
Strutture su larga scala delle galassie (LSS)2
Le misure astrofisiche ci permettono di ricostruire la distribuzione delle galassie nello spazio tridimensionale.
Considerando la funzione di correlazione a due punti di questa distribuzione, e calcolandone la trasformata di Fourier, si ottiene lo spettro di potenza P(k) delle galassie.
Lo spettro è espresso in funzione del numero d’onda k 2. Un picco nello spettro di potenza ad un certo k* indica che le galassie creano strutture con distanze tipiche dell’ordine di 2k*.
II. 2II. 2
INDICEINDICE
Parametri cosmologici primariParametri cosmologici primari
1. profondità ottica di reionizzazione
kPkPb g /
BB h 2
DMDM h 2
DM
f
2. AASSampiezza primordiale delle fluttuazioni scalari
3. AATTampiezza primordiale delle fluttuazioni tensoriali
4. nnSSinclinazione delle fluttuazioni scalari
5. nnTTinclinazione delle fluttuazioni tensoriali
6. bb“bias” delle galassie
7. KKcontributo di curvatura alla densità totale ()
8. contributo dell’energia del vuoto ad
9. BBdensità fisica dei barioni
10. DMDMdensità fisica della materia oscura
11. frazione calda della materia oscura
IIIIII
INDICEINDICE
Parametri cosmologici derivatiParametri cosmologici derivati
1. HHcostante di Hubble
Mpcs
kmhH 100
K
BDMh1
2. parametro di distorsione spaziale del redshift
bbb
f MMM
M6.0
6.0
21
70
1,
3. zzIONIONredshift della reionizzazione3/1
3/2
9.8 MB
ION
hz
4. tt00età dell’universo [Gy]
5. mmsomma delle masse dei neutrini [eV]
IVIV
INDICEINDICE
Dati utilizzatiDati utilizzati Radiazione di fondo cosmica (CMB)
Tutti i dati disponibili al momento dell’analisi (prima del 2000).
V. 1V. 1
INDICEINDICE
Dati utilizzatiDati utilizzati Strutture su larga scala delle galassie (LSS)
I dati del Point Source Catalogue Redshift Survey del satellite IRAS 6.
V. 2V. 2
INDICEINDICE
Dati utilizzatiDati utilizzati
0024.0019.0 B
Nucleosintesi primordiale (BBN)
I risultati delle ultime misurazioni (del 1999) della densità di materia barionica dal rapporto deuterio - idrogeno (D/H) nelle nubi molecolari ad alto redshift .
V. 3V. 3
INDICEINDICE
Dati utilizzatiDati utilizzati Costante di Hubble
08.072.0 h Neutrini
310f
I risultati finali (2000) delle misurazioni della costante di Hubble da parte del telescopio spaziale Hubble a 8.
Si assume che il contributo cosmologico dei neutrini sia trascurabile, accettando la duplice ipotesi che la degenerazione tra le masse dei vari neutrini sia piccola, e che le misure sui neutrini atmosferici da parte di Super Kamiokande comportino 43 .
Si è così scelto di non considerare i risultati di misure di tipo astrofisico che danno una più alta stima della densità dei neutrini 2 .
V. 4V. 4
INDICEINDICE
Funzione di verosimiglianzaFunzione di verosimiglianza
n
ii xfxL1
;
Data una funzione di distribuzione x , della variabile casuale X dipendente dal vettore dei parametri , se considero un insieme di n valori assunti dalla variabile casuale, definisco come funzione di verosimiglianza:
che rappresenta una quantità proporzionale alla probabilità che gli n valori della variabile casuale si presentino all’osservazione.
La stima delle componenti di col metodo di massima verosimiglianza, dato un insieme di n punti, è il valore per il quale la funzione L x è massima.
VIVI
INDICEINDICE
Metodo di analisi dei datiMetodo di analisi dei dati 3
TT
SS CACAC kPbAkP Sg
2
SBDMKS nffC ,,,,,,
SBDMK nffkP ,,,,,
TBDMKT nfC ,,,,,
3 Per maggiori dettagli sul metodo consultare
1. Calcolo degli spettri di potenza teorici del CMBCMB ( Cl ) e delle LSSLSS ( P(k) ) per una griglia di modelli nello spazio dei parametri, usando le seguenti espressioni:
In questo modo si sono poi calcolati tre diversi spettri separatamente, che singolarmente dipendono da soli 6 o 7 parametri ciascuno, velocizzando molto tutto il processo di calcolo.
VII AVII A
INDICEINDICE
2. Calcolo della funzione di verosimiglianza per quantificare l’aderenza di ciascun modello teorico ai dati sperimentali;
LSSCMBLSSCMBTOT eeLLL 2/2/ 22
Metodo di analisi dei datiMetodo di analisi dei dati
3. Interpolazione della funzione di verosimiglianza nello spazio dei parametri per creare una funzione continua.
4. Massimizzazione di quest’ultima per ottenere i valori ottimali dei vari parametri, sia singolarmente che a coppie.
5. Calcolo dei limiti di confidenza al 5 per i valori ottimali dei vari parametri.
VII BVII B
INDICEINDICE
L’uso del metodo bayesiano comporta una scelta a priori delle funzioni di distribuzione da attribuire ai vari parametri, in modo che i valori più “attendibili” del parametro contino di più nell’analisi statistica rispetto ai valori più “strani”. Questo permette di restringere gli errori sulla determinazione dei parametri se le assunzioni a priori sono esatte, altrimenti può introdurre degli errori sistematici.Nonostante i “rischi” dovuti al tipo di analisi, i risultati sono in buon accordo con i più recenti dati del satellite WMAPWMAP, ottenibili qui .
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da VIII AVIII A
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da AASS
VIII BVIII B
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da AATT
VIII CVIII C
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da nnSS
VIII DVIII D
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da bbVIII EVIII E
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da KK
VIII FVIII F
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da VIII GVIII G
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da BB
VIII HVIII H
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da DMDM
VIII IVIII I
INDICEINDICE
Dipendenza degli spettri daDipendenza degli spettri da VIII LVIII L
INDICEINDICE
Valori ottimali e limiti diValori ottimali e limiti diconfidenza dei parametriconfidenza dei parametri
IXIX
INDICEINDICE
SOLO CMB CMB LSS CMB LSS BBN h ƒDATI UTILIZZATI :
Funzioni di verosimiglianzaFunzioni di verosimiglianza
Limiti sui singoli parametri nel caso CMBCMB + LSSLSS
X. 1X. 1
INDICEINDICE
Funzioni di verosimiglianzaFunzioni di verosimiglianza
Limiti sui singoli parametri nel caso di “concordanzaconcordanza”
X. 2X. 2
INDICEINDICE
X. 1-2X. 1-2
INDICEINDICE
Grafico del caso di “concordanza”Grafico del caso di “concordanza”
CMBCMB: 8888 punti
LSSLSS: 22 punti
TOTTOT: punti
ParametriParametri:
8
226
22//8
XIXI
INDICEINDICE
Limiti nel pianoLimiti nel piano nnSS BBXII AXII A
INDICEINDICE
Limiti nel pianoLimiti nel piano DMDMBBXII BXII B
INDICEINDICE
Limiti nel pianoLimiti nel piano DMDMXII CXII C
INDICEINDICE
Limiti nel pianoLimiti nel piano MM XII DXII D
INDICEINDICE
BibliografiaBibliografia
Gawiser, E., Silk, J.: Phys. Rep. 333334 2, 24526Þ
22 Hu, W., Dodelson, S.: Annu. Rev. Astron. and Astrophys. 22Þ
33 Refriger, A.: http:// xxx.lanl.gov /abs/astro-ph/9904235 Þ
44 Einasto, J.: 2 http://xxx.lanl.gov/abs/astro-ph/0011332 Þ
55 Vogeley, M.: 8 http://xxx.lanl.gov/abs/astro-ph/9805160 Þ
66 Hamilton, A. J. S., Tegmark, M., Padmanabhan, N.: Mon. Not. R. Astron. Soc. 32,23Þ
Burles, S. et al.: Phys Rev. Lett. 82,46Þ
88 Freedman, W. et al.: 2 http://xxx.lanl.gov/abs/astro-ph/0012376 Þ
Scholberg, K. et al.: http://xxx.lanl.gov/abs/hep-ex/9905016 Þ
Croft, R. A. C., Hu, W., Davé, R.: Phys Rev. Lett. 83,2Þ
Tegmark, M., Zaldarriaga, M.: Astrophys. J. 5442,3Þ
XIIIXIII
INDICEINDICE