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Il giorno 1 Ottobre si è svolta nel cortile della no- stra scuola la Festa dell’Accoglienza, organiz- zata da noi ragazzi di quin- ta. I preparativi ci hanno tenuti occupati in vari pomeriggi e sono stati impegnativi, ma il risultato finale ci ha ripagato di ogni sforzo! Per prima cosa abbiamo realizzato uno spettacolo sui vegetali delle varie na- zioni del mondo per far conoscere a tutti le carat- teristiche di ogni alimento e del rispettivo paese di provenienza. Durante l’ora di ginnastica le maestre ci hanno spie- gato i giochi a tema che avremmo dovuto gestire, poi li abbiamo preparati in classe. Infine abbiamo scritto la lettera d’invito per i bambini delle altre classi. Per scriverla abbiamo do- vuto unire tutte le nostre idee, ma ne è valsa la pe- na perché il risultato è sta- to straordinario! Quando siamo andati nelle classi a leggere la lettera, i bambini hanno mostrato entusiasmo e curiosità e, mentre noi leggevamo, erano molto attenti. Il giorno della Festa è arri- vato e tutto è iniziato con la Santa Messa al mattino a cui abbiamo par- tecipato con il canto, la preghiera e qualche com- pagno come chierichetto. Successivamente ogni classe ha svolto delle atti- vità sulle meraviglie del mondo e noi di quinta ab- biamo scritto versi poetici sulle bellezze del cielo. La mattinata è volata in un attimo! A mezzogiorno c’è stata una grande sorpresa: suor Rosetta ci ha proposto di pranzare in cortile con pa- nini e merendina e noi era- vamo felicissimi! Subito dopo è iniziato il nostro spettacolo. I protagonisti erano degli esploratori che, scrutando il mondo circostante, avvi- stavano dei frutti e degli ortaggi giganti che veniva- no verso di loro… Ecco che poi comparivano in scena, a ritmo di musiche tradizionali, sette gruppi rappresentanti ognuno un vegetale diverso: MAIS, COCCO, MANGO, CETRI- OLO, ARANCIA , PATATA e MELANZANA. Sul palco l’emozione era grande perché avevamo paura di sbagliare le no- stre battute o qualche pas- so di danza, ma per fortu- na è filato tutto liscio e i bambini che facevano da pubblico si sono divertiti e hanno applaudito con gio- ia! Alla fine della scenetta abbiamo proposto dei di- vertentissimi giochi tipi- ci di ogni nazione e poi ogni classe ha realizzato simpatiche mascotte con frutti e ortaggi, per rappre- sentare il motto della festa: “TUTTI UGUALI… TUTTI DIVERSI”. La festa si è conclusa con la premiazione di ogni classe attraverso la conse- gna di un coloratissimo segnalibro. Questa giornata è servita per sentirci ancora più uniti e per ricordarci che “accoglienza” significa ac- cettarsi l’un l’altro, rispet- tando le differenze che ci contraddistinguono. BUON ANNO SCOLASTICO A TUTTI !!!!! UNA GIORNATA INDIMENTICABILE: LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA Sommario: Festa Accoglienza 1 Progetto Cittadinan- za 2 Riflessioni sull’amicizia 3 Insieme per lo sport 4 Bergamo Scienza 4 La tragedia del Vajont 6 Contributi speciali 7 Ottobre 2014 Numero 1 Redazione Gli alunni delle classi 5^ A e 5^ B con le in- segnanti Daniela Ca- mozzi e Lucia Colleoni. Istituto Scolastico Paritario “Suore Sacramentine” Bergamo

UNA GIORNATA INDIMENTICABILE: LA FESTA … · una grande sorpresa: suor Rosetta ci ha proposto di ... Questa giornata è servita per sentirci ancora più uniti e per ricordarci che

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Il giorno 1 Ottobre si è svolta nel cortile della no-stra scuola la Festa dell’Accoglienza, organiz-zata da noi ragazzi di quin-ta. I preparativi ci hanno tenuti occupati in vari pomeriggi e sono stati impegnativi, ma il risultato finale ci ha ripagato di ogni sforzo! Per prima cosa abbiamo realizzato uno spettacolo sui vegetali delle varie na-zioni del mondo per far conoscere a tutti le carat-teristiche di ogni alimento e del rispettivo paese di provenienza. Durante l’ora di ginnastica le maestre ci hanno spie-gato i giochi a tema che avremmo dovuto gestire, poi li abbiamo preparati in classe. Infine abbiamo scritto la lettera d’invito per i bambini delle altre classi. Per scriverla abbiamo do-vuto unire tutte le nostre idee, ma ne è valsa la pe-na perché il risultato è sta-to straordinario! Quando siamo andati nelle classi a leggere la lettera, i bambini hanno mostrato entusiasmo e curiosità e, mentre noi leggevamo, erano molto attenti. Il giorno della Festa è arri-

vato e tutto è iniziato con

la Santa Messa al

mattino a cui abbiamo par-tecipato con il canto, la preghiera e qualche com-pagno come chierichetto. Successivamente ogni classe ha svolto delle atti-vità sulle meraviglie del mondo e noi di quinta ab-biamo scritto versi poetici sulle bellezze del cielo. La mattinata è volata in un attimo! A mezzogiorno c’è stata una grande sorpresa: suor Rosetta ci ha proposto di pranzare in cortile con pa-nini e merendina e noi era-vamo felicissimi! Subito dopo è iniziato il

nostro spettacolo.

I protagonisti erano degli esploratori che, scrutando il mondo circostante, avvi-stavano dei frutti e degli ortaggi giganti che veniva-no verso di loro… Ecco che poi comparivano in scena, a ritmo di musiche tradizionali, sette gruppi rappresentanti ognuno un vegetale diverso: MAIS, COCCO, MANGO, CETRI-OLO, ARANCIA , PATATA e MELANZANA. Sul palco l’emozione era grande perché avevamo paura di sbagliare le no-

stre battute o qualche pas-so di danza, ma per fortu-na è filato tutto liscio e i bambini che facevano da pubblico si sono divertiti e hanno applaudito con gio-ia! Alla fine della scenetta abbiamo proposto dei di-

vertentissimi giochi tipi-

ci di ogni nazione e poi ogni classe ha realizzato simpatiche mascotte con frutti e ortaggi, per rappre-sentare il motto della festa: “TUTTI UGUALI… TUTTI DIVERSI”. La festa si è conclusa con la premiazione di ogni classe attraverso la conse-gna di un coloratissimo segnalibro. Questa giornata è servita per sentirci ancora più uniti e per ricordarci che “accoglienza” significa ac-cettarsi l’un l’altro, rispet-tando le differenze che ci contraddistinguono.

BUON ANNO SCOLASTICO A TUTTI !!!!!

UNA GIORNATA INDIMENTICABILE: LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA

Sommario:

Festa Accoglienza 1

Progetto Cittadinan-

za

2

Riflessioni

sull’amicizia

3

Insieme per lo sport 4

Bergamo Scienza 4

La tragedia del

Vajont

6

Contributi speciali 7

Ottobre 2014

Numero 1

Redazione

Gli alunni delle classi

5^ A e 5^ B con le in-

segnanti Daniela Ca-

mozzi e Lucia Colleoni.

Istituto Scolastico Paritario “Suore Sacramentine” Bergamo

Studiando i Greci abbiamo incon-

trato una parola per noi nuova: De-

mocrazia. Sulle prime ci è sembra-

ta abbastanza astrusa, ma poi, ap-

profondendo l’argomento, abbiamo

capito che invece ha rappresentato

un grande passo avanti per l’uomo.

Ancora oggi essa è la forma di go-

verno diffusa in molti Paesi del

mondo, tra cui il nostro, ed è sino-

nimo di libertà ed uguaglianza.

Per aiutarci a capire meglio come

viene governata l’Italia e il compito

di assemblee quali il Parlamento ed

il Governo le insegnanti si sono in-

ventate un progetto per aiutarci a

comprendere come funzioni la no-

stra Repubblica Parlamentare ed in

particolare concetti che a volte

per noi bambini rimangono lontani

dalla realtà, come la divisione dei

poteri e l’approvazione di una leg-

ge.

Studiando l’antica civiltà greca,

abbiamo scoperto come la Demo-

crazia sia nata ad Atene più di

2000 anni fa. Anche se imperfetta,

in quanto alle assemblee non pote-

vano partecipare le donne e chi non

era nato nella polis, rappresentava

il primo tentativo di affidare la

sovranità al popolo.

Ancora oggi, anche se con le debite

modifiche, la democrazia è una

forma di governo diffusa in molti

Paesi del mondo.

Da queste premesse è nato il pro-

getto “La Repubblica delle Classi

Quinte”, volto a sperimentare con-

cretamente il lavoro svolto dal Par-

lamento e dal Governo.

Per approfondire il concetto di po-

tere legislativo, siamo partiti dalla

lettura di una storia che ci ha aiu-

tati a comprendere l’importanza

delle regole condivise ed interio-

rizzate da ciascuno.

Il bambino protagonista del rac-

conto, quando si trovava in situa-

zioni che gli richiedevano impegno

e fatica, soffiando faceva crollare

tutti i muri che aveva intorno. Ad

un certo punto però iniziò a sentir-

si in pericolo, finché una buona

vecchina gli rivelò il segreto: cia-

scuna deve costruirsi da sé i muri

che lo proteggano, in modo che essi

poi non possano crollare.

Da ciò abbiamo capito che solo se

le regole le “costruiamo” insieme e

le condividiamo, esse saranno real-

mente nostre e ci faranno sentire

protetti ed al sicuro.

Motivati da tutto ciò, siamo partiti

con il nostro esperimento di Demo-

crazia, preparandoci ad elaborare

le nostre regole di classe.

Per conoscere meglio il Parlamento,

abbiamo visitato il sito ufficiale,

dove c’è un’area riservata a noi

bambini.

Durante la prima fase del lavoro

vero e proprio, ci siamo divisi in

due gruppi: il Senato della Classe e

la Camera dei Ragazzi, che ricalca-

no i nomi delle due Camere del Par-

lamento Italiano.

Nel primo si sono riuniti quelli fra

noi che sono nati nei primi mesi

dell’anno e per questo si sentono

più grandi e più saggi, proprio come

accadeva anche nell’antica Roma.

Ebbene sì..nella nostra Repubblica

pochi mesi hanno fatto la differen-

za!

Non siamo andati ad occupare due

palazzi delle vicine via del centro,

ma siamo rimasti nella nostra aula,

disponendo i banchi in due grandi

gruppi. Ciascuna Camera ha elaborato delle

proposte di legge, vale a dire delle

regole da adottare nella nostra quo-

tidianità scolastica, che riguardano 8

settori: Biblioteca e Cultura, Mate-

rie Scolastiche, Ecologia e Ambien-

te, Igiene e Salute, Sicurezza, Rap-

porti con le altre classi, Sport e gio-

chi, Convivenza di classe.

Queste 8 aree coprono tutti gli a-

spetti della routine scolastica ed

hanno anche lo scopo di richiamare

idealmente 8 fra i principali Ministe-

ri del Governo.

Ad esempio il settore “Rapporti con

le altre classi” corrisponde al Mini-

stero degli Esteri e “Materie Scola-

stiche” fa riferimento al Ministero

dell’Istruzione.

Pagina 2

PROGETTO CITTADINANZA:

SPERIMENTIAMO LA

DEMOCRAZIA!

Nascono il Parlamento e il Governo di

classe

Durante le lezioni di italiano, l’insegnante Daniela ci ha proposto la lettura del capitolo XXI del libro “Il Piccolo Principe” in cui il protagoni-sta incontra la volpe e capisce cosa significhi “addomesticare” qualcuno: creare dei legami profondi che ren-dono l’altro unico al mondo!

Ecco alcune nostre riflessioni sul valore dell’Amicizia:

“Un vero amico dovrebbe essere leale e non fare mai promesse che poi non riesce a mantenere; dovreb-be saper ascoltare e approvare le

opinioni degli altri, essere gentile e non rimproverare ingiustamente i compagni di una cosa che non han-no fatto.”

“Io con la mia amica mi sento come se fossi il suo braccio perché siamo molto simili, infatti, ha il carattere quasi come il mio e gli stessi gusti. Secondo me la ricetta per mantene-re a lungo un’amicizia è di non gio-care tutti i giorni con la stessa perso-na perché quando si vede sempre quella persona, dopo si litiga.”

“Avere degli amici è importante per-ché, senza amici, in fondo al tuo cuore ti sentiresti vuoto.”

“Un vero amico deve avere molte

caratteristiche importanti: essere sincero e non lasciarti solo, non de-

ve offenderti ma mostrarsi generoso e condividere le tue idee. Inoltre non deve mai essere sarcastico, invidio-so o vanitoso.”

“Io sono come il Piccolo Principe perché anch’io ho addomesticato un’amica speciale. Lei è come la mia piccola volpe che mi capisce e mi colora la vita. Ecco gli ingredienti per mantenere a lungo un legame: un pizzico di verità, una manciata di bontà, un po’ di gentilezza, un sac-chetto d’amore e… si crea l’amicizia”

“L’amico è la chiave del tuo cuore.

Senza di lui non potresti vivere!”

I ragazzi di 5^A

Pagina 3

NON SI VEDE BENE CHE COL CUORE

I bambini di 5^A riflettono sul valore dell’Amicizia

All’interno delle due assemblee si è

pensato, discusso ed elaborato di-

verse proposte, dopodiché ciascuna

Camera ha visionato il documento

prodotto dall’altra.

Abbiamo così esaminato attentamen-

te le proposte dell’altra Camera, ap-

provandole, ma anche bocciandole ed

integrandole quando lo ritenevamo

opportuno.

Il dibattito è stato decisamente ac-

ceso e l’insegnante, in qualità di Pre-

sidente della Classe, talvolta hanno

dovuto richiamare all’ordine chi si

infervorava troppo ed alzava il tono

di voce.

Spesso i nostri piccoli tafferugli na-

scevano quando qualcuno fra noi non

riusciva a prendere la parola

all’interno della sua assemblea, Così

esasperata dal fatto di dover conti-

nuamente intervenire, la maestra ci

ha proposto di passarci una matita

come se fosse il testimone che sta-

biliva il turno di parola.

Ad esempio i responsabili del Mini-

stero degli Affari Esteri devono ge-

stire i rapporti con le altre classi

della scuola innanzitutto nominando

periodicamente un postino, ma anche

proponendo momenti di incontro con

le altre classi e favorendo la parteci-

pazione a giochi comuni nei momenti

liberi.

Quelli del Ministero Cultura e Biblio-

teca invece dovranno occuparsi della

Biblioteca di Classe, mantenendola in

ordine, monitorando i prestiti e se-

guendo la bacheca dove verranno

registrati commenti, suggerimenti di

letture ma anche di spettacoli o la-

boratori teatrali cui è possibile par-

tecipare nel tempo libero.

Questo progetto si sta rivelando

molto utile per aiutarci a vivere in

modo più partecipe la vita di classe e

ci stiamo divertendo un sacco a fare

i parlamentari ed ora i ministri!

A revisione ultimata, l’insegnante, in

qualità di Presidente della Repubbli-

ca di Classe ha approvato definitiva-

mente le proposte e ne è risultato

così un documento di sintesi delle

proposte di legge, La Gazzetta di

Classe, appeso all’ingresso di entram-

be le nostre aule.

Conclusa questa prima fase,

l’insegnante ci ha proposto il secondo

esperimento: la creazione di mini

Ministeri di Classe che seguano gli

8settori individuati, elaborando pro-

poste e nominando gli incaricati di

classe.

Lunedì 6 Ottobre dopo la ricreazione siamo scesi nel l ’aula magna dell’istituto, dovele insegnanti ci hanno detto che ci attendeva una sorpresa. Curiosi , ci domandavamo quale po-tesse essere e perché mai tutte le classi fossero state radunate proprio lì, notoriamente luogo di eventi molto speciali. I più osservatori fra di noi, dicevano di aver notato uno strano andirivieni nel cortile durante l’ora della ricreazione: sono stati visti passare furgoncini tar-gati Conad e persone in tenuta sporti-va mai avvistate prima a scuola. Appena entrati in aula magn, siamo rimasti a bocca aperta: pareva trasfor-mata in un set Disney da tutte le gi-gantografie di Topolino e di altri perso-naggi dei cartoni animati in tenuta sportiva, che erano state disposte lun-go le pareti e sul palco. Abbiamo preso posto ed intanto osser-vavamo curiosi il gruppetto di persone ai lati del palco, i quali a loro volta ci guardavano sorridendo. Chi mai potevano essere? Lo abbiamo scoperto dopo poco, quando una di loro, la presentatrice, è salita sul palco e ci ha annunciato che la classe 3^A si era classificata fra gli 8 vincitori del concorso “Conad: insie-me per lo sport”.

Nell’aula magna è risuonato un frago-roso applauso per i nostri piccoli com-pagni che si erano aggiudicati una vittoria così importante. La presentatrice ha poi fatto salire sul palco, nientemeno che alcuni giocatori della squadra Blu Basket di Treviglio, venuti appositamente per premiare i vincitori. Si trattava di Tomás Kyzlink (guardia), Tommaso Marino (playmaker) ed E-

manuele Rossi (centro), accompagnati dal loro allenatore Adriano Vertemati. Che emozione vedere dei giocatori così alti in carne ed ossa!!! Ciascuno di loro si è presentato, poi la conduttrice ci ha invitato a sottoporre loro le curiosità che avevamo e molti bambini delle varie classi sono interve-nuti, soprattutto gli appassionati di basket. Dopodiché l’evento è entrato nel vivo: i bambini di 3^A sono saliti sul palco ed

è stato proiettato l’elaborato con il qua-le hanno partecipato al concorso: si tratta di una presentazione in power point che illustra il valore dello sport come occasione di crescita ed aggre-gazione. I nostri compagni di terza sono stati proprio bravi! Un’emozionatissima Suor Catia ha espresso la sua soddi-sfazione per la vittoria, dopodiché i giocatori del Blu Basket Treviglio han-no consegnato i premi ai nostri compa-gni. Noi della platea eravamo a bocca a-perta, perché a ciascuno è stata con-segnata una bellissima sacca sportiva rossa! Dopo la premiazione, tutte le classi hanno potuto salutare i giocatori e posare con loro per una foto ricordo, oltre che ricevere una cartolina auto-grafata. È stato proprio un intenso, pomeriggio ricco di emozioni, che ci ha ricordato quale importante ruolo riveste lo sport nella nostra crescita. Non c’è dubbio che le classi che parte-cipano al concorso lanciato quest’anno da Conad, “Scrittori di classe”, si siano messe a lavorare alacremente!!!

Pagina 4

“INSIEME PER LO SPORT CONAD”

Grande festa per la classe 3^A, inserita dalla giuria fra gli 8 vincitori!!!!

I conduttori sono quasi sempre stu-denti delle scuole superiori che si rive-lano molto bravi nel condurre le attivi-tà. Quest’anno noi ragazzi di quinta ab-biamo partecipato al laboratorio di ro-botica, presso l’Istituto Paleocapa. Il conduttore, ci ha divisi in gruppi ed a ciascuno ha dato un computer ed un cavo da attaccare ad un robot che era fatto di costruzioni Lego Mindstorms NXT. Al computer dovevamo programmare i passi del robot in modo da fargli com-piere un percorso ben definito, supe-rando determinati ostacoli e raggiun-

Da diversi anni la nostra scuola parte-cipa alle iniziative proposte dalla ras-segna di “BergamoScienza”: ogni an-no le proposte sono sempre più ricche ed interessanti e vedono la collabora-zione di diverse realtà del territorio, che dialogano attorno ad un tema co-mune. Lo scopo è quello di parlare di scienza a tutti, attraverso laboratori, spettacoli teatrali, film e persino divertenti cene a tema! Per questo ogni anno le nostre classi si prenotano ad un laboratorio, per sperimentare la scienza e la matemati-ca giocando.

gendo una meta prestabilita. Era fondamentale perciò regolare la velocità e la potenza in modo che il robot affrontasse la curva nel modo corretto, senza ribaltarsi o andare a sbattere contro le pareti. La velocità doveva essere regolata su una scala da 1 a 100 ed era importan-te anche non impostare un livello di potenza troppo elevato altrimenti esso girava su se stesso e sbandava. Appena completato un percorso, si passava ad uno più complesso; quasi tutti siamo riusciti a svolgere il primo, mentre il secondo era complicatissimo! Nella quasi totalità siamo rimasti molto

BergamoScienza 2014 – XII EDIZIONE

COME SPERIMENTARE LA SCIENZA… DIVERTENDOSI UN MONDO!

soddisfatti del laboratorio: inutile dire che programmare e dirigere quei robot è stato un vero spasso! Talvolta essi facevano anche dei movimenti ina-spettati a causa di alcune imprecisioni nella programmazio-ne, ma ciò si rivelano un imprevisto comun-que divertente! Tornati a scuola, ci siamo confrontati ed è emerso che molti di noi avrebbero voluto che il laboratorio du-rasse più a lungo, mentre avrebbero ridotto la parte intro-duttiva dove si sono esaminate le differenze fra un robot ed un oggetto normale. Eh sì…noi amiamo l’azione, non le chiacchiere! Confrontandoci, ci è venuta la curiosità di sapere come siano andati i laborato-ri cui hanno partecipato le altre classi della scuola, così ci siamo calati nelle vesti di giornalisti ficcanaso. Siamo andati nelle classi 2^, 3^ e 4^ ed abbiamo chiesto, oltre ai dettagli sul laboratorio frequentato, anche quanti lo hanno apprezzato o meno e chi fra loro ha partecipato con la pro-pria famiglia ad altre iniziative di Ber-gamoScienza. Ecco una breve sintesi dei risultati della nostra inchiesta:

La classe seconda ha partecipato al laboratorio “La scienza in casa” presso l’Istituto Vitto-rio Emanuele II. Hanno sperimentato giochi sul magneti-smo, la creazione dell’elettricità, l’ago calamitato, la forza di gravità e la termo-coppia,. Lo scopo delle attivi-tà era esplorare quelle piccole ma geniali applicazioni scientifiche presenti nelle nostre case che ci permettono di agire in sicurez-za. L’esperienza preferita, apprezzata dalla maggior parte degli alunni, è sta-ta la creazione del fulmine, mentre l’esperimento con la bussola ha riscos-so meno successo. 8 bambini su 25 hanno frequentato con le loro famiglie altri laboratori della rassegna.

Gli alunni delle classi terze hanno partecipato a ben due laboratori di BergamoScienza, uno sulla matemati-ca e l’altro legato alla storia. Entrambi sono piaciuti, anche se i

maggiori entusia-smi si sono regi-strati per il labora-torio storico. Il laboratorio ma-tematico si intito-lava “Numeri di magia e magia dei numeri” e si svolgeva presso la Sala Manzù di via Camozzi. I nostri compagni

hanno scoperto che la matematica nasconde aspetti ludici e divertenti, a volte un po’ misteriosi…magici appun-to! Il laboratorio storico si è svolto invece al Museo Di Scienza Naturali E. Caffi, situato in Città Alta. I bambini di terza hanno potuto calarsi nelle vesti sia dell’ archeologo che del paleontologo, perché hanno effettuato una simula-zione di scavo, recuperando dei finti fossili che poi hanno identificato con l’ausilio di pannelli informativi esposti alle pareti della sala. Hanno anche potuto vedere il famoso cervo fossile di 700.000 anni fa, con-servato al museo. Alcuni bambini avrebbero voluto che il laboratorio durasse più della canonica ora e mezzo e poter rimanere più tem-po anche per ammirare i reperti espo-

sti. Nelle classi terze, 8 bambini hanno parteci-pato anche ad altri laboratori od eventi della rassegna di Ber-gamoScienza.

Anche le classi quarte hanno partecipato al laboratorio “Numeri di magia e magia dei nu-meri” ed esso è piaciu-

to a tutti, anche se le attività sulle pri-me sono sembrate loro un po’ compli-cate. Ad alcuni sono piaciute di più le attività legate alla geometria, ad altri i giochi con le carte. Molto successo ha riscos-so il triangolo di Curry e la lettura delle mente. Alcuni bambini, che avevano capito subito il tranello sotteso a questo gio-co, hanno detto di essersi un po’ an-noiati, perché la soluzione per loro non è stata una sorpresa.

Traendo le conclusioni, Bergamo-Scienza è un’opportunità straordinaria per la nostra città, perché riesce a far interagire fra loro molte realtà del terri-torio che partecipano mettendo le loro specificità al servizio di tutti, con un occhio attento a noi bambini, per i qua-li vengono pensate moltissime attività speciali. Tuttavia, una nota dolente c’è…come è possibile evincere dal grafico 2. Nel-la nostra scuola sono purtroppo pochi i bambini che hanno partecipato ad altri eventi della rassegna con la propria famiglia e questo è un peccato, perché le opportunità offerte sono state dav-vero tantissime!

Quindi non ci resta che dire… APPROFITTIAMONE DI PIÙ IL PROSSIMO ANNO!

E… W BergamoScienza!!!!!!

[GRAFICO 1]- Quasi la totalità degli alunni, che ha partecipato a BergamoScienza, ha apprezzato completamente le attività proposte durante i laboratori. Solamente in tre afferma-no di non aver gradito uno dei giochi presen-tati.

[GRAFICO 2]- 20 alunni su 158 hanno parte-cipato a BergamoScienza anche con la fami-glia.

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L’anno scorso, in classe quarta, siamo andati in gita alle miniere di Schilpario. La mattina però abbiamo visitato la latteria di Vilminore di Scalve ed il mu-seo etnografico della comunità. Una guida del posto ci ha condotto nella sala della biblioteca dove è stato proiettato una documentario sul crollo della diga del Gleno, avvenuto nel 1923. Questa storia, che molti di noi sentivano per la prima volta, ci ha molto colpiti: le dighe per noi significavano solo le pagine del sussidiario relative ai laghi artificiali, non pensavamo potes-sero anche diventare strumento di morte per moltissime persone. La nostra insegnante Lucia ci ha promesso che in quinta avremmo approfondito l’argomento, anche in relazione allo studio della nostra regio-ne. All’inizio di ottobre, ci ha chiesto se ci ricordassimo di quell’evento, perché stavamo per parlare di un’altra diga divenuta tristemente famosa nella sto-ria d’Italia. Ci ha spiegato, che lo studio delle re-gioni d’Italia, non può prescindere dall’approfondire anche eventi impor-tanti avvenuti lontano dal nostro terri-torio, ma che hanno segnato la storia del nostro Paese, del quale ci stiamo preparando a diventare cittadini adulti. Appartenere ad una nazione, significa anche questo: conoscere e ricordare anche le grandi tragedie che si sono verificate, spesso a causa di compor-tamenti sconsiderati dell’uomo. Con queste motivazioni, abbiamo in-trapreso una ricerca sulla tragedia della diga del Vajont, di cui il 9 Ottobre è stato il 51° anniversario. Questo lavoro ha suscitato in noi molte emozioni, tra cui la tristezza, ma an-che lo sdegno e ci ha fatto molto riflet-tere sul modo in cui l’uomo sfrutta l’ambiente. Mentre ciascuno di noi portava avanti in autonomia una ricerca sull’argomento, a scuola abbiamo visto insieme delle foto scattate nella valle del Vajont, dove si vede l’imponente diga ancora intatta.

Quello che ci ha colpito si più, è stata la lunga fila di fazzolettini colorati ap-pesi lungo la staccionata, recanti i no-mi di tutti i bambini morti nella trage-dia. Spaventoso è stato anche vedere sul monte Toc il piano di scivolamento della frana, che giace in quello che un tempo era il bacino artificiale, ora vuo-to.

Sentendo il racconto dell’insegnante abbiamo provato ad immaginarci la paura con cui convivevano gli abitanti della valle, che continuavano a sentirsi da-re risposte tranquillizzanti, nelle quali però credevano poco. Abbiamo visto alcuni dei reperti conservati nel Muse-o Monumentale di Forto-gna, costruito in memoria delle vittime del Vajont. Tra i reperti, ci siamo sof-fermati sulla foto del qua-

derno di scuola di una bambina, sgual-cito e macchiato di fango, dove però è ancora possibile leggere i componi-menti che aveva scritto. Impressionante anche il relitto di un’automobile tutta accartocciata, re-cuperato dal letto del fiume Piave. Quante volte ab-biamo ripetuto il nome di questo fiume studiando la lezione di geogra-fia lo scorso an-no? Ora è diventato per noi qualcosa di diverso: non più una semplice striscia azzurra sulla carta, un nome da ripetere assieme agli “altri fiumi che non sono affluenti del Po”, ma un fiume teatro di una grande tragedia. Abbiamo visto anche un rendering, cioè un video di animazione digitale, sulla gigantesca onda che la frana ha provocato e ci ha colpito molto anche il rumore del grande spostamento d’aria, che nel video è stato riprodotto. L’insegnante ci ha mostrato anche un altro documento: il video di un testimo-ne, un signore che all’epoca era un giovane professore e si è salvato per un caso fortuito.

Dalle sue parole abbiamo appreso anche che quell’onda gigantesca, che avanzava attraverso la valle illuminata dalla luna piena, era anche qualcosa di immensamente spettacolare, che lasciava incantati.

Conducendo la nostra ricerca, abbia-mo capito che si è trattato di una tra-gedia che avrebbe potuto essere evi-tata. Nella nostra ingenuità di bambini, ci siamo chiesti come mai il progetto non fosse stato fermato alle prime avvisa-glie di frana o quantomeno abbassato il livello del bacino artificiale. Ma soprattutto, ci è parso insensato che una diga, seppur un prodigio dell’ingegneria com’è appunto quella del Vajont, sia stata costruita a ridosso di un monte chiamato Toc, che in dia-letto friulano significa “guasto”,”sfatto”. In sintesi, questo lavoro ci ha aiutato a capire, o perlomeno intuire, diversi aspetti importanti relativi al modo in cui l’uomo sfrutta il territorio. Il nostro pensiero è corso più volte alle 2000 vittime di questa tragedia, che avrebbe davvero potuto essere evita-ta. Attendiamo ora un altro anniversario, il 21 dicembre, per approfondire la tra-

gedia del crollo della diga del Gle-no, avvenuto que-sta volta nel no-stro territorio.

ALCUNE RI-

FLESSIONI:

“Durante il lavoro mi domandavo: Quali persone

hanno potuto essere così crudeli da non pensare al destino degli abitanti della valle?” “Questa tragedia era evitabile: sono morti tutti per la stupidità dell’uomo” “Per fortuna la diga non è crollata, altrimenti il disastro sarebbe stato im-mane. Mi sono sentita molto triste quando ho scoperto ciò che è accadu-to” I ragazzi di 5^B

9 OTTOBRE 1963: LA 5°B RICORDA LA TRAGEDIA DEL VAJONT.

Lunedì 13 ottobre 2014, ho cambiato scuola e sono arriva-ta proprio qui, all’Istituto Suore Sa-cramentine.

Ero felice, perchè sapevo che questa scuola è molto bella, ma anche un po' triste, perchè dovevo lasciare tutti i miei compagni dell'altra scuola. Quella mattina ero agitata, mi chiedevo se sarei riuscita a

conciliare tutti i miei impegni: la scuola, il nuoto e il teatro, la mia passione. Alla mia vecchia scuola, du-rante la lezione, non si capiva niente, perchè nessuno stava in silenzio, mentre qui è il con-trario: io amo lavorare tranquil-la! Prima, nella vecchia scuola si andava a mensa solo il lunedì, il mercoledì e il sabato si an-dava a scuola, mentre ora va-do a mensa tutti i giorni e il sa-bato sono a casa!!! Anche il metodo di studio è cambiato : prima sottolineavo pagine intere, mentre ora solo

le cose principali. Qualche volta vado in crisi perchè penso di non farcela, ma poi vedo che ce la faccio. Devo proprio dire che questa scuola mi piace molto!

Agnese D'Alessio

modo in cui ci si stacca dalla pista.

Tutti e otto si concludono nello stes-

so modo, ovvero atterrando su un

solo piede sul filo esterno sul retro

del pattino.

I salti sono: SEMPLICE, TOE-LOOP,

SALCHOW, RITTBERGER, FLIP,

LUTZ, AXEL e THOREN.

Il pattinaggio è uno sport completo

per tutti questi motivi:

“dentro” c’è la danza,

l’allungamento dei muscoli e la

precisione nello stare dritti.

Provate ad indossare un paio

di pattini: all’inizio vi apparirà

strano, ma poi andando avanti

vi abituerete.

Lentamente i pensieri brutti

svaniranno e vi sembrerà di

volare!!!!

Per me imparare a pattinare è

Il pattinaggio artistico a rotelle è

uno sport individuale, di coppia, di

quartetti, di piccoli o di grandi grup-

pi.

Tecnicamente è molto simile al patti-

naggio sul ghiaccio: per le figure, i

cambio piede e tutte le preparazioni

dei salti.

I salti del pattinaggio sono degli ele-

menti molto importan-

ti di questo sport per-

ché in molti video mu-

sicali,

scenografie e balletti

vengono inseriti per

emozionare gli spetta-

tori.

I principali salti sono

8.

Le differenze tra di

essi consistono nel

stata una fortuna: fin da piccola ho

provato molti sport ma nessuno mi ha

mai “soddisfatto” così tanto.

Il pattinaggio praticato volentieri ti

riempie il cuore di GIOIA.

Giorgia Gandolfi

Il cambio di scuola

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Il programma di Scienze di questi primi mesi di scuola ci ha portati alla scoper-ta di un mondo straordinario: l’Astronomia. E’ una materia molto affascinante per-ché ci aiuta a capire l’origine dell’Universo, la formazione delle stel-le, delle galassie e del nostro Sistema Solare. L’Universo è la cosa più meravigliosa, misteriosa e intrigante che esista!!!! Attraverso una ricerca sugli otto pia-neti del Sistema Solare, abbiamo imparato che ognuno di essi ha delle interessanti caratteristiche. Il primo è MERCURIO, il più piccolo con molti crateri perché è “indifeso” contro gli attacchi degli asteroidi. VENERE prende il nome dalla déa greca della bellezza, ma non è o-spitale perché è caldissima (raggiunge i 490°!). TERRA è il nostro pianeta, l’unico con acqua e ossigeno che permettono la vita degli esseri viventi. MARTE è il “pianeta rosso” sul quale forse un giorno potrà nascere la vita. GIOVE è il più grande di tutti e ha un “occhio”, un vortice gigante che po-trebbe inghiottire cinque Terre contem-poraneamente in un sol boccone!!

SATURNO è famoso per i suoi carat-teristici anelli, formati da ghiaccio, roc-ce e polveri. URANO è inclinato di ben 98° rispetto al Sole. Infine c’è NETTUNO, il pianeta più freddo del Sistema Solare, di colore blu per la presenza di un gas chiamato metano. Vi chiederete: che fine ha fatto Pluto-ne? Dovete sapere che dal 2006 non è più considerato un pianeta perché è di dimensioni troppo ridotte. E cosa dire del nostro satellite: la Luna? Siamo abituati a osservarla nel cielo, senza renderci conto di quanto sia eccezionale! La Luna mostra sempre la stessa fac-cia, dando l’impressione di essere fer-ma. In realtà gira esattamente nello stesso

tempo che impie-ga a orbitare attor-no alla Terra. Gli astronauti po-sarono piede sulla Luna per la prima volta nel 1969. Dopo essere atter-

rati con un modulo lunare ed aver in-dossato apposite tute spaziali, hanno camminato sulla superficie del satelli-te. La tuta che li proteggeva forniva loro aria da respirare e li manteneva in vita, non essendoci l’atmosfera! Sebbene sia priva di risorse preziose,

gli scienziati vorreb-bero trasformare la Luna in un osserva-torio permanente: sarebbe il primo passo per l’eventuale esplora-zione del resto del Sistema Solare

IDEE PER...

LAVORETTI SPAZIALI:

Modellini di pianeti Per fare i pianeti avvolgi nella pasta di sale palline di giornale di dimensioni diverse. Per il Sole ricopri una pallina di giornale di pasta di sale gialla, poi inizia a realizzare ogni pianeta: la Ter-ra, piccola e di colori blu e bianco, Marte va dipinto di rosso, il gigante Giove di arancione e così via. Per lo Spazio usa un cartoncino blu su cui disegnerai le stelle facendo puntini bianchi con un correttore.

Il palloncino dell’Universo Su un grande palloncino blu, dipingi in

bianco delle Galassie, fai asciugare il

colore. Quindi gonfia il palloncino, ve-

drai le Galassie allontanarsi a poco a

poco, come accadde nell’Universo.

Giulia Fumagalli e Luca Signorelli

cate di assaggiare tutto ciò che vi vie-ne offerto. Ricordate che la scuola è impegnativa e vi servono molte ener-gie!!!

Amicizia Siate gentili nei modi e non esclu-dete nessuno dal gioco, così avrete tanti amici e non vi sentirete mai soli.

Diamo a tutti i compagni della scuola primaria alcuni buoni consigli per parti-re con il piede giusto in questo nuovo anno scolastico e arrivare ad essere... studenti modello!!!

Sonno

Andate a dormire presto la sera: il giorno dopo sarete freschi e riposati per seguire le lezioni!

Alimentazione

Iniziate la giornata con una sana e abbondante colazione e a pranzo cer-

Lezioni

Prestate attenzione alle spiegazioni e, se dovete intervenire, alzate sempre la mano altrimenti si crea una gran con-fusione!!!!

Bagni

Ricordate di lasciare sempre il bagno come l’avete trovato, chiudete bene i rubinetti dell’acqua e non bagnate il pavimento perché si rischia di scivolare!

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CONSIGLI PER LA SCUOLA

L’UNIVERSO E I SUOI SEGRETI

Compiti Cercate di svol-gere i compiti in modo ordinato e, se avete un fratellino, sorel-lina, cugino o cugina che ha bisogno di aiuto … AIUTATELO!!

Ricreazione Fate giochi tranquilli e non accusate gli altri ingiustamente! Quando le ma-estre vi rimproverano, riflettete su quello che avete fatto!

Testi Per rendere il testo più ricco e interes-sante, potete inserire delle similitudini o paragoni. Nel weekend fatelo in brutta: è la cosa più importante, così la mamma ve lo può correggere.

Studio Per lo studio dei bambini di 3^ e 4^° consigliamo di dividere il paragrafo in pezzetti. Poi leggerne uno e ripeterlo, poi l’altro e ripeterlo e così via… :)

Primo anno Ai bimbi di prima elementare consi-gliamo di ripassare nel weekend le informazioni imparate durante la setti-mana, così il lunedì quando la mae-stra vi chiederà qualcosa, sarete prontissimi a rispondere!!! SPERIAMO CHE QUESTI CONSIGLI VI SIANO D’AIUTO!!

Flaminia Ferri, Giulia Cavagna e Federica Galizzi

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Il nuoto è uno sport bellissimo, tra

i più completi, ed è praticato a tut-

te le età.

Si può partecipare ai corsi dove si

insegnano i quattro diversi stili

che sono: delfino, dor-

so, rana e stile libero.

Ognuno ha dei movi-

menti specifici.

Esiste anche il mondo

del nuoto agonistico,

dove fai parte di una

squadra che partecipa

ad un campionato.

Ci sono vari tipi di cam-

pionati, ad esempio il

C.S.I. che comincia ad

ottobre e termina a giu-

gno, più o meno come il

calendario scolastico.

Le gare vengono svolte una volta

al mese a parte quando ci sono le

regionali o le nazionali.

Gli atleti si preparano facendo 2 o

3 allenamenti alla settimana.

Per essere un buon atleta bisogna

avere uno stile di vita sano e cor-

retto, partendo da un' alimentazio-

ne giusta ed equilibrata.

Il nuoto, oltre ad essere bello co-

me sport, è anche divertente per-

ché la compagnia dei tuoi amici e

avversari in gara rende l'attesa del

tuo turno più piacevole.

Io parlo con cognizione di causa,

perché pratico nuoto a livello ago-

nistico ormai da due anni!

Domenica 19

ottobre c’è stata

la prima gara di

riapertura del

C.S.I. che si è

svolta alla pisci-

na di Dalmine.

Eravamo in tutto

11 squadre, tutte

di paesi comple-

tamente diversi.

Prima di comin-

ciare le gare, do-

po un intenso

riscaldamento,

abbiamo cantato l’inno d’Italia ed

hanno presentato tutti i bambini.

Le gare erano: 50 metri a stile libe-

ro, 50 metri a dorso e poi la staffet-

ta che consisteva nel fare due va-

sche ciascuno, a stile libero.

I bambini che partecipavano a que-

sta staffetta a squadre erano in tut-

to 4.

La gara è cominciata alle 13.30 ed

è finita alle 18.00, comprese le pre-

miazioni.

NUOTARE - SOGNARE - IMPARARE

La mia squadra che si chiama

SWIMMERS CLUB BERGA-

MO ha vinto una medaglia, per-

ché un nostro compagno è arri-

vato quinto nella gara di stile

libero.

È stata una gara molto bella,

perché tutti i bambini si sono

divertiti come dei matti.

Lo devo ammettere: è stato mol-

to emozionante anche per

me!!!!!

In conclusione, posso dire che il

nuoto è davvero uno sport com-

pleto ed aiuta a crescere sani e

forti.

Caterina Fantoni