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Letteratura italiana Einaudi
Il canzoniere
di Umberto Saba
Letteratura italiana Einaudi
Edizione di riferimento:in Tutte e poesie, a cura di Arrigo Stara, Mondadori,Milano 1988
Letteratura italiana Einaudi
Volume primo (1900 - 1920) 1
Poesie delladolescenza e giovanili (1900-1907) 2Ammonizione 3La casa della mia nutrice 4Lettera ad un amico pianista... 5Canzonetta 8Sonetto di primavera 9Da un colle 10Glauco 11Nella sera della domenica di Pasqua 12Cos passo i miei giorni 13La sera 14Dormiveglia 15La cappella chiusa 16A mamma 18A Lina 22Meditazione 23Il sogno di un coscritto 25
Versi militari (1908) 27Durante una marcia 28
1. Poi che il soldato... 282. Pure a me non dispiace 293. Ed io, se a volte... 304. Sei come alla mia sete... 315. Ecco: finito... 326. E ti racconter... 337. Si perde profondando... 34
Sommario
ivLetteratura italiana Einaudi
A un ufficiale 35Ordine sparso 36Bersaglio 38La ginnastica del fucile 39Dopo il silenzio 40Il capitano 41Nella prigione 43In cortile 44La fanfara 45Soldato alla prigione 46Consolazione 50Scherzo 51Di sentinella alla bandiera 52Marcia notturna 53Di ronda alla spiaggia 54
Casa e campagna (1909-1910) 55Larboscello 56A mia moglie 57Linsonnia in una notte destate 60La capra 61A mia figlia 62Intermezzo a Lina 63
Trieste e una donna (1910-1912) 66Lautunno 67Il torrente 68Trieste 69Verso casa 70Citt vecchia 71
Sommario
vLetteratura italiana Einaudi
Lappassionata 72La bugiarda 73La gatta 74La fanciulla 75Carmen 76Dopo la tristezza 78Tre vie 79Via della Piet 81Intorno ad una casa in costruzione 82Lora nostra 83Il giovanetto 84Il poeta 85Il fanciullo 86Il pomeriggio 87Il bel pensiero 88La moglie 89Nuovi versi alla luna 91La malinconia amorosa 93Il fanciullo appassionato 94Il molo 96Dopo una passeggiata 97Pi soli 98Nuovi versi alla Lina 99
1. Una donna!... 1002. Quando il rimorso... 1013. Se dopo notti... 1024. Ora se in strada... 1035. Lascia i saluti... 1046. La fatica chio duro... 1057. Per quante notti... 106
Sommario
viLetteratura italiana Einaudi
8. Quando il silenzio... 1079. Ho fatto un sogno... 108
10. Bambina...10911. Di te mi parla... 11012. La povera sciantosa... 11113. Dico al mio cuore... 11214. Dico: Son vile...... 11315. Un marinaio... 114
Allanima mia 115Lultima tenerezza 116La solitudine 117
La serena disperazione (1913-1915)Il garzone con la carriola 121Dopo la giovanezza 122Sul prato 125Un ricordo 126Losteria AllIsoletta 127Al Panopticum 128La ritirata in piazza Aldrovandi a Bologna 129Guido 130Veduta di collina 133La greggia 134Il patriarca 135Attraversando lAppennino... 136Caff Tergeste 137Nel chiasso 138Il ciabattino 139De Profundis 140
Sommario
viiLetteratura italiana Einaudi
Poesie scritte durante la guerraLa stazione 142Accompagnando un prigioniero 143Nino 144Milano 1917 147Dove al mondo mha messo... 148Sognavo, al suol prostrato... 149Zaccaria 150Partenza daeroplani 153
Tre poesie fuori luogoLegoista 155A una signora 156Giovanezza 157
Cose leggere e vaganti (1920)Favoletta alla mia bambina 160Ritratto della mia bambina 161Favoletta 162Fanciulli al bagno 163Sopra un ritratto di me bambino 164Paolina 165Lultimo amore 166Laddio 167Dopo un mese 168La mia fanciulla 169Mezzogiorno dinverno 170Favoletta 171La schiava 172Favoletta 173
Sommario
viiiLetteratura italiana Einaudi
Forse un giorno diranno 174Commiato 175
Lamorosa spina (1920)1. Sento che in fondo... 1772. Tu mi ammiri... 1783. Guarda l... 1794. Sento, fanciulla mia... 1805. Nasca da un amor mio... 1816. La parola cercare... 1827. Come ho goduto... 1838. Lascia che minginocchi... 1849. Hai un piccolo scialle... 185
10. Dolorosi pensieri... 18611. E di nuovo arrabbiata!... 18712. Sovrumana dolcezza... 188
In riva al mare 189
Volume secondo (1921-1932)
Preludio e canzonette (1922-1923)Il canto di un mattino 192Canz. 1. La malinconia 194Canz. 2. Il dolore 196Canz. 3. Il vino 198Canz. 4. La fanciulla e la gazza 200Canz. 5. Le persiane chiuse 202Canz. 6. Chiaretta in villeggiatura 204Canz. 7. Il mendico 206
Sommario
ixLetteratura italiana Einaudi
Canz. 8. Lincisore 208Canz. 9. Chiaretta 210Canz. 10. Le quattro stagioni 212Canz. 11. Il poeta 214Canz. 12. Sopra un mio antico tema 216Finale 218
Autobiografia (1924)1. Per immagini tristi... 2202. Quando nacqui mia madre... 2213. Mio padre stato per me... 2224. La mia infanzia fu povera... 2235. Ma langelo custode... 2246. Ebbi allora un amico... 2257. Era gi il tempo damare... 2268. Cos sognavo, e in ciel... 2279. Notte e giorno un pensiero... 228
10. Vivevo allora a Firenze... 22911. Me stesso ritrovai... 23012. Ed amai nuovamente... 23113. Ero con lei quando... 23214. Ritornai con la guerra... 23315. Una strana bottega... 234
I prigioni (1924)Il lussurioso 236Il violento 237Laccidioso 238Lispirato 239Lempio 240
Sommario
xLetteratura italiana Einaudi
Lappassionato 241Lamante 242Leroe 243Lamico 244Il tiranno 245Lossesso 246Il melanconico 247La vittima 248Il beato 249Il silenzioso 250
Fanciulle (1925)1. Nuda in piedi, le mani... 2522. Ammalata dun intimo... 2533. Questa che innanzi mi viene... 2544. Questa che ancor se stessa... 2555. Questa la donna... 2566. Questa chi che par... 2577. Comesser pu che gi... 2588. Nata di gente antica... 2599. Maria ti guarda con gli occhi... 260
10. Oh quanto amor... 26111. Come potrebbe allultimo... 26312. Io non credo alla donna... 264
Cuor morituro (1925-193O)Sonetto di paradiso 265Canzonetta nuova 266Due felicit 271La vetrina 272
Sommario
xiLetteratura italiana Einaudi
La casa della mia nutrice 2741. O immaginata a lungo... 2742. Glauco, tu che... 2763. Ed a te non dir... 279
La brama281
Il Borgo 285Girotondo 288Tre punte secche 289
1. Favoletta 2892. Il caffelatte 2913. Colloquio 293
Eros 295Tre apologhi 296
1. Trasformazione 2962. Latteria 2973. Il fanciullo e la verga 298
Il canto dellamore 299Preghiera per una fanciulla povera 301Eleonora 302Preghiera alla madre 305
Luomo (1928)
Preludio e fughe (1928-1929)Preludio 323P.ma fuga. La vita, la mia vita... 324S.da fuga. Lultima goccia... 326T.za fuga. Mi levo come... 327Q.ta fuga. Sotto lazzurro... 329
Sommario
xiiLetteratura italiana Einaudi
Q.nta fuga. Mascolta, voce... 330S.ta fuga. Io non so pi dolce... 332S.ma fuga. La vita, / che daltre... 344O.va fuga. Sono una fogliolina... 347N.na fuga. Cielo che splende... 348D.ma fuga. Io che una tregua... 350U.ma fuga. La vita, / come... 351Do.ma fuga. Io sono lEco... 354Primo congedo 356Secondo congedo 357
Il piccolo Berto (1929-1931)Tre poesie alla mia balia 359
1. Mia figlia / mi tiene... 3592. Insonne / mi levo 3603. ...Un grido / salza... 361
Infanzia 362Berto 363Cucina economica 365Ninna-nanna 366Preghiera allangelo custode 369Lo specchio 370Il carretto del gelato 371Il figlio della Peppa 372Vacanze 373Partenza e ritorno 375Eroica 377Appunti 378Congedo 379
Sommario
xiiiLetteratura italiana Einaudi
Volume terzo (1933-1954) 380
Parole (1933-1934)Parole 382Risveglio 383Neve 384Ceneri 385Primavera 386Distacco 387Ritratto di Dionisio Romanelis 388Confine 389Ulisse 390Cinque poesie per il gioco del calcio 391
1. Squadra paesana 3912. Tre momenti 3923. Tredicesima partita 3934. Fanciulli allo stadio 3945. Goal 395
Cuore 396Inverno 397Poesia 398Stella 399Fantasia 400Felicit 401Tre citt 402
1. Milano 4022. Torino 4033. Firenze 404
Nutrice 405
Sommario
xivLetteratura italiana Einaudi
Sobborgo 406Alba 407Frutta erbaggi 408Donna 409Lago 410
Ultime cose (1935-1943)
Lavoro 412Violino 413Fontanella 414Bocca 415Caro luogo 416Solo 417Quando si apriva il velario 418Amico 419I morti amici 420Ecco, adesso tu sai 421Dallerta 422Partita 423Sul tavolo 424Tappeto 425Principio destate 426Anche un fiato di vento 427Notte destate 428Colombi 429Da quando 430Camioncino 431Piazza 432
Sommario
xvLetteratura italiana Einaudi
Per un fanciullo ammalato 433Teatro 434Contovello 435Alberi 436Finestra 437Fumo 438Quando il pensiero 439Sera di febbraio 440Prospettiva 441Il vetro rotto 442Ultimi versi a Lina 443Cera 444Spettacolo 445Ritratto 446Luciana 447In treno 448Foglia morta 449Una notte 450Fedra 451Porto 452Campionessa di nuoto 453
1944Avevo 455Teatro degli Artigianelli 457Disoccupato 458Vecchio camino 459Dedica 460
Sommario
xviLetteratura italiana Einaudi
VarieUn ricordo dellaltra guerra 462Scotch-terrier 463Due madrigali per la Duchessa dAosta 464
1. Cos giovane sei... 4642. Penso le mani... 465
Privilegio 466La visita... 467
Mediterranee (1945-1946)Entello 470Tre poesie alla Musa 471
1. A te occhiazzurra... 4712. Bigiaretti e compagni 4723. Non quello che di te... 473
Due antiche favole 4741. Il ratto di Ganimede 4742. Narciso al fonte 475
Tre vecchie poesie1. Dal vero 4762. Fiera di San Nicol 4773. Foglia 478
Amai 479Ignuda 480Angelo 481Mediterranea 482Amore 483Ebbri canti 484Raccontino 485Gratitudine 486
Sommario
xviiLetteratura italiana Einaudi
Tre poesie a Telemaco 4871. Quasi una favola 4872. Metamorfosi 4883. Appena una citazione 489
Tre poesie a Linuccia 4901. Era un piccolo mondo... 4902. In fondo allAdriatico 4913. Da quei sogni... 492
Variazioni sulla rosa 4931. Per te piange 4932. Molti sono i colori... 4943. Cauta i tuoi gambi... 495 Ulisse 496
Epigrafe (1947-1948)In questo libro... 498Vecchio e giovane 499Per una favola nuova 500Opicina 1947 501Lettera 502Epigrafe 503Note dellAutore 504
Uccelli (1948)Prefazione ad Uccelli 506Pettirosso 508Cielo 509Uccelli 510Colombi in Piazza delle Poste 511
Sommario
xviiiLetteratura italiana Einaudi
Lornitologo pietoso 512Il fanciullo e laverla 513Questanno... 514Passeri 515Merlo 516Rosignuolo 517Nietzsche 518Note ad Uccelli 519
Quasi un racconto (1951)Prefazione a Quasi un racconto 521Al lettore 523Libreria antiquaria 524Dieci poesie per un canarino 525
1. A un giovane comunista 5252. Uccello di gabbia 5263. Palla doro 5274. I libri... 5285. Canarina azzurra 5296. Quasi una moralit 5307. Somiglianza 5318. Pretesto 5329. Risveglio 533
10. Amore 534Un orientale 535Invio 536Lina e la coinquilina 537Passioni 538Le mie poesie 539Carletto 540
Sommario
xixLetteratura italiana Einaudi
Variante al precedente ritratto 541Momento 542Richiamo 543Lina e la canarina azzurra 544Sogno 545Fotografia 546Lettera 547Il bagno del passero 548Ai miei modelli 549Ognuno a s stesso fedele 550Nostalgia 551Le donne... 552Il nido 553Divertimento 554Da Leonardo 555Un gioco 556 tutto vero 557Dialogo 558Morte di un pettirosso 559Fratellanza 560Al lettore 561Note a Quasi un racconto 562
Sei poesie della vecchiaia (1953-1954)Luomo e gli animali 564De gallo et lapide 565Il poeta e il conformista 566I vecchi 567Ritratto di Marisa 568Ultima 569
Sommario
1Letteratura italiana Einaudi
VOLUME PRIMO (1900-1920)
Umberto Saba - Il canzoniere
Poesie delladolescenza e giovanili(1900-1907)
2Letteratura italiana Einaudi
AMMONIZIONE
Che fai nel ciel serenobel nuvolo rosato,acceso e vagheggiatodallaurora del d?
Cangi tue forme e perdi 5quel fuoco veleggiando;ti spezzi e, dileguando,ammonisci cos:
Tu pure, o baldo giovane,cui suonan liete lore, 10cui dolci sogni e amorenascondono lavel,
scolorerai, chiudendole azzurre luci, un giorno;mai pi vedrai dintorno 15gli amici e il patrio ciel.
Umberto Saba - Il canzoniere
3Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
LA CASA DELLA MIA NUTRICE
La casa della mia nutrice posatacita in faccia alla Cappella antica,ed al basso riguarda, e par pensosa,da una collina alle caprette amica. 4
La citt dove nacqui popolosascopri da lei per la finestra aprica;anche hai la vista del mar dilettosae di campagne grate alla fatica. 8
Qui mi sovviene nellet primiera,del vecchio camposanto fra le croci,giocavo ignaro sul far della sera. 11
A Dio innalzavo lanima serena;e dalla casa un suon di care vocimi giungeva, e lodore della cena. 14
4Letteratura italiana Einaudi
LETTERA AD UN AMICO PIANISTASTUDENTE AL CONSERVATORIO DI...
Elio, ricordi il bel tempo gentile,lamicizia fraterna
che ci univa pel gioco nel cortiledella casa materna?
Eran chiassi, eran salti; un tal nasceva 5suon dallegria crescente,
che alle finestre intorno si vedevaaffacciarsi la gente,
fin quando, muto rimprovero, un lumenellinterno brillava, 10
e della sera con le fredde brumelombra nera calava.
Ma spesso tu sedevi pensierosoal cembalo sonoro;
ed io in un canto udivo il dilettoso 15angelico lavoro.
Le tue dita rendevan la canzonedellamor, della vita;
e saccendeva in me la visioneduna pace infinita. 20
O uno strano presagio il cor mempivadi mestizia profonda.
Ed ecco, sorridendo a noi venivauna signora bionda,
una bella signora, di cui gli anni 25gi volgevano a sera;chera buona e severa,
che celava ad ognuno i propri affanni,
Umberto Saba - Il canzoniere
5Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
chera tua madre. Elio, al tuo cor presentequella bionda signora? 30
e nel sonno, o con gli occhi della mente,la rivedi tu ancora?
Come tutto mut! Come la vitadiversa oggi mappare!Quante immagini care 35
mhan, via fuggendo, lalma impaurita!
Quanta dolcezza, quanta ingenua fedelha in brevora lasciata!
Cos spezzarsi, dileguar si vedenube in cielo rosata. 40
Pace ha tua madre gi nel cimitero.Quasi a trarne conforto
a lei va reverente il mio pensiero;poi tosto a te lo porto;
a te che sconosciute vie allintorno 45empiendo vai di suoni;
n, fin che al tutto non spento il giorno,il cembalo abbandoni.
Oh potessi sedermi a te daccanto!Udire quei tranquilli 50
arpeggi, quelle fughe, quel tuo canto,quei tuoi limpidi trilli
di rosignolo. Io scorderei di certodi mia vita lerrore;
ritornerei fanciullo ed inesperto 55dellumano dolore.
Per te il bel tempo rivivrei gentile,lamicizia fraterna
6Letteratura italiana Einaudi
che ci univa ricordi? nel cortiledella casa materna. 60
Umberto Saba - Il canzoniere
7Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
CANZONETTA
Ero solo in riva al mare,allazzurro mar natio,e pensavo te amor mio,te lontano a villeggiar.
Era il vespro, era nel mare 5presso a scender lastro doro;donda in onda un rivol dorosi vedeva folgorar.
Di tra i monti in ciel lo spicchiodella bianca luna nacque; 10si vedeva in un sullacqueil suo argento tremolar.
8Letteratura italiana Einaudi
SONETTO DI PRIMAVERA
Citt paesi e culmini lontanisorridon lieti al sol di primavera.Torna serena la natia riviera.Sono pieni di canti il mare e i piani. 4
Io solo qui di desideri vanitesalto, mia inesperta anima altera;poi stanco mi riduco in sulla seraalla mia stanza, e incerto del domani. 8
L seggo sovra il bianco letticciolo,e ripenso a unet gi tramontata,a un amor che mi strugge, allavvenire. 11
E se nellombra odo la voce amatadi mia madre appressarsi e poi morire,spesso col pianto vo addolcendo il duolo. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
9Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
DA UN COLLE1
Era dottobre; lora vespertinadi pace empiva e di dolcezza il cuore.Solitario il sentier della collinasalivo dietro un bue e un agricoltore. 4
Giunto alla vetta, scorsi in un fulgoreTrieste con le chiese e la marina;e in un boschetto, come un rosso fiorelamata casa sullopposta china. 8
Delle squille veniva a me il richiamo;e come allorizzonte il sol calatofaceva i vetri delle case ardenti, 11
dun pino al tronco mappoggiai beato,ne svelsi, sospirando, un basso ramo,e diedi un nome, un caro nome, ai vnti. 14
1 Questo sonetto stampato qui, per la prima volta, nella suaforma originale; pi infantile forse, ma pi schietta. Comun-que, pi cara al mio cuore.
10Letteratura italiana Einaudi
GLAUCO
Glauco, un fanciullo dalla chioma bionda,dal bel vestito di marinaretto,e dallocchio sereno, con giocondavoce mi disse, nel natio dialetto: 4
Umberto, ma perch senza un diletto tu consumi la vita, e par nascondaun dolore o un mistero ogni tuo detto?Perch non vieni con me sulla sponda 8
del mare, che in sue azzurre onde cinvita?Qual il pensiero che non dici, ascoso,e che da noi, cos a un tratto, tinvola? 11
Tu non sai come sia dolce la vitaagli amici che fuggi, e come volaa me il mio tempo, allegro e immaginoso. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
11Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
NELLA SERADELLA DOMENICA DI PASQUA
Solo e pensoso dalla spiaggia i lentipassi rivolgo alla casa lontana. la sera di Pasqua. Una campanapiange dal borgo sui passati eventi. 4
Laure son miti, son tranquilli i vnticrepuscolari; una dolcezza arcanapiove dal ciel sulla progenie umana,le passioni sue fa meno ardenti. 8
Obliando, io penso alle leggendedi Fausto, che a questora era inseguitodallavversario in forma di barbone. 11
E mi par di vederlo, sbigottitofra i campi, dove ombrosa umida scendela notte, e lungi muore una canzone. 14
12Letteratura italiana Einaudi
COS PASSO I MEI GIORNI
Cos passo i miei giorni, i mesi, gli anni.Altro non chiedo in giovent piacereche tessere nellombra vuoti inganni,care immagini s, ma menzognere. 4
Solo a volte mi mescolo alle alteregenti del mondo. E anchio quei loro affanniprovo: non cure tacite severe,ma le lotte crudeli e lonte e i danni. 8
Onde poi ritornando alloziosapace dei sogni miei lunghi e fatali,trovo ancora pi dolci i colli aprichi, 11
il mar, glinterminabili viali,ove al rezzo dei grandi alberi antichiil mio cuore saddorme e si riposa. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
13Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
LA SERA
Or che biancheggia in ciel sulla pianurala solitaria falce della luna,e abbandonano i monti ad una ad una le mandre, cheran sparse alla pastura;
cos buona la Terra, cos pia 5sembra in questora devota dellAve,che un inganno soavetiene lanimo e i sensi in sua balia.La mia sorte obliando in un profondomito che minnamora, 10mi par vivere quando, nellauroradei popoli, eran pochi uomini al mondo;che nel mio petto,col raggio della sera,discenda la severa 15tranquillit del vecchio patriarca.Sulluscio assiso della pia dimoraegli mirava la nascente stella,i pingui bovi, le ricciute agnella,la campagna di fiori e frutta carca. 20Or sento in me quel sovrumano amore,quellestatica calma,e chino anchio la testa sulla palma,e quasi attendo i messi del Signore.
14Letteratura italiana Einaudi
DORMIVEGLIA
Trillava un cartellinonellattonita stanza,e il sole soscurava.Un rullo, una campana,il gallo a quando a quando 5sudivano; e il mattinopi si andava velando.Io giacevo sognando,e brevi erano lore.Poi un altro sopore 10prese lanima mia,una malinconiache fu in breve dolore.Restai solo con esso.Maledissi la sorte. 15Desiderai la morte.Ma venne la speranzacol suo chiaro sorriso,e mi baci sul viso,e mi chiam un eletto. 20Ricondusse al mio lettoil sonno che fuggiva.
Umberto Saba - Il canzoniere
15Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
LA CAPPELLA CHIUSA
Par da secoli chiusa. Alla sua porta,fra le dita il rosario,siede il mendico, cieco e solitario.
Chiusa per sempre. Gentemorta quanta vi entr, con dietro ardente 5cera e vano dolore. Lerba crescesotto i gradini, alimentava un neromuschio lumidit nelle sue crepe.Altro il suo cimiteronon che un prato: questo n custode 10vigila, n la cancellata serra.Chi gli si appressa ode fanciulli guerrafingere e paci rotte da improvvisiinseguimenti; fra le sue compagnee le tombe ripete i nuziali 15riti dun tempo la bambina ignara.Bruca una capra lerba corta e rara.
Ed io sosto, ed un pocoanche qui siedo, e guardo quei fanciullinuovi, lantico gioco, 20quelli che a me nel giocosi rivelano, come la figuradelluomo in pochi segnidi carbone su un muro, eterni veri.Ecco: qui tutto con i miei pensieri 25 fraterno; ogni aspetto un nuovo latodel mio spirito adombra.Dallerta amica alla mia infanzia, allombradella chiusa cappella, scorgo il cielopallido azzurro con le prime stelle, 30lAlpi lontane, i colli, la citt
16Letteratura italiana Einaudi
che sui colli si estese, che di borghisarricchisce e di enorminavi, onde tutti suonano i cantieri;navi per mari, per porti remoti 35a chi li vide, non li vide mai,sempre noti ed ignoti.Ed anche tu che della morte assaitempo vivevi, forse un giorno invanocercher; qui, disutile rovina, 40una scuola, tra poco, unofficina,altro su quelle tombe sorger.
Cos sempre al suo ierispera luomo migliore il suo domani,ben che una voce gli dica: Domani 45si soffrir come soffrimmo ieri.
Umberto Saba - Il canzoniere
17Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
A MAMMA
Mamma c un tedio oggi, una sottilemalinconia, che dalle cose in ognivita sinsinua, e fa umili i sognidelluomo che il suo mondo ha nel suo cuore.Mamma, ritorner oggi allamore 5tuo, chi un d lebbe a vile?Chi solo con il suo solo dolore?
Ed un giorno di festa, oggi. La vianera tutta di gente, ben che il cielosia coperto, ed un vento aspro allo stelo 10rubi il giovane fiore, e in onde gonfile gialle acque del fiume.Passeggiano i borghesi lungo il fiumetorbido, con violacee ombre di ponti.Sta la neve sui monti 15ceruli ancora; ed il mio cuore, mamma,strugge, vagante fiammanei d festivi, la malinconia.
E tu pur, mamma, la domenicalepasseggiata riguardi dallaperta 20finestra, nella tua casa desertadi me, deserta per te dogni bene.Guardi le donne, gli operai (quel bene,mamma, non scordi) gli operai che i pannidogni giorno, pur tanto utili e belli, 25oggi a gara lasciati hanno per quellidelle feste, s nuovi in vista e falsi.Ma tu, mamma, non sai che sono falsi.
Tu non vedi la luce che io vedo.Altra fede ti regge, che non credo 30
18Letteratura italiana Einaudi
pi, che credevo nella puerizia,mamma, nella remota puerizia.Guardi fanciulli con nudi i ginocchiforti, con nuove in attoniti occhivoglie, che tra i sudati 35giochi nacquero a un tratto in cuore ai pi.Escono a stormi, vociano, ed il pialto con gesta tra di bimbo e duomo.Una giovane passa; ecco, le han datodel gomito nel gomito. 40Irosa ella si volge, e in cor perdona.Quello addietro rimasto la personapiega, che un fontevide, e di fonteacqua non costa alla sua sete nulla. 45
Mamma, non io cos, mai. La mia cullaio la penso tagliata in strano legno.Tese lanimo mio sempre ad un segnocui non tesero i miei dolci compagni.Mamma, forse di questo che tu piangi 50sempre l nella tua casa deserta?Lacrimi ancora; e dalla non pi apertafinestra, con la seraentra delle campane, entra il profondosuono, il preludio della dolce notte, 55duninsonne per te, gelida notte.Ad ogni tocco pi verso la notte roteato il mondo.
Mamma, un tempo ci fu che, le campaneudendo, sulle mie guance una sola 60lacrima il vespro amato di violatinse, per cose assai dolci e lontane.Ma quelle guance erano imberbi ancora;ma diverso il mattino dallaurora
Umberto Saba - Il canzoniere
19Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
tanto, che pi me stesso io non conosco. 65Quasi un salubre tosconel giovane vers la solitariaforza, onde solo egli pur fra le genti.Non vide i passi tuoi farsi pi stanchi,o dolce madre, e i tuoi capelli bianchi 70sulle povere tempie.
Mamma, un tempo fu ancora il tuo che in ognidottrina la pi saggia eri tenutada me, da me che la tua bocca mutafeci poi con laudacia dei miei sogni. 75Tu pel fanciullo eri linfallibile,eri colei che non conosce errore.Lumile tua parola nel suo cuoresi scolpiva cos chebbe indicibileangoscia quando, per la prima volta, 80pur come ogni altra, la tua mente foltaderrori, avvolta nel dubbio scoperse.
Mamma, il tempo fu quello che davverseforze piena sentii lumana vita,s che indugio alla mia casa il ritorno. 85Ben mi apparvero eterneverit, ma infinitan lamarezza, e a sdegno ebbi la grandecasa, il terrazzo ove leggevo Verne,pallido dansia nelle rosse sere. 90Poi nel sonno sognavo lOrientebarbaro; e quanta gentenon vinceva la mia piccola mano!Era incerto fra il riso e il pianto il cigliotuo su quel sonno; ora lontano il figlio 95unico, e il tempo fugge.
Mamma, il tempo che fuggetansia; e lansia che impera
20Letteratura italiana Einaudi
nel tuo cuore c, forse, anche nel mio;c, pur latente, il male che ti strugge; 100son le tue cure in me domenicalimalinconie.Lente lente ora sfollano le vienella sera di festa, e verdi e rossiaccendono fanali le osterie 105di campagna. E una strana sera, mamma,una che certo affannai cuori come il tuo soli ed amanti,sugli ultimi mari i naviganti,dentro lorride celle i prigionieri. 110Canterellando scendono i sentieridel borgo i cittadini,torna dolce al fanciullo la sua casa;ed il mistero ond la vita invasatu con preghiere esprimi. 115
Mamma, il tempo che fuggecure con cure alterna; ma in chi suggeil latte e in chi denuda la mammellac un sangue solo per la vita bella.
Umberto Saba - Il canzoniere
21Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
A LINA
Primieramente udii nella solennenotte un richiamo: il chi.Dellamore che fu,Lina, mi risovvenne.
Quanti suoni risposero a quel suono, 5quanti canti a quel canto!Strinse il cuore un rimpiantodi te; ti chiesi delloblio perdono.
Ultimamente udii nella solennenotte un gemito: il chi. 10Del dolore che fu,Lina, mi risovvenne.
22Letteratura italiana Einaudi
MEDITAZIONE
Sfuma il turchino in un azzurro tuttostelle. Io siedo alla finestra, e guardo.Guardo e ascolto; per che in questo tuttala mia forza: guardare ed ascoltare.
La luna non nata, nascer 5sul tardi. Sono aperte oggi le moltefinestre delle grandi case foltedumile gente. E in me una veritnasce, dolce a ridirsi, che dargioia a chi ascolta, gioia da ogni cosa. 10Poco invero tu stimi, uomo, le cose.Il tuo lume, il tuo letto, la tua casasembrano poco a te, sembrano coseda nulla, poi che tu nascevi e giera il fuoco, la coltre era e la cuna 15per dormire, per addormirti il canto.Ma che strazio sofferto fu, e per quantotempo dagli avi tuoi, prima che unasorgesse, tra le belve, una capanna;che il suono divenisse ninna-nanna 20per il bimbo, parola pel compagno.Che millenni di strazi, uomo, per unadelle piccole cose che tu prendi,usi e non guardi; e il cuore non ti trema,non ti trema la mano; 25ti sembrerebbe vanoripensare ch pocoquanto allimmondezzaio oggi tu scagli;ma che gemma non c che per te valgaquanto valso sarebbe un d quel poco. 30
La luna nata che le stelle in cielodeclinano. L un giallo
Umberto Saba - Il canzoniere
23Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
lume s spento, fumido. Suonil tocco. Un gallocant; altri risposero qua e l. 35
24Letteratura italiana Einaudi
IL SOGNO DI UN COSCRITTO(Losteria fuori porta)
Or che di molte passioni lurtosi addorm nel respirodella notte profonda,e fatto ha la rondaultima lultimo giro: 5
che l solo e di furtoarde ancora un lucignolo fumoso,penso, in blando riposo,penso lo smarrimento che al fervoredei miei sogni seguiva, entro unantica 10osteria fuori porta, oggi, nelloredella libera uscita.
Ero l con i miei compagni;l con essi seduto ad uningombratavola, quando unombra 15scese in me, che la mia vita lontanatenne, con la sua forza, con le suepene, da quel tumulto vespertino.Centellinavo attonito i miei duesoldi di vino. 20
Non un poeta, ero uno sperdutoche faceva il soldato,guatandosi allintorno laffollatomondo, stupido e muto;
che come gli altri, in negro 25vino il suo poco rame barattavache coi baci la mamma a lui mandava,triste no, non allegro;
Umberto Saba - Il canzoniere
25Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
con nella mente fittasola unidea, recata 30da un suon lontano: fosse la prescrittaora trascorsa della ritirata.
N si squarci quel velo,n a vivere tornai di questa miavita, prima che fredda nella via 35fosse la notte e in cielo.
26Letteratura italiana Einaudi
Versi militari(Salerno, 12 Fanteria, 1908)
Umberto Saba - Il canzoniere
27Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
DURANTE UNA MARCIA
1Poi che il soldato che non va alla guerrainvecchia come donna senzamore,questo vorremmo: la certezza in cuoredi vincere, ed andar di terra in terra. 4
Qui andiamo s, ma a tanta nostra guerramanca il nemico che ci miri al cuore,manca la morte che il fuggiasco atterra,manca la gloria per cui ben si muore. 8
Son brutte facce intorno a me, e sudori.Guardo il compagno: mezza lingua fuorigli pende, come a macellato bue. 11
O canta, Carmen, le bellezze tue,le lodi in coro della tua persona.Il cielo, senza mai piovere, tuona. 14
28Letteratura italiana Einaudi
2Pure a me non dispiace ancor questurtosoldatesco, quel cielo arroventato,i colloqui col mio vicino armato.Gli chiedo A casa, ove il lavoro frutta; 4
a casa dove certo hai la tua tuttabella, ci andresti, anche cos aggravato,a piedi, con lo zaino affardellato,vivendo delemosina e di furto? 8
Egli mi guarda, e mi lascia parlare.Non al paese che frutta il lavoro,ma pi gi nellAmeriche lontane; 11
dove c tanto vino e tanto pane,tanto oro per chi sa lavorare.In America s, vorrebbe andare. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
29Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
3Ed io, se a volte di s aspra vitasoffro, che i sensi ne son tutti offesi;credi, non la gravezza dei pesi, linutilit della fatica. 4
E tu questo lo sai, mia bella amica;sai come in breve a consolarmi appresi.Lina cui poco detti e molto chiesipenso, e rinnovo la querela antica. 8
Saperti amante e non poterti avere,star lontano da te quando in cor mardi,aver la lingua e non poter parlare, 11
udir questacqua e non chinarsi a bere,correre in riga quando a lenti e tardipassi vorrei pensosamente andare. 14
30Letteratura italiana Einaudi
4Sei come alla mia sete acqua che spandala sua frescura per un prato erboso;come giungere alfine ove un boscosocolle il limite segna della landa. 4
E nessun dio la sua nuvola mandaa liberarci dal sol spaventoso.Senza canti si va, senza riposo,come pecore. Ed una non si sbanda. 8
E il piede dove posa in fuga mettevoli dinsetti gi per la campagna.Forse il flagello delle cavallette. 11
Sempre del gregge pi si obliqua il passo;e dun tamburo il suon lugubre e bassopare unepidemia che ci accompagni. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
31Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
5Ecco: finito il polveroso piano.Lerta che il tedio senza fine allunga,la tappa dove mai par non si giungadietro lasciammo e il culmine lontano. 4
Torna ogni aspetto a farsi cristiano;che se la fame, la fatica lunga,n cosa vha che non ti gravi o punga,chabbia buono il sapor, lodore sano, 8
c la musica; e questa alzi sonorisquilli, onde meglio al fantaccino il gettodacqua avvicini e danice insapori. 11
Dalle spalle gli tolga il maledettopeso, che basta ad un prodigio tantopoche trombe accordate a un pueril canto. 14
32Letteratura italiana Einaudi
6E ti racconter, quando lontanisaranno i giorni che nero malato,tutti i mostri di cui mha liberatolanima il sol che marross le mani. 4
Dir: Per monti e polverosi pianisotto quali mai pesi ho faticato!Credevo non tornare e son tornato.Sono tornato per partir domani. 8
Per mio diletto andr di monte in valle.Zaino mai pi mi graver le spalle.O Signor mio, non orribile questo? 11
Foglia caduta cui non torna il verde,nello spazio e nel tempo ogni mio gesto,ogni fatica mia, ecco, si perde. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
33Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
7Si perde profondando entro un ugualebuio. Di tutta la pena soffertalaccesa faccia emerger, lapertabocca, il fiero accennar dun caporale. 4
Fin che gi vecchio, nellultimo male,della febbre alla tetra luce incerta,andr salendo una terribilerta,per scendere di corsa un bel viale. 8
Giacer nello sfatto letto, e fuoco,far fuoco sui monti nellauroracoi fantaccini del tempo dallora. 11
Sfuggiranno tra il verde, curvi un poco.Io nel delirio qualche nome ancoraricorder, qualche guerresco gioco. 14
34Letteratura italiana Einaudi
A UN UFFICIALE
Quando il branco che a lei come al nemicoguarda, ove meno esso vorrebbe guida,pur come non ludisse ognor con gridasconce ostentare i putri umor che suda, 4
non vede mai la sua sciabola nudamutarsi in un baston da pecoraio?Muovere sotto un soldatesco saiole forme del progenitore antico? 8
Equine gambe, coscie di possentemulo io scopro; mentre in lei vedereso uno svelto, un sagace levriere. 11
Assetato non beve, di sua genteguarda lurto coi verdi occhi crudeli,pallido sotto arroventati cieli. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
35Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
ORDINE SPARSO
1Se sparando mi appiatto entro il profondobosco, o sfuggo di corsa ove il sentierosapre, un gioco bellissimo che inverola superficie minnova del mondo. 4
Pensa: un cespuglio, un ciottolo rotondoche nascondere deve il corpo intero.Quel che pi pesa diventa leggero,dico il soldato col suo grave pondo. 8
Il volo che nel grano entra e poi scatta,la pecora ricorda che i ginocchipiega, indi pare che tutta sabbatta. 11
E vedono il terreno oggi i miei occhicome artista non mai, credo, lo scorse.Cos le bestie lo vedono forse. 14
36Letteratura italiana Einaudi
2Le bestie per cui esso casa, letto, talamo podere, mensa, tutto.Vi godono la vita, ogni suo frutto,vi dnno e vi ricevono la morte. 4
Or, come vuole la mia bella sorte,non la sola bellezza al paesaggiochiedo quanto una siepe od un selvaggiotronco, che mi nasconda il capo e il petto. 8
N le cose dintorno a me pi tantednno malinconie dolci e complesse.S mi domando: per colpire ovesse 11
stanno, come porrei del mio fucilelalzo, col sol che pi le fa vicine,con lombra che allontana uomini e piante? 14
Umberto Saba - Il canzoniere
37Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
BERSAGLIO
Del mare sulle iridescenti arene,dove in trincee si ammucchiano, mi getto;e con una repressa ansia il grillettopremo. Va la terribile frustata 4
e una sagoma cade. Immaginatanon ho in essa una pi bella che buona,non una testa che porti corona,non il nemico che pi mai non viene. 8
Se qui locchio non falla e il colpo certo,egli che nel bersaglio ognor figurolorrore che i miei occhi hanno sofferto. 11
Tutto che di deforme hanno veduto,di troppo ebraico, di troppo panciuto,di troppo lamentosamente impuro. 14
38Letteratura italiana Einaudi
LA GINNASTICA DEL FUCILE
Di ben tutta la testa sovra quantiuomini han qui mi vedo soverchiare;e le braccia con larma alto levaredevo, ad un cenno, a sospingerle avanti. 4
Risento in me qualcosa dei giganti,che la scalata al ciel vollero dare,sembrami ad ogni gesto provocareIddio, che del suo fulmine mi schianti. 8
Sempre mi disse tutte grandi e bellecose il vedere innanzi a me su quelleteste, cui tutte regola una legge. 11
Mi dice: tu non sei certo del gregge.S che lo zaino che sega le ascellela schiena pi dirittamente regge. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
39Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
DOPO IL SILENZIO
Mentre il compagno lamentosamentedorme; e il sonno, affannoso anche, gli giova,linsonnia una stanchezza in me rinnova,che lorgoglio mi fa quasi piacente. 4
Meraviglia non se la mia menteveglia, ed il sonno non sempre ritrova.Questa che giace e ronfia gente nuova.Io sono vecchio, paurosamente. 8
Esistere da tanti anni mi sembra,che forse con Abramo ho trasmigrato.Forse fui Faust, e Margherita ho amato. 11
Qui coi coscritti oggi stancai le membra.Ma non vissi con altri uomini e di?Non videro ogni tempo gli occhi miei? 14
40Letteratura italiana Einaudi
IL CAPITANO
Se pi non posso senza lei pensarerea soldatesca ai piedi della croce,cos chiara campana la sua voceche un giorno soffrir di non udirla. 4
Fra questi che non san che maledirlase a volte resto a quella voce sordo, che a rendere il gran volto laccordocerco che ancor non saprei qui fermare. 8
Sol quando a sera andarmene solettopotr, pi non temendo limportunatromba, che chiama: Picchetto, picchetto!; 11
mi verr fatto di fermare in unastrofa, in un verso, quel suo aspetto un pocodi Farinata... Ma ben pi che il fuoco 14
Umberto Saba - Il canzoniere
41Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
dellEterno la cruccia: una fratinagente dai volti ebeti o cagnazzi.Davanti a quei noiosi vecchi pazzistar sullattenti peggio di un coscritto! 4
Mai unardita impresa, un bel delitto.Solo la pace, solo la tempestache brontola e non scoppia, solo questaparodia della gran carneficina. 8
Uno che a saccheggiare in grande nato,vederlo qui, che ad aggravarli spiai fantaccini della compagnia! 11
Oh, tanto il suo destino dei pi avversi,che darei, per saperla liberato,se non tutti, met di questi versi. 14
42Letteratura italiana Einaudi
NELLA PRIGIONE
Due compagni con me la stessa penasoffrono, come belve prese al laccio.Io gli insetti che il pasto alla mia venasi servono, e i pensier molesti scaccio. 4
Se tu sapessi la vita che faccio!Non la farebbe un cane alla catena.Bere lacqua e dormir sul tavolaccionelle tredici celle della pena. 8
Cos luno; e nel sonno si sprofonda.Una canzone ell che carceratoapprese, prima di venir soldato. 11
Laltro pur esso sullopposta spondadorme, ed i sogni suoi non sembran buoni.Io penso Cristo in mezzo ai due ladroni. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
43Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
IN CORTILE
In cortile quei due stavan soletti.Era lalba con venti umidi e freschi.Mi piaceva guardar sui fanciulleschivolti il cupo turchino dei berretti; 4
quando lun laltro, dopo due sgambetti,fece presentatarm colla ramazza.Segu una lotta ad una corsa pazza,colle schiene cozzarono e coi petti. 8
Mi videro, e Dio sa quale capricciosospinse a me quei due giovani cani.Con molti Te la sgugni e Me la spiccio, 11
motteggiando, mi presero le mani.Ed io sorrisi, ch ai piccoli snellicorpi, agli atti parevano gemelli. 14
44Letteratura italiana Einaudi
LA FANFARA
Quando una canzonetta od una danzadona il cerchio degli aspri suonatori,ciascuno ha in vista dei rovesciatoridi Gerico lorgoglio e lesultanza. 4
Stuonano, questo s, con abbastanzagrazia, e con grazia dimenano i fianchi,gonfian le gote, soffiano in gi stanchicorpi voglie, a cui cedono, di danza. 8
Ecco: alle coppie la borraccia sbattesulle natiche, e il suol cos calpestoche nulla di pi duro mai lo batte. 11
Oh quante volte un fratello pittoreho invocato, un pittore del grottesco,che unisse alle mie sillabe il colore! 14
Umberto Saba - Il canzoniere
45Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
SOLDATO ALLA PRIGIONE
Il granchio che le membra in s ritiraassomigliava sullattenti, muto.Laltro, che intentamente in lui lacutosguardo figgeva, parl di prigione. 4
Ed il giovane entr nella prigionesenza un lamento, senza un motto arguto.Port la destra al berretto puntuto,volse le spalle, e non le alz nellira. 8
Alle pi dissetanti arie ben usoentr da s dove pi entrar gli duole,dove non c che puzzo di rinchiuso. 11
Egli che tante vomit parolevane, dintollerabile fetore,porse il saluto al suo giudicatore. 14
46Letteratura italiana Einaudi
Ma quando fu dove di dosso toltosi vide il meglio; qui lasciato a segnoche sentissero solo il duro legnodel tavolaccio le sue povere ossa; 4
che inutilmente ebbe la porta scossa,e compagni trov per querelarsi,prima lo udimmo al cane assomigliarsi,poi dalla rabbia illividiva in volto. 8
Da quel volto, da quelli atti spirava,giungendo con freschezze a me daurora,un non so che di fanciullesco ancora. 11
Non per il letto (e invero lo creavatale la mamma, da sentirla appenauna bastonatura sulla schiena); 14
Umberto Saba - Il canzoniere
47Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
ma che un uomo, non Dio, non un temutomorbo gli desse un s molesto affanno;tenesse lui, lui che gi un mese e un annoportava zaino e faceva il saluto, 4
come un bambino a ripensare il dannofatto, e il duro castigo ricevuto;per traversino il berretto puntuto,per materasso il cappotto di panno! 8
Ed io che volli un poco di serenodentro lanimo suo, gli dissi: Credi,qui non c tutto il male che tu vedi; 11
che quando stai nella prigione, almenonon ti mettono in mano la ramazza,e puoi pensare in pace alla ragazza. 14
48Letteratura italiana Einaudi
Poco ascolt. Gi ridere ludiva,anche lusata canzone intonare.Quando si sciolse fu per bestemmiarechi aprire gli poteva e non gli apriva; 4
chi di uscire gli tolse ove alla rivadel mare unosteria consola duntiacri e di donna i marinai, che giuntisono Dio sa da che lontana riva! 8
Poi, quando fu da un lungo sonno preso sempre mi piacque in luoghi aperti o buispiar, non visto, i cupi sonni altrui 11
vidi sulla sua faccia un ciglio leso;la faccia non ad unaurora, a quellasomigliare di un morto alla Cappella. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
49Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
CONSOLAZIONE
stata pi che non pensassi in miavita la guerra finita e fragorosa.Spar sullassordante artiglierialonnipotente fanteria fangosa. 4
Ora, in cortile, a s diversa cosaciascuno attende. Ora si muta in vilespazzino il fante. Ora non pi il fucile,ma la ramazza ha in pugno. E cos sia. 8
Con tanto pi diletto e pi sinceroanimo andr nella mia chiusa stanzatessendo e ritessendo il mio pensiero. 11
Su tappeti di porpora la danzagodr leggera, bacer il bel visodi lei, nelle cui braccia paradiso. 14
50Letteratura italiana Einaudi
SCHERZO
Or da quanto gli orecchi odono e dallavista nuova letizia a me si svela;e il sonno ancora i chiari occhi mi vela,che ho dormito sul fieno entro una stalla. 4
Uno che col compagno ansante ballain mezzo al campo, in tenuta di tela,e pur anche ballando si querelache tutto d gli fan far zaino in spalla, 8
ferma a un tratto e mi grida: Son borghese!Poi mi racconta che al nostro paeseil vino buono e le donne son sane. 11
Qui dove lhan mandato le puttanece lhanno tutte. E se a tacer persistomi dice che assomiglio a Ges Cristo. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
51Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
DI SENTINELLA ALLA BANDIERA
Nella mia casa, da me solo amata,in una luce a me di visione,cera unoleografia: NapoleonePrimo e la sentinella addormentata. 4
L si vedeva sullinsanguinataneve dormire quel soldato vile,vigilare per lui, col suo fucile,lImperatore della Grande Armata. 8
notte, e la ricordo io dopo tanto.Arde un lumino; in guardia ho la bandierache sventol su San Martino a sera. 11
E mi par di seder proprio in quel cantodi mia casa, fanciullo, in quelle orelunghe, a sognare in me un conquistatore. 14
52Letteratura italiana Einaudi
MARCIA NOTTURNA
Con le lanterne del tempo di guerrasi procede, e la luna ha un tenue velotutte le chiare stelle ardono in cielo.Oh, spegnete quei lumi, uomini, in terra! 4
Presso, nel mare, quellargenteo gelotrema, e ci segue. Ebbri di sonno, stanchidi querelarsi e di cantare, i fantitornano sotto un luminoso cielo, 8
lungo il golfo che a me ricorda quellodove nacqui, che a notte ha il tuo sorrisomalinconico, laria del tuo viso. 11
Cos che intorno io mi ritrovi il bellolasciato quando qui venni a marciare,e i sonni dellinfanzia a ritrovare. 14
Umberto Saba - Il canzoniere
53Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
DI RONDA ALLA SPIAGGIA
Annotta. Nella piazza i trombettieriusarono a suonar la ritirata.La consegna io lho, credo, scordata;che tendono a ben altro i miei pensieri. 4
E il mare solitario i miei pensiericulla con le sue lunghe onde grigiastre,dove il tramonto scivol con piastredoro, rifulse in liquidi sentieri. 8
Questo a lungo ammirai, ben che al soldatopi chiudere che aprire gli occhi alletta,che ha i piedi infermi ed il cuore malato. 11
E seggo, e sulla sabbia umida e nettaun nome da infiniti anni obliatoscrive la punta della baionetta. 11
54Letteratura italiana Einaudi
Casa e campagna(1909-1910)
Umberto Saba - Il canzoniere
55Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
LARBOSCELLO
Oggi il tempo di pioggia.Sembra il giorno una sera,sembra la primaveraun autunno, ed un gran vento devastalarboscello che sta e non pare saldo; 5par tra le piante un giovanetto altotroppo per la sua troppo verde et.Tu lo guardi. Hai pietforse di tutti quei candidi fioriche la bora gli toglie; e sono frutta, 10sono dolci conserveper linverno quei fiori che tra lerbecadono. E se ne duole la tua vastamaternit.
56Letteratura italiana Einaudi
A MIA MOGLIE
Tu sei come una giovane,una bianca pollastra.Le si arruffano al ventole piume, il collo chinaper bere, e in terra raspa; 5ma, nellandare, ha il lentotuo passo di regina,ed incede sullerbapettoruta e superba. migliore del maschio. 10 come sono tuttele femmine di tuttii sereni animaliche avvicinano a Dio.Cos se locchio, se il giudizio mio 15non minganna, fra queste hai le tue uguali,e in nessunaltra donna.Quando la sera assonnale gallinelle,mettono voci che ricordan quelle, 20dolcissime, onde a volte dei tuoi maliti quereli, e non saiche la tua voce ha la soave e tristemusica dei pollai.
Tu sei come una gravida 25giovenca;libera ancora e senzagravezza, anzi festosa;che, se la lisci, il collovolge, ove tinge un rosa 30tenero la sua carne.Se lincontri e muggire
Umberto Saba - Il canzoniere
57Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
lodi, tanto quel suonolamentoso, che lerbastrappi, per farle un dono. 35 cos che il mio donotoffro quando sei triste.
Tu sei come una lungacagna, che sempre tantadolcezza ha negli occhi, 40e ferocia nel cuore.Ai tuoi piedi una santasembra, che dun fervoreindomabile arda,e cos ti riguarda 45come il suo Dio e Signore.Quando in casa o per viasegue, a chi solo tentiavvicinarsi, i denticandidissimi scopre. 50Ed il suo amore soffredi gelosia.
Tu sei come la pavidaconiglia. Entro langustagabbia ritta al vederti 55salza,e verso te gli orecchialti protende e fermi;che la crusca e i radicchitu le porti, di cui 60priva in s si rannicchia,cerca gli angoli bui.Chi potrebbe quel ciboritoglierle? chi il peloche si strappa di dosso, 65per aggiungerlo al nido
58Letteratura italiana Einaudi
dove poi partorire?Chi mai farti soffrire?
Tu sei come la rondineche torna in primavera. 70Ma in autunno riparte;e tu non hai questarte.Tu questo hai della rondine:le movenze leggere;questo che a me, che mi sentiva ed era 75vecchio, annunciavi unaltra primavera.
Tu sei come la provvidaformica. Di lei, quandoescono alla campagna,parla al bimbo la nonna 80che laccompagna.E cos nella pecchiati ritrovo, ed in tuttele femmine di tuttii sereni animali 85che avvicinano a Dio;e in nessunaltra donna.
Umberto Saba - Il canzoniere
59Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
LINSONNIA IN UNA NOTTE DESTATE
Mi sono messo a giaceresotto le stelle,una di quellenotti che fanno dellinsonnia tetraun religioso piacere. 5Il mio guanciale una pietra.
Siede, a due passi, un cane.Siede immobile e guardasempre un punto, lontano.Sembra quasi che pensi, 10che sia degno di un rito,che nel suo corpo passino i silenzidellinfinito.
Di sotto un cielo cos turchino,in una notte cos stellata, 15Giacobbe sogn la scalatadangeli di tra il cielo e il suo guanciale,chera una pietra.In stelle innumerevoli il fanciullocontava la progenie sua a venire; 20in quel paese ove fuggiva liredel pi forte Esa,un impero incrollabile nel fioredella ricchezza per i figli suoi;e lincubo del sogno era il Signore 25che lottava con lui.
60Letteratura italiana Einaudi
LA CAPRA
Ho parlato a una capra.Era sola sul prato, era legata.Sazia derba, bagnatadalla pioggia, belava.
Quelluguale belato era fraterno 5al mio dolore. Ed io risposi, primaper celia, poi perch il dolore eterno,ha una voce e non varia.Questa voce sentivagemere in una capra solitaria. 10
In una capra dal viso semitasentiva querelarsi ogni altro male,ogni altra vita.
Umberto Saba - Il canzoniere
61Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
A MIA FIGLIA
Mio tenero germoglio,che non amo perch sulla mia piantasei rifiorita, ma perch sei tantodebole e amore ti ha concesso a me;o mia figliola, tu non sei dei sogni 5miei la speranza; e non pi che per ognialtro germoglio il mio amore per te.
La mia vita, mia carabambina, lerta solitaria, lerta chiusa 10dal muricciolo,dove al tramonto solosiedo, a celati miei pensieri in vista.Se tu non vivi a quei pensieri in cima,pur nel tuo mondo li fai divagare; 15e mi piace da presso riguardarela tua conquista.
Ti conquisti la casa a poco a poco,e il cuore della tua selvaggia mamma.Come la vedi, di gioia sinfiamma 20la tua guancia, ed a lei corri dal gioco.Ti accoglie in grembo una s bella e piamamma, e ti gode. E il vecchio amore oblia.
62Letteratura italiana Einaudi
Intermezzo a Lina
Umberto Saba - Il canzoniere
63Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
INTERMEZZO A LINA
O di tutte le donne la pi pia,rosa dogni bont,che a Carmen assomigli, a Carmenita,e tutta hai rivestitadi fascini la tua malinconia, 5e di civetteria la santit;
o regina, o signora,la cui grazia fu ognora, ognor sardiversa oggi da ieri,penso quando non eri 10meno bella se pure a mezzo invernoun tuo purpureo scialleti avvolgeva le spalleinfreddolite, il profilo fraternoai miei pensieri migliori 15fino dal giorno che tho conosciuta.Da quel giorno tho avutasempre vicina, ho sempre lavoratointorno allamorosa anima tua;e dunantica angoscia non pi sua 20lho liberata.
Dove and la tua vitadi fanciulla? le prime ore pensose?quelle baruffe quasi sanguinosecon lamata sorella? 25Poi la baciavi, la chiamavi bella,le piangevi sul petto,con un cupido affetto,
con una straziante tenerezza;che percossa si spezza 30
64Letteratura italiana Einaudi
lanima tua, ma non si piega. E questo,questo ancora io so;io che presso di te forse ho fornitalopera mia,o di tutte le donne la pi pia, 35rosa dogni bont,che la gioia damore che mhai datalho pagata accrescendo alla tua vitala libert.
Dove and la tua vita 40di ragazza? Cucivi, un poco inferma,nella tua cella, o rumoroso intorno,come una camerata di caserma,tera il laboratorio,pieno di canti e di malinconia. 45Tu piangevi in segreto; a volte ai cantitaccordavi dellaltre prigioniere.Ma nei giorni di festa, nelle seredestate, quando uscivi in compagnia,vera ben chi aspettava te, te sola; 50e tra i fiori minori eri la rosa,rosa di purit.
Ora i tuoi occhi come dolci dardifiggi in me e maccarezzi,e di tutti i tuoi vezzi 55sorridente mi guardi.Ed io penso che il fuoco di cui ardis dolcemente penetra la vitanostra, e una preda facile ne fa;che a Carmen assomigli, a Carmenita, 60rosa di volutt.
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65Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
Trieste e una donna(1910 - 1912)
66Letteratura italiana Einaudi
LAUTUNNO
Che succede di te, della tua vita,mio solo amico, mia pallida sposa?La tua bellezza si fa dolorosa,e pi non assomigli a Carmenita.
Dici: lautunno, la stagione in vista 5s ridente, che fa male al mio cuore.Dici e ad un noto incanto mi conquistala tua voce : Non vedi l in giardinoquellalbero che tutto ancor non muore,Per una donna, amico mio, che schianto 10lautunno! Ad ogni suo ritorno saiche sempre, fino da bambina, ho pianto.Altro non dici a chi ti vive accanto,a chi vive di te, del tuo doloreche gli ascondi; e si chiede se pi mai, 15
anima, e dove e a che, rifiorirai.
Umberto Saba - Il canzoniere
67Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
IL TORRENTE
Tu cos avventuroso nel mio mito,cos povero sei fra le tue sponde.Non hai, chio veda, margine fiorito.Dove ristagni scopri cose immonde.
Pur, se ti guardo, il cor dansia mi stringi, 5o torrentello.Tutto il tuo corso quellodel mio pensiero, che tu risospingialle origini, a tutto il forte e il belloche in te ammiravo; e se ripenso i grossi 10fiumi, lincontro con lavverso mare,questacqua onde tu appena i piedi arrossinudi a una lavandaia,la pi pericolosa e la pi gaia,con isole e cascate, ancor mappare; 15e il poggio da cui scendi una montagna.
Sulla tua sponda lastricata lerbacresceva, e cresce nel ricordo sempre;sempre dintorno a te sabato sera;sempre ad un bimbo la sua madre austera 20rammenta che questacqua fuggitiva,che non ritrova pi la sua sorgente,n la sua riva; sempre lancor belladonna si attrista, e cerca la sua manoil fanciulletto, che ascolt uno strano 25confronto tra la vita nostra e quelladella corrente.
68Letteratura italiana Einaudi
TRIESTE
Ho attraversata tutta la citt.Poi ho salita unerta,popolosa in principio, in l deserta,chiusa da un muricciolo:un cantuccio in cui solo 5siedo; e mi pare che dove esso terminatermini la citt.
Trieste ha una scontrosagrazia. Se piace, come un ragazzaccio aspro e vorace, 10con gli occhi azzurri e mani troppo grandiper regalare un fiore;come un amorecon gelosia.Da questerta ogni chiesa, ogni sua via 15scopro, se mena allingombrata spiaggia,o alla collina cui, sulla sassosacima, una casa, lultima, saggrappa.Intornocircola ad ogni cosa 20unaria strana, unaria tormentosa,laria natia.
La mia citt che in ogni parte viva,ha il cantuccio a me fatto, alla mia vitapensosa e schiva. 25
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69Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
VERSO CASA
Anima, se ti pare che abbastanzavagabondammo per giungere a sera,vogliamo entrare nella nostra stanza,chiuderla, e farci un po di primavera?
Trieste, nova citt, 5che tiene duna maschia adolescenza,che di tra il mare e i duri colli senzaforma e misura crebbe;dove larte o non ebbeozi, o, se c, c in cuore 10degli abitanti, in questo suo coloredi giovinezza, in questo vario moto;tutta esplorammo fino al pi remotosuo cantuccio, la pi strana citt.Ora che con la sera anche si fa 15vivo il bisogno di tornare in noi,vogliamo entrare ove con tanto amoresempre ti ascolto, ove tu al bene puoivolgere un lungo errore?
Della pi assidua pena, 20della miseria pi dura e nascosta,anima, noi faremo oggi un poema.
70Letteratura italiana Einaudi
CITT VECCHIA
Spesso, per ritornare alla mia casaprendo unoscura via di citt vecchia.Giallo in qualche pozzanghera si specchiaqualche fanale, e affollata la strada.
Qui tra la gente che viene che va 5dallosteria alla casa o al lupanare,dove son merci ed uomini il detritodi un gran porto di mare,io ritrovo, passando, linfinitonellumilt. 10Qui prostituta e marinaio, il vecchioche bestemmia, la femmina che bega,il dragone che siede alla bottegadel friggitore,la tumultuante giovane impazzita 15damore,sono tutte creature della vitae del dolore;sagita in esse, come in me, il Signore.
Qui degli umili sento in compagnia 20il mio pensiero farsipi puro dove pi turpe la via.
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71Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
LAPPASSIONATA
Tu hai come il dono della santit.Nacque con te, ti segue ove ti portala passione,fa dei peccati tuoi opere buone,dogni giudizio ti rimanda assolta. 5
Questa grazia che a te forsanco ignota il nostro amore, la tua verit.Quanto riguardi tosto a te si vota,offre a te la sua vita.Dellinferta ferita 10poi sanguini cos dentro il tuo cuore,che si chiede perdono a te, o devota,o appassionata, o purasempre quanto la pi giusta creatura;che perderti volessi non lo puoi, 15di cui samano i falli perch tuoi.
La tua voce che a me giunge pi amarae pi impregnata dellintima ambascia,si ascolta come una musica bassa,come una lenta musica di chiesa. 20Nellanima che tu, innocente, hai lesastrana dolcezza lascia,pure al ricordo, la tua voce amara.
72Letteratura italiana Einaudi
LA BUGIARDA
Perch arrossire? Io credopure alle tue bugie.Hanno pi religione delle mieverit; che se a volte in esse io vedoghiacce bevande di ardente colore 5che consolano e crescono la sete;i poeti, mio amore,
i gloriosi poeti e i vecchi saggi,e gli eroi che tornavano da mtelontane, dopo immortali viaggi, 10e, forse, in sue secreteleggi, nella giustizia sua lEterno,sentono come me che non discernofra il pensato ed il vero.E chi sa che a sua immagine il pensiero 15non muti fino le cose passate,quando con cuore e con labbra agitatedici la tua menzogna, e con lardoredi chi chiede ai suoi santi suoi perdoni,che grazia impetra con sante orazioni. 20
Or tu dunque rallegrati. Io credoso1o alle tue bugie.La tua voce ha le viedel mio cuore; n in te ricerco tracciadi colpa; anzi pi pura 25ti vedono nel male gli occhi miei.Altro dirti possio se da naturafatta cos femminilmente sei?
Umberto Saba - Il canzoniere
73Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
LA GATTA
La tua gattina diventata magra.Altro male non il suo che damore:male che alle tue cure la consacra.
Non provi unaccorata tenerezza?Non la senti vibrare come un cuore 5sotto alla tua carezza?Ai miei occhi perfettacome te questa tua selvaggia gatta,ma come te ragazzae innamorata, che sempre cercavi, 10che senza pace qua e l taggiravi,che tutti dicevano: pazza.
come te ragazza.
74Letteratura italiana Einaudi
LA FANCIULLA
Chi vede te vede una primavera,uno strano arboscello, che non recafiori, ma frutta.
Un giorno ti tagliavano i capelli.Stavi, fra il tuo carnefice e la mamma, 5stavi ritta e proterva;quasi un aspro garzon sotto la verga,a cui le guance ira e vergogna infiamma,luccicavano appena i tuoi grandi occhi;e credo ti tremassero i ginocchi 10dalla pena che avevi.Poi con quale fierezza raccoglieviquel tesoro perduto,quel magnifico tuo bene caduto,i tuoi lunghi capelli. 15
Io ti porsi uno specchio. Entro la brunachioma vi tondeggiava il tuo bel voltocome un polposo frutto.
Umberto Saba - Il canzoniere
75Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
CARMEN
Torna la mia disperazione a te.Dopo aver tanto errato, oggi il mio amoretorna al tuo fiero mutevole ardore,pi nulla chiede che la tua onest.
In queste lunghe giornate daffanno, 5che senza lotta e senza pace vanno,e senza la tua gaia crudelt;con la mia solitaria anima invisa,con limmagine tua dovunque incisa,ho sognato pur io daverti uccisa, 10per lebbrezza di piangere su te.
Incolpabile amica, austera figliadamore, se la vita oggi tesiglia,con la musica ancora vieni a me.Geloso sono non di don Jos, 15non dEscamillo; di chi prima un cantosciolse alla tua purezza ed al tuo santocoraggio incontro alla tua verit.
N tu forse da me vivi lontana,da me che allamor tuo faccio ritorno, 20e non cerco a Siviglia il tuo soggiorno.Solo vagavo il mattino di un giornodi festa, e tra la folla oscura e vanatu mapparivi in una popolanadi Firenze; la tua mano era stesa 25a sollevar le tende duna chiesa,le gialle e rosse tende sullentrata.
Parevi stanca, parevi ammalata,ma tho riconosciuta io che tho amata.
76Letteratura italiana Einaudi
Io che a fatica ho rattenuto un grido, 30mi sono meritato un tuo sorriso.
Umberto Saba - Il canzoniere
77Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
DOPO LA TRISTEZZA
Questo pane ha il sapore dun ricordo,mangiato in questa povera osteria,dov pi abbandonato e ingombro il porto.
E della birra mi godo lamaro,seduto del ritorno a mezza via, 5in faccia ai monti annuvolati e al faro.
Lanima mia che una sua pena ha vinta,con occhi nuovi nellantica seraguarda un pilota con la moglie incinta;
e un bastimento, di che il vecchio legno 10luccica al sole, e con la ciminieralunga quanto i due alberi, un disegno
fanciullesco, che ho fatto or son ventanni.E chi mi avrebbe detto la mia vitacos bella, con tanti dolci affanni, 15
e tanta beatitudine romita!
78Letteratura italiana Einaudi
TRE VIE
C a Trieste una via dove mi specchionei lunghi giorni di chiusa tristezza:si chiama Via del Lazzaretto Vecchio.Tra case come ospizi antiche uguali,ha una nota, una sola, dallegrezza: 5il mare in fondo alle sue laterali.Odorata di droghe e di catramedai magazzini desolati a fronte,fa commercio di reti, di cordameper le navi: un negozio ha per insegna 10una bandiera; nellinterno, voltecontro il passante, che raro le degnaduno sguardo, coi volti esangui e pronisui colori di tutte le nazioni,le lavoranti scontano la pena 15della vita: innocenti prigionierecuciono tetre le allegre bandiere.
A Trieste ove son tristezze molte,e bellezze di cielo e di contrada,c unerta che si chiama Via del Monte. 20Incomincia con una sinagoga,e termina ad un chiostro; a mezza stradaha una cappella; indi la nera fogadella vita scoprire puoi da un prato,e il mare con le navi e il promontorio, 25e la folla e le tende del mercato.Pure, a fianco dellerta, un camposantoabbandonato, ove nessun mortorioentra, non si sotterra pi, per quantoio mi ricordi: il vecchio cimitero 30degli ebrei, cos caro al mio pensiero,se vi penso i miei vecchi, dopo tanto
Umberto Saba - Il canzoniere
79Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
penare e mercatare, l sepolti,simili tutti danimo e di volti.
Via del Monte la via dei santi affetti, 35ma la via della gioia e dellamore sempre Via Domenico Rossetti.Questa verde contrada suburbana,che perde d per d del suo colore,che sempre pi citt, meno campagna, 40serba il fascino ancora dei suoi bellianni, delle sue prime ville sperse,dei suoi radi filari dalberelli.Chi la passeggia in queste ultime seredestate, quando tutte sono aperte 45le finestre, e ciascuna un belvedere,dove agucchiando o leggendo si aspetta,pensa che forse qui la sua dilettarifiorirebbe allantico piaceredi vivere, di amare lui, lui solo; 50e a pi rosea salute il suo figliolo.
80Letteratura italiana Einaudi
VIA DELLA PIET
Accennava allaspetto una sventura,s lunga e stretta come una barella.Hanno abbattute le sue vecchie mura,e di qualche ippocstano si abbella.
Ma ancor di s lattrista lospedale, 5che qui le sue finestre apre e la porta,dove per visitar la gente mortapreme il volgo perverso; e come fuoridei teatri carrozze in riga nera,sempre fermo ci vedo un funerale. 10Cerei sinistri odoriescon dalla cappella; e se non possorattristarmi, pensare il giorno estremo,leterno addio alle cose di cui temoperdere sola unora, perch il rosso 15duna cresta si muove fra un po derba,cresciuta lungo gli arboscelli in brevezolla: quel rosso in me speranza e federavviva, come in campo una bandiera.
La gallinella che ancor qui si duole, 20e raspa presso alla porta funesta,mi fa vedere dietro la sua crestatutta una fattoria piena di sole.
Umberto Saba - Il canzoniere
81Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
INTORNO AD UNA CASA IN COSTRUZIONE
I comignoli rosa e il cielo azzurrosono pur belli a riguardarsi. Intantolopera ferve che la casa accantopose fra una partenza ed un ritornodi me, che se la guardo al novo giorno 5poi alla sera in vista pi fornita.Dicono che nessuna, nuova o antica,come questa offrir grato ricetto,in sua barbara mole, ai cittadini.Fino di Semiramide i giardini 10le ombreggeranno il tetto.
Or ti domando, anima mia, che abbozziun sorriso che tu credi beffardo:nel tempo in cui molti artefici rozzia ornar la brutta casa davan mano, 15fra partenze e ritorni, e sogni, e il vanosperare, a disperar subito poi,cosa che valga questa che riguardosolo ostilmente edificammo in noi?La tua risposta, io ben lo so, lorgoglio 20ti detta quale da lui prego e voglio.
I comignoli rosa e il cielo azzurroed il mio verso, valgono la casa,che del suo sfarzo deturpa la stradasoleggiata, con qualche albero in fiore, 25popolosa ogni giorno e ingombra pi,dovera cos dolce far lamorein giovent.
82Letteratura italiana Einaudi
LORA NOSTRA
Sai unora del giorno che pi bellasia della sera? tantopi bella e meno amata? quellache di poco i suoi sacri ozi precede;lora che intensa lopera, e si vede 5la gente mareggiare nelle strade;sulle moli quadrate delle caseuna luna sfumata, una che appenadiscerni nellaria serena.
lora che lasciavi la campagna 10per goderti la tua cara citt,dal golfo luminoso alla montagnavaria daspetti in sua bella unit;lora che la mia vita in piena vacome un fiume al suo mare; 15e il mio pensiero, il lesto camminaredella folla, lartiere in cima allaltascala, il fanciullo che correndo saltasul carro fragoroso, tutto apparefermo nellatto, tutto questo andare 20ha una parvenza dimmobilit.
lora grande, lora che accompagnameglio la nostra vendemmiante et.
Umberto Saba - Il canzoniere
83Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
IL GIOVANETTO
A mezza estate su noi si riversala bora, e soffia nellaperto pratodove giochi, ed il florido incarnatodel viso e le tue nude gambe sferza.
Tu stai sul prato come un dio in esiglio 5sta sulla terra. E, chi ti ammiri, locchionon abbassi, lo guardi con fierezza,come un nemico, in volto;mentre al compagno nella finta guerraparli sommesso e ridere tascolto. 10La guerra intorno ad una palla enorme,che si lancia col piede;ed il rado passante, ecco, ti vedesvolgere in essa le tue snelle forme.Scende intanto la sera, e tinge in rosa 15le nubi, e a quanto del tuo corpo ignudofugacemente intona il suo colore.
La sua bellezza con la tua si sposa;e una malinconia quasi amorosami distilla nel cuore. 20
84Letteratura italiana Einaudi
IL POETA
Il poeta ha le sue giornatecontate,come tutti gli uomini; ma quanto,quanto variate!
Lore del giorno e le quattro stagioni, 5un po meno di sole o pi di vento,sono lo svago e laccompagnamentosempre diverso per le sue passionisempre le stesse; ed il tempo che faquando si leva, il grande avvenimento 10del giorno, la sua gioia appena desto.Sovra ogni aspetto lo rallegra questodavverse luci, le belle giornatemovimentatecome la folla in una lunga istoria, 15dove azzurro e tempesta poco dura,e si alternano messi di sventurae di vittoria.Con un rosso di sera fa ritorno,e con le nubi cangia di colore 20la sua felicit,se non cangia il suo cuore.
Il poeta ha le sue giornatecontate,come tutti gli uomini; ma quanto, 25quanto beate!
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85Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
IL FANCIULLO
Coi miei occhi non mai sazi di luce,tutto, nel letto, il lungo estivo giornorivivo; e dun fanciullo oggi il ricordoche a non chiuderli ancora mi seduce.
Come dun balzo arrovesciata preda, 5nellora che pi luomo affretta il passo,di s ingombrava un angolo di via.Non cercava al suo gioco compagnia;ed il suo gioco era trarre dal sassoschegge e scintille a colpi di scalpello. 10Io pensavo Alcibiade monello,che in altro tempo e pi gentil contrada,non guarda se di l altri lo scacci,non teme il carrettiere con la frustaalzata contro i suoi nudi polpacci; 15ma si getta bocconi nella strada,e ride, ed i cavalli fa impennare.Senza un grido la folla il suo daffarelascia, e par solo quel periglio veda.Il bel fanciullo la sua gloria gusta. 20
Nel chiaro giorno, se ho vagato assai,poco rinvenni pi fraterno e gratodun fanciullo, nei cui gesti ho ascoltatoi miei pensieri reconditi e gai.
86Letteratura italiana Einaudi
IL POMERIGGIO
Negli aspetti di questo pomeriggiotroppo bello, ho sofferto i primi fastidellautunno; la voce ammonitricedella stagione che i rimorsi arreca,ed il rimpianto al mal fatto misura. 5
Il cielo azzurro come il primo cieloche Dio inarcava sulla terra nuova,e il mare, appena benedetto, un lisciospecchio allazzurro di tutto quel cielo.Poche foglie sugli alberi hanno il verde 10dei vivaci acquarelli dei fanciulli,mostrano laltre un rosso di passione.Casa e campagna, tutto il mondo, comecreato or ora; e tanto bello attrista,tanto che agli occhi soverchio, e non dura. 15
Chi dai suoi ozi si riposa, e ascolta,ode il monito grave, ode la voceche viene dalle cose e dal profondo;dalle prime speranze che ha deluse,da un bel principio che pi il fine oscura. 20
Umberto Saba - Il canzoniere
87Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
IL BEL PENSIERO
Avevo un bel pensiero, e lho perduto.Uno di quei pensieri che tra il sonnoe la veglia consolano la castaadolescenza; e ben di rado poifan ritorno fra noi. 5
Io perseguivo il mio pensiero comesi persegue una bella creatura,che ne conduce ove a lei piace, ed ecco:perdi per sempre la sua leggiadriaa una svolta di via. 10
Una voce profana, un importunorichiamo il bel pensiero in fuga han messo.Ora lo cerco in ciechi labirintidinferno, e so chesser non pu lontano,ma che sperarlo vano. 15
88Letteratura italiana Einaudi
LA MOGLIE
Quando triste rincaso e lei maspettaalla finestra, se la bella e caramoglie, ad un gesto, il mio male sospetta,se il disgusto mi legge, od altro, in faccia,tosto al mio collo le amorose braccia, 5come due serpi vigorose, getta;me solo accusa la sua voce amara.
E cos dice cos che mi torni.Non un bacio per me, non un sorrisoper tua figlia; stai l, muto, in disparte; 10si direbbe, a vederti, che tu hai lartedi distruggerti. Ed io... guardami in viso,guarda, se alle parole mie non credi,questi solchi che vha lasciato il pianto.Ero qui sola ad aspettarti; intanto 15la nostra casa io lho rimessa, vedi?come nel primo giorno.Ma tu gi non mascolti. Che passione,e che rabbia mi fai!Non sha il diritto, sai, 20quando si vive con altre persone,di tenere per s le proprie pene;bisogna raccontarle, farne parteai nostri cari che vivono in noie di noi. 25
Quanto, quanto mannoi,io le rispondo fra me stesso. E penso:Come far il mio angelo a capireche non vha cosa al mondo che partirecon essa io non vorrei, tranne questuna, 30
Umberto Saba - Il canzoniere
89Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
questa muta tristezza; e che i miei malisono miei, sono allanima mia sola;non li cedo per moglie e per figliola,non ne faccio ai miei cari parti uguali.
90Letteratura italiana Einaudi
NUOVI VERSI ALLA LUNA
La luna si nascosta fra le nubidi madreperladopo che in me, a vederla,vecchi fantasmi nacquero e follia.
La luna nel suo argento ha impresse sante 5immagini: la vergine Mariache il dolce figlio ha in grembo; ed ecco: il Cristodiventa un guardinfante,la vergine il ritratto duna miaava, che, in altra gonna, vive ancora, 10ed il mio cuore, io non so come, adoracon fedelt, come un guerriero il vecchiosovrano; e molto meno amo lo specchioceleste, se mi riflette Maria.La luna non mi pare come locchio 15del sole, laccecante occhio che tuttovede, ma non discerne e non ricorda;ella sa le presenti e le passatecose, e per quelle che saranno portaun finissimo intuito; ed anche ha un certo 20fare, austero e materno,chio la riguardo come il bimbo, toltadel suo fallo la traccia,scruta furtivo la marmorea facciadella madre, la sua bocca che tace, 25un sorriso indicibile che toglieogni sua pace.
La luna uscita ignuda dalle nubidi madreperla.Affacciato a goderla, 30penso che innamorata sia dun barbaro;
Umberto Saba - Il canzoniere
91Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
penso una spiaggia ove al suo lume sbarcanoquelli eroi sanguinosi che linfanziadel mio cuore, e del mondo, ha tanto amato;richiudo amareggiato 35da lei, che vergognosi sentimentiminfligge di puerili eroiche imprese,di guerre a vendicar lamico intese,di flotte naviganti a lumi spenti.
92Letteratura italiana Einaudi
LA MALINCONIA AMOROSA
Malinconia amorosadel nostro cuore,come una cura secreta o un fervoresolitario, pi sempre intima e cara;per te un dolce pensiero ad unamara 5rimembranza si sposa;discaccia il tedio che dentro ristagna,e poi tutta la vita taccompagna.
Malinconia amorosanel giovane che siede 10dietro un banco, che vedechine sulle sue stoffe le pi belledonne della citt; tormento oscuronel sognatore,che, accendendosi gi le prime stelle, 15qualche lume per via,sale pensoso di chi sa che amoree che strazio la lunga erta sassosadella collina,dove le case con la chiesa in cima 20paion balocchi; la citt operosasfuma nellorizzonte ancora acceso;ed il suo orgoglio ingigantisce, lesodalla vita, vicino alla follia.
Malinconia amorosa 25della mia vita,prima del cuore ed ultima ferita;chi a cogliere i tuoi fruttiama lombre calanti, i luoghi oscuri,lento cammina, va rasente i muri, 30non vede quello che vedono tutti,e quello che nessuno vede adora.
Umberto Saba - Il canzoniere
93Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
IL FANCIULLO APPASSIONATO
C un fanciullo che incontro nelle miepasseggiate, un fanciullo un poco strano.Ha qualcosa di me, di me lontanonel tempo; un passo strascicato e molledi bestia troppo in libert lasciata; 5la folla schiva entro le anguste vie,ama le barche piene di cipollee di capucci; tutto esplora, il nuovoporto, la diga: ed oggi lo ritrovo,fermo, la bella testina abbassata, 10lo sguardo immobilmente a terra chino.Che mai sar, bambino?
Perch mai cos intento? E che pu diresolo a se stesso, un chiaro giorno, allombraduna vela, ove gi la riva sgombra, 15questo indimenticabile monello?che pu fargli pi niente altro vedereche il suo mondo, anche in vista impallidirecome un appassionato, dargli un bellodiverso che di giovane animale? 20Io, se in lui mi ricordo, ben mi pareche il suo cuore non debba ancor saperequella che in ogni nostra cura ascosa,malinconia amorosa.
Meglio in un lungo avventuroso sogno 25il suo ben corrucciato occhio sinterna.Anche gli a noia la casa paterna,un carcere la scuola; e forse nulladi tutto questo; appena unombra vanache insegue, un indistinto ancor bisogno 30di esplorare pi addentro che la brulla
94Letteratura italiana Einaudi
collina, e il porto, e lunghe vie remote;un bisogno onde presto si riscuote,sospettoso mi guarda, e si allontanacon quel suo passo strascicato e molle 35delle bestie satolle.
Umberto Saba - Il canzoniere
95Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
IL MOLO
Per me al mondo non vha un pi caro e fidoluogo di questo. Dove mai pi solomi sento e in buona compagnia che al moloSan Carlo, e pi mi piace londa e il lido?
Vedo navi il cui nome gi un ricordo 5dinfanzia. Come allor torbidi e fiacchi forse aspettando dellimbarco lora i garzoni saggirano, quei sacchisu quella tolda, quelle casse a bordodi quel veliero, eran principio un giorno 10di gran ricchezze, onde stupita avreilaccolta folla a un lieto mio ritorno,di bei doni donati i fidi miei.Non per tale un ritorno or lascereimolo San Carlo, questestrema sponda 15dItalia, ove la vita ancora guerra;non so, fuori di lei, pensar giocondalopera, i giorni miei quasi felici,cos ben profondate ho le radicinella mia terra. 20
N a te dispiaccia, amica mia, se amorereco pur tanto al luogo ove son nato.Sai che un pi vario, un pi movimentatoporto di questo solo il nostro cuore.
96Letteratura italiana Einaudi
DOPO UNA PASSEGGIATA
Quando fino ad un colle o lungo il marenoi pure usciamo nelle belle serea passeggiare,vedo che a tutti apparecosa fraterna lalleanza nostra. 5Noi cui la vita tanto sangue costae tanta inusitata gioia rende,nulla abbiamo che in vista il volgo offende;siamo a tutti due buoni, due tranquillicittadini, a cui mta un buon bicchiere. 10Solo nei cuori rispondono squilli,si spiegano al vento bandiere.
E nei giorni di festa, se pur tantovha di strano, che cerco il pi desertodei sobborghi, chi mai vedrebbe in noi 15altro che due che cenano allaperto?Un marito che gi ostenta un rimpiantodi libert, la sua moglie gelosa;non vha, dico, una cosache dai molti distingua, amica, noi, 20
noi che rechiamo in cuorei nostri due avversi destinidarte e damore.
Umberto Saba - Il canzoniere
97Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
PI SOLI
Giungemmo dove si ritrova il mare,con spiagge solitarie, onde turchine.Dai due arsenali, da tante officine,da Trieste che amiamo attraversare
tutta al ritorno, sempre pi lontani, 5e pi nostri, in pi deserta riviera.Sopra uno scoglio nella rossa seraseduti accanto, non labbandonavocon lo sguardo, ma sempre laffondavo,sempre pi invano nei suoi occhi strani 10di luna che tra le nubi viaggia;che mentre intorno a unanima selvaggiae ad una bella persona maffanno,i suoi pensieri chi sa dove vanno!
Da una nave tra molte altre ormeggiata 15venne un suon di fanfara e si distese;nei suoi occhi una lacrima saccese,rifulse sulla guancia imporporata.
98Letteratura italiana Einaudi
Nuovi versi alla Lina
Umberto Saba - Il canzoniere
99Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
NUOVI VERSI ALLA LINA
1Una donna! E a scordarla ancor maggiroio per il porto, come un levantino.Guardo il mare: ha perduto il suo turchino,e a vuoto il mondo ammiro.
Una donna, una ben piccola cosa, 5una cosa Dio mio! tanto meschina;poi una come lei, sempre pi ascosain se stessa, che pare ogni mattinaoccupi meno spazio a questo mondo,dare ad unesistenza il suo profondo 10dolore; solo io qui sentirmi e sperso,se pi di lei la mia citt non riempio;spoglio per essa, e senzaltare, il tempiodelluniverso.
Una donna, un nonnulla. E i giorni miei 15sono tristi; una donna ne fa strazio,piccola, che una casa nello spazio,un piroscafo tanto pi di lei.
100Letteratura italiana Einaudi
2Quando il rimorso ti d troppe pene,e in fretta mandi mie nuove a sentire; 20vorrei pure rispondere: Sto bene;ma che giova mentire?
Per amor tuo, per tua tranquillit di fingermi felice anche ho pensato;ma tu molto hai vissuto e sai se vha 25pace in questo mio stato.
Pure non todio; e solo una preghieravolgo, per tanta sconoscenza, a Dio:che sappi un d che immensa cosa egli eraquesto vecchio amor mio. 30
Umberto Saba - Il canzoniere
101Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
3Se dopo notti affannose mi levoche langoscia dei sogni ancor mi tiene,e se da quello il mio male mi vieneche pi in alto ponevo;
se in ogni strada che vidi s bella 35vedo adesso una via del cimiteroe della mia stanzetta il tuo pensieromi fa unorrida cella;
quel giorno ancora chiamo il pi felicedei miei giorni, che in rosso scialle avvoltaho salutata per la prima volta 40Lina la cucitrice.
102Letteratura italiana Einaudi
4Ora se in strada accanto a me ti sento(sia vero o falso) tosto il passo affretto;eppure credi che non io paventoricevere quel colpo in mezzo al petto. 45
Mi rivedi in un mese gi invecchiato;ma temo non sia solo il viver mioche come il fazzoletto delladdiosar tutto di lacrime impregnato.
Calpestato tu lhai questo mio cuore ! 50Ma di una donna non sa far vendetta . abitato da Dio, pieno damore;nei miei sogni ti chiamo benedetta.
Umberto Saba - Il canzoniere
103Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
5Lascia i saluti, anche sinceri, i troppipianti, i messaggi della tua fantesca; 55non v cosa di te che pi mincresca;fingiti abbominevole ai miei occhi.
O mia povera amica, oggi, perchrattenermi? Non ho abbastanza amato,s che per sempre, e pi assai che non credi, 60del ben che tho voluto ti son grato?Pianger di che? Non lacrime mi devidi rimorso; ma andar diritta e forte,ma il silenzio di te, ma la mia mortenel tuo cuore; e se questo oggi ti appare 65pena soverchia al dolor che hai recato,sol che morto mi pensi, anzi non nato,posso ancora pensareposso ancora sperareche una mattina di sole al destarmi, 70di quante cose che per te ho lasciato,di quanta gloria saprei ricordarmi;trovar dolci le notti, i giorni brevialla mia giovent ch ancora in fiore;sorridere in cuor mio del mio dolore, 75e guarirmi di te.
Ma tu lasciami, tu che nulla saifarmi che adesso una vilt non sia.Senza volgerti segui la tua via,fin che un mesto ricordo in me sarai. 80
104Letteratura italiana Einaudi
6La fatica chio duro vana cosa,che pi ritorni quanto pi ti scaccio. questa tutta la vita che faccio,questa la lunga giornata operosa.
Io sono il prigioniero in riva al mare, 85cui lacqua entrava nella tonda cella,che per non affogaresenza posa doveva lavorarea ricacciarla onde torna in eterno,come te, come te che a volte a scherno 90mi prendi, ed altre quasi pia sorellami siedi accanto, mi segui per via;che se pur da s triste compagniasolo un momento la vita mi stacca,poi bisogna sapere, 95poi bisogna vederecon quanta forza al petto mi saggrappa!Dice: Non sono stata io no vigliacca,io una povera donna, io non pur bellaforse, ma certo troppo combattuta. 100Dice: Sei tu, sei tu che mhai perduta!
Or sorella, or amante, ora nemica;ma solo e sempre non veder che te;e giorno e notte durar la faticadi strapparti da me! 105
Umberto Saba - Il canzoniere
105Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
7Per quante notti che insonne ho giaciuto,per lorror di levarmi, ogni mattina;tu buona, tu mia dolcissima Lina;tu dimmi in carit: Come hai potuto?
Per che tutto io ti perdono quanto 110soffersi, tutte le mie insonni notti,i miei sogni agghiaccianti, i sogni rottidun subito; ma dimmi ora, sorella:come hai potuto tu con la tua bellafaccia, di tanta nobilt soffusa, 115serbar s addentro quellinfamia chiusanel cuore, adulterare i baci e il pianto,mentirmi ogni carezza, in tuo pensieroesser non mia, vivendo a me daccanto?Ecco il delitto, il solo, il grande, il vero 120delitto, che non posso io no scordare,che senza fine mi far odiareme stesso, maledire anche il tuo nome,chiedermi ognor pi follemente: Come,come ha potuto? 125
Ma questo, ed altro che mi taccio, no,non pu esser vero: solo un sogno, sai; un sogno di cui forse morirai, un sogno di cui certo io morir.
106Letteratura italiana Einaudi
8Quando il silenzio si fa nel mio cuore, 130s che in quel tratto io mi risvegli, stancodi richiamarmi a un tormento, poi ancodi scherzare, di fare il gran signorecol mio vero dolore;
nella quiete in che lanima assorta 135( quel dolore che ha toccato il fondo)sento una voce che ben ti ricorda,che mi dice: A che mai questi rimpianti?Tamavo io s come nessuno al mondo,e per te solo mi facevo bella; 140ma tu stesso hai murata la tua cella,ti sei spinto tu stesso nel profondo.Perch non so. Fu orgoglio? gelosiaforse? ma teco io mi stringevo invano;sempre pi solo, sempre pi lontano, 145non vedevi i miei tristi occhi imploranti.E s mamavi oggi lo so ma quantistrazi mhai dato al tempo che ancor pocoti bastava a serbarmi, anima mia;e tu quasi aggiungevi legna al fuoco; 150tal mapparivi nel tuo infame giocoqual chi tutto in un suo sogno soblia.
Poi ci perdemmo nella tua follia.
Umberto Saba - Il canzoniere
107Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
9Ho fatto un sogno, e ti dir il ricordoche ne serbo. Nei lunghi anni passati 155(i nostri volti s stanchi e invecchiatieran per noi come nel primo giorno)
quanto sdegno di me, quanto rancore,quante lacrime mero ribevutealla salute del mio vile cuore! 160Pur taspettavo, e tu venivi, amore;che, in sogno, mi volevi sempre bene;ed io (ma forse crederlo non puoi)scordavo in sogno anche glinganni tuoi,perdonavo i miei lunghi anni di pene. 165Giusto dicevo giusto stiano insiemeil marito e la moglie, quando Iddiolo vuole, e i tuoi ricordi e il sogno mio;quando troppo infelici siamo stati,troppo spergiure le nostre promesse, 170ma i nostri cuori troppo appassionati;
quando un giorno ci siamo congedaticon lacrime, con baci e tenerezze,come due fidanzati.
108Letteratura italiana Einaudi
10Bambina, ed anche tu dici: La mamma 175 cattiva. La tua mamma cattiva,che con quanta dolcezza ti nutrivaricordo, e so come ti mette a nanna.
Chi tha insegnata la brutta parola?Lei, la tua mamma, che chiusa ti gode 180nella sua stanza, sola con te sola?Su te, che in grembo le giocavi, il piantoricadeva dei dolci occhi, quel piantosuo di donna, che mai uomo non odesenza strazio, sincero e traditore, 185come il suo cuore, s, come il suo cuore,che uccidere si deve ed adorarlo;ed io invano con te, bimba, ne parlo,qui con te che non puoi oggi sapere;ma quando avrai pi molte primavere, 190che di me sarai quasi una compagna,ti ridir di lei, della tua mamma,udirai cose incredibili e vere.Or preghiamo che un raggio della suagrazia il cuore tillumini ed il volto, 195che ben saresti avventurata moltose ritrovassi in te la madre tua;
la tua mamma cattiva, la mia Lina,che assai fece soffrire e pi sofferse;per cui cose scrivevo s diverse, 200che mha data una s bella bambina.
Umberto Saba - Il canzoniere
109Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
11Di te mi parla una voce importuna.Dice: Tu lami, e non ne hai gioia alcuna.Solo il pensiero di lei ti consuma.Tu non lodii: perch? 205
La fede che le porti ben tenace.Ma non lonesto, il torbido a lei piace.Che mai non ama pi della sua pace?Tu non lodii: perch?
bella s, ma ne vediamo tante 210pi leggiadre di lei, di lei men stanche.Dice: un amore come il nostro grandeimmortale, perch?
110Letteratura italiana Einaudi
12La povera sciantosa a chi fa male?Non val meglio di noi questa monella, 215giovane come un fanciulletto e bellaquanto un bellanimale?
Pi innocente di noi, forse pi buona,Napoli canta e i facili piaceri.Come significando i suoi pensieri 220muove lagil persona.
S poco chiede, e per s poco unoratoffre di gioia e quel suo picciol bene.Sgombra dal cuore le amorose pene;e ti ringrazia ancora. 225
Umberto Saba - Il canzoniere
111Letteratura italiana Einaudi
Umberto Saba - Il canzoniere
13Dico al mio cuore, intanto che taspetto:Scordala, che sar cosa gentile.Ti vedo, e generoso in uno e vile,a te maffretto.
So che per quanto alla mia vita hai tolto, 230e per te stessa dovrei odiarti.Ma poi altro che un bacio non so dartiquando tascolto.
Quando tascolto parlarmi damoresento che il male ti lasciava intatta; 235sento che la tua voce amara fattaper il mio cuore.
112Letteratura italiana Einaudi
14Dico: Son vile...; e tu: Se mami tantosia benedetta la nostra vilt... ma di baciarti non mi sento stanco. 240E chi si stanca di felicit?
Ti dico: Lina, col nostro passato,amarci... adesso... quali oblii domanda!Tu mi rispondi: Al cuor non si comanda;e quel ch stato