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36 I ncrementare la generosità, cioè aumentare il nume- ro dei donatori. Questo è stato il compito che abbiamo affidato ai rappresentanti dei 21mila nostri avisini alla 52ª assemblea provinciale. Pur mostrando i numeri positivi registrati nel 2009 per un totale di quasi 41mila donazioni, le richieste di sangue hanno subìto una netta impennata. Solo lo scorso anno, c’è stato bisogno di oltre 4mila sacche di sangue in più negli ospedali veronesi. Con queste premesse abbiamo partecipato alla Conferenza di dipartimen- to. Innanzitutto, abbiamo fatto una prima valutazio- ne delle donazioni e dei consumi dei primi otto mesi dell’anno in corso. I consumi di emazie sono diminui- ti dello 0,96% con un aumento dello 0,50% per le donazioni a fronte di una programmazione regionale che prevede, per la nostra provincia, un aumento del 1,5%. Come si può vedere, c’è una stabilizzazione dei consumi con un leggero aumento delle donazioni di emazie. Dobbiamo certamente fare di più per mante- nere l’impegno e rispettare le indicazioni della pro- grammazione regionale, in particolare sulla raccolta. Una decisione importante è stata quella di uniforma- re tutte quelle diversità operative tra i vari Sit, emerse dall’analisi di un gruppo di lavoro dipartimentale. Inoltre, possiamo constatare, seppur con qualche dif- ficoltà di avvio, che si sta arrivando ad una completa informatizzazione tra i vari Sit. Pertanto ogni donato- re del Dipartimento può donare in un qualsiasi Centro o Unità di raccolta della nostra provincia. Punto di forza della conferenza di Dipartimento è stata senz’altro la preparazione della “Campagna 2010 di informazione e sensibilizzazione al dono del san- gue”. Una campagna fatta in sinergia con Associazioni, Istituzioni e Dipartimento. Il dottor Allione, responsabile Ufficio stampa Aoui Verona, ha presentato delle possibili strategie da proporre a tutti i cittadini utilizzando car- telloni adeguati da porre nelle diverse realtà sanita- rie provinciali (ospedali, medici di famiglia, farma- cie), i giornali (con spazi periodici sul quotidiano “L’Arena” con messaggi pro- mozionali di carattere sanitario, sociale, associativo e con il coinvolgimento dei cittadini) e la televisione. Inoltre, è stato proposto di utilizzare anche Internet (social network, Facebook...) per raggiungere e coin- volgere i giovani. Si è, infine, concordato che la cam- pagna dovrà essere preparata in modo da poter parti- re dopo l’estate, per un periodo di 3-6 mesi in cui coinvolgere il mondo politi- co, sanitario, imprenditoriale e sociale della provincia e che avrà un chiaro rife- rimento alla realtà veronese. Un’altra importante iniziativa, sempre con il fine di sostenere la donazione volontaria e far crescere la solidarietà, è stata la “1a Festa provinciale dell’Avis”. Due sono state le manifestazioni: un con- certo presso il palazzetto dello sport di Verona con gli Stand Together e la “Marcia della solidarietà” con partenza da Verona in Piazza Brà alle 22 e arrivo presso il Santuario Madonna della Corona verso le ore 10 del giorno succes- sivo, dopo aver percorso circa 40 chilo- metri. La manifestazione si è conclusa, dopo l’arrivo dei marciatori, con la Santa Messa presso il Santuario e il pranzo sociale, con la presenza di numerosi labari delle nostre comunali (vedi foto). Siamo convinti che queste ini- ziative possano davvero coinvolgere e sensibilizzare i cittadini a partecipare a questo gesto di generosità della donazione ma, come abbiamo affermato nell’as- semblea provinciale, non dimentichiamo mai di diffondere il nostro messaggio con il “contagio diret- to” perché ogni donatore, ricco della propria scelta personale, è il miglior testimone per coinvolgere altri a donare. Piergiorgio Lorenzini, presidente provinciale Parte una campagna per fare di più LE SETTE SORELLE VERONA I dati donazionali di questi mesi lasciano comunque ben sperare

VERONA Parte una campagna per fare di più · abbiamo affidato ai rappresentanti dei 21mila nostri avisini alla 52ª assemblea provinciale. Pur mostrando i numeri positivi registrati

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Incrementare la generosità, cioè aumentare il nume-ro dei donatori. Questo è stato il compito che

abbiamo affidato ai rappresentanti dei 21mila nostriavisini alla 52ª assemblea provinciale. Pur mostrandoi numeri positivi registrati nel 2009 per un totale diquasi 41mila donazioni, le richieste di sangue hannosubìto una netta impennata. Solo lo scorso anno, c’èstato bisogno di oltre 4mila sacche di sangue in piùnegli ospedali veronesi.Con queste premesseabbiamo partecipato allaConferenza di dipartimen-to. Innanzitutto, abbiamofatto una prima valutazio-ne delle donazioni e dei consumi dei primi otto mesidell’anno in corso. I consumi di emazie sono diminui-ti dello 0,96% con un aumento dello 0,50% per ledonazioni a fronte di una programmazione regionaleche prevede, per la nostra provincia, un aumento del1,5%. Come si può vedere, c’è una stabilizzazione deiconsumi con un leggero aumento delle donazioni di

emazie. Dobbiamo certamente fare di più per mante-nere l’impegno e rispettare le indicazioni della pro-grammazione regionale, in particolare sulla raccolta.Una decisione importante è stata quella di uniforma-re tutte quelle diversità operative tra i vari Sit, emersedall’analisi di un gruppo di lavoro dipartimentale.Inoltre, possiamo constatare, seppur con qualche dif-ficoltà di avvio, che si sta arrivando ad una completainformatizzazione tra i vari Sit. Pertanto ogni donato-re del Dipartimento può donare in un qualsiasi

Centro o Unità di raccolta della nostra provincia.Punto di forza della conferenza di Dipartimento èstata senz’altro la preparazione della “Campagna 2010di informazione e sensibilizzazione al dono del san-gue”. Una campagna fatta in sinergia conAssociazioni, Istituzioni e Dipartimento. Il dottorAllione, responsabile Ufficio stampa Aoui Verona, hapresentato delle possibili strategie da proporre a tutti

i cittadini utilizzando car-telloni adeguati da porrenelle diverse realtà sanita-rie provinciali (ospedali,medici di famiglia, farma-cie), i giornali (con spazi

periodici sul quotidiano “L’Arena” con messaggi pro-mozionali di carattere sanitario, sociale, associativo econ il coinvolgimento dei cittadini) e la televisione.Inoltre, è stato proposto di utilizzare anche Internet(social network, Facebook...) per raggiungere e coin-volgere i giovani. Si è, infine, concordato che la cam-pagna dovrà essere preparata in modo da poter parti-

re dopo l’estate, per un periodo di 3-6mesi in cui coinvolgere il mondo politi-co, sanitario, imprenditoriale e socialedella provincia e che avrà un chiaro rife-rimento alla realtà veronese. Un’altra importante iniziativa, semprecon il fine di sostenere la donazionevolontaria e far crescere la solidarietà, èstata la “1a Festa provinciale dell’Avis”.Due sono state le manifestazioni: un con-certo presso il palazzetto dello sport diVerona con gli Stand Together e la“Marcia della solidarietà” con partenzada Verona in Piazza Brà alle 22 e arrivopresso il Santuario Madonna dellaCorona verso le ore 10 del giorno succes-sivo, dopo aver percorso circa 40 chilo-metri. La manifestazione si è conclusa,dopo l’arrivo dei marciatori, con la SantaMessa presso il Santuario e il pranzo

sociale, con la presenza di numerosi labari delle nostrecomunali (vedi foto). Siamo convinti che queste ini-ziative possano davvero coinvolgere e sensibilizzare icittadini a partecipare a questo gesto di generositàdella donazione ma, come abbiamo affermato nell’as-semblea provinciale, non dimentichiamo mai didiffondere il nostro messaggio con il “contagio diret-to” perché ogni donatore, ricco della propria sceltapersonale, è il miglior testimone per coinvolgere altria donare. Piergiorgio Lorenzini, presidente provinciale

Parte una campagna per fare di più

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I dati donazionali di questi mesilasciano comunque ben sperare

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Quando i bambini diventano poesie

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Bambini del mondo… era il titolo sul quale sonostati chiamati a esprimersi i ragazzi delle scuole ele-

mentari e medie di Roncà, partecipanti al “Concorsodi poesia Aviscuola”, indetto dall'Avis di Terrossa diRoncà e patrocinato dal Centro servizi per il volonta-riato di Verona. Tra le poesie inviate ne sono state scel-te sei sia per la scuola primaria sia per la secondaria.Parole come amicizia, solidarietà, pace, gioia, speranza,felicità e libertà risuonavano nei versi scritti dai giova-ni poeti, ma anche parole dure come violenza, morte,fame, guerra, bambini orfani, bambini lavoratori e chenon possono andare a scuola. La classifica finale dellascuola primaria ha visto vincitore Damiano Ferrari,con la poesia “Bambini liberi… come uccelli in volo”;seconda Maria Sciangula con “LaPace”, terza Valentina Zambon con“La Pace: un amore che uniscetutti”, quarta Manuela Braggio con“Gioco e realtà” e, a pari merito,Giulia Tirapelle con “I bambininelle fabbriche”, quinta SilviaMenegolo con “Il dolore della guer-ra” e sesta Karima B'Ziovi con“Fermiamo la guerra”. La classificadella scuola secondaria: classe 1ª A,primo Maycol Frigotto con “Tantibambini”, secondo Matteo Padoancon “L'amicizia”, terza SaraTirapelle con “I diritti dei bambini”,quarta Aurora Posenato con“Bambini soli”, quinta Serena Violacon “Bambini miei”, e sestoGurniamat Dhillon con “Chi sono

loro”. La manifestazione si è svolta alla presenza deglialunni, dei genitori e dei docenti. Emozionanti sonostati i momenti in cui i ragazzi vincitori hanno recita-to le poesie e sono stati premiati dal dirigente scolasti-co prof. Zago e dal presidente dell'Avis comunaleAlessandro Viali. Presenti il sindaco di Roncà dott.Turri, Nereo Marchi del Centro servizio per il volonta-riato di Verona e il presidente dell'Avis provincialePiergiorgio Lorenzini. Alla biblioteca della scuola diRoncà, sono stati donati sessanta libri di narrativa. Altermine, il presidente Viali ha consegnato al presideuna targa. Il concorso, oltre che appuntamento cultu-rale di rilievo, costituisce principalmente un'occasioneper promuovere la donazione di sangue. Luca Zanetti

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Due lettori-attori entrano in famiglia per anima-re la lettura e per cogliere l'occasione per pro-

muovere la donazione del sangue e la “cattura” dinuovi donatori. Franca Corradini e Franco Cappa,lettori, attori, impegnati nell'attività culturale teatra-le e radiofonica, sono i protagonisti di un'iniziativadel tutto nuova che si propone di incentivare negliscolari la lettura, coinvolgendo nel contempo i geni-tori a prendere coscienza della urgente necessità didonare sangue. Franco e Franca si sono infatti residisponibili ad essere presenti in alcune famiglie diColà e di Lazise per leggere e far leggere. Ovviamente, essendo anche attori, non hanno lascia-to la loro arte fuori dalla porta. Anzi l'hanno benesplicitata ed i ragazzi si sono divertiti oltre misura.

Con un successo anche dal punto di vista della sensi-bilizzazione al dono del sangue.“Sono già due i geni-tori che hanno messo piede al Centro trasfusionale diBussolengo - spiega soddisfatto il presidentedell'Avis, Gianni Faccioli - per mettersi a disposizio-ne come nuovi donatori. Altri hanno espresso lavolontà di farlo. È un mezzo nuovo che abbiamo spe-rimentato e che abbiamo colto grazie alla collabora-zione del corpo insegnante dell'Istituto comprensivoFalcone-Borsellino. I lettori erano già presenti a Colàe a Lazise, grazie ad un progetto avviato dalla scuola.Noi abbiamo continuato su questa strada che è statadavvero molto apprezzata sia dai ragazzi che dallefamiglie”. Un'esperienza sicuramente da adottareanche in altre realtà. Sergio Bazerla

Lazise: lettura e cultura convincono alla... puntura

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VERONA

Nogara: quando la scrittura è creativa...Iragazzi delle nostre scuole si sono cimentati in una

staffetta di scrittura creativa da provetti scrittori,collaborando tra loro alla realizzazione di un raccon-to scritto a più mani, avente come argomento “IlDono: un valore da condividere”. Partendo dal temadel concorso, una classe ha ideato e scritto il 1° capi-tolo cha ha poi passato come testimone alla seconda,che ha continuato con il successivo e così di seguitofino alla fine, avendo a disposizione ognuno circa

dieci giorni di tempo. Ne sono usciti due racconti. Ilprimo scritto dai ragazzi delle classi quinte elementa-ri delle scuole di Nogara, Caselle, Sustinenza diCasaleone, Bonferraro e Maccacari dove i personaggisono tutti gocce di sangue che si muovono all'inter-no del corpo umano. Il secondo scritto dai ragazzidelle classi seconde delle scuole secondarie di primogrado (medie) di Nogara e Sorgà che ha visto comeprotagonisti un gruppo di bulletti che si vedrannocambiare la vita dall'arrivo in classe di un ragazzinodi colore che farà loro scoprire i valori dell'amicizia,dell'uguaglianza e della solidarietà. Le stesure deicapitoli sono state precedute da incontri formativi,tenuti da un volontario avisino sul valore della diver-sità e sull'adozione di corretti stili di vita. Il lavoro haentusiasmato i ragazzi che hanno scatenato la lorofantasia, creando occasioni di scambio di idee di ami-cizia e di collaborazione. I partecipanti sono stati pre-miati domenica 25 aprile, in occasione della 53a festadel donatore. Erano presenti autorità scolastiche,amministrative e associative del nostro territorio,moltissimi ragazzi e adulti. Anna Veronesi

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Anche quest'anno le associazioni Avis Ferrazze,Avis S. Martino B.A., Avis Montorio, Aido,

Agesci S. Martino, Associazione nazionale Alpini diS. Martino/Montorio e Gruppo Alpinistico Amici diS. Martino B.A., hanno organizzato per il 19 settem-bre l'8ª edizione della marcia non competitiva a passolibero “Una camminata per la vita”. Lo scopo eraquello di promuovere la donazione del sangue e degliorgani, e di far comprendere quanto possa esserepositivo fare volontariato, in un'ottica di aggregazio-ne e di comunità. È stato poi piacevole trascorrere

una mattinata in compagnia, immersi nel verde e inpaesaggi rilassanti. I percorsi (di chilometri 6, 12 o16) si snodavano tra Ferrazze, Montorio e SanMartino Buon Albergo. Il biglietto dava anche dirit-to al ritiro di un pacco premio di natura gastronomi-ca pieno di prodotti tipici. All'arrivo pastasciutta per tutti per calmare l’appetitononostante i previsti punti-ristoro lungo i percorsi. Ilricavato sarà versato in beneficenza. Che altro dire…siete tutti invitati anche alla prossima edizione 2011,via spettiamo!

Verona est: 19 settembre, tutti in cammino per la Vita

Donatore di sangue, alpino, eroe. È il profilo diPino Marconcini di San Giovanni Lupatoto, che

ha ricevuto la medaglia al valor civile per aver salvatonel 1998 una donna con la sua figlioletta, cadute nelCanale Maestro del consorzio Valli Grandi Veronesi.Qualche tempo fa Bruno Salvoro, per oltre un venten-nio presidente dell'Avis comunale di San GiovanniLupatoto, l'ha segnalato all'Associazione insigniti ono-rificenze cavalleresche, quale “esempio vivente di volon-

tariato. Pino, infatti, ha una virtù eccezionale: qualsiasicosa gli si chiede, è sempre disponibile. È impegnato nellescuole per sensibilizzare gli studenti alla donazione disangue. Non è tipo di molte parole, ma con il suo cappel-lo da alpino, lui c'è sempre. Per noi donatori non è soloun esempio, è un emblema, una specie di bandiera. Anchele sue 181 donazioni sono un record”. Auguri e complimenti a Pino, un vero esempio pertutti noi donatori. Mario Luchi

Alpino, medaglia d’oro al valor civile e... donatore

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Il 3 e 4 luglio a Caprino Veronese si è svolta la 10ªedizione di Havana Volley, il torneo estivo di pal-

lavolo su erba più grande di tutta la provincia. Allamanifestazione erano presenti 352 squadre che sisono sfidate su 40 campi di gioco. Avis ovviamentec’era, col nome della squadra “BuenA VISta SocialClub”, studiato a lungo da uno dei componenti dellasquadra e che riporta, oltre al nome di un complessocubano, la parola Avis. Il gruppo, formato da 2donne e 4 uomini, si è impegnato a fondo per vince-re almeno qualche partita, e dopo le prime due scon-fitte ha trovato lo “schema” giusto per vincerne due.Poi, ritenendo di essersi impegnati già a lungo, hacon fatica perso le ultime due partite. Due partitevinte e quattro perse quindi, ma il risultato non eral’obiettivo della squadra, bensì lo spirito di unione epassione e la compagnia, risultato raggiunto in pienoin tutte le diverse fasi della manifestazione.

Havana Volley con squadra Avis ‘cubana’VERONA

L’Avis di Brognoligo Costalunga si è aggiudicato il15° torneo di pallavolo Giovani Avis che si è

svolto ad inizio estate a Terrossa. Ha battuto in fina-le per 2 set a 0 il San Bonifacio, dopo una combattu-ta partita. Al terzo posto l’Avis di Gazzolo che ha bat-tuto 2 set a 1 l’Avis di Miega. Erano presenti 10 squa-dre in rappresentanza di 9 Avis comunali dell’estveronese. Il dato più importante di questo torneo,però, non è stata la vittoria finale, ma il fatto che bentre giocatori della squadra sono diventati donatori disangue, che era lo scopo principale del torneo. Unringraziamento particolare all’Avis di Terrossa, orga-nizzatrice del torneo. L’Avis Brognoligo Costalunga,con la vittoria finale, ha conquistato anche il 6° tro-feo Memorial Filippo Aldegheri che per un anno,fino al prossimo torneo, resterà nella bachecadell’Avis. Il direttivo Avis ringrazia tutti i giocatori,Angela, Marianna, Luisa, Ilaria, Margareth, Chiara,

Gianluca, Andrea, Marco, Emmanuele ed Emanueleper essersi impegnati nel torneo, ma soprattutto, peralcuni, di essere diventati donatori!

E l’Avis di Sommacampagna ha premiato un “quasi 200”

Brognoligo-Costalunga sugli scudi nel torneo di Terrossa

La donazione non comporta grandi sacrifici, ma solo un po' di tempo e tanta, tantabuona volontà. L'Avis di Sommacampagna, durante la sua assemblea, ha elogiato

il donatore Cesare Tratto (classe 1947) per le sue 189 donazioni. Ad applaudirlo il pre-sidente comunale, Luciana Turrini, quello provinciale Piergiorgio Lorenzini e ladott.ssa Loredana Martinelli, responsabile del Ct di Bussolengo, oltre a tutti i presen-ti. Una testimonianza che donare non ha alcun effetto negativo sulla salute, ma anzipositivo, per chi dona come per chi ne beneficia per guarire o addirittura per salvarsi.Un grazie a tutti i già donatori e un invito ai tanti giovani che potrebbero avvicinarvi-si. A Cesare un in bocca al lupo per il raggiungimento delle 200 donazioni! L.T.

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Idati parlano chiaro: si inverte la tendenza, aumen-tano considerevolmente le donazioni e diminuisce

il trasfuso. All’assemblea provinciale, tenutasi que-st’anno a Vescovana, si è presa coscienza che colmarequel gap che ha da sempre contraddistinto l’attivitàdi raccolta sangue nella provincia di Padova, è possi-bile. Roberto Ferrari, direttore sanitario, ha spiegatoche nel 2009 si è avuto un aumento della raccolta del4% rispetto al 2008 nel Dimt di Padova, e una dimi-nuzione del sangue trasfuso, in controtendenzarispetto agli anni precedenti. Il deficit che la provin-cia di Padova deve colmare, comunque, è di oltre11.000 sacche. In apertu-ra di assemblea, il presi-dente provincialeRoberto Sartori, nel rin-graziare tutti i donatoriper la disponibilità e sen-sibilità dimostrata nel 2009, ha evidenziato la neces-sità di mantenere alto e costante, anche nel corso del2010, l’impegno per la crescita della raccolta sangue.“Non si può dimenticare la difficile fase dell’emer-genza dell’estate del 2008, nel territorio di Padova, equella, per fortuna meno diffusa, del 2009, con i casidella West Nile, nelle province limitrofe. Tutto ciòdeve rappresentare un monito per il prossimo futuro,nella gestione dei donatori e nella raccolta del sangue;non possiamo e non vogliamo abbassare la guardia. Ilnostro messaggio deve essere chiaro ai donatori e allacittadinanza: donare il sangue serve, è un gesto gene-roso quanto utile e indispensabile. Anche l’Avis vive

nel tempo attuale. Un tempo nel quale si vivono pro-blematiche serie e gravi come quelle derivate dallacrisi economica, che coinvolge il mondo del lavoro;un numero ancora in crescita di famiglie è costrettoad affrontare difficoltà e incertezze per il proprioavvenire - ha proseguito Sartori - apparentemente,non sembra l’humus più favorevole per l’impegnosolidale e gratuito. Ma il numero che si mantiene cosìalto dei nostri donatori e i tanti volontari impegnatinell’Avis, rappresentano una virtuosa controtenden-za, un messaggio positivo che dobbiamo rilanciareper sviluppare ulteriormente la nostra presenza e il

numero di cittadini consa-pevoli del “bene salute”per il quale sono disponi-bili ad impegnarsi e adiventare donatori.L’associazione e chi opera

all’interno dei servizi trasfusionali devono essereattenti a non indebolire mai questo messaggio.Dobbiamo affrontare con tempestività i problemicitati, lo stiamo facendo, con spirito di collaborazio-ne e con il senso di responsabilità che ci contraddi-stingue perché, per nessuna di queste ragioni, vor-remmo perdere un solo donatore”. In Assembleaerano presenti anche il Direttore del Dipartimento,dott.ssa De Silvestro, nonché il direttore dell’aziendacapofila del Dimt dott. Benazzi e il direttore f.f.Veronesi dell’azienda Ulss 15, che hanno sottolinea-to l’indispensabile sinergia tra le associazioni e lastruttura trasfusionale, necessaria per mantenere que-

PADOVA

Ma resta tanto da fare ancoraper colmare il deficit di sacche

Il Dimt di Padova inverte la marcia:ottimi i risultati esposti in assemblea

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PADOVAsto trend di crescita. Nella discussione delle linee diindirizzo e direttive generali per il funzionamento, ilpotenziamento e l’espansione dell’associazione, pro-poste dal Consiglio direttivo provinciale, è emersa lanecessità, come esposto dal vice presidente,Gianfranco Boscaro, di mantenere, ove possibile enel rispetto della normativa vigente, le Unità di rac-colta in convenzione. Ciò, nonostante le difficoltà,per ottenere attrezzature tecnologiche (bilance ealtro) che, in base a quanto previsto dalla convenzio-ne sottoscritta nello scorso mese di settembre dall’a-zienda capofila del Dimt diPadova, dovrebbero essere for-nite dal dipartimento stesso. Insintesi, l’associazione ha indica-to come obiettivi per l’anno2010: la raccolta associativa, lapromozione, la comunicazio-ne, la formazione e l’innovazio-ne. Molto apprezzato è statol’intervento dei componentidell’area formazione e scuola,Gianni Mamprin con FedericaTognazzo, Marco Menin, ElisaBiancato e Giovanni Forza chehanno illustrato i corsi formati-vi, tenutisi durante il 2009. Tra

gli altri temi trattati “Avis promoter” e “Motiviamo idonatori” per i quali, anche nel 2010, ci sarà una pro-secuzione e uno sviluppo dell’attività proposta. Inassemblea, il tesoriere Luca Marcon ha proposto diinvestire l’avanzo 2009 nell’ampliamento del Centrodi raccolta di via Trasea, che vedrà aumentare da 4 a8 le postazioni disponibili per la donazione, con unamigliore ridistribuzione degli spazi e degli ambulato-ri dell’intera struttura, considerato il dato di continuacrescita della raccolta in Padova, grazie all’impegnodelle Comunali afferenti. R.F.

APonte San Nicolò si è svolta la quinta manifesta-zione del “Carnevale in piazza” e per la prima

volta in assoluto la nostra Avis comunale è stata pro-tagonista, assieme a tantissime altre associazioni egruppi del paese, con un carro mascherato e 2 gaze-bo. Grazie, infatti, anche alla bellissima giornata eall’affluenza straordinaria di pubblico, l’Avis di PonteSan Nicolò ha avuto una grandissima visibilità nonsolo per la nostra “Ambulanza del Futuro” e al suostrepitoso equipaggio, ma anche per il posto di risto-ro ai nostri gazebo dove il vin brulè è stato apprezza-to da tutti. Con questa iniziativa non si è volutomescolare il sacro con il profano, cioè il nostro sacra-le gesto della donazione con il profano festeggiamen-to del carnevale, ma la visibilità ottenuta in unpomeriggio e il segnale di presenza che la nostra Avisha lanciato in Ponte San Nicolò, può solo creare unasana impressione e curiosità sulla popolazione. Le“Parentesi goliardiche” si alterneranno alla nostraattività associativa e di divulgazione del dono delsangue ed è con questo obiettivo che il nostro “grup-po di lavoro” si è messo all’opera per partecipareall’altra grande manifestazione di gioia e allegria,denominato “6° Raduno delle ruote pazze” che si è

tenuto a maggio sempre a Ponte San Nicolò. Anchein questa manifestazione siamo stati presenti con inostri gazebo come punto di riferimento per ladivulgazione di materiale associativo e d’informazio-ne sulla donazione e abbiamo partecipato alla “garadei carrettini” con il nostro prototipo targato Avis diPonte San Nicolò.

E a Ponte San Nicolò s’è pedalato... in maschera

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Un bel titolo, “La Scelta”, quello del fumettodedicato agli stili di vita e al benessere degli

adolescenti, che parla anche della donazione disangue. È stato realizzato dalla pastorale cittadinadella diocesi e dall’Avis provinciale di Padova. Il racconto illustrato narra episodi di ragazzi eragazze che, condividendo gli spazi della città, siimpegnano nel sociale e trascorrono il loro tempolibero insieme. La particolarità della storia è diessere a finale aperto, secondo il metodo del

problem solvingcreativo, che lasciaappunto il lettorelibero di concludere lastoria a sua “scelta”. “Un ottimo strumentodidattico - spiega donDaniele Prosdocimo,Vicario per la pastoralecittadina - catechisti eanimatori, lo utilizzanoper la preparazionedella Cresima, ma puòessere tranquillamenteimpiegato da chi lavoracon i ragazzi, quindida educatori,allenatori, ecc.. Il fumetto è indicatoper i ragazzi della fasciadi età tra i 13 e i 16anni. Vuole essere una

delle tante risposte a un serio problema giovanile,quello dell’abuso di alcol e, al tempo stesso, vuoleproporsi come una occasione, per far scoprire airagazzi che vivere è sempre una questione di scelta”.La pubblicazione, con una tiratura di quasi 5 milacopie, è in distribuzione nelle parrocchie della cittàdi Padova, ed è stata realizzata a più mani: i testisono di Rudy Salvagnini, l’illustrazione di copertinae i disegni di Davide Perconti, l’attività diconsulenza coordinata da don Marco Sanavio. Il fumetto è realizzato all’interno di un progetto di prevenzione all’uso e abuso di alcol. Il progetto è stato presentato, in occasione di alcune serateorganizzate nei vicariati della città di Padova. Agliincontri, che si sono tenuti nello scorso mese diaprile (il 15 e il 26) presso il Patronato San Carlo e il Teatro Don Bosco e a cui hanno partecipatonumerose persone, si è discusso di “Stile di vita e benessere dell’adolescente, uso ed abuso di alcol”.Sono intervenuti: il prof. Alberto Riello, incaricatodel progetto teatro dell’Ufficio scolastico regionale,che ha proposto una lettura animata della storia “La Scelta”, narrata nel fumetto, ed il dott. FrancoMarcomini del Sert di Padova. A coordinare le serate, il Vicario per la città, Mons. DanieleProsdocimo. Per Avis sono intervenuti: il presidenteprovinciale Roberto Sartori ed Enrico Van DeCastel, presidente comunale di Padova. Entrambihanno dato piena disponibilità, nel partecipare agliincontri nelle parrocchie, al fine di sensibilizzare la cittadinanza verso la donazione di sangue.

Gianni Mamprin

PADOVA

Da Este un aiuto alla nuova nata d’Abruzzo

Donare, col fumetto della provinciale

AL’Aquila, il 28 aprile, è arrivata una piccola “goc-cia” di solidarietà un po’ diversa dalle altre.

L’Avis comunale di Este ha consegnato a RobertaGaleotti, presidente della neonata Avis comunale diL’Aquila, duemila euro raccolti attraverso varie inizia-tive organizzate sul proprio territorio di competenza,a favore dell’Abruzzo all’indomani del terremoto del6 aprile 2009 e di cui il nostro Gruppo Giovani èstato il motore trainante. La decisione di devolvere iproventi della raccolta alla consorella abruzzese èstata presa dal Consiglio direttivo dopo avere contat-tato il presidente regionale dell’Abruzzo, PasqualeColamartino ed il presidente provinciale MassimoContinenza, che ci hanno segnalato le difficoltà dellaneonata Avis comunale de L’Aquila.

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PADOVA-SCUOLA

Da anni volontario donatore Avis, mi sono impe-gnato, oltre che a svolgere la mia donazione,

anche a sensibilizzare al gesto del dono amici, fami-liari, colleghi e conoscenti. Perciò, quando mi è giun-to l’invito alla partecipazione di un percorso formati-vo che voleva realizzare un nuovo approccio ai temidella donazione, mi sono immediatamente sentitoben inserito nel progetto “pensiamo alla Salute”. C’èstato un corso di formazione e dopo alcuni momentisupportati da altri più esperti, abbiamo ricevuto l’in-carico ad iniziare, a pieno titolo, i nostri incontrinegli istituti scolastici. Se all’inizio ci sono stati i“normali” disagi di chi è ai primi approcci, poi c’èstato un miglioramento del percorso, realizzato consempre maggiore efficacia ed efficienza. Ho avutooccasione di incontrare molti ragazzi/e frequentantiscuole che vanno dalle elementari alle superiori,come anche gruppi associativi esterni all’ambientescolastico. Nell’effettuare una panoramica del lavorosvolto, ho individuato alcune particolarità che riten-go possano essere trasversali ad ogni gruppo o istitu-to dove abbiamo effettuato il nostro compito. Laprima: un tessuto scolastico composto di ragazzi eragazze interessati e motivati ai temi ed alle ragionidel dono del sangue, interessati ai temi dell’apportoche ciascuno può dare nel rendere questa nostrasocietà capace di realizzare una buona “qualità divita”. A tutti, ma in particolare a quanti hanno disa-gi e malattie. A questo fine mi tornano alla menteragazzi che all’inizio erano “distaccati e diffidenti” eche poi si sono dimostrati sempre più interessati emotivati ad avere indicazioni pratiche e logistiche sucome e dove poter effettuare la donazione del sangue.La seconda particolarità notata è che una rete associa-tiva facilita l’integrazione delle persone che intendo-no aggregarsi. A tale proposito sono felice di dire chein tutte le scuole o località dove siamo stati invitati,era presente un volontario dell’Avis che ha reso il

nostro stesso intervento meno “staccato” dalla realtàlocale. Ciò ha contribuito a creare un clima di colla-borazione e di condivisione che ha fatto, e fa delbene, anche a noi e fra di noi, collaboratori del pro-getto. Una terza particolarità notata è che un lavorodi progetto permette di entrare in maniera organizza-ta nelle varie strutture scolastiche ed associative, dovefar sentire e far emergere il nostro impegno ed ilnostro far volontariato. Durante il nostro percorsoabbiamo avuto modo di incontrare insegnanti, ope-ratori scolastici, gruppi ed associazioni, semplici cit-tadini, alunni e familiari a cui abbiamo cercato di fargiungere questo messaggio di opportunità e solida-rietà. Termino questa mia breve relazione ringrazian-do i dirigenti, il presidente regionale Avis, AlbertoArgentoni e il vice Francesco Joppi, la dott.sa LauraElia ed Enea Stocco della segreteria regionale. Ungrazie a tutti i colleghi che hanno collaborato a que-sta iniziativa: è stato un lavoro importante e signifi-cativo. E grazie alle moltissime persone volontarieche ho incontrato, alle quali va la mia riconoscenzaper il contributo umano ed associativo dato.

Franco Bernardi

Testimonianza da un volontario

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Maggio è stato il “mese dell’Avis” a Musile diPiave, con quattro uscite domenicali di pro-

mozione e informazione rivolte alla cittadinanza, coninfo-point allestiti davanti alle chiese a Musile, SantaCroce, Caposile e Millepertiche. L’iniziativa si èaffiancata alle attività nell’Istituto comprensivo “E.

Toti”, che tra aprile e maggio hanno coinvolto quat-tro classi delle medie con il Giocavis e cinque classielementari con il Fiabilas. “Purtroppo la nostraComunale non riesce facilmente a contattare i giova-ni tra i 17 e i 19 anni - spiega la presidente PatriziaZamuner - non essendoci in paese istituti scolasticisuperiori”. Per questo l’associazione ha partecipatoquest’anno al progetto “Con-Tatto” promosso daCavv, Csv, Provincia e Comune di Venezia, con l’ini-ziativa “A Carnevale… anche la solidarietà vale!”, cuiha aderito una decina di studentesse dell’Itcs “L. B.Alberti” di San Donà di Piave. Il 13 e 14 febbraio, inoccasione della Sagra di San Valentino, le ragazzehanno animato il gazebo Avis con trucchi carnevale-schi, sculture di palloncini e maschere in carta pesta,che bimbi e adulti potevano scegliere in cambio diun’offerta libera per Telethon. “Sia noi, sia le ragazze siamo molto soddisfatti deirisultati ottenuti - commenta la Zamuner - il proget-to Con-tatto è davvero un bel modo per coinvolgerei giovani in attività interessanti e creative, con la spe-ranza che in futuro entrino a far parte del grandemondo del volontariato”. G.C.

Successo a Meolo per la mostra Avista, raccolta didipinti, sculture e opere plastiche creati dagli stu-

denti dell’Accademia di Brera in occasione dell’80°anniversario di Avis. La mostra, aperta dal 17 al 28giugno, è stata presentata presso la sala consiliare delComune, con introduzione critica di Carlo Sala, cor-redata da intermezzi musicali strumentali di alcunigiovani artisti e dalla proiezione video del catalogodelle opere esposte. L’iniziativa ha rappresentatoun’ulteriore occasione per rafforzare il rapporto giàfecondo della Comunale con i giovani (grazie ai gio-chi di simulazione a scuola - Fiabilas, Giocavis, lacreazione di favole - e il concorso di pittura), masoprattutto per rapportarsi con loro attraverso azionidi coinvolgimento, responsabilità ed opportunità.L’esposizione, come altre iniziative dell’Avis comuna-le, nasce grazie al vivace rapporto con il territoriofatto di vari contributi: alla mostra, svoltasi nell’am-bito della festa patronale, hanno collaborato laParrocchia, il “Centro di documentazione storicoetnografica del Veneto Orientale - G. Pavanello”, ilComitato della “Sagra”, l’AmministrazioneComunale con il suo patrocinio e naturalmentemolte “persone anonime” nonché avisini che, anchese non citati, sono il fulcro dell’attività della

Comunale. Dal 2 luglio al 20 agosto la mostra Avistasi è trasferita a Castelfranco Veneto presso la redazio-ne di “Dono & Vita”.

Meolo: Arte di “Avista” per avvicinare al dono

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Musile entra in Con-tatto coi giovani

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Centotrentasette nuovi donatori su 1.307 e unincremento del 4,2% delle donazioni. Sono i dati

registrati nel 2009 dall’Avis di Portogruaro, presentatiin occasione della 54ª assemblea dei soci dal presiden-te, Floriano Florean. Dati positivi in un anno caratte-rizzato da un allarme sangue che ha spinto tutte le Avisdel mandamento ad una campagna pubblicitariacomune per invitare al dono del sangue. La fantasia ela creatività, infatti, unita al sostegno finanziario dialcuni sponsor locali, ha permesso di realizzare unacampagna basata sull’illustrazione del percorso delladonazione su 100mila tovagliette distribuite intutti i locali e tutte le sagre della zona. Per evitaredi rivivere l’emergenza dello scorso anno, inoltre,il Consiglio direttivo della Comunale diPortogruaro ha previsto diverse iniziative di sensi-bilizzazione al dono del sangue, come la 23ª edi-zione della borsa di studio “Valentino Moro”,rivolta alle quarte superiori degli Istituti delComune e vinta da Elena Maglio. Evento di gran-de richiamo è stato il Festival Nazionale dei Sosia,svoltosi tra il 22 e il 24 luglio tra Bibione ePortogruaro, che ha visto la partecipazione diStefania Falanga e Moreno Morello in qualità di

presentatori. Le Avis del mandamento hanno collabo-rato all’organizzazione della manifestazione, organiz-zata da Ervino Drigo per raccogliere fondi per la Casadei Ragazzi di Cuzco in Perù e per le attività delle Avisstesse. Alla serata del 23 luglio, svoltasi in PiazzaRepubblica a Portogruaro, hanno partecipato anche imembri della Nazionale sosia, battuta (1 a 4) dallasquadra Avis e Aido nella partita di beneficenza tenu-tasi alle 18 presso lo stadio Mecchia. Numerosi gliappelli al dono da parte degli artisti che si sono esibitisul palco e dei due presentatori.

Concordia: Avis fra ecologia, salute e prevenzione

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Ecco i numeri della 10ª Giornata ecologica orga-nizzata dal Gruppo Volontari della Protezione

Civile: 14, 27 e 120. 14 come la data scelta a marzo,giorno che il Gruppo giovani Avis di ConcordiaSagittaria ha dedicato alla pulizia delle rive del fiumeLemene; 27 i quintali di rifiuti raccolti e 120 le per-sone coinvolte nell’iniziativa tra Avis, Aido, Ail,Croce Rossa, Comitato Collodi, Comitato Cavanellae molte altre. I giovani dell’Avis hanno partecipatocon entusiasmo, convinti dell’importanza di esserepresenti per promuovere stili di vita e comportamen-ti consapevoli con la speranza che questi entrino nelDna di tutti! Ma l’Avis di Concordia Sagittaria daanni organizza anche eventi legati alla tutela dellasalute e alla prevenzione. Dopo dipendenza da fumoe malattie cardiovascolari, quest’anno l’associazioneha scelto di affrontare le problematiche di una malat-tia tanto subdola quanto diffusa: il diabete. Il conve-gno, organizzato il 10 aprile in collaborazione conl’Associazione Diabete Insieme, ha visto la partecipa-zione del dott. Renzo Gelisio, responsabile del repar-to di diabetologia presso l’ospedale di Portogruaroche ha spiegato le diverse forme di diabete, l’impor-

tanza della prevenzione attraverso una corretta ali-mentazione ed i controlli periodici. Il presidente diDiabete Insieme, Giancarlo Vincenti, ha poi spiega-to che l’associazione pone al centro della sua attivitàil malato e la sua famiglia, perchè il diabete è unamalattia con cui si deve imparare a convivere e che vaaffrontata “tutti insieme”. Affollata la platea, che haposto numerose domande, soprattutto sulle nuovefrontiere terapeutiche. Dario Piccolo e Claudia Zorzo

Centomila tovagliette e il “Festival dei sosia”

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Venezia e Portogruaro: bimbi protagonistiOltre 100 bambini hanno partecipato ad un

campo di multiattività sportive al Lido diVenezia, presso le palestre Olivi e Severi; gli Esposito,gestori dell’impianto sportivo e donatori di sangue,hanno invitato l’Avis a partecipare alla manifestazio-

ne con uno stand informativo. A conclusione dellasettimana di sport, l’associazione ha premiato tutti ibambini con una borsa personalizzata. L’iniziativa siinserisce nel programma di eventi di sport e culturapromossi dall’Avis di Venezia per il suo 55° anniver-

sario di fondazione: dopo la prima regataAlbiolese a Portosecco, il Raid ciclistico di duegiorni da Venezia ad Ankara e il concerto deltrio Le Rare Vanità a Palazzo Albrizzi, di gran-de richiamo è stata la lettura di brani e poesiecon Ottavia Piccolo, nel chiostro di SanNicolò, nel corso di una serata organizzata incollaborazione con il Centro Musica diretto dalmusicista e compositore Maurizio Piccoli.

PORTOGRUARO - Una giornata alle presecon cinquanta bambini di età compresa tra gli8 e i 14 anni. Questa l’impresa dei giovanidell’Avis di Portogruaro, che il 26 luglio scorsohanno organizzato la giornata conclusiva delGrest di Lugugnana. I volontari si sono trasfor-mati per un giorno in veri e propri animatori,organizzando giochi divertenti in grado di farcomprendere ai piccoli partecipanti il significa-to del dono del sangue e l’identità della nostraassociazione. La vice-presidente dellaComunale, Silvia Tonasso, Matteo Ruggiero,Samuele Zanon, referente del Gruppo giovani,e Alberto Segato, referente provinciale, hannocoordinato i giochi di gruppo e premiato lesquadre con attestato, libricino Quiz Avis emaglietta, indossata con grande entusiasmo perla foto finale.

Grande successo alla 2a edizione della “Pedalatadella solidarietà” organizzata il 2 giugno

dall’Avis di San Stino in collaborazione con ProLoco, Protezione civile, Ads Malgher e con il patro-cinio del Comune per raccogliere fondi per la rico-struzione di una scuola per i bambini di Haiti. Labiciclettata, svoltasi lungo le vie del paese passandoper il fiume Malgher fino al bosco di Bandiziol ePressacon, ha visto la partecipazione di intere fami-glie, per una giornata all’insegna della solidarietà edello stare insieme. In dono per tutti una maglia edun berretto Avis, per ricordare che si può aiutare glialtri anche con un piccolo gesto come la donazionedel sangue. Emanuele Zanon

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Erano centinaia a pedalare a San Stino di Livenza

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Ogni anno in Italia si verificano 220 mila inci-denti stradali, con 310 mila feriti e 5 mila

morti, praticamente l’intera popolazione del centrostorico di Concordia Sagittaria. Un dato inquietanteche ha spinto l’Avis concordiense a dedicare un inte-ro fine settimana, quello del 17 e 18 aprile, alla sen-sibilizzazione sul tema della sicurezza stradale. “Io cimetto la testa. Giovani e sicurezza stradale”, oltre alpatrocinio della Regione Veneto e dell’Azienda Ulss10, ha visto la partecipazione di Polizia stradale diVenezia, rappresentata dall’Ispettore Capo LorenzoLo Conte, e Ser.T. di Portogruaro, rappresentata dalprimario dott. Pier Maria Pili. Ad aprire la manife-stazione un convegno sulla sicurezza stradale, cuihanno assistito oltre 250 ragazzi delle scuole medie diConcordia e superiori di Portogruaro. Una forteattrattiva per tutta la giornata è stata la “Scuolamobile di Polizia” della Stradale di Padova: un pull-man attrezzato con otto simulatori di guida di auto emoto. Domenica 18 aprile l’Avis ha offerto a 14ragazzi neopatentati la partecipazione a dei test diguida sicura, affiancati da istruttori professionistiaderenti all’Unasca. Tra slalom veloci e frenate allimite sul bagnato senza l’assistenza dell’Abs, l’entu-siasmo dei ragazzi è salito alle stelle, perché si puòcrescere divertendosi, purché ci si metta la testa. E“Senza la testa... anche il casco non basta!” è stato iltema scelto per il concorso di idee che l’Avis ha rivol-to agli alunni delle scuole di Concordia Sagittaria, incollaborazione con le altre associazioni del dono.L’obiettivo perseguito, con il valido supporto delprof. Pinni, era quello di avvicinare i ragazzi al temadella sicurezza stradale e farli riflettere sulle responsa-bilità delle proprie azioni. Obiettivo raggiunto, vistala partecipazione massiccia di tutte le scuole del com-prensorio e lo slogan ideato dai vincitori del concor-so: “Non lasciare che sia l’alcol a guidare al tuoposto”. La serata di premiazione ha visto oltre 300persone tra alunni e genitori. A tutti i ragazzi è statoconsegnato un cappellino con il disegno ideato daivincitori del concorso. Applauditissimi gli alunni del

coro “Rufino Turranio”, diretti dalla prof. Moro del-l’omonimo istituto comprensivo di Concordia. “Igiovani hanno il diritto e dovere di affrontare la vitacon leggerezza e spensieratezza – ha detto il presiden-te di Concordia - ma è fondamentale che ogni azio-ne venga compiuta con senso di responsabilità, evi-tando di lasciarsi trascinare dalle mode o dal “bran-co”. E la sicurezza stradale è stata al centro dell’atten-zione anche a San Stino di Livenza, con la quarta edi-zione di “Dai strada alla vita”, che ha visto gli studen-ti dell’istituto professionale Ipsia “E. Mattei” cimen-tarsi con un simulatore in una gara di prove di guida,vinta da una ragazza. La sera il simulatore si è sposta-to in piazza Aldo Moro, che ha ospitato lo spettaco-lo musicale curato dai ragazzi della Casa musicale delpaese. Non mancavano i punti informativi di Acat,Sert, Aido e Avis, Polizia Municipale, Polizia Stradalee Carabinieri. Novità dell’anno è stato il 1° concorsomiglior aperitivo analcolico “Dai strada alla vita” frai bar del centro, con una giuria composta da giovani.Vincitore: la promozione del bere consapevole eresponsabile. Dario Piccolo e Giorgia Chiaro

Formula rinnovata per la Giornata del donatore2010 dell’Avis di Mestre-Marghera, domenica 10

ottobre. Sarà il teatro Toniolo, in piazza Ferretto, adaccogliere i soci e ospiti in quest’occasione di celebra-zione e ringraziamento dei donatori. A fare gli onoridi casa quest’anno Gaetano Ruocco Guadagno, atto-

re poliedrico appassionato di magia, che da annicalca le scene con il trio comico Perlamammadiado.Il programma della mattinata prevede interventibrevi e premiazioni “snelle”, intervallati da improvvi-sazioni del presentatore, in grado di creare quel climadi allegria che ci si aspetta in una festa.

Sicurezza stradale sempre al primo posto

Comicità e magia, quest’anno, per la festa di Mestre

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Provincia fra successi e “pensieri” VICENZA

Carissimi donatori vicentini, questo mio articolo perqueste pagine era pronto per essere pubblicato

nel numero di giugno. Lo ripresento più o meno comelo avevo scritto, anche perché nel frattempo non ècambiato molto, se non la nomina dal nuovo segretariodella sanità veneta del dott. Domenico Mantoan, giàdirettore generale dell’Ulss Schio Thiene. Purtroppo,per motivi di costi aggiuntivi che il Governo ha impostoalle pubblicazioni delle Onlus, l’Avis regionale si èvista costretta ad annullare la postalizzazione delprecedente “Dono & Vita”. Non c’era la coperturafinanziaria (come viene spiegato nelle prime pagine).Facciamo quindi ora il punto sul vicentino. Quest’annol’assemblea provinciale è stata ospitata dalla Comunaledi Malo presso la sala consigliare messa a disposizionedal Comune, luogo confortevole e attrezzato per poterospitare tali eventi. Ringraziamo il sindaco, AntonioAntoniazzi e la vice Paola Carraro, per la presenza ela collaborazione dimostrataci. Oltre all’amministrazione, alla nostra assemblea sonointervenuti i medici trasfusionisti del dipartimento diVicenza: la Dott.ssa Alberta Alghisi per l’Ulss 4, ildott. Sperti per l’Ulss 3, il dott. Enrico Acerbi perl’Ulss 5. Come ormai di consueto, ci ha onorato dellasua presenza il presidente regionale Alberto Argentoni,con il vice Francesco Joppi. Dopo la mia lettura dellarelazione morale del Consiglio direttivo, incentratasulla situazione trasfusionale, la nuova convenzione, leattività e progetti futuri, si sono susseguiti gli interventidegli ospiti. La dottoressa Alghisi ha sottolineato lamaggiore raccolta dell’Ulss di pertinenza, un più 8%,con la conseguente cessione extra dipartimentalesupportata per tutto il dipartimento di Vicenza. Haassicurato la continuità delle aperture dei centri diraccolta di Malo, Schio, Thiene, invitando ulteriormentele associazioni a modulare le chiamate alla donazione,considerando le esigenze delle richieste del dipartimento.Il dottor Sperti ha fatto notare come a Bassano delGrappa ci sia stato un buon incremento nella donazionedi sangue e di plasma, supportando in modo efficacesia il maggior consumo locale che dipartimentale, siaextra regionale. Il dott. Acerbi ha, invece, focalizzatol’attenzione su alcuni aspetti più tecnici del ruolodell’associazione, invitando l’Avis a impegnarsimaggiormente per sviluppare la chiamata, e suggerendoanche di migliorare la comunicazione internadell’associazione. Per ultimo è intervenuto il nostropresidente regionale sottolineando che ciò impegneràla nostra associazione per i prossimi anni. Argentoniha poi riflettuto su come il volontariato di qualche annofa fosse più efficace di quello attuale, come nel tempo

ci sia stato un maggiore impegno civile a discapitodell’impegno sociale. I giovani fanno scelte più selettivee dinamiche, prediligendo una crescita personale ecompetente. Noi registriamo una crescita di donatori,ma un calo di volontari impegnati. L’associazione dovràmettere insieme condivisione e crescita, costruendoun sistema che poggi su più gambe, lavorando insiemecon progetti di solidarietà che eliminino icompartimenti stagni che in qualche caso si notano. PoiArgentoni ha indicato come si stia incrinando il sistematrasfusionale Veneto, facendo notare la mancanza dipersonale dedicato, con poca volontà di assumere, purchiedendo l’aumento della raccolta del 3%. La domanda“si riuscirà a raccogliere?” viene spontanea. Comeassociazione pretendiamo di essere nelle stanze dove sidecidono le modifiche del sistema trasfusionale, nonvorremmo che con la nascita dei Dimt sparisse lamedicina trasfusionale. Nel proseguo dei lavori ci sonostati gli interventi delle delegazioni comunali, tra le qualiè spiccato quello della delegazione di Malo che hafatto notare un incremento alla donazione di un +20%rispetto al 2009. Altra posizione ha tenuto la delegazionedi Schio che, non condividendo la politica associativaprovinciale, ha dato parere contrario sia alla relazioneche al bilancio. Nella replica ho spiegato che, in questomomento, non ci sono le prerogative per creare uncentro unico di chiamata in provincia, che ci sonoancora troppe posizioni discordanti, che le Comunalihanno la loro autonomia che va rispettata, ma chel’Avis provinciale deve avere una voce unica nelconfronto con le istituzioni, Dimt compreso. Se ognunova in ordine sparso, si conclude ben poco. Il Consigliodirettivo provinciale è il luogo più adatto per il sanoconfronto e la sintesi di opinioni e azioni.

Enrico Iseppi, presidente Avis provinciale

Gli alpini di Schio sul

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Da molti anni gli oltre 5.000 donatori di sanguedella vallata dell’Agno che gravitano sul Centro

trasfusionale di Valdagno, più volte hanno chiestocon forza che venisse risolto il problemarappresentato dall’insufficienza, inadeguatezza e nonrispondenza alle normative dei locali che ospitavanoil Centro, al quarto piano del vecchio ospedale S.Lorenzo. Molte le promesse da parte della precedentegestione dell’Ulss 5, purtroppo rimaste sulla carta. LeComunali dell’Avis presenti nel territorio di seicomuni (Recoaro Terme, Valdagno, Cornedo,Brogliano, Castelgomberto e Trissino), hanno piùvolte richiamato l’attenzione della Direzionedell’Azienda sanitaria in occasione delle riunioni delComitato locale di Partecipazione; hanno esortato inparticolare che, con l’apertura del nuovo ospedale,anche il Centro trasfusionale vi trovasse posto.Purtroppo così non è stato. Qualche anno fa, nuovaamministrazione dell’Ulss 5, erano stati reperitialcuni spazi, sempre al quarto piano, specialmenteper il ristoro dei donatori. Ma si era ancora moltolontani dal soddisfare le esigenze. Non era piùsostenibile una situazione che vedeva i donatori disangue della Valle dell’Agno svolgere la loro opera incondizioni ambientali disagevoli e forse anche pocosicure, in uno stabile quasi vuoto e abbandonato,quasi fossero donatori di serie B. Negli ultimi tempi,finalmente, la questione ha avuto una forteaccelerazione e in qualche mese sono stati eseguiti ilavori necessari per poter spostare il Centro inposizione più consona. Questa accelerazione è forseavvenuta grazie al cambio delle amministrazionicomunali che hanno visto i sindaci sensibili a questoproblema, alla stampa locale che ha messo in risaltola questione, certamente per il fatto che i presidenti

delle Avis interessate, sostenuti dal presidenteprovinciale Enrico Iseppi, non hanno mai “mollatol’osso” e hanno continuato a mantenere elevatal’attenzione, ma anche grazie ad un maggior impegnoda parte dei vertici dell’Ulss 5, che hanno reperito ifondi necessari e avviato i lavori. Il 19 luglio 2010finalmente è stato inaugurato a Valdagno il nuovoCentro trasfusionale, presenti l’assessore regionalealla sanità Luca Coletto, il direttore generale dell’Ulss5 dott. Renzo Alessi e il direttore sanitario dott.ssaSimona Aurelia Bellometti, il responsabile delServizio trasfusionale dell’Ulss 5 dott. MassimoLaraia, i sindaci dei sei comuni della Valle dell’Agno,il presidente provinciale dell’Avis di Vicenza EnricoIseppi, i presidenti provinciali delle altre associazionidi donatori di sangue, numerose autorità politiche eamministrative locali, molti primari, e naturalmentei presidenti delle Avis della Valle dell’Agno,accompagnati da molti donatori di sangue.L’assessore regionale Coletto ha sottolineatol’importanza per il Veneto dei donatori di sangue edel volontariato e l’impegno della Giunta regionalenei loro confronti. Poi ci sono stati gli interventi deldirettore Alessi che ha ripercorso l’iter per arrivare aquesto risultato, richiamando nel contempo ledifficoltà specialmente nei confronti del neonatoDimt e dell’assessore alla salute del Comune diValdagno che ha espresso soddisfazione per l’operarealizzata. La cerimonia si è conclusa con labenedizione dei locali, con il taglio del nastro affidatoad una giovanissima donatrice.

Adriano Pretto, presidente Avis Cornedo Vicentino

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A Valdagno inaugurato il nuovo Ct

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l Pasubio con l’AvisAnche quest’anno il nostro gruppo Alpini ha svol-

to il servizio alla chiesetta in Pasubio, il 3 e 4luglio. Nel 2009, infatti, si è dato inizio ai lavori direcupero per rendere visibile quanto, nel primo con-flitto mondiale, i nostri soldati hanno fatto su questomonte, che fu il baluardo della Strafexspedition.Come si può ben vedere dalla foto che ci ritrae davan-ti ai gazebo della sezione, ci siamo “gemellati” conl’Avis comunale di Schio, visto che la stessa contamoltissimi alpini fra i suoi soci. Un modo per condi-videre la stessa filosofia del “dono” a favore di chi neha bisogno. Guido Marchioro

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Avis Schio, un’estate a tutto volley

Un 25° con libro per il Gruppo Riviera

Come tutti gli anni, il gruppo sportivo di avisinidell’Alto Vicentino della Comunale di Schio, si è

ritrovato a Bibione per l’annuale meeting di pallavoli-sti sulla sabbia. Quest’anno le stime degli organizzato-ri parlavano di 14.000 atleti che si sono sfidati nel finesettimana di metà maggio, a colpi di schiacciate,bagher e palleggi sulla sabbia dorata della nota localitàbalneare. Con la consueta polo bianca e con il nostrocaro logo dell’Avis sul cuore, il nostro gruppo di atletisi è ben distinto nella classifica finale del torneo ma,cosa ben più importante, questo team di sportivi hadivulgato l’importanza di essere un donatore dell’Avis.E si è svolta in una cornice naturalistica mozzafiato, agiugno, la 32ª edizione della Festa provinciale delMinivolley “Pallavolando con la Natura” organizzatadalla Fip, dal Comune di Schio, dall’As Valli e da tuttele Associazioni di Volontariato di Valli del Pasubio.

Naturalmente, anche l’Avis “Alto Vicentino”, sensibilealle iniziative sportive rivolte ai giovani del territorio,era presente con il suo presidente Carraro e 4 dei suoiconsiglieri, ed ha collaborato fattivamente all’ottimosuccesso dell’iniziativa. Per capire le dimensioni dell’e-vento basta riepilogare un pò di numeri: più di 500bambini di 4ª e 5ª elementare si sono sfidati nei 23campi di minivolley allestiti presso il campo sportivocomunale; le 92 squadre iscritte hanno giocato com-plessivamente più di 200 partite; 51 erano le società dipallavolo del vicentino presenti; oltre 150 i volontariche hanno svolto i compiti di arbitri e segnapunti;1.500 le persone stimate al seguito dei mini campioni.Una grande festa di sport, ma anche un grande segna-le per difendere la natura minacciata giornalmente dal-l’inquinamento. Il tema principale della manifestazio-ne, infatti, era la salvaguardia dell’ambiente e l’impor-

tanza del riciclo dei rifiutidomestici. Parallelamente, si è svoltaanche la Tappa provincialedi beach volley, organizza-ta dalla commissione pro-vinciale di Vicenza nell’a-diacente “Pasubio BeachArena”, dove si sono con-frontati giovani ragazzi eragazze giocando sulladorata sabbia dei duecampi di via Tezze.

Venticinque anni! Come poter trovare le parole perricordare e per raccontare la storia del Gruppo

Riviera, se non attraverso una pubblicazione, segno diriconoscenza per chi fin dall’inizio, come capogruppo o

componenti del Consiglio,ha creduto nell’AvisAltopiano. Un libretto cheracconta un po’ la nostra“avventura”, i primi 25anni del Gruppo AvisRiviera (che comprende ipaesi di Rotzo, Mezzaselvae Roana), che ci ha permes-so di rintracciare qualchepioniere del gruppo, recu-perare vecchi documenti,foto, raccolte e ritagli digiornali. Abbiamo voluto

fissare sulla carta questa tappa della nostra storia avisina,perché possa essere un ricordo per le generazioni passatee una testimonianza per quelle future, con l’augurio divederla nel tempo sempre più ricca di iniziative e soddi-sfazioni. È un piccolo segno, che però speriamo possaessere gradito a tutti i nostri donatori, un libretto dovemancano molte pagine che sarebbe impossibile scrivere:sono le testimonianze di chi ha ricevuto in questi anni ilnostro sangue ed ha potuto guarire o salvarsi la vita.Diventerebbe allora un grosso libro, che racconta unarealtà di volontariato e anonimato, iniziato con la pennaed il calamaio, proseguito al giorno d’oggi col computer,ma con un filo comune e continuo che col tempo ha manmano acquistato spessore, conservando lo stesso colore. Ilcolore delle gocce di sangue che escono dal braccio deldonatore, il colore della vita che viene trasmessa giornodopo giorno da uomo a uomo senza distinzione alcuna.

Maristella e Pierluigi Rebeschini, Franco Stefani

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Gli sforzi di tutti verso l’obiettivoCi eravamo lasciati alla fine del 2009 con la

soddisfazione della chiusura di un anno intensoe ricco sì di problematiche, ma anche di ottimi risultati.Il consuntivo ha visto le fatiche di tanti nostri dirigentipremiate dal buon risultato della raccolta associativa.Nonostante ciò, noi tutti, da sempre abituati a nonabbassare mai la guardia, ci eravamo concentrati sullaprogrammazione e la pianificazione della raccolta del2010. Già eravamo non poco preoccupati per il fattoche il Centro regionale attività trasfusionale (Crat)avesse indicato per il Dipartimento interaziendale dimedicina trasfusionale (Dimt) di Treviso un incrementodei consumi di circa il 3% rispetto all’anno precedente.I dati relativi ai primi sette mesi di quest’anno,comparati a quelli dello stesso periodo dell’anno scorso,indicano una raccolta complessiva che segna un leggeroincremento dello 0.29%, dato che segnala una tenutacomplessiva della raccolta, ma che non è in linea conl’incremento del 3% richiesto dalla Regione Veneto.Registriamo, invece, un incremento del2.19% dei nuovi iscritti, incoraggianterisultato che se verrà mantenuto econfermato per il prosieguo dell’anno,ci fa ben sperare. Del tutto insoddisfacenterisulta, invece, la raccolta domenicaledelle Unità di raccolta esterne, che registraa fine luglio un calo del 9.5%.Sicuramente incide su questo dato lospostamento delle attività di raccolta dellesedi non più idonee dopo le visite ispettivedell’Arss (Agenzia regionale servizi sociali).In alcuni casi abbiamo registrato calipreoccupanti, in altri le differenze sonostate, per fortuna, di poca entità.Purtroppo, constatiamo un calo anchein quelle Unità che continuano il loro

operato nelle sedi storiche e che sono in linea con ilprocesso di accreditamento. Resta il fatto che ancorauna volta dobbiamo mettere in atto tutte le opportunestrategie per convincere i nostri donatori a perseverarenel donare il sangue, indipendentemente dallalocalizzazione delle Unità di Raccolta. Il continuo ecostante aumento dei consumi che caratterizza l’attivitàospedaliera in questi ultimi anni ci chiama a risposteforti e impegnative. In ogni caso, è certo che nonpossiamo permettere che siano gli ammalati a pagareil prezzo del percorso di accreditamento e adeguamentooperativo e normativo che sicuramente migliora eriqualifica la donazione e la rende qualitativamentepiù sicura. Tutto ciò non ci deve scoraggiare: nellastoria dell’Avis le sfide sono sempre state affrontate conequilibrio e caparbietà e hanno sempre ricevuto rispostepuntuali, corredate dalla realtà di innumerevoli sacchedi sangue. Assicuriamo gli ammalati con le nostredonazioni. Buon lavoro, amici dirigenti e donatori.

Gino Foffano, presidente Avis provinciale

Un aumento delle donazioni dell’11% rispetto al2009, 34 nuovi donatori, il raddoppio dei soci.

È un’Avis in piena salute quella che domenica 12 set-tembre, a Preganziol, ha festeggiato il suo 42° annodi vita. Merito delle tante iniziative organizzate nelterritorio. “Oltre a partecipare ogni anno alla campa-gna Avis-Telethon a dicembre - spieganoall’Associazione - siamo particolarmente impegnati adavvicinare al nostro messaggio di solidarietà la scuola,convinti che i giovani siano una grande risorsa, da valo-

rizzare e seguire con attenzione, le associazioni sportivee sociali come la Polisportiva, l’Associazione calcio,Associazione nuoto, Parrocchia, Pro loco, Circolo ricrea-tivo anziani. Con la locale autoscuola, inoltre, è statoavviato un progetto di sensibilizzazione dei neopatenta-ti alla guida sicura, tramite la distribuzione di opusco-li realizzati dall’Avis regionale e la consegna ai nuoviautomobilisti di etilometri. Ad ottobre, infine, il nuovocorso di primo soccorso e l’appuntamento con la dona-zione, il 31 ottobre”.

Preganziol coglie l’invito e registra già un +11%

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Giovani donatori e giovani artisti il 4 luglio a Castelfranco

Postioma: sport & music avvicinano la new generation

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Piccoli, potenziali donatori… crescono! Alla 25ª edizione del Torneo notturno di calcio “Memorial StefanoScarpari”, tra i più importanti di tutta la provincia, la dimostrazione che entrare nelle scuole con l’Avis

porta frutti positivi. Nella squadra dell’Avis di Resana che ha vinto quest’anno c’erano, infatti, ben quattroragazzi che avevano partecipato, alunni delle scuole medie, al tradizionale concorso indetto dell’Avis di Resana“il sangue e la donazione”… Dopo la scuola, si sono avvicinati al calcio avisino, in attesa di compiere 18 anni

e di poter donare per la prima volta. Una doppia vittoria perl’associazione resanese che per la prima volta ha trionfatoanche sul campo. “Quattro anni fa abbiamo deciso di partirecon questa avventura del torneo notturno più che altro perfar conoscere l’associazione, ma ora sono arrivate anche lesoddisfazioni dei trofei! - sottolineano dal Direttivo. Enormela gioia dello staff tecnico composto dagli avisini MatteoBasso e Giovanni Di Napoli che hanno affiancato il “mister”Claudio Caon in questa “impresa”. L’idea iniziale era quelladi partecipare coinvolgendo alcuni giovani che potevanodiventare donatori e poi, partita dopo partita, la squadra si èdimostrata davvero affiatata ed è arrivato un successo merita-to, di fronte ad una platea di spettatori che nell’arco dellevarie serate è stata davvero vasta.

Studenti, poi calciatori, infine avisini

Il 4 luglio a Castelfranco, il vicepresidente dellaProvincia di Treviso, Floriano Zambon, ha parteci-

pato alla vernice della mostra “Avista”. “All’Avis e aldono del sangue sono legato in modo specialissimo perché

è grazie a loro che hosuperato una malat-tia che mi ha colpitonel 2004. In sei mesidi ospedale, ho rice-vuto 9 litri di sangue.Dietro ogni saccaricevuta, e ne ho rice-vute tante, sapevoesserci un donatore. Èstata l’esperienza piùprofonda della miavita - ha sottolineato

Zambon - di quelle che lasciano il segno. Ogni volta chericevevo il sangue ricevevo la vita da una persona chenon mi conosceva, che io non conoscerò mai, che ha sceltodi aiutare il prossimo senza distinzione di colore. È undono davvero universale e i donatori vanno ringraziatiper questo. Organizzata da Avis Comunale eProvinciale in collaborazione con Avis nazionale, dellamostra Zambon ha apprezzato il connubio “arte e san-gue”: “si sposano benissimo e anche dalla fantasia deigiovani artisti può venire il messaggio della solidarietà ericordare che di sangue c’è sempre bisogno”.Nella stessa giornata dell’inaugurazione della mostra, ilGruppo Giovani dell’Avis di Castelfranco ha dato vitaal torneo di volley acquatico, vinto dall’Avis di Resana,che ha richiamato nella struttura allestita in piazzadonatori di sangue decine e decine di giovani da tuttala Castellana.

Grande successo per l’iniziativa “Sport & MusicFestival”, organizzata dal Futsal Postioma Calcio a

5, in collaborazione con l’Avis di Postioma. Agliimpianti sportivi dell’U.S. Postioma si sono ritrovate agiugno moltissime persone per la kermesse iniziata conl’esibizione dei Planet magnetic, un gruppo rock lon-dinese e del dj Frank Rossano di Tabooradio, seguitada un intero fine settimana dedicato ai tornei di calciosaponato e beach-volley cui hanno partecipato in tota-le 42 squadre per centinai di giovani. La serata delsabato ha visto sul palco il gruppo rock “Out ofControl” e “Scacciapensieri”, mentre domenica pome-

riggio hanno suonato i “Desert” che hanno fatto dasottofondo a 40 auto americane in esposizione. Allasera si è svolta invece, la seconda edizione del “FestivalCover” con l’esibizione sul palco di giovani e menogiovani del paese che hanno cantato e ballato, accom-pagnati da coriste e ballerine, pezzi di artisti interna-zionali. Applauditi da quasi duemila spettatori, sonostati proclamati vincitori “ex aequo” Giorgio Rado“Cocciante” e Nicola Morao, appena 14 enne, che hacantato e ballato sulle musiche di Michael Jackson. Lamanifestazione è stata un’ottima occasione per avvici-nare i giovani al dono del sangue.

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Quando anche gli imprenditori sono sensibili...

TREVISO

Giornalisti vs Gabibbi: 3-3Era dai tempi ormai lontani della promozione

della Pievigina in serie C2 che non si vedevatanta gente allo stadio di Pieve di Soligo. La “Festadello sport e della solidarietà” organizzatadall’Amministrazione comunale, che aveva comemomento clou la partita tra la nazionale CalcioTv ela selezione dei giornalisti trevigiani TvPressing,testimonial Avis, è stata caratterizzata da un successosuperiore alle previsioni. Oltre 1.500 le persone, trale quali molti avisini, che hanno participatoall’evento, per un incasso di circa seimila eurodevoluto alla Fondazione per disabili Viezzer diPieve di Soligo e all’Ail (per la lotta alle leucemie)cittadina. È stata una festa dell’intero Quartier delPiave, con la passerella delle associazioni sportive diPieve (oltre 300 ragazzi coinvolti nelle varieesibizioni), la sfilata di sbandieratori e tamburini

della Dama Castellana, lemusiche della Banda con tantodi inno tricolore prima dellapartita mentre il pubblico condei cartoni rossi, bianchi everdi disegnava un grandetricolore sugli spalti. Apprezzatissima la conduzionedi Moreno Morello e piccoli invisibilio per lo show del Gabibbo. Impeccabile lamacchina organizzativa messa in moto dal Comunecon l’appoggio di Protezione Civile, Alpini,Carabinieri in congedo e tantissimi volontari. Per lacronaca la partita tra Nazionale CalcioTv eTvPressing è finita 3 a 3 con lo show dopo il goldella rimonta di Giampaolo Fabrizio, il Vesponeimitatore del conduttore di Porta a Porta.

Incontro tra l’Avis provinciale e i dipendenti delladitta Antenne Tesser per far conoscere e promuo-

vere la donazione del sangue. Invitati dal titolareLuigino Tesser alla sede centrale di Treviso, il presi-dente Gino Foffano e il direttore sanitario dell’Avisprovinciale, dott. Alessandro Spigariol, hanno illu-strato ai collaboratori della nota azienda della Marcal’importanza e l’iter della donazione di sangue, anchecon dettagli sugli esami richiesti per l’ido-neità. L’incontro, che si è inserito nell’am-bito dei corsi di formazione sulla sicurezzarivolti alle maestranze, è stato seguito coninteresse da almeno 25 dipendenti, alcunidei quali già donatori e quindi punto diriferimento “interno” alla ditta per i colle-ghi che volessero avvicinarsi al dono.

“Un’iniziativa diversa, nuova e crediamo efficace -commenta Foffano - che potrebbe aprire la strada aun nuovo modo di avvicinare i lavoratori alla dona-zione del sangue. Come Tesser, ci sono sicuramentealtri imprenditori nel nostro territorio sensibili allasolidarietà e al gesto del dono in particolare. Li invi-tiamo a contattarci all’Avis provinciale, chiamando lo0422-405077”. M.R.

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Visome: un ‘verde’ week end di Sport

Quest’anno, alla Sagra d’Estate di Roe Alte, nelcomune di Sedico, c’era un ospite d’eccezione.

Si tratta di Vamp, il vampiretto nato da un’ idea del Consiglio provinciale dell’Abvs e creato conmaestrìa da Alberto Levis. La sua presenza discreta e silenziosa, ma simpatica e convincente, ha invitatotutti coloro che hanno frequentato la sagra a riflettere sull’importanza del dono del sangue. A tutti i partecipanti, inoltre, è stato consegnato un pieghevole in cui Vamp invita tutti a diventaredonatori di sangue cercando di rispondere alle piùcomuni obiezioni e paure che fanno desistere moltidall’intraprendere questa strada.

GRAZIE CSV - Come tutti certamente saprete,l’Assemblea 2010 di Avis regionale Veneto è stata ospi-tata quest’anno a Belluno. Ciò è stato reso possibileanche grazie al contributo del Csv bellunese che ringra-ziamo a nome di tutti i donatori del Veneto.

Quarto torneo di Greenvolley, con squadre misteformate da 3 giocatori, di cui almeno una gio-

catrice, a giugno a Visome, organizzato dalla localeSezione Abvs di Visome-Castoi. Al torneo hanno par-tecipato 26 squadre provenienti da tutta la provincia,con oltre 110 giocatori. Visto il numero di squadre ela bellissima giornata di sole, le fasi eliminatorie deigironi si sono protratte fino a tardi il sabato e percontinuare domenica mattina, permettendo ad ognisquadra di giocare 10/11 partite prima della fase fina-le per gli ottavi, quarti e semifinali. Sono seguite poila finale per il 3° e 4° posto e la finalissima che havisto la vittoria per 2 set a 1 degli “Spingigonzales”(bis dopo il 2009), contrastati in modo agguerritodalla squadra dei “Su del tut” che ha perso l’ultimoset con 15 a 17. Molto simpatici anche i nomi dellesquadre partecipanti che hanno contribuito alla clas-

sifica globale così delineata, dalla prima alla ventune-sima: Spingigonzales, Su Del Tut, I Cavalli Golosi eLa Delfina Curiosa, Anni 60, Quei Che No LaVede Mai, Pendule, Movete Che Dovon Dugar, NonSappiamp e Puntpo, Eh Niente Santa!, I SolitiIdioti, Il Bello Il Brutto e La Gnocca, Tuberi a TapisRoulant, Una Botta e Via, Usd Cicogna, Piaghe daDecubito, Porchette Soppresse, Tant par Rider,Mononeuroni. Nel pomeriggio di domenica si è svolto anche il tor-neo di Mini-Greenvolley tra 5 squadre di ragazzi eragazze con età inferiore a 14 anni. La classifica vedeal primo posto la squadra Siamo qui per Vincere,seguita da Le Jene, Le Coccinelle, Infradito, La Pupae i Secchioni…bucati. Premiazioni a cura dei consi-glieri e del segretario dell’Abvs di Visome-Castoi, diconsiglieri e presidente della Pantera Rosa che hanno

collaborato con ilCircolo ValCicogna e laParrocchia alla riu-scita della manife-stazione. Un rin-graziamento allepersone che hannocontribuito all’or-ganizzazione deltorneo.

Pierangelo Da Gioz

Il vampiretto Abvs in “visita” a Roe Alto

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Vamos a donar, companeros d’AbvsL'Abvs di Longarone è sempre più “multietnica”. In

occasione della “Giornata del donatore di sangue”organizzata dalla sezione locale e alla quale hanno par-tecipato un centinaio di donatori e simpatizzanti, ilsegretario Bez ha voluto rivolgere un particolare pensie-ro di ringraziamento ai donatori di origine straniera. Aitanti che, provenienti da diversi stati europei e non solo,presenti sul territorio per motivi di lavoro, hanno mani-festato il loro senso di “appartenenza” alla comunità,iscrivendosi all'Abvs. Tra i soci, infatti, si possono annoverare iscritti prove-nienti dalla Croazia, dal Libano e persino dal Messico eproprio Raul, (messicano arrivato in paese circa quindi-ci anni fa), ha dato una bella lezione di vita risponden-do con queste parole a chi gli chiedeva “perché” si fosseiscritto all'Abvs: “Quando sono arrivato in questoPaese, dopo aver lasciato quello mio, per cercare di darealla mia famiglia una vita più serena, ho incontratotante persone buone e disponibili che mi hanno aiuta-to. Un giorno, pensando a come avrei potuto ricambia-re tanta generosità, mi sono detto che avrei potuto offri-re il mio sangue, che è il mio bene più prezioso, cheappartiene solo a me e può arrivare al di là di ogni limi-te frapposto dalla razza, dalla religione e quant'altro. Ho così deciso, ed eccomi qua!”. La risposta di Raul benconiuga disponibilità, gratitudine, riconoscenza, solida-rietà e generosità con “donazione del sangue!” Durantela Giornata del donatore si è svolta l'assemblea dei socie, oltre all'approvazione del bilancio annuale, si sonopotuti commentare i dati relativi alle donazioni nel2009 che, nonostante il numero dei donatori attivi siaaumentato di oltre venti unità, hanno comunque evi-denziato un abbassamento della media percentuale uni-taria, dovuta al minor numero di chiamate.

Rita Marogna

La sezione Abvs di Bolzano Bellunese, volendo sen-sibilizzare maggiormente la collettività sull'impor-

tanza del ruolo dei donatori del sangue e far conosce-re i significativi traguardi ottenuti dall'associazione,ha realizzato una serie di incontri serali. Partendo dalprincipio che l'aiuto al prossimo passa anche attraver-so iniziative come queste, che mettono al centro ditutto la “persona”, gli incontri hanno avuto comecomune denominatore la sicurezza e la salute. Con l'intervento della “Antincendi Viel”, si è trattatoil tema della “sicurezza in casa” dando preziosi consi-gli per prevenire gli incidenti domestici. Nel secondo incontro, invece, la dott.ssa P. Brandalise

ha trattato la tematica del “cibo è salute: come ali-mentarsi in modo corretto per mantenere un buonostato di salute e una maggiore efficienza del nostrostato psico-fisico”. Per concludere, la serata all'insegnadel buon bere, dal titolo “Un buon bicchiere di vinofa buon sangue!”. La sommelier Angela Rech ha fattodegustare e conoscere le caratteristiche di quattro viniimportanti, insieme ai consigli sull'abbinamento cor-retto dei vini ai cibi. È doveroso un caloroso grazie atutti gli intervenuti e a quanti, sempre vicini all'asso-ciazione, hanno reso possibile l'organizzazione di que-sti incontri, in particolare a Giorgio Sitta.

Michela Da Rold

Bolzano bellunese: fra sicurezza, cibo e buon bereLE

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BELLUNO - ROVIGO

Partito nel Polesine lo screening PsaDal 1° luglio ha preso avvio il progetto per la dia-

gnosi precoce del tumore alla prostata, rivolto aidonatori della provincia di Rovigo. L’iniziativa segueun’esperienza analoga che è stata messa in atto un paiodi anni fa e che ha incontrato il favore di tanti avisini.L’accordo di collaborazione, siglato da Avis provincia-le, da Fidas polesana, dal Dimt e dai Dipartimenti diurologia dell’Usl 18 e 19, ha lo scopo di contribuirealla salute dei donatori attraverso l’educazione alla pre-venzione, ma prevede alcune novità relative alle moda-lità di accesso e di indagine. La proposta è rivolta aidonatori maschi che hanno compiuto 50 anni e preve-de, per cominciare, una visita urologica. Il medico delCentro trasfusionale illustrerà l’iniziativa al donatoredurante la visita precedente la donazione e, se questoacconsentirà, lo stesso Centro trasfusionale provvederàalla prenotazione. Potranno chiedere di aderire al pro-getto i soci donatori, indipendentemente dalla dona-zione, soprattutto se alcuni componenti della propriafamiglia sono stati già colpiti dal tumore alla prostatae purché abbiano un’età compresa fra 50 e 65 annid’età. La visita urologica, per la quale gli aderenti alprogetto beneficeranno di posti riservati, sarà effettua-ta presso gli ospedali di Rovigo e di Adria. A Trecenta,

infatti, non è presente un reparto specifico. In seguitoalla visita, l’urologo indicherà gli esami del sangue piùopportuni, effettuabili presso tutti i tre Centri trasfu-sionali della provincia. Il costo dei reagenti per il testdel Psa sarà a carico dell’Avis provinciale e della Fidaspolesana, ciascuno per i propri donatori. L’iter saràoperativo fino al 1° giugno 2011. La scelta di far pre-cedere gli esami del sangue da una visita urologica(principale novità rispetto al precedente progetto)risponde a una richiesta dei responsabili delle struttu-re sanitarie. Il test del Psa da solo non è più ritenutoattendibile: un esito positivo può dipendere da un’in-fezione di altra natura, mentre un esito negativo nongarantisce effettiva assenza del tumore. È quindi neces-sario combinare informazioni provenienti da indaginidifferenti. Il monitoraggio che sarà realizzato nell’am-bito di questo progetto servirà anche a raccogliereinformazioni su una malattia, le cui cause sono poconote: attualmente si sa che presenta carattere di fami-liarità, colpisce soprattutto gli uomini con età superio-re a 50 anni ed esposti a sostanze tossiche. Potrannoessere consigliate anche ulteriori visite urologiche acarico dell’interessato. Se l’iniziativa darà buon esito,potrà essere riproposta anche negli anni prossimi.

“Passeggiata dei trecento” a SoverzeneSono stati oltre trecento i partecipanti alla

“Passeggiata della Solidarietà”, svoltasi a Soverzenee organizzata insieme dalle tre associazioni che condi-vidono lo stesso ideale del “dono”: Abvs, Admo e Aido,in collaborazione con il gruppo locale degli Alpini, il“Circolo culturale”, la Protezione civile e con il patro-cinio dei Comuni di Soverzene e Ponte nelle Alpi. Lapasseggiata, nata per sensibilizzare sulla donazione disangue, midollo e organi, si è svolta su un percorso adanello di sette chilometri, molto suggestivo e panora-

mico, su terreno prevalentemente sterrato ma privo didifficoltà. Altri momenti di condivisione sono statiofferti dal pranzo comunitario, ottimamente prepara-to dal Gruppo alpini. A seguire, nel pomeriggio, undivertente spettacolo di cabaret del comico localeEnnio Burigo. Le offerte raccolte durante lo spettaco-lo sono state devolute a “Casa Tua 2”. Iniziative comequesta, che unisce sport e divertimento e che coinvol-ge intere famiglie e giovani, sono sempre importantiper la Sezione di Ponte nelle Alpi - Soverzene che, riu-nita in assemblea a febbraio, aveva analizzato i datirelativi all'andamento delle donazioni notandone lanecessità. Presentati dalla segretaria Daria Burigo, inumeri dicono che le donazioni sono aumentate pari-menti al numero dei nuovi donatori, ma che la percen-tuale dei giovani, è risultata essere solamente del quat-tro per cento. Durante l'assemblea sono state ricorda-te le molteplici attività promozionali attuate per pro-pagandare la donazione del sangue, da quelle sportivee ricreative, a quelle di carattere solidale. Momentosignificativo è stata la consegna, per la prima voltanella storia della Sezione, di due croci d'oro a ManlioDa Rold e Walter Manfrin. Manuel Pierobon

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