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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007 Il miglioramento genetico dei cloni di pioppo e di altre specie per la produzione di biomasse Fabrizio Nardin, Alasia Franco Vivai www.alasiafranco.it - [email protected]

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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007

Il miglioramento genetico dei cloni di pioppo e di altre

specie per la produzione di biomasse

Fabrizio Nardin, Alasia Franco Vivai www.alasiafranco.it - [email protected]

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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007

Perché il pioppo

• rusticità

• facilità di moltiplicazione (attitudine alla propagazione

vegetativa)

• vigorosa emissione di polloni

• rapido accrescimento giovanile

• facilità di miglioramento genetico

• precoce maturità sessuale

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Il programma di miglioramento genetico di pioppo e salice prevede:

• Collezione del germoplasma da popolamenti spontanei

• Confronto e selezione dei migliori genotipi di ciascuna provenienza

• Ibridazione controllata• Selezione degli ibridi• Test in pieno campo

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1. Collezione del germoplasma da popolamenti spontanei

La collezione delle principali specie di pioppo e salice avviene a partire da popolazioni spontanee nei rispettivi areali di origine che si collocano a cavallo del 40° parallelo

40°

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Populus deltoides

Populus trichocarpa

Populus nigra

Populus angustifolia

Populus deltoides var.

wislizenii

Populus fremontii

Populus alba

Populus ciliata Populus maximowiczii

Populus simonii

Populus tremula

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Populus deltoides, anno di collezione 1998

Populus trichocarpa, anno di collezione 1998

Populus deltoides, anno di collezione 2005

Populus nigra, anno di collezione 1993-1994

Populus nigra, anno di collezione 2006

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Populus fremontii in Colorado (USA)

Populus nigra in Spagna (Europa)

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2. Confronto e selezione dei migliori genotipi di ciascuna provenienza

a) confronto tra le diverse provenienze finalizzato alla selezione dei migliori genotipi di ogni provenienza, per l’ottenimento di nuovi parentali

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b) miglioramento dei parentali per mezzo di incroci intra-specifici.

Nelle immagini, pioppi neri provenienti da collezioni naturali e pioppi neri migliorati attraverso incroci intraspecifici

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3. Ibridazione controllata

a) progeny-test per individuare le migliori combinazioni ibride

b) ottenimento di un numero elevato di genotipi dalle migliori combinazioni ibride già individuate attraverso il progeny-test

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4. Selezione degli ibridi

a) valutazione preliminare dei semenzali dell’anno, in cui il numero di individui si riduce del 20% rispetto ai 15 – 20.000 iniziali

b) selezione dei migliori genotipi alla fine del primo ciclo di osservazione (2 anni di vivaio sperimentale) attraverso la quale si passa da qualche migliaio a poche centinaia di individui

c) ulteriore selezione alla fine di un successivo ciclo di osservazione biennale nei vivai sperimentali per ridurre a qualche decina gli individui scelti

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Virus del mosaico su clone di pioppo sensibile. Il virus si può trasmettere attraverso le operazioni di raccolta della piantagione

Criteri di selezione: a) tolleranza alle principali avversità

Danni da clorosi ferrica su un clone sensibile dovuto a scarsa disponibilità di ferro nel terreno

La resistenza a Marssonina brunnea permette di evitare i trattamenti anticrittogamici

La comparsa del cancro corticale sui cloni sensibili è favorita dalle elevate densità delle piantagioni da biomassa, è necessario, pertanto, l’impiego di cloni tolleranti

Rilievo di laboratorio sull’intensità di attacco della ruggine

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Criteri di selezione: b) accrescimento

Confronto tra due cloni con radice di 4 anni e fusto di 2 anni:

a sinistra Sirio, a destra I-214

Sirio I-214

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Valutazione della chiusura della gemma apicale per verificare la precocità di ingresso in riposo vegetativo

Criteri di selezione: c) fenologie

Impiegando, in una certa percentuale, cloni con defogliazione autunnale precoce e cloni con ingresso in vegetazione tardivo è possibile allungare di circa 2 mesi il periodo a disposizione per la raccolta che avviene sempre durante il riposo vegetativo

Ibrido con ingresso in vegetazione tardivo in primavera

Ibrido con defogliazione autunnale precoce

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I cloni che hanno superato tutte le selezioni precedeni vengono messi a confronto con testimoni noti in località con caratteristiche pedo-climatiche differenti per valutarne l’adattabilità

5. Realizzazione di campi sperimentali

Piantagione sperimentale a Primaro di Ravenna per valutare la resistenza alla salinità

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I campi sperimentali rappresentano inoltre uno strumento indispensabile per capire le esigenze delle piantagioni in termini di:

… spazio

Sirio – AF2 Monviso

60 cm 50 cm

300

cm

m 3,00

m 3,00

(AF2)

m 2,00 (Monviso

)

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5. Realizzazione di campi sperimentali I campi sperimentali rappresentano uno strumento indispensabile per capire le esigenze delle piantagioni in termini di:… acqua

Mentre le radici del mais non esplorano più di 40 cm, il pioppo raggiunge in 2 anni una profondità di circa 2,5 m

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5. Realizzazione di campi sperimentali I campi sperimentali rappresentano uno strumento indispensabile per capire le esigenze delle piantagioni in termini di:… nutrienti

Prova per la valutazione delle sostanze nutritive restituite al terreno con la caduta delle foglie. Dai primi risultati la quantità di N recuperata dalla decomposizione delle foglie è pari a 80 kg/ha

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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007 Madrid (Spagna)

Leszczawa (Polonia)

Derecske (Ungheria)

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Nuovo clone da biomassa denominato AF2, piante con radice e fusto di due anni.

Per l’ottenimento di un nuovo clone di pioppo da biomassa, dalla selezione dei parentali sino alla sua commercializzazione, occorrono dai 18 ai 20 anni di attività

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0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

Monviso AF2 AF6 AF8 I-214 Lux

tonn

ella

te/h

a

peso fresco 1° anno peso fresco 2° anno

Produttività della piantagione sperimentale di Mira (VE) alla fine del 1° ciclo, dopo 2 anni dall’impianto (R2F2)

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Produttività della piantagione sperimentale di Mira (VE) alla fine del 2° ciclo (R4F2)

0

10

2030

40

50

60

70

8090

100

110

AF8 Monviso AF2 AF6 I-214 Lux

tonn

ella

te/h

a

Peso fresco secondo ciclo

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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007

I risultati raggiunti

Disciplinare di produzione con una gestione sostenibile del pioppo a ciclo breveTurno biennaleAnno 2006 – Numero 1

Produzioni notevolmente incrementate grazie al miglioramento genetico e a corrette pratiche di coltivazione

Una superficie coltivata a biomassa che entro la fine della stagione in corso supererà i 7000 ha

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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007

I risultati raggiunti

Disciplinare di produzione con una gestione sostenibile del pioppo a ciclo breveTurno poliennaleAnno 2006 – Numero 1

LA COLTIVAZIONE DEL PIOPPO a ciclo breve a destinazione energetica; I manuali, Edizione 2006

La presenza del nostro materiale clonale in molti paesi europei ed extraeuropei: Francia, Germania, Spagna, Austria, Inghilterra, Irlanda, Svezia, Ungheria, Polonia, Cina, USA, Cile

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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007

Le prospettive per il futuro

Salice

Platano

Olmo

Robinia

Estendere ad altre specie a rapido accrescimento il lavoro di miglioramento genetico

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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007

Le prospettive per il futuro

Approfondire le conoscenze sulla possibilità di produrre bioetanolo dalle biomasse ligno-cellulosiche

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Vegetalia – Cremona, 9 febbraio 2007

Grazie per l’attenzione!