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Università degli StudiPalermo
Dipartimento Universitario di Neuroscienze Cliniche (DiNeC)
Sezione di Oftalmologia(Direttore: Prof. Gaetano Lodato)
Sviluppo della funzione visiva
G. Lodato
• Fino agli inizi degli anni ‘60 poco si sapeva– Sulla anatomia e sulle proprietà funzionali
del sistema visivo del neonato– Sullo sviluppo della funzione visiva
• Hubel e Wiesel furono i primi a definire e ad utilizzare il termine “periodo critico” della visione
• “Periodo di tempo, nel periodo neonatale, durante il quale il sistema visivo è plastico e suscettibile alle influenze ambientali e alle esperienze visive normali e anomale
• Qualunque deprivazione dello stimolo in questo periodo altererà lo sviluppo della funzione visiva
Sistema visivo umano
• Immaturo alla nascita sia anatomicamente che funzionalmente
• Dopo una fase di viluppo in utero, gli “ingranaggi” necessari ad una visione normale si mettono a punto gradualmente dopo la nascita
Sistema visivo umano
• Solo in età adulta la “meccanica” diviene ottimale
• Lo sviluppo anatomo-funzionale della corteccia visiva avviene in maniera gerarchica
Sistema visivo umano
• Livelli inferiori e strati più profondi della corteccia maturano più precocemente di quelli più elevati e supeficiali
• Funzioni differenti possono apparire in tempi differenti e svilupparsi con ritmi differenti
Sistema visivo umano
• Alla nascita il sistema visivo umano è immaturo sia a livello retinico che del corpo genicolato laterale che della corteccia
Retina
• La retina ha uno sviluppo intensivo durante i primi 6 mesi di vita
• Alla nascita la retina maculare è immatura mentre quella periferica è già sviluppata come quella dell’adulto
• Tutti i recettori (100 milioni di bastoncelli e 5 milioni di coni) e i neuroni sono già presenti
• Completa maturità funzionale tra 1 - 4 anni
Corpo genicolato laterale
• Volume adulto alla fine dei primi 6 mesi di vita
• Maturazione morfologica e sviluppo delle differenti funzioni visive tra 8 mesi e 2 anni
Via visiva primaria
• La sua mileinizzazione, dai 2 - 3 mesi di vita, prosegue sino ai 2 - 3 anni
• Continua a maturare anche dopo l’età di 5 anni
Corteccia visiva
• Aumento del numero dei neuroni fino a 6 anni
• Aumento del numero delle sinapsi sino all’età di 11 anni nelle aree corticali più alte
• Anche se variazioni più sostanziali e rapide nello sviluppo di molte delle funzioni visive si verificano entro i primi 6 mesi di vita, si ritiene che il cosiddetto “periodo critico” si completi ai 5 - 6 anni di vita
Elementi sensorialidella percezione visiva
• Discriminazione spaziale
• Acutezza visiva fine e precisa
• Visione binoculare
• Visione stereoscopica
• Campo visivo
• Percezione dei colori
• Sensibilità al contrasto
Discriminazione spaziale
Consente al neonato, grazie ad un insieme di movimenti oculomotori coordinati e di percezioni visive, di ealborare lo spazio che lo circonda
• Alla nascita il bambino non cerca che la luce• Dopo qualche giorno i suoi occhi seguono un
viso alla distanza di 45 - 90 cm• Verso i 4 mesi compare l’accomodazione che
consente una migliore visione a distanza variabile
Discriminazione spaziale
• Nell’orientamento spaziale del bambino la fovea e la periferia retinica giocano un ruolo fondamentale
• In ogni istante l’ambiente è percepito come un insieme di informazioni organizzate spazialmente attorno al punto di fissazione foveolare
Acutezza visiva
• Difficile da valutare, nel bambino, la sua evoluzione normale
• A partire dall’età di 15 mesi è possibile utilizzare il metodo del “preferenzial looking” con i cartoni di Teller e, successivamente, con l’ottotipo
Ascutezza visiva
• 1/10 a 3 mesi d’età
• 2/10 a 6 mesi
• 3/10 a 1 anno
• 10/10 a 4 - 6 anni
• Il periodo critico per lo sviluppo dell’acutezza visiva corrisponde ai primi 6 anni di vita
Visione binoculare
• Purchè sia soddisfacente necessita che siano presenti– Percezione
simultanea– Fusione sensitivo-
motrice– Stereopsi
• Valutabile nel neonato co il “preferential looking” eseguito con stereogrammi
• Stereoscopia assente nei primi mesi di vita
• Appare improvvisamente tra il 3° ed il 5° mese di vita
• Se in tale lasso di tempo non compare, la stereopsi non sarà mai presente
Campo visivo
• Valutabile nel neonato studiando le saccadi consecutive a stimoli periferici
• Alla nascita si estende fino ai 30° centrali sia nel nasale che nel temporale
• Prende le sue dimensioni definitive alla fine del primo anno d’età
Percezione dei colori
• Esplorabile con tecniche elettrofisiologiche
• Assente fino ad un mese d’età
• A 2 mesi distingue– Il rosso dal verde– Forse il verde dal
giallo
• A 3 mesi distingue– Verde dal giallo– Rosso dal giallo– Blu dagli altri colori
• A 4 mesi sono già percepiti gli altri colori
• L’uso corretto del nome dei colori compare tra il 3° ed il 5° anno d’età
Sensibilità al contrasto
• Neonato: > al 10%
• 3 mesi: 5% - 8%
• Adulto: 2%
Conclusioni
• Come è evidente, non esiste un solo “periodo critico” per tutte le funzioni visive
• Esistono periodi differenti di maturazione per le varie strutture e funzioni visive
Conclusioni
• Alterazioni dell’esperienza visiva nei “periodi critici” portano all’ambliopia
• Le alterazioni dell’esperienza visiva hanno effetti diversi sulle varie funzioni visive a seconda dell’epoca in cui insorgono
• Quanto più precoce è l’intervento terapeutico tanto più realizzabile sarà la rieducazione funzionale