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Un viaggio attraverso i continenti alla scoperta delle fiabe più belle …

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Un viaggio Un viaggio attraverso i attraverso i continenticontinenti

alla scoperta delle alla scoperta delle fiabe più belle …fiabe più belle …

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Ognuno di noi, nel viaggio della vita, si trasforma nel confrontoOgnuno di noi, nel viaggio della vita, si trasforma nel confronto con con l’altro, in un continuo divenire del proprio essere.l’altro, in un continuo divenire del proprio essere.

La fiaba, per i bambini, è La fiaba, per i bambini, è un’occasione, un modo divertente un’occasione, un modo divertente ed emozionante per confrontarsi ed emozionante per confrontarsi con realtà diverse dalla propria, che con realtà diverse dalla propria, che vivono, si riproducono e si vivono, si riproducono e si raccontano attraverso la fantasia, la raccontano attraverso la fantasia, la creatività, la magia delle parole e creatività, la magia delle parole e delle immagini.delle immagini.

Entrare con la mente e con il “cuore” nel mondo delle fiabe apre a Entrare con la mente e con il “cuore” nel mondo delle fiabe apre a nuovi incontri, che invitano alla scoperta dell’altro, al riconoscimento nuovi incontri, che invitano alla scoperta dell’altro, al riconoscimento della ricchezza delle altrui culture, alla consapevolezza delle della ricchezza delle altrui culture, alla consapevolezza delle profonde somiglianze che legano tutti i popoli della Terra, chiamando profonde somiglianze che legano tutti i popoli della Terra, chiamando ognuno all’accoglienza e al rispetto.ognuno all’accoglienza e al rispetto.

Rita CattaneoRita Cattaneo

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Nella nostra classe ci sono bambini originari di paesi Nella nostra classe ci sono bambini originari di paesi di tre differenti continenti della terra …di tre differenti continenti della terra …

… … un modo divertente per conoscere questi paesi è quello un modo divertente per conoscere questi paesi è quello di entrare nelle loro fiabe: potremo di entrare nelle loro fiabe: potremo viaggiare viaggiare sulle ali della sulle ali della fantasia in ambienti e luoghi diversi e trovarci nella vita di fantasia in ambienti e luoghi diversi e trovarci nella vita di villaggi lontani, attraverso la parola scritta e narrata …villaggi lontani, attraverso la parola scritta e narrata …

EUROPA:EUROPA: Albania, Italia Albania, Italia

AFRICA: AFRICA: Marocco Marocco

ASIA:ASIA: India India

Ci presentiamoCi presentiamo

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Albania

Marocco

India

Italia

Le fiabe

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Scheda - flash

La bandiera

Notizie

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SUPERFICIE: SUPERFICIE: 28.748 kmq

CAPITALE: CAPITALE: Tirana

LINGUA: LINGUA: albanese

RELIGIONE: RELIGIONE: islamica

ortodossa

cattolica

MONETA: MONETA: lek albanese

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La bandiera dell’Albania La bandiera dell’Albania ha il fondo rosso: al centro ha il fondo rosso: al centro campeggia un’aquila nera campeggia un’aquila nera a due teste che richiama a due teste che richiama l’eroe Skanderberg che l’eroe Skanderberg che lottò contro i Turchi che lottò contro i Turchi che avevano invaso la sua avevano invaso la sua terra. L’aquila a due teste terra. L’aquila a due teste era anche il simbolo era anche il simbolo dell’Impero Bizantino.dell’Impero Bizantino.

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Insieme al nostro compagno di origine albanese abbiamo ricercato Insieme al nostro compagno di origine albanese abbiamo ricercato notizie sulla sua terra e abbiamo elaborato il seguente testo.notizie sulla sua terra e abbiamo elaborato il seguente testo.

INTRODUZIONEINTRODUZIONEL’Albania è uno stato dell’Europa sud–orientale e si trova nella parte occidentale della penisola Balcanica. È 10 volte più piccola dell’Italia: confina a nord con la Serbia e il Montenegro, a est con la Macedonia e a sud-est con la Grecia. La capitale dell’Albania è Tirana; altre città importanti sono: Durazzo, Elbasan, Scutari, Valona. IL TERRITORIOIL TERRITORIO

Il territorio dell’Albania è prevalentemente montuoso e comprende diverse cime che superano i 2500 metri. I rilievi comprendono le Alpi Albanesi, che corrispondono alle propaggini meridionali delle Alpi Dinariche, il massiccio del Korab e quello del Tomorit. Le uniche zone pianeggianti si trovano sulla fascia costiera che si estende dalla città di Valona (a sud) fino al confine settentrionale.

Tirana

Alpi Albanesi

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IL CLIMAIL CLIMAL’Albania ha un clima tipicamente mediterraneo sulle regioni costiere, con inverni miti e umidi ed estati calde e secche. All’interno il clima è di tipo continentale con forti escursioni termiche stagionali.

LA FLORA E LA FAUNALA FLORA E LA FAUNALa vegetazione, lungo la costa, è formata da specie tipiche della flora mediterranea: ulivi e agrumi. Il territorio interno è invece occupato da foreste di latifoglie: querce e carpini che, a quote più elevate, lasciano posto a faggi e conifere. La fauna selvatica che popola le regioni interne è costituita prevalentemente dall’aquila, dal lupo e dal cinghiale.

aquila reale

foglie di carpino

lupo

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ATTIVITA’ DELL’UOMOATTIVITA’ DELL’UOMOImportante è l’agricoltura: il frumento, il mais, la segale e l’orzo sono i cereali più coltivati. Larga diffusione hanno le colture della vite, dell’ulivo e degli agrumi. Molto diffuso è l’allevamento di ovini. L’industria tessile, alimentare e chimica sono ancora in via di sviluppo.

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Scheda - flash

La bandiera

Notizie

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SUPERFICIE: SUPERFICIE: 3.287.263 kmq

CAPITALE: CAPITALE: Nuova Delhi

LINGUA: LINGUA: hindi

RELIGIONE: RELIGIONE: induista

islamica

cristiana

sikh

MONETA: MONETA: rupia indiana

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La bandiera dell’India deriva La bandiera dell’India deriva da quella del partito che da quella del partito che aveva portato il paese aveva portato il paese all’indipendenza: l’arancione all’indipendenza: l’arancione indica il sacrificio, il bianco la indica il sacrificio, il bianco la verità, il verde la lealtà. La verità, il verde la lealtà. La ruota al centro è una ruota al centro è una “chakra”, la ruota Buddista.“chakra”, la ruota Buddista.

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Il nostro compagno di origine indiana è molto orgoglioso della sua terra, di Il nostro compagno di origine indiana è molto orgoglioso della sua terra, di cui conosce tante cose: insieme ad alcuni di noi ha scritto questo testo sul cui conosce tante cose: insieme ad alcuni di noi ha scritto questo testo sul suo misterioso e colorato paese.suo misterioso e colorato paese.

INTRODUZIONEINTRODUZIONEL’India si trova in Asia, è 10 volte più grande dell’Italia. Confina con la Cina, il Pakistan e il Bangladhesh. La capitale è Nuova Delhi che è stata costruita dagli Inglesi tra il 1912 e il 1931. Altre città importanti sono: Bombay, Calcutta e la Città Blu.

IL TERRITORIOIL TERRITORIOIl territorio dell’India è composto da tre parti: una zona montuosa a nord che incornicia il paese, una grande pianura alluvionale e un vasto altopiano che si protende nell’Oceano Indiano. Il fiume più importante è il Gange (2700 km).

La Città Blu

Il Gange

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IL CLIMAIL CLIMAA causa della superficie molto estesa, ci sono tanti tipi di clima che vanno da quello monsonico a sud, a quello temperato a nord. Il clima monsonico è caratterizzato, nel periodo tra giugno e luglio, da piogge molto forti che possono causare inondazioni disastrose. Le temperature scendono raramente sotto i 20 gradi.

LA FLORA E LA FAUNALA FLORA E LA FAUNALa pianura del Gange ospita una rigogliosa vegetazione con tante specie di piante, soprattutto mangrovie e sal. Sulle cime himalaiane si trovano poche piante che resistono al freddo, sulle pendici vivono conifere, querce e magnolie. Nelle zone costiere c’è la foresta pluviale, con sempreverdi, bambù e alberi d’alto fusto (teak e sandalo). In alcune zone paludose si è sviluppata la giungla, fitta e impenetrabile. Alberi da frutto tipici sono: mango, papita, gianum, lici, amrud (di cui sono ghiotti i pappagalli). In India ci sono molte varietà di animali: felini (tigre, leone, leopardo delle nevi, pantera, ghepardo), elefanti, rinoceronti, scimmie, serpenti, coccodrilli, pappagalli.

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ATTIVITA’ DELL’UOMOATTIVITA’ DELL’UOMOL’agricoltura è ancora alla base dell’economia del paese: si coltiva soprattutto il riso, che è uno dei principali alimenti in uso in India, ma anche il frumento, la canna da zucchero, il cotone, la iuta e il tè. L’allevamento è diffuso ovunque e riguarda soprattutto i bovini da latte, non da carne perché la religione induista considera l’animale sacro e non può mangiarlo. Diffuso è anche l’allevamento dei bachi per la produzione della seta. L’industria è in via di sviluppo.

La bachicoltura

Il cotone

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Scheda - flash

La bandiera

Notizie

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SUPERFICIE: SUPERFICIE: 301.338 kmq

CAPITALE: CAPITALE: Roma

LINGUA: LINGUA: italiano

RELIGIONE: RELIGIONE: cattolica

MONETA: MONETA: euro

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Il tricolore italiano fu usato per la Il tricolore italiano fu usato per la prima volta nel 1797 a Reggio prima volta nel 1797 a Reggio Emilia. La scelta dei colori è legata Emilia. La scelta dei colori è legata allo stemma della Legione allo stemma della Legione Lombarda: il bianco e il rosso erano Lombarda: il bianco e il rosso erano i colori di Milano, il verde il colore i colori di Milano, il verde il colore della Guardia Civica della città. Nel della Guardia Civica della città. Nel 1848 Carlo Alberto di Savoia adotta 1848 Carlo Alberto di Savoia adotta il tricolore con lo stemma sabaudo il tricolore con lo stemma sabaudo al centro, che diventerà la bandiera al centro, che diventerà la bandiera del Regno d’Italia nel 1861. Lo del Regno d’Italia nel 1861. Lo stemma sabaudo scomparirà alla stemma sabaudo scomparirà alla nascita della Repubblica Italiana. nascita della Repubblica Italiana.

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Alcuni compagni hanno raccolto notizie sul paese dove la maggior parte di Alcuni compagni hanno raccolto notizie sul paese dove la maggior parte di noi è nato e dove tutti noi viviamo …noi è nato e dove tutti noi viviamo …

INTRODUZIONEINTRODUZIONEL’Italia si trova nella parte meridionale dell’Europa e ha una forma molto particolare: assomiglia a uno stivale. È una penisola che si protende nel Mar Mediterraneo, lunga 1185 Km e larga 585 Km. Ha due grandi isole: la Sicilia e la Sardegna.

IL TERRITORIOIL TERRITORIOIl territorio italiano è molto vario: l’Italia è incorniciata a nord dalla catena delle Alpi, dove si trova la cima più alta d’Europa (Monte Bianco) e attraversata per tutta la sua lunghezza dagli Appennini. Le colline costituiscono circa il 40% del territorio, le pianure circa il 25%. La più vasta è la Pianura Padana al nord ed è percorsa dal fiume più lungo d’Italia, il Po. Sul territorio italiano sono presenti molti laghi (di origine glaciale: Garda, Maggiore, Como ) e fiumi, concentrati soprattutto al nord.

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IL CLIMAIL CLIMAL’Italia si trova nelle zona temperata della Terra. Inoltre trovandosi nel mezzo del mediterraneo, gode di un clima mite: il mare infatti accumula il calore del sole e lo restituisce via via alla terraferma. In generale si può dire che l’Italia ha un clima mite di tipo mediterraneo. La grande varietà del territorio italiano determina però condizioni climatiche diverse: nelle zone alpine, a causa dell’altitudine, il clima è rigido d’inverno e fresco d’estate, nella pianura Padana invece, la lontananza dal mare determina un clima continentale, con inverni freddi ed estati afose.

LA FLORA E LA FAUNALA FLORA E LA FAUNALa vegetazione e le specie animali che vivono in Italia sono legate alle caratteristiche del territorio e al clima. Si distinguono:

- il paesaggio alpino con boschi di latifoglie (castagni, querce, faggi) fino ad un’altitudine di 1200 m, boschi di aghifoglie (pini, abeti, larici) fino ai 2000 m e bassi cespugli, rododendri, muschi oltre i 2000 m. Animali tipici sono: camosci, stambecchi, marmotte, falchi, aquile reali.

- il paesaggio padano (della Pianura Padana) caratterizzato da boschi di faggi, olmi, pioppi, ontani, robinie ridotti però a poche zone e da aree arbustive con erica e brugo, abitati da animali selvatici: scoiattoli, lepri, fagiani, uccelli di vario tipo.

- il paesaggio mediterraneo, lungo le coste, caratterizzato dalla macchia mediterranea (pino marittimo, ulivo, quercia da sughero, mirto, ginestra). Animali tipici sono il riccio, l’istrice, il coniglio selvatico, il cinghiale che si incontrano con una certa frequenza solo nelle aree protette.

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ATTIVITA’ DELL’UOMOATTIVITA’ DELL’UOMOL’economia italiana si base soprattutto sulle attività industriali, concentrate maggiormente al nord: industrie siderurgiche, meccaniche, chimiche, tessili ed alimentari. Anche l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e l’artigianato hanno un buon sviluppo. Importante è il turismo favorito dalla bellezza del paesaggio, dal clima mite, dall’arte.

natura

arte

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Scheda - flashScheda - flash

La La bandierabandiera

Notizie Notizie

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SUPERFICIE: SUPERFICIE: 485.730 kmq

CAPITALE: CAPITALE: Rabat

LINGUA: LINGUA: arabo

RELIGIONE: RELIGIONE: islamica

MONETA: MONETA: dirham marocchino

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La bandiera del Marocco risale al XVI secolo: il La bandiera del Marocco risale al XVI secolo: il rosso è il colore dei re marocchini e indica il rosso è il colore dei re marocchini e indica il legame con Maometto. La stella verde è il simbolo legame con Maometto. La stella verde è il simbolo del sigillo di Salomone e fu aggiunta nel 1915.del sigillo di Salomone e fu aggiunta nel 1915.

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Due nostri compagni sono nati in Marocco: insieme a loro abbiamo Due nostri compagni sono nati in Marocco: insieme a loro abbiamo elaborato questo testo sulla splendida terra africana.elaborato questo testo sulla splendida terra africana.

INTRODUZIONEINTRODUZIONEIl Marocco è uno stato dell’Africa settentrionale, poco più grande dell’Italia. Confina a nord con il Mediterraneo, a est e sud-est con l’Algeria. A sud con il Sahara Occidentale, a ovest con l’Oceano Atlantico. La Spagna possiede due protettorati, Ceuta e Melilla, sulla costa mediterranea. La capitale è Rabat, altre città importanti sono Casablanca e Marrakech. IL TERRITORIOIL TERRITORIO

Il Marocco ha un territorio che comprende le pianure più estese e i monti più alti dell’Africa settentrionale. Ci sono i rilievi del Rif, paralleli alla costa mediterranea e la catena dell’Atlante che si snoda dall’oceano per tutta la lunghezza del paese. Lungo la costa atlantica, bassa e uniforme, si succedono da nord a sud fertili pianure; la costa mediterranea è più alta e frastagliata e presenta un’unica pianura.

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IL CLIMAIL CLIMAIl clima nella fascia costiera è mite; verso l’interno gli inverni sono più freddi e le estati più calde. Sulle cime più alte c’è la neve quasi tutto l’anno. Le piogge, più abbondanti nelle regioni nord-occidentali e scarse ad oriente e a meridione (Sahara), si concentrano di più nei mesi invernali.

LA FLORA E LA FAUNALA FLORA E LA FAUNALa vegetazione caratteristica del Marocco è la steppa arbustiva, nelle regioni costiere invece il clima ha favorito lo sviluppo della macchia mediterranea. Sui versanti dei rilievi, a quote elevate, crescono boschi di pini e querce, ad altitudini inferiori, querce da sughero. Sui bassi versanti meridionali dell’Atlante, ha inizio una scarsa vegetazione di tipo desertico. La fauna selvatica comprende specie europee (volpe, coniglio, cinghiale, lontra, scoiattolo) ed africane (dromedario, gazzella, babbuino, capra selvatica)

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ATTIVITA’ DELL’UOMOATTIVITA’ DELL’UOMOL’economia è basata sulle attività agricole: cereali, vite, colture fruttifere (agrumi) e ortofrutticole. Diffuso è l’allevamento di ovini, caprini e bovini. Il settore industriale si riduce allo sfruttamento minerario. Molto importante è il turismo.

allevamento

turismo

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Le caratteristiche

I racconti delle mamme

Il confronto

I “cattivi” nelle fiabe

Il messaggioIl messaggio

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Le fiabe albanesi, oltre a narrare di principi principi e principesseprincipesse, sono legate alla cultura contadina. Sono allegre, piene di scherzi giocati agli sciocchi sciocchi e agli scrocconiscrocconi, ai pigripigri, agli orchi avidiorchi avidi e alle streghe malignestreghe maligne. Alcune ricordano da vicino le fiabe popolari del sud dell’Italia: infatti in Sicilia e in Calabria esistono molte comunità venute dall’Albania in secoli lontani.

Un tempo si pensava che l’India fosse il luogo in cui hanno avuto origine tutte le fiabe e, anche se le cose non sono proprio così, verrebbe voglia di crederlo: migliaia sono infatti le storie che vengono da una cultura millenaria, in cui il raccontare ha un ruolo importantissimo. Le fiabe indiane sono piene di magia, magia, colori, enigmi, insegnamenticolori, enigmi, insegnamenti e sono popolate da principi, contadini, furbi e principi, contadini, furbi e sciocchi. sciocchi.

Principi, principesse, diavoli, beduini, cammelli sapientiPrincipi, principesse, diavoli, beduini, cammelli sapienti: ecco i personaggi delle fiabe che, ancora oggi, si raccontano in Marocco. Accanto alle fiabe di magia, dove tutto può accadere, troveremo anche storie di astuzieastuzie ed imbrogliimbrogli. Le fiabe in Africa, quindi anche in Marocco, vengono narrate la sera, in modo particolare nelle notti di luna piena, attorno al fuoco che raccoglie piccoli e grandi. Alcuni proverbi africani dicono che le fiabe, raccontate di giorno, portano una malattia della pelle: è la notte il momento delle fiabe!

FIABE ALBANESIFIABE ALBANESI

FIABE MAROCCHINEFIABE MAROCCHINE

FIABE INDIANEFIABE INDIANE

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Laureta

Jasvir

Adele

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LauretaLaureta, rispondendo alle nostre domande, ci ha raccontato che, quando era molto piccola e viveva a Scutari in Albania, era la sua mamma che le raccontava le fiabe. Quando era un po’ più grande, suo fratello, maggiore di lei di dieci anni, per farla spaventare le raccontava fiabe inventate da lui, dove si agitavano fantasmi, spiriti e zombie. Il “momento delle fiabe” era la sera, prima di dormire: infatti durante la giornata, la scuola e il lavoro dei genitori non permettevano di trovare tempo per i racconti. Le fiabe venivano di solito raccontate, raramente lette.

LauretaLaureta amava le fiabe in cui si muovevano principesse e personaggi buoni: la sua preferita era “Cenerentola”, non le piaceva invece ”Alice nel paese delle meraviglie” perché era troppo complicata. Quando LauretaLaureta era piccola non esistevano film o videocassette di fiabe, ma a lei piaceva molto immaginare, con la sua fantasia, i personaggi delle fiabe che ascoltava.

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Laureta è venuta a scuola e ci ha Laureta è venuta a scuola e ci ha raccontato una bellissima storia della raccontato una bellissima storia della

sua infanzia …sua infanzia …

C’era una volta una mamma capra C’era una volta una mamma capra che aveva sette caprette. Un giorno che aveva sette caprette. Un giorno la mamma dice ai suoi sette piccoli: la mamma dice ai suoi sette piccoli: “La mamma deve uscire, voi non “La mamma deve uscire, voi non dovete aprire la porta a nessuno, dovete aprire la porta a nessuno, solo a me, perché lì fuori c’è il lupo solo a me, perché lì fuori c’è il lupo che non aspetta altro di entrare per che non aspetta altro di entrare per mangiarvi!”. La mamma dà un bacio mangiarvi!”. La mamma dà un bacio a tutti e se ne va.a tutti e se ne va.

Page 35: Un viaggio attraverso i continenti alla scoperta delle fiabe più belle …

Il lupo, nascosto in mezzo agli Il lupo, nascosto in mezzo agli alberi, vede mamma capra uscire e, alberi, vede mamma capra uscire e, tutto contento, va verso la casa tutto contento, va verso la casa delle caprette e bussa alla loro delle caprette e bussa alla loro porta. Le caprette chiedono: “Chi porta. Le caprette chiedono: “Chi bussa alla nostra porta?”. Il lupo, bussa alla nostra porta?”. Il lupo, mascherando la voce, risponde: mascherando la voce, risponde: ”Aprite bambini miei, sono la ”Aprite bambini miei, sono la mamma. Ho dimenticato una cosa mamma. Ho dimenticato una cosa …”. Una delle caprette sta per …”. Una delle caprette sta per aprire la porta, ma il fratello aprire la porta, ma il fratello maggiore la ferma e dice: “Aspetta, maggiore la ferma e dice: “Aspetta, ricorda cosa ci ha detto la ricorda cosa ci ha detto la mamma!”. Poi chiede: “Se sei la mamma!”. Poi chiede: “Se sei la mamma, metti una delle tue zampe mamma, metti una delle tue zampe sotto la porta!”. Il lupo mette la sotto la porta!”. Il lupo mette la zampa sotto la porta e le caprette zampa sotto la porta e le caprette capiscono che è il lupo perché capiscono che è il lupo perché vedono una zampa nera, non vedono una zampa nera, non bianca come quella della loro bianca come quella della loro mamma.mamma.

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Il lupo arrabbiato se ne va, pensando a come fare per entrare nella Il lupo arrabbiato se ne va, pensando a come fare per entrare nella casa. Poi gli viene un’idea: prendere un sacco di farina, metterci la casa. Poi gli viene un’idea: prendere un sacco di farina, metterci la zampa e farla diventare bianca come quella di mamma capra. Il lupo zampa e farla diventare bianca come quella di mamma capra. Il lupo prende il sacco di farina e va dritto verso la casa, bussa di nuovo prende il sacco di farina e va dritto verso la casa, bussa di nuovo dicendo di essere mamma capra. “Se sei la nostra mamma, metti la dicendo di essere mamma capra. “Se sei la nostra mamma, metti la zampa sotto la porta” rispondono le caprette. Il lupo mette la zampa zampa sotto la porta” rispondono le caprette. Il lupo mette la zampa nel sacco di farina, poi la infila sotto la porta. Le caprette intuiscono nel sacco di farina, poi la infila sotto la porta. Le caprette intuiscono che qualcosa non va in quella zampa e, tutti insieme, cominciano a che qualcosa non va in quella zampa e, tutti insieme, cominciano a soffiarci sopra: la zampa ritorna nera …soffiarci sopra: la zampa ritorna nera …

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Il lupo infuriato se ne va, pensando Il lupo infuriato se ne va, pensando ad un altro modo per entrare nella ad un altro modo per entrare nella casa e … si accorge che sul tetto c’è casa e … si accorge che sul tetto c’è un enorme camino che potrebbe fare un enorme camino che potrebbe fare da “porta”. Tutto contento prende da “porta”. Tutto contento prende una scala lunghissima. Le caprette, una scala lunghissima. Le caprette, spaventate, non sanno cosa fare, ma spaventate, non sanno cosa fare, ma il fratello maggiore le tranquillizza: il fratello maggiore le tranquillizza: prende un pentolone d’acqua e lo prende un pentolone d’acqua e lo mette sul fuoco del camino. Il lupo mette sul fuoco del camino. Il lupo intanto, salito sul tetto, si cala dal intanto, salito sul tetto, si cala dal camino, ma cade nell’acqua bollente. camino, ma cade nell’acqua bollente. Le caprette mettono sulla pentola un Le caprette mettono sulla pentola un enorme e pesante coperchio e enorme e pesante coperchio e aspettano l’arrivo della mamma …aspettano l’arrivo della mamma …

Quando mamma capra ritorna, le caprette le dicono: ”Siamo stati bravi Quando mamma capra ritorna, le caprette le dicono: ”Siamo stati bravi come tu volevi, siamo riusciti ad eliminare il lupo cattivo che voleva come tu volevi, siamo riusciti ad eliminare il lupo cattivo che voleva mangiarci!”. Mamma capra, baciandoli ad uno ad uno, risponde: “Bravi mangiarci!”. Mamma capra, baciandoli ad uno ad uno, risponde: “Bravi figlioli, vi voglio tanto, tanto bene!”.figlioli, vi voglio tanto, tanto bene!”.

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Abbiamo incontrato Abbiamo incontrato JasvirJasvir: è venuta a scuola, per : è venuta a scuola, per l’occasione (di solito si veste come noi), con uno l’occasione (di solito si veste come noi), con uno splendido vestito indiano di seta verde chiaro, splendido vestito indiano di seta verde chiaro, formato da pantaloni larghi e da una tunica ricamata formato da pantaloni larghi e da una tunica ricamata lunga fino al ginocchio. Ci ha spiegato che questo lunga fino al ginocchio. Ci ha spiegato che questo abito si chiama abito si chiama “sut”“sut” e che la sciarpa di seta dello e che la sciarpa di seta dello stesso colore dell’abito, si chiama stesso colore dell’abito, si chiama “ciunni”“ciunni”. Aveva . Aveva anche gioielli indiani, molto belli: anelli, orecchini, anche gioielli indiani, molto belli: anelli, orecchini, collane. Sembrava una collane. Sembrava una principessa delle fiabe!principessa delle fiabe!

Abbiamo rivolto a Abbiamo rivolto a Jasvir Jasvir molte domande perché molte domande perché eravamo molto curiosi di sapere come erano le fiabe eravamo molto curiosi di sapere come erano le fiabe indiane e come venivano raccontate. Aiutato da suo indiane e come venivano raccontate. Aiutato da suo figlio, che è un nostro compagno e che a volte figlio, che è un nostro compagno e che a volte traduceva nella sua lingua (punjabi) le nostre traduceva nella sua lingua (punjabi) le nostre domande, abbiamo saputo che era il papà che domande, abbiamo saputo che era il papà che raccontava le fiabe alla piccola Jasvir, alla sera, raccontava le fiabe alla piccola Jasvir, alla sera, prima di andare a letto. A prima di andare a letto. A JasvirJasvir non piacevano le non piacevano le fiabe che facevano paura e il suo papà evitava di fiabe che facevano paura e il suo papà evitava di raccontarle, per farla dormire tranquilla.raccontarle, per farla dormire tranquilla.

Page 39: Un viaggio attraverso i continenti alla scoperta delle fiabe più belle …

Le storie preferite da Jasvir erano quelle di due personaggi, Le storie preferite da Jasvir erano quelle di due personaggi, Akbar (il re) e Birbal (il suo consigliere saggio): racconti con Akbar (il re) e Birbal (il suo consigliere saggio): racconti con un insegnamento, conosciuti in tutta l’India e tramandati di un insegnamento, conosciuti in tutta l’India e tramandati di generazione in generazione. Jasvir ce ne ha raccontato uno …generazione in generazione. Jasvir ce ne ha raccontato uno …

Un giorno Akbar e Birbal discutevano: Akbar diceva che con il denaro si poteva esaudire ogni desiderio dei bambini, bastava comprare ciò che volevano. Birbal invece affermava che i bambini non potevano essere accontentati solo con i soldi.

Birbal propone allora ad Akbar: “Io per un po’ faccio tuo figlio e tu mio padre!”. Vanno al mercato e Akbar compra tutto ciò che Birbal desidera: giocattoli, vestiti, oggetti di ogni tipo …

Ad un tratto Birbal vuole comprare un elefante e un piccolo vaso, Akbar acconsente. Poi Birbal si mette a piangere perché vuole a tutti i costi infilare l’elefante nel vaso.

Così Akbar capisce la lezione: non si possono accontentare i bambini solo con il denaro …

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Un’altra fiaba raccontata da Jasvir …Un’altra fiaba raccontata da Jasvir …

C’erano una volta due bambini che passeggiavano nella foresta. Scese la sera, i due bambini, con il buio, non riuscirono più a trovare la strada di casa. Stanchi e affamati, videro in lontananza la luce di una casetta, bussarono ed aprì un uomo grande e grosso: era l’orco Dilbar, famoso perché era un ladro e perché amava mangiare i bambini.

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L’orco, fingendosi gentile, propose ai bambini un gioco: fare il girotondo intorno ad una grande pentola piena di acqua bollente. In verità, voleva spingerli dentro per cuocerli e mangiarli. Ma i due bambini, che erano furbi e avevano capito le intenzioni di Dilbar, dissero di non aver compreso bene e di mostrar loro cosa avrebbero dovuto fare.

L’orco cominciò così a girare intorno al pentolone … i due bambini, pronti e svelti, fecero cadere nel pentolone Dilbar, che morì. I due bambini il mattino dopo ritornarono al loro villaggio, annunciando che il ladro-orco non c’era più e che tutti potevano vivere felici e contenti.

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Ci siamo divertiti a porre Ci siamo divertiti a porre domande anche ad Adele, domande anche ad Adele, italiana, nata proprio a Gorla italiana, nata proprio a Gorla Minore, mamma di una nostra Minore, mamma di una nostra compagna. Ci ha raccontato che compagna. Ci ha raccontato che quando era bambina, il suo papà, quando era bambina, il suo papà, che aveva un negozio di che aveva un negozio di macelleria e allevava mucche, le macelleria e allevava mucche, le raccontava molte fiabe, spesso raccontava molte fiabe, spesso inventate da lui e in dialetto inventate da lui e in dialetto gorlese. Di solito le narrava gorlese. Di solito le narrava quando, insieme, andavano a dar quando, insieme, andavano a dar da mangiare alle mucche o da mangiare alle mucche o durante la pausa di chiusura del durante la pausa di chiusura del negozio. Alla sera, per mandarla a negozio. Alla sera, per mandarla a letto velocemente, le raccontava letto velocemente, le raccontava la storiella della “gamba rossa”, la storiella della “gamba rossa”, infilando sulla mano una calza infilando sulla mano una calza rossa e facendola muovere: lei e rossa e facendola muovere: lei e suo fratello si spaventavano e suo fratello si spaventavano e scappavano a dormire!scappavano a dormire!

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La storiella della “gamba rossa” è legata ad uno scherzo, fatto in tempi lontani, La storiella della “gamba rossa” è legata ad uno scherzo, fatto in tempi lontani, dagli uomini alle loro donne riunite nella stalla per festeggiare con un pranzetto la dagli uomini alle loro donne riunite nella stalla per festeggiare con un pranzetto la “giubietta”, alla fine dell’inverno. Dalla botola che si apriva nel soffitto, era stata “giubietta”, alla fine dell’inverno. Dalla botola che si apriva nel soffitto, era stata calata una calza rossa imbottita di paglia, mentre una voce cavernosa diceva:calata una calza rossa imbottita di paglia, mentre una voce cavernosa diceva:

““Don, donDon, donandé a durmìandé a durmì

che stasìa i da murì,che stasìa i da murì,se credì no a Diu ca la mandase credì no a Diu ca la manda

guardé in aia che ga vegn giò la gamba”guardé in aia che ga vegn giò la gamba”

Si narra che le donne, spaventatissime, abbiano abbandonato la cenetta Si narra che le donne, spaventatissime, abbiano abbandonato la cenetta … che gli uomini, ovviamente, si sono affrettati a consumare …… che gli uomini, ovviamente, si sono affrettati a consumare …

Tratto da “Fragui dul tempuindré” di Peppo FerriTratto da “Fragui dul tempuindré” di Peppo Ferri

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Adele ricorda in particolare una fiaba in dialetto Adele ricorda in particolare una fiaba in dialetto gorlese, che il suo papà le raccontava quando era gorlese, che il suo papà le raccontava quando era bambina … l’ha raccontata anche a noi … in bambina … l’ha raccontata anche a noi … in italiano però!italiano però!

C’era una volta, in una casetta di C’era una volta, in una casetta di campagna, una famiglia molto campagna, una famiglia molto numerosa: il bambino più giovane, numerosa: il bambino più giovane, Bizzarileù, era molto, molto Bizzarileù, era molto, molto piccolo, talmente piccolo che piccolo, talmente piccolo che stava sul palmo di una mano. stava sul palmo di una mano. Poiché erano assai poveri, tutti si Poiché erano assai poveri, tutti si dovevano aiutare. Un giorno il dovevano aiutare. Un giorno il padre, prima di andare in padre, prima di andare in campagna a raccogliere il fieno, campagna a raccogliere il fieno, chiese a Bizzarileù di chiese a Bizzarileù di raggiungerlo, verso sera, con il raggiungerlo, verso sera, con il cavallo e il carro.cavallo e il carro.

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Bizzarileù obbedì e, entrato in un Bizzarileù obbedì e, entrato in un orecchio del cavallo, intraprese la orecchio del cavallo, intraprese la strada per andare dal padre. Sulla strada per andare dal padre. Sulla strada due persone disoneste, strada due persone disoneste, precisamente due ladri, videro il cavallo precisamente due ladri, videro il cavallo avvicinarsi tutto solo e sentirono una avvicinarsi tutto solo e sentirono una voce che diceva ; ”Va là, Nina … va voce che diceva ; ”Va là, Nina … va là!”. Rimasero di stucco e non capivano là!”. Rimasero di stucco e non capivano da dove arrivasse la voce fino a quando da dove arrivasse la voce fino a quando il piccolo uscì dall’orecchio e si il piccolo uscì dall’orecchio e si presentò, spiegando dove fosse diretto.presentò, spiegando dove fosse diretto.

I due lo seguirono e chiesero al padre di I due lo seguirono e chiesero al padre di vender loro il piccolo Bizzarileù: infatti la vender loro il piccolo Bizzarileù: infatti la sua minuscola dimensione avrebbe sua minuscola dimensione avrebbe potuto aiutarli ad aprire le porte entrando potuto aiutarli ad aprire le porte entrando nelle serrature, facilitando i loro furti.nelle serrature, facilitando i loro furti.

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Il padre non voleva assolutamente vendere uno dei suoi figli, ma Bizzarileù lo convinse, dicendogli anche di chiedere, come pagamento, una cassa piena di soldi. I due accettarono e presero con loro il piccolo Bizzarileù. La sera stessa i due ladri andarono a fare una rapina, ma appena Bizzarileù si infilò nella serratura, scappò, chiamò le guardie che arrivarono e arrestarono i due furfanti.

Il piccolo tornò tranquillamente a casa dalla sua famiglia che, con i soldi guadagnati con l’astuzia di Bizzarileù, visse felice e contenta.

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IL LUPOIL LUPO

LA LA STREGASTREGA

L’ ORCOL’ ORCO

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Nelle fiabe dei vari paesi del mondo, spesso si incontra questa figura: è sempre l’antagonista. Si tratta quasi sempre di un lupo nero, minaccioso, lupo nero, minaccioso, cattivo, pericolosocattivo, pericoloso e astutoastuto. Rappresenta l’ignoto, lo sconosciuto, la paura, tutto ciò che il protagonista deve superare, usando buon senso e coraggio. E’ obbligatorio quindi tifare per i protagonisti che, con le loro azioni, riescono alla fine a dare al lupo ciò che si merita: UNA SONORA UNA SONORA LEZIONE!!LEZIONE!!

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Le streghestreghe, inquiete figure che attraverso incantesimi e magie provocano improvvisi turbamenti nello sviluppo della storia, si agitano in molte fiabe in ogni parte del mondo. Esiste però una differenza tra le streghe delle fiabe dell’Europa del Sud e quelle dell’Europa del nord. Le prime sono megere mangia-megere mangia-bambini, misteriose creature della notte, bambini, misteriose creature della notte, vecchie a bordo di scope volantivecchie a bordo di scope volanti; le seconde sono veggenti, curatrici, veggenti, curatrici, vecchie saggevecchie sagge.

Il termine italiano “strega” deriva dal latino STRIXSTRIX, uccello notturno simile al barbagianni. La corrispondente parola inglese WITCHWITCH, invece, deriva dalla parola “saggia”.

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Gli orchi vengono generalmente Gli orchi vengono generalmente rappresentati simili a uomini, ma molto rappresentati simili a uomini, ma molto alti, grossi, muscolosi, con una barba alti, grossi, muscolosi, con una barba folta e irsuta e con il ventre prominente. folta e irsuta e con il ventre prominente. Un’altra caratteristica degli orchi è la Un’altra caratteristica degli orchi è la stupidità, che spesso è ciò di cui si serve stupidità, che spesso è ciò di cui si serve l’eroe della storia per sconfiggerlo. In l’eroe della storia per sconfiggerlo. In molte tradizioni gli orchi sono in grado di molte tradizioni gli orchi sono in grado di mutare aspetto e forma. Vivono spesso mutare aspetto e forma. Vivono spesso in palazzi o castelli sperduti, ma anche in in palazzi o castelli sperduti, ma anche in caverne e paludi. Molti personaggi delle caverne e paludi. Molti personaggi delle fiabe, pur non essendo direttamente fiabe, pur non essendo direttamente descritti come orchi, ne rappresentano descritti come orchi, ne rappresentano alcuni elementi tipici: due esempi sono alcuni elementi tipici: due esempi sono Mangiafuoco di Pinocchio e Barbablù.Mangiafuoco di Pinocchio e Barbablù.

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I PROTAGONISTII PROTAGONISTI: hanno nomi e abitudini legate ai : hanno nomi e abitudini legate ai loro paesi di origine, sono tutti personaggi positivi.loro paesi di origine, sono tutti personaggi positivi.

GLI ANTAGONISTIGLI ANTAGONISTI: esprimono le paure dei vari : esprimono le paure dei vari popoli, sono brutti, cattivi, maligni.popoli, sono brutti, cattivi, maligni.

I MEZZI MAGICII MEZZI MAGICI: hanno il potere se usati nel giusto : hanno il potere se usati nel giusto modo di cambiare la situazione in una migliore. Sono modo di cambiare la situazione in una migliore. Sono oggetti legati all’uso del proprio paese.oggetti legati all’uso del proprio paese.

IL TEMPOIL TEMPO: non è mai determinato, è sempre : non è mai determinato, è sempre indefinito.indefinito.

I LUOGHII LUOGHI: sono quelli caratteristici del paese di : sono quelli caratteristici del paese di origine.origine.

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La lotta tra il bene e il maleLa lotta tra il bene e il male

Le prove che si devono affrontare, come momenti che Le prove che si devono affrontare, come momenti che aiutano a crescere e a maturareaiutano a crescere e a maturare

La nascita e la morteLa nascita e la morte

L’amicizia e l’amoreL’amicizia e l’amore

La paura e i desideriLa paura e i desideri

Nei racconti dei vari popoli, nonostante le Nei racconti dei vari popoli, nonostante le differenze, ci si trova alle prese con gli stessi differenze, ci si trova alle prese con gli stessi

problemiproblemi::

I I temitemi trattati sono quelli della vita di tutti: trattati sono quelli della vita di tutti:

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Attraverso le fiabe si può scoprire cheNON SIAMONON SIAMO poi tanto DIVERSI DIVERSI tra di noi

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Gli stessi

Gli stessisentime

sentimentinti

Gli stessi

Gli stessisentime

sentimentinti

Gli Gli

stessistessi

desideridesideri

Gli Gli

stessistessi

desideridesideri

… … anche se ognuno di noi è anche se ognuno di noi è UNICOUNICO per le sue per le sue caratteristiche, le sue doti, le sue capacità, la caratteristiche, le sue doti, le sue capacità, la

sua simpatia …sua simpatia …

Le Le stessstess

eepaurpaur

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Le Le stessstess

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La stessa La stessa voglia di voglia di vivere,vivere,di divertirsi,

di divertirsi,di volersi benedi volersi bene

La stessa La stessa voglia di voglia di vivere,vivere,di divertirsi,

di divertirsi,di volersi benedi volersi bene

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