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Valeria Fa
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uola.it
Unità didattica: Giocare alle decine ed alle unità- Attività di microteaching
AAnnaall ii ss ii ddee ll llaa ss ii ttuuaazz iioonnee ddii ppaarrtteennzzaa::
classe seconda- 22 BAMBINI DI CUI UNO CON LIEVE RM
I bambini non hanno le strutture e gli spazi idonei a svolgere attività mo-
toria. Alcuni di essi tra cui l'alunno h,tendono ad isolarsi e non partecipa-
re con la classe alle attività proposte dalla maestra.
Hanno da poco imparato le addizioni con “il cambio” e alcuni di essi mo-
strano difficoltà a discernere le decine e le unità.
Disegno 1 Il disegno è stato fatto da una bambina e rap-presenta una del-le fasi dell’unità didat-tica proposta du-rante l’attività di micro-teaching.
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FFiinnaall ii ttàà ddee ll ll ’’ooff ffeerrttaa
♦ Permettere ai bambini attraverso l’attività motoria, di sviluppare e raf-
forzare le conoscenze pregresse relative alla formazione dei numeri a due
cifre.
♦ Promuovere attraverso l’attività ludica derivante dalla drammatizza-
zione lo sviluppo degli schemi motori di base.
PPrreerreeqquuii ss ii tt ii
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::
• Conoscenza degli schemi motori di base
• Distinguere la destra dalla sinistra
• Capacità elementari d drammatizzazione
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• Distinguere e riconoscere i concetti di “decine” e di “unità”
• Eseguire semplici calcoli mentali (addizioni)
•• Tradurre i numeri espressi a parole in attività manipolative
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OObbiieett tt iivv ii ggeenneerraa ll ii ccoonnsseegguuiibbii ll ii
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::
• Sviluppare la capacità di percezione, analisi e selezione delle
informazioni
• Eseguire movimenti diversi in rapporto alle diverse rappre-
sentazioni numeriche
• Promuovere il consolidarsi dello schema corporeo
MMaa tt
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• Rafforzare la capacità di contare in senso progressivo
• Rafforzare la capacità di eseguire semplici addizioni
•• Promuovere e rafforzare la conoscenza della regola “del
cambio”
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• Saltare:saltelli a piedi uniti, a gambe divaricate, alternando il
piede d’appoggio.
• Correre/camminare: corsa ritmata dal battito delle mani.
• Sviluppo della cooperazione: saper lavorare per uno scopo comune.
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• Distinguere le decine dalle unità
• Addizionare numeri a due cifre, con e senza “il cambio”
•• Sviluppo del lavoro in gruppo: cercare di creare insieme il
numero
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CCoonntteennuutt ii
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:
Preparazione all’attività motoria
Corsa ritmata; Saltelli a piedi uniti Riscaldamento degli arti supe-riori…
Costruzione di un circuito ad ostacoli
Con sedie, banchi,bicchieri e piatti di plastica,si creerà un percorso nel quale i bambini a squadre dovranno: correre ver-so destra e verso sinistra evi-tando gli ostacoli (piatti); stri-sciare sotto i banchi, saltare i bicchieri…
Rappresentazione dei numeri a due cifre
I bambini, a squadre, indosse-ranno delle “casacchine”,fatte con buste di plastica rosse e blu, per rappresentare i numeri a due cifre (rosso per le deci-ne; blu per le unità), riportate alla lavagna
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Preparazione all’attività motoria
Corsa ritmata; Saltelli a piedi uniti Riscaldamento degli arti supe-riori…
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onistisc
uola.itGioco dello specchio
I bambini a coppie si dispor-ranno l’uno di fronte all’altro,e dovranno mimare i movimenti del compagno. (lateralizzazione)
Rappresentazione dell’addizione tra numeri a due cifre
I bambini, suddivisi in due squadre , dovranno rappresen-tare, utilizzando le “casacchi-ne” rosse e blu, l’addizione tra numeri a due cifre
3 a L
EZ
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E:
Preparazione all’attività motoria
Corsa ritmata; Saltelli a piedi uniti Riscaldamento degli arti supe-riori…
Staffetta
Costruendo un piccolo circui-to, con i materiali utilizzati nella prima lezione, gli alunni verranno suddivisi in squadre per effettuare una breve staf-fetta
Rappresentazione dell’addizione tra numeri a due cifre (utilizzando la regola del cambio)
I bambini, suddivisi in due squadre , dovranno rappresen-tare, utilizzando le “casacchi-ne” rosse e blu, l’addizione tra numeri a due cifre mettendo in evidenza l’utilizzo della regola del cambio
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MMeettooddoollooggiiee
Durante le prime due fasi di ogni lezione,l’attenzione del docente, è rivol-
ta verso la corretta esecuzione dei movimenti con l’assistenza nei con-
fronti degli alunni in difficoltà, ed esempi dimostrativi per ogni esercizio.
Nell’ultima fase, invece, è necessario che l’insegnante richiami le cono-
scenze pregresse del bambino (l’abaco, l’addizione…) facendo emergere
queste ultime dal bambino stesso (conversazione maieutica).
Verranno inoltre utilizzate tecniche per favorire la cooperazione tra i
bambini, e la drammatizzazione utilizzata sia dall’insegnante che dai
bambini stessi.
SSttrruummeennttii
oo Lavagna in ardesia
oo Gessetti colorati
oo Abaco costruito dai bambini
oo Buste di plastica colorate
oo Bicchieri di carta
oo Sedie, banchi…
TTeemmppii
La durata di ogni lezione è di un ora e trenta minuti in ogni classe del modulo.
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I tempi previsti per le verifiche sono: quindici minuti al termine di ogni lezione
ed un’ora per la verifica finale.
SSppaazzii
Ampia aula adibita a palestra.
VVeerriiffiiccaa ee vvaalluuttaazziioonnee
1) Nel corso delle tre lezioni ci sarà una verifica costante del lavoro
svolto, attraverso l’osservazione partecipante del docente
2)
Al termine di ciascuna lezione l’insegnante chiederà ai bambini come
giudicano l’attività svolta, invitandoli ad evidenziarne lati negativi e
positivi.
3) Verifica finale con intervista ai bambini
4)
Produzione, ad opera dei bambini, di esercizi e calcoli matematici nei
quali siano riproposti, in chiave analitica, i temi trattati nell’unità di-
dattica.
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DDooccuummeennttaazziioonnee//mmoonniittoorraaggggiioo
Per documentare il lavoro svolto si è proceduto come segue:
1)
Si è chiesto ai bambini delle due classi, di raffigurare, per mezzo
di un disegno, le fasi dell’esperienza a loro giudizio, più significa-
tive (vd. disegno 1) .
2)
Una delle tirocinanti ha fotografato alcuni momenti della lezione
(vd. figure 1 e 2).
3)
Si è chiesto ai bambini di svolgere esercizi riguardanti le addizio-
ni tra numeri a due cifre.
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Figura 1
10 Valeria Famà www.professionistiscuola.it PiccoloAlfabetodelSostegno
Valeria Fa
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onistisc
uola.itConclusioni
Dovendo tracciare un bilancio dell’esperienza svolta,
questo non può che avere un valore positivo. Superati i ti-
mori e le difficoltà, di cui si è discusso in precedenza, sia io
che la mia collega siamo riuscite a fare un buon lavoro.
Il riscontro a quest’affermazione ci è stato fornito dai
bambini che oltre ad essersi molto divertiti ad interpretare
“l’abaco”, hanno anche riscontrato difficoltà minori nello
Figura 2
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uola.itsvolgimento degli esercizi sulle addizioni, assegnatigli suc-
cessivamente dall’insegnante.
Nelle pagine precedenti si è ribadito più volte il duplice
valore formativo dell’esperienza di micro-teaching impor-
tante, sia per i bambini che per lo studente coinvolto. A tal
proposito è necessario sottolineare quanto quest’attività ab-
bia contribuito in maniera determinante alla nostra forma-
zione completando il bagaglio empirico-esperenziale che
c’è stato fornito negli anni di tirocinio. Infatti, come detto,
il micro-teaching consente di mettere in gioco le conoscen-
ze acquisite negli anni accademici precedenti al quarto, col-
locandosi come un banco di prova “protetto” fondamentale
per uno studente che voglia diventare docente.
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