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Tumori della vescica di natura occupazionale: occasioni di ri schio, misure di prevenzione, diagn osi precoce
Tonina Enza IaiaMedico del LavoroAzienda Toscana Centro - Area Empolese
Tumori di origine professionaleStato dell’arte in provincia di Lucca
18 febbraio 2017 Auditorium Ospedale Versilia – Lido di Camaiore
Malattie lavoro-correlate - fenomeno storicamente sottodimensionato
§ difficoltà diagnosi ;
§ difficoltà dei medici delle diverse categorie profess ionali a relazionarsi con le strutture di carattere specialistico per i necessari approfondimenti diagnostici ;
§ scarsa dimestichezza, per MMG e specialisti, con le procedure di segnalazione e ottemperanza all ’obbligo di certificazione anche nel caso di “sospetta malattia professionale”;
§ debolezza contrattuale dei medici competenti verso i datori di lavoro;
§ atteggiamento cauto da parte dei lavoratori a denunciare le malattie professionali per timore di perdere il posto di lavoro.
Alcune premesse
§ Ostacolati l ’individuazione e lo studio delle esposizioni profes sionali e quindi l'azione di prevenzione collettiva;
§ limitata l ’attività per un giusto riconoscimento e risarcimento del danno nonché l'individuazione di eventuali responsabilità di terzi;
§ In questa situazione, i medici dei Servizi di Prevenzione ASL ha nno avviato una serie di iniziative di ricerca diretta di alcune patologie c on obiettivo generale di costruire una rete di collaborazioni tra enti e strutture specialistiche con attivazione di flussi di dati allo scopo di far emergere la componente professionale , soprattutto nei casi di patologie multifattoriali neoplastiche e non, in cui sia ipotizzabile una correlazione con il lavoro svolto.
Conseguenze della scarsa conoscenza dei danni cronici da lavoro
Tumori della vescica
o patologia frequente
o 5-7% del totale di tutte le neoplasie
o incidenza mas sima tra i 50 ed i 70 anni
o 3 volte più frequente nel sesso maschile
o alla diagnosi, il tumore è superficialenell’85% dei casi, infiltrante nel 1 5%.
o sopravvivenza a 5 anni s upera, in Italia, il 70% dei casi.
Neoplasia papillare vescicale
Grading K vescicale
Sintomatologia
§ Inizialmente possono non esserci sintomi. Il primo allarmante sintomo è di solito la microematuria riscontrata in un esame delle urine oppure una ematuria macroscopica che può essere fugace e cessare per giorni, settimane o pers ino mesi.
§ Altri sintomi irritativi minzionali associati o meno all ’ematuria:- Pollachiuria- Minzione imperiosa, getto ipovalido - Stranguria - Disuria
§ Dolore sovrapubico
§ Dolore al fianco in caso di infiltrazione del meato ureterale
§ Astenia e perdita di peso
n Etiologia multifattorialeRischio attribuibile al Fumo di Tabacco 50%Rischio attribuibile ad esposizioni professionali 5% (1 -20)
n Età media alla diagnosi anticipata di 10-15 aa rispetto alle forme non professionali
n Uroteliomi a vario grado di malignità
n Accrescimento papillare e non
n Multifocalità nel tempo e nello spazio
n Induzione latenza fino a 40 anni (diverso x le varie A.A. )
n Indennizzabile dall ’Inail
Tumori della vescica
I tumori superficiali vengono generalmente asportati con un inte rvento diresezione endoscopica (TURBT) con un resettore introdotto attraverso l'uretra
Le lesioni frequentemente tendono a riprodursi nel tempo , per cui dopo l’intervento , vengono somministrati farmaci antitumorali introdotti nella vescica con un catetere, di solito per 2 -3 mesi. Il trattamento intravescicale con il bacillo di Calmette-Guerin (BCG sembra avere più effetto nel ritardare le recidive e la progressione verso le forme infiltranti il muscolo.
§ Fumo di tabacco§ Radiazioni X, R adiazioni γ§ Clornafazina§ Ciclofosfamide
§ Schistosoma haematobium
§ Predisposizione familiar e§ Cistiti croniche
§Fattori genetici: polimorfismo dell ’enzima N-acetiltransferasi (NAT2)
Fattori di rischio non professionali per tumore della vescica
Metabolismo delle Ammine Aromatiche
attivazione metabolica a livello epatico
N-idrossiderivatireattive capaci di legarsi al DNA cellulare
Coniugazione con acido glicuronico
β-glucuronidi(altamente idrofili, attraverso il circolo
ematico arrivano in vescica)
idrolisi ad opera della β-glucuronidasipresente sulle cellule uroteliali
N-idrossiderivati
N- acetilazione(passaggio detossificante ad opera di 2 isoenzimi (NAT 1 e NAT 2) diversi per
la velocità di acetilazione)
Fenotipo NAT 1 a livello delle cellule uroteliali(acetilatore lento) è correlato a livelli di addotti del DNA con Rischio di cancro più elevato.
Lenti Acetilatori: Italia 63%; Giappone 10%
§ Ammine Aromatiche cancerogene certe- 4-amminodifenile - 2-naftilamina - Benzidina - ortho-toluidine- Metilen-bis(cloro-anilina) (MOCA)
- 4-cloro-orto-toluidina (gruppo 2° IARC)
§ Coloranti che metabolizzati liberano benzidina
§ Ammine aromatiche non identificate in proces si produttivi (gruppo 1 IARC)
- Produzione di Auramina- Produzione di Magenta - Industria di produzione della gomma
§ Ammine aromatiche non identificate in proces si produttiv i (gruppo 2A IARC)
- Tintura di tessuti- Attività di parrucchiere e barbiere
Fattori di rischio professionale per il tumore della vescica
§ Idrocarburi Policiclici Aromatici in proces si produttivi (gruppo 2° IARC)
- Peci di catrame di carbone- Fumi di scarico Diesel- Fuliggine- Processi di stampa
§ Atri agenti cancerogeni
- Arsenico e composti dell ’arsenico (gruppo 1 IARC)- Tetracloroetilene (gruppo 2° IARC)- 2-mercaptobenzotiazolo (gruppo 2° IARC)
§Altri processi produttiv i
- Produzione di alluminio- Verniciatori- Processi di stampa- Lavaggio a secco
Fattori di rischio professionale per il tumore della vescica
Malattie professionali indennizzabili: tumore della vescica ed esposizione ad idrocarburi policiclici aromatici e amine aromatiche nell'industria e da oli minerali in agricoltura (GU n. 169 del 21-7-2008 - DECRETO 9 aprile 2008) (105).
III.6.02Amine aromatiche (C1 basic red 9; 3-3‘ dimetossibenzidina
LISTA III Gruppo 6 – Tumori professionali (origine lavorativa possibile)
II.6.19Attività di parrucchiere e di barbiere
Lavorazione/esposizione
II.6.10Gas di combustione motori diesel
II.6.24Coloranti a base di benzidina
II.6.01Amine aromatiche [4-4’metilenbis(2-cloroanilina), (MOCA), orto-toluidina, 4-cloro-orto-toluidina] e loro sali
LISTA II Gruppo 6 – Tumori professionali (origine lavorativa a limitata probabilità)
I.6.38Attività di verniciatore
I.6.36Produzione di magenta
I.6.35Produzione del gas dal carbone (presenza di IPA cancerogeni)
I.6.34Produzione del coke (presenza di IPA cancerogeni)
I.6.33Produzione dell’auramina
I.6.32Produzione di alluminio (presenza di IPA cancerogeni)
I.6.63Distillazione del catrame di carbone
Lavorazione/esposizione
I.6.24Pece di catrame di carbone e catrame di carbone
I.6.41Idrocarburi policiclici aromatici (IPA): benzo [a] pirene
I.1.44Amine aromatiche (benzidina, beta-naftilamina, 4-aminodifenile e loro Sali)
Agenti
Cod. identificativoLISTA I Gruppo 6 - Tumori Professionali (origine lavorativa a elevata probabilità)
§ Aggiornamento dati anagrafici del paziente § Contatto MMG per prime informazioni sul caso§ Contatto telefonico con paziente, per informazioni e accordi pe r intervista
diretta o ai parenti ( presso ambulatorio di Medicina Lavoro o a domi cilio)§ Valutazione e approfondimenti sul caso in esame§ Diagnosi di eventuale MP e adempimenti medico -legali conseguenti.
§ Aggiornamento dati anagrafici del paziente § Contatto MMG per prime informazioni sul caso§ Contatto telefonico con paziente, per informazioni e accordi pe r intervista
diretta o ai parenti ( presso ambulatorio di Medicina Lavoro o a domi cilio)§ Valutazione e approfondimenti sul caso in esame§ Diagnosi di eventuale MP e adempimenti medico -legali conseguenti.
§ Archivi SDO delle ASL§ Archivi anatomia patologica § Archivi esenzioni ticket § Registri di patologia § Archivi cause morte delle ASL § Registri esposti a cancerogeni
§ Archivi SDO delle ASL§ Archivi anatomia patologica § Archivi esenzioni ticket § Registri di patologia § Archivi cause morte delle ASL § Registri esposti a cancerogeni
Segnalazioni da parte di:
§ Strutture / reparti di diagnosi e cura § Medici specialisti ambulatoriali
§ MMG
§ Patronati
Segnalazioni da parte di:
§ Strutture / reparti di diagnosi e cura § Medici specialisti ambulatoriali
§ MMG
§ Patronati
Fonti possibili di dati per la ricer ca attiva dei tumori lav oro-correlatiFonti possibili di dati per la ricer ca attiva dei tumori lav oro-correlati
Metodologia di lavoro adottate nella ex-Asl 11 EmpoliMetodologia di lavoro adottate nella ex-Asl 11 Empoli
Come e Come e percheperche’ è ’ è statastata attivataattivata la la ricercaricerca deidei tumoritumori delladella vescicavescica nelnelValdarnoValdarno InferioreInferiore??
• 1982 (CSPO) documentata la presenza di Ammine Aromatichecancerogene certe o sospette nei preparati utilizzati per la lavorazione e la rifinizione pelli
• 1992 (CSPO) permanenza in alcuni prodotti di A.A sospette• 1995 (PISLL) analisi 3.500 schede di sicurezza di preparati - rintracciato un colorante
cancerogeno
• 1983 e 1998 studi di mortalità su coorti di conciatori evidenziano eccessi di mortalità per tumore della vescica
intanto sporadiche segnalazioni di tumori professionali
Considerata la numerosità dei soggetti esposti a rischio in passato era verosimile ipotizzare una quota di patologia correlata al lavoro non emersa
Tumori della vescica incidenti della zona Valdarno della ex-ASL 11 (1997- 2015)
Valutati comples sivamentea partire dalle SDO al netto di errori di codific ae recidive della malattia
Valutati comples sivamentea partire dalle SDO al netto di errori di codific ae recidive della malattia
825 casi120 MP
segnalate
Quota professionale 14,5%
Quota professionale 14,5%
667 uomini - 158 donne
70,2 anni: età media alla diagnosi
74 % fumatori e/o ex-fumatori 26 % non fumatori
Per 66 soggetti manca informazione
667 uomini - 158 donne
70,2 anni: età media alla diagnosi
74 % fumatori e/o ex-fumatori 26 % non fumatori
Per 66 soggetti manca informazione
Tumori della vescica lavoro-correlati
75120Tot. casi denunciati
11Prodotti per edilizia1Parrucchiere
11Tipografo1Sanitario
917Calzaturiero37Edilizia
11Carrozziere24Metalmeccanico
5Meccanico35Chimico
5Trasporti
5572 ConciarioIndennizzatiDenunciatiComparto
i casi professionali nel comparto conciario costituiscono il 60 % dell’intera casistica lavoro-correlata emersa
i casi professionali nel comparto conciario costituiscono il 60 % dell’intera casistica lavoro-correlata emersa
Descrizione delle man sioni svolte dai casi segn alati all’INAIL
Modellista addetto alla costruzione di prototipi con tintura di parti della calzaturaCalzaturiero
Muratori addetti a lavori di carpenteria con uso di oli distaccanti; asfaltista/ cementistaEdilizia
Addetti alla preparazione/composizione preparati chimici; Chimico
Addetto alla verniciatura di auto o parti di essaCarrozziere
Uso di oli distaccanti Prodotti per edilizia
Infermiere addetto alla preparazione di farmaci antiblastici senza adeguati dispositivi protezione
Sanitario
esposizione a IPA per pulizia di macchine e rulli con solvente (“petrolitho”) e presenza di nerofumo negli inchiostri di stampa ;esposizione ad AA associata all’uso di gialli diclorobenzidinici o di anilina, usata per preparazione dei pigmenti negli inchiostri color indaco.
Macchinista tipografo
Addetto lavorazioni con macchine utensili lubrorefrigerate con oli mineraliMetalmeccanico
Meccanico in officinaMeccanico
Addetti al trasporto di merci su strada con automezzi pesanti alimentati a diesel e carico e scarico con muletto diesel in anni in cui il motore era posizionato accanto all’autista e l’operatoreoperazioni di riparazione / manutenzione sul motore
Trasporti
Acconciatrici addette alle operazioni di tintura permanente dei capelli. Parrucchiera
Addetto alla pesatura, miscelazione e travaso coloranti in botte. Bottalista addetto allo scarico delle pelli dai bagni di tintura. Rifinitore meccanico a umido di pelli tinteRifinitore chimico
Conciario
Mansioni svolteSettore produttivo
Mansioni a rischio individuate nel comparto conciario
Mansioni a rischio individuate nel comparto conciario
composizione tinte e loro travaso in bottecomposizione tinte e loro travaso in botte
lavorazioni di asciugatura a caldo delle pelli tintelavorazioni di asciugatura a caldo delle pelli tinte
lavorazioni di verniciatura a spruzzo, tamponatura e velatura
lavorazioni di verniciatura a spruzzo, tamponatura e velatura
scarico pelli tinte dai bottaliscarico pelli tinte dai bottali
Approfondimenti dal 2006 con la determinazione nelle urine delle concentrazioni di AA cancerogenecerte o sospette, risultate pi ùelevate negli addetti ai bottali di tintura e asciugatura a caldo delle pelli tinte
Approfondimenti dal 2006 con la determinazione nelle urine delle concentrazioni di AA cancerogenecerte o sospette, risultate pi ùelevate negli addetti ai bottali di tintura e asciugatura a caldo delle pelli tinte
Monitoraggio biologico di AA cancerogene certe o sospette in un campione di lavoratori della concia (182)e di popolazione generale (185) dell’ASL 11Empoli
29° CONGRESSO NAZ IONALE AIDII PISA, 12 – 14 GIUGNO 2012
- L’assenza di preparati classificati come cancerogeni non esclude la presenza di cancerogeni in tracce (<0,1%) che possono essere biologicamente attivi.
- La % di coloranti usata va dal 2-4 fino 8% sul peso delle pelli, per cui l’operatore ne manipola quantitativi importanti.
- Le informazioni riportate sulle SdS non consentono agevolmente di individuarne l’esatta composizione.
- Trasformazione metabolica di coloranti azoici per cui AA cancerogene si possono formare a partire da coloranti non classificati come pericolosi
- Intercettati sul territorio prodotti provenienti da Cina e India.
Nei campionamenti del 2010negli addetti alla tintura in botte, la differenza di frequenza di superamento del LOD e delle concentrazioni medie urinarie delle AA non sono mai state significative rispetto alla popolazione di soggetti non esposti professionalmente.
Attualmente sono vietate la produzione e l ’utilizzo delleseguenti amine aromatiche:
§ 2-Naftilamina e suoi sali § 4-Aminodifenile e suoi sali§ Benzidina e suoi sali
§ 4-Nitrodifenile
È bene tenere presente:q La possibilità che queste siano presenti in concentrazione infer iore allo
0.1% in peso (tracce)q e che niente assicura che le tracce di AA cancerogene siano
biologicamente inattive.q AA cancerogene si possono formare a partire da coloranti non cla ssificati
come pericolosiq le informazioni riportate sulle schede di sicurezza non consento no
agevolmente di individuare l ’esatta composizione dei preparati.
Industria della gommaclassificata come produzione sicuramente cancerogena per l’uomo (gruppo 1) dalla IARC
le amine aromatiche sono state utilizzate nella produzione della gommacome antiossidanti (proteggevano i manufatti di gomma dai fenomeni distruttivi legati all’invecchiamento) liberandosi durante il processo di vulcanizzazione
le amine aromatiche sono state utilizzate nella produzione della gommacome antiossidanti (proteggevano i manufatti di gomma dai fenomeni distruttivi legati all’invecchiamento) liberandosi durante il processo di vulcanizzazione
All’esposizione ad Amine Aromatiche sono stati attribuiti gli eccessi di cancro vescicale osservati in alcune lav orazioni
I primi eccessi di neoplasie vescicali furono evidenziati, sullabase della semplice osservazione in lavoratori addetti allaproduzione dei “coloranti azoici”dal chirurgo tedesco REHNgià nel 1895.
Industria dei coloranti
Industria tessile““Evidenza limitata che lavorare nell'industria tessile Evidenza limitata che lavorare nell'industria tessile comporti un rischio cancerogenocomporti un rischio cancerogeno”” basata basata prevalentemente su casi di tumori della vescica tra prevalentemente su casi di tumori della vescica tra i tintori ed i tessitorii tintori ed i tessitori
Gli addetti dei comparti “Fonderie, stampaggio, forge, laminatoi” e “Prima trasformazione deimetalli” presentano un incremento significativo dell’incidenza del cancro della vescica. Talilavoratori sono esposti ad elevati livelli di IPA, per i quali è stato dimostrato un effetto doserisposta con il rischio di cancro vescicale.
Industria metalmeccanica
Addetti alla produzione del gas
All’esposizione ad Idrocarburi Policiclici Aromatici sono stati attr ibuiti gli eccessi di cancro vescicale osservati in alcune lavorazioni
sul piano pratico è pressoché certo che una esposizione a qualunque miscela di IPA comporti anche una esposizione -più o meno importante sul piano percentuale - ad uno o più degli IPA con potenziale rischio cancerogeno
Autotrasportatori
Motori diesel importanti esposizioni respiratorie ad IPA si determinano in ambienti di lavoro confinati in cui sostano a motore acceso camion, furgoni e altri automezzi pesanti con motorizzazione Diesel come ad es.
magazzini di stoccaggio di merci officine di riparazione di automezzi pesanti depositi di autobuscamion per la raccolta di rifiuti
I principali composti chimici presenti nei gas emessi dai motori Diesel sono rappresentati da: IPA, nitro-IPA, idrocarburi alifatici, benzene, toluene, aldeide, anidride carbonica, monossido di carbonio, ossido e diossido nitrico, solfuro d’idrogeno.
L’interazione dei nitro-IPA (4-nitrobifenile, 1-nitropirene) con l’urotelio vescicale potrebbe essere responsabile della mutagenicità dei fumi diesel nei confronti di quest’organo.
gli inchiostri usati sono costituiti da un pigmento dispersoin opportuno veicolo. I pigmenti possono essere:
n inorganici (bleu di Prussia e i gialli di cromo)n organici (gialli diclorobendizinici, rubino, ftalocianinabeta e nerofumo).
i pigmenti organici a base azoica in quanto possono dar luogo a rilascio di amminearomatiche
INDUSTRIA DELLA STAMPA
Attività lavorative presenti nella provincia di Lucca a rischio cancerogenico per la vescica
Esposizione ad amine aromatichenelle operazioni di preparazione eutilizzo di coloranti azoici
- Calzaturiero- Industria tessile- Produzione dei fiori secchi- Parrucchieri
Esposizione a IPA nelle operazioniche richiedono l ’uso di oli mineralinon trattati o di bitume
- Comparto metalmeccanico- Edilizia stradale- Produzione di lastre in cartone bitumato
per coperture
Nel periodo 2000 – 2010 presso l ’ASL 2 di Lucca risultavano 10 segnalazioni di tumore della vescica lavoro -correlato
5IPA oli esausti usati in carpenteria – IPA asfaltiEdilizia civile e stradale
1Chemioterapici Sanitario
14Coloranti azoici contenenti AAConciario
8Coloranti azoici contenenti AACalzaturiero
5Coloranti azoici contenenti AATessile
2IPA Tipografo
3IPAMeccanico/ manutentore elettrico
1
2
2
2
3
4
4
11
19
Denunciati
parafenilendiammina
Coloranti azoici contenenti AA
Coloranti azoici contenenti AA
IPA negli oli distaccanti nebulizzati
IPA
IPA presenti nei fumi di diesel esausti
IPA oli esausti ambientali / fumi saldatura
IPA negli oli nebulizzati ad alte temperature
IPA nei fumi di diesel esausti
Fattori di rischio individuati
Parrucchiere
Carrozzeria
Verniciatura legno
Vetro cavo
Petrolchimico
Vigile urbano, collaudatore ciclomotori, addetto deposito carburanti aereonautica
Navalmeccanica
Metalmeccanico
Trasporti (autisti compresi lavoratori ferroviari e portuali
Settore produttivo
Ricerca dei tumori vescicali lavoro -correlati nelle ex USL (1, 4, 5, 6 e 11)
Complessivamente esaminati 886 casi; a seguito di approfondimenti, diagnosi e segnalazione all ’Inail di 86 nuovi casi lavoro -correlato.
Prevenzione e protezione dei lavoratori
v Caratterizzazione delle esposizioni attuali ad amine aromatiche,IPA e/o altri agenti chimic i pericolosi (esame accurato delle Schede Teniche dei prodotti e sostanze utilizzate)v .
v Controllo e v igilanza sulle condizioni di lav orov procedure di manipolazione dei preparati v sistemi di protezione collettiva e DPI per rischio polveri
v Informazione e sen sibilizzazione dei lav oratori interess ati
v Valutazione di tutti i casi di tumore della v escica.
v Grande attenzione ad ev entuali segni anch e minimi in soggetti con rischi pregressi (microematuria….)
Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia
n Lista I (origine lavorativa a elevata probabilità): - cancerogeni, classificati in categoria 1A dal CLP e in categoria 1 dalla IARC, con l’indicazione dell’organo bersaglio;
n Lista II (origine lavorativa a limitata probabilità): - cancerogeni, classificati in categoria 1B dal CLP e in categoria 2A dalla IARC, di cui è noto l’organo bersaglio nell'uomo; alcuni agenti presenti in Lista I sono richiamati in Lista II per malattie con limitata evidenza di nesso etiologico;
n Lista III (origine lavorativa possibile): - cancerogeni, classificati in categoria 1B dal CLP e in categoria 2A e 2B dalla IARC, per i quali al momento non è definito l’organo bersaglio; - cancerogeni, classificati in categoria 1 dalla IARC e già presenti nelle Liste I e II per organi bersaglio, ma con correlata malattia a limitata evidenza epidemiologica; - altri agenti cancerogeni occupazionali, classificati in categoria 1B CLP e in categoria 2B IARC, per i quali l’organo bersaglio è indicato con evidenza sperimentale sufficiente; - altri agenti cancerogeni occupazionali non menzionati nelle Liste I, II,III, classificati H350, H350i dalla UE per i quali non sono stati ancora definiti nell’uomo gli organi bersaglio (voce aperta alle relative segnalazioni).