20
Stefano Costa Vagabondi e Vedette sentieri e sfide del cammino R/S

Vagabondi e vedette

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Questo libro, in forma colloquiale e immediata, vuole indicare ai ragazzi e ragazze di oggi un cammino, costruito per loro nello scautismo, con l’obiettivo non semplice di guidarli alla felicità. Per diventare persone speciali, davvero non comuni. Vengono indicate le mete che la branca R/S propone, gli strumenti e i modi per raggiungerle comprese le istruzioni per sopravvivere ai piccoli e grandi intoppi della quotidianità.

Citation preview

Page 1: Vagabondi e vedette

Questo libro, in forma colloquiale e immediata, vuole indicare ai

ragazzi e ragazze di oggi un cammino, costruito per loro nello

scautismo, con l’obiettivo non semplice di guidarli alla felicità. Per diventare persone speciali, davvero non comuni. Vengono indicate le mete che la branca R/S propone, gli strumenti e i

modi per raggiungerle comprese le istruzioni per sopravvivere

ai piccoli e grandi intoppi della quotidianità.

Questa collana intende offrire a tutti i rover e le scolte manuali tecnici e aggiornati strumenti di riflessione, utili per trovare la propria strada verso la felicità.

€ 12,00

Il roverismo ha i piedi sulla roccia e non la testa nelle nuvole. … Lo scopo del roverismo non è quello di fare di un uomo un moralista

pedante e soddisfatto di sé… ma di aiutarlo a dirigere la sua gioiosa energia di giovane verso vie che gli arrecheranno una felicità più grande,

in quanto la sua vita, essendo al servizio degli altri,sarà degna di essere vissuta.

B.-P. da Taccuino

Stefano Costa Vagabondi e VedetteStefano Costa

Vagabondi e Vedette

sentieri e sfide del cammino R/S

Page 2: Vagabondi e vedette

Incaricata del Comitato editoriale:Laura Galimberti

Prima edizione:Fiordaliso, 2002

Ristampa aggiornata:Fiordaliso, 2014

stampato su carta ecologica

ISBN 978-88-8054-916-1

Grafica:Paolo Marabotto

Foto di copertina:dal concorso fotografico“Scatti di coraggio” - Marianna Zicoia

Disegni:Roberta Becchi

Coordinamento editoriale:Maria Sole Migliari

© Fiordaliso Società CooperativaCorso vittorio emanuele II, 33700186 Romawww.fiordaliso.it

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 2

Page 3: Vagabondi e vedette

Stefano Costa

Vagabondi e Vedettesentieri e sfide del cammino R/S

edizioni scout agesci / fiordaliso

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 3

Page 4: Vagabondi e vedette

Questo libro è stato costruito anche grazie alla rielaborazione del materiale di alcuni numeri della rivista Camminiamo Insieme nel triennio 1998-2000; ringrazio quindi tutti i componenti e i collaboratori della Redazione che mi hanno accompagnato in quel periodo e ancora oggi mi sono stati d’aiuto.Un grazie particolare va a Maria Manaresi e a Mattia Cecchini per i consigli e l’aiuto fornitomi nella stesura del testo e nella correzione delle bozze.Ringrazio infine tutti i Rover e le Scolte con cui ho avuto la fortuna di camminare per un periodo della nostra Strada e il Signore che me li ha messi afianco.Il titolo del libro Vagabondi e Vedette è la traduzione in italiano corrente di Rover e Scolte, ma è anche un primo indizio del cammino di libertà e attenzione alle piccole cose che vi verrà proposto.

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 4

Page 5: Vagabondi e vedette

INDICE

“ UPGRADE 2011 ” 7

PRESENTAZIONE 11

INTRODUZIONE 15

Capitolo 1Orientarsi al bivio partire o l’arte di scegliere 171.1 Partiamo dalla fine 171.2 Gli ingredienti del cammino R/S 191.3 Le scelte della Partenza 211.4 Scegliere 241.5 Sapersi programmare 261.6 Sapersi affidare 281.7 Le mete della Partenza 30

Capitolo 2Roverismoistruzioni del gioco 382.1 Strada 382.2 Comunità 492.3 Servizio 59

Capitolo 3Giorno per giornoradiografia del quotidiano 783.1 Riunione 80

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 5

Page 6: Vagabondi e vedette

3.2 Chi decide cosa? 823.3 Uscita 83

Capitolo 4Essere stati scout 96

INDICE ANALITICO 115

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 6

Page 7: Vagabondi e vedette

“ UPGRADE 2011 ”Generazione di sconvolti che non hanno più santi nè eroi ?

Sono passati 10 anni dalla prima edizione di questo libro e, pensando allaristampa, era giusto chiedersi cosa “aggiornare” e rispondere alla domanda sele cose scritte allora fossero ancora valide ed utili oggi.

Ripercorrendo le pagine del libro, mi pare che i contenuti siano ancoraattuali ed efficaci, ma un aggiornamento nell'inquadramento della situazionegenerale di oggi (luci ed ombre) può essere utile proprio per vedere come lielementi del vita R/S erano e rimangono essere uno strumento importantis-simo per arrivare a costruirsi una esistenza realizzante e felice.

Nelle pagine che seguono gli Incaricati Nazionali alla Branca R/S cidiranno quali sono stati i passi fatti dall'Agesci in questi anni rispetto al cam-mino dei Rover e delle Scolte italiane e dei loro capi.

Ma quali sono i temi che ad oggi sembrano essere i più “caldi” e signifi-cativi nell'influenzare la vita e la crescita dei ragazzi oggi? La sofferenza piùdolorosa dei nostri tempi - nella post-modernità, nei tempi “liquidi”, è la pauradella inadeguatezza, l'esigenza ossessiva di apparire, di essere approvati o diessere sempre al centro dell'attenzione, di non fare mai “brutta figura”.

Le paure più “gettonate” del momento sembrano essere tre:

1. Non soffrire-non sbagliare che porta a rimanere il più possibile riparati daldolore e dalla sensazione di avere bisogno: si pensa che vada evitata qual-siasi sofferenza, bisogna anche essere sicuri di non sbagliare mai, non cor-rere rischi, evitare responsabilità eccessive.

UPGRADE 2011 – 7

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 7

Page 8: Vagabondi e vedette

2. .Non rimanere soli (con sè stessi) ci circondiamo di SMS, squilli, contatti“aperti” su Facebook o Messenger ed invece una delle caratteristiche psi-cologiche di base per poter stabilire una relazione affettiva significativa èproprio la capacità di stare soli con sè stessi (che si basa su una buonastima di sè), sulla possibilità di non avere un disperato bisogno dell'altro,così da poter rendere l'incontro con l'altro più libero e reciproco.

3. Paura del Futuro - scuola, università: Il 22% dei giovani oggi ha poca onessuna fiducia nella scuola; il 21,9% non riesce a completare gli studi.Oggi, poi, siamo molto meno eccitati dall'idea della felicità che il futuroarrecherà al genere umano e della strada che vi ci condurrà. Non siamopiù tanto sicuri che il cambiamento sia una benedizione assoluta e che“futuro” sia sinonimo di “meglio”. È difficile cercare e ancor più sostenereil modello di una “vita felice” in un mondo instabile, caleidoscopico emutevole, inguaribilmente incerto.

Cosa fare? Da bravi scout, sappiamo che i problemi non ci debbono arre-stare, le paure ancor meno e che di fronte alle difficoltà occorre rimboccarsile maniche e cercare delle strategie di soluzione… ecco ad esempio tre pistedi lavoro che possono risultare utili per affrontare efficacemente:

a.. Vedersi in positivo, saper trovare in sé (in risultati concreti) conferme.b.. Investire nelle relazioni vere, sapendosi mettere in gioco con passione,

lealtà.c.. Fare progetti belli per il proprio futuro, comprendendo anche la possibi-

lità di sbagliare, di dover faticare e ricominciare per realizzarli.

Una buona notizia: l'amicizia “regge” ancora! Non ci sono solo cosenegative nel panorama dei “giovani di oggi”: l'amicizia, ad esempio, rimaneuno dei valori più puri e più frequenti su cui i ragazzi investono, un'area direlazione sana che sembra immune dalle influenze negative che la societàha su molte relazioni (quella di coppia ad esempio è più intaccata); un'areain cui continua a mantenersi una capacità di utopia e di fiducia molto bellee positive e per cui i giovani sono pronti a donarsi con generosità senzarichiedere un compenso, senza paura di “rischiare” di compromettersi nel-l'affidarsi agli altri.

Il gruppo rappresenta un momento di aggregazione essenziale per iragazzi che in esso compiono le scelte più importanti riguardo alla propria

8 – VAGABONDI E VEDETTE

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 8

Page 9: Vagabondi e vedette

identità sociale e si sostengono vicendevolmente in queste scelte rispec-chiandosi l'un l'altro.

Provare per credereSon davvero convinto che di fronte alle tante difficoltà che un ragazzo

incontra oggi nel vivere con serenità, nel mettere a frutto i propri doni, il cam-mino R/S così come tratteggiato in questo libro sia un'esperienza ricchissima,un'opportunità preziosa per essere aiutato dagli altri o, di volta in volta, perdare una mano a loro. E, di conseguenza, questo ci dice anche che ha senso,è utile, investire tempo ed energie per proporre esperienze significative di vitaR/S. Bisogna provarci, credere nell'efficacia del metodo oggi (nonostante tal-volta tutto attorno a noi sembra dire che ogni piccola conquista viene travol-ta dal prevalere di stili di vita opposti) e dunque, generosamente, realizzareoccasioni curate, belle e 'alte' da offrire al cammino dei ragazzi.

E allora, passo passo, vedrete come il cammino che porta alle scelte dellaPartenza, la strada, la vita di Comunità, il Servizio, le esperienze di Route,Hike, deserto, gioco, vi renderanno persone più solide, serene, capaci di farsiuna propria idea delle cose e di sostenerla a testa alta:

provate!

Stefano Costa

UPGRADE 2011 – 9

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 9

Page 10: Vagabondi e vedette

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 10

Page 11: Vagabondi e vedette

PRESENTAZIONE

Per spiegare la storia degli ultimi 10 anni di branca R/S, partirei dall'oggi:abbiamo immaginato, progettato e rilanciato il tema del coraggio perché ci sembramolto importante riflettere su questa virtù umana che consideriamo quanto maiattuale per affrontare la realtà odierna in cui sono crollate le sicurezze dei merca-ti, della famiglia, del posto fisso… Un buon modo per reagire a questa realtà sem-pre più frammentata è affrontare le situazioni con coraggio; anche ascoltando l'in-vito di Giovanni Paolo II di “non aver paura”, ci sembra che sia importante oggiprendere in mano la propria esistenza e gettare il cuore oltre l'ostacolo. Oggi i gio-vani vengono dipinti senza ideali e senza sogni, persone che pensano solo a consu-mare e non a progettare. Invece, ci sembra che ci siano stati, negli ultimi 10 anni,molti segnali che, per fortuna, smentiscono questa cosa. Per esempio in branca R/S.Immagino il Roverway, il terremoto dell'abruzzo, il Rover mooth… Abbiamo unavivacità in controtendenza a tutto quello che dipinge la realtà giovanile comeferma, immobile, che aspetta solo che il futuro cambi senza provare a cambiarlo.La banca R/S si è messa in ascolto di questa volontà di cambiare.

Oggi cogliamo un paradosso: vediamo alcuni immigrati che lasciano il loro pre-sente in cerca di un futuro e approdano alle nostre coste; vediamo studenti diIngegneria di Torino che vanno a Londra a imparare una lingua per inseguire unposto di lavoro che potrebbe essere a Detroit; e poi abbiamo i giovani della Pugliache finiscono le scuole superiori e vanno a studiare a Torino o Milano per cercareun futuro migliore di quello possibile nelle loro terre… Questo fermento di gente cheinsegue il futuro altrove è un segnale di vivacità e noi come branca R/S non pos-siamo non provare a rilanciare il tema del coraggio e dell'affidare l'esistenza a unsogno senza affidarlo ad un sogno e ad una terra che sia un 'altro'. Dobbiamo averecoraggio nel nostro territorio e nel nostro oggi.

E così, assieme all'Associazione, abbiamo immaginato la Route nazionale di

PRESENTAZIONE – 11

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 11

Page 12: Vagabondi e vedette

qui a qualche anno: un momento di incontro e di confronto sul tema del coraggio edi rilancio nei confronti della società civile. Vogliamo immaginare un evento chenon sia soltanto per noi, ma che sia cassa di risonanza per la politica e la Chiesae quindi rilanciare anche ad altri giovani il tema dell'essere protagonisti e dell'es-sere chiesa, persone significative, che hanno il coraggio di denunciare, di testimo-niare e di lavorare nel proprio territorio.

Siamo arrivati a questo tema del coraggio, facendo alcuni passi negli ultimianni: con tanti appuntamenti, tra cui l'apertura della branca R/S alla dimensio-ne internazionale, con il Roverway in Italia per esempio. Quest'apertura derivaanche dalla volontà di incontrare altre persone e la Route nazionale sarà anchel'occasione per dialogare con giovani del Mediterraneo, che per secoli è stato unluogo di incontro e adesso pare un luogo di divisione; invece noi vorremmo rilan-ciare l'idea del mare nostrum e incontrare una rappresentanza di quegli scout chevivono nei paesi che si affacciano sul mediterraneo. Alcuni di loro hanno vissutonella primavera araba una esperienza di impegno sociale. Ci raccontava un ragaz-zo che in Libia e in Algeria gli scout sono stati presenti quando sono stati rovesciatii governi: per trasportare i feriti, distribuire degli aiuti…

Lo scautismo rimane insomma quel lievito che nelle società, nel momento delladisperazione e del cambiamento, si inserisce con delle azioni positive di dedizioneall'uomo.

Al suo interno la branca R/S di recente ha fatto un percorso in cui ha riflet-tuto sul modo con cui camminiamo, e quindi sulla comunità anche come strumentoe luogo di persone che camminano e condividono esperienze che servono però adeducare a partire: non è un luogo comodo, la comunità. È un luogo che rilanciaverso l'esterno e ci insegna a vivere delle esperienze insieme che ci servono nel quo-tidiano, dove magari non siamo più comunità perché ognuno ha la sua storia.

Abbiamo riflettuto anche molto sulla progressione personale e quindi sul cam-mino che facciamo: l'ultimo aggiornamento del regolamento metodologico arriva acoronamento delle riflessioni fatte sulla comunità, sul valore del servizio e anchesull'itinerario di fede che ci viene proposto nell'esperienza della comunità R/S.

L'Italia è un paese ricco di esperienze di roverismo molto forti e anche moltodiverse perché si adattano alle realtà: dalla montagna alle terre confiscate allemafie, nelle città come nei quartieri di Scampia… siamo una delle poche associa-zioni presenti ovunque e quindi ci siamo incontrati tra capi che provengono dazone diverse per provare a fare il punto della situazione, della strada e della nostrarealtà, sia come capi che rispetto ai ragazzi. Abbiamo anche immaginato un capi-tolo nazionale sul tema del coraggio che ci farà arrivare alla Route per raccontareche nelle regioni ci sono stati una serie di eventi in cui R/S si sono incontrati perriflettere di alcuni grandi temi, dello sviluppo sostenibile, ad esempio, della strada,

12 – VAGABONDI E VEDETTE

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 12

Page 13: Vagabondi e vedette

del futuro, del lavoro che non c'è e che bisogna inventarsi (che sarà anche uno deitemi della Route nazionale).

L'obiettivo è quello di camminare e crescere in maniera sempre più aderentealla realtà e in maniera più efficace, anche perché tutto quello che valeva 10 annifa non è più così, sono cadute barriere e si sono rotti equilibri.

Nella branca R/S c'è una voglia di cambiamento, c'è un impegno ad essere atti-vi e propositori del cambiamento, ecco perché noi viviamo come branca R/S untempo fortunato, e stiamo cercando di raccogliere più in fretta possibile questi sti-moli per riproporli nella route nazionale. Perché nella route nazionale? Perché tuttiinsieme, se si sogna il cambiamento, lo si può realizzare, partendo dal proprio ter-ritorio, non da un'idea lontana. Noi lo abbiamo detto, anche con il nuovo regola-mento metodologico, che è importante per la branca R/S fare esperienze e toccarecon mano. Basta discutere sui grandi sistemi, bisogna provare a immaginare chenel quotidiano si innesta il cambiamento e per farlo va bene riflettere, però insiemepossiamo cambiare: la storia della goccia che con tante altre gocce diventano unoceano è quanto mai esemplare.

Buona lettura e buona strada.

Francesca Loporcaro, Flavio Castagno e don Jean Paul LieggiIncaricati e Assistente Nazionali alla Branca R/S

2011

PRESENTAZIONE – 13

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 13

Page 14: Vagabondi e vedette

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 14

Page 15: Vagabondi e vedette

INTRODUZIONE

Viviamo in un mondo di cambiamenti velocissimi, di tensioni e di pres-sioni che vengono da tutte le parti e sembra che tutti corrano verso qualchecosa, ma senza avere chiara la meta del loro cammino.

A volte rischiamo di lasciarci convincere dai giornali o dalla pubblicitàche non esiste una vita serena e che la felicità è fatta solo di momenti fug-gevoli e di beni materiali che perdono rapidamente il loro valore.

Le difficoltà a pensare un futuro a lungo termine possono giustificare unsenso di sfiducia in qualsiasi impegno e portare alla ricerca solo di quellecose che possono darci una immediata seppure breve soddisfazione; civiene sempre più spesso chiesto di non sperare, di non avere interessi, esoprattutto di non farci domande.

Non si spera più nei giovani, li si condanna in anticipo e, quello che èpeggio, li si abitua a non sperare e a non costruire: allora è necessario direche invece è nei giovani la speranza di questo mondo, è in loro la possibilitàdi correggere gli errori che le generazioni adulte hanno creato e solo i ragaz-zi di oggi possono ridare colore e speranza, pace e giustizia al nostro mondo;forse come non mai è nelle vostre mani il nostro futuro, il vostro futuro: que-sta è una grande possibilità come anche una grande responsabilità.

Crescere non è mai stato facile, oggi forse lo è anche di meno, ma èanche appassionante perché è la prima volta che tu con le tue mani hai lapossibilità di conoscerti, di conoscere il mondo e di costruire le tue relazio-ni e il tuo modo di essere; ci saranno momenti di dolore e di insicurezza,ma anche momenti di gioia e di scoperta... in questo cammino è importan-te potersi chiarire chi voglio essere e riprendere a fare domande a se stessie al mondo degli adulti.

INTRODUZIONE – 15

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 15

Page 16: Vagabondi e vedette

Anche negli scout può capitare di aver smesso di porsi domande, diprendere le cose così come sono, senza chiedersi il significato e correndoquindi il rischio di non sapere cosa stiamo facendo.

A cosa serve la proposta R/S? Perché facciamo Strada, cosa è davverola Comunità, cosa il Servizio?

Questo libro vuole indicare ai ragazzi e ragazze di oggi un cammino chesiamo convinti possa portarli alla felicità; vuole rispondere a queste doman-de e a tante altre che sono nel cuore e nella testa dei giovani; vuole soprat-tutto chiarire bene quali sono gli ingredienti della vita R/S e come funzio-na.

E vuole far capire che funziona davvero il nostro modo di vivere peressere felici e per costruire persone di qualità.

Vedremo quindi innanzitutto quali sono gli obiettivi del cammino R/S,poi quali sono gli strumenti e i modi per viverlo bene, comprese le istruzio-ni per sopravvivere ai piccoli e grandi intoppi della quotidianità e infinevedremo assieme come in effetti questo nostro modo di vivere, attraversoscelte e adesione a modelli di vita e comportamento, ci porti a diventarepersone speciali, persone davvero non comuni...

16 – VAGABONDI E VEDETTE

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 16

Page 17: Vagabondi e vedette

Capitolo 1

Orientarsi al bivio partire o l’arte di scegliere

1.1 Partiamo dalla fine

Quello che propone la vita R/S è un cammino piuttosto ambizioso,ammettiamolo pure, e forse, proprio per questo, non adatto a tutti.

Per descriverlo invece che partire dall’inizio e narrarne pezzo pezzoogni passaggio, partiremo dalla fine, dall’arrivo... può sembrare una “Par-tenza” un po’ strana, ma ha una sua ragione.

È un po’ come una gita in montagna, ma non una gita qualunque, unagita che prevede passaggi difficili, impegnativi e che va quindi preparatabene sia come attrezzatura, sia soprattutto come allenamento personale;sempre come per una camminata impegnativa è importante che chi partesappia bene da subito quali sono le caratteristiche del percorso che dovràaffrontare in modo da potersi godere le parti belle che sa di poter incontra-re, ma anche da essere preparato per quelle, invece, più dure.

Così iniziando il cammino scout offerto dal roverismo-scoltismo èimportante sapere da subito qual è il percorso che stiamo per affrontare e,soprattutto, dove pensiamo di arrivare, cioè qual è la meta che ci aspetta...

È poco credibile forse pensare a una gita di 4 anni e a un cammino chefra curve, salite, discese e bei panorami, ci porti giorno dopo giorno, estatedopo estate, ad una meta così lontana per la quale, appunto, occorrono tantianni per arrivarci; ed è ancora più difficile affermare che un ragazzino di 17anni possa pensare ad un futuro così lontano per lui.

Sicuramente ci sarebbero tantissimi “tuttologi” pronti ad affermare che

ORIENTARSI AL BIVIO – 17

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 17

Page 18: Vagabondi e vedette

“per i giovani d’oggi” non è possibile impegnarsi così a lungo per raggiun-gere un obiettivo.

E così c’è il rischio, concreto e visto più volte, che per paura di spaven-tare, per mancanza di chiarezza, si inizi il cammino della vita R/S inNoviziato o addirittura nei primi anni di Clan, senza sapere bene dove andràa parare, quali passi saranno da compiere e, soprattutto, qual è la meta daraggiungere.

Questo è un errore perché, come accade in montagna, rende meno sicu-ro il cammino, talvolta impedisce di accorgersi delle bellezze nascoste chepotremmo incontrare, perché non sappiamo che ci sono, e, infine fa sì cheal momento in cui, verso la fine, ci viene chiesta la “scalata finale” non siamo

18 – VAGABONDI E VEDETTE

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 18

Page 19: Vagabondi e vedette

preparati e abbiamo, ormai, poco tempo davanti.Succede talvolta che si passino bei momenti di vita di comunità, maga-

ri anche affrontando belle esperienze e facendo importanti riflessioni, masenza avere in testa una idea precisa di “cosa sto facendo, dove sto andan-do”, così passa l’anno di Noviziato, il primo anno di Clan, e magari anche ilsecondo... per fortuna una delle ricchezze del metodo scout è la scansionedei tempi e dei momenti assicurata dai simboli e dalle cerimonie, e così,quando assistiamo alla Partenza di un compagno di strada in Clan, puòcapitare che ci poniamo alcuni dubbi sulla fine del nostro sentiero, vedendola fine di quello di un altro.

È chiaro, quindi, che, anche per questo motivo, questi simboli e questecerimonie devono essere davvero curate e realmente ricche di significatoperché possano essere di aiuto sia per chi sta finendo, sia per chi ha appe-na iniziato il cammino R/S, per capirne la profondità.

Se una cerimonia della Partenza si risolvesse in un cordiale ed allegrosaluto o, ancora peggio, fosse costruita falsamente da una serie di belle frasiraccolte ed appiccicate per dire cose apparentemente grandi, ma che nonhanno nessun riscontro nella realtà delle scelte concrete e quotidiane di chiha scelto e quindi chiesto di prendere la Partenza, allora questa cerimonianon solo sarebbe inutile per tutti, ma sarebbe addirittura dannosa perchépotrebbe dare una falsa impressione di un cammino facile e scontato, il cuiarrivo è comunque assicurato e sempre in discesa, mentre noi sappiamobene che non è mai così, almeno non quando vogliamo raggiungere grandicose.

1.2 Gli ingredienti del cammino R/S

Ma cos’è che dobbiamo raggiungere, dove porta, alla fine questo cam-mino... ce lo volete finalmente dire?

Proviamo a spiegarlo usando, innanzitutto, le parole di Baden-Powell:“Ricorda che tu sei tu. Sei tu che devi vivere la tua vita e se vuoi riuscire a

raggiungere la felicità, devi essere tu a guadagnartela. Se saprai manovrare conattenzione, navigando con fedeltà ed allegra tenacia, non c’è motivo perché il tuoviaggio non debba essere un completo successo” (La Strada verso il successo).

Beh, forse letta così non è che a prima vista questa frase dica un granche. Però analizzandola bene, troviamo parecchi degli ingredienti fonda-mentali che caratterizzano la vita R/S:

1) Tu sei tu: mai come in R/S tu sei protagonista della tua educazione,

ORIENTARSI AL BIVIO – 19

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 19

Page 20: Vagabondi e vedette

delle scelte che portano a indirizzare la tua vita; i tuoi compagni di strada,capi o ragazzi che siano, potranno esserti molto d’aiuto, ma non potrannomai sostituirsi a te nella responsabilità di guidare la tua canoa e nell’esserein prima fila nella decisione e realizzazione delle attività del tuo Clan; altracosa che è parecchio difficile avere la libertà di fare altrove.

2) Raggiungere la felicità: come obiettivo non è niente male, i grandipotenti della terra, i più ricchi o i più famosi inseguono la felicità, talvoltasenza raggiungerla, a te, invece, è offerta..., attenzione però, non su un piat-to d’argento, ma quale risultato di un lungo cammino...

Ah! È questa allora la fine del cammino, è lì che debbo giungere! Allafelicità!

Beh... sì e no... Sì perché questo potrebbe davvero essere il risultato deltuo cammino; No perché non è così facile e perché, forse, verso la fine delsentiero ti accorgerai che potrebbe essere cambiato il tuo modo di pensarela felicità e, soprattutto, perché scoprirai che non si conquista mai per sem-pre, è sempre in bilico...

Quello che però potrai mettere a fuoco sono gli strumenti, i passi dacompiere, gli ingredienti fondamentali di una vita felice... ed essere quindidavvero tale.

3) Navigando con attenzione, fedeltà ed allegra tenacia: ecco altri ele-menti fondamentali del cammino che ti viene proposto:

Attenzione - attenzione agli altri, attenzione a te stesso e alle tue vere esi-genze che sono tue e non ti debbono essere imposte dagli altri, attenzionealle piccole cose, attenzione ad evitare il male, attenzione a sapersi schiera-re e prendere posizione... (Vedi il peggio ma guarda il meglio).

Fedeltà - di nuovo sia agli altri, sia a se stessi; fedeltà, lealtà e sinceritànei rapporti di comunità, per costruire quelle rare e preziose amicizie cherimangono nella vita, fedeltà agli ideali e ai valori che si scelgono e che,giorno per giorno debbono essere testimoniati con fatica, coraggio e coe-renza, così da essere agli occhi di tutti una persona con delle idee e nonuna banderuola che a seconda di dove tira il vento un giorno dice una cosae il giorno dopo sostiene il contrario, perché in quel momento è più“opportuno”.

Allegra tenacia - eh sì, perché non so se ve ne eravate accorti, ma noiscout siamo sicuramente dei gran testoni ma di quelli allegri, non dei muso-ni. L’ottimismo è una delle caratteristiche più importanti che, una volta inte-riorizzata, ti porterà davvero ad essere felice; l’essere costruttivi, il continua-re ad andare avanti, anche a dispetto delle apparenze e con il rischio, maga-ri di fare brutta figura, il portare le cose fino in fondo e il non mollarle quan-

20 – VAGABONDI E VEDETTE

02. SECONDA BOZZA VAG e VEDE.eps 2-07-2014 18:31 Pagina 20