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BREVETTO EUROPEO N° 0 851 064 Trattamento di terreni sensibili al fenomeno di ritiro/rigonfiamento con il METODO URETEK DEEP INJECTIONS

UTK Trattamento di terreni - URETEK · con resina poliuretanica espandente, delle argille ... “E’ difficile classificare i terreni rigonfianti a partire solamente da proprietà

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BREVETTO EUROPEON° 0 851 064

Trattamento di terrenisensibili al fenomeno diritiro/rigonfiamento

con il

METODO URETEKDEEP INJECTIONS

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Le iniezioni di resine poliuretanicheespandenti non si limitano solamente alconsolidamento del terreno, ma modificanoanche il comportamento di terreni sensibilia fenomeni di essiccamento e reidratazione.

Recentemente sono stati realizzati deglistudi sull’effetto delle iniezioni di resinaespandente URETEK per il trattamento dit e r r e n i a r g i l l o s i s e n s i b i l i a lritiro/rigonfiamento:

“Consolidamento del terreno coniniezioni di resina poliuretanica

(tecnologia Uretek Deep Injections®) perl’attenuazione del rigonfiamento e ritiro deiterreni argillosi”

Realizzato in Italia da:�Alberto Pasquetto,�Matteo Gabassi,�Gianluca Vinco

Uretek Srl

�Cristiano GuerraUniversità di Urbino, Italia

Questo studio è stato presentatoal simposio internazionale sullasiccità organizzato dall’istitutofrancese LCPC - Laboratorio diPonti e Strutture (cfr. pagina 343degli atti del convegno SEC 2008,Magnan, Cojean, Cui e Mestat,2008, Edizioni LCPC, Parigi).

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“Modello concettuale per il trattamentocon resina poliuretanica espandente,

delle argille sensitive al di sotto dellefondazioni”

Realizzato in Australia da:� Olivier Buzzi,� Stephen Fityus,� Yasumasa Sasaki.

Centre for Geotechnical and Materials Modelling, School of Engineering, University of Newcastle, NSW2008 Australia.

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Il primo studio,“Modello concettuale per il trattamento

con resina poliuretanica espandente, delle argillesensitive al di sotto delle fondazioni”, hadimostrato che:

a]La resina penetra anche in fessure di spessorepari a 1/10 mm e che l’interfaccia terreno-resina raggiunge spessori compresi tra1 e 3 mm.

b]La penetrazione della resina URETEK neimacropori provoca una diminuzione della“permeabilità del terreno in sito”.

Nello studio si precisa: “la permeabilità che sideve considerare per il terreno di fondazionenon è quella misurata su un campione per mezzodi prove di laboratorio, bensì la permeabilità diun ammasso di terreno in sito caratterizzatoda una sua struttura”.

L’importanza di prendere in considerazione lecaratteristiche del terreno in sito è stataevidenziata negli studi realizzati da BRGM, LCPCe l’Ecole de Mines di Parigi di seguito menzionati.

Nell’ambito dell’analisi del ritiro e rigonfiamento eil suo impatto sulle costruzioni (ARGIC), gli stessihanno infatti evidenziato la rilevanza delledifferenze di comportamento tra i terreni in sitoe quelli ricostituiti in laboratorio.

c]Basandosi sull’analisi dei risultati delle prove dipermeabilità realizzate dopo le iniezioni di resinaURETEK, lo studio conclude che “l’iniezione diresina in un terreno può ridurre la permeabilitàper porosità di circa un fattore 50”.

Questo rappresenta un miglioramentodeterminante relativo al comportamento delterreno in presenza di fenomeni di essiccamentoe reidratazione.

Ingrandimento al microscopio

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Le iniezioni realizzate nella prima fase deltrattamento in corrispondenza dell’interfacciaterreno-fondazione permettono inoltre:� il riempimento dei vuoti presenti direttamente

sotto le fondazioni e l’impermeabilizzazionedell’interfaccia;

� la ricompressione del sedime di fondazione, checonsente il ritensionamento del sistema terreno-struttura ripristinando la condizione inizialedell’edificio.

Il metodo URETEK Deep Injections® permette diristabilire una perfetta interazione tra terreno estruttura.

Schema 1: reazione di una struttura in muratura alle deformazionidifferenziali di una fondazione (Muniruzzaman, 1997)

STATO TENSIONALE SOTTO LE FONDAZIONIE SCHEMA D’INTERVENTO

Il trattamento è concentrato all’internodel bulbo di Boussinesq

3

Gli effetti della penetrazione della resina nel terreno sonodiversi : r iempimento del le fessure di r it iro,idrofratturazione e compattazione

Trave superiorein legno Carico applicato sulla trave di legno

Tensioni indotte dalla flessione

Simulazione di zonecon un gravoso statotensionale a trazione

Zona A Distacco in corrispondenzadell’interfaccia con membrana

impermeabile

Zo

na

B

Fd Fd

R1R2J1

Fj= Carico applicato con il martinettod’angolo J4 per simulare ilrigonfiamento del terreno

Ft

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Il secondo studio,“Consolidamento del terreno con

iniezioni di resina poliuretanica (tecnologiaUretek Deep Injections®) per l’attenuazionedel rigonfiamento e ritiro dei terreniargillosi”, ha dimostrato che:

a]“L’aumento della densità dei terreni compressicon le iniezioni di resina espandente previene ilrischio di forti variazioni di volume future”

“La sostituzione dell’acqua del terreno con laresina riduce in maniera considerevole glieventuali rischi di cedimento legati a un’ulteriorediminuzione del contenuto naturale d’acqua”(cfr. 348)

Il trattamento con resina URETEK provoca:� l’aumento della resistenza penetrometrica

dinamica del terreno;� la saturazione dei vuoti del terreno con

conseguente diminuzione del contenuto naturaled’acqua wn .

Questi effetti corrispondono esattamente a quelliosservati dopo un periodo di forte siccità.

Il risultato è la considerevole diminuzione delpotenziale di ritiro del terreno in caso di unanuova siccità.

0.0

1.0

2.0

3.0

4.0

5.0

6.0

7.0

8.0

.

8 10 12 14

qc (MPa)

prof

ondi

tà (

m)

CP T1 Prima di un periodo arido (09/97)

CP T2 Dopo un periodo arido (09/07)

0 2 4 6

9 0

0.0

1.0

2.0

3.0

4.0

5.0

6.0

0 2 4 6 8 10 12 14

qc (MPa)

prof

ondi

tà (

m)

CPT Prima

CPT Dopo

Comparazione delleprove penetrometricherealizzate prima e dopoun periodo arido

Nota: la figura ha l’obiettivo di evidenziare l’effetto di una sola iniezionepuntuale a 2,8 m di profondità. In caso di trattamento al di sotto dellefondazioni si realizzano una serie di iniezioni a diversi livelli di profondità, icui effetti si sviluppano lungo tutta l’altezza trattata.

Comparazione delleprove penetrometricherealizzate prima e dopoiniezioni di 20 kg dir e s i n a a d u n aprofondità di 2,8 m,con il metodo UretekDeep Injections®

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b]Lo studio presenta un metodo di calcolo pervalutare la riduzione dei cedimenti dopo iltrattamento con tecnologia Uretek DeepInjections®:

Lo studio analizza il caso di una casa privata, suun terreno interessato da un periodo di siccità(IP=39), ubicata ad Antibes Juan-Les-Pins.

Considerando che il volume di resina iniettato nelterreno è pari a circa:

e che la formula tiene conto del volume d’acquasostituito con la resina, considerandolo pari a:

si è dimostrato che dopo il trattamento URETEKDeep Injections® fino ad una profondità di 3,00 m:“la curva della prova di ritiro permette di stabilireche la riduzione del futuro cedimento dovuta anuove perdite d’acqua è pari a 35 mm.”

V

w(%)wLwPwS

Relazione tra volume e contenuto naturale d’acqua

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Le iniezioni sono sempre controllate con monitoraggio laser

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Le iniezioni di resina poliuretanica espandenteURETEK, resina costituita da un polimero a catenachiusa con bassa permeabilità (K=2x10-8 m/s),permettono di ritardare e limitare in manieradeterminante le variazioni del contenuto naturaled’acqua e di conseguenza i fenomeni di ritiro erigonfiamento dei terreni argillosi.

I cantieri realizzati in tutto il mondo, tra cui diversemigliaia in Italia, hanno dimostrato l’efficacia delprocedimento URETEK per il trattamento diproblematiche legate alla siccità. Questa efficaciaè stata avvalorata dagli studi precedentementemenzionati.

Dato lo stato attuale delle conoscenze, URETEKlimita l’applicazione del suo procedimento inpresenza di terreni argillosi i cui minerali sianoparticolarmente soggetti a rigonfiamentiinterparticellari di grande entità, dove l’entitàdella pressione e del potenziale di rigonfiamentoe le sollecitazioni da essi derivanti possonoprovocare rischi strutturali.

I criteri di applicabilità del procedimento URETEK– menzionati in seguito – sono stati stabiliti sullabase di ricerche scientifiche enunciate nella primaparte e dell’esperienza frutto dei molti cantierirealizzati.

Si sono inoltre prese in considerazione le ricercherealizzate nell’ambito del Progetto ARGIC (analisidel ritiro e rigonfiamento ed incidenza sullecostruzioni), organizzato da BRGM, LCPC ed Ecoledes Mines di Parigi alcune delle quali vengonomenzionate più avanti.

Efficacia e limite del trattamento di terreniargillosi con il metodo URETEK DEEPINJECTIONS.

Le iniezioni nel terreno di resina espandenteURETEK hanno i seguenti effetti:

� la compattazione del terreno provoca unadiminuzione dell’ indice dei vuoti ed unaddensamento del terreno;

� il riempimento e l’impermeabilizzazione deimacrovuoti residui al di sotto delle fondazioni edelle fessure dovute al ritiro, che fungono davie preferenziali per il drenaggio dell’acqua libera;

� lo “schiacciamento” dello scheletro solido, quandola resina si espande tridimensionalmente,che comporta la modificazione delle proprietàmeccaniche e dei parametri geotecnici delterreno.

Il trattamento Uretek Deep Injections® induce:

� la diminuzione di un fattore 50 della permeabilitàin situ, che regola i percorsi di drenaggio-idratazione ed anche il ritiro-rigonfiamentodell’ammasso di terreno;

� l’aumento della densità del terreno e la diminuzionedel suo contenuto naturale d’acqua, mitigandoi rischi legati a una futura siccità;

� il sostanziale abbattimento del potenziale diessiccamento/reidratazione e di quello diritiro/rigonfiamento.

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Approccio per la valutazione dellasuscettibilità al ritiro/rigonfiamento, inconsiderazione di quanto emerso durante ilsimposio sulla siccità tenutosi a Parigi nel2008 (SEC 2008):

Come si è evidenziato precedentemente èimportante analizzare in maniera scrupolosa lecaratteristiche dei terreni argillosi per potersipronunciare efficacemente in merito alla lorosuscettibilità al ritiro/rigonfiamento.

Alcuni studi realizzati nell’ambito di ARGIC epresentati durante il simposio sulla siccità tenutosia Parigi nel 2008, hanno dimostrato che le proveclassiche di analisi non sempre danno risultatisoddisfacenti.

Gli studi “Prova a ritiro per una miglioreclassificazione della sensibilità dei terreni allasiccità” (Makki et al.) e “Caratterizzazione delcomportamento di ritiro-rigonfiamentodell’argilla di Bavent” (Duc et al.) pubblicati negliatti del convegno SEC 2008 Magnan, Cojean, Cuie Mestat, 2008, Edizioni LCPC, Parigi, pagg. 257-272, hanno evidenziato quanto segue:

Per stabilire una metodologia di valutazione dellasensibilità dei terreni argillosi alla siccità, lostudio ha analizzato una particolare tipologia diargilla denominata argilla di Bavent (regione diRouen).

Per la valutazione della suscettibil ità alritiro/rigonfiamento dell'Argilla di Bavent sonostate utilizzate alcune classificazioni messe apunto in letteratura e basate sulle proprietà indice.

Questo criterio ha permesso di compilare laseguente tabella:

7

Le classificazioni disponibili non permettono di prevedere il potenziale dirigonfiamento dell’argilla di Bavent né, in generale, della maggior parte deiterreni. E’ difficile classificare i terreni rigonfianti utilizzando proprietà indicemisurate su terreni rimaneggiati. La struttura e la cementazione dei grani(come per esempio nel caso della marna) vengono ignorate, mentre sitratta di due parametri importanti che non possono essere riprodotti inlaboratorio, poiché sono legati alla storia geologica del terreno. E’indispensabile realizzare delle prove meccaniche di ritiro-rigonfiamentoper classificare i terreni in modo scrupoloso.

Riassunto dei punti essenziali:“Concludendo, le classificazioni disponibili inletteratura non permettono di prevedere ilpotenziale di rigonfiamento dell’argilla di Bavent(esempio studiato) né, in generale, della maggiorparte dei terreni”.“E’ difficile classificare i terreni rigonfianti apartire solamente da proprietà indice misuratespesso su terreni rimaneggiati”.“La struttura e cementazione dei grani (comeper esempio nel caso della marna) vengonoignorate anche se si tratta di due parametriimportanti, che non possono essere riprodottiin laboratorio poiché sono legati alla storiageologica del terreno”.

In seguito a quanto emerso dallo studio, è partitaun’intensa attività di ricerca di prove efficaciper la determinazione della sensibilità a fenomenidi ritiro e rigonfiamento dell’argilla in generalee dell’argilla di Bavent nello specifico.

Classificazione Parametri Potenziale dirigonfiamento

Altmeyer (1995)*

Rangaratham y Satyanarayana (1963)*

Seed y al. (1962)

Classificazione SNEP o ASTM D4546-03 (metodo A)

Classificazione BRE (Building Research Establishment)

Classificazione EPA (US Environmental Protection Agency)

Chen (1998) **

Williams y Donaldson (1980)

Holtz y Gibbs (1956)

Dakshanamurthy (1978)*

*citato da Butel (2001) **citato da Windal (2001)

Ws

IsIp

εswo

Ip1 %<2μm

Ac1 CECc

wL1 %<74μm

Ip1 %<2μm

wL1 Ip1 %<2μm

wL1 Ws Ip

Critico

Forte

Medio

Debole

Medio

Debole

Forte

Medio

Molto forte

Medio

Applicazione delle classificazioni all’argilla di Bavent

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Conclusioni:

� le prove di ritiro-rigonfiamento a pressionecostante, realizzate con l’edometro sono quellepiù idonee ma devono obbligatoriamenterealizzarsi su campioni di terreno indisturbati.

� le prove in edometro realizzate secondo lanorma XP P94-091 sono meno efficaci rispettoa quelle realizzate secondo la normaASTM D4546-03 metodo A su campione avolume costante.

Questo appare evidente nel grafico e tabella sottoriportati:� nel grafico seguente appare evidente la marcata

differenza di deformazioni volumetriche delterreno, in funzione della variazione del contenutod’acqua, tra un campione di terrenorimaneggiato (colore giallo) e uno di terrenoindisturbato (colore celeste).

Le osservazioni sopra riportate sono stateconfermate nello studio: “Relazioni fra lemicrostrutture di due terreni argillosi dellaregione di Parigi e la loro sensibilità alritiro/rigonfiamento” realizzato da M. Audiguier,Z. Geremew e R. Cojean, pubblicato negli atti delconvegno SEC 2008, Magnan, Cojean, Cui e Mestat,2008, Edizioni LCPC, Parigi, pagg. 235-243.

L’esame del comportamento di due terreni argillosidella regione di Parigi (marna azzurra di Argenteuile argilla verde di Romainville), considerati moltosensibili al ritiro/rigonfiamento, evidenziaimportanti differenze fra analisi di campioni diterreno indisturbato o rimaneggiato:

“La presenza di carbonati e le trasformazionidiagenetiche subite dai materiali nel corso delleere geologiche sono considerati all’origine delladiversa suscettibilità al ritiro/rigonfiamentomisurata su campioni di terreno indisturbato orimaneggiato”.

� Tabella II. Rigonfiamento a pressione costantedell’argilla verde di Romainville e della marnaazzurra di Argenteuil:

“Con un contenuto in acqua equivalente, il tassodi rigonfiamento di AVR passa da 16 a 32% fralo stato indisturbato e lo stato rimaneggiato,quello di MAA-2 passa da 1,5 a 15. Il tasso dirigonfiamento di MAA-1, il cui contenuto in acquainiziale è maggiore, passa da 4 a 26%...omissis...Nello stato rimaneggiato la sua sensibilità èmoltiplicata per un fattore da 6,5 a 10 in funzionedel contenuto d’acqua iniziale e della percentualedi carbonati…” (cfr. pag. 237).

8

Analizzando diverse prove realizzate sull’argilla diBavent si può concludere che:“Nonostante tutti questi dati confermino chel’argilla di Bavent non è un’argilla particolarmenteespandente, questo dato non si deduce chiara-mente dalle classificazioni esistenti dei terrenisensibili al ritiro/rigonfiamento. Ciò rafforzal’idea che è indispensabile realizzare delle provemeccaniche di ritiro/rigonfiamento su terreniindisturbati per considerare l’influenza della lorostoria e struttura, che non sempre sono legatiai parametri utilizzati in queste classificazioni”.

defo

rmaz

ione

vol

umet

rica

(%

)

Marna azzurra d’Argenteuil

Terreno rimaneggiato passante da stato rammollito ad essiccato e poi reidratato

Terreno rimaneggiato decarbonatato

Terreno indisturbato

Terreno rimaneggiato,essiccato, tagliato e reidratato

contenuto d’acqua w (%)

Formazione AVRMAA-1

carbonato27 %

Contenuto in acqua prima del rigonfiamento (campione indisturbato) %

Contenuto in acqua dopo il rigonfiamento (campione indisturbato) %

Contenuto in acqua prima del rigonfiamento (campione rimaneggiato) %

Contenuto in acqua dopo il rigonfiamento (campione rimaneggiato) %

Tasso di rigonfiamento a pressione costante (campione indisturbato) %

Tasso di rigonfiamento a pressione costante (campione rimaneggiato) %

32

36

34

56

4

26

25

39

27

51

16

32

MAA-2carbonato

58 %

23

25

24

35

1,5

15

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Da questi risultati emerge chiaramente che leclassificazioni che si utilizzano abitualmente nonpermettono di prevedere la suscettibilità realeal ritiro/rigonfiamento.Nella tabella sopra riportata si può vedere che lemarne azzurre di Argenteuil (MAA -1), il cui tassodi rigonfiamento reale è del 4%, non presentanoalcun rischio. Questo contraddice le classificazioniclassiche basate sull’analisi dei parametricaratteristici:Ip = 47, wL = 89, Ir = 68, % < 2μm = 78 % Valoreblu = 10, riportati nella seguente tabella (cfr. pag.236).

Formazione MAA - 1

Argilla

% Carbonati

Porosità %

Peso volume secco kN.m-3

% < 2μm

Limite liquido wL %

Indice di plasticità Ip %

Indice di ritiro Ir %

Valore blu di metilene (VBS)

Superficie specifica m2, g-1

* I = illite, C = caolinite, S = smectite, A fibrose = argille fibrose

AVR

I,C,S*

13

42

15

78

75

35

59

9

188

MAA - 2

I,C,S*

27

45

14

78

89

47

68

10

210

I,C,S,A fibrose*

58

40

16

82

63

35

47

5

110

Tabella 1. Caratteristiche mineralogiche, petrofisiche, geofisiche egeotecniche dell’argilla verde di Romainville e della marna azzurra diArgenteuill.

Questo studio evidenzia anche l’influenza deicarbonati sulle prove di suscettibilità alritiro/rigonfiamento e giustifica, ad esempio, ladifferenza di comportamento tra i due campionidi marna MAA-1 e MAA-2 della precedente tabella:“…omissis… per MAA-1, il suo comportamento èinibito a causa dell’esistenza di un cemento dicarbonato che si è formato nel corso delladiagenesi e che unisce i grani fra loro. Nello statorimaneggiato la storia diagenetica del materialeè stata parzialmente alterata”(cfr. pag. 238).

“Le trasformazioni diagenetiche (dissoluzione-precipitazione) sono responsabili della formazionedi legami argilla-carbonati che sono distruttidurante il loro rimaneggiamento”.“Così un materiale argilloso, contenente carbonati,classificato tra i terreni con potenziale dirigonfiamento forte o molto forte, potrà averedei tassi di rigonfiamento molto bassi nel suostato indisturbato” (cfr. pag. 243).

9

Studio di applicabilità del metodo URETEKDeep Injections® per il trattamento deiterreni argillosi.

Osservazioni che concernono le classificazioniclassiche:gli studi riportati mostrano che le classificazioniabitualmente utilizzate non sempre si adattanoalla qualificazione dei terreni di fondazione delleopere esistenti.

Test per classificare i terreni argillosi di reimpiego(creazione di piattaforme stradali), così comeriportati su GTR (manuale tecnico stradale), sirealizzano:� a partire da campioni disturbati� a partire da campioni tagliati (400 micron)

e non prendono in considerazione:

� la storia diagenetica del terreno e l’influenza dei carbonati oltre che i vincoli geologici della

massa strutturata del terreno in situ.

� «lo stress del terreno » dopo i cicli di idratazioneA proposito di questo ultimo punto si veda anchelo studio: “Comportamento dei terreni argillosisottoposti a sollecitazioni idriche cicliche”,realizzato da Z. Geremew, M. Audiguier eR. Cojean, pubblicato negli atti del convegnoSEC 2008, Magnan, Cojean, Cui e Mestat,2008, Edizioni LCPC, Parigi, pagg. 245-256, nelquale si evidenzia che “i test mostrano unastabilizzazione del fenomeno di ritiro/rigonfiamento dopo quattro o cinque cicli”(cfr. pag. 246).

Le ricerche classiche molto spesso danno deirisultati particolarmente pessimistici se rapportatiallo studio dei terreni di fondazione argillosi diopere esistenti e per questo motivo sono pocoutilizzabili, a meno di una significativa modificadella loro chiave di lettura.

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Criteri di applicabilità del metodo URETEKDeep Injections®:

La corretta valutazione delle caratteristiche dideformazione di un terreno argilloso presente aldi sotto di una fondazione, passa attraverso larealizzazione di prove di ritiro e rigonfiamento inedometro a pressione costante, realizzate sucampioni di terreno indisturbato (ASTM D4546-03 metodo A).

Tenendo conto che suddette prove raramentesono contenute nelle relazioni geotecniche, dati ilprotocollo del quale necessitano e la loro durata,si procederà con questi test solamente qualorale prove classiche (limiti di Atterberg, indice blu dimetilene VBS) evidenzino una provata sensibilitàdei terreni argillosi in sito.

I risultati dei test saranno destinati a valutare irischi legati alla sensibilità dei terreni argillosi,tenendo nella dovuta considerazione:

10

� le caratteristiche peculiari del metodo URETEKDeep Injections®:

L’aumento della densità del terreno e la riduzionedi un fattore 50 della permeabilità macroporosadella struttura dei terreni argillosi trattati contecnologia Uretek Deep Injections®, permettonoragionevolmente di dare un minor peso al rischiocalcolato ad esempio in funzione del parametro Ip.

� i risultati emersi dagli studi sopra menzionatihanno dimostrato che:

I parametri ottenuti con prove realizzate su campionidi terreno rimaneggiati non sono in linea con quellimisurati sul terreno in situ. I risultati ottenuti, moltospesso pessimistici, necessitano quindi di una chiavedi lettura diversa che dia minor peso al rischio.

� L’esperienza di migliaia di casi di dissestodovuto a problemi di siccità, risolti ogni anno

con successo con il metodo URETEK DeepInjections.

Cantiere URETEK presso il Museo di Storia Naturale di Parigi.

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In questo contesto i criteri considerati per l’applicazione del procedimento Uretek Deep Injections®,in presenza di terreni argillosi sensibili alla contrazione e rigonfiamento sono:

Inoltre, qualunque sia il valore dell’IP, in un terrenoche presenta un contenuto superiore al 20% dicarbonato, l’applicazione del metodo URETEK DeepInjections® è consentita.

% CaCO3 > 20 % (Norma NF 94-048)

Questo significa che il trattamento delle argillemarnose e delle marne è possibile qualunque siail loro indice di plasticità.

Qualora ci si trovasse al di fuori di questo rangedi valori, l’applicazione del metodo sarà limitatanel momento in cui s i ver if icasserocontemporaneamente due delle seguenticondizioni:� Pressione di rigonfiamento esercitata dal

terreno in situ superiore alla somma dellapressione in fondazione più quella dovuta alcarico litostatico del terreno al di sopra dellaquota d’iniezione (σ’s > σ’z + Δσ);

� Se l’entità del rigonfiamento del terreno datrattare potrebbe essere rilevante al punto taleda provocare danni alla struttura (Sp > 5 %).

Le prove devono essere realizzate in edometro,a pressione costante e su campione indisturbato.(Norma NF P 94-091).

Criteri stabiliti dal Cahier des Charges approvato SOCOTEC(Ricerca Tecnica n° FX2639/9 Rapporto n° 10.1829).

Parametri di riferimento

Ip <_ 40o

VBS <_ 8

Applicazione del procedimento URETEK

Applicazione corrente

Cantiere URETEK presso Punta della Dogana a Venezia

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Estratto da: Cahier des Charges SOCOTEC: Rapport n° 10.1829 - Dossier n° FX2639/9

Parametri Applicazione delmetodo URETEKParametri complementari

Ip <_ 40

OVBS <_ 8

CorrenteNon sono necessariparametri complementari

Ip > 40

EVBS > 8

Corrente

Corrente

CaCO3 >_ 20 %Contenuto di carbonato superiore al 20%

(es. : marna e argille marnose)

σ’s > σ’z +ΔσPressione di rigonfiamento del terreno inferiore allapressione in fondazione più quella dovuta la caricolitostatico del terreno al di sopra della quota d’iniezione

Corrente

Potenziale di rigonfiamento non sufficiente acausare danni alla struttura. Questo parametro èmolto variabile in funzione delle strutture e quindi

per semplificare si considera il potenziale dirigonfiamento Sp > 5%

Nessuna delle condizioni sopra riportateSono necessarie

prove complementari

Tabella schematica dei criteri di applicabilità del metodo Uretek Deep Injections®

per problematiche riconducibili a siccità

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URETEK S.r.l.37021 Bosco Chiesanuova (VR)Via Dosso del Duca, 16Tel 045 6799111 - Fax 045 6799138www.uretek.it - [email protected]

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