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Trasferimento di tecnologia e valorizzazione della ricerca
Imprese vs università
• Università e imprese hanno missioni molto diverse
• Analizzando la loro natura scopriamo differenti e quasi opposti metodi di utilizzo della nuova conoscenza prodotta
• Ci riferiamo ai primi come scientists e ai secondi come technologists
Scientists
• La curiosità per la scienza e la ricerca di prestigio e fama sono il mezzo per la crescita professionale (Dasgupta-David 1994); la priority è ciò che conferisce fama e prestigio, quindi crescita professionale (Stephan 1996): scopo di chi ha prodotto una nuova conoscenza è diffonderlo a tutti quanto prima; il mezzo primo è la pubblicazione;
• Gli incentivi e i ritorni di questo sistema sono dunque indiretti: la creazione di nuova conoscenza (in cui la priorità ne testimonia la novità) è ricompensata dalla reputazione, dall’ulteriore accesso a risorse di ricerca e da possibili conseguenti ritorni finanziari
Technologists
• Il sistema industriale è diversamente orientato
• La priorità nella scoperta può essere importante, ma ciò che conta è il profitto che la nuova conoscenza riesce a produrre
• I technologists non mirano alla diffusione, ma al segreto rispetto alle loro innovazioni: meno viene diffusa tale conoscenza, maggiore il vantaggio competitivo che l’impresa riesce a mantenere
• I technologists vengono ricompensati in funzione dei profitti dell’impresa.
Orientamento della ricerca
Orizzonte temporale
della ricerca svolta
Orientamento alla
diffusione
Orientamento allo
sfruttamento
Università Principalmente di
lungo termine Alto Basso
Imprese Principalmente di
breve termine Basso Alto
Fonte: Piccaluga (2001)
La conoscenza (secondo Polanyi)
• Codificata: la conoscenza “formulata in parole scritte, schema, o formule matematiche”
• Tacita: la conoscenza “non formulata, … quella che noi abbiamo di qualcosa che noi siamo nell’atto di fare”
• Varie forme di codificazione, “mappe, grafici, libri, formule ecc., offrono meravigliose opportunità per riorganizzare la nostra conoscenza da punti di vista sempre nuovi. E questa riorganizzazione è in se stessa un atto tacito …”
quindi…
• Le conoscenze codificate sono quell’insieme di conoscenze la cui espressione e trasferibilità avviene attraverso codici e linguaggi. Chiunque conosca il linguaggio di trasferimento può utilizzare tale insieme di conoscenze, pur non essendo il soggetto che le ha prodotte. Per le conoscenze codificate, i codici e i linguaggi ne rappresentano l’essenza; esempio tipico sono le scienze, per le quali, informazioni, nozioni, scoperte vengono codificate in testi e pubblicazioni a disposizione di tutti (almeno di coloro che dispongono delle conoscenze tacite per appropriarsene).
• Le conoscenze tacite invece sono quelle non codificabili e di conseguenza non facilmente trasferibili se non mediante il trasferimento fisico del soggetto o organizzazione che le ha prodotte. Le conoscenze tacite consistono in esperienza e apprendimento a svolgere determinate azioni; non possono essere trasmesse mediante linguaggi o codici come testi e pubblicazioni. Di conseguenza ne risulta più complessa la diffusione. Inoltre per la loro specificità connessa al contesto in cui sono generate e utilizzate le conoscenze tacite, per essere trasferite, necessitano un adattamento al contesto cui sono destinate con conseguente maggiore incertezza del risultato che mirano a produrre.
Processi di diffusione della ricerca pubblica
• Se l’obiettivo è diffondere il più possibile tale ricerca, secondo il principio dell’open science, la strada è quella della pubblicazione
• Se l’obiettivo è valorizzare tale conoscenza, ossia sfruttarla economicamente, le strade percorribili sono più d’una
Valorizzazione ricerca
Se la conoscenza è codificata
Se la conoscenza è tacita
Brevetto ceduto in licenza verso l’esterno
Brevetto ceduto in licenza a spin-off
Spin-off
Quali meccanismi di valorizzazione?
• I principali, o meglio, i più studiati, sono il brevetto e lo spin-off
• Contratti di ricerca e consulenze tuttavia rimangono le pratiche maggiormente diffuse (ma anche di più difficile tracciabilità, quindi spesso meno studiate)
• Spesso idee di creazione di impresa possono derivare da contratti di ricerca
Brevetto
• Rappresenta un meccanismo che vuole da un lato facilitare la circolazione di conoscenza, e dall’altro limitare il suo utilizzo a chi è disposto a pagarlo
• Si genera un mercato della conoscenza in cui si scambiano brevetti – Si generano poi diverse possibilità di scambio
• In licenza esclusiva: decisamente la più utilizzata per le invenzioni di maggior valore economico
• In licenza non esclusiva
Formal IPRs: Patents
• “If we did not have a patent system, it would be irresponsible, on the basis of our present knowledge of its economic consequences, to recommend instituting one. But since we have had a patent system for a long time, it would be irresponsible, on the basis of our presents knowledge, to recommend abolishing it.” (Fritz Machlup, 1957)
Not just patents:
How firms appropriate knowledge – Teece, 1986;
Nelson, 1989
• Secrecy
• Head start – first mover advantages
• Patents (and copyright)
• Complexity
• Complementary assets
• Tacitness, “stickiness”
• BUT significant differences across industries – Head start was most important in general
– Patents most important in drugs and chemicals
Cos’è lo spin-off?
• Impresa generata col fine di sfruttare economicamente risultati di ricerca pubblici
• Diverse definizioni a seconda dell’obiettivo di ricerca: – Qualunque nuova impresa che include un dipendente di una
università o di un ente pubblico di ricerca (Epr) fra i fondatori, – Qualunque nuova impresa che usa tecnologie di proprietà di
una università o di un Epr, – Qualunque nuova impresa costituita da uno studente o ex
studente di una università o Epr, – Qualunque nuova impresa avviata in un incubatore o parco
scientifico affiliato ad un Epr o università, – Qualunque nuova impresa in cui una università o Epr ha
investito in azioni
Che caratteristiche ha la valorizzazione di successo attraverso spin-off ?
• La letteratura economica e manageriale si è occupata principalmente di definire i fattori alla base di un maggior numero di imprese spin-off, o di migliori performance delle stesse
• Tali indagini sono state svolte a diversi livelli: individuale, contestuale (università o TTO), e di area (nazione o regione)
• Stesse conclusioni sono riscontrate nei confronti della produzione di brevetti o di contratti di ricerca/consulenza
• Solitamente ci si rivolge all’insieme di pratiche con il termine di “entrepreneurial activity”
Ne emerge che…
• A livello individuale sono ritenute strategiche:
– Esperienza in pratiche simili ed in attività affini
– Conoscenza del mondo industriale
– Disporre di networking assets sviluppati
• A livello di università è ritenuto importante:
– Avere un TTO esperto in materia
– Disporre di networking assets sviluppati
– Essere orientati ad attività “imprenditoriali”
– Essere connessi con parchi scientifici e incubatori
• A livello di contesto territoriale:
– Essere popolato da un alto numero di imprese high tech
– Essere popolato da numerose università e centri di ricerca
– Presenza di venture capitalists
– Presenza di policy di supporto
Cedere il brevetto in licenza o creare uno spin-off?
• Dipende da vari fattori, riassumibili in due principali categorie
– Caratteristiche della tecnologia
– Caratteristiche dell’imprenditore
La tecnologia
• In letteratura esiste una sorta di paradosso:
– Si arriva alla conclusione che maggiore è la protezione brevettuale di una tecnologia, in particolare nell’effettività e nello scopo della stessa, maggiore è la possibilità di creare uno spin-off di successo
– Si sostiene anche che maggiore è la potenzialità del brevetto, più alta è la possibilità di cedere tale brevetto in licenza
Da un punto di vista tecnologico lo spin-off sembra fatto per…
• Quelle situazioni in cui sia necessaria una funzione di ponte tra università e industri:
• Da Minshall and Wicksteed (2005), riferito all’UK: – In response to the question: “How do you decide when to
form a spin-out?” the following points were given by the commercialisation offices: • for platform technologies • where the inventors are very keen to commercialise the
technology themselves • when the idea needs to attract substantial investment to develop
IP relating to the technology for subsequent licensing • when the technology is not readily licensable • for a generic technology with many different applications
E dal punto di vista individuale dell’imprenditore?
• Le motivazioni che la letteratura pone tra le righe, senza esplicitarle, sembrano indicare due elementi chiave: – Il profitto
– La volontà dell’individuo
• Non spesso ricercatori e professori non sono imprenditori – Specialmente in Italia
[In Italia è forse necessario analizzare la problematica per capire con che tipo di imprese abbiamo a che fare]
Ostacoli
• Alla creazione dello spin-off
– Finanziario
– Di mentalità
– Di rischio
• Allo sviluppo delle imprese spin-off
– Finanziario
– Di mercato
– Commerciale
Ostacoli (2) • Per quanto riguarda gli aspetti negativi, questo tipo di imprese è
condizionato da problematiche e criticità diverse rispetto alle imprese tradizionali; le complicazioni e i fattori che rendono difficile sia intraprendere questa iniziativa, sia portarla a buon fine sono anch’essi di varia natura e li potremmo riassumere in due categorie: elementi di natura commerciale e fattori di natura finanziaria.
• L’ostacolo commerciale è condizionato dal tipo di background dei fondatori, che è quello del ricercatore e non quello dell’imprenditore: colui che decide di intraprendere l’iniziativa spin off è interessato alle questioni tecnico-scientifiche più che a quelle imprenditoriali; la scarsità di competenze manageriali e gestionali rimane uno dei principali fattori di insuccesso delle imprese spin off.
• La seconda problematica è dovuta all’elevata rischiosità dell’attività svolta, anche per l’assenza spesso di un mercato di riferimento, ai lunghi tempi di sviluppo di cui necessita l’idea di business, ai bassi rendimenti, almeno nel breve periodo, e all’ingente somma di capitali che a volte si rende necessaria nella fase di investimento iniziale. A questo proposito abbiamo visto come la mancanza di un mercato di venture capital in Italia costituisca una grossa limitazione alla nascita degli spin off della ricerca.
Source: Vohora et al (2004)
Il processo di sviluppo degli spin-off
Eterogeneità processo sviluppo degli spin-off
Quindi…
• Come è intuibile e noto in letteratura – Non esiste una ricetta per creare spin-off di successo
– Tantomeno per il meccanismo di valorizzazione di successo
• Il processo innovativo è per definizione incerto
• Le risorse sono importanti, ma altri fattori giocano un ruolo fondamentale: tra cui ad esempio la volontà dell’imprenditore nel portare a termine un progetto
• Chiesa e Piccaluga affermano: “… il principale fattore di successo non è rappresentato dal “possedere i pezzi giusti”, ma dal “saper combinare meglio degli altri i pezzi disponibili sul mercato”
Inoltre…
• Nei settori più maturi i rapporti tra università e impresa sono già radicati nell’uso comune
• In questi casi i canali preferenziali sono quelli dei contratti di ricerca e delle consulenze accademiche
• Per quei settori nuovi invece manca una controparte industriale o è limitata
• E non esistono pratiche consolidate
