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45DirittiSaluteLIl Salvagente 8-15 settembre 2011
Valentina Corvino
Dopo la TbcTORNANOle malattieDIMENTICATE
Tubercolosi,ma anchemorbillo,sifilide,meningite.Mali cheritenevamodebellati eche, invece,ricompaionoin Italia. Eccoperché
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Morbillo, sifilide, meningi-te, tubercolosi e poliomie -lite. In Italia e in Occiden-
te riaffiorano le antiche paure. Nonsolo, dunque, la tubercolosi tor-nata prepotentemente a riempirele pagine di giornali dopo il maxicontagio a Roma (i cui contorni,dopo la denuncia del Codacons,sono ancora poco chiari). Ma unalunga serie di malattie “dimenti-cate” che entrano nei nostri con-fini con gli spostamenti delle po-polazioni diventati più frequenti
che nel passato. Gli immigrati,dunque, ma non come nuovi “un-tori”. Piuttosto come contagiatiproprio qui, in uno dei paesi piùindustrializzati del mondo.
Secondo una ricerca del Naga,l’Associazione volontaria di assi-stenza socio-sanitaria e per i dirit-ti di stranieri e nomadi, nella mag-gior parte dei casi ci troviamo difronte a una popolazione immi-grata sostanzialmente giovane esana su cui vanno a incidere fatto-ri di rischio comuni in situazio-
Dopo la Tbctornano lemalattie...
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ni di povertà. Le precarie condi-zioni di vita, di lavoro, la mancan-za di informazioni, lo scarso ac-cesso alle strutture sanitarie e lapromiscuità cui li costringiamo avivere gravano, dunque, pesante-mente sul benessere dei migran-ti, portando a esauri-mento il “patrimoniodi salute” di cui sonoportatori.
Il morbillo, peresempio, all’inizio diquest’anno è tornatoa diffondersi rapida-mente tanto che i pe-diatri di famiglia han-no consigliato di vac-cinare i bambini nonancora vaccinati e pergli altri di anticipareil richiamo. L’Orga-nizzazione mondia-le della sanità avevaauspicato l’eradica-zione della malattiadimenticando di do-ver fare i conti con ilrifiuto ideologico diparte della popolazione per la vac-cinazione. Così, ciclicamente, lamalattia si riacutizza. Se è veroche alcune zone dell’Africa sonoscoperte per il vaccino, è pur ve-ro che è impossibile che il morbil-lo sia portato in Italia dagli immi-grati perché il periodo di incuba-zione è molto più breve del viag-gio che sono costretti ad affronta-re dal loro paese al nostro.
La tubercolosi, invece, si crede-va sconfitta ma oggi il temuto ba-cillo di Koch ricalca le scene, inchiave moderna. Come tuberco-losi multi-resistente (Mdr-Tb) e,
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addirittura, super resistente (Xdr-Tb) agli antibiotici. Viene dall’EstEuropa, dall’Oriente, dall’Africa.Arriva con gli immigrati, ma an-che con manager e viaggiatori. Sipossono ammalare tutti e la cro-naca di questi giorni ce lo insegna.Ma gli immigrati sono più a rischioperché la malattia può comparirecon un abbassamento delle difese
immunitarie, dovuto non di radoalle condizioni di vita e di lavoro.La promiscuità cui spesso sono co-stretti a vivere fa il resto.
Tra le malattie sessualmente tra-smissibili è ritornata a far paura lasifilide: quasi scomparsa fino al-l’inizio del nuovo millennio, oggista pericolosamente ricomparen-do sia in Europa che negli Usa, tan-
N on c’è una stretta relazione tra le
patologie riemergenti e i flussi mi-
gratori. Ne è convinta anche l’infetti-
vologa dell’Inmp, Chiara Tajno, secon-
do la quale la causa va ricercata, in al-
cuni casi, nei viaggi di lavoro e di pia-
cere. Basti pensare al virus dell’influen-
za H1N1 o al più recente batterio E.co-
li. Tuttavia i milioni di immigrati sul ter-
ritorio nazionale hanno introdotto
nuovi elementi sul piano della sanità
pubblica: nuove patologie non suffi-
cientemente note ai medici italiani con
pericolo di diffusione di malattie con-
tagiose, in particolare la tubercolosi;
difficoltà del medico di medicina ge-
nerale e ospedaliero di rapportarsi con
lo straniero a causa delle differenze lin-
guistiche e culturali; difficoltà nell’uti-
lizzo delle strutture sanitarie da par-
te dei regolari a causa delle norme bu-
rocratiche che presiedono il ricorso al-
le strutture pubbliche.
Alla dottoressa Tajno chiediamo se il
Servizio sanitario nazionale è pron to
ad affrontare una possibile emergen-
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L’INFETTIVOLOGA CHIARA TAJNO
“Immigrati,la sanità èpoco attenta”
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to che in Italia si è passati da 150-200 casi all’anno nell’ultimo de-cennio a oltre 1.500. La sua inci-denza è in crescita soprattutto peri costumi sessuali più liberi e l’au-mento di viaggi e flussi migratoridall’Africa, dall’est Europa e dal-l’America centro-meridionale, do-ve la malattia è endemica.
Poi c’è la meningite che ognianno colpisce in Italia circa 900persone. Non si tratta di una ve-
ra e propria patologia “riemer-gente” ma a preoccupare sono inuovi ceppi come nel caso delceppo A diffuso negli Stati Uniti,o del ceppo Y e W135 presentiprevalentemente nel continenteafricano. Tuttavia, come nel ca-so del morbillo, è difficile chegiungano nel nostro paese con iflussi migratori perché anche ilperiodo di incubazione della me-ningite è breve.
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za sanitaria. “L’attuale sistema sanita-
rio dovrebbe prevenire un’epidemia, per
esempio di Tbc. Come? Prestando più
attenzione alla salute degli immigra-
ti. Mi spiego: un cittadino italiano con
una tosse insistente si rivolge al pro-
prio medico curante che, al minimo so-
spetto possa trattarsi di Tbc, gli prescri-
verà una serie di accertamenti. Nel ca-
so del cittadino immigrato le cose non
sono così semplici: per paura, poca co-
noscenze della burocrazia, mancanza
di soldi, è facile che ritardi l’accesso al-
le cure. Ciò significa che ci sarà una dia-
gnosi ritardata e la malattia sarà già in
uno stato avanzato. Credo che un mo-
derno sistema sanitario abbia l’obbli-
go di prendere in considerazione que-
sta probabilità”.
E gli ospedali? “Le strutture sanitarie che
hanno reparti di malattie infettive so-
no preparati ad affrontare un’emergen-
za perché dispongono di adeguati repar-
ti di isolamento necessari quando si è
in presenza di patologie infettive il cui
contagio è interumano. Diverso il discor-
so per i piccoli ospedali di provincia, ma
in questo caso sarebbe certamente più
funzionale un trasferimento presso u -
na struttura più adeguata”.
QUATTRO“RITORNI”INATTESI
Sifilide La sifilide fa parte del gruppodelle Malattie a trasmissionesessuale (Mts) ed è un’infezio-ne causata dal Treponema pal-lidum (spirocheta), il batteriopresente nei genitali e in lesio-ni cutanee. Il contagio avvienetramite rapporti sessuali nonprotetti con persone infette.
MorbilloIl morbillo è una malat-tia infettiva e conta-giosa che general-mente si risolve in po-co tempo. Il virus delmorbillo si trasmettemediante le goccioli-ne di saliva, quindi pervia inalatoria. Il perio-do di incubazione du-ra 10-12 giorni, in cui possono comparire segni vaghi di ma-lessere, inappetenza, cefalea e disturbi gastroenterici.
MeningiteÈ un’infiammazione delle meningi, lemembrane che avvolgono il cervello. Senon curata in tempo causa disturbineurologici gravi. Chiunque, in teoria, puòammalarsi perché i germi patogeni sitrasmettono con le goccioline di saliva, icolpi di tosse e gli starnuti: ma il contagioavviene solo nell’ambito di contatti diretti(per esempio, con un bacio) o moltostretti, nel raggio di 1 - 2 metri al massimo.
TubercolosiLa tubercolosi è una malattia infettiva cau-sata dal Mycobacterium tuberculosis. Puòinteressare molti organi del corpo, ma ilbersaglio principale sono i polmoni. È tra-smessa per via aerea da persona a perso-na attraverso secrezioni respiratorie.