5
VENEZIA E LO SPETTACOLO CHE CAPITA OGNI 100 ANNI

VENEZIA E LO SPETTACOLO CHE CAPITA OGNI 100 ANNIvia da Venezia o dal Lido: il 4 giugno 1936 la 17.a tappa, Venezia-Legnago; l’11 maggio 1939 la 14.a tappa, Venezia Trieste; il 31

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: VENEZIA E LO SPETTACOLO CHE CAPITA OGNI 100 ANNIvia da Venezia o dal Lido: il 4 giugno 1936 la 17.a tappa, Venezia-Legnago; l’11 maggio 1939 la 14.a tappa, Venezia Trieste; il 31

VENEZIA E LO SPETTACOLO CHE CAPITA OGNI 100 ANNI

Page 2: VENEZIA E LO SPETTACOLO CHE CAPITA OGNI 100 ANNIvia da Venezia o dal Lido: il 4 giugno 1936 la 17.a tappa, Venezia-Legnago; l’11 maggio 1939 la 14.a tappa, Venezia Trieste; il 31

É grande la soddisfazione di poter ancora una volta ospitare, a dodici anni di distanza, la prima tappa del Giro ciclistico d’Italia, e per di più nella straordinaria occasione del suo Centenario. Nell’isola di Lido, Venezia offrirà al Giro un percorso di grande effetto spettacolare, tra le acque della laguna e le acque del mare, e insieme di alto valore tecnico: quasi a dimostrare la compatibilità dell’ambiente veneziano ad accogliere le più avanzate manifestazioni della vita contemporanea, ivi comprese sfi de agonistiche ai massimi livelli, come la recente Venicemarathon.

La presenza della “corsa rosa” è di grande importanza per Venezia, che oltre alla gioia e all’orgoglio di ospitare i campioni del ciclismo e la carovana del Giro, ha la grande opportunità di offrire all’Italia e al mondo un proprio aspetto inusuale, vivace e vitale, fortunatamente ben diverso e migliore di quella sbagliata immagine di città stanca e degradata con cui troppo spesso viene raffi gurata. L’Amministrazione comunale è perciò impegnata a compiere ogni sforzo per dare al Giro d’Italia la collaborazione più intensa e l’ospitalità più amichevole.

Mi piace rimarcare come anche nel confronto sportivo, corretto e rispettoso dell’avversario, pur nell’acceso agonismo – così come nell’accoglienza ai turisti, nelle grandi mostre, nei numerosi convegni – Venezia onora il suo ruolo, storico e sempre attuale, di luogo aperto e privilegiato di incontro e di dialogo tra popoli e culture diversi, che vuole conservare e potenziare al servizio della pace nel mondo. In questo spirito, per la presentazione delle squadre, composte da ciclisti di molti Paesi, la città concederà con gioia il suo spazio più prestigioso, Piazza San Marco.

Massimo CacciariSindaco di Venezia

Dodici anni dopo l’ultima apparizione – anche stavolta in occasione della partenza, la terza a Venezia nella storia del-la “corsa rosa”– il Giro ritrova la città dei Dogi. E vi fa ritorno per un’edizione più che speciale, quella del Centenario, la cui tappa inaugurale si svilupperà per intero al Lido di Venezia da dove già si avviò, con una frazione in linea, il Giro del 1997, con il successo in volata di Mario Cipollini.

Sabato 9 maggio 2009, il Giro percorrerà le strade del Lido verso Malamocco e ritorno proponendo una cronometro individuale sulla distanza di 21 chilometri. Un tracciato completamente piatto con sole 5 curve, adattissimo a fare velocità.

Il Giro del Centenario muoverà da Piazzale Ravà, al Lido, per imboccare il lungomare D’Annunzio, indi il lungomare Marconi, per toccare il piazzale del Casinò. Di qui, a destra lungo via Colombo, a destra in via Gallo e dritto in via Ma-lamocco. Raggiunta Malamocco si svolta a sinistra da via della Droma, imboccando via Alberoni e rientrando su via Malamocco a destra. Poi tutto dritto in via Gallo sino a piazzale S.M. Elisabetta, Riviera San Nicolò, via Selva a destra per l’arrivo di nuovo in Piazzale Ravà, al Lido.

1997-2009: IL LIDO PROTAGONISTA DODICI ANNI DOPO

IL RUOLO STORICO E SEMPRE ATTUALE

Page 3: VENEZIA E LO SPETTACOLO CHE CAPITA OGNI 100 ANNIvia da Venezia o dal Lido: il 4 giugno 1936 la 17.a tappa, Venezia-Legnago; l’11 maggio 1939 la 14.a tappa, Venezia Trieste; il 31

Nel 1978 Vincenzo Torriani, il grande innovatore, dopo aver accarezzato per anni l’idea, decise che era possibile, attraverso un ponte di barche, valicare il Canal Grande e raggiungere il cuore di Venezia per fi ssarvi l’arrivo di una tappa individuale a cronometro. L’annuncio lasciò perplessi i più, qualcuno sostenne che non sarebbe stato possibile, che le utopie sarebbero rimaste tali. Un’ipotesi senza costrutto, scrissero. Torriani ne sorrise. Il 21 maggio 1978 il prodigio si compì, la cronometro individuale sulla distanza di 12 km si fece, si arrivò in Piazza San Marco e Francesco Moser la vinse precedendo Saronni di 14 secondi. Anche le ultime resistenze dei corridori, timorosi di una foratura sul ponte di barche nel tratto conclusivo, furono scongiurate: il tempo venne preso all’imbocco del tratto conclusivo, per non invalidare l’aspetto tecnico della corsa.

Stretto ma non cosi consueto il rapporto fra Venezia e il Giro d’Italia: otto volte ha ospitato un arrivo prima del 2009, sette volte una partenza, prima della prossima. Gli arrivi avvengono per due volte in quattro decadi del Novecento, di cui tre consecutive (negli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta). L’altra “doppietta” risale agli anni Settanta: ma se l’edizione del 1972 va considerata “normale”, alla stregua delle precedenti, tutte giocate in terraferma, quella del 1978 è ancora nella memoria dei veneziani e nella retina di coloro che in televisione assistettero a un fenomeno mai visto in precedenza: il Giro che sbarca sontuosamente a Piazza S. Marco. La prima volta del Giro a Venezia risale al 1936. Il 2 giugno di quell’anno, in occasione della sedicesima tappa, è in programma la cronometro di km 30,5 che da Padova porta a Venezia. Se l’aggiudica a 39,921 di media oraria,Giuseppe Olmo in sella a una Bianchi, davanti a Di Paco e Bergamaschi, classifi cati nell’ordine a 14”. Quel Giro annotava Bartali in maglia rosa a Venezia, simbolo del primato che il toscano porterà sino all’epilogo di Milano. Il 10 maggio 1939 è a Venezia la conclusione della 13a tappa, in linea, da Bologna, di 231 km: vince in volata Pietro Chiappini, che precede Di Paco e Rimoldi. In maglia rosa

UN PRODIGIO NEL 1978: LE BICI IN PIAZZA SAN MARCO! VENEZIA DEBUTTA AL GIRO NEL 1936

Page 4: VENEZIA E LO SPETTACOLO CHE CAPITA OGNI 100 ANNIvia da Venezia o dal Lido: il 4 giugno 1936 la 17.a tappa, Venezia-Legnago; l’11 maggio 1939 la 14.a tappa, Venezia Trieste; il 31

dimora Valetti, poi vincitore di quel Giro che si concluderà a Milano.Nel 1949, il 29 maggio, in capo all’ottava tappa, da Pesaro a Venezia (km 273) si impone in volata Luigi Casola, davanti a Leoni e Ricci. Maglia rosa a Venezia è Fazio, ma quel Giro – che si concluse a Monza - vedrà trionfare Fausto Coppi.Nel 1951 quarto appuntamento del Giro con Venezia, la tappa è la 15.a, si arriva da Brescia dopo 188 km: ancora una soluzione allo sprint dove sfreccia primo Rik Van Steenbergen davanti a Bevilacqua e Leoni. La maglia rosa è sulle spalle del belga, ma sarà Fiorenzo Magni il vincitore a Milano di quel Giro. L’anno dopo, 1952, il bis di Van Steenbergen, stavolta si viene da Riccione, è la decima tappa, lunga ben 285 km. Il campione belga si impone a Kubler e Bartali che fi niscono nell’ordine. Maglia rosa è Fausto Coppi che vincerà quel Giro a Milano.Vent’anni dopo, 1972, il Giro parte per la prima volta da Venezia. La frazione Venezia-Mestre, di 196 km, è vinta da Marino Basso. Epilogo allo sprint, il vicentino supera di misura Bitossi e Lasa. Basso indossa la prima maglia rosa ma sarà Eddy Merckx il vincitore di quel Giro a Milano. Nel 1978 l’edizione delle meraviglie, la cronometro individuale

di 14 km che approda a Piazza San Marco dove la folla tributa applausi a tutti i concorrenti ma si spella le mani per Francesco Moser vincitore con 14” di margine su Saronni e 15” su Knudsen. É la 14.a tappa, la media è di alto livello, il trentino vince a 44,484 di media. In maglia rosa a Venezia dimora Johan De Muyck, belga che vincerà quel Giro a Milano. Nel 1997 è il Lido che saluta il secondo avvio del Giro da Venezia. Tappa in linea, circuito del Lido di Venezia di 128 km, percorsi tutti d’un fi ato, a 48,521 di media. Vincitore indiscutibile di quella volata Mario Cipollini che precede Milani e Endrew Leoni. Quel Giro, che si concluderà a Milano, lo vince Ivan Gotti. Il Giro è partito da Venezia in sette occasioni precedenti, con destinazioni le più varie. Ecco le tappe, in avvio del Giro o intermedie, che hanno preso il via da Venezia o dal Lido: il 4 giugno 1936 la 17.a tappa, Venezia-Legnago; l’11 maggio 1939 la 14.a tappa, Venezia-Trieste; il 31 maggio 1949 la 9.a tappa, Venezia Udine; il 5 giugno 1951 la 16.a tappa, Venezia-Trieste; il 29 maggio 1952 l’11.a tappa, Venezia-Bolzano; il 21 maggio 1978 la 14.a tappa, la cronometro che da Venezia porta in piazza San Marco; il 17 maggio 1997 la tappa di avvio, Venezia Circuito del Lido.

Page 5: VENEZIA E LO SPETTACOLO CHE CAPITA OGNI 100 ANNIvia da Venezia o dal Lido: il 4 giugno 1936 la 17.a tappa, Venezia-Legnago; l’11 maggio 1939 la 14.a tappa, Venezia Trieste; il 31

via Solferino, 2820121 Milano, Italia

www.rcssport.it

Ufficio Stampa:02 6282 87 59

[email protected]