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1 di 31 TRIBUNALE CIVILE DI RAVENNA GIUDICE DELL’ESECUZIONE DOTT. ROBERTO SERENI LUCARELLI * * * PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE IMMOBILIARE Promosso da: xxxxxxxxxxx contro xxxxxxxxxxx * * * Con comunicazione in data 08 marzo 2018, lo scrivente Geom. Christian Gorini con studio in Lavezzola (RA) Piazza Tiziano n° 7, è stato nominato Esperto Stimatore per la valutazione di stima dei beni pignorati. Accettato l’incarico, con verbale di accettazione e giuramento in data 14 marzo 2018, lo scrivente redige la presente relazione di stima sulla base del quesito assegnatogli. * * * LOTTO UNICO * * * RISPOSTA AL QUESITO 1. Provveda ad avvisare, previa comunicazione scritta dell’incarico ricevuto da effettuarsi a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, il debitore all’indirizzo risultante agli atti (luogo di notificazione del pignoramento o residenza dichiarata o domicilio eletto), della data e N. 2017/159 R.G. Es. Udienza 12/09/2018 Ore: 9,00

TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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TRIBUNALE CIVILE DI RAVENNA

GIUDICE DELL’ESECUZIONE

DOTT. ROBERTO SERENI LUCARELLI

* * *

PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE IMMOBILIARE

Promosso da:

xxxxxxxxxxx

contro

xxxxxxxxxxx

* * *

Con comunicazione in data 08 marzo 2018, lo scrivente Geom.

Christian Gorini con studio in Lavezzola (RA) Piazza Tiziano n° 7, è stato

nominato Esperto Stimatore per la valutazione di stima dei beni

pignorati.

Accettato l’incarico, con verbale di accettazione e giuramento in

data 14 marzo 2018, lo scrivente redige la presente relazione di stima

sulla base del quesito assegnatogli.

* * *

LOTTO UNICO

* * *

RISPOSTA AL QUESITO

1. Provveda ad avvisare, previa comunicazione scritta dell’incarico

ricevuto da effettuarsi a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno,

il debitore all’indirizzo risultante agli atti (luogo di notificazione del

pignoramento o residenza dichiarata o domicilio eletto), della data e

N. 2017/159

R.G. Es.

Udienza 12/09/2018

Ore: 9,00

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del luogo di inizio delle operazioni peritali, da concertare ed effettuare

con il nominato custode, invitando il debitore a consentire la visita

degli immobili oggetto di pignoramento e con avvertimento che in

difetto di collaborazione sarà richiesto l’intervento del Giudice

dell’esecuzione per la pronuncia dell’ordine di liberazione

dell’immobile stesso;

Con comunicazioni scritte di preavviso agli esecutati a mezzo

raccomandate R.P. n. 05252438191-8 e n. 05252438190-6 del

07/10/2017, previ contatti telefonici con il Curatore dell’eredità giacente,

lo scrivente ha dato inizio alle operazioni peritali il giorno 18 aprile 2018

alle ore 10:00 effettuando il sopralluogo, di concerto con il nominato

Custode, nel compendio immobiliare oggetto di pignoramento

(comunicazione in allegato).

2. Identifichi esattamente i beni oggetto del pignoramento, con

precisazione dei confini e dei corretti dati catastali, controllando se

questi corrispondano ai dati indicati nell’atto di pignoramento e nella

nota di trascrizione e descriva gli immobili, fornendone una compiuta

rappresentazione anche mediante fotografie degli esterni e degli

interni in formato digitale.

Con atto di pignoramento immobiliare trascritto a Ravenna in data

29/05/2017 all’art. 5665, è stata pignorata la piena proprietà dei

seguenti beni immobili:

"… Complesso immobiliare composto da due corpi di fabbricati distaccati

ubicati nella medesima corte, costituito da un appartamento e da n. 2

(due) vani ad uso autorimessa, il tutto sito in Brisighella, località San

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Ruffillo, alla via Faentina n.108, confinante con proprietà xxxxxxx,

proprietà xxxxxxxx, via Faentina.

Riportato al Catasto Fabbricati del Comune di Brisighella con i seguenti

dati:

- Fol. 44, p.lla 51 sub 1, via Faentina n. 108, Cat. A/4, cl. 2, vani 6,5,

R.C. Euro 386,05;

- Fol. 44, p.lla 51 sub 2, via Faentina n. 108, Cat. C/6, cl. 2, mq 17,

R.C. Euro 70,24;

- Fol. 44, p.lla 51 sub 3, via Faentina n. 108, Cat. C/6, cl. 2, mq 27,

R.C. Euro 111,55.

Il terreno sottostante e circostante il fabbricato in oggetto è riportato nel

Catasto Terreni del Comune di Brisighella al foglio 44 con il mappale 51,

ente urbano di mq 1130 (millecentotrenta). ….”

I cespiti sono attualmente così identificati presso l’Agenzia delle

Entrate – Ufficio Provinciale di Ravenna - Territorio con i seguenti dati

censuari:

o Catasto Fabbricati del comune di Brisighella, via Faentina n. 108,

piano S1 – T - 1, Foglio 44, mapp. 51 sub 1, cat. A/4 di classe 2,

consistenza vani 6,5, R.c. Euro 386,05 (abitazione);

o Catasto Fabbricati del comune di Brisighella, via Faentina n. 108,

piano T, Foglio 44, mapp. 51 sub 2, cat. C/6 di classe 2, consistenza

mq 17, R.c. Euro 70,24 (autorimessa);

o Catasto Fabbricati del comune di Brisighella, via Faentina n. 108,

piano T, Foglio 44, mapp. 51 sub 3, cat. C/6 di classe 2, consistenza

mq 27, R.c. Euro 111,55 (autorimessa).

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L’area di sedime dell’edificio e l’area cortiliva sono distinti al Catasto

Terreni del comune di Brisighella, al Foglio 44, particella 51, Ente Urbano

di mq 1.130; detta particella 51 comprende l’ex particella 66 soppressa

per accorpamento.

I beni sono catastalmente intestati a xxxxxxxx, nata a xxxxxxxx il

xxxxxxxx C.F.: xxxxxxxx, proprietaria in regime di comunione dei beni e

xxxxxxxx, nato a xxxxxxxx il xxxxxxxx C.F.: xxxxxxxx, proprietario in

regime di comunione dei beni.

Le identificazioni catastali rilevate nell’atto di pignoramento e nella nota

di trascrizione dell’atto di pignoramento immobiliare, corrispondono con

gli attuali dati di identificazione catastale dei beni che individuano la

consistenza delle unità immobiliari così come gli esecutati sono gli attuali

proprietari dei beni.

Nell’estratto per riassunto dell’atto di matrimonio gli esecutati

contrassero matrimonio il xxxxxxxx in xxxxxxxx scegliendo il regime

della separazione dei beni, mentre nell’atto di acquisto della proprietà a

rogito dott. xxxxxxxx rep. N. 16365/9147 del 31/12/1990 gli esecutati

dichiararono di essere in regime di comunione legale dei beni.

La proprietà confina con la via Faentina, mapp. 3 e mapp. 129

ragioni xxxxxxxx, mapp. 68 ragioni xxxxxxxx, salvi altri.

Secondo quanto si evince dagli elaborati progettuali dell’edificio,

dalla cartografia catastale e dallo stato dei luoghi, i confini rispetto alle

particelle circostanti sono individuati:

o A nord-ovest, in fregio alla via Faentina, il confine di fatto

corrisponde indicativamente e presumibilmente alla rete metallica –

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piede scarpata posti a circa ml 5,50 dal fabbricato. Si evidenzia che il

confine catastale di diritto dista dai ml 4,00 ai ml 2,00 rispetto ai due

spigoli del fronte stradale del fabbricato abitativo e renderebbe

difficoltoso l’accesso agli automezzi;

o A nord-est, sulla prosecuzione di via Faentina, non è stato possibile

individuare termini di confine a causa della fitta vegetazione;

o A sud-est, in fregio al mappale 3, il confine corrisponde

indicativamente e presumibilmente alla mezzeria del ruscello;

o A sud-ovest, in fregio al mappale 68, dal muro di recinzione e del

garage in corpo staccato.

I beni sono collocati in via Faentina n. 108 a San Ruffillo, frazione

rurale minore del comune di Brisighella, da cui dista circa 3 km.

Trattasi di fabbricato abitativo indipendente con prevalente sviluppo al

piano terra e primo, completo di garage in corpo staccato ed area

cortiliva esclusiva, posti a valle della scarpata di via Faentina e da cui vi

si accede tramite stradello in discesa posto nel confinante mapp. 68.

Dagli elaborati progettuali dell’immobile in oggetto e da informazioni

assunte in sito detto stradello di accesso è gravato da servitù di

passaggio apparente.

Il fabbricato abitativo principale è costituito al piano interrato da una

cantina di circa mq 18,41, al piano terra da un garage di circa mq 16,56,

un soggiorno di circa mq 12,01, un ingresso e disimpegno di circa mq

6,38 complessivi, una cucina di circa mq 4,27, una camera da pranzo di

circa mq 11,39, un ripostiglio-lavanderia di circa mq 4,31, un servizio

igienico di circa mq 2,60, una centrale termica di circa mq 3,39, una

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tavernetta di circa mq 12,25 ed un ulteriore garage in corpo staccato di

circa mq 27,93.

Al piano primo è composto da una camera da letto di circa mq 12,74, un

disimpegno di circa mq 5,46, un servizio igienico di circa mq 4,39 ed una

ulteriore camera da letto di circa mq 11,73 il tutto per una superficie

calpestabile complessiva di circa 154,00 mq.

L’epoca di costruzione del fabbricato abitativo risale agli anni ‘20 ed è

stato ristrutturato negli anni ‘80. La tipologia costruttiva è la tipica della

muratura portante intonacata e tinteggiata, tetto a falde con manto di

copertura in coppi di laterizio, infissi in legno con vetrocamera e scuroni

in legno.

L’epoca di costruzione del garage in corpo staccato risale agli anni ‘80 ed

è stato realizzato con la tipologia costruttiva del prefabbricato in c.a.p..

L’area cortiliva risulta in gran parte recintata ed è adibita in parte al

transito degli automezzi ed in parte a giardino pertinenziale.

Il grado di finitura dei locali è normale ma inficiato dallo stato di

abbandono del fabbricato; sulla copertura risulta installato pannello

solare/fotovoltaico di vecchia data.

Orientativamente e di massima l’eventuale aggiudicatario dovrà

provvedere, attraverso ditte specializzate, qualora intenda utilizzare il

fabbricato al fine abitativo, ad un intervento di manutenzione

straordinaria quanto meno volto:

o Al ripasso del manto di copertura al fine di eliminare la vegetazione e

ripristinarne la tenuta;

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o Al rifacimento dell’impianto idro-termo-sanitario ed alla

verifica/rifacimento dell’impianto elettrico;

o Allo svuotamento periodico dell’acqua proveniente dal pozzo posto

all’interno della cantina interrata. Durante il sopralluogo si è potuto

visivamente rilevare l’allagamento della stessa con presenza di

almeno 20 cm di acqua. Da informazioni assunte in sito detto

fenomeno si verifica anche nella stagione estiva;

o Al ripristino degli intonaci ammalorati dall’umidità ascendente in

buona parte dei locali al piano terra;

o Alla sostituzione del manto di copertura in cemento-amianto (eternit)

presente nel garage in corpo staccato;

o Alla manutenzione e cura del verde;

o Al ripristino del cavo aereo di adduzione dell’energia elettrica nella

sua posizione originaria.

Dello stato d’uso e manutenzione se ne è tenuto conto nell’allegato

rapporto di valutazione.

Grado di finitura dei locali:

o Pareti interne, rivestimenti: intonacate e tinteggiate. Rivestimenti

ceramici nei servizi igienici, cucina, disimpegno al piano terra. La

camera da pranzo al piano terra è in parte rivestita con piastrelle

ceramiche ed in parte con perline di legno. Il garage è

completamente rivestito con perline di legno. La finitura delle

pareti del garage in corpo staccato è costituita prevalentemente

dai pannelli in c.a.p.;

Page 8: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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o Soffitti: intonacati e tinteggiati al piano primo e nella tavernetta.

Buona parte delle stanze restanti rivestite con perline di legno. Il

garage in corpo staccato presenta il soffitto con lastre di

cemento-amianto (eternit);

o Pavimenti: ceramici e di tipologie differenti. Presente linoleum nel

ripostiglio/lavanderia al P.T. Battuto di cemento nella cantina

interrata e nella centrale termica;

o Finestre: infissi in legno con vetro camera. I sistemi oscuranti

sono costituiti da scuroni in legno verniciato, privi di zanzariere. Il

garage in corpo staccato presenta finestra in ferro;

o Porte interne: prevalentemente tamburate, presente porta a

vetro nella camera da pranzo;

o Servizi igienici: dotato di doccia e sanitari al piano terra, vasca da

bagno e sanitari al piano primo;

o Serramenti esterni: portoncino d’ingresso in legno verniciato,

presente porta in ferro nella tavernetta, basculante nel garage in

corpo staccato;

o Impianto elettrico: prevalentemente sottotraccia, dotazione

minima, risalente probabilmente agli anni ‘80;

o Impianto di riscaldamento: autonomo, con corpi scaldanti

prevalentemente in ghisa e caldaia a gasolio, da sostituire. Nel

servizio igienico al piano primo è presente scaldabagno elettrico,

da verificare se funzionante;

o Impianto di raffrescamento: non presente;

Page 9: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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o Recinzioni: prevalentemente rete metallica. Muro in blocchi di

calcestruzzo adiacente al cancello carrabile e pedonale. Il cancello

carrabile e pedonale è del tipo a battente automatizzato in ferro

verniciato, da verificare se funzionante.

o Utenze: il fabbricato risulta collegato alla rete idrica ed elettrica.

E’ privo di allacciamento al gas-metano di rete.

3. Verifichi la proprietà dei beni pignorati in capo alla parte debitrice

esecutata e l’esatta loro provenienza. A tal fine l’esperto risalirà nella

verifica dei titoli d’acquisto derivativi in favore del debitore e dei suoi

danti causa, fino all’individuazione del più prossimo titolo d’acquisto,

trascritto in favore del debitore o dei suoi danti causa. Solo ove di

tale titolo risultasse impossibile l’allegazione, ne indicherà gli estremi

completi.

I beni sono intestati a xxxxxxxx, nata a xxxxxxxx il xxxxxxxx C.F.:

xxxxxxxx, proprietaria per 1/2 pro indiviso e xxxxxxxx, nato a

xxxxxxxx il xxxxxxxx C.F.: xxxxxxxx, proprietario per 1/2 pro

indiviso.

L’intestazione catastale attuale corrisponde con la reale proprietà dei

beni fino al 07 giugno 2009 in quanto il signor xxxxxxxx, secondo

quanto si evince dall’atto di pignoramento e dall’estratto per riassunto

dell’atto di morte, è deceduto in data 08 giugno 2009; a seguito di

rinuncia da parte degli eredi del sig. xxxxxxxx è stata dichiarata la

giacenza dell’eredità di questi.

All’origine xxxxxxxx, in virtù di atto a rogito dott. xxxxxxxx in

Faenza del 29/11/1926 rep. 5596, registrato a Faenza il 07/12/1926 al

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n. 441 vol. 86 e trascritto a Ravenna il 14/01/1927 all’Art. 150, vendeva

a xxxxxxxx “casa posta in San Ruffillo del Comune di Brisighella....

nonché l’appezzamento di terreno attiguo.... ” oggetto della presente

relazione.

In data 29/05/1927, con testamento pubblico a rogito dott.

xxxxxxxx in Faenza, verbale del 07/07/1927 registrato il 15/07/1927 al

Vol. 87 n. 32 e trascritto a Ravenna il 14/09/1927 al Vol. 1223 n. 2315,

cui ha fatto seguito certificato di denunciata successione in morte di

xxxxxxxx, registrato dall’Ufficio del Registro di Faenza in data

22/10/1927, i sigg.ri xxxxxxxx (madre), xxxxxxxx (figlia) e xxxxxxxx

(coniuge superstite), ereditavano l’immobile oggetto della presente

relazione.

In data 08/05/1929, con atto a rogito notaio dott. xxxxxxxx in

Faenza, registrato a Faenza il 27/05/1929 al Vol. 88 n. 873 e trascritto a

Ravenna il 06/07/1929 all’art. 1750, xxxxxxxx vendeva a xxxxxxxx la

propria quota di 1/2 di “… casa censita all’urbano al fg. 44 numero di

mappa da accertare e numero di mappa 66 seminativo di mq. 1.030…”

oggetto della presente relazione.

In data 18/10/1972, con atto a rogito notaio dott. xxxxxxxx in

Ravenna rep. 3428/400, trascritto a Ravenna il 10/11/1972 all’Art. 8068

e registrato a Faenza il 07/11/1972 al n. 915 Mod. I, xxxxxxxx, nato a

xxxxxxxx il xxxxxxxx, vendeva a xxxxxxxx, nata a xxxxxxxx il

xxxxxxxx e xxxxxxxx, nato a xxxxxxxx il xxxxxxxx, la quota o

cointeressenza indivisa di 1/2 della casa di cui sopra e la corte

circostante.

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In data 31/12/1990, con atto a rogito notaio xxxxxxxx in Faenza

rep. 16365/9147, trascritto a Ravenna il 29/01/1991 all’Art. 1575 e

registrato a Faenza il 18/01/1991 al n. 190 serie 1V, i sigg.ri xxxxxxxx

e xxxxxxxx ciascuno per i propri diritti congiuntamente per intero

vendevano ai coniugi xxxxxxxx che accettarono e comperarono per la

loro comunione legale l’immobile oggetto della presente relazione.

4. accerti se gravano sul bene iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli,

nonché altro tipo di gravami, formalità, vincoli o oneri, indicandone

gli estremi e precisandone l’opponibilità, controllando direttamente i

registri immobiliari e riferendo se la documentazione in atti sia

completa, integrando la stessa se incompleta. Tali verifiche possono

essere omesse, qualora il creditore abbia allegato agli atti la relazione

notarile sostitutiva, prevista dall’art. 567, comma 2, ultima parte,

c.p.c., procedendo comunque alla verifica dell'esistenza di eventuali

iscrizioni e/o trascrizioni successive alla data di riferimento del

suddetto certificato. In ogni caso l’esperto provvederà ad acquisire,

ove non allegata agli atti, copia del titolo di provenienza e dell’atto di

acquisto della proprietà (o di altro diritto reale) da parte

dell’esecutato sui beni pignorati.

Fermo restando ogni controllo a cura del rogitante anche nel momento

dell’eventuale vendita, alla data del 05/04/2018, dalla verifica effettuata

presso l’archivio della Conservatoria dei RR.II. di Ravenna, non risultano

ulteriori iscrizioni e/o trascrizioni successive a quelle indicate nella

certificazione notarile.

E’ stata acquisita copia dei titoli di provenienza.

Page 12: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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5. Prenda visione ed estragga copie delle planimetrie catastali degli

immobili di cui all’atto di pignoramento e verifichi la conformità delle

stesse e dei dati catastali allo stato di fatto.

Sono state acquisite le planimetrie catastali delle unità immobiliari

pignorate ma non risultano conformi allo stato di fatto rilevato.

Le difformità rilevate consistono nell’errato conteggio della consistenza

dell’abitazione (maggior numero di vani) e dei garage (maggior

superficie del garage in corpo staccato e minor superficie dell’altro

garage) incidendo quindi sulle attuali rendite catastali.

6. Dica se debba sopperirsi ad omissioni fiscalmente rilevanti e nel caso

di immobili che hanno provenienza successoria segnali la eventuale

mancanza della trascrizione dell’accettazione di eredità.

Secondo quanto si evince dall’atto di pignoramento, “… a seguito di

rinuncia all’eredità degli eredi del sig. xxxxxxxx e di dichiarazione di

giacenza della eredità di questi, è stato nominato, con provvedimento

Tribunale di Ravenna – Sezione distaccata di Faenza, Cron. 723/9,

depositato in cancelleria il 30 ottobre 2009, curatore dell’eredità giacente

di xxxxxxxx il dottor xxxxxxxx, con studio in xxxxxxxx, via

xxxxxxxx, C.F. xxxxxxxx, PEC: xxxxxxxx. …”.

Pertanto, al momento, non si evincono dalle visure ipotecarie sia

l’avvenuta presentazione della dichiarazione di successione inerente sia

l’accettazione dell’eredità in quanto vi è stata appunto rinuncia.

7. Riferisca sullo stato di possesso degli immobili in capo all’esecutato,

con indicazione se occupato da terzi, del titolo in base al quale

l’immobile è occupato (es. contratti di locazione, contratti di

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13 di 31

comodato, diritti di abitazione dell'immobile come da provvedimenti

giudiziali per separazione, cessazione degli effetti civili del

matrimonio, ecc.), indicandone le date di inizio e scadenza, il regime

legale (soggetti a proroga o meno, fondati su provvedimenti giudiziali

definitivi o meno), il corrispettivo previsto e valutandone la congruità

in base ai canoni di mercato (ove possibile precisi inoltre le modalità

con cui viene corrisposto il canone), con particolare riferimento

all’esistenza di contratti registrati in data antecedente al

pignoramento, accertando in quest’ultimo caso presso la competente

Agenzia delle Entrate la data del contratto, la data della relativa

registrazione, la data di scadenza del contratto, il termine di

scadenza per l’eventuale disdetta, l’eventuale data di rilascio fissata o

lo stato dell’eventuale causa di rilascio in corso; in ogni caso ne

acquisisca copia ed alleghi tutti i documenti rinvenuti.

L’immobile in oggetto è libero da persone, in completo stato di

abbandono.

Dalla verifica effettuata presso l’Agenzia delle Entrate – sede di Ravenna,

non risultano contratti registrati.

8. Provveda a verificare, l'esistenza di formalità, eventuali vincoli

trascritti, di carattere storico-artistici, di prelazione dello Stato ex D.

Lgs. 42/2004, nonché vincoli e/o oneri gravanti sugli immobili

pignorati, ivi compresi gli eventuali vincoli ed oneri di natura

condominiale ed i vincoli derivanti da contratti incidenti sulla

attitudine edificatoria degli stessi o connessi con il loro carattere

storico-artistico (es.: vincoli condominiali, vincoli ex T.U. Beni

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Culturali, diritti di prelazione legale, ecc.), che resteranno a carico

dell’acquirente.

Il bene in oggetto, in riferimento alle tavole dei vincoli (C.2) dell’Unione

della Romagna Faentina, ricade nella tavola A.19 natura e paesaggio

“Fiumi, torrenti e corsi d’acqua di interesse paesaggistico – Zone di

tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua”; nella

tavola B.19 storia e archeologia “Immobili ed aree di interesse

archeologico (DLgs. 42/2004) – Zone ad alta potenzialità archeologica –

Zone a bassa potenzialità archeologica – Viabilità storica”; nella tavola

C.a.19 sicurezza del territorio - acque “Reticolo idrografico minore

soggetto al R.D. 523/1904 (non operante nel caso specifico in quanto

l’immobile ricade oltre i ml 10,00 dalla fascia di rispetto dal Rio San

Ruffillo) – Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola – Settore di

ricarica di tipo C”; nella tavola C.b.19 sicurezza del territorio – assetto

dei versanti; nella tavola D.19 impianti e infrastrutture “Fascia di rispetto

40 m – Fascia di rispetto cimiteriale – Condotta acquedotto

100<DN<600 – Linea elettrica 15kv – Aree non idonee alla

localizzazione di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti urbani,

speciali e speciali pericolosi – Aree idonee con prescrizioni per impianti

nuovi ed esistenti”, salvi altri e fermo restando ogni ulteriore

approfondimento che potrà e dovrà svolgere l’eventuale aggiudicatario

attraverso proprio tecnico e di concerto con lo Sportello Unico per

l’Edilizia del Comune di Brisighella (vedi anche normativa all’allegato

10).

Page 15: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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Dalle verifiche effettuate, non sono state rilevate né formalità, né vincoli

trascritti anche di carattere storico – artistico ed ex T.U. Beni Culturali.

Dal rogito notaio xxxxxxxx in Faenza del 31/12/1990 rep.

16365/9147, trascritto a Ravenna il 29/01/1991 all’Art. 1575 e registrato

a Faenza il 18/01/1991 al n. 190 serie 1V, sono compresi nella vendita

“… ogni unità immobiliare è comprensiva delle relative cointeressenze

spettanti a ciascuna delle tre unità immobiliari medesime su parti comuni

dell’edificio nelle proporzioni di legge; …. nello stato di fatto in cui i beni

in oggetto attualmente si trovano a corpo e non a misura e

comprensivamente a tutte le relative aderenze, pertinenze, sovrastanze,

azioni, ragioni, usi e diritti inerenti, servitù attive e passive se vi sono e

come sono, infissi e seminfissi, impianti tutti di ragione padronale e con i

patti di cui all’atto a rogito xxxxxxxx Notaio in Faenza in data 29

Novembre 1926 Repertorio n. 5596 registrato a Faenza il 7/12/1926 n.

441 Vol. 86 trascritto a Ravenna il 14 Gennaio 1927 art. 150 patti che la

parte compratrice dichiara di conoscere e di accettare in quanto tuttora

riguardino i beni oggetto del presente contratto. …”; per chiarezza la

nota di trascrizione del rogito dott. xxxxxxxx del 29/11/1926 riporta:

“Patti e Condizioni. Il prezzo era convenuto nella somma complessiva di

£ 8.000 (lire ottomila) pagate per intero prima della stipulazione. Il

possesso si intendeva incominciato dal 1 novembre 1926. Il venditore

rinunciava ad ogni eventuale ipoteca legale, il tutto come e meglio al

citato rogito xxxxxxxx che in copia autentica qui si unisce.”.

9. Provveda a verificare l’esistenza di formalità, vincoli od oneri, anche

di natura condominiale, gravanti sul bene che saranno cancellati o

Page 16: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

16 di 31

che comunque risulteranno non opponibili all'acquirente.

Fermo restando ogni controllo a cura del rogitante anche nel momento

dell’eventuale vendita, alla data del 05/04/2018, vista la certificazione

notarile e dalla verifica effettuata presso l’archivio della Conservatoria dei

RR.II. di Ravenna, risultano al ventennio le seguenti trascrizioni ed

iscrizioni pregiudizievoli gravanti sul bene, che saranno cancellate o che

comunque risulteranno non opponibili all'acquirente:

o ISCRIZIONE CONTRO del 13/11/2007 - Registro Particolare 6446

Registro Generale 27573 - Pubblico ufficiale xxxxxxxx Repertorio

136331/13023 del 07/11/2007 - IPOTECA VOLONTARIA derivante da

CONCESSIONE A GARANZIA DI MUTUO FONDIARIO;

o ISCRIZIONE CONTRO del 04/06/2010 - Registro Particolare 2456

Registro Generale 10664 - Pubblico ufficiale xxxxxxxx Repertorio

1330/2010 del 24/05/2010 - IPOTECA LEGALE derivante da ART. 16

DEL D.LGS. N. 46 DEL 26/02/1999;

o TRASCRIZIONE CONTRO del 29/05/2017 - Registro Particolare 5665

Registro Generale 8889 - Pubblico ufficiale UFFICIALE GIUDIZIARIO

Repertorio 1492/2017 del 08/05/2017 - ATTO ESECUTIVO O

CAUTELARE - VERBALE DI PIGNORAMENTO IMMOBILI.

10. Verifichi quale sia l’importo annuo delle spese fisse di gestione e

manutenzione dell’immobile, l’esistenza di eventuali spese

straordinarie già deliberate, anche se il relativo debito non sia ancora

scaduto, nonché le eventuali spese condominiali insolute nei due anni

precedenti alla data della perizia e l’esistenza di eventuali

procedimenti giudiziari in corso relativi al bene pignorato.

Page 17: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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Trattasi di edificio indipendente.

Dalle verifiche effettuate presso la Cancelleria civile di codesto Tribunale,

alla data del 20/04/2018 non esistono procedimenti giudiziari in corso

relativi ai beni pignorati, ad eccezione di due decreti ingiuntivi relativi

agli anni 2002 e 2005 contro il sig. xxxxxxxx.

11. Verifichi e indichi quale sia la destinazione urbanistica dell’immobile

pignorato, provvedendo ad acquisire ed allegare il certificato di

destinazione urbanistica attuale nei previsti casi di legge.

I beni in oggetto sono destinati ad uso residenziale.

L’edificio in oggetto, in riferimento al RUE vigente, ricade nella tavola

19.2 in “Ambiti agricoli di particolare interesse paesaggistico” normata

dall’art. 15, salvi altri e fermo restando ogni ulteriore approfondimento

che potrà e dovrà svolgere l’eventuale aggiudicatario attraverso proprio

tecnico e di concerto con lo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune di

Brisighella (vedi anche normativa all’allegato 10).

Il CDU non è stato allegato in quanto trattasi di fabbricato

residenziale con area cortiliva inferiore a 5.000 mq.

12. Provvederà inoltre ad acquisire il certificato di destinazione

urbanistica aggiornato da allegare al decreto di trasferimento non

appena il professionista delegato alle operazioni di vendita gli

comunicherà l’intervenuta vendita del bene immobile pignorato, ove

quello precedente avesse perso di validità, nei previsti casi di legge.

Il CDU non è stato allegato in quanto trattasi di fabbricato residenziale

con area cortiliva inferiore a 5.000 mq.

13. Per i fabbricati, verifichi la regolarità edilizia ed urbanistica del bene

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nonché l’esistenza della dichiarazione di agibilità dello stesso, per i

terreni verifichi la destinazione urbanistica descrivendo le

caratteristiche di zona a cui è soggetto il bene; in mancanza di tali

prescrizioni, dica se il bene sia condonabile ai sensi di legge,

quantificando orientativamente l’importo dovuto a titolo di eventuale

oblazione e precisando se esistano procedure amministrative e

sanzionatorie.

Dalla ricerca dei titoli edilizi richiesti e ritirati dal comune di Brisighella in

data 05/04/2018 è emerso quanto segue:

o il fabbricato è privo del titolo abilitativo legittimante la costruzione.

Detto fabbricato risultava già esistente nell’anno 1926 ed il comune

di Brisighella dispone delle pratiche edilizie a partire dall’anno 1928,

pertanto, ai sensi della vigente legge regionale disciplinante la

materia edilizia, in mancanza di titolo abilitativo, lo stato legittimo

dell’immobile è comprovato dalla documentazione catastale di

impianto (in allegato estratto di mappa d’impianto e planimetrie

catastali del 1940);

o concessione in data 9 maggio 1977 n. 35, prot. n. 1472, pratica

edilizia n. 63, per costruzione muro di sostegno;

o concessione in sanatoria L. 47/85 in data 25 gennaio 1990 n. 100,

prot. n. 975, prat. n. 762. Con detta concessione in sanatoria il

Sindaco ha disposto anche il rilascio del certificato di abitabilità in

deroga;

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o D.I.A. presentata in data 06/05/1995, prot. n. 4091, pratica edilizia

n. 113/95, per sostituzione recinzione, posa di cancello e

sistemazione dell’area cortiliva;

o D.I.A. presentata in data 10/07/1999, prot. n. 5901, pratica edilizia

n. 145/99, per variante alla D.I.A. precedente.

Gli elaborati grafici allegati alla presente relazione rappresentano lo stato

legittimo integrato dal rilievo dello stato dei luoghi eseguito sul posto.

Di fatto, confrontando gli elaborati grafici dello stato legittimo e le

planimetrie catastali con la situazione in sito, sono state rilevate le

difformità meglio evidenziate in colore giallo e rosso negli allegati

elaborati grafici dello stato di fatto rilevato; sono state riportate in colore

rosso le quote rilevate che eccedono la tolleranza consentita del 2% e

sono state mantenute le misure da progetto qualora rientranti nella

suddetta tolleranza.

Secondo quanto emerso dal confronto con il tecnico di turno dello

Sportello Unico per l’Edilizia del comune di Brisighella in data

10/05/2018, fermo restando ogni ulteriore approfondimento che potrà e

dovrà svolgere l’eventuale aggiudicatario attraverso proprio tecnico e di

concerto con il S.U.E., le difformità rilevate sono sanabili con CILA in

sanatoria ai sensi della L.R. 23/2004, riferita sia ai fabbricati che alle

opere realizzate nell’area cortiliva pertinenziale, con le seguenti

precisazioni:

o L’eventuale aggiudicatario dovrà procedere alla rimozione della

baracca in legno e del manufatto in muratura evidenziati negli

elaborati grafici allegati in quanto non autorizzati;

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o Il muro di sostegno autorizzato con concessione n. 35 del

09/05/1977 è stato realizzato con un’altezza di ml 2,45 contro i ml

2,90 previsti in progetto; all’attualità detta modifica rientra nelle

opere classificate prive di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini

sismici di cui alla L.R. 19/2008 ed all’art. A.2.1.b) della D.G.R. n.

2272/2016. Trattandosi di intervento classificato dal codice L2 ed

essendo il comune di Brisighella classificato sismico dall’anno 1930

l’eventuale aggiudicatario dovrà, attraverso proprio tecnico

strutturista di fiducia, procedere alle necessarie verifiche di stabilità

dello stesso. Si evidenzia che all’epoca di realizzazione dell’opera

dovevano essere osservate le prescrizioni di cui alla Legge 64/74

(provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le

zone sismiche), ma il decreto ministeriale di attuazione della

suddetta legge in riferimento alle opere di sostegno delle terre e delle

opere di fondazione venne pubblicato solo nell’anno 1981. Fatto salvo

ogni ulteriore approfondimento che potrà e dovrà svolgere

l’eventuale aggiudicatario attraverso proprio tecnico strutturista di

fiducia e di concerto con il Servizio Sismico dell’Unione della

Romagna Faentina;

o la rete metallica realizzata sul muro di sostegno di cui alla voce

precedente, presenta uno zoccolo di circa 25 cm rispetto al piano di

campagna; ai sensi dell’art. 12.5 del RUE vigente detto zoccolo non è

ammesso e quindi l’eventuale aggiudicatario dovrà effettuare un

riporto con materiali inerti al fine di raccordare la sommità di detto

muretto con il piano di campagna circostante;

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o a conclusione del procedimento di regolarizzazione, si dovrà

procedere all’aggiornamento delle planimetrie catastali per effetto di

quanto già descritto in risposta al quesito n. 5.

Il costo delle opere di ripristino e per CILA in sanatoria, compreso

sanzioni, diritti di segreteria, diritti catastali, bolli e relative prestazioni

professionali tecniche, ammonta orientativamente ed in linea di massima

a circa € 7.000,00. Tale somma sarà decurtata nella valutazione finale

dell’immobile.

14. In caso di opere abusive, proceda l’esperto al controllo della

possibilità di sanatoria ai sensi dell’articolo 36 del d.P.R. 6.6.2001, n.

380, precisando orientativamente gli eventuali costi della stessa;

verifichi l’eventuale presentazione di istanze di condono, indicando il

soggetto istante e la normativa in forza della quale l’istanza sia stata

presentata, lo stato del procedimento, i costi per il conseguimento del

titolo in sanatoria e le eventuali oblazioni già corrisposte o da

corrispondere; in ogni altro caso, ai fini della istanza di condono che

l’aggiudicatario possa eventualmente presentare, verifichi se gli

immobili pignorati si trovino nelle condizioni previste dall’articolo 40,

comma sesto , della legge 28 febbraio 1985, n. 47 ovvero dall’art.

46, comma quinto d.P.R. 380/2001, specificando orientativamente il

costo per il conseguimento del titolo in sanatoria.

Non sono state presentate istanze di condono ulteriori alla già ottenuta

concessione in sanatoria L. 47/85 in data 25 gennaio 1990 n. 100, prot.

n. 975, prat. n. 762.

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L’immobile pignorato non si trova nelle condizioni previste dall’articolo

40, comma sesto, della Legge 28 febbraio 1985 n. 47.

L’immobile pignorato si trova nelle condizioni previste dagli artt.

36 e 46 comma quinto D.P.R. 380/2001.

Come anticipato in risposta al precedente quesito, il costo delle opere di

ripristino e per CILA in sanatoria, compreso sanzioni, diritti di segreteria,

diritti catastali, bolli e relative prestazioni professionali tecniche,

ammonta orientativamente ed in linea di massima a circa € 7.000,00.

Tale somma sarà decurtata nella valutazione finale dell’immobile.

15. Verifichi se i beni pignorati siano gravati da censo, livello o uso civico

e se vi sia stata affrancazione da tali pesi, ovvero se il diritto del

debitore sul bene pignorato sia di proprietà ovvero derivante da

alcuno dei suddetti titoli.

Dalle verifiche effettuate i beni pignorati non risultano gravati da censo,

livello o uso civico.

Il diritto dei debitori sui beni pignorati è di proprietà e non deriva da

alcuno dei suddetti titoli.

16. Qualora i fabbricati non siano ancora censiti al C.F., provveda, previo

specifica autorizzazione e a fronte di specifico preventivo di spesa a

redigere planimetria conforme e proceda, se è necessario,

all’accatastamento.

I beni in oggetto risultano già censiti al C.F.

17. Segnali eventuali variazioni colturali o cambi d’uso.

Trattasi di fabbricato abitativo sin dall’origine della costruzione.

18. Proceda alla stima dei singoli beni pignorati, attenendosi, per la

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determinazione del valore di mercato, al calcolo della superficie

dell’immobile, specificando quella commerciale, il valore per metro

quadro e il valore complessivo (tenendo conto anche dei parametri

OMI), esponendo in misura distinta gli adeguamenti e le correzioni

apportate al valore di stima per eventuali oneri di regolarizzazione

urbanistica, per lo stato d’uso e di manutenzione, lo stato di

possesso, i vincoli e gli oneri giuridici non eliminabili nel corso del

procedimento esecutivo, per le eventuali spese condominiali insolute

relative agli ultimi due anni a carico dell’acquirente, nonché per la

riduzione di valore dovuta all’assenza della garanzia per vizi del bene

venduto (da effettuarsi nella misura forfetaria predeterminata del

15% sul valore finale).

L’immobile ha la seguente superficie commerciale, misurata al netto delle

murature perimetrali (SIL – superficie interna lorda) e moltiplicata per il

relativo indice mercantile:

o Superficie principale:

Mq 82,21 x 100% = mq. 82,21

o Garages:

Mq 44,91 x 50% = mq. 22,46

o Servizi (cantina):

Mq 18,41 x 25% = mq. 4,60

o Area coperta e scoperta (classificata dal RUE come agricola):

Mq 1.130,00 x 2% = mq. 22,60

o Accessori (tavernetta, C.T., rip. e W.C. al p.t.):

Mq 27,95 x 50% = mq. 13,98

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sommano in totale mq. 145,85

arrotondati a mq 146,00

Il bene da porre in vendita è costituito da fabbricato abitativo

indipendente con prevalente sviluppo al piano terra e primo, completo di

garage in corpo staccato ed area cortiliva esclusiva, posti a valle della

scarpata di via Faentina e da cui vi si accede tramite stradello in discesa

posto nel confinante mapp. 68.

L’oscillazione dei prezzi indicati dall’Osservatorio Immobiliare per

tale tipologia di immobile nella zona di San Ruffillo, in stato conservativo

normale, varia da 750 €/mq a 1.100 €/mq ed è una quotazione

generica.

Per la stima si utilizza il metodo del confronto di mercato MCA

(vedi anche rapporto di valutazione in allegato); attraverso l’indagine

effettuata nel mercato locale, ricercando beni immobili aventi

caratteristiche analoghe a quello in oggetto per quanto concerne

ubicazione, tipologia edilizia e stato di manutenzione, sono stati reperiti

due immobili comparabili compravenduti negli ultimi 15 mesi, il cui

prezzo pagato è supportato dai seguenti atti pubblici di vendita:

o Unità A: atto a rogito notaio xxxxxxxx in Faenza in data 18/05/2017,

Repertorio n. 13684 - Raccolta n. 8175.

Trattasi di fabbricato urbano ad uso abitazione, di vecchia

costruzione, in due corpi, con relativa corte pertinenziale sito in

Comune di Brisighella, via Fornace n. 11;

o Unità B: atto a rogito notaio xxxxxxxx in Faenza in data 30/01/2017,

Repertorio n. 13484 - Raccolta n. 7998.

Page 25: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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Trattasi fabbricato urbano ad uso abitazione con annessa corte

pertinenziale, posta in Comune di Brisighella, via Fornace n. 24.

Le superfici relative ai comparabili, riportate nell’allegato rapporto di

valutazione MCA, sono state rilevate graficamente dalle planimetrie

catastali allegate ai suddetti atti di compravendita.

Pertanto, tenuto conto della media dei comparabili rilevati sul mercato

reale, tenuto conto dell’attuale andamento del mercato immobiliare

(maggiormente penalizzato nelle frazioni minori), tenuto conto

dell’ubicazione e dello stato di manutenzione, tenuto conto anche dei

parametri OMI, scaturisce una valutazione unitaria di 418,00 €/mq.

Il prezzo di riferimento del bene oggetto di esecuzione è quindi: mq

146,00 x €/mq. 418,00 = € 61.000 arrotondati.

Come anticipato in risposta ai precedenti quesiti, occorre

decurtare le somme preventivate per:

o Oneri di regolarizzazione urbanistica e ripristini = € 7.000

o Stato d’uso e manutenzione

(già considerato nell’allegato rapporto di valutazione) = € 0,00

o Vincoli ed oneri giuridici non eliminabili

(vedi risposta al quesito n. 21) = € 0,00

sommano in totale € 7.000

pertanto € 61.000 - € 7.000 = € 54.000.

Trattandosi poi di bene sottoposto a procedura esecutiva, si

provvede alla riduzione di valore dovuta all’assenza di garanzia per vizi

del bene venduto, da effettuarsi nella misura forfettaria predeterminata

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del 15% sul valore finale, pertanto € 54.000 – 15% = € 45.900

arrotondati ad € 46.000,00.

19. Nell’ipotesi siano state pignorate una o più quote, accerti il

nominativo di tutti gli altri comproprietari, valuti se gli immobili siano

comodamente divisibili in natura ovvero se la divisione possa

comportare uno svilimento del valore o della destinazione economica;

provveda, in caso di comoda divisibilità, a predisporre uno o più

progetti di divisione formando lotti corrispondenti al valore di

ciascuna quota e indicando il costo delle opere eventualmente

necessarie per addivenire alla divisione, con previsione degli

eventuali conguagli in danaro ove non sia possibile la formazione in

natura di porzioni di valore esattamente corrispondente alle quote;

provveda inoltre a verificare l’esistenza di creditori iscritti, di iscrizioni

o trascrizioni pregiudizievoli sull’intero immobile, anche con

riferimento alle quota non pignorate.

E’ stata pignorata l’intera proprietà.

20. Evidenzi tutti gli elementi utili per le operazioni di vendita, in

particolare indicando la tipologia dei beni (es. casa singola,

appartamento in condominio di x unità, negozio, magazzino, terreno

coltivato o edificabile, bosco...) e le località in cui si trovano, e

fornisca i dati essenziali al fine di consentire l’immediata percezione

di un interesse all’acquisto (es. superficie, destinazione d’uso, anno di

costruzione, stato di conservazione, numero di vani...).

Brisighella, località San Ruffillo, via Faentina n. 108. A soli 3 Km da

Brisighella, in zona collinare, casa indipendente di circa 110,00 mq

Page 27: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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calpestabili completa di area cortiliva esclusiva di circa 1.130 mq

catastali, oltre a due garage per complessivi 44 mq calpestabili circa.

Classe energetica non determinata. Libero da persone.

21. Precisi se gli immobili pignorati siano vendibili in lotto unico o in più

lotti, provvedendo in questo caso, nel formare i lotti, e, quando

necessario, richieda l’autorizzazione, previo specifico preventivo, a

predisporre i necessari frazionamenti o accatastamenti e ad

evidenziare l’esistenza di particelle comuni a più lotti, la presenza di

servitù attive e passive, la necessità di costituirle etc.

L’esecuzione coinvolge beni non divisibili di cui si propone la vendita in

un solo lotto.

Tenuto conto che, dal rogito notaio xxxxxxxx in Faenza del

31/12/1990 rep. 16365/9147, trascritto a Ravenna il 29/01/1991 all’Art.

1575 e registrato a Faenza il 18/01/1991 al n. 190 serie 1V, sono

compresi nella vendita “… ogni unità immobiliare è comprensiva delle

relative cointeressenze spettanti a ciascuna delle tre unità immobiliari

medesime su parti comuni dell’edificio nelle proporzioni di legge; …. nello

stato di fatto in cui i beni in oggetto attualmente si trovano a corpo e non

a misura e comprensivamente a tutte le relative aderenze, pertinenze,

sovrastanze, azioni, ragioni, usi e diritti inerenti, servitù attive e passive

se vi sono e come sono, …….”:

o l’accesso all’immobile avviene attraverso stradello in discesa posto

nel confinante mapp. 68. Dagli elaborati progettuali dell’immobile in

oggetto e da informazioni assunte in sito detto stradello di accesso è

gravato da servitù di passaggio apparente.

Page 28: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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Qualora l’eventuale aggiudicatario sia il confinante (mapp. 68), detta

servitù potrebbe estinguersi per confusione;

o sono presenti cavidotti aerei sul lotto di vendita, indicati dal rispettivo

palo di sostegno nell’elaborato grafico del rilievo in allegato,

si potrebbero ritenere le servitù sopradescritte comunque elementi ormai

intrinseci ai beni e fermo restando che gli immobili saranno in ogni caso

trasferiti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, in riferimento

alla stima non si opereranno ulteriori specifiche detrazioni.

22. Acquisisca il numero di codice fiscale del debitore esecutato.

E’ stato acquisito il numero di codice fiscale dei debitori esecutati,

validati in Anagrafe Tributaria:

o xxxxxxxx C.F.: xxxxxxxx;

o xxxxxxxx C.F.: xxxxxxxx.

23. Acquisisca copia del certificato di stato civile del debitore esecutato e,

ove risulti coniugato, copia integrale dell’estratto di matrimonio dal

quale risultino le annotazioni relative al regime patrimoniale prescelto

ed eventuali convenzioni matrimoniali, autorizzando espressamente

l’esperto a richiedere al Comune competente il rilascio di copia di tali

documenti.

Sono stati acquisiti il certificato di stato civile dei debitori esecutati e

l’estratto per riassunto dell’atto di matrimonio ove si evince che gli stessi

contrassero matrimonio il xxxxxxxx in xxxxxxxx, scegliendo il regime

della separazione dei beni.

E’ stato acquisito l’estratto per riassunto dell’atto di morte in quanto il

sig. xxxxxxxx è deceduto il giorno 08/06/2009 in xxxxxxxx.

Page 29: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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Vedasi la documentazione di cui sopra ed ulteriore all’allegato 6.

24. Acquisisca inoltre il certificato storico di residenza degli occupanti

l’immobile pignorato, ove diversi dal debitore esecutato o familiari,

autorizzando espressamente l’esperto a richiedere al Comune

competente il rilascio di copia di tali documenti.

L’immobile in oggetto è libero da persone, in completo stato di

abbandono.

25. Segnalare al Custode di verificare presso la Cancelleria civile del

tribunale la pendenza di cause relative alle eventuali domande

giudiziali risultanti trascritte sull’immobile oggetto di pignoramento

nonché la data di emissione ed il contenuto dell’eventuale

provvedimento di assegnazione della casa familiare al genitore

affidatario dei figli che risulti occupare l’immobile pignorato

(acquisendone copia).

Non risultano pendenze di cause relative a domande giudiziali risultanti

trascritte sull’immobile oggetto di pignoramento.

26. Formuli tempestivamente eventuale istanza di proroga del termine di

deposito della perizia, in caso di assoluta e motivata impossibilità di

rispettare il termine concesso.

Non si necessita di alcuna proroga.

27. Provveda a depositare per via telematica, nel rispetto del termine già

indicato (30 giorni prima dell’udienza ex art. 569 c.p.c.) una copia

completa dell’elaborato (con tutti gli allegati compreso l’ALLEGATO

"A") ed una copia depurata nel rispetto della privacy senza riferimenti

alle generalità del debitore o di altri soggetti); l'ALLEGATO "A" dovrà

Page 30: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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essere predisposto, nel caso di pignoramento di quota, sia con

riferimento alla quota pignorata sia con riferimento all'immobile nella

sua interezza.

Copia della presente relazione peritale, completa di tutti gli allegati,

anche in forma anonima, è stata depositata per via telematica nel

rispetto del termine indicato.

Non trattandosi di immobile pignorato in quota, è stato

predisposto un unico allegato “A”, anche in forma anonima.

28. Provveda infine ad inviare, nel rispetto del medesimo termine, una

copia della perizia al debitore a mezzo p.e.c. (o per il debitore non

costituito a mezzo posta ordinaria), i documenti ritirati nonché la nota

professionale dei compensi da redigersi secondo le specifiche indicate

da questo GE ed eventuali originali di APE e CDU.

Copia della presente relazione peritale, completa di tutti gli allegati, è

stata inviata al Curatore dell’eredità giacente a mezzo PEC ed al debitore

a mezzo posta prioritaria nel rispetto del termine indicato.

L’APE non è stato allegato in quanto all’epoca della compravendita da

parte dei debitori non era ancora vigente ed all’attualità non è presente

sul portale web del S.A.C.E. Emilia – Romagna.

* * *

Tanto dovevasi per l’espletamento dell’incarico ricevuto.

Allegati:

Allegato 1 - elaborati grafici dei rilievi dello stato di fatto redatti

su piante, planimetrie, prospetti e sezioni di cui ai rispettivi titoli

abilitativi, in varie scale di rappresentazione ed a vista;

Page 31: TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA

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Allegato 2 - documentazione fotografica;

Allegato 3 - planimetrie catastali agli atti dell’Agenzia delle

Entrate – Uff. Prov.le di Ravenna – Territorio;

Allegato 4 – estratto di mappa C.T. in scala 1:2.000;

Allegato 5 - visure C.F. e C.T.;

Allegato 6 – documenti amministrativi stato civile;

Allegato 7 – concessione edilizia in sanatoria n. 100 del

25/01/1990 e abitabilità;

Allegato 7A - documentazione catastale d’impianto;

Allegato 8 – titoli di provenienza;

Allegato 9 – comunicazioni di preavviso;

Allegato 10 – RUE e scheda dei vincoli;

Allegato 11 - rapporto di valutazione MCA;

Allegato 12 – verifica presenza contratti di locazione e codici

fiscali.

Lavezzola 11/05/2018

L’ESPERTO STIMATORE

Geom. Christian Gorini