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UNIX La password è: E><J=>(J «nuovi standard» THE OPEN SYSTEMS SHOW Tre giorni dal 21 al 23 settembre scorso hanno rilanciato associazioni e standard vecchi e nuovi: terminali AlphaWindow o Wix, PowerPC contro gli altri, seriali a 230KB, SoftWindows contro WABI ed altro 5oftWindows contro WABI: a favore di 5W c'è la completezza del supporto, mentre WABI costerà poco o nulla e si fermerà ad eseguire gli applicativi. /I vero 50ft Windows sarà disponibile 6 mesi dopo la prima ver- sione, resasi necessaria per motivi di mercato. OpenUI rende omogeneo il livello di presentazione delle varie interfacce. (contenti loro ... ): il prezzo iniziale è di 549$ per il singolo utente, uguale a quello di SoftPC. BESI, la connectivity corre sul bus Sinceramente pensiamo che a nessuno sia mai passato per la testa di allungare il bus del PC su una RS-232 ad alta velocità per aggiungere a terminali a basso costo sia la grafica che le finestre. Ebbene questa è in- vece l'idea di Adds, Specialix e Sunriver, che hanno progettato BESI, Bus Extension Serial Interface, che moltiplica di un fattore 1000 la velocità dei terminali di tipo testo. In pratica il PC usa la VGA e l'I/O per simulare su ogni terminale un PC virtuale, in modo indipen- WABI X X X SoftWindows Il X X X X X X X X X X X SoftWindows I X Esegue applicazioni Windows 3, l Esegue oppI. dando i1look&feel di Motif Esegue Windows in 486 enhanced mode Esegue applicazioni DOS Supporta le reti DOS/Windows Verificato dalla Microsoft App's Suite Garanzia di compatibilità con Windows L Interfacce utente Insigna SoftWindows, il nemico è WABI Il posto d'onore della rassegna spetta senz'altro a SoftWindows, il nuovo prodotto della Insigna, nota per SoftPC, l'emulatore MS/DOS inserito quasi dappertutto. SoftWindows è completamente compatibile con Windows 3.1, comprese periferiche e reti, e contiene sia questo che il Dos. Ma non si vive di sola Insigna, e la lotta del mo- mento è contro WABI, l'emulatore di Sun- Select che NON contiene Windows ma ne implementa l'API per le sole applicazioni: sull'argomento Insigna propone un suo con- fronto, che riportiamo epurato di alcune par- zialità. La fase Il, disponibile a 6 mesi dalla fase I, è quella effettivamente conforme al- la API Windows 32c, ed inoltre sarà compa- tibile con Motif. SoftWindows sarà disponibile in dicem- bre per Sun ed HP, a marzo '94 per Digital, IBM e Silicon Graphics e successivamente per altre piattaforme quali Intel e NeXT Un certo fermento si è mostrato anche in- torno ai sistemi operativi locali e distribuiti, che a parte la conferma di alcune tecnologie recenti offre ancora implementazioni per mercati di nicchia, quali Unix su Mac a basso costo. Per comodità, il materiale raccolto all'Ex- po è stato suddiviso in quattro categorie: GUI, Sistema, Microprocessori e Connecti- vity; l'elenco delle aziende citate è comu- ne, e spesso riporta anche le locazioni In- ternet. In un ambiente davvero newyorkese, vale a dire una struttura metallica tanto funzionale quanto brutta, si è tenuta la Unix Expo, giun- ta alla decima edizione. L'evento, se serve dirlo, era molto ben organizzato: circa 400 espositori per oltre 30 mila visitatori rigorosa- mente specializzati, aula magna da 2000 po- sti e tante sessioni parallele ben frequentate sono state tranquillamente assorbite dai lo- cali del già descritto Jacob K. Javits Center. A sottolineare il momento informatico sono stati scelti due relatori dalla lunga militanza e dall'attuale rilevanza, Bob Noorda di Novell e Charles Wang di Computer Associates, cia- scuno dei quali ha tirato acqua al suo mulino, per quanto in modo dichiarato. Tornando alla fiera, la cosa da rimarcare è che praticamente ogni espositore aveva la demo sui suoi prodotti, sempre con audiovi- sivi ben comprensibili. Parlare in dettaglio dell'esposizione è difficile, ma alcune note generali a nostro giudizio inquadrano bene la situazione. Gli argomenti più gettonati sono due, le interfacce utente e lo sviluppo del software. Se nel secondo caso si tratta di evoluzioni più o meno concrete dei 4GL e della programmazione ad oggetti, e quindi la base è composta da paradigmi già noti (e che non riferiremo nel reportage), incredibile è la fioritura di novità nel settore delle GUI: tutti tendono a Motif, molti includono NT, ma soprattutto si parla di come scrivere una sola volta un'interfaccia riusabile in tutti gli ambienti, dai terminali di tipo testo al Macin- tosh. E non si vive di solo software, perché l'ambiente distribuito richiede molti siti desk- top a basso costo, che possono essere non solo personal poco carrozzati ma anche e so- prattutto terminali ricarrozzati in modo da se- guire schemi c1ient/server ed interfacce a fi- nestre pur su RS-232, che per l'occasione può essere spinta a 230 KB. Cambiando argomento ma solo in parte, certo non si può non annunciare uno dei mo- tivi chiave del 1994: l'emulazione Windows sotto Unix, che sia quella leggera per i soli applicativi di Sun oppure la versione integrale di Insigna, è certo che si tratta d'un grande mercato al quale la stessa Microsoft non mancherà di partecipare. E parlando di grandi non si può dimenticare IBM, che ha inscena- to la prima assoluta della famiglia di proces- sori PowerPC, nata dalla collaborazione con Apple e Motorola, ancora assenti all'appello, e priva di software per almeno un po'. MCmicrocomputer n. 134 - novembre 1993 141

UNIX La password E>(J «nuovi standard» nota sul nome: OpenUI si legge allo stesso modo di open you eye, come a dire che questo prodotto ti apre gli occhi su una realtà

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UNIX La password è:E><J=>(J «nuovi standard»THE OPEN SYSTEMS SHOW

Tre giorni dal 21 al 23 settembre scorso hanno rilanciato associazioni e standard vecchi e nuovi:terminali AlphaWindow o Wix, PowerPC contro gli altri, seriali a 230KB,

SoftWindows contro WABI ed altro

5oftWindows contro WABI: a favore di 5W c'è la completezza del supporto, mentre WABI costerà poco onulla e si fermerà ad eseguire gli applicativi. /I vero 50ft Windows sarà disponibile 6 mesi dopo la prima ver-sione, resasi necessaria per motivi di mercato.

OpenUI rende omogeneo il livello di presentazionedelle varie interfacce.

(contenti loro ... ): il prezzo iniziale è di 549$per il singolo utente, uguale a quello diSoftPC.

BESI, la connectivity corre sul busSinceramente pensiamo che a nessuno

sia mai passato per la testa di allungare ilbus del PC su una RS-232 ad alta velocitàper aggiungere a terminali a basso costo siala grafica che le finestre. Ebbene questa è in-vece l'idea di Adds, Specialix e Sunriver, chehanno progettato BESI, Bus Extension SerialInterface, che moltiplica di un fattore 1000 lavelocità dei terminali di tipo testo. In praticail PC usa la VGA e l'I/O per simulare su ogniterminale un PC virtuale, in modo indipen-

WABIXXX

SoftWindows IlXXXXXXX

XXXX

SoftWindows IXEsegue applicazioni Windows 3, l

Esegue oppI. dando i1look&feel di MotifEsegue Windows in 486 enhanced modeEsegue applicazioni DOSSupporta le reti DOS/WindowsVerificato dalla Microsoft App's SuiteGaranzia di compatibilità con Windows L

Interfacce utenteInsigna SoftWindows, il nemico è WABIIl posto d'onore della rassegna spetta

senz'altro a SoftWindows, il nuovo prodottodella Insigna, nota per SoftPC, l'emulatoreMS/DOS inserito quasi dappertutto.SoftWindows è completamente compatibilecon Windows 3.1, comprese periferiche ereti, e contiene sia questo che il Dos. Manon si vive di sola Insigna, e la lotta del mo-mento è contro WABI, l'emulatore di Sun-Select che NON contiene Windows ma neimplementa l'API per le sole applicazioni:sull'argomento Insigna propone un suo con-fronto, che riportiamo epurato di alcune par-zialità. La fase Il, disponibile a 6 mesi dallafase I, è quella effettivamente conforme al-la API Windows 32c, ed inoltre sarà compa-tibile con Motif.

SoftWindows sarà disponibile in dicem-bre per Sun ed HP, a marzo '94 per Digital,IBM e Silicon Graphics e successivamenteper altre piattaforme quali Intel e NeXT

Un certo fermento si è mostrato anche in-torno ai sistemi operativi locali e distribuiti,che a parte la conferma di alcune tecnologierecenti offre ancora implementazioni permercati di nicchia, quali Unix su Mac a bassocosto.

Per comodità, il materiale raccolto all'Ex-po è stato suddiviso in quattro categorie:GUI, Sistema, Microprocessori e Connecti-vity; l'elenco delle aziende citate è comu-ne, e spesso riporta anche le locazioni In-ternet.

In un ambiente davvero newyorkese, valea dire una struttura metallica tanto funzionalequanto brutta, si è tenuta la Unix Expo, giun-ta alla decima edizione. L'evento, se servedirlo, era molto ben organizzato: circa 400espositori per oltre 30 mila visitatori rigorosa-mente specializzati, aula magna da 2000 po-sti e tante sessioni parallele ben frequentatesono state tranquillamente assorbite dai lo-cali del già descritto Jacob K. Javits Center.A sottolineare il momento informatico sonostati scelti due relatori dalla lunga militanza edall'attuale rilevanza, Bob Noorda di Novell eCharles Wang di Computer Associates, cia-scuno dei quali ha tirato acqua al suo mulino,per quanto in modo dichiarato.

Tornando alla fiera, la cosa da rimarcare èche praticamente ogni espositore aveva lademo sui suoi prodotti, sempre con audiovi-sivi ben comprensibili. Parlare in dettagliodell'esposizione è difficile, ma alcune notegenerali a nostro giudizio inquadrano bene lasituazione. Gli argomenti più gettonati sonodue, le interfacce utente e lo sviluppo delsoftware. Se nel secondo caso si tratta dievoluzioni più o meno concrete dei 4GL edella programmazione ad oggetti, e quindi labase è composta da paradigmi già noti (eche non riferiremo nel reportage), incredibileè la fioritura di novità nel settore delle GUI:tutti tendono a Motif, molti includono NT,ma soprattutto si parla di come scrivere unasola volta un'interfaccia riusabile in tutti gliambienti, dai terminali di tipo testo al Macin-tosh. E non si vive di solo software, perchél'ambiente distribuito richiede molti siti desk-top a basso costo, che possono essere nonsolo personal poco carrozzati ma anche e so-prattutto terminali ricarrozzati in modo da se-guire schemi c1ient/server ed interfacce a fi-nestre pur su RS-232, che per l'occasionepuò essere spinta a 230 KB.

Cambiando argomento ma solo in parte,certo non si può non annunciare uno dei mo-tivi chiave del 1994: l'emulazione Windowssotto Unix, che sia quella leggera per i soliapplicativi di Sun oppure la versione integraledi Insigna, è certo che si tratta d'un grandemercato al quale la stessa Microsoft nonmancherà di partecipare. E parlando di grandinon si può dimenticare IBM, che ha inscena-to la prima assoluta della famiglia di proces-sori PowerPC, nata dalla collaborazione conApple e Motorola, ancora assenti all'appello,e priva di software per almeno un po'.

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Tivoli Management Environmenf'"

, Common IIonagetMnl Uoer In_· OblecHlrientec! F.-i<· Objecl DeIlnItlon.· Auto Di.-ery FeclUty •· Appllcetlon Devetopment Envlronment (TIVOlUME )

Le applicazioni di ge-stione di Tivoli seguo-no un'architettura sem-plice.

File system locali e distribuitiTenon MachTen, Machintosh Unix per tut-

te le tascheIl prodotto più appetibile è per il Mac: si

tratta di MachTen, un vero Unix a basso co-sto che coesiste con il MacOs. Il concetto èsemplice: esistono molti compiti che pur es-sendo basati su Unix, o su altri protocolli co-me X o Internet, ma anche la didattica, nonrichiedono la potenza e complessità delleodierne workstation risc. In questo casoUnix su un Classic è uno dei siti Unix/lnter-net più economici, e su LC è la versione acolori più economica in assoluto.

Mach Ten si pone sopra a MacOs versione6 e 7, ed è un BSD 4.3 Reno con il nucleoMach 2.5. Integra Internet ed OSI, file sy-stem distribuiti quali AFS ed NFS, reti Apple-Talk, Ethernet e Token Ring. È un avversariodi SCO, Novell NetWare e UnixWare, Solarisper Intel e in breve Windows NT. Potrebbeevolve re verso System V Release 4.2, deveguardarsi dalle evoluzioni di Taligent e non èun avversario di AlUX, l'Unix di Apple, chetra l'altro chiede perlomeno 180 MB di harddisk contro i 40 MB di MachTen, che inoltreentra in 4 MB di Ram sotto System 6 e 5MB sotto System 7. Il prezzo? Caro Bing, èun affarone: la versione workstation viene495 dollari, richiede 8 MB Ram, non includedocumentazione (6 volumi, 300$) né X-Win-dow/Motif (350$).

OSF 1.3, arrivano microkernel e interfacciaCOSE

Dopo tutte quelle finte propinateci finora,la prima vera implementazione di OSF/1, cheporterà il numero di release 1.3, sta arrivan-do. Le sue caratteristiche principali sono ilmicrokernel, che finalmente permetterà diavere un vero multithread, e la prima imple-mentazione in assoluto dell'interfaccia uten-te mista Motif/OpenLook prevista dal con-sorzio COSE.

Il 21 settembre è stata rilasciata la primaanteprima del prodotto, del quale si prevedo-no altre due versioni preliminari prima diquella definitiva, prevista per la secondametà del 1994.

Auspex FMP, vento nuovo in NFSNon è una novità, ma adesso si può pen-

crosoft che ricompilata e ricollegata (re-linked) genera la versione Unix dell'applica-zione. Particolarmente consigliato è il lin-guaggio Visual C++.

Wind/U32s sarà disponibile su Sun,HP700, RS/6000 e SVR4; il prezzo del kit nonè dei più economici: diconsi 9.950 dollari.

CUltomerDeveloped

Inde_denlSoftw.re Vendors

La scheda Comtro! èad un elevato livellod'ingegneria, tanto daapparire estremamen-te semplice e compat-ta.

TivolVWorksTlvolVCourler"T1vo1l1Senlry"TlvolllFSMTlvolVPrint

ni X senza la grafica e senza la cablaturaEthernet.

I fondatori sono convinti che Wix diven-terà uno standard perché il prezzo dell'upgra-de è minore non solo di quello degli X-Termi-nai, ma anche dei teminali AlphaWindows;inoltre questa tecnologia può essere applica-ta anche a modem, fax ed altre schede, male informazioni in nostro possesso non speci-ficano come.

Open Software OpenUI, GUI indipendentedal protocollo

Sviluppare una sola interfaccia utente cheperò vede molti ambienti è stato per tantotempo un sogno. Ora ci sono molte aziendeche offrono prodotti validi, e la scelta dipen-de dalla disponibilità. OpenUI gira su Win-dows, Macintosh, Presentation Manager,Motif e terminali alfanumerici, ed entro la fi-ne dell'anno anche per NT: si tratta d'una ap-plicazione client/server che si appoggia allarete esistente. Il prodotto dell'australianaOpen Software Associates, giunto alla ver-sione 2.1, permette di importare grafici vet-toriali e renderli indipendenti dalla piattafor-ma.

Una nota sul nome: OpenUI si legge allostesso modo di open you eye, come a direche questo prodotto ti apre gli occhi su unarealtà migliore ...

Bristol Wind/U32s, e porting = re compi-ling

L'API standard di Windows ed NT è laWin32s, per cui seguendola si possono scri-vere programmi che girano in entrambi gliambienti, ma non sotto Motif: questa nuovafunzione viene aggiunta da Wind/U32s di Bri-stol, il kit di portabilità da Windows ad Unixdi Bristol Technology. Per la cronaca, l'analo-ga funzione per OS/2 viene fornita da Micro-grafx.

Wind/U è la libreria sostitutiva di quella Mi-

MachTen è in pratica un'applicazione del MacOs.

dente dall'applicazione e compatibile con PCe sistemi aperti quali Unix ed X-Window, maanche con Windows NT.

Adds è stata fondata nel 1969 ma dal1981 interamente proprietà di NCR. Il suobackground nel progetto BESI parte dall'ini-zio del 1993, quando lancia il suo primo colorterminai di tipo AlphaWindows, ovvero confinestre in modo testo; Vincent Luciano, di-rettore mercato e prodotti di Adds, è anchepresidente dell'Associazione AlphaWindowsper lo sviluppo di questa tecnologia, ovvia-mente correlata a BESI.

WIX, grafica e finestre in ASCIIGrafica e finestre su terminali economici

non è solo AlphaWindows, anzi tutt'altro.La Windowing Interface Exchange Associa-tion, in breve WIX, ha annunciato la sua for-mazione all'uopo di definire un nuovo stan-dard aperto per questo obiettivo. L'associa-zione, che non è a scopo di lucro, viene at-tualmente finanziata da Dickens Data, Qu-me e Sherwood. La proposta si basa su unprotocollo che assume informazioni dal ripe-titivo messaging di X-Windows e lo conden-sa in poche informazioni che possono anda-re su una porta seria le: in questo modo iterminali testo possono eseguire applicazio-

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Exide, rups in rete.

sare che farà parlare di sé. Si tratta dell'FMP,il Functional MultiProcessing di Auspex, chesporcando il concetto di sistemi aperti riescea processare più transazioni di tutti. Il multi-processing simmetrico è fondamentale per-ché filosofica mente non limita il numero diprocessori, ma gestirlo con Unix rallenta leprestazioni, soprattutto in rete NFS. Auspexinvece introduce dei processori dedicati percompiti specifici quali Ethernet, file transfere file storage: questi processori non vedonoUnix, quindi non ne pagano l'overhead, edessendo dedicati possono risolvere inhardware svariate operazioni (si pensi alla re-te). Il risultato impenna le prestazioni ad oltre2200 operazioni NFS al secondo con unMTBF superiore a 5000 ore, valori che Au-spex ritiene largamente migliori di qualsiasiconcorrente. Intanto, IBM e Digital hanno ac-quisito la tecnologia... .

Tivoli ME, stampa in ambiente distribuitoPer chi non lo sapesse, Tivoli - oltre che

una città e un parco giochi - è la mamma delDME, il Distributed Management Environ-ment di OSF in parte adottato anche da USl(Ora USG Novell) per System V, compatibilecon OMG Corba 1.1 e proposto ad XlOpencome API. l'annucio all'Expo riguarda la ver-sione 1.6 del TME, l'ambiente di gestione,che amplia le funzionalità in stampa edemail. In particolare per la posta elettronicala gestione delle alias viene adesso svolta inautomatico, il che rende pressoché nulla lapossibilità di mancato inoltro. Anche per lenuove funzioni è presente la possibilità di de-legare parte del compito a subalterni, ele-mento fondamentale che manca in altre so-luzioni.

Transarc Encina, OL TP anche per Sinix econ MicroFocus

Due accordi importantissimi sono stati an-nunciati proprio allo Jacob Javits. Siemensporterà Encina sul suo Sinix, che gira su Intele Mips, e fornirà l'implementazione di riferi-mento per SVR4 su Mips; va fatto rilevareche il colosso tedesco è il primo europeo adacquisire Encina, lo standard Ol TP per ilDCE di OSF, disponibile sotto molte piat-taforme. le affinità tra le due aziende vengo-no dal DCE, l'ambiente distribuito di OSF alquale entrambe hanno collaborato, l'america-na con il file system, l'europea con il sistemadi directory; inoltre Siemens ha fornito la ver-sione di riferimento del DCE per SVR4.

Il secondo accordo è meno rutilante, maprobabilmente più importante. Encina sup-porterà il Cobol MicroFocus, ed è fondamen-tale perché anche oggi ben pochi scrivonoapplicazioni transazionali in C.

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Connectivity

Comtrol Rocketport, seriale a 230K perporta

le multiporte seriali costruite con compo-nenti tradizionali spesso rallentano se il cari-co è pesante. Per realizzare RocketPort,Comtrol ha effettuato il reengineering dellascheda, mandando in ASIC quasi tutto, com-preso il processore che ora va a 36 MHz: il ri-sultato parla di 230,4 KB in RS422 e di 115,2KB in RS232, costanti su tutte le linee indi-pendentemente dal numero di collegamenti.Guardando la scheda, la prima cosa che sinota è la ridotta dimensione, diretta conse-guenza dell'integrazione dei chip. Sono di-sponibili prodotti da 4 a 32 porte, in entrambigli standard seriali, che supportano fino a128 utenti; l'installazione viene presentatacome semplice e veloce.

I bus previsti sono ISA ed MCA, e i siste-mi operativi sono DOS/Windows, At&t Unix,SCO Unix e Xenix e QNX, mentre sono in ar-rivo i driver per NT, OS/2, Novell ed AIX.

Anche dal punto di vista del prezzo la cosaè interessante, perché Rocketport costa me-no degli altri: 599$ per 8 porte RS232, 1799$per 32 porte RS422.

Exide PowerWare, l'UPS in retePer chi non lavora su sistemi sufficiente-

mente distribuiti può sembrare una cosa dipoco conto, ma la gestione dell'alimentazio-ne causa molti danni: file persi, tempi lunghi,persino danni ambientali se si lascia tutto ac-ceso. Per risolvere il problema, Exide pre-senta PowerWare, una soluzione hard-ware/software che gestisce centrai mente

Tutti gli standard sup-portati dal OVE.

l'accensione e lo spegnimento dei gruppi dicontinuità in rete, inoltre offrendo dei servizidi controllo quali la corretta tensione erogatadalle varie unità.

Questo sistema ha meritato l'inserimentoin Star, un programma ambientale che l'auto-rità statunitense dedica alle industrie checontribuiscono alla riduzione dell'inquina-mento proveniente dall'errata produzione dienergia.

Insoft OVE, il video in reteSe ne parla da tempo, ma non si può non

citarla nel mondo Unix, l'unico sufficiente-mente potente da permetterlo: stiamo par-lando della tecnologia Digital VideoEverywhere, che mette in rete il video, siaesso TV, teleconferenze o su richiesta (film,programmi, etc).

Tale tecnologia proviene da InSoft, che hain catalogo ben cinque prodotti. Tre sono peril desktop teleconferencing: il software Com-munique! che è compreso in ConferenceKit(telecamera, microfono e scheda) e in Confe-renceStation (c'è anche la workstation);INTV! per accedere ai programmi televisivi;DigitalVCR! che cattura le trasmissioni, con-servandole o mettendole in rete. Proprioquest'ultimo prodotto sembra il più promet-tente, in quanto realizza una funzione ancoranon presente sul mercato, owero il videore-gistratore digitale, ed è accessibile anche areti piccole.

Disponibile comunque su workstationSU N, per altri costruttori quali SGI, HP ed al-tri bisogna contattare direttamente l'azienda.

System Strategies Express, da Unix aSNNAPPN

Giunge alla versione 2.0 la suite Express,dedicata alla comunicazione tra Unix ed IBM.Quattro i prodotti attuali: il server SNA, l'lnte-grated Desktop, il Data Transfer Servi ce e ilkit API. Completamente reingegnerizzata, la2.0 - che rispetta SAA e Motif - accettaclienti da SVR4, SCO, AIX, HP/UX, Solaris edUnixWare, ma anche da Windows 3.1. lenuove caratteristiche comprendono la con-nettività con AS/400, le API per lUA e CPI-Ce l'APPN.

System Strategies, leader nell'ambienteSNA, è una società del gruppo Nynex.

OpenConnect Join, e OB2 parla con Infor-mix

la gestione unitaria di archivi realizzati in

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modo differente è sempre un gran proble-ma. Per chi deve far parlare Informix e DB2,ma soprattutto chi deve aggiungere archiviUnix al mainframe, c'è Join di OpenConnect.Si tratta d'una soluzione peer-to-peer su Lan,basata sul gateway Server Il della stessaOpenConnect, che permette all'utente diInformix Star di vedere l'intero sistema DB2come un database Informix in rete, al con-tempo traducendo i comandi da InformixSOL a DB2.

Contemporaneamente a questo annuncio,OpenConnect ha introdotto due prodotti pergateway di terza generazione, il serverM3030 e il software OCS 111. Open Connectè un Business Partner di IBM.

MicroprocessoriPowerPC: IBM c'è (senza software),

Motorola noOvviamente l'annuncio più importante è

l'uscita ufficiale delle macchine basate sulPowerPC, il microprocessore nato dalla sto-rica alleanza con Apple e Motorola e defini-to dalla CNN «il più potente microprocesso-re del mondo», facendo confusione con l'ar-chitettura Power 2. La serie POWERstation25, che comprende quattro modelli, ha giàfatto il giro del mondo, ma è inavvicinabilein attesa del sistema operativo. Anche Mo-torola, in contemporanea con Big Blue, ha

Alta tecnologia per la scheda Tadpole TP91.

Il PowerPC della serie desktop, il POWERstation25T.

annunciato qualcosa sul PowerPC, ma si èfermata ad una generica intenzione di usar-lo e alla compatibilità con le famiglie 68K e88K

Interessante il rovello onomastico intornoal Power2, un progetto che si articola su ottochip, dei quali due FPU e due ULA in virgolafissa, e che viene definito uniprocessore. Deitre modelli annunciati, il più potente è ilPOWERserver 990, che dichiara dei valori dibenchmark (126 SPECint92, addirittura 260SPECfp92) altissimi per un single processor,normali per un progetto ibrido com'è inrealtà.

Weitek, potenza doppia per SPARCstation2ed IPX

Gli acceleratori non esistono solo nelmondo DOS/Windows. Weitek, ben notanel mondo delle FPU, sta distribuendoSPARC POWER, un chip per le workstationSUN 2 ed IPX che incrementa le prestazionidal 40 al 90%. Il concetto è semplice: ilnuovo chip raddoppia il clock internamente,e migliora altri elementi quali la cache ed iltiming, fornendo un effettivo incrementodelle prestazioni, che in SPECmark passanoda 21 a 32. La totale compatibilità è garanti-ta sia dai test di Sparc International chedall'ok diretto di SUNo L'installazione è resasemplice da un manualetto ma soprattuttoda uno strumento progettato da Weitek edato insieme al chip: il prezzo del singolo kitè di 1500 dollari, appetibile per applicazionidi CAD, analisi ad elementi finiti ed altre ap-plicazioni.

Più complicata la situazione per i posses-sori di SparcStation 1, 1+ ed IPC, che do-

vranno usare la scheda fornita dalla PinnacleData.

Sparc e Mips, le ABI son serviteCuriosamente in modo parallelo ecco arri-

vare le nuove versioni delle ABI di due riscpiuttosto noti, lo Sparc studiato da SUN e poilasciato al consorzio Sparc International e ilMIPS della omonima azienda (ora subsidiarydi Silicon Graphics) con l'attuale controllo delMipsABI Group.

Il chip SUN è ora descritto dalla SparcCompliance Definition versione 2, che com-prende le ABI generica (gABI) e dipendentedal processore (psABI) sulle quali sono co-struite le Common Interfaces. La scheda vie-ne verificata con il System Compliance Test,mentre l'applicazione necessita dello SparcApplication Verifier. Alla fine del procedimen-to l'applicazione acquisisce il marchioSPARCware. Attualmente Sparc Internatio-nal ha oltre 250 membri.

Analoga sorte per il chip Mips, la cui guidadi conformanza è giunta alla versione 1.1.Analoga la situazione per l'hardware: una gA-BI, fin qui fornita da USL (attualmente con-fluita nello USG di Novell) supporta la psABI,sulla quale s'innestano le estensioni, in que-sto ambiente chiamate Black Books o Guidedi conformanza. Il test sull'hardware è dettoPVT, Platform Verification Test, quello sulsoftware è l'ACT, Application Compliance(testing) Tool. Il gruppo comprende 13 mem-bri bene o male guidati da SGI; uno dei pros-simi obiettivi è precisare la gABI in modo daimplementare fin d'ora le specifiche neces-sarie per ANDF, il formato indipendentedall' applicazione.

Tadpole, Nomadic e WABI nel notebookSparc

Solaris 2.3 sarà disponibile sui notebookSPARCbook di Tadpole. L'ambiente SUN, fi-nora disponibile in versione 1.1 e 2.1, verràarricchito di tutti gli elementi resi noti da Tad-pole, ed in particolare il Nomadic ComputingEnvironment e WABI, l'interprete di applica-zioni Windows studiato da SunSelect: taleprodotto, fino al 31 dicembre, verrà dato inomaggio a tutti gli acquirenti d'una versione2 di Solaris.

Infine il centro di Austin, Texas ha rilascia-to la TP91, una scheda con microSparc perl'ambiente embedded.

Una curiosità: Tadpole è un'azienda ingle-se, che negli States ha quindi una subsidiary,tra l'altro fresca di presidente, nella personadi Geoffrey Burr.

Gli indirizziAdds, 700 Marcus Boulevard, PO Box 78007, Hauppauge, NY77788-3762, tel +576.342.7400, fax 7378.Auspex, 5200 Great America Parkway, Santa Clara, CA 95054USA, tel +408.986.2000, fax 2020; Internet: [email protected], 247 Ethan AI/en Highway, Ridgefield, CT 06877 USA, tel+203.438.6969, fax 5073; Internet: [email protected], PO Box 64750, St Paul, MN 55764 USA, tel+672637.7654, fax8777Exide, 8527 Six Forks Road, Raleigh, North Carolina 27675, tel+979.872.3020, fax 870.3450.IBM, 7733 Westchester Avenue, White Plains, New York 70604USAInsigna, 7300 Charleston Road, Mountain Vie w, CA 94043, tel+475.694.7628, fax 964.5434Insoft, Executive Park West One, Suite 307, 4778 Old GettysburgRoad, Mechanicsburg PA 77055, tel +777.730.9507, fax 9504; In-ternet [email protected], 2777 LBJ Freeway, Dal/as, TX 75234, tel

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