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Unità di apprendimento
“DIRITTO E … ROVESCIO!” Classi V^ B e V^ C - Scuola Primaria “G. Cena”
1. Dati generali dei docenti
Nome e cognome dei docenti coinvolti
Ardizzone Giovanna, Bertoldi Elena, D’Alessandro Gabriella, Ercolani Emanuela, Feliciotti Debora, Oriolo Massimo, Paoletti Chiara
Nome e cognome dei docenti coordinatori
Bertoldi Elena per la classe V^ B Ercolani Emanuela per la classe V^ C.
Istituto di appartenenza Istituto Comprensivo Perugia 4
2. Caratteristiche della proposta didattica
Titolo / tematica trattata “DIRITTO E … ROVESCIO!”
(diritti e doveri del cittadino)
Breve sintesi (si possono usare
le parole chiave dell’attività
svolta: Esempio:
spazio/dimensione;
pianeta/stella; fiaba,
cittadinanza, pianificazione,
ecc.)
Il progetto pone tra le sue finalità:
Educare alla cittadinanza e alla legalità;
Realizzare esperienze che considerano i bambini come
“cittadini a pieno titolo”, promuovendo in loro il senso
critico e la partecipazione;
Fornire agli alunni gli strumenti necessari per vivere una
cittadinanza attiva, partecipe della costruzione del “bene
comune”.
Risultati attesi in termini di
conoscenze acquisite (obiettivi
a breve termine)
Gli obietti trasversali che il progetto intendeva raggiungere erano
essenzialmente riferiti all’innalzamento delle competenze sociali
e civiche; in particolare, in accoglienza di un progetto proposto
alle scuole dal Comune, si intendeva sviluppare la conoscenza
dei concetti e delle strutture della politica, indispensabile per
garantire ad un futuro cittadino l’impegno sociale e la
partecipazione attiva e democratica. Le fasi del percorso hanno
pertanto perseguito i seguenti obiettivi a breve termine:
• riflessione sul significato di parole-chiave quali: legalità,
democrazia, diritto, dovere, partecipazione, libertà …;
• conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana:
diritti e doveri dei cittadini e ordinamento della Repubblica,
in particolare ruolo degli Enti pubblici;
• creazione di un semplice governo all’interno della propria
comunità-classe.
Risultati attesi in termini di Considerare la classe come ambiente sociale basato su regole
modifica delle attitudini
(impegno, partecipazione...)
condivise.
Collaborare con gli altri nel rispetto dei reciproci diritti/doveri
e delle regole condivise.
Assumersi incarichi e compiti e portarli a termine con senso
di responsabilità.
Classi a cui è destinata - Scuola Primaria “Giovanni Cena” – Classi V^B e V^ C
Numero di alunni coinvolti 46
Numero di alunni non
italiani o in difficoltà di
apprendimento
5
Rete territoriale di supporto
(risorse del territorio, come
Ente Locale, USP o USR,
Cooperazione Sociale,
Associazionismo, etc)
Comune di Perugia, promotore e coordinatore del progetto
“Dall’io al noi”.
Articolazione della proposta
DISCIPLINE
COINVOLTE
Italiano, storia, arte e immagine
FINALITÀ 1. Riconoscere concretamente ai bambini diritti, luoghi e tempi dove
possano esprimere la loro identità e il loro modo di essere, incontrandosi,
confrontandosi e mettendosi in gioco, cercando risposte ai propri bisogni
di socializzazione e di partecipazione.
2. Riconoscere i bambini come “cittadini a pieno titolo”, promuovendone
senso critico e partecipazione.
3. Educare alla cittadinanza e alla legalità .
4. Fornire a ognuno gli strumenti necessari per vivere una cittadinanza
attiva, partecipe della costruzione del “bene comune”.
COMPETENZE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Comunicazione
nella
madrelingua
Comprendere il messaggio di un
testo letto;
raccontare le proprie esperienze;
esprimere i propri pensieri;
scrivere autonomamente testi chiari e
coesi, in relazione ai differenti scopi
comunicativi;
rielaborare testi manipolando,
completando, trasformando in
Comprendere ed utilizzare in
modo appropriato il lessico
specifico di base.
Organizzare un discorso su un
tema affrontato in classe o
un’esposizione su un argomento
di studio utilizzando diverse
strategie di comunicazione.
Esprimere la propria opinione su
relazione allo scopo da perseguire.
un argomento in modo chiaro e
pertinente.
Ricercare informazioni in testi di
diversa natura.
Leggere testi letterari narrativi, in
lingua italiana contemporanea,
cogliendone il senso, l’intenzione
comunicativa dell’autore ed
esprimendo un motivato parere
personale.
Raccogliere le idee
organizzandole per punti e
pianificare la traccia di un
racconto e di un’esperienza.
Competenze
sociali e civiche
Prendere consapevolezza che ognuno
può e deve dare il proprio contributo
al miglioramento del contesto di vita;
praticare il pensiero critico e il
giudizio morale di fronte a fatti e
situazioni;
prendere consapevolezza che tutte le
persone hanno diritto a una vita
decorosa e serena e maturare
sentimenti di accoglienza e solidarietà;
prendere consapevolezza che le regole
del vivere e del convivere devono
essere aggiornate ed adeguate alla
società attuale.
Considerare la classe come
ambiente sociale basato su regole
condivise.
Collaborare con gli altri nel
rispetto dei reciproci diritti/doveri
e delle regole condivise.
Consapevolezza
ed espressione
culturale
Organizzare le informazioni e le
conoscenze all'interno di quadri di
riferimento (organizzazione
economica, sociale, politica, religiosa,
artistica ...);
utilizzare le conoscenze e le abilità
relative al linguaggio visivo per
produrre varie tipologie di testi visivi.
Conoscere elementi significativi
del passato.
Confrontare i quadri storici delle
civiltà studiate.
Argomentare attraverso il
linguaggio specifico della
disciplina le conoscenze apprese.
Sperimentare strumenti e tecniche
diverse per realizzare prodotti
grafici e pittorici.
SETTING STRUMENTI e MATERIALI
La classe lavorerà in prevalenza in coppia o
in piccoli gruppi in modo da
favorire la partecipazione di tutti al lavoro
condiviso e stimolare la relazione
interpersonale e lo scambio/condivisione di
idee. Saranno inoltre proposti lavori
individuali ed attività in plenaria per
stimolare il confronto e la realizzazione di un
prodotto comune.
Gli spazi messi a disposizione saranno quello
reale/fisico dell’aula, disponendo i banchi per
il lavoro nel piccolo gruppo, e l’ambiente
virtuale condiviso di Google Drive.
Saranno necessari i seguenti materiali: carta e
penna, matite, colori, colla, forbici, racconti/testi e
video forniti dall’insegnante, diversi computer
portatili connessi ad internet, LIM (o pc collegato
ad un videoproiettore), fotocamera digitale.
Tempo di svolgimento Il percorso si è sviluppato lungo il corso di tutto l’anno ed è stato
costruito sulle basi poste nel precedente anno scolastico.
Sviluppo del percorso e indicazione della metodologia adottata
FASE 1 - PREPARATORIA
LOGICA DIDATTICA
PROBLEM SOLVING
(Elaborazione di strategie di
soluzione)
L’insegnante propone agli alunni la lettura del libro “Il Piccolo
Principe” di Antoine de Saint Exupéry durante le vacanze di
Natale. Al rientro a scuola l’insegnate stimola la riflessione e
favorisce il confronto sulle tematiche incontrate, in particolare
sul capitolo X, capitolo in cui il Piccolo Principe visita un
asteroide governato da un re. Per facilitare l’analisi del brano,
propone delle attività di comprensione attraverso domande
stimolo. (Allegato n. 1: “Il Piccolo Principe”)
Contemporaneamente, durante le attività, gli alunni vengono
invitati a creare una rubrica di parole-chiave (RE, MONARCA,
ORDINE, AUTORITÀ, RAGIONEVOLE,
GOVERNO,GIUSTIZIA), legate ai concetti individuati nella
lettura del capitolo e nel testo di storia, mentre si affronta lo
studio delle civiltà e della loro organizzazione politica
(Sumeri, Greci, Romani). L’insegnante propone attività di
approfondimento sulle forme di governo studiate e su diversi
In questa prima fase gli alunni
lavorano sugli stimoli offerti
dall’insegnante: si tratta di
attività che chiamano in causa
ogni bambino/a nella propria
individualità per spingerli ed
incoraggiarli alla riflessione. In
questo caso gli interrogativi
posti dagli stimoli diventano
“problemi da risolvere”.
Il passaggio successivo è quello
della presa d’atto della propria
posizione sulle tematiche
proposte e del confronto con i
propri compagni su tali
questioni.
codici di leggi (Codice di Hammurabi, Atene e Sparta,
Costituzione Italiana). (Allegato n. 2: Modelli di governo a
confronto)
Per approfondire la conoscenza del concetto di democrazia
rappresentativa, gli insegnanti organizzano la visita a Palazzo
Madama a Roma. (Allegato n.3: Una gita per imparare)
Durante le diverse esperienze, gli alunni vengono invitati a
produrre testi di vario tipo: informativi, argomentativi,
narrativi soggettivi, cronache …
Il bambino ha quindi modo di
formulare una propria
idea/posizione e di metterla a
confronto con quella degli altri.
FASE 2 - OPERATORIA
LOGICA DIDATTICA
APPRENDERE
ATTRAVERSO IL FARE
(Laboratorio)
L’insegnante stimola gli alunni a chiedersi se nella propria
realtà quotidiana devono confrontarsi con i concetti emersi dal
dialogo tra il Piccolo Principe e il re: comando, divieto, diritto
e dovere.
L’insegnante invita gli alunni a registrare, sotto forma di
discorso diretto, gli ordini e i divieti che vengono rivolti loro
nel proprio ambiente familiare in un fine settimana.
In classe il gruppo si confronta su questi comandi e perviene ad
una classificazione in base alla “ragionevolezza”. (All’interno
dell’allegato n. 1)
L’insegnante coordina il confronto e stimola gli alunni a
riflettere sul fatto che i comandi considerati “non ragionevoli”
hanno la caratteristica di ledere i diritti personali, primo fra
tutti il diritto alla libertà, (tema su cui vengono proposti ed
elaborati testi e poesie) (Allegato n. 4: Pensieri in libertà);
contestualmente, vengono condotti verso una riflessione sul
fatto che ognuno di noi, nel tutelare i diritti di ciascuno, deve
necessariamente assumersi delle responsabilità, assolvere a
doveri personali e sociali.
L’insegnante quindi propone di compilare la “Tavola dei diritti
e dei doveri”, scoprendo che “il rovescio della medaglia” di
ogni diritto è il relativo dovere. (Allegato n. 5: “Diritto …
chiama dovere”)
L’insegnante, infine, invita la classe ad ipotizzare cosa
accadrebbe in una società se nessuno assolvesse ai propri
doveri. A gruppi, gli alunni scrivono su foglietti della stessa
misura le PAROLE SBAGLIATE, quelle cioè che descrivono
Le attività proposte in questa
fase portano nuovamente i
bambini ad un confronto aperto
e sereno di idee e di punti di
vista, in modo da poter
condividere le proprie posizioni
e ascoltare quelle altrui.
Il clima di lavoro deve essere
improntato sul rispetto
reciproco e sul principio di
partecipazione democratica:
così facendo il
contenuto su cui si lavora
(diritti/doveri e rispetto delle
regole per il “vivere bene
insieme”) diviene al tempo
stesso la base della modalità di
lavoro.
Nella realizzazione delle varie
attività, sia individuali che di
gruppo, finalizzate
all’elaborazione dei documenti
e alla sperimentazione concreta
delle regole definite, viene
innescata una spirale di
compartecipazione delle idee e
una graduale condivisione delle
regole, che porta ciascuno a
diventare concretamente
aspetti negativi della società, conseguenza del non rispetto dei
propri doveri.
Con le “parole sbagliate” gli alunni compongono la parola
“DOVERI” in un murales che verrà posto su una delle pareti
dell’atrio. La realizzazione dell’attività comporta anche
l’utilizzo di notevoli competenze matematiche per
l’organizzazione grafica dello spazio. (Allegato n. 6:
Dovere=Diritto)
In seguito a questa fase di riflessione, gli alunni sono invitati a
scegliere la forma di governo che ritengono più adatta alla
gestione della classe. La scelta cade sulla democrazia
rappresentativa. In seguito a questa scelta, si propone tutta
una serie di attività finalizzate ad esercitare il diritto/dovere di
partecipazione alla vita democratica di un gruppo,
organizzando le elezioni dei rappresentanti al Consiglio di
Classe: presentazione delle liste elettorali e delle candidature,
ideazione dello slogan e del simbolo del gruppo,
assemblee per la pubblicizzazione dei programmi,
realizzazione delle schede di voto,
operazioni di voto,
scrutinio delle schede,
elezione dei rappresentanti.
(Allegato n. 7: Sperimentiamo la democrazia)
Una volta giunti all’elezione dei rappresentanti, si procede alla
formazione del Consiglio di Classe, costituito
proporzionalmente da rappresentanti della lista vincente e delle
altre liste. Il Consiglio eletto provvede subito ad individuare le
aree di gestione e ad assegnare gli incarichi.
Il Consiglio di Classe, sentiti gli altri alunni e ispirandosi alla
Costituzione italiana promulga lo “Statuto della classe” e
stabilisce le sanzioni per le infrazioni delle “leggi”. (Allegato
n. 8: Finalmente le nostre leggi!)
“cittadino a pieno titolo”.
FASE 3 - RISTRUTTURATIVA
RIFLETTERE SU CIÒ CHE
SI È APPRESO
(Didattica metacognitiva)
L’ultima fase prevede la messa in atto di quanto stabilito in
maniera condivisa e l’applicazione di ogni decisione.
In questa fase la classe diviene una comunità autonoma, in cui
ciascuno è chiamato ad assolvere ai propri doveri per vedere
garantiti anche i propri diritti.
In questo unità
d’apprendimento la riflessione
sui prodotti e sul percorso
risulta essere insita in ogni
attività: il momento
L’esercizio del “governo democratico” viene realizzato
soprattutto attraverso le riunioni del Consiglio, che propone
iniziative, attività, provvedimenti … agli insegnanti che,
comunque, devono autorizzare le scelte.
Per ogni riunione del Consiglio viene chiesto di redigere un
verbale.
Al termine del percorso, a tutti gli alunni viene somministrato
un questionario di autovalutazione per riflettere sull’esperienza
e sulla ricaduta che ha avuto sul proprio comportamento.
(Allegato n. 9: Valutiamo e valutiamoci!)
metacognitivo diviene condicio
sine qua non in ogni azione.
Elemento significativo
dell’intera unità che
trova compimento in questa
fase diviene la
creazione di un piccolo
“governo” in grado di gestire la
vita quotidiana in modo
“ragionevole e giusto”, nel
rispetto dei diritti e dei doveri
di ciascuno e del gruppo stesso.
Risorse umane utilizzate Nel progetto sono coinvolti solo gli insegnanti di classe, i quali,
ciascuno nel suo ambito disciplinare, contribuiscono al
raggiungimento delle competenze selezionate, creando le
condizioni affettivo-relazionali giuste e momenti di riflessione
sulla vita sociale della classe. Le insegnanti prevalenti si faranno
carico anche del conseguimento degli obiettivi specifici
disciplinari definiti, attraverso la realizzazione dei percorsi
curricolari progettati.
Sistema di monitoraggio e
verifica(verifiche scritte,
iconiche, schede,
conversazioni, ….Il diario di
bordo è invece esempio di
autovalutazione del percorso e
messa a disposizione di
materiali)
La verifica e valutazione degli apprendimenti e dello sviluppo
affettivo-relazionale avverrà lungo tutto il percorso, attraverso il
monitoraggio delle produzioni scritte, delle esposizioni orali,
delle schede sugli obiettivi disciplinari… I tre momenti
fondamentali tuttavia saranno quello iniziale, quello intermedio
(al termine del primo quadrimestre) e quello finale (al termine
dell’anno scolastico), orientati alla rilevazione delle competenze
sociali e civiche anche attraverso la somministrazione a docenti
ed alunni di un questionario redatto dal gruppo di progetto per
l’innalzamento delle competenze di cittadinanza.
Allegato n. 5:
Diritto … chiama dovere
Ho il diritto di giocare Ho il dovere di lasciar giocare tutti
Ho il diritto di essere rispettato Ho il dovere di rispettare
Ho il diritto di esprimermi Ho il dovere di ascoltare gli altri
Ho il diritto di istruirmi Ho il dovere di studiare
Ho il diritto di vivere in un ambiente sano Ho il dovere di rispettare l’ambiente
Ho il diritto di vivere in pace Ho il dovere di attuare la pace
Ho il diritto ad avere dei servizi Ho il dovere di svolgere il mio lavoro
Allegato n. 6
Dovere=Diritto Ciò che ciascuno DEVE FARE per permettere che vengano rispettati i diritti e per vivere felici,
nella pace e nella giustizia.
I bambini hanno cercato di rappresentare graficamente questa definizione scrivendo le lettere che
compongono la parola DOVERI con altre parole che, secondo l’esperienza di ciascuno e ciò che hanno
studiato, evocano situazioni in cui non si fa il proprio dovere, violando i diritti di qualcuno e
impedendogli di vivere una vita giusta e felice.
FASI DEL LAVORO:
1. INDIVIDUAZIONE DELLE PAROLE “SBAGLIATE”
I bambini trovano per ogni lettera dell’alfabeto parole relative ad aspetti negativi della vita personale e
sociale.
2. PREPARAZIONE DEI CARTELLINI
Ad ogni bambino vengono assegnate delle parole che dovrà scrivere su foglietti della stessa misura
(dovrà quindi calcolare esattamente la dimensione delle lettere che compongono la parola, in base al
loro numero).
3. COMPOSIZIONE DELLA PAROLA “DOVERI”
La classe viene divisa in 6 gruppi da 4 bambini ciascuna e ogni gruppo procede alla composizione, sul
pavimento, di una delle lettere che formano la parola “DOVERI”.
4. ASSEMBLAGGIO DELLE LETTERE
Ogni gruppo unisce con il nastro adesivo i vari cartellini per ottenere una delle lettere della parola
“DOVERI”.
5. REALIZZAZIONE DEL MURALES
Alcuni bambini, aiutati da un insegnante, incollano le lettere ad una delle pareti dell’atrio, realizzando
un murales in cui una serie di parole negative dà origine ad una parola nuova che può, da sola,
cancellarle tutte!
Principi fondamentali
Articolo 1
La nostra è una classe fondata sull’apprendimento.
Le decisioni appartengono a tutti gli alunni e agli insegnanti.
Articolo 2
Nella nostra classe devono essere rispettati i diritti di tutti.
Articolo 3
Le leggi devono considerare tutti uguali e devono essere approvate dalla maggioranza; successivamente devono essere
rispettate da tutti.
Articolo 4
Tutti hanno il diritto di ricevere un’istruzione, ma, allo stesso tempo, tutti hanno il dovere di assumersi le proprie
responsabilità individuali e di gruppo.
Articolo 5
La classe è unita e anche i compiti individuali servono al bene comune.
Articolo 6
Nella classe si tutelano tutti quelli che vogliono mantenere viva anche un’altra lingua, accanto all’italiano.
Articolo 7
Nella classe tutti possono professare la propria religione.
Articolo 8
La classe promuove tutte le iniziative che possono far migliorare l’apprendimento.
Bisogna avere cura dell’ambiente e dei materiali propri e comuni.
Articolo 9
La classe rispetta il regolamento della scuola.
Articolo 10
Nella classe non si assumono comportamenti violenti e non si offende nessuno. Non si devono nemmeno fare giochi che si
riferiscono alla guerra.
Articolo 11
Lo stemma della classe è costituito da una torre, al centro di due martelli incrociati, che simboleggiano la legge e la giustizia.
La torre è composta da 23 pietre, simbolo dei 23 alunni della classe, ed è avvolta da un rampicante, simbolo di unione.
La torre e i martelli sono incorniciati dal tricolore italiano.
Diritti – doveri- organizzazione
Articolo 1
Per prendere decisioni ogni alunno deve esprimersi liberamente; dopo la consultazione, tuttavia, si prenderà la decisione
della maggioranza.
Per le decisioni importanti si seguirà la modalità di voto sotto indicata:
alzata di mano ad occhi chiusi per evitare condizionamenti o voto in forma scritta e segreta.
Articolo 2
All’interno della classe non ci devono essere forme di discriminazione di nessun tipo e tutti devono avere garantito il dirit to
allo studio:
gli insegnanti hanno il dovere di educare e istruire tutti gli alunni allo stesso modo, senza preferenze e differenze, assegnando
i voti meritati;
tutti gli alunni devono fare del loro meglio, senza giustificazioni o scuse non motivate.
Articolo 3
Le leggi, dopo essere state approvate, devono essere rispettate da tutti, anche se non sono d’accordo. Si devono rispettare i
comandi, i divieti, i ruoli e i compiti assegnati al singolo e al gruppo.
Articolo 4
Per permettere a tutti di apprendere, occorre creare le condizioni giuste, perciò tutti devono porsi in atteggiamento di ascolto,
cercando di mantenere la disciplina, l’interesse, la concentrazione. Nei casi in cui proprio ci fosse il bisogno di una pausa
(per qualsiasi motivo), si chiede il permesso all’insegnante. Le insegnanti staranno attente ad alternare le attività più
impegnative con quelle più distensive.
Articolo 5
Gli alunni, durante i lavori individuali e di gruppo, devono rispettare la consegna e i tempi di esecuzione e devono sempre
tenere presente il senso della solidarietà e della collaborazione.
Articolo 6
Ogni alunno può mantenere la propria linguamadre, accanto alla lingua italiana, mettendo a disposizione della classe la sua
conoscenza, intesa come valore aggiunto.
Articolo 7
A nessun alunno è permesso di assumere comportamenti violenti e scorretti, di offendere, di utilizzare linguaggio scurrile, di
fare giochi volenti (soprattutto riferibili alla guerra); la ricreazione deve essere un tempo sfruttato al meglio per rilassarsi e
dedicarsi ad attività costruttive e aggreganti.
Ogni alunno, inoltre, deve dimostrare rispetto non solo per le persone, ma anche per l’ambiente e per il materiale proprio e
comune.
Articolo 8
Tutti gli insegnanti e gli alunni devono conoscere il “Regolamento d’Istituto” e il “Regolamento della classe” per poterli
rispettare.
Lo stemma della classe V^ B
Insieme abbiamo cercato di perfezionare gli stemmi elaborati dalle due classi e li abbiamo stampati su
delle T shirt che sono diventate la nostra uniforme e ci accompagneranno per sempre come uno dei
ricordi più cari!
Allegato n. 9:
Valutiamo e valutiamoci!
La griglia degli alunni e delle maestre
ALUNNO/A..................................................................................................................... ..
SCUOLA ………………………………………................................CLASSE ………...
Osservazione intermedia Osservazione finale
MA
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A
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Collaborazione con i coetanei
1. Nel lavoro insieme ad altri, mostra cooperazione.
2. Nel lavoro di gruppo, accetta le decisioni della maggioranza.
3. Riconosce e apprezza le doti dei compagni.
4. Avanza proposte costruttive che aiutano il gruppo.
5. Quando vede i compagni in difficoltà, li aiuta.
6. In caso di errore, chiede scusa.
Collaborazione con gli adulti
7. Segue le indicazioni di lavoro dei docenti.
8. Lavora in autonomia senza chiedere ripetutamente
l’intervento dell’insegnante.
9. Accetta i consigli e le correzioni dei docenti.
Partecipazione
10. Nei dibattiti in classe, esprime e motiva il suo punto di vista.
11. Se non ha capito bene qualcosa, chiede spiegazioni.
12. Quando lavora con altri, propone una suddivisione equa di
impegni.
13. Mostra autonomia di giudizio.
14. Rispetta il turno di parola.
Gestione della conflittualità
15. Quando il gruppo non condivide la sua idea, sa rinunciarci.
16. Controlla sentimenti d’ira e scatti di rabbia verso i compagni.
17. In caso di litigio, propone azioni migliorative in vista di una
soluzione.
Rispetto dell'altro e del ruolo proprio e altrui
18. Rispetta i compagni nel linguaggio e nei modi.
19. Rispetta punti di vista diversi dal suo.
20. Rispetta gli adulti che incontra a scuola e fuori.
21. S'impegna a conoscere e realizzare i diritti e i doveri degli
studenti.
Assolvimento dei compiti scolastici
22. È puntuale nell'assolvere i compiti.
23. Organizza il lavoro in modo autonomo.
24. È perseverante, anche in caso di difficoltà.
Assunzione degli incarichi
25. Si rende disponibile ad assumere incarichi.
26. Porta fino in fondo con responsabilità un incarico assegnato.
Rispetto delle regole
27. Si attiene alle regole sociali e di classe.
Rispetto dei materiali e degli ambienti
28. Ha cura dei materiali suoi ed altrui.
29. Ha cura e rispetto dell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
30. Interviene se osserva comportamenti contrari al rispetto
dell’ambiente e delle cose.