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Numero 54 Giugno 2012 Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia UNUCI TOSCANA Periodico quadrimestrale della Circoscrizione Regionale “Toscana U.N.U.C.I.” - Piazza San Pancrazio 2 - 50123 Firenze - Tel. 055 212923 - Registrato al Tribunale di Firenze il 10/03/94 N° 4369 - Editore: UNUCI Firenze - Direttore: Gen. D. Calogero Cirneco - Direttore responsabile: Marcello Sladojevich - Direttore di redazione: Ten. Antonio Fredianelli - In redazione: S. Ten. Renato Maccanti, Gabriele Fredianelli - Direttore Amministrativo: Ten. Florindo Agostini - Stampa: Grafiche Cappelli - Sesto Fiorentino (Fi) - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - 70% 0DCB Firenze. La nostra attenzione ai Sottufficiali del San Marco prigionieri in India è sempre viva! Istituto Geografico Militare - sala di consultazione della biblioteca

UNUCI TOSCANA

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Numero 54 Giugno 2012Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia

UNUCI TOSCANA

Periodico quadrimestrale della Circoscrizione Regionale “Toscana U.N.U.C.I.” - Piazza San Pancrazio 2 - 50123 Firenze - Tel. 055 212923 - Registrato al Tribunale di Firenze il 10/03/94 N° 4369 - Editore: UNUCI Firenze - Direttore: Gen. D. Calogero Cirneco - Direttore responsabile: Marcello Sladojevich - Direttore di redazione: Ten. Antonio Fredianelli - In redazione: S. Ten. Renato Maccanti, Gabriele Fredianelli - Direttore Amministrativo: Ten. Florindo Agostini - Stampa: Grafiche Cappelli - Sesto Fiorentino (Fi) - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - 70% 0DCB Firenze.

La nostra attenzione ai Sottufficiali del San Marco

prigionieri in India è sempre viva!

Istituto Geografico Militare - sala di consultazione della biblioteca

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1° CORSO PER MRO E SMO – TOMUF

Per uniformare le gare di tito organizzate da Unuci Firenze, il 3 marzo si è svolto al poligono di tiro di Calenzano il primo Corso per MRO (Military Range Officer) e SMO (Support Military Officer) - TOMUF (Tiro Operativo Militare Unuci Firenze). I temi svolti nella giornata di corso si possono ricavare dal testo riportato sulla locandina che qui riproduciamo. Il corso sarà ripetuto e sarà annunciato

anche sul sito: www.grsc.it

,,

La Sezione UNUCI Firenze e il Giglio Rosso Shooting Club

organizzano presso il campo di tiro New Generation il

1° Corso per MRO e SMO - TOMUF sabato 3 marzo 2012

Programma della giornata

La sicurezza Il ruolo, importanza e compiti

Il TOMUF ver. 11.1 I controlli Le sagome

Il punteggio L'ingaggio

La squalifica

Requisiti minimi per la partecipazione: - aver partecipato a gare UNUCI o delle varie Federazioni di tiro presenti in Italia - avere il porto d'armi - avere una buona conoscenza del regolamento TOMUF Relatore: Camarrone Alessandro Costo: a carico degli organizzatori Luogo e orario: Campo di tiro New Generation - Croci di Calenzano (FI), dalle 13.00-18.00 sabato 3 marzo Iscrizioni, fino al raggiungimento dei posti disponibili: [email protected] per informazioni puoi chiamare il 333-4154991 o 328-6848426 o scriverci a [email protected]

STORIA MILITARE E ...DINTORNI

11° CICLO DI INCONTRI A CURA DI

UNIONE NAZIONALE UFFICIALI IN CONGEDO D’ITALIA

CIRCOLO UNIFICATO DI PRESIDIO FIRENZE - Via degli Arazzieri, 2

UNUCI Sezione di FIRENZE

COMITATO Vespucci

a casa sua

COLOMBO VERRAZZANO

CABOTO

VESPUCCI

Il giorno 8 giugno si è aperta alla casa di Dante una Mo-stra Filatelica Documentale in occasione del 747° anniver-sario della nascita di Dante Alighieri e con l’ occasione si è proceduto allo speciale annullo celebrativo. La mostra, che nasce dalla collaborazione fra l’associazione Unione Fioren-tina e l’ormai celebre Circolo Filatelico Fiorentino, è stata curata dal nostro Socio Colonnello Salvatore Scafuri, filate-lico fra i più attenti ed esperti di Firenze. La mostra è rimasta aperta al pubblico fino al 22 giugno 2012.

MOSTRA FILATELICA PER IL 747° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI DANTE

Il Presidente della Sezione UNUCI di Firenze

Gen. D. (ris) Calogero CIRNECO

Invitano la S.V. al ciclo di incontri su

“ GRANDI NAVIGATORI ITALIANI DEL XV - XVI SECOLO”

che si terrà nel periodo aprile –maggio 2012

presso il Circolo Unificato di Firenze secondo il calendario-programma

a fronte indicato

Gli incontri avranno inizio alle ore 17.30

In 1^ pagina: Planisfero di Martin Waldseem ller (1507)

Per gentile concessione della Library of Congress - Geography and Map Division degli Stati Uniti d’America (Washington D.C.).

— Ingresso libero —

e Il Presidente del Comitato Vespucci a Casa Sua

Prof. Arch. Massimo RUFFILLI

CALENDARIO PROGRAMMA

Mercoledì 11 aprile

- Cristoforo COLOMBO (Genovese) Ammiraglio Pier Paolo RAMOINO

- Paolo del Pozzo TOSCANELLI (Fiorentino) Dottor Maurizio MAGGINI

Mercoledì 18 aprile

- Giovanni da VERRAZZANO (Toscano) Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 26 aprile

- Amerigo VESPUCCI (Fiorentino) Ammiraglio Italo Franco ROSSI

Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 3 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine TOSCANA

Mercoledì 9 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine ITALIANA Generale Calogero CIRNECO

Generale Calogero CIRNECO

CONCLUSO L’ 11° CICLO DI CONFERENZE DI STORIA MILITARE

Concluso l’11° ciclo di conferenze di storia militare dedicate ai principali navigatori italiani. Le conferenze si sono svolte nei locali del Circolo Unificato di Firenze ed hanno avuto cadenza settimanale. Hanno riscosso grande adesione di pubblico con-fermando il successo già incontrato dai cicli precedenti. Il prossimo ciclo si terrà in autunno al rientro dalle ferie estive.

Il Presidente della Sezione UNUCI di Firenze

Gen. D. (ris) Calogero CIRNECO

Invitano la S.V. al ciclo di incontri su

“ GRANDI NAVIGATORI ITALIANI DEL XV - XVI SECOLO”

che si terrà nel periodo aprile –maggio 2012

presso il Circolo Unificato di Firenze secondo il calendario-programma

a fronte indicato

Gli incontri avranno inizio alle ore 17.30

In 1^ pagina: Planisfero di Martin Waldseem ller (1507)

Per gentile concessione della Library of Congress - Geography and Map Division degli Stati Uniti d’America (Washington D.C.).

— Ingresso libero —

e Il Presidente del Comitato Vespucci a Casa Sua

Prof. Arch. Massimo RUFFILLI

CALENDARIO PROGRAMMA

Mercoledì 11 aprile

- Cristoforo COLOMBO (Genovese) Ammiraglio Pier Paolo RAMOINO

- Paolo del Pozzo TOSCANELLI (Fiorentino) Dottor Maurizio MAGGINI

Mercoledì 18 aprile

- Giovanni da VERRAZZANO (Toscano) Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 26 aprile

- Amerigo VESPUCCI (Fiorentino) Ammiraglio Italo Franco ROSSI

Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 3 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine TOSCANA

Mercoledì 9 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine ITALIANA Generale Calogero CIRNECO

Generale Calogero CIRNECO

Il Presidente della Sezione UNUCI di Firenze

Gen. D. (ris) Calogero CIRNECO

Invitano la S.V. al ciclo di incontri su

“ GRANDI NAVIGATORI ITALIANI DEL XV - XVI SECOLO”

che si terrà nel periodo aprile –maggio 2012

presso il Circolo Unificato di Firenze secondo il calendario-programma

a fronte indicato

Gli incontri avranno inizio alle ore 17.30

In 1^ pagina: Planisfero di Martin Waldseem ller (1507)

Per gentile concessione della Library of Congress - Geography and Map Division degli Stati Uniti d’America (Washington D.C.).

— Ingresso libero —

e Il Presidente del Comitato Vespucci a Casa Sua

Prof. Arch. Massimo RUFFILLI

CALENDARIO PROGRAMMA

Mercoledì 11 aprile

- Cristoforo COLOMBO (Genovese) Ammiraglio Pier Paolo RAMOINO

- Paolo del Pozzo TOSCANELLI (Fiorentino) Dottor Maurizio MAGGINI

Mercoledì 18 aprile

- Giovanni da VERRAZZANO (Toscano) Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 26 aprile

- Amerigo VESPUCCI (Fiorentino) Ammiraglio Italo Franco ROSSI

Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 3 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine TOSCANA

Mercoledì 9 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine ITALIANA Generale Calogero CIRNECO

Generale Calogero CIRNECO

Il Presidente della Sezione UNUCI di Firenze

Gen. D. (ris) Calogero CIRNECO

Invitano la S.V. al ciclo di incontri su

“ GRANDI NAVIGATORI ITALIANI DEL XV - XVI SECOLO”

che si terrà nel periodo aprile –maggio 2012

presso il Circolo Unificato di Firenze secondo il calendario-programma

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Gli incontri avranno inizio alle ore 17.30

In 1^ pagina: Planisfero di Martin Waldseem ller (1507)

Per gentile concessione della Library of Congress - Geography and Map Division degli Stati Uniti d’America (Washington D.C.).

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Mercoledì 11 aprile

- Cristoforo COLOMBO (Genovese) Ammiraglio Pier Paolo RAMOINO

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Mercoledì 18 aprile

- Giovanni da VERRAZZANO (Toscano) Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 26 aprile

- Amerigo VESPUCCI (Fiorentino) Ammiraglio Italo Franco ROSSI

Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 3 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine TOSCANA

Mercoledì 9 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine ITALIANA Generale Calogero CIRNECO

Generale Calogero CIRNECO

Il Presidente della Sezione UNUCI di Firenze

Gen. D. (ris) Calogero CIRNECO

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“ GRANDI NAVIGATORI ITALIANI DEL XV - XVI SECOLO”

che si terrà nel periodo aprile –maggio 2012

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Per gentile concessione della Library of Congress - Geography and Map Division degli Stati Uniti d’America (Washington D.C.).

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Prof. Arch. Massimo RUFFILLI

CALENDARIO PROGRAMMA

Mercoledì 11 aprile

- Cristoforo COLOMBO (Genovese) Ammiraglio Pier Paolo RAMOINO

- Paolo del Pozzo TOSCANELLI (Fiorentino) Dottor Maurizio MAGGINI

Mercoledì 18 aprile

- Giovanni da VERRAZZANO (Toscano) Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 26 aprile

- Amerigo VESPUCCI (Fiorentino) Ammiraglio Italo Franco ROSSI

Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 3 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine TOSCANA

Mercoledì 9 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine ITALIANA Generale Calogero CIRNECO

Generale Calogero CIRNECO

Il Presidente della Sezione UNUCI di Firenze

Gen. D. (ris) Calogero CIRNECO

Invitano la S.V. al ciclo di incontri su

“ GRANDI NAVIGATORI ITALIANI DEL XV - XVI SECOLO”

che si terrà nel periodo aprile –maggio 2012

presso il Circolo Unificato di Firenze secondo il calendario-programma

a fronte indicato

Gli incontri avranno inizio alle ore 17.30

In 1^ pagina: Planisfero di Martin Waldseem ller (1507)

Per gentile concessione della Library of Congress - Geography and Map Division degli Stati Uniti d’America (Washington D.C.).

— Ingresso libero —

e Il Presidente del Comitato Vespucci a Casa Sua

Prof. Arch. Massimo RUFFILLI

CALENDARIO PROGRAMMA

Mercoledì 11 aprile

- Cristoforo COLOMBO (Genovese) Ammiraglio Pier Paolo RAMOINO

- Paolo del Pozzo TOSCANELLI (Fiorentino) Dottor Maurizio MAGGINI

Mercoledì 18 aprile

- Giovanni da VERRAZZANO (Toscano) Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 26 aprile

- Amerigo VESPUCCI (Fiorentino) Ammiraglio Italo Franco ROSSI

Dottor Maurizio MAGGINI

Giovedì 3 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine TOSCANA

Mercoledì 9 maggio

- Altri Navigatori Minori di origine ITALIANA Generale Calogero CIRNECO

Generale Calogero CIRNECO

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PRANZO DI CORPO

Il tradizionale Pranzo di Corpo si è regolarmente tenuto sabato 10 dicembre presso il ristorante “Lorenzo de’ Medici”.

Il Presidente ha illustrato le attività svolte dalla Sezione nell’anno, evidenziando, fra l’altro il grande successo della visita alla portaerei “Cavour”, che ci sprona ad individuare altre visite di simile interesse nel prossimo futuro.

Altra attività che ha visto impegnata la Sezione è stata l’orga-nizzazione delle gare di tiro operativo, che hanno avuto un discreto successo in termini di partecipanti, in particolare nel Trofeo Giglio Rosso – Pegaso 2011, che si è tenuto a Sassuolo presso Modena per mancanza di poligoni idonei nella nostra regione e che ha vi-sto la partecipazione di ben 136 tiratori provenienti da gran parte d’Italia (Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Emilia Romagna e, naturalmente, Toscana).

GROSSETO: FESTEGGIA 100 ANNI DI VITA

IN COMPAGNIA DELL’UNUCI

Una felice notizia ha piacevolmente sorpreso il Direttivo

di Unuci Firenze e tutta la redazione di Unuci Toscana.

Il 1° Capitano Vieri Sassoli, regolarmente iscritto alla no-

stra Sezione di Grosseto (tessera n. 152970), ha felicemente

raggiunto in famiglia l’invidiabile età di 100 anni puntual-

mente compiuti il 28 marzo di quest’anno.

Ma ciò che ci ha fatto ancor più piacere è che il Capitano

Sassoli ha telefonato all’amico Presidente di Unuci Grosseto,

Col. Indiati, invitandolo alla sua festa di compleanno insieme

ad una rappresentanza dell’Unuci. Il Colonello Indiati si è

recato alla festa in compagnia del Vicepresidente Collazzo e

insieme gli hanno consegnato una targa ricordo.

Al Capitano Sassoli le più vive congratulazioni anche dalla

presidenza di Unuci Firenze e dalla Redazione di Unuci Toscana

di cui speriamo che sia fedele lettore.SCOMPARSO IL GENERALE MARIO GUGLIELMI

Venerdì 17 febbraio è mancato il nostro Socio Gen.B. CC Ma-rio Guglielmi, una delle persone di spicco fra gli iscritti di Unuci Firenze. Dal 2006 era Ispettore regionale dell’Associazione Na-zionale Carabinieri.

75 anni, persona molto conosciuta e molto stimata, nell’Arma, durante il servizio attivo, aveva ricoperto diversi incarichi. A Modena era sta-to comandante del Gruppo. A Bologna aveva diretto il Co-mando Provinciale ed era sta-to al Comando Generale con incarichi di Stato Maggiore.

A Firenze aveva coman-dato il 6° Battaglione Carabi-nieri Toscana ed era stato Capo Ufficio Oaio alla Legione. Il Ge-nerale Guglielmi era nato in Puglia, ma si considerava fiorentino per adozione e infatti a Firenze aveva scelto di vivere quando era andato in pensione. Era sposato con la signora Maria Carmela ed aveva due figli: Nico e Piercarlo. Le esequie si sono tenute lunedì 20 febbraio nella chiesa di S. Antonino a Bellariva.

Quale Ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Ca-rabinieri, il Generale Guglielmi è stato sostituito, con incarico temporaneo, dal Colonnello Salvatore Scafuri anch’esso socio di Unuci Firenze.

INIZIATE LE CELEBRAZIONIDI AMERIGO VESPUCCI

Mercoledì 22 febbraio, in piazza Ognissanti a Firenze sono iniziate le celebrazioni per il 500° anniversario della nascita di Amerigo Vespucci. Ha dato inizio alla cerimonia il Sindaco di Firenze Matteo Renzi che era accompagnato dal Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani. Erano presenti il Console Generale degli Stati Uniti a Firenze Sa-rah Morrison e Mas-simo Ruffilli Presi-dente del Comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua.

Per Unuci Firen-ze era presente una delegazione com-posta dal Presidente Gen. Calogero Cirne-co, dal Vicepresiden-te Gen. Franco Rossi e dal Consigliere Ten. Antonio Fredianelli.

Hanno accompa-gnato la cerimonia la Banda Musicale dell’Accademia Na-vale e la Fanfara dei Carabinieri

Non sono più fra noiTen. Francesco CappelliniCap. Francesco ContiMagg. Gianfranco GolaTen. Nicolò VanniT.Col. Giuseppe VedovatoBrig. Gen. A.M. Del Bravo - Sez. GrossetoDott. Enzo La Gamba - Sez. Grosseto

Ai Familiari le più vive condoglianze.

PROMOZIONI

Il Brig. Gen. Giovanni Perna

con decreto presidenziale del 7.6.2011 è stato promosso al grado di Maggior Generale del Ruolo d’Onore con anzianità 15.9.2008

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VISITA ADDESTRATIVAAL 185° RGT. RAO “FOLGORE” A LIVORNO

Il 7 marzo scorso una nutrita rappresentativa di Soci Unuci e di altre Associazioni, guidata dal Presidente Gen. Cirneco, ha fatto visita al 185° Rgt. RAO “Folgore” in Livorno. È stata una visita molto interessante, resa ancor più piacevole dalla squisita ospitalità del Comandante, Ten.Col. Grassano e dei suoi colla-boratori. Dopo un breve ma interessante briefing sulla funzione dell’Esercito Italiano nelle operazioni fuori area, agli interessati visitatori sono stati mostrati i mezzi di cui il Reparto dispone per soddisfare al suo impiego in tale funzione. Successivamente tut-ti si sono accomodati alla mensa del Circolo di reparto dove, in comunità conviviale con il Comandante, si è consumato un piace-vole pasto. Una gradevole sosta sul bel lungomare di Livorno ha preceduto il pomeridiano rientro a Firenze.

COMMEMORAZIONE DEL 25 APRILE

Il giorno 25 aprile, alle ore 10 in piazza dell’Unità Italiana, si è tenuta una cerimonia di commemorazione in onore dei Ca-duti al cui monumento è stata deposta una corona di fiori. Erano presenti il Sindaco di Firenze Matteo Renzi e tutte le più alte autorità civili e militari. Una Compagnia di formazione rendeva gli onori con le armi. Erano presenti anche tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma con i propri labari e bandiere fra cui una nutrita rappresentanza di Unuci Firenze. Il Presidente di se-zione Unuci Firenze e Delegato per la Toscana, Gen.D. Calogero Cirneco, presenziava fra le autorità cittadine.

MEMORIAL DAY AL CIMITERO AMERICANO

Il giorno 28 maggio, al cimitero militare americano dei Falciani, si è celebrato il Memorial Day alla presenza di tutte le Autorità militari e civili, italiane e americane, e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Erano presenti per Unuci Firenze il Presidente e Delegato regionale Gen.D. Calogero Cirneco e il Consigliere Ten. Antonio Fredianelli con la Bandiera di Sezione.

COMMEMORAZIONE DELLA COSTITUZIONEDEL GOVERNO PROVVISORIO TOSCANO

Il 27 aprile il Presidente di Sezione e Delegato Regionale Unu-ci per la Toscana Gen.D. Calogero Cirneco, ha presenziato fra le Autorità alla commemorazione della Costituzione del Governo Provvisorio della Toscana e partenza del Granduca. La cerimonia si è svolta alle ore 12 in piazza Indipendenza presso il monumento a Massimo d’Azeglio.

LUNGOMETRAGGIO DEDICATO AD AMEDEO GUILLET

Lunedì 7 maggio, negli eleganti locali del cinema Odeon a Firenze, è stato proiettato un interessante lungometraggio sulla vita di Amedeo Guillet, in particolare dedicato alle sue vicende africane. Il lungometraggio, scritto e diretto da Ascanio Guerriero, porta come sottotitolo: Un grande italia-no per due nazioni.

Il Gen. Cirneco e il Ten. Col. Grassano si scambiano i crest

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Nella Basilica di Santa Croce, a Firenze, è stata onorata la memoria dei caduti della Prima Guerra d’Indipendenza. Per rendere omaggio ai volontari rimasti uccisi in quella storica occasione, martedì 29 maggio, nel Sacrario dei Caduti Fiorentini (Famedio) della Basilica di Santa Croce, il Comitato Fiorentino per il Risorgimento e l’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia (la Delegazione Regionale Toscana e la Sezione Provinciale di Firenze nelle persone rispettivamente del 1° capitano Paolo Allegretti e del Sig. Andrea Breschi) hanno

organizzato una cerimonia di commemorazione. Tra gli interventi introduttivi quelli del prof. Cosimo Ceccuti, con la partecipazione di alcuni discendenti dei caduti e le rappresentanze delle Università di Pisa e di Siena dalle quali provenne la gran parte dei volontari. Dopo la lettura di testi ispirati alla ricorrenza, è intervenuto il Rettore della Basilica, padre Antonio Di Marcantonio.

Per l’occasione l’Opera di Santa Croce ha esposto al pubblico alcune targhe in ferro che fino agli anni Trenta erano esposte all’interno della Basilica e che ricordano

importanti battaglie del nostro Risorgimento come Curtatone e Montanara. Erano esposti in apposite teche anche alcuni interessanti cimeli risorgimentali (spalline, speroni e una bandoliera da ufficiali e varie stampe dell’epoca) provenienti dalla collezione del consigliere Unuci Ten. Antonio Fredianelli che era anche presente con la Bandiera della sezione.

Per Unuci Firenze era inoltre presente il Presidente e Delegato regionale Gen.D. Calogero Cirneco.

A.F.

MARKETING E LEADERSHIP NELL’IMPRESA E NELL’ENTE PUBBLICO DEL FUTURO

E’ appena uscito in libreria un ulteriore volume sul “Marketing” del nostro Socio S.Ten. Dott. Savino Chiariello per molti anni Consigliere della Sezione Unuci fioren-tina.

Il nuovo libro del Dott. Chiariello, dal titolo “Il Marketing d’impresa - Elementi essenziali e innovativi”, è stato concepito per attrarre alla lettura soprattutto i medi e piccoli imprenditori, come pure i dirigenti di enti pubblici, in maniera da favorire una rapida presa di coscienza della completa nozione del marketing e dei suoi meccanismi nella pratica applicazione finalizzata alla vendita di beni e di servizi pubblici e priva-ti. Frutto dell’esperienza di studi negli Stati Uniti, della lunga attività professionale al servizio di un’industria multinazionale italiana e della quinquennale docenza di Marketing alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Il libro edito da Franco Angeli a Milano, è stato presentato, il 14 giugno 2012, in Palazzo Vecchio dal Presidente del Consiglio del Comune di Firenze Eugenio Giani e dall’On. Sergio Pezzati, con interessanti inter-venti da parte del Prof. Gaetano Aiello, direttore del dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Firenze, del Dott. Maurizio Doccini, direttore Confapi Toscana PMI e del Segretario Generale CGIL Toscana Alessio Gramolati. Quest’ultimo ha parti-colarmente plaudito l’impegno della Confapi per una maggiore collaborazione con l’Università, attraverso più mirati progetti di ricerca delle informazioni finalizzate alla pianificazione di marketing, come pure più ampi progetti per l’accoglimento degli stagisti universitari nelle aziende toscane.

Fu la battaglia simbolo della Prima Guerra d’Indipendenza. Morirono 168 toscani, 500 rimasero feriti

Al Famedio di Santa Croce ricordati i caduti di Curtatone e Montanara

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A proposito dell’articolo, pubblicato sul numero scor-so di questa rivista dove, con le parole del Generale Tamborrino, abbia-mo raccontato la storia del 7° Corso dell’Accademia di Modena e della sua “Fiamma” assunta dalla Sez. di Unuci Firenze: con vero piacere riceviamo, e pubblichiamo, un biglietto dello stesso Generale Tambor-rino che accompagna lo stralcio di una lettera a lui inviata.

E’ lo stralcio della lettera scrittagli da un altro illustre componente del 7°, il Marchese Gen. Giorgio Marchetti di Muriaglio, il quale, aven-do ricevuto la nostra rivista, ha sentito il bisogno di complimentarsi con lui. E poiché in quello stralcio c’era qualche complimento anche per noi, volentieri lo pubblichiamo così come il Generale Tamborrino ce lo ha trasmesso.

Noi, anche a nome del Presidente, Generale Calogero Cirneco, vogliamo ringraziare, per le cortesi parole, il Generale Antonio Tam-borrino e il Generale Marchese Giorgio Marchetti di Muriaglio. Ci fa sempre piacere ricevere apprezzamenti, specialmente quando vengono da lettori di altre Circoscrizioni e ci fa piacere che gli Ufficiali del 7° ci dedichino la loro attenzione perché noi continueremo a far loro giun-gere puntualmente la nostra rivista. Intanto cogliamo l’occasione per salutarLi tutti con grande cordialità: “Una acies!”, con quel che segue.

Ten. Antonio Fredianelli

I RICORDI MILITARI NELLA TOPONOMASTICA FIORENTINA

Lettere alla Redazione:

SEMPRE A PROPOSITO DEL “7° DELL’ACCADEMIA”

E’ appena uscito per i tipi dell’editore Mediapoint un volume scritto da Gabriele Fre-dianelli che da tanti anni collabora a “Unuci Toscana” con le sue foto fiorentine che spes-so illustrano i nostri articoli. Il libro, che ha per titolo “Per le strade di Firenze”, porta in sottotitolo “Nomi, Segreti e Storie della città del Giglio” è il risultato di una ricerca dell’Autore (che ha una laurea in Italianistica e collabora alla prestigiosa rivista “Lingua Nostra”) sulla toponomastica fiorentina, cioè sull’origine dei nomi delle strade di Firenze.

Dal capitolo “Case, torri e piccoli borghi” abbiamo estratto un sottocapitolo che sicu-ramente interesserà i lettori di questa rivista: “Ricordi militari”.

Il libro è il terzo pubblicato da Gabriele Fredianelli, preceduto da “Angeli e Madonne (Santi, ali e luce nei tabernacoli di Firenze)” e da “Sulle orme di Dante”, tutti editi dallo stesso editore.

Tra le tante costruzioni militari, soprattutto di difesa, innalzate nel-la città e nei suoi dintorni, alcune hanno lasciato un ricordo che dura tutt’oggi.

Per proteggere la città dall’assedio di Carlo V, come si sa, fu il gran-de Michelangelo a occuparsi delle opere di difesa, con la costruzione dei bastioni intorno al Forte Belvedere: ecco così che ancora oggi, nei pressi, si può passare per via e rampa dei Bastioni (da porta San Mi-niato a viale Michelangelo).

Nella zona di porta Romana, c’è invece via del Baluardo (da via del Bobolino a Porta Romana) da cui si scorgono ampie vedute del-le antiche mura e si intravedono le propaggini del baluardo del Forte Belvedere. Via Cittadella (da viale Rosselli a viale Belfiore) è invece la memoria rimasta per la vicinanza della cinquecentesca Fortezza da Basso, una cittadella fortificata.

Della storia dello stesso secolo ci parla, di fronte alla Biblioteca Nazionale, piazza dei Cavalleggeri (da lungarno della Zecchia Vec-

chia), dove si trovava la caserma di cavalleria leggera voluta dal gran-duca Ferdinando I alla fine del ‘500.

Più recenti, in quanto risalenti al periodo seguente all’Unità d’Italia, e per questo rintracciabili in zone più periferiche della città, sono le te-stimonianze rappresentate da via del Bersaglio (da via Boccaccio a via Maffei) e da via del campo di Marte (da via Calvi a viale Malta). La prima ricorda quando nei paraggi venne istituito il campo di addestra-mento al tiro per la nuova Guardia Nazionale. La seconda, così come tutta la zona compresa fra l’Affrico e San Gervasio, rammenta di quando quel vasto spazio era adibito a campo per le esercitazioni militari, prima di diventare addirittura, all’inizio del ‘900, campo di aviazione.

Infine una parte dell’attuale piazza Vittorio Veneto (da Lungarno Vespucci) si chiamò nell’Ottocento e fino a metà del Novecento piazza degli Zuavi, in ricordo delle truppe coloniali francesi che, passate in Italia per combattere al fianco dei piemontesi, per un periodo si accam-parono proprio vicino alle Cascine.

da: Gabriele Fredianelli, Per le strade di Firenze (Nomi, Segreti e Storie della città del Giglio) Mediapoint Editore

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TROFEO MAGG. NICOLA CIARDELLI

Il 31 aprile si è svolta al TSN di Pontedera la prima gara di tiro 2012 organizzata da Unuci Firenze, il Trofeo Magg. Nicola Ciar-delli 185° RAO Folgore: come di consueto la gara è avvenuta in un clima sereno e cordiale seppure competitivo. E’ stata la prima prova del Gran Premio Unuci Toscana - Trofeo Extrema Ratio.

L’ospitalità del TSN di Pontedera è stata come di consueto piena e totale ed al momento della premiazione il nostro Vicepre-sidente Gen. Franco Rossi in segno di stima e di ringraziamento ha donato al presidente del TSN sig. Sevieri, per molti anni nella nazionale di tiro ed olimpionico azzurro, il crest della Sezione.

La gara, organizzata insieme al Giglio Rosso Shooting Club, ha avuto il patrocinio della Delegazione Toscana dell’Associazio-ne Nazionale Artiglieri d’Italia che ha presenziato alla premiazio-ne con il suo presidente, il 1° Cap. Paolo Allegretti, e le rappresen-tanze, con relativi labari, di numerose sezioni toscane. L’ANArti ha fornito per la premiazione dei tiratori “militari” trofei e me-daglie molto belle e di grande significato. Rappresentano infatti L’Arciere, un particolare del monumento ai caduti della grande guerra che si trova al centro del giardino di Piazza Dalmazia.

Al momento della premiazione è stato ricordato il sacrificio di Nicola Ciardelli caduto sei anni fa a seguito di un attentato a Nassiriya e che il padre, Stefano Ciardelli presente alla cerimonia, ha ricordato con brevi e commoventi parole.

La gara è stata vinta nettamente dal Ten. Fabio Scarabelli con 30 secondi di distacco sul secondo, il Cap.Magg. Guido Bigeschi (entramnbi di Unuci Firenze). Unuci Firenze 1 (Scarabelli Camar-rone e Giannarelli) e Unuci Firenze 2 (Berni, Bigeschi ed Andre-otti) hanno vinto nell’ordine la classifica assoluta a squadre.

IV TROFEO “GEN. GUIDO BOSELLI”

Il giorno 6 maggio al poligono New Generation in località Le Croci di Calenzano si è svolta la gara di tiro operativo IV Trofeo Gen. G. Boselli, seconda prova del Gran Premio Unuci Toscana – Trofeo Extrema Ratio. La gara era organizzata da Unuci Firenze in collaborazione con il Giglio Rosso Shooting Club. 66 gli iscritti fra militari e sportivi e 13 le squadre partecipanti.

Le classifiche molto combattute ed equilibrate hanno visto per Unuci Firenze la vittoria di Aldo Andreotti e il terzo posto di Ales-sandro Camarrone nella classifica “militari”.

CAMPIONATO ITALIANO FIAS

Il 22 aprile si è svolta a Sassuolo (MO) la prima prova del Campionato nazionale FIAS. La gara ha visto il brillante risultato del Socio Aggregato di Unuci Firenze cap.magg.(par.) Alessandro Camarrone che si è piazzato al primo nella Categoria Expert e al terzo posto nella Divisione Limited

29° MONTE KALI POKALSCHIESSENINTERNATIONAL MILITARY SHOOTING COMPETITIONWACKERNHEIM (GERMANIA) 12 – 13 MAGGIO 2012

Una rappresentativa della Sezione Unuci Firenze, formata dal Gen.B. Franco Rossi, dal Serg. Simone Bongini e dai cap.magg. Alessandro Camarrone e Claudio Giannarelli, ha partecipato alla 29^ edizione della gara internazionale di tiro militare Monte Kali, svoltasi in Germania dal 12 al 13 maggio.

Per i partecipanti la prova consisteva nello sparare 15 colpi nel tempo limite di 2 minuti su bersaglio a 300 metri con fucile Sig SG-550 dell’Esercito Svizzero. La squadra si è piazzata 74^ su 336 (in ambito squadre straniere 19^ su 62) con il miglior piazza-mento del Serg. Bongini 45° su 1332 concorrenti.

Nella foto la squadra Unuci Firenze e altri partecipanti. Al centro il Gen. Rossi che ha guidato la rappresentativa.

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Alla presenza delle autorità e di una gran moltitudine di popo-lo, le bare vengono deposte da Madri e Vedove di Caduti, da Uf-ficiali e da Combattenti nella famosa Basilica [quella di Aquileia, n.d.r.] e benedette con l’acqua del fiume Timavo.

Un picchetto d’onore composto da soldati di tutte le armi, for-nito dal Comando del Corpo d’Armata di Trieste, di mutilati e di ex combattenti presta servizio d’onore e presenzia alla funzione.

Ad effettuare la scelta della bara vengono selezionate alcune Madri che, perduto il figlio in guerra, non ne hanno potuto rintrac-ciare la tomba.

Tra queste madri viene incaricata Maria Bergamas di Trieste, città redenta, il cui unico figlio Antonio ha disertato dall’Esercito austriaco per accorrere volontario sotto la Bandiera d’Italia, ed è morto combattendo senza lasciare più traccia di sé.

La cerimonia si svolge il mattino del 28 al cospetto di un’im-mensa folla, alla presenza di numerose alte autorità civili e militari del Regno: il Duca d’Aosta, il Ministro della Guerra, due rappre-sentanti del Senato, due Deputati ex combattenti, il Sindaco di Roma, i sindaci dei mandamenti del Friuli e quelli dei municipi delle terre redente della Venezia Giulia oltre a 10 mutilati, 10 ex combattenti e 10 madri e vedove di caduti non identificati.

Le bare vengono disposte in modo che la cassa prescelta non consenta di risalire alla zona del fronte di provenienza.

Terminata la funzione religiosa, officiata da Monsignor Bar-tolomasi, Maria Bergamas viene accompagnata presso le undici bare allineate davanti all’altare maggiore. Lasciata sola, dopo un lieve smarrimento ed aver lanciato uno sguardo alle altre mamme, Maria Bergamas, con una mano sul cuore, inizia la propria opera. Giunta di fronte alla penultima bara di destra non regge lo stress, cade in ginocchio e l’abbraccia, gridando in lacrime il nome del figlio Antonio.

Il feretro prescelto viene subito racchiuso in una bara di zin-co e collocato su di un catafalco centrale del Tempio, ove viene ricoperto di fiori e il Duca d’Aosta, comandante della III Armata, depone una corona d’alloro.

I comuni di Udine, Gorizia ed Aquileia fregiano la bara di una Medaglia d’oro.

Al termine della selezione quella prescelta rimane esposta per tutta la giornata del 28 ottobre, mentre le altre dieci vengono tu-mulate nell’adiacente cimitero di guerra. In quello stesso cimitero ove, dalla sua morte, riposa la Bergamas.

Il mattino seguente la salma viene sistemata su uno specia-le vagone ferroviario, appositamente apprestato per la cerimonia dall’architetto Cirilli di Trieste.

Alle ore 8 del 29 ottobre il treno parte da Aquileia per raggiun-gere la capitale alle 9 del 2 novembre 1921, dopo essere transitato per Udine, Conegliano, Treviso, Mestre e Venezia (1a tappa), Pado-va, Rovigo, Ferrara e Bologna (2^ tappa), Pracchia, Pistoia, Prato, Firenze ed Arezzo (3^ tappa), Chiusi, Orvieto, Orte, Portonaccio (4^ tappa) e Roma Termini (5^ tappa). Viene stabilito che ad ogni sosta possono essere accettate corone di fiori mentre è fatto divieto di discorsi. Da tutti deve essere rispettato il massimo silenzio e, nel caso di intervento di bande o fanfare, è consentito suonare solo la Canzone del Piave, un’unica volta all’ingresso in stazione.

Il treno comprende, oltre ad un carro con affusto di cannone per la bara, quindici carri per la raccolta delle corone offerte dalle popolazioni durante le brevi fermate alle stazioni di transito.

Alcune carrozze di 1a e 2a classe sono riservate alla scorta d’onore e di vigilanza, tratta fra le varie Forze Armate; altre ospi-tano le seguenti autorità e rappresentanze: due membri del Comi-tato d’Onore, uno dei quali con funzioni direttive; un Generale comandante delle scorte militari; due Senatori, due Deputati, due Sindaci; un capitano di fanteria e tre ufficiali inferiori (uno per ciascuna delle armi, cavalleria, artiglieria e genio); un ufficiale di marina con otto marinai; un capitano dei Carabinieri con otto carabinieri; due madri e due vedove di caduti, due combattenti, due mutilati di guerra; ventiquattro sottufficiali, caporali e soldati comandati da un maresciallo; trenta soldati per la custodia delle corone; un ufficiale Medico. Viene previsto che questo personale sia sostituito a Venezia, a Bologna e ad Arezzo.

Imponenti gli onori militari che riceve il convoglio durante il viaggio verso la Capitale. Dalle città e dai campi un’immensa fol-la si accalca nei pressi dei binari e, a capo scoperto, in ginocchio, assiste al passaggio del glorioso feretro.

Passando il Piave, nei pressi del Ponte della Priula, le autorità ed i componenti della scorta lasciano cadere fiori sul fiume sacro.

A Venezia, a Bologna e Firenze, ad Arezzo, la Salma sosta du-rante la notte. A Firenze il Generale Luigi Cadorna, che è stato il Capo di Stato Maggiore ed il Comandante Supremo dell’Esercito fino al novembre 1917, rende omaggio al Caduto.

Il 1° novembre il Re conferisce al Milite Ignoto la Medaglia d’Oro al Valore Militare con la seguente motivazione: “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistente in-flessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruenti battaglie e cadde combattendo senz’altro premio spe-rare che la vittoria e la grandezza della Patria. 24 maggio 1915 – 4 novembre 1918”.

IL MILITE IGNOTO Col. Antonino Zarcone

Capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito

Seconda parte (continua dal numero precedente):LA SCELTA DELLA SALMA E LA TRASLAZIONE AL MONUMENTO DELLA PATRIA

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Il giorno 2 novembre intorno alle 9, quando il convoglio giunge alla stazione di Roma è previsto che ad accogliere la Salma siano presenti il Re d’Italia e i membri di Casa Reale (il Principe Eredi-tario, il Duca d’Aosta, il Conte di Torino, il Duca degli Abruzzi, il Duca di Genova, il Duca delle Puglie, il Duca di Spoleto, il Duca di Bergamo); tutte le Bandiere, stendardi e labari dell’Esercito, della Marina e della Guardia di Finanza; rappresentanze delle For-ze Armate e dei Corpi Armati dello Stato; i Generali dell’Esercito; i Comandanti d’Armata e delle forze nava-li alla fine della guerra; i Comandanti tito-lari di Corpo d’Armata e di Dipartimento marittimo, qualora non impegnati per ser-vizio; i Capi di Stato Maggiore dell’Eser-cito e della Marina con gli ufficiali generali residenti a Roma; gli ufficiali delle Forze Armate residenti a Roma.

Sono invitati a partecipare: i membri del Governo; i Ministri di Stato; i Collari della SS Annunziata; i membri del Senato e della Camera dei Deputati; i Presidenti del Consiglio di Stato, della Corte di Cas-sazione e della Corte dei Conti, il Procura-tore Generale della Corte di Cassazione; i Membri del Comitato d’Onore per le ono-ranze al Soldato Ignoto; il Corpo diploma-tico e gli addetti militari; i Sindaci di tutti i capoluoghi di provincia e quelli di Roma, di Trento, di Trieste e di Gorizia; la Giunta ed il Consiglio Comunale di Roma; Prefetto e Giunta provinciale di Roma; il Presidente della Croce Rossa Italiana; rappresentan-za del Sovrano Ordine Militare di Malta; i decorati di Medaglia d’Oro al Valore Militare, oppure un membro della famiglia dei caduti decorati di Medaglia d’Oro fregiati delle decorazioni del proprio congiunto; Ufficiali in congedo e rappresentanze delle associazioni combat-tentistiche e d’arma d’Italia, dei mutilati, madri e vedove di caduti, ex combattenti.

La bara posta su un affusto di cannone viene portata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. In testa al corteo la Musica dei Carabinieri, le bandiere, gli stendardi e i labari con relativa scorta e la Banda della Marina Militare segue la bara, fiancheggia-ta dai decorati di medaglia d’oro, quindi il Re ed i Componenti della Real Casa, quin-di le alte cariche, i dignitari dello Stato e le rappresentanze che si trovano all’interno della stazione. Lungo il percorso che dalla stazione porta a piazza dell’Esedra, tutte le altre rappresentanze fanno ala al corteo. Il Generale Francesco Saverio Grazioli è in-caricato di dirigere tutte le operazioni.

Sull’ampio portale della Basilica si tro-va affissa la seguente epigrafe: “Ignoto il nome. Folgora il suo spirito dovunque è l’Italia. Con voce di pianto e d’orgoglio dicono innumeri madri: è mio figlio”.

All’interno attendono, insieme con le madri e le spose dei caduti, la Regina Elena e la Regina Margherita, oltre a tutte le principesse reali.

Il 2 ed il 3 novembre 1921 la chiesa è sede di un devoto pellegrinag-gio di popolo, giunto da ogni parte d’Italia per rendere onore alla salma composta su un massiccio catafalco, vigilato da rappresentanti delle For-ze Armate.

Il mattino del 4 novembre la salma viene condotta all’esterno della Basilica di Santa Maria degli Angeli e nuovamente adagiata su un affusto di artiglieria. Mentre il corteo si snoda per via Na-

zionale, il Re e le massime cariche istituzionali giungono in piazza Venezia, gremita sino all’inverosimile. Alla scala del Monumento viene presa in consegna per l’ultimo tratto del tragitto da com-battenti decorati di Medaglia d’Oro al Valore Militare. La cassa – sulla quale sono posti una Bandiera, un moschetto, un elmetto, una medaglia d’oro commemorativa fatta coniare dal comune di Udine e un’alabarda in argento, dono del comune di Trieste – vie-ne deposta sulla pietra tombale. Quindi tumulata sull’Altare della

Patria.Secondo il Cap. Cesare Maria De Vec-

chi, membro della suddetta Commissio-ne e successivamente Quadrumviro alla Marcia su Roma, la salma prescelta per il Milite Ignoto è quella di un fante, prele-vata alle foci del Timavo, sul quale è pos-sibile intravedere i resti di una mostrina colorata di azzurro.

Le foci del Timavo sono state interes-sate dalla X, XI ed XII battaglia dell’Ison-zo, in cui combattono le Brigate Toscana ed Arezzo (X), Catania e Salerno (XI), Padova (XII). Tra queste i colori azzurro-blu, anche abbinati ad altra gradazione, sono identificativi della Brigata Arezzo.

Ma questa affermazione viene smenti-ta da uno dei componenti la Commissione, il Tenente Tognasso, che lascerà un detta-gliato racconto della propria esperienza.

Racconta il Tenente Tognasso:“Le undici casse erano perfettamente identiche, ma io, per

mezzo delle diverse venature e dei nodi del legno, per la diversa disposizione dei chiodi e per certe sfumature di colore, riuscivo a distinguerle. L’allora capitano e deputato Cesare Maria De Vec-

chi si riunì a noi soltanto nella fase finale, quella della cerimonia della scelta, quan-do ricuperammo l’ultimo caduto, quello del Timavo, l’unico del quale egli seppe qualcosa. E penso sia questo il motivo per cui egli ritenne di avere individuato il milite ignoto in “quel fante con le gambe spezzate, il petto forato da una pallottola nemica, lo sterno spezzato ed il cranio con due fori di pallottola, l’uniforme lacera e le mostrine sulla giubba avevano pallide tracce d’azzurro”. Ma i1 generale Paoli-ni, appena giungemmo ad Aquileja, dopo un commovente pellegrinaggio a Gorizia, dovette sospettare qualcosa. Infatti, appe-na gli undici feretri furono allineati nella basilica di Aquileja, mi chiamò e mi dis-se: – Tenente Tognasso, copra le bare con bandiere e cambi la loro disposizione. La cambi due, tre volte, più che le è possibile,

con soldati locali, di volta in volta diversi. Non dobbiamo tradire il simbolo del Milite Ignoto –. La chiesa si svuotò e io solo dires-si durante la notte il cambiamento di disposizione delle bare. Di quei pochi, che prima avrebbero potuto riconoscerle, nessuno era presente e io solo ormai ero in grado di individuarle. De Vecchi, probabilmente, non seppe mai che durante la notte quel cambia-mento era stato fatto.”

Anche quando sarà Vittorio Emanuele III a domandargli se po-teva confidare a lui, primo soldato d’Italia, in quale zona era stato dissepolto il Milite ignoto, il tenente dirà: – Mi dispiace Maestà. ma ho dato la mia parola d’ufficiale. –

E questo segreto, giustamente, è stato sempre mantenuto.

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La prima guerra d’indipendenza fu il vero inizio del processo risorgi-mentale italiano in quanto, per la prima volta nella storia, una monarchia, quella Sabauda, si schierò ufficialmente contro l’Austria per abbattere il dominio Asburgico sull’Italia ed unificare il Paese rendendolo libero ed indipendente. Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto, Re del Piemonte e della Sardegna, dichiarava guerra all’Austria; il giorno seguente venne pub-blicato il suo celebre proclama, diretto ai popoli della Lombardia e del Veneto.

La guerra si chiuse con la sconfitta delle armi piemontesi nella bat-taglia di Custoza (22-26 luglio1848), a cui fece seguito l’armistizio di Salasco; il 12 marzo 1849 le ostilità ripresero ma ancora una volta gli Austriaci ebbero il sopravvento e la sera del 23 marzo 1849 le truppe piemontesi si ritirarono sotto le mura di Novara. Carlo Alberto rifiutò le dure condizioni di resa che gli venivano imposte ed abdicò in favore del figlio Vittorio, partendo subito per l’esilio.

L’inizio del regno di Vittorio Emanuele II fu assai difficile: da un lato era sottoposto alle forti pressioni dei reazionari, che chiedevano il ripristino dell’assolutismo monarchico, mentre da un altro i liberali (di tendenza repubblicana) predicavano azioni rivoluzionarie. Vittorio Ema-nuele seppe salvare il paese sia dal dispotismo reazionario, sia dall’anar-chia “liberale”; egli iniziò il suo regno trattando a Vignale le condizioni dell’armistizio con l’Austria e rifiutando quelle più miti che gli venivano offerte se avesse abolito ogni forma costituzionale per instaurare in Pie-monte il potere assoluto della monarchia. Nel maggio del ‘49 affidò a Massimo d’Azeglio la presidenza del ministero: sciolta la Camera su con-siglio del D’Azeglio stesso, il 20 novembre 1849 il Re si rivolse al Paese con il “manifesto di Moncalieri”; la nuova camera approvò all’unanimità il trattato di pace (gennaio 1850) in virtù del quale al Piemonte venivano restituiti i territori occupati dagli austriaci e veniva promesso un indulto per i lombardo veneti, mentre il Piemonte si obbligava a pagare all’Au-stria un’ indennità di 75 milioni.

Nell’ottobre del 1850 entrò a far parte del governo D’Azeglio il conte di Cavour quale ministro dell’Agricoltura. Egli comprese subito che la condizione indispensabile per la ripresa dell’attività politica era la prospe-rità economica del Paese. Il Piemonte infatti era uscito dalla guerra con le finanze disastrate per cui era necessario, innanzi tutto, promuoverne la ricchezza: Cavour dette inizio allo sviluppo delle ferrovie, dei canali, dei porti e delle opere pubbliche; entusiasta dei principi di libertà economica, ispirò a questi la sua opera nelle leggi e nei trattati di commercio.

Queste tendenze concorsero ad allontanarlo da molti moderati acco-standolo a quelli del centro sinistra in parlamento per cui Cavour dovette uscire dalla compagine governativa. D’Azeglio non ebbe più la maggio-ranza e fu costretto a dimettersi, consigliando il Re di rivolgersi al Cavour stesso per la formazione di un nuovo ministero (novembre 1852).

Consolidate le forze materiali e morali del Regno Sabaudo-Piemon-tese, Cavour poté dar luogo alla sua politica di italianità nei confronti dell’Austria, trovandosi così a dover affrontare un grande problema: quel-lo di uno stato di cinque milioni di abitanti che entrava in competizione

con un grande impero che ne contava trentotto; occorreva pertanto che il Piemonte potesse allearsi con un grande stato che fosse disposto a soste-nere la lotta del piccolo Piemonte contro il gigante austriaco. Ed il Cavour vi riuscì.

Nel settembre del 1853 era scoppiata la guerra russo-turca: lo Zar Nicola I intendeva dare alla potenza russa uno sbocco sul Mediterraneo: per portare a termine questo suo disegno egli contava sulla gratitudine dell’Austria da lui soccorsa durante la rivolta ungherese del 1849, nonché su di un accordo con l’Inghilterra per dividersi le spoglie dell’impero Ot-tomano. Ma l’Austria non volle allearsi con la Russia e l’Inghilterra, ge-losa di una eventuale ingerenza russa nel Mediterraneo, preferì garantire l’integrità della Turchia. Anche la Francia dove una serie di fattori (spirito militare, desiderio di gloria, ricordi napoleonici, desiderio di consolidare il trono) spingevano Napoleone III ad un’alleanza con l’Inghilterra e la Turchia in una guerra contro la Russia. Entrambi i Paesi desideravano allearsi con l’Austria: nel novembre del 1854 fecero approcci presso il gabinetto di Vienna e quello di Torino. L’Austria respinse ogni proposta ed il Piemonte si fece avanti. Il patto fu firmato il 10 gennaio1855 e rati-ficato dalla camera piemontese il 26 gennaio: il Piemonte non si trovava più isolato di fronte all’Austria. Il piccolo esercito di Vittorio Emanuele lavava l’onta della disfatta di Novara, concorrendo alla vittoria degli alle-ati e segnalandosi nello scontro di Traktir al passaggio della Cernaia (16 agosto 1855). Dopo la caduta di Sebastopoli e la morte dello zar Nicola I, furono intavolate trattative di pace tra le Potenze alleate e la Russia, sta-bilendo di convocare un congresso a Parigi (febbraio 1856) dove Cavour intervenne quale delegato del Re di Sardegna.

Egli riuscì a far porre in discussione la questione italiana in alcune sedute supplementari del Congresso. Prima di rientrare in Italia, Cavour ebbe alcuni incontri con Napoleone III ricevendone promesse di aiuti. La sera del 14 gennaio 1858 mentre Napoleone e l’Imperatrice stavano per arrivare a teatro tre bombe furono lanciate contro il corteo: la coppia imperiale fu salva ma vi furono morti e feriti. A lanciarle furono quattro italiani: Pieri, Di Rudio, Gomez e Felice Orsini, organizzatore dell’at-tentato. Il fatto fece enorme impressione e la causa italiana appariva, all’opinione pubblica francese, nella forma rivoluzionaria e sanguinosa. Quando la notizia giunse a Torino, Cavour rimase esterrefatto: la strage rischiava di diventare l’argomento più efficace nelle mani dei nemici dell’Italia quali l’Imperatrice, Walewski e con essi gli ambienti conserva-tori della finanza e della diplomazia. Di tale stato d’animo si videro subito gli effetti: al generale Morozzo della Rocca, inviato a Parigi da Vittorio Emanuele per porgere a Napoleone le proprie felicitazioni per lo scam-pato pericolo, l’Imperatore francese rispose con parole dure e minacciose facendo presente che: “Mi basterebbe alzare un dito e provvederebbe il mio esercito a sloggiare i delinquenti ovunque si trovino”. Vittorio Ema-nuele si indignò rispondendo con fermezza: “Imposizioni non ne accetto da nessuno, del mio onore rispondo solo a Dio ed al mio popolo e nessuno farà abbassare la testa a un Savoia abituato a portarla alta da oltre otto-centocinquanta anni.”

SOLFERINO E SAN MARTINORenato Maccanti

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Cavour volle che il Morozzo recapitasse la lettera così come era. Na-poleone colpito dalla virile replica, rispose con una lettera nella quale si diceva dispiaciuto che le sue parole fossero state fraintese aggiungendo: “ Sono pronto a sostenere la vostra causa, vi chiedo solo di mettere i vo-stri avversari dalla parte del torto.” Era l’inizio di un clamoroso capovol-gimento a cui l’Orsini involontariamente collaborò trasformando, durante il processo, il banco del tribunale in un palcoscenico. Napoleone seguiva i dibattimenti con interesse ed un giorno gli venne recapitata una lettera dell’Orsini che terminava dicendo: “Vi scongiuro Maestà di rendere alla mia patria l’indipendenza che i suoi figli hanno perduto per mano dei francesi. Ve lo chiede un patriota sul-la soglia del patibolo.” Dopo qualche mese il conte di Cavour venne invitato da Napoleone III a Plombières per un incontro segreto durante il quale furo-no gettate le basi dell’accordo per una guerra all’Austria. Cacciata dall’Italia l’Austria, la pianura Padana con l’Emi-lia e le Marche avrebbe costituito il re-gno dell’Alta Italia con la casa Savoia, mentre Nizza e la regione della Savoia sarebbero divenute francesi. Inoltre Na-poleone chiedeva la mano della figlia di Vittorio Emanuele, Clotilde, per il cugi-no Gerolamo Bonaparte.

Il primo gennaio 1859 Napoleone dichiarò pubblicamente che le relazioni tra Francia ed Austria non erano così buone come in passato. Il 10 gen-naio Vittorio Emanuele nel discorso della corona pronunciò le famose parole “Noi non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti si leva verso di noi”. Nel frattempo era iniziata in Piemonte la raccolta di numerosi volontari italiani (20.000 circa) a capo dei quali venne posto Giuseppe Garibaldi. Il 30 gennaio 1859 venne celebrato il matrimonio fra la principessa Clotilde ed il principe Gerolamo Napoleone.

La notizia dell’accordo di Plombières venne male accolta dall’Inghil-terra la quale temeva che la posizione di predominio inglese nel Medi-terraneo e nel Medio Oriente venisse turbata dalla guerra; la diplomazia britannica si mise all’opera per intimorire il Piemonte e trattenere la Fran-cia; in particolare la Regina Vittoria contava sull’appoggio della corte di Berlino, mentre re Leopoldo del Belgio propugnava una triplice alleanza fra Austria, Inghilterra e Russia. Quest’ultima nel marzo del 1859 pro-pose un congresso europeo per sottoporvi la questione italiana: l’Austria disse di acconsentire ponendo però due condizioni: la non presenza del Piemonte e il suo disarmo. Ad un certo momento l’Austria interruppe unilateralmente ogni trattativa intimando al Piemonte il licenziamento dei volontari. Il 23 aprile 1859 la Camera piemontese concesse al Re i poteri dittatoriali: nello stesso giorno l’ultimatum ricevuto dall’Austria venne respinto.

Il 29 aprile 1859 l’esercito austriaco passò il Ticino con l’obbiettivo di attaccare l’eserci-to piemontese e distruggerlo prima dell’arri-vo dei francesi: la manovra non riuscì, ed il 12 maggio 1859 i due eserciti, piemontese e francese, si congiunsero; due giorni dopo Na-poleone III assunse il comando supremo dei due eserciti alleati.

Il 20 maggio 1859 avvenne il primo scon-tro presso Montebello: il combattimento fu accanito ed il Maresciallo Giulay (coman-dante in capo austriaco) ritenne di trovarsi di fronte a tutto l’esercito franco-piemontese; al contrario invece i francesi tramite ferro-via avevano raggiunto e passato il Ticino; Vittorio Emanuele intanto, liberata Vercelli, si lanciò contro gli austriaci a Palestro (30 e 31 maggio 1859): fu in questa battaglia che egli venne proclamato “caporale d’onore” dagli zuavi entusiasti del suo valore. Il 4 giu-gno 1859 a Magenta si scontrarono in una battaglia campale Francesi ed Austriaci: l’ar-rivo delle divisioni dei generali Mac Mahon e Fanti assicurò la vittoria agli alleati. Gli Austriaci si ritirarono allora nelle fortezze del

“quadrilatero” ( Verona, Mantova, Legnago e Peschiera) ed il 28 giugno 1859 Vittorio Emanuele e Napoleone fecero il loro ingresso a Milano fra l’entusiasmo del popolo.

Nel frattempo Garibaldi (con il grado di maggior generale dell’eser-cito sardo) coi volontari, conseguiva una serie di vittorie scacciando gli austriaci da Varese (24 maggio) ed il 27 maggio entrava a Como, prose-guendo per Bergamo e Brescia acclamato dalle popolazioni. Gli Austria-ci, ricevuti rinforzi, uscirono nuovamente dalle fortezze del “Quadrila-tero” ed il 23 giugno 1859 si attestarono sulle alture di Solferino e San Martino, con l’intento di battere le forze franco-piemontesi per marciare

poi su Milano. Il maresciallo Giulay era stato sostituito ed il comando era stato assunto dall’imperatore Francesco Giu-seppe in persona: il 24 giugno 1859 a Solferino, 80.000 francesi attaccarono 90.000 austriaci riuscendo ad averne ragione dopo 10 ore di durissima lot-ta. A San Martino 30.000 piemontesi si scontrarono con forze austriache pressoché uguali riuscendo a sloggiarle dalle loro munite posizioni: gli austria-ci si ritirarono nuovamente nelle for-tezze del “Quadrilatero”. Dopo qualche giorno di riposo l’esercito alleato pose l’assedio a Peschiera mentre la flotta franco sarda si disponeva a bloccare Venezia.

Tutto quindi sembrava avviarsi verso una definitiva resa dei conti con l’Austria quando si sparse la notizia che Napoleone III aveva inviato una lettera a Francesco Giuseppe proponendogli un armistizio ed un incontro fra di loro a Villafranca; incontro che avvenne l’11 luglio 1859 e nel quale si stabiliva di interrompere l’ostilità: contemporaneamente l’Impe-ratore d’Austria consegnava la Lombardia (escluso Mantova) a Napole-one III che a sua volta l’avrebbe ceduta a Vittorio Emanuele. Cavour ne fu indignatissimo, dette le dimissioni che furono accettate. Il Re dovette sottoscrivere l’armistizio dichiarando che lo accettava solo per quello che lo riguardava.

Quali furono i motivi che spinsero Napoleone III a chiedere e sot-toscrivere l’armistizio? In parte il fatto che egli rimase profondamente commosso alla vista dei sanguinosissimi campi di battaglia sentendo la responsabilità di quelle enormi perdite verso una Francia condotta in una guerra non sua e male accettata; ma anche, e soprattutto, il timore che la Prussia, ormai in armi, ne approfittasse per attaccare la Francia. Ma Na-poleone III, venuto in Italia, si accorse che, oltre l’Imperatore d’Austria ed il Re di Sardegna, un altro attore era comparso attivamente sulla scena: il popolo italiano.

Fu quello che veramente spinse Napoleone a Villafranca.

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Poiché ultimamente la stampa e i media, in occasione della scomparsa di alcuni reduci dei combattimenti di El Alamein, hanno riportato titoli del genere: “Deceduto l’ultimo superstite della

celebre battaglia”, vogliamo precisare, con il rispetto dovuto a tutti gli eroici scomparsi che hanno combattuto in Africa settentrionale di fronte ai quali chiniamo reverenti il capo, che almeno uno, di questi eroici combattenti, esiste ancora e milita orgoglioso nella lista degli iscritti della sezione di Unuci Firenze.Si tratta del Maggiore Ubaldo Rogari al quale abbiamo dedicato addirittura un articolo sul numero 43 del giugno 2008 di questa rivista.Era appena uscito un piccolo volume dal titolo Ricordo di El Alamein che Rogari aveva scritto e pubblicato per ricordare alcuni episodi

di quella battaglia alla quale egli aveva partecipato giovanissimo.Rogari infatti era arrivato in Libia come sottotenente di complemento assegnato al 12° Reggimento Bersaglieri nel gennaio 1942.

Il reggimento in quei giorni, in seguito alla travolgente offensive del generale Rommel, aveva già fatto irruzione sul suolo egiziano ed era impegnato nell’assedio di Tobruk che poco dopo fu conquistata agli Inglesi che l’avevano difesa per lunghi mesi con caparbio accanimento.Era stato l’ultimo successo italo-tedesco in terra d’Africa perché, esauritosi per stanchezza e mancanza di risorse lo slancio iniziale, le nostre truppe si erano trovate a doversi arrestare in quella zona fra il mare e la depressione di El Kattara. E lì si erano poi consumate quelle che la storia ricorda come le tre battaglie di El Alamein.Risultate una sconfitta nonostante il nostro eroico comportamento

e il sacrificio di un altissimo numero di vite umane, il 6 novembre era cominciato per noi un lungo ripiegamento che si era concluso, dopo una marcia di 2000 chilometri, solo in Tunisia da dove, successivamente, il nostro Sottotenente verrà rimpatriato portandosi a casa una croce al merito di guerra. In Italia le sue avventure di combattente continuarono (soprattutto dopo l’8 settembre 1943) e queste egli le ha raccontate nell’altro libro di memorie: Tempo ritrovato.Ma anche in tempo di pace Ubaldo Rogari ha avuto una vita interessante. Nato a Gubbio nel 1918 e trasferitosi a Firenze «in tenera età», qui ha compiuto tutti gli studi fino alla laurea in Scienze politiche.Finita la guerra, nel 1946 è stato eletto consigliere comunale diventando Assessore al patrimonio nella prima giunta del sindaco La Pira. Nel 1970 è diventato Consigliere regionale. Contemporaneamente,

dal 1967 al 1988 è stato insegnante universitario di Contabilità dello Stato e degli Enti pubblici. Ha collaborato con i suoi scritti al Resto del Carlino, al Corriere della Sera, a La Nazione, al Tirreno e a altri giornali e periodici. Ha pubblicato molti saggi universitari in libri e opuscoli e due libri di piacevole lettura: Due regine dei salotti di Firenze capitale (storie di Emilia Peruzzi e di Maria Bonaparte Rattazzi) e L’amore perduto (vita di Luisa d’Asburgo Lorena).L’Esercito Italiano gli ha conferito il grado onorario di Maggiore.L’Unuci è onorato di annoverarlo come personaggio di spicco nelle proprie file.

Ten. Antonio Fedrianelli

da La Nazione dell’ 11 maggio 2012

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CIRCOSCRIZIONE UNUCI TOSCANA

VITA DELLE SEZIONIVITA DELLE SEZIONI

SEZIONE DI GROSSETOVia Mazzini, 73 - Grosseto - Tel. 0564 417192 - [email protected]

SEZIONE DI CHIANCIANOVia della Libertà, 510 - Chianciano Terme - Tel. 0578 64539 - [email protected]

VI° SEMINARIO PER LE FORZE DI COMPLETAMENTOIl 27 Novembre la Sezione di Chianciano Terme ha organizzato il VI° seminario per le forze di completamento.Ha aperto i lavori il presidente Ten. Massi-mo Palazzi svolgendo il tema Il ruolo attuale dell’Unuci e spiegando che oggi più di eri gli Ufficiali in congedo in ambito Unuci sono rima-sti una delle poche, se non l’unica, roccaforti di custodia dei valori di Amore per la Patria e di rispetto per tutti coloro che hanno dato la propria vita per realizzare e difendere l’Italia, generando un esempio che può essere di orientamento alle nuove generazioni che vivono spesso nel torpore di una contemporaneità priva di valori e ideali.

Ha poi presentato la pubblicazione, realizzata a cura della Sezione come tributo al 150° anniversario, La Valdichiana all’epoca dell’Unità d’Italia, disponibile su richiesta presso la sede a Chianciano.

Il Ten. Michelangelo Barbi ha poi trattato l’argomento su come la morfologia del terreno, la sua geografia ed il clima possano con-dizionare l’esito delle bat-taglie, illustrando a titolo d’esempio l’ambiente di El-Alamein dove nel 1942 si è combattuta la guerra tra le truppe Italo-Tedesche e quelle Inglesi.

FESTEGGIATI GLI 85 ANNI DELL’UNUCI

Il giorno 4 dicembre la Sezione di Grosseto ha celebrato gli 85 anni della costituzio-ne dell’Unuci rendendo onore ai Caduti presso il cippo realizzato dalla Sezione in memoria di Leonardo Madoni, eroe maremmano della seconda Guerra Mon-diale e presso il monumento del Centro Militare di Veterinaria.

Erano presenti circa 80 iscritti, il Presidente FSHD Onlus-Italia Sig.ra Elena Ialunardo, il Prof. Enzo Ricci Responsabile scientifico, docente dell’Universi-tà Cattolica del Sacro Cuore del Policlinico Gemelli di Roma e il Dott.Sergio Bovenga rappresentante della ASL 9 di Grosseto e Presidente dell’Ordine dei Medici Grossetano.

COMMEMORAZIONE DELLA MOVM LEONARDO MADONIL’ 11 maggio a Manciano, comune che ha dato i natali a Leonardo Madoni MOVM e MAVM, si è svolta una giornata commemo-rativa dell’Eroe maremmano deceduto in azione di guerra nel Mare Mediterraneo nel settembre 1941 in località Barce (Cirenaica). A Madoni sono intitolate la sezione Unuci di Grosseto, un cippo e una via del capoluogo. Era presente il comandante dell’Accademia Navale Amm. Giuseppe Cavo Dragone ac-

compagnato dalla fanfara dell’Istituto e il sindaco di manciano Marco Galli.Nella foto, da sinistra, il Comandante ed il Vicecomandante dell’Accademia Navale di Livorno, il Sindaco di Manciano e gli organizzatori dell’evento.

LE AUTORITA’ MILITARI IN VISITA ALLA RINNOVATA SEDE DI UNUCI GROSSETO

Il giorno 16 maggio, su invito del Presidente della Sezione, il Comandante provinciale dei Carabi-nieri Col. Rocco Carpen-teri, il Vice Comandante del Centro Militare di Veterinaria Col. Pierpa-olo Pettinati ed il T.Col. Fabio Stefanizzi hanno visitato i locali rinnovati della Sede.Hanno ricevuto gli ospi-ti, oltre al Presidente Col. Indiati, il Vicepresiden-te Col. Colazzo, il Gen. Cialdi, il Gen. Minori, il Gen. Carnevali ed il Gen. Brentegani. Gli ospiti si sono complimentati per il decoro dei locali e per le

molteplici attività di cui l’Unuci si fa promotore, tutte tese alla salvaguardia dei valori militari e a scopi Sociali. Il Centro Militare di Veterinaria ha donato un Crest ed un quadro caratteristico del Reparto, che abbelliranno i locali della Sede.

IL 1° CAPITANO VIERI SASSOLI FESTEGGIA CON UNUCI I SUOI 100 ANNI DI VITAIl giorno 28 marzo il 1° Cap. Vieri Sassoli (tessera Unuci 152970) ha compiuto 100 anni di vita. Egli ha tenuto a telefonare personalmente all’amico e Presidente di Sezione Col. Indiati per richiedere la sua presenza con una rappresentanza di Unu-ci Grosseto alla festa del suo eccezionale compleanno. Il Presidente Indiati ed il Vicepresidente Colazzo hanno fatto confe-zionare una targa che gli è stata consegnata durante il gioioso rinfresco. Nella foto il 1° Cap. Sassoli. Al longevo amico giungano i più camerateschi rallegramenti.

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SEZIONE DI PISAVia C. Battisti, 3 - 56100 Pisa - Tel. 050 26059 - C/C postale n. 14828560 - [email protected]

TOMBOLATA DI BEFANAIl pomeriggio di Befana è stato dedicato alla Tombolata con regali che celebra-vano il 150° anniversario dell’ Unità d’Italia o il ricordo dei nostri piu’ grandi artisti. In serata, a conclusione, cena al ristorante Da Rino.

VISITA AL CISAMVenerdì 22 aprile un folto numero di Soci con il Presidente di Sezione Amm. Reati si è recato in visita al CISAM (Centro Interforze Studi per le Applicazioni Militari) di Pisa. Il gruppo è stato ricevuto dal Direttore, Amm. Domenico De Bernardo. Al termine il tradizionale scambio di crest e saluto del Direttore.Il pranzo si è svolto presso il Circolo del Centro stesso.

VISITA ALLA BASE NAVALE DI LA SPEZIAMartedì 6.3.2012 un folto gruppo di Soci, guidati dal Presidente di Sezione Amm. Aldo Reati si è recato alla base navale di La Spezia.Il gruppo è stato portato in visita guidata a bordo di una nave della classe Maestrale, la prima unità navale dotata, per la propulsione operativa, di turbine a gas. Tale unità è inoltre munita di mezzi aerei pilotati imbarcati e missili per l’attacco ad altre unità operanti oltre l’orizzonte radar.

VISITE ALL’ISTITUTO GEOGRAFICO MILITAREIl 9 febbraio il Presidente di Sezione Amm. Aldo Reati e numerosi Iscritti si sono recati a Firenze per una visita all’Istituto Geografico Militare. Su sollecitazione di molti Soci che non avevano potuto partecipare, è stata ripe-tuta il giorno 21 maggio.

NON E’ PIU’ CON NOIHa lasciato un vuoto la scomparsa del nostro iscritto, prof. Santopadre, assiduo frequentatore delle nostre attività. Alla famiglia i più vivi sentimenti di profondo cordoglio.

PER I NOSTRI MARINAI ARRESTATI IN INDIAUnuci Pisa ha partecipato, con le altre Associazioni d’Arma, alla manifestazione nazionale per ricordare Massimiliano La-torre e Salvatore Girone, i due Sottufficiali della Marina Militare Italiana, incarcerati in India. I partecipanti, con i Labari delle associa-zioni, hanno sfilato sui i Lungarni Alla conclusione il Prefetto di Pisa ha in-contrato il Presidente dell’ANMI e il Presi-dente di Unuci Pisa, esprimendo compren-sione e solidarietà.

PER CONOSCERE LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICANella foto il frontespizio del libretto della Associazione AI-SLA. Il volumetto puo’ essere ritirato gratuitamente presso la nostra sede. Ricordiamo che cosa significa SLA: Sclerosi Laterale Amio-trofica. Essa è la piu’ grave fra le malattie che colpiscono i mo-toneuroni, ovvero le cellule nervose del cervello e del midollo spinale che controllano la muscolatura volontaria.

RIME D’AUTORE In collaborazione con l’Accademia Nazionale dell’Ussero di Pisa è stato organiz-zatoun incontro culturale intitolato Rime D’autore - Poeti Italiani del ‘900. Hanno presentato i poeti, i nostri iscritti prof. Giovanna Tognetti, il prof. Renzo Bartalena. Gli autori esplorati son stati, tra gli altri, Saba, Montale, Quasi-modo e Pavese. Numerosi gli ospiti presenti. Unuci Pisa ha offerto un drink e donato il crest della Sezione ricevendo in cambio quello dell’Accade-mia dell’Ussero.Nella foto, da sinistra, il Presidente di Sezione Amm. Aldo Reati, il lettore Davide Del Sarto, la professoressa Giovanna Tognetti, il lettore Sergio Pieggi, il lettore Giuseppe Borriello, il presidente dell’Accademia dell’Ussero Sergio Bartalena e la lettrice Antonella Patassini.

SEZIONE DI SIENAVia dei Fusari, 24 - 53100 - Siena - Tel. 0577 281186 - C/C Postale n. 116955330 - [email protected]

A LEZIONE DI COMBAT STRESSA cura del Ten. Col.medico in congedo Luciano Cartocci, socio della nostra sezione, si stanno svolgendo, rivolte ai paracadutisti del Capar di Pisa, una serie di lezioni sul tema del Combat stress management. Il Dottor Cartocci può vantare una notevole esperienza ope-

rativa maturata durante il servizio presso la Brigata Folgore e durante le numerose missioni internazionali a cui ha partecipato.

FIORI D’ARANCIOIl giorno 21 aprile sono felicemente convolati a nozze il Ten. Paolo Saletti, Socio Unuci fin dal 1984, e la gentile Signorina Marinella. La lieta cerimonia si è svolta nella chiesa di Sant’Antonio al bosco presso Colle Val d’Elsa alla presenza di numerosi familiari e amici. Ai novelli Sposi i più sinceri Auguri da Unuci Siena e dalla redazione di Unuci Toscana,

DUE 50° IN UNA VOLTA SOLA!Il Ten. Antonio Tramacere,Vicepresidente di Sezione, festeggia quest’anno 50 anni d’iscrizione al sodalizio dell’Unuci e anche le nozze d’oro con la gentile Consorte Signora Maria Rosa. I piu’ sentiti auguri da parte di tutta la sezione Unuci di Siena a cui si associa la redazione di Unuci Toscana

BUON DOTTORATOLa Dottoressa Giovanna Tramacere, figlia del Ten. Antonio Tramacere Vice-presidente di Sezione, e’ stata nominata Dottore di Ricerca nell’ambito del-le Scuole di dottorato di archeologia medievale istituzioni e archivio presso l’Universita’ di Siena.Felicitazioni per questo importante successo professionale.

PRANZO DI CORPO Il giorno 29 gennaio si è tenuto il pranzo conviviale di Sezione presso l’agriturismo Il Ciliegio di Monteriggioni. I Soci sono stati accolti dal Presidente di Sezione Col. Giorgio Bonifazi.Al pranzo ha partecipato un nu-mero elevato di Soci. Erano pre-senti anche il Delegato regionale Unuci Gen. D. Calogero Cirneco,

il Coordinatore provinciale Unuci Gen. Sergio Fucito, Il Presidente di Unuci Chianciano Ten. Massimo Palazzi, il Presidente provinciale di Assoarma Ten. Col. Luciano Cartocci.Durante il convivio il Presidente Col. Bonifazi ha illustrato l’attività svolta dal-la Sezione mentre il Delegato Regionale Gen. Cirneco ha informato sulle ultime decisioni del Consiglio Nazionale.

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NUOVO PRESIDENTE DI SEZIONEIl Ten. Pierantonio Gualtieri, a far data dal 1 gennaio 2012, è succeduto al S.Ten. Cristiano Orlandini nella carica di Presidente di Sezione.Al Presidente uscente un riconoscente ringraziamento e un cordiale saluto e al neoPresidente vivi rallegra-menti e fervidi auguri da tutti i Soci di Unuci Prato e dalla redazione di Unuci Toscana.

CONFERENZA SULLE FORZE DI COMPLETAMENTOIl giorno 10 marzo presso la Sede della Sezione, nel salone dei Combattenti e Reduci, si è svolta una interessante conferenza avente come tema “Le Forze di Completamento”. La conferenza è stata tenuta dal Gen. Calogero Cirneco, Presidente della Sezione di Firenze e Delegato Unuci per la Toscana, che ha esaurientemente intrattenuto il pubblico presente (tra cui diversi giovani neo laureati) sull’l’iter da seguire per le domande e sui vari requisiti necessari per l’ammissione ai Corsi indetti dal Ministero della Difesa. Erano presenti fra le varie Autorità intervenute il sindaco di Prato Roberto Cenni, il Vescovo Mons. Simoni, e l’Assessore della Provincia Loredana Ferrara.

La conferenza del Gen. Cirneco ha suscitato tale interesse che l’assessore Ferra-ra ha espresso il desiderio di ripetere il dibattito in sede provinciale chiamando a presenziare anche i rappresentanti delle varie categorie professionali pratesi.

8° TROFEO MONTEPIANO-MONTEFERRATONei giorni 15 e 16 settembre 2012 la Sezione Unuci di Prato, con il contributo del Comune di Vernio e con la collaborazione, tra gli altri, di Unuci Firenze, Protezione civile di Prato e Club Alpino Italiano sezione di Prato, darà vita all’ 8°Trofeo Montefer-rato-Montepiano, competizione internazionale per pattuglie mi-litari. La competizione è aperta ai militari in servizio attivo delle Forze Armate italiane e dei paesi alleati dell’Ita-lia, agli iscritti Unuci, agli iscritti delle Altre Associazioni d’Arma riconosciute e agli iscritti delle Associazioni d’Arma straniere aderenti al CIOR. Tutti i partico-lari sono reperibili sul sito www.unuciprato.it

SEZIONE DI PRATOVia de’ Tintori, 11 - 59100 Prato - Tel. 0574 41410 - [email protected]

SEZIONE DI VIAREGGIOVia VIA PAOLINA, 10 - 55049 Viareggio (LU) - Tel. 0584.49750 - [email protected]

VISITA ALLA 46^ AEROBRIGATANel mese di aprile numerosi soci di Unuci, AAA ed ANMI Viareggio, si sono recati alla 46a Aerobrigata di Pisa.Essi hanno visitato il National Training Center dei C-130J e C-27J, uno dei cen-tri di addestramento per velivoli militari più grandi e moderni d’Europa, la sala meteo e l’interno del C-130J. Al termine è stato proiettato un filmato divulgativo sulla attività della Brigata.La visita è stata possibile grazie al Gen. Mario Cellerino, Pres. dell’ Associazio-ne Arma Aeronautica di Viareggio e So-cio Benemerito di Unuci Viareggio per l’interessamento personale.Una corona di fiori è stata deposta al mo-numento ai Caduti della Aerobrigata.

NUOVI CAVALIERISabato 12 maggio nella basilica di San Frediano a Lucca, al cospetto del Cardinale Renato Raffaele Martino e dell’ Ambasciatore Giuseppe Balboni-Acqua, cinque soci

della Sezione Unuci di Viareggio sono stati insigniti del Cavalierato del Sacro Militare Ordine Costanti-niano di San Giorgio.I Neocavalieri sono: il Ten. Alessandro Freschi Presi-dente della Sezione, il Cap. di Freg. Pasquale Vitiello Comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio, il Cap. di Corv. Giampaolo Digiorgio Vicepresidente ANMI Viareggio, l’ Avv. Riccardo Gambi del Lions Club di Massarosa e lo Scultore Omar Salvagno. Nella foto (da destra): Il Ten. Alessandro Freschi, lo scultore Omar Salvagno, l’ avvocato Riccardo Gambi.

ALTRE ATTIVITÀAltre attività che hanno vista coinvol-ta la Sezione di Viareggio nell’aprile 2012 sono state:17.04.12: Conferenza sul ruolo dell’Aeronautica nel moderno scac-chiere internazionale.21.04.12: Sessione adestrativa di tiro con pistola cal 9x21 al poligono di tiro di Lucca.

FIORI D’ARANCIOIl 29 ottobre 2011 si sono felicemente uniti in matrimonio il Ten.Col Fabrizio Grossi, attivo Socio della Sezione di Viareggio, e la Signorina Pascale Coulombe, nota artista canadese (nella foto a destra)

La Signorina Ilaria Giorgini figlia del 1° Cap. Paolo Gior-gini, il giorno 27/08/2011 è felicemente convolata a nozze con il sig Andrea Lazzera.

Ai novelli Sposi le più vive felicitazioni del Presidente e di tutta la Sezione.

PROMOZIONIIl Ten. Giulio Giorgini, Comandantete della seconda Btr SKYGARD di Rimini e figlio del 1° Cap. Paolo Giorgini, è stato promosso, con decorrenza 1/09/2011, al grado di Capitano. Congratulazioni e auguri per il prosieguo della carriera.

UNUCI SIENA IN VISITA AI BOTTINI DELLA CITTÁ

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ISCRIZIONI 2012Si invitano gli Ufficiali e gli Amici Unuci a rinnovare l’iscri-zione per l’anno 2012 presso la Sede della sezione in piazza San Pancrazio 2, oppure tramite bollettino sul c/c postale n. 12026506.In relazione a quanto deliberato dal Consiglio Nazionale Unuci n. 50 (13-14 Ottobre 2010) e sulla base delle disposizioni conte-nute nello Statuto sociale recentemente revisionato, si riportano di seguito gli importi relativi alle quote annuali un vigore dal 2011 (comprensivi del contributo alla rivista Unuci Toscana):Soci Ordinari (Ufficiali in congedo) E 50,00 + 5Soci Aggiunti ( Ufficiali in servizio) E 50,00 + 5Soci Aggregati (ex Amici) E 50,00 + 5I soci delle succitate categorie che versano il doppio della quo-ta annuale vengono iscritti, per l’anno di riferimento, nell’Albo Speciale dei Sostenitori Volontari della Presidenza Nazionale con specifica citazione nella rivista Unuci.

NOTA DELLA PRESIDENZA NAZIONALE SUL RINNOVO DELLE QUOTE ASSOCIATIVELa Presidenza Nazionale Unuci con foglio 420/1521

del 18 novembre 2010, in riferimento al versamento delle quote sociali, comunica che il Consiglio Nazio-nale nell’aprile 2010 ha stabilito al 3° comma dell’art. 35 del nuovo Statuto: «l’Iscritto che non ha versato ingiustificatamente la quota sociale entro il primo se-mestre dell’anno di riferimento viene sospeso dai ruoli dell’Ente e non riceve la rivista. Se il mancato versa-mento permane alla scadenza del secondo semestre, l’Iscritto viene cancellato dai ruoli dell’Unuci ed è te-nuto a consegnare la tessera di iscrizione».

Buone VacanzeUnUCI ToSCAnA augura a tutti i Soci

PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ ADDESTRATIVE E CULTURALI DEL 2° SEMESTRE 2012Sezione Unuci di Firenze: Piazza San Pancrazio 2 - Tel. e fax: 055212923

Orario di apertura: lunedì e mercoledì ore 10,00-12,00; venerdì ore 10,00-12,00 e 16,00-18,00

VISITE ADDESTRATIVEProgramma consultabile anche sul sito http//firenze.unuci.org

11 ottobre (giovedì): Grosseto, visita al Centro Militare Veterinario.

ADDESTRAMEnTo PATTUGLIE E TIRoProgramma consultabile anche sul sito http://firenze.unuci.org

Internazionali: 8-9 settembre (sabato e domenica): Sassuolo, Poligono Tsn, Gara di tiro operativo.nazionali: 10 novembre (sabato): Lucca, Poligono Tsn, Gara di tiro per fucili ex ordinanza.

InIZIATIVE CULTURALIConferenze: ottobre – novembre: 12° ciclo di conferenze Storia Militare e… dintorni Pubblicazioni: n° 2 edizioni della rivista regionale Unuci Toscana (invio gratuito a tutti gli Iscritti).20 ottobre: convegno sul tema “Dignità dell’Uniforme”4 novembre: in concomitanza con la Festa delle Forze Armate, apertura al pubblico del chiostro di San Pancrazio.14 novembre: visita di Ufficiali della Riserva Serba.

..segue Sezione di Viareggio:

FIOCCO AZZURROIl Presidente di Sezione Ten. Alessandro Freschi e la gentile Consorte Signora Gaia, annunciano felici la nascita del loro primogenito CHRISTIAN.Felicitazioni vivissime!

NON SONO PIÚ TRA NOITen.Col. Alfredo Incerpi, Socio Benemerito iscritto Unuci dal 1941.Ten.Col. Giuseppe Meniconi, Classe 1921, Socio Benemerito iscritto Unuci dal 1941.Alle famiglie le più sincere condoglianze del Presidente e di tutti i Soci della Sezione.

UnUCI ToSCAnA “ON LINE”Informiamo i nostri lettori che nel sito http://firenze.unuci.org cliccando sulla voce “Rivista” è possibile consultare Unuci Toscana a partire dal n. 46. Buona lettura a tutti! Nel sito si trovano anche tutte le informazioni relative alle attività di Unuci Firenze.