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Resort & SPA ★★★★ SPIAGGIA “LI JUNCHIA BADESI 5 volte premiati per rapporto qualità/prezzo tra 15000 Hotels di tutto il mondo Nord Sardegna il paradiso delle Vacanze • 5 Hotel, dal familiare al romantico, immersi in un parco di 280.000 mq tra ginepri secolari e dune di sabbia • 10 ristoranti che sapranno sempre deliziarvi, dalla cucina gallurese a quella etnica o vegetariana alle specialità marinare • 20.000 mq di villaggio fantasia, vero paradiso per i bambini di ogni età • Prestigiosa SPA con piscine multi getto per il relax dei genitori • Scuola di vela gratuita con catamarani e windsurf, sport e divertimenti per tutte le età oltre al lunghissimo e selvaggio arenile di sabbia bianca da E 76 in mezza pensione, bimbi gratis tariffa in camera doppia Standard per persona al giorno con servizio spiaggia, acqua e vino ai pasti inclusi, un bimbo 0-6 gratis. In camera Superior Un bimbo 0-2 + Un bimbo 2-6 gratis. 6-11 anni 50%. Voli e navi alle migliori tariffe al momento della prenotazione Nelle migliori Agenzie nei cataloghi Delphina, Alpitour, Aviomar, Sardinia International Travel, Top Sardinia, Vacanze Smeralde e WellTour un Amico in Sardegna www.delphina.it TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE E enti Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media un Amico in Sardegna www.delphina.it Settimanale - Anno 5 N ° 34 Lunedì 23 luglio 2012 FOCUS SARDEGNA Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media ■■ CAGLIARI / Le attività della giunta Zedda nei primi 12 mesi di mandato Nuovo corso per il capoluogo di Regione Obiettivi: puntare sulle attività locali e lotta allo spopolamento I turisti di tutto il mondo amano la Sar- degna, in particolare durante la stagione estiva, ma raggiungerla via nave stava ini- ziando a diventare proibitivo, per effetto del caro biglietti che nella stagione 2010 aveva toccato anche punte del + 110%, secondo le compagnie marittime a causa dei rincari del carburante. Così lo scorso anno la Re- gione Sardegna, attraverso una sua società controllata al 100%, la Saremar, è scesa in campo direttamente, affittando due navi per il trasporto passeggeri a prezzi conte- nuti sulle rotte Civitavecchia-Olbia e Vado- Ligure-Porto Torres. Nonostante le critiche ricevute e i ricorsi delle compagnie private, secondo il bilancio reso noto recentemente, la Saremar nel 2011 ha chiuso il bilancio con un utile di 1.147.881 euro. Anche nell’estate 2012 si replica sulle stesse tratte, con quasi 200mila biglietti già venduti. Turisti verso la Sardegna, al bando il caro biglietti L a tornata elettorale della primavera 2011, che ha modificato gli equilibri poli- tici di tante piccole e grandi città italiane, ha interessato anche Cagliari, capoluogo del- la Sardegna: dopo vent’anni di amministrazioni targate cen- trodestra e un lungo passato di città “bianca”, i cagliaritani hanno accordato la loro fiducia all’esponente di Sinistra ecolo- gia e Libertà Massimo Zedda, classe 1976, uno dei più gio- vani primi cittadini d’Italia. In questi primi 12 mesi di man- dato, il neo sindaco ha dovuto affrontare una situazione non semplice: la città subisce ormai da decenni uno spopolamento verso i comuni limitrofi che ha ridotto il numero dei suoi residenti a poco più di 150.000 abitanti. Ma su Cagliari e le sue strade continuano a gravitare quasi mezzo milione di perso- ne dell’area metropolitana, con tutte le conseguenze logistiche che questo comporta: la scel- ta della Giunta Zedda è stata quella di puntare sulla mobili- tà sostenibile, anche attraverso la pedonalizzazione di alcune strade del centro storico. Altro punto cruciale riguarda, ovvia- mente, l’economia: la storica ambizione di fare di Cagliari una città turistica non si è mai pienamente realizzata e così la città soffre, come tutta la Sarde- gna, il dramma della disoccu- pazione, soprattutto giovanile e femminile. Per uscire da questa situazione, la Giunta Zedda prevede la valorizzazione delle realtà produttive locali, anche attraverso la creazione di Zone Franche urbane e il sostegno pubblico all’imprenditorialità. Il rilancio della vocazione tu- ristica passa invece per la valo- rizzazione della grande spiag- gia di Cagliari, il Poetto: Zedda ha imposto, non senza polemi- che, lo smantellamento di tutti i chioschi e bar non conformi sul litorale, rimpiazzati da solu- zioni uniformi. Il recente ritro- vamento di residui d’amianto sulla spiaggia complica però non poco il rilancio turistico della città. Cagliari, negli ultimi mesi, è poi balzata agli oneri della cronaca sportiva naziona- le per la vertenza Stadio: dopo un’accesa polemica con la nuo- va Giunta, il Cagliari Calcio del presidente Massimo Cellino ha deciso di traslocare dal fati- scente Sant’Elia per approdare al nuovo impianto di Is Arenas, nel Comune limitrofo di Quar- tu Sant’Elena. Infine è di poche settimane fa l’approvazione del Registro delle Unioni civili, con cui il Comune di Cagliari rico- nosce le unioni di fatto e delle convivenze, anche tra persone dello stesso sesso. L’obiettivo è estendere a queste nuove unio- ni i diritti delle famiglie tradi- zionali, soprattutto in materia di accesso alla casa e alle agevo- lazioni comunali.

TERRITORIO ISTITUZIONI IMPRESE - Systemadv · secondo il bilancio reso noto recentemente, ... lancio, l’obiettivo del Comune è di fare di Sassari la città dei candelieri per 365

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Resort & SPA★★★★

SPIAGGIA “LI JUNCHI” A BADESI

5 volte premiati per rapporto qualità/prezzo tra 15000 Hotels di tutto il mondo

Nord Sardegna il paradiso delle Vacanze

• 5 Hotel, dal familiare al romantico, immersi in un parco di 280.000 mq tra ginepri secolari e dune di sabbia

• 10 ristoranti che sapranno sempre deliziarvi, dalla cucina gallurese a quella etnica o vegetariana alle specialità marinare

• 20.000 mq di villaggio fantasia, vero paradiso per i bambini di ogni età• Prestigiosa SPA con piscine multi getto per il relax dei genitori• Scuola di vela gratuita con catamarani e windsurf, sport e divertimenti

per tutte le età oltre al lunghissimo e selvaggio arenile di sabbia bianca

da E 76 in mezza pensione, bimbi gratis tariffa in camera doppia Standard per persona al giorno con servizio spiaggia, acqua e vino ai pasti inclusi, un bimbo 0-6 gratis. In camera Superior Un bimbo 0-2 + Un bimbo 2-6 gratis. 6-11 anni 50%.

Voli e navi alle migliori tariffe al momento della prenotazione

Nelle migliori Agenzie nei cataloghi Delphina, Alpitour, Aviomar, Sardinia International Travel, Top Sardinia, Vacanze Smeralde e WellTour

un Amico in Sardegnawww.delphina.it

TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE

E entiAttività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

un Amico in Sardegnawww.delphina.it

Settimanale - Anno 5 N° 34 Lunedì 23 luglio 2012

FOCUSSARDEGNA

Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

■■■ cagliari / Le attività della giunta Zedda nei primi 12 mesi di mandato

Nuovo corso per il capoluogo di RegioneObiettivi: puntare sulle attività locali e lotta allo spopolamento

I turisti di tutto il mondo amano la Sar-degna, in particolare durante la stagione

estiva, ma raggiungerla via nave stava ini-ziando a diventare proibitivo, per effetto del caro biglietti che nella stagione 2010 aveva toccato anche punte del + 110%, secondo le compagnie marittime a causa dei rincari del carburante. Così lo scorso anno la Re-gione Sardegna, attraverso una sua società controllata al 100%, la Saremar, è scesa in

campo direttamente, affittando due navi per il trasporto passeggeri a prezzi conte-nuti sulle rotte Civitavecchia-Olbia e Vado-Ligure-Porto Torres. Nonostante le critiche ricevute e i ricorsi delle compagnie private, secondo il bilancio reso noto recentemente, la Saremar nel 2011 ha chiuso il bilancio con un utile di 1.147.881 euro. Anche nell’estate 2012 si replica sulle stesse tratte, con quasi 200mila biglietti già venduti.

Turisti verso la Sardegna, al bando il caro biglietti

La tornata elettorale della primavera 2011, che ha

modificato gli equilibri poli-tici di tante piccole e grandi città italiane, ha interessato anche Cagliari, capoluogo del-la Sardegna: dopo vent’anni di amministrazioni targate cen-trodestra e un lungo passato di città “bianca”, i cagliaritani hanno accordato la loro fiducia all’esponente di Sinistra ecolo-gia e Libertà Massimo Zedda, classe 1976, uno dei più gio-vani primi cittadini d’Italia. In questi primi 12 mesi di man-dato, il neo sindaco ha dovuto affrontare una situazione non semplice: la città subisce ormai da decenni uno spopolamento verso i comuni limitrofi che ha ridotto il numero dei suoi residenti a poco più di 150.000 abitanti. Ma su Cagliari e le sue strade continuano a gravitare quasi mezzo milione di perso-ne dell’area metropolitana, con tutte le conseguenze logistiche che questo comporta: la scel-ta della Giunta Zedda è stata quella di puntare sulla mobili-tà sostenibile, anche attraverso la pedonalizzazione di alcune strade del centro storico. Altro punto cruciale riguarda, ovvia-mente, l’economia: la storica ambizione di fare di Cagliari una città turistica non si è mai

pienamente realizzata e così la città soffre, come tutta la Sarde-gna, il dramma della disoccu-pazione, soprattutto giovanile e femminile. Per uscire da questa situazione, la Giunta Zedda prevede la valorizzazione delle realtà produttive locali, anche attraverso la creazione di Zone Franche urbane e il sostegno pubblico all’imprenditorialità. Il rilancio della vocazione tu-ristica passa invece per la valo-rizzazione della grande spiag-gia di Cagliari, il Poetto: Zedda ha imposto, non senza polemi-che, lo smantellamento di tutti i chioschi e bar non conformi sul litorale, rimpiazzati da solu-zioni uniformi. Il recente ritro-vamento di residui d’amianto sulla spiaggia complica però non poco il rilancio turistico

della città. Cagliari, negli ultimi mesi, è poi balzata agli oneri della cronaca sportiva naziona-le per la vertenza Stadio: dopo un’accesa polemica con la nuo-va Giunta, il Cagliari Calcio del presidente Massimo Cellino ha deciso di traslocare dal fati-scente Sant’Elia per approdare al nuovo impianto di Is Arenas, nel Comune limitrofo di Quar-tu Sant’Elena. Infine è di poche settimane fa l’approvazione del Registro delle Unioni civili, con cui il Comune di Cagliari rico-nosce le unioni di fatto e delle convivenze, anche tra persone dello stesso sesso. L’obiettivo è estendere a queste nuove unio-ni i diritti delle famiglie tradi-zionali, soprattutto in materia di accesso alla casa e alle agevo-lazioni comunali.

eta’: 21professione: studente desiderio: non farsi mangiare vivo

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2 Focus SardegnaEventi

Lunedì 23 luglio 2012

Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 120016 Pero - Milano

Attività editoriale a cura de: Stampatori:ll Sole 24 Ore S.p.A.Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano;Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq);Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 - 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr);

Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo);Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi);Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs);

Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005

DIN NEWSLETTERSettimanale - Anno 5 - Numero 34Lunedì 23 luglio 2012

Direttore responsabile: Donatella Treu

TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE

E enti

L’economia fi nanziaria è uno dei punti di forza della città che ospita la

direzione generale di due banche, una società di

leasing e una fondazione bancaria

Sassari, la seconda città del-la Sardegna per numero

di abitanti e uno dei Comuni più estesi d’Italia, cerca la sua strada in un momento econo-mico di� cile per tutta l’Isola. L’amministrazione comunale è guidata dal 2005 dal cardiolo-go ed esponente Pd Gianfran-co Ganau, riconfermato con il pieno di voti nel 2010. Uno dei punti di forza di Sassari può essere considerato l’eco-nomia � nanziaria: nel capo-luogo hanno sede la direzione generale di due Banche (tra cui il Banco di Sardegna) una società di leasing e una Fonda-zione bancaria, con importan-ti ripercussioni per il sistema economico cittadino. La crisi tocca però anche Sassari e, per questo motivo, l’amministra-zione comunale si sta battendo a difesa dei posti di lavoro del polo chimico della vicina Por-to Torres. L’obiettivo � nale non è però solo la difesa dell’esi-stente ma la reindustrializza-

Da qualche decennio a questa parte le fortune

della città di Olbia, antico capoluogo della Gallura, so-no indissolubilmente legate a quella della Costa Smeral-da, l’area costiera della Sar-degna più rinomata a livello internazionale.Da quando negli anni Ses-santa l’Aga Khan avviò gli insediamenti turistici in questa zona della Sardegna centro-orientale, la popo-lazione residente nel Co-mune è passata da poco più di 15.000 abitanti ai quasi 60.000 attuali.Anche il nome dello scalo aeroportuale (Olbia-Co-sta Smeralda), il secondo dell’Isola per numero di passeggeri, richiama il forte legame tra la città e la sua ce-lebre area turistica.La città è sede anche della compagnia aerea Meridiana, che attraversa però in questo periodo una fase di� cile, così come alcune industrie locali. Alla guida dell’am-ministrazione comunale c’è Giovanni Giovannelli, sino all’inizio del 2011 primo cit-tadino per il centrodestra e ora a capo di una coalizione civica che ha messo insieme forze moderate e di centro-

Il sindaco Ganau lancia la riconversione del tessuto produttivo Bene ci in ricaduta anche sulle fasce più deboli

Finanza e sviluppo ecosostenibile Servizi e infrastrutture innanzitutto

zione del territorio, attraverso progetti di riconversione del precedente tessuto produttivo in attività compatibili con la vocazione turistica e ambien-tale. II provvedimento più im-portante della giunta Ganau in questo ultimo periodo ha ri-guardato la mobilità sostenibi-le: lo scorso 21 marzo è entrata in vigore nel centro storico. La parte alta del centro sarà sud-divisa in Zona a tra� co limi-

sinistra. Giovannelli in pas-sato è stato promotore della legge del 2001 di istituzione delle nuove province sarde, tra cui per l’appunto quella di Olbia –Tempio, ora de-stinata a scomparire per via del referendum dello scor-so maggio. L’obiettivo della nuova Giunta comunale in-sediatasi nel maggio 2011 è quello di estendere alle fasce sociali più deboli dei resi-denti in città i bene� ci deri-vanti da un’area turistica così importante.Ad esempio è prevista una piani� cazione del golfo in-terno che tuteli e salvaguardi

tato e Zona pedonale. Nella Ztl l’accesso e la circolazione delle auto saranno limitati ad alcu-ne categorie di utenti e veico-li, che dovranno rispettare il limite di 30 chilometri all’ora. La Zona pedonale, invece, sarà completamente interdetta alle auto. Nelle intenzioni dell’am-ministrazione comunale l’Area Blu dovrà valorizzerà il cen-tro cittadino, il più grande e antico centro commerciale e residenziale del territorio, che negli ultimi anni è stato interessato da un importante intervento di riquali� cazione. Rimanendo in ambito tra-sporti, è in programma anche il ra� orzamento della metro-politana leggera di super� cie. Dal punto di vista culturale, nonostante le di� coltà di bi-lancio, l’obiettivo del Comune è di fare di Sassari la città dei candelieri per 365 giorni l’an-no, dal nome della celebre fe-sta religiosa che si celebra il 14 agosto.

l’ambiente e le attività pro-duttive locali presenti, in particolare la mitilicoltura e arsellicoltura.Un tema che la Giunta vuole a� rontare è la programma-zione urbanistica, dato il so-stanziale sviluppo incontrol-lato della città negli ultimi 15 anni.Altro snodo cruciale è il collegamento della città con il resto dell’Isola: proprio a giugno, dopo un’infinita attesa, sono iniziati i lavori per la strada Sassari-Olbia, ma il finanziamento com-pleto dell’opera appare tut-tora in bilico.

■ SASSARI / Reindustrializzare il territorio e difesa dei posti di lavoro esistenti ■ OLBIA / I piani della giunta Giovannelli per rilanciare tutta l’area

“la mente è come un paracadute ... funziona solo quando è aperta”

w w w. co n s u n i n u o re s e . i t

C o n s o r z i o p e r l a p ro m o z i o n e d e g l i S t u d i U n i ve rs i t a r i e d i A l t a Fo r m a z i o n e

n e l l a S a rd e g n a C e n t ra le

polo didattico delle Università degli Studi di Cagliari e di Sassari

A.Einstein

Nuoro

“la mente è come un paracadute ... funziona solo quando è aperta”

Focus Sardegna 3EventiLunedì 23 luglio 2012

Nel Nord della Sardegna, tra la Costa Smeralda e

l’Arcipelago di La Maddalena, l’Isola Rossa e Badesi Mare sorgono gli hotel e i resort del Gruppo Delphina, fonda-to nel 1992 da Salvatore Peru e Francesco Muntoni. “La prima struttura, l’Hotel Ca-po D’Orso - racconta Libero Muntoni, direttore control-lo gestione e qualità - è stata realizzata nel parco di Cala Capra, un angolo inconta-minato ed esclusivo a pochi chilometri da Palau e Olbia, di fronte all’Arcipelago di La Maddalena”. Oggi, in tutto, le strutture sono 8 (due 5 stelle, cinque 4 stelle e un elegante residence) che si sviluppano in grandi aree verdi diretta-mente sul mare. Dal 2001 il management Delphina ha realizzato sei moderni Centri benessere, tutti armoniosa-mente inseriti nei rispettivi hotel e resort. Realizzati in collaborazione Delphina – � algo, 4 centri sono specia-lizzati nella talassoterapia. Particolarmente indicato per coppie in cerca di relax e di piacere, l’Hotel Capo D’Orso � alasso & Spa (5*) è dotato del Centro � alasso “L’Incan-tu”, per immergersi nelle pi-scine oppure per rilassarsi su

La città di Nuoro, centro di oltre 35.000 abitanti, si tro-

va geogra� camente nella Bar-bagia, l’area dell’Isola forse an-cora oggi più legata alle attività tradizionali della Sardegna (tra cui spicca la pastorizia) e dove è più vivo il senso del folclore. Ma nel 2012 la giunta guidata da Alessandro Bianchi, espo-nente Pd in carica da due anni, si trova a discutere e legiferare di temi molto legati all’innova-zione. Ad esempio il Comune ha partecipato al bando regio-nale per la realizzazione delle Reti Telematiche Metropolitane (Rtm) in � bra ottica. Il progetto è stato successivamente appro-vato dalla Regione Sarda in tutti i suoi contenuti e � nanziato per un importo di oltre 2.5 milioni

O� rire un’ospitalità autentica in luoghi unici

Approvato anche il nuovo piano urbanistico comunale

Vacanze nell’abbraccio del comfort

Nuoro passa alla fi bra ottica

uno dei 5 solarium in legno adagiati sull’acqua. Il Resort Valle dell’Erica � alasso & Spa (5*) sorge invece a San-ta Teresa di Gallura, in uno spazio a forma di tridente con calette di sabbia bianca e graniti scolpiti dall’acqua e dal vento, proprio di fronte all’isola disabitata di Spargi. Tra i servizi, il Centro � alas-so “Le � ermae”, uno spazio di circa 1600 mq interamente dedicati al benessere. “Ma la vera novità per il 2012 si chia-ma ‘Silhouette in Sardegna’ - sottolinea Muntoni -, un programma dimagrante com-

di euro. L’intervento prevede il collegamento attraverso dorsali primarie e secondarie, realiz-zate in � bra ottica, delle sedi comunali, regionali, provinciali e della Camera di Commercio, dell’Università e del Provvedi-torato agli Studi, per un com-plesso di circa 80 sedi. Le reti telematiche in � bra ottica do-vrebbero favorire e ottimizzare il tra£ co vocale e quello di dati e immagini tra servizi interni e amministrazioni diverse da quella comunale. Intanto a � ne giugno, dopo quasi tre decen-ni di attesa, è stato � nalmente approvato il piano urbanistico comunale (Puc). Il piano de� -nitivo prevede circa un milione e 250mila metri cubi di nuove volumetrie e punta a governa-

pleto, nato della collaborazio-ne in esclusiva per l’Italia con Pierre Dukan che si avvale dei trattamenti di talassoterapia per un risultato ancora più ef-� cace e duraturo. Il program-ma, studiato direttamente da Dukan, si propone inoltre di favorire l’apprendimento del giusto metodo di attuazione della dieta come, per esem-pio, il corso di cucina Du-kan diretto dal premiato chef Nando Rossi”.Per ulteriori informazioni sulle strutture visitare i siti www.resortvalledellerica.com e www.hotelcapodorso.com.

re la crescita di una città che, nelle intenzioni della Giunta, dovrebbe raggiungere i 50.000 abitanti, invertendo il decre-mento registrato negli ultimi anni.Le linee strategiche del Puc prevedono la dotazione di ser-vizi, spazi per lo sport e la tutela ambientale, senza compromet-tere le zone di pregio. L’auspicio dell’amministrazione comunale è che il Piano sblocchi il com-parto edilizio locale, dando ri-sposte alla forte domanda di la-voro del territorio. In materia di bilancio il Comune, nonostante la drastica riduzione dei trasfe-rimenti da parte dello Stato per circa 4 milioni di euro, cercherà di non innalzare i tributi locali a carico dei residenti.

■ DELPHINA HOTELS & RESORTS / Strutture ricettive all’insegna del benessere

Il Centro Thalasso & Spa “L’Incantu” presso l’ Hotel Capo d’Orso (5*)

SEDI E SPORTELLI

CAGLIARIVia Cavalcanti 30 – 09128 Cagliariwww.confesercentisardegna.itTel 070 402370 – fax 070493051info@confesercenticagliari.itwww.confesercenticagliari.it

CARBONIAVia Liguria 27 – 09013 CarboniaTel/fax [email protected]

SERRAMANNAVia Serra 105 – 09038 Serramanna

SANLURIVia Leopardi 1 – 09025 SanluriTel. 070402370 – fax 070493051

NUOROVia L. da Vinci 40 - 08100 NuoroTel.: 0784/30188 - 32188 - 235118Fax: 0784/[email protected]

TORTOLÌVia Monsignor Virgilio 4508048 TortolìTel.: 0782/624310 – 622940

MACOMERC.so Umberto 131 - 08015 MacomerTel.: 0785/73238 - fax: 0785/71282

SINISCOLAVia Risorgimento 1 - 08029 SiniscolaTel.: 0784/875120

ORISTANOVia Canepa, 309170 Oristanotel. 0783/210208fax 0783/210130 a

SASSARIVia Bogino, 25tel.fax 079.2592041-079.2590275079.2592051-079.2590583www.confesercentisassari.it

OZIERIc/o Unipol AssicurazioniVia Umberto I°, 58 – 07014 – Ozieritel. 320/4036385 – fax 079/786497

OLBIAvia Salvatore Fera 4/A 07026 Olbia (OT) tel 348.6996459

Fondata in Sardegna nel 1972, la Confesercenti è una delle principali

associazioni delle imprese del commercio, turismo e servizi.

Le imprese fanno riferimento alle oltre 70 federazioni di categoria operanti

in tutto il territorio regionale e alle 12 sedi provinciali, presso cui sono

occupati 100 addetti che garantiscono qualificati servizi alle imprese.

La missione della Confesercenti è quella di rappresentare il mondo delle

piccole e medie imprese che, con il loro dinamismo, assicurano crescita

economica ed occupazionale in Italia e in Europa. Confesercenti si propone

di contribuire alla crescita delle imprese e con esse dell'economia e allo

sviluppo della democrazia, attraverso la collaborazione con le istituzioni,

con le organizzazioni sociali, economiche, culturali ed umanitarie. Su questi

obiettivi, la Confesercenti promuove proposte su cui coinvolge le Istituzioni

e le forze sociali italiane ed europee.

FormazioneCorsi abilitanti per somministrazione e vendita di alimenti e bevandeCorsi abilitanti per agenti di commercio e mediatoriCorsi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. 81\2008) e alimentare (Haccp)Corsi di specializzazione professionale vari

ServiziAssistenza sindacale

Assistenza previdenziale e pensionisticaAssistenza amministrativa

Assistenza nello Start-up d’impresaAssistenza per accesso al credito e per finanziamenti regionali e nazionali

Assistenza legaleConvenzioni (bancarie, assicurative, SIAE, SCF e ... varie)

ENTEBILATERALETERZIARIOE TURISMO Consorzio Garanzia Fidi

4 Focus SardegnaEventi

Lunedì 23 luglio 2012

zione della rete radio oncologi-ca della Sardegna da lui stesso presentato all’assessorato regio-nale alla salute nell’autunno del 2010. Il benchmark è impostato sul raggiungimento dell’eccel-lenza mediante certificazione di accreditamento delle procedure e delle metodologie radiotera-pico-assistenziali erogate agli utenti del centro nuorese. Ciò avviene mediante un processo di formazione continua, scienti-fica, assistenziale e organizzati-va, effettuata tramite un sistema di telemedicina complesso che dispone di un software dedica-to e permette scambio di dati clinici, scientifici e videoconfe-renze settimanali tra le strutture in benchmarking. Le sinergie attivate dal benchmark Nuoro-Cattolica, partito, dopo un anno di preparazione, nel settembre

■■■ ASL NUORO / Con quattro distretti e tre ospedali, cresce e migliora in professionalità

Sinergie virtuose e risorse ottimizzate2011, hanno portato a risulta-ti ottimi in termini qualitativi (implementazione di tecniche di radioterapia a elevato conte-nuto tecnologico e di protocolli radio-chemioterapici integra-ti), formativi (accreditamento regionale Ecm, formazione del personale sardo mediante affiancamento con personale proveniente dalla Cattolica e pubblicazione di significativi contributi scientifici in consessi internazionali) e assistenziali (mediante l’adesione al network oncologico nazionale “La Rete del Sollievo”, con attivazione di un percorso privilegiato che consente trattamenti radiotera-pici antalgici monodose in una sola giornata e al di fuori delle liste di attesa). Alcuni numeri giustificano il grande lavoro compiuto: nel 2010 sono state offerte 3.688 prestazioni, con un numero giornaliero medio di pazienti pari a 20. Nel 2011 si è passati a 6.543 prestazioni (per 26 pazienti al giorno). Nei primi 4 mesi del 2012, 3.680 presta-zioni con 32 pazienti al giorno, il tutto con una significativa ri-duzione della mobilità passiva per prestazioni oncologiche, ve-ra piaga in Sardegna. Francesco Badessi, direttore della struttura complessa di chirurgia generale, sottolinea infine le peculiarità di un servizio che racchiude eccellenze a livello regionale e nazionale, perché tutte le attivi-tà sono svolte con i più avanzati sistemi operativi. La struttura è centro della scuola “Acoi” per la chirurgia mininvasiva avanzata e viene frequentato da chirurghi iscritti alla scuola scelta per la

propria formazione nella me-todica. La chirurgia mininvasi-va e robotica viene applicata in chirurgia addominale e toracica in tutti gli interventi previsti per malattie benigne e neoplastiche. L’esperienza decennale consen-te di affrontare anche i casi più complessi. In diverse occasioni, dal centro sono stati trasmessi interventi in diretta all’interno delle scuole di specializzazio-ne universitarie e in congressi internazionali. A ciò si aggiun-gono vari filmati che sono visi-bili nei siti web di riferimento (laparoscopic.it, websurg.com). Si tratta di una realtà di circa 1.500 procedure all’anno con oltre il 50% di patologie di al-ta complessità. La tipologia di azione è caratterizzata da una multidisciplinarità che per-mette di inquadrare al meglio la patologia del paziente e una conseguente scelta appropriata del protocollo di cura. L’utilizzo della robotica viene applicata anche in urologia e ginecologia da tempo. Viene descritta come una raffinatezza tecnologica chirurgica che facilita i movi-menti all’interno dell’addome e del torace, garantendo risultati prima impensabili.Nella struttura di chirurgia or-ganizzata in strutture semplici, sono di rilievo, sia per quantità che per qualità, la Day surgery, la senologia e la chirurgia plasti-ca, la chirurgia tiroidea (anche mininvasiva), la collaborazione per trattamenti combinati o direttamente eseguiti e la en-doscopia chirurgica, centro di screening per i tumori colonret-tali, con circa 200 casi all’anno.

Grandi passi in avanti nella farmaceutica, in radio-oncologia, e nella chirurgia robotica

Assistenza attraverso quat-tro distretti (Nuoro, Sini-

scola, Macomer e Sorgono) e tre ospedali (“San Francesco” e “Cesare Zonchello” di Nuoro e il “San Camillo” di Sorgono): l’Asl di Nuoro, diretta dal dottor Antonio Maria Soru, cresce, migliora, si sviluppa in accordo con le necessità di un territorio vario per caratteristiche geogra-fiche, con popolazione dispersa in 52 piccoli comuni. Il tutto senza scendere a compromessi, lavorando con professionali-tà e disponibilità per superare diverse problematiche. L’espe-rienza dell’Asl barbaricina è all’avanguardia in Sardegna per la gestione integrata ed efficace del farmaco, grazie agli sforzi indirizzati all’ottimizzazione delle risorse economiche e ad assicurare livelli qualitativi ele-vati delle prestazioni. Relativa-mente all’erogazione diretta dei medicinali, attivata a Nuoro dal 2001, prima Asl in Sardegna, si è riusciti a ottenere risultati di assoluta eccellenza: il valore dei farmaci dispensati direttamen-te è passato da 8.253.860 euro nel 2007 a 14.600.366 euro nel 2011, garantendo un risparmio medio del 43%. Su proposta del direttore del dipartimento

del farmaco, Michele Cicalò, a breve l’Ospedale “S. Francesco” ospiterà la nuova Unità centra-lizzata costituita da una camera sterile per l’allestimento delle terapie antiblastiche. Tale pro-getto è il risultato di un dibattito avviato a Nuoro che, grazie a un energico input della Direzione aziendale locale, si è concretiz-zato a livello regionale e sarà pienamente operativo entro il 2013. Ci si attende un conside-revole contenimento della spesa farmaceutica, con la program-mazione nella stessa giornata di cicli di terapia analoghi e uti-

lizzando senza sprechi i farmaci necessari. Sulla spesa dei pre-parati oncologici, l’azienda ipo-tizza un risparmio del 10% sul costo delle fiale iniettabili, che nel 2009 era di 3 milioni di euro. Enormi passi in avanti sono stati compiuti anche in ambito radio-oncologico: il direttore della nuova SC di radio-onco-logia, Andrea Scapati, direttore dall’agosto del 2010, ha realiz-zato una benchmark tra radio-terapia di Nuoro e radioterapia dell’Università Cattolica di Ro-ma, nell’ambito di un più vasto progetto di rilancio e ottimizza-

L’Ospedale San Francesco che, a breve, ospiterà la nuova Unità centralizzata costituita da una camera sterile per l’allestimento delle terapie antiblastiche

Il direttore dell’Asl NuoroAntonio Maria Soru

Focus Sardegna 5EventiLunedì 23 luglio 2012

Giovanni Maria Salinas e tra-smessi ai suoi cinque figli, oggi al timone. Leggerezza e purezza sono i punti di forza di Smeraldina, nota, come si diceva, per il giusto apporto di sali minerali che la rende adatta a ogni età e ideale per chi svolge attività sportiva. Fiore all’occhiello la

Il Fondo, che ha come mission quella di investire nel capitale di rischio, opera a favore di molte categorie di imprese, ma non di tutte. Sono privile-giate le aziende appartenenti al settore manifatturiero, delle telecomunicazioni, dell’Ict, ma sono escluse quelle del setto-re siderurgico, dell’industria carboniera, del settore delle costruzioni navali, del settore del commercio, dell’energia, dell’acciaio e dell’industria au-tomobilistica, nonché quelle che operano nel settore dei tra-sporti e del turismo.Possono presentare la propria proposta di valutazione non solo le imprese già costituite ma anche gli aspiranti impren-ditori, purché disponibili a co-stituire un società al momento dell’ottenimento dell’investi-mento.L’iter di richiesta del finanzia-mento – per un importo mas-simo di 1.500.000 euro all’anno – è piuttosto semplice.“L’azienda che desidera candi-darsi può scaricare il modulo dal nostro sito Internet” spiega Bonanni. “Subito dopoviene chiesto il piano d’impresa e gli altri documenti necessari alla valutazione, che ci permettono

■■■ SMERALDINA / L’acqua oligominerale che piace soprattutto agli sportivi

■■■ INGENIUM SARDEGNA / Investe in aziende locali che hanno programmi di sviluppo

Nasce dal cuore dell’isola e va alla conquista anche dei mercati esteri

Fondi per le imprese innovative

certificazione di eccellenza, ap-pena conseguita: la ALB è l’uni-ca azienda del settore agroali-mentare in Sardegna ad averla. Naturalmente, l’attenzione è rivolta anche al packaging, per soddisfare una clientela sempre più complessa e differenziata, nonché alla modifica ricorren-te di etichette e al design delle bottiglie, creato ad hoc. Le linee di produzione sono tre: Pet (formati 0,25-0,5-1,00-1,5 lt nat-gas), vetro (a perdere 0,25-0,5-0,75-1,00 lt/ e a rende-re 0,75-1,00 nat-gas) e l’inno-vativo Tetra Prisma aseptic (lt 0,5 nat), in materiale riciclabile, nato da un progetto di collabo-razione con Tetrapak nel 2011. Una novità è l’introduzione dell’acqua leggermente friz-zante (vetro e pet). La qualità di Smeraldina si fa riconoscere ogni giorno. In Italia, oltre alla Sardegna dove è ormai brand leader tra i big nazionali, un obiettivo importante raggiunto

di sapere che cosa il propo-nente intende realizzare con i soldi richiesti e quali sono le prospettive di medio/lungo periodo”.Di fatto, seppur con una par-tecipazione non superiore al 49%, Ingenium, diventa a tutti gli effetti un socio dell’azienda finanziata, un socio il cui ruolo non è operativo nel quotidiano ma di supporto alle scelte stra-tegiche e commerciali dell’im-presa.Dal 2010 ad oggi sono 10 le aziende finanziate ed entro fine anno dovrebbero essere portate a termine altre 4 ope-razioni. “Il primo investimento è sta-to fatto nell’aprile del 2010 a favore della start-up Paperlit, nata per offrire agli editori una piattaforma tecnologica che rendesse facile la migrazione dalla carta al digitale” racconta

è il recente ingresso nel canale Horeca del mercato romano, dove il consumatore può tro-varla in diversi ristoranti e nel-le enoteche Bernabei, e quale sponsor e acqua ufficiale degli ultimi Internazionali di Tennis di Roma, del Golden Gala di atletica e della tappa mondiale del Grand Slam di beach vol-ley, supportata dall’agenzia di comunicazione Più Blu Con-sulting & Solutions. Ma l’ec-cellenza si è fatta strada pure in Europa, nei ristoranti delle grandi capitali, e ha stretto un accordo con Illy Caffè per la presenza nei pdv espressa-mente Illy, a Londra e Parigi in particolare. Infine, grazie a Smeraldina Corporation con sede a New York, la presenza è capillare nel resto del mondo (New York, New Jersey, Chica-go, San Francisco, Los Angeles, San Diego, Dallas, Houston, Minneapolis, Milwaukee, Bo-ston, Connecticut, Philadel-phia, Miami e, in Canada, a To-ronto e Vancouver). Altrettanto recente l’ingresso nel mercato del far east. Insomma, interna-zionalizzazione a tutto campo. Nell’ultimo anno l’azienda ha raddoppiato i volumi dell’ex-port. L’affermazione capillare all’estero rimane l’obiettivo del futuro, un progetto rafforzato dalla frequente partecipazione a fiere nazionali e internaziona-li, fra cui le ultime di San Fran-cisco, Singapore e Chicago, a testimoniare la volontà di sfrut-tare ogni possibile opportunità di crescita, con i piedi ben pian-tati sul presente e un occhio che guarda al domani.

Bonanni. “Si è trattato anche di un bell’esempio di ‘rientro di cervelli’, dal momento che uno dei soci è tornato dalla Silicon Valley per sviluppare questo progetto. Di recente abbiamo investito su un’azienda di Olbia che costruisce tender di lusso e su un’azienda specializzata nella produzione di macchi-ne e accessori per dialisi che ha sta preferendo la Sardegna all’Emilia Romagna per op-portunità e qualità del capitale umano disponibile nell’isola. Non da ultimo, il Fondo risulta essere uno strumento interes-sante anche a livello di marke-ting territoriale, dal momento che permette la localizzazione sul territorio di imprese che vengono da altre parti d’Italia: ad esempio, andremo a localiz-zare a Cagliari una start-up di Padova che ha deciso di trasfe-rirsi in Sardegna”.

Sgorga dalle profondità granitiche della Sardegna, tratti salienti il sapore gradevole e il giusto equilibrio di sali minerali. Ora l’obiettivo è incrementare l’export

Il direttore Bonanni: il finanziamento avviene mediante criteri privatistici e di mercato

Credere con convinzione su prospettive di migliora-

mento dà sempre buoni frutti. Avviene soprattutto in tempi di crisi, quando l’ambizione, la qualità, l’innovazione diventa-no i pilastri per guardare oltre lo stallo e impegnarsi con mag-giore successo. È l’approccio vincente che ha permesso ad Acqua Smeraldina, guidata dal direttore generale Mauro So-linas, di conquistare e conser-vare nel tempo una posizione di premium price sul mercato, alla stregua di altri marchi ita-liani d’eccellenza. Un risultato non di poco conto, se si con-siderano il mercato di riferi-mento e l’attuale congiuntura economica. Smeraldina è un’acqua oligomi-nerale naturalmente limpida, dal sapore gradevole, con un giusto equilibrio di sali mine-rali. Le sue virtù derivano dalla splendida isola che la produce: viene dal cuore della Sardegna, dalla montagna incontaminata

Sembra quasi un paradosso. I soldi ci sono, e c’è chi è di-

sposto ad investirli. Le piccole e medie imprese sarde, tutta-via, non sono ancora del tutto a conoscenza delle potenziali-tà offerte dal fondo Ingenium Sardegna che, dal 2010, opera sul territorio con il fine di in-vestire in nuove aziende e in imprese esistenti con progetti di sviluppo.Ingenium Sardegna, gestito da Zernike Meta Ventures S.p.A., è un fondo regionale di capitale di rischio a partecipa-zione pubblico-privata la cui dotazione finanziaria è pari a 34 milioni di euro, la metà dei quali conferiti dalla Regione

di Tempio Pausania, dalle sue millenarie profondità grani-tiche. La Sardegna, grazie alla sua posizione al centro del Me-diterraneo, è lontana da ogni fonte di inquinamento indu-striale, e gode di un ecosistema tra i più integri, per l’assenza di agricoltura intensiva e un livel-lo di urbanizzazione tra i più bassi in Italia. Per Smeraldina parlano anzi-tutto i numeri. Con una produ-zione annua di circa 35 milioni di litri, nel 2011 ha maturato una quota di mercato sul canale Horeca pari al 20% e una quota nel mercato moderno dell’11%, secondo i dati censiti dall’Iri. Lo stesso Iri, con dati allo scor-so maggio, attesta che dall’ini-zio dell’anno il marketing italia-no dell’acqua minerale ha avuto un calo dello 0,5%, al contrario Smeraldina ha rilevato nelle vendite al pubblico una crescita del 15 per cento. Amore e passione per il lavoro, cura per il prodotto, attenzione

Autonoma della Sardegna. “La Regione Autonoma della Sar-degna crede in questo Fondo destinato a sostenere nell’isola l’avvio, lo sviluppo e l’espan-sione di imprese innovative, e su di esso ha molto investito” afferma l’Assessore Alessandra Zedda. “Non da meno, ha av-viato una serie di iniziative per andare incontro alle esigenze delle Pmi in questo momento particolarmente delicato. Ora sono le aziende a dover com-prendere come, di fronte a un progetto valido, ci sia chi è di-sponibile a supportarlo”.Il modus operandi di Inge-nium Sardegna si distingue da quello delle finanziarie re-

alla qualità e lettura del mer-cato sono i valori riconoscibili nell’azienda che da oltre 25 anni imbottiglia quest’acqua, la Alb, impiegando tecnologie all’avanguardia, con un pro-cesso produttivo in grado di assicurare la tracciabilità di ogni operazione. Sono gli stes-si valori impressi dal fondatore

gionali di stampo classico in quanto la gestione da parte di un soggetto privato permette di poter attuare una sorta di filtro rispetto alle aziende da fi-nanziare secondo criteri priva-tistici e di mercato: “Scegliamo di investire solo in quelle realtà che hanno buone prospettive di crescita” afferma il diretto-re Roberto Bonanni. “Questo criterio rappresenta una sorta di garanzia per la Regione sul fatto che gli investimenti ven-gano gestiti cercando di mas-simizzare interessi di carattere generale di sostegno al terri-torio ma allo stesso tempo di premiare l’eccellenza e le reali possibilità di successo”.

Particolare attenzione

anche al packaging per

soddisfare gusti ed

esigenze dei vari Paesi

Tender Black Shiver della società B-Shiver

Una macchina per dialisi

6 Focus SardegnaEventi

Lunedì 23 luglio 2012

patrimoniale: il patrimonio di vigilanza è pari a circa 25 milioni di euro, avendo registrato un aumento di 5 milioni di euro sul 2010.In definitiva, risultati positi-vi che danno fiducia all’azio-ne del Confidi Sardegna. Tanto più oggi, in un mo-mento di stretta creditizia e di congiuntura economica non favorevole, in cui il ruo-lo del Confidi diventa anco-ra più fondamentale nell’af-fiancare le imprese.“I dati che confermano l’in-cremento dell’importo de-gli affidamenti garantiti nel corso del 2011 - aggiunge Sechi - dimostrano che le imprese assistite dalla ga-ranzia di un Confidi divenu-to intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia incontrano meno difficoltà nell’accesso al credito ban-cario”.La volontà del Confidi Sar-degna è proprio quella di non tirarsi indietro rispet-to al compito di assistere le

■■■ CONFIDI SARDEGNA / Per gli associati maggiore facilità di accesso al credito

Partner privilegiato per promuovere piccole e medie imprese locali

aziende nella presentazione di una richiesta di affida-mento, nonché nella gestio-ne di eventuali difficoltà nel rimborso del medesimo e nel ripristino di una situa-zione di regolarità nell’uti-lizzo del credito concesso. “Del resto - conclude il pre-sidente - siamo impegnati ogni giorno nel confronto dialettico con i partner ban-cari e istituzionali, affinché ci sia riconosciuto il giu-sto ruolo e, tramite esso, le imprese possano essere più tutelate e i loro interessi cor-rettamente rappresentati”. Nello specifico, il Confidi Sardegna è il consorzio di garanzia collettiva fidi che nasce in seno alla Confin-dustria Sardegna e svolge la propria attività a favore delle piccole e medie imprese. Da quasi quarant’anni è un part-ner affidabile nel sostenerne progetti e investimenti gra-zie al rilascio della garanzia

consortile a favore degli isti-tuti di credito convenziona-ti. Da sempre il suo compi-to è di agevolare le imprese socie nell’accesso al credito, assisterle nell’individuazio-ne delle loro reali esigenze finanziarie, consentire loro l’ottenimento del necessario supporto finanziario a con-dizioni particolarmente fa-vorevoli, tramite la conces-sione di garanzie collettive a favore delle banche conven-zionate. In concreto, le imprese asso-ciate possono contare sulla presenza del Confidi Sar-degna con suoi funzionari sull’intero territorio regio-nale. Il consorzio, infatti, è presente con sportelli ope-rativi istituiti presso le Con-findustrie provinciali. Nel segno dell’efficienza e di un rapporto con le Imprese so-cie finalizzato ad affiancarle e sostenerne lo sviluppo e la crescita.

Tempi rapidi, efficienza e puntualità nel rispondere alle richieste

Anche il 2011 si è chiuso con un bilancio positi-

vo per il Confidi Sardegna. Il consorzio di garanzia con-ferma il suo ruolo di partner privilegiato per le piccole e medie imprese, promuo-vendone lo sviluppo e l’af-fermazione competitiva sul mercato.Fatti concreti quelli messi a punto, che premiano lo sfor-zo organizzativo compiuto dal Confidi fin da quando, nell’agosto del 2010, per i parametri dimensiona-

li raggiunti e l’adeguatezza del proprio profilo organiz-zativo e gestionale, ha otte-nuto l’iscrizione nell’elenco speciale ex art.107 del Tub. Un’evoluzione che per le im-prese associate si è tradotta nel vantaggio di poter conta-re su un servizio ancora più qualificato e conveniente. “Il nuovo modello organiz-zativo adottato e le più effi-cienti procedure operative applicate anche in fase di valutazione del merito cre-ditizio - afferma il presiden-

te Gavino Sechi - assicurano tempi più rapidi, maggiore efficacia e puntualità nelle risposte alle richieste degli associati.La possibilità di concedere una garanzia ‘eleggibile’, che consente un minor assor-bimento patrimoniale alle banche finanziatrici, con-sente di trasferire agli asso-ciati degli indubbi vantaggi sia in relazione alla maggio-re facilità di accesso al credi-to che in termini di minore onerosità finanziaria”.I numeri del 2011, resi noti lo scorso maggio nel corso della 40ma assemblea del Confidi Sardegna, confer-mano il trend di crescita e premiano senza dubbio l’impegno del Consorzio. In sintesi, le aziende asso-ciate hanno raggiunto quo-ta 1.600 e gli affidamenti garantiti sono cresciuti di un +5% rispetto allo stesso valore dell’anno preceden-te. Notevole, inoltre, il raf-forzamento della solidità

Da sinistra, Gavino Sechi e Alessandro Tronci, presidente e direttore generale di Confidi Sardegna

24.500

23.500

22.500

21.500

20.500

19.5002008

20.017 19.986

2009 2010

20.071

24.723

2011

Evoluzione del patrimonio di vigilanza del Confidi Sardegna

Valori in migliaia di euro

Focus Sardegna 7EventiLunedì 23 luglio 2012

Oristano cerca la svol-ta: dallo scorso giugno

Guido Tendas, 62 anni, diri-gente scolastico e candidato del centrosinistra è il nuovo sindaco della città. Tendas ha vinto le elezioni sconfig-gendo al ballottaggio (58% dei voti) il candidato della coalizione di centro Giulia-no Uras. Un cambiamento non da po-co per Oristano, tradizional-mente città di centrodestra. Il nuovo primo cittadino, che dal 1994 al 1998 è sta-to vicesindaco e assessore alla Cultura, si troverà ad affrontare una situazione non semplice per questo Co-mune di poco più di 30.000 abitanti, conosciuto in Italia soprattutto per la festa car-nevalesca di origine medie-vale della Sartiglia. Oristano, come recita lo stesso pro-gramma del centrosinistra oristanese, deve fare i con-ti con un forte esodo della popolazione giovanile e un elevato tasso di invecchia-mento dei residenti; l’eco-nomia oristanese, inoltre, si è dimostrata in questi anni a dir poco stagnante. La nuova amministrazione, per ribaltare questo stato di cose, farà riferimento alla

Punta sui giovani il nuovo sindaco della città Guido Tendas

Rilanciare con la smart growth

strategia europea della smart growth, ossia investimenti in istruzione, ricerca e digita-lizzazione. Forte attenzione sarà riservata, però, anche all’economia tradizionale, in particolare al Porto in-dustriale, che dal 2003-2004 registra un trend negativo sia del numero delle navi che delle merci movimentate (in passato superiori anche ai 2 milioni di tonnellate l’anno e, attualmente, sull’ordine di 1,5 milioni di tonnellate/an-nue). L’obiettivo della Giunta

è favorire una serie di inter-venti tesi al miglioramento strutturale e attrarre poten-ziali nuovi investimenti, an-che attraverso la redazione di un nuovo Piano regolatore. L’amministrazione Tendas punta poi con decisione sul turismo, che passa dalla va-lorizzazione e riqualificazio-ne della spiaggia oristanese di Torre grande. Previste poi diverse iniziative nell’am-bito della promozione della raccolta differenziata e della mobilità sostenibile.

■■■ ORISTANO / La vittoria del centrosinistra porta vento di rinnovamento

ne permettono una sommi-nistrazione oraria regolare e adatta alla coltura. Oppure il monitoraggio della qualità della risorsa idrica che viene vagliata per verificare l’assenza di agenti nocivi e inquinanti. O ancora la salvaguardia dell’avi-fauna e delle specie ittiche ne-gli interventi di difesa ambien-tale idraulica, oppure in caso di manutenzione delle dighe. Il Consorzio inoltre collabora con il servizio di Piena a tutela dei centri abitati e del territo-rio ed è impegnato nella ridu-zione degli impatti ambientali e paesaggistici mediante opere di rinaturazione dei corsi d’ac-qua, nonché l’incentivo all’uso del pietrame locale negli argini fluviali. Ma anche dal punto di vista organizzativo-gestionale sono stati fatti significativi passi in avanti. Ne è un chiaro esem-pio l’acquisto di due mezzi interamente elettrici e made in Italy, messi a disposizione per le molteplici attività dell’En-te e che hanno sostituito due vetture del tradizionale parco auto. “Siamo il primo ente pubblico in Sardegna - sottolinea con orgoglio Roberto Meloni, di-

■■■ CBSM / Al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale spira il vento ecosostenibile

Modello di integrazione sostenibile e virtuosarettore generale del Consorzio - che propone un investimen-to di questo genere che sarà ammortizzato in tre o quattro anni: abbattere l’emissione di CO2, nel nostro piccolo, ci per-mette di inviare un messaggio ai nostri consorziati e a tutti i sardi. Riteniamo che un ente pubblico debba dare l’esempio, poi saranno i singoli cittadini a seguirlo”.Ma, oltre che il rispetto dell’ambiente, al Consorzi preme il contenimento del-le ingenti spese annuali per

l’esercizio e la manutenzione dei propri mezzi operativi. “Ci sentiamo perfettamente in linea con la politica dell’ab-battimento dei costi richiesta dal Governo Monti - spiegano Pusceddu e Meloni - e possia-mo ottenere altri risultati: mi-gliorare la vivibilità nelle città, decongestionare il traffico e incentivare l’economia di set-tori che possono dare nuova occupazione”.I passaggi successivi in questa direzione prevedono la rea-lizzazione di mini impianti fotovoltaici che garantiscano autonomia energetica e abbat-tano i costi. Tutti i cantieri del Consorzio presto saranno così attrezzati e questa rivoluzione tecnolo-gica non riguarderà soltanto le operazioni di ricarica delle batterie delle auto elettriche, bensì tutte le attività istituzio-nali consortili.

Interventi ad ampio raggio per il territorio e per la comunità locale nella piana del Campidano

Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale (Cb-

sm) fa tesoro dell’esperienza accumulata nel corso di oltre 50 anni di vita, ma guarda a un futuro votato alla tecnolo-gia, alle energie rinnovabili e a un maggior rispetto dell’am-biente. “Abbiamo avviato un progetto integrato - spiega Salvatore Pusceddu, commis-sario straordinario del Cb-sm - che punta all’utilizzo di tecnologie volte al risparmio energetico ed ecosostenibile nei nostri cantieri, senza costi a carico dei consorziati e aven-te come obiettivo la riduzione delle spese annuali di gestione dell’Ente”. Stare al passo con i tempi, però, comporta una piccola rivoluzione in tutti i settori. E questo, da qualche anno a que-sta parte, il Consorzio lo sta facendo. Prima di tutto, ren-dendo più incisive le proprie attività istituzionali rivolte ad assicurare il servizio irriguo al-le aziende agricole consorziate unitamente al mantenimento di una rete di canali di boni-fica a difesa dei suoli agrari e degli abitati dalle alluvioni. In secondo luogo, coniugando gli scopi istituzionali con una do-

verosa sensibilità ambientale che induce ogni giorno il Con-sorzio ad adottare tecnologie di intervento e gestione eco-compatibili, rivolte al mante-nimento e al miglioramento della qualità ambientale. Il Consorzio opera infatti nella piana del Campidano, la pia-nura più estesa della Sardegna caratterizzata dalla presenza di centinaia di chilometri di reti irrigue in cemento amianto ormai vetuste, nonché da una

crescita disordinata dell’urba-nizzazione che spesso mette in pericolo il regolare funziona-mento delle strutture agricole, che già devono subire il con-tinuo avvicendarsi tra piogge intense e concentrate, che de-terminano frane, esondazio-ni, dissesti e lunghi periodi di siccità.Tra gli interventi messi in cam-po dal Consorzio, l’adozione di misuratori d’acqua che, dosan-do l’erogazione della risorsa,

Uno dei due mezzi interamente elettrici e made in Italy acquistati dal Consorzio

Il monitoraggio della qualità delle risorse idriche verifica anche l’assenza di agenti nocivi e inquinanti

Le “grandi riforme”: un tema attua-le e impegnativo, su cui la Giunta

Regionale punta per un nuovo modello di Regione. Da troppi anni la società sarda chiede forti cambiamenti nelle direzione dell’innovazione e della modernizzazione delle Istituzioni e della Pubblica Ammini-strazione.

Consapevole delle diffi coltà, ma anche della pressante esigenza di uscire da una fase di stallo, la Giunta regionale ha in questi mesi esercitato la propria potestà di iniziativa legislativa per offrire il proprio originale contributo di idee e di proposte, spesso anticipando comportamenti e con-dotte, poi riprese e adottate da altre Istitu-zioni regionali e, soprattutto, nazionali. A fronte di una crisi senza precedenti, la Giunta ha avvertito da tempo l’urgenza di avviare una politica di contenimento della spesa pubblica con provvedimenti immediati e mirati alla riduzione di sprechi e di prerogative superfl ue. In quest’ottica, il 24 marzo 2011, l’esecutivo Cappellacci ha approvato il disegno di legge per la riduzione del numero dei consiglieri regionali, portando da 80 a 60 i rappresentanti eletti nella massima assemblea sarda, attraverso la modifi ca dell’articolo 16 dello Statuto speciale della Sardegna. Analogo orientamento è stato seguito per la riforma dell’ordinamento del personale della Regione: una riorganizzazione dell’intero apparato burocratico rivolta non solo ai dipendenti, ma anche ai cittadini con cui interagire in tempo reale per instaurare un nuovo rapporto, una nuova forma di comunicazione più diretta, immediata e trasparente. La Giunta ha dato anche il via libera alla riforma della disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffi ci della Regione, presentata dall’assessore degli Affari generali e Riforme, Mario Floris. Il disegno di legge rivede, in forma organica e innovativa, il sistema organizzativo degli uffi ci regionali e i rapporti di lavoro dei dipendenti, alla luce delle novità introdotte in questi ultimi anni dalla legislazione nazionale. Obiettivo: eliminare l’immagine di una Regione ripiegata su sé stessa, avulsa dalla vita e dai bisogni della società per trasformarla in una più moderna, più effi ciente, in linea con le mutate esigenze dei cittadini. Ora, di fronte all’accentarsi della crisi economico-sociale, le politiche per l’inno-vazione e la società dell’informazione sono considerate un importante strumento per recuperare competitività e per costruire il futuro. L’innovazione come leva per la competitività. Lo sviluppo e l’accesso diffuso ai servizi digitali ad alta velocità è considerato oramai una condizione indispensabile per la crescita culturale ed eco-nomica del territorio, per incrementare la capacità di attrarre investimenti e inse-diamenti di realtà industriali e commerciali sempre più competitive. In particolare, la Giunta regionale è impegnata a cambiare scenario, a segnare un cambiamento culturale della pubblica amministrazione, con un ruolo guida della Regione Sarde-gna nel campo della semplifi cazione, per favorire una programmazione dal basso

delle scelte anche in materia di innovazione. La semplifi cazione dev’essere intesa a van-taggio del cittadino e delle imprese che, da semplici fruitori, diventano protagonisti dei processi che accompagnano l’innovazione nei servizi per snellire i tempi della burocra-zia ed abbattere il divario digitale.

OGGI:- Il 100% dei comuni della Sardegna (tranne piccole frazioni) dispongono della copertura ADSL;- Il 95,8%% della popolazione dispone di una connessione a larga banda in modalità Full (con banda teorica di almeno 7Megabit);- il 3,2% dispone di una connessione in modalità Lite (con banda teorica inferiore a 1 Megabit):- solo l’1% dei sardi risulta essere privo di qualsiasi accesso ADSL

Questo risultato, che colloca la Sardegna tra le regioni leader nel campo dell’infra-strutturazione telematica, è stato ottenuto con risorse, investimenti e progetti mirati ad avvicinare sempre più il cittadino alla pubblica amministrazione, intervenendo anche in settori e con target di utenza notoriamente ritenuti poco “appetibili” dal punto di vista informatico. Il riferimento è a gli interventi attuati per la semplifi ca-zione amministrativa e la modernizzazione dell’apparato giudiziario in Sardegna (1 milione), per la realizzazione di centri produzione di contenuti digitali nei pe-nitenziari sardi (2,5 milioni), ma anche per il potenziamento infrastrutturale nelle aree rurali (10 milioni). Esemplifi cativo della sinergia tra Regione ed enti locali è il Timbro digitale: una chiara dimostrazione di semplifi cazione e, nel contempo, di dematerializzazio-ne. Il timbro, applicato al documento digitale, consente di mantiene la validità giuridico – legale quando all’occorrenza i documenti vengono rimaterializzati. Il sistema innovativo permette di stampare da qualsiasi postazione internet certifi cati anagrafi ci e documenti con validità giuridico–legale evitando lunghe fi le agli spor-telli pubblici, con risparmio di tempo per gli utenti e di denaro per il comune, che rilascia il certifi cato. Sono già state stipulate le intese con le Università di Cagliari e Sassari e il Comune di Cagliari. La Sardegna e’ la prima regione del centro Italia, e seconda a livello nazionale solo all’Emilia Romagna, ad aver introdotto il timbro digitale nelle buste paga del personale della RegioneLa Regione ha scommesso sulle nuove tecnologie per la crescita culturale e lo sviluppo economico e sociale del territorio, nella convinzione che queste siano uno strumento indispensabile per rompere il naturale stato di isolamento della nostra Isola. La Rete e Internet rappresentano, infatti, non solo avanzamento tecnico e culturale, ma anche fattore economico importante ai fi ni della promo-zione dei prodotti sardi di qualità, delle bellezze naturali, del patrimonio storico e architettonico.

Una nuova gemma museale per aumentare l’ap-peal sardo nel mercato turistico internazionale e

consolidare ulteriormente la combinazione di turi-smo e cultura, binomio ideale nell’Isola. La recente inaugurazione del museo memoriale di Giuseppe Garibaldi a Caprera, nell’Arcipelago della Maddalena, ultimo atto delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, è il valore aggiunto di un settore, quello del turismo culturale in forte crescita in Sardegna. Una fi gura mitica e leggendaria ‘raccontata’ all’interno di un gioiello moderno e tecnologico che sorge nell’ot-tocentesco Forte Arbuticci, restaurato e riqualifi cato per ospitare i ricordi delle gesta dell’Eroe dei due mondi, il primo museo interamente dedicato a un solo personaggio storico. Il Forte Arbuticci, che deriva il suo nome da ‘arbustus’ (il corbezzolo), è situato in un incantevole contesto ambientale ed è il simbolo del sistema difensivo che rendeva l’Arcipelago della Maddalena un punto di forza della rete di protezione del Tirreno “Ora questi baluardi difensivi diventano - ha sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cap-pellacci - luoghi della memoria di una nazione e di un popolo nel racconto di una vita eroica ed esemplare. Con i documenti originali qui allestiti e con l’apporto degli strumenti multimediali, il ‘memoriale Garibaldi’ restituisce l’epopea di un uomo, di un condottiero che è anche un’icona universale, una delle maggiori per-sonalità dell’Ottocento non solo italiano. Un presidio museale che arricchisce l’offerta turistica dell’arci-pelago maddalenino e connota sempre più l’isola di Caprera quale meta di un grande itinerario culturale e ideale della storia del nostro Paese”. Un luogo - come auspicato dallo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha inaugurato il museo - di pellegrinaggio, rifl essione e consapevolezza nazio-nale per le giovani generazioni. Un complesso, che completa l’offerta turistica maddalenina e promette di generare numeri importanti, considerato che nella sola ‘Casa bianca’, dove Garibaldi visse per trent’anni, trasformata in museo nel 1978, lo scorso anno ci sono state 115 mila visite. Si tratta, cioè, dello spazio muse-ale più visitato della Sardegna.Il memoriale garibaldino si inserisce in un trend ormai delineato da qualche anno: crescono in maniera esponenziale l’attenzione dei visitatori della Sardegna per località di rilievo artistico e storico e l’attrazione dei turisti per eventi identitari di grande richiamo e itinerari culturali, un successo agevolato dalla ten-denza alla destagionalizzazione e alla riduzione della durata media del viaggio. Un andamento confermato da un’elaborazione dell’assessorato regionale del Turismo (sulla base dei dati raccolti dall’Uffi cio Sta-tistico del Ministero per i Beni e le Attività culturali): nel primo semestre 2011 l’Isola ha visto crescere del 20,3% la frequentazione di territori di interesse storico – artistico (da 124.921, nello stesso periodo del 2010, a 150.225). Soltanto nel Lazio il tasso di variazione è stato superiore: +22,1%.La tendenza verso le città d’arte è dimostrata anche dagli ultimi dati provvisori del Mibac, elaborati dall’assessorato regionale: nel primo semestre 2011, in Italia i visitatori dei luoghi della cultura statali sono

aumentati del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi (+1.751.987). Le località artistiche sono state le mete di vacanza più frequen-tate, con il 38,6% delle vacanze totali, in aumento di quasi un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2010. Anche le visite ai siti archeologici sono in aumento dell’1% rispetto al 2010. Analizzando le aree prodotto, nel primo semestre dell’anno le località balneari, pur rappresentando una buona quota di mercato (31,7%), sono il secondo prodotto turistico dopo le città d’arte. Interessante rilevare altri due dati. Uno proviene da studi della Banca d’Italia: la rendita rilasciata dal prodotto turistico culturale sul territorio (50%) è più che doppia rispetto a quella del turismo marino–balneare (22%), fattore che induce a una rifl essione sulle notevoli capacità da parte di mani-festazioni culturali e attrazioni artistiche e storiche di restituire ricchezza alle località dove si svolgono o sono presenti e sulla necessità di creare circuiti culturali che integrino i ‘luoghi della conoscenza’. Il secondo elemento interessante viene dalle stesse statistiche del Mibac: seguendo l’andamento del numero dei visitatori nei musei statali sardi (310.512 in tutto nel 2010), si evince che crescono in quei mesi dove ci sono eventi di forte richiamo e nei mesi estivi, a testimonianza di un profi lo di turista culturalmente preparato e curioso, che oltre a godere delle bel-

lezze paesaggistiche delle coste, vuole conoscere beni culturali locali, eventi e attrazioni dell’entroterra.Non a caso, fra le motivazioni alla vacanza dichiarate dagli intervistati nell’indagine del Mibac, spiccano la possibilità di assistere a eventi culturali e di godere della ricchezza del patrimonio artistico e monumen-tale. Un tesoro identitario’ composto in Sardegna da antichi palazzi e castelli, basiliche e chiese, musei e biblioteche, parchi minerari e archeologici, e disse-minato in tutto il territorio, con peculiarità particolar-mente attraenti, come i siti nuragici, e manifestazioni e itinerari ormai consolidati o di recente istituzione, come quelle di grande richiamo turistico (la sagra di Sant’Efi sio a Cagliari, la Cavalcata sarda e i Candelie-ri a Sassari, il Redentore a Nuoro, la Sartiglia di Ori-stano) o come ‘Monumenti aperti’, ‘Dimore sarde’, ‘Borghi autentici’. In conclusione, la domanda turistica va sempre più alla ricerca, oltre che della ‘natura’, anche della ‘memoria’ e richiede servizi sempre più qualifi cati attorno a questi due poli attrattivi. Va in questo senso la strategia della Regione Sardegna, volta a tutelare le risorse ambientali e culturali e a renderle accessibili e fruibili da parte dei visitatori.

Turismo - cultura - bellezze naturali:gli asset strategici dell’ “isola dell’accoglienza” dove un viaggio è sempre una nuova scoperta

Riforme per regione più moderna, effi ciente ed effi cace - il ruolocentrale dell’innovazione per

contenere e razionalizzare i costi

Statue Monti PramaVisita museo Arbuticci e vista di Caprera

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napoltano con Ugo Cappellacci, Presidente della Regione Sardegna

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

8 Focus SardegnaEventi

Lunedì 23 luglio 2012 Focus Sardegna 9EventiLunedì 23 luglio 2012

R O M Evia XX Settembre 21

M I L A NP i a z z a D i a z 7

B E R L I NHausvogteiplatz 12

10 Focus SardegnaEventi

Lunedì 23 luglio 2012

naturale, ragiona da project manager, trae motivazione dalle sfide professionali, non ama la routine. Questa figura non va confusa con quella del consulente o con quella del coaching, cosa che purtroppo avviene spesso in Italia pre-valentemente per mancanza di conoscenza. Il crescente interesse intorno a questa fi-gura ha portato Federmanager Sardegna a lavorare, in colla-borazione con CDi Manager, società toscana della rete Fe-dermanager, alla preparazione di queste figure professionali che si possono mettere al ser-vizio delle aziende favorendo un sostegno concreto per bat-tere la crisi: grazie al program-ma smart manager, infatti,

■■■ FEDERMANAGER SARDEGNA / Supporto prezioso per dirigenti, quadri superiori e apicali

Sfruttare la carta del temporary manager

una grande quantità di risorse manageriali, le migliori per lo scopo, sono oggi disponibili.Attraverso il temporary mana-gement, le competenze prati-che più elevate e diversificate sono al servizio delle imprese che desiderano avviare, subito, sviluppo e razionalizzazione. E non è tutto: Federmanager, insieme al Ban Sardegna, a settembre lancerà un nuovo progetto strutturato, innova-tivo per le metodologie appli-cate, che vedrà la possibilità di promuovere la crescita delle imprese sia nel campo dell’in-novazione che dei settori ma-turi, in tutto il loro percorso di vita, dall’ideazione fino alla consolidamento nel mercato, superando la fase di start-up.

Ciò avverrà tramite l’inne-sto di competenze specifiche in diversi settori a seconda del momento del ciclo di vita dell’impresa, compresi i busi-ness angel e venture capitalist nonché manager in grado di permettere una crescita con-tinua della managerialità im-prenditoriale, compresa quella finanziaria.Inevitabile che con una vivaci-tà di iniziative tale, il numero complessivo degli iscritti, diri-genti in servizio e in pensione, sia costantemente cresciuto fino ad oggi, raggiungendo circa 400 unità. “Siamo l’unico sindacato che assiste e tutela i dirigenti industriali sardi e da quest’anno anche i quadri superiori e i quadri apicali”, ricorda il presidente Vito Me-loni che continua: “Nell’ultimo lustro siamo riusciti a garanti-re interventi di manager di al-tissimo livello, in grado di of-frire spunti fondamentali per il miglioramento di coloro che operano nel nostro territorio, anche attraverso l’intervento formativo di Federmanager Accademy e Fondirigenti. Inoltre abbiamo completa-mente rinnovato le nostre strutture, migliorando l’assi-stenza ai dirigenti, anche di natura economica e attraverso gli enti bilaterali quali il Fasi e il Previndai, accogliendoli nei nuovi uffici in via Zagabria 60 a Cagliari, in grado di soddi-sfare tutte le esigenze dei no-stri associati, vecchi e nuovi”.Per maggiori informazioni sull’associazione visitare il sito www.sardegna.federmanager.it.

Una figura professionale che aiuta le imprese a vincere il momento di crisi attuale

Oltre sessant’anni di attivi-tà, lavorando in maniera

coerente, limpida, attiva. Per-sonale preparato, idee fresche e innovative, occhi rivolto al futuro con i piedi ben pianta-ti al presente. Tutto questo e molto di più è Federmanager Sardegna, forma associativa dei dirigenti industriali sardi che si è sviluppata nei primi anni di vita con l’obiettivo di conseguire tutele contrattuali e previdenziali, all’epoca ca-renti. Poi il servizio ai soci si è evoluto, trasformandosi in

una forma di sindacato atti-vo, in grado di offrire servizi ad ampio raggio che vanno dall’assistenza legale alla previ-denza, dal sostegno sindacale al supporto al reddito dei col-leghi momentaneamente sen-za lavoro. E non è tutto: una delle grandi novità dell’ultimo anno è data dalla presenza di una copertura legale gratuita di tipo assicurativo che aiuta i soci sia nelle pratiche pro-fessionali che in quelle perso-nali. Insomma, una presenza costante, sicura, funzionale,

capace di garantire ai dirigenti industriali sardi, ed ora ai qua-dri superiori e apicali, tutto ciò che può servire per rendere al meglio nel campo lavorativo.Attenzione al territorio con la volontà di non perdere di vista ciò che permette il supe-ramento della crisi e la crescita della Sardegna all’interno del Vecchio Continente: proprio in questo contesto si sta svi-luppando la figura del tempo-rary manager. Il ricorso a questa tipologia di soggetto professionale si sta radicando in Europa come uno dei modelli privilegiati per gestire l’accelerazione del cambiamento e dell’innova-zione nelle imprese. In Italia il temporary manager è una fi-gura relativamente nuova che ha conosciuto il suo sviluppo con le leggi sulla flessibilità del lavoro, attraverso le quali le aziende possono acquisi-re risorse di alto livello, con contratti a progetto o tempo determinato, senza gravare sui costi fissi nel lungo periodo. è un problem solver, possiede una spiccata professionalità, attitudine alla comunicazione: è determinato nel raggiungere gli obiettivi fissati, è un leader

Un momento della Giunta Nazionale tenuta a Cagliari nel settembre 2011 che ha preso in esame la crisi in Sardegna

Da dx il presidente

Federmanager Sardegna

Vito Meloni con il

presidente nazionale

Giorgio Ambrogioni

Focus Sardegna 11EventiLunedì 23 luglio 2012

vince storiche, in aperta vio-lazione dell’articolo 43 dello statuto speciale. In Sardegna non esisterebbero quindi più i con� ni provinciali e neppu-re un ente territoriale quali-� cabile come provincia. Un caso legislativo e istituzionale complicato anche dalla suc-cessiva approvazione, da parte del Consiglio regionale, della legge n. 11 del 2012, che non solo non riesce a sanare quelle illegittimità ma addirittura ve ne aggiunge di ulteriori. “La gestione provvisoria delle sole funzioni amministrative del-le province ormai soppresse - spiega Cecchetti - è a� data agli organi provinciali in ca-rica � no al 28 febbraio 2013, nell’attesa dell’ennesimo ri-ordino della materia e “pro-mettendo” espressamente di assicurare il rispetto dell’arti-colo 43 dello statuto speciale. La partita, come si può capire, non è conclusa. Nel disorien-tamento totale dei cittadini sardi, la domanda più imme-diata è se ci saranno dei giu-dici a Roma capaci di porre rimedio a questa vicenda, ri-pristinando � nalmente le con-dizioni minime della legalità costituzionale”.

■ DOPO LA CONSULTAZIONE / L’avvocato dell’Unione delle Province Sarde spiega la situazione costituzionale

Cecchetti “Effetti clamorosi per l’isola”Applicare il referendum comporterebbe l’abrogazione di tutte le province

Prima un ricorso al Tar Sardegna, che ha però

dichiarato la propria incom-petenza, poi al giudice ordi-nario, quindi nuovamente un altro ricorso per contestare la decisione dei giudici civili. L’Unione delle Province Sar-de si era duramente battuta contro i referendum che il 6 maggio scorso hanno de-cretato la soppressione delle quattro province di recente istituzione, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio ed espresso la volontà di eliminare anche le quattro storiche, Sassari, Nuoro, Cagliari e Oristano. A spiegare il caos legislativo e istituzionale che l’abolizione delle province rischia di creare in Sardegna è l’avvocato Mar-cello Cecchetti, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Sassari e rap-presentante dell’Unione delle Province Sarde. “Nel 1948 l’articolo 43 dello statuto speciale per la Sarde-gna aveva riconosciuto le tre province storiche di Cagliari, Nuoro e Sassari stabilendo che le circoscrizioni e le fun-zioni provinciali potessero essere modi� cate solo con un

procedimento “a doppia chia-ve”: l’adozione di una legge della Regione e la volontà del-le popolazioni di ciascuna del-le province interessate espres-sa con referendum”. A questa disciplina, però, come precisa l’avvocato Cecchetti, nessuno ha mai prestato la minima at-tenzione. Non lo ha fatto il le-gislatore nazionale quando ha istituito la Provincia di Orista-no con la legge n. 306 del 1974 e non lo ha fatto neppure il legislatore regionale sardo al-lorché ha dato vita nel 2001 alle quattro nuove province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e di Olbia-Tempio. Le nuove Province, come sot-tolinea ancora Cecchetti, so-no sempre trattate però come “� glie di un dio minore”. Lo Stato, infatti, non solo - le-gittimamente - non ha creato le corrispondenti prefetture, questure e soprintendenze, ma non le ha mai ricono-sciute, neppure ai meri � ni dell’anagrafe dei cittadini.Nel dicembre 2011 il Movi-mento referendario sardo ha raccolto le � rme necessarie a promuovere quattro referen-dum regionali abrogativi tra

cui quello delle leggi regionali che hanno istituito le nuove province. L’Unione delle Pro-vince Sarde ha denunciato immediatamente l’illegitti-mità costituzionale e dunque l’inammissibilità dei referen-dum. “In questa vicenda - de-nuncia l’avvocato Cecchetti - è emersa anche la debolezza delle sedi di controllo tecnico-giuridico presenti nella Regio-ne Sardegna: il ri� uto a valuta-re i problemi di ammissibilità dei quesiti da parte dell’U� cio Regionale del Referendum, la decisione del Tar Sardegna a negare la propria giurisdizio-ne sui ricorsi presentati dalle Province, e, in� ne la di� coltà del giudice ordinario nell’af-frontare le questioni di diritto costituzionale sul tappeto”Solo quando i referendum hanno raggiunto il quorum di partecipazione per la loro validità le istituzioni politiche regionali, sottolinea sempre l’avvocato, si accorgono che gli e� etti che si produrrebbe-ro sarebbero clamorosamente illegittimi. Le abrogazioni de-terminerebbero infatti la sop-pressione giuridica non solo delle quattro province nuove, ma anche delle quattro pro-

In tutta Italia, lo scorso in-verno, con l’eccezionale

ondata di maltempo si sono avuti disagi nell’approvvigio-namento del metano. Anche a Sassari, col grande freddo, Medea S.p.a, la società che distribuisce il gas di città, ha dovuto a� rontare l’emergenza dei rifornimenti per garantire le aumentate richieste. Per far fronte agli eventi atmosferici, la società ha deciso di corre-re ai ripari ampliando il suo deposito di stoccaggio del 50 per cento, tenendo anche

L’Ordine Nazionale degli Psicologi è stato istituito

nel 1989: attualmente ne fan-no parte 85.000 iscritti. “Per quanto riguarda la Sardegna, l’albo conta circa 2.300 iscrit-ti - a� erma Marco Guicciar-di, presidente dell’Ordine Psicologi Sardegna, membro del Consiglio Nazionale Or-dine Psicologi e docente di psicologia dell’Università di Cagliari. Si tratta di un nu-mero elevato se riferito alla bassa densità della nostra popolazione, suscettibile di non trovare opportuna occu-pazione se - oltre alla consue-ta specializzazione in psico-

Ampliato lo stoccaggio di Medea con un nuovo maxi serbatoio Un percorso articolato per quali� care al meglio i professionisti

Ora il grande freddo non fa paura Certifi care le competenze

conto dell’aumento medio delle utenze del 10 per cento annuo.È stata quindi bandita una gara nazionale per la realiz-zazione di un mega serbatoio di 200 mc geometrici, ag-giudicata ad un’associazione temporanea di imprese sarde, della quale fanno parte: la S.R.C. di Capoterra, la Ital-teleco di Cagliari e la C.M.F. di Portoscuso. “Questo in-vestimento - ha dichiarato il presidente di Medea, Roberto Sacchetti – oltre a migliorare

terapia - non si individuano e sviluppano nuovi sbocchi professionali. La psicologia è conosciuta da pochi, ma utile per molti. La richiesta di conoscenze e competenze psicologiche è in costante aumento, ma spesso è male indirizzata”. Per esercitare la professione di psicologo, la legge n.56/89 prevede un percorso quinquennale di studi universitari, un anno di tirocinio obbligatorio e il superamento di un esame di stato. Se ci si vuole dedicare alla cura delle persone, oc-corre acquisire un’ulteriore specializzazione di 4 anni in psicoterapia.“Si tratta di un percorso lun-go e impegnativo – precisa Guicciardi - quale deve esse-re, a tutela della salute della cittadinanza.Se dovesse essere approvato il Ddl n. 3270, ora al Senato, anche le associazioni di na-tura privatistica potrebbero formare e certi� care com-petenze di tipo psicologico, senza alcun vaglio scienti� co e professionale. Per questi motivi abbiamo lanciato un appello disponibile in rete, che può essere sottoscrit-to da tutti. Il nuovo portale www.psicosardegna.it è stato

la capacità della Società di da-re risposte ai propri clienti, ci ha portato a collaborare con aziende presenti nell’isola che si stanno dimostrando certa-mente all’altezza della situa-zione nell’ancora acerbo (per l’isola) mercato della distri-buzione gas. Peraltro è nostra politica aziendale quella di valorizzazione le realtà pro-duttive del territorio”.Peraltro, “è in corso uno stu-dio - ha osservato il diretto-re generale di Medea Paolo Porcu,- sull’utilizzo di alcune strutture industriali del nord Sardegna (parco serbatoi at-tualmente non utilizzati) per creare, in accordo con le isti-tuzioni locali, i concessionari delle reti gas e i proprietari degli impianti, uno stoccag-gio di scorte strategiche che permetta una gestione del Gpl non soggetta alla rigida o� erta degli attuali fornitori”.Medea potrà così proseguire con l’incremento delle utenze, senza dover subire i disagi ve-ri� catisi nel recente passato. È infatti previsto, dopo quel-lo degli edi� ci comunali, il completamento della trasfor-mazione delle centrali termi-che delle scuole gestite dalla Provincia e di alcune facoltà universitarie.

realizzato per favorire la co-municazione tra gli iscritti, incentivare lo sviluppo di progetti condivisi, aggior-nare sulle normative più recenti e può rappresentare un’utile � nestra sulla nostra giovane e promettente pro-fessione”. Se si vuole promuovere la salute e il benessere, gli psi-cologi sono sempre più una risorsa in molti ambiti: sani-tario, lavorativo, scolastico, giuridico, sportivo, viario e nelle emergenze.

■ MEDEA / A Sassari fornitura di gas senza disagi ■ ORDINE PSICOLOGI SARDEGNA / Iscritti in crescita

L’albo degli psicologi della Sardegna

conta 2.300 iscritti,un numero elevato

in relazionealla bassa densitàdella popolazione

Marco Guicciardi, presidente Ordine Psicologi Sardegna

Il maxi serbatoio Medea aumenta del 50% la capacità di stoccaggio dell’azienda

12 Focus SardegnaEventi

Lunedì 23 luglio 2012

vetto in ambito nazionale, internazionale ed europeo, sviluppati nelle discipline delle scienze biomediche, chimiche e geologiche, in fisica, geofisica, farmacia, ingegneria elettrica e am-bientale. In 16 casi è stato possibile cedere le licenze per lo sfruttamento delle invenzioni brevettate; altre cinque domande di brevetto sono state depositate dagli spin off di ateneo. Nell’am-bito delle risorse Fse 2007-2013, l’ateneo cagliaritano

rispetto ai concorrenti cinesi scommettendo sull’affidabi-lità del servizio al cliente e sull’attenzione alle specifiche di prodotto, aspetti che costi-tuiscono motivo d’interesse e fidelizzazione da parte dei principali clienti internazio-nali. Sull’onda dei successi ottenu-ti e riconosciuti da indagini stampa e di ricerca, la società ha recentemente avviato un piano di forte crescita esterna ed interna, acquisendo per prima Icib Spa, produttore di acido fluoridrico, materiale strategico per le acciaierie ita-liane, che ha sede a Treviglio (Bg). Successivamente l’azien-da ha acquisito il controllo di Sfm S.a., società svizzera specializzata nella produzio-ne di polveri e di trucioli di magnesio. Con riferimento alla crescita interna, nel 2012 è stata avviata la realizzazio-ne del quinto reattore per la produzione di fluoruro e di un nuovo impianto di acido solforico.Dal 2002, infatti, è in funzio-ne un impianto di acido sol-forico con capacità annuale di 150.000 tonnellate ed una produzione di 35 GWh di

■■■ UNIVeRSITà DI CAGLIARI / Partecipa al progetto Innova.Re – Innovazione in Rete

■■■ FLUORSID / L’ottenimento della concessione mineraria garantirebbe continuità operativa all’impresa chimica

Dalla ricerca le idee diventano start up

Fluoroderivati: l’Italia si distingue nel mondo

ha poi stipulato con la Re-gione Sardegna una conven-zione che finanzia 42 asse-gni di ricerca per progetti in partenariato con imprese e centri di ricerca sardi, 19 assegni di ricerca su temi re-lativi a restauro e conserva-zione dei beni culturali e 47 assegni triennali per ricer-catori a tempo determinato. L’Università di Cagliari par-tecipa, inoltre, con l’ateneo di Sassari e con il consorzio per la ricerca e lo sviluppo tecnologico Sardegna Ri-cerche al progetto Innova.Re – Innovazione in Rete, promosso nell’ambito delle attività Por Fesr 2007-2013.Innova.Re si propone di co-struire una rete volta al raf-forzamento dell’innovazio-ne tecnologica in Sardegna per generare una ricaduta produttiva sul territorio del-le attività di ricerca svolte da università ed enti di ricerca. Le azioni principali del pro-getto riguardano la creazio-

energia elettrica. Il raddoppio dell’impianto di solforico non solo permetterà di coprire il fabbisogno di autoconsumo per la produzione di fluoruro, ma consentirà, da un lato l’en-trata diretta della società nel mercato del solforico e da un altro di generare attraverso un innovativo sistema di re-cupero termico un consisten-te surplus di energia elettrica da immettere in rete.La Regione Autonoma della Sardegna ha di recente emes-so un bando internazionale per la ripresa dell’attività pro-duttiva della miniera di fluo-

ne d’impresa, l’innovazione e il trasferimento tecnolo-gico nelle imprese esistenti, lo sviluppo di nuovi stru-menti per l’innovazione, la creazione di archivi istitu-zionali ad accesso aperto e di una biblioteca scientifica regionale. A questo impe-gno si unisce un’iniziativa di potenziamento dei labo-ratori promossa dalla Re-gione Sardegna, che porterà alla creazione di due nuovi centri servizi per la ricer-ca nei settori delle scienze biomediche e di ingegneria e architettura: un ulteriore tassello del sistema della ri-cerca, anche a vantaggio del territorio sardo. Reti e collaborazione sono alla base di tutte le attività dell’Università di Cagliari, che partecipa ai più impor-tanti tavoli di partenariato del territorio sardo e colla-bora con imprese ed enti di rilievo regionale, nazionale e internazionale.

rite di Silius al quale Fluor-sid parteciperà attraverso la consociata Fluorite Italia con un importante programma d’investimenti. L’ottenimento delle concessioni minerarie permetterebbe di limitare il difficile e sconveniente ap-provvigionamento di fluorite sul mercato internazionale e consentirebbe il ripristino della filiera industriale del fluoro in Sardegna, generan-do importanti ricadute occu-pazionali per il territorio del Gerrei. In sintesi, Fluorsid fa della serietà nelle relazioni con gli stakeholder e dell’attenzione ai costi le sue principali leve strategiche per uno sviluppo sostenibile di lungo periodo. L’azienda intende crescere in modo organico e in più direzioni, al fine di creare continuativamente nuove opportunità per anticipare e dominare il dinamismo dei mercati globali.

Oggi l’ateneo cagliaritano ha al proprio attivo quattordici società spin off

Il Gruppo punta al ripristino della filiera, dalla fluorite di Silius al fluoruro di Macchiareddu

Per aggiungere valore e competitività al sistema

economico e produttivo lo-cale, l’Università ha il com-pito di favorire un costante trasferimento di conoscenze a vantaggio del territorio, operando sia sul fronte della valorizzazione dei risultati della ricerca, sia su quello della formazione di capitale umano altamente qualificato.In linea con quanto sancito dal suo nuovo Statuto, l’Uni-versità di Cagliari opera per assicurare un legame co-stante tra le attività di didat-tica e ricerca e il territorio. A questo scopo, si avvale della Direzione per la Ricerca e il territorio e dell’Ufficio tra-sferimento tecnologico, che opera da tramite tra l’offerta di competenze dell’ateneo e la domanda di innovazione espressa da imprese, pubbli-che amministrazioni, terzo settore e altri soggetti. Fra le attività di trasferimento tecnologico di Unica, sono compresi il supporto alla creazione di imprese spin off e alla brevettazione, lo sviluppo di partenariati con imprese e i progetti finan-ziati con fondi comunitari.

Fluorsid, società chimica sarda fondata nel 1969,

è leader nella produzione di fluoroderivati inorganici. L’impianto, sito nella zona industriale di Macchiareddu (CA), ha una capacità produt-tiva di 100.000 tonnellate/an-no di fluoruro di alluminio e criolite sintetica, materie pri-me destinate principalmente alla produzione di alluminio primario. Fluorsid è altresì uno dei maggiori produttori italiani di anidrite e di gesso granulato utilizzati rispetti-vamente nell’edilizia e nell’in-dustria del cemento. L’azienda impiega 125 dipendenti diret-ti e, indirettamente, oltre 250 lavoratori. Fu costituita con lo scopo, mediante la produzio-ne di fluoroderivati, di utiliz-

Oggi l’ateneo cagliaritano ha al proprio attivo quattordici società spin off: di queste, quattro hanno presentato per il 2010 fatturati di oltre 150mila euro e due hanno superato la fase di start up e si sono fuse con altre so-cietà. Gli spin off di Unica sono Dnm (che opera nel settore dei materiali), 2C Technologies (settore Ict), Estasi (energia), eXPerTeam (Ict), FlossLab (Ict), Inno-vative Materials (materiali), Labced (energia), Mismed

zare le materie prime locali, principalmente la fluorite, conferendone valore aggiun-to. In oltre 40 anni di attività, l’azienda ha progressivamente

(biomedicali), Nutrisearch (biotech), Respect (energia), Secured Solutions (strut-ture), TechOnYou (Ict), 3R Metals (materiali) e Xorovo (Ict). Altre quattro nuove società sono, al momento, in via di costituzione.L’ateneo offre supporto agli aspiranti start upper per la partecipazione alle business plan competition regionali e nazionali, come nel caso della Start Cup Sardegna. Unica è titolare di 18 brevet-ti e di 15 domande di bre-

potenziato la propria capaci-tà produttiva ed acquisito il ruolo di leader mondiale nel proprio settore. In particola-re, negli ultimi anni, Fluorsid si è imposta sul mercato glo-bale del fluoruro di alluminio grazie ad un business mo-del pensato e messo a punto dall’amministratore delegato Tommaso Giulini, figlio del fondatore Conte Carlo Enrico Giulini e subentrato al con-trollo della società nel 2005, e dal suo team di manager giovani e altamente qualifi-cati. La società ha puntato con successo a differenziarsi

Il Mondo del 1/7/2011 riporta Fluorsid fra le 30 perle dell’economia italiana selezionate tra 12.000 Pmi. Nell’ul-

timo libro “Aziende Vincenti” (Hoepli), Fluorsid è stata classificata primo produttore mondiale di fluoroderivati per l’industria dell’alluminio.

Una perla dell’economia italiana

Scorcio dello stabilimento produttivo sito nella zona industriale di Macchiareddu, Assemini (Cagliari)

In alto, una veduta del Palazzo delle Scienze.A lato, Laboratorio Sem, microanalisi e diffrattometria per la salvaguardia delle operedi interesse storico-artistico

Nell’ultimo decennio Fluorsid si è imposta come riferimento nella produzione di anidrite, legante idraulico per l’edilizia

Focus Sardegna 13EventiLunedì 23 luglio 2012

prestato garanzia per quasi 50 milioni di euro”.Di assoluto rilievo è anche l’investimento sulla ricerca scientifica, sia sulla ricerca fondamentale che sulla ricerca applicata. “Sulla ricerca fonda-mentale abbiamo la possibilità di investire circa 34 milioni di euro ogni anno” afferma La Spisa. “Per quanto riguar-da la ricerca applicata abbia-mo avviato, tramite la nostra Agenzia Sardegna Ricerche, uno strumento che si chiama Innovare che mira a facilitare l’incontro tra domanda e offer-

e sul riso Ogm cinese in in-gresso al porto di Napoli. Nel campo della sanità animale l’Istituto è impegnato in pri-ma linea per l’esecuzione dei Piani nazionali del ministe-ro della Salute sull’influenza aviaria e la Bse, nonché per quelli regionali sulla peste su-ina, la West Nile disease, l’en-cefalopatia spongiforme degli ovini (scrapie) e la brucellosi ovicaprina. Senza dimentica-re la sorveglianza sulla blue tongue (lingua blu) e l’analisi dei residui chimici e farmaco-logici negli alimenti. “Un lavoro che non sarebbe possibile senza costante at-tenzione alla ricerca - dice il direttore generale dell’Istitu-to Zooprofilattico, Antonello Usai -. Negli ultimi cinque anni il ministero della Salu-te ha finanziato 62 progetti dei nostri Dipartimenti, che hanno impiegato un centi-naio di specialisti tra medici veterinari, chimici, biologi e tecnici di laboratorio”. Gli studi hanno sempre persegui-to obiettivi concreti e trovato applicazione nei laboratori o sul campo, come nel caso delle ricerche sui batteri re-sponsabili delle mastiti negli

■■■ REGIONE SARDEGNA / I piani per creare innovazione del vicepresidente Giorgio La Spisa

■■■ IZS / L’eccellenza italiana trova il suo punto di forza nella scienza e nella ricerca

Valorizzare le persone e rilanciare le Pmi

Più controlli per la sicurezza alimentare

ta di innovazione creando un ponte tra mondo della ricer-ca industriale e sistema delle imprese”. A tale scopo, è stato istituito uno ‘One stop shop’ ossia un punto unico di acces-so ai servizi di informazione, formazione e consulenza per lo sviluppo dell’impresa.Numerose sono anche le azio-ni intraprese al fine di miglio-rare i servizi ai cittadini. Ad esempio, sono stati finanziati asili nido, ma anche servizi innovativi e integrativi quali i micronidi a domicilio. L’Am-ministrazione ha inoltre po-tenziato il servizio di assisten-za domiciliare integrata agli anziani, riducendo il numero dei ricoveri ospedalieri impro-pri. Grandi risultati sono stati ottenuti anche nella gestione dei rifiuti urbani e nella dife-sa dell’ambiente: è stato no-tevolmente ridotto il numero di rifiuti smaltiti in discarica e decisamente potenziate la

ovini e nei caprini: hanno permesso di mettere a punto per la prima volta un kit di identificazione biomolecolare direttamente sui campioni di latte e di combattere con più efficacia queste malattie.Per rendere più facile l’acces-so degli utenti nel 2012 è ar-rivata anche la nuova Carta dei servizi e sono cresciute le prestazioni per la diagnosi delle malattie trasmesse dagli animali all’uomo (zoonosi), settore in cui l’Istituto Zoo-profilattico è unico ente in Sardegna in grado di effettua-re la diagnostica di laborato-rio. “L’Istituto Zooprofilatti-co investe sulla formazione continua e ha tre Centri di Referenza Nazionale (Echi-nococcosi-Idatidosi, Masto-patie degli ovini e dei caprini e Zootecnia biologica) che sono veri e propri centri di eccellenza per il sistema sa-

raccolta differenziata e gli in-terventi di depurazione delle acque reflue, posizionando co-sì la Sardegna tra le regioni più virtuose del Paese. Non meno importanti i due progetti che hanno il fine di ridurre il digi-tal divide e le distanze tra cit-tadini, imprese ed enti locali: si tratta della realizzazione della Banda Ultra Larga e dell’atti-vazione del data center SCloud con il quale la Regione Sarde-gna si pone all’avanguardia nel panorama italiano puntando all’azzeramento dei tempi di erogazione dei servizi della Pa.Infine, sempre grazie ai fondi del Po Fesr 2007-2013, la Re-gione Sardegna ha dato vita al progetto sperimentale de-nominato “Jessica” (Joint Eu-ropean Support for Sustaina-ble Investment in City Areas) finalizzato a promuovere gli investimenti sostenibili per la crescita e l’occupazione nelle aree urbane.

nitario italiano – conclude il direttore -. Siamo laboratorio ufficiale per le analisi della Regione, del ministero della Salute e dell’Unione Europea e vogliamo andare avanti su questa strada con la politica della qualità”. Dunque, nel segno di un’eccellenza italiana che trova nella scienza e nella ricerca il suo punto di forza.

Il sostegno all’impresa coniuga il tradizionale finanziamento con la formazione

Istituto Zooprofilattico Sperimentale, scienza e tecnica al servizio della Sardegna

Non c’è dubbio che, in Sardegna come altrove,

il futuro passi per la strada dell’innovazione. In questo senso, grazie anche alle risorse comunitarie messe a disposi-zione dal Po Fesr 2007-2013, sono molte le azioni intraprese dalla Regione Sardegna per ri-lanciare e rendere competitivo il sistema economico e produt-tivo puntando al potenziamen-to dei servizi al cittadino, alle imprese e agli enti locali.“Sono due le direttrici che in-tendiamo seguire per creare innovazione” afferma Giorgio La Spisa, vice presidente della Regione e assessore della Pro-grammazione, Bilancio, Cre-dito ed Assetto del Territorio. “Da un lato, puntiamo sulla valorizzazione della persona come fattore fondamentale dello sviluppo, dall’altro, sul sostegno alle piccole e medie imprese, con una forte spinta ad innovare nei servizi”.Sono stati implementati, in-fatti, nuovi metodi nella pro-grammazione e nuovi sistemi integrati di incentivazione in cui il sostegno all’impresa coniuga il tradizionale finan-ziamento con la formazione professionale e la ricerca. Sul

Scienza e tecnica al servizio del comparto agricolo e

delle produzioni alimentari. Una delle eccellenze del siste-ma sanitario sardo è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna (Izs), che con le sue sedi di Sassari, Caglia-ri, Nuoro, Oristano e Tortolì opera su tutto il territorio re-gionale per garantire la sanità e il benessere animale, la si-curezza alimentare e la salute dei consumatori.Diagnosi e ricerca applicate al mondo delle produzioni ani-mali, in poche parole, dalla stalla ai prodotti derivati che finiscono sugli scaffali dei su-permercati. Un percorso che comincia con la profilassi e la cura delle malattie diffuse ne-gli allevamenti e va avanti fi-no al supporto tecnico-scien-tifico per i piani di controllo degli alimenti predisposti dal ministero della Salute e dalla Regione.Non solo controlli sul latte, la carne e i formaggi, ma an-che sulla produzione di mitili (cozze, ostriche, arselle e al-tro) e gli impianti di acqua-coltura. Per continuare con la sorveglianza epidemiologica, la tutela della fauna selvatica

fronte della programmazione la Regione ha poi scelto, per quanto possibile, di persona-lizzare gli interventi nei diversi ambiti territoriali. Ad esempio, il programma denominato “Progetti di Filiera e Sviluppo Locale nelle aree di crisi e nei territori svantaggiati” prevede interventi diversificati per le diverse aeree della Sardegna e consente di individuare priori-tà di intervento su determinati ambiti territoriali o specifiche filiere produttive.“Un altro aspetto su cui ab-biamo lavorato molto è stato

e la formazione degli opera-tori sul campo. Otre 450mi-la i campioni esaminati dai laboratori Izs nel 2011, per un totale di 640mila analisi, a conferma di come l’Istituto sia riferimento per il sistema economico della Sardegna. Le richieste d’esame sono arriva-te per lo più dalle Asl (85% con 542mila analisi), seguite dall’Associazione regionale degli allevatori (Ara), dagli ambulatori veterinari, dagli enti regionali (Agris, Ente Fo-

quello di fornire strumenti cre-ditizi moderni al sistema delle imprese” afferma La Spisa.La Regione Sardegna ha infatti istituito il Fondo Regionale di cogaranzia e controgaranzia che facilita l’accesso al credi-to a quelle Pmi che non sono sufficientemente dotate di pa-trimonio e che hanno pertanto bisogno di un sostegno attra-verso la garanzia. “Si tratta di uno strumento molto apprezzato dalle impre-se” commenta La Spisa. “In poco più di un anno di funzio-namento del Fondo, abbiamo

reste) e dalle Università, che nel complesso hanno presen-tato oltre 60mila campioni. Circa 650 i tipi di analisi di-sponibili nel catalogo dell’Izs. Si va dalle malattie infettive degli animali alla contami-nazione da diossine e me-talli pesanti, passando per gli organismi geneticamente modificati e gli allergeni. Nel 2011 le prove accreditate so-no cresciute del 16% sul 2010 e di recente si sono aggiunti i controlli sulle matrici vegetali

Giorgio La Spisa, 55 anni, sposato, padre di tre figli, si è laureato in giurisprudenza nel 1982. Oggi è vice pre-

sidente della Regione e assessore della Programmazione, Bi-lancio, Credito e Assetto del Territorio. Nella precedente le-gislatura è stato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. Nel 1985 diventa funzionario dell’Ufficio Studi del Consiglio Regionale e l’anno successivo viene eletto Consiglie-re Comunale di Cagliari, diventando poi assessore ai Servi-zi Tecnologici. Nel 1995 viene eletto consigliere provinciale, nel 1999 approda in Regione e nel 2001 è assessore dell’In-dustria. Il suo credo politico è sempre stato quello di “Fare

per la Sardegna” attraverso il confronto e il dialogo con tutti. Un metodo costante di ogni sua intrapresa: dalla messa in opera delle grandi infrastrutture al servizio dell’impresa, alla gestione e al sostegno delle situazioni di crisi dei lavoratori, dallo sviluppo dei rapporti tra università, ricerca e imprese per promuovere l’innovazione tecnologica e il futuro dei gio-vani, agli investimenti mirati per rafforzare settori trainanti della economia sarda, dall’incentivazione delle tipicità agro-alimentari della Sardegna ad una evoluzione equilibrata del sistema economico, integrando turismo e sviluppo in rete di piccole e medie imprese.

Giorgio La Spisa: fare per la Sardegna

Negli ultimi cinque anni il ministero della Salute ha finanziato 62 progetti promossi da Izs

Nel 2011 Izs ha effettuato nelle proprie sedi oltre 640mila analisi di laboratorio

Il d.g. Antonello Usai

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Lunedì 23 luglio 2012

■■■ UNIFARM SARDEGNA / Migliora il servizio per i cittadini e i farmacisti sull’isola

Nuova realtà al servizio delle farmacie sul territorioOltre 160 farmacisti hanno già manifestato il loro interesse a partecipare a questo nuovo progetto

Unifarm, la società per azio-ni che nel settore della di-

stribuzione del farmaco è una-nimemente riconosciuta come un esempio virtuoso di servizio verso le farmacie ha recente-mente annunciato la nascita di Unifarm Sardegna. Una ope-razione da 10 milioni di Euro di investimento, con la quale la Società trentina ha acquisito il ramo d’azienda distributivo di Co.Sa.Fa.Ca, Cooperativa Sarda Farmacisti Cagliari che detie-ne oltre il 30% delle quote del mercato dell’isola. Unifarm è la società di distribuzione di far-maci, che opera da oltre 40 anni in Trentino Alto Adige e in Ve-neto. Con la nascita di Unifarm Sardegna si è inteso costruire un ponte ideale tra il continente e la Sardegna con la convinzio-ne che i bisogni e gli interessi della Farmacia e del territorio attraverso la farmacia siano co-muni. Il mercato della Sardegna per Unifarm non è una novità dal momento che da oltre 10 anni sono attivi alcuni progetti di stretta collaborazione con Co.Sa.Fa.Ca. sia sul fronte dei Servizi Finanziari alla Farma-cia sia nel campo degli ausili e dell’ortopedia. “Le continue tra-sformazioni del mercato e i tagli

che le farmacie hanno subito ne-gli ultimi tre anni - spiega il pre-sidente di Unifarm, Paolo Zani-ni - hanno reso però sempre più difficile la vita di alcune società, alle prese con margini sempre più ridotti. Il mondo è cambia-to - aggiunge - e per poter esse-re serenamente competitivi ad ottime condizioni occorre fare massa critica ed essere efficien-ti”. Da questi presupposti è nata l’operazione che ha condotto alla costituzione di Unifarm Sarde-gna: un progetto che consente ai farmacisti sardi di poter con-tare su un proprio distributore e ad Unifarm di esportare il suo progetto di collaborazione con i farmacisti in nuovi territori. “La delicata situazione del mercato ha spinto Unifarm ad attente valutazioni ed approfondimenti. Prima di procedere all’elabora-zione di un Piano Industriale - prosegue Zanini - abbiamo voluto incontrare i farmacisti sardi a casa loro. Solo così era possibile farsi un’idea del loro modo di pensare e di interpre-tare il delicato rapporto tra far-macia e distributore. Grazie a questi incontri abbiamo potuto apprezzare la determinazione di tanti farmacisti, orgogliosi e desiderosi di recuperare quel

ruolo centrale che la farmacia ha sempre avuto sul territorio. È lo stesso spirito che incontriamo in Trentino, in Alto Adige ed in Veneto dove operiamo con suc-cesso da tanto tempo. Un grup-po di lavoro coordinato dal dr. Claudio Occoffer (che oggi è di-ventato il primo amministratore delegato di Unifarm Sardegna) e costituito da rappresentanti di entrambe le aziende, in tempi molto ristretti, ha elaborato un progetto che consentirà di ope-rare sul mercato della Sardegna con condizioni commerciali competitive rispetto ai concor-renti e con una ricca proposta

di servizi per la farmacia. “Sono oltre 160 le farmacie che sin dai primi giorni dopo la presenta-zione del nostro progetto hanno manifestato la loro disponibilità ad aderire, a conferma del fatto che la voglia di partecipare è for-te” così Zanini sottolinea, “e noi abbiamo voluto lasciare spazio a questa voglia consentendo ai farmacisti sardi di partecipare attivamente potendo acquista-re fino al 49% delle azioni della nuova società. Anche in termini di Governance abbiamo voluto passare un messaggio impor-tante riservando nel Consiglio di Amministrazione della nuo-

va società 4 posti (su 9 totali) a farmacisti sardi”. Il progetto prevede anche un intervenento sui costi di struttura, ricercan-do e realizzando tutte le siner-gie possibili tra le due realtà. “Considero Unifarm Sardegna una continuazione e un aggior-

namento dell’esperienza che Co.Sa.fa.Ca. iniziò 68 anni fa, nel 1944”, sottolinea il presiden-te della nuova società, il dottor Andrea Fasciolo, socio di Co.Sa.Fa.Ca. e già presidente per 12 anni. “Era necessario far parte di un gruppo più grande per l’efficienza richiesta dal mercato - aggiunge -. Abbiamo trovato in Unifarm il partner capace di garantire il nostro spirito coope-rativistico, dando ai farmacisti sardi la possibilità di continuare a controllare una struttura di distribuzione intermedia”. Nella nuova impresa Unifarm, oltre all’impegno finanziario, river-sa un know how maturato in più di 40 anni d’attività (è nata come società a responsabilità limitata nel 1970), raggiun-gendo nel 2011 un fatturato di 308,8 milioni (+1,4% sul 2010). In aumento anche i soci, che hanno raggiunto quota 507 e la distribuzione di pezzi (+6%). “La vera differenza però la fanno i farmacisti - conclude Zanini - che acquistando in Unifarm in media quasi l’80% del loro fattu-rato complessivo testimoniano la solidità del legame fiduciario che sgrava il farmacista da at-tività di tipo amministrativo e gestionale liberandolo per ser-vire meglio i bisogni dei propri pazienti”. Unifarm, però, non è solo servizio di distribuzio-ne. Fanno parte del gruppo, tra l’altro, un’azienda di produzione (E-Pharma con oltre 25 milioni di fatturato), una società (Far-macia Trevigiana) che gestisce le farmacie comunali di Treviso e una finanziaria (Finafarm) che opera anche in Sardegna.

A sx la sede di Unifarm, sotto Paolo Zanini, presidente di Unifarm

REGIONE AUTONOMADELLA SARDEGNA

ARGEA SARDEGNA

È stata istituita con L.R. 8/8/2006 n.13 a supporto dell’Amministrazione Re-gionale in materia di politiche agricole, pesca e acquacoltura.L’attività dell’Agenzia durante il 2011 ha riguardato principalmente l’ero-gazione di fi nanziamenti comunitari, nazionali e regionali, con l’obiettivo di far giungere al mondo agricolo della Sardegna le importanti risorse a

disposizione. Il totale dei fi nanziamenti erogati nel 2011, ammonta a circa 227,32 milioni di euro. Tra le numerose attività istituzionali, quella di maggiore impatto è sicuramen-te rappresentata dalla gestione del PSR Sardegna 2007/2013, il principale strumento di programmazione e fi nanziamento per gli interventi nel settore

agricolo, forestale e dello sviluppo rurale. Il PSR è articolato in quattro Assi di intervento per ognuno dei quali sono indicati gli obiettivi a cui fanno riferimento pacchetti di misure specifi che.Su disposizione dell’Assessorato dell’Agricoltura, l’Argea è chiamata alla gestione delle diverse misure del PSR tramite l’affi damento diretto di quasi tutte quelle dell’Asse 1, tutte quelle ora atti-

vate dell’Asse 2 e la sola misura 311 dell’Asse 3. Al fi ne di accelerare l’istruttoria delle pratiche, l’Argea ha stipulato una con-venzione con l’Organismo pagatore nazionale AGEA per l’attivazione di sportelli territoriali che opereranno presso gli uffi ci Argea, su delega spe-cifi ca di Agea per la risoluzione delle anomalie.Nell’anno appena trascorso le attività affi date all’Agenzia hanno consentito, in misura determinante, il raggiungi-mento degli obiettivi generali di spesa imposti dall’Unione Europea. In termini fi nanziari ciò ha signifi cato la realizzazione di una spesa di circa 168,12 milioni di euro su un totale di 177,55. Il contributo dei due Assi del PSR di competenza di Argea Sardegna, è dato per 32,92 milioni di euro dall’Asse 1, con la concessione di fi nanziamento a 1.584 aziende, di cui 587 nuovi insediamenti, e per 135,20 milioni di euro dall’Asse 2 per aiuti a 57.222 aziende. L’analisi dei dati aggregati dell’Asse 1 e dell’Asse 2, evidenzia che le aziende agricole sarde hanno impiegato esigue risorse sui fondi strutturali dell’Asse 1 per i quali, nel corso del 2011, si è erogato solo il 21% della spesa totale del PSR. Gli scarsi investimenti sono dovuti principal-mente alla bassa redditività delle aziende, in maggioranza ovicaprine, a causa principalmente del prezzo molto basso del latte. Con la L.R. 15/2010, la Regione Sardegna ha stanziato risorse per l’erogazione di aiuti a sostegno di questo comparto. L’Argea ha istruito 10.548 domande ed erogato 19,53 milioni di euro. Ulteriori 39,67 milioni di euro, sono stati erogati per le attività del comparto pesca, stanziati dal FEP (Fondo Europeo Pesca) e da leggi nazionali e regionali; per calamità naturali e per altre attività del settore agricolo.

Daniela Curreli

ARGEA Sardegna è l’Agenzia Regionale per la Gestione e l’Erogazione degli Aiuti in Agricoltura

ATTIVITÀ IMPORTO

PSR – ASSE 1 35.824.664,15

PSR – ASSE 2 135.030.725,05

SET - ASIDE 3.784.670,66

ATTIVITÀ ISTRUTTORIE - Leggi Nazionali, Regionali, POR 8.580.681,52

FEP – Fondo Europeo per la Pesca 383.735,64

COMPARTO PESCA – Leggi Regionali / POR 1.837.550,03

ATTIVITÀ ISPETTIVE – calamità, vitivinicolo, ippovie, ecc. 22.344.204,94

LEGGE 15/2010 – art. 1 - Sostegno Comparto Ovicaprino 19.533.375,00

TOTALE 227.319.606,99

Dati relativi all’attività 2011 – Agenzia ARGEA

i

L’Assessorato del Lavoro della Regione Sardegna ha messo a disposizione circa 730 milioni di Euro per il rafforzamento della coesione economica e sociale, il migliora-mento delle possibilità di occupazione, l’autoimpiego, la promozione dell’inclusione sociale e la valorizzazione del capitale umano, attraverso il Programma Operativo Regionale 2007-2013 (POR), cofi nanziato dal Fondo Sociale Europeo, utilizzando di-versi strumenti, dai classici interventi di formazione – il sostegno diretto all’inclusione sociale o all’occupazione – ad altri più innovativi e a carattere “rotativo”, ossia in grado di “autorigenerarsi” e di mantenere sul territorio, o addirittura far crescere le risorse per le fi nalità di sviluppo individuate. “Abbiamo cercato di superare in tutto o in parte la logica del fi nanziamento a fondo perduto, con una vera e propria rivoluzione co-pernicana rispetto al tradizionale sistema di incentivi prevedendo strumenti di credito con la restituzione dei prestiti concessi – spiega Massimo Temussi , direttore generale assessorato del lavoro nonché autorità di gestione del PO FSE 2007-2013 – Con il medesimo ammontare di risorse si può così raggiungere un numero di destinatari di gran lunga superiore. Le procedure semplifi cate di contabilità, proporzionate all’am-montare dei fi nanziamenti concessi, consentono inoltre un monitoraggio e controllo dei fi nanziamenti più pratico e vicino alle esigenze dei destinatari. Ad esempio un notevole successo per la semplicità attuativa e la rapidità di intervento l’ha ottenuto il Fondo Microcredito FSE istituito nel dicembre 2009, con una dotazione iniziale di 50 Milioni di Euro, incrementato di recente di ulteriori 16 Milioni, avendo riscontrato i vantaggi dello strumento e dei risultati incoraggianti dei primi due Avvisi”. “La Regione Sardegna – continua Temussi – sta dimostrando, anche grazie a queste scelte, di rispettare gli obiettivi di spesa fi ssati dalla Commissione Europea, raggiun-gendo a maggio 2012 una percentuale pari al 41% superiore alla media italiana”. Proprio con l’istituzione del Fondo Microcredito FSE la Sardegna ha assunto una posizione guida nella predisposizione di strumenti di microfi nanza a valere su fondi comunitari: diverse regioni italiane avrebbero poi seguito quella che nel tempo si sta rivelando una best practice. A due anni dall’avvio, il Fondo Microcredito FSE si può dire che abbia nettamente favorito il contrasto alla disoccupazione e la promozione dell’autoimprenditorialità: il 54% delle iniziative fi nanziate nel I Avviso ha riguardato nuove imprese e le do-mande istruite positivamente per il secondo vedono addirittura il 61% di start up: “Il microcredito – certifi ca Antonello Liori, assessore del lavoro – si è dimostrato capace di far emergere la capacità delle donne di creare impresa: oltre la metà dei progetti fi nanziati (circa il 52%) è stata presentata da donne”. Nel I Avviso i settori prioritari sui quali si sono concentrati i fi nanziamenti sono stati il commercio di prossimità (405

progetti, 42%), il manifatturiero (155 progetti, 16%) e i servizi al turismo (105 progetti, 11%); nel II Avviso, invece, i dati sulle domande pervenute alla Sfi rs SpA denotano ugualmente una risposta forte del commercio di prossimità (29%) e dei servizi al turismo (19%) e dei nuovi settori, artigianato (22%) e servizi alle imprese (7%). I principali vantaggi, per i destinatari del Fondo Microcredito, sono rappresentati dalla possibilità di accedere a un credito a tasso di interesse nullo, senza la presentazione di garanzie reali e con l’erogazione del prestito in un’unica soluzione al momento della stipula del contratto. Anche la modalità di restituzione (rate mensili a decorrere da 6 mesi dalla stipula del contratto, che diventano 12 mesi per le nuove imprese), si adatta all’esigenza dei benefi ciari di poter sviluppare redditività prima di iniziare il rimborso. “La selezione – aggiunge l’Assessore Liori – è operata attraverso metodi di valutazione del merito dei progetti: ad ottenere il fi nanziamento sono gli individui non bancabili che presentano proposte innovative e sostenibili. La selettività nella va-lutazione delle iniziative imprenditoriali è necessaria per la sopravvivenza del Fondo stesso: il dato che vede il 95% dei rimborsi sui prestiti erogati regolare e tempestivo dimostra la validità delle iniziative fi nanziate, e l’impegno profuso da chi è stato fi nan-ziato – soggetti deboli e non bancabili o a rischio di esclusione sociale, come gli over 50 o i giovani disoccupati, inoccupati e cassintegrati,– e l’alto senso di responsabilità nell’onorare gli impegni, che è poi la nostra scommessa principale”. La valutazione delle domande avviene analizzando i seguenti criteri: validità tecnico-economica del progetto; coerenza e fattibilità dello stesso rispetto ai settori prioritari individuati e ri-spetto agli aspetti oggettivi del medesimo (investimento a carattere innovativo, attività di integrazione sociale, start-up). L’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, infi ne, ha creato un ulteriore nuovo Fondo di Ingegneria Finanziaria per lo sviluppo imprenditoriale e occupazionale, il “Fondo PISL-POIC FSE” stanziando 20 milioni di euro con l’intento di rafforzare la sua azione a sostegno dello sviluppo imprenditoriale-occupazionale e socio-economico del territorio regionale. Nel rispetto della realtà dei comuni isolani,

il Fondo è stato diviso in due operazioni: l’operazione PISL (Progetti Integrati per lo Sviluppo Locale) destinata ai piccoli Comuni (con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti), e Unione di Comuni contigui; e l’operazione POIC (Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale) destinata ai Comuni medio-grandi (con popolazione su-periore ai 3.000 abitanti). “Abbiamo inteso stimolare la capacità di programmazione dei Comuni, offrendo un’occasione per poter rilanciare i propri territori e contrastarne lo spopolamento – argomenta l’Assessore Liori – Le varie municipalità sono chiamate a presentare dei progetti incentrati sullo sviluppo dei propri territori, individuando gli incentivi e i contributi che intendono mettere in campo per i propri cittadini, le aree e i settori sui quali vogliono puntare, per sviluppare le proprie risorse umane e la capacità imprenditoriale”. Il prestito a tasso zero è destinato alla creazione di nuove imprese in particolare in settori innovativi o per favorire lo sviluppo di quelle già esi-stenti: “L’intervento – conclude Temussi –permetterà anche di supportare le piccole e medie imprese che spesso hanno diffi coltà di accesso al credito. La scelta del Fondo di Ingegneria Finanziaria ha l’intento sia di massimizzare l’effetto leva delle risorse co-munitarie disponibili, aumentandone l’impatto sul territorio e garantendo la sostenibili-tà degli interventi realizzati nel tempo, sia di rafforzare l’integrazione trasversale degli interventi proposti, attivando opportune sinergie con altri strumenti a fondo perduto e con strumenti regionali già attivi, così da concorrere in maniera unitaria al processo di sviluppo socio-economico e dell’occupazione nei territori interessati”.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Avanzamento spesa certificata a maggio 2012

� 119.142.608� 128.887.168

� 277.103.853

� 295.982.319

2009 2010 2011 maggio 2012

Target maggio 2012: � 287.488.985,53

Evento annuale - POR FSE Sardegna 2007-2013

In Sardegnal'Europa è dei giovani,delle famigliee dello sviluppo

Ore

Preziose

Scuoladigitale

Microcredito

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