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C.I.S.A.P. ORIGINALE CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO – GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE N. 03 ESERCIZIO FINANZIARIO 2008: APPROVAZIONE RELAZIONE ILLUSTRATIVA E RENDICONTO DELLA GESTIONE. ______________________________________________________________________ L’anno duemilanove addì ventotto del mese di aprile, alle ore nove e quindici, nella sede del CISAP, regolarmente convocata, si è riunita l’Assemblea Consortile nelle persone dei signori: PRESENTE Silvana Accossato Presidente SI Marcello Mazzù Componente SI Partecipano alla seduta: Michele Suma Presidente del Consorzio SI Mauro Perino Direttore Generale SI Assiste alla seduta il Segretario del Consorzio Dott.ssa M. Santarcangelo. Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta.

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE N. 03 · c.i.s.a.p. originale consorzio intercomunale dei servizi alla persona collegno – grugliasco verbale di deliberazione

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C.I.S.A.P.

ORIGINALE

CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO – GRUGLIASCO

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE N. 03

ESERCIZIO FINANZIARIO 2008: APPROVAZIONE RELAZIONE ILLUSTRATIVA E RENDICONTO DELLA GESTIONE. ______________________________________________________________________

L’anno duemilanove addì ventotto del mese di aprile, alle ore nove e quindici, nella sede del CISAP, regolarmente convocata, si è riunita l’Assemblea Consortile nelle persone dei signori:

PRESENTE

Silvana Accossato Presidente SI

Marcello Mazzù Componente SI

Partecipano alla seduta:

Michele Suma Presidente del Consorzio SI

Mauro Perino Direttore Generale SI

Assiste alla seduta il Segretario del Consorzio Dott.ssa M. Santarcangelo.

Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta.

ESERCIZIO FINANZIARIO 2008: APPROVAZIONE RELAZIONE ILLUSTRATIVAE RENDICONTO DELLA GESTIONE.

L’ASSEMBLEA CONSORTILE

Dato atto che si rendono applicabili per questo Consorzio, ai sensi dell’art. 2 c. 2 del T.U.E.L.approvato dal D.Lgs 18.8.2000 n. 267, le norme dettate per gli enti locali in materia di finanza,contabilità e regime fiscale;

Viste le norme in materia di finanza e contabilità dettate dal T.U.E.L. approvato dal D. Lgs.18/08/2000 n° 267 Parte II, dallo Statuto del Consorzio, Capo IV e dal Regolamento diContabilità dell’Ente;

Vista la determinazione n. 34 del 15.4.2009, con la quale il Direttore Generale ha provveduto alriaccertamento dei residui attivi e passivi derivanti dall’esercizio 2008 e precedenti, ai sensidell’art. 228 del T.U.E.L. approvato dal D.Lgs 267/2000;

Dato atto che il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Direttore Generale, haprovveduto con deliberazione n. 11 del 24 aprile 2009 all’approvazione della relazioneillustrativa dei risultati conseguiti ed all’adozione del rendiconto dell’esercizio finanziario2008;

Visti inoltre:

• il rendiconto delle riscossioni e dei pagamenti resi dal Tesoriere dell’Ente, UniCreditBanca;

• la relazione del Revisore dei conti resa ai sensi dell’art. 239, comma 1, lett. d) del T.U.E.L.approvato dal D.Lgs. 18.8.2000, n. 267;

Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del T.U.E.L. approvato dal D. Lgs. del 18/08/2000 n°267 espressi rispettivamente dal Responsabile del servizio interessato e dal Responsabile delServizio Ragioneria risultano:

• favorevole in ordine alla regolarità tecnico amministrativa dell’atto;

• favorevole in ordine alla regolarità contabile;

Con voti unanimi espressi a termini di legge,

D E L I B E R A

1) di approvare il Conto Consuntivo di questo Consorzio per l’esercizio finanziario 2008 checomprende:

- il conto del bilancio - all. a);

- il conto economico con il relativo prospetto di conciliazione - all. b);

- il conto del patrimonio - all. c);

allegati alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale e che si compendianelle seguenti risultanze finali:

residui competenza totaleFondo cassa al 1/1/2008 714.323,83Riscossioni 2.346.610,70 5.029.555,04 7.376.165,74Pagamenti 2.747.281,05 5.187.003,32 7.934.284,37Fondo cassa al 31/12/08 156.205,20Residui attivi 266.184,88 2.420.232,59 2.686.417,47Residui passivi 303.107,44 2.107.243,94 2.410.351,38Avanzo d’amm.ne al 31/12/08 432.271,29

2) di approvare la relazione illustrativa dei risultati conseguiti nell’esercizio 2008, allegata allapresente deliberazione – all. d), composta di n. 129 pagine;

3) di approvare l’elenco dei residui attivi e passivi al 31.12.2008, distinti per anno diprovenienza - all. e);

4) di approvare la relazione del Revisore dei conti resa ai sensi dell’art. 239, comma 1 , lett. d)del T.U.E.L. approvato dal D. Lgs. 18.8.2000 n. 267 – allegato alla presente deliberazionequale parte integrante e sostanziale – all. f);

Con successiva, distinta, unanime e favorevole votazione, espressa a termini di legge, lapresente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile.

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 1

BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

Avanzo di Amministrazione 261.190,35 261.190,35-

di cui :

Avanzo di amministrazione vincolato 211.190,35 211.190,35-

Avanzo di amministrazione finanz.investimenti 0,00 0,00

Avanzo di amministrazione Fondo Ammortamento 0,00 0,00

Avanzo di amministrazione Non Vincolato 50.000,00 50.000,00-

2 TITOLO II

ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERI-

MENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E

DI ALTRI ENTI PUBBLICI ANCHE IN RAPPORTO

ALL' ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA

REGIONE

2 03 Categoria 3^

Contributi e trasferimenti dalla regione per

funzioni delegate

2.03.0301 Trasferimenti correnti dalla Regione

301 Trasferimenti correnti dalla Regione RS 831.891,82 831.892,79 0,00 831.892,79 0,97

CP 2.661.795,90 1.375.236,91 1.286.558,07 2.661.794,98 0,92-

T 3.493.687,72 2.207.129,70 1.286.558,07 3.493.687,77 0,05

-Totali Risorsa 0301 TRS 831.891,82 831.892,79 0,00 831.892,79 0,97

Trasferimenti correnti dalla Regione TCP 2.661.795,90 1.375.236,91 1.286.558,07 2.661.794,98 0,92-

T 3.493.687,72 1 2.207.129,70 1.286.558,07 3.493.687,77 0,05

2.03.0302 Trasferimenti dalla Regione per progetti finalizza

302 Trasferimenti dalla Regione per progetti RS 511.846,33 418.252,33 93.594,00 511.846,33 0,00

finalizzati CP 1.199.993,23 502.639,33 697.353,90 1.199.993,23 0,00

T 1.711.839,56 920.891,66 790.947,90 1.711.839,56 0,00

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 2

BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

2 TITOLO II

ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERI-

MENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E

DI ALTRI ENTI PUBBLICI ANCHE IN RAPPORTO

ALL' ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA

REGIONE

2 03 Categoria 3^

Contributi e trasferimenti dalla regione per

funzioni delegate

2.03.0302 Trasferimenti dalla Regione per progetti finalizza

-Totali Risorsa 0302 TRS 511.846,33 418.252,33 93.594,00 511.846,33 0,00

Trasferimenti dalla Regione per progetti TCP 1.199.993,23 502.639,33 697.353,90 1.199.993,23 0,00

finalizzati T 1.711.839,56 2 920.891,66 790.947,90 1.711.839,56 0,00

-Totali Categoria 03 TRS 1.343.738,15 1.250.145,12 93.594,00 1.343.739,12 0,97

Contributi e trasferimenti dalla regione per TCP 3.861.789,13 1.877.876,24 1.983.911,97 3.861.788,21 0,92-

funzioni delegate T 5.205.527,28 3.128.021,36 2.077.505,97 5.205.527,33 0,05

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 3

BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

2 05 Categoria 5^

Contributi e trasferimenti correnti da altri

enti del settore pubblico

2.05.0303 Trasferimenti correnti dai Comuni associ ati

303 Trasferimenti correnti dai Comuni associati RS 690.916,26 657.940,48 32.975,78 690.916,26 0,00

CP 2.612.708,99 2.407.291,50 205.412,99 2.612.704,49 4,50-

T 3.303.625,25 3.065.231,98 238.388,77 3.303.620,75 4,50-

-Totali Risorsa 0303 TRS 690.916,26 657.940,48 32.975,78 690.916,26 0,00

Trasferimenti correnti dai Comuni associ TCP 2.612.708,99 2.407.291,50 205.412,99 2.612.704,49 4,50-

ati T 3.303.625,25 3 3.065.231,98 238.388,77 3.303.620,75 4,50-

2.05.0304 Attivita' a rilevanza sanitaria

304 Attivita' a rilevanza sanitaria RS 170.207,33 160.207,33 10.000,00 170.207,33 0,00

CP 217.500,00 91.619,48 125.880,52 217.500,00 0,00

T 387.707,33 251.826,81 135.880,52 387.707,33 0,00

-Totali Risorsa 0304 TRS 170.207,33 160.207,33 10.000,00 170.207,33 0,00

Attivita' a rilevanza sanitaria TCP 217.500,00 91.619,48 125.880,52 217.500,00 0,00

T 387.707,33 4 251.826,81 135.880,52 387.707,33 0,00

2.05.0305 Trasferimenti correnti dalla Provincia

305 Trasferimenti correnti dalla Provincia RS 205.899,53 165.815,98 39.799,55 205.615,53 284,00-

CP 27.023,00 9.200,00 17.823,00 27.023,00 0,00

T 232.922,53 175.015,98 57.622,55 232.638,53 284,00-

-Totali Risorsa 0305 TRS 205.899,53 165.815,98 39.799,55 205.615,53 284,00-

Trasferimenti correnti dalla Provincia TCP 27.023,00 9.200,00 17.823,00 27.023,00 0,00

T 232.922,53 5 175.015,98 57.622,55 232.638,53 284,00-

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 4

BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

-Totali Categoria 05 TRS 1.067.023,12 983.963,79 82.775,33 1.066.739,12 284,00-

Contributi e trasferimenti correnti da altri TCP 2.857.231,99 2.508.110,98 349.116,51 2.857.227,49 4,50-

enti del settore pubblico T 3.924.255,11 3.492.074,77 431.891,84 3.923.966,61 288,50-

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BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

2 Riassunto Titolo II

ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERI-

MENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E

DI ALTRI ENTI PUBBLICI ANCHE IN RAPPORTO

ALL' ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA

REGIONE

03 Contributi e trasferimenti dalla regione per RS 1.343.738,15 1.250.145,12 93.594,00 1.343.739,12 0,97

funzioni delegate CP 3.861.789,13 1.877.876,24 1.983.911,97 3.861.788,21 0,92-

T 5.205.527,28 3.128.021,36 2.077.505,97 5.205.527,33 0,05

05 Contributi e trasferimenti correnti da altri RS 1.067.023,12 983.963,79 82.775,33 1.066.739,12 284,00-

enti del settore pubblico CP 2.857.231,99 2.508.110,98 349.116,51 2.857.227,49 4,50-

T 3.924.255,11 3.492.074,77 431.891,84 3.923.966,61 288,50-

-Totali Titolo 2 TRS 2.410.761,27 2.234.108,91 176.369,33 2.410.478,24 283,03-

ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERI- TCP 6.719.021,12 4.385.987,22 2.333.028,48 6.719.015,70 5,42-

MENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E T 9.129.782,39 6.620.096,13 2.509.397,81 9.129.493,94 288,45-

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PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

3 TITOLO III

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

3 01 Categoria 1^

Proventi dei servizi pubblici

3.01.0307 Proventi servizi assistenza domiciliare

307 Proventi servizi assistenza domiciliare RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

-Totali Risorsa 0307 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Proventi servizi assistenza domiciliare TCP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

3.01.0308 Entrate diverse

308 Entrate diverse RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 23.254,53 17.521,06 5.733,47 23.254,53 0,00

T 23.254,53 17.521,06 5.733,47 23.254,53 0,00

-Totali Risorsa 0308 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Entrate diverse TCP 23.254,53 17.521,06 5.733,47 23.254,53 0,00

T 23.254,53 6 17.521,06 5.733,47 23.254,53 0,00

-Totali Categoria 01 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Proventi dei servizi pubblici TCP 23.254,53 17.521,06 5.733,47 23.254,53 0,00

T 23.254,53 17.521,06 5.733,47 23.254,53 0,00

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BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

3 05 Categoria 5^

Proventi diversi

3.05.0311 Concorsi, rimborsi e recuperi da altri s oggetti

311 Concorsi, rimborsi e recuperi da altri RS 200.138,90 110.951,79 89.815,55 200.767,34 628,44

soggetti CP 188.280,53 103.579,77 79.775,31 183.355,08 4.925,45-

T 388.419,43 214.531,56 169.590,86 384.122,42 4.297,01-

-Totali Risorsa 0311 TRS 200.138,90 110.951,79 89.815,55 200.767,34 628,44

Concorsi, rimborsi e recuperi da altri s TCP 188.280,53 103.579,77 79.775,31 183.355,08 4.925,45-

oggetti T 388.419,43 7 214.531,56 169.590,86 384.122,42 4.297,01-

-Totali Categoria 05 TRS 200.138,90 110.951,79 89.815,55 200.767,34 628,44

Proventi diversi TCP 188.280,53 103.579,77 79.775,31 183.355,08 4.925,45-

T 388.419,43 214.531,56 169.590,86 384.122,42 4.297,01-

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 8

BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

3 Riassunto Titolo III

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

01 Proventi dei servizi pubblici RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 23.254,53 17.521,06 5.733,47 23.254,53 0,00

T 23.254,53 17.521,06 5.733,47 23.254,53 0,00

05 Proventi diversi RS 200.138,90 110.951,79 89.815,55 200.767,34 628,44

CP 188.280,53 103.579,77 79.775,31 183.355,08 4.925,45-

T 388.419,43 214.531,56 169.590,86 384.122,42 4.297,01-

-Totali Titolo 3 TRS 200.138,90 110.951,79 89.815,55 200.767,34 628,44

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE TCP 211.535,06 121.100,83 85.508,78 206.609,61 4.925,45-

T 411.673,96 232.052,62 175.324,33 407.376,95 4.297,01-

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PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

4 TITOLO IV

ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFE-

RIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CRE-

DITI

4 03 Categoria 3^

Trasferimenti di capitale dalla regione

4.03.0313 Trasferimenti di capitali dalla Regione per proget

313 Trasferimenti di capitali dalla Regione RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

per progetti finalizzati 104/92 CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

-Totali Risorsa 0313 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Trasferimenti di capitali dalla Regione TCP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

per progetti finalizzati T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

-Totali Categoria 03 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Trasferimenti di capitale dalla regione TCP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

4 Riassunto Titolo IV

ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFE-

RIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CRE-

DITI

03 Trasferimenti di capitale dalla regione RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

-Totali Titolo 4 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFE- TCP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CRE- T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

5 TITOLO V

ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI

5 01 Categoria 1^

Anticipazioni di cassa

5.01.0015 entrate derivanti da accensione di prestiti

315 ANTICIPAZIONE DI CASSA RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

-Totali Risorsa 0015 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

entrate derivanti da accensione di prestiti TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

T 600.000,00 8 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

-Totali Categoria 01 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Anticipazioni di cassa TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

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PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

5 Riassunto Titolo V

ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI

01 Anticipazioni di cassa RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

-Totali Titolo 5 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

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PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

6 TITOLO VI

ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI

6.01.0000 Ritenute previdenziali ed assistenziali al personale

318 Ritenute previdenziali ed assistenziali RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

al personale dipendente CP 125.000,00 116.929,79 0,00 116.929,79 8.070,21-

T 125.000,00 116.929,79 0,00 116.929,79 8.070,21-

-Totali Capitolo 01 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 125.000,00 116.929,79 0,00 116.929,79 8.070,21-

T 125.000,00 116.929,79 0,00 116.929,79 8.070,21-

6.02.0000 Ritenute erariali

319 Ritenute erariali RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 225.000,00 212.488,80 0,00 212.488,80 12.511,20-

T 225.000,00 212.488,80 0,00 212.488,80 12.511,20-

-Totali Capitolo 02 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 225.000,00 212.488,80 0,00 212.488,80 12.511,20-

T 225.000,00 212.488,80 0,00 212.488,80 12.511,20-

6.03.0000 Altre ritenute al personale per conto di terzi

320 Altre ritenute al personale per conto terzi RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 11.000,00 10.251,94 119,84 10.371,78 628,22-

T 11.000,00 10.251,94 119,84 10.371,78 628,22-

-Totali Capitolo 03 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 11.000,00 10.251,94 119,84 10.371,78 628,22-

T 11.000,00 10.251,94 119,84 10.371,78 628,22-

6.04.0000 Depositi cauzionali

321 Depositi cauzionali RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

-Totali Capitolo 04 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

6.05.0000 Rimborso spese per servizi per conto di terzi

322 Rimborso spese per servizi conto terzi RS 0,10 0,00 0,00 0,00 0,10-

CP 16.200,00 16.174,51 25,49 16.200,00 0,00

T 16.200,10 16.174,51 25,49 16.200,00 0,10-

-Totali Capitolo 05 TRS 0,10 0,00 0,00 0,00 0,10-

TCP 16.200,00 16.174,51 25,49 16.200,00 0,00

T 16.200,10 16.174,51 25,49 16.200,00 0,10-

6.06.0000 Rimborso di anticipaz. fondi per servizio economato

323 Rimborso di fondi per servizio economato RS 1.550,00 1.550,00 0,00 1.550,00 0,00

CP 1.550,00 0,00 1.550,00 1.550,00 0,00

T 3.100,00 1.550,00 1.550,00 3.100,00 0,00

-Totali Capitolo 06 TRS 1.550,00 1.550,00 0,00 1.550,00 0,00

TCP 1.550,00 0,00 1.550,00 1.550,00 0,00

T 3.100,00 1.550,00 1.550,00 3.100,00 0,00

6.07.0000 Depositi per spese contrattuali

324 Depositi per spese contrattuali RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 3.300,00 0,00 0,00 0,00 3.300,00-

T 3.300,00 0,00 0,00 0,00 3.300,00-

-Totali Capitolo 07 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 3.300,00 0,00 0,00 0,00 3.300,00-

T 3.300,00 0,00 0,00 0,00 3.300,00-

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PARTE I - ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

-Totali Titolo 6 TRS 1.550,10 1.550,00 0,00 1.550,00 0,10-

ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI TCP 382.050,00 355.845,04 1.695,33 357.540,37 24.509,63-

T 383.600,10 357.395,04 1.695,33 359.090,37 24.509,73-

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BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

RIEPILOGO GENERALE DELL'ENTRATA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Maggiori o minori

Capitolo / Articolo Stanziamenti Accertamenti entrate

Definitivi di Bilancio Riscossioni Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui (E=D-A)

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

R I E P I L O G O D E I T I T O L I CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

(L=I-F)

T Totale Totale Residui al Accertamenti al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

TITOLO II TRS 2.410.761,27 2.234.108,91 176.369,33 2.410.478,24 283,03-

ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERI- TCP 6.719.021,12 4.385.987,22 2.333.028,48 6.719.015,70 5,42-

MENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E T 9.129.782,39 6.620.096,13 2.509.397,81 9.129.493,94 288,45-

TITOLO III TRS 200.138,90 110.951,79 89.815,55 200.767,34 628,44

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE TCP 211.535,06 121.100,83 85.508,78 206.609,61 4.925,45-

T 411.673,96 232.052,62 175.324,33 407.376,95 4.297,01-

TITOLO IV TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFE- TCP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

RIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CRE- T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO V TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05-

TITOLO VI TRS 1.550,10 1.550,00 0,00 1.550,00 0,10-

ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI TCP 382.050,00 355.845,04 1.695,33 357.540,37 24.509,63-

T 383.600,10 357.395,04 1.695,33 359.090,37 24.509,73-

TOTALE GENERALE DELL' ENTRATA TRS 2.612.450,27 2.346.610,70 266.184,88 2.612.795,58 345,31

TCP 7.912.606,18 5.029.555,04 2.420.232,59 7.449.787,63 462.818,55-

T 10.525.056,45 7.376.165,74 2.686.417,47 10.062.583,21 462.473,24-

Avanzo di Amministrazione CP 261.190,35 0,00 0,00 0,00 261.190,35-

Fondo di Cassa al 1 gennaio RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 714.323,83 0,00 714.323,83 0,00

Totale Generale TRS 2.612.450,27 2.346.610,70 266.184,88 2.612.795,58 345,31

TCP 8.173.796,53 5.029.555,04 2.420.232,59 7.449.787,63 724.008,90-

T 10.786.246,80 8.090.489,57 2.686.417,47 10.776.907,04 723.663,59-

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 1

BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

1 TITOLO I

SPESE CORRENTI

10 Funzioni nel settore sociale

SERVIZIO 10 04

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi

diversi alla persona

1.10.04.01 Personale

402 61 Stipendi ed altri assegni fissi al personale RS 87.619,49 87.619,49 0,00 87.619,49 0,00

CP 1.011.960,00 949.896,15 62.063,85 1.011.960,00 0,00

T 1.099.579,49 1.037.515,64 62.063,85 1.099.579,49 0,00

402 62 Oneri previdenziali a carico Ente RS 8.172,66 8.172,66 0,00 8.172,66 0,00

CP 285.000,00 258.337,72 26.662,28 285.000,00 0,00

T 293.172,66 266.510,38 26.662,28 293.172,66 0,00

402 63 Futuri benefici contrattuali RS 71.266,77 61.392,45 8.668,00 70.060,45 1.206,32

CP 42.000,00 0,00 42.000,00 42.000,00 0,00

T 113.266,77 61.392,45 50.668,00 112.060,45 1.206,32

-Totali Intervento 01 TRS 167.058,92 157.184,60 8.668,00 165.852,60 1.206,32

Personale TCP 1.338.960,00 1.208.233,87 130.726,13 1.338.960,00 0,00

T 1.506.018,92 1 1.365.418,47 139.394,13 1.504.812,60 1.206,32

1.10.04.02 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime

412 1 Combustibili, carburanti e lubrificanti RS 228,00 228,00 0,00 228,00 0,00

CP 3.500,00 2.082,00 1.030,00 3.112,00 388,00

T 3.728,00 2.310,00 1.030,00 3.340,00 388,00

421 1 Cancelleria e materiale vario RS 3.117,58 3.072,68 44,90 3.117,58 0,00

CP 18.190,35 7.503,65 2.651,93 10.155,58 8.034,77

T 21.307,93 10.576,33 2.696,83 13.273,16 8.034,77

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 2

BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

SERVIZIO 10 04

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi

diversi alla persona

1.10.04.02 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime

421 10 ECONOMALI PAGAMENTO PRONTA CASSA RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 10.000,00 2.638,06 883,55 3.521,61 6.478,39

T 10.000,00 2.638,06 883,55 3.521,61 6.478,39

-Totali Intervento 02 TRS 3.345,58 3.300,68 44,90 3.345,58 0,00

Acquisto di beni di consumo e/o di materie TCP 31.690,35 12.223,71 4.565,48 16.789,19 14.901,16

prime T 35.035,93 2 15.524,39 4.610,38 20.134,77 14.901,16

1.10.04.03 Prestazioni di servizi

403 1 Gestione Comunita' minori RS 27.655,72 27.655,72 0,00 27.655,72 0,00

CP 60.000,00 27.544,73 24.798,00 52.342,73 7.657,27

T 87.655,72 55.200,45 24.798,00 79.998,45 7.657,27

403 2 Gestione Comunita' handicap RS 54.044,17 54.044,17 0,00 54.044,17 0,00

CP 135.000,00 98.108,80 36.891,20 135.000,00 0,00

T 189.044,17 152.152,97 36.891,20 189.044,17 0,00

403 3 Gestione Micro comunita' RS 22.864,32 22.864,32 0,00 22.864,32 0,00

CP 55.000,00 27.846,69 17.097,32 44.944,01 10.055,99

T 77.864,32 50.711,01 17.097,32 67.808,33 10.055,99

403 4 Convivenza Via Curiel RS 8.411,01 8.411,01 0,00 8.411,01 0,00

CP 30.000,00 12.608,09 7.155,20 19.763,29 10.236,71

T 38.411,01 21.019,10 7.155,20 28.174,30 10.236,71

403 5 Legge 104/92 progetti RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

SERVIZIO 10 04

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi

diversi alla persona

1.10.04.03 Prestazioni di servizi

403 6 Educativa territoriale RS 71.948,86 64.657,07 2.160,79 66.817,86 5.131,00

CP 215.000,00 87.522,45 107.718,98 195.241,43 19.758,57

T 286.948,86 152.179,52 109.879,77 262.059,29 24.889,57

403 7 Servizio assistenza domiciliare in appalto RS 451.289,22 437.838,48 13.450,74 451.289,22 0,00

CP 720.373,34 587.909,00 132.464,34 720.373,34 0,00

T 1.171.662,56 1.025.747,48 145.915,08 1.171.662,56 0,00

403 8 CORSI OSS RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

403 9 PROGETTO MALTRATTANTI, MALTRATTATI RS 40.011,35 40.011,35 0,00 40.011,35 0,00

& RETE SOCIALE CP 50.000,00 21.273,33 28.726,67 50.000,00 0,00

T 90.011,35 61.284,68 28.726,67 90.011,35 0,00

403 10 Interventi disabili sensoriali RS 33.282,74 33.144,05 138,69 33.282,74 0,00

CP 85.000,00 54.427,86 30.572,14 85.000,00 0,00

T 118.282,74 87.571,91 30.710,83 118.282,74 0,00

403 11 Legge 309/90 progetti RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

403 12 FONDI ORIENTAMENTO ADOLESCENZA RS 12.456,93 11.870,00 0,00 11.870,00 586,93

CP 25.000,00 0,00 15.000,00 15.000,00 10.000,00

T 37.456,93 11.870,00 15.000,00 26.870,00 10.586,93

403 13 CENTRO DIURNO PER MINORI RS 66.858,10 66.858,10 0,00 66.858,10 0,00

CP 150.000,00 73.044,44 51.766,88 124.811,32 25.188,68

T 216.858,10 139.902,54 51.766,88 191.669,42 25.188,68

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BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

403 14 328 art. 18 L.R. 1/2004 RS 9.114,81 9.114,81 0,00 9.114,81 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 9.114,81 9.114,81 0,00 9.114,81 0,00

403 15 MICRO COMUNITA' VIALE RADICH RS 10.067,20 10.067,20 0,00 10.067,20 0,00

CP 40.000,00 19.600,16 20.399,84 40.000,00 0,00

T 50.067,20 29.667,36 20.399,84 50.067,20 0,00

403 16 SPORTELLO DISTRETTO RS 44.225,06 44.225,06 0,00 44.225,06 0,00

CP 136.857,85 59.774,94 77.082,91 136.857,85 0,00

T 181.082,91 104.000,00 77.082,91 181.082,91 0,00

403 17 CENTRO DIURNO VIA COTTA RS 18.485,96 18.485,96 0,00 18.485,96 0,00

CP 60.000,00 35.668,14 24.331,86 60.000,00 0,00

T 78.485,96 54.154,10 24.331,86 78.485,96 0,00

403 18 ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI/ADULTI RS 9.325,44 9.325,44 0,00 9.325,44 0,00

CP 40.000,00 14.884,58 24.327,15 39.211,73 788,27

T 49.325,44 24.210,02 24.327,15 48.537,17 788,27

403 19 PROGETTO MINORI DISABILI RS 42.968,29 40.129,09 2.839,20 42.968,29 0,00

CP 50.000,00 408,20 49.591,80 50.000,00 0,00

T 92.968,29 40.537,29 52.431,00 92.968,29 0,00

403 20 EDUCATIVA INDIVIDUALE E INCONTRI MEDIATI RS 29.283,82 26.491,42 2.792,40 29.283,82 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 29.283,82 26.491,42 2.792,40 29.283,82 0,00

403 21 ATTIVITA' CENTRI FAMIGLIE RS 8.693,72 8.693,72 0,00 8.693,72 0,00

CP 52.533,77 22.114,02 30.419,75 52.533,77 0,00

T 61.227,49 30.807,74 30.419,75 61.227,49 0,00

403 22 PROGETTO VERSO CASA RS 7.365,69 6.699,07 666,62 7.365,69 0,00

CP 10.000,00 6.304,36 3.681,76 9.986,12 13,88

T 17.365,69 13.003,43 4.348,38 17.351,81 13,88

404 1 Formazione e aggiornamento professionale RS 9.515,98 5.149,74 0,00 5.149,74 4.366,24

CP 8.500,00 0,00 8.500,00 8.500,00 0,00

T 18.015,98 5.149,74 8.500,00 13.649,74 4.366,24

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BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

405 1 Consulenze e commissioni RS 1.200,00 1.200,00 0,00 1.200,00 0,00

CP 12.000,00 3.184,00 1.740,00 4.924,00 7.076,00

T 13.200,00 4.384,00 1.740,00 6.124,00 7.076,00

405 2 Compenso Organi RS 2.333,34 2.333,34 0,00 2.333,34 0,00

CP 55.400,00 40.801,36 8.780,00 49.581,36 5.818,64

T 57.733,34 43.134,70 8.780,00 51.914,70 5.818,64

406 1 Rette per ricoveri di minori RS 236.023,90 236.023,90 0,00 236.023,90 0,00

CP 670.000,00 349.400,06 278.588,42 627.988,48 42.011,52

T 906.023,90 585.423,96 278.588,42 864.012,38 42.011,52

406 2 Rette adulti RS 10.325,68 10.325,68 0,00 10.325,68 0,00

CP 40.000,00 16.429,28 22.074,35 38.503,63 1.496,37

T 50.325,68 26.754,96 22.074,35 48.829,31 1.496,37

407 1 Rette per ricoveri di anziani non autosuff. RS 72.169,02 70.954,61 1.214,41 72.169,02 0,00

CP 272.917,15 131.243,01 141.674,14 272.917,15 0,00

T 345.086,17 202.197,62 142.888,55 345.086,17 0,00

407 2 Rette per ricoveri di disabili RS 172.560,21 151.838,97 20.721,24 172.560,21 0,00

CP 320.000,00 173.477,17 146.522,83 320.000,00 0,00

T 492.560,21 325.316,14 167.244,07 492.560,21 0,00

408 1 Rette per ricoveri di anziani autosuff. RS 2.641,76 2.641,76 0,00 2.641,76 0,00

CP 7.100,00 2.595,01 1.741,81 4.336,82 2.763,18

T 9.741,76 5.236,77 1.741,81 6.978,58 2.763,18

409 1 GESTIONE CENTRI DIURNI RS 106.031,99 106.031,99 0,00 106.031,99 0,00

CP 325.000,00 183.389,24 128.595,86 311.985,10 13.014,90

T 431.031,99 289.421,23 128.595,86 418.017,09 13.014,90

409 2 TRASPORTO CENTRI DIURNI HANDICAP RS 45.000,00 0,00 45.000,00 45.000,00 0,00

CP 46.500,00 0,00 46.500,00 46.500,00 0,00

T 91.500,00 0,00 91.500,00 91.500,00 0,00

409 3 PERSONALE EDUCATIVO NID RS 11.508,75 11.508,75 0,00 11.508,75 0,00

CP 35.000,00 11.117,31 12.484,87 23.602,18 11.397,82

T 46.508,75 22.626,06 12.484,87 35.110,93 11.397,82

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 6

BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

409 4 CENTRO PRODUTTIVITA' SOCIALE LA BOTTEGA RS 15.000,00 15.000,00 0,00 15.000,00 0,00

CP 60.000,00 30.007,63 20.726,97 50.734,60 9.265,40

T 75.000,00 45.007,63 20.726,97 65.734,60 9.265,40

415 1 Tichet per mensa dipendenti RS 5.781,80 5.781,80 0,00 5.781,80 0,00

CP 28.000,00 16.800,56 11.199,44 28.000,00 0,00

T 33.781,80 22.582,36 11.199,44 33.781,80 0,00

416 1 Servizio riscaldamento RS 96.902,15 50.974,73 45.927,42 96.902,15 0,00

CP 13.000,00 0,00 13.000,00 13.000,00 0,00

T 109.902,15 50.974,73 58.927,42 109.902,15 0,00

418 1 Gestione utenze RS 18.763,01 4.757,77 13.380,86 18.138,63 624,38

CP 20.413,08 12.850,63 7.562,45 20.413,08 0,00

T 39.176,09 17.608,40 20.943,31 38.551,71 624,38

419 1 Servizi di manutenzione RS 8.013,55 8.013,55 0,00 8.013,55 0,00

CP 50.000,00 22.147,46 14.049,31 36.196,77 13.803,23

T 58.013,55 30.161,01 14.049,31 44.210,32 13.803,23

421 2 Rimborsi ASL 5 RS 24.517,32 17.517,32 7.000,00 24.517,32 0,00

CP 3.500,00 0,00 3.500,00 3.500,00 0,00

T 28.017,32 17.517,32 10.500,00 28.017,32 0,00

421 3 Spese postali RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 5.000,00 5.000,00 0,00 5.000,00 0,00

T 5.000,00 5.000,00 0,00 5.000,00 0,00

421 4 Spese per pulizia RS 4.622,55 4.622,55 0,00 4.622,55 0,00

CP 46.000,00 36.678,99 9.185,01 45.864,00 136,00

T 50.622,55 41.301,54 9.185,01 50.486,55 136,00

421 5 Gestione stipendi RS 7.201,63 5.808,43 1.393,20 7.201,63 0,00

CP 10.000,00 3.332,77 492,70 3.825,47 6.174,53

T 17.201,63 9.141,20 1.885,90 11.027,10 6.174,53

421 6 Vigilanza RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 6.000,00 3.793,80 914,62 4.708,42 1.291,58

T 6.000,00 3.793,80 914,62 4.708,42 1.291,58

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BOZZA CONTO DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2008

PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

421 7 SPORTELLO SOCIALE RS 3.345,60 3.345,60 0,00 3.345,60 0,00

CP 15.000,00 9.379,20 3.145,77 12.524,97 2.475,03

T 18.345,60 12.724,80 3.145,77 15.870,57 2.475,03

421 8 Tickets sanitari e tutele RS 2.182,81 129,75 1.302,67 1.432,42 750,39

CP 1.000,00 0,00 1.000,00 1.000,00 0,00

T 3.182,81 129,75 2.302,67 2.432,42 750,39

421 9 Spese per pubblicazioni RS 624,15 587,64 36,51 624,15 0,00

CP 15.000,00 10.000,00 5.000,00 15.000,00 0,00

T 15.624,15 10.587,64 5.036,51 15.624,15 0,00

430 1 Oneri assicurativi RS 427,01 427,01 0,00 427,01 0,00

CP 13.000,00 12.105,73 894,27 13.000,00 0,00

T 13.427,01 12.532,74 894,27 13.427,01 0,00

430 2 Attivita' promozionali - manifestazioni RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 3.000,00 0,00 0,00 0,00 3.000,00

T 3.000,00 0,00 0,00 0,00 3.000,00

430 3 Servizio micro-credito di emergenza RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

-Totali Intervento 03 TRS 1.825.044,62 1.655.560,93 158.024,75 1.813.585,68 11.458,94

Prestazioni di servizi TCP 3.996.095,19 2.222.773,00 1.569.898,62 3.792.671,62 203.423,57

T 5.821.139,81 3 3.878.333,93 1.727.923,37 5.606.257,30 214.882,51

1.10.04.04 Utilizzo di beni di terzi

420 1 Gestione locazioni e noleggi RS 14.717,94 14.455,36 262,58 14.717,94 0,00

CP 60.000,00 35.545,39 21.370,29 56.915,68 3.084,32

T 74.717,94 50.000,75 21.632,87 71.633,62 3.084,32

-Totali Intervento 04 TRS 14.717,94 14.455,36 262,58 14.717,94 0,00

Utilizzo di beni di terzi TCP 60.000,00 35.545,39 21.370,29 56.915,68 3.084,32

T 74.717,94 4 50.000,75 21.632,87 71.633,62 3.084,32

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PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

SERVIZIO 10 04

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi

diversi alla persona

1.10.04.05 Trasferimenti

422 2 Trasferimenti ai Comuni RS 38.062,83 30.000,00 7.862,83 37.862,83 200,00

CP 54.000,00 11.330,00 42.670,00 54.000,00 0,00

T 92.062,83 41.330,00 50.532,83 91.862,83 200,00

423 1 Contributi ad associazioni di volontariato RS 22.550,00 20.220,00 0,00 20.220,00 2.330,00

CP 35.000,00 6.150,00 19.650,00 25.800,00 9.200,00

T 57.550,00 26.370,00 19.650,00 46.020,00 11.530,00

424 6 Assistenza economica RS 7.702,00 7.702,00 0,00 7.702,00 0,00

CP 420.000,00 402.560,70 1.658,49 404.219,19 15.780,81

T 427.702,00 410.262,70 1.658,49 411.921,19 15.780,81

424 7 savi RS 62.508,74 62.508,74 0,00 62.508,74 0,00

CP 210.000,00 118.145,26 0,00 118.145,26 91.854,74

T 272.508,74 180.654,00 0,00 180.654,00 91.854,74

424 8 adau RS 575,25 575,25 0,00 575,25 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 575,25 575,25 0,00 575,25 0,00

424 9 adau c/asl5 RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 389.200,00 367.024,06 0,00 367.024,06 22.175,94

T 389.200,00 367.024,06 0,00 367.024,06 22.175,94

425 1 Affidi familiari minori RS 418,00 418,00 0,00 418,00 0,00

CP 100.000,00 86.446,00 0,00 86.446,00 13.554,00

T 100.418,00 86.864,00 0,00 86.864,00 13.554,00

425 2 Affidi intra/etero familiari disabili/anziani RS 4.428,00 4.428,00 0,00 4.428,00 0,00

CP 120.000,00 110.238,00 0,00 110.238,00 9.762,00

T 124.428,00 114.666,00 0,00 114.666,00 9.762,00

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PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

425 3 Sussidi educativi disabili RS 2.303,00 2.303,00 0,00 2.303,00 0,00

CP 30.000,00 29.793,00 0,00 29.793,00 207,00

T 32.303,00 32.096,00 0,00 32.096,00 207,00

426 1 Prestiti sull'onore RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

426 2 Prestiti tutelati RS 26.885,00 26.885,00 0,00 26.885,00 0,00

CP 25.000,00 7.219,95 12.855,00 20.074,95 4.925,05

T 51.885,00 34.104,95 12.855,00 46.959,95 4.925,05

426 3 Contributi affitto (sostegno locazione) RS 841.113,41 716.738,00 124.375,41 841.113,41 0,00

CP 197.800,99 0,00 197.800,99 197.800,99 0,00

T 1.038.914,40 716.738,00 322.176,40 1.038.914,40 0,00

426 4 Fondo garanzia prestiti RS 55,00 55,00 0,00 55,00 0,00

CP 1.000,00 0,00 1.000,00 1.000,00 0,00

T 1.055,00 55,00 1.000,00 1.055,00 0,00

-Totali Intervento 05 TRS 1.006.601,23 871.832,99 132.238,24 1.004.071,23 2.530,00

Trasferimenti TCP 1.582.000,99 1.138.906,97 275.634,48 1.414.541,45 167.459,54

T 2.588.602,22 5 2.010.739,96 407.872,72 2.418.612,68 169.989,54

1.10.04.06 Interessi passivi e oneri finanziari diversi

426 5 INTERESSI PASSIVI RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 20.000,00 34,00 5.073,00 5.107,00 14.893,00

T 20.000,00 34,00 5.073,00 5.107,00 14.893,00

-Totali Intervento 06 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Interessi passivi e oneri finanziari diversi TCP 20.000,00 34,00 5.073,00 5.107,00 14.893,00

T 20.000,00 6 34,00 5.073,00 5.107,00 14.893,00

1.10.04.07 Imposte e tasse

427 1 Imposte e tasse RS 3.105,39 3.105,39 0,00 3.105,39 0,00

CP 95.100,00 77.894,13 17.205,87 95.100,00 0,00

T 98.205,39 80.999,52 17.205,87 98.205,39 0,00

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PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

SERVIZIO 10 04

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi

diversi alla persona

1.10.04.07 Imposte e tasse

-Totali Intervento 07 TRS 3.105,39 3.105,39 0,00 3.105,39 0,00

Imposte e tasse TCP 95.100,00 77.894,13 17.205,87 95.100,00 0,00

T 98.205,39 7 80.999,52 17.205,87 98.205,39 0,00

1.10.04.11 Fondo di riserva

428 1 Fondo di riserva RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 17.900,00 0,00 0,00 0,00 17.900,00

T 17.900,00 0,00 0,00 0,00 17.900,00

-Totali Intervento 11 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Fondo di riserva TCP 17.900,00 0,00 0,00 0,00 17.900,00

T 17.900,00 0,00 0,00 0,00 17.900,00

-Totali Servizio 04 TRS 3.019.873,68 2.705.439,95 299.238,47 3.004.678,42 15.195,26

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi TCP 7.141.746,53 4.695.611,07 2.024.473,87 6.720.084,94 421.661,59

diversi alla persona T 10.161.620,21 7.401.051,02 2.323.712,34 9.724.763,36 436.856,85

-Totali Funzione 10 TRS 3.019.873,68 2.705.439,95 299.238,47 3.004.678,42 15.195,26

Funzioni nel settore sociale TCP 7.141.746,53 4.695.611,07 2.024.473,87 6.720.084,94 421.661,59

T 10.161.620,21 7.401.051,02 2.323.712,34 9.724.763,36 436.856,85

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Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

1 Riassunto Titolo I

SPESE CORRENTI

10 Funzioni nel settore sociale RS 3.019.873,68 2.705.439,95 299.238,47 3.004.678,42 15.195,26

CP 7.141.746,53 4.695.611,07 2.024.473,87 6.720.084,94 421.661,59

T 10.161.620,21 7.401.051,02 2.323.712,34 9.724.763,36 436.856,85

-Totali Titolo 1 TRS 3.019.873,68 2.705.439,95 299.238,47 3.004.678,42 15.195,26

SPESE CORRENTI TCP 7.141.746,53 4.695.611,07 2.024.473,87 6.720.084,94 421.661,59

T 10.161.620,21 7.401.051,02 2.323.712,34 9.724.763,36 436.856,85

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Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

2 TITOLO II

SPESE IN CONTO CAPITALE

10 Funzioni nel settore sociale

SERVIZIO 10 04

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi

diversi alla persona

2.10.04.05 Acquisizione di beni mobili, macchine ed at- trezzature

433 1 Acquisto di beni mobili, macchine ed RS 16.549,15 16.503,31 45,84 16.549,15 0,00

attrezzature CP 50.000,00 0,00 50.000,00 50.000,00 0,00

T 66.549,15 16.503,31 50.045,84 66.549,15 0,00

-Totali Intervento 05 TRS 16.549,15 16.503,31 45,84 16.549,15 0,00

Acquisizione di beni mobili, macchine ed at- TCP 50.000,00 0,00 50.000,00 50.000,00 0,00

trezzature tecnico-scientifiche T 66.549,15 8 16.503,31 50.045,84 66.549,15 0,00

-Totali Servizio 04 TRS 16.549,15 16.503,31 45,84 16.549,15 0,00

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi TCP 50.000,00 0,00 50.000,00 50.000,00 0,00

diversi alla persona T 66.549,15 16.503,31 50.045,84 66.549,15 0,00

-Totali Funzione 10 TRS 16.549,15 16.503,31 45,84 16.549,15 0,00

Funzioni nel settore sociale TCP 50.000,00 0,00 50.000,00 50.000,00 0,00

T 66.549,15 16.503,31 50.045,84 66.549,15 0,00

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 13

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PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

2 Riassunto Titolo II

SPESE IN CONTO CAPITALE

10 Funzioni nel settore sociale RS 16.549,15 16.503,31 45,84 16.549,15 0,00

CP 50.000,00 0,00 50.000,00 50.000,00 0,00

T 66.549,15 16.503,31 50.045,84 66.549,15 0,00

-Totali Titolo 2 TRS 16.549,15 16.503,31 45,84 16.549,15 0,00

SPESE IN CONTO CAPITALE TCP 50.000,00 0,00 50.000,00 50.000,00 0,00

T 66.549,15 16.503,31 50.045,84 66.549,15 0,00

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PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

3 TITOLO III

SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI

10 Funzioni nel settore sociale

SERVIZIO 10 04

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi

diversi alla persona

3.10.04.01 Rimborso per anticipazioni di cassa

434 RIMBORSO ANTICIPAZIONI DI CASSA RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

-Totali Intervento 01 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Rimborso per anticipazioni di cassa TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

T 600.000,00 9 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

-Totali Servizio 04 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

diversi alla persona T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

-Totali Funzione 10 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Funzioni nel settore sociale TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

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Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

3 Riassunto Titolo III

SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI

10 Funzioni nel settore sociale RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

-Totali Titolo 3 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

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Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

4 TITOLO IV

SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI

4.00.00.01 Ritenute previdenziali ed assistenziali al personale

435 1 Ritenute previdenziali ed assistenziali RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

al personale CP 125.000,00 116.929,79 0,00 116.929,79 8.070,21

T 125.000,00 116.929,79 0,00 116.929,79 8.070,21

-Totali Capitolo 01 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 125.000,00 116.929,79 0,00 116.929,79 8.070,21

T 125.000,00 10 116.929,79 0,00 116.929,79 8.070,21

4.00.00.02 Ritenute erariali

437 1 Ritenute erariali RS 24.834,81 24.834,81 0,00 24.834,81 0,00

CP 225.000,00 186.478,14 26.010,66 212.488,80 12.511,20

T 249.834,81 211.312,95 26.010,66 237.323,61 12.511,20

-Totali Capitolo 02 TRS 24.834,81 24.834,81 0,00 24.834,81 0,00

TCP 225.000,00 186.478,14 26.010,66 212.488,80 12.511,20

T 249.834,81 11 211.312,95 26.010,66 237.323,61 12.511,20

4.00.00.03 Altre ritenute al personale per conto di terzi

436 1 Altre ritenute al personale per conto terzi RS 502,98 502,98 0,00 502,98 0,00

CP 11.000,00 9.779,88 591,90 10.371,78 628,22

T 11.502,98 10.282,86 591,90 10.874,76 628,22

-Totali Capitolo 03 TRS 502,98 502,98 0,00 502,98 0,00

TCP 11.000,00 9.779,88 591,90 10.371,78 628,22

T 11.502,98 12 10.282,86 591,90 10.874,76 628,22

4.00.00.04 Depositi cauzionali

438 1 Restituzione depositi cauzionali RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

4.00.00.04 Depositi cauzionali

-Totali Capitolo 04 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

T 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

4.00.00.05 Rimborso spese per servizi per conto di terzi

441 1 Spese per servizi per conto di terzi RS 3.823,13 0,00 3.823,13 3.823,13 0,00

CP 16.200,00 10.032,49 6.167,51 16.200,00 0,00

T 20.023,13 10.032,49 9.990,64 20.023,13 0,00

-Totali Capitolo 05 TRS 3.823,13 0,00 3.823,13 3.823,13 0,00

TCP 16.200,00 10.032,49 6.167,51 16.200,00 0,00

T 20.023,13 13 10.032,49 9.990,64 20.023,13 0,00

4.00.00.06 Rimborso di anticipaz. fondi per servizio economato

439 1 Anticipazione di fondi per servizio economato RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 1.550,00 1.550,00 0,00 1.550,00 0,00

T 1.550,00 1.550,00 0,00 1.550,00 0,00

-Totali Capitolo 06 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 1.550,00 1.550,00 0,00 1.550,00 0,00

T 1.550,00 14 1.550,00 0,00 1.550,00 0,00

4.00.00.07 Depositi per spese contrattuali

440 1 Restituzione depositi per spese contrattuali RS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

CP 3.300,00 0,00 0,00 0,00 3.300,00

T 3.300,00 0,00 0,00 0,00 3.300,00

-Totali Capitolo 07 TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TCP 3.300,00 0,00 0,00 0,00 3.300,00

T 3.300,00 0,00 0,00 0,00 3.300,00

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PARTE II - SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

Denominazione CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

-Totali Titolo 4 TRS 29.160,92 25.337,79 3.823,13 29.160,92 0,00

SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI TCP 382.050,00 324.770,30 32.770,07 357.540,37 24.509,63

T 411.210,92 350.108,09 36.593,20 386.701,29 24.509,63

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Pag. 19

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RIEPILOGO GENERALE DELLA SPESA

Conto del Tesoriere Determinazione

Residui Conservati e dei residui Minori Residui o

Capitolo / Articolo Stanziamenti Impegni Economie

Definitivi di Bilancio Pagamenti Residui da

Riportare

Codice e N. di

numero RS Residui Riferimento Residui Residui Residui

(A) allo (B) (C) (D=B+C) (E=A-D)

svolgimento

R I E P I L O G O D E I T I T O L I CP Competenza Competenza Competenza Competenza

(F) (G) (H) (I=G+H)

T Totale Totale Residui al Impegni al (L=F-I)

(M) (N) 31 Dicembre 31 Dicembre

(O=C+H) (P=D+I)

TITOLO I TRS 3.019.873,68 2.705.439,95 299.238,47 3.004.678,42 15.195,26

SPESE CORRENTI TCP 7.141.746,53 4.695.611,07 2.024.473,87 6.720.084,94 421.661,59

T 10.161.620,21 7.401.051,02 2.323.712,34 9.724.763,36 436.856,85

TITOLO II TRS 16.549,15 16.503,31 45,84 16.549,15 0,00

SPESE IN CONTO CAPITALE TCP 50.000,00 0,00 50.000,00 50.000,00 0,00

T 66.549,15 16.503,31 50.045,84 66.549,15 0,00

TITOLO III TRS 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI TCP 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

T 600.000,00 166.621,95 0,00 166.621,95 433.378,05

TITOLO IV TRS 29.160,92 25.337,79 3.823,13 29.160,92 0,00

SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI TCP 382.050,00 324.770,30 32.770,07 357.540,37 24.509,63

T 411.210,92 350.108,09 36.593,20 386.701,29 24.509,63

TOTALE GENERALE TRS 3.065.583,75 2.747.281,05 303.107,44 3.050.388,49 15.195,26

TCP 8.173.796,53 5.187.003,32 2.107.243,94 7.294.247,26 879.549,27

T 11.239.380,28 7.934.284,37 2.410.351,38 10.344.635,75 894.744,53

Disavanzo di Amministrazione CP 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE GENERALE DELLA SPESA TRS 3.065.583,75 2.747.281,05 303.107,44 3.050.388,49 15.195,26

TCP 8.173.796,53 5.187.003,32 2.107.243,94 7.294.247,26 879.549,27

T 11.239.380,28 7.934.284,37 2.410.351,38 10.344.635,75 894.744,53

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 1

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DELLE ENTRATE ESERCIZIO 2008

C O M P E T E N Z A R E S I D U I

E N T R A T E

Previsioni Previsioni % di Accertamenti Riscossioni % di Residui dalla Conservati Riscossi % di Rimasti

iniziali definitive definiz. realizz. competenza realizz.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Titolo I - Entrate tributarie ...................... 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo II - Entrate derivanti da contributi e tra-

sferimenti correnti dello Stato, della

regione e di altri enti pubblici anche

in rapporto all' esercizio di funzioni

delegate dalla regione .................. 5.864.233,08 6.719.021,12 99,99 6.719.015,70 4.385.987,22 65,27 2.333.028,48 2.410.478,24 2.234.108,91 92,68 176.369,33

Titolo III - Entrate extratributarie ................. 90.840,00 211.535,06 97,67 206.609,61 121.100,83 58,61 85.508,78 200.767,34 110.951,79 55,26 89.815,55

Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, da

trasferimenti di capitale e da riscos-

sioni di crediti ........................ 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE ENTRATE FINALI ................... 5.955.073,08 6.930.556,18 99,92 6.925.625,31 4.507.088,05 65,07 2.418.537,26 2.611.245,58 2.345.060,70 89,80 266.184,88

Titolo V - Entrate derivanti da accensioni di

prestiti ................................ 600.000,00 600.000,00 27,77 166.621,95 166.621,95 100,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi ... 342.050,00 382.050,00 93,58 357.540,37 355.845,04 99,52 1.695,33 1.550,00 1.550,00 100,00 0,00

TOTALE .................................. 6.897.123,08 7.912.606,18 94,15 7.449.787,63 5.029.555,04 67,51 2.420.232,59 2.612.795,58 2.346.610,70 89,81 266.184,88

Avanzo di amministrazione ............... 261.190,35

Fondo di cassa al 1 gennaio ............. 714.323,83 714.323,83

TOTALE COMPLESSIVO DELLE ENTRATE ........ 6.897.123,08 8.173.796,53 91,14 7.449.787,63 5.029.555,04 67,51 2.420.232,59 3.327.119,41 3.060.934,53 91,99 266.184,88

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QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DELLE SPESE ESERCIZIO 2008

C O M P E T E N Z A R E S I D U I

Impegni

S P E S E

Previsioni Previsioni % di Di cui spese Pagamenti % di Residui dalla Conservati Pagati % di Rimasti

iniziali definitive definiz. Totale correlate realizz. competenza realizz.

alle entrate

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Titolo I - Spese correnti ................. 5.955.073,08 7.141.746,53 94,09 6.720.084,94 0,00 4.695.611,07 69,87 2.024.473,87 3.004.678,42 2.705.439,95 90,04 299.238,47

Titolo II - Spese in conto capitale ........ 0,00 50.000,00 100,00 50.000,00 0,00 0,00 0,00 50.000,00 16.549,15 16.503,31 99,72 45,84

TOTALE SPESE FINALI ............. 5.955.073,08 7.191.746,53 94,13 6.770.084,94 0,00 4.695.611,07 69,35 2.074.473,87 3.021.227,57 2.721.943,26 90,09 299.284,31

Titolo III - Spese per rimborso prestiti .... 600.000,00 600.000,00 27,77 166.621,95 0,00 166.621,95 100,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo IV - Spese per servizi per conto

di terzi ...................... 342.050,00 382.050,00 93,58 357.540,37 0,00 324.770,30 90,83 32.770,07 29.160,92 25.337,79 86,88 3.823,13

TOTALE .......................... 6.897.123,08 8.173.796,53 89,23 7.294.247,26 0,00 5.187.003,32 71,11 2.107.243,94 3.050.388,49 2.747.281,05 90,06 303.107,44

Disavanzo di amministrazione ................ 0,00 0,00

TOTALE COMPLESSIVO DELLE SPESE .. 6.897.123,08 8.173.796,53 89,23 7.294.247,26 0,00 5.187.003,32 71,11 2.107.243,94 3.050.388,49 2.747.281,05 90,06 303.107,44

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QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DEI RISULTATI DIFFERENZIALI ESERCIZIO 2008

C O M P E T E N Z A R E S I D U I

RISULTATI DIFFERENZIALI

Previsioni Previsioni % di Accertamenti Riscossioni % di Residui attivi Conservati Riscossi % di Rimasti

iniziali definitive definiz. o impegni o pagamenti realizz. e passivi o pagati realizz.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

A) Equilibrio economico e finanziario

Entrate titolo I - II - III ................. (+) 5.955.073,08 6.930.556,18 99,92 6.925.625,31 4.507.088,05 65,07 2.610.900,17 2.611.245,58 2.345.060,70 89,80 266.184,88

Quote oneri di urbanizzazione ............... (+) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Avanzo di amministrazione destinato a spese

correnti .................................... (+) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Mutui per debiti fuori bilancio ............. (+) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese correnti .............................. (-) 5.955.073,08 7.141.746,53 94,09 6.720.084,94 4.695.611,07 69,87 3.019.873,68 3.004.678,42 2.705.439,95 90,04 299.238,47

Differenza .................... 0,00 211.190,35- 0,00 205.540,37 188.523,02- 0,00 408.973,51- 393.432,84- 360.379,25- 0,00 33.053,59-

Quote di capitale dei mutui in estinzione ... (-) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Differenza ..................... 0,00 211.190,35- 0,00 205.540,37 188.523,02- 0,00 408.973,51- 393.432,84- 360.379,25- 0,00 33.053,59-

B) Equilibrio finale

Entrate finali (titoli I-II-III-IV) ......... (+) 5.955.073,08 6.930.556,18 99,92 6.925.625,31 4.507.088,05 65,07 2.610.900,17 2.611.245,58 2.345.060,70 89,80 266.184,88

Spese finali (titoli I-II) ................ (-) 5.955.073,08 7.191.746,53 94,13 6.770.084,94 4.695.611,07 69,35 3.036.422,83 3.021.227,57 2.721.943,26 90,09 299.284,31

finanziare (-) 0,00 261.190,35 0,00 0,00 188.523,02 0,00 425.522,66 409.981,99 376.882,56 91,92 33.099,43

Saldo netto da ---------------------------------

impiegare (+) 0,00 0,00 0,00 155.540,37 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA - ESERCIZIO 2008

RISCOSSIONI ......................................................... 5.029.555,04

PAGAMENTI ........................................................... 5.187.003,32

DIFFERENZA .......................................................... 157.448,28-

RESIDUI ATTIVI ...................................................... 2.420.232,59

RESIDUI PASSIVI ..................................................... 2.107.243,94

DIFFERENZA .......................................................... 155.540,37

AVANZO (+) O DISAVANZO (-) 155.540,37

- Fondi vincolati

- Fondi per finanziamento spese

Risultato di gestione in conto capitale

- Fondi di ammortamento

- Fondi non vincolati

Avanzo Amministrazione Applicato 261.190,35

Risultato finale 416.730,72

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Q U A D R O R I A S S U N T I V O D E L L A G E S T I O N E F I N A N Z I A R I A

ESERCIZIO 2008

G E S T I O N E

RESIDUI COMPETENZA TOTALE

Fondo Di Cassa al 1 gennaio 2008........................................ ------------------ ------------------ 714.323,83

R I S C O S S I O N I .................................................. 2.346.610,70 5.029.555,04 7.376.165,74

P A G A M E N T I ...................................................... 2.747.281,05 5.187.003,32 7.934.284,37

FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE ................................................................................ 156.205,20

PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre 2008.......................................... 0,00

DIFFERENZA ................................................................................................... 156.205,20

RESIDUI ATTIVI ......................................................... 266.184,88 2.420.232,59 2.686.417,47

RESIDUI PASSIVI ........................................................ 303.107,44 2.107.243,94 2.410.351,38

DIFFERENZA ................................................................................................... 276.066,09

AVANZO O DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2008 432.271,29

- Fondi vincolati

- Fondi per finanziamento spese

Risultato di amministrazione in conto capitale

- Fondi di ammortamento

- Fondi non vincolati

Data 23/04/2009

IL SEGRETARIO IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO

.............................. ....................................................

IL RAPPRESENTANTE LEGALE

....................................

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RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

IMPEGNI PER SPESE CORRENTI

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni generali di amministrazione,

di gestione e di controllo.

Organi istituzionali, partecipa-

zione e decentramento ............

Segreteria generale, personale e

organizzazione ...................

Gestione economica, finanziaria,

programmazione, provveditorato e

controllo di gestione ............

Gestione delle entrate tributarie

e servizi fiscali ................

Gestione dei beni demaniali e pa-

trimoniali .......................

Ufficio tecnico ..................

Anagrafe,stato civile,elettorale,

leva e servizio statistico .......

Altri servizi generali ...........

Totale .....

Funzioni relative alla giustizia.

Uffici giudiziari ................

Casa circondariale e altri servizi

Totale .....

Funzioni di polizia locale.

Polizia municipale ...............

Polizia commerciale ..............

Polizia amministrativa ...........

Totale .....

Funzioni di istruzione pubblica.

Scuola materna ...................

Istruzione elementare ............

Istruzione media .................

Istruzione secondaria superiore ..

Assistenza scolastica, trasporto,

refezione e altri servizi ........

Totale .....

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IMPEGNI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni relative alla cultura ed ai

beni culturali.

Biblioteche, musei e pinacoteche .

Teatri, attivita' culturali e ser-

vizi diversi nel settore culturale

Totale .....

Funzioni nel settore sportivo e ri-

creativo.

Piscine comunali .................

Stadio comunale, palazzo dello

sport ed altri impianti ..........

Manifestazioni diverse nel settore

sportivo e ricreativo ............

Totale .....

Funzioni nel campo turistico.

Servizi turistici ................

Manifestazioni turistiche ........

Totale .....

Funzioni nel campo della viabilita'

e dei trasporti.

Viabilita', circolazione stradale

e servizi connessi ...............

Illuminazione pubblica e servizi

connessi .........................

Trasporti pubblici locali e ser-

vizi connessi ....................

Totale .....

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IMPEGNI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni riguardanti la gestione del

territorio e dell' ambiente .........

Urbanistica e gestione del terri-

torio ............................

Edilizia residenziale pubblica lo-

cale e piani di edilizia economi-

co-popolare ......................

Servizi di protezione civile .....

Servizio idrico integrato ........

Servizio smaltimento rifiuti .....

Parchi e servizi per la tutela am-

bientale del verde, altri servizi

relativi al territorio ed all'am-

biente ...........................

Totale .....

Funzioni nel settore sociale.

Asili nido, servizi per l'infanzia

e per i minori ...................

Servizi di prevenzione e riabili-

tazione ..........................

Strutture residenziali e di rico-

vero per anziani .................

Assistenza, beneficenza pubblica e

servizi diversi alla persona ..... 1.338.960,00 16.789,19 3.792.671,62 56.915,68 1.414.541,45 5.107,00 95.100,00 6.720.084,94

Servizio necroscopico e cimiteria-

le ...............................

Totale ..... 1.338.960,00 16.789,19 3.792.671,62 56.915,68 1.414.541,45 5.107,00 95.100,00 6.720.084,94

Funzioni nel campo dello sviluppo

economico.

Affissioni e pubblicita' .........

Fiere, mercati e servizi connessi

Mattatoio e servizi connessi .....

Servizi relativi all' industria ..

Servizi relativi al commercio ....

Servizi relativi all' artigianato

Servizi relativi all' agricoltura

Totale .....

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IMPEGNI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni relative a servizi produtti-

vi.

Distribuzione gas ................

Centrale del latte ...............

Distribuzione energia elettrica ..

Teleriscaldamento ................

Farmacie .........................

Altri servizi produttivi .........

Totale .....

TOTALI ........... 1.338.960,00 16.789,19 3.792.671,62 56.915,68 1.414.541,45 5.107,00 95.100,00 6.720.084,94

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RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

IMPEGNI PER SPESE IN CONTO CAPITALE

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni generali di amministrazione, di gestione e

di controllo.

Organi istituzionali, partecipazione e decentra-

mento ...........................................

Segreteria generale, personale e organizzazione

Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato e controllo di gestione ..........

Gestione delle entrate tributarie e servizi fi-

scali ...........................................

Gestione dei beni demaniali e patrimoniali ......

Ufficio tecnico .................................

Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e ser-

vizio statistico ................................

Altri servizi generali ..........................

Totale .....

Funzioni relative alla giustizia.

Uffici giudiziari ...............................

Casa circondariale e altri servizi ..............

Totale .....

Funzioni di polizia locale.

Polizia municipale ..............................

Polizia commerciale .............................

Polizia amministrativa ..........................

Totale .....

Funzioni di istruzione pubblica.

Scuola materna ..................................

Istruzione elementare ...........................

Istruzione media ................................

Istruzione secondaria superiore .................

Assistenza scolastica, trasporto, refezione e

altri servizi ...................................

Totale .....

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IMPEGNI PER SPESE IN CONTO CAPITALE (segue)

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali.

Biblioteche, musei e pinacoteche ................

Teatri, attivita' culturali e servizi diversi nel

settore culturale................................

Totale .....

Funzioni nel settore sportivo e ricreativo.

Piscine comunali ................................

Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri

impianti ........................................

Manifestazioni diverse nel settore sportivo e

ricreativo ......................................

Totale .....

Funzioni nel campo turistico.

Servizi turistici ...............................

Manifestazioni turistiche .......................

Totale .....

Funzioni nel campo della viabilita' e dei trasporti.

Viabilita', circolazione stradale e servizi con-

nessi ...........................................

Illuminazione pubblica e servizi connessi .......

Trasporti pubblici locali e servizi connessi ....

Totale .....

Funzioni riguardanti la gestione del territorio e

dell' ambiente.

Urbanistica e gestione del territorio ...........

Edilizia residenziale pubblica locale e piani di

edilizia economico-popolare .....................

Servizi di protezione civile ....................

Servizio idrico integrato .......................

Servizio smaltimento rifiuti ....................

Parchi e servizi per la tutela ambientale del

verde, altri servizi relativi al territorio ed

all' ambiente ...................................

Totale .....

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IMPEGNI PER SPESE IN CONTO CAPITALE (segue)

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni nel settore sociale.

Asili nido,servizi per l'infanzia e per i minori

Servizi di prevenzione e riabilitazione .........

Strutture residenziali e di ricovero per anziani

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diver-

si alla persona ................................. 50.000,00 50.000,00

Servizio necroscopico e cimiteriale .............

Totale ..... 50.000,00 50.000,00

Funzioni nel campo dello sviluppo economico.

Affissioni e pubblicita' ........................

Fiere, mercati e servizi connessi ...............

Mattatoio e servizi connessi ....................

Servizi relativi all' industria .................

Servizi relativi al commercio ...................

Servizi relativi all' artigianato ...............

Servizi relativi all' agricoltura ...............

Totale .....

Funzioni relative a servizi produttivi.

Distribuzione gas ...............................

Centrale del latte ..............................

Distribuzione energia elettrica .................

Teleriscaldamento ...............................

Farmacie ........................................

Altri servizi produttivi ........................

Totale .....

TOTALI .......................... 50.000,00 50.000,00

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RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

IMPEGNI PER RIMBORSO DI PRESTITI

INTERVENTI PER RIMBORSO DI PRESTITI Rimborso per Rimborso di Rimborso di quota Rimborso di Rimborso di quota

anticipazioni finanziamenti capitale di mutui prestiti capitale di debiti Totale

FUNZIONI E SERVIZI di cassa a breve termine e prestiti obbligazionari pluriennali

1 2 3 4 5 6 7

Funzioni generali di amministrazione, di gestione e

di controllo.

Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato e controllo di gestione ..........

Totale .....

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RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

PAGAMENTI COMPETENZA PER SPESE CORRENTI

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni generali di amministrazione,

di gestione e di controllo.

Organi istituzionali, partecipa-

zione e decentramento ............

Segreteria generale, personale e

organizzazione ...................

Gestione economica, finanziaria,

programmazione, provveditorato e

controllo di gestione ............

Gestione delle entrate tributarie

e servizi fiscali ................

Gestione dei beni demaniali e pa-

trimoniali .......................

Ufficio tecnico ..................

Anagrafe,stato civile,elettorale,

leva e servizio statistico .......

Altri servizi generali ...........

Totale .....

Funzioni relative alla giustizia.

Uffici giudiziari ................

Casa circondariale e altri servizi

Totale .....

Funzioni di polizia locale.

Polizia municipale ...............

Polizia commerciale ..............

Polizia amministrativa ...........

Totale .....

Funzioni di istruzione pubblica.

Scuola materna ...................

Istruzione elementare ............

Istruzione media .................

Istruzione secondaria superiore ..

Assistenza scolastica, trasporto,

refezione e altri servizi ........

Totale .....

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PAGAMENTI COMPETENZA PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni relative alla cultura ed ai

beni culturali.

Biblioteche, musei e pinacoteche .

Teatri, attivita' culturali e ser-

vizi diversi nel settore culturale

Totale .....

Funzioni nel settore sportivo e ri-

creativo.

Piscine comunali .................

Stadio comunale, palazzo dello

sport ed altri impianti ..........

Manifestazioni diverse nel settore

sportivo e ricreativo ............

Totale .....

Funzioni nel campo turistico.

Servizi turistici ................

Manifestazioni turistiche ........

Totale .....

Funzioni nel campo della viabilita'

e dei trasporti.

Viabilita', circolazione stradale

e servizi connessi ...............

Illuminazione pubblica e servizi

connessi .........................

Trasporti pubblici locali e ser-

vizi connessi ....................

Totale .....

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PAGAMENTI COMPETENZA PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni riguardanti la gestione del

territorio e dell' ambiente .........

Urbanistica e gestione del terri-

torio ............................

Edilizia residenziale pubblica lo-

cale e piani di edilizia economi-

co-popolare ......................

Servizi di protezione civile .....

Servizio idrico integrato ........

Servizio smaltimento rifiuti .....

Parchi e servizi per la tutela am-

bientale del verde, altri servizi

relativi al territorio ed all'am-

biente ...........................

Totale .....

Funzioni nel settore sociale.

Asili nido, servizi per l'infanzia

e per i minori ...................

Servizi di prevenzione e riabili-

tazione ..........................

Strutture residenziali e di rico-

vero per anziani .................

Assistenza, beneficenza pubblica e

servizi diversi alla persona ..... 1.208.233,87 12.223,71 2.222.773,00 35.545,39 1.138.906,97 34,00 77.894,13 4.695.611,07

Servizio necroscopico e cimiteria-

le ...............................

Totale ..... 1.208.233,87 12.223,71 2.222.773,00 35.545,39 1.138.906,97 34,00 77.894,13 4.695.611,07

Funzioni nel campo dello sviluppo

economico.

Affissioni e pubblicita' .........

Fiere, mercati e servizi connessi

Mattatoio e servizi connessi .....

Servizi relativi all' industria ..

Servizi relativi al commercio ....

Servizi relativi all' artigianato

Servizi relativi all' agricoltura

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 4

PAGAMENTI COMPETENZA PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni relative a servizi produtti-

vi.

Distribuzione gas ................

Centrale del latte ...............

Distribuzione energia elettrica ..

Teleriscaldamento ................

Farmacie .........................

Altri servizi produttivi .........

Totale .....

TOTALI ........... 1.208.233,87 12.223,71 2.222.773,00 35.545,39 1.138.906,97 34,00 77.894,13 4.695.611,07

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 5

RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

PAGAMENTI COMPETENZA PER SPESE IN CONTO CAPITALE

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni generali di amministrazione, di gestione e

di controllo.

Organi istituzionali, partecipazione e decentra-

mento ...........................................

Segreteria generale, personale e organizzazione

Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato e controllo di gestione ..........

Gestione delle entrate tributarie e servizi fi-

scali ...........................................

Gestione dei beni demaniali e patrimoniali ......

Ufficio tecnico .................................

Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e ser-

vizio statistico ................................

Altri servizi generali ..........................

Totale .....

Funzioni relative alla giustizia.

Uffici giudiziari ...............................

Casa circondariale e altri servizi ..............

Totale .....

Funzioni di polizia locale.

Polizia municipale ..............................

Polizia commerciale .............................

Polizia amministrativa ..........................

Totale .....

Funzioni di istruzione pubblica.

Scuola materna ..................................

Istruzione elementare ...........................

Istruzione media ................................

Istruzione secondaria superiore .................

Assistenza scolastica, trasporto, refezione e

altri servizi ...................................

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 6

PAGAMENTI COMPETENZA PER SPESE IN CONTO CAPITALE (segue)

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali.

Biblioteche, musei e pinacoteche ................

Teatri, attivita' culturali e servizi diversi nel

settore culturale................................

Totale .....

Funzioni nel settore sportivo e ricreativo.

Piscine comunali ................................

Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri

impianti ........................................

Manifestazioni diverse nel settore sportivo e

ricreativo ......................................

Totale .....

Funzioni nel campo turistico.

Servizi turistici ...............................

Manifestazioni turistiche .......................

Totale .....

Funzioni nel campo della viabilita' e dei trasporti.

Viabilita', circolazione stradale e servizi con-

nessi ...........................................

Illuminazione pubblica e servizi connessi .......

Trasporti pubblici locali e servizi connessi ....

Totale .....

Funzioni riguardanti la gestione del territorio e

dell' ambiente.

Urbanistica e gestione del territorio ...........

Edilizia residenziale pubblica locale e piani di

edilizia economico-popolare .....................

Servizi di protezione civile ....................

Servizio idrico integrato .......................

Servizio smaltimento rifiuti ....................

Parchi e servizi per la tutela ambientale del

verde, altri servizi relativi al territorio ed

all' ambiente ...................................

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 7

PAGAMENTI COMPETENZA PER SPESE IN CONTO CAPITALE (segue)

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni nel settore sociale.

Asili nido,servizi per l'infanzia e per i minori

Servizi di prevenzione e riabilitazione .........

Strutture residenziali e di ricovero per anziani

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diver-

si alla persona .................................

Servizio necroscopico e cimiteriale .............

Totale .....

Funzioni nel campo dello sviluppo economico.

Affissioni e pubblicita' ........................

Fiere, mercati e servizi connessi ...............

Mattatoio e servizi connessi ....................

Servizi relativi all' industria .................

Servizi relativi al commercio ...................

Servizi relativi all' artigianato ...............

Servizi relativi all' agricoltura ...............

Totale .....

Funzioni relative a servizi produttivi.

Distribuzione gas ...............................

Centrale del latte ..............................

Distribuzione energia elettrica .................

Teleriscaldamento ...............................

Farmacie ........................................

Altri servizi produttivi ........................

Totale .....

TOTALI ..........................

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 8

RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

PAGAMENTI COMPETENZA PER RIMBORSO DI PRESTITI

INTERVENTI PER RIMBORSO DI PRESTITI Rimborso per Rimborso di Rimborso di quota Rimborso di Rimborso di quota

anticipazioni finanziamenti capitale di mutui prestiti capitale di debiti Totale

FUNZIONI E SERVIZI di cassa a breve termine e prestiti obbligazionari pluriennali

1 2 3 4 5 6 7

Funzioni generali di amministrazione, di gestione e

di controllo.

Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato e controllo di gestione ..........

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 1

RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

PAGAMENTI C/RESIDUI PER SPESE CORRENTI

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni generali di amministrazione,

di gestione e di controllo.

Organi istituzionali, partecipa-

zione e decentramento ............

Segreteria generale, personale e

organizzazione ...................

Gestione economica, finanziaria,

programmazione, provveditorato e

controllo di gestione ............

Gestione delle entrate tributarie

e servizi fiscali ................

Gestione dei beni demaniali e pa-

trimoniali .......................

Ufficio tecnico ..................

Anagrafe,stato civile,elettorale,

leva e servizio statistico .......

Altri servizi generali ...........

Totale .....

Funzioni relative alla giustizia.

Uffici giudiziari ................

Casa circondariale e altri servizi

Totale .....

Funzioni di polizia locale.

Polizia municipale ...............

Polizia commerciale ..............

Polizia amministrativa ...........

Totale .....

Funzioni di istruzione pubblica.

Scuola materna ...................

Istruzione elementare ............

Istruzione media .................

Istruzione secondaria superiore ..

Assistenza scolastica, trasporto,

refezione e altri servizi ........

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 2

PAGAMENTI C/RESIDUI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni relative alla cultura ed ai

beni culturali.

Biblioteche, musei e pinacoteche .

Teatri, attivita' culturali e ser-

vizi diversi nel settore culturale

Totale .....

Funzioni nel settore sportivo e ri-

creativo.

Piscine comunali .................

Stadio comunale, palazzo dello

sport ed altri impianti ..........

Manifestazioni diverse nel settore

sportivo e ricreativo ............

Totale .....

Funzioni nel campo turistico.

Servizi turistici ................

Manifestazioni turistiche ........

Totale .....

Funzioni nel campo della viabilita'

e dei trasporti.

Viabilita', circolazione stradale

e servizi connessi ...............

Illuminazione pubblica e servizi

connessi .........................

Trasporti pubblici locali e ser-

vizi connessi ....................

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 3

PAGAMENTI C/RESIDUI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni riguardanti la gestione del

territorio e dell' ambiente .........

Urbanistica e gestione del terri-

torio ............................

Edilizia residenziale pubblica lo-

cale e piani di edilizia economi-

co-popolare ......................

Servizi di protezione civile .....

Servizio idrico integrato ........

Servizio smaltimento rifiuti .....

Parchi e servizi per la tutela am-

bientale del verde, altri servizi

relativi al territorio ed all'am-

biente ...........................

Totale .....

Funzioni nel settore sociale.

Asili nido, servizi per l'infanzia

e per i minori ...................

Servizi di prevenzione e riabili-

tazione ..........................

Strutture residenziali e di rico-

vero per anziani .................

Assistenza, beneficenza pubblica e

servizi diversi alla persona ..... 157.184,60 3.300,68 1.655.560,93 14.455,36 871.832,99 3.105,39 2.705.439,95

Servizio necroscopico e cimiteria-

le ...............................

Totale ..... 157.184,60 3.300,68 1.655.560,93 14.455,36 871.832,99 3.105,39 2.705.439,95

Funzioni nel campo dello sviluppo

economico.

Affissioni e pubblicita' .........

Fiere, mercati e servizi connessi

Mattatoio e servizi connessi .....

Servizi relativi all' industria ..

Servizi relativi al commercio ....

Servizi relativi all' artigianato

Servizi relativi all' agricoltura

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 4

PAGAMENTI C/RESIDUI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni relative a servizi produtti-

vi.

Distribuzione gas ................

Centrale del latte ...............

Distribuzione energia elettrica ..

Teleriscaldamento ................

Farmacie .........................

Altri servizi produttivi .........

Totale .....

TOTALI ........... 157.184,60 3.300,68 1.655.560,93 14.455,36 871.832,99 3.105,39 2.705.439,95

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RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

PAGAMENTI C/RESIDUI PER SPESE IN CONTO CAPITALE

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni generali di amministrazione, di gestione e

di controllo.

Organi istituzionali, partecipazione e decentra-

mento ...........................................

Segreteria generale, personale e organizzazione

Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato e controllo di gestione ..........

Gestione delle entrate tributarie e servizi fi-

scali ...........................................

Gestione dei beni demaniali e patrimoniali ......

Ufficio tecnico .................................

Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e ser-

vizio statistico ................................

Altri servizi generali ..........................

Totale .....

Funzioni relative alla giustizia.

Uffici giudiziari ...............................

Casa circondariale e altri servizi ..............

Totale .....

Funzioni di polizia locale.

Polizia municipale ..............................

Polizia commerciale .............................

Polizia amministrativa ..........................

Totale .....

Funzioni di istruzione pubblica.

Scuola materna ..................................

Istruzione elementare ...........................

Istruzione media ................................

Istruzione secondaria superiore .................

Assistenza scolastica, trasporto, refezione e

altri servizi ...................................

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 6

PAGAMENTI C/RESIDUI PER SPESE IN CONTO CAPITALE (segue)

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali.

Biblioteche, musei e pinacoteche ................

Teatri, attivita' culturali e servizi diversi nel

settore culturale................................

Totale .....

Funzioni nel settore sportivo e ricreativo.

Piscine comunali ................................

Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri

impianti ........................................

Manifestazioni diverse nel settore sportivo e

ricreativo ......................................

Totale .....

Funzioni nel campo turistico.

Servizi turistici ...............................

Manifestazioni turistiche .......................

Totale .....

Funzioni nel campo della viabilita' e dei trasporti.

Viabilita', circolazione stradale e servizi con-

nessi ...........................................

Illuminazione pubblica e servizi connessi .......

Trasporti pubblici locali e servizi connessi ....

Totale .....

Funzioni riguardanti la gestione del territorio e

dell' ambiente.

Urbanistica e gestione del territorio ...........

Edilizia residenziale pubblica locale e piani di

edilizia economico-popolare .....................

Servizi di protezione civile ....................

Servizio idrico integrato .......................

Servizio smaltimento rifiuti ....................

Parchi e servizi per la tutela ambientale del

verde, altri servizi relativi al territorio ed

all' ambiente ...................................

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 7

PAGAMENTI C/RESIDUI PER SPESE IN CONTO CAPITALE (segue)

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni nel settore sociale.

Asili nido,servizi per l'infanzia e per i minori

Servizi di prevenzione e riabilitazione .........

Strutture residenziali e di ricovero per anziani

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diver-

si alla persona ................................. 16.503,31 16.503,31

Servizio necroscopico e cimiteriale .............

Totale ..... 16.503,31 16.503,31

Funzioni nel campo dello sviluppo economico.

Affissioni e pubblicita' ........................

Fiere, mercati e servizi connessi ...............

Mattatoio e servizi connessi ....................

Servizi relativi all' industria .................

Servizi relativi al commercio ...................

Servizi relativi all' artigianato ...............

Servizi relativi all' agricoltura ...............

Totale .....

Funzioni relative a servizi produttivi.

Distribuzione gas ...............................

Centrale del latte ..............................

Distribuzione energia elettrica .................

Teleriscaldamento ...............................

Farmacie ........................................

Altri servizi produttivi ........................

Totale .....

TOTALI .......................... 16.503,31 16.503,31

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RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

PAGAMENTI C/RESIDUI PER RIMBORSO DI PRESTITI

INTERVENTI PER RIMBORSO DI PRESTITI Rimborso per Rimborso di Rimborso di quota Rimborso di Rimborso di quota

anticipazioni finanziamenti capitale di mutui prestiti capitale di debiti Totale

FUNZIONI E SERVIZI di cassa a breve termine e prestiti obbligazionari pluriennali

1 2 3 4 5 6 7

Funzioni generali di amministrazione, di gestione e

di controllo.

Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato e controllo di gestione ..........

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 1

RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

TOTALE PAGAMENTI PER SPESE CORRENTI

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni generali di amministrazione,

di gestione e di controllo.

Organi istituzionali, partecipa-

zione e decentramento ............

Segreteria generale, personale e

organizzazione ...................

Gestione economica, finanziaria,

programmazione, provveditorato e

controllo di gestione ............

Gestione delle entrate tributarie

e servizi fiscali ................

Gestione dei beni demaniali e pa-

trimoniali .......................

Ufficio tecnico ..................

Anagrafe,stato civile,elettorale,

leva e servizio statistico .......

Altri servizi generali ...........

Totale .....

Funzioni relative alla giustizia.

Uffici giudiziari ................

Casa circondariale e altri servizi

Totale .....

Funzioni di polizia locale.

Polizia municipale ...............

Polizia commerciale ..............

Polizia amministrativa ...........

Totale .....

Funzioni di istruzione pubblica.

Scuola materna ...................

Istruzione elementare ............

Istruzione media .................

Istruzione secondaria superiore ..

Assistenza scolastica, trasporto,

refezione e altri servizi ........

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 2

TOTALE PAGAMENTI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni relative alla cultura ed ai

beni culturali.

Biblioteche, musei e pinacoteche .

Teatri, attivita' culturali e ser-

vizi diversi nel settore culturale

Totale .....

Funzioni nel settore sportivo e ri-

creativo.

Piscine comunali .................

Stadio comunale, palazzo dello

sport ed altri impianti ..........

Manifestazioni diverse nel settore

sportivo e ricreativo ............

Totale .....

Funzioni nel campo turistico.

Servizi turistici ................

Manifestazioni turistiche ........

Totale .....

Funzioni nel campo della viabilita'

e dei trasporti.

Viabilita', circolazione stradale

e servizi connessi ...............

Illuminazione pubblica e servizi

connessi .........................

Trasporti pubblici locali e ser-

vizi connessi ....................

Totale .....

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 23/04/2009 Pag. 3

TOTALE PAGAMENTI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni riguardanti la gestione del

territorio e dell' ambiente .........

Urbanistica e gestione del terri-

torio ............................

Edilizia residenziale pubblica lo-

cale e piani di edilizia economi-

co-popolare ......................

Servizi di protezione civile .....

Servizio idrico integrato ........

Servizio smaltimento rifiuti .....

Parchi e servizi per la tutela am-

bientale del verde, altri servizi

relativi al territorio ed all'am-

biente ...........................

Totale .....

Funzioni nel settore sociale.

Asili nido, servizi per l'infanzia

e per i minori ...................

Servizi di prevenzione e riabili-

tazione ..........................

Strutture residenziali e di rico-

vero per anziani .................

Assistenza, beneficenza pubblica e

servizi diversi alla persona ..... 1.365.418,47 15.524,39 3.878.333,93 50.000,75 2.010.739,96 34,00 80.999,52 7.401.051,02

Servizio necroscopico e cimiteria-

le ...............................

Totale ..... 1.365.418,47 15.524,39 3.878.333,93 50.000,75 2.010.739,96 34,00 80.999,52 7.401.051,02

Funzioni nel campo dello sviluppo

economico.

Affissioni e pubblicita' .........

Fiere, mercati e servizi connessi

Mattatoio e servizi connessi .....

Servizi relativi all' industria ..

Servizi relativi al commercio ....

Servizi relativi all' artigianato

Servizi relativi all' agricoltura

Totale .....

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TOTALE PAGAMENTI PER SPESE CORRENTI (segue)

INTERVENTI CORRENTI Acquisto di Interessi Oneri

beni di Prestazioni Utilizzo di passivi e one- Imposte straordinari Ammortamenti Fondo Fondo

Personale consumo e/o di di servizi beni di terzi Trasferimenti ri finanziari e tasse della gestione di esercizio svalutazione di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI materie prime diversi corrente crediti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Funzioni relative a servizi produtti-

vi.

Distribuzione gas ................

Centrale del latte ...............

Distribuzione energia elettrica ..

Teleriscaldamento ................

Farmacie .........................

Altri servizi produttivi .........

Totale .....

TOTALI ........... 1.365.418,47 15.524,39 3.878.333,93 50.000,75 2.010.739,96 34,00 80.999,52 7.401.051,02

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RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

TOTALE PAGAMENTI PER SPESE IN CONTO CAPITALE

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni generali di amministrazione, di gestione e

di controllo.

Organi istituzionali, partecipazione e decentra-

mento ...........................................

Segreteria generale, personale e organizzazione

Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato e controllo di gestione ..........

Gestione delle entrate tributarie e servizi fi-

scali ...........................................

Gestione dei beni demaniali e patrimoniali ......

Ufficio tecnico .................................

Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e ser-

vizio statistico ................................

Altri servizi generali ..........................

Totale .....

Funzioni relative alla giustizia.

Uffici giudiziari ...............................

Casa circondariale e altri servizi ..............

Totale .....

Funzioni di polizia locale.

Polizia municipale ..............................

Polizia commerciale .............................

Polizia amministrativa ..........................

Totale .....

Funzioni di istruzione pubblica.

Scuola materna ..................................

Istruzione elementare ...........................

Istruzione media ................................

Istruzione secondaria superiore .................

Assistenza scolastica, trasporto, refezione e

altri servizi ...................................

Totale .....

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TOTALE PAGAMENTI PER SPESE IN CONTO CAPITALE (segue)

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali.

Biblioteche, musei e pinacoteche ................

Teatri, attivita' culturali e servizi diversi nel

settore culturale................................

Totale .....

Funzioni nel settore sportivo e ricreativo.

Piscine comunali ................................

Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri

impianti ........................................

Manifestazioni diverse nel settore sportivo e

ricreativo ......................................

Totale .....

Funzioni nel campo turistico.

Servizi turistici ...............................

Manifestazioni turistiche .......................

Totale .....

Funzioni nel campo della viabilita' e dei trasporti.

Viabilita', circolazione stradale e servizi con-

nessi ...........................................

Illuminazione pubblica e servizi connessi .......

Trasporti pubblici locali e servizi connessi ....

Totale .....

Funzioni riguardanti la gestione del territorio e

dell' ambiente.

Urbanistica e gestione del territorio ...........

Edilizia residenziale pubblica locale e piani di

edilizia economico-popolare .....................

Servizi di protezione civile ....................

Servizio idrico integrato .......................

Servizio smaltimento rifiuti ....................

Parchi e servizi per la tutela ambientale del

verde, altri servizi relativi al territorio ed

all' ambiente ...................................

Totale .....

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TOTALE PAGAMENTI PER SPESE IN CONTO CAPITALE (segue)

INTERVENTI PER INVESTIMENTI Acquisto di Utilizzo di Acquisizione

Acquisizione Espropri e beni specifici beni di terzi di beni mobili Incarichi Trasferimenti Partecipazioni Conferimenti Concessioni

di beni servitu' per per macchine ed professionali di azionarie di di crediti Totale

immobili onerose realizzazioni realizzazioni attrezzature esterni capitale capitale e

in economia in economia tecnico anticipazioni

FUNZIONI E SERVIZI scientifiche

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Funzioni nel settore sociale.

Asili nido,servizi per l'infanzia e per i minori

Servizi di prevenzione e riabilitazione .........

Strutture residenziali e di ricovero per anziani

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diver-

si alla persona ................................. 16.503,31 16.503,31

Servizio necroscopico e cimiteriale .............

Totale ..... 16.503,31 16.503,31

Funzioni nel campo dello sviluppo economico.

Affissioni e pubblicita' ........................

Fiere, mercati e servizi connessi ...............

Mattatoio e servizi connessi ....................

Servizi relativi all' industria .................

Servizi relativi al commercio ...................

Servizi relativi all' artigianato ...............

Servizi relativi all' agricoltura ...............

Totale .....

Funzioni relative a servizi produttivi.

Distribuzione gas ...............................

Centrale del latte ..............................

Distribuzione energia elettrica .................

Teleriscaldamento ...............................

Farmacie ........................................

Altri servizi produttivi ........................

Totale .....

TOTALI .......................... 16.503,31 16.503,31

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RIEPILOGO GENERALE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE - ESERCIZIO 2008

TOTALE PAGAMENTI PER RIMBORSO DI PRESTITI

INTERVENTI PER RIMBORSO DI PRESTITI Rimborso per Rimborso di Rimborso di quota Rimborso di Rimborso di quota

anticipazioni finanziamenti capitale di mutui prestiti capitale di debiti Totale

FUNZIONI E SERVIZI di cassa a breve termine e prestiti obbligazionari pluriennali

1 2 3 4 5 6 7

Funzioni generali di amministrazione, di gestione e

di controllo.

Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato e controllo di gestione ..........

Totale .....

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CONTO ECONOMICO Esercizio 2008

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CONTO ECONOMICO - Esercizio 2008

Importi Importi Importi

Parziali Totali Complessivi

A) PROVENTI DELLA GESTIONE

1) Proventi tributari .................................

2) Proventi da trasferimenti .......................... 6.719.015,70

3) Proventi da servizi pubblici ....................... 23.254,53

4) Proventi da gestione patrimoniale ..................

5) Proventi diversi ................................... 183.355,08

6) Proventi da concessioni di edificare ...............

7) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ..

8) Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di

lavorazione, etc. (+/-) ............................

Totale proventi della gestione (A) ................. 6.925.625,31

B) COSTI DELLA GESTIONE

9) Personale .......................................... 1.338.960,00

10) Acquisto di materie prime e/o beni di consumo ...... 16.789,19

11) Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o

beni di consumo (+/-) .............................

12) Prestazioni di servizi ............................. 3.792.671,62

13) Godimento beni di terzi ............................ 56.915,68

14) Trasferimenti ...................................... 1.414.541,45

15) Imposte e tasse .................................... 95.100,00

16) Quote di ammortamento d' esercizio ................. 28.999,30

Totale costi di gestione (B) ....................... 6.743.977,24

RISULTATO DELLA GESTIONE (A-B) ..................... 181.648,07

C) PROVENTI E ONERI DA AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE

17) Utili .............................................

18) Interessi su capitale di dotazione ................

19) Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate ...

Totale (C) (17+18-19) .............................

RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA (A-B+/-C) .......... 181.648,07

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CONTO ECONOMICO - Esercizio 2008

Importi Importi Importi

Parziali Totali Complessivi

D) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

20) Interessi attivi ..................................

21) Interessi passivi :

- su mutui e prestiti .............................

- su obbligazioni .................................

- su anticipazioni ................................ 5.107,00

- per altre cause .................................

Totale (D) (20-21) ................................ 5.107,00- 5.107,00-

E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI

Proventi

22) Insussistenze del passivo ......................... 15.195,26

23) Sopravvenienze attive ............................. 345,31

24) Plusvalenze patrimoniali ..........................

Totale proventi (e.1) (22+23+24) .................. 15.540,57

Oneri

25) Insussistenze dell' attivo ........................

26) Minusvalenze patrimoniali .........................

27) Accantonamento per svalutazione crediti ...........

28) Oneri straordinari ................................

Totale oneri (e.2) (25+26+27+28) ..................

Totale (E) (e.1-e.2) .............................. 15.540,57 15.540,57

RISULTATO ECONOMICO DELL' ESERCIZIO (A-B+/-C+/-D+/-E) .... 192.081,64

GRUGLIASCO , li' 23/04/2009

Il Segretario Il legale rappresentante Il responsabile del

dell' ente servizio finanziario

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C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO

PROSPETTO DI CONCILIAZIONE Esercizio 2008

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PROSPETTO DI CONCILIAZIONE : ENTRATE - Esercizio 2008

Accertamenti Risconti passivi Ratei Attivi Altre rettif. Al Conto Al Conto

Finanziari del risultato Economico Note del Patrimonio

di Iniziali Finali Iniziali Finali Finanziario

Competenza (+) (-) (-) (+) (-) Rif. CE 1E+2E-3E-4E+5E-6E Rif. C.P. Attivo Rif. C.P. Passivo

(1E) (2E) (3E) (4E) (5E) (6E) (7E)

Tit.I : ENTRATE TRIBUTARIE

1) Imposte ............(Tit. I Cat. 1) A1

2) Tasse ..............(Tit. I Cat. 2) A1

3) Tributi speciali ...(Tit. I Cat. 3) A1

Totale entrate tributarie .......... CI DII

Tit.II : ENTRATE DA TRASFERIMENTI

1) da Stato ............(Tit.II Cat.1) A2

2) da regione ..........(Tit.II Cat.2) A2

3) da reg.x funz.deleg. (Tit.II Cat.3) 3.861.788,21 A2 3.861.788,21

4) da org.comun.intern. (Tit.II Cat.4) A2

5) da altri enti pubbl. (Tit.II Cat.5) 2.857.227,49 A2 2.857.227,49

Totale entrate da trasferimenti .... 6.719.015,70 6.719.015,70 CI DII

Tit.III : ENTRATE EXTRATRIBUTARIE (Nota 1)

1) Prov. serv. pubblici (Tit.3 Cat.1) 23.254,53 A3 23.254,53

2) Prov. gest.patrimon. (Tit.3 Cat.2) A4

3) Prov. finanziari .....(Tit.3 Cat.3)

- interessi su depositi,crediti,ecc. D20

- interessi su capitale conferito ad

aziende speciali e partecipate C18

4) Prov. per utili da az. speciali e

partec., dividendi ...(Tit.3 Cat.4) C17

5) Proventi diversi .....(Tit.3 Cat.5) 183.355,08 A5 183.355,08

Totale entrate extratributarie ..... 206.609,61 CI DII

TOTALE ENTRATE CORRENTI ............ 6.925.625,31

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PROSPETTO DI CONCILIAZIONE : ENTRATE - Esercizio 2008

Accertamenti Risconti passivi Ratei Attivi Altre rettif. Al Conto Al Conto

Finanziari del risultato Economico Note del Patrimonio

di Iniziali Finali Iniziali Finali Finanziario

Competenza (+) (-) (-) (+) (-) Rif. CE 1E+2E-3E-4E+5E-6E Rif. C.P. Attivo Rif. C.P. Passivo

(1E) (2E) (3E) (4E) (5E) (6E) (7E)

Tit.IV : ENTRATE PER ALIENAZ. BENI

PATRIM.,TRASFERIM. CAPITALI

RISCOSSIONE DI CREDITI

1) Alienaz. beni patrim. (Tit.4 Cat.1) E24 Nota 2 AII

E26 Nota 2 Nota 3

2) Trasf.Cap. Stato .....(Tit.4 Cat.2)

3) Trasf.Cap. regione ...(Tit.4 Cat.3)

4) Trasf.Cap. da altri enti del settore Nota 4

pubblico .............(Tit.4 Cat.4) B I

5) Trasf.Cap. altri sogg.(Tit.4 Cat.5) A6 Nota 5 B II

Totale Trasf.Capitale ....(2+3+4+5)

6) Riscossione crediti ..(Tit.4 Cat.6)

Totale entrate da alienazione beni

patrimoniali, trasf. capitali ecc.

Tit.V : ENTRATE DA ACCENS. PRESTITI

1) Anticipaz. di cassa ..(Tit.5 Cat.1) 166.621,95 C IV 166.621,95

2) Finanz. breve termine (Tit.5 Cat.2) CI 1)

3) Assunz.mutui prestiti (Tit.5 Cat.3) CI 2)

4) Emiss.prestiti obblig.(Tit.5 Cat.4) CI 3)

Totale entrate accensione prestiti . 166.621,95

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PROSPETTO DI CONCILIAZIONE : ENTRATE - Esercizio 2008

Accertamenti Risconti passivi Ratei Attivi Altre rettif. Al Conto Al Conto

Finanziari del risultato Economico Note del Patrimonio

di Iniziali Finali Iniziali Finali Finanziario

Competenza (+) (-) (-) (+) (-) Rif. CE 1E+2E-3E-4E+5E-6E Rif. C.P. Attivo Rif. C.P. Passivo

(1E) (2E) (3E) (4E) (5E) (6E) (7E)

Nota 6

Tit.VI : SERVIZI PER CONTO TERZI 357.540,37 BII 1.695,33

TOTALE GENERALE DELL' ENTRATA ......... 7.449.787,63

- Insussistenze del passivo ....... E22 15.195,26 Nota 7

- Sopravvenienze attive ........... E23 345,31 Nota 8

- Incrementi immobilizz. x lavori

interni (costi capitalizzati) ... A7 Nota 9 A I 1)

- Variaz. rimanenze prodotti in

corso di lavorazione ............ A8 B I

N O T E

(1) Tra le altre rettifiche del risultato finanziario va considerata l'IVA a debito,compresa negli accertamenti finanziari del Titolo III 'Entrate extratributarie',per attivita'

in regime d'impresa; l'ammontare dell'IVA per fatture da emettere va riportato nel passivo del conto del patrimonio alla voce 'Debiti per IVA' (C III),costituendo un debito

verso l'erario a fronte del credito accertato al lordo d'IVA;

(2) Quando viene realizzata una plusvalenza (ad esempio per un provento da alienazione maggiore del valore netto risultante dal conto del patrimonio), il valore relativo e' por-

tato in aumento nel conto economico (E 24); quando viene realizzata una minusvalenza il valore relativo e' portato in diminuzione nel conto economico (E 26);

(3) Quando viene alienato un bene il valore risultante dal conto del patrimonio va indicato in detrazione;

(4) Va indicato il totale dei trasferimenti di capitali da Stato,regioni,province,comuni,aziende speciali,partecipate ed altre;

(5) Proventi accertati per concessioni edilizie, per la quota finalizzata a spese correnti (sino al 30% del valore di 1E);

(6) Va indicata la somma rimasta da riscuotere da terzi in conto competenza finanziaria;

(7) Trattasi di minori debiti (minori residui passivi del conto del bilancio);

(8) Trattasi di maggiori crediti (maggiori residui attivi del conto del bilancio);

(9) I costi capitalizzati sono costituiti da quelle parti di costi (sostenuti tra le spese correnti nel titolo I),per la produzione. In economia,di valori da porre,dal punto di

vista economico,a carico di piu' esercizi; esempi di costi capitalizzati sono costituiti da manutenzioni straordinarie effettuate da personale dell'ente,dalla produzione di-

retta di software applicativo; a fine esercizio e' necessario rilevare queste entita',contabilizzarle nell'attivo patrimoniale; con il sistema dell'ammortamento i costi stes-

si saranno imputati agli esercizi in cui le utilita' prodotte verranno realizzate.

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PROSPETTO DI CONCILIAZIONE : SPESE - Esercizio 2008

Impegni Risconti Attivi Ratei Passivi Altre rettif. Al Conto Al Conto

Finanziari del risultato Economico Note del Patrimonio

di Iniziali Finali Iniziali Finali Finanziario

Competenza (+) (-) (-) (+) (-) Rif. CE 1S+2S-3S-4S+5S-6S Rif. C.P. Attivo Rif. C.P. Passivo

(1S) (2S) (3S) (4S) (5S) (6S) (7S)

Titolo I : SPESE CORRENTI

1) Personale ....................... 1.338.960,00 B9 1.338.960,00

2) Acquisti di beni di consumo e/o

di materie prime ................ 16.789,19 B10 16.789,19

3) Prestazioni di servizi .......... 3.792.671,62 B12 3.792.671,62

4) Utilizzo di beni di terzi ....... 56.915,68 B13 56.915,68

5) Trasferimenti ................... 1.414.541,45 1.414.541,45

di cui :

- Stato ......................... B14

- Regione ....................... B14

- Province e citta' metropolitane B14

- Comuni ed unioni di comuni .... 54.000,00 B14 54.000,00

- Comunita' montane ............. B14

- Aziende speciali e partecipate C19

- Altri ......................... 1.360.541,45 B14 1.360.541,45

6) Interessi passivi ed oneri finan-

ziari diversi ................... 5.107,00 D21 5.107,00

7) Imposte e tasse.................. 95.100,00 B15 95.100,00

8) Oneri straordinari della gestione

corrente ........................ E28

Totale spese correnti ........... 6.720.084,94 C II D I

Titolo II : SPESE CONTO CAPITALE

1) Acquisizione di beni immobili ...

di cui :

a) pagamenti eseguiti ...........

b) somme rimaste da pagare ......

2) Espropri e servitu' onerose .....

di cui :

a) pagamenti eseguiti ...........

b) somme rimaste da pagare ......

3) Acquisto beni specifici per rea-

lizzazioni in economia .......... A

di cui : Nota 2

a) pagamenti eseguiti ...........

b) somme rimaste da pagare ......

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PROSPETTO DI CONCILIAZIONE : SPESE - Esercizio 2008

Impegni Risconti Attivi Ratei Passivi Altre rettif. Al Conto Al Conto

Finanziari del risultato Economico Note del Patrimonio

di Iniziali Finali Iniziali Finali Finanziario

Competenza (+) (-) (-) (+) (-) Rif. CE 1S+2S-3S-4S+5S-6S Rif. C.P. Attivo Rif. C.P. Passivo

(1S) (2S) (3S) (4S) (5S) (6S) (7S)

4) Utilizzo di beni di terzi per

realizzazioni in economia .......

di cui :

a) pagamenti eseguiti ...........

b) somme rimaste da pagare ......

5) Acquisizione di beni mobili, mac-

chine e attrezz.tecnico-scientif. 50.000,00 D

di cui : Nota 3

a) pagamenti eseguiti ........... 16.503,31 16.503,31

b) somme rimaste da pagare ...... 50.045,84 50.045,84 50.045,84

6) Incarichi professionali esterni

di cui :

a) pagamenti eseguiti ...........

b) somme rimaste da pagare ......

7) Trasferimenti di capitale .......

di cui :

a) pagamenti eseguiti ...........

b) somme rimaste da pagare ......

8) Partecipazioni azionarie ........ E

di cui : Nota 3

a) pagamenti eseguiti ...........

b) somme rimaste da pagare ......

9) Conferimenti di capitale ........

di cui :

a) pagamenti eseguiti ...........

b) somme rimaste da pagare ......

10) Concessioni crediti anticipazioni A III 2

di cui :

a) pagamenti eseguiti ........... Nota 4

b) somme rimaste da pagare ...... B II

Totale spese in conto capitale .. 50.000,00

di cui :

a) pagamenti eseguiti ........... 16.503,31 16.503,31

b) somme rimaste da pagare ...... 50.045,84 50.045,84 50.045,84

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PROSPETTO DI CONCILIAZIONE : SPESE - Esercizio 2008

Impegni Risconti Attivi Ratei Passivi Altre rettif. Al Conto Al Conto

Finanziari del risultato Economico Note del Patrimonio

di Iniziali Finali Iniziali Finali Finanziario

Competenza (+) (-) (-) (+) (-) Rif. CE 1S+2S-3S-4S+5S-6S Rif. C.P. Attivo Rif. C.P. Passivo

(1S) (2S) (3S) (4S) (5S) (6S) (7S)

Titolo III : RIMBORSO PRESTITI

1) Rimborso anticipazioni di cassa 166.621,95 C IV 166.621,95-

2) Rimborso finanziam. breve termine CI 1)

3) Rimborso quote capitale mutui ... CI 2)

4) Rimborso prestiti obbligazionari CI 3)

5) Rimborso quota cap. debiti plur. CI 4)

Totale rimborso di prestiti ..... 166.621,95 166.621,95-

Titolo IV : SERVIZI PER C/TERZI 357.540,37 C V 32.770,07

Nota 5

TOTALE GENERALE DELLA SPESA ........... 7.294.247,26 133.851,88-

- Variazioni nelle rimanenze di ma-

terie prime e/o di beni consumo B11 B I

- Quote ammortamento dell'esercizio B16 28.999,30 A 28.999,30 Nota 6

- Accanton. x svalutazione crediti E27 A III 4 Nota 7

- Insussistenze dell'attivo ....... E25 Nota 8

N O T E

(1) Tra le rettifiche del risultato finanziario va considerata l'IVA a credito, compresa negli impegni finanziari del titolo I 'Spese correnti', per attivita' in regime d'impre-

sa, l'ammontare dell'IVA per fatture da ricevere, o registrate in sospensione d'IVA, va riportato nell'attivo del conto del patrimonio alla voce 'Crediti per IVA' (B II 4),

costituendo un credito verso l'erario a fronte del debito accertato al lordo d'IVA per spese di funzionamento;

(2) L'importo corrispondente ai pagamenti in conto competenza del Titolo II 'Spese in conto capitale' va riferito in aumento alla specifica IMMOBILIZZAZIONE dell'attivo; analoga-

mente va operato per i pagamenti in conto residui;

(3) L'importo corrisponde alle somme rimaste da pagare in conto competenza del Titolo II 'Spese in conto capitale', vale a dire che le somme da conservare nel conto finanziario

della competenza,a residuo passivo,vanno nell'attivo riferite in aumento al conto d'ordine 'Opere da realizzare' e nel passivo riferite in aumento al conto d'ordine 'Impegni

per opere da realizzare'. I pagamenti disposti per spese del Titolo II 'Spese in conto capitale',in conto residui esercizi precedenti,vanno riferiti in diminuzione nello

attivo e nel passivo ai suddetti conti d'ordine;

(4) L'importo impegnato dell'intervento 'Concessioni di crediti ed anticipazioni' va riferito in aumento alla voce dell'Attivo AIII2 'Crediti verso partecipate',ove la concessione

di crediti ed anticipazioni riguardi aziende speciali,controllate e collegate; va riferito in aumento alla voce BII dell'Attivo 'Crediti' negli altri casi;

(5) Va indicata la somma rimasta da pagare a terzi in conto competenza finanziaria;

(6) L'ammortamento dell'esercizio (7S) va portato ad incremento del Fondo d'ammortamento e quindi in diminuzione del corrispondente valore dell'Attivo (A);

(7) L'importo accantonato per svalutazione crediti,che non puo' costituire impegno nel conto del bilancio,va riferito nel conto del patrimonio in diminuzione all'attivo alla voce

'Immobilizzazioni finanziarie - Crediti di dubbia esigibilita'';nel caso di effettiva inesigibilita' di importi dell'attivo del Conto del patrimonio 'Immobilizzazioni finan-

ziarie - Crediti di dubbia esigibilita'' e' possibile utilizzare l'accantonamento per 'Fondo svalutazione crediti' con le modalita' previste dal Regolamento di contabilita'

dell' Ente;

(8) Minori crediti (minori residui attivi del conto del bilancio).

GRUGLIASCO , li' 23/04/2009

Il Segretario Il legale rappresentante Il responsabile del

dell' ente servizio finanziario

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO

CONTO DEL PATRIMONIO Esercizio 2008

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 21/04/2009 Pag. 1

CONTO DEL PATRIMONIO : ATTIVO - Esercizio 2008

Importi Consistenza Variazioni da C/Finanziario Variazioni da altre cause Consistenza

Parziali Iniziale Finale

+ - + -

A) IMMOBILIZZAZIONI

I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

1) Costi pluriennali capitalizzati ..................................

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

Totale .......

II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

1) Beni demaniali ...................................................

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

2) Terreni (patrimonio indisponibile) ...............................

3) Terreni (patrimonio disponibile) .................................

4) Fabbricati (patrimonio indisponibile) ............................

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

5) Fabbricati (patrimonio disponibile) ..............................

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

6) Macchinari, attrezzature e impianti .............................. 27.204,21 2.604,00 4.471,23 25.336,98

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

7) Attrezzature e sistemi informatici ............................... 52.023,35 8.200,54 12.044,78 48.179,11

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

8) Automezzi e motomezzi ............................................ 14.215,53 2.843,11 11.372,42

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

9) Mobili e macchine d'ufficio ...................................... 46.972,09 1.228,80 9.640,18 38.560,71

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

10) Universalita' di beni (patrimonio indisponibile) .................

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

11) Universalita' di beni (patrimonio disponibile) ...................

(relativo fondo di ammortamento in detrazione) ...................

12) Diritti reali su beni di terzi ...................................

13) Immobilizzazioni in corso ........................................

Totale ....... 140.415,18 12.033,34 28.999,30 123.449,22

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 21/04/2009 Pag. 2

CONTO DEL PATRIMONIO : ATTIVO - Esercizio 2008

Importi Consistenza Variazioni da C/Finanziario Variazioni da altre cause Consistenza

Parziali Iniziale Finale

+ - + -

III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

1) Partecipazioni in :

a) imprese controllate ...........................................

b) imprese collegate .............................................

c) altre imprese .................................................

2) Crediti verso :

a) imprese controllate ...........................................

b) imprese collegate .............................................

c) altre imprese .................................................

3) Titoli (investimenti a medio e lungo termine) ....................

4) Crediti di dubbia esigibilita' ...................................

(detratto il fondo svalutazione crediti) .........................

5) Crediti per depositi cauzionali ..................................

Totale .......

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI .......................................... 140.415,18 12.033,34 28.999,30 123.449,22

B) ATTIVO CIRCOLANTE

I) RIMANENZE ...........................................................

Totale .......

II) CREDITI

1) Verso contribuenti ...............................................

2) Verso enti del settore pubblico allargato :

a) Stato - correnti ..........................................

- capitale ..........................................

b) Regione - correnti .......................................... 1.343.738,15 1.983.911,97 1.250.145,12 0,97 2.077.505,97

- capitale ..........................................

c) Altri - correnti .......................................... 1.067.023,12 349.116,51 983.963,79 284,00 431.891,84

- capitale ..........................................

3) Verso debitori diversi :

a) verso utenti di servizi pubblici .............................. 5.733,47 5.733,47

b) verso utenti di beni patrimoniali .............................

c) verso altri - correnti ....................................... 200.138,90 79.775,31 110.951,79 628,44 169.590,86

- capitale .......................................

d) da alienazioni patrimoniali ...................................

e) per somme corrisposte c/terzi ................................. 1.550,10 1.695,33 1.550,00 0,10 1.695,33

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 21/04/2009 Pag. 3

CONTO DEL PATRIMONIO : ATTIVO - Esercizio 2008

Importi Consistenza Variazioni da C/Finanziario Variazioni da altre cause Consistenza

Parziali Iniziale Finale

+ - + -

4) Crediti per I.V.A. ...............................................

5) Per depositi :

a) banche ........................................................

b) Cassa Depositi e Prestiti .....................................

Totale ....... 2.612.450,27 2.420.232,59 2.346.610,70 629,41 284,10 2.686.417,47

III) ATTIVITA' FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZI

1) Titoli ...........................................................

Totale .......

IV) DISPONIBILITA' LIQUIDE

1) Fondo di cassa ................................................... 714.323,83 7.376.165,74 7.934.284,37 156.205,20

2) Depositi bancari .................................................

Totale ....... 714.323,83 7.376.165,74 7.934.284,37 156.205,20

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE ............................................ 3.326.774,10 9.796.398,33 10.280.895,07 629,41 284,10 2.842.622,67

C) RATEI E RISCONTI

I) Ratei attivi ........................................................

II) Risconti attivi .....................................................

TOTALE RATEI E RISCONTI .............................................

TOTALE DELL'ATTIVO (A+B+C) .......................................... 3.467.189,28 9.808.431,67 10.280.895,07 629,41 29.283,40 2.966.071,89

CONTI D'ORDINE

D) OPERE DA REALIZZARE .................................................... 16.549,15 50.000,00 16.503,31 50.045,84

E) BENI CONFERITI IN AZIENDE SPECIALI .....................................

F) BENI DI TERZI ..........................................................

TOTALE CONTI D'ORDINE ............................................... 16.549,15 50.000,00 16.503,31 50.045,84

C.I.S.A.P. DI COLLEGNO E GRUGLIASCO Data 21/04/2009 Pag. 1

CONTO DEL PATRIMONIO : PASSIVO - Esercizio 2008

Importi Consistenza Variazioni da C/Finanziario Variazioni da altre cause Consistenza

Parziali Iniziale Finale

+ - + -

A) PATRIMONIO NETTO

I) Netto patrimoniale .................................................. 401.605,53 12.033,34 152.023,54 565.662,41

II) Netto da beni demaniali .............................................

TOTALE PATRIMONIO NETTO ............................................. 401.605,53 12.033,34 152.023,54 565.662,41

B) CONFERIMENTI

I) Conferimenti da trasferimenti in c/capitale .........................

II) Conferimenti da concessioni di edificare ............................

TOTALE CONFERIMENTI .................................................

C) DEBITI

I) Debiti di finanziamento

1) per finanziamenti a breve termine ................................

2) per mutui e prestiti .............................................

3) per prestiti obbligazionari ......................................

4) per debiti pluriennali ...........................................

II) Debiti di funzionamento ............................................. 3.019.873,68 2.024.473,87 2.705.439,95 15.195,26 2.323.712,34

III) Debiti per I.V.A. ...................................................

IV) Debiti per anticipazioni di cassa ................................... 166.621,95 166.621,95

V) Debiti per somme anticipate da terzi ................................ 29.160,92 30.987,07 60.147,99

VI) Debiti verso

1) imprese controllate ..............................................

2) imprese collegate ................................................

3) altri (aziende speciali, consorzi, istituzioni) ..................

VII) Altri debiti ........................................................ 16.549,15 16.549,15

TOTALE DEBITI ....................................................... 3.065.583,75 2.222.082,89 2.872.061,90 15.195,26 2.400.409,48

D) RATEI E RISCONTI

I) Ratei passivi .......................................................

II) Risconti passivi ....................................................

TOTALE RATEI E RISCONTI .............................................

TOTALE DEL PASSIVO (A+B+C+D) ........................................ 3.467.189,28 2.234.116,23 2.872.061,90 152.023,54 15.195,26 2.966.071,89

CONTI D'ORDINE

E) IMPEGNI OPERE DA REALIZZARE ............................................ 16.549,15 50.000,00 16.503,31 50.045,84

F) CONFERIMENTI IN AZIENDE SPECIALI .......................................

G) BENI DI TERZI ..........................................................

TOTALE CONTI D'ORDINE .................................................. 16.549,15 50.000,00 16.503,31 50.045,84

GRUGLIASCO , li' 21/04/2009

Il Segretario Il legale rappresentante Il responsabile del

dell' ente servizio finanziario

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RELAZIONE DI CONSUNTIVO ANNO 2008

Redatto ai sensi dell’articolo 227 del D. Lgs.18.8.2000 n. 267

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All. d) alla deliberazione di Assemblea consortile n. 3 del 28.4.2009

CISAP Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona

Comuni di Collegno e Grugliasco

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEI RISULTATI CONSEGUITI NELL’ESERCIZIO 2008 Redatta ai sensi dell’articolo 227 del Decreto legislativo 18.8.2000 n. 267.

IL PRESIDENTE

(Prof.ssa Silvana ACCOSSATO)

IL SEGRETARIO

(Dott.ssa M. SANTARCANGELO)

RELAZIONE DI CONSUNTIVO ANNO 2008

Redatto ai sensi dell’articolo 227 del D. Lgs.18.8.2000 n. 267

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I N D I C E

PRESENTAZIONE........................................................................................................................ 4

IL PROGRAMMA PLURIENNALE 2008/2010............................................................................. 6 LE FUNZIONI DELEGATE AL CONSORZIO.......................................................................................... 6

L’ESERCIZIO DOVEROSO DELLE FUNZIONI....................................................................................... 7

I SOGGETTI AVENTI DIRITTO........................................................................................................... 7

LE PRESTAZIONI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE...................................................................... 8

I RISULTATI CONSEGUITI NELL’ANNO 2008 CON RIFERIMENTO AL PROGRAMMA PLURIENNALE......................................................................................................................... 11

LA POPOLAZIONE ASSISTITA E LE PROBLEMATICHE RILEVATE......................................................... 11

L’ambito territoriale di Collegno. .......................................................................................... 11

Popolazione straniera residente a Collegno ........................................................................ 13

L’ambito territoriale di Grugliasco. ....................................................................................... 29

Popolazione straniera residente a Grugliasco..................................................................... 30

L’ambito del distretto socio sanitario.................................................................................... 45

L’ambito territoriale del Consorzio. ...................................................................................... 49

GLI OBIETTIVI GESTIONALI ASSEGNATI (PRESTAZIONI ESSENZIALI). ................................................ 54

1 - Informazione e consulenza corrette e complete alle persone e alle famiglie per la fruizione dei servizi (art. 18, comma 1, lettera h) della L.R. 1/2004). ................................ 54

2 - Superamento delle carenze del reddito familiare e di contrasto della povertà (art. 18, comma 1, lettera a) della L.R. 1/2004);.............................................................................. 56

3 - Mantenimento al domicilio delle persone e sviluppo della loro autonomia (art. 18, comma 1, lettera b) della L.R. 1/2004)............................................................................... 61

4 - Superamento – per quanto di competenza – degli stati di disagio sociale derivanti da forme di dipendenza (art. 18, comma 1, lettera g) della L.R. 1/2004) ............................... 70

5 - Sostegno e promozione dell’infanzia, della adolescenza e delle responsabilità familiari e tutela dei diritti del minore e della donna in difficoltà (art. 18, comma 1, lettere d) ed e) della L.R. 1/2004). ...................................................................................................................... 77

6 - Piena integrazione delle persone disabili e soddisfacimento delle loro esigenze di tutela residenziale e semi residenziale in quanto persone non autonome e/o non autosufficienti (art. 18, comma 1, lettere f) ed c) della L.R. 1/2004). ........................................................ 96

7 - Soddisfacimento delle esigenze di tutela residenziale e semi residenziale delle persone adulte o anziane non autonome e non autosufficienti (art. 18, comma 1, lettera c) della L.R. 1/2004); ............................................................................................................................ 108

8 - Supporto alla realizzazione degli obiettivi sostanziali del programma pluriennale mediante lo svolgimento di tutte le attività amministrative e contabili necessarie al funzionamento della struttura consortile. ......................................................................... 111

GLI OBIETTIVI GESTIONALI ASSEGNATI (PROGETTI)...................................................................... 120

1 - Progetto Disabili............................................................................................................ 120

2- Progetto Anziani............................................................................................................. 120

3 - Progetto Minori e famiglie. ............................................................................................ 121

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4 - Progetto Adulti in difficoltà. ........................................................................................... 121

5 - Progetto Attività di supporto.......................................................................................... 121

LE RISORSE IMPIEGATE. ............................................................................................................ 123

Le risorse strumentali......................................................................................................... 123

Le risorse umane e professionali. ...................................................................................... 127

Le risorse finanziarie. ......................................................................................................... 129

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PRESENTAZIONE

L’individuazione degli obiettivi strategici si colloca a livello del Programma che detta gli indirizzi e le scelte politiche del Consorzio. Il Programma ha uno sviluppo temporale pluriennale ed è articolato in Progetti. Il livello del progetto rappresenta la finalizzazione delle attività programmatiche ai bisogni assistenziali specifici della popolazione. Il Programma coinvolge tutti i settori operativi dell’Ente e fa riferimento, in termini gestionali, ad un unico centro di responsabilità individuato nel Direttore Generale.

In termini di responsabilità politica il livello del Programma coincide con l’Assemblea dei Sindaci per quanto attiene all’attività di indirizzo ed alla definizione degli obiettivi strategici e con il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione per lo sviluppo attuativo nel corso degli anni mediante la definizione degli obiettivi e dei sub obiettivi gestionali di dettaglio che vanno a comporre il Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) ed il Piano Dettagliato degli Obiettivi (P.D.O.).

Gli obiettivi gestionali - numerati da 1 a 7 e declinati in sub obiettivi - coincidono con le azioni indicate dall’articolo 18 della L.R. 1/2004 relativo alle prestazioni essenziali che il Consorzio è tenuto a garantire agli aventi diritto all’assistenza sociale. L’obiettivo gestionale n.8 indica le azioni finalizzate al “Supporto alla realizzazione degli obiettivi sostanziali del programma pluriennale mediante lo svolgimento di tutte le attività amministrative e contabili necessarie al funzionamento della struttura consortile”.

Nel P.E.G. e nel P.D.O. vengono inoltre individuati, dal Consiglio di Amministrazione, gli indicatori di efficienza e di efficacia attraverso i quali misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi strategici (strumentali e sostanziali) fissati dal programma complessivo che vengono applicati - come obiettivi e sub obiettivi gestionali annuali – ai due documenti di pianificazione.

L’Ufficio di Direzione Generale - sulla scorta dei dati e delle relazioni fornite dall’ufficio per il controllo di gestione – provvede annualmente ad elaborare una relazione di verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati con il P.E.G. ed il P.D.O.. Essa viene sottoposta all’approvazione del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’articolo 21 bis, comma 3, del “Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi”.

Sulla base di tale documento il Consiglio di Amministrazione predispone – ai sensi dell’articolo 151, comma 6, del decreto legislativo n. 267/2000 - la relazione illustrativa che esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta nell’anno di riferimento alla luce dei risultati conseguiti in rapporto al programma ed ai costi sostenuti. Detta relazione viene allegata al rendiconto della gestione – di cui all’articolo 227 del sopra citato decreto - che l’Assemblea consortile delibera entro il 30 giugno di ogni anno.

La “Relazione previsionale e programmatica anni 2008 - 2009 - 2010” – approvata dall’Assemblea Consortile con deliberazione n. 1 del 11 gennaio 2008 – dettava le linee di indirizzo per lo sviluppo, a livello locale, del sistema integrato di interventi e servizi sociali di cui alla legge regionale 1/2004. Nel documento veniva ribadita la scelta della gestione associata dei servizi sociali dei Comuni di Collegno e Grugliasco e veniva assegnato, al Consorzio, il compito di perseguire la tutela del diritto all’assistenza sociale e del diritto ad usufruire delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie da parte dei cittadini in condizioni di difficoltà personale e familiare.

Più specificamente si rinnovava la richiesta al Consorzio di realizzare - in accordo con l’Azienda sanitaria - un nuovo modello organizzativo del distretto; di dare attuazione al Piano di Zona; di completare la rete dei nuovi servizi diurni e residenziali per disabili. L’attività del Consorzio nell’anno 2008 che forma l’oggetto della presente relazione illustrativa, è stata finalizzata al perseguimento di tali indirizzi. La relazione – redatta sulla base del documento sullo stato di attuazione del P.D.O elaborato dell’Ufficio di Direzione Generale ed approvato con

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deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 3 del 20 marzo 2009 - si propone non solo di fornire i dati sugli interventi effettuati, sui risultati conseguiti e sulle spese sostenute, ma anche di suggerire spunti di riflessione sulle principali problematiche espresse dal territorio intercomunale.

Il documento è frutto del lavoro degli operatori che hanno cooperato nella raccolta dei dati e nella formulazione di un punto di vista sullo stato dei servizi. Si tratta, ovviamente, di un’ottica parziale che non potrà che completarsi attraverso il puntuale confronto con le Amministrazioni e con tutti gli attori sociali che – nell’ambito della comunità locale – hanno in comune le condizioni nelle quali vivono e che aspirano a migliorarle.

Aprile 2009

IL PRESIDENTE

(Michele SUMA)

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IL PROGRAMMA PLURIENNALE 2008/2010.

Per il triennio 2008/2010 l’Assemblea consortile ha confermato l’adozione del programma unico denominato: “Tutela del diritto all’assistenza sociale e realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali alle persone e alle famiglie ”. Il programma è articolato in 5 progetti:

Progetto 1: “ Disabili”;

Progetto 2: “Anziani ”;

Progetto 3: “Minori e loro famiglie ”;

Progetto 4: “Adulti in difficoltà”;

Progetto 5: “Attività amministrative e contabili di supporto”.

Il progetto 5: “Attività amministrative e contabili di supporto” si definisce come progetto finalizzato a fornire gli strumenti necessari ad assicurare l’operatività degli altri quattro progetti direttamente orientati a settori specifici di popolazione in difficoltà.

Le funzioni delegate al consorzio.

L’assunzione in capo al CISAP del complesso organico delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali da svolgere a livello locale - delle quali sono titolari i Comuni - e dei servizi di supporto necessari ad assicurarne l’esercizio, comporta l’adeguamento costante della struttura organizzativa ed operativa al fine di adottare, sul piano territoriale, gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa ed al rapporto con i cittadini.

Al Consorzio - in quanto ente delegato - è richiesto di esercitare le funzioni comunali di cui all’art. 6, commi 1 e 2, della legge regionale 1/2004 e, nell’ambito di queste, di:

programmare e realizzare il sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali a rete, stabilendone le forme di organizzazione e di coordinamento, i criteri gestionali e le modalità operative ed erogare i relativi servizi secondo i principi individuati dalla legge regionale 1/2004 al fine di realizzare un sistema di interventi omogeneamente distribuiti sul territorio;

supportare – per quanto di competenza – i Sindaci nell’esercizio delle funzioni di tutela socio sanitaria e del diritto alla salute per i loro cittadini in applicazione di quanto disposto dal D.Lgs. 502/1002 e successive modificazioni;

esercitare le funzioni in materia di servizi sociali già di competenza delle province, ai sensi dell’articolo 8, comma 5, della legge 328/2000 e secondo quanto previsto dall’articolo 5 della legge regionale 1/2004;

esercitare le funzioni amministrative relative all’organizzazione e gestione delle attività formative di base, riqualificazione e formazione permanente per gli operatori dei servizi sociali, individuate nei piani di zona di cui all’articolo 17 della legge regionale 1/2004;

esercitare le funzioni amministrative relative all’autorizzazione, alla vigilanza e all’accreditamento dei servizi sociali e delle strutture a ciclo residenziale o semi residenziale;

elaborare ed adottare, mediante accordo di programma, i piani di zona relativi agli ambiti territoriali di competenza, garantendo, nella realizzazione del sistema dei servizi sociali, l’integrazione e la collaborazione di tutti i soggetti, pubblici e privati, che concorrono alla programmazione, alla gestione e allo sviluppo dei servizi;

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promuovere lo sviluppo di interventi di auto aiuto e favorire la reciprocità tra i cittadini nell’ambito della vita comunitaria;

coordinare programmi, attività e progetti dei vari soggetti che operano nell’ambito territoriale di competenza per la realizzazione di interventi sociali integrati;

adottare ed aggiornare la carta dei servizi di cui all’articolo 24 della legge regionale 1/2004;

garantire ai cittadini l’informazione sui servizi attivati, l’accesso ai medesimi e il diritto di partecipazione alla verifica della qualità dei servizi erogati.

L’esercizio doveroso delle funzioni.

Il perseguimento della tutela del diritto all’assistenza sociale nell’ambito intercomunale comporta l’assunzione – da parte del Consorzio – dell’esercizio doveroso delle funzioni delegate a beneficio dei destinatari degli interventi e dei servizi sociali individuati in base ai criteri indicati dal titolo V° della legge regionale 1/2004 al fine di renderne effettivi i diritti.

A tal fine, la tecnostruttura consortile viene chiamata a realizzare - in cooperazione con i servizi comunali, con i servizi sanitari e con tutti i soggetti che, a livello territoriale, operano nell’ambito della rete dei servizi sociali – i seguenti obiettivi:

assicurare a ciascun cittadino che ne abbia titolo ai sensi dell’articolo 22, comma 2, della legge regionale 1/2004 e che sia residente nell’ambito consortile il diritto di esigere – secondo le modalità e con i criteri previsti dai regolamenti del consorzio – le prestazioni sociali di livello essenziale di cui all’articolo 18 della legge regionale 1/2004 garantendo ad esso il ricorso per opposizione contro l’eventuale motivato diniego ad erogare le prestazioni richieste;

assicurare priorità di accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dal sistema integrato di interventi e servizi sociali locali ai soggetti in condizione di povertà o con limitato reddito o con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità di ordine fisico e psichico, con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro, nonché ai soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che rendono necessari interventi assistenziali;

assicurare il diritto di tutti i cittadini dell’ambito consortile ad avere informazioni sui servizi, sui livelli essenziali di prestazioni sociali e socio sanitarie erogabili, sulle modalità di accesso e sulle tariffe praticate nonché a partecipare a forme di consultazione e di valutazione dei servizi sociali e socio sanitari;

assicurare ai singoli utenti ed alle loro famiglie il diritto a partecipare alla definizione del progetto personalizzato e al relativo contratto informato.

I soggetti aventi diritto.

Al fine di evitare divaricazioni tra diritti proclamati e diritti effettivamente esigibili è necessario procedere alla preventiva definizione dei parametri di valutazione delle condizioni di difficoltà che, rientrando nell’area della “tutela del diritto all’assistenza sociale”, richiedono interventi assistenziali garantiti e livelli di servizi atti a tutelare efficacemente le posizioni soggettive ed a rendere esigibili i diritti soggettivi riconosciuti. Tali condizioni sono state individuate come segue:

• I minori in tutto o in parte privi delle indispensabili cure familiari, siano essi nati nel o fuori del matrimonio;

• Le persone con handicap intellettivi totalmente o gravemente prive di autonomia che necessitino di sostegno per la permanenza in famiglia o di inserimento in comunità alloggio;

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• I soggetti colpiti da altri handicap, anche plurimi, che necessitano di aiuti specifici per poter acquistare la massima autonomia possibile nel rispetto del diritto all’autodeterminazione;

• Gli anziani che non sono in grado di provvedere alle proprie esigenze di vita;

• Le gestanti e madri in grave difficoltà personale alle quali va altresì fornita la necessaria consulenza psico sociale per il loro reinserimento e per il responsabile riconoscimento o non riconoscimento dei loro nati;

• Le persone che vogliono uscire dalla schiavitù della prostituzione;

• I soggetti senza fissa dimora;

• Gli altri individui che necessitano di prestazioni specifiche se si vuole evitare la loro emarginazione.

Le prestazioni essenziali di assistenza sociale.

I cittadini che si trovano nelle sopra elencate condizioni hanno diritto di accedere ai servizi e alle prestazioni di cui all’art.18 della legge regionale 1/2004 ed a misure ed interventi volti:

all’informazione ed alla consulenza corrette e complete alle persone e alle famiglie per la fruizione dei servizi (art. 18, comma 1, lettera h) della L.R. 1/2004);

al superamento delle carenze del reddito familiare e di contrasto della povertà (art. 18, comma 1, lettera a) della L.R. 1/2004);

a favorire il mantenimento al domicilio delle persone e lo sviluppo della loro autonomia (art. 18, comma 1, lettera b) della L.R. 1/2004);

al superamento – per quanto di competenza – degli stati di disagio sociale derivanti da forme di dipendenza (art. 18, comma 1, lettera g) della L.R. 1/2004);

al sostegno e alla promozione dell’infanzia, della adolescenza e delle responsabilità familiari e alla tutela dei diritti del minore e della donna in difficoltà (art. 18, comma 1, lettere d) ed e) della L.R. 1/2004);

alla piena integrazione delle persone disabili e al soddisfacimento delle loro esigenze di tutela residenziale e semi residenziale in quanto persone non autonome e/o non autosufficienti (art. 18, comma 1, lettere f) e c) della L.R. 1/2004);

al soddisfacimento delle esigenze di tutela residenziale e semi residenziale delle persone adulte o anziane non autonome e non autosufficienti (art. 18, comma 1, lettera c) della L.R. 1/2004);

Il Consorzio assicura inoltre ogni altro intervento qualificato quale prestazione sociale a rilevanza sanitaria ed inserito tra i livelli di assistenza, secondo la legislazione vigente.

In particolare sono individuate le seguenti prestazioni essenziali che devono essere assicurate alle persone rientranti nell’area della “tutela del diritto all’assistenza sociale”:

Segretariato sociale: gli operatori addetti forniscono informazioni sui servizi erogati dal Consorzio ed orientano il cittadino all’utilizzo dei servizi sociali, educativi e sanitari del territorio.

Assistenza sociale professionale: l’assistente sociale accoglie il cittadino in difficoltà con il quale concorda un progetto di intervento finalizzato a sostenerlo attraverso l’erogazione delle prestazioni necessarie. Nel progetto – a richiesta dell’interessato – viene coinvolto anche il nucleo di appartenenza dell’utente.

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Assistenza economica ed esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria: il servizio eroga sussidi economici – continuativi, temporanei o straordinari - ed esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari in favore di persone singole o di famiglie con redditi insufficienti a garantire condizioni minime di sussistenza.

Assistenza domiciliare e personale autogestita: attraverso un apposito “sportello socio sanitario distrettuale” vengono forniti servizi di aiuto alla persona ed alle famiglie per cittadini in condizioni di autonomia ridotta o compromessa. In alternativa all’utilizzo di prestazioni fornite attraverso le cooperative - concessionarie del servizio - al cittadino è offerta la possibilità di fruire di contributi finalizzati all’assunzione diretta degli assistenti familiari o personali.

Assistenza educativa individuale e di strada: il servizio educativo individuale viene attivato direttamente dal consorzio – anche a seguito di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria - ed è finalizzato al sostegno dei minori appartenenti a famiglie con gravi carenze nell’esercizio delle funzioni genitoriali o in condizioni di particolare difficoltà. L’educativa di strada è rivolta a gruppi di giovanissimi e di giovani che tendono ad avere comportamenti di tipo marginale o deviante.

Interventi per minori ed incapaci in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria: l’attività è finalizzata alla tutela dei minori - su mandato dell’Autorità Giudiziaria competente - ed al sostegno delle persone adulte incapaci nei cui confronti venga disposta una amministrazione di sostegno o sia promosso un procedimento di inabilitazione o di interdizione.

Affidamenti educativi diurni e residenziali di minori e adozioni: l’affidamento è un servizio di sostegno alla famiglia con gravi difficoltà sociali ed educative e viene prestato, volontariamente, da un’altra famiglia per il periodo di tempo strettamente necessario a superare la situazione problematica. L’affidamento può essere a parenti o a terzi (adulti non legati da rapporti di parentela con l’affidato) e può essere “diurno” - quando limitato a poche ore durante la giornata – o “residenziale” quando il minore va a vivere, temporaneamente, presso la famiglia affidataria. L’adozione è un provvedimento disposto dal Tribunale per i Minorenni in favore di minori in stato di abbandono e che sono stati dichiarati adottabili.

Affidamenti intra - familiari, di vicinato e residenziali di persone anziane o disabili: il Consorzio riconosce il volontariato intra – famigliare. Alle famiglie che continuano a farsi carico di un congiunto ultra diciottenne in situazione di particolare gravità e frequentante i centri diurni o di una persona ultra sessantacinquenne in condizioni di non autosufficienza, viene fornito un contributo mensile, a titolo di rimborso forfetario delle spese vive sostenute, comprese quelle derivanti dalla necessità di provvedere a brevi sostituzioni dei familiari nelle funzioni di aiuto alla persona.

Inserimenti in centri diurni e in strutture residenziali: il Consorzio e l’Azienda sanitaria provvedono – nell’ambito delle rispettive competenze e sulla base di specifici accordi – all’inserimento in centri diurni, in gruppi appartamento ed in comunità alloggio dei disabili intellettivi, sulla base di un apposito progetto assistenziale individuale predisposto dalla competente Unità di Valutazione. In modo analogo si procede per gli adulti ed anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti che richiedono l’inserimento in centri diurni o in residenze sanitarie assistenziali. Il Consorzio provvede inoltre direttamente all’inserimento in attività educative diurne e in comunità dei minori per i quali tali interventi si rendano necessari.

I servizi e le prestazioni assistenziali sopra elencate vengono indicati nella deliberazione della Assemblea Consortile n. 4 del 22.02.2006: “Norme per l’individuazione dei destinatari degli interventi e dei servizi sociali consortili e definizione dei loro diritti” e sono erogati nel rispetto dei criteri e delle modalità indicate nei vigenti regolamenti consortili. L’Assemblea Consortile provvede annualmente a definire le risorse finanziarie, umane e patrimoniali specificamente destinate ai suddetti servizi essenziali da fornire alle persone rientranti nell’area della

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assistenza sociale. Per il triennio 2008/2010 il Consorzio è impegnato a mantenere gli attuali livelli di erogazione dei servizi essenziali e ad operare, nel contempo, per realizzare il potenziamento della rete locale degli interventi integrati e dei servizi.

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I RISULTATI CONSEGUITI NELL’ANNO 2008 CON RIFERIMENTO AL PROGRAMMA PLURIENNALE.

La popolazione assistita e le problematiche rilevate.

Da diversi anni la relazione di consuntivo costituisce un momento di riflessione per gli operatori del Consorzio. Ad essi viene richiesto di redigere dei rapporti sulle attività svolte. Nel tempo – e con qualche fatica ancora evidente – si è passati da relazioni descrittive a relazioni più riflessive che consentono di contribuire in maniera più efficace all’assunzione delle decisioni politiche da parte degli Amministratori.

Di seguito si forniscono i dati quantitativi di intervento – raffrontati con il biennio precedente – ed una sintesi delle problematiche rilevate attraverso i rapporti annuali elaborati dagli operatori delle sedi territoriali, della sede distrettuale e delle unità operative della sede centrale.

L’ambito territoriale di Collegno.

COLLEGNO 2006 2007 2008

Persone residenti1 49.854 50.099 50.047

• di cui maschi 24.123 24.172 24.162

• di cui femmine 25.731 25.927 25.885

• di cui stranieri 1.474 1.868 2.049

Persone appartenenti a nuclei in carico 3.192 3.619 4.141

• di cui maschi / 1.575 1.844

• di cui femmine / 2.044 2.297

• di cui stranieri / 348 475

% persone assistite su residenti 6.40 7,22 8,27

Nuclei residenti. 21.037 21.655 21.774

Nuclei famigliari in carico 1.307 1.486 1.709

% nuclei in carico su residenti 6.21 6.86 7,85

Anziani 65 e oltre residenti 9.891 10.110 10.482

• di cui maschi 4.258 4.358 4.539

• di cui femmine 5.633 5.752 5943

Anziani appartenenti a nuclei in carico 772 891 989

• di cui maschi / 300 331

• di cui femmine / 591 658

% anziani su residenti 7.80 8,81 9,44

1 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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Minori 0 – 17 residenti 8.009 8.113 8.008

• di cui maschi 4.097 4.144 4.104

• di cui femmine 3.912 3.969 3.904

Minori appartenenti a nuclei in carico 781 867 1.035

• di cui maschi / 438 542

• di cui femmine / 429 493

• di cui disabili 68 69 68

• di cui maschi / 40 40

• di cui femmine / 29 28

% minori su residenti. 9.75 10,68 12,92

Adulti 18 – 64 residenti 31.954 31.876 31.557

• di cui maschi 15.768 15.670 15.519

• di cui femmine 16.186 16.206 16.038

Adulti appartenenti a nuclei in carico 1.639 1.861 2.117

• di cui maschi / 837 971

• di cui femmine / 1.024 1.146

• di cui disabili 165 185 190

• di cui maschi / 93 101

• di cui femmine / 92 89

% adulti su residenti. 5.12 5,83 6,71

Disabili appartenenti a nuclei in carico 233 254 258

• di cui maschi / 140 141

• di cui femmine / 114 117

Nel corso dell’anno 2007 l’ufficio del Piano di Zona con la regia del CISAP, grazie all’approvazione della Provincia di Torino e alla partecipazione finanziaria della Regione Piemonte, ha ideato ed attuato il progetto TUTTINRETE all’interno del quale si è sviluppato ed esteso a Grugliasco l’Osservatorio permanente sulla presenza degli stranieri a Collegno e Grugliasco. A partire dall’anno di avvio del progetto la relazione di consuntivo viene pertanto, arricchita con alcuni dati relativi ai cittadini stranieri presenti sul territorio. Per un’analisi più approfondita si rimanda alla consultazione del Rapporto nella sua versione integrale pubblicato sul sito web del Consorzio.

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Popolazione straniera residente a Collegno

La seguente tabella indica la crescita della popolazione straniera residente a Collegno dal 2006 al 2008:

Anno Stranieri residenti a Collegno Di cui minori Incremento espresso in

unità percentuale sul totale

della popolazione

2006 1.474 Dato non disponibile 217 3,00

2007 1.868 404 394 3,70

2008 2.049 443 181 4.09

Il tasso di incremento, che aveva avuto un andamento irregolare nei primi anni del nuovo millennio, influenzato anche da fattori amministrativi (numerose cancellazioni per irreperibilità nel 2000 dovute ad adeguamento ad una nuova norma in materia anagrafica) e legislativi (sanatoria successiva alla Legge 189/2002 Bossi-Fini), si è ultimamente stabilizzato: al 31 dicembre del 2006 su una popolazione di 49.925 abitanti solo 1.474 erano i cittadini stranieri e la proporzione è leggermente aumentata negli anni successivi arrivando ad avere, al 31 dicembre 20082, su una popolazione di 50.047 abitanti, 2.049 cittadini stranieri (di cui 1.216 comunitari, fra cui 1.114 romeni e 831 extracomunitari).

95,81%

1,73%2,47%

ItalianiComunitariExtracomunitari

Grafico n. 1: popolazione residente al 31.12.2008 nel comune di Collegno

Nel 2008 i residenti stranieri appartenevano a 67 diverse nazionalità. Dei 2.049 stranieri registrati nel 2008, 1.219 erano cittadini comunitari (di cui 1.114 provenienti dalla Romania) e 830 extracomunitari. Nel 2007, invece, i residenti stranieri appartenevano a 66 diverse nazionalità. Dei 1.868 stranieri registrati nel 2007, 1.083 erano cittadini comunitari, di cui 985 provenienti dalla Romania, e 785 extracomunitari.

2 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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Nel 2008 la nazionalità più rappresentata resta sempre la Romania, seguita dal Marocco, dall’Albania e dalla Cina:

Provenienza M F

Iugoslavia 17 19

Croazia 17 27

Moldavia 19 29

Perù 25 48

Cina 39 38

Albania 53 46

Marocco 78 100

Romania 510 604

36

44

48

73

77

99

178

1.114

0 200 400 600 800 1000 1200

Iugoslavia

Croazia

Moldavia

Perù

Cina

Albania

Marocco

Romania

Grafico n. 1: nazionalità più rappresentative nel 2008 nel comune di Collegno

Ripartizione territoriale a Collegno

Rispetto al dato rilevato nel gennaio 2008, che aveva evidenziato una presenza di stranieri residenti soprattutto nel quartiere Santa Maria, si è notato come, un anno dopo, la zona Paradiso abbia riacquistato il suo primato (registrato nel 2004):

Gennaio 2008 Gennaio 2009 Zona - Quartiere

M F Totale M F Totale

Concentrico-Borgo Nuovo-Oltre Dora 134 188 322 144 207 351

Leumann-Terracorta 85 152 237 95 157 252

Paradiso 243 293 536 267 317 584

Regina Margherita 116 158 274 133 195 328

Santa Maria 230 459 689 268 276 544

Savonera 19 28 47 21 29 50

Distribuzione della popolazione straniera residente nel comune di Collegno nei diversi quartieri a gennaio 2008 e a gennaio 2009.

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Con riferimento alla sola popolazione straniera (2.049 unità), si nota, dunque, il passaggio da una presenza minima (2,37%) a Savonera ad una massima di Paradiso (27,69%), subito seguita (25,79%) da Santa Maria e Concentrico-Borgo Nuovo-Oltre Dora (16,64%). Si è poi voluta indagare la distribuzione nei quartieri delle quattro nazionalità più rappresentative rilevate rispettivamente nel gennaio 2008 e nel gennaio 2009:

Concentrico-

Borgo Nuovo – Oltre Dora

Leumann-Terracorta Paradiso Regina

Margherita Santa Maria Savonera

2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009 2008 2009

Albania 20 16 12 10 25 18 14 11 30 43 1 1

Cina 11 13 0 0 31 34 14 17 10 11 6 2

Marocco 72 82 18 15 22 29 23 32 10 15 14 13

Romania 115 130 138 153 253 281 139 168 327 376 16 19

Distribuzione delle quattro principali nazionalità straniere residenti nel comune di Collegno a gennaio 2008 e a gennaio 2009 nei diversi quartieri:

0

50

100

150

200

250

300

350

400

Albania Cina Marocco Perù Romania

Concentrico- Borgo Nuovo

Leumann-Terracorta

Paradiso

Regina Margherita

Santa Maria

Savonera

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Area ACD che comprende i quartieri Santa Maria – Regina Margherita, Terracorta, Leumann:

ACD 2006 2007 2008

Persone residenti3 / / 25.167

• di cui maschi / / 12.018

• di cui femmine / / 13.049

• di cui stranieri / / 1.091

Persone appartenenti a nuclei in carico 1.346 1.619 1.972

• di cui maschi / 680 862

• di cui femmine / 939 1.110

• di cui stranieri / 145 249

% persone assistite su residenti / / 7,84

% persone assistite sul totale comunale 42,16 44,73 47,62

Nuclei famigliari in carico 597 706 849

% nuclei in carico sul totale comunale 45,67 47,51 49,68

Anziani residenti / / 5.919

• di cui maschi / / 2.489

• di cui femmine / / 3.430

Anziani appartenenti a nuclei in carico 377 445 515

• di cui maschi / 136 158

• di cui femmine / 309 357

% anziani assistiti su residenti / / 8,70

% anziani in carico sul totale comunale 48,83 49,94 52,07

Minori residenti / / 3.943

• di cui maschi / / 2.011

• di cui femmine / / 1.932

Minori appartenenti a nuclei in carico 306 372 480

• di cui maschi / 192 258

• di cui femmine / 180 222

• di cui disabili 27 29 30

• di cui maschi / 15 16

• di cui femmine / 14 14

% minori assistiti su residenti / / 12,17

% minori in carico sul totale comunale 39,18 42,90 46,37

Adulti residenti / / 15.305

• di cui maschi / / 7.518

3 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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• di cui femmine / / 7.787

Adulti appartenenti a nuclei in carico 663 802 977

• di cui maschi / 352 446

• di cui femmine / 450 531

• di cui disabili 64 70 75

• di cui maschi / 31 37

• di cui femmine / 39 38

% adulti assistiti su residenti / / 6,38

% adulti in carico sul totale comunale 40,45 43,09 46,15

Disabili appartenenti a nuclei in carico 91 99 105

• di cui maschi / 53 53

• di cui femmine / 46 52

% disabili in carico sul totale comunale 39,05 38,97 40,69

L'anno 2008 è iniziato con il trasferimento della sede di C.so Francia 269 in V. Vacchieri 7 e con il raggruppamento nella stessa sede della precedente unità operativa (per i cittadini dei quartieri Santa Maria, Regina Margherita, Terracorta, Leumann) con quella per i cittadini del quartiere Paradiso, che era operativamente inserito nella sede di V.le Radich a Grugliasco. La scelta è stata comunque di mantenere il più possibile una suddivisione del lavoro tra chi si occupa del territorio di Borgata Paradiso e chi si occupa degli altri quartieri, nell’ottica della continuità della relazione professionale e personale, ma anche di garantire una miglior “copertura” al servizio, continuando altresì a garantire il mantenimento dei rapporti con i vari soggetti della “rete territoriale” (scuole, parrocchie, associazioni di volontariato, ecc.) da parte degli operatori che già lo avevano instaurato precedentemente. A distanza di un anno, il lavoro tra gli operatori delle diverse provenienze si era così bene integrato che è stato spontaneo, oltre che più pratico, elaborare un'unica relazione sull’attività svolta, non rilevando diversità tali di problematiche, fatta salva ovviamente la situazione del campo sosta di Strada della Berlia.

Area B coincidente con il quartiere Paradiso:

B 2006 2007 2008

Persone residenti4 / / 11.728

• di cui maschi / / 5.655

• di cui femmine / / 6.073

• di cui stranieri / / 575

Persone appartenenti a nuclei in carico 711 794 805

• di cui maschi / 346 367

• di cui femmine / 448 438

• di cui stranieri / 98 95

% persone assistite su residenti / / 6,86

4 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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% persone assistite sul totale comunale 22,27 21,93 19,44

Nuclei famigliari in carico 292 336 347

% nuclei in carico sul totale comunale 22,34 22,61 20,30

Anziani residenti / / 2.452

• di cui maschi / / 1.083

• di cui femmine / / 1.369

Anziani appartenenti a nuclei in carico 196 217 209

• di cui maschi / 81 79

• di cui femmine / 136 130

% anziani assistiti su residenti / / 8,52

% anziani in carico sul totale comunale 25,38 24,35 21,13

Minori residenti / / 1.975

• di cui maschi / / 1.011

• di cui femmine / / 964

Minori appartenenti a nuclei in carico 175 189 208

• di cui maschi / 100 117

• di cui femmine / 89 91

• di cui disabili 8 5 5

• di cui maschi / 3 3

• di cui femmine / 2 2

% minori assistiti su residenti / / 10,53

% minori in carico sul totale comunale. 22,40 21,79 20,10

Adulti residenti / / 7.301

• di cui maschi / / 3.561

• di cui femmine / / 3.740

Adulti appartenenti a nuclei in carico 340 388 388

• di cui maschi / 165 171

• di cui femmine / 223 217

• di cui disabili 31 36 35

• di cui maschi / 16 16

• di cui femmine / 20 19

% adulti in carico sul totale comunale. 20,74 20,84 18,33

% adulti assistiti su residenti / / 5,31

Disabili appartenenti a nuclei in carico 39 41 40

• di cui maschi / 19 19

• di cui femmine / 22 21

% disabili in carico sul totale comunale. 16,73 16,14 15,50

Si propongono, di seguito, alcune riflessioni tratte dalle relazioni annuali prodotte dagli operatori della sede territoriale unificata di V. Vacchieri relativa alle aree ACD e B.

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DISABILI

Per quanto riguarda quest’area, il numero degli accessi continua ad essere quantitativamente inferiore rispetto alle altre tipologie di utenza. La collaborazione con i colleghi del Nucleo Interdisciplinare Disabilità, e con gli altri componenti questo gruppo di lavoro (educatori della Coop. Il Margine, personale ASL) è costante e produttiva. Non mancano ovviamente elementi di criticità, che di seguito sintetizziamo. In particolare per quanto riguarda i minori si mantiene una discreta difficoltà nel reperimento delle risorse: le cure domiciliari spesso sostituiscono interventi che sarebbero più adeguati ma che non sono disponibili (ad es. affido diurno). Osserviamo inoltre, e ciò vale sia per i minori che per gli adulti, che talvolta risulta complesso dare un quadro attendibile dei tempi di attesa degli interventi richiesti, ad es. per l’erogazione degli assegni di cura o per gli inserimenti in struttura. Particolarmente problematica è la situazione dei minori rom disabili per i quali in assenza di documenti è spesso impensabile realizzare progetti strutturati. In particolare su questo argomento rimandiamo a quanto scritto nel paragrafo relativo al campo sosta.

ANZIANI

La nostra area territoriale continua ad essere caratterizzata dall’elevato numero di anziani che necessitano di interventi di supporto. Questa tipologia di situazioni rappresenta la più numerosa che afferisce spontaneamente al Servizio. I problemi economici dovuti a carenza di reddito, affitti, spese condominiali e di riscaldamento elevati, trovano risposta nei contributi economici erogabili direttamente dal C.I.S.A.P. sulla base del vigente regolamento, nelle risorse messe a disposizione dall’Ufficio Pio San Paolo, dal volontariato parrocchiale, dal Centro di Ascolto Frassati. La collaborazione che si crea è sempre proficua e permette di strutturare interventi articolati e incisivi, specialmente nelle situazioni di maggiore gravità ed urgenza. Negli ultimi mesi dell'anno, ai contributi erogati dal Consorzio e agli altri emolumenti da tempo disponibili, si sono aggiunte le varie misure di sostegno alla povertà e contro la vulnerabilità introdotte dallo Stato (social card, vari bonus, ecc.).

Molti anziani, o loro famigliari, arrivano alla nostra sede anche per trovare una risposta a problematiche socio sanitarie. La nostra impressione è che lo Sportello Socio Sanitario attivo in Via Oberdan abbia acquisito una buona visibilità per la cittadinanza, benché continui ad essere frequente l'accesso delle persone alla sede territoriale anche per problemi che potrebbero essere trattati direttamente e in tempi più rapidi dallo Sportello. La collaborazione con gli operatori afferenti all'area socio sanitaria risulta positiva, pur nell'esiguità di risorse a fronte di una necessità di assistenza di anno in anno maggiore, così come la qualità del servizio offerto dalle Coop. Nuovo Cammino ed il Margine.

Ci sembra importante evidenziare la delusione dovuta all'introduzione da parte della Regione Piemonte della nuova scheda di valutazione per l'U.V.G.: ridurre la valutazione sociale della situazione di un anziano alla compilazione di una scheda composta quasi solo da "domande chiuse" ci sembra sia poco rispondente alle esigenze di chi riceve la nostra documentazione. Spiace inoltre rilevare che, pur a fronte di una sempre più efficiente organizzazione della "continuità assistenziale" e a una costante riduzione delle dimissioni di anziani gravemente ammalati con conseguente trasferimento sui parenti di responsabilità che sono della sanità, continuano ad esserci episodi che consideriamo gravi, riguardanti cittadini in situazioni di particolare fragilità. Oggi chi ha un parente minimamente competente, o almeno in grado di essere orientato dagli operatori, o di accedere a sportelli come quello recentemente inaugurato presso la CGIL a Collegno, riesce di norma ad accedere a prestazioni sanitarie e socio sanitarie sufficienti a garantirgli le necessarie cure. Chi è solo invece, continua a rischiare di essere dimesso dal pronto soccorso e re-inviato al domicilio, anche quando è palesemente incapace - a casa - di provvedere alle proprie esigenze. Constatiamo come il nostro lavoro di promozione dei diritti dei cittadini non sia sufficiente quando il beneficiario dell'intervento non ha la capacità di rappresentare le proprie esigenze, non ha parenti, né un tutore in grado di sostituirsi a lui. Di

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certo, poi, visti i tempi dell'Autorità Giudiziaria, l'apertura di una tutela non può essere lo strumento idoneo ad affrontare le emergenze. Quando una misura di protezione (tutela, curatela, o amministrazione di sostegno) viene deferita al legale rappresentante del Consorzio, rileviamo ancora difficoltà ad organizzare gli interventi in modo opportuno, e pensiamo che una regolamentazione della materia, che attribuisca con precisione competenze e responsabilità, sia indispensabile per evitare dispersioni di tempo nella costruzione degli interventi congiunti.

MINORI E LORO FAMIGLIE Le nostre riflessioni relativamente al progetto minori e famiglie sono quest'anno molto centrate sull'attività in favore dei minori vittime di comportamenti pregiudizievoli degli adulti che ne hanno la responsabilità, con particolare riferimento alle situazioni più gravi. L'aumento di queste situazioni probabilmente è correlata in buona misura con alcune variazioni intervenute all'interno del Tribunale per i Minorenni: il cambiamento del Magistrato di riferimento e l'introduzione di alcuni operatori di raccordo tra l'Autorità Giudiziaria ed i Servizi socio sanitari, ha prodotto maggiore velocità delle decisioni ed un miglioramento delle modalità comunicative.

Nel corso dell’anno ben sette minori hanno dovuto essere allontanati dai loro genitori, e questo dato, unito al numero di nuove segnalazioni all'Autorità Giudiziaria minorile e agli interventi - diversi dall'allontanamento - attivati a protezione dell'infanzia, testimonia quanto l'attività di protezione dei bambini dal maltrattamento abbia impegnato molto del nostro tempo lavoro e delle nostre riflessioni.

Grazie all'esperienza maturata "sul campo", al corso di formazione organizzato presso il C.I.diS. sulla tematica dell'allontanamento, e spesso alla collaborazione degli operatori delle unità operative centralizzate, crediamo di avere raggiunto una buona competenza nella gestione delle situazioni più gravi e difficili, tanto da essere finora riusciti ad adempiere sempre alle prescrizioni dell'Autorità Giudiziaria, rispettando quanto più possibile le esigenze e le difficoltà di tutti i soggetti coinvolti. Siamo al contempo consapevoli che questa parte del nostro lavoro non può prescindere dall'integrazione con altri soggetti del territorio, integrazione che ad oggi presenta luci ed ombre che di seguito riportiamo.

La collaborazione con l'istituzione scolastica ovviamente risente della disponibilità e della competenza del singolo insegnante, ed è quindi difficile individuare linee comuni a tutte le situazioni. E' però possibile evidenziare che, laddove i Dirigenti scolastici abbiano mostrato maggiore fiducia nell'intervento dei Servizi, attivandosi per promuovere collaborazione e superare la diffidenza, è stato possibile affrontare situazioni anche drammatiche integrando le competenze di tutti. In qualche caso, l'insegnante non solo è stato un importante partner nella rilevazione dei disagio del minore, ma ha contribuito anche a rendere più sereno il momento dell'allontanamento ed ha mantenuto una minima relazione con il bambino anche nei mesi successivi, evitando che l'inserimento in comunità del minore rappresentasse una brusca interruzione di tutte le relazioni che questi aveva con il contesto dove era vissuto fino a quel momento

Risulta sempre positiva la collaborazione con gli operatori comunali degli asili nido, con i quali recentemente abbiamo anche effettuato un incontro "allargato" a tutti gli assistenti sociali ed a diverse educatrici. Con loro è sempre possibile, senza formalità, confrontarsi in tempi brevi ed in modo sufficientemente approfondito. La collaborazione con i Servizi Sanitari sulle tematiche del maltrattamento, anche tramite il coinvolgimento dell'équipe distrettuale a questo dedicata, è costante ed evidenzia aspetti nuovi, mai osservati negli scorsi anni. Il Servizio di Salute Mentale sembra aver iniziato a prestare attenzione alle necessità dei bimbi figli dei loro utenti, superando almeno in parte una modalità di lavoro del tutto centrata sulla tutela del paziente per arrivare a condividere progetti di intervento centrati sul nucleo famigliare. Questa inversione di tendenza trova un riscontro concreto in alcune segnalazioni alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni inviate dagli operatori del suddetto Servizio, che sembra oggi individuare il ricorso all'Autorità Giudiziaria non un danno / rischio per il paziente, ma una tappa di un percorso di cura necessario al benessere della famiglia (e quindi anche del paziente stesso).

La collaborazione con il Servizio di Psicologia è più costante e di norma più prevedibile. Segnaliamo però l'ormai costante difficoltà delle psicologhe di adempiere alle richieste dell'Autorità Giudiziaria, tanto più quando è necessaria una valutazione delle capacità

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genitoriali. In quasi tutte queste situazioni, nel corso del 2008, la valutazione psicologica del genitori è stata avviata diversi mesi dopo l'arrivo del decreto (che spesso ha coinciso con l'allontanamento del minore dalla sua famiglia), e mai è stata conclusa nei tempi previsti. Questo ha creato rilevanti problemi nella progettazione e gestione degli interventi, in quanto:

• una tardiva attivazione del Servizio di Psicologia comporta che per diversi mesi l'assistente sociale si trova ad essere l'unico interlocutore della famiglia. Ne consegue che vari elementi di valutazione vanno irrimediabilmente perduti, che le decisioni possono essere prese senza contemplare la dimensione psicologica del genitore;

• il bambino rimane più tempo in comunità o comunque in una situazione indefinita, non perché "qualcuno sta valutando cosa è bene per lui", ma perché "qualcuno sta aspettando di iniziare a valutare". Ne consegue, oltre alla negazione del diritto del bambino a vedere per lui definito un progetto in tempi brevi (tempi, peraltro, stabiliti da un'Autorità Giudiziaria), un aumento delle spese del Consorzio per inserimenti in strutture residenziali che potrebbero essere abbreviati destinando ad altro le risorse risparmiate.

La collaborazione con gli educatori della Coop. La Carabattola continua a confermarsi una costante, e ad offrire generalmente buoni risultati. Crediamo che i minori che quest'anno sono stati inseriti presso il centro diurno e la comunità residenziale abbiano fruito di un servizio adeguato alle loro esigenze. Il momenti di confronto con gli educatori della comunità diurna, organizzati dalla Referente Progetto Minori e famiglie già da alcuni anni, hanno aiutato anche a superare alcune rigidità che in passato talvolta avevano prodotto disaccordo tra operatori e progetti di intervento non del tutto condivisi.

Un numero rilevante di famiglie fruiscono inoltre del "luogo neutro", spazio dedicato ai bambini che per qualche ragione non possono incontrare i propri genitori se non in presenza di un operatore. Auspichiamo un investimento in formazione per gli operatori addetti a questo delicato compito finalizzato a migliorare le modalità operative e l'integrazione con i Servizi, quali ad es. il maggiore rispetto dei tempi entro i quali fornire relazioni scritte sull'attività svolta; la maggior completezza delle stesse; il superamento di atteggiamenti che possono dare adito ad ambivalenze e fraintesi.

Gli interventi di assistenza educativa individuale sono tuttora numericamente residuali, per quanto utili e ben strutturati quando vengono attivati. Purtroppo le limitate risorse impongono di destinare ad ogni minore poche ore settimanali, con la conseguenza che spesso l'intervento educativo non viene attivato perché così configurato, non avrebbe alcuna utilità. Sono inoltre pervenute, nel corso dell'anno, alcune richieste di assistenza educativa da parte del Servizio di Neuropsichiatria Infantile. La collaborazione con questo Servizio, presente grazie alla disponibilità di tutti i neuropsichiatri presenti, ci sembra che potrebbe essere oggetto di riflessioni congiunte, analogamente a quanto avvenuto gli scorsi anni per quanto attiene le relazioni con il Servizio di Psicologia, in modo da codificare procedure, modalità di interazione, ecc. al momento spesso basate sull'individualità dei singoli operatori.

La modifica di alcuni aspetti normativi nel processo minorile, che hanno introdotto la necessità per il minore di essere rappresentato nei procedimenti che lo riguardano, hanno aumentato la complessità della gestione di questi casi in modo ci sembra non ancora prevedibile. Ci sembra importante che venga promosso, magari dalle equipe sovra distrettuali per il maltrattamento e l'abuso, un confronto con gli avvocati che si candidano al ruolo di curatore speciale, al fine di promuovere collaborazione e rendere prevedibile il comportamento dei vari professionisti. Potrebbe essere utile contattare direttamente l'Ordine degli Avvocati, in qualità di organo di coordinamento e garanzia. Confermiamo infine la buona collaborazione con i Carabinieri collegnesi e con la Polizia Municipale, sempre disponibili a concordare gli interventi da mettere in atto.

ADULTI IN DIFFICOLTA’

Rispetto all’anno precedente non abbiamo registrato importanti cambiamenti dei motivi che inducono un cittadino a presentarsi al Servizio. Continua ad essere prioritario l’accesso di chi

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ha problemi economici, dovuti alla mancanza di reddito ed alla conseguente difficoltà a sostenere le spese per il canone di locazione e per le utenze domestiche. Negli ultimi mesi del 2008 si è verificato un aumento degli adulti che si presentano in Primo Ascolto per segnalare la perdita del lavoro, o la cassa integrazione a causa della generalizzata crisi economica e lavorativa in cui stiamo vivendo. Situazioni economiche già precarie vengono spesso peggiorate a causa della presenza di mutui o finanziamenti i cui tassi d’interesse sono aumentati negli ultimi anni.

Gli interventi di assistenza economica riescono a rispondere a difficoltà temporanee e transitorie, ma il progetto di aiuto deve tendere all’autonomia dell’utente e non può cronicizzarsi in una dipendenza economica del Servizio sociale. Pertanto, per evitare la costruzione di un intervento esclusivamente assistenzialistico e per incentivare l’iniziativa e l’impegno dell’utente titolare di assistenza economica, si ritiene potrebbe essere utile sperimentare forme alternative di assistenza economica che prendano in considerazione un impegno lavorativo della persona, anche richiedendo semplici mansioni poco impegnative e rispettando le capacità e difficoltà di ciascuno.

I progetti di aiuto dei nuclei richiedenti assistenza economica non possono fare a meno della collaborazione di altri soggetti, istituzionali e non, presenti sul territorio: le sole risorse offerte dal Servizio spesso non permettono infatti la soluzione del problema. In relazione a questo risulta fondamentale la costruzione e la salvaguardia della rete tra Servizi istituzionali, del volontariato e del privato sociale. In questo contesto si colloca la stretta collaborazione con il volontariato parrocchiale (Parrocchie di Santa Maria, Beata Vergine Consolata, San Lorenzo, Madonna dei Poveri) e con l’Ufficio Pio San Paolo, che si confermano utili partner nel fronteggiare problemi economici. Il confronto con le parrocchie, tramite due o tre incontri l’anno e frequenti telefonate, ha permesso in più occasioni di unire le risorse dei singoli servizi, indirizzandole in favore di chi ne aveva bisogno, evitando inutili e dispendiose sovrapposizioni, e garantendo la costruzione di un progetto unitario a favore del cittadino. Soltanto la Parrocchia S. Massimo e di Santa Chiara non sono state ancora coinvolte in un lavoro di collaborazione costante con il Servizio sociale, obiettivo che si intende raggiungere nel corso dell’anno 2009.

Per la necessaria azione di “controllo” che deve affiancarsi a quella di supporto per garantire l’equità degli interventi, oltre che un utilizzo adeguato delle risorse, uno strumento efficace continua ad essere il Siatel, la banca dati dell’Agenzia delle Entrate cui l’Ente ha accesso per la verifica dei redditi e dei patrimoni immobiliari, ecc. L’interazione con il Centro per l’Impiego è costante e garantisce un puntuale scambio di informazioni. Tuttavia l’efficacia degli interventi del CPI rimane piuttosto limitata: raramente assistiamo a proposte di lavoro in favore dei nostri utenti.

Il problema legato al reperimento e al mantenimento dell’abitazione continua ad essere la principale difficoltà di molti nuclei, anche non in situazioni di grave disagio economico e protratta disoccupazione, a causa dell’elevato costo degli affitti e del mercato controllato dalle agenzie immobiliari. Il sempre più evidente aumento dell’importo medio degli affitti non trova ancora un’ esauriente risposta nell’intervento del settore pubblico. L’accesso agli alloggi di edilizia residenziale non è garantito a tutti coloro che ne avrebbero necessità, il contributo regionale per il sostegno alla locazione è utile solo per chi, grazie ad una rete di supporto, può farsi anticipare il denaro per pagare qualche rata dell’affitto. I tempi di erogazione di questi contributi non sono infatti compatibili con le giuste richieste dei proprietari delle abitazioni, che non intendono attendere anni per riscuotere i loro crediti. Le situazioni più gravi e conclamate, ovvero coloro che vengono sfrattati e non hanno alcuna rete di supporto, trovano invece di norma risposta negli interventi dell’Ufficio Politiche Abitative comunale, con il quale la collaborazione è pressoché quotidiana. Con gli operatori di questi uffici abbiamo condiviso molti progetti di intervento, riuscendo a raggiungere un’analisi comune della situazione e un intervento che integrasse le risorse dei due Servizi.

I rapporti con il Centro Donna c/o Villa 5 continuano ad essere positivi e la collaborazione proficua. Si mantengono i contatti tra il Servizio le operatrici del Centro rispetto a casi anche particolarmente problematici.

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POPOLAZIONE DEL CAMPO SOSTA DI STRADA DELLA BERLIA

La caratteristica principale e peculiare dell'attività di servizio sociale al Campo consiste in maggior parte in un monitoraggio della situazione, nella consulenza ai singoli nuclei su svariate questioni, e molto più raramente in veri e propri interventi "codificati". Fondamentale, per rendere possibile il lavoro all'interno del campo, la stretta collaborazione tra il Servizio Sociale e la Cooperativa San Donato. Oltre a garantire la presenza del coordinatore del campo, la cooperativa ha attivato tre progetti per i minori (presso la nuova sala polivalente del campo) suddividendoli in tre fasce di età : 2-5 anni (laboratorio di pre-scrittura), dai 6 agli anni (supporto nei compiti e socializzazione), adolescenti (socializzazione e quando possibile attività esterne).

L'obiettivo di un positivo inserimento scolastico si conferma infatti prioritario, sia per il Servizio che per le politiche comunali. La frequenza scolastica dei minori non è ad oggi un problema: la maggior parte dei bambini del campo sosta è infatti iscritto a scuola regolarmente. Si stanno evidenziando tuttavia problematiche scatenate dal comportamento di alcuni bambini all’interno del gruppo classe che provocano le reazioni dei genitori degli altri alunni, a volte poco contenibili. E’ importante specificare che quasi tutti i bambini che mettono in atto comportamenti di una certa gravità sono seguiti dalla Neuropsichiatria Infantile ed hanno una certificazione. Una delle criticità principali sembra essere legata al fatto che la quasi totalità dei bambini del campo è iscritta nelle scuole dell’istituto comprensivo “A. Frank., Questo comporta che le difficoltà che necessariamente derivano dal seguire scolasticamente un minore rom siano concentrate tutte sulle medesime insegnanti e richiedano tutte l’intervento della Preside dell’istituto. Questo ha generato una pesantezza e una difficoltà nei rapporti con la scuola: le insegnanti sono spesso esasperate e la Preside ha più volte richiesto che le iscrizioni venissero distribuite su tutto il territorio collegnese. In realtà, i minori rom iscritti altrove sono ancora meno di una decina.

Ancor più complessa è la situazione dei ragazzini che, per ragioni varie (frequenti spostamenti del nucleo familiare, incapacità dei genitori di rivestire un ruolo normativo rispetto all’importanza dell’istruzione) non hanno avuto scolarizzazione o hanno interrotto la frequenza scolastica nel primo ciclo della scuola elementare. Questi ragazzi, che solitamente hanno un’età tra i 14 e i 16 anni, si trovano talvolta ad essere coinvolti in un procedimento penale nel quale è previsto, tra le condizioni per evitare l’inserimento in comunità come pena alternativa alla detenzione, l’obbligo alla frequenza scolastica. Già di per sé è estremamente complesso inserire un ragazzo di 16 anni in una classe in cui i compagni hanno mediamente 13/14 anni, lo è ancora di più quando non vi è mai stata alcuna scolarizzazione ed il minore non è in grado di leggere e scrivere.

Per quanto riguarda i rapporti con i Servizi sanitari, una pediatra si reca quindicinalmente al campo per visitare i bambini e prescrivere loro i farmaci (i minori seguiti devono ovviamente essere muniti di tessera sanitaria o di tesserino STP rilasciato dall’ISI). Continua ad essere elevato il numero dei minori seguiti dalla NPI o comunque con problematiche attinenti a questo ambito, in due situazioni si è riusciti ad attivare un intervento di affidamento diurno e in un’altra un intervento educativo individuale. Di fatto l’elevata percentuale di minori privi di documenti rende doppiamente complessa la strutturazione di un qualsiasi progetto. La maggior parte dei genitori di questi bambini tra l’altro è nata in Italia, non esistono quindi passaporti e certificati di nascita del Paese d’origine, per cui ottenere un permesso di soggiorno diventa ulteriormente complicato e spesso bisogna tentare la strada dell’apolidia, la maggior parte delle volte impraticabile o estremamente lunga. Molte famiglie, tramite il proprio avvocato si sono attivate per fare richiesta presso il Tribunale per i Minorenni di un permesso ex art. 31 (paragonabile, per fare un esempio comprensibile, al precedente permesso di soggiorno per motivi familiari o di salute). Nei rari casi in cui la procedura si conclude con successo, sono sporadiche le situazioni in cui i genitori, divenuti regolari, riescono a reperire un’attività lavorativa. Nei casi in

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cui questo è avvenuto, si è presentato poi il problema al momento del rinnovo: non esistono più i motivi che avevano permesso la concessione ex art. 31, ma allo stesso tempo il permesso di soggiorno ex art. 31 non può essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro, con il rischio per queste persone di essere ovviamente licenziate.

Come si può comprendere quindi le situazioni dei nuclei familiari del campo che sono a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria Minorile sono numerose. Segnaliamo a questo proposito l’ottima collaborazione con gli uffici del Ministero di Giustizia, l’USSM e l’UEPE, per la cogestione dei casi in cui siano aperti dei procedimenti penali riguardanti minori o adulti. Sono frequenti inoltre i rapporti con la Questura (Ufficio immigrazione) e con i consolati: sono infatti presenti molti nuclei che necessitano di essere accompagnati in Questura per il rinnovo dei documenti poiché da soli non sarebbero in grado o perché la presenza dell’operatore sociale può agevolare l’ottenimento della documentazione richiesta.

Infine rileviamo la difficile situazione delle persone anziane che vivono al campo. Molte di queste persone, che hanno avuto nel corso della loro vita un permesso di soggiorno, si trovano a 65 anni con l’impossibilità di rinnovarlo o di convertirlo in carta di soggiorno, necessaria per ottenere la pensione di anzianità. Questi anziani non sono più occupabili nel mondo del lavoro e diventa quindi impossibile per loro avere una fonte di reddito che gli consenta uno stile di vita dignitoso. Da poco meno di un anno è stato possibile attivare su tre nuclei del campo un intervento di assistenza economica.

Resta grave il problema dei nuclei considerati “abusivi” cioè non autorizzati dal Comune a vivere presso il campo. Si tratta sempre di nuclei in cui sono presenti dei minori e che pertanto necessitano sovente di essere seguiti dal Servizio Sociale; la loro condizione di abusivi, unita a quella di persone irregolari, come comprensibile, aumenta ulteriormente le già menzionate difficoltà di intervento e di progettazione. Sono in carico al Servizio Sociale anche i nuclei che non vivono più al campo e che si sono trasferiti in alloggi (regolari) o hanno continuato a vivere irregolarmente sul territorio di Collegno. La presenza in particolare dei secondi rende difficile strutturare un progetto di sostegno concreto.

Area E che comprende i quartieri: Concentrico, Villaggio Dora, Borgo Nuovo, Savonera:

E 2006 2007 2008

Persone residenti5 / / 13.152

• di cui maschi / / 6.489

• di cui femmine / / 6.663

• di cui stranieri / / 383

Persone appartenenti a nuclei in carico 1.135 1.206 1.364

• di cui maschi / 549 615

• di cui femmine / 657 749

• di cui stranieri / 105 131

% persone assistite su residenti / / 10,37

% persone assistite sul totale comunale 35,55 33,32 32,93

Nuclei famigliari in carico 418 444 513

5 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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% nuclei in carico sul totale comunale 31,98 29,88 30,01

Anziani residenti / / 2.011

• di cui maschi / / 967

• di cui femmine / / 1.144

Anziani appartenenti a nuclei in carico 199 229 265

• di cui maschi / 83 94

• di cui femmine / 146 171

% anziani assistiti su residenti / / 13,17

% anziani in carico sul totale comunale 25,77 25,70 26,79

Minori residenti / / 2.090

• di cui maschi / / 1.082

• di cui femmine / / 1.008

Minori appartenenti a nuclei in carico 300 306 347

• di cui maschi / 146 167

• di cui femmine / 160 180

• di cui disabili 33 35 33

• di cui maschi / 22 21

• di cui femmine / 13 12

% minori assistiti su residenti / / 16,60

% minori in carico sul totale comunale. 38,41 35,29 33,52

Adulti residenti / / 8.951

• di cui maschi / / 4.440

• di cui femmine / / 4.511

Adulti appartenenti a nuclei in carico 636 671 752

• di cui maschi / 320 354

• di cui femmine / 351 398

• di cui disabili 70 79 80

• di cui maschi / 46 48

• di cui femmine / 33 32

% adulti assistiti su residenti / / 8,40

% adulti in carico sul totale comunale. 38,80 36,05 35,32

Disabili appartenenti a nuclei in carico 103 114 113

• di cui maschi / 68 69

• di cui femmine / 46 44

% disabili in carico sul totale comunale. 44,20 44,88 43,80

Si propongono, di seguito, alcune riflessioni tratte dalle relazioni annuali prodotte dagli operatori della sede territoriale.

Ci sembra di poter affermare che, anche grazie al trasferimento nei nuovi locali più visibili e facilmente accessibili, il nostro servizio costituisca per la popolazione del Villaggio Dora un punto di riferimento sempre più importante. Il ricevimento del pubblico, presente non solo

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durante gli orari di segreteria, è sempre molto intenso. Si tratta di un’attività rivolta a tutta la cittadinanza, e non solo ai nuclei in carico, svolta prevalentemente dall’impiegato amministrativo al quale i cittadini si rivolgono spesso per avere informazioni di vario genere. Riflettendo su questo tipo di servizio, abbiamo ulteriormente constatato quanto ampia sia la richiesta da parte delle persone di essere orientate, informate e indirizzate. Nell’ultimo periodo dell’anno vi è stato un aumento della richiesta in questo senso, soprattutto in relazione alla emanazione da parte del Governo delle misure anti-crisi e dei vari bonus rispetto ai quali è stato dato molto risalto dai mass media nazionali, ma pochi riferimenti precisi circa le modalità concrete per ottenerli.

DISABILI

All’interno dell’area disabili riteniamo opportuno parlare delle persone poste in tutela del Consorzio. Infatti, nella maggioranza dei casi ci troviamo ad affrontare questo tipo di problematiche in relazione a persone adulte disabili e più raramente a persone anziane. L’elevata complessità della gestione di queste situazioni rende necessaria una coordinamento maggiore tra diverse unità operative e soprattutto una precisa individuazione di rispettivi compiti e competenze. La presenza di un’assistente sociale all’interno dell’Ufficio Tutele, a livello centrale, ha facilitato le comunicazioni. Tuttavia permane, a nostro avviso, la necessità di chiarire meglio la logica di fondo da utilizzare per definire l’articolazione dei compiti tra le diverse unità operative.

Rispetto al passato, il servizio sociale territoriale sembra sempre più chiamato in causa nel partecipare attivamente all’elaborazione dei progetti e nel lavoro diretto con le famiglie. Siamo quindi maggiormente coinvolti nelle attività di preparazione degli interventi (visite nelle varie strutture, partecipazione a riunioni di rete con altri operatori, ecc..). Condividiamo la necessità della presenza della figura professionale dell’assistente sociale in questi contesti, anche se l’impegno di tempo che ci viene richiesto è piuttosto elevato.

Continuiamo a rilevare difficoltà nel gestire situazioni di persone adulte con disabilità esclusivamente fisica. Ciò si è verificato soprattutto nei casi in cui all’handicap fisico si aggiungeva un disagio sociale e/o famigliare. In queste situazioni è di fondamentale importanza riuscire a trovare un giusto equilibrio tra il diritto della persona a richiedere gli interventi ritenuti più opportuni per il suo progetto di vita e la necessità di offrire un sostegno che miri effettivamente a migliorare la qualità della vita della persona stessa. Proprio a causa della compresenza di problematiche sociali e sanitarie, si è anche giunti a dover valutare insieme alla persona disabile la possibilità di un inserimento in struttura residenziale. Anche se si tratta di situazioni estreme e ben definite, per le quali sono state scartate altre proposte progettuali, leggiamo questo dato come una sorta di “sconfitta” ancora più pesante perché frutto di un lungo lavoro di molti operatori. A tal proposito riteniamo necessario, laddove il soggetto disabile fisico viva prevedibilmente all’interno di un nucleo affaticato (ad esempio genitori anziani) o addirittura da solo, implementare le risorse relative all’assegno di cura, per favorirne la domiciliarità, in stretta integrazione con paralleli inserimenti socio-riabilitativi e lavorativi (aspetto che sembra necessitare ancora di sviluppo e implementazione).

ANZIANI

Da parte del volontariato del territorio c’è, da sempre, una particolare attenzione rivolta alle persone anziane. Molto spesso sono i volontari a farsi portatori delle richieste e dei bisogni di questa fascia di popolazione. Grazie alla collaborazione con il volontariato ci è possibile coordinare gli interventi e avere un quadro più completo delle condizioni di vita delle famiglie/persone. Per quanto riguarda gli anziani parzialmente o totalmente autosufficienti, attraverso gli interventi domiciliari, ci sembra che vi sia un buon grado di copertura dei bisogni essenziali. Per queste persone gli interventi di igiene della casa, accompagnamenti, igiene della persona che vengono predisposti sono solitamente sufficienti.

Non è possibile affermare la stessa cosa per i soggetti non autosufficienti. In tali casi il servizio di assistenza domiciliare è utile per integrare un’assistenza già presente (che sia di tipo

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famigliare o professionale). In queste situazioni non è raro incontrare famiglie nelle quali con la persona anziana vive un figlio/a adulto, ancora in età da lavoro che riferisce di aver dovuto abbandonare l’attività, o di non averla più ricercata, per dedicarsi all’assistenza dell’anziano non autosufficiente. In prospettiva queste situazioni non possono che preoccupare in quanto, al decesso dell’anziano, verrà a mancare, il più delle volte l’unico reddito che costituiva il sostentamento per la famiglia.

Nel 2008 si è consolidata la modalità operativa che prevede la collaborazione con l’area socio sanitaria. Gli aspetti amministrativi-burocratici rimangono sempre piuttosto onerosi da gestire, anche se sono stati prolungati i tempi di scadenza dei progetti. La nuova scheda di valutazione sociale, adottata in base alla normativa della Regione Piemonte, pare ridurre il lavoro dell'assistente sociale ad una semplice descrizione oggettivamente rilevabile. Pur riconoscendo la necessità di rendere il più oggettiva possibile la valutazione relativa al punteggio da assegnare, riteniamo che accanto a questi aspetti debba essere dato il giusto risalto ad informazioni sociali e relazionali utili agli operatori per lavorare direttamente con le persone.

Il rapporto con la Cooperativa Valdocco è diventato molto stretto, anche grazie alla vicinanza fisica degli uffici. Notiamo che gli interventi di accompagnamento per disbrigo di pratiche, visite mediche, ecc. sono sempre molto richiesti. Le associazioni di volontariato che affiancano i servizi in questa attività riferiscono di non riuscire a far fronte alle esigenze degli anziani del territorio.

MINORI E LORO FAMIGLIE

Come già osservato lo scorso anno, continuano ad aumentare le situazioni di donne con figli minori che, dopo un’esperienza di convivenza con un compagno, rientrano presso le proprie famiglie di origine. Si tratta spesso di nuclei già con numerose problematiche socio-economiche. Il rientro a casa determina una condizione di particolare debolezza sociale nella coppia madre-bambino. L’intervento precoce in queste situazioni risulta particolarmente importante, per evitare che la situazione si protragga nel tempo determinando nella donna una regressione al solo ruolo di “figlia”. Fornire concrete opportunità di autonomizzazione sarebbe l’intervento più opportuno da effettuare. Infatti in una condizione famigliare poco adeguata gli interventi di supporto (assistenza educativa, centri diurni, sostegno psicologico, ecc) rischiano di non sortire alcun effetto, siano essi rivolti tanto al minore quanto alla madre.

Le situazioni di separazione tra genitori continuano ad essere in aumento. Spesso i minori coinvolti sono molto piccoli. Ci sembra che il livello di conflittualità tra i genitori sia, rispetto al passato, meno caratterizzato da episodi di aggressività fisica. Nella maggioranza dei casi la conflittualità viene “sfogata” attraverso gli avvocati, il coinvolgimento dei figli in modalità comunicative distorte o con atteggiamenti fortemente svalutativi nei confronti dell’altro genitore. I bambini che vivono queste situazioni il più delle volte appartengono a famiglie socialmente ben integrate. Ciò a volte può fuorviare l’operatore da una più ponderata considerazione della gravità di questo tipo di maltrattamento, soprattutto nel lungo periodo. Non abbiamo in mente proposte operative e concrete, considerata l’esistenza di servizi preposti al trattamento di queste problematiche (centro di mediazione, sostegno genitoriale del servizio di psicologia,…). Ciò che manca è probabilmente un’azione decisa da parte dell’Autorità Giudiziaria per garantire il diritto del minore ad un clima famigliare non conflittuale, così come avviene per altri diritti (ad es. il diritto al mantenimento, alla casa, ecc..).

Il Progetto Scuola rappresenta sempre uno strumento utile per il passaggio di informazioni tra le scuole medie e il nostro servizio. Quest’anno abbiamo avuto in carico diverse situazioni relative a minori con frequenze scolastiche al limite della bocciatura. Non ci è possibile valutare al momento se si è trattato di episodi sporadici o se è un fenomeno che potrebbe avere un incremento nei prossimi anni. Su queste situazioni si è lavorato cercando di coinvolgere la scuola nel progetto di sostegno del minore. Anche a fronte dell’attivazione dei servizi, sul piano della frequenza non si sono avuti i risultati sperati. Evidentemente tale situazione è la conseguenza di una carenza della funzione genitoriale. Probabilmente un intervento più tempestivo e deciso della scuola e delle Autorità Pubbliche preposte potrebbe scoraggiare

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certe famiglie da determinate condotte. Su questo piano sarebbe utile un confronto tra tutte le istituzioni che sono chiamate a vigilare affinché al minore venga garantito il diritto allo studio.

Con le scuole elementari, materne e i nidi invece sono stati effettuati incontri in specifiche situazioni. In alcuni casi abbiamo incontrato difficoltà nel collaborare con alcuni insegnanti. Ci sembra che ciò nasca da una scarsa conoscenza delle competenze del servizio sociale e, a volte, da una sorta di paura di mettere in moto un processo che successivamente si teme di non essere più in grado di governare (segnalazione all’Autorità Giudiziaria, ecc.). A tal proposito è stato sicuramente positivo un incontro tra i referenti del CISAP per il Progetto Scuola, la Dirigente scolastica del Terzo Circolo di Collegno, gli insegnanti ed i genitori degli alunni frequentanti, con l’obiettivo di “sfatare la cattiva fama” dell’assistente sociale “ruba bambini”, in particolare in seguito al grave accanimento dei mass media a cui si è assistito nel corso del 2008. Tale incontro ha permesso ai servizi di spiegare il loro ruolo ed ai genitori ed insegnanti di porre domande e chiarire dubbi.

Rispetto ai minori continuano ad essere insufficienti le risorse dedicate all’utilizzo del tempo dopo-scuola; non esistono centri di aggregazione, dove poter studiare o giocare con i coetanei, e sempre più frequentemente i minori trascorrono i pomeriggi da soli, a causa degli impegni lavorativi e non dei genitori, incappando facilmente in percorsi a rischio di devianza. Ci sembra sicuramente apprezzabile la ricerca di famiglie o singoli che si rendano disponibili per un affido diurno “soft”; tuttavia le risorse sono sempre molto esigue.

Nel corso del 2008 si è assistito inoltre ad un incremento della richiesta di aiuto da parte delle donne maltrattate, con e senza figli. Premessa la necessità di accogliere tali richieste e di non poterle lasciar cadere nel vuoto, a distanza di mesi ci troviamo a riflettere su come a volte queste donne facciano un uso strumentale della richiesta di aiuto ai servizi, dimostrando nel tempo di non essere spinte da una forte motivazione ad allontanarsi dal maltrattante. Tale atteggiamento ha sicuramente un difficile riscontro professionale e personale negli operatori; per tale motivo è sicuramente apprezzabile la formazione sulle donne maltrattate che ha avuto avvio in questi giorni, e forse varrebbe la pena di affrontare il tema e condividere le metodologie operative con l’Autorità Giudiziaria.

ADULTI IN DIFFICOLTA'

Il numero degli adulti in difficoltà seguiti dal nostro servizio continua ad essere piuttosto alto. Le problematiche sono complesse anche se spesso nei primi contatti con questi soggetti esse vengono sintetizzate dagli interessati prevalentemente in richieste di lavoro, casa e aiuti economici. Molto spesso il lavoro con queste persone mira a tentare di evitare che scivolino verso situazione di emarginazione estrema. Se posseggono una casa in locazione si cerca di sostenerle nel pagamento delle utenze, degli affitti quando possibile ecc. Se invece non dispongono di un alloggio, è necessario un percorso più complicato e, spesso, molto lungo. L’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica richiede infatti tempi molto lunghi e a volte queste persone non riescono a rimanere in contatto con i servizi per tempi così prolungati. In molti casi si ripresentano sporadicamente al servizio senza riuscire mai a dare continuità al progetto.

Per questi soggetti il reperimento di un’attività lavorativa è molto difficile. Si tratta di persone con bassa scolarizzazione, a volte con difficoltà cognitive e con scarse competenze professionali. Con questa tipologia di utenza è particolarmente importante il lavoro di orientamento e informazione relativo ai vari sostegni, benefici che possono ottenere da più parti.

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L’ambito territoriale di Grugliasco.

GRUGLIASCO 2006 2007 2008

Persone residenti6 37.362 37.519 37.687

• di cui maschi 18.122 18.164 18.271

• di cui femmine 19.240 19.355 19.416

• di cui stranieri / / 1.218

Persone appartenenti a nuclei in carico 2.597 2.710 3.102

• di cui maschi / 1.312 1.411

• di cui femmine / 1.398 1.691

• di cui stranieri / 182 259

% persone assistite su residenti 6,95 7,22 8,23

Nuclei residenti. 15.277 15.580 15.831

Nuclei famigliari in carico 998 1.078 1.286

% nuclei in carico su residenti 6,53 6,92 8,12

Anziani 65 e oltre residenti 7.273 7.550 7.792

• di cui maschi 3.247 3.365 3.488

• di cui femmine 4.026 4.185 4.304

Anziani appartenenti a nuclei in carico 632 636 721

• di cui maschi / 218 238

• di cui femmine / 418 483

% anziani su residenti 8,68 8,42 9,25

Minori 0 – 17 residenti 5.427 5.474 5.483

• di cui maschi 2.754 2.775 2.792

• di cui femmine 2.673 2.699 2.691

Minori appartenenti a nuclei in carico 584 617 716

• di cui maschi / 339 386

• di cui femmine / 278 330

• di cui disabili 29 26 31

• di cui maschi / 15 17

• di cui femmine / 11 14

% minori su residenti. 10,76 11,27 13,06

Adulti 18 – 64 residenti 24.662 24.495 24.412

• di cui maschi 12.121 12.024 11.991

• di cui femmine 12.541 12.471 12.421

6 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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Adulti appartenenti a nuclei in carico 1.380 1.456 1.665

• di cui maschi / 704 787

• di cui femmine / 752 878

• di cui disabili 160 166 158

• di cui maschi / 82 87

• di cui femmine / 84 71

% adulti su residenti. 5,59 5,94 6,82

Disabili appartenenti a nuclei in carico 189 192 189

• di cui maschi / 109 104

• di cui femmine / 83 85

Popolazione straniera residente a Grugliasco

La seguente tabella indica la crescita della popolazione straniera residente a Grugliasco nel periodo 2006-2008

Anno Stranieri residenti a Grugliasco Di cui minori Incremento

espresso in unità percentuale sul totale

della popolazione

2006 757 171 68 2,01

2007 1.008 196 251 2,70

2008 1.218 227 210 3,23

Su un totale di 37.687 residenti al 31.12.20087, 1.218 erano gli stranieri registrati a fronte dei 36.469 italiani. Dei 1.218 stranieri 703 erano cittadini comunitari (di cui 633 cittadini provenienti dalla Romania) e 515 extracomunitari.

96,76%

1,37%1,87%

ItalianiComunitariExtracomunitari

Su un totale di 37.523 residenti al 31.12.2007, invece, 1.008 erano gli stranieri registrati a fronte dei 36.515 italiani. Dei 1.008 stranieri 589 erano cittadini comunitari (compresi i 520 cittadini provenienti dalla Romania) e 419 extracomunitari.

7 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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Nazionalità a Grugliasco

Nel 2008 il Comune di Grugliasco ha registrato la presenza di 56 diverse nazionalità. Dei 1.218 cittadini stranieri residenti al 31 dicembre 2008, 703 erano comunitari (di cui 633 provenienti dalla Romania) e 515 extracomunitari. Anche nel 2007 il Comune di Grugliasco aveva registrato la presenza di 57 diverse nazionalità. Dei 1.008 cittadini stranieri residenti al 31 dicembre 2007, 589 erano comunitari (di cui 520 romeni) e 419 extracomunitari.

Nel 2008 la nazionalità più rappresentata è stata la Romania, seguita dal Marocco, dall’Albania, dalla Moldavia e dal Perù. I dati confermano le presenze rilevate nel 2007, salvo per l’inversione di presenza tra Peruviani e Moldavi: questi ultimi nel 2007 rappresentavano solo il 2,7% della popolazione straniera, mentre i Peruviani arrivavano al 4,8%).

Provenienza M F

Cina 13 14

Egitto 15 12

Camerun 22 14

Perù 13 24

Moldavia 21 38

Albania 37 36

Marocco 47 43

Romania 280 353

27

27

36

37

59

73

90

633

0 100 200 300 400 500 600 700

Cina

Egitto

Camerun

Perù

Moldavia

Albania

Marocco

Romania

Ripartizione territoriale a Grugliasco

Nel 2008 il quartiere del Comune di Grugliasco che risultava più abitato dai cittadini stranieri era quello del Centro – San Sebastiano – Fornace (37,70%). La Romania era la nazionalità maggiormente rappresentata.

Zona - Quartiere Comunitari Extracomunitari Totale

Centro - San Sebastiano - Fornace 240 220 460

Fabbrichetta - Santa Maria - San Giacomo 228 143 371

Lesna 108 31 139

Paradiso 45 67 112

Gerbido 59 21 80

Industriale 11 21 32

Quaglia 12 14 26

Totale 703 517 1.220

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Tabella n. 3: distribuzione dei cittadini stranieri, suddivisi in comunitari ed extracomunitari, nei diversi quartieri del Comune di Grugliasco al 31.12.2008

L’altro quartiere dove si è rilevata un’alta concentrazione di persone straniere è Fabbrichetta (30,40%) seguita da Lesna (11,39%) e Paradiso (9,18%), mentre a Quaglia si è registrata la presenza più bassa (2,13%). Anche in questo caso, può essere utile osservare la distribuzione sul territorio delle nazionalità risultate più rappresentative:

Zona - Quartiere Romania Marocco Albania Moldavia Perù

Centro - San Sebastiano - Fornace 215 23 29 38 10

Fabbrichetta - Santa Maria - San Giacomo 208 44 15 14 9

Lesna 55 3 0 0 5

Paradiso 11 1 14 0 0

Gerbido 94 1 7 2 1

Industriale 39 16 8 4 11

Quaglia 11 3 0 1 1

Totale 633 91 73 59 37

Tabella n. 4: distribuzione delle cinque nazionalità più rappresentative residenti nei quartieri del Comune di Grugliasco al 31.12.2008

0

50

100

150

200

250

Cen

tro -

San

Seb

astia

no -

Forn

ace

Fabb

riche

tta -

San

ta M

aria

-S

an G

iaco

mo

Lesn

a

Par

adis

o

Ger

bido

Indu

stria

le

Qua

glia

RomaniaMaroccoAlbaniaMoldaviaPerù

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Area F che comprende una parte di Santa Maria ed i quartieri di San Giacomo e Borgata Fabbrichetta:

F 2006 2007 2008

Persone residenti8 / / 13.719

• di cui maschi / / 6.700

• di cui femmine / / 7.019

• di cui stranieri / / 372

Persone appartenenti a nuclei in carico 817 857 1.030

• di cui maschi / 422 486

• di cui femmine / 435 544

• di cui stranieri / 44 58

% persone assistite su residenti / / 7,51

% persone assistite sul totale comunale 31,45 31,62 33,20

Nuclei famigliari in carico 303 312 386

% nuclei in carico sul totale comunale 30,36 28,94 30,01

Anziani residenti / / 2.535

• di cui maschi / / 1.196

• di cui femmine / / 1.339

Anziani appartenenti a nuclei in carico 168 180 210

• di cui maschi / 68 75

• di cui femmine / 112 135

% anziani assistiti su residenti / / 8,28

% anziani in carico sul totale comunale 26,58 28,30 29,13

Minori residenti / / 2.064

• di cui maschi / / 1.034

• di cui femmine / / 1.030

Minori appartenenti a nuclei in carico 186 194 254

• di cui maschi / 110 135

• di cui femmine / 84 119

• di cui disabili 4 4 9

• di cui maschi / 2 5

• di cui femmine / 2 4

% minori assistiti su residenti / / 12,31

% minori in carico sul totale comunale. 31,87 31,44 35,47

Adulti residenti / / 9.120

• di cui maschi / / 4.470

• di cui femmine / / 4.650

Adulti appartenenti a nuclei in carico 462 483 566

8 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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• di cui maschi / 244 276

• di cui femmine / 239 290

• di cui disabili 52 52 48

• di cui maschi / 30 27

• di cui femmine / 22 21

% adulti assistiti su residenti / / 6,21

% adulti in carico sul totale comunale. 33,47 33,17 33,99

Disabili appartenenti a nuclei in carico 56 56 57

• di cui maschi / 32 32

• di cui femmine / 24 25

% disabili in carico sul totale comunale. 29,62 29,16 30,16

Area G che comprende la restante parte di Santa Maria, il Centro, zona San Francesco/Fornace, e Borgo San Remo/San Sebastiano:

G 2006 2007 2008

Persone residenti9 / / 13.417

• di cui maschi / / 6.425

• di cui femmine / / 6.992

• di cui stranieri / / 458

Persone appartenenti a nuclei in carico 960 933 1.092

• di cui maschi / 405 468

• di cui femmine / 528 624

• di cui stranieri / 63 106

% persone assistite su residenti / / 8,14

% persone assistite sul totale comunale 36,96 34,42 35,20

Nuclei famigliari in carico 380 414 504

% nuclei in carico sul totale comunale 38,07 38,40 39,19

Anziani residenti / / 3.020

• di cui maschi / / 1.305

• di cui femmine / / 1.715

Anziani appartenenti a nuclei in carico 295 266 308

• di cui maschi / 79 88

• di cui femmine / 187 220

9 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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% anziani assistiti su residenti / / 10,20

% anziani in carico sul totale comunale 46,67 41,82 42,72

Minori residenti / / 1.944

• di cui maschi / / 972

• di cui femmine / / 972

Minori appartenenti a nuclei in carico 189 189 222

• di cui maschi / 106 120

• di cui femmine / 83 102

• di cui disabili 12 10 10

• di cui maschi / 6 5

• di cui femmine / 4 5

% minori assistiti su residenti / / 11,42

% minori in carico sul totale comunale. 32,36 30,63 31,01

Adulti residenti / / 8.453

• di cui maschi / / 4.148

• di cui femmine / / 4.305

Adulti appartenenti a nuclei in carico 476 477 562

• di cui maschi / 219 260

• di cui femmine / 258 302

• di cui disabili 40 42 40

• di cui maschi / 22 21

• di cui femmine / 20 19

% adulti assistiti su residenti / / 6,65

% adulti in carico sul totale comunale. 34,49 32,76 33,75

Disabili appartenenti a nuclei in carico 52 52 50

• di cui maschi / 28 26

• di cui femmine / 24 24

% disabili in carico sul totale comunale. 27,51 27,08 26,45

Nell’autunno 2007 la sede territoriale di servizio sociale operante in V.le Radich, di riferimento per i cittadini di Paradiso, Borgata Lesna, Quaglia, Gerbido e Zona industriale è stata trasferita ed unificata in un unico polo di servizio, in Via Di Nanni 28 che è di riferimento per tutti i cittadini di Grugliasco, (quartieri di Santa Maria, San Giacomo, Borgata Fabbrichetta, Centro, zona San Francesco/Fornace, Borgo San Remo/San Sebastiano, Paradiso, Borgata Lesna, Quaglia, Gerbido e Zona industriale). L’unificazione delle sede, determinata dall’impossibilità di garantire tutte le sostituzioni negli avvicendamenti del personale, è stata organizzata in modo da garantire maggiore “copertura” al servizio, e contemporaneamente il mantenimento della suddivisione del lavoro tra chi si occupava del territorio dell’area F (quartieri di Santa Maria, San Giacomo, Borgata Fabbrichetta) e dell’area G, (quartieri Centro, zona San Francesco/Fornace, Borgo San Remo/San Sebastiano, e chi si occupava del territorio dell’area H (quartieri di Paradiso, Borgata Lesna, Quaglia, Gerbido e Zona industriale), al fine di salvaguardare la continuità della relazione professionale e personale, ed il mantenimento dei rapporti con i vari soggetti della “rete territoriale” (scuole, parrocchie, associazioni di volontariato, ecc.) da parte degli operatori che già lo avevano instaurato precedentemente.

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Il gruppo di lavoro della Sede unificata di V. Di Nanni a Grugliasco, ha scelto di articolare le relazioni sull’attività del 2008 in due territori: una relativa ai quartieri facenti capo alle aree F e G, e l’altra facente capo all’area H. Tale articolazione si ritrovava già nella relazione di consuntivo dell’anno 2007 e rispecchia in linea di massima le diversità ed omogeneità dei due territori. Si propongono, di seguito, alcune riflessioni tratte dalle relazioni annuali prodotte dagli operatori relative alle aree F e G presso la quale si è potuto constatare un ulteriore aumento dell'affluenza al "Primo Ascolto" dei cittadini, da 183 accessi del 2007 a 213 del 2008, di cui 16 nuclei di cittadini stranieri. La richiesta prevalente, tenendo conto della grave situazione economica, è quella di assistenza economica e di una casa, per le persone anziane quella relativa ad assistenza domiciliare e/o ricovero in struttura.

DISABILI

Per quanto concerne quest'area, pur essendo la presa in carico numericamente inferiore rispetto ad altre tipologie di utenza, si è riscontrato nel corso del 2008 un considerevole aumento di richieste presentate a vari livelli. Nell'ambito dell'attività di "Primo Ascolto", si sono presentati al servizio nuclei costituiti da genitori anziani e figli con disabilità. Alcune famiglie, già conosciute e seguite in passato dai nostri servizi, altre per le quali non era mai stata aperta una cartella nella sede territoriale. La richiesta principale, è legata alla preoccupazione dei genitori anziani in merito al futuro dei propri figli disabili adulti. In questi casi l'intervento è stato rivolto a fornire informazioni a vari livelli ed il costruire una rete con i servizi sovra distrettuali competenti per settore (N.I.D., S.I.A.L., Associazioni private di volontariato, Ospedali...). Anche da parte degli operatori del Nucleo Interdisciplinare Disabilità, vi sono state alcune richieste di collaborazione, soprattutto per l'inserimento in attività extra-scolastiche ("Giocabilità") di minori in carico al servizio citato.

Nel corso del 2008 si può rilevare che a diverse situazioni già problematiche per la disabilità del minore si è aggiunta una grave conflittualità all'interno della coppia genitoriale: in alcuni casi il livello di problematicità era così alto da vedere coinvolta l'autorità giudiziaria, con una ricaduta operativa anche a livello del nostro servizio, quale ad esempio l'attivazione di incontri mediati in luogo neutro. Una criticità riportata dalle famiglie con figli affetti da disabilità fisica è la mancanza dell'organizzazione di attività specifiche quali i soggiorni; gli operatori ritengono infatti che offrire ai soggetti disabili fisici tale opportunità sia elemento fondante del processo di integrazione e crescita personale. A tutto ciò si aggiungono le già note richieste di assistenza domiciliare, collocazione lavorativa, richieste di tipo economico.

La problematica del reperimento di un'attività lavorativa stabile nell'ambito della disabilità va ad inserirsi nel più ampio quadro generale, legato all'attuale difficile contingenza economica, pertanto anche dal nostro osservatorio territoriale, i cittadini con un riconoscimento di invalidità pari o superiore al 46%, nonostante i diritti di legge, vedono la loro condizione come un’ulteriore aggravante nella stabilizzazione lavorativa. I cittadini grugliaschesi disabili hanno espresso agli operatori della sede il loro grande disagio legato al problema del trasporto che non trova all'interno dell'Amministrazione comunale una risposta adeguata. Il progetto S.A.V.I. è una risorsa opportuna, possibilmente da potenziare, in quanto mette in primo piano e valorizza gli individui nelle loro esigenze personali.

ANZIANI

Si riscontra un notevole aumento delle richieste assistenziali nei confronti della popolazione anziana, soprattutto nei confronti di soggetti ultra sessantacinquenni non autosufficienti. Si rileva inoltre che i soggetti in età compresa fra i 60-65 anni, portano spesso richieste assistenziali tendenzialmente attribuite a persone più anziane (accompagnamento a servizi sanitari) e che la fascia di popolazione ultraottantenne è decisamente in aumento perché al prolungamento della vita corrisponde spesso un aumento delle necessità assistenziali.

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L'organizzazione della vita familiare si è modificata, la molteplicità degli impegni, anche e soprattutto lavorativi, fanno sì che gli anziani si trovino a trascorrere la maggior parte del loro tempo da soli, privi quindi di una rete amicale e parentale che gli possa offrire conforto e sostegno. In effetti le richieste più numerose permangono quelle relative all'attivazione dell'assistenza domiciliare e ad interventi vari: igiene personale, ambientale, accompagnamento per visite sanitarie e commissioni varie. Di fatto le ore erogate per coprire tali esigenze risultano insufficienti alle reali necessità presentate dagli anziani. I familiari ritengono che la spesa sostenuta dal Consorzio per l'assistenza domiciliare sia eccessiva e che tale quota potrebbe essere utilizzata per offrire un supporto economico alla famiglia nell'assunzione di un’assistente privata. Inoltre evidenziano, che a fronte di una lunga lista d'attesa in merito alla domanda di assegno di cura, nel vicino Comune di Torino tale intervento è una risorsa valorizzata che viene erogata in tempi relativamente brevi.

Come già citato gli anziani necessitano anche di essere accompagnati per le varie commissioni e soprattutto a visite mediche ed a cicli di terapia. Anche tale richiesta non è del tutto soddisfatta poiché chi provvede ad effettuare gli accompagnamenti lo fa a titolo volontario, pur facendo parte di alcune associazioni: "Centro di ascolto P.G. Frassati", AVULSS, AUSER. Qualora non vi siano problemi di natura assistenziale riferiti alla persona, i cittadini anziani si rivolgono al servizio per problemi di ordine economico. Presentano infatti una pensione minima o risiedono in case di edilizia privata i cui canoni di locazione sono molto alti.

Nonostante le numerose iniziative di informazione e sensibilizzazione, permane il dato di anziani soli o in coppia, vittime di raggiri o furti, anche presso le proprie abitazioni. Tali episodi incrementano il clima di paura e di ostilità nei confronti di altri cittadini, soprattutto stranieri ed a mantenere il divario con il mondo giovanile.

MINORI E LORO FAMIGLIE

Al fine di prevenire l'insorgere di disturbi comportamentali importanti e garantire lo stato di salute di bambini e ragazzi, è indispensabile che non si ignorino i segnali di disagio che emergono in famiglia o a scuola e che, rilevato il malessere, la presa in carico socio-sanitaria sia tempestiva ed appropriata. Sono aumentate infatti, le situazioni di disagio e di rischio riferite ai minori in età adolescenziale.

All'interno del "Progetto Scuola", la formalizzazione degli incontri ha permesso un migliore monitoraggio sociale, con un potenziamento dei contatti tra servizio ed insegnanti, per una più opportuna presa in carico delle situazioni.Si ritiene inoltre fondamentale il potenziamento dell'attività di educativa individuale, per offrire un maggiore sostegno alle famiglie in difficoltà nella gestione delle problematiche dei figli.

Sempre rilevante permane il fenomeno dell'abbandono scolastico; una valida risorsa per rispondere a tale problematica risulta l'attivazione delle borse lavoro, gli iniziali colloqui di orientamento permettono ad alcuni ragazzi di riprendere il percorso formativo scegliendo una scuola più adatta alle proprie capacità.

A fronte del generale bisogno delle famiglie di essere sostenute nell'accudimento e nella crescita dei figli nel periodo precedente l'accesso alla scuola materna (6 mesi-3 anni), si evidenzia che gli asili nido comunali e l'offerta privata, pur rappresentando una risorsa in quanto risposta alternativa, sono nel territorio assolutamente insufficienti a coprire la domanda ed i pochi presenti hanno costi di frequenza elevati, diventando per molti inaccessibili. Auspicabile sarebbe promuovere il confronto sul tema tra le Amministrazioni Comunali al fine di garantire equità ed omogeneità di accesso ai servizi e di attuare una politica di governo della rete di servizi relativi alla prima infanzia; di promuovere azioni rivolte al sostegno di famiglie con bambini piccoli attraverso il coinvolgimento della comunità, l'erogazione di servizi flessibili, più rispondenti ai bisogni dei genitori lavoratori.

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Nel corso del 2008 si evidenzia un aumento delle segnalazioni da parte delle Autorità Giudiziarie, soprattutto relative alle separazioni molto conflittuali. Le richieste di aiuto giunte al nostro servizio evidenziano in prevalenza problemi di lavoro, esenzioni varie, assistenza economica. Le madri separate con figli minori a carico presentano una situazione di maggior criticità in quanto si trovano a fronteggiare situazioni di forte disagio, legate sia a problemi economici che alla conflittualità di coppia. Sovente le offerte di lavoro non rispondono alle problematiche legate all'organizzazione familiare e sono difficilmente adattabili alle loro situazioni sociali e familiari. Si ritiene importante evidenziare questo dato per meglio riflettere sulle misure di contrasto alla povertà più indicate per questa categoria sociale ed eventualmente individuare le possibili modifiche.

E' necessario un lavoro di rete per progettare un intervento che abbia una qualche probabilità di incidere sul disagio. Interventi di collaborazione con: Centro Donna, Consultorio Giovani, Servizi Comunali a vari livelli, il Centro di Aiuto alla Vita, le Scuole, le Parrocchie, il Centro di Ascolto P. G. Frassati ecc....permangono determinanti, così come è importante costruire e mantenere la rete tra gli operatori coinvolti nel progetto, per la prevenzione del disagio. Nel corso dell'anno 2008 non ci sono state nuove segnalazioni riguardanti casi di Procura Penale Minori, anche se è proseguito l'intervento per alcuni minori precedentemente segnalati (appoggio educativo individuale, inserimento in Centro Diurno).

I rapporti con il Servizio di Psicologia dell'Età Evolutiva sono migliorati, sono più formalizzati gli incontri di rete e ciò comporta una maggiore integrazione nelle modalità operative. È proseguita la collaborazione con la Cooperativa "La Carabattola", importanti sono i momenti di riunione per riflettere sull'andamento degli interventi attivati e sui vari progetti. Ottime le iniziative che coinvolgono i ragazzi, ad esempio i progetti quali "Piazza Ragazzabile" e le borse lavoro.

Il confronto e la collaborazione tra operatori e tecnici dei Comuni deve essere costante. È necessaria la messa in comune delle iniziative dell'educativa di strada, del C.I.S.A.P., del Consultorio Giovani, del Ser.t. e degli Uffici per le Politiche giovanili del Comune per evitare la dispersione di energie e risorse. Un dato rilevato dagli operatori nel corso del loro lavoro è l'aumento di famiglie monoparentali costituite da padri soli a cui l'autorità giudiziaria ha affidato i propri figli.

ADULTI IN DIFFICOLTA’

La maggior parte dei cittadini che si rivolgono al servizio, riportano le seguenti richieste: lavoro, aiuto economico ed abitazione. Un primo elemento di difficoltà risulta essere la scarsa conoscenza delle possibilità di incontro tra domanda ed offerta (informazioni attualmente in possesso soprattutto delle agenzie private), presupposto importante per facilitare alle persone la ricerca ed il mantenimento del lavoro, le azioni di contenimento della precarietà lavorativa dovranno innanzitutto prevedere il potenziamento degli inserimenti lavorativi, pensati secondo modalità strategiche ad hoc.

La difficile situazione economica ha creato una riduzione degli stipendi percepiti dalle persone a causa dell'aumento dell'utilizzo, da parte delle ditte, dell'ammortizzatore sociale della cassa integrazione. Tali redditi, seppure ridotti, spesso superano i massimali previsti dal Regolamento vigente, pertanto le persone non possono accedere ai nostri contributi economici. A fronte della riduzione di stipendi insorgono i problemi relativi al pagamento del canone di affitto, per tale difficoltà non vi è una risposta adeguata da parte del nostro servizio se non la partecipazione al Bando per il sostegno alla locazione. Tale aspetto deve essere oggetto di ripensamenti in ambito del Regolamento delle misure di contrasto alla povertà e dei contributi economici assistenziali. Ancora più critica si dimostra la situazione di chi si trova totalmente privo di lavoro, causa la chiusura o la delocalizzazione delle ditte, anche storiche, presenti sul territorio.

Una conseguenza della grave crisi porta le persone a contrarre debiti bancari e con agenzie finanziarie. Pertanto alla precarietà si aggiunge un’ulteriore instabilità dovuta alla difficoltà di estinguere tali finanziamenti. In questo momento di forte crisi delle imprese della zona, si ritiene indispensabile che le amministrazioni comunali, con il sostegno dell'ANCI, mettano in campo

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iniziative volte ad attivare interventi a sostegno dei lavoratori, sia sul piano lavorativo che di sostegno economico-sociale ed assistenziale. In base ai dati che emergono è aumentata la percentuale di aziende che hanno avviato (nella zona ovest di Torino) procedure di C.I.G. o di mobilità, con una forte contrazione o perdita del reddito da parte dei dipendenti. Le iniziative delle amministrazioni comunali, sinora hanno in un certo modo fronteggiato tale tipo di problema (vedi misura di anticipazione della C.I.G.), ma rimane fuori un notevole gruppo di lavoratori "più deboli" per età e perché fuori da tempo dal mercato del lavoro attivo, perché appartenenti a quelle categorie difficilmente collocabili, ad esempio persone con una invalidità civile inferiore al 46%, donne sole in seguito ad una separazione o perché uscite per vari motivi dal nucleo familiare, giovani già maggiorenni ma privi di titoli di studio spendibili in ambito lavorativo. È importante sempre più, motivare tali soggetti ad intraprendere percorsi strutturati, ad esempio formazione scolastica, stimolare all'autonomia, inserimenti lavorativi programmati per soggetti appartenenti a determinate categorie (ex-detenuti, persone con percentuale di invalidità civile bassa, in carico a servizi specialistici....).

La contrazione o addirittura la perdita del reddito, ha comportato un aumento degli sfratti a seguito di morosità ritenuta in questi casi incolpevole, essendo mancato improvvisamente una fonte di reddito, per una causa indipendente dalla volontà della persona. Favorire le fasce deboli della popolazione nella ricerca e nel mantenimento della casa è azione indispensabile nel contrasto alla povertà del nucleo o della persona indigente. Solo trovando strategie di aiuto concrete può essere superata la difficoltà oggettiva che tali famiglie hanno nel reperimento di un alloggio in condizioni di abitabilità accettabili e con canoni di locazione sostenibili. Uno strumento ad hoc è costituito dal Progetto LO.CA.RE., seppure ancora poco utilizzato in quanto in una fase iniziale.

Come spesso succede, i momenti di forte crisi economica innescano dei forti sentimenti di deprivazione, di crisi dell'autostima, di rabbia incontrollata, ciò genera la tendenza a far prevalere il timore e l'ostilità nei confronti del diverso. Dal nostro osservatorio si può dire che sono notevolmente aumentati nell'ultimo anno tutta una serie di atteggiamenti aggressivi non solo nei confronti degli operatori della sede. È diminuita la soglia di tolleranza delle frustrazioni con escalation più o meno violente. Ad esempio le liti di condominio, le proteste dei cittadini che si sentono esautorati dei diritti acquisiti sono fortemente in aumento. La litigiosità intrafamiliare, spesso per la gestione di un genitore anziano è talmente alta da rendere necessario un vero e proprio nostro intervento di mediazione dei conflitti.

Continua ad essere difficile la collaborazione con i servizi specialistici Ser.t. e CSM. Non si riescono ad individuare delle buone prassi e tutto è demandato alla buona volontà dell'operatore, importante è vengano stilati dei protocolli di intesa per meglio chiarire le competenze di ciascun servizio. Si mantiene costante l'accesso al servizio di persone straniere. Nell'ultimo anno si evidenzia un cambiamento di tipologia, non è più una richiesta portata solo da soggetti arrivati per motivi di lavoro in modo più o meno regolare, ma da ragazzi con un livello di istruzione medio-alta.

Il convitto universitario di Via Berta ospita giovani studenti provenienti da varie nazioni. Sono in possesso di permessi di soggiorno per studio e sono iscritti all'università con borse di studio internazionali. All'inizio sono le famiglie che dai vari paesi di origine finanziano le spese non coperte dalle borse di studio poi subentrano delle difficoltà economiche oppure emergono altri problemi, ad esempio, giovane donna in gravidanza che non potrà più stare presso il convitto alla nascita del bambino. A tali richieste non abbiamo potuto dare una risposta.

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Area H che comprende i quartieri: Gerbido, Lesna, Paradiso, Quaglia e Zona industriale:

H 2006 2007 2008

Persone residenti10 / / 10.551

• di cui maschi / / 5.146

• di cui femmine / / 5.405

• di cui stranieri / / 388

Persone appartenenti a nuclei in carico 820 920 980

• di cui maschi / 485 457

• di cui femmine / 435 523

• di cui stranieri / 75 95

% persone assistite su residenti / / 9,29

% persone assistite sul totale comunale 31,57 33,94 31,59

Nuclei famigliari in carico 315 352 396

% nuclei in carico sul totale comunale 31,56 32,65 30,79

Anziani residenti / / 2.237

• di cui maschi / / 987

• di cui femmine / / 1.250

Anziani appartenenti a nuclei in carico 169 190 203

• di cui maschi / 71 75

• di cui femmine / 119 128

% anziani assistiti su residenti / / 9,07

% anziani in carico sul totale comunale 26,74 29,87 28,16

Minori residenti / / 1.475

• di cui maschi / / 786

• di cui femmine / / 689

Minori appartenenti a nuclei in carico 209 234 240

• di cui maschi / 123 131

• di cui femmine / 111 109

• di cui disabili 13 12 12

• di cui maschi / 7 7

• di cui femmine / 5 5

% minori assistiti su residenti / / 16,27

% minori in carico sul totale comunale. 35,78 37,92 33,52

Adulti residenti / / 6.839

• di cui maschi / / 3.373

10 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT.

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• di cui femmine / / 3.466

Adulti appartenenti a nuclei in carico 442 496 537

• di cui maschi / 241 251

• di cui femmine / 255 286

• di cui disabili 68 72 70

• di cui maschi / 42 39

• di cui femmine / 30 31

% adulti assistiti su residenti / / 7,85

% adulti in carico sul totale comunale. 32,02 34,06 32,25

Disabili appartenenti a nuclei in carico 81 84 82

• di cui maschi / 49 46

• di cui femmine / 35 36

% disabili in carico sul totale comunale. 42,85 43,75 43,38

Si propongono, di seguito, alcune riflessioni tratte dalle relazioni annuali prodotte dagli operatori relative ai quartieri di Paradiso, Borgata Lesna, Quaglia, Gerbido e Zona industriale.

Ad un anno dall’accorpamento delle due sedi di servizio sociale in un unico “polo”, è possibile fare una prima considerazione in merito alle ricadute che tale scelta organizzativa ha prodotto sull’utenza e sui rapporti con il territorio.

L’accesso al servizio da parte dei cittadini già seguiti avviene in modo più strutturato rispetto al passato, ovvero prevalentemente concordando appuntamenti o visite domiciliari degli operatori.

Per tutto l’anno in analisi è stato mantenuto presso l’ex sede territoriale (in viale Radich) il servizio di primo ascolto con l’intenzione di agevolare l’accesso dei cittadini richiedenti ed il mantenimento di un legame con il territorio. Si è constatato come questi due obiettivi fossero raggiungibili comunque a prescindere dalla collocazione fisica degli operatori sociali.

DISABILI

Rispetto a questa fascia d’utenza permane costante il numero di minori stranieri, soprattutto di origine rumena. Tali nuclei si concentrano prevalentemente nella zona di borgata Lesna e sono caratterizzati dalla presenza di minori in età scolare. In tali casi la disabilità prevalente riscontrata è a livello psichico e quindi particolarmente complessa per svariate motivazioni: in primo luogo spesso il minore non ha alcuna documentazione attestante la sua patologia o quest’ultima necessita di essere certificata e/o rivalutata dai servizi sanitari competenti. Talvolta durante l’iter diagnostico emergono incongruenze rispetto alle certificazioni rese dal paese d’origine, si presume a causa di differenti strumenti di valutazione impiegati.

Un ulteriore elemento critico è rappresentato dalle difficoltà linguistiche dei minori e dei genitori. Questo in alcune situazioni ha determinato il posticipo della diagnosi funzionale da parte del servizio di Neuropsichiatria infantile, per l’impossibilità di somministrare i test necessari. E’ altresì complesso far comprendere ai genitori la necessità di attivare taluni interventi, anche di tipo educativo, adeguati ai bisogni dei propri figli.

La presenza di minori disabili ha incrementato i contatti e la condivisione di tali criticità con le scuole del territorio. In alcuni casi la scuola esercita numerose pressioni finalizzate alla certificazione dei bimbi per l’affiancamento di insegnanti di sostegno. La gestione dei bambini disabili, in particolare se stranieri, suscita sentimenti di ansia da parte degli insegnanti per i motivi sopra descritti.

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In generale, è da segnalare la carenza di risorse educative mirate a favore dei minori disabili e, quindi, l’impossibilità di attivare anche ove necessario, interventi di educativa individuale a sostegno del minore e dei genitori. I progetti di cure domiciliari ad oggi restano gli unici attivabili per fornire aiuti mirati ed individuali.

Non in tutte le situazioni affrontate nel corso dell’anno, dopo la fase istruttoria ai fini della valutazione dei progetti da parte dell’UVAP, è seguita la presa in carico del servizio sociale territoriale in quanto il monitoraggio dei progetti è gestito dagli operatori del N.I.D.

I casi in cui il livello di complessità è maggiore si rende necessaria una presa in carico congiunta con il territorio, ad esempio perché oltre al disabile all’interno del nucleo vi sono altri soggetti deboli destinatari di altri interventi. In tali situazioni, gli operatori formulano progetti di intervento rivolti al singolo in un quadro di multiproblematicità in cui le risorse attivate debbono integrarsi e conciliarsi per produrre efficacia.

ANZIANI Rispetto a questa fascia d’utenza si segnala l’importante raccordo con lo Sportello socio-sanitario. Poiché le situazioni seguite congiuntamente sono numerose e spesso molto problematiche, si rende necessario formulare modalità maggiormente condivise al fine di evitare sovrapposizioni e/o deleghe ( ad esempio per la raccolta della documentazione necessaria) ma soprattutto per facilitare la comunicazione all’utenza circa le rispettive competenze.

Questo è tanto più importante quando ci si relaziona con familiari a loro volta anziani o con problemi di salute, che debbono occuparsi in prima persona di richiedere aiuti ed interventi e sono inevitabilmente in difficoltà nel seguire l’iter necessario. Si pensa in particolare alla raccolta della documentazione per attivare il percorso U.V.G (produzione dell’Isee e compilazione della scheda medica).

Se si considerano gli anziani non autosufficienti, nel corso dell’anno si è rilevato un incremento dell’opposizione alle dimissioni inoltrata dai familiari dell’anziano temporaneamente inserito in case di cura riabilitative. L’impossibilità di attivare progetti di carattere domiciliare che siano adeguati all’entità dell’onere assistenziale e sanitario (si pensi dell’esiguo numero di assegni di cura erogabili), costringe il nucleo a ritenere la collocazione in casa di cura la più tutelante per l’anziano.

In controtendenza rispetto a quanto rilevato negli anni precedenti, è stata incrementata la possibilità di ricoverare gli anziani in struttura a carattere definitivo, tramite convenzioni ad hoc con le strutture presenti sul territorio regionale. Tuttavia, questo surplus di risorse non sempre soddisfa adeguatamente la richiesta dei nuclei, poiché tali strutture spesso sono lontane dal territorio di residenza. Questo determina un onere maggiore per i familiari nel garantire la continuità del rapporto con il congiunto e, nei casi in cui l’unico familiare presente sia il coniuge (a sua volta anziano), ciò comporta un inevitabile distacco.

Quando il parere della commissione UVG è favorevole al ricovero in struttura è in uso la modalità (da parte degli uffici socio-sanitari) di consegnare ai familiari un elenco di strutture da contattare per il reperimento del posto. Gli operatori scriventi hanno raccolto le criticità portate dall’utenza relative a questa prassi: il familiare dell’anziano si sente responsabile del reperimento del posto letto, ma in realtà l’esito di tale ricerca non dipende dal grado di attivazione della famiglia ma più spesso dal caso fortuito (rinuncia o decesso da parte di altri pazienti).

In merito alle altre risorse attivabili a favore di questa tipologia di utenza, si segnala che nel corso del 2008 è diminuito il numero di inserimenti presso il centro diurno integrato mentre è aumentata la richiesta per il centro diurno Alzheimer. Tale patologia (o più in generale la demenza senile) pare richiedere un onere assistenziale importante ed il dispendio di energie fisiche e mentali da parte del care-giver che necessita di essere almeno in parte sollevato dalle funzioni di cura e vigilanza verso l’interessato.

Per quanto riguarda i progetti a carattere domiciliare, si deve segnalare un’ulteriore criticità

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(oltre a quella già evidenziata rispetto all’esiguo numero di assegni di cura erogati) data dall’approvazione da parte della commissione U.V.G. di un monte ore di intervento di cure domiciliari inferiore rispetto a quanto richiesto dalla famiglia o valutato dagli assistenti sociali proponenti.

In particolare i tagli si riferiscono agli interventi di igiene ambientale anche nelle situazioni in cui l’anziano da tempo ne usufruiva. Per quest’ultimo è faticoso capire le motivazioni che sottendono una riduzione dell’intervento a suo favore soprattutto quando l’intervento aveva una valenza relazionale e affettiva.

Nell’anno è rimasta costante la richiesta di trasporti per effettuare cicli di terapie o per l’accompagnamento a visite mediche. Gli anziani, anche se con figli, si rivolgono al servizio per avere un aiuto in tal senso, che si traduce prevalentemente con l’attivazione del servizio di volontariato “Camminare con te” del Centro di ascolto Frassati.

Gli anziani autosufficienti, ancora in grado di gestire autonomamente la vita quotidiana, si rivolgono al servizio in particolare per presentare domande di assistenza economica. Colpiscono storie di vita in cui gli anziani stessi (uomini e donne), richiedono all’operatore la possibilità di effettuare anche lavoretti precari, non riuscendo a provvedere con la sola pensione al proprio sostentamento e alle spese di abitazione. Spesso si rintracciano situazioni in cui i figli ritornano presso il nucleo d’origine, in genere a seguito di una separazione o di uno sfratto e -se non percettori di reddito- vanno a gravare ulteriormente sulla situazione economica del genitore anziano.

In linea generale si può affermare che il regolamento di assistenza economica in vigore, tutela sufficientemente questa tipologia di utenza, con interventi finalizzati al sostentamento ma anche al mantenimento dell’abitazione. Inoltre, altri enti ed istituzioni presenti sul territorio e non (parrocchie, ufficio Pio S. Paolo, fondazioni…) si prodigano a sostegno degli anziani più bisognosi.

MINORI E LORO FAMIGLIE

Rispetto agli anni precedenti, c’è un incremento delle situazioni in carico alla sede connotate dal maltrattamento intrafamiliare a danno delle donne con figli minori. La maggiore “visibilità” del fenomeno ha reso necessaria una prima analisi numerica delle situazioni di maltrattamento e contestualmente ha portato gli operatori ad interrogarsi sui percorsi progettuali attivabili. Dal lavoro sul campo è emersa la carenza di risorse adeguate ed attivabili tempestivamente. Ci si riferisce ad interventi ad alta valenza protettiva, ossia che richiedono l’allontanamento della donna e dei figli minori dal maltrattante (qualora il maltrattamento sia agito dal partner o da un membro convivente) anche in assenza di misure coattive (diffide, arresto) disposte dall’Autorità giudiziaria. La presenza di numerosi sportelli di ascolto e di consulenza psicologica e legale costituisce una risorsa importante ma, in assenza di strutture e/o centri antiviolenza cui appoggiarsi, nei casi più problematici diventano poco incisivi sugli obiettivi del progetto.

In assenza di particolari disfunzioni genitoriali ed essendo l’agente di pregiudizio per i minori e la madre una terza persona, l’inserimento in una comunità mamma-bambino non risulta la risposta più adeguata. La formulazione del progetto di aiuto deve, infatti, tenere in considerazione i segnali di malessere dei minori e le esigenze “riparatrici” del trauma derivante dalla violenza assistita vissuta.

Si ritiene importante evidenziare come si siano intensificati i rapporti con i Carabinieri del territorio: sul singolo caso si rilevano esperienze di collaborazione costruttiva e a parere degli operatori occorrerebbe individuare prassi operative condivise nonché modalità di confronto più fluide.

Rispetto alle separazioni conflittuali nel corso dell’anno i numeri sono rimasti pressoché costanti. Si rintraccia la difficoltà ad inviare le coppie al servizio di mediazione familiare in quanto spesso non vi è condivisione delle finalità e della valenza di tale aiuto e l’invio su disposizione dell’Autorità Giudiziaria ha un’efficacia solo parziale sugli esiti dell’intervento. Nelle situazioni in cui la coppia genitoriale appare confusa e altamente conflittuale (anche nella fase

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post separazione) viene compromesso o risulta poco efficace anche il lavoro psicologico con i minori.

Con tali nuclei diventa molto complesso monitorare la situazione ed agire dei cambiamenti significativi, soprattutto quando l’Autorità Giudiziaria dispone l’affidamento condiviso dei figli. E’ preoccupante riscontrare che le sentenze definitive di separazione giungono dopo diversi anni, nell’arco dei quali il Tribunale richiede ai servizi di continuare ad intervenire e monitorare la situazione ma, in assenza di un’autentica adesione della coppia genitoriale, tali progetti diventano fallimentari.

L’attuale periodo di crisi economica è un deterrente rispetto alla decisione di una coppia o di uno dei due partner a separarsi: si riscontrano situazioni in cui i soggetti più fragili (in genere donne senza un lavoro o qualora lo abbiano è spesso precario, con difficoltà a reperire un’abitazione autonoma o con figli piccoli, prive di rete parentale), sono oggettivamente impossibilitati o disincentivati dal partner stesso ad inoltrare domanda di separazione.

Il rapporto con gli educatori della Carabattola appare ormai consolidato nella prassi e nelle modalità di comunicazione poiché le occasioni di condivisione sono numerose a fronte dei diversi progetti educativi attivati. Nel corso dell’anno si è avviata una riflessione comune circa gli strumenti e le finalità dei progetti di sostegno educativo individuale anche reimmaginando il ruolo dell’educatore all’interno del sistema famiglia.

Con le scuole del territorio la conoscenza è altrettanto consolidata anche se le modalità di collaborazione sono diverse a seconda del rapporto instaurato tra operatore ed insegnante ed influenzato dalle esperienze sui singoli casi.

Dal confronto con gli educatori e gli insegnanti continua ad emergere la necessità di formulare interventi precoci e cioè rivolti alla fascia di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, per le situazioni in cui la “protezione” data dall’inserimento scolastico risulta comunque insufficiente a fronte di risorse familiari inadeguate o carenti.

ADULTI IN DIFFICOLTA’

Il periodo di grossa crisi su scala nazionale ha colpito anche quel ceto medio che in periodi precedenti non si sarebbe mai rivolta al Servizio sociale. I lunghi periodi di cassa integrazione e la diminuzione degli importi degli stipendi hanno pesanti ricadute sulla possibilità di mantenere la propria abitazione, mediante il pagamento di un mutuo o un affitto.

In numerosi casi le famiglie sono costrette a decidere se impiegare le proprie entrate economiche per il sostentamento o per il pagamento delle spese d’abitazione: in presenza di figli minori o soggetti deboli all’interno del nucleo diventa prioritario provvedere alle spese alimentari, sanitarie, scolastiche quotidiane.

I cittadini che rientrano nella fascia di età compresa tra i 45 e i 60 anni sono ancora poco tutelati dalle politiche di welfare, più sbilanciate verso i soggetti considerati più fragili (quali gli anziani e invalidi). Anche per quanto riguarda il terzo settore, si rileva un minore investimento di risorse e una riduzione importante degli interventi di aiuto a favore di questa tipologia di utenza. L’ufficio Pio S. Paolo ad esempio, ha revisionato i propri parametri per l’erogazione dei sussidi escludendo così una larga fascia di popolazione adulta.

Una delle conseguenze di quanto sopra è rappresentato dall’alto numero di sfratti da alloggi di edilizia privata e dalla difficoltà di reperire risorse abitative alternative. A tal proposito, il progetto Lo.Ca.Re. promosso dal Comune non ha dato gli esiti sperati in quanto vi sono state nell’anno poche adesioni da parte dei proprietari di alloggi privati (presumibilmente perché poco propensi ad adeguarsi ai canoni di locazione proposti dal Comune) e quindi, l’offerta abitativa attualmente è scarsa.

Il disagio sociale diffuso rende necessaria una fitta collaborazione ed il confronto con gli uffici

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comunali, in particolare con il settore Sicurezza Sociale. Le comunicazioni e la condivisione di situazioni “a rischio” passano attraverso canali ormai consolidati tra operatori della sede e comunali.

Un elemento positivo verificatosi nell’anno è relativo all’incremento delle opportunità di segnalare persone adulte per progetti finalizzati all’inserimento lavorativo. Tali segnalazioni, seppur vincolate a determinati requisiti di accesso, hanno consentito il reinserimento sociale di persone con storie di vita difficili e che per diverso tempo hanno condotto uno stile di vita marginale.

L’ambito del distretto socio sanitario.

Ufficio progetto anziani e cure domiciliari. L’anno 2008 ha visto alcune modificazioni nell’attività svolta dall’Ufficio Progetto Anziani. Dal mese di giugno la responsabilità dell’Area Risorse e Staff è stata conferita al Direttore dell’Area Socio Sanitaria, determinando una notevole riduzione della sua presenza presso la sede di via Oberdan. C’è stata una variazione nel personale, in quanto nei mesi estivi è subentrata una figura amministrativa, con funzioni di segreteria e di supporto all’Area. A fine anno l’assistente sociale referente dell’Ufficio Progetto Disabili è stata collocata in maternità: la sua assenza è stata in parte compensata dall’assunzione di un’assistente sociale da parte della Cooperativa “Chronos”, che gestisce lo Sportello Socio Sanitario.

Si è data attuazione all’accorpamento dell’ex ASL 5 con l’ex ASL 10, afferente al territorio del pinerolese, il che ha portato ad una maggiore complessità nei rapporti con l’Azienda Sanitaria (ora denominata ASL TO 3). Si sono determinati infine dei cambiamenti nell’attività svolta dall’Unità Valutativa Geriatrica, in quanto a marzo è stata emanata la D.G.R n.42-8390, la cui applicazione, di fatto avviata dal mese di novembre, ha imposto una rivalutazione di tutte le situazioni degli anziani non autosufficienti in lista d’attesa.

All’Ufficio, oltre alla supervisione dei progetti assistenziali, è stata assegnata l’autorizzazione dei buoni di servizio emessi dallo Sportello; l’Ufficio ha continuato a curare direttamente l’erogazione dei contributi economici (assegni di cura, affidamenti di vicinato); è cresciuto notevolmente il carico di lavoro connesso alle commissioni N.I.A ed U.V.G, che hanno intensificato la loro attività. Durante l’anno i rapporti con le sedi territoriali sono stati proficui e costanti: più difficoltosi negli ultimi mesi, data la necessità di rivedere tutta una serie di situazioni e di utilizzare in tempi stretti un nuovo strumento di lavoro (la scheda di valutazione sociale introdotta dalla D.G.R n.42).

Ufficio progetto disabili. Il 2008 è il quarto anno di attività del Nucleo Interdisciplinare Disabili (NID). A seguito del cambiamento avvenuto nel 2007 (avvicendamento tra operatori da lungo tempo in servizio e nuovi educatori su un totale di sette operatori) è continuato l'impegno degli operatori a cercare un nuovo equilibrio lavorativo e una modalità operativa efficace.

Nel 2008 la complessità affrontata è stata notevole, in particolare: la messa a punto di prassi condivise e di procedure riconosciute da tutti i soggetti coinvolti, il consolidamento di legami preesistenti e la predisposizione di nuovi accordi, l'attenzione e l'accoglienza ai cittadini richiedenti, la formulazione di nuovi progetti e di risposte adeguate, il confronto continuo tra diverse filosofie di servizio (ASL- CISAP- PRIVATO SOCIALE) che non sempre perseguono gli stessi obiettivi. Tali aspetti sono stati sostenuti senza perdere mai di vista i bisogni delle persone, riconoscendo come fondamentale la dignità e l’autodeterminazione dell’individuo. Il gruppo di lavoro ha continuato a svolgere una funzione di mediazione fra i vari soggetti coinvolti (e cioè tra la persona interessata, i familiari, gli operatori ASL e CISAP, le cooperative e le associazioni di utenza). Tale funzione ha richiesto, agli operatori del NID un grosso impegno a fronte di una richiesta in continua crescita e di risorse sempre più esigue.

Il 2008 ha visto gli operatori NID impegnati su più fronti organizzativi, in particolare:

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• relativamente all’area degli adulti, il passaggio delle competenze educative, finora in capo al NID, riguardanti i Progetti Socio Riabilitativi alla Cooperativa Sociale "La Bottega";

• la pianificazione del trasferimento delle persone disabili dal Centro Diurno Disabili di P.zzale AVIS, già dai primi mesi dell'anno è stata affrontata, con gli operatori della Cooperativa Sociale "Il Margine", la progettazione relativa agli spostamenti dei soggetti inseriti;

A settembre è stata firmata la convenzione con la Cooperativa Sociale "Il Margine" per la gestione della Comunità Papa Giovanni Paolo II sita in V.le Radich a Grugliasco, con i conseguenti atti progettuali.

Da rilevare un sensibile aumento delle richieste di inserimento in struttura residenziale: ciò ha comportato un forte impegno sia nella definizione dei progetti di inserimento e nell'attuazione degli stessi sia nel reperimento di strutture residenziali adeguate.

I cambiamenti legati ad una realtà lavorativa in continua evoluzione, la complessità, la multidisciplinarità del gruppo di lavoro e le problematicità affrontate, hanno richiesto un grande impegno agli operatori coinvolti. Si è cercato di dare risposte complete ed adeguate ai bisogni delle persone disabili e alle loro famiglie con le risorse disponibili, quando già previste, e ipotizzando risposte innovative quando le richieste non permettevano risposte già strutturate. Si è cercato di lavorare in un’ottica progettuale raccogliendo le nuove domande e facendosi portavoce dei nuovi bisogni per creare nuove risposte, riuscendo ad avviare dei percorsi progettuali a favore dei minori disabili. Si ribadisce l'importanza, per il nostro lavoro della collaborazione con le sedi territoriali. Si segnala la continuità dell'impegno, durante tutto l’anno, per il consolidamento dei rapporti fra tutti i soggetti presenti sul territorio, cercando di mantenere l'attenzione alla costruzione di una rete di servizi capace di operare una presa in carico forte delle persone che ne fanno richiesta.

Lo Sportello Socio-sanitario distrettuale11. Dopo aver trascorso il 2007, anno di grande trasformazione del servizio, anche il 2008 ha riservato diverse novità, interessanti ma nello stesso tempo complesse. Negli ultimi mesi dell’anno si sono sovrapposti molti impegni che hanno portato ad un incremento del lavoro dello Sportello. L’applicazione della D.G.R. 42-8390 (cartella UVG) ha apportato dei cambiamenti importanti non solo per gli addetti allo sportello, ma per tutto il sistema UVG. Ci siamo adoperati per l’applicazione della nuova normativa e per l’affiancamento della segreteria UVG nel reperimento autonomo di posti letto rivolto ai cittadini in lista d’attesa per il convenzionamento, inoltre sono stati attivati dieci nuovi assegni di cura.

In occasione del bando relativo alla D.G.R. n. 55-9323 del 28 luglio 2008 e D.D. N. 288/DA19000 del 12 agosto 2008, per il finanziamento dei Progetti per l’attivazione dello Sportello Unico Socio Sanitario, lo Sportello Socio Sanitario ha organizzato un’iniziativa informativa. In data 23 ottobre 2008 si è svolto un seminario di mezza giornata presso la sala polivalente di Villa 5 all’interno del Parco Generale Dalla Chiesa a Collegno. Sono stati invitati i Direttori dei Consorzi ed i Direttori delle Distretti ASL del Piemonte nell’intento di creare un momento di confronto. Da un lato abbiamo presentato la nostra esperienza pluriennale di Sportello Integrato Socio Sanitario e dall’altro abbiamo dato luogo ad un scambio di idee con altre realtà piemontesi. A nostro avviso, l’iniziativa ha avuto un esito positivo e, pur avendo uno scopo illustrativo, voleva anche essere un’occasione per presentare un modello organizzativo

11 Per la ricchezza dei contenuti espressi, si riportano, di seguito, estratti della relazione redatta dagli operatori dello Sportello Socio – Sanitario distrettuale gestito dalla cooperativa Chronos. Una sintesi che consente di comprendere la complessità ed il quantitativo di lavoro svolto nel corso dell’anno, con l’espressione di un elevato livello di professionalità da parte degli operatori della cooperativa

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dimostratosi efficiente, nella speranza che altri territori potessero prendere degli spunti utili ai loro progetti per il bando di finanziamento.

Accoglienza. Si conferma il dato di crescita dell'utenza. Il dato complessivo di attività porta ad ulteriori considerazioni. La maggioranza delle domande di servizi socio-sanitari arrivano direttamente allo Sportello e soltanto una parte residua impegna i servizi territoriali. Inoltre, le pratiche che provengono da altri servizi sono prevalentemente rinnovi di progetti di assistenza domiciliare. Tale riflessione conferma che lo Sportello Socio Sanitario ha raggiunto il suo obiettivo, è diventato una risorsa rilevante per i cittadini e per i servizi socio sanitari del territorio.

Sussiste un altro elemento significativo con riferimento all’accoglienza: il primo ascolto riguarda soltanto il 16 % dei ricevimenti, ciò significa che le persone tornano più volte allo Sportello Socio Sanitario anche dopo aver concluso la domanda. I motivi sono molteplici: ulteriori informazioni, cambiare tipologia di richiesta (esempio da assegno di cura a ricovero definitivo), delucidazioni sul progetto SAD in corso, ecc. Per questo motivi è importante la stretta collaborazione con la segreteria UVG,anche per la consultazione dell’archivio (cartelle). La funzione dell’accoglienza richiede un continuo aggiornamento formativo degli operatori. Con l’avvio dell’attuazione della D.G.R. 42-8390 (cartella UVG), il lavoro di accoglienza ha attraversato un periodo molto impegnativo, i cittadini hanno subito molti disagi e di conseguenza anche gli operatori hanno dovuto gestire con grande professionalità questo momento di transizione. La funzione dell’accoglienza è garantita in tutto l’orario di apertura.

Unità di valutazione geriatrica e nucleo interdisciplinare anziani. Un importante lavoro di back-office viene svolto da tutti gli operatori dello Sportello, ognuno per le proprie competenze. Lo svolgimento di tale ruolo dello Sportello ha comportato che ci si rendesse conto che non si trattava di fornire attività meramente ‘”amministrative” ma che agli addetti viene richiesto di entrare nel merito dei progetti e della loro congruità. La partecipazione della responsabile alle sedute della Commissione facilita la connessione: ad esempio è importante sapere il “percorso” che ha fatto una domanda, i suoi tempi, le difficoltà incontrate, ecc. Successivamente alla valutazione della commissione, lo Sportello Socio Sanitario entra nuovamente in gioco per l’attivazione dei progetti di assistenza domiciliare e per monitorare l’andamento dei progetti stessi. I SAD sono mutevoli, vi sono sospensioni, chiusure per ricovero definitivo o per decesso, le persone si aggravano e richiedono servizi più consistenti. Insomma, lo Sportello socio sanitario supervisiona registrando i mutamenti e comunicandoli ai servizi competenti. Anche quest’anno lo Sportello socio sanitario ha collaborato con la segreteria UVG per il reperimento autonomo, da parte dei cittadini, di posti in struttura RSA/RAF per il ricovero definitivo che come risultato ha visto il convenzionamento di circa 49 posti letto.

Unità di valutazione dell’attività e della partecipazione e nucleo interdisciplinare disabili. Nel 2008 lo Sportello Socio Sanitario ha cercato di migliorare la propria collaborazione con il NID e la commissione UVAP. La cooperazione tra gli operatori dello Sportello e del NID non è stata semplice, ha chiesto l’impegno di tutti per allineare i propri stili di lavoro. Nei primi mesi dell’anno abbiamo organizzato diverse riunioni congiunte Sportello/NID-UVAP, per ridefinire le procedure soprattutto per i progetti che comprendono l’assistenza domiciliare. L’attivazione del SAD richiede alcuni passaggi vincolanti e articolati, consolidati nel tempo con il SAD/UVG. Gli incontri tra operatori hanno avuto lo scopo di adattare alcune procedure anche al SAD/UVAP. A nostro avviso, suddette riunioni sono state utili e proficui. Ad oggi lo Sportello Socio Sanitario ha assunto un ruolo attivo anche nell’ambito della commissione UVAP che consiste in: raccolta della domanda e inoltro alla segreteria UVAP, partecipazione alle sedute della commissione, collaborazione con il NID, attivazione dei progetti SAD/UVAP, monitoraggio scadenze, emissione buoni di servizio con determinazione quote sanitarie e sociali.

Buoni di servizio per l’assistenza domiciliare. Come per l’anno precedente, anche nel 2008, l’operatore amministrativo dello Sportello ha emesso e gestito i buoni di servizio con le rispettive comunicazioni alle famiglie e compilazione dei prospetti per la gestione delle scadenze e suddivisione dei costi. Rispetto all’anno passato, si è rilevato un miglioramento

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nella gestione di tali buoni, dovuta in parte alla maggior esperienza acquisita dall'operatrice, e in parte da alcuni fattori, che per certi versi hanno contribuito al suddetto miglioramento:

• nel corso dell’ anno 2008, esattamente da aprile, si è attuata una modifica alle approvazioni SAD, trasformandole in annuali e non più semestrali come avveniva precedentemente. Tale modifica ha ridotto la quantità dei buoni di servizio. L’ intensa e costante collaborazione con le cooperative e le assistenti sociali territoriali, ha reso possibile monitorare e sollecitare periodicamente le scadenze dei progetti e migliorare la tempistica nella presentazione dei rinnovi;

• contrariamente a quanto accadeva l’anno scorso, quest’anno lo Sportello, è completamente in linea con i tempi delle commissioni di valutazione, di fatto entro un mese dalla ricezione della lettera di approvazione UVG o UVAP, segue l’emissione del buono di servizio.

L’Informa handicap. Dal 2007 viene richiesto allo Sportello Socio Sanitario di svolgere il ruolo di organizzare spazi informativi specializzati tra cui Informa handicap. Tale mansione ad oggi viene integrata nella funzione di accoglienza, e supervisionata dal responsabile di servizio. Nel 2008 è proseguito la collaborazione con l'operatore dello Sportello di Informazione sociale della Provincia, attraverso contatti telefonici, scambio di informazioni tramite e-mail e incontri diretti. Quest’anno ci siamo valsi della collaborazione della volontaria del servizio civile per aggiornare la nostra banca dati ed il materiale divulgativo inerente alla disabilità.

Applicazione della D.G.R.42-8390 del 10 marzo 2008. L’ attuazione della D.G.R 42-8390 a partire da novembre 2008 ha coinvolto lo Sportello socio sanitario da subito con un ruolo di primo piano. Al di là dei diversi significati dell’entrata in vigore della suddetta delibera regionale, ci interessa rilevare cosa ha implicato concretamente per il nostro servizio.

• dal 5 novembre 2008 non è stato più possibile accettare vecchia modulistica distribuita precedentemente. Quindi tutti i cittadini che si erano rivolti allo Sportello Socio Sanitario prima di tale data erano in possesso modulistica inutilizzabile e hanno dovuto rifarla ad eccezione della scheda medica

• lo Sportello Socio Sanitario è stato coinvolto nel processo delle rivalutazioni di tutte le cartelle UVG esistenti (in totale 427). Il nostro servizio ha offerto piena collaborazione alla segreteria UVG a sua volta impreparata tale incombenza. Lo Sportello Socio Sanitario gestisce il ‘ritorno’ della schede sociali di rivalutazione concludendo con la trasmissione alla segreteria UVG.

• l’applicazione della D.G.R. 42-8390 coinvolge direttamente lo Sportello Socio Sanitario per le domande di solo assistenza domiciliare per le quali è a suo carico la compilazione della valutazione sociale. Per competenze professionali questo compito spetta esclusivamente all'Assistente Sociale responsabile

E’ superfluo affermare che tale carico di lavoro ha condizionato pesantemente l’attività degli ultimi mesi dell’anno. Le nostre procedure di accoglienza, trasmissione e controllo delle pratiche in corso si sono rallentate. Molte difficoltà per lo Sportello sono derivate dalle diverse modalità e tempistiche di attuazione della nuova normativa da parte dell’ASL TO3 e del Consorzio C.I.S.A.P.

Interazioni con altri servizi. Il rapporto con l’area socio sanitaria del Consorzio si concretizza nella collaborazione con le Assistenti Sociali addette agli anziani e ai disabili. Si lavora con entrambe su un’idea comune in un’ottica di accrescimento delle competenze e di stima reciproca. Gli scambi con l'équipe del NID non sono quotidiani ma riguardano prevalentemente le domande indirizzate alla commissione UVAP. Lo Sportello Socio Sanitario interpella gli operatori del NID ogni qual volta ha bisogno di indicazioni o di un suo parere riguardo le domande che vengono accolte. Nell’anno si sono svolte diverse riunioni congiunte per migliorare la collaborazione.

Il rapporto con le cooperative accreditate è costante e quotidiano. Vi sono contatti telefonici, via e-mail o di persona. C’è un continuo confronto sui progetti da attivare o in corso, sui i rinnovi da inoltrare, sulle scadenze dei buoni di servizi, sui casi ADI, ecc. Le comunicazioni hanno una funzione progettuale ma anche formale. Tutte le comunicazioni riguardanti le persone

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beneficiarie di assistenza domiciliare vengono poste nelle cartelle individuali e danno origine ad una ‘memoria storica’ che permette di ricostruire l’andamento del progetto.

Anche con le Assistenti Sociali delle sedi territoriali vi è un contatto quotidiano che riguarda tutte le domande e progetti in corso. Lo Sportello Socio Sanitario funge da “centrale operativa” in collegamento con gli altri servizi (esempio: commissioni, segreteria UVG) con cui le Assistenti Sociali hanno meno contatti diretti. I contatti con le Assistenti Sociali sono personalizzati e riguardano le singole pratiche, non vi sono occasioni di incontri collettivi con le sedi. A nostro avviso potrebbe essere utile predisporre qualche incontro plenario ‘ad hoc’ in occasioni particolari (ad esempio utilizzando il coordinamento Assistenti Sociali oppure incontri presso singole sedi). I rapporti tra Assistenti Sociali e Sportello Socio Sanitario sono molteplici. Creare delle opportunità in cui confrontarsi su alcune dinamiche o modalità lavorative potrebbe arricchire entrambi i servizi.

Nei mesi di gennaio e febbraio ’08 si è realizzato ‘l’archivio unico’ dell’UVG. Si è trattato di un lavoro che ha coinvolti tutti gli operatori dello Sportello/CISAP e segreteria UVG. La costruzione di un solo archivio con cartella individualizzata, che contiene tutte le informazioni riguardanti la singola persona, è stata una grande conquista. Sostituisce i tre archivi precedenti UVG, CISAP e Sportello socio sanitario e rappresenta la storia di servizio di ogni persona. La collaborazione con la segreteria UVG è particolarmente intensa in alcuni periodi o legati a mansioni particolari. Lo Sportello Socio Sanitario contribuisce in diverse occasioni alla realizzazione di certi mandati, in particolare per tutti gli aspetti che coinvolgono il contatto con il pubblico.

La collaborazione con il servizio infermieristico riguarda sia le richieste di valutazione per le domande UVG che la nostra partecipazione ai progetti in A.D.I. Per quanto riguarda l’A.D.I, lo Sportello socio sanitario valuta positivamente il rapporto con le infermiere ma ravvisa la necessità di incontrarsi, già in passato sono state organizzate delle riunioni congiunte con il servizio ed a nostro avviso sarebbe opportuno organizzare almeno un incontro annuale di verifica.

Nell’arco di tutto l’anno due ragazzi hanno svolto pratica di servizio civile volontario presso lo Sportello, partecipando alle varie attività proposte con interesse e attenzione e dando un valido e proficuo aiuto agli operatori. Le attività che sono state svolte in collaborazione, su indicazione del responsabile e anche autonomamente, naturalmente con la supervisione degli operatori dello Sportello. L’esperienza è stata soddisfacente ed ha fornito allo Sportello un valido aiuto.

L’ambito territoriale del Consorzio.

L’anno 2008 è stato caratterizzato da molti cambiamenti a tutti i livelli – normativi nazionali, regionali, locali; sociali, economico-finanziari, ecc. che hanno visto il Consorzio, nelle sue varie articolazioni, riadeguare continuamente le proprie strutture operative. Tale processo ha comportato non poche fatiche e difficoltà, sia perché nel frattempo si sono continuati ad erogare tutte le prestazioni ed i servizi, mantenuti costanti il livello della progettazione anche per non perdere opportunità finanziarie preziose, mantenuta attiva e costantemente aggiornata la “rete” territoriale tra i diversi soggetti pubblici e privati che vi operano. E’ innegabile che non sempre si sia riusciti a fare tutto ciò con la qualità, continuità, condivisione desiderate e necessarie.

A proposito della manutenzione della “rete”, vale la pena ricordare che l’area assistenza sociale, attraverso le sue varie articolazioni- dalla direzione, ai referenti e componenti degli uffici progetto minori e famiglie e adulti in difficoltà e molti degli operatori delle sedi territoriali costituiscono dei riferimenti attivi per la “rete”, riconosciuti per le competenze e la progettualità messa in campo. Si può parlare di un vero e proprio metodo di lavoro che informa tutti i progetti in corso. Rimandando ad un esame puntuale del documento, ne ricordiamo qui i più significativi: l’Osservatorio sull’Infanzia Maltrattata, il Tavolo Going To sulle problematiche e gli

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interventi a favore della popolazione straniera, il Gruppo di lavoro avviato con il progetto “Ci sei e ci fai” sugli interventi di strada e non rivolti agli adolescenti e giovani.

La Regione Piemonte e la Provincia di Torino hanno poi approvato una serie di atti che offrivano opportunità di sostegno finanziario, a fronte di una progettualità condivisa ed in qualche caso addirittura sancita con protocolli d’intesa, tra i soggetti territoriali dell’Ufficio di Piano di Zona (nel ns. caso Comuni di Collegno e Grugliasco, ASL TO3 e Consorzio) e soggetti del privato sociale ovvero tra Consorzi ed ASL. In pochi mesi (agosto/dicembre 2008) si è così progettato per:

• Progetti sperimentali innovativi per la riorganizzazione dei consultori familiari, al fine di ampliare e potenziare gli interventi sociali a favore delle famiglie

• Attivazione di interventi a sostegno delle gestanti in difficoltà, della maternità e delle donne vittime di violenza

• Sperimentazione di iniziative per il potenziamento dei centri per le famiglie

• Sostegno a famiglie numerose attraverso un Bando pubblico per l’individuazione dei beneficiari di contributi nell’ambito della sperimentazione di iniziative di abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro

• Promozione dell’affidamento familiare (campagna di sensibilizzazione)

• Bando Provinciale per l’aggiornamento e formazione permanente degli operatori sociali in servizio – è stato progettato, tra l’altro, un corso di formazione relativo all’accoglienza delle donne maltrattate. Il corso è stato finanziato e verrà realizzato nell’anno 2009.

A livello “regolamentare”, l’area assistenza sociale ha inoltre lavorato con l’ex ASL 5 (che nel frattempo si è unificata con l’ASL 10 ed è diventata ASL TO3) per confrontare la presa in carico dei minori con problematiche “miste” in previsione dell’imminente istituzione dell’Unità di Valutazione Minori, per riscrivere, adeguandoli e migliorandoli, i protocolli d’intesa e le buone prassi sulle problematiche del Maltrattamento e abuso in danno di minori, sulle Adozioni e sugli Affidi familiari di minori, sulla Mediazione familiare.

Si segnalano altresì alcune attività che, seppur poco conosciute all’esterno e poco costose, hanno rappresentato un valore aggiunto importante per rinforzare e sostenere la professionalità degli operatori sociali che svolgono un lavoro difficile, delicato e poco riconosciuto:

• la supervisione offerta a tutti gli assistenti sociali a tempo indeterminato del Consorzio, come momento elaborativo condiviso, lavoro “sulle emozioni”, sui vissuti degli operatori, finalizzata a creare maggiore vicinanza emotiva e “comunione” all’interno dell’equipe, a migliorare l’integrazione tra le diverse realtà operative, migliorare il “clima”, verso una maggiore serenità, offrire un servizio migliore all’utenza (“operatori che stanno meglio lavorano meglio”). Il 2008 è stato il primo anno di sperimentazione: sono state svolte 10 sessioni di supervisione (circa 1 volta al mese per 10 mesi). Al termine dell’anno è stato somministrato un questionario valutativo agli operatori partecipanti (16/18 persone) e si può dire che la soddisfazione del personale è pressochè unanime, che gli obiettivi sono stati “centrati” anche se ovviamente il loro raggiungimento è in “working progress” e che l’attività si configura come uno strumento prezioso al quale si ritiene di dare continuità;

• la formazione congiunta permanente gestita in collaborazione con il Servizio di Psicologia dell’Età evolutiva, rivolta alle Operatrici Socio Sanitarie (OSS) operanti nelle Cooperative che gestiscono, in convenzione con il Consorzio, i servizi di Assistenza domiciliare, finalizzata ad implementare la professionalità relativamente alla gestione di situazioni di famiglie altamente problematiche con minori.

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CISAP 2006 2007 2008

Persone residenti12 87.216 87.618 87.734

• di cui maschi 42.245 42.336 42.433

• di cui femmine 44.971 45.282 45.301

• di cui stranieri 2.231 2.876 3.267

Persone appartenenti a nuclei in carico 5.834 13 6.37714 7.29715

• di cui maschi / 2.858 3.279

• di cui femmine / 3.519 4.018

• di cui stranieri / 536 741

% persone assistite su residenti 6,68 7,27 8,32

Nuclei residenti. 36.314 37.235 37.61116

Nuclei famigliari in carico 2.32517 2.585 3.02118

% nuclei in carico su residenti 6,40 6.94 8,03

Anziani 65 e oltre residenti 17.164 17.660 18.274

• di cui maschi 7.505 7.723 8.027

• di cui femmine 9.659 9.937 10.247

Anziani appartenenti a nuclei in carico 1.40519 1.53120 1.71721

• di cui maschi / 520 572

• di cui femmine / 1.011 1.145

% anziani su residenti 8,18 8,66 9,40

Minori 0 – 17 residenti 13.436 13.587 13.491

• di cui maschi 6.851 6.919 6.896

• di cui femmine 6.585 6.668 6.595

Minori appartenenti a nuclei in carico 1.37622 1.49323 1.76224

• di cui maschi / 781 933

• di cui femmine / 712 829

12 I dati annuali di popolazione riportati in tabella vengono estratti nel gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dai file trasmessi al Consorzio dalle anagrafi comunali. Occorre dunque precisare che possono subire variazioni a seguito della verifica da parte dell’ISTAT. 13 Di cui 45 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 14 Di cui 48 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 15 Di cui 54 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 16 Di cui 6 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 17 Di cui 20 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 18 Di cui 26 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 19 Di cui 1 seguito centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 20 Di cui 4 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 21 Di cui 7 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 22 Di cui 11 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 23 Di cui 9 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 24 Di cui 11seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni

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• di cui disabili 97 95 99

• di cui maschi / 55 57

• di cui femmine / 40 42

% minori su residenti. 10,24 10,98 13,06

Adulti 18 – 64 residenti 56.616 56.371 55.969

• di cui maschi 27.889 27.694 27.510

• di cui femmine 28.727 28.677 28.459

Adulti appartenenti a nuclei in carico 3.05225 3.35226 3.81827

• di cui maschi / 1.556 1.774

• di cui femmine / 1.796 2.044

• di cui disabili 33128 35729 351

• di cui maschi / 178 190

• di cui femmine / 179 161

% adulti su residenti. 5,39 5,94 6,82

Disabili appartenenti a nuclei in carico 42830 45231 45032

• di cui maschi / 252 247

• di cui femmine / 200 203

ANNO 2008

Ambito Territoriale Totale Cartelle Sociali

Di cui aperte nell’anno

Di cui chiuse nell’anno

ACD 849 210 56

B 347 72 24

E 513 76 47

COLLEGNO 1.709 358 127

F 386 81 46

G 504 123 51

H 396 79 36

GRUGLIASCO 1.286 283 133

EXTRA TERRIT. 21 3 0

TOTALE 3.021 644 260

25 Di cui 33 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 26 Di cui 35seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 27 Di cui 54 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 28 Di cui 6 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 29 Di cui 6 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 30 Di cui 6 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 31 Di cui 6 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni 32 Di cui 3 seguiti centralmente e non attribuiti ai singoli comuni

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Con riferimento ai minori appartenenti ai nuclei familiari in carico si forniscono alcuni dati disaggregati per fasce d’età intermedie:

2005 2006 CISAP

Tot. % su tot % su pop. Tot. % su tot % su pop.

Minori appartenenti a nuclei in carico 1.273 / 9,45 1.376 / 10,24

• di cui nati nell’anno 68 5,34 9,21 76 5,52 10,39

• di cui con età 1 – 10 anni 707 55,54 9,25 659 47,89 8,58

• di cui con età 11 – 13 anni 226 17,75 10,61 205 14,89 9,46

• di cui con età 0 – 13 anni 1.001 78,63 9,52 940 68,31 8,88

• di cui in età 14 – 17 271 21,29 9,17 274 19,91 9,58

2007 2008 CISAP

Tot. % su tot % su pop. Tot. % su tot % su pop.

Minori appartenenti a nuclei in carico 1.493 / 10,98 1.762 / 13,06

• di cui nati nell’anno 46 3,08 6,29 63 3,58 10,21

• di cui con età 1 – 10 anni 768 51,44 9,95 884 50,17 11,45

• di cui con età 11 – 13 anni 244 16,34 10,67 280 15,89 12,18

• di cui con età 0 – 13 anni 1.012 67.78 9,43 1.257 71,34 11,82

• di cui in età 14 – 17 338 22,64 11,83 370 21,00 12,95

In modo analogo si procede per gli anziani:

2005 2006 CISAP

Tot. %su tot %su pop. Tot. %su tot %su pop.

Anziani appartenenti a nuclei in carico 1.467 / 8,82 1.405 / 8,18

• di cui con età 75 e oltre 915 62,37 14,14 918 65,33 13,45

• di cui con età 80 e oltre 642 43,76 19,33 661 47,04 18,81

• di cui con età 90 e oltre 159 10,83 30,00 150 10,67 27,52

• di cui non autosufficienti 640 43,62 / 602 42,84 /

2007 2008 CISAP

Tot. %su tot %su pop. Tot. %su tot %su pop.

Anziani appartenenti a nuclei in carico 1.531 / 8,67 1.717 / 9,40

• di cui con età 75 e oltre 1.050 68.58 14,69 1.168 68,03 16,35

• di cui con età 80 e oltre 732 47,81 19,94 799 46,53 21,77

• di cui con età 90 e oltre 182 11,88 37,06 174 10,13 35,44

• di cui non autosufficienti 691 45,13 / 776 45,20 /

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Gli obiettivi gestionali assegnati (prestazioni essenziali).

Con riferimento al mandato di perseguire la realizzazione del programma del consorzio nel suo complesso e, in particolare, di garantire la fornitura delle prestazioni essenziali di assistenza sociale e socio sanitaria - anche attraverso l’aggiornamento e la revisione del quadro regolamentare e la costante riorganizzazione degli interventi e della struttura operativa – vengono, di seguito, indicati gli obiettivi gestionali assegnati e le relative azioni da realizzare per assicurare, agli aventi diritto, le suddette prestazioni.

1 - Informazione e consulenza corrette e complete alle persone e alle famiglie per la fruizione dei servizi (art. 18, comma 1, lettera h) della L.R. 1/2004).

Sub obiettivo “Primo ascolto”. Garantire il regolare svolgimento dell’attività da parte delle sedi territoriali e la puntuale registrazione delle problematiche presentate e degli esiti dell’ascolto. Aggiornare in tempo reale le cartelle informatizzate d’utenza. Fornire i dati richiesti dalla Direzione alle scadenze previste.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. cittadini ricevuti in primo ascolto sedi territoriali 590 552 563

• di cui cittadini stranieri / 31 45

• di cui di Collegno / 286 280

• di cui di Grugliasco / 266 283

N. registrazioni problematiche presentate 590 552 563

Sub obiettivo “Sportello sociale”. Assicurare il regolare svolgimento dell’attività dello sportello e la puntuale registrazione delle problematiche presentate e degli esiti dell’ascolto. Fornire i dati richiesti dalla Direzione alle scadenze previste. Gestire la convenzione con la Provincia di Torino fornendo i rendiconti alle scadenze previste. Gestire il contratto di affidamento del servizio alla cooperativa sociale “La nuova cooperativa” valutando la possibilità – ove si verificasse la necessità di sostituire l’operatore attualmente addetto – di effettuare il servizio con operatori consortili.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. cittadini ricevuti presso lo sportello sociale 468 496 508

• di cui di Collegno / 223 236

• di cui di Grugliasco / 263 272

N. registrazioni problematiche presentate 468 496 508

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Sub obiettivo “Sportello distrettuale”. Garantire l’implementazione delle attività dello sportello gestito dalla cooperativa sociale “Chronos” secondo quanto previsto nel capitolato di appalto. La puntuale registrazione delle problematiche presentate e degli esiti dell’ascolto. Aggiornare in tempo reale le cartelle informatizzate d’utenza. Fornire i dati richiesti dalla Direzione alle scadenze previste.

Stato di attuazione.

Il 2008 conferma la continua crescita di affluenza allo Sportello. Quest’anno è disponibile un ulteriore dato: allo Sportello Socio Sanitario sono state ricevute fisicamente 3.042 persone (253 al mese in media), la differenza tra passaggi totali e persone fisiche è data da pratiche provenienti da cooperative e servizio sociale. Tale afflusso impegna oramai una persona a tempo pieno durante l’orario di apertura dello Sportello, soltanto nel pomeriggio c’è un leggero calo di affluenza. Nell’anno 2008 lo Sportello ha fatto pervenire all’UVG 608 domande di cui 302 di assistenza domiciliare (nel 2007 erano 220), 184 di ricovero definitivo (nel 2007 erano 123), 99 di assegno di cura (nel 2007 erano 76), 69 di aggravamento (nel 2007 erano 40), 22 per il centro diurno Oasi (nel 2007 erano 20) e 17 per il Centro Diurno Integrato (nel 2007 erano 14), infine 8 di ricovero di sollievo (nel 2007 erano 7). Da questi dati si evince che più della metà delle domande riguardano i servizi domiciliari, SAD e assegno di cura. Le domande di assistenza domiciliare sono predominanti in quanto rispondono in modo immediato alle necessità dei cittadini non prevedendo una lista d’attesa. Oltre al SAD, si nota un incremento importante nelle domande di ricovero definitivo + 50% e di assegno di cura + 30%. Le domande di servizi semi residenziali (centri diurni) e ricovero di sollievo sono pressoché invariate.Nel 2008 sono state accolte allo Sportello socio sanitario 99 domande indirizzate all’UVAP, di cui 35 di assistenza domiciliare.

La gestione dello Sportello Socio Sanitario in capo ad un’unica Cooperativa si è consolidata nel corso dell’anno 2008. E’ aumentata la complessità dell’attività svolta, che oltre all’istruttoria delle richieste inoltrate alle commissioni UVG ed UVAP, comprende tutta una serie d'attività amministrative prima svolte da operatori dell’Area Socio Sanitaria consortile, tra cui:

• la definizione dei buoni di servizio relativamente all’assistenza domiciliare a favore di anziani, disabili, adulti e famiglie in difficoltà (per l’Area Sociale);

• la definizione dei buoni di servizio relativi alla frequenza del Centro Diurno Integrato per anziani parzialmente non autosufficienti;

• la stipula dei protocolli per gli assegni di cura ed il controllo della rendicontazione degli stessi;

• i conteggi per l’integrazione della retta non sanitaria da corrispondere alle strutture per anziani non autosufficienti, in base al nuovo regolamento consortile sui criteri di compartecipazione al costo delle prestazioni socio sanitarie.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. cittadini ricevuti presso lo sportello distrettuale 1.217 1.924 2.517

• di cui di Collegno / 1.139 1.539

• di cui di Grugliasco / 785 978

N. registrazioni problematiche presentate 1.408 2.585 3.610

N. consulenze sportello “informa handicap” 85 90 75

N. opuscoli diffusi sportello “informa handicap” / 30 40

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2 - Superamento delle carenze del reddito familiare e di contrasto della povertà (art. 18, comma 1, lettera a) della L.R. 1/2004);

Sub obiettivo “Promozione formazione e lavoro”. Operare, in ambito territoriale, per la promozione dell’inserimento formativo e lavorativo degli utenti con le modalità in atto e nei tempi indicati dalla Direzione Generale. Predisporre ed attuare – nell’ambito dell’attività di servizio sociale professionale/educativa - i progetti individuali finalizzati al conseguimento dell’autonomia economica degli utenti.

Stato di attuazione.

E’ continuata la collaborazione con il Centro per l’Impiego e con il Patto Territoriale Zona Ovest finalizzata all’inserimento di persone in difficoltà per età, storie personali, genere, in attività pre - lavorative e “formative” (Progetto P.O.R.). E’ continuata la collaborazione con il Comune di Collegno per l’inserimento nei cantieri di lavoro comunali di persone in carico al servizio sociale. E’ iniziata una nuova collaborazione con il Comune di Grugliasco il quale ha previsto, nell’ambito di gare d’appalto per pulizie, manutenzione aree verdi, ecc., l’inserimento di soggetti svantaggiati segnalati dai servizi sia come stagisti, sia come assunzioni vere e proprie.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. iniziative con Ass.lavoro/Polit.sociali 1 1 3

N. iniziative ambito Patto territoriale 3 2 0

N. iniziative Centro Territoriale adulti 1 1 1

N. iniziative C.F.P. locali (no OSS) / / /

N. persone inserite in formazione 2 3 2

N. persone segnalate al Patto territoriale 20 5 9

N. inseriti f.l /cantieri/lsu/coop. 10 15 10

Sub obiettivo “Assistenza economica”. Assicurare il sostegno economico a singoli e nuclei famigliari che dispongono di redditi insufficienti - con i criteri e le modalità previsti dal “Regolamento delle misure di contrasto alla povertà e dei contributi economici assistenziali” - nei tempi indicati dalla Direzione. Assicurare l’erogazione dei contributi per maternità e terzo figlio secondo le modalità ed i criteri fissati dalla normativa di riferimento. Assicurare la gestione dei bandi e l’erogazione dei contributi regionali per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione nei modi e con le scadenze previste. Predisporre le modifiche e gli aggiornamenti regolamentari da sottoporre agli organi deliberanti ove si rilevi l’esigenza e la possibilità di rendere più efficaci gli interventi di sostegno economico.

Stato di attuazione.

L’erogazione di contributi economici viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Sono emerse alcune criticità operative da parte dell’istituto di credito a seguito di modifiche organizzative che hanno di fatto “appesantito” il lavoro dell’ufficio amministrativo centrale dell’area assistenza sociale e prodotto errori. Il Regolamento delle misure di contrasto alla povertà e dei contributi economici – assistenziali è stato modificato in alcuni articoli, in particolare relativamente ai beneficiari stranieri e sono stati aggiornati i parametri con delibera dell’Assemblea consortile n. 3 del 24.04.08. Permangono nodi critici rispetto alla insufficiente copertura assistenziale delle fasce di popolazione adulta disoccupata, inoccupata, difficilmente occupabile, e/o con redditi e lavori molto precari, per i quali sarebbero auspicabili misure su scala nazionale quali il reddito minimo di inserimento o analoghe. Risulta infatti che le misure emergenziali attuate dal governo nell’ultima parte dell’anno per far fronte

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all’aumento della povertà (social card, bonus famiglie, bonus elettricità, ecc) siano di difficile concretizzazione e di incerta efficacia.

L’attività relativa alla gestione del Fondo sostegno al canone di cui all’art. 11 L. 431/98 delegata agli uffici consortili dai Comuni è in continua crescita. Sono stati liquidati nel mese di gennaio 2008 i contributi regionali per il sostegno al canone relativi all’anno 2005. Durante i mesi di aprile e maggio è stato aperto il bando per le nuove domande relative agli anni 2006 e 2007. La pubblicizzazione del bando, oltre che realizzata dai Comuni con l’affissione di manifesti e distribuzione di volantini, avviene capillarmente tramite l’invio del bando e del modulo di domanda al domicilio di tutti i cittadini che hanno presentato domanda al bando precedente, nonché di tutti i cittadini che nel corso dell’anno hanno richiesto informazioni, o sono stati “intercettati” dagli operatori delle sedi territoriali. Intensa è stata l’attività di “verifica preventiva” rispetto a quanto dichiarato dai cittadini nella domanda, che ha comportato modifiche e rimodulazioni dei contributi erogati. A tal proposito sarebbe utile poter intervenire al momento del bando emesso dai Comuni – meglio ancora sarebbe poter interloquire con la Regione – al fine di puntualizzare ogni dettaglio interpretativo e ridurre al minimo le “opacità. Nel mese di gennaio 2009 (data di operatività della Tesoreria, ma attinente all’attività svolta nel corso dell’anno 2008) sono state liquidate somme integrative regionali dei contributi relativi agli anni 2004 (pari al 7,33% del fabbisogno) e 2005 (pari al 2,47% del fabbisogno. Per i dati puntuali si rimanda alla tabella, con la specificazione che il numero degli ammessi è diverso (superiore) al numero dei contributi liquidati per varie motivazioni: le verifiche d’ufficio che a volte portano all’esclusione del richiedente, i decessi (la Regione, nell’ultimo bando, ha escluso la possibilità che questi contributi entrino a far parte dell’asse ereditario in quanto sono rimborsi di spese già coperte), gli importi inferiori ai 15,00 euro che non vengono liquidati come deciso nei bandi comunali.

Nell’autunno, in attuazione della DGR n. 46 – 9264 del 21/07/2008 e n. 57-9723 del 30/09/2008, è stato inoltre aperto un nuovo bando pubblico per l’individuazione dei beneficiari di contributi nell’ambito della sperimentazione di iniziative di abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro, il cui indicatore ISEE non sia superiore ad Euro 29.000,00. A fronte di 77 famiglie residenti con almeno 4 figli, le domande presentate sono state 31 e gli aventi titolo sono 28. La Regione ha recentemente comunicato gli importi erogabili pari ad €. 330 circa a famiglia ed ha rinnovato lo stesso bando per l’anno 2009 con le stesse modalità.

Procede regolarmente la gestione delle istruttorie relative alle domande per gli assegni di maternità e gli assegni al nucleo (con almeno 3 figli minori a carico) che vengono inoltrate poi all’INPS per la liquidazione.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. cartelle economica attive33 290 253 264

• di cui di Collegno / 160 172

• di cui di Grugliasco / 90 92

• di cui extra territoriali / 3 /

N. persone economica in carico 672 556 574

• di cui di Collegno / 354 374

• di cui di Grugliasco / 194 200

• di cui extra territoriali / 8 /

33 Tra le cartelle attive non vengono computati i dinieghi.

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N. Anziani economica in carico 89 70 75

• di cui di Collegno / 52 55

• di cui di Grugliasco / 18 20

• di cui non autosufficienti / 12 21

N. Adulti economica in carico 412 336 338

• di cui di Collegno / 209 214

• di cui di Grugliasco / 123 124

• di cui extra territoriali / 4 /

di cui disabili 61 53 48

N. Minori economica in carico 171 150 161

• di cui di Collegno / 93 105

• di cui di Grugliasco / 53 56

• di cui extra territoriali / 4 /

di cui disabili 12 10 12

N. indigenti beneficiari ticket pasti 7 19 10

Persone beneficiarie esenzione sanitaria 14 22 26

• di cui di Collegno / 15 12

• di cui di Grugliasco / 7 9

N. cartelle assegni maternità in carico 96 77 82

• di cui di Collegno / 44 44

• di cui di Grugliasco / 33 38

N. persone assegni maternità in carico 392 320 336

• di cui di Collegno / 188 180

• di cui di Grugliasco / 132 156

N. cartelle terzo figlio in carico 66 70 67

• di cui di Collegno / 33 40

• di cui di Grugliasco / 35 26

• di cui extra comunali / 2 1

N. persone terzo figlio in carico 347 370 349

• di cui di Collegno / 185 218

• di cui di Grugliasco / 176 126

• di cui extra comunali / 9 5

N. cartelle integrazione affitti in carico 644 628 625

• di cui di Collegno / 387 363

• di cui di Grugliasco / 237 256

• di cui extra comunali / 4 6

N. persone integrazione affitti in carico 1.367 1.265 1.263

• di cui di Collegno / 751 709

• di cui di Grugliasco / 501 538

• di cui extra comunali / 13 16

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Sostegno al canone di affitto

COLLEGNO

Anno Attribuzione Regionale

Co Finanziamento comunale

Totale Regione + Comune

n° famiglie che hanno fatto richiesta di

contributo

n° famiglie che hanno ricevuto il

contributo

2004 € 311.805,28 € 50.000,00 € 361.805,28 537 383*

2004 Integrazione a saldo € 60.666,05 374 *

2005 € 389.653,19 € 50.000,00 € 439.653,19 550 385*

2005 Integrazione a saldo € 20.067,92 327*

2006 € 377.006,55 € 100.000,00 € 477.006,55 542 407

2007 € 52.000,00 561

NOTA * I beneficiari hanno ricevuto due liquidazioni in tempi diversi

Sostegno al canone di affitto

GRUGLIASCO

Anno Attribuzione Regionale

Co Finanziamento comunale

Totale Regione + Comune

n° famiglie che hanno fatto richiesta di

contributo

n° famiglie che hanno ricevuto il

contributo

2004 € 186.944,55 € 25.500,00 € 212.444,55 366 244

2004 Integrazione a saldo € 36.846,24 235

2005 € 263.236,19 € 27.750,00 € 290.986,19 379 263

2005 Integrazione a saldo € 13.723,07 225

2006 € 235.660,56 € 29.800,00 € 265.460,56 369 260

2007 € 32.210,00 384

NOTA * I beneficiari hanno ricevuto due liquidazioni in tempi diversi

Sub obiettivo “Microcredito d’emergenza” e “Asset Building”.

Proseguire la sperimentazione delle iniziative volte al finanziamento di prestiti ed alla promozione del risparmio responsabile nell’ambito del “Programma triennale di politiche pubbliche di contrasto alla vulnerabilità sociale e alla povertà” attivato dalla Provincia di Torino.

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Svolgere le funzioni coordinamento della sperimentazione nell’ambito dell’ufficio di piano del Piano di Zona nel quale sono rappresentati i Comuni associati. Proseguire la sperimentazione dell’azione Asset Building – costruzione del patrimonio personale - all’interno del Progetto “Fragili orizzonti” promosso e finanziato dalla Provincia di Torino nell’ambito del programma triennale di politiche pubbliche di contrasto alla vulnerabilità sociale ed alla povertà. Svolgere le funzioni coordinamento della sperimentazione nell’ambito dell’ufficio di piano del Piano di Zona nel quale sono rappresentati i Comuni associati.

Stato di attuazione.

Si è continuato il lavoro interistituzionale con i Comuni di Collegno e Grugliasco, in partenariato con la Provincia di Torino e Banca Etica, che ha attivato la sperimentazione delle azioni di microcredito personale e di sostegno al risparmio ed al consumo responsabile all’interno del Programma Triennale Provinciale di contrasto alla vulnerabilità sociale ed alla povertà denominato “Fragili Orizzonti”. E’ stata avviata la campagna di pubblicizzazione con la distribuzione del materiale messo a disposizione dalla Provincia. Per quanto riguarda la misura denominata Asset Building (costruzione del patrimonio personale), le famiglie che hanno aderito a tale percorso sono state 20, individuate tra quelle che hanno presentato domanda per l’assegno di maternità per il primo figlio e famiglie con bimbi piccoli che frequentano i nidi comunali. Si sono svolti gli incontri di formazione ed è in corso la liquidazione da parte di Banca Etica dei contributi. Per quanto riguarda il microcredito, a fronte di un insufficiente numero di domande, si è provveduto alla modifica dei bandi comunali per “allargare” la fascia reddituale dei potenziali beneficiari. Il prestito può essere richiesto per sostenere le seguenti spese: per la salute, per l’abitazione, per la formazione scolastica e/o professionale, per spese legate ad eventi familiari improvvisi.

Sub obiettivo “Progetti integrati”. Promuovere ed attuare, nell’ambito territoriale del Consorzio, in collaborazione con gli altri soggetti istituzionali e del privato sociale competenti (Centro per l’Impiego, Comuni, Cooperative Sociali, Associazioni di volontariato, ecc.), progetti integrati finalizzati alla prevenzione, al recupero ed al reinserimento sociale rivolti a settori di popolazione in situazione di rischio o di disagio con riferimento all’obiettivo di assicurare il sostegno economico contrastando la povertà. L’obiettivo deve essere perseguito in particolare nell’ambito delle attività di pianificazione zonale (Piano di Zona) e del Patto Territoriale Zona Ovest. Progettare, presentare, gestire - in collaborazione con i soggetti individuati per la realizzazione -, rendicontare nell’ambito dell’ufficio di piano del Piano di Zona, le iniziative in materia di popolazione straniera relativamente al bando provinciale. In particolare occorre operare per dare continuità al progetto “TUTTINRETE” ricercando i finanziamenti necessari.

Stato di attuazione.

Si è partecipato, nell’ambito dell’Ufficio del Piano di Zona, al Bando Provinciale 2008 e si è elaborato un unico progetto di concerto con i Comuni di Collegno e di Grugliasco ed in accordo con l’ASL TO3 Distretto di Collegno, denominato TUTTINRETE 2008, in continuità ed integrazione - implementazione al Progetto TUTTINRETE dell’anno 2007. Il progetto ha come obiettivi: raccogliere ed elaborare, aggiornandoli, i dati ufficiali ed informali sulla presenza degli stranieri sul territorio producendo un nuovo Rapporto di ricerca; diffondere le informazioni sui servizi sociali, assistenziali, sanitari ed educativi nei territori di Collegno e Grugliasco nelle principali lingue straniere ed utilizzando il web, al fine di rendere i servizi più accessibili (si è implementata la traduzione della guida anche in lingua cinese); continuare a gestire la rete dei soggetti istituzionali e non che operano sul territorio attraverso il “Tavolo Going to”, rafforzandone ed ampliandone la struttura; implementare le conoscenze degli operatori del territorio (Comunali, dell’ASL, delle Scuole, del Consorzio) sulla tematica immigrazione proponendo un breve corso di formazione e aggiornamento.

All’inizio del mese di marzo 2009 è stato pubblicato sul sito web del CISAP il report di ricerca “Osservatorio permanente sulla presenza di cittadini stranieri a Collegno e Grugliasco 2008” (il report è consultabile e scaricabile sul sito web del CISAP) e la guida tradotta in 6 lingue, consultabile e scaricabile dal sito web ed aggiornata 3 volte l’anno.

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Sub obiettivo “Raccordi con il volontariato”. Coordinare gli interventi consortili finalizzati al sostegno economico di singoli e nuclei con l’attività svolta dalle numerose associazioni con le quali si intrattengono rapporti, regolati da convenzioni e non (l’Ufficio Pio S. Paolo, la Croce Rossa, la Caritas e le S. Vincenzo parrocchiali, il Centro d’Ascolto Frassati, il Centro Aiuto alla Vita, ecc.).

Stato di attuazione.

Continuativi e costanti sono i rapporti con le associazioni di volontariato, con le quali si hanno collaborazioni attive su diversi progetti rivolti ad utenti. Oltre al rapporto convenzionale già in atto da anni con l’Associazione Centro d’Ascolto P.G. Frassati, il CdA ha approvato l’erogazione di un contributo alla stessa per sostenere le attività del Progetto Camminare con te, che svolge un utilissimo servizio di accompagnamento di persone sole, anziane, con problemi presso strutture ospedaliere e ambulatoriali.

3 - Mantenimento al domicilio delle persone e sviluppo della loro autonomia (art. 18, comma 1, lettera b) della L.R. 1/2004)

Sub obiettivo “Assistenza domiciliare accreditata”. Assicurare il funzionamento del sistema di fornitura dei servizi incentrato sullo “sportello distrettuale” e sulla valutazione preventiva/predisposizione dei progetti individualizzati a cura delle competenti Unità di Valutazione. Se necessario si dovrà rivedere l’impianto regolamentare ed organizzativo dei servizi che dovranno operare garantendo la continuità degli interventi. Diminuire il tempo medio di giacenza dei progetti in fase istruttoria. Operare per un aumento delle ore settimanali medie per assistito.

Potenziamento dell’attività a favore di nuclei familiari con minori ed adulti in difficoltà, in risposta alle esigenze provenienti dalle sedi territoriali. Formazione congiunta permanente alle operatrici OSS individuate dalle 4 cooperative accreditate sugli indicatori di osservazione dei minori, soprattutto neonati, in collaborazione col Servizio di psicologia dell’età evolutiva.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. I tempi medi di giacenza dei progetti in fase istruttoria sono condizionati dal completamento delle istruttorie che coinvolgono i servizi sanitari per le domande alle Unità di Valutazione Geriatrica e dell'Attività e partecipazione. In particolare l'applicazione della nuova cartella, come da Dgr 42/2008, richiede tempi più lunghi per l'attivazione dei progetti.

Il Servizio di Assistenza Domiciliare è stato implementato attraverso le “Linee guida sulla sperimentazione di interventi di promozione e sostegno della domiciliarità a favore di persone e famiglie in carico al servizio sociale territoriale per problematiche socio - assistenziali” deliberate dal C.d.A già nel 2007. La sperimentazione, facente capo ai Progetti Minori e loro Famiglie ed Adulti in difficoltà, prevede che l’assistenza domiciliare non sia una prestazione fornita su richiesta del cittadino ma proposta dal servizio sociale delle sedi territoriali all’interno di un più complesso progetto di aiuto in favore di nuclei famigliari con gravi problematiche sociali. Sono confluiti in questi interventi anche le attività di assistenza domiciliare avviate anni addietro con il progetto “Madri si diventa”.

Nel 2008 sono stati seguiti 10 minori, con interventi appartenenti alle seguenti tipologie:

♦ accompagnamento del minore casa-scuola e scuola –casa oppure scuola-Centro Diurno

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♦ accompagnamento del minore, se il genitore è impossibilitato o scarsamente motivato, dallo psicologo infantile dell’ASL

♦ supporto al genitore nella cura del ménage familiare (cura ambiente domestico, cura igiene personale dei bambini, cura della loro alimentazione ecc..)

♦ verifica, monitoraggio e sostegno delle capacità genitoriali nella quotidianità, soprattutto con neonati, a fronte di elementi di possibile pregiudizio per il minore e rilevazione di ulteriori elementi, per garantire la tutela del minore stesso.

Ogni nucleo familiare ha beneficiato in media di interventi pari a circa 5 ore settimanali, tranne 2 situazioni nelle quali si è reso necessario un intervento più massiccio di circa 10 ore settimanali. E’ stata avviata una formazione congiunta permanente, in collaborazione col Servizio di psicologia dell’età evolutiva, rivolta alle operatrici OSS individuate dalle cooperative accreditate per seguire i minori, su tematiche concordate: gli indicatori di osservazione di elementi di rischio e pregiudizio nei minori, soprattutto neonati; gli allontanamenti di minori; gli indicatori di rischio per le madri; la difficoltà di conciliare ruolo di sostegno e ruolo di controllo; l’autorevolezza dell’operatore, ecc.

Dai dati forniti per la relazione di consuntivo, risultano pressoché costanti le richieste di 34valutazione dei progetti assistenziali all’Unità Valutativa Geriatrica: la valutazione da parte della commissione continua a determinare una selezione in base alla gravità sanitaria delle situazioni affrontate. In linea generale si sono modificate le tipologie di progetto prevalenti: a parità di ore di intervento erogate, sono nettamente cresciute le ore di operatore OSS, il che ha portato anche ad una riduzione delle altre figure professionali impiegate presso le Cooperative concessionarie. L’incremento esponenziale delle ore OSS ha probabilmente influito anche sull’aumento della spesa relativa all’assistenza domiciliare. Ciò porta a riflettere sull’opportunità di far passare in commissione tutte le situazioni di anziani parzialmente non autosufficienti seguite con progetti di assistenza domiciliare, anche quelle connotate da una minore compromissione delle condizioni sanitarie (magari seguite da anni dal servizio sociale territoriale con interventi diversificati ed orientati a mantenere relazioni sociali ed autonomie residue).

Nel 2008 vi è stato un importante cambiamento, frutto di riflessioni da parte di tutti gli operatori, a tutti i livelli ed appartenenti ai vari servizi. Ad aprile 2008 è stata sancita l'estensione della durata dei progetti SAD da 6 mesi ad un anno. L’allungamento della durata dei progetti ha avuto lo scopo di snellire sia il lavoro della commissione NIA/UVG sia dello Sportello socio sanitario che segue tutte le pratiche di rinnovo. La durata massima di un anno non è prevista per situazioni connotate da fragilità ed è sempre modificabile in caso di mutamenti dei bisogni.Ciò ha determinato un effettivo snellimento delle procedure e dall’attività sia dello Sportello che della commissione U.V.G e degli altri soggetti coinvolti nella definizione dei PAI (assistenti sociali, CISAP e Cooperative).

Le Cooperative concessionarie del servizio nella maggior parte delle situazioni hanno adottato una modalità di scambio e confronto tra loro, nei confronti delle sedi territoriali e dello Sportello: rispetto a quest’ultimo soggetto, la collaborazione a livello tecnico, progettuale ed organizzativo risulta essere ormai strutturata e continua. Poiché la tenuta dei rapporti è principalmente in capo allo Sportello, l’assistente sociale responsabile dell’ufficio anziani consortile rileva in qualche modo una maggiore “lontananza” dalla realtà delle Cooperative concessionarie, e quindi dal territorio e dalle caratteristiche dell’utenza.

34 Le note seguenti sono tratte dalle relazioni dell'Assistente Sociale Responsabile Progetto Anziani, dello Sportello Integrato Socio-sanitario Cooperativa Chronos e delle cooperative concessionarie SAD (Il Margine, Valdocco, Progest e Nuovo Cammino)

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Si nota una flessione dei progetti di assistenza domiciliare approvati solo dal CISAP. Sono 80 e la diminuzione di tale progetti negli anni è determinata da un graduale e sistematico passaggio alla valutazione dell'UVG. Molti dei progetti CISAP erano progetti con una valenza ‘sociale’ e non solo sanitaria e comprendevano quindi diversi interventi esempio OSS più colf, badanza, ecc. Con la domanda di rinnovo presentata all’UVG spesso si assiste ad una riduzione del progetto specialmente delle ore colf. Questo ‘fenomeno’, se così vogliamo chiamarlo, spesso non viene condiviso dagli operatori sociali che continuano a credere nel valore assistenziale della cura dell’ igiene ambientale inserito in un progetto globale di supporto. Spesso la prima cosa che l’anziano perde è la capacità di tener pulita la casa. Tale pensiero viene condiviso anche dagli operatori delle Cooperative che spesso sono costrette ad utilizzare l’intervento OSS per affrontare le esigenze di igiene ambientale. Per il 2009 è auspicabile che si possa aprire uno ‘spazio di pensiero’ per riflettere sul ‘peso’ dei progetti di assistenza domiciliari per poter meglio distinguere quali sono di competenza del NIA/UVG quindi separare progetti con diritto di riconoscimento di quota sanitaria e progetti che rispondano ai bisogni generali della persona anche di valore più sociale.

Nel 2008 si è modificato l’organizzazione dello Sportello Socio Sanitario dedicando un operatore ai progetti in ADI. Si è verificato che tale risoluzione ha permesso di facilitare i rapporti con le infermiere delle cure domiciliari ASL, che hanno una sola figura di riferimento traendone vantaggio anche per lo Sportello. La responsabilità dell’attivazione dei progetti ADI risulta meno dispersiva se seguiti da una sola persona. E’ ovvio che tutti gli operatori sostituiscono prontamente la responsabile durante la sua assenza. La specificità dei progetti ADI comporta l’attivazione ‘il più possibile’ immediata da parte delle cooperative ed una durata mediamente breve (a volte solo alcuni giorni) dei progetti. Vi è stato un incremento notevole sia delle segnalazioni ADI sia dei progetti attivati. Nel 2008 sono state erogate 4.180 ore di assistenza domiciliare in A.D.I.

Cooperativa il Margine. Si può dare per concluso il lavoro di consolidamento delle relazioni con l'utenza assistita e le famiglie di riferimento, soprattutto quelle di nuova acquisizione con il passaggio alla competenza per lotti, Anche da punto di vista dell'organizzazione del lavoro e delle risorse si può dare per acquisita la stabilizzazione nel rapporto con il territorio a fronte di una ormai consolidata competenza territoriale. Si è raggiunto un buon equilibrio tra operatività e qualità del servizio erogato. Non altrettanto si può dire dal punto di vista strettamente quantitativo: nel complesso il numero di casi in carico si è ulteriormente ridotto, e nell'ambito della contrazione del servizio anche la tipologia delle prestazioni erogate ha avuto modifiche. Si può notare una diminuzione sistematica sia di ore non professionali che di ore OSS e una riduzione percentuale delle prestazioni non professionali a favore delle prestazioni OSS. In corrispondenza di evidenzia un aumento esponenziale del 20% delle ore di prestazione di ADI. Rispetto agli aspetti socioeconomici della qualità di vita dell'utenza seguita, è importante segnalare che si rileva un notevole aumento delle persone in condizione di grande isolamento sociale e situazione economica precarie, spesso con rete familiare o di supporto fragile o assente. Gli anziani ultra 65enni rappresentano la grande maggioranza dell'utenza, (il 78,57 del totale) e di questi ben il 99% non è autosufficiente. La stragrande maggioranza delle persone prese in carico risiede nel territorio del lotto di appartenenza, rimangono alcuni utenti residenti in lotti differenti che non sono passati ad altre cooperative a causa della loro gravità/particolarità. L'équipe è formata da 20 operatori di cui 7 residenti nei Comuni consorziati.

Cooperativa Valdocco. Da un confronto con l'anno precedente si rileva una variazione sul genere dell'utenza seguita: si sono dimezzati gli anziani in carico di sesso maschile mentre c'è stato un incremento del 50% degli anziani di sesso femminile, rimane invariato il dato di presa in carico della restante tipologia adulti e disabili, se si esclude un nuovo caso di minore disabile, rilevato per competenza territoriale. La cooperativa mantiene in media lo stesso numero di utenti acquisiti nella fase di avvio del 2007. Si nota una crescita di ore servizio erogate, ciò è dovuto alla rivalutazione dei progetti da parte delle commissioni competenti. Le prestazioni sono erogate tutte in fascia oraria compresa tra le 7,30 e le 19. Non sono pervenute richieste di prestazioni né in altre fasce orarie né nei giorni prefestivi e festivi. La maggiore richiesta è nelle fasce orarie mattutine, anche quanto non sono necessari interventi volti ad attività strettamente connesse alla cura della persona. Nell'arco dell'anno alcuni cittadini del territorio si sono rivolti

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alla cooperativa in forma privata (3), ed hanno fatto richiesta di servizi assistenziali di cui tuttora usufruiscono. Al fine di garantire l'indispensabile continuità nel rapporto con il cliente il coordinatore del servizio è impegnato a organizzare i turni di lavoro in modo da assicurare di norma un rapporto personalizzato e la minor rotazione possibile di personale a domicilio. Il numero complessivo di operatori occupati è di 14 di cui 2 di nuova assunzione (indice di turnover 17,85, indice di permanenza 71,42). La cooperativa ha ospitato presso il servizio 4 stagisti in formazione, affiancandoli alle OSS. L'attività di formazione è stata ben accolta dagli utenti del servizio.

Cooperativa Progest. Si sono mantenute sostanzialmente stabili le ore erogate per il servizio OSS e di Assistenza, mentre sono diminuite (confermando un dato già sottolineato l’anno scorso) le ore di servizio colf. Continua la presenza della maggior parte degli interventi nelle stesse fasce orarie (soprattutto al mattino dalle 8,30 alle 9,30), dovuta al fatto che nella quasi totalità i Progetti Assistenziali Prevedono igiene personale e alzata. Come già evidenziato in premessa, sono ulteriormente diminuite le ore colf, che sono ad oggi una media di circa 25 la settimana, mentre quelle di assistenza sono circa 13 settimanali. La cooperativa riesce a garantire il servizio, anche in caso di assenza per mutua e ferie, e a dare un sufficiente numero di ore agli operatori, creando sinergie con le équipe di altri territori, ma l’esiguità delle ore (nel caso dovessero ulteriormente diminuire) potrebbe creare problemi nell’organizzazione del servizio stesso. Per quanto riguarda il rapporto con la sede territoriale del consorzio, si sono evidenziati alcuni aspetti critici, non certo dovuti a responsabilità delle assistenti sociali ma piuttosto allo scarso numero delle stesse. Attualmente sono infatti presenti solo due assistenti sociali (di cui 1 a part-time) e questo rende difficoltosa l’individuazione di punti di riferimento stabili rispetto agli utenti che noi seguiamo, oltre che un’efficace collaborazione quando si devono fare i rinnovi di contratto. È inoltre problematico organizzare momenti d'incontro strutturati, che permetterebbero, oltre ad un confronto continuo, la messa in atto di sinergie e di un lavoro di rete che veda coinvolte anche le realtà (associative e non) presenti sul territorio.

L’introduzione della nuova modulistica ha creato alcune difficoltà, soprattutto per lo scarso numero di informazioni che ormai pervengono alla cooperativa quando s'inizia un caso nuovo. Altra difficoltà riscontrata è stata la produzione della documentazione richiesta per le pratiche UVG: i clienti e i loro familiari hanno, infatti, in molti casi avuto difficoltà nella sua compilazione e posto delle resistenze nel dare tutte le informazioni richieste. Pur se in misura minore rispetto agli anziani, si sono avute ore di intervento con adulti in difficoltà, disabili e minori, il ché ha permesso agli operatori di confrontarsi con situazioni differenziate, e di acquisire ulteriori competenze rispetto a quelle necessarie per l’intervento rivolto a persone anziane. Proprio per la tipologia della maggioranza dei clienti seguiti (anziani con familiari presenti), si è andato consolidando il rapporto con le famiglie, che sono diventate un attore importante nell’erogazione del servizio.

La coordinatrice del servizio è per i familiari un importante punto di riferimento, in quanto disponibile a rispondere alle loro richieste, ma anche ad ascoltare le difficoltà e le esigenze che si presentano; d’altra parte le famiglie sono spesso mediatrici tra gli operatori, l’organizzazione del servizio e i bisogni espressi dai clienti. Come già detto rispetto al 2007, la concentrazione degli interventi su un’area territoriale delimitata, ha reso più agevole il lavoro agli operatori, con un minor uso dell’auto e una riduzione dei tempi di spostamento tra un domicilio e l’altro. Inoltre, la vicinanza tra l’Agenzia e la Sede Territoriale del Consorzio, facilita sicuramente i rapporti tra la Cooperativa e gli Assistenti Sociali, pur con gli aspetti critici sopra evidenziati.

Vengono ad oggi impiegati 10 OSS, 1 colf e 1 assistente di base, tutti a part time. Nell’anno 2007 non si è avuto turnover, tranne che per sostituzioni dovute a maternità ed assenze per ferie. E' importante sottolineare come 6 OSS e il personale non qualificato siano residenti a Grugliasco, e gli altri operatori vivano in territori immediatamente limitrofi (Rivoli, Collegno, Pianezza) La vicinanza al posto di lavoro sicuramente è un valore aggiunto per gli operatori, che riescono a conciliare più agevolmente vita lavorativa e familiare, ma riteniamo abbia anche una ricaduta positiva per quanto riguarda la qualità del lavoro stesso (conoscenza approfondita del territorio e delle risorse in esso presenti, maggiore flessibilità negli orari di lavoro). Possiamo definire il 2008 come un anno di assestamento nell’organizzazione e nell’erogazione del

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servizio. D’altra parte riteniamo che, senza un’attenzione e una riflessione costante sul tipo di servizio che viene erogato, sui bisogni (espressi e non) dei clienti e dei loro familiari, sugli scenari più complessivi in cui ci si trova ad operare, si corra il rischio di non cogliere fino in fondo i cambiamenti che avvengono e di non attrezzarsi per dare risposte adeguate. La cooperativa, e il servizio di assistenza domiciliare, si sforza di compiere questa riflessione, ma riteniamo sia importante che la stessa avvenga anche in occasioni di confronto strutturato con le altre parti coinvolte: il Consorzio (sia a livello centrale che con il coinvolgimento delle sedi territoriali), l’ASL, lo Sportello, le altre cooperative accreditate.

Cooperativa Nuovo Cammino. Dai dati di servizio si evidenzia che, nell’anno 2008 si è verificato un aumento di ore per quanto riguarda il servizio OSS e quello A.D.I., mentre le ore sia di pulizie che di badanza sono ulteriormente diminuite. Possiamo inoltre notare come nell’anno in oggetto si è avuto un incremento di ore, ma una diminuzione dei casi rispetto all’anno precedente. Il 2008 è stato il secondo anno di applicazione del nuovo appalto che ha portato per alcuni versi ad una stabilizzazione delle procedure dell’erogazione del servizio. Lavorare in un unico territorio ha certamente comportato un consolidamento della nostra Agenzia sulla zona di nostra competenza e ha permesso di farci conoscere come servizio, nonostante il trasferimento della nostra sede da via San Massimo a Via Catania: le persone conoscono la nostra cooperativa e spesso si rivolgono a noi per avere informazioni su come poter accedere ai servizi che eroghiamo.

Nel 2008 l’aumento di ore OSS e ADI ha permesso alla cooperativa l’assunzione di 2 persone, mentre la continua diminuzione di ore di pulizia e badanza, che si sta verificando in modo costante e continuativo, ci metterà in condizione di dover riflettere e rivedere l’organico delle persone da noi assunte. Per quanto riguarda gli orari degli interventi le ore di maggior richiesta sono quelle nella fascia mattutina dalle ore 8.00 alle 10.30 per attività di igiene personale ed alzata: proprio per questo motivo la maggior parte del personale è assunta part – time al mattino, in modo da permettere la copertura di molti interventi nella stessa fascia oraria. La maggior parte dei casi seguiti sono di anziani non autosufficienti, vi sono 6 casi di minori per quanto riguarda il progetto “Adulti e minori in difficoltà” che continuano ad essere seguiti da due OSS con esperienza maturata nel precedente progetto di “Madri si diventa”, 4 situazioni di minori disabili.

Rispetto al passato sono aumentati gli “utenti” seguiti dall’A.S. e diminuiti i “clienti”, probabilmente perché sono aumentati i casi che richiedono, per svariati motivi, l’intervento del servizio sociale per poter far fronte ai loro bisogni e problematiche. Attualmente l’organico del servizio di assistenza domiciliare è composto da 13 OSS (12 donne ed 1 uomo) di cui 11 assunti a tempo indeterminato e 2 a tempo determinato, 4 operatrici per il servizio colf ed 1 per il servizio di badanza, inoltre vi è 1 referente che effettua anche servizio di assistenza domiciliare e 1 responsabile di servizio. Nel complessivo 2 persone sono assunte a tempo pieno e 18 a part-time che variano dalle 20 alle 35 ore settimanali. La maggioranza del personale (18) abita nei comuni di Collegno, Grugliasco, Rivoli. L’équipe di lavoro continua ad essere stabile nel tempo, 2 persone hanno lasciato il servizio, una per motivi personali e 1 perché passata temporaneamente ad altra cooperativa.

I rapporti con il servizio sociale di zona (ACD) sono di collaborazione e sinergia soprattutto quando viene richiesto un monitoraggio approfondito su situazioni particolari, in alcuni casi sono stati fatti incontri singoli tra OSS e Assistente Sociale di riferimento. Riteniamo che tutto questo permetta un confronto diretto su tutte le questioni inerenti la gestione dei singoli casi ed anche del pezzo che riguarda la gestione sulla parte burocratica. Lavorare su un territorio più circoscritto permette un’ottimizzazione degli interventi e degli spostamenti più brevi per gli operatori che in questo modo possono utilizzare in modo minore l’auto. Aver portato i rinnovi a scadenze annuali e dilazionati nell’arco dell’anno permette di effettuarli nei tempi richiesti.

L’importanza che viene data da parte della Commissione UVG alle relazioni di aggiornamento sui singoli casi, ha fatto sì che tutti gli operatori la considerino sempre più uno strumento che permette di potersi esprimere e descrivere la propria metodologia di lavoro, gli obiettivi

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eventualmente raggiunti, rendere concreto il loro operato in modo che sia visibile anche al di fuori della cooperativa.

Il periodo più difficoltoso di quest’anno, crediamo sia stato dato dall’introduzione della nuova modulistica regionale per le pratiche che devono essere esaminate dalla Commissione UVG: rifare le schede mediche e l’autocertificazione dei redditi ha comportato alcune difficoltà con i clienti ed i loro parenti, che richiedevano spiegazioni e non riuscivano a capire a cosa servisse la conoscenza della loro situazione reddituale nella richiesta del servizio di assistenza domiciliare. La nuova scheda sociale ci crea alcune difficoltà, soprattutto quando si tratta di casi di nuova attivazione, poiché la struttura a “crocette” rende difficoltoso capire eventuali problematiche che possono essere importanti per l’OSS che si reca la prima volta al domicilio di una persona: poter avere anche una parte più descrittiva renderebbe superabile questo inconveniente.

Con lo Sportello socio sanitario i rapporti sono di collaborazione e sostegno per quanto riguarda i rinnovi e l’attivazione di nuovi casi, le difficoltà incontrate riguardano il variare della nuova modulistica che ha richiesto un confronto costante con gli operatori dello Sportello per evitare doppioni o per sapere in caso di rinnovo la documentazione mancante. Quello che riteniamo sia mancato quest’anno rispetto al 2007 sono degli incontri strutturati tra tutti i vari attori che operano sul servizio di Assistenza Domiciliare, sono stati fatti alcuni incontri con gli operatori dello Sportello ma unicamente su nuova modulistica e parti burocratiche, sono mancate rispetto al passato incontri di confronto sulla gestione, modalità di erogazione, ecc. Sarebbe interessante poter effettuare degli incontri di conoscenza e scambio di opinioni anche con la componente sanitaria e le varie commissioni.

Indicatori attività 2006 2007 2008

Tempo medio “giacenza” progetti coop. 15 20 30

% di prese in carico su richieste 100% 99% 99%

N. persone in carico 356 402 390

• di cui residenti a Collegno / 234 255

• di cui residenti a Grugliasco / 168 135

N. anziani in carico 297 336 315

di cui non autosufficienti 264 300 286

% non auto su totale anziani 89% 91,46% 91%

N. progetti valutati per SAD/UVG 204 254 245

di cui approvati 199 241 241

di cui con quota sanitaria 30 59 73

N. adulti in carico 3 9 13

N. disabili adulti in carico 44 38 37

N. minori in carico 5 10 10

N. minori disabili in carico 7 9 15

N. complessivo disabili in carico 51 47 52

% 65 e oltre seguiti su popolazione 1,73% 1,95% 1,72%

N. ore assistenza erogate 47.42835 55.72536 53.40537

35 Si precisa che le ore di intervento ADI (3.241 nell’anno per 71 casi) non compaiono nel conteggio in quanto totalmente a carico ASL (sia per quanto attiene alla definizione dei progetti che per il pagamento).

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N. ore medie mensili 3.952,33 4.644 4.450

N. ore medie settimanali 912,07 1.071 1.027

N. ore medie giornaliere 129,93 152 146

N. ore medie annue per assistito 133,22 139 137

N. ore medie mensili per assistito 11,10 11,5 11,4

N. ore medie settimanali per assistito 2,56 2,6 2,6

Assistenza domiciliare integrata Segnalazioni Riunioni Attivazioni

2006 140 50 70

2007 123 85 72

2008 176 96 94

Sub obiettivo “Assistenza domiciliare autogestita”. L’obiettivo di estendere la fornitura di “assegni di cura” deve essere perseguito in connessione con il precedente. In particolare devono essere individuati criteri regolamentari e modalità operative che assicurino all’utenza la mediazione nell’individuazione dell’assistente (da assumere direttamente o tramite agenzie che forniscono personale assistenziale) ed il supporto da parte della rete di cura locale in caso di difficoltà. Rimane inoltre valido l’obiettivo di inserire nella rete delle assistenze autogestite le persone in uscita dai corsi brevi territoriali per assistenti familiari (eventualmente istituendo appositi “albi fornitori”). Andrà data piena attuazione al nuovo regolamento l’erogazione degli “assegni di cura” ed andranno stipulati nuovi accordi con la direzione del distretto per il finanziamento delle attività. Andrà in ogni caso esperita ogni iniziativa utile ad ampliare il numero di “assegni di cura” erogati nell’anno.

Stato di attuazione.

Come noto l’erogazione degli assegni di cura è condizionata dal budget sanitario. Si registra un notevole aumento della domanda a fronte di un incremento limitato degli utenti presi in carico. Di qui la formazione di una lunga lista d’attesa. In applicazione del nuovo regolamento, le quote sanitarie degli assegni vengono erogate senza considerare il reddito dell’utente.

Durante l’ultimo anno, è stato applicato il nuovo regolamento sperimentale per l’erogazione degli assegni di cura, che ha individuato due percorsi possibili alternativi al ricovero in struttura per gli utenti anziani non autosufficienti (secondo l'intensità delle cure necessarie), ed importi economici differenziati da erogare alle famiglie. E’ stata data una maggiore definitezza all’impianto procedurale per l’attivazione, il monitoraggio e le eventuali modifiche dei progetti. In particolare il NIA è coinvolto anche nella fase immediatamente precedente all’erogazione dell’assegno, poiché gli operatori si recano al domicilio degli anziani al fine di rivalutare la situazione (anche perché spesso si tratta di casi in lista d’attesa da almeno due anni, peraltro le condizioni complessive possono essere mutate notevolmente).

Dal mese di dicembre 2008 è stato inoltre possibile attivare ulteriori 10 assegni di cura, grazie alla disponibilità di nuovi finanziamenti messi a disposizione dall’ASL TO3 distretto di Collegno. Dalle verifiche svolte al domicilio dal NIA presso tutti i beneficiari degli assegni, in occasione dei rinnovi o delle richieste di modifica progettuale, emerge sempre una buona soddisfazione dei

36 Si precisa che le ore di intervento ADI (3.157 nell’anno per 86 casi) non compaiono nel conteggio in quanto totalmente a carico ASL (sia per quanto attiene alla definizione dei progetti che per il pagamento). 37 Le persone seguite con ADI sono state 98. Le ore di intervento ADI sono state 4.180.

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beneficiari, delle loro famiglie ed una tenuta dei progetti nel tempo. La qualità dell'assistenza consente una sensibile riduzione dei ricoveri ospedalieri e riabilitativi impropri.

Va osservato che spesso le persone arrivano allo Sportello Socio Sanitario con delle informazioni frammentarie o poco corrette riguardanti le modalità di richiesta e di fruizione di tale servizio, spesso viene confuso con l’indennità di accompagnamento. Inoltre modalità di supporto alle famiglie di anziani e disabile vengono frequentemente divulgate dai mezzi di informazione come generali e acquisite, senza tenere conto che ogni realtà locale ha i propri criteri e fondi disponibili. Pertanto i cittadini credono che l’assegno di cura sia un servizio esigibile immediatamente, rimanendo delusi dai lunghi tempi d’attesa. Inoltre vi è la convinzione che questo sia un diritto acquisito senza dover passare attraverso valutazioni sanitarie e sociali, come invece avviene.

Nel 2008 con l'entrata in vigore il nuovo regolamento sperimentale, approvato dal CISAP e l’ASL TO3 , tutti gli assegni di cura sono stati rinnovati utilizzando il nuovo regolamento, dopo l’approvazione dell’UVG. Durante l’anno si è cercato di migliorare le procedure per la determinazione della tipologia dell’assegno di cura e la successiva convalida da parte della commissione UVG. E’ stata condivisa una metodologia che vede direttamente coinvolta l'assistente sociale dello Sportello. La definizione delle procedure descritte ha permesso di migliorare notevolmente il lavoro preliminare all’erogazione dell’assegno di cura, soprattutto per il coinvolgimento dell'équipe multidisciplinare.

Permane la difficoltà delle famiglie nel reperimento di assistenti familiari qualificati e nella gestione del conseguente rapporto di lavoro. A tal fine si sono avviati contatti per una collaborazione con il CPI di Rivoli (nell'ambito del progetto PARI), e si è partecipato ad un bando regionale, per la qualificazione del lavoro degli assistenti familiari ed il rafforzamento delle competenze. Le attività ed i corsi dovrebbero avviarsi nella seconda metà del 2009.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. cittadini in carico con assegni di cura 3938 5139 69

• di cui residenti a Collegno / 30 34

• di cui residenti a Grugliasco / 21 35

Sub obiettivo “Servizio di aiuto alla vita indipendente – S.A.V.I”. E’ intendimento dell’Amministrazione dare continuità al servizio possibilmente ampliando il numero degli assistiti. A tal fine devono essere messe in atto tutte le iniziative utili ad ottenere adeguati finanziamenti da parte della Regione Piemonte. Andranno mantenuti i rapporti con l’Associazione Consequor al fine di dare continuità alla partnership per la gestione del S.A.V.I e di infoSAVI. Andrà eventualmente rivisto l’impianto regolamentare anche alla luce delle “linee guida regionali” di prossima emanazione.

Stato di attuazione.

Nel corso dell'anno si sono ridotti i progetti attivi per la conversione di un contributo SAVI in assegno di cura e dall’inserimento di un assistito in struttura residenziale, per l'aggravarsi delle condizioni sanitarie. Sono stati attivati due nuovi progetti a fine anno, mantenendo costante il numero di persone beneficiarie. Sono stati incrementati i contributi con il tasso di inflazione programmata.

38 Di cui 21 con assegni di cura DGR 56. 39 Tutti i progetti sono stati finanziati al 50%

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Indicatori attività 2006 2007 2008

N. cittadini in carico SAVI 13 15 15

• di cui residenti a Collegno / 7 6

• di cui residenti a Grugliasco / 8 9

Sub obiettivo “promozione corsi per addetti all’assistenza”. Il Consorzio deve promuovere la realizzazione di corsi per addetti all’assistenza a persone e famiglie finalizzati al reperimento di idoneo personale da inserire nella rete dei servizi sociali locali ed alla fornitura di opportunità occupazionali per cittadini disoccupati, sottoccupati o lavoratori “in nero” (anche attraverso la costituzione di appositi “albi fornitori”). L’attività deve essere svolta in collaborazione con i C.F.P nel rispetto delle scadenze fissate dalla Provincia.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Sono state inoltrate richieste di corsi a valere sul FSE, che - per il secondo anno- sono state approvate ma non finanziate dal Programma della Provincia di Torino e pertanto non si è potuto rispondere alle numerose richieste di iscrizione pervenute, con il rischio di dispersione delle persone residenti nei Comuni consorziati, su iniziative formative di altri territori.

Come già sopra ricordato, si è partecipato al bando regionale per la qualificazione del lavoro degli assistenti familiari, in cui sono previste una serie di azioni progettuali che verranno attivate nel corso del 2009, a finanziamento ottenuto, anche attraverso la collaborazione con il CPI di Rivoli e l'integrazione con il progetto PARI:

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. corsi addetti assistenza progettati 7 6 6

N. corsi addetti assistenza attivati 7 4 3

N. allievi inseriti nei corsi 175 100 75

Sub obiettivo “Progetti integrati”. Promuovere ed attuare, nell’ambito territoriale del consorzio, progetti integrati finalizzati al mantenimento a domicilio delle persone ed allo sviluppo della loro autonomia (Verso Casa, “Giocabilità”, Savi Legge 162, Legge 104, Anziani estate sicura). Tale obiettivo deve essere perseguito in particolare nell’ambito delle attività di pianificazione zonale (Piano di Zona).

Stato di attuazione.

Tutti i progetti integrati attivi sono proseguiti regolarmente. Si sta operando per reperire nuovi finanziamenti per il progetto “Giocabilià” che l’anno scorso ha beneficiato del contributo della fondazione Paideia.

Sub obiettivo “Raccordi con il volontariato”. Coordinare gli interventi consortili finalizzati al sostegno della domiciliarità con l’attività svolta dalle numerose associazioni con le quali si intrattengono rapporti, regolati da convenzioni e non (l’AUSER, l’AVULSS, il Centro Frassati, Consequor ecc).

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Stato di attuazione.

Continuativi e costanti sono i rapporti con le associazioni di volontariato, con le quali si hanno collaborazioni attive su diversi progetti rivolti ad utenti.

4 - Superamento – per quanto di competenza – degli stati di disagio sociale derivanti da forme di dipendenza (art. 18, comma 1, lettera g) della L.R. 1/2004)

Sub obiettivo “Assistenza educativa”.

Interventi educativi su singoli casi: Definizione più puntuale dei compiti specifici degli educatori rispetto alle famiglie, agli adulti in esse presenti, con potenziamento del loro ruolo in questa direzione, sia per quanto riguarda gli incontri mediati sia per quanto riguarda i progetti individuali mirati. Potenziamento del ruolo degli educatori come figure di mediazione e di “garanzia” nelle situazioni di separazione altamente conflittuale, non solo durante gli incontri in luogo neutro. Proseguimento del gruppo di auto – mutuo aiuto / sostegno rivolto a genitori separati, anche attraverso la collaborazione delle scuole del territorio. Promozione di una riflessione congiunta con l’ASL 5 e con l’area socio – sanitaria sul problema irrisolto degli interventi educativi su minori con problematiche psichiche e/o con disabilità.

Interventi educativi di strada: rinnovo e stabilizzazione delle attività precedentemente realizzate con il Progetto “Ci sei e ci fai” e con il “Protocollo d’Intesa per l’integrazione tra gli interventi rivolti ai giovani nell’ambito della promozione dell’agio e nell’ambito della prevenzione del disagio e della dipendenza patologica, nella comunità locale”, scaduto a fine 2007, previste anche all’interno del Piano di Zona. Rinnovo dell’attività di formazione curata dall’Università della Strada del Gruppo Abele per il Tavolo dei Coordinatori e degli operatori che si occupano di giovani sul territorio. Realizzazione di incontri di carattere formativo reciproco tra gli operatori del Tavolo di cui al suddetto protocollo. Decisione definitiva rispetto al proseguimento dell’educativa di strada nella zona di Borgo Nuovo di Collegno oppure in altra borgata. Lotta alla dispersione scolastica e affiancamento particolare ai ragazzi nel delicato passaggio tra la scuola media e la “superiore” . Affiancamento ai ragazzi nel passaggio dal mondo della scuola a quello del lavoro.

Stato di attuazione: L’assistente sociale referente del progetto minori ha mantenuto un costante monitoraggio del progetto di educativa territoriale attraverso incontri periodici con le assistenti sociali delle sedi territoriali (8 incontri in totale nel corso dell’anno) e con gli educatori della Cooperativa ed alcuni rappresentanti degli assistenti sociali (4 incontri in totale nel corso dell’anno). Le assistenti sociali delle sedi BH, FG ed E, a loro volta, hanno svolto incontri periodici (trimestrali circa) con gli educatori di strada.

La convenzione con la Cooperativa Sociale “La Carabattola”, che gestisce la Comunità Diurna di Via Thures, prevede che la stessa gestisca anche le attività educative individuali e gli incontri mediati/protetti. Per quanto attiene all’“educativa di strada” gli accordi per la gestione sono stati perfezionati negli anni passati nell’ambito di una apposita convenzione che ha fatto seguito al conferimento in concessione – alla cooperativa stessa – della comunità residenziale minori da parte del Comune di Grugliasco.

La Cooperativa ha prodotto relazioni periodiche sui casi individuali e gli incontri mediati, avvalendosi delle tracce concordate per l’osservazione (scheda osservazione) e la ridefinizione degli obiettivi previsti per ogni minore e per la sua famiglia (scheda progetto e verifica). Inoltre la Cooperativa ha prodotto 3 relazioni quadrimestrali sull’educativa di strada ed una relazione annuale sull’attività nel suo complesso. Per il primo anno è stata anche redatta una relazione congiunta tra tutti gli attori del territorio che si occupano di giovani e che partecipano al Tavolo

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Giovani legato al Piano di Zona (CISAP, ASL TO3, Comuni, Cooperative sociali…) ed è stata pubblicata sul sito del CISAP.

Interventi educativi su singoli casi. I ragazzi cui si rivolge l’intervento di educativa individuale appartengono alle seguenti tipologie:

• Borse - lavoro

• Accompagnamento a progetti mirati

• Incontri mediati con uno o entrambi i genitori

• Accompagnamento all’allontanamento dal nucleo familiare

In totale i ragazzi seguiti da un educatore sono stati 63 (64 nel 2007), di cui 35 nuovi casi e 28 già avviati negli anni precedenti. Di questi 63 interventi, 16 sono stati chiusi nel 2008 e 47, attivi al 31.12.2008, proseguono nel 2009. Molti di questi sono incontri mediati, che sono progetti di durata medio-lunga.

Per quanto riguarda le borse – lavoro sono stati seguiti 9 ragazzi (17 nel 2007), 4 residenti a Grugliasco e 5 a Collegno. Tutti avevano frequentato il modulo propedeutico a fine 2007. Si sottolinea la riduzione degli interventi individuali di supporto alle borse lavoro di adolescenti svantaggiati, essendo venuti a mancare i Fondi Provinciali che avevano permesso di realizzare, negli anni scorsi, un percorso propedeutico e di sostegno all’inserimento lavorativo di giovani drop out e in dispersione scolastica. E’ stato infatti realizzato un solo modulo propedeutico agli inserimenti lavorativi con borse-lavoro, anziché i due degli anni precedenti.

Anche nel 2008, così come nei 3 anni precedenti, il modulo propedeutico è stato organizzato e realizzato in collaborazione tra il CISAP (regia e coordinamento), la Cooperativa “La Carabattola” (selezione dei candidati e affiancamento educativo ai ragazzi), il C.F.P. “Casa di Carità” (didattica e di rinforzo motivazionale..), il Servizio Orientarsi della Provincia di Torino e il Centro per l’Impiego di Rivoli (supporto nella didattica in aula, orientamento e reperimento delle Aziende per i tirocini), i Comuni di Collegno e Grugliasco (erogazione delle borse - lavoro). I ragazzi che hanno partecipato al modulo propedeutico all’inserimento lavorativo realizzato nel 2008 sono stati 14 (4 di Collegno e 10 di Grugliasco), 4 ragazze e 10 ragazzi. Al termine di questa fase, durante il colloquio finale, si è riusciti a reinserire 2 dei ragazzi in un percorso formativo. Per molti di loro i tirocini saranno avviati nel 2009. Spesso si tratta di ragazzi seguiti dall’educativa di strada e/o dai servizi sociali di base .

I minori seguiti con intervento di accompagnamento a progetti mirati (inserimento al nido, socializzazione in età pre - adolescenziale, sostegno al nucleo familiare e alla socializzazione, osservazione delle dinamiche familiari…) sono stati 18 (14 nel 2007), di cui 8 del 2007 e 10 nuovi. Di questi 18, 8 sono stati chiusi nel 2008 e gli altri 10 proseguono nell’anno successivo. Si valuta positivamente la non fossilizzazione delle situazioni ed il “ricambio” dei casi, molti dei quali si chiudono per il raggiungimento degli obiettivi (e mai oltre i due anni).

Sono in aumento gli interventi educativi domiciliari finalizzati sia all’osservazione delle dinamiche familiari e alla raccolta di ulteriori elementi per la valutazione dell’eventuale pregiudizio per il minore, sia al sostegno ai genitori e alle loro competenze. Questo intervento è una valida misura di supporto alla genitorialità ed è una misura protettiva nei confronti del minore, qualora vi sia una certa collaborazione da parte dei genitori ed una certa consapevolezza delle loro carenze educative e non vi siano elementi più gravi da portare ad un allontanamento del bambino dal suo nucleo familiare . Si ritiene necessario potenziare ulteriormente questi interventi, puntando soprattutto ad un sostegno alla genitorialità, senza cui l’intervento concentrato solo sul minore sarebbe vano.

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I minori per i quali l’Autorità giudiziaria ha disposto incontri mediati protetti con uno o entrambi i genitori sono stati 36 (32 nel 2007), di cui 20 già in corso nel 2007 e 16 nuovi. Di questi 36, 8 si sono chiusi nel 2008, pertanto 28 proseguono nell’anno successivo. Come già si è accennato, in questa tipologia di intervento educativo le “chiusure” sono minori, rispetto alle altre tipologie. Si rileva un numero sempre crescente di incontri mediati/protetti disposti dall’Autorità Giudiziaria, parallelo ad un continuo aumento di situazioni di separazione altamente conflittuali. Si sono investite maggiori energie e risorse nel lavoro coi genitori, prima, durante e dopo gli incontri mediati, in collaborazione anche con il “Centro per la famiglia e la mediazione familiare”. Si è cercato di rispondere all’esigenza di dare più spazio alla relazione tra educatori e genitori, per dare a questi ultimi dei rimandi diretti sull’andamento degli incontri e per sostenerli in questa fase delicata della loro vita, relativamente sia ai genitori affidatari del bambino (più spesso le madri), sia ai genitori “incontranti”. I minori domiciliati su un territorio lontano, in casa – famiglia, non sono affiancati da educatori della Cooperativa “La Carabattola” ma da altri educatori facenti capo ad organizzazioni dei territori ospitanti.

Si evidenzia che su 36 minori seguiti nel 2008, 24 appartengono alla tipologia “genitori in fase di separazione o divorzio altamente conflittuale” (di cui 8 nuove situazioni), mentre 12 sono minori allontanati da entrambi i genitori, di cui 5 nuovi allontanamenti. Il gruppo di auto - aiuto rivolto a genitori separati, che si trovavano con cadenza quindicinale per affrontare le difficoltà di una separazione coniugale in presenza di figli minori, si è concluso nel giugno 2008 e si auspica una riattivazione dello stesso, in collaborazione col “Centro per la famiglia e la mediazione familiare”, con l’aumento delle coppie che si rivolgono ad esso. Le persone coinvolte sono state 11, 9 mamme e 2 papà. Le età dei figli erano comprese tra i 5 e i 12 anni. Per alcuni di loro la separazione era una realtà ormai consolidata, per quanto riguarda i rapporti sia col partner, sia coi figli; per altri invece il carico di risentimento con l’ex-partner era ancora talmente forte da creare disagio anche nel rapporto coi figli e nei figli stessi.

Per quanto riguarda i minori seguiti da un educatore nelle fasi precedenti l’allontanamento dal nucleo familiare verso un affidamento familiare o un inserimento in comunità – alloggio , nessun minore (1 nel 2007) ha beneficiato di tale intervento.

Interventi educativi di strada. Per quanto riguarda l’intervento nelle singole borgate, esso è stato continuo per tutto l’anno nelle borgate di: Villaggio Dora di Collegno, Borgo Nuovo di Collegno, Paradiso di Grugliasco, Zona Centro - Fabbrichetta di Grugliasco. Si è quindi mantenuta l’estensione alle due nuove borgate aggiunte già nel 2004 col progetto “Ci sei e Ci fai” e il target di età privilegiato è ormai chiaramente la fascia 13-18 anni.

Parallelamente al lavoro di strada è proseguito l’intervento degli educatori nelle scuole medie (Progetto Scuola Educatori), con la copertura totale di tutte le scuole medie della zona: “Levi”, “Gramsci”, “Europa Unita” e “66 Martiri” di Grugliasco; “Gramsci” e “Anna Frank” di Collegno. In tutte le scuole l’intervento è organizzato su 1-2 pomeriggi la settimana, o nel momento informale del dopo - mensa, con attività di gioco libero e/o chitarra, oppure durante le lezioni di educazione fisica, i laboratori, la preparazione degli spettacoli o le gite. Questo favorisce la conoscenza reciproca coi ragazzi incontrati prima o dopo anche in strada e un miglior rapporto di fiducia tra gli insegnanti e i servizi sociali più in generale, per le segnalazioni precoci di eventuali situazioni problematiche.

Vediamo più in specifico l’andamento dell’educativa di strada nelle singole borgate/zone.

Villaggio Dora di Collegno. I giovani contattati durante l' anno sono stati 67, di cui 41 M. e 26 F. L'inverno 2008 è stato segnato da una bassissima presenza di ragazzi in quartiere, prevalentemente limitata all’apertura dei locali del Centro km0. Quando il Centro Km0 era aperto, i ragazzi e le ragazze più grandi (15 –18enni e oltre) lo frequentavano, mentre nei giorni di chiusura spesso trascorrevano le giornate nei quartieri limitrofi o a casa. Il periodo estivo, con la chiusura delle scuole, ha invece visto il quartiere rivivere soprattutto per la numerosa presenza dei ragazzi delle medie che si ritrovavano giornalmente al campetto di calcio. Questi ragazzi sono però spariti completamente con l’inizio del nuovo anno scolastico e l’arrivo delle prime giornate fredde.

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Le attività strutturate - come la gita ad Ondaland, le giornate in piscina e al fiume - hanno visto coinvolti 8 giovani. L’obiettivo di queste giornate è stato quello di approfondire la relazione con i ragazzi già seguiti in questi ultimi anni. Occorre inoltre sottolineare la difficoltà a realizzare proprio i piccoli eventi proposti dagli stessi ragazzi. Essi di primo acchito appaiono propositivi e interessati, e tendono a sfruttare la presenza degli educatori per organizzare attività o “uscite” che in autonomia non sarebbero in grado di fare, ma poi si tirano indietro nel momento della realizzazione concreta. Gli accompagnamenti al Centro per l’Impiego si sono resi necessari per sostenere i ragazzi che hanno terminato gli studi e che non sono ancora autonomi per affrontare il mondo del lavoro. Numerosi gli invii al Consultorio Giovani, che però non si sono concretizzati in nessun accompagnamento; è stato comunque perseguito l’obiettivo di far conoscere, soprattutto alle ragazze con le quali si è affrontato il tema della sessualità, il servizio idoneo del territorio al quale rivolgersi. Durante l’anno si è cercato di mantenere il contatto con le risorse presenti sul territorio che si occupano di giovani, ma anche con le organizzazioni, associazioni che si siedono intorno al Tavolo del Coordinamento di Zona, nel quale gli educatori sono stati presenti in tutte le occasioni. Come negli anni precedenti, sono stati presenti anche alla Festa di Quartiere ed hanno approfondito i contatti con la Cooperativa che gestisce la Bottega dell’Equosolidale (Casa Wiwa). Nel 2008, inoltre, è stato ritenuto importante coinvolgere alcuni ragazzi in eventi sul territorio, come “Piazza Ramazzabile”. Considerando il territorio in senso allargato, sono stati presi contatti diretti con il Consultorio Giovani, per un confronto sui rispettivi progetti e sulle modalità di approccio con i ragazzi alle tematiche della sessualità, dando continuità a modalità già avviate l’anno precedente. Non sono mancati gli incontri con gli Operatori Socioculturali che non lavorano direttamente nel quartiere, per ampliare la conoscenza delle proposte fruibili che il Comune di Collegno offre ai ragazzi. Rispetto al territorio è di fondamentale importanza riflettere sulla incessante richiesta da parte dei ragazzi di disporre di uno spazio fisico che possa essere a loro dimensione. Una struttura, nei loro desideri, usufruibile tutti i giorni a tutte le ore. Nell’ultimo periodo dell’anno il Centro km0 ha risposto in parte a queste esigenze, ma non con le modalità più adeguate ed auspicabili. A distorcerne la fruizione ci hanno pensato i ragazzi stessi (la maggior parte dei quali maggiorenni) con delle aperture illecite e forzate e spesso deregolate, provocatorie e danneggianti.

Borgo Nuovo di Collegno. I giovani contattati durante l' anno sono stati 106, quasi tutti maschi. La caratteristica della borgata, più dispersiva e simile a zona Centro - Fabbrichetta di Grugliasco, molto diversa invece dalle altre due borgate, dove i gruppetti si trovano in un ambito territoriale più ristretto e definito, ha fatto sì che l’intervento si sia modificato a seconda del gruppetto di ragazzi di riferimento. La borgata non offre la dimensione di quartiere, l’identità di appartenenza che invece nel passato assumeva fortemente piazza Che Guevara: gli incontri sono spesso casuali e le presenze dei ragazzi irregolari. Nel corso dell’anno la presenza costante intorno (o all’interno) al Playground di Piazza della Repubblica ha consentito però agli educatori di avere contatti con buona parte dei ragazzi del quartiere Borgo Nuovo.

Ricostruire una mappa dei punti di ritrovo naturali dei giovani del quartiere ha permesso di individuarli, “classificarli” in base alle loro età e specificità e, gradualmente, di avere con gli stessi un appuntamento fisso nei giorni di presenza in strada degli educatori. I ragazzi contattati nell’arco dell’anno evidenziano caratteristiche che fanno valutare per loro un significativo livello di rischio. Da un confronto tra educatori di strada e assistenti sociali è emerso che un numero ragguardevole dei ragazzi contattati è già noto ai servizi, spesso per l’attivazione di interventi di diversa natura rivolti alla famiglia, ma non mancano anche azioni rilevanti dirette sui giovani (es. indagine per procura penale minori). Emerge però, come in quasi tutti i quartieri, una notevole difficoltà ad avere dei contatti significativi con le ragazze, le quali - nonostante il percorso di collaborazione all’interno delle scuole - appaiono tuttora diffidenti e sfuggono alla relazione.

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In conclusione gli educatori stanno attraversando una fase delicata nella costruzione di una relazione di fiducia con i diversi gruppi contattati nell’arco dell’anno. Vivono una fase di transizione, dove il loro ruolo è caratterizzato ancora da funzioni di primo livello che operano nel qui ed ora e rispondono alle esigenze immediate dei ragazzi (ascolto, accudimento, mantenimento e contenimento), nel tentativo di giungere presto a funzioni di secondo livello, ovvero che esercitino un esplicito supporto al cambiamento (informazione/orientamento, consultazione, accompagnamento, risignificazione del quotidiano, regolazione, promozione della socializzazione, valorizzazione delle competenze e formazione), obiettivo qualificante del progetto di educativa di strada.

Zona Centro - Fabbrichetta di Grugliasco. I giovani contattati durante tutto il 2008 sono stati 117. In generale si rileva un contesto sempre più esteso caratterizzato da relazioni altalenanti e labili, ben lontano dall'immagine del gruppo-banda compatto, con dinamiche gerarchiche o comunque ritualizzate, che prende in possesso un “sito” di ritrovo. Ci si domanda da tempo quali siano le nuove espressioni (e le cause sempre più complesse ed intrecciate) del disagio giovanile odierno e quali possano essere gli strumenti più adatti per far fronte ai bisogni dei singoli (perché sempre più da singoli vivono il quotidiano) e del territorio ( di tutti e di nessuno, attraversato e sempre meno habitat sociale-pubblico in senso proprio). Il lavoro di osservazione conferma la necessità da parte dei ragazzi di attirare l'attenzione, accontentandosi di una facile ed immediata visibilità, pur di apparire ed essere ri-conosciuti, con atteggiamenti che spesso respingono con forza ogni forma di regola proveniente dal mondo degli adulti. Quegli stessi adulti che spesso sono troppo assenti e non stimolano né supportano i ragazzi a scoprire sé ed il mondo che li circonda in maniera meno passiva o diffidente. Per quanto riguarda il rapporto col territorio, si nota che: • il costante rapporto con i Servizi sociali ha permesso un ampio confronto e scambio di

informazioni; • positiva è stata anche la collaborazione con gli animatori della Cooperativa San Donato,

soprattutto in ambito scolastico; • per quanto riguarda il rapporto con le scuole, fondamentali sono le periodiche verifiche con

le insegnanti che permettono di venire a conoscenza di fatti e persone che incidono nella scelta delle strategie da adottare nel lavoro in strada.

Borgata Paradiso di Grugliasco. I ragazzi contattati sono stati 146. Nella prima fase dell'anno vi era in strada un'aggregazione ancora troppo mista ed allargata (comprendeva ragazzi dai 12 ai 18 anni), ma nel corso del tempo, si è scissa naturalmente sulla base di tipologie di interessi e di divertimenti troppo distanti. Ciò ha fatto sì che le proposte degli educatori potessero essere mirate e misurate in base alle esigenze dei due gruppi, ormai distinti. Proprio per questa dinamica, nel corso del 2008 sono state realizzate svariate attività che hanno coinvolto un più che soddisfacente numero di giovani.

Sono stati curati i rapporti con le famiglie e, grazie alle attività organizzate , nel 2008 è stato molto più facile entrare in contatto con loro, anche le più restie perché, per la struttura urbanistica del quartiere, capita spesso agli educatori di incontrarle per la strada o ai giardinetti. In tal modo i contatti sono più spontanei e costanti, momenti informali e significativi di confronto e condivisione delle problematiche dei loro figli.

Nel mese di luglio si è svolto un soggiorno in montagna con un gruppo misto di 11 ragazzi; esperienza assolutamente degna di nota per la condivisione dei tempi e degli spazi, ben diversa e più intima rispetto alla quotidianità in strada. Convivere con loro, e soprattutto vederli convivere in gruppo ha permesso agli educatori di osservare dinamiche e caratteristiche personali che mai sarebbero emerse se non in un contesto analogo. Tale esperienza è anche stata un momento di crescita dei singoli e del gruppo, stimolati dalla proposta educativa volta far emergere il protagonismo dei ragazzi attraverso la condivisione e la gestione congiunta di ogni momento della giornata, in tutti gli aspetti organizzativi.

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Nel corso del 2008 i rapporti con il territorio si può brevemente riassumere nei seguenti punti:

• con la Comunità Disabili non si sono avute occasioni di incontro o collaborazione significative;

• il rapporto con i Servizi Sociali mantiene le caratteristiche positive da sempre dimostrate,attraverso la collaborazione ed il confronto continuo. Anche se il loro trasferimento nella sede di via di Nanni ha notevolmente ridotto le possibilità di incontri improvvisati e più spontanei;

• l’intervento all’interno della Scuola Levi continua ad essere un momento fisso nell'agenda degli educatori. Le modalità sono quelle ormai consolidate nel corso degli anni e i rapporti con i diversi insegnanti sono significativi e vicendevolmente costruttivi;

• i rapporti con gli operatori della Cooperativa San Donato sono ottimi ed estesi a tutto il territorio di Grugliasco. Nel corso dell'anno ci sono state più occasioni per lavorare e collaborare per la buona riuscita di iniziative, progetti o attività che richiedevano il coinvolgimento dei ragazzi conosciuti da entrambe le agenzie.

Lavoro di rete. Obiettivo fondamentale per il 2008 (già dal 2006) era la stabilizzazione delle azioni precedentemente attuate con il Progetto “Ci sei e ci fai” finanziato fino a tutto il 2005 con i fondi regionali per la lotta alla droga. Il “Protocollo d’Intesa per l’integrazione tra gli interventi rivolti ai giovani nell’ambito della promozione dell’agio e nell’ambito della prevenzione del disagio e della dipendenza patologica, nella comunità locale”, con durata biennale fino tutto l’anno 2007, che vedeva coinvolti vari soggetti (Provincia - Centro per l’Impiego, Comuni di Collegno e di Grugliasco, A.S.L 5 - Distretto 1 e Dipartimento delle Dipendenze, C.I.S.A.P), non è stato rinnovato, ma le Azioni in esso contenute sono proseguite, secondo le indicazioni e la cornice normativa del Piano di Zona. Nell’ambito di tali Azioni, è stato rinnovato l’incarico all’Università della Strada – Gruppo Abele per la conduzione del gruppo di lavoro tra operatori appartenenti alle diverse agenzie del territorio che a vario titolo si occupano di giovani. E’ ulteriormente migliorata la collaborazione tra le Cooperative che sul territorio si occupano di adolescenti (“La Carabattola” e “San Donato”), anche grazie al proseguimento del Gruppo di Lavoro formato da tutti coloro che attuano interventi educativi/animativi “di strada” nei confronti degli adolescenti dello stesso territorio, avviato con il Progetto “Ci sei e ci fai” e mantenuto attivo negli anni successivi. Con la stessa cadenza del Gruppo di cui al punto precedente (circa bimestrale) e con i medesimi formatori/conduttori del Gruppo Abele, è proseguito anche il Gruppo di lavoro dei coordinatori delle attività sopracitate (Tavolo Piano di Zona Giovani), per continuare la riflessione sulla valutazione degli interventi in oggetto e la sperimentazione dei nuovi strumenti già adottati (database oggi regolarmente usato da tutti gli operatori). Inoltre per il primo anno è stata anche redatta una relazione congiunta sulle attività rivolte ai giovani, tra tutti i suddetti attori ed è stata pubblicata sul sito del CISAP e dei Comuni. Si fornisce di seguito la tabella di sintesi:

Indicatori attività 2006 2007 2008

Educativa di strada

N. ragazzi contattati agganciati 424 426 436

• di cui residenti a Collegno / 107 173

• di cui residenti a Grugliasco / 319 263

N. ragazzi seguiti regolarmente 239 237 8640

40 Il dato, molto diverso dagli anni precedenti è legato ad una diversa modalità di rilevazione.

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• di cui residenti a Collegno / 95 38

• di cui residenti a Grugliasco / 142 48

N. ragazzi inseriti in attività 0 0 2

N. ragazzi inseriti lavoro 15 17 13

N. ragazzi indirizzati interinale 19 14 17

N. famiglie contattate 102 86 78

N. famiglie seguite regolarmente 31 17 23

Educativa individuale

N. ragazzi in carico 66 64 63

• di cui residenti a Collegno / 40 40

• di cui residenti a Grugliasco / 24 23

N. ragazzi inseriti borsa lavoro 23 17 9

N. ragazzi con progetti mirati 13 14 18

N. ragazzi con incontri mediati 29 32 36

N. accompagnamenti/allontanamenti 1 1 0

Sub obiettivo “progetti autonomia adulti”. Proseguire la gestione di progetti di autonomizzazione di adulti in carico ai servizi sociali professionali che prevedano la sistemazione abitativa temporanea di persone in situazione di fragilità personale o di limitazione dell’autonomia. Migliorare la capacità di presa in carico delle situazioni gravemente compromesse, operando in collaborazione ed in sinergia con le risorse della rete territoriale. Ricercare risorse di ospitalità adeguate all’accoglienza di donne che abbiano subito maltrattamenti e/o violenze.

Stato di attuazione. Sono state ricercate nuove risorse – alloggi supportati – gestiti da associazioni e cooperative sociali per l’inserimento temporaneo soprattutto di donne maltrattate sole o con figli minori. Si segnala un sensibile aumento di tale problematica e delle situazioni di povertà estrema necessitanti di accoglienza temporanea d’emergenza e di prestazioni a bassa soglia e la difficoltà di trovare soluzioni meno temporanee. E’ stata sperimentata una nuova modalità di raccordo “preventiva” tra uffici consortili e uffici comunali al fine di evitare di intervenire nell’emergenza quando è più difficile gestire la situazione. Continuano gli incontri semestrali con gli Uffici Casa Comunali per l’aggiornamento sulle segnalazioni all’interno della graduatoria “situazioni socialmente gravi”.

Si è partecipato al bando provinciale per l’aggiornamento e la formazione permanente degli operatori sociali già in servizio con 2 progetti, uno dei quali relativo all’accoglienza delle donne maltrattate. Il corso è stato finanziato e verrà realizzato nell’anno 2009. Oltre agli a.sociali consortili, in alcune fasi si è prevista la partecipazione di altre figure significative presenti sul territorio (operatori degli Uffici comunali, psicologi dell’età evolutiva, operatori del Servizio Salute Mentale, della Polizia Municipale, delle Forze dell’Ordine, operatrici dei Consultori famigliari e pediatrici, ecc.).

Indicatori attività 2006 2007 2008

Nuclei con progetti autonomizzazione 2 7 9

• di cui residenti a Collegno / 3 3

• di cui residenti a Grugliasco / 4 6

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N. adulti inseriti in residenze 2 7 10

N. minori inseriti i residenze 2 4 841

Sub obiettivo “Progetti integrati”. Promuovere ed attuare, nell’ambito territoriale del Consorzio, progetti integrati finalizzati al superamento degli stati di disagio sociale. Tale obiettivo deve essere perseguito in particolare nell’ambito delle attività di pianificazione zonale (Piano di Zona). Garantire l’accesso e l’adeguata accoglienza nei servizi territoriali consortili ai cittadini stranieri anche attraverso l’utilizzo di servizi di mediazione linguistico culturale in collaborazione con la Cooperativa Sociale La Talea già presente sul territorio.

Stato di attuazione.

Per quanto riguarda i servizi di mediazione linguistico culturale si è dato continuità alla collaborazione con la Coop. Sociale La Talea, anche se nel periodo considerato è stata poco utilizzata, mentre per quanto riguarda la progettazione di altre iniziative si rimanda all’obiettivo 2 sub obiettivo “Progetti Integrati” (vedi rendicontazione progetto TUTTINRETE 2008).

Sub obiettivo “Raccordi con il volontariato”. Coordinare gli interventi consortili finalizzati al superamento degli stati di disagio con l’attività svolta dalle numerose associazioni con le quali si intrattengono rapporti, regolati da convenzioni e non.

Stato di attuazione.

Continuativi e costanti sono i rapporti con le associazioni di volontariato, con le quali si hanno collaborazioni attive su diversi progetti rivolti ad utenti.

5 - Sostegno e promozione dell’infanzia, della adolescenza e delle responsabilità familiari e tutela dei diritti del minore e della donna in difficoltà (art. 18, comma 1, lettere d) ed e) della L.R. 1/2004).

Sub obiettivo “Interventi per minori nell’ambito dei rapporti con l’Autorità Giudiziaria”. Rispettare le scadenze poste dall’Autorità Giudiziaria nello svolgimento delle indagini sulle condizioni dei minori migliorando la capacità di presa in carico. Precoce e puntuale segnalazione degli stati di abbandono e attivazione interventi di vigilanza e sostegno. Miglioramento e affinamento degli strumenti di valutazione e di indagine nelle situazioni familiari socialmente “normali”, per la rilevazione del pregiudizio dei minori e per la loro tutela. Potenziamento del ruolo degli educatori come figure di mediazione e di “garanzia” nelle situazioni si separazione altamente conflittuale, non solo durante gli incontri in luogo neutro. Aumento dell’utilizzo della mediazione familiare, in particolare nel polo di Collegno, attivato grazie al “Protocollo d’Intesa tra ASL TO3, CIdi S di Orbassano e CISAP per servizi di sostegno alla genitorialità e mediazione familiare…” gestito in convenzione con la Cooperativa Sociale La Carabattola.

Adozioni. Mantenimento attuali tempi lista d’attesa, conformi a quelli previsti dalla normativa in vigore (4 mesi). Prosecuzione del gruppo di vigilanza/sostegno per le famiglie adottive nel primo anno di affidamento pre – adottivo, con eventuale integrazione della conduzione da parte di uno psicologo ASL. Attuazione e monitoraggio del Protocollo e della Convenzione sulle adozioni Consorzi/ASL5. Realizzazione del percorso di sensibilizzazione nelle scuole “Accoglienza di un bambino adottato, a scuola”. Progettazione del proseguimento della formazione per gli operatori dell’équipe sovrazonale. Attivazione a livello sovrazonale di gruppi

41 Alcuni nuclei inseriti in residenze hanno figli minori

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di sostegno alle famiglie adottive di adolescenti. Realizzazione della ricerca sovrazonale di follow up sulle famiglie che hanno adottato un bambino tra gli anni 1998 e 2003. Avvio del Gruppo sovrazonale elaborativo per coppie che hanno concluso il percorso.

Stato di attuazione.

L’attività di tutela dei minori – che rappresenta una parte rilevante del lavoro del servizio sociale territoriale – è costante e viene svolta secondo gli standard operativi prefissati con i risultati – di ordine quantitativo – indicati in tabella.

In generale si conferma la tendenza, già evidenziata l’anno scorso, ad un aumento, tra le famiglie incontrate dal servizio, della tipologia appartenente a ceti sociali medio - alti e non solo alle tradizionali tipologie di utenza del servizio sociale. Questo avviene soprattutto per le separazioni maggiormente conflittuali seguite dal Tribunale Ordinario e per i minori autori di reato, seguiti dal Tribunale per i Minorenni, settore penale. L’entrata in vigore definitiva della L.149/2001 anche per la parte riguardante il “giusto processo” ha aumentato notevolmente la complessità delle situazioni da seguire, sia per il rapporto con i numerosi legali che ruotano attorno al nucleo del minore, sia per le diverse linee operative dell’Autorità giudiziaria.

Indagini per separazione e mediazione familiare. Il numero complessivo delle situazioni seguite con il Tribunale Ordinario (92 nel 2005, 93 nel 2006, 108 nel 2007, 114 nel 2008) comprende sia le nuove indagini, sia i casi ancora aperti, per i quali non è ancora pervenuta sentenza definitiva o per le quali è stata disposta “vigilanza e sostegno”. Nel 2007 erano state svolte 28 nuove indagini, per un totale di 34 minori coinvolti, mentre nel 2008 sono state svolte 26 nuove indagini, per un totale di 37 minori coinvolti.

Indicatori attività 2006 2007 2008

Situazioni seguite con il Tribunale Ordinario 93 108 114

Nuove indagini 26 28 26

Minori coinvolti per le nuove indagini 36 34 37

La distribuzione delle nuove indagini del 2008 nelle sedi territoriali è la seguente:

Sede territoriale Nuove indagini Tribunale Ordinario

ACD 10

B 2

E 6

Collegno 18

F 3

G 3

H 2

Grugliasco 8

TOTALE 26

Vi è ancora uno scarso utilizzo della mediazione familiare per ridurre la conflittualità che è in costante aumento, anche perché può essere solo “auspicata” e “consigliata” dal Giudice e non prescritta, per le caratteristiche proprie dell’intervento stesso. Per questi motivi nel 2008 si è aperto un nuovo polo sul Distretto di Collegno (oltre al preesistente di Orbassano) del “Centro

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per la famiglia e la mediazione familiare”, che vede al suo interno sia l’attività di mediazione famigliare “classica”, sia quella di sostegno e trattamento psicologico individuale e di gruppo per le situazioni di separazioni conflittuali in presenza di figli minori. L’apertura di questo nuovo polo è stata concertata grazie al “Protocollo d’Intesa tra ASL TO3, C.I.di S di Orbassano e CISAP per servizi di sostegno alla genitorialità e mediazione familiare…”, gestito in convenzione con la Cooperativa Sociale La Carabattola.

La pubblicizzazione è stata iniziata solo a fine anno, da settembre 2008 e quindi i risultati saranno visibili nel 2009. Sono state distribuite 200 locandine e sono state stampate 5000 brochures (non tutte ancora distribuite, poiché si è scelto di diffonderle “ad ondate” periodiche). Le brochures sono state inviate a : Direttori di Distretto ASL, Medici e Pediatri di libera scelta, Consultori familiari e pediatrici, Scuole di ogni ordine e grado, Ordine degli avvocati, Tribunale Ordinario, Tribunale per i Minorenni, Centro Donna, Centro per l’Impiego, Consultorio Giovani, Asili Nido, Sportelli d’Ascolto vari, Centro d’Ascolto P.G. Trassati, URP comunali e ASL, Servizio Psicologia, NPI e Salute Mentale ASL, Giornali locali , ecc.

Il Centro si connota come servizio a sostegno della salute psichica del minore, in presenza di PAS ( Parent Alienation Syndrom PAS, Gardner) e a sostegno della genitorialità. Attua interventi volti alla riduzione della conflittualità tra genitori separandi e separati ed all’aumento della comunicazione in un’ottica di responsabilità genitoriale. Si configura come mezzo per ridurre la sofferenza psichica dei minori coinvolti nel conflitto genitoriale, rispetto alle difficoltà dei genitori separati a riprendere la comunicazione per trovare accordi soddisfacenti per sé e per i figli, in particolar modo all’interno di dinamiche relazionali disfunzionali. Nel 2008 sono state seguite 15 situazioni, di cui 9 in terapia familiare e 6 in mediazione familiare.

Minori autori di reato, procura penale. Per quanto riguarda le situazioni di minori autori di reato, le assistenti sociali svolgono essenzialmente funzioni di indagine e di progettazione congiunta con l’USSM (Ufficio di Servizio Sociale del Ministero).

In data 17 novembre 2008 è stato effettuato un incontro tra tutti gli assistenti sociali del CISAP e due assistenti sociali dell’USSM , per affrontare alcuni nodi evidenziati da un gruppetto di lavoro che aveva preparato l’incontro. Alcuni spunti erano emersi, in particolare, dall’entrata in vigore delle Linee Guida della Regione Piemonte del 7.1.2008. Sintetizzando, i principali nodi rilevati erano i seguenti:

• la possibilità di conoscere gli esiti delle indagini preliminari e i tempi del processo; • la presenza all’udienza dell’a.s. del CISAP, • le AUS (Attività di Utilità Sociale) e la mediazione penale, • le verifiche con le strutture che “ospitano” un minore messo alla prova

E’ stato anche chiesto ai colleghi USSM se erano mai state realizzate delle ricerche di follow up per valutare se quei minori che sembravano aver compiuto delle semplici “ragazzate”, dei reati “socialmente irrilevanti”, considerati non devianti né dalle loro famiglie né dagli assistenti sociali, avevano davvero vissuto episodi sporadici della loro adolescenza o se invece sono poi entrati nel circuito penale per reati più gravi. Come migliorare e affinare le capacità di diagnosi e prognosi sociale, gli strumenti di valutazione e di indagine nelle situazioni familiari socialmente “normali”, che sono la maggioranza di quelle incontrate.

Nel 2008 sono state 15 le indagini su minori autori di reato, in ambito penale, tra cui 7 nuove indagini, nessuna delle quali su nuclei conosciuti precedentemente. Su 15 minori, solo 1 era di sesso femminile, mentre 14 erano maschi. Tra i 15 ragazzi, 3 erano stranieri.

La distribuzione delle indagini 2008 nelle sedi territoriali è la seguente:

Sede territoriale Indagini in materia penale su minori autori di reato

ACD 2

B 2

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E 5

Collegno 9

F 3

G 1

H 2

Grugliasco 6

TOTALE 15

Minori in tutela. Un’ultima considerazione riguarda i minori in tutela : su 14 situazioni di minori in tutela (15 nel 2006) sono 5 i minori stranieri non accompagnati, cioè quei minori stranieri che si trovano in Italia privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili (tutori, affidatari). Sul nostro territorio prevalgono le situazioni di minori che in realtà vivono presso parenti entro il quarto grado e che vengono poi spesso affidati ad essi dal Giudice Tutelare. Si evidenziano 4 procedure di adottabilità, per 3 nuclei familiari.

Adozioni.

Nuove indagini per adozioni: nel 2007 erano state presentate 12 domande: 6 di queste avevano avuto risposta nel corso dell’anno, mentre le altre 7 esaminate riguardavano domande presentate nell’anno precedente, per un totale di 13 indagini effettuate. Nel 2008 sono state presentate 11 domande: 8 di queste hanno avuto risposta nel corso dell’anno, mentre le altre 5 esaminate riguardavano domande presentate nell’anno precedente, per un totale di 13 indagini effettuate. Si è mantenuto l'obiettivo prefissato di rispettare il tempo di 4 mesi richiesto per l'indagine per tutte le domande pervenute al servizio, salvaguardando la metodologia operativa e professionale dell’équipe, nonostante il Giudice stabilisca per le coppie la data del colloquio in un tempo di gran lunga superiore a quello previsto dalla normativa.

Vigilanze semestrali sulle idoneità’ internazionali: le coppie per le quali era prevista la vigilanza semestrale sull’idoneità internazionale erano 18 nel 2007. Nel corso dell'anno 2008 il numero è leggermente aumentato: 21 coppie, 4 delle quali hanno avuto un bimbo in abbinamento nel corso dell’anno.

Minori in adozione: nel corso dell’anno sono state seguite: 8 adozioni di minori stranieri e 7 affidamenti di bimbi italiani a rischio giuridico per un totale di 15 minori, di cui 4 nuovi abbinamenti. Rispetto all'anno 2007 (19 minori) si registra una lieve diminuzione del numero delle situazioni seguite.

Gruppo di genitori adottivi: composto da coppie che hanno appena accolto un bambino in adozione, sia nazionale che internazionale. Le due conduttrici sono state le assistenti sociali consortili del gruppo di lavoro distrettuale. Le coppie coinvolte sono state 14, con ampia partecipazione di entrambi i genitori adottivi. I partecipanti manifestano il desiderio di mantenere un contatto con gli operatori che li hanno supportati nel percorso adottivo, vivendo il momento di gruppo come il luogo del confronto del sostegno, del dialogo. Occorre ricordare che la modalità gruppo non sostituisce il lavoro individuale con le famiglie, che i servizi coinvolti continuano a svolgere in integrazione salvaguardando le singole specificità. Il lavoro comune all’interno dell’équipe sovra distrettuale adozioni, per quanto riguarda l’attivazione di gruppi di sostegno alle famiglie, ha portato ad una condivisione di modalità operative e all’avvio su tutto il territorio di gruppi . Nel mese di novembre ’08 è stato inoltre steso un protocollo operativo per i gruppi di monitoraggio e sostegno.

Gruppo genitori di adolescenti adottivi: nel corso dell’anno è stata ri-avviata l’attività del gruppo, con carattere sovrazonale, ospitando nella sua composizione coppie adottive residenti nel territorio dei Consorzi che fanno riferimento all’ex ASL 5 e non solo quelle residenti sul territorio del CISAP. Hanno partecipato in tutto 12 coppie (3 del CISAP) e gli incontri si sono svolti, in orario serale, presso la sede del CISA di Rivoli.

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Sensibilizzazione insegnanti: nel corso dell’anno è stato realizzato un percorso sperimentale nel nostro Consorzio, pilota rispetto ad altre future esperienze che potranno riguardare l’intera équipe sovrazonale, di sensibilizzazione degli insegnanti rispetto all’accoglienza dei bambini adottati, denominato “Accoglienza di un bambino adottato, a scuola”.Gli operatori avevano in passato spesso incontrato famiglie adottive preoccupate per la situazione spiacevole ed imbarazzante nel momento in cui a scuola si affrontano i temi della storia personale ed i loro figli adottivi si trovano in forte imbarazzo non potendo recuperare documentazione e notizie relative al loro passato e alle loro origini. Avevano anche incontrato insegnanti a loro volta in difficoltà ad affrontare temi che avrebbero potuto riacutizzare il dolore legato all’abbandono, che tutti i figli adottivi prima o poi affrontano e devono elaborare.

Per tutti questi motivi l’obiettivo era quindi quello di offrire ad insegnanti ed educatori di asilo nido un’occasione di confronto, non solo con gli operatori, assistente sociale e psicologo, ma anche con altri colleghi, per condividere esperienze e promuovere una cultura dell’ascolto e dell’apertura alla diversità. Gli obiettivi specifici da perseguire erano: il miglioramento della capacità di accoglienza della scuola nei confronti dei minori adottati e la loro integrazione all’interno della classe; il miglioramento della collaborazione tra scuola e famiglie e l’ampliamento della collaborazione tra scuola e servizi socio-sanitari più in generale.

I partecipanti al ciclo di incontri sono stati 17 ( 9 educatrici dell’asilo nido e 8 insegnanti di scuola materna o elementare). Sono stati utilizzati alcuni filmati ed alcune immagini del cd-rom allegato al libro “Accogliere un bambino adottivo” distribuito dalla Regione Piemonte ed alcune slides di sintesi sull’adozione I temi degli incontri sono stati i seguenti:

• la conoscenza tra i partecipanti e sulla condivisione di prime emozioni riguardo alle loro esperienze con bambini adottivi, utilizzando lo stimolo di spezzoni del film “Vai e vivrai” di Radu Mihaileanu;

• l’“Incontro di due storie”, con accenni alla legislazione, all’organizzazione dei servizi e con la descrizione del percorso che la famiglia ed il bambino compiono prima di arrivare all’incontro tra loro, all’abbinamento;

• le problematiche e la sofferenza di un bambino adottato, le eventuali difficoltà di apprendimento e i disturbi del comportamento;

• “Come parlare della storia adottiva in classe”, utilizzando copie delle schede del libro “Accogliere un bambino adottivo” e altri filmati contenuti nel cd-rom. Si è proposto anche un lavoro di gruppo sul confronto delle esperienze concrete;

• “La diversità, l’integrazione con i pari” , a partire da storie portate dai partecipanti, con un’attenzione specifica anche alla diversità somatica.

Infine si è dedicato uno spazio alla raccolta di valutazioni del percorso, ad un bilancio dell’esperienza e alle proposte per estendere ad altri quanto appreso. La valutazione complessiva del Progetto è positiva, anche se i partecipanti sono stati meno numerosi del previsto (era possibile accogliere fino a 30 persone).

Equipe adozioni sovradistrettuale: il rapporto di collaborazione con gli altri Consorzi che fanno riferimento all’ ex A.S.L 5 (C.I.diS. di Orbassano, C.I.S.A. di Rivoli, Comunità Montana Valsangone di Giaveno, CON.I.S.A. di Susa), e gli psicologi dell' ex A.S.L.5 che si occupano di adozioni, è proseguito anche nel 2008 con impegno e ha richiesto molte energie. A seguito dell’approvazione della Convenzione, del Protocollo d’intesa e dell’allegato documento sulle “buone prassi”, si è mantenuta la nuova modalità di indagine psico-sociale che prevede momenti di co-conduzione dei colloqui con la coppia alternati ad altri in cui il singolo operatore incontra individualmente i coniugi aspiranti l’adozione.

L’esperienza di lavoro integrato fra assistenti sociali e psicologi nelle adozioni ha portato a condividere la necessità di una formazione comune che ha permesso di approfondire tutte le fasi del percorso dell’accompagnamento della coppia e del bambino all’adozione, dai criteri di valutazione al sostegno all’adozione avvenuta, integrando le aree dei propri specifici professionali. È stato inoltre possibile progettare varie attività volte al miglioramento dell’attività in materia adottiva individuando tre grandi aree di lavoro:

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• Attività ordinaria: - filone delle competenze abituali: valutazione delle buone prassi, ad oggi relative all’iter di valutazione delle coppie e post adozione (inteso come primo anno di affido preadottivo e rischio giuridico). Sistema informativo.

• Promozione sul pre-adozione: - seminari informativi (2 giorni) e di approfondimento, eventuali campagne promozionali, sensibilizzazione scuola.

• Attività progettuali - incontri seminariali in fase di attesa, dopo l’indagine psico-sociale; sostegno post adozione di 2° livello attraverso i gruppi (adolescenti, elaborativo, altro…); sostegno adozioni difficili.

Nel corso dell’anno è stata inoltre svolta una ricerca di follow up con le famiglie adottive che avevano adottato un minore tra gli anni 1998 e 2003 all’interno del territorio dell’ex ASL 5

Si riassumono nella seguente tabella i dati di attività :

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. minori in tutela Cisap 18 15 14

N. minori seguiti con A.G: 304 322 325

• di cui residenti a Collegno / 215 229

• di cui residenti a Grugliasco / 107 96

• di cui extra territoriali / / /

• di cui con TMVG – TM / Procura 112 113 120

• di cui con TO 93 108 114

• di cui Pretura FD 1 3 5

• di cui Giudice Tutelare 14 14 12

• di cui Procura penale minorile 16 16 15

• di cui TM per adozioni art. 44 1 2 1

• di cui Procedimenti di adottabilità 1 4 4

N. nuove segnalazioni anno 6 5 15

N. aperture adottabilità anno / 4 /

N. iniziative informazione per adozioni 3 3 2

N. vigilanze semestrali adozioni 22 18 21

N. domande adozione ricevute 16 12 11

N. indagini adozioni effettuate 17 13 13

N. minori affidati pre adottivo 15 19 15

N. nuovi abbinamenti 7 8 4

N. gruppi sostegno genitori 2 1 2

Tempi di selezione < 4 mesi 4 mesi 4 mesi 4 mesi

Sub obiettivo “Valutazione e trattamento per la famiglia maltrattante e trascurante”. Proseguire l’attività avviata nell’ambito del Progetto ‘Maltrattanti, Maltrattati & Rete Sociale, attraverso il nuovo Progetto (2007/2008) elaborato in partnership con la Cooperativa Paradigma e cofinanziato anche dall’ASL 5, ad integrazione ed in raccordo agli interventi svolti

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dai servizi territoriali preposti, seguendo le indicazioni strategiche emerse nel Piano di Zona. Proseguire l’attività di sensibilizzazione della “rete sociale” territoriale alle problematiche del maltrattamento e abuso di minori anche attraverso l’Osservatorio permanente sull’infanzia maltrattata e la realizzazione di iniziative seminariali. Riflessione congiunta con le sedi territoriali sulla raccolta dati sul maltrattamento, sulle definizioni delle varie tipologie di maltrattamento, per giungere ad una maggiore omogeneità nella raccolta stessa, preliminare ad una maggiore uniformità nelle modalità di intervento. Monitoraggio degli accordi operativi presi con il Servizio di psicologia dell’età evolutiva, in merito alle segnalazioni reciproche, alla collaborazione con la Cooperativa Paradigma e ai periodici momenti di confronto generale tra tutti gli operatori dei due servizi e con altri (NPI e educatori per minori).

Stato di attuazione.

Dal 1997 vengono raccolti i dati relativi ai minori in situazione di abuso, con una griglia di rilevazione compilata dalle sedi territoriali rimasta costante nel tempo, che si riferisce ai casi di grave trascuratezza, maltrattamento psicologico, maltrattamento fisico e abuso sessuale. Nel 2008 si è finalmente riusciti a modificare la griglia di rilevazione dei dati sui minori vittime di abuso e maltrattamento, con una maggiore e più puntuale definizione della modalità di raccolta. Questo ha determinato dei numeri inferiori rispetto agli anni precedenti, ma più precisi, grazie al metodo di raccolta più omogeneo tra le varie sedi territoriali.

Nelle tabelle sotto riportate sono dettagliati i dati relativi sia ai minori sia ai nuclei familiari di appartenenza, perché è importante far riferimento anche ai nuclei familiari, essendo alcuni di essi numerosi e comprensivi di più fratelli.

Tabella dati anno 2008 abuso minori (nuclei)

Nuclei familiari Totale

Grave trascuratezza 16

Maltrattamento fisico 6

Maltrattamento psicologico 19

Abusi sessuali familiari 1

Abusi sessuali esterni 0

Violenza assistita 13

Totale nuclei 55

di cui nuovi nuclei 10

Tabella dati anno 2008 abuso minori

Minori Totale

Grave trascuratezza 23

Maltrattamento fisico 8

Maltrattamento psicologico 26

Abusi sessuali interni 1

Abusi sessuali esterni 0

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Violenza assistita 18

Totale minori 76

di cui nuovi minori 18

La tipologia prevalente è il maltrattamento psicologico (26 minori, appartenenti a 19 nuclei familiari), seguita dalla grave trascuratezza (23 minori, appartenenti a 16 nuclei familiari), dalla violenza assistita (18 minori, appartenenti a 13 nuclei familiari), dal maltrattamento fisico (8 minori, appartenenti a 6 nuclei familiari) e dall’abuso sessuale (1 minore, appartenente a 1 nuclei familiari) . E’ il primo anno in cui viene rilevata la violenza assistita, cioè quelle situazioni in cui i minori assistono a scene di violenza di un genitore sull’altro, quasi sempre del padre verso la madre e che è dimostrato provocare conseguenze molto negative sugli stessi.

L’attività dell’équipe di valutazione e trattamento per la famiglia maltrattante e trascurante. Nel corso dell’anno 2008 è proseguita regolarmente l’attività di valutazione e trattamento delle famiglie di minori vittime di trascuratezza, maltrattamento fisico e/o psicologico, abuso sessuale dando priorità a bambini 0 – 6 anni.

Nella tabella sotto riportata, sono dettagliati i dati relativi all’attività svolta dall’équipe nel corso

degli anni (l’équipe lavora insieme un giorno alla settimana).

Per quanto riguarda l’anno 2008 sono stati presi in carico 14 nuclei familiari di cui 9 per un progetto terapeutico e 5 per un progetto di valutazione prognostica di recupero delle funzioni genitoriali (di questi 4 hanno dato esito positivo ed 1 esito negativo). L’intervento è stato complessivamente attuato su 23 genitori (23 minori).

L’équipe centralizzata, formata da tre psicoterapeuti della Cooperativa Sociale “Paradigma” e da un’assistente sociale del Cisap, ha proseguito la sua attività, mantenendo la presa in carico di situazioni già seguite in passato e iniziando il percorso con 4 nuove famiglie. Nel corso del 2008 c’è stato il cambiamento di uno degli psicoterapeuti sostituito con una nuova psicologa in possesso dei requisiti professionali richiesti dalla convenzione. Il lavoro sulle singole situazioni è proseguito con le modalità operative e metodologiche previste dal progetto e tutti i casi seguiti sono stati segnalati congiuntamente dagli operatori di territorio (a.s., psicologo). Sono state realizzate, nel corso del periodo di valutazione o trattamento, periodiche riunioni di rete sul singolo caso (circa ogni tre mesi) volte alla verifica progettuale del percorso. A tali momenti hanno partecipato tutti gli operatori coinvolti (Servizio di Psicologia, Ser.T., S.S.M., Comunità alloggio ospitante, educatori territoriali, ecc.).

L’attività di consulenza svolta negli anni passati dall’équipe di valutazione e trattamento per la famiglia maltrattante e trascurante è svolta oggi prioritariamente dai componenti dell’équipe multidisciplinare del Distretto di Collegno dell’ASL TO3, con i quali si è stabilita una buona

0

2

4

6

8

10

12

2006 2007 2008

consulenze

valutazioni

terapie

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integrazione anche attraverso la presa in carico congiunta di alcune situazioni di maltrattamento e abuso.

Dal 2001 il CISAP ha aderito al CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia). Come nell’anno 2007 si è cosi deciso anche per il 2008 di svolgere il seminario annuale previsto dalla convenzione in collaborazione con il CISMAI (sezione regionale del Piemonte) e la Cooperativa Paradigma. Si è così progettato ed organizzato il seminario scientifico dal titolo: “Attenzione a chi protegge i bambini. Le ambivalenze del mondo adulto sulla tutela dei minori” che si è poi svolto, per ragioni organizzative, a Grugliasco il 21 gennaio 2009. Il seminario si è posto l’obiettivo di offrire ai partecipanti uno spazio di riflessione e confronto su quella che è la rappresentazione dei servizi di protezione dell’infanzia nella società adulta: un tema importante, complesso e dibattuto nel mondo della tutela minorile. Alla luce dei frequenti attacchi che da diversi soggetti (mass-media, politici, mondo della scuola…) e a vari livelli, vengono rivolti nei confronti degli operatori dei servizi della tutela, si è inteso evidenziare le zone d’ombra ed i punti luce sull’approccio alla protezione dell’infanzia e sulla percezione del mondo della scuola, dei media, della magistratura, della politica e dei servizi stessi su quanto la nostra società propone e offre per la tutela dei minori.

Volendo fare un bilancio circa l’andamento complessivo del progetto per l’anno 2008 possiamo evidenziare come gli obiettivi che lo ispirarono fin dalle sue prime attuazioni rimangono ad oggi fondamentalmente validi: la possibilità di realizzare attività clinica con genitori pregiudizievoli al fine di realizzare quando possibile il recupero della loro funzione educativa o di contribuire alla costruzione di progetti alternativi per i minori quando le relazioni familiari non costituiscono una risorsa, è ancora oggi una sfida complessa per la rete dei servizi di tutela sia sociali che sanitari. Nonostante i significativi miglioramenti della progettualità nella presa in carico del maltrattamento all’infanzia, anche determinati dalle linee guida regionali che hanno costituito in ogni territorio specifiche équipe multidisciplinari, l’obiettivo della cura del “maltrattante” e l’elaborazione di strategie efficaci per realizzarlo non è di facile attuazione. Parecchie analisi potrebbero essere compiute su questo limite che risulta non solo legato a carenza di risorse o di strategie efficaci ma piuttosto su una resistenza culturale a considerare possibile il cambiamento di soggetti che hanno messo in atto comportamenti pregiudizievoli nei confronti dei figli. Anche l’obiettivo della valutazione delle competenze genitoriali finisce così con l’assumere frequentemente nella visione degli operatori una dimensione “giudicante” che pregiudica alla radice la possibilità che progetti di cura siano realizzabili e possano portare dei frutti anche se parziali o frammentati. In questo senso la possibilità nel tempo di continuare non solo ad intervenire su queste situazioni ma anche a costituirsi come uno spazio di sperimentazione ed elaborazione in cui riflettere sull’esperienza, sui risultati possibili e su quelli raggiunti, sulle prassi e metodologie di lavoro, è una preziosa opportunità per gli operatori che ci lavorano ma anche per la rete dei servizi all’interno della quale questa équipe è collocata: non sempre le sinergie e gli scambi sono facili ma senz’altro nel tempo sono stati costruttivi ed arricchenti. Tutto questo pensiamo sia un piccolo contributo a far crescere un cultura della tutela che non solo protegga ma anche curi non solo chi è danneggiato ma anche chi danneggia. L’integrazione del lavoro diretto sui casi con lo spazio dell”Osservatorio permanente sulla tutela dell’infanzia maltrattata” e con la progettazione di interventi seminariali costituiscono un grande valore aggiunto per questo progetto che non intende appiattirsi su quanto oggi siamo capaci di fare, ma cerca di impegnarsi nella direzione della ricerca e della sperimentazione sul campo.

L’ Equipe multidisciplinare per la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori. Il Protocollo d’intesa per l’integrazione degli interventi sull’abuso e maltrattamento dei minori tra l’ASL TO3 e gli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali afferenti all’ASL TO3 (ex ASL 5), approvato nel 2007, è applicato e monitorato costantemente.

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Il gruppo di lavoro del Distretto di Collegno dell’ASL TO3 si riunisce di norma con cadenza mensile ed è composto da: • 2 psicologi dell’età evolutiva dell’U.O.S. Psicologia età evolutiva • 1 assistente sociale del Consorzio • 1 neuropsichiatra infantile dell’U.O.S. Riabilitazione Psicosociale- NPI • 1 assistente sociale del Dipartimento Patologie delle Dipendenze • 3 rappresentanti del Dipartimento di Salute Mentale (psichiatra, assistente sociale,

infermiera professionale)

L’attività svolta dall’équipe è stata prevalentemente di consulenza agli operatori. L’equipe sovrazonale ha svolto nel corso dell’anno un interessante lavoro di riflessione sulla tipologia dei casi seguiti e sugli interventi messi in atto a tutela dei minori vittima di violenza. Tale lavoro ha permesso l’individuazione di alcuni nodi problematici inerenti il percorso giudiziario che in seguito sono stati discussi, all’interno di un incontro avvenuto il 9 ottobre, con alcuni magistrati del Tribunale per i Minorenni di Torino, della Procura Minori, della Procura Penale e del Tribunale Ordinario.

L’Osservatorio Permanente sulla Tutela dell'Infanzia Maltrattata. L’Osservatorio (strumento di monitoraggio sulle strategie di contrasto al fenomeno del maltrattamento e dell'abuso a danno di minori nel territorio di Collegno e Grugliasco), si è incontrato in assemblea due volte, nel mese di maggio 2008 (21 persone) e di novembre 2008 (30 persone), incontri che hanno visto la partecipazione attiva di operatori appartenenti alle diverse istituzioni/agenzie che a vario titolo si occupano di infanzia (Scuole, Asili nido, ASL, CISAP, Comuni, Parrocchie, CISAP, ASL TO3, Cooperative, Associazioni).

Inoltre si è svolto un incontro nel mese di gennaio 2008, che ha visto la partecipazione di 30 persone, sempre delle istituzioni sopra citate, con l’obiettivo di scambiare le esperienze in corso nelle diverse realtà territoriali sul tema del sostegno alla genitorialità e all’infanzia. Il tema proposto per il primo incontro è stato quello degli “allontanamenti di minori”, per sensibilizzare le realtà presenti, in particolare le istituzioni scolastiche, su una problematica così delicata, che spesso le coinvolge in prima persona e che suscita sempre grande coinvolgimento emotivo. E’ stata illustrata l’attuale modalità di lavoro sui nuclei con minori nei quali è presente un disagio: tra tutte le situazioni segnalate dalla scuola o da altri soggetti, la grande maggioranza viene seguita dai servizi sociali e sanitari con interventi di sostegno accettati consensualmente dalla famiglia, una parte minore viene seguita con interventi di sostegno prescritti però dal Tribunale per i Minorenni e solo per una piccolissima parte viene disposto l’allontanamento del minore dal nucleo familiare. L’allontanamento del minore non vuol dire “interruzione dei rapporti e dei legami”, ma “interruzione della coabitazione”, che era diventata pericolosa e dannosa per i bambini, per vari motivi. L’allontanamento è stato definito come un punto di partenza e non di arrivo. Da subito, dopo l’allontanamento, si comincia a lavorare con la famiglia per un loro recupero e per il riconoscimento da parte loro del collegamento tra i loro comportamenti inadeguati e la sofferenza del minore. E’ stato anche descritto il funzionamento delle comunità-alloggio per minori, per ridurre pregiudizi e disinformazione su questi luoghi. Nel secondo incontro, dopo la panoramica sulla situazione della rete, non ci si è concentrati su un tema specifico, ma su una riflessione volta a capire a che punto sia l’Osservatorio e se esso necessiti o meno di una riprogettazione alla luce dei cambiamenti sociali e soprattutto normativi. Si è sottolineata la necessità che l’Osservatorio si proietti in una riflessione che investa un panorama più ampio di quello locale, sulla situazione italiana, al momento, rispetto alla questione trattata.

Certamente negli ultimi 25 anni sono stati fatti passi fondamentali nella cura dell’infanzia, in un processo significativo di crescita della consapevolezza e della sensibilizzazione attraverso innumerevoli dibattiti, strategie di cura e prevenzione, nuove normative, etc…Tuttavia all’incirca da 6 anni a questa parte si avverte una strisciante controtendenza: ciò che sembrava acquisito

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viene di fatto messo in discussione attraverso il fiorire di una legislazione civile e penale garantista nei confronti dell’adulto e poco tutelante nei confronti dei minori. Ci si trova pertanto davanti ad una palese contraddizione che rischia di cloroformizzare la nostra capacità critica e di reazione: la propaganda culturale continua ad essere chiaramente schierata dalla parte del bambino mentre le leggi, l’organizzazione e le strutture sociali, nella prassi, si muovono in direzione opposta.

I servizi si trovano in un momento drammatico dovuto alla mancanza di risorse e alla difficoltà di presidiare le risorse esistenti, pur in presenza di operatori motivati. E’ necessario soffermarsi su quelle che possono essere le nuove forme di maltrattamento e trascuratezza talvolta striscianti (spesso abilmente occultate), spesso in contesti sociali non così degradati, nonché sui nuovi fenomeni di crescente aggressività e bullismo.

Per quanto riguarda la collaborazione col Servizio di Psicologia dell’età evolutiva, sono state regolari le segnalazioni reciproche tra i due servizi, con presa in carico congiunta. Nell’anno, le nuove segnalazioni reciproche, attraverso la scheda concordata, sono state 6 dal Consorzio al Servizio di psicologia e 2 dal Servizio di psicologia al Consorzio. Altre situazioni sono seguite in modo congiunto già dagli anni precedenti.

Si riassumono nella seguente tabella i dati di attività :

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. minori rilevati nell’anno 102 124 7642

• di cui residenti a Collegno / 86 47

• di cui residenti a Grugliasco / 38 29

N. nuclei di appartenenza dei minori rilevati 79 98 55

• di cui residenti a Collegno / 67 34

• di cui residenti a Grugliasco / 31 21

Nuove segnalazioni nell’anno 27 23 18

N. nuclei di appartenenza dei neo segnalati 22 19 10

N. minori in carico équipe centrale 19 23 23

N. famiglie in carico équipe centrale / 20 14

N. valutazioni prognostiche 8 3 4

N. famiglie in trattamento 7 15 9

N. famiglie con prognosi negativa 2 2 1

Sub obiettivo “affidamenti residenziali e diurni di minori”. Potenziamento del numero dei nuovi affidamenti, residenziali e diurni, in risposta alle esigenze provenienti dalle sedi territoriali. Attivazione sperimentale di eventuali affidamenti con sostegno

42 I dati, molto diversi dagli anni precedenti sono legati ad una diversa modalità di rilevazione, che era tra gli obiettivi da raggiungere

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professionale, qualora la situazione lo richieda, anche attraverso la collaborazione con cooperative sociali. Mantenimento del Gruppo di famiglie affidatarie nonostante il previsto cambio degli operatori per la parte psicologica. Miglioramento della collaborazione tra le famiglie affidatarie e gli operatori di territorio, anche grazie alla riproposizione di una serata “aperta” del Gruppo di famiglie affidatarie . Mantenimento degli incontri periodici di monitoraggio in rete sul singolo affidamento, tra gli operatori dell’équipe affidi e quelli delle sedi territoriali (assistenti sociali e psicologi). Proseguimento delle attività finalizzate alla sensibilizzazione rispetto all’affidamento diurno e realizzazione della campagna di sensibilizzazione generale insieme ai Consorzi limitrofi. Attuazione e monitoraggio del Protocollo d’Intesa sugli affidamenti, rinnovato nel 2008.

Stato di attuazione. Si opera in attuazione della delibera quadro CISAP sugli affidamenti perseguendo il miglioramento della collaborazione tra le famiglie affidatarie e gli operatori di territorio e cercando di garantire un’adeguata risposta alle esigenze provenienti dalle sedi.

Nel 2007 si trovavano in affidamento familiare 43 minori, di cui 12 a parenti e 31 a terzi (di cui 11 diurni e 20 residenziali - ). Nel 2008 si trovano in affidamento familiare 38 minori, di cui 14 a parenti e 24 a terzi (di cui 9 diurni e 15 residenziali - ). In relazione agli affidi a terzi si precisa che: tutti gli affidi diurni sono consensuali e così pure 2 affidi residenziali e tutti gli affidi dei maggiorenni, mentre tutti gli altri residenziali di minori (8) sono disposti dall’Autorità Giudiziaria. Purtroppo non a tutte le proposte di affidamento è stato possibile offrire una risposta positiva, data la carenza di famiglie affidatarie, soprattutto disponibili ad un affidamento diurno.

Sono pervenute nell’anno 4 richieste per affidamento familiare residenziale a terzi e 4 richieste per affidamento diurno a terzi per un totale di 8 richieste per affidamento a terzi. Per 2 di queste richieste è stato possibile un abbinamento (1 nuovo affido residenziale ed 1 nuovo affido diurno) mentre alle altre 6 (3 residenziali e 3 diurni) non si è potuto rispondere positivamente nel 2008. Sono stati avviati, inoltre, 5 nuovi affidi a parenti, nettamente in crescita rispetto agli anni passati. Il monitoraggio sugli affidamenti in corso nel rapporto con le sedi territoriali e con l’ASL è stato costante, attraverso momenti di rete sui singoli casi, ai quali hanno partecipato anche le assistenti sociali dell’équipe affidi. Tale modalità ha sostituito l’incontro annuale complessivo tra équipe affidi e operatori del territorio, che ormai considerano il lavoro di rete una buona prassi della gestione dell’affido.

E’ proseguito il gruppo mensile di sostegno alle famiglie affidatarie che hanno in affido minori di questo territorio. E’ stata realizzata a giugno, come ormai di consueto da alcuni anni, una serata che ha visto la partecipazione degli assistenti sociali delle sedi territoriali al gruppo delle famiglie affidatarie. E’ stata un’occasione per proseguire il confronto tra i vari attori dell’affidamento e per ridurre le diffidenze reciproche e aumentare la cooperazione e la conoscenza.

Equipe sovra distrettuale sugli affidamenti. Sono proseguiti i lavori per il rinnovo e l’aggiornamento del Protocollo d’intesa ASL ed Enti Gestori sugli affidamenti famigliari, di cui si attende la formalizzazione.

Nel 2008 gli Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali C.I.S.A. di Rivoli, C.I.S.A.P. di Grugliasco, C.I.S.S.A. di Pianezza, CON.ISA di Susa e C.I.diS di Orbassano hanno avviato un’attività di comunicazione sociale denominata “Comunicare l’affidamento familiare”, finalizzata a incrementare il numero di famiglie disponibili per gli affidamenti familiari ed a promuovere e sostenere la cultura dell’affidamento familiare. A seguito di procedura aperta, il C.I.diS, che ha assunto il ruolo di capofila dell’iniziativa, ha provveduto all’affidamento esterno dell’attività di comunicazione sociale. L’attività di sensibilizzazione e informazione potrà avere uno sviluppo triennale, secondo i risultati conseguiti nel primo biennio di attività. È utile evidenziare che non si è previsto un processo di delega a terzi della campagna di promozione, quanto un percorso condiviso e supportato da specifiche competenze tecniche, indisponibili, per ovvie ragioni, all’interno degli enti coinvolti. Nel corso dell’anno è stata, dunque, messa a

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punto la progettazione della campagna comunicativa, che verrà realizzata nel corso dell’anno 2009.

Si è concluso positivamente il percorso di formazione sugli allontanamenti di minori, frutto del lavoro degli anni precedenti svolto dall’équipe sovrazonale Affidamenti, in collaborazione con l’équipe sovrazonale Abuso e Maltrattamento. Il Gruppo di lavoro si è incontrato regolarmente, sia nelle sua veste monoprofessionale (assistenti sociali) sia in quella allargata agli psicologi. Il confronto ha riguardato soprattutto: la sensibilizzazione, le proposte di famiglie disponibili per affidamenti qualora non utilizzate dall’équipe che le ha conosciute, il Tavolo Provinciale sull’Affido, la revisione del protocollo ASL/Consorzi, la preparazione del Convegno Nazionale sull’affido realizzato nel 2008 dalla Regione Piemonte, la formulazione di quesiti da porre ai Giudici presenti ad una delle giornate della formazione sull’allontanamento per gli operatori socio-sanitari che si occupano di minori, iniziata nel 2007 e proseguita nel 2008, la riflessione sugli affidamenti professionali o meglio, sugli affidamenti con sostegni professionali per bambini particolarmente “difficili”, la raccolta dati complessiva, la conduzione dei Gruppi di famiglie affidatarie, ecc.

Si riassumono nella seguente tabella i dati di attività :

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Indicatori attività 2006 2007 2008

N. minori affidati in carico anno: 32 43 38

• di cui residenti a Collegno / 29 28

• di cui residenti a Grugliasco / 14 10

• di cui a parenti 10 12 14

• di cui a terzi residenziali 1743 2044 1545

• di cui a terzi diurni 5 11 9

N. nuovi affidati nell’anno 4 12 7

• di cui a parenti 1 2 5

• di cui a terzi residenziali 2 2 1

• di cui a terzi diurni 1 8 1

N. gruppi di sostegno 1 1 1

N. nuove coppie selezionate 2 7 6

N. medio partecipanti ai gruppi 14 12 10

Sub obiettivo “Inserimenti di minori in comunità diurne”. Mantenimento del pieno utilizzo della struttura. Consolidamento e stabilizzazione dell’utilizzo degli strumenti operativi individuati. Attenzione particolare al percorso del gruppo, per una ricaduta positiva sui singoli. Attenzione particolare a quei ragazzi, e di conseguenza alle loro famiglie, che vivono il passaggio dalla scuola media alle superiori . Regolarità delle riunioni periodiche di rete individuate. Non aumento del numero dei minori “certificati” inseriti. Formulazione di progetti educativi individuali paralleli per le situazioni più complesse. Estensione della partecipazione al Gruppo Genitori anche ai genitori i cui figli sono dimessi, su loro disponibilità. Nuove progettazioni sui bambini delle elementari.

Stato di attuazione.

L’assistente sociale referente del progetto minori nel 2008 ha effettuato 8 incontri di verifica con le assistenti sociali delle sedi territoriali e 3 incontri con l’intera équipe educativa della Comunità Diurna della Cooperativa “La Carabattola e le assistenti sociali referenti per ogni sede. Gli educatori hanno redatto una relazione annuale sull’attività, come previsto dalla convenzione vigente.

La struttura della Comunità Diurna territoriale (“Il Lucernaio” di V.Thures) è stata pienamente utilizzata, raggiungendo il numero massimo di inserimenti possibili di minori, arrivando alla presenza di 16 ragazzi in contemporanea, sempre con il numero massimo di 10 ragazzi presenti al giorno. Per questo motivo è stato necessario, in alcune situazioni, utilizzare altre strutture esterne e limitrofe per rispondere alle esigenze di altri 5 minori. I minori che sono stati inseriti nella Comunità diurna del territorio nel 2008 (sempre di età compresa tra gli 11 e i 16 anni) sono stati 18 (20 nel 2007), per un totale di 23 minori inseriti in strutture diurne. Rispetto al genere si tratta di 7 femmine (tutte nella comunità diurna territoriale) e 16 maschi ( dei quali 11

43 Di cui 6 maggiorenni 44 Di cui 7 maggiorenni 45 Di cui 5 maggiorenni

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nella Comunità diurna del territorio e 5 in Centri diurni esterni). L’età media si è leggermente innalzata rispetto allo scorso anno ed è di 13,5 anni .

Per quanto riguarda gli inserimenti e le dimissioni si segnala che 19 minori erano già stati inseriti negli anni precedenti, mentre 4 sono entrati nel 2008 ed in totale si sono registrate 8 dimissioni , dovute a questioni eterogenee: in 3 casi si è concluso il percorso per raggiunti limiti di età o fine progetto. In 3 situazioni si è realizzato un inserimento in comunità residenziale. Nelle altre 2 situazioni sono in corso progettazioni alternative.

Il tipo di frequenza prevalente è quella a tempo parziale: solo una ragazza frequenta tutti i giorni, gli altri alcuni giorni la settimana. Col crescere dell’età aumenta la richiesta di riduzione della frequenza, non necessariamente interpretabile come disaffezione alla comunità, ma spesso come segnale di crescita, di autonomizzazione e di emergere di nuovi interessi.

L’utilizzo della comunità diurna da parte delle diverse sedi territoriali si può osservare nella seguente tabella:

Area territoriale Casi attivi nel 2008

ACD 4

B 2

E 8

Collegno 14

F 1

G 3

H 5

Grugliasco 9

Totale 23

Si riassumono nella seguente tabella i dati di attività :

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. inseriti in comunità diurna territoriale 19 20 18

N. inseriti in comunità diurne esterne 2 3 5

• di cui residenti a Collegno su totale / 14 14

• di cui residenti a Grugliasco su totale / 9 9

Uno degli obiettivi che si erano individuati per il 2008 era il non aumento degli inserimenti in comunità diurna di ragazzi “certificati” dall’Unità Multidisciplinare e seguiti a scuola da insegnanti di sostegno, per problemi vari di ritardo dell’apprendimento o psicologici, fenomeno che aveva creato non pochi problemi nel 2006, anno in cui, in alcuni momenti erano addirittura il 50% degli inseriti . Nel 2006 erano stati 6, nel 2007 erano stati 2. Nel 2008 sono stati 4.

Le attività restano sostanzialmente invariate: affiancamento nei compiti; attività ludiche strutturate e libere, individuali e di gruppo, inserimento in attività sportive esterne (piscina, palestre…), laboratori e giochi di relax, gite nel periodo estivo e soggiorni. Vi sono anche una serie di attività collaterali come gli accompagnamenti presso psicologi, assistenti sociali, Consultorio Giovani (per i più grandi), colloqui individuali o a piccoli gruppi su temi vari a richiesta dei ragazzi o su proposta degli educatori.

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Si sono svolti nel corso dell’anno dei laboratori di attività espressive (batik e arte-terapia) condotti da esperti esterni. Inoltre si è scelto in più occasioni di proporre delle attività esterne (quando non vi erano compiti da svolgere) nel circondario o a Torino individuando volta per volta iniziative mirate agli interessi dei ragazzi. Inoltre si sono svolte uscite serali rivolte a tutti, in genere al venerdì, finalizzate sia ad accrescere il bagaglio di conoscenze ed esperienze sia per far incontrare i ragazzi al di fuori della quotidianità (teatro, bowling, musei, cinema ecc.). Si è scelto dunque di proporre le attività serali non solo al gruppo dei ‘grandi’ sia perché gli esclusi sarebbero stati pochissimi sia perché comunque il clima che si veniva a creare era quasi sempre buono. Anche durante l’estate l’impostazione della Comunità Diurna è simile agli anni passati, con una grossa variazione rispetto all’organizzazione invernale: si privilegiano le attività all’aperto, nei parchi, nelle piscine e le gite settimanali fuori dal territorio.

Sono stati realizzati nel 2008 4 soggiorni: uno di 8 giorni estivo al mare, in ostello a Marina di Massa; 3 di 2 giorni estivi, con attività di rafting a Demonte (CN) in tenda e in casa ad Usseglio e a Pialpetta, sperimentando diversi contesti di vita in comune e alloggiativa. La partecipazione è stata sempre elevata. Non è stato effettuato il soggiorno invernale (previsto tra il 28 e il 30 dicembre) a causa dell’impossibilità di accedere al luogo prescelto (2 metri di neve, strada chiusa ecc.), ma è stata organizzata in alternativa una giornata sulla neve.

Significativo è stato nel 2008 l’introduzione di progetti educativi individuali di “follow up” per due ragazze, che hanno concluso il percorso con la comunità diurna e le loro famiglie. Questi progetti hanno come obiettivi quello di offrire momenti esclusivi sia per i/le ragazzi/e, nella quotidianità, sia per i loro genitori rinnovando l’invito a partecipare al gruppo mensile di genitori e quello di mantenere un contatto finalizzato al monitoraggio del percorso di autonomia. Gli educatori hanno mantenuto un costante rapporto con gli insegnanti delle scuole frequentate dai ragazzi. Per ogni ragazzo si considera obiettivo minimo lo svolgimento di almeno tre colloqui durante il corso dell’anno scolastico. Di particolare importanza continua a rimanere il supporto ai ragazzi in relazione alla scelta della scuola superiore e l’orientamento.

La Comunità Diurna non si pone come obiettivo primario il raggiungimento di buoni risultati scolastici, ma gli educatori cercano di far maturare nei ragazzi, quando li affiancano nei compiti, i valori dell’impegno, della serietà, della scoperta, dell’importanza di conoscere per migliorarsi, del raggiungimento dell’autonomia. Il ruolo degli educatori non va assolutamente a sostituire quello dei genitori nel rapporto con la scuola ma è utile soprattutto per sostenerli ed affiancarli.

L’équipe educativa è composta da 5 educatori, 3 maschi e 2 femmine. Nel corso dell’anno l’équipe opera con modalità ormai consolidate nel tempo che prevedono una riunione settimanale della durata di circa 3 h, incontri di supervisione a cadenza circa mensile; strumenti di comunicazione delle informazioni (diari, agende, cartelle ecc.).

Nel corso del 2008 hanno effettuato il proprio tirocinio presso la CD due studentesse dell’Università di Torino (h 80 la prima, 200 h la seconda).Si è concluso a settembre del 2008 il percorso delle ragazze che hanno svolto presso la nostra struttura il loro servizio civile volontario. Nel complesso la valutazione della loro permanenza è positiva. Buona è stata la relazione con il gruppo dei ragazzi, con il quale hanno avuto, momenti di confidenze e legami significativi, veri punti di riferimento per alcuni ragazzi e soprattutto uno dei ponti di congiunzione tra i ragazzi e gli educatori.

Il lavoro con le famiglie è proseguito attraverso incontri formali programmati, cui di solito partecipano anche gli assistenti sociali, incontri informali in occasione degli accompagnamenti del ragazzo a casa o all’arrivo del genitore alla Comunità, incontri mensili del Gruppo Genitori, le chiacchierate al telefono e gli incontri a scuola con gli insegnanti.

Laddove la famiglia condivide ma soprattutto comprende i reali bisogni che stanno alla base del percorso progettuale, quindi aderisce e collabora, il progetto solitamente ha un buon cammino e si sviluppa più naturalmente e in maniera completa. Esistono famiglie che pur non comprendendo appieno gli obiettivi del progetto, per limiti culturali, per difesa, ecc. risultano comunque collaborative e corrette. Non ostacolano e non sono propulsori ma si lasciano guidare in un clima di fiducia e di interazione. Vi sono poi genitori la cui presenza risulta più marginale o un po’ in ombra, quelle famiglie i cui figli sono inseriti presso la cd da anni e sviluppano nel tempo un disinvestimento graduale, un po’ perché i figli sono più grandi e

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autonomi, un po’ per stanchezza. Vi sono infine quelle famiglie - appena inserite - che nonostante i figli siano piccoli e quindi non proprio autonomi, sono poco presenti nella loro quotidianità e manifestano disinteresse verso il servizio e il progetto a esso legato. Sembrano genitori troppo assorbiti da vicende personali irrisolte o da oneri lavorativi tali per cui una volta inserito il figlio in comunità diurna il loro compito pare assolto. In entrambi questi casi il progetto procede a rilento e gli obiettivi vanno riconsiderati e rivisitati in relazione agli atteggiamenti di assenteismo e delega che alcuni genitori agiscono sui figli. Va sottolineato che su 23 ragazzi, ben 17 appartengono a famiglie monoparentali, con un solo genitore (13 madri sole e 4 padri soli).

Nell’insieme delle famiglie, la difficoltà economica non risulta più la prevalente . I bisogni e le richieste sono più che altro relativi alla carenza di un “ruolo genitoriale” che stimoli la capacità di scegliere ed offra un adeguato contenimento, determinando problematiche sociali nei loro figli .

La partecipazione al Gruppo Genitori, condotto da una psicopedagogista e due educatori dell’équipe della comunità diurna, ha avuto un ulteriore incremento sia come numero di singoli genitori partecipanti sia come continuità degli stessi nel tempo. Questo è stato possibile grazie al buon inserimento di quasi tutti i nuovi arrivati che ha permesso di mantenere costante il numero dei presenti (la media è comunque di 9 famiglie nonostante l’avvicendamento tra dimessi e nuovi inseriti). Il tema centrale, concordato con gli educatori, per l’anno 2008 prende spunto dalla necessità espressa dai genitori dei ragazzi inseriti di essere aiutati in un percorso di riconoscimento dei cambiamenti dei figli che possa aiutare a leggerne le nuove esigenze per poterli accompagnare in un graduale e positivo passaggio verso la condizione di giovani adulti.

Le tematiche affrontate, sempre con l’ausilio di giochi di ruolo e interattivi, sono stati: cosa caratterizza la fase attuale di crescita, le reazioni dei figli dal punto di vista delle emozioni e dei comportamenti, come trovare una giusta distanza dai figli, le loro amicizie, le trasgressioni. La conclusione del percorso prima dell’estate con i genitori che, come sempre, coinvolge anche i ragazzi, ha visto la presentazione da parte dei ragazzi di “foto di gruppo” realizzate dal gruppo delle ragazze e “foto” realizzate dal gruppo dei ragazzi, che esplicitano ai genitori attraverso delle “scene-immagine” alcuni dei loro cambiamenti più significativi dell’età come provocazione per un dialogo tra genitori e figli.

Nell’incontro di Natale i genitori hanno proposto ai figli un dono simbolico che conteneva un impegno a non utilizzare o ridurre il più possibile con i figli gli atteggiamenti che chiudono spazi di relazione, negano l’ascolto e l’espressione del desiderio. I ragazzi a loro volta hanno provato a chiedere con una Lettera ai genitori un dono non materiale che rispondesse ad un loro bisogno nella relazione. Il giudizio espresso dalla maggioranza dei genitori sul lavoro di gruppo è positivo, vengono apprezzate le proposte che li vedono attivare parti di sé poco conosciute e spesso lasciate in disparte.

Per quanto riguarda il rapporto coi servizi, Servizio sociale e Servizio di Psicologia dell’età evolutiva, gli educatori rilevano, nella relazione annuale, un netto miglioramento della collaborazione.La calendarizzazione periodica e costante degli incontri di rete tra tutti gli operatori coinvolti sulla situazione del minore inserito è ormai regolare: si assesta su 4 momenti annuali (set-ott / dic-gen / mar-apr / dic-gen). Infine, rispetto all’obiettivo “Progettazione interventi di supporto ai bambini delle elementari, con il coinvolgimento di giovani volontari in servizio civile”, non è stato possibile raggiungerlo in quanto sul territorio sono quasi inesistenti strutture di doposcuola o simili a cui queste volontarie (le stesse della CD) avrebbero potuto affiancarsi, supportate dagli educatori. Restano presenti i bisogni dei bambini delle elementari, a cui occorrerà dare una risposta con nuove progettazioni.

Sub obiettivo “Inserimenti di minori in comunità residenziale territoriale”. Gestione della convenzione che regola i rapporti tra la cooperativa Sociale La Carabattola ed il Consorzio eventualmente perfezionandone i contenuti sulla base delle “buone prassi” sperimentate. Utilizzo della struttura secondo gli standard previsti. Aumento ulteriore del lavoro con le famiglie.

Stato di attuazione.

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La struttura è stata utilizzata oltre gli standard previsti, infatti, oltre ai due posti in convenzione, sono stati occupati sia il posto di pronto intervento per un periodo breve, per una minore straniera, sia un altro posto fuori convenzione. La nuova struttura di Via Alfieri, in cui la Comunità alloggio si è trasferita nel 2006, si è rivelata idonea agli scopi, sia per quanto riguarda la zona di riferimento, all’interno della quale l’équipe educativa si è inserita senza particolari problemi o resistenze da parte dei cittadini residenti, sia per quanto riguarda l’abitazione vera e propria. Alcune considerazioni di carattere più generale sono rimandate al successivo punto, quando si affronterà il tema degli inserimenti in comunità esterne.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. minori transitati in comunità 3 2 4

• di cui residenti a Collegno / 2 2

• di cui residenti a Grugliasco / / 2

Sub obiettivo “Inserimenti di minori in comunità residenziali esterne”. Potenziamento delle misure territoriali di sostegno alle famiglie dei minori per evitare l’allontanamento finché possibile, mantenendo viva l’attenzione sulle situazioni per le quali invece queste misure non sono sufficienti a tutelare i minori ed è invece necessaria una misura più protettiva. Riduzione dei tempi di permanenza in comunità, soprattutto per i bimbi più piccoli. Conclusione della formazione congiunta ASL 5 / Enti gestori ad essa afferenti sul tema dell’allontanamento dei minori e definizione di buone prassi operative. Censimento delle case-famiglia esistenti o la cui nascita può essere stimolata. Proseguire la riflessione congiunta ed un confronto con l’ASL sulle comunità terapeutiche per minori. Sviluppare la riflessione sulle comunità madre-bambino, non per madri tossicodipendenti e su esperienze di affidamento della coppia madre-bambino ad un’altra famiglia o a reti di famiglie. Sviluppare una riflessione sulle convivenze guidate / alloggi per l’autonomia per i giovani che hanno vissuto in comunità, che sono diventati maggiorenni e che non possono/vogliono far rientro presso la famiglia d’origine.

Stato di attuazione.

Gli inserimenti in comunità possono subire “impennate” improvvise in esito a provvedimenti di allontanamento dei minori emessi dall’Autorità giudiziaria. Una tendenza in tal senso si è evidenziata negli ultimi due anni, frutto di segnalazioni anche di anni precedenti, per le quali il Tribunale per i Minorenni si è espresso solo recentemente. Inoltre si rileva un peggioramento del disagio sociale in generale ed un aumento dell’attenzione e della sensibilità professionale degli operatori socio-sanitari, rispetto alle situazioni di pregiudizio di minori.

I minori in comunità residenziali nell’anno 2008 sono stati globalmente 31 (25 nel 2007), di cui 4 nella comunità alloggio territoriale (2 nel 2007) e 27 in comunità esterne (23 nel 2007). I 31 minori appartengono a 23 nuclei familiari. Faremo riferimento di qui in avanti sempre al numero globale degli inserimenti. Il numero dei minori allontanati ed inseriti in struttura tende all’aumento, come già rilevato nel 2007 Tuttavia l’inserimento in comunità è sempre considerato un passaggio necessario e temporaneo e non una situazione stabile di vita per un minore (tranne che per alcuni adolescenti). Infatti, a fronte di 11 nuovi inserimenti in comunità (appartenenti a 9 nuclei familiari), vi sono 7 dimissioni, molte delle quali per rientro in famiglia con supporti di vario genere. Al 31.12.08 risultano pertanto inseriti 24 minori (appartenenti a 17 nuclei familiari).Inoltre sui 31 minori inseriti in struttura, 6 sono in comunità mamma-bambino e 25 in comunità per soli minori, di cui 10 a carattere familiare. Sono state censite le case-famiglia esistenti e ne è stata utilizzata una nuova, valutata positivamente, per 4 minori.

Per quanto riguarda la modalità di allontanamento dal nucleo familiare, sui nuovi inserimenti in comunità (9 nuclei coinvolti) ben 4 sono stati consensuali e questo dato è in controtendenza rispetto agli anni passati. Per gli altri 5 nuclei si è proceduto a seguito di decreto dell’Autorità

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Giudiziaria, Tribunale per i Minorenni; in 4 casi con allontanamento coatto, con l’ausilio della forza pubblica ed in 1 caso si trattava di decreto di inserimento in comunità madre-bambino.

Per quanto riguarda il mantenimento dei rapporti con la famiglia, successivamente all’inserimento in comunità, si hanno le seguenti situazioni: 6 minori, appartenenti a 3 nuclei , sono in comunità con la loro madre; dei restanti 25, 11 minori rientrano a casa nel week-end, con cadenza quindicinale o settimanale; 12 minori vedono uno o entrambi i genitori in “incontri mediati in luogo protetto” (si veda paragrafo relativo, nella parte relativa agli interventi educativi); per 2 minori sono interrotti completamente i rapporti con la famiglia d’origine.

In sintesi, quando i tentativi di non scindere e salvaguardare il legame genitori-figli considerato prioritario, e di supportare gli adulti nella loro funzione genitoriale, - obiettivo sempre fondamentale per il servizio sociale -, non hanno successo o quando i comportamenti pregiudizievoli dei genitori mettono a grave rischio la salute psico-fisica del minore, si procede all’allontanamento di quest’ultimo dal suo nucleo familiare, quasi nella totalità dei casi a seguito di provvedimento dell’Autorità Giudiziaria Minorile. In queste situazioni si tenta in primis di ottenere la collaborazione della famiglia nell’inserimento in comunità e, se impossibile, si procede in modo coatto. Con l’aumento degli allontanamenti coatti aumentano parallelamente le richieste dell’Autorità giudiziaria di “incontri mediati in luogo protetto”.

Oltre alla comunità territoriale, sono state utilizzate 16 strutture esterne, di cui 3 madre - bambino , 5 strutture a carattere familiare, 1 comunità terapeutica e 7 per soli minori . Dalle verifiche effettuate con le sedi territoriali, emergono nel complesso buone valutazioni sulle comunità utilizzate.

Si riassumono nella seguente tabella i dati di attività :

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. minori transitati in comunità 15 23 27

• di cui residenti a Collegno / 13 17

• di cui residenti a Grugliasco / 10 10

Sub obiettivo “Progetti integrati”. Promuovere ed attuare, nell’ambito territoriale del consorzio, progetti integrati finalizzati al sostegno dei minori e delle famiglie. Tale obiettivo deve essere perseguito in particolare nell’ambito delle attività di pianificazione zonale (Piano di Zona). Proseguimento del gruppo di auto – mutuo aiuto / sostegno rivolto a genitori separati, anche attraverso la collaborazione delle scuole del territorio. Promozione e pubblicizzazione del Centro di mediazione e terapia familiare avviato dal mese di marzo a Collegno, attivato grazie al “Protocollo d’Intesa tra ASL TO3, CI.di S. di Orbassano e CISAP per servizi di sostegno alla genitorialità e mediazione familiare” gestito in convenzione con la Cooperativa Sociale La Carabattola.

Stato di attuazione.

Tutti i progetti integrati avviati proseguono regolarmente. Si è attivato il nuovo polo di attività di mediazione e terapia famigliare anche sul territorio del Distretto di Collegno, grazie all’intesa tra ASL TO3, C.I.diS e CISAP e con la collaborazione della Cooperativa Sociale La Carabattola. Lo stato di attuazione di tale progetto è stato rendicontato all’Obiettivo 5 – Sub obiettivo “Interventi per minori nell’ambito dei rapporti con l’Autorità Giudiziaria” del presente documento.

Indicatori attività 2006 2007 2008

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N. coppie in carico per mediazione familiare / / 6

Sub obiettivo “Raccordi con il volontariato”. Coordinare gli interventi consortili finalizzati al superamento degli stati di disagio con l’attività svolta dalle numerose associazioni con le quali si intrattengono rapporti, regolati da convenzioni e non.

Stato di attuazione.

I rapporti con il tessuto associativo ed il volontariato sono stretti e costanti.

Sub obiettivo “attività istituzionali di vigilanza”. Svolgimento delle attività di vigilanza delegate dalla Regione in collaborazione con l’ASL Torino 3 - Assolvimento delle funzioni nell’ambito degli organismi inter istituzionali previsti dalla normativa di riferimento ed adeguamento tempestivo delle procedure alle direttive emanate dai soggetti titolari delle funzioni. Verifica della possibilità di realizzare sinergie con gli Enti Gestori dell’ambito territoriale dell’ASL Torino 3 nello svolgimento delle funzioni di vigilanza anche alla luce del conferimento regionali delle competenze ai Comuni.

Stato di attuazione..

Le attività di vigilanza, delegate dalla Regione, sono state svolte regolarmente in collaborazione con l’ASL.

6 - Piena integrazione delle persone disabili e soddisfacimento delle loro esigenze di tutela residenziale e semi residenziale in quanto persone non autonome e/o non autosufficienti (art. 18, comma 1, lettere f) ed c) della L.R. 1/2004).

Sub obiettivo “attività di valutazione e progettazione per le persone disabili”. L’attività è rivolta ai soggetti, minori e adulti, affetti da patologie croniche invalidanti, che determinano notevoli limitazioni della loro autonomia; ai soggetti, minori e adulti, colpiti da minorazione fisica; ai soggetti, minori e adulti, colpiti da minorazione di natura intellettiva e/o fisica, anche associata a disturbi del comportamento e relazionali non prevalenti, in genere non inseribili nel mondo del lavoro; ai minori con situazioni psico sociali anomale associate a sindromi e disturbi comportamentali ed emozionali (ICD 10) - fatti salvi gli interventi di esclusiva competenza sanitaria - in possesso di riconoscimento di gravità avvenuto in sede di commissione ex L.104/92 e/o di riconoscimento di non inseribilità al lavoro avvenuto in sede di commissione ex L.68/99. Tutte le persone sopra indicate possono attivare l’U.V.A.P. del Distretto socio sanitario 1 dell’ASL Torino 3 affinché predisponga i progetti individuali di cui all’art.14 legge 328/2000. Compito dell’U.V.A.P e del Nucleo Interdisciplinare Disabili (N.I.D) - del quale fanno parte gli operatori consortili – è dare piena attuazione alla normativa regionale e locale relativa all’applicazione dei LEA socio sanitari a livello territoriale, garantendo alle persone con handicap le prestazioni essenziali necessarie sulla base di una progettualità individualizzata. In particolare si intende garantire la presa in carico dei richiedenti; rivalutare i soggetti gravi che attualmente fruiscono di interventi socio sanitari; censire e catalogare gli interventi erogati su base distrettuale; valutare la congruità degli inserimenti e degli interventi erogati. Nell’ambito della progettazione individuale andrà attivato un processo “di comunità” che veda coinvolti i nuclei familiari – in particolare degli utenti frequentanti i centri diurni – al fine di elaborare, unitamente ai soggetti che attualmente gestiscono le risposte in atto, “linee guida” condivise, relativamente ai servizi cosiddetti di “tregua e sollievo”, “dopo di noi”, e “pronto intervento” (alcuni dei quali già in corso di sperimentazione), al fine di ampliare le possibilità di risposte offerte dal territorio.

Stato di attuazione.

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L’attività prosegue regolarmente secondo gli standard operativi prefissati. L'attività legata alla Commissione UVAP è sempre molto intensa in particolare: il monitoraggio di tutti i progetti individuali delle persone in carico e dei progetti di Servizio delle varie strutture presenti sul territorio; la definizione delle ipotesi progettuali legate alle domande UVAP; l'avvio dei progetti valutati positivamente da parte della Commissione (sia a livello territoriale sia residenziale). Unitamente a quanto sopra preme evidenziare sia il rilevante impegno dovuto alla partecipazione degli educatori coordinatori, a cadenza settimanale, alla Commissione ex legge 104 che l’intervento, meno gravoso ma in alcuni periodi rilevante, relativo alla commissione Unità Multidisciplinare.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. disabili minori in carico 97 94 99

• di cui gravi ex L.104/L.68 33 35 39

N. disabili adulti in carico 331 352 351

• di cui gravi ex L.104/L.68 50 57 57

N. valutati/rivalutati UVAP nell’anno 106 189 252

N. sedute UVAP / 16 25

N. sedute Commissione ex L.104 / 30 39

N. sedute Commissione ex L.68 / 1 /

N. sedute Unità Multidisciplinare / / 18

N. incontri gruppo supporto / 4 /

Sub obiettivo “assistenza e sostegno educativo familiare a disabili minori”. Assistenza e sostegno educativo familiare ai giovani disabili ed in particolare: sostegno familiare ai disabili in età scolastica. Operare in raccordo con il dipartimento materno infantile dell’ASL per la costruzione di una rete integrata ed organica di servizi e per la diffusione di una adeguata informazione sugli stessi. Riprogettare – in accordo con l’ASL – gli interventi per i minori disabili (età obbligo scolastico 6 – 14) al fine di definire progetti socio sanitari integrati individualizzati in ambito UVAP.

Verificare la possibilità di rilanciare il progetto “Verso casa” finalizzato al sostegno al nucleo familiare di neonati e bambini disabili dall’ospedale a casa attraverso la costituzione di un gruppo interdisciplinare, raccordato con i servizi del territorio, con funzioni di tutoring per i giovani disabili e le famiglie. Nell’ambito del progetto erogazione di interventi assistenziali non solo a favore del giovane disabile, ma a sostegno dell’intero nucleo familiare, al quale offrire una opportunità di presa in carico globale fin dalla nascita del bimbo disabile attraverso l’azione integrata dei servizi ospedalieri e socio sanitari territoriali.

Alla luce del grande apprezzamento rilevato nell’ambito del Piano di Zona, si rende necessaria una riprogettazione per definire il tipo di investimento che i partner coinvolti intendono fare in merito al progetto allo scopo di prevederne ulteriori sviluppi. Occorre una ridefinizione dei rapporti con il Regina Margherita e con i servizi ASL coinvolti nel progetto anche alla luce dell’applicazione dei LEA a livello distrettuale. Emerge inoltre l’esigenza di ampliare gli interventi, finora riservati alla fascia di età 0 – 3 anni, anche a bambini fino ai 5 anni per i quali vengono richieste maggiori risposte a livello territoriale.

Proseguire le attività del il progetto “Giocabilità”, che prevede interventi articolati e mirati per minori disabili in fascia di età 9 – 14 anni. La Fondazione Paideia ha riconosciuto al Consorzio un finanziamento per il sostegno all’avvio del progetto (avvenuto nel 2007) che si concretizza in attività di socializzazione, a cura della cooperativa sociale Atypica (partner del progetto) con la collaborazione di educatori messi a disposizione dalla cooperativa “Il Margine”. Per assicurare la continuità delle attività occorre operare per il reperimento delle risorse necessarie al

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finanziamento e provvedere alla stipula di una nuova convenzione con la direzione del Distretto n.1 e la cooperativa sociale Atypica (entro il mese di luglio).

Stato di attuazione.

Progetto Verso Casa . A seguito di una situazione “di stallo progettuale” da parte dei Servizi e della mancata riprogettazione con l’ASL TO3, nel mese di luglio il progetto è stato sospeso, anche per l’esaurimento dei fondi dedicati (La Regione Piemonte ha erogato un solo finanziamento nel 2000). Per assicurare continuità di interventi alle famiglie coinvolte, le azioni di sostegno domiciliare gratuito (rivolte a 3 nuclei familiari e previste dal progetto stesso) sono state sottoposte all’approvazione dell’UVAP e pertanto sono automaticamente rientrate nelle offerte territoriali del “pacchetto SAD”. Quattro le persone attualmente coinvolte nel progetto: un nucleo familiare formato da marito e moglie ed altri due nuclei composti da donne separate. Il gruppo, condotto da un’educatrice professionale ASL, si incontra per 2 volte nell’arco del mese. Ogni incontro ha una durata media di circa 90 minuti. Da dicembre 2008 tale progetto vede la consulenza e l’intervento di una psicologa ASL. In una prospettiva di tipo preventivo il progetto “Verso Casa” avrebbe “forza di possibilità”, da un lato per le famiglie che hanno dovuto, o si trovano, affrontare la nascita di un figlio disabile, dall’altro per i servizi del territorio chiamati a dover costruire un modo di rapportarsi con i sistemi familiari che tenga conto della gestione della complessità e della cultura della coprogettazione. Una pista di lavoro interessante potrebbe esser costituita da una correlazione fra questo progetto, caratterizzato da assistenza e sostegno educativo familiare, ed il laboratorio “Donne e mamme…Giocabilità”, articolazione del progetto “Giocabilità”, che si connota come uno spazio di ascolto e di consapevolezza attraverso l’uso di tecniche espressive “non usuali”. In merito, comunque, si ritiene necessaria una riprogettazione ed una chiara dichiarazione di intenti da parte delle Direzioni ASL e CISAP.

Progetto Giocabilità. “Giocabilità”, è un progetto avente finalità socio riabilitative, pedagogiche, rivolto a minori con disabilità medio-grave, d’età compresa fra i 9 ed i 14 anni. Il progetto, attraverso percorsi di animazione e giochi di gruppo, si pone l’obiettivo di offrire ai ragazzi disabili che frequentano “Giocabilità” occasioni e spazi di socialità e di crescita. La gestione e realizzazione del progetto è affidata ad una partnership che vede coinvolti, con funzioni e compiti diversi, i seguenti soggetti: Distretto di Collegno della A.S.L. To 3, CISAP, Nucleo Interdisciplinare Disabili - N.I.D., Fondazione Paideia, Cooperativa sociale “Atypica”, Cooperativa sociale “Il Margine ”, Liceo psicopedagogico “M.Curie”- Collegno. Ha preso avvio nel febbraio 2007, nel corso di tutto il 2008. ha avuto un regolare sviluppo e, come l’anno precedente, si è svolto nell’arco temporale che va da settembre a giugno seguendo, a grandi linee, il calendario scolastico. Si svolge presso i locali della Cooperativa Atypica all’interno di Villa 5, nel Parco “Dalla Chiesa” di Collegno. Il progetto è articolato nel modo seguente: i minori sono suddivisi in due gruppi, ovvero gruppo A e gruppo B, i bambini e ragazzi si incontrano settimanalmente in orario extrascolastico in due pomeriggi diversi. Per entrambi i gruppi le attività prevedono due moduli: una prima parte di accoglienza con merenda e giochi di gruppo; e successivamente i laboratori ( teatrale e di danza/espressione corporea in due pomeriggi diversi). Entrambi i moduli sono condotti da tecnici e operatori della Cooperativa “Atypica” e da educatori della Cooperativa “Il Margine”, che operano presso il N.I.D. Il progetto “Giocabilità”, inizialmente rivolto a minori disabili in fascia di età 9-14, nel corso del 2008 si è arricchito di un ulteriore “gruppo di lavoro” rivolto a minori dai 15 ai 17 anni. Le attività rivolte a tale gruppo hanno avuto inizio nel mese di febbraio del 2008. Il “gruppo C”, diversamente dagli altri 2 gruppi, si incontra una sola volta a settimana, nella giornata di martedì, dalle 16 alle 18, giorno in cui vengono proposto attività varie (uscite, laboratorio teatrale, giochi etc.). Il modulo è condotto da un tecnico della “Cooperativa Atypica” e da un educatore del Cisap. Quanto sopra indica chiaramente come, per le sue caratteristiche metodologiche e sperimentali che lo contraddistinguono, “Giocabilità” possa esser definito come “work in progress” e che, come tale, richiede un costante monitoraggio. A tal fine gli operatori del NID unitamente ai

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tecnici della cooperativa “Atypica” hanno costituito un gruppo di lavoro che incontrandosi a cadenza regolare, modula una ri-progettazione in itinere sulla scorta dei diversi bisogni che emergono. Altro obiettivo importante di Giocabilità è quello di attivare percorsi che consentano di offrire alle famiglie dei bambini coinvolti sia momenti di sollievo e benessere sia occasioni di confronto con gli altri nuclei familiari e sostegno da parte degli operatori. In aggiunta agli incontri “formali”, svolti orientativamente ogni 2 mesi e rivolti a tutti i genitori dei ragazzi che frequentano “Giocabilità”, con l’obbiettivo di informarli rispetto all’andamento del progetto stesso, da aprile 2008 ha preso avvio un nuovo laboratorio, rivolto alle mamme dei ragazzi che praticano “Giocabilità”, che ha una cadenza bisettimanale e si tiene il lunedì dalle 18,30 alle 20,30. Tale laboratorio, gestito da 2 operatori della cooperativa “Atypica”, è stato interrotto durante il periodo estivo ed è poi ripreso regolarmente in autunno. “Donne e mamme…Giocabilità” si connota come uno spazio di ascolto e di consapevolezza attraverso la sperimentazione di tecniche espressive non usuali: teatro, espressione corporea, meditazione e bioenergetica. Il percorso fin qui svolto è indubbiamente apprezzato dalle famiglie ed analogo giudizio è espresso dai vari operatori coinvolti nel progetto. I rapporti fra i diversi soggetti coinvolti infatti appaiono connotati da un dialogo aperto, chiaro e da un confronto che si è anche tradotto in formulazione di idee e in concreta partecipazione.

Il 30 ottobre 2008 si è tenuto un incontro allargato di verifica presso la sala polivalente di Villa 5 tra tutti gli operatori a vario titolo coinvolti nel progetto, compresi gli insegnanti, con l'obiettivo di confrontarsi a più voci per far emergere i diversi "punti di vista" sull'andamento del progetto, sul suo valore, sulle sue prospettive future.

Elemento di forte criticità è stato invece l’incertezza, sia “finanziaria” che di continuità progettuale, che sul finire del 2008 ha percorso “Giocabilità” determinandone, dall’autunno inoltrato fine al dicembre 2008, una sostanziale “paralisi” progettuale. La collaborazione con il Liceo Psicopedagogico “M. Curie” di Collegno nel dicembre 2007 si è tradotta nella richiesta avanzata da ben 15 studenti nel 2008 di poter svolgere tirocinio all’interno del progetto. Sono state accolte 9 richieste e da gennaio 2008 i 9 studenti hanno iniziato a svolgere il tirocinio formativo partecipando ai laboratori di Giocabilità. Al termine del tirocinio una studentessa ha deciso di continuare la sua esperienza trasformando, per tutto il 2008, il suo tirocinio in volontariato.

Sono stati realizzati due momenti di "spettacolo" che hanno visto i ragazzi stessi protagonisti attivi.

• 18/1/2008 - primo "evento" pubblico: rappresentazione di "Ti do tutto anche l'America" i ragazzi di fronte alle loro famiglie - genitori, fratelli e tanti parenti-, gli insegnanti (alcuni, sia di sostegno sia curricolari) ma anche tutti gli operatori ed i loro amici.

• 30/5/2008 - secondo "evento" pubblico: rappresentazione di "Nodi - ti sto chiamando io o mi stai chiamando tu?", famiglie, parenti, insegnanti, amici, operatori e questa volta anche i responsabili dei servizi (dirigenti), gli Assessori alle Politiche Sociali dei Comuni di Collegno e Grugliasco , l'Assessore all'Istruzione della Regione Piemonte (M.G. Pentenero)

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. famiglie censite 46 60 64

N. famiglie contattate 17 32 36

N. famiglie prese in carico 24 29 33

• di cui inserite in “Verso casa” / / /

• di cui inserite in “Giocabilità” 9 11 12

N. disabili minori in carico 25 33 49

• di cui residenti a Collegno / 25 31

• di cui residenti a Grugliasco / 8 18

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• di cui inseriti in “Verso casa” / / /

• di cui inseriti in “Giocabilità” / 11 12

Sub obiettivo “attività occupazionali per disabili collegate al centro di produttività sociale”. Garantire la gestione degli inserimenti non finalizzati all’assunzione (INFA) con le modalità adottate a partire dal 2003 anche dal punto di vista amministrativo (erogazione borse alle scadenze previste e copertura assicurativa). Implementare le attività del “Centro di produttività sociale” (CPS) collocato in via Lanza e gestito dalla cooperativa sociale “La Bottega”. Le attività sono destinate a persone con handicap che non hanno capacità lavorative sufficienti all’inserimento lavorativo e per le quali occorre costruire un percorso di tipo occupazionale che ne favorisca l’integrazione e sviluppi il loro contributo attivo nella società. Lo scenario che si sta prefigurando richiede infatti la necessità di individuare nuove risposte riguardanti ad esempio le persone che, dopo essersi rivolte al Centro per l’impiego ed aver sperimentato un’attività formativa, vengono giudicate non inseribili nel mondo del lavoro; o ancora persone che, già inserite da anni in un’attività socio occupazionale, esprimono bisogni correlati ad una fase di vita più avanzata. Il CPS rappresenta pertanto un nuovo tassello che si aggiunge alla rete dei servizi già esistenti e ne implica una riorganizzazione, prevedendo una gamma differenziata di risposte assistenziali. Gli INFA dovranno venire organicamente coordinati con il centro. Dovrà essere promosso il raccordo tra le attività strutturate del “Centro di produttività sociale” e le attività dei centri di aggregazione per anziani e giovani del territorio che potranno venire utilizzati come “contesti” di addestramento ed occupazionali.

Stato di attuazione. L’attività prosegue regolarmente. Il CPS funziona a regime. Il centro è gestito, in convenzione con il CISAP e ASL, dalla Cooperativa Sociale "La Bottega", in continuità con la sperimentazione condotta negli anni precedenti. Il progetto è rivolto a persone con disabilità media, che presentino competenze pratico-manuali e capacità relazionali residue. Obiettivo principale del progetto è la predisposizione, per le persone inserite, di percorsi di consolidamento delle capacità possedute e di sviluppo di nuove competenze, al fine di poter approntare progetti individuali, anche di uscita dal centro e volti ad una sempre maggiore integrazione sociale. I progetti di inserimento sono valutati dalla Commissione UVAP. Attualmente sono inserite persone con disabilità medio-grave del territorio, per molti di loro è stato portato a termine il percorso di uso indipendente dei mezzi di trasporto pubblici, per altri si stanno ipotizzando progetti individuali che prevedono lo sganciamento dal centro in favore di Progetti Socio Riabilitativi. La capienza media è di 15 persone.

Le attività pratiche del Centro di Produttività Sociale hanno come finalità quella di produrre manufatti commercializzabili e sono: Mastro Cartaio (produzione di biglietti con carta riciclata); Bomboniere (nel corso dell'anno sono state innumerevoli le richieste); e in ultimo Mastro Ciliegia (produzione di cornici). L’organizzazione del centro prevede la presenza, a tempo pieno o part time, nelle attività pratiche svolte nel corso della mattinata. Per tre pomeriggi alla settimana è prevista la partecipazione ad attività quali: espressione corporea, benessere psicofisico, gruppi sulla relazione, uscite sul territorio e esercitazione all’uso indipendente dei mezzi pubblici. Il servizio di accompagnamento viene svolto dagli operatori del centro. La convenzione con la cooperativa prevede, inoltre, le attività dei moduli rivolti a persone con disabilità fisica. Tali attività si svolgono il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00, servizio di accompagnamento compreso e sono orientate alla sfera del benessere psico-fisico, alla stimolazione di nuovi interessi socio culturali, alla partecipazione ad iniziative sul territorio.

La gestione diretta, da parte della Cooperativa Sociale "La Bottega", dei Progetti Socio Riabilitativi, è stata portata a termine nel corso dell'anno; attualmente sono attivi 14 progetti. L’attività di progettazione educativa e di monitoraggio degli inserimenti è stata curata da due educatori della cooperativa e dal referente NID.

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Collaborazione con il CPI di Rivoli . Sono stati mantenuti i contatti con l’Ufficio Invalidi del CPI di Rivoli e con il Servizio di Inserimenti Lavorativi (ora denominato S.I.A.L. -Servizio Intercomunale di Accompagnamento al Lavoro-); mentre sono state sospese le partecipazioni alla Commissione Medica ex lege 68 e all’attività del “Gruppo di supporto al Comitato Tecnico Provinciale” che si riunisce mensilmente presso il Centro per l’impiego di Rivoli, in quanto svolte direttamente dal SIAL.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. INFA gestiti 18 16 16

• di cui residenti a Collegno / 6 6

• di cui residenti a Grugliasco / 10 10

N. inseriti in CPS 10 15 17

• di cui residenti a Collegno / 5 6

• di cui residenti a Grugliasco / 10 11

Sub obiettivo “interventi rivolti a disabili sensoriali”. Gestione delle funzioni assistenziali già di competenza della Provincia(art.5 della L.67/93) in favore dei disabili sensoriali - Realizzazione degli interventi rivolti ai disabili sensoriali residenti nel territorio intercomunale in collaborazione con i servizi di riabilitazione dell’ASL Torino 3. Adeguamento delle modalità di gestione amministrativa delle funzioni con particolare attenzione ai finanziamenti anche alla luce dell’applicazione dei LEA a livello distrettuale.

Stato di attuazione. Nel mese di settembre 2008, con l’avvio del nuovo anno scolastico sono arrivate 4 nuove richieste d’intervento al Consorzio. I progetti educativi, mediamente, prevedono un intervento di circa 10 ore alla settimana da parte di un educatore specializzato. Tali ore possono essere utilizzate sia per interventi all’interno dell’ambito scolastico che per interventi territoriali e/o domiciliari. Vi sono alcuni interventi finalizzati al pagamento di rette semi convittuali. E' proseguita nell'anno la collaborazione con le agenzie che già fornivano gli interventi educativi Come l’anno precedente anche nel 2008, con l’obiettivo di collocare l’intervento all’interno di una progettazione più ampia e riguardante tutti gli aspetti del percorso di vita della persona, i progetti sono stati validati dalla Commissione UVAP. Si è continuato a reputare elemento fondamentale per la riuscita dei progetti il rapporto con le famiglie ed il lavoro di rete con i vari enti ed operatori coinvolti.: a tal fine infatti si sono mantenuti i contatti con le famiglie e, per quanto possibile si è partecipato ai diversi incontri di progettazione/ verifica con la scuola e con i diversi operatori .

Indicatori attività 2006 2007 2008

%presa in carico 100% 100%

N. disabili seguiti 14 15 15

• di cui residenti a Collegno / 12 12

• di cui residenti a Grugliasco / 3 3

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Sub obiettivo “inserimento in centri diurni di persone con handicap gravi”. Assicurare le attività secondo gli standard operativi previsti. Attuare la riorganizzazione complessiva della rete dei centri diurni finalizzata al miglioramento qualitativo delle attività svolte dai concessionari delle strutture, anche attraverso la ricollocazione degli utenti secondo il piano generale delle strutture concordato con la Direzione del distretto. Gestire la fase di chiusura, finalizzata alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione, e quella di riapertura del centro di Piazzale AVIS provvedendo alla definizione di apposita convenzione per l’inserimento degli ospiti. Le strutture consortili sono infine chiamate a cooperare con il Comune di Grugliasco e con la cooperativa concessionaria della struttura residenziale di Viale Radich per l’attivazione del centro diurno ad essa collegato che andrà inserito nella rete territoriale.

Stato di attuazione.

I dati riportati i tabella – rilevati ad Agosto – danno conto della situazione prima della ricollocazione dei 16 utenti del Centro diurno di Piazzale AVIS che è stato chiuso a fine Aprile per ristrutturazione (11 inseriti in via Di Nanni; 3 in via La salle; 2 nel progetto Onda). In parallelo alla ricollocazione sono stati effettuati anche altri spostamenti di utenti da un centro all’altro (incluso il CPS) al fine di razionalizzare le attività, rendere più omogenei i gruppi di utenti e ridurre i tempi di percorrenza per l’accesso ed il ritorno a casa. In ogni caso la riorganizzazione complessiva della rete dei centri diurni potrà dirsi conclusa con la riapertura del Centro di Piazzale AVIS e con l’attivazione del Centro diurno di Viale Radich (entrambe previste per la metà del 2009).

Nel 2008 si è cercato di dare centralità al rapporto con le famiglie, ritenuto fondamentale, ma non sempre di facile gestione. La chiusura del Centro Diurno Disabili di Piazzale AVIS per ristrutturazione, ha comportato la predisposizione di un piano di riorganizzazione dei centri e degli inserimenti; inoltre è stata avviata una approfondita analisi dei progetti individuali, delle persone interessate dal trasferimento, che iniziata già nel 2007, è portata a termine a Marzo 2008.

Importante è risultato il coordinamento con gli educatori referenti dei centri, e la condivisione delle modalità educative. Per le attività che si svolgono all’interno del centro si mantiene un’impostazione di coinvolgimento differenziato, esse, infatti, vengono svolte in piccoli gruppi e questo facilita, mediante l'osservazione mirata, il mantenimento di un’ottica progettuale sulla persona e l’individuazione di nuovi obiettivi.

Indicatori attività 2006 2007 200846

N. utenti in carico a diurni territoriali 65 66 60

• di cui residenti a Collegno / 35 34

• di cui residenti a Grugliasco / 31 26

di cui seguiti con AD da Centri 11 7 4

di cui seguiti con educativa da Centri 2 3 2

N. utenti inseriti in attività non frequentanti 5 4 3

N. utenti in carico a diurni esterni 9 10 12

• di cui residenti a Collegno / 3 5

• di cui residenti a Grugliasco / 7 7

46 Il dato riportato come assestato fotografa la situazione reale al 31/12/08

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N. utenti in lista d’attesa / / /

N. utenti in carico AVIS47 18 17 /

N. utenti in carico LA SALLE 18 19 22

N. utenti in carico DI NANNI 15 15 21

N. utenti in carico SESTRIERE 14 15 15

Sub obiettivo “affidamenti intra ed etero familiari di disabili”. Promozione dell’affidamento intrafamiliare ed eterofamiliare di disabili intellettivi in carico ai servizi consortili al fine di evitarne o per ritardarne l’inserimento in strutture residenziali - Favorire la permanenza presso i propri congiunti di disabili intellettivi con invalidità del 100 per 100, non autosufficienti ed aventi diritto all’indennità di accompagnamento di cui alla legge 18/80 che frequentano i centri diurni e non utilizzano i servizi residenziali se non per ricoveri di sollievo. Promuovere l’affidamento etero familiare residenziale e diurno di disabili anche minori in carico ai servizi consortili a supporto della famiglia e quale valida alternativa all’inserimento in strutture residenziali. Inoltre occorre che tale intervento venga utilizzato pienamente quale possibile risposta alle esigenze delle persone con handicap da parte dell’UVAP come previsto dall’accordo di programma sui LEA. Si dovrà procedere infine alla definizione delle partite finanziarie con l’ASL alla luce degli accordi attuativi dei LEA a livello territoriale.

Stato di attuazione.

L’attività prosegue regolarmente. Anche nel corso del 2008 il numero di affidi è aumentato. Rimangono attivi, in deroga al regolamento Consortile e in accordo con l’ASL, i due interventi per persone che presentavano una condizione di forte gravità sociale e sanitaria. Gli operatori si sono confrontati sull’eventualità di poter rivedere il regolamento, per meglio adeguarlo alla complessità dei bisogni delle persone disabili e dalle loro famiglie.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. disabili in affido intra familiare 19 21 23

• di cui residenti a Collegno / 13 14

• di cui residenti a Grugliasco / 8 9

N. disabili in affido etero familiare / / /

Sub obiettivo “inserimenti presso la convivenza guidata di via Curiel”. L’organizzazione attualmente in atto, che prevede la presenza notturna di operatori due volte alla settimana, risponde adeguatamente ai bisogni presenti. La gestione della convivenza guidata di Via Curiel, così come quella della microcomunità di Via Galimberti a Grugliasco, è stata connessa alla gestione del presidio RAF Le Nuvole e disciplinata all’interno del contratto di servizio stipulato con il concessionario del presidio. Obiettivo è l’ottimizzazione del funzionamento della struttura.

Stato di attuazione.

La struttura funziona a regime ed è una esperienza avviata ormai da tempo con buoni risultati sia sul piano educativo sia sul livello di soddisfazione delle persone che la vivono e dei loro

47 Nel corso del 2008 il centro di P.le Avis è stato chiuso per ristrutturazione e gli utenti sono stati inseriti nei due centri di Grugliasco ed in un centro extra territoriale (n. 2 persone, con l’accordo dei famigliari).

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familiari. Nel corso dell'anno una delle persone conviventi, per problemi legati alle sue condizioni di salute, ha richiesto l’inserimento in una struttura maggiormente protetta e pertanto è stata dimessa. Occorrerà ridefinire il progetto, ipotizzando se possibile nuovi inserimenti (anche da territori contigui), congiuntamente all'ASL.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. disabili inseriti in comunità 4 4 4

• di cui residenti a Collegno 1 1 1

• di cui residenti a Grugliasco 3 3 3

Sub obiettivo “inserimenti presso micro comunità ‘La coccinella’”. La micro comunità di Via Galimberti a Grugliasco è stata attivata a fine 2005 nei nuovi locali concessi in locazione al consorzio dall’A.T.C. Attualmente la struttura funzione regolarmente. Obiettivo è l’ottimizzazione del funzionamento della struttura.

Stato di attuazione. Viene assicurato il regolare funzionamento della struttura. La micro comunità La Coccinella costituisce per le ospiti una opportunità ed risorsa importante da diversi punti di vista. Gli operatori, nell’elaborazione del progetto individuale di ogni ospite, hanno effettuato una scelta metodologica fortemente improntata al “lavoro di territorio” individuando attività (scuola, judo etc.) che rispondessero alle esigenze e alle attitudini di ogni ospite e fornendo loro spazi ed attività individuali. Grazie alla supervisione la scelta strategica e metodologica d’effettuare mensilmente una riunione della durata di circa 2 ore, rivolta a tutte le ospiti, con obiettivi “identitari”, ha rappresentato e rappresenta scelta importante che già evidenzia i primi risultati positivi. Buoni i rapporti con le diverse famiglie che condividono gli obiettivi e si dimostrano soddisfatte del lavoro svolto.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. disabili inseriti in comunità 5 5 5

• di cui residenti a Collegno / / /

• di cui residenti a Grugliasco 5 5 5

Sub obiettivo “inserimenti presso macro comunità Piazzale AVIS”. Per quanto attiene alla struttura residenziale di Piazzale AVIS vale quanto detto precedentemente per l’annesso centro diurno. In particolare occorre operare (nella fase precedente la riapertura, al termine dei lavori di ristrutturazione) per il reinserimento della comunità nella rete territoriale definendo, con apposita convenzione, la tipologia dell’utenza alla quale essa verrà destinata ed i livelli assistenziali necessari. Applicazione del nuovo regolamento per la contribuzione al pagamento delle rette da parte dell’utenza.

Stato di attuazione.

Anche in questo caso il dato rilevato è precedente la chiusura per ristrutturazione avvenuta prima dell’estate. Con la riattivazione del presidio sarà possibile portare a compimento il riassetto della rete residenziale in base al quale è previsto che, a regime, la comunità venga utilizzata per utenti medio gravi (alcuni dei quali attualmente ospitati nella struttura di viale Radich.). La persona precedentemente inserita presso la comunità è stata trasferita, con il consenso del tutore, presso la comunità di Viale Radich.

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Indicatori attività 2006 2007 2008

N. disabili inseriti in comunità AVIS 1 1 1

• di cui residenti a Collegno / / /

• di cui residenti a Grugliasco 1 1 1

Sub obiettivo “inserimenti presso macro comunità Le Nuvole”. La nuova Comunità di via Sestriere è stata attivata nel settembre 2004 ed è attualmente pienamente funzionante. Occorre garantire la gestione della convenzione che regola i rapporti con il gestore ed operare per l’ottimizzazione del funzionamento. Poiché presso la Comunità si è avviato sperimentalmente il servizio di “tregua e sollievo” occorrerà una definizione progettuale più precisa al fine di ottimizzare la risorsa in maniera adeguata ai bisogni espressi dal territorio. Applicazione del nuovo regolamento per la contribuzione al pagamento delle rette da parte dell’utenza.

Stato di attuazione. La struttura funziona in maniera ottimale. La Comunità ha offerto buoni livelli progettuali ed assistenziali alle persone con disabilità grave. Costante il confronto e la collaborazione con gli operatori della struttura; questo ha permesso di lavorare congiuntamente e in modo integrato sulle diverse situazioni, alcune delle quali particolarmente problematiche. Nel corso del mese di settembre ’08 la comunità ha visto la sostituzione del coordinatore. Tregua e sollievo. Nel corso del 2008 l’intervento di “Tregua e Sollievo” ha visto il coinvolgimento di cinque nuclei familiari, interessati, con motivazioni diverse, a questa proposta. Un sesto nucleo ha inoltrato richiesta in tal senso ma alla domanda, nonostante il parere favorevole espresso in merito dall’ UVAP, la famiglia in questione non ha mai dato seguito. La realizzazione del progetto, avviata sul finire del 2007, è stata contraddistinta da una metodologia di lavoro, caratterizzata dal confronto con gli operatori e con le famiglie interessate, che, conservata nel corso del 2008, ha permesso un costante monitoraggio della situazione. Sono così emersi, dopo una fase iniziale, i primi elementi di criticità: alcune famiglie hanno inoltrato lamentele circa la sporadicità dell’intervento, altre, invitate ad usufruire dell’intervento, hanno rinunciato perché reputavano tale opportunità non più rispondente ai propri bisogni .Segni di una difficoltà in cui gli operatori del NID, mediante una azione di confronto fra i diversi attori coinvolti, hanno cercato di “interpretare” e decodificare cosa stesse avvenendo. L’incremento del progetto ha implicato, da un punto di vista organizzativo, un grosso sforzo, soprattutto, ma non solo, per il servizio coinvolto: la convenzione con la R.A.F. “Le Nuvole” prevede tale tipo di intervento, ma specifica, altresì, che deve avvenire utilizzando i posti lasciati liberi dai rientri a casa degli utenti residenti. Questo elemento, a tutti noto e sottolineato in diverse occasioni, ha costituito elemento di forte criticità. Nel corso del 2008 il progetto “Tregua e Sollievo” ha fornito riscontro, magari parziale ma indubbiamente importante, alle richieste avanzate dai diversi familiari; rimane tuttavia offerta caratterizzata da vizio d’incertezza. Dal confronto con i genitori dei ragazzi che usufruiscono di tale risorsa è emerso con vigore tale argomento. L’identificazione, nella convenzione stipulata nel novembre del 2008 con la cooperativa sociale “Il Margine” per l’utilizzo della struttura residenziale “Papa Giovanni Paolo II”, di specifico provvedimento, costituisce preludio all’attivazione del servizio di “Tregua e Sollievo” che ci si auspica possa consentire, nel corso del 2009, attraverso specifica progettualità sociale, risposte integrate e più adeguate ai bisogni dei disabili e delle loro famiglie.

Indicatori attività 2007 2007 2008

N. disabili inseriti in comunità Nuvole 12 11 12

• di cui residenti a Collegno / 7 8

RELAZIONE DI CONSUNTIVO ANNO 2008

Redatto ai sensi dell’articolo 227 del D. Lgs.18.8.2000 n. 267

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• di cui residenti a Grugliasco / 4 4

Sub obiettivo “inserimenti presso macro comunità viale Radich”. Definire gli accordi contrattuali con la cooperativa concessionaria al fine di un opportuno utilizzo della struttura anche in funzione di ulteriori servizi che si intendono attivare (“tregua e sollievo”, “pronto intervento”, “dopo di noi”). Procedere all’inserimento degli utenti secondo le indicazioni dell’UVAP. Applicazione del nuovo regolamento per la contribuzione al pagamento delle rette da parte dell’utenza.

Stato di attuazione.

Sono aumentati gli inserimenti nella struttura (uno degli utenti proviene dalla Comunità di Piazzale AVIS che, come si è detto, è stata chiusa per ristrutturazione). Al momento la struttura funziona in regime di transizione in quanto ospita sia utenti medio gravi che gravi. A regime (con la riapertura della Comunità di Piazzale AVIS) verrà destinata ad una utenza con elevati livelli di gravità. In tal modo saranno garantiti, in ambito territoriale, tutti i livelli assistenziali necessari al fabbisogno registrato. E' stata definita da settembre la nuova convenzione con la cooperativa.

Nel 2008, oltre alle 4 persone già presenti, la comunità ha accolto 4 nuovi inserimenti del nostro territorio, due persone provenienti dalle loro famiglie di origine, una dalla comunità di Piazzale AVIS e una dal progetto di convivenza guidata. Sono stati mantenuti i coordinamenti tra i referenti del NID e l’équipe della comunità, sono da rilevare i miglioramenti sul piano organizzativo, inoltre l’équipe degli operatori ha raggiunto una maggiore coesione e tali aspetti hanno avuto una buona ricaduta nei rapporti con gli utenti e le famiglie.

Per i 4 posti occupati da inserimenti provenienti dal Comune di Torino gli operatori del NID con il referente della Comunità hanno intrapreso un confronto che ha portato alla dimissione di un ospite e all'avvio di una mediazione con i Servizi Invianti per l'individuazione di una nuova risorsa di inserimento. Permane, per la situazione sopra descritta, la criticità che, sebbene la Comunità si trovi sul territorio del Consorzio, non tutti gli ospiti sono conosciuti e i loro progetti sono elaborati da altri operatori.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. disabili inseriti in comunità Radich 4 4 9

• di cui residenti a Collegno 2 2 5

• di cui residenti a Grugliasco 2 2 4

Sub obiettivo “inserimenti presso strutture residenziali esterne”. Dare continuità alla gestione degli inserimenti residenziali di disabili ancora inseriti in presidi esterni al distretto con le modalità ed i criteri contenuti negli accordi con l’ASL relativi all’assistenza territoriale, semi residenziale e residenziale a favore delle persone con handicap. Proseguire l’attività di verifica progettuale attraverso le visite dei componenti NID presso ogni struttura ospitante ed i contatti con i familiari. Applicazione del nuovo regolamento per la contribuzione al pagamento delle rette da parte dell’utenza.

Stato di attuazione. I membri della commissione UVAP e del NID hanno effettuato, nel corso del 2008, i consueti incontri di monitoraggio presso le diverse strutture residenziali “esterne” all’ambito consortile al fine di verificare l’andamento dei progetti individuali. Tale attività ha permesso di svolgere

RELAZIONE DI CONSUNTIVO ANNO 2008

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esercizio di monitoraggio e controllo relativamente alle situazioni dei cittadini di Collegno o Grugliasco inseriti in tali strutture. Come elemento critico va osservato che il NID, una volta avvenuto l’inserimento dell’utente in strutture esterne al territorio, riesce solo in alcuni casi - i più recenti - a rimanere punto di riferimento per tali nuclei (va ricordato che alcuni di questi inserimenti risalgono a tempi lontanissimi, disposti spesso ancora dai servizi provinciali). Elemento che preme evidenziare, per futura programmazione sociale, è rappresentato dall’età sempre più elevata di alcuni dei genitori di utenti inseriti nei Centri Diurni del territorio. I problemi di salute legati all’invecchiamento, o l’eventuale morte di uno dei due genitori renderebbero, in molti casi, concreta la possibilità di richiesta di inserimento dei figli in struttura residenziale. Analogamente il tema del “dopo di noi” richiede con urgenza, una confronto, anche da un punto di vista culturale, allargato al territorio ed ai vari attori sociali. Nel corso del 2008 le richieste di inserimento in strutture residenziali inoltrate dalle famiglie di utenti dimoranti nel territorio consortile sono state numerose ed in continuo aumento; per alcune situazioni è stato necessario reperire strutture esterne al territorio. poiché le problematiche personali e/o familiari delle persone interessate hanno richiesto un allontanamento dal territorio di residenza.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. disabili in carico rette nell’anno 29 30 36

• di cui residenti a Collegno / 16 20

• di cui residenti a Grugliasco / 14 16

Sub obiettivo “Progetti integrati”. Promuovere ed attuare, nell’ambito territoriale del consorzio, progetti integrati di integrazione dei disabili. Tale obiettivo deve essere perseguito in particolare nell’ambito delle attività di pianificazione zonale (Piano di Zona).

Stato di attuazione.

Tutti i progetti proseguono secondo le linee definite nei protocolli con i Comuni e con gli altri soggetti coinvolti a livello territoriale.

Sub obiettivo “Raccordi con il volontariato”. Coordinare gli interventi consortili finalizzati all’integrazione dei disabili con l’attività svolta dalle associazioni con le quali si intrattengono rapporti, regolati da convenzioni e non (La Scintilla, Isola che non c’è, Il Cerchio Aperto, Consequor, l’AISM).

Stato di attuazione..

Le attività previste nell’ambito delle convenzioni vengono garantite in modo continuativo.

Sub obiettivo “Attività istituzionali di vigilanza”. Svolgimento delle attività di vigilanza delegate dalla Regione in collaborazione con l’ASL Torino 3. Assolvimento delle funzioni nell’ambito degli organismi inter istituzionali previsti dalla normativa di riferimento ed adeguamento tempestivo delle procedure alle direttive emanate dai soggetti titolari delle funzioni. Verifica della possibilità di realizzare sinergie con gli Enti Gestori dell’ambito territoriale dell’ASL Torino 3 nello svolgimento delle funzioni di vigilanza anche alla luce del conferimento regionali delle competenze ai Comuni.

Stato di attuazione.

Le attività di vigilanza, delegate dalla Regione, sono state svolte regolarmente in collaborazione con l’ASL.

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7 - Soddisfacimento delle esigenze di tutela residenziale e semi residenziale delle persone adulte o anziane non autonome e non autosufficienti (art. 18, comma 1, lettera c) della L.R. 1/2004);

Sub obiettivo “affidamenti intra ed extra familiari, diurni o residenziali, di anziani”. Lo strumento dell’affidamento diurno, ampiamente collaudato, viene utilizzato in via ordinaria. Occorre avviare il lavoro di promozione di tutte le tipologie di affido, anche in collaborazione con le agenzie concessionarie dei servizi di assistenza domiciliare, opportunamente collocate nei lotti territoriali. In particolare occorre che tale intervento venga utilizzato pienamente quale possibile risposta alle esigenze degli anziani non autosufficienti da parte dell’UVG come previsto dall’accordo di programma sui LEA. Si dovrà procedere infine alla definizione delle partite finanziarie con l’ASL alla luce degli accordi attuativi dei LEA a livello territoriale.

Stato di attuazione.

Il sub obiettivo viene perseguito efficacemente. L’affidamento intra familiare è stato di fatto introdotto con il nuovo regolamento sperimentale sugli “assegni di cura” in quanto una quota dell’assegno viene riconosciuta ai familiari/affidatari a titolo di rimborso forfetario delle spese vive sostenute per l’assistenza del congiunto.

Lo strumento dell’affido di vicinato a favore di anziani parzialmente non autosufficienti è stato ampiamente utilizzato nel corso dell’anno e ne è cresciuta la richiesta da parte delle sedi territoriali: spesso si tratta di situazioni molto complesse e diversificate dal punto di vista degli interventi domiciliari o semiresidenziali. Solo in tre casi l’affido sostituisce interventi di assistenza domiciliare, per supportare situazioni in cui esiste già un rapporto fiduciario consolidato, oppure che necessitano solo di una “custodia sociale”, in quanto non ancora connotate da gravità.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. anziani in affido residenziale / / /

N. anziani in affido diurno 6 6 10

• di cui residenti a Collegno 4 4 6

• di cui residenti a Grugliasco 2 2 4

N. anziani in affido intra familiare / / /

Sub obiettivo “inserimenti anziani presso il centro diurno di via Cotta”. E’ realizzata l’unificazione presso il centro di via Cotta di tutte le attività residenziali diurne per anziani con limitazioni dell’autonomia derivati da patologie invalidanti sul piano intellettivo. Nel centro di via Cotta vengono pertanto assicurati tutti i livelli assistenziali (lieve, medio ed elevato) necessari ad una utenza affetta da demenze senili oltre che l’ospitalità degli attuali utenti solo parzialmente non autosufficienti. Obiettivo è di estendere l’orario di apertura del centro anche alla fascia pomeridiana rivedendo gli accordi contrattuali con la cooperativa concessionaria.

Stato di attuazione.

Il servizio diurno viene erogato puntualmente secondo le linee definite nel sub obiettivo. Sono stati ridefiniti gli accordi contrattuali con la Cooperativa ed è stato avviato l'ampliamento di orari

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d'apertura, con la definizione delle eventuali quote di compartecipazione degli utenti, in base ai regolamenti consortili.

Nei primi mesi del 2008 sono stati rivalutati dalla commissione U.V.G tutti i programmi assistenziali degli ospiti, e sono state ridefinite le modalità di contribuzione al pagamento dello stesso. Ormai l’attività è a regime e tale risorsa risulta essere molto gradita agli interessati ed ai loro familiari, come luogo di contrasto alla solitudine e di prevenzione rispetto all’aggravamento delle condizioni sanitarie. Si registra una difficoltà nell'applicazione la nuova convenzione in merito alla frequenza part-time, in quanto non sono garantiti gli accompagnamenti al domicilio degli utenti che intendono usufruire di questa possibilità, uscendo alle ore 14.00. Occorrerà pertanto individuare nuove modalità di attuazione.Dai contatti con gli operatori, inoltre, si è rilevato come questi vengano ritenuti un punto di riferimento dagli ospiti e dai loro familiari anche per tutta una serie di aspetti che esulano dalle attività del Centro (prenotazione delle visite mediche, pratiche burocratiche, monitoraggio della terapia farmacologica). E’ buona la collaborazione con le Cooperative che seguono gli utenti al domicilio.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. anziani inseriti in via Cotta 17 20 23

• di cui residenti a Collegno / 14 16

• di cui residenti a Grugliasco / 6 7

Sub obiettivo “inserimenti residenziali di anziani autosufficienti”. Gestione delle procedure finalizzate all’inserimento in strutture autorizzate e integrazione delle rette per la quota non posta a carico dell’utente. Valutare l’opportunità di procedere alla definizione di un nuovo regolamento per la contribuzione al pagamento delle rette da parte dell’utenza. Proposizione di interventi alternativi al ricovero al fine di contenere gli inserimenti. Utilizzo prioritario delle strutture comunali organizzate in mini appartamenti..

Stato di attuazione..

L’attività viene svolta secondo le linee indicate. Il nuovo inserimento è avvenuto per una situazione di particolare disagio sociale ed in condizioni di urgenza. La situazione è stata già sottoposta alla valutazione dell' UVG, a seguito del peggioramento delle condizioni sanitarie dell'anziano interessato:

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. anziani autosufficienti inseriti in struttura 1 1 2

• di cui residenti a Collegno 1 1 2

• di cui residenti a Grugliasco / / /

Sub obiettivo “inserimenti residenziali di anziani non autosufficienti”. Gestione della raccolta ed istruttoria domande finalizzate agli inserimenti residenziali di anziani non autosufficienti attraverso Sportello Integrato Socio - sanitario a cui spetta l’attivazione dei servizi sociali e sanitari preposti alle rispettive valutazioni previa definizione delle partite economiche con utenti ed ASL.. Operare per la piena attuazione degli accordi regionali e locali sui Lea in materia di interventi a favore di anziani non autosufficienti, anche in merito alla diversa ripartizione della spesa tra sanità, persona interessata e consorzio. In particolare devono

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essere protocollati i rapporti finanziari con l’ASL (accollo al distretto dei maggiori oneri socio assistenziali derivanti da implementazione posti letto). Applicazione del nuovo regolamento per la contribuzione al pagamento delle rette da parte dell’utenza anziana non autosufficiente.

Stato di attuazione.

L’attività procede nel pieno rispetto delle linee definite nel sub obiettivo. Il nuovo regolamento viene puntualmente applicato. Sono state a tal fine riviste tutte le situazioni già in carico. Si sottolinea la difficoltà per le famiglie a reperire posti letti in struttura (nel territorio ed in quelli adiacenti) anche con il riconoscimento della quota sanitaria a causa dello scarseggiare di disponibilità.

Negli ultimi mesi del 2008 sono state attivate ulteriori 49 convenzioni in più rispetto ai posti letto disponibili per il Distretto di Collegno. Ciò ha consentito a buona parte degli utenti in lista d’attesa di scegliere se reperire o meno una collocazione in strutture autorizzate al funzionamento, anche fuori dal territorio distrettuale: lo Sportello e l'assistente sociale responsabile del progetto anziani hanno continuato a svolgere in tal senso un supporto alla Segreteria dell’UVG, soprattutto nelle situazioni di maggior fragilità e solitudine, in stretto raccordo con le sedi territoriali. L’incremento dei posti letto ha ovviamente determinato una crescita esponenziale delle richieste di integrazione della retta non sanitaria. Nel corso dell’anno solo due utenti hanno potuto usufruire dei percorsi in continuità assistenziale, per i quali il Distretto non dispone di posti letti dedicati, e si sono potuti realizzare solo due ricoveri di sollievo.

Nel 2008, l’impiegata amministrativa dello Sportello, ha gestito in totale autonomia, le integrazioni rette, eseguendo i conteggi finalizzati all’individuazione della stessa, tenendo conto dell’entrata in vigore del nuovo regolamento CISAP, approvato con assemblea consortile n. 9 del 26/09/2007.

Indicatori attività 2007 2007 2008

N. anziani non auto inseriti in struttura 46 54 61

• di cui residenti a Collegno / 30 37

• di cui residenti a Grugliasco / 24 24

Sub obiettivo “Progetti integrati”. Promuovere ed attuare, nell’ambito territoriale del consorzio, progetti integrati di tutela residenziale delle persone anziane o non autonome (Anziani estate sicura). Tale obiettivo deve essere perseguito in particolare nell’ambito delle attività di pianificazione zonale (Piano di Zona).

Stato di attuazione.

Tutti i progetti proseguono secondo le linee definite nei protocolli con i Comuni e con gli altri soggetti coinvolti a livello territoriale.

Sub obiettivo “Raccordi con il volontariato”. Coordinare gli interventi consortili finalizzati al perseguimento dell’obiettivo di tutela con l’attività svolta dalle associazioni con le quali si intrattengono rapporti, regolati da convenzioni e non (AUSER, AVULSS, Centro di ascolto Frassati, ecc.).

Stato di attuazione.

Le attività previste nell’ambito delle convenzioni vengono garantite in modo continuativo. Si sottolinea che permangono costanti e proficui i rapporti con le associazioni di volontariato

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convenzionate con il Consorzio, coinvolte nella presa in carico dei soggetti anziani non autosufficienti, rapporti che di norma si intensificano durante il periodo estivo, per contrastare le situazioni di maggior solitudine e precarietà (in particolare per la realizzazione del progetto Estate Sicura, grazie anche ai finanziamenti Provinciali dedicati).

Sub obiettivo “Attività istituzionali di vigilanza”. Svolgimento delle attività di vigilanza delegate dalla Regione in collaborazione con l’ASL Torino 3 - Assolvimento delle funzioni nell’ambito degli organismi inter istituzionali previsti dalla normativa di riferimento ed adeguamento tempestivo delle procedure alle direttive emanate dai soggetti titolari delle funzioni. Verifica della possibilità di realizzare sinergie con gli Enti Gestori dell’ambito territoriale dell’ASL Torino 3 nello svolgimento delle funzioni di vigilanza anche alla luce del conferimento regionali delle competenze ai Comuni.

Stato di attuazione.

Le attività di vigilanza, delegate dalla Regione, sono state svolte regolarmente in collaborazione con l’ASL.

8 - Supporto alla realizzazione degli obiettivi sostanziali del programma pluriennale mediante lo svolgimento di tutte le attività amministrative e contabili necessarie al funzionamento della struttura consortile.

Sub obiettivo “gestione sistema informativo”. L’attività di supporto comporta – in primo luogo – la gestione del complesso del sistema informativo e quindi: puntuale attuazione rilevazioni richieste dal sistema informativo regionale e fornitura dati nel rispetto dei tempi; ottimizzazione della raccolta, elaborazione, trattamento, analisi e fornitura dati e gestione sistema informatico in rete; gestione pagina web e rete di connessione; gestione ed aggiornamento programmi di raccolta, elaborazione, trattamento, analisi dati sull’attività nel rispetto delle scadenze previste dalla programmazione. E’ inoltre richiesto un costante adeguamento tecnologico del sistema e l’aggiornamento alle modifiche della normativa di riferimento. Infine deve essere assicurata la produzione di materiali informativi sulle attività svolte e diffusione degli stessi. Occorrerà altresì provvedere alla gestione della procedura “sostegno al canone“.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Si è partecipato al bando regionale per il finanziamento delle implementazioni del sistema informativo con l'obiettivo di aggiornare la strumentazione del Consorzio e migliorarne l'efficacia, anche attraverso azioni formative per gli operatori. E' stato ottenuto un finanziamento, molto inferiore alle richieste. E' prevista nel 2009 la riorganizzazione del protocollo, anche al fine di renderlo più sicuro ed agevolmente consultabile.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. Rilevazioni per Regione 11 11 10

Iniziative di informazione specifiche 2 3 2

Programmi elaborazione dati prodotti / 1 1

Aggiornamenti pagina web 380 315 325

Sviluppi software 2 2 1

Manutenzione hard e software da terzi 25 ore 70 ore 52 ore

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Manutenzione hard e software in proprio 60 ore 45 ore 65 ore

Sub obiettivo “gestione amministrativa delle risorse umane e professionali”. Assicurare, in via ordinaria, la gestione amministrativa delle risorse umane e professionali; l’ottimizzazione del funzionamento degli apparati ausiliari preposti ad assicurare le risorse professionali ai servizi ed agli uffici impegnati nella realizzazione dei progetti previsti dal programma; l’analisi del fabbisogno; la gestione economica e giuridica del personale nel rispetto degli istituti contrattuali secondo gli obiettivi dalla programmazione. Realizzare gli adempimenti relativi alle assunzioni obbligatorie ed il puntuale adeguamento del quadro regolamentare che norma l’attività del personale consortile. Effettuare una costante revisione ed adeguamento dei procedimenti amministrativi al fine di snellire le procedure operative. Garantire lo svolgimento di tutti gli adempimenti necessari ad assicurare l’adeguamento della dotazione organica ai fabbisogni ed in particolare ad assicurare la copertura del turn - over. Fornire il supporto alla gestione delle trattative con le OO.SS. Gestione ed applicazione degli accordi contrattuali del personale e della dirigenza. Gestione ed applicazione del sistema di valutazione delle prestazioni ed erogazione dei compensi incentivanti la produttività. Predisposizione della revisione del piano triennale delle assunzioni. Indizione ed espletamento procedure di selezione per assunzioni. Gestione delle attività amministrative connesse alla formazione del personale. Con specifico riferimento all’Area Risorse e Staff andrà realizzata, entro fine 2008, una riorganizzazione degli uffici ai quali è assegnato il presente sub obiettivo, finalizzata a dare continuità alle attività volte a realizzarlo pur in presenza di un prevedibile avvicendamento alla direzione dell’Area.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Gli obiettivi relativi al 2008 risultano realizzati. Nel primo semestre, oltre alle scadenze annuali e periodiche, hanno preso consistenza e rilevanza:

• l’elaborazione del piano formativo dell’Ente, redatto in modo dettagliato, come anche richiesto dalla delegazione di parte sindacale;

• l’analisi del fabbisogno del personale, nonché la programmazione di nuove assunzioni tramite concorso in convenzione con il Comune di Grugliasco a seguito della mobilità esterna del Direttore di Area Risorse e Staff;

• l’assunzione e la stabilizzazione dei precari (grazie alla deroga permessa dalla Legge Finanziaria per l’anno 2008) e si è provveduto alla sostituzione del personale, che si è dimesso o si è mobilizzato verso altri enti (nelle Aree Sociali ed Amministrativa), nel rispetto dei limiti di spesa indicati dalla normativa.

Nell’estate si è provveduto all’accorpamento di due direzioni: l’Area organizzativa di Staff (amministrativa e contabile) e quella Socio-sanitaria (che opera in integrazione con il distretto sanitario) sono state affidate ad un’unica posizione organizzativa (posizioni ridotte da tre a due). Il secondo semestre è stato caratterizzato, oltre dalle normali scadenze relative all’attività dell’Ente e che coinvolgono questo ufficio, dal passaggio di consegne delle incombenze ai nuovi assunti e dall’applicazione del Decreto Legge Brunetta relativo al Pubblico Impiego, con maggiore attenzione alla nuova normativa relativa alle assenze per malattia. Tale Decreto ha apportato ulteriore carico di lavoro nella redazione di circolari, che informassero i dipendenti degli importanti cambiamenti apportati – la norma non si è presentata di facile interpretazione e applicazione – e nell’organizzazione di un sistema semplice che portasse al calcolo delle detrazioni per assenze per malattie. L’impatto di tale norma è stato così imponente da determinare nuovi ragionamenti sulla composizione dei Fondi anche nell’ambito della Contrattazione Aziendale che non è riuscita a concludere le trattative per l’anno in corso.

RELAZIONE DI CONSUNTIVO ANNO 2008

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E' stato adottata da parte della società incaricata della gestione stipendi una nuova procedura che risulta più difficoltosa della precedente, occorrerà una messa a regime.

Si è partecipato al bando provinciale - sui fondi regionali - per la formazione degli operatori sociali con due progetti, uno destinato agli assistenti sociali ed uno agli operatori amministrativi, entrambi i progetti sono stati finanziati e le iniziative formative verranno avviate nel 2009.

A tutto dicembre 2008 erano operative 40 unità di personale (incluso il direttore) di cui una distaccata all’Azienda sanitaria.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. dipendenti tempo indeterminato 36 38 40

N. dipendenti tempo determinato 3 2 /

N. dipendenti in convenzione 1 1 /

N. procedure reclutamento 2 2 2

N. procedure stabilizzazione personale a tempo determinato ex comma 558 L.296/06. / 1 1

N. verbali/accordi sindacali 1 7 7

N. progetti formazione collettiva elaborati 1 / 3

N. progetti formazione collettiva finanziati 1 / 3

N. progetti formazione collettiva avviati 1 / 1

N. progetti formazione collettiva realizzati 1 / 1

N. progetti da avviare / 1 2

Sub obiettivo “gestione amministrativa e contabile delle risorse finanziarie”. Ottimizzazione del funzionamento degli apparati ausiliari preposti ad assicurare le risorse finanziarie ai servizi ed agli uffici impegnati nella realizzazione dei progetti previsti dal programma; gestione economica e finanziaria del bilancio nel rispetto degli obiettivi fissati dall’Amministrazione; puntuale adeguamento del quadro regolamentare che norma l’attività finanziaria consortile; costante revisione ed adeguamento dei procedimenti amministrativi e contabili al fine di snellire le procedure operative; svolgimento di tutti gli adempimenti di competenza economico finanziaria connessi all’espletamento delle attività gestionali; contenimento dell’avanzo di amministrazione nelle soglie programmate. Con specifico riferimento all’Area Risorse e Staff andrà realizzata, entro fine 2008, una riorganizzazione degli uffici ai quali è assegnato il presente sub obiettivo, finalizzata a dare continuità alle attività volte a realizzarlo pur in presenza di un prevedibile avvicendamento alla direzione dell’Area.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Gli obiettivi relativi al 2008 risultano realizzati. In particolare nell’anno si è provveduto al reclutamento di un istruttore direttivo contabile al quale è stata affidata la ragioneria e l’economato. Ciò ha consentito di rescindere la convenzione con il Consorzio di Rivoli che prevedeva l’utilizzo di un addetto alla ragioneria al 50% del tempo lavoro.

Indicatori attività 2006 2007 2008

RELAZIONE DI CONSUNTIVO ANNO 2008

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Pag. di 131 114

Avanzo su entrate correnti 358.051,49 261.190,3548 432.271,29

% Avanzo su entrate correnti 5,40% 3,61% 6,05%

Sub obiettivo “gestione delle attività amministrative e contabili connesse all’utilizzo delle risorse strumentali e tecnologiche”. Ottimizzazione del funzionamento degli apparati ausiliari preposti ad assicurare le risorse strumentali e tecnologiche ai servizi ed agli uffici impegnati nella realizzazione dei progetti previsti dal programma. Costante revisione ed adeguamento dei procedimenti amministrativi al fine di snellire le procedure operative. Gestione delle procedure di acquisto dei beni di consumo e mobili assicurando l’approvvigionamento dei materiali e la fornitura degli stessi alle unità operative mediante adozione di efficaci procedure predefinite. Gestione della manutenzione e della logistica delle sedi. Mantenimento di costanti rapporti con i Comuni consorziati per quanto attiene alla gestione del patrimonio immobiliare assegnato al Consorzio e alla dislocazione delle sedi. Tenuta inventario aggiornando il software gestionale. Con specifico riferimento all’Area Risorse e Staff andrà realizzata, entro fine 2008, una riorganizzazione degli uffici ai quali è assegnato il presente sub obiettivo, finalizzata a dare continuità alle attività volte a realizzarlo pur in presenza di un prevedibile avvicendamento alla direzione dell’Area.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Gli obiettivi relativi al 2008 risultano realizzati. Sono stati avviati contatti con le ditte fornitrici al fine di valutare proposte contrattuali che consentano una riduzione dei costi (es. contratti telefonici).

Indicatori attività 2006 2007 2008

Valore acquisti beni di consumo 26.092,12 22.000,00 16.674,95

Valore acquisti attrezzature 34.135,28 30.927,72 11.714,80

Sub obiettivo “gestione delle attività amministrative di supporto agli Organi ed alla struttura consortile; al Comitato dei Sindaci ed al Coordinamento degli Enti Gestori” Ottimizzazione del funzionamento degli apparati ausiliari preposti ad assicurare il supporto amministrativo agli Organi del consorzio ed alla tecnostruttura nel suo complesso, al Comitato dei Sindaci ed al Coordinamento Consorzi; la costante revisione ed adeguamento dei procedimenti amministrativi al fine di snellire le procedure operative. Con specifico riferimento all’Area Risorse e Staff andrà realizzata, entro fine 2008, una riorganizzazione degli uffici ai quali è assegnato il presente sub obiettivo, finalizzata a dare continuità alle attività volte a realizzarlo pur in presenza di un prevedibile avvicendamento alla direzione dell’Area.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Gli obiettivi relativi al 2008 risultano realizzati.

Indicatori attività 2006 2007 2008

48 Il totale dell’avanzo 2007 ammonta a 261.190,35 euro, di cui 211.190,35 euro vincolati ed applicati in gestione 2008 e 50.000,00 euro non vincolati ed investiti in conto capitale.

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N. sedute Assemblea 5 7 7

N. sedute C.d.A. 19 18 24

Deliberazioni assemblea 11 16 12

Deliberazioni C.d.A. 32 49 42

Ordinanze 4 3 3

Determinazioni del Direttore 168 156 134

Provvedimenti del Direttore 33 35 34

Provvedimenti di liquidazione 670 1.439 1.350

N. sedute coordinamento consorzi 10 8 9

N. verbali coordinamento consorzi 8 6 6

N. documenti per coordinamento 1 3 2

N. iniziative pubbliche attuate per coordinamento / 1 1

N. Sedute Comitato dei Sindaci / 2 /

N. Deliberazioni Comitato dei Sindaci / 1 /

N. Documenti per Comitato Sindaci / 2 /

N. procedure per la nomina di componenti del Consiglio di Amministrazione / 1 1

N. procedure per la nomina di Revisore dei Conti / 1 /

Sub obiettivo “gestione funzioni amministrative e contabili a tutela di incapaci nell’ambito dei rapporti con l’Autorità Giudiziaria”. Gestione amministrativa delle tutele, curatele ecc. affidate al consorzio raccordata con le funzioni di competenza del servizio sociale professionale; applicazione e costante verifica dei protocolli operativi tra gli uffici coinvolti; anticipazione delle spese da sostenere per le persone in carico. In particolare: organizzare l’ufficio tutele individuandone i componenti e il monte orario dedicato; definire le procedure operative ed i sistemi di archiviazione/gestione delle singole cartelle utenti; approntare uno scadenziario generale; dotare l’unità operativa di un software per la gestione delle tutele in carico. Si dovrà infine operare per la ricerca di sinergie con le realtà consortili limitrofe e/o con la Provincia di Torino competente per l’istituzione dell’Ufficio provinciale di pubblica tutela”. Con specifico riferimento all’Area Risorse e Staff andrà realizzata, entro fine 2008, una riorganizzazione degli uffici ai quali è assegnato il presente sub obiettivo, finalizzata a dare continuità alle attività volte a realizzarlo pur in presenza di un prevedibile avvicendamento alla direzione dell’Area.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Gli obiettivi relativi al 2008 risultano realizzati. Nel corso del 2008 si è iniziato un processo di riorganizzazione dell’Ufficio Tutele, che ha visto sia un cambiamento degli operatori che a vario titolo si occupano della materia sia uno sforzo di razionalizzazione delle procedure, della tenuta delle cartelle, dei pagamenti, ecc.

L’ufficio tutele attualmente ha un unico archivio per la tenuta delle cartelle di uso corrente. La cartella per consentire una consultazione rapida ed efficace nella gestione del progetto, non può prescindere dalla presenza di alcuni documenti ed è stata quindi organizzata in sottocartelle. Le e-mail più importanti, le relazioni in entrata e in uscita, la documentazione che visto l’ambito è molto varia, una volta letta e/o svolto gli adempimenti previsti, verrà archiviata in ordine cronologico e per argomento; se si contatta una ditta o uno studio o un notaio vengono indicati i riferimenti dell’interlocutore. Questi passaggi ovvi e scontati in realtà hanno consentito una migliore organizzazione del lavoro e se le procedure individuate vengono

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rispettate nel tempo (anche con la fattiva collaborazione delle sedi territoriali, del NIA e del NID) consentono di garantire una miglior tenuta anche nel caso di turn over degli operatori, nel caso di passaggio di competenze ad altro Ente o ad altra figura tutelare.

Le suddette procedure minime, introdotte per riordinare-razionalizzare la tenuta della cartella potranno ulteriormente essere migliorate a seguito del caricamento del nuovo Programma Informatizzato per la gestione delle Tutele, Curatele, Amministrazione di Sostegno, già in uso nei molti Consorzi limitrofi. Nella prima metà del 2009 dovrebbe avvenire il caricamento dati, per iniziarne poi l’uso di questo importante ed ulteriore strumento di lavoro.

La gestione amministrativa delle tutele - ambito molto complesso e articolato - è strettamente connessa alla gestione del progetto di vita del tutelato/curatelato e la situazione si complica ulteriormente nelle Amministrazioni di Sostegno. Da giugno 08 un istruttore direttivo amministrativo contabile di nuova assunzione si è occupato degli aspetti amministrativi , coordinandosi con gli operatori che già seguivano l’ufficio. In sintesi: acquisisce libretti bancari, pensioni, titoli; scrive agli istituti bancari per comunicare la misura di protezione o per la ricerca patrimoniale in mancanza di dati precisi, scrive all’amministratore dell’abitazione, comunica all’INPS/INPDAP e altri istituti pensionistici la nomina e apre conto corrente con vincolo tutelare, richiede la domiciliazione delle comunicazioni presso il CISAP, provvede alla domiciliazione delle bollette, invia istanza di apertura con addebito della pensione sul nuovo conto, pagamento rette o utenze e prelievo spese personali con massimale mensile o annuo, fa istanza inventario notarile o relazione inventario solo se in tutela e con patrimoni immobiliari e mobiliari ingenti, disdetta utenze o cambio domiciliazione nel caso l’utente sia in struttura. L’elenco non è esaustivo, a seconda della situazione possono essere necessarie ulteriori adempimenti.

L’ufficio tutele paga utenze e rette, spese condominiali, intrattiene rapporti con istituti bancari e preleva il denaro per le spese personali, ha rapporti con badanti, assistenti domiciliari per gli aspetti amministrativi, mantiene rapporti con professionisti per stipendi badanti, ICI, dichiarazione dei redditi, rinnovo contratti immobili dei tutelati in locazione, redige il rendiconto annuale con pezze giustificative; rispetto all’ultimo punto c’è un arretrato rispetto alle rendicontazioni del 2007 e del 2008.

L'Ufficio Tutele ha provveduto a dedicare la dovuta attenzione alla gestione dei movimenti contabili in contanti dei tutelati. E' pertanto presente un file, aggiornato periodicamente, in cui vengono monitorati i versamenti, inerenti le spese personali dei tutelati, effettuati per conto degli stessi a domiciliari, incaricati delle strutture, assistenti sociali. E' inoltre presente un altro documento elettronico in cui si aggiorna costantemente la presenza di denaro liquido in cassaforte per ogni tutelato. Si segnala infine che per ogni tutelato è presente in cassaforte, allegato alla busta contente il denaro contante, un foglio consistente nel rendiconto di cassa, aggiornato ad ogni movimento di denaro ed indicante: l'importo del movimento; la causale, lo stato della cassa.

La gestione dell’ufficio deve inoltre fare i conti con gli obblighi, le regole e la tempistica dell’Autorità Giudiziaria. Nella gestione ordinaria è previsto anche il deposito delle istanze c/o il Tribunale Ordinario e il ritiro dei provvedimenti che non avviene tramite l’invio postale, ma viene fatto direttamente da un operatore. Non è stato possibile razionalizzare anche questa incombenza, ma è stata formulata un’ipotesi di riorganizzazione da attuare nel corso del 2009.

Spesso l’ufficio tutele è chiamato ad occuparsi di tematiche specialistiche quali:

• ricerca patrimoniale esaustiva al fine di addivenire a pratiche successorie; • istruire per avvocati o specialisti pratiche relative a cause civili come: liti patrimoniali tra

parenti, cause di diritto del lavoro; • gestire il patrimonio immobiliare con presentazione di perizie estimative in Tribunale

per la vendita di immobili e successive pratiche di vendita degli stessi, a volte in presenza di comproprietari non in tutela;

• avviare le pratiche fiscali relative alla gestione dei patrimoni immobiliari;

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• seguire pratiche catastali e di competenza di tecnici per regolarizzare o sanare proprietà mobiliari.

Quest’elenco non esaustivo consente però di far emergere un problema che non può trovare soluzione con strategie organizzative interne, ma riporta il dibattito su scenari più ampi. Un Consorzio pur con tutti gli sforzi personali, professionali, istituzionali non possiede il livello di specializzazione spesso richiesto all’ufficio tutele. La gestione di alcune misure di protezione “complesse” dal punto di vista economico, finanziario, legale, amministrativo richiedono un investimento in know-how che poi è difficilmente spendibile, visto il numero esiguo di situazioni che presumibilmente richiederanno ancora quella specifica competenza.

Da marzo 2008 una Assistente Sociale part –time si occupa dell’ambito sociale con particolare attenzione al“progetto di vita”. L’obiettivo a fronte di una crescita esponenziale delle nuove segnalazioni e all’aumento delle interdizioni/inabilitazioni/amministrazioni di sostegno nell’ultimo periodo alla P.A. è quello di costruire un’omogeneità su tutto il territorio consortile, per giungere a progetti efficaci in quanto in linea con le risorse delle persone in tutela e/o dell’Ente. Tale funzione centralizzata dovrà avere anche un ruolo di consulenza/verifica rispetto alle nuove segnalazioni anche a fronte delle linee che vanno delineandosi con il Tribunale Ordinario, di verifica dell’iter Giuridico delle segnalazioni già inoltrate e di ri-progettazione dove la misura di protezione non si riveli più adeguata nella gestione del progetto. All’assistente sociale che ha in carico la situazione si è chiesto di far pervenire all’ufficio tutele le relazioni di segnalazione o aggiornamento con congruo anticipo, in modo da consentirne l’invio nei termini e con i passaggi necessari. Inoltre nel corso del 2008 si è rivelato di fondamentale importanza la presenza dell’operatore segnalante e/o dell’operatore che ha in carico la situazione nel corso delle udienze. La presenza del CISAP ha consentito di non assumersi impropriamente delle misure di tutela o di orientare il giudice verso la misura ritenuta più congrua nella gestione del progetto. Si ritiene utile pertanto organizzare e garantire la presenza, ma anche confrontarsi rispetto alla posizione che l’Ente va ad assumere in udienza, visto che le ricadute del provvedimento e la responsabilità del legale rappresentante del CISAP sono a quel punto immediate (es. si è evitata la gestione di tutele eccessivamente complesse dal punto di vista legale con nomina di un Avvocato o si è evitata l’attribuzione al CISAP in presenza di pazienti psichiatrici, con nomina in sede di udienza del CSM) .

La gestione delle tutele da pare di un Ente pubblico è un intervento di équipe, con competenze diverse e precise che per quanto attuate da soggetti diversi devono procedere in modo coordinato dal momento che le azioni svolte a vario titolo, rappresentano compiti inscindibili e tutti riconducibili in capo al Tutore. Per i casi nuovi quando arriva il conferimento di una misura di protezione, l’Ufficio Tutele chiede all’assistente sociale referente del caso una relazione di conoscenza e/o di aggiornamento della situazione (passa quasi sempre molto tempo dalla segnalazione al provvedimento), la compilazione della SCHEDA RACCOLTA DATI e la raccolta del maggior numero di documentazione utile (si è allegato un elenco al fondo della scheda raccolta dati). La possibilità di fare un progetto di vita è condizionata in buona misura dalla disponibilità economica e dal tipo di misura di protezione che ci troviamo a dover gestire, ma anche la buona gestione patrimoniale dipende dalla disponibilità di informazioni e dati che l’ufficio tutele non può procurarsi direttamente o può procurarsele solo con tempi molto lunghi (es. scrivere a tutti gli istituti bancari). Per i casi già in carico il progetto di vita è di fondamentale importanza e va verificato con costanza, aggiornato con relazione scritta prodotta per il Tutore/curatore almeno annualmente. Il Progetto una volta inviato al Giudice Tutelare non può subire modificazioni sostanziali se non previa nuova autorizzazione. La modifica del progetto va comunicata tempestivamente al Tutore e al Giudice Tutelare e il mancato aggiornamento può essere di serio ostacolo nel momento in cui si verifica un’urgenza o un evento inaspettato per cui sia necessario un intervento rapido.

Per concludere si rileva che l’ufficio tutele si trova sempre più, rispetto al passato, a gestire situazioni complesse. La casistica dell’anziano o del disabile economicamente disagiato e inserito in struttura, va ampliandosi e i casi nuovi hanno molte sfaccettature che implicano tra l’altro un diverso approccio sia gestionale, che nella relazione di aiuto. Il Consorzio sicuramente, nel corso degli anni, ha sviluppato una notevole professionalità e specializzazione

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nei rapporti con l’autorità giudiziaria in ambito minorile, mentre rispetto alle implicazioni che comporta una tutela o una curatela si ravvede la necessità di una maggior formazione. Inoltre le ricadute prodotte dall’introduzione della L. 6/2004 si iniziano a dover gestire adesso e questo avrebbe bisogno di ambiti di riflessione che consentano di far cultura sia all’interno del servizio che verso l’esterno (es. conoscere, sensibilizzare e stimolare il mondo del volontariato).

La relazione di aiuto per la maggior parte dei casi è asimmetrica e in questo ambito talvolta lo è ancora di più. L’interdisciplinarità richiesta nella gestione delle tutele prevede da un lato l’intervento di figure comunemente lontane dai servizi sociali come l’avvocato, il notaio, il geometra, ecc. dall’altro l’assistente sociale e l’educatore devono fare i conti con un ruolo e un potere diverso da quello che comunemente la relazione d’aiuto comporta.

Gli operatori che a vario titolo seguono una persona in tutela, curatela o con un’amministrazione di sostegno devono aver presente che la misura di protezione richiede un monitoraggio, una conoscenza, una verifica del progetto e un esercizio del controllo, anche a fronte di interventi standard quali il SAD, il ricovero in struttura, l’inserimento in CST, l’affido di vicinato, ecc. al fine di poter orientare il tutore nelle decisioni da prendere.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. persone con misure di protezione49 31 26 31

N. persone con progetti inter area 31 26 28

Entità valori patrimoniali gestiti 971.480,00 1.326.478,70 1.528.467,90

N. interventi conservazione patrimoniale 13 24 24

Nuove segnalazioni alla Procura / / 10

Sub obiettivo “gestione delle attività amministrative e contabili connesse alla definizione di protocolli d’intesa, convenzioni, contratti, accordi di programma”. Svolgimento delle attività amministrative finalizzate alla conclusione di protocolli d’intesa, convenzioni, contratti, accordi di programma, associazioni temporanee di scopo ecc. In particolare: supporto alla definizione, approvazione e gestione di convenzioni con associazioni di volontariato e singoli volontari; di protocolli d’intesa ed accordi di programma con soggetti pubblici e/o privati; di contratti con i fornitori di servizi da individuare con le modalità di selezione definite dall’Amministrazione. Gestione delle procedure con riferimento alle gare indette dal Consorzio ed eventuale partecipazione alle selezioni indette da altre Amministrazioni e relative a servizi ed attività connesse con quelle consortili. Con specifico riferimento all’Area Risorse e Staff andrà realizzata, entro fine 2008, una riorganizzazione degli uffici ai quali è assegnato il presente sub obiettivo, finalizzata a dare continuità alle attività volte a realizzarlo pur in presenza di un prevedibile avvicendamento alla direzione dell’Area.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. Gli obiettivi relativi al 2008 risultano realizzati.

49 Tutele, curatele, amministrazioni di sostegno

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Indicatori attività 2006 2007 2008

N. protocolli d’intesa definiti nell’anno / 4 6

N. convenzioni definite nell’anno 44 43 27

N. contratti fornitura definiti nell’anno 1 1 950

N. contratti concessione definiti nell’anno / 5 /

N. accordi di programma definiti nell’anno / 1 /

N. procedimenti di gara gestiti nell’anno 2 2 /

N. associazione temporanee di scopo 2 / /

Sub obiettivo “gestione attività amministrative volte alla tutela dei diritti dei destinatari degli interventi”. Il titolo V della L.R. 1/2004 detta specifiche norme relativamente ai “destinatari degli interventi e i loro diritti”. In particolare l’articolo 22 tutela il diritto ad accedere con priorità alle prestazioni ed ai servizi da parte dei soggetti individuati al comma 3. A tale proposito è opportuno ribadire che a questi soggetti il consorzio intende assicurare gli interventi necessari. L’articolo 23 prevede che l’accesso ai servizi sia organizzato in modo da garantire agli utenti tutela, pari opportunità di fruizione dei servizi e diritto di scelta. Più specificamente, con l’articolo 24, si individua nella “Carta dei Servizi” lo strumento attraverso il quale riconoscere a tutti i cittadini “il diritto ad avere informazioni sui servizi, sui livelli essenziali di prestazioni sociali erogabili, sulle modalità di accesso e sulle tariffe praticate nonché a partecipare a forme di consultazione e di valutazione dei servizi sociali”. Infine, allo scopo di qualificare il rapporto tra cittadino ed istituzioni, l’articolo 25 della legge prevede la predisposizione – da parte dell’Ente Gestore – di un “piano di comunicazione sociale” e la redazione del “bilancio sociale”. Allo scopo di ottemperare al disposto normativo regionale si rende necessario – nel triennio di pianificazione oggetto del presente documento – prevedere la revisione dell’attuale carta dei servizi, la definizione dei piani di comunicazione (che contemplino anche la produzione di materiali informativi specifici quali, ad esempio, opuscoli simili a “Tutti hanno diritto alle cure sanitarie” pubblicato nel 2003 dal Comune di Grugliasco) la redazione delle relazioni di bilancio in forma di ”bilancio sociale”.

Stato di attuazione.

L’attività viene regolarmente assicurata nel rispetto degli standard operativi prefissati. La carta dei servizi è stata rivista con l’approvazione del regolamento sui diritti degli utenti che è pubblicato sul sito del Consorzio.

Indicatori attività 2006 2007 2008

N. Osservazioni reclami trattati 1 1 /

N. Materiali informativi specifici prodotti / / 251

50 Si tratta di rinnovi a nuove condizioni 51 Progetto TUTTINRETE: pubblicazione sul sito web del CISAP del report di ricerca “Osservatorio permanente sulla presenza di cittadini stranieri a Collegno e Grugliasco” (il report è consultabile e scaricabile sul sito web del CISAP) e della guida tradotta in 6 lingue, guida consultabile e scaricabile dal sito web ed aggiornata 3 volte l’anno.

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Gli obiettivi gestionali assegnati (progetti).

Obiettivi comuni ai progetti d’utenza: mantenimento degli standard degli interventi, incremento degli interventi per la domiciliarità, contenimento degli inserimenti residenziali. A questi obiettivi si aggiungono – per il progetto “attività di supporto” – il contenimento della spesa per il mantenimento della struttura consortile ed il contenimento dell’avanzo al di sotto del 7% delle entrate correnti.

Come specificato in premessa i progetti hanno una scansione temporale pluriennale, coinvolgono più settori operativi, sono articolati in obiettivi e fanno riferimento, in termini complessivi, ad un unico centro di responsabilità preventivamente individuato nel Direttore Generale. Come tali costituiscono l’oggetto della valutazione del Direttore per la componente M.B.O. e SKILL.

Stato di attuazione.

Gli obiettivi vengono efficacemente perseguiti nel rispetto delle linee indicate.

1 - Progetto Disabili.

Indicatori attività 2006 2007 2008

Disabili in carico 428 452 450

Di cui sul territorio 373 397 384

Di cui in struttura 55 55 65

Personale (15,39%): 201.756,74

Beni di consumo: /

Prestazioni di servizi: 1.308.961,54

Utilizzo beni di terzi: /

Trasferimenti: 442.295,12

Risorse impiegate 2008

Totale: 1.953.013,40

2- Progetto Anziani.

Indicatori attività 2006 2007 2008

Anziani in carico 1,405 1.531 1.717

Di cui sul territorio 1.358 1.476 1.649

Di cui in struttura 47 55 68

Personale (17,57%): 230.335,67

Beni di consumo: /

Prestazioni di servizi: 1.023.038,92

Utilizzo beni di terzi: /

Trasferimenti: 382.614,80

Risorse impiegate 2008

Totale: 1.635.989,39

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3 - Progetto Minori e famiglie.

Indicatori attività 2006 2007 2008

Minori in carico 1.376 1.483 1.762

Di cui sul territorio 1.356 1.456 1.731

Di cui in struttura 20 27 31

Personale (26,61%): 348.846,45

Beni di consumo: /

Prestazioni di servizi: 1.147.523,60

Utilizzo beni di terzi: /

Trasferimenti: 204.300,80

Risorse impiegate 2008

Totale: 1.700.670,85

4 - Progetto Adulti in difficoltà.

Indicatori attività 2006 2007 2008

Adulti in carico 3.052 3.352 3.818

Di cui sul territorio 2.995 3.290 3.748

Di cui in struttura 57 62 70

Personale (13,57%): 177.897,27

Beni di consumo: /

Prestazioni di servizi: 49.109,49

Utilizzo beni di terzi: /

Trasferimenti: 310.255,78

Risorse impiegate 2008

Totale: 537.262,54

5 - Progetto Attività di supporto.

Indicatori attività 2006 2007 2008

Totale assistiti 5.834 6.377 7.297

Di cui sul territorio 5.710 6.233 7.128

Di cui in struttura 124 144 169

Personale escluso comandati (26,87%): 352.123,85

Beni di consumo: 16.789,19

Prestazioni di servizi: 264.038,07

Utilizzo beni di terzi: 56.915,68

Trasferimenti: 75.074,95

Imposte e tasse 95.100,00

Interessi passivi 5.107,00

Risorse impiegate 2008

Totale: 865.148,74

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Tabella di sintesi dei progetti anno 2008

Progetto Spesa annua % su spesa annua

Disabili 1.953.013,40 30

Anziani 1.635.989,39 24

Minori e famiglie 1.700.670,85 25

Adulti in difficoltà 537.262,54 8

Attività di supporto 865.148,74 13

Totale 6.692.084,9252 100

52 Se si aggiunge la spesa per una unità di personale distaccata all’Azienda sanità e non conteggiata nei progetti – che ammonta a 28.000,02 euro – si ottiene il totale della spesa corrente anno 2008 pari a 6.720.084,94 euro.

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le risorse impiegate. Le risorse strumentali.

I servizi del Consorzio sono organizzati per funzioni ed espletano la propria attività mediante unità operative territoriali e/o attraverso gruppi di lavoro e servizi con bacino d’utenza comunale o intercomunale. Vengono inoltre utilizzati i presidi diurni e residenziali convenzionati afferenti alla rete dell’ambito consortile.

Le sedi territoriali presso le quali operano gli uffici di servizio sociale sono:

Sede territoriale ABCD (S. Maria, Paradiso, Leumann Terracorta, Regina Margherita).Via Vacchieri 7 - Collegno.

Sede territoriale E (Concentrico, Borgo Nuovo, Oltre Dora, Savonera). Piazza Europa Unita 2 - Collegno.

Sede territoriale FGH (S. Maria, S, Giacomo, Fabbrichetta, Centro, Fornaci, S. Remo, Gerbido, Lesna, Quaglia, Paradiso). Via Di Nanni 28 - Grugliasco.

Sede distrettuale dell’Area socio sanitaria consortile presso la quale è attivo lo sportello socio sanitario integrato, gestito mediante la Cooperativa sociale “Chronos”, per la fornitura delle prestazioni socio sanitarie. Via Oberdan – Collegno.

Sede della direzione presso la quale operano anche i gruppi pluriprofessionali ASL TO3 - CISAP per affidi ed adozioni e l'equipe per la valutazione e il trattamento della famiglia maltrattante in partnership con la Cooperativa sociale "Paradigma" e l’ASL TO3- Distretto di Collegno. E’ inoltre attivo presso la sede centrale, sita in via Leonardo Da Vinci 135 a Grugliasco, uno sportello di informazione sociale gestito - in partnership con la Provincia di Torino - mediante la “Nuova Cooperativa”.

Le sedi territoriali assicurano stabilmente le funzioni di segretariato sociale e quelle di assistenza sociale professionale. L’utenza accede alle prestazioni attraverso dette sedi che provvedono, secondo i casi, ad espletarle direttamente o ad attivare gli interventi che vengono erogati dal Consorzio/Distretto di Collegno dell’ ASL TO3.

La rete dei presidi semi residenziali e residenziali utilizzata dal Consorzio / Distretto di Collegno dell’ ASL TO3 è composta dalle seguenti strutture:

Centro di produttività per persone con handicap gestito dalla Cooperativa “La Bottega” in collaborazione con le associazioni “Isola che non c’è” e “Cerchio aperto” Via Lanza - Grugliasco

Centro diurno per persone con handicap in concessione al raggruppamento costituito dalle Cooperative “Il Margine” e “Chronos” Piazzale AVIS – Collegno;

Centro diurno per persone con handicap in concessione alla Cooperativa Chronos Via Sestriere – Collegno;

Centro diurno per persone con handicap in concessione al Consorzio di cooperative sociali NAOS Via La Salle – Grugliasco;

Centro diurno per persone con handicap in concessione al Consorzio di cooperative sociali NAOS Via Di Nanni – Grugliasco;

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Micro comunità per persone con handicap in concessione alla Cooperativa “Chronos” Via Galimberti – Grugliasco;

Convivenza guidata per disabili in concessione alla Cooperativa “Chronos” Via Curiel– Collegno.

Comunità per persone con handicap in concessione al raggruppamento costituito dalle Cooperative “Il Margine” e “Chronos” Piazzale AVIS – Collegno;

Comunità “Le nuvole” per persone con handicap in concessione alla Cooperativa “Chronos” Via Sestriere – Collegno;

Comunità “Papa Giovanni Paolo II” per persone con handicap in concessione alla Cooperativa “Il Margine” Viale Radich – Grugliasco;

Comunità minori in concessione alla Cooperativa “La Carabattola” Via Alfieri – Grugliasco;

Comunità diurna per adolescenti della Cooperativa “La Carabattola” Via Thures – Torino;

Centro diurno per anziani non autosufficienti e per persone con demenze senili in concessione alla Cooperativa “Il Margine” Via Cotta – Grugliasco;

Una particolare attenzione è stata dedicata alle strutture residenziali per minori e per persone adulte con handicap. Il modello adottato è quello dei gruppi appartamento da 4/6 posti e delle comunità alloggio da 8/10 posti. Tutte le strutture sono inserite nel vivo del contesto sociale in modo da evitare, o almeno di ridurre, i nefasti effetti dell’emarginazione e da consentire, per quanto possibile, un continuo interscambio con la popolazione.

Ai soggetti con handicap inseriti nelle strutture residenziali viene garantito l’accompagnamento in caso di ricovero in ospedale e tutta l’assistenza personale necessaria, evitando ogni richiesta di “assistenza aggiuntiva” ai familiari, sia durante il ricovero ospedaliero che in regime di permanenza presso le comunità o i gruppi appartamento.

I Centri Diurni per soggetti con handicap intellettivi gravi erogano il servizio per otto ore al giorno per cinque giorni la settimana ed è previsto che almeno un centro assicuri l’attività anche nel periodo delle ferie estive.

Ad ulteriore garanzia dell’utenza, oltre alla vigilanza sulle strutture effettuata dalla Commissione Aziendale ASL /Consorzio – che opera sulla base delle vigenti disposizioni regionali – è data facoltà alle associazioni degli utenti di accedere liberamente ai presidi per effettuare ogni opportuna verifica sulle reali condizioni di permanenza degli assistiti53.

Nel 2006 è stato attivato il sistema di accreditamento mediante concessione amministrativa di quattro cooperative sociali (Progest, Nuovo Cammino, Il Margine, Valdocco), che forniscono assistenza domiciliare in ambito territoriale. E’ stata inoltre assegnata alla cooperativa sociale Chronos la gestione dello sportello socio sanitario distrettuale attivato presso il distretto sanitario in via Oberdan – Collegno. Attraverso lo sportello è possibile accedere al complesso dei servizi socio sanitari (domiciliari, semi residenziali e residenziali) destinati ad anziani non autosufficienti ed alle persone con handicap.

53 Il testo del “Regolamento sull’accesso a strutture diurne e residenziali da parte delle associazioni dell’utenza e dei movimenti di base con facoltà di osservazione e verifica della gestione” è disponibile sul sito del CISAP: www.cisap.to.it

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Il sistema informatico. Oltre alle risorse strumentali costituite dalle sedi fisiche, il servizio utilizza le risorse tecnologiche costituite dal sistema informatico per rispondere alle seguenti attribuzioni.

Ufficio Centrale Direzione del servizio:

• Elaborazione testi e documenti; • Gestione bilancio; • Gestione contratti; • Gestione acquisti e forniture; • Gestione personale; • Gestione protocollo; • Gestione inventario dei beni; • Gestione sistema informativo; • Aggiornamento banche dati; • Elaborazioni grafiche per esigenze particolari.

Sedi territoriali e di distretto: • Elaborazione testi e documenti; • Contabilità relativa ai contributi economici; • Archivio dati utenti; • Aggiornamenti casi seguiti; • Elaborazioni grafiche per esigenze particolari.

Tutte le sedi sono collegate in rete ed è attivo il servizio di posta elettronica. Il Consorzio dispone di un proprio sito Internet http://www.cisap.to.it .

Rispetto agli obblighi derivanti dall’applicazione del D.Lgs. 196/2003 (testo unico in materia di protezione dei dati personali), l’Ente ha provveduto alla redazione del documento programmatico sulla sicurezza, come prescritto dal disciplinare tecnico allegato al D.Lgs. 196/2003 quale misura di sicurezza minima obbligatoria nel caso di trattamento mediante sistemi informatici o cartacei, di informazioni qualificabili, in base alla stessa legislazione, dati “sensibili” o “giudiziari”.

Nell’Ente vengono trattati mediante il sistema cartaceo anche dati sensibili (e/o giudiziari) nell’ambito delle banche dati:

• Cartelle dei dipendenti; • Cartelle degli utenti attivi (con riferimento a tutti i servizi forniti dall’ente); • Cartelle degli utenti archiviate (con riferimento a tutti i servizi forniti dall’ente); • Cartelli facenti parte dell’archivio storico.

Pertanto, in ottemperanza all’obbligo contenuto nel punto 19 del disciplinare tecnico sopra richiamato, l’Ente, a cura del titolare del trattamento Dott. Mauro Perino – Direttore Generale, ha provveduto alla redazione dello stesso documento e dovrà provvedere agli aggiornamenti alle scadenze previste.

Gli automezzi e i beni mobili. Parco automezzi: è stata adottata la soluzione del leasing per il rinnovo del parco automezzi, che permette di disporre di automezzi efficienti senza immobilizzo di capitali. Attualmente il Consorzio dispone di 2 autovetture a noleggio e di 1 furgone utilizzato dall’ASL 5 nell’ambito della convenzione che regola il trasporto per i centri diurni.

Attrezzature /altri beni mobili: è stato completato nel 1998 l’inventario dei beni consortili che viene da allora aggiornato costantemente grazie ai supporti informatici in dotazione e ad un software auto prodotto.

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Le risorse umane e professionali.

Il Consorzio eroga i servizi sociali e sociali a rilevanza sanitaria mediante personale dipendente - che opera presso sedi decentrate territorialmente e presso la sede del distretto sanitario - o attraverso le cooperative sociali alle quali vengono assegnate, in regime di concessione, specifiche attività (assistenza domiciliare ed educativa, centri diurni, gruppi appartamento, comunità alloggio).

La “concessione di pubblico servizio” è infatti lo strumento di cui la legge si serve per delegare a privati l’esercizio di servizi di esclusiva pertinenza, relativamente alla titolarità, delle Pubbliche Amministrazioni54. In tal modo il Consorzio ha cercato di coniugare, in modo corretto, il principio di sussidiarietà - che prevede il coinvolgimento del Terzo Settore nella programmazione e nella gestione dei servizi - con la necessità di affermare che la titolarità – e quindi la responsabilità – dei servizi preposti ad erogare prestazioni di livello essenziale deve rimanere pubblica.

I contratti di concessione prevedono che le cooperative assicurino gli standard numerici di personale assistenziale ed educativo concordati tra il Consorzio e le associazioni rappresentative degli utenti. Per quanto attiene alle strutture diurne e residenziali per i soggetti con handicap i livelli di assistenza sono maggiorati del 25% rispetto agli standard minimi regionali previsti dalla D.G.R. n. 230/1997. A tutto il personale operante nei servizi deve inoltre essere applicato il contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali.

Al fine di effettuare le opportune verifiche sul funzionamento dei servizi è previsto che i contratti di concessione indichino – oltre alle clausole necessarie a tutelare l’utenza – anche le modalità di controllo che il Consorzio adotta relativamente al personale (numero, qualifica ed orari, documentazione attestante il possesso dei requisiti di studio e professionali, attestazioni comprovanti il regolare versamento degli oneri contributivi, ecc.).

Tutto il personale impiegato nei servizi di assistenza sociale ed alla persona – dal Consorzio così come dalla cooperative – appartiene ai profili professionali previsti dalla vigente normativa in materia di servizi sociali:

Assistenti sociali con diploma universitario conseguito a seguito di corsi triennali o con diploma di laurea triennale e successivamente abilitati all’esercizio della professione mediante superamento di un esame di Stato ed iscrizione all’Albo Professionale.

Educatori coordinatori con laurea in materie umanistiche.

Educatori professionali con diploma di educatore professionale o specializzato conseguito dopo aver frequentato corsi triennali post diploma di scuola media superiore e riconosciuti dalla regione o conseguiti attraverso corsi di laurea universitari.

Assistenti domiciliari e dei servizi tutelari (A.D.E.S.T) ed Operatori socio sanitari (O.S.S.) in possesso dell’attestato regionale, post diploma della scuola dell’obbligo, conseguito a seguito del superamento di un esame al termine di specifici corsi di qualificazione professionale.

Assistenti familiari ed alla persona in possesso dell’attestato di competenza rilasciato a seguito di corsi di formazione finanziati dalla Regione e costituenti credito formativo per la successiva qualificazione come O.S.S.

54 Il dettato dell’articolo 113 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267: “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” – prevedendo la concessione tra le varie forme di gestione dei servizi pubblici locali – dà facoltà ai comuni – attraverso il rilascio della concessione – di trasferire ad un soggetto privato non la titolarità del servizio, che rimane comunque all’ente pubblico, ma il suo esercizio doveroso. La concessione consente dunque di garantire, all’Ente gestore, penetranti poteri di intervento, specie in merito ai criteri gestionali generali, nei confronti dei soggetti privati chiamati ad espletare i servizi.

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La configurazione amministrativa ed organizzativa del Consorzio nell’anno 2008 è rappresentata dallo schema seguente:

Assemblea consortile

Revisore del conto

Segretario Vice segretario

Consiglio di Amministrazione

Conferenza dei dirigenti di

area

Direttore Generale Vice Direttore

Ufficio di direzione generale

Area risorse e staff

Area assistenza socio sanitaria

Area assistenza sociale

Servizio gestione e sviluppo risorse

Servizio supporto struttura

Consorzio

Servizio sociale rilievo

sanitario distretto

Servizio sociale rilievo sanitario

centrale

Servizio sociale territoriale

Servizio sociale centrale

Ufficio risorse umane

Ufficio staff Ufficio assistenza domiciliare

Ufficio progetti anziani disabili

Ufficio ABCD Ufficio progetti minori famiglie

Ufficio risorse finanziarie

Ufficio tutele Ufficio assistenza

anziani

Ufficio coordinamento

Ufficio E Ufficio progetti adulti

economica

Ufficio risorse strumentali

tecnologiche

Ufficio assistenza

disabili

Ufficio FGH Ufficio coordinamento

Il Piano organizzativo del Consorzio è corrispondente al modello gestionale approvato dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione n.11 del 19.5.2005.

La tabella seguente evidenzia la dotazione organica ed i posti coperti nel 2008:

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CAT. PROFILO PROFESSIONALE DOTAZIONE ORGANICA

POSTI COPERTI

TEMPI INDETERM.

TEMPI DETERM.

DIR Direttore dei servizi sociali 1 1 1 /

D Funzionario amministrativo contabile / / / /

D Istruttore direttivo amministrativo contabile 2 2 2 /

D Assistente sociale 21 21 21 /

D Educatore coordinatore 2 2 2 /

C Istruttore amministrativo contabile 10 9 9 /

C Educatore professionale / / / /

B Collaboratore amministrativo 4 3 3 /

B Esecutore amministrativo55 1 1 1 /

B Assistente domiciliare e dei servizi tutelari56 1 1 1 /

TOTALE 42 40 40 /

Le risorse finanziarie.

Si forniscono, di seguito, alcuni dati d’insieme sulle risorse impiegate per l’attuazione del programma raffrontate con il biennio precedente. La tabella che segue riassume il quadro delle risorse finanziarie di parte corrente a disposizione per la realizzazione del programma:

ENTRATE 2006 2007 2008

Avanzo anno precedente applicato in gestione 195.755,06 358.051,49 211.190,3557

Avanzo anno precedente vincolato affitti / / /

Trasferimenti correnti dalla Regione 1.815.811,91 2.083.492,00 2.661.794,9858

Trasferimenti dalla Regione per progetti 846.650,55 724.330,98 1.199.993,2359

Trasferimenti dai Comuni associati gestione 2.199.073,00 2.199.072,00 2.373.500,50

Trasferimenti dai Comuni associati progetti finalizzati 1.412,53 1.609,00 1.403,00

Trasferimenti dai Comuni associati ex IPIM / 36.000,00 40.000,00

Trasferimenti dai Comuni associati vincolati affitti 717.832,00 1.402.401,50 197.800,99

55 Posto ad esaurimento 56 Posto ad esaurimento 57 Il totale dell’avanzo 2007 applicato al 2008 ammonta a 261.190,35 euro, di cui 211.190,35 euro vincolati ed applicati in gestione e 50.000,00 euro non vincolati ed investiti in conto capitale. 58 Come indicato nella “Relazione revisionale e programmatica anni 2008/2010” tra i trasferimenti correnti dalla Regione per l’anno 2008 sono compresi i maggiori finanziamenti relativi all’anno 2007 che sono stati comunicati in data successiva all’assestamento di bilancio. Nel dettaglio le risorse relative all’anno 2007 iscritte nel bilancio 2008 ammontano a 177.682,81 euro (maggior quota su fondo ordinario) e a 43.665,61 (maggior quota ex art. 5 della legge regionale 1/2004). 59 Anche tra i trasferimenti dalla Regione per progetti sono compresi 502.639,33 euro relativi al 2007 ed iscritti in bilancio 2008 perché comunicati in data successiva all’assestamento di bilancio. Complessivamente i contributi regionali relativi all’anno 2007 che hanno costituito una entrata una tantum nel 2008 ammontano a 723.987,75 euro.

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Trasferimenti dai Comuni associati per nuove attività / / /

Trasferimenti dalla Provincia di Torino 419.816,00 35.212,00 27.023,00

Trasferimenti da ASL per attività socio sanitarie60 200.000,00 170.207,33 217.500,00

Altre entrate 234.184,57 212.995,06 206.609,61

TOTALE ENTRATE 6.630.535,62 7.223.371,36 7.136.815,66

Come evidenziato dalla tabella le entrate dell’anno 2008 risultano diminuite, in termini complessivi, di 86.555,70 euro (meno 1,19% rispetto al 2007).

La tabella che segue riassume il quadro della spesa corrente per gli interventi previsti dal programma

INTERVENTI 2006 % 2007 % 2008 %

Personale 1.232.423,03 19,30 1.273.581,69 18,39 1.338.960,00 19,93

Beni di consumo 35.112,90 0,55 19.180,02 0,28 16.789,19 0,24

Prestazioni di servizi 3.026.086,11 47,38 3.235.144,53 46,72 3.792.671,62 56,44

Utilizzo beni terzi 39.000,00 0,62 34.519,04 0,49 56.915,68 0,85

Trasferimenti 1.969.565,63 30,84 2.274.670,16 32,85 1.414.541,45 21,05

Interessi passivi / / / / 5.107,00 0,07

Imposte e tasse 83.500,00 1,31 87.652,59 1,27 95.100,00 1,42

Totale escluse partite di giro 6.385.687,67 100 6.924.748,03 100 6.720.084,94 100

A fronte della minore entrata le spesa si è contratta, rispetto all’anno precedente, di complessivi 204.663,09 euro (meno 2,95% in termini assoluti, pari a meno 1,76% al netto della minore entrata). Per comprendere le ragioni sostanziali della riduzione di spesa occorre però considerare una voce di dettaglio: i contributi vincolati per gli affitti ammontavano, nel 2007, a 1.402.401,50 euro. Nel 2008 lo stanziamento è stato pari a 197.800,99 euro determinando quindi una minore disponibilità di 1.204.600,51 euro (meno 85,89%). Si spiega così la riduzione (l’unica, perché tutte le altre voci significative sono in aumento) dell’intervento di bilancio denominato “trasferimenti” (ove sono compresi i contributi per il sostegno al pagamento del canone) da 2.274.670,16 euro del 2007 a 1.414.541,45 euro del 2008 (meno 860.128,71 euro).

60 Non comprendono, ovviamente, le spese fatturate direttamente all’ASL.

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Indicatori 2006 2007 2008

Spesa media pro capite per abitante 73,21 79,03 76,59

Spesa media per famiglia residente 175,84 185,97 178,67

Spesa media pro capite per persona inserita in nuclei in carico 1.094,56 1.085,89 920,93

Spesa media per nucleo in carico 2.746,53 2.678,81 2.224,45

Avanzo di amministrazione 358.051,49 261.190,35 432.271,29

Incidenza % dell’avanzo sulle entrate correnti 5,40 3,61 6.05

Con riferimento alla tabella è doverosa una precisazione per quanto attiene agli indicatori di spesa relativi agli abitanti ed agli assistiti: se da un punto di vista contabile non si può che registrare una diminuzione (ad esempio una minor spesa per abitante del 2,44%), in termini reali occorre dare atto che, nel gennaio 2008, sono stati liquidati agli aventi diritto del territorio consortile ben 730.549,38 euro di contributi per il sostegno al pagamento del canone d’affitto. Questi contributi risultano necessariamente iscritti in competenza nell’esercizio 2007 e sono stati considerati fra gli indicatori di spesa relativi a tale anno61.

Infine – con riferimento all’avanzo di amministrazione – è opportuno dare atto che si è tentato di “diluire” l’utilizzo delle maggiori entrate 2007 non ripetibili (quantificate in 723.987,75 euro ed a destinazione vincolata per un ammontare di 502.639,33 euro) allo scopo di utilizzarle – per le finalità indicate dalla Regione – anche nel corrente anno d’esercizio.

61 Così come lo stanziamento per gli affitti 2008 - pari a 197.800,99 euro – è stato materialmente erogato in questi primi mesi del 2009.

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ELENCO MINORI ENTRATE - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Prev. Esecutive Accertato Minore Entrata

2006 00305 00 2.05.0305 Trasferimenti correnti dalla Provincia 170.687,53 170.633,53 54,00

2007 00305 00 2.05.0305 Trasferimenti correnti dalla Provincia 35.212,00 34.982,00 230,00

TOTALI CAPITOLO 305 205.899,53 205.615,53 284,00

2005 00322 00 6.05.0000 Rimborso spese per servizi conto terzi 0,10 0,00 0,10

TOTALI FINALI 205.899,63 205.615,53 284,10

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ELENCO MINORI SPESE - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Prev. Esecutive Impegnato Minore Spesa

2004 00402 63 1.10.04.01 Futuri benefici contrattuali 0,00 0,00 0,00

2006 00402 63 1.10.04.01 Futuri benefici contrattuali 28.680,13 27.474,29 1.205,84

2007 00402 63 1.10.04.01 Futuri benefici contrattuali 42.586,64 42.586,16 0,48

TOTALI CAPITOLO 402 63 71.266,77 70.060,45 1.206,32

2006 00403 06 1.10.04.03 Educativa territoriale 5.131,00 0,00 5.131,00

2007 00403 06 1.10.04.03 Educativa territoriale 66.817,86 66.817,86 0,00

TOTALI CAPITOLO 403 6 71.948,86 66.817,86 5.131,00

2006 00403 12 1.10.04.03 FONDI ORIENTAMENTO ADOLESCENZA 12.456,93 11.870,00 586,93

2004 00404 01 1.10.04.03 Formazione e aggiornamento professionale 7.499,60 3.190,00 4.309,60

2006 00404 01 1.10.04.03 Formazione e aggiornamento professionale 2.016,38 1.959,74 56,64

TOTALI CAPITOLO 404 1 9.515,98 5.149,74 4.366,24

2004 00418 01 1.10.04.03 Gestione utenze 4.000,00 4.000,00 0,00

2006 00418 01 1.10.04.03 Gestione utenze 11.221,02 11.221,02 0,00

2007 00418 01 1.10.04.03 Gestione utenze 3.541,99 2.917,61 624,38

TOTALI CAPITOLO 418 1 18.763,01 18.138,63 624,38

2005 00421 08 1.10.04.03 Tickets sanitari e tutele 73,15 73,15 0,00

2006 00421 08 1.10.04.03 Tickets sanitari e tutele 1.110,00 359,61 750,39

2007 00421 08 1.10.04.03 Tickets sanitari e tutele 999,66 999,66 0,00

TOTALI CAPITOLO 421 8 2.182,81 1.432,42 750,39

2004 00422 02 1.10.04.05 Trasferimenti ai Comuni 2.862,83 2.862,83 0,00

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ELENCO MINORI SPESE - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Prev. Esecutive Impegnato Minore Spesa

2006 00422 02 1.10.04.05 Trasferimenti ai Comuni 30.200,00 30.000,00 200,00

2007 00422 02 1.10.04.05 Trasferimenti ai Comuni 5.000,00 5.000,00 0,00

TOTALI CAPITOLO 422 2 38.062,83 37.862,83 200,00

2006 00423 01 1.10.04.05 Contributi ad associazioni di volontariato 700,00 170,00 530,00

2007 00423 01 1.10.04.05 Contributi ad associazioni di volontariato 21.850,00 20.050,00 1.800,00

TOTALI CAPITOLO 423 1 22.550,00 20.220,00 2.330,00

TOTALI FINALI 246.747,19 231.551,93 15.195,26

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI ATTIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00300 01 0.00.0300 Avanzo di amministrazione vincolato 0,00

TOTALI CAPITOLO 300 1 0,00

2008 00300 02 0.00.0300 Avanzo di amministrazione finanz.investimenti 0,00

TOTALI CAPITOLO 300 2 0,00

2008 00300 03 0.00.0300 Avanzo di amministrazione Fondo Ammortamento 0,00

TOTALI CAPITOLO 300 3 0,00

2008 00300 04 0.00.0300 Avanzo di amministrazione Non Vincolato 0,00

TOTALI CAPITOLO 300 4 0,00

2005 00301 00 2.03.0301 Trasferimenti correnti dalla Regione 0,00

2007 00301 00 2.03.0301 Trasferimenti correnti dalla Regione 0,00

2008 00301 00 2.03.0301 Trasferimenti correnti dalla Regione 1.286.558,07

TOTALI CAPITOLO 301 1.286.558,07

2004 00302 00 2.03.0302 Trasferimenti dalla Regione per progetti 0,00

finalizzati

2006 00302 00 2.03.0302 Trasferimenti dalla Regione per progetti 0,00

finalizzati

2007 00302 00 2.03.0302 Trasferimenti dalla Regione per progetti 93.594,00

finalizzati

2008 00302 00 2.03.0302 Trasferimenti dalla Regione per progetti 697.353,90

finalizzati

TOTALI CAPITOLO 302 790.947,90

2004 00303 00 2.05.0303 Trasferimenti correnti dai Comuni associati 10.314,00

2005 00303 00 2.05.0303 Trasferimenti correnti dai Comuni associati 14.096,28

2007 00303 00 2.05.0303 Trasferimenti correnti dai Comuni associati 8.565,50

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI ATTIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00303 00 2.05.0303 Trasferimenti correnti dai Comuni associati 205.412,99

TOTALI CAPITOLO 303 238.388,77

2006 00304 00 2.05.0304 Attivita' a rilevanza sanitaria 0,00

2007 00304 00 2.05.0304 Attivita' a rilevanza sanitaria 10.000,00

2008 00304 00 2.05.0304 Attivita' a rilevanza sanitaria 125.880,52

TOTALI CAPITOLO 304 135.880,52

2006 00305 00 2.05.0305 Trasferimenti correnti dalla Provincia 39.799,55

2007 00305 00 2.05.0305 Trasferimenti correnti dalla Provincia 0,00

2008 00305 00 2.05.0305 Trasferimenti correnti dalla Provincia 17.823,00

TOTALI CAPITOLO 305 57.622,55

2008 00307 00 3.01.0307 Proventi servizi assistenza domiciliare 0,00

TOTALI CAPITOLO 307 0,00

2006 00308 00 3.01.0308 Entrate diverse 0,00

2007 00308 00 3.01.0308 Entrate diverse 0,00

2008 00308 00 3.01.0308 Entrate diverse 5.733,47

TOTALI CAPITOLO 308 5.733,47

2004 00311 00 3.05.0311 Concorsi, rimborsi e recuperi da altri 13.600,68

soggetti

2005 00311 00 3.05.0311 Concorsi, rimborsi e recuperi da altri 42.429,18

soggetti

2006 00311 00 3.05.0311 Concorsi, rimborsi e recuperi da altri 4.186,41

soggetti

2007 00311 00 3.05.0311 Concorsi, rimborsi e recuperi da altri 29.599,28

soggetti

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI ATTIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00311 00 3.05.0311 Concorsi, rimborsi e recuperi da altri 79.775,31

soggetti

TOTALI CAPITOLO 311 169.590,86

2008 00313 00 4.03.0313 Trasferimenti di capitali dalla Regione 0,00

per progetti finalizzati 104/92

TOTALI CAPITOLO 313 0,00

2008 00315 00 5.01.0015 ANTICIPAZIONE DI CASSA 0,00

TOTALI CAPITOLO 315 0,00

2007 00318 00 6.01.0000 Ritenute previdenziali ed assistenziali 0,00

al personale dipendente

2008 00318 00 6.01.0000 Ritenute previdenziali ed assistenziali 0,00

al personale dipendente

TOTALI CAPITOLO 318 0,00

2007 00319 00 6.02.0000 Ritenute erariali 0,00

2008 00319 00 6.02.0000 Ritenute erariali 0,00

TOTALI CAPITOLO 319 0,00

2007 00320 00 6.03.0000 Altre ritenute al personale per conto terzi 0,00

2008 00320 00 6.03.0000 Altre ritenute al personale per conto terzi 119,84

TOTALI CAPITOLO 320 119,84

2008 00321 00 6.04.0000 Depositi cauzionali 0,00

TOTALI CAPITOLO 321 0,00

2005 00322 00 6.05.0000 Rimborso spese per servizi conto terzi 0,00

2008 00322 00 6.05.0000 Rimborso spese per servizi conto terzi 25,49

TOTALI CAPITOLO 322 25,49

2007 00323 00 6.06.0000 Rimborso di fondi per servizio economato 0,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI ATTIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00323 00 6.06.0000 Rimborso di fondi per servizio economato 1.550,00

TOTALI CAPITOLO 323 1.550,00

2008 00324 00 6.07.0000 Depositi per spese contrattuali 0,00

TOTALI CAPITOLO 324 0,00

TOTALI FINALI 2.686.417,47

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2005 00402 61 1.10.04.01 Stipendi ed altri assegni fissi al personale 0,00

2006 00402 61 1.10.04.01 Stipendi ed altri assegni fissi al personale 0,00

2007 00402 61 1.10.04.01 Stipendi ed altri assegni fissi al personale 0,00

2008 00402 61 1.10.04.01 Stipendi ed altri assegni fissi al personale 62.063,85

TOTALI CAPITOLO 402 61 62.063,85

2007 00402 62 1.10.04.01 Oneri previdenziali a carico Ente 0,00

2008 00402 62 1.10.04.01 Oneri previdenziali a carico Ente 26.662,28

TOTALI CAPITOLO 402 62 26.662,28

2004 00402 63 1.10.04.01 Futuri benefici contrattuali 0,00

2006 00402 63 1.10.04.01 Futuri benefici contrattuali 8.668,00

2007 00402 63 1.10.04.01 Futuri benefici contrattuali 0,00

2008 00402 63 1.10.04.01 Futuri benefici contrattuali 42.000,00

TOTALI CAPITOLO 402 63 50.668,00

2007 00412 01 1.10.04.02 Combustibili, carburanti e lubrificanti 0,00

2008 00412 01 1.10.04.02 Combustibili, carburanti e lubrificanti 1.030,00

TOTALI CAPITOLO 412 1 1.030,00

2006 00421 01 1.10.04.02 Cancelleria e materiale vario 0,00

2007 00421 01 1.10.04.02 Cancelleria e materiale vario 44,90

2008 00421 01 1.10.04.02 Cancelleria e materiale vario 2.651,93

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

TOTALI CAPITOLO 421 1 2.696,83

2008 00421 10 1.10.04.02 ECONOMALI PAGAMENTO PRONTA CASSA 883,55

TOTALI CAPITOLO 421 10 883,55

2007 00403 01 1.10.04.03 Gestione Comunita' minori 0,00

2008 00403 01 1.10.04.03 Gestione Comunita' minori 24.798,00

TOTALI CAPITOLO 403 1 24.798,00

2007 00403 02 1.10.04.03 Gestione Comunita' handicap 0,00

2008 00403 02 1.10.04.03 Gestione Comunita' handicap 36.891,20

TOTALI CAPITOLO 403 2 36.891,20

2007 00403 03 1.10.04.03 Gestione Micro comunita' 0,00

2008 00403 03 1.10.04.03 Gestione Micro comunita' 17.097,32

TOTALI CAPITOLO 403 3 17.097,32

2007 00403 04 1.10.04.03 Convivenza Via Curiel 0,00

2008 00403 04 1.10.04.03 Convivenza Via Curiel 7.155,20

TOTALI CAPITOLO 403 4 7.155,20

2004 00403 05 1.10.04.03 Legge 104/92 progetti 0,00

2008 00403 05 1.10.04.03 Legge 104/92 progetti 0,00

TOTALI CAPITOLO 403 5 0,00

2006 00403 06 1.10.04.03 Educativa territoriale 0,00

2007 00403 06 1.10.04.03 Educativa territoriale 2.160,79

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00403 06 1.10.04.03 Educativa territoriale 107.718,98

TOTALI CAPITOLO 403 6 109.879,77

2007 00403 07 1.10.04.03 Servizio assistenza domiciliare in appalto 13.450,74

2008 00403 07 1.10.04.03 Servizio assistenza domiciliare in appalto 132.464,34

TOTALI CAPITOLO 403 7 145.915,08

2008 00403 08 1.10.04.03 CORSI OSS 0,00

TOTALI CAPITOLO 403 8 0,00

2005 00403 09 1.10.04.03 PROGETTO MALTRATTANTI, MALTRATTATI 0,00

& RETE SOCIALE

2006 00403 09 1.10.04.03 PROGETTO MALTRATTANTI, MALTRATTATI 0,00

& RETE SOCIALE

2007 00403 09 1.10.04.03 PROGETTO MALTRATTANTI, MALTRATTATI 0,00

& RETE SOCIALE

2008 00403 09 1.10.04.03 PROGETTO MALTRATTANTI, MALTRATTATI 28.726,67

& RETE SOCIALE

TOTALI CAPITOLO 403 9 28.726,67

2007 00403 10 1.10.04.03 Interventi disabili sensoriali 138,69

2008 00403 10 1.10.04.03 Interventi disabili sensoriali 30.572,14

TOTALI CAPITOLO 403 10 30.710,83

2008 00403 11 1.10.04.03 Legge 309/90 progetti 0,00

TOTALI CAPITOLO 403 11 0,00

2006 00403 12 1.10.04.03 FONDI ORIENTAMENTO ADOLESCENZA 0,00

2008 00403 12 1.10.04.03 FONDI ORIENTAMENTO ADOLESCENZA 15.000,00

TOTALI CAPITOLO 403 12 15.000,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2007 00403 13 1.10.04.03 CENTRO DIURNO PER MINORI 0,00

2008 00403 13 1.10.04.03 CENTRO DIURNO PER MINORI 51.766,88

TOTALI CAPITOLO 403 13 51.766,88

2004 00403 14 1.10.04.03 328 art. 18 L.R. 1/2004 0,00

2008 00403 14 1.10.04.03 328 art. 18 L.R. 1/2004 0,00

TOTALI CAPITOLO 403 14 0,00

2007 00403 15 1.10.04.03 MICRO COMUNITA' VIALE RADICH 0,00

2008 00403 15 1.10.04.03 MICRO COMUNITA' VIALE RADICH 20.399,84

TOTALI CAPITOLO 403 15 20.399,84

2007 00403 16 1.10.04.03 SPORTELLO DISTRETTO 0,00

2008 00403 16 1.10.04.03 SPORTELLO DISTRETTO 77.082,91

TOTALI CAPITOLO 403 16 77.082,91

2007 00403 17 1.10.04.03 CENTRO DIURNO VIA COTTA 0,00

2008 00403 17 1.10.04.03 CENTRO DIURNO VIA COTTA 24.331,86

TOTALI CAPITOLO 403 17 24.331,86

2007 00403 18 1.10.04.03 ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI/ADULTI 0,00

2008 00403 18 1.10.04.03 ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI/ADULTI 24.327,15

TOTALI CAPITOLO 403 18 24.327,15

2007 00403 19 1.10.04.03 PROGETTO MINORI DISABILI 2.839,20

2008 00403 19 1.10.04.03 PROGETTO MINORI DISABILI 49.591,80

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

TOTALI CAPITOLO 403 19 52.431,00

2007 00403 20 1.10.04.03 EDUCATIVA INDIVIDUALE E INCONTRI MEDIATI 2.792,40

2008 00403 20 1.10.04.03 EDUCATIVA INDIVIDUALE E INCONTRI MEDIATI 0,00

TOTALI CAPITOLO 403 20 2.792,40

2007 00403 21 1.10.04.03 ATTIVITA' CENTRI FAMIGLIE 0,00

2008 00403 21 1.10.04.03 ATTIVITA' CENTRI FAMIGLIE 30.419,75

TOTALI CAPITOLO 403 21 30.419,75

2007 00403 22 1.10.04.03 PROGETTO VERSO CASA 666,62

2008 00403 22 1.10.04.03 PROGETTO VERSO CASA 3.681,76

TOTALI CAPITOLO 403 22 4.348,38

2004 00404 01 1.10.04.03 Formazione e aggiornamento professionale 0,00

2006 00404 01 1.10.04.03 Formazione e aggiornamento professionale 0,00

2008 00404 01 1.10.04.03 Formazione e aggiornamento professionale 8.500,00

TOTALI CAPITOLO 404 1 8.500,00

2006 00405 01 1.10.04.03 Consulenze e commissioni 0,00

2007 00405 01 1.10.04.03 Consulenze e commissioni 0,00

2008 00405 01 1.10.04.03 Consulenze e commissioni 1.740,00

TOTALI CAPITOLO 405 1 1.740,00

2005 00405 02 1.10.04.03 Compenso Organi 0,00

2007 00405 02 1.10.04.03 Compenso Organi 0,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00405 02 1.10.04.03 Compenso Organi 8.780,00

TOTALI CAPITOLO 405 2 8.780,00

2007 00406 01 1.10.04.03 Rette per ricoveri di minori 0,00

2008 00406 01 1.10.04.03 Rette per ricoveri di minori 278.588,42

TOTALI CAPITOLO 406 1 278.588,42

2007 00406 02 1.10.04.03 Rette adulti 0,00

2008 00406 02 1.10.04.03 Rette adulti 22.074,35

TOTALI CAPITOLO 406 2 22.074,35

2007 00407 01 1.10.04.03 Rette per ricoveri di anziani non autosuff. 1.214,41

2008 00407 01 1.10.04.03 Rette per ricoveri di anziani non autosuff. 141.674,14

TOTALI CAPITOLO 407 1 142.888,55

2007 00407 02 1.10.04.03 Rette per ricoveri di disabili 20.721,24

2008 00407 02 1.10.04.03 Rette per ricoveri di disabili 146.522,83

TOTALI CAPITOLO 407 2 167.244,07

2007 00408 01 1.10.04.03 Rette per ricoveri di anziani autosuff. 0,00

2008 00408 01 1.10.04.03 Rette per ricoveri di anziani autosuff. 1.741,81

TOTALI CAPITOLO 408 1 1.741,81

2004 00409 01 1.10.04.03 GESTIONE CENTRI DIURNI 0,00

2006 00409 01 1.10.04.03 GESTIONE CENTRI DIURNI 0,00

2007 00409 01 1.10.04.03 GESTIONE CENTRI DIURNI 0,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00409 01 1.10.04.03 GESTIONE CENTRI DIURNI 128.595,86

TOTALI CAPITOLO 409 1 128.595,86

2007 00409 02 1.10.04.03 TRASPORTO CENTRI DIURNI HANDICAP 45.000,00

2008 00409 02 1.10.04.03 TRASPORTO CENTRI DIURNI HANDICAP 46.500,00

TOTALI CAPITOLO 409 2 91.500,00

2007 00409 03 1.10.04.03 PERSONALE EDUCATIVO NID 0,00

2008 00409 03 1.10.04.03 PERSONALE EDUCATIVO NID 12.484,87

TOTALI CAPITOLO 409 3 12.484,87

2007 00409 04 1.10.04.03 CENTRO PRODUTTIVITA' SOCIALE LA BOTTEGA 0,00

2008 00409 04 1.10.04.03 CENTRO PRODUTTIVITA' SOCIALE LA BOTTEGA 20.726,97

TOTALI CAPITOLO 409 4 20.726,97

2006 00415 01 1.10.04.03 Tichet per mensa dipendenti 0,00

2007 00415 01 1.10.04.03 Tichet per mensa dipendenti 0,00

2008 00415 01 1.10.04.03 Tichet per mensa dipendenti 11.199,44

TOTALI CAPITOLO 415 1 11.199,44

2004 00416 01 1.10.04.03 Servizio riscaldamento 0,00

2005 00416 01 1.10.04.03 Servizio riscaldamento 15.500,00

2006 00416 01 1.10.04.03 Servizio riscaldamento 15.500,00

2007 00416 01 1.10.04.03 Servizio riscaldamento 14.927,42

2008 00416 01 1.10.04.03 Servizio riscaldamento 13.000,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

TOTALI CAPITOLO 416 1 58.927,42

2004 00418 01 1.10.04.03 Gestione utenze 4.000,00

2006 00418 01 1.10.04.03 Gestione utenze 8.643,80

2007 00418 01 1.10.04.03 Gestione utenze 737,06

2008 00418 01 1.10.04.03 Gestione utenze 7.562,45

TOTALI CAPITOLO 418 1 20.943,31

2006 00419 01 1.10.04.03 Servizi di manutenzione 0,00

2007 00419 01 1.10.04.03 Servizi di manutenzione 0,00

2008 00419 01 1.10.04.03 Servizi di manutenzione 14.049,31

TOTALI CAPITOLO 419 1 14.049,31

2004 00421 02 1.10.04.03 Rimborsi ASL 5 0,00

2005 00421 02 1.10.04.03 Rimborsi ASL 5 0,00

2006 00421 02 1.10.04.03 Rimborsi ASL 5 0,00

2007 00421 02 1.10.04.03 Rimborsi ASL 5 7.000,00

2008 00421 02 1.10.04.03 Rimborsi ASL 5 3.500,00

TOTALI CAPITOLO 421 2 10.500,00

2008 00421 03 1.10.04.03 Spese postali 0,00

TOTALI CAPITOLO 421 3 0,00

2006 00421 04 1.10.04.03 Spese per pulizia 0,00

2007 00421 04 1.10.04.03 Spese per pulizia 0,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00421 04 1.10.04.03 Spese per pulizia 9.185,01

TOTALI CAPITOLO 421 4 9.185,01

2004 00421 05 1.10.04.03 Gestione stipendi 0,00

2006 00421 05 1.10.04.03 Gestione stipendi 0,00

2007 00421 05 1.10.04.03 Gestione stipendi 1.393,20

2008 00421 05 1.10.04.03 Gestione stipendi 492,70

TOTALI CAPITOLO 421 5 1.885,90

2006 00421 06 1.10.04.03 Vigilanza 0,00

2008 00421 06 1.10.04.03 Vigilanza 914,62

TOTALI CAPITOLO 421 6 914,62

2007 00421 07 1.10.04.03 SPORTELLO SOCIALE 0,00

2008 00421 07 1.10.04.03 SPORTELLO SOCIALE 3.145,77

TOTALI CAPITOLO 421 7 3.145,77

2005 00421 08 1.10.04.03 Tickets sanitari e tutele 0,00

2006 00421 08 1.10.04.03 Tickets sanitari e tutele 303,01

2007 00421 08 1.10.04.03 Tickets sanitari e tutele 999,66

2008 00421 08 1.10.04.03 Tickets sanitari e tutele 1.000,00

TOTALI CAPITOLO 421 8 2.302,67

2006 00421 09 1.10.04.03 Spese per pubblicazioni 36,51

2007 00421 09 1.10.04.03 Spese per pubblicazioni 0,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00421 09 1.10.04.03 Spese per pubblicazioni 5.000,00

TOTALI CAPITOLO 421 9 5.036,51

2006 00430 01 1.10.04.03 Oneri assicurativi 0,00

2007 00430 01 1.10.04.03 Oneri assicurativi 0,00

2008 00430 01 1.10.04.03 Oneri assicurativi 894,27

TOTALI CAPITOLO 430 1 894,27

2006 00430 02 1.10.04.03 Attivita' promozionali - manifestazioni 0,00

2008 00430 02 1.10.04.03 Attivita' promozionali - manifestazioni 0,00

TOTALI CAPITOLO 430 2 0,00

2008 00430 03 1.10.04.03 Servizio micro-credito di emergenza 0,00

TOTALI CAPITOLO 430 3 0,00

2006 00420 01 1.10.04.04 Gestione locazioni e noleggi 0,00

2007 00420 01 1.10.04.04 Gestione locazioni e noleggi 262,58

2008 00420 01 1.10.04.04 Gestione locazioni e noleggi 21.370,29

TOTALI CAPITOLO 420 1 21.632,87

2004 00422 02 1.10.04.05 Trasferimenti ai Comuni 2.862,83

2006 00422 02 1.10.04.05 Trasferimenti ai Comuni 0,00

2007 00422 02 1.10.04.05 Trasferimenti ai Comuni 5.000,00

2008 00422 02 1.10.04.05 Trasferimenti ai Comuni 42.670,00

TOTALI CAPITOLO 422 2 50.532,83

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2006 00423 01 1.10.04.05 Contributi ad associazioni di volontariato 0,00

2007 00423 01 1.10.04.05 Contributi ad associazioni di volontariato 0,00

2008 00423 01 1.10.04.05 Contributi ad associazioni di volontariato 19.650,00

TOTALI CAPITOLO 423 1 19.650,00

2007 00424 06 1.10.04.05 Assistenza economica 0,00

2008 00424 06 1.10.04.05 Assistenza economica 1.658,49

TOTALI CAPITOLO 424 6 1.658,49

2007 00424 07 1.10.04.05 savi 0,00

2008 00424 07 1.10.04.05 savi 0,00

TOTALI CAPITOLO 424 7 0,00

2007 00424 08 1.10.04.05 adau 0,00

2008 00424 08 1.10.04.05 adau 0,00

TOTALI CAPITOLO 424 8 0,00

2007 00424 09 1.10.04.05 adau c/asl5 0,00

2008 00424 09 1.10.04.05 adau c/asl5 0,00

TOTALI CAPITOLO 424 9 0,00

2007 00425 01 1.10.04.05 Affidi familiari minori 0,00

2008 00425 01 1.10.04.05 Affidi familiari minori 0,00

TOTALI CAPITOLO 425 1 0,00

2007 00425 02 1.10.04.05 Affidi intra/etero familiari disabili/anziani 0,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

2008 00425 02 1.10.04.05 Affidi intra/etero familiari disabili/anziani 0,00

TOTALI CAPITOLO 425 2 0,00

2007 00425 03 1.10.04.05 Sussidi educativi disabili 0,00

2008 00425 03 1.10.04.05 Sussidi educativi disabili 0,00

TOTALI CAPITOLO 425 3 0,00

2008 00426 01 1.10.04.05 Prestiti sull'onore 0,00

TOTALI CAPITOLO 426 1 0,00

2007 00426 02 1.10.04.05 Prestiti tutelati 0,00

2008 00426 02 1.10.04.05 Prestiti tutelati 12.855,00

TOTALI CAPITOLO 426 2 12.855,00

2005 00426 03 1.10.04.05 Contributi affitto (sostegno locazione) 2.354,91

2006 00426 03 1.10.04.05 Contributi affitto (sostegno locazione) 14,00

2007 00426 03 1.10.04.05 Contributi affitto (sostegno locazione) 122.006,50

2008 00426 03 1.10.04.05 Contributi affitto (sostegno locazione) 197.800,99

TOTALI CAPITOLO 426 3 322.176,40

2004 00426 04 1.10.04.05 Fondo garanzia prestiti 0,00

2008 00426 04 1.10.04.05 Fondo garanzia prestiti 1.000,00

TOTALI CAPITOLO 426 4 1.000,00

2007 00426 05 1.10.04.06 INTERESSI PASSIVI 0,00

2008 00426 05 1.10.04.06 INTERESSI PASSIVI 5.073,00

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

TOTALI CAPITOLO 426 5 5.073,00

2007 00427 01 1.10.04.07 Imposte e tasse 0,00

2008 00427 01 1.10.04.07 Imposte e tasse 17.205,87

TOTALI CAPITOLO 427 1 17.205,87

2008 00428 01 1.10.04.11 Fondo di riserva 0,00

TOTALI CAPITOLO 428 1 0,00

2004 00433 01 2.10.04.05 Acquisto di beni mobili, macchine ed 0,00

attrezzature

2005 00433 01 2.10.04.05 Acquisto di beni mobili, macchine ed 45,84

attrezzature

2008 00433 01 2.10.04.05 Acquisto di beni mobili, macchine ed 50.000,00

attrezzature

TOTALI CAPITOLO 433 1 50.045,84

2008 00434 00 3.10.04.01 RIMBORSO ANTICIPAZIONI DI CASSA 0,00

TOTALI CAPITOLO 434 0,00

2007 00435 01 4.00.00.01 Ritenute previdenziali ed assistenziali 0,00

al personale

2008 00435 01 4.00.00.01 Ritenute previdenziali ed assistenziali 0,00

al personale

TOTALI CAPITOLO 435 1 0,00

2007 00437 01 4.00.00.02 Ritenute erariali 0,00

2008 00437 01 4.00.00.02 Ritenute erariali 26.010,66

TOTALI CAPITOLO 437 1 26.010,66

2007 00436 01 4.00.00.03 Altre ritenute al personale per conto terzi 0,00

2008 00436 01 4.00.00.03 Altre ritenute al personale per conto terzi 591,90

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ELENCO CRONOLOGICO DEI RESIDUI PASSIVI - ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

Cod. Capitolo Cod. Bil. Descrizione Residuo

TOTALI CAPITOLO 436 1 591,90

2008 00438 01 4.00.00.04 Restituzione depositi cauzionali 0,00

TOTALI CAPITOLO 438 1 0,00

2005 00441 01 4.00.00.05 Spese per servizi per conto di terzi 3.823,13

2008 00441 01 4.00.00.05 Spese per servizi per conto di terzi 6.167,51

TOTALI CAPITOLO 441 1 9.990,64

2008 00439 01 4.00.00.06 Anticipazione di fondi per servizio economato 0,00

TOTALI CAPITOLO 439 1 0,00

2008 00440 01 4.00.00.07 Restituzione depositi per spese contrattuali 0,00

TOTALI CAPITOLO 440 1 0,00

TOTALI FINALI 2.410.351,38