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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA DIREZIONE DIDATTICA STATALE 8° CIRCOLO “DON MILANI” Progetto di Formazione e ricerca sull’Inclusione. Indicazioni Nazionali 2012 Testo argomentativo La cicala e la formica IV B 8° Circolo “Don Milani” Salerno Insegnanti Guarino Amalia – Amendola Angelamaria

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA

DIREZIONE DIDATTICA STATALE 8° CIRCOLO “DON MILANI”

Progetto di Formazione e ricerca sull’Inclusione. Indicazioni Nazionali 2012

Testo argomentativo

La cicala e la formica

IV B 8° Circolo “Don Milani” Salerno Insegnanti Guarino Amalia – Amendola Angelamaria

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• Creare un contesto accogliente e motivante per favorire lo star bene a scuola al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini al progetto educativo. • Comprendere un testo narrativo in funzione di tre livelli:

Livello letterale – referenziale Livello inferenziale Livello interpretativo

• Analizzare il testo a livello di coreferenza. Per coreferenza si intendono le espressioni, i sintagmi di un testo che si riferiscono ad uno stesso personaggio, ad uno stesso fatto. • Analizzare il testo a livello espressivo ed estetico. • Parafrasare le espressioni del testo per esprimere in modi diversi lo stesso significato (Arricchimento lessicale). • Dividere la favola in sequenze, cioè nei diversi episodi che la compongono. • Riassumere in modo sintetico solo i fatti importanti di essa. • R.L. Analisi grammaticale. • Testo informativo sui due animali.

1. Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e, allo stesso tempo, il dialogo e la riflessione su quello che si fa, in modo condiviso e partecipato.

2. Visione con la LIM della favola “La Cicala e la Formica” al fine di utilizzare i vari canali di apprendimento.

- Narrazione e drammatizzazione del testo. - Laboratorio delle emozioni, prendere coscienza dei propri punti di

forza e di debolezza. - Laboratorio informatico per sviluppare le abilità informatiche degli

alunni. 3. Prendere coscienza delle differenze individuali per accogliere la diversità

come valore positivo.

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Testo Argomentativo

Mappa: ha lo scopo di convincere gli altri a condividere opinioni, idee, soluzioni di un problema. Presenta un argomento di discussione o problema al quale si cerca di dare una risposta. Nella vita c’è solo divertimento o solo dovere? Sostiene una tesi o più opinioni espresse da una o più persone. Riporta gli esempi, cioè argomentazioni con cui ciascuno sostiene la propria tesi. Si conclude con una soluzione al problema.

Cenni biografici sugli autori. Brainstorming: attraverso tale tecnica si propone ai ragazzi di elencare le caratteristiche della cicala e della formica. Giochi didattici: si prova a prendere le parti del personaggio “diverso”, presentato come negativo secondo l’ottica normale e rivalutato da un altro punto di vista. (Alla formica e Rivoluzione di G. Rodari)

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Il gruppo-cicala e il gruppo-formica si scambiano i ruoli, cercando di mettersi “dal

punto di vista” l’uno dell’altro, per cercare di capire meglio le motivazioni che ne determinano i modi di vita. Riscrittura della favola di Esopo, con la stessa struttura dell’originale, ma cambiando i fatti.

E FU COSÌ CHE ... LA CICALA DIVENTA UN PO’ FORMICA E LA FORMICA DIVENTA

UN PO’ CICALA.

NESSUNO È ESCLUSO NELLA STORIA DELLA VITA.

ED ECCO A VOI, SIGNORE E SIGNORI

La ricerca della bellezza e il perseguimento della solidarietà sono – o dovrebbero essere – valori fondamentali dell’esistenza umana. L’essere umano diventa davvero tale quando incomincia a sentire dentro di sé un decisivo anelito (desiderio ardente) verso la bellezza e un sentimento di compassione verso gli altri.

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LA FORMICALA Un nuovo animaletto con le virtù della cicala e della formica.

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E ALLORA ... TUTTI INSIEME PER

L’INCLUSIONE

I nsieme

N oi

C on

L oro

U niti

S empre

I n

O gni

N uova

E mozione

Per concludere … gli alunni diventano “cantastorie” e narrano la “nuova” Favola della cicala e della formica.

La favola della cicala e la formica scritta da noi …… Le formiche stavano tappate nel formicaio, mentre fuori soffiava la tramontana. “Come si sta bene qui al riparo!” “E senza preoccupazioni: le provviste sono abbondanti!” “Abbiamo lavorato tanto nella buona stagione e ora ci godiamo i frutti della fatica.” “Sì ….però a me manca qualcosa, non so …” “Lo so io: c’è troppo silenzio quaggiù.” “Ci mancano i rumori, i canti, i suoni che si sentivano in estate.” “Ti ricordi che bello era il frinire delle cicale? Ma … chi bussa?”

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“Toc, toc! Sono una cicala infreddolita e affamata. Aprite, per favore!” “Vieni, vieni dentro! Come sei ridotta!” “Ti rifocilleremo e poi ci canterai qualcosa …” “Per fortuna sei venuta tu, cara cicala. Stavamo proprio morendo di noia. Continuiamo la storia … Cicala: “Che bello! Allora anch’io servo a qualcosa! Non sono del tutto inutile! Sono felice, grazie, formichine.” “Ah ... ho imparato la lezione! Vi prometto che l’estate prossima un po’ canterò e un po’ … lavorerò con voi.” Formiche: “Anche noi abbiamo imparato la lezione, cosa credi? La prossima estate, sapremo apprezzare il tuo canto allegro, non ti terremo lontana, ti chiederemo, anzi di seguirci.” “E poi … un po’ lavoreremo, un po’ ci riposeremo, ascoltando il tuo canto e godendoci la bella stagione.” Cicala e Formica: “Evviva! Tutti per uno, uno per tutti … questo sarà il nostro motto!”