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POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% /ROMA/AUT.N.102/2008 - RIVISTA DELLO C.S.A.IN. CENTRI SPORTIVI AZIENDALI E INDUSTRIALI port Tempo n°3 marzo 2012 Nuove linee guida e nuove regole di comportamento per gli EPS e per tutto il mondo dello sport Gli uomini dello CSAIn che guidano l’attività regionale. In Umbria al timone c’è Moreno Bottausci Donne e cibo: quanti problemi, quanti disturbi fisici e psicologici. Ecco come vincere

TempoSport

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Marzo 2012

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n°3 marzo 2012

Nuove linee guida e nuove regoledi comportamento per gli EPSe per tutto il mondo dello sport

Gli uomini dello CSAIn che guidanol’attività regionale. In Umbriaal timone c’è Moreno Bottausci

Donne e cibo: quanti problemi,quanti disturbi fisici e psicologici. Ecco come vincere

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2 Confronti di crescita

in Veneto e in Friuli...

di Luigi Fortuna

3 Troppi “sì” ai codici etici...

di Giacomo Crosa

4 Nuove norme ma vecchi ideali

5 EPS, tutti e sempre sul territorio…

6 Quel Dna non è finito nel pallone

di Paolo Germano

8 Incontrare, fare, costruire... pedalare

a cura di CSAINciclismo

12 MAA-CSAIn, un’unione “marziale”

14 La freccia bionda del ghiaccio

100 domande ad Arianna Fontana

18 Pugni e stoccate, la guerra di Piero

di Gianfranco Colasante

23 Sky e le sue richieste...

di Susanna Giannachi per Aeci

25 Aprite una sede AECI, vi sentirete

Davide contro Golia

di Leonardo Peruffo per Aeci

26 Il mondo di Martina non ha confini

di Fernando Mascanzoni per il Cip

28 L’ipocrisia caccia le “muse”

di Livio Toschi

31 Donne e cibo, piacere e peccato

di Santino Morabito

36 In Friuli si recita in… Armonia

di Maria Grazia D’Agostino per la Fita

N°3M

ARZO

2012

s o m m a r i o

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38 La vacanza va a cavallo

A cura di comunicazionecsainequitazione

40 Mondo CSAIn

46 Organigramma CSAIn

RIVISTA DELLO CSAINCentri Sportivi Aziendali e Industriali

DIRETTORELuigi Fortuna

DIRETTORE RESPONSABILEGiacomo Crosa

VICE DIRETTORESandro Aquari

COORD. REDAZIONEPaolo Germano

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONEAmbra Aquari

SEGRETERIA DI REDAZIONEMaria Grazia Biancofiore

Silvano Morra

Simonetta Sgrigna

SEDE E SEGRETERIA Viale dell'Astronomia, 30

00144 Roma

Tel. 06.54221580 / 06.5918900

06/54220602

Fax 06.5903242 / 06.5903484

[email protected]

Sito web: www.csain.it

Stampa: Grafica Giorgetti,

Via di Cervara, 10 – 00155

Roma (tel. 06-2294336)

Iscrizione Tribunale di Roma

n.187/08 del 02/05/2008

Numero chiuso in redazioneil 5 marzoNella quarta di copertina una giovane atleta del Karate-Do di Cesano Maderno

La riproduzione parziale o totale degli articoli è consentita solo citando la fonte

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di Luigi FORTUNA

CONFRONTI DI CRESCITA IN VENETO E IN FRIULIMENTRE SI PROCEDE SUI NUOVI BINARI MAESTRI

si parlò pure di etica, fair play e rispetto reciproco; trat-tammo altresì la necessità di norme comportamentali,albo delle sanzioni e non ultimo di uniformità del siste-ma contabile ed amministrativo. Non solo numeri quin-di, ma qualità, continuità, tradizioni, formazione edinformazione, progetti scuola-salute-alimentazione-ambiente- sport. Tutto in armonia con il tavolo CONI-EPS. Il mantenimento delle posizioni sui dati al31/12/2011: 8629 il totale delle società; 4295 il totaledelle ASD iscritte nel registro CONI; 73.9471 il numerodegli iscritti. Grande soddisfazione quindi per la fideliz-zazione delle Associazioni.Il nuovo calendario dei corsi di formazione nazionale,in unicum con le Scuole Regionali dello Sport, segnal’ormai tradizionale continuità (terzo anno) e il Grande(in tutti i sensi) gruppo dei docenti ha continuato adarricchirli di nuovi appropriati contenuti. Cercheremo di incrementare gli avvenimenti, secondole nuove richieste, intanto questi sono già deliberati:23, 24, 25 marzo a Padova; 20, 21, 22 aprile a Torino;22, 23, 24 giugno a Reggio Calabria; 19, 20, 21 otto-bre a Perugia; Corso di approfondimento 19 e 20 mag-gio a San Marino; Corso per tecnici che operano con idisabili 1 e 2 dicembre a Roma; corso per tecnici cheoperano con i disabili nel settore ciclismo 14,15, 16settembre a Piacenza. L’attività nazionale vedrà inpista lo sci e poi a fine primavera il settore “ginnastica”;quindi le altre finali di sezione e i progetti; anche que-st’anno saremo presenti all’evento di SportsDays. Inultimo il mensile TempoSport, che nella sua nuovaveste informatica tende ora a raggiungere anche gliindirizzi email dei singoli tesserati che ne farannorichiesta alla segreteria o alla redazione. Grande fami-glia questo CSAIn. l

i risiamo, si ricomincia il viaggiare verso, bastaritrovarsi anche solo con lo sguardo per darcida soli la risposta ormai solita e ricorrente: lofacciamo perché ci crediamo e non potremmofarne a meno. Bagaglio essenziale, cartellacon pc e quant’altro, da viale dell’Astronomia

verso la stazione, via metropolitana. Poi Padova e laterra Veneta, per respirarla attraverso le esigenze, letradizioni del fare e il domani. Così la Giunta naziona-le, scemate le rigidità climatiche, ha ripreso il camminoe celebra un incontro molto costruttivo con i rappresen-tanti territoriali. Il tardo pomeriggio, finito l’incontro,arriviamo anche in Terra Friulana, a Gorizia.Incontriamo i Rappresentanti intervenuti e l’indomani sicelebra il Consiglio Nazionale. Grazie a tutti i Roberto, i Gigi, gli Enea, i Maurizio, iMauro ecc. che ci hanno dedicato il loro tempo edarricchiti, informandoci e mettendoci alla pari con il loromodo di fare CSAIn, su loro esigenze ed idee di futuripercorsi. Noi faremo quanto detto possibile e per con-tinueremo ad incontrarci spesso.Non si può sorvolare su un forte cambiamento segna-to dalle nuove disposizioni del CONI (linee guida) e sulconseguente Codice comportamentale fra EPS, ahinoireso necessario quale segno dei tempi che hannoavuto bisogno di regolamentare quanto avrebbe dovu-to essere normale. Sono solidi binari maestri che sen-tiamo fortemente di condividere e che eticamenteabbiamo fatto nostri esprimendo il voto unanime inC.N. con l’impegno di modellare ad hoc il nostroStatuto e Regolamento e darne capillare conoscenzaed attuazione sul territorio. Se Vi ricordate, avemmo già modo di sorprenderci sulvalore, che sembrava ormai svilito, dell’appartenenza;

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portTempo I l p r e s i d e n t e

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i l d i r e t t o r e r e s p o n s a b i l e

di Giacomo CROSA

TROPPI “SÌ” A CODICI ETICI FIGLI DEL DISAGIOUN SOLO “NO” AD UN SOGNO SENZA PASSIONE

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qualcosa di eticamente bello.Ovvio che questo ragionamento ha uno sfondo allarga-to. Dovessi parlare del mondo CSAIn, direi che delcodice etico non c'era proprio bisogno. Ma non voglioesser di parte ed allora mi arrendo. Che venga il Codice Etico. Le ultime considerazioni le riservo al NO del PremierMonti a Roma 2020. Non mi ha sorpreso, ed era anchefacilmente prevedibile. Alla fine io credo non sia statoun male per tutto il movimento sportivo italiano. QuelNO dovrebbe stimolarlo a guardarsi dentro e quindiprendere coscienza di quelli che sono i suoi limiti attua-li. Senza distrazioni. Non mi ha sorpreso neanche ladoppia faccia tosta dei partiti politici che vanno per lamaggiore. Ipocriti e opportunisti come sempre, quandosi parla di sport.Mi ha sorpreso, invece, quanto la gente romana, lazia-le, italiana in genere si sia sentita sollevata dal NO diMonti. Ho ascoltato radio, ho frequentato televisioni,ho letto giornali. Ma quei sondaggi che davano un con-senso ai Giochi di Roma 2020, un consenso che unavolta ci si divertiva a definire bulgaro, come sono statifatti? Finisco con la sensazione che la campagna olimpicafosse troppo sbilanciata sull’opportunità 2020, percostruire strade, metropolitane, metri cubi di edifici,infrastrutture. Usciva poco l’emozione di un’Olimpiade.Quella che io ho avuto la fortuna di vivere, a vario tito-lo, ogni quattro anni dal 1968. Forse dico questo perl’amore che ho per i Giochi. E chi ama troppo, puòanche sbagliare nei suoi ragionamenti.Finisco ricordando Lucio Dalla. Con lui, ho avuto alcu-ne occasioni per parlare di sport. Lo amava con com-petenza, sia con la testa sia con il cuore. Lucio, persempre atleta ad honorem. l

o negli occhi, nel profondo della memoria deimiei occhi, l’immagine di Sergio da Oristano,quel carabiniere capace di resistere alla valan-ga d’insulti e provocazioni di un esseremeschino che magari pensava di essere eticonella sua forma di aggressione.

Quel carabiniere, per quanto mi riguarda, è andato benoltre il limite dell’autocontrollo. Credo giusto che siastato proposto per un encomio solenne. Non mi ha sor-preso che il carabiniere abbia tenuto a precisare quan-to non si sentisse un eroe. E, infatti, un eroe non è stato. L’eroe è chi trascendel’umano, è quel qualcuno che può sfiorare il divino.Comunque, Sergio da Oristano può ben dire con orgo-glio di essere un grande uomo. Di questi tempi, digrandi uomini abbiamo bisogno e non di eroi. Abbiamobisogno di persone che sappiano manifestare le quali-tà migliori della natura umana, abbiamo bisogno di per-sone che ci riportino ad apprezzare il nobile valoredella normalità. Comportarsi bene in ogni settore dellanostra vita deve tornare a essere una condizione dinormalità non deve più essere il pretesto per organiz-zare e consegnare un premio. Ho più volte scritto inquesto mio esternare pensieri come mi preoccupassel’estensione e l’abuso del principio di fair play. Ora mitrovo al cospetto del “Codice Etico”. Non c’è settoredella nostra società che non stia promuovendo il suo“Codice Etico”. Secondo logica, almeno secondo lamia logica, sarebbe stato normale se il mondo dellosport non avesse avuto bisogno di promulgare taleelenco di comandamenti etici. Non è stato così.Evidentemente, senza che io me ne accorgessi, ilmondo nel quale ho creduto per gran parte della miavita, deve aver raggiunto una forma di degrado gene-rale così importante, che non è più per sua natura un

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Questo resta un dato di fatto chedeve frenare la stucchevole manìadi considerare “eccezionali” com-portamenti che invece dovrebbeessere la norma. Ma la società hasubìto negli ultimi anni profondicambiamenti che, ovviamente,hanno coinvolto anche lo sport intutte le sue problematiche: si pensisoltanto al dilagare delle scommes-se sportive oppure alla rivoluzioneche ha investito il mondo dellacomunicazione, soprattutto attra-verso la tecnologia.Il tempo giudicherà la validità diqueste norme, soprattutto in mate-ria di giustizia. Qui di seguito ripor-tiamo la premessa che introduce i12 articoli del “codice di comporta-mento” e che si possono leggerenella loro interezza, con i riferimen-ti agli allegati sul sito del Coni.Invece ci è parso importante pub-blicare su TempoSport (vedi pagi-na accanto) il documento cheriguarda più specificatamente gliEnti di Promozione. PREMESSA AL CODICE DI COMPORTAMENTO SPORTIVOIl presente Codice di comporta-mento sportivo specifica i doverifondamentali, inderogabili e obbli-gatori, di lealtà, correttezza e probi-tà previsti e sanzionati dagli Statuti

Nella pagina che segue è possi-bile leggere il documento che con-tiene le norme di comportamentoche gli Enti di Promozione, attra-verso il proprio CoordinamentoNazionale, hanno deciso di adotta-re nelle relazioni tra di loro. Un“codice” nato come conseguenzadel documento programmaticoapprovato nello scorso novembredal Consiglio nazionale del Coni eche riportava la dicitura “Lo sportitaliano verso il 2020”, un docu-mento che successivamente, conl’approvazione del Consiglio del 2febbraio, ha generato anche l’atte-so “codice di comportamento spor-tivo”. La data del 2020, come si puòben capire, non era casuale, ancheperché davvero pochi pensavanoche in “zona Cesarini” sarebbe arri-vato il “no” del Governo al sostegnodella candidatura di Roma per iGiochi del 2020. A prescinderedallo stop del Premier Monti, che lestrutture ufficiali dello sport italianoavessero la necessità di fare riferi-mento a nuove e più modernenorme comportamentali, questo èfuor di luogo.Più volte su questa rivista, nei com-menti del direttore Giacomo Crosa,si è sostenuto come il cosiddetto eabusato “fair play” non può esserevisto come un valore aggiuntivoallo sport stesso, perché già lo con-tiene nei suoi più autentici ideali.

e dai regolamenti del CONI, delleFederazioni sportive nazionali, ivicompresi quelli degli organismi rap-presentativi delle società, delleDiscipline sportive associate, degliEnti di promozione sportiva e delleAssociazioni benemerite. I tesserati alle Federazioni sportivenazionali, alle Discipline sportiveassociate, agli Enti di promozionesportiva e alle Associazioni bene-merite, in qualità di atleti, tecnici,dirigenti, ufficiali di gara, e gli altrisoggetti dell'ordinamento sportivo,in eventuali altre qualifiche diverseda quelle predette, comprese quel-le di socio cui è riferibile diretta-mente o indirettamente il controllodelle società sportive, sono tenutiall'osservanza del Codice e la loroviolazione costituisce grave ina-dempimento meritevole di adegua-te sanzioni. L'ignoranza del Codicenon può essere invocata a nessuneffetto. Il Garante del Codice dicomportamento sportivo, istituitopresso il CONI, adotta istruzioni,vigila sulla corretta attuazione delCodice e segnala ai competentiorgani degli Enti di appartenenza icasi di sospetta violazione, ai finidel conseguente giudizio discipli-nare, fermi restando i poteri di con-trollo del Coni. l

Nuove norme ma vecchi

IDEALI

Ai primi di febbraio il Consiglio Nazionale del CONI ha approvato un codiceche riguarda i comportamenti e i doveri dei propri affiliati. Regole dettate dalla

necessità di stare al passo con l’evoluzione della società. Anche gli EPS, da parteloro, hanno ribadito in un documento i principi di lealtà da rispettare

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gioco d'azzardo anche negli eventicompetitivi di base. Riassumiamoquindi gli impegni che con questenorme, si assumono gli EPS:• porre attenzione affinché leAssociazioni affiliate siano espres-sione di realtà associative e chesvolgano realmente sul territoriouna concreta proposta di attivitàmotoria e sportiva agli associati edalla cittadinanza; • porre attenzione affinché leAssociazioni affiliate abbiano inecessari requisiti, abbiano comeobiettivo primario la diffusione dellosport ed organizzino in prevalenzaattività sportiva a carattere dilettan-tistico; • riconoscere reciprocamente e adogni livello, le squalifiche di duratapari o superiore a sei mesi e leradiazioni. Per quanto riguarda gliatleti, per ragioni connesse a scor-rettezze nell'esercizio delle attivitàsportive e all'uso di sostanzedopanti, per quanto riguarda i diri-genti, tecnici e organi istituzionali,per irregolarità amministrative e perogni altro illecito accertato, com-messo nell'esercizio delle propriefunzioni; • impegnarsi al rispetto reciproco

A seguito dell'approvazione daparte del Coni del documento pro-grammatico "Lo sport italiano versoil 2020", una sorta di autoriformache riguarda l’intera organizzazio-ne sportiva, il CoordinamentoNazionale degli Enti di PromozioneSportiva ha deciso di adottare delleproprie "norme di comportamento",di condividerle e di ispirarsi ad essenel proprio sistema di relazioni enella gestione delle proprie attività.Un importante segnale quello delConi che richiama alla presa diresponsabilità e all'impegno di tuttoil mondo sportivo e in particolare diquello degli EPS, dal momento cheproprio il documento programmati-co individua nella valorizzazionedello “sport per tutti” una delle prio-rità del processo riformatore. L’obiettivo che gli EPS intendonoraggiungere con queste norme, èquello di dimostrare la serietà e ilvalore sociale dello sport proposto,con l'impegno di sostenerlo e tute-larlo attraverso un "processo diautoriforma" che metta in luce que-sta ricchezza. Lo sport organizzatodagli EPS è ispirato a criteri di leal-tà e di rispetto delle regole dentro efuori i campi da gioco, di lotta aldoping e ad ogniforma d’inquina-mento farmacologi-co della prestazio-ne sportiva, di edu-cazione dei giovanie in generale degliassociati, di tuteladella salute e diprevenzione attra-verso lo sport, dipartecipazione deisoci e di migliora-mento delle comu-nità locali, attraver-so l'esperienzaassociativa, di con-trasto alla piaga del

ed evitare di promuovere atti e/oazioni che mirino esclusivamente,a sottrarre attività e/o tesserati adaltri EPS, compreso il passaggio didirigenti eletti da un Ente ad unaltro durante il quadriennio olimpi-co. Gli EPS, come da regolamentoCONI, non possono affiliare néfederare altre organizzazioni disecondo livello con propria struttu-ra autonoma e società affiliate; • impegnarsi a fissare quote asso-ciative congrue rispetto all'offertaassociativa e sportiva proposta,evitando, nel contempo, di promuo-vere campagne promozionali osconti, al solo scopo di sottrarreattività e/o tesserati ad altri EPS. Di conseguenza tessere ed affilia-zioni devono essere cedute ad uncosto, almeno corrispondente aglioneri delle coperture assicurative,di stampa e di distribuzione; • garantire che nella gestione dirisorse pubbliche, saranno osser-vate le normative di riferimento,con particolare riguardo alle leggisulla trasparenza (pubblicazionesui rispettivi siti dei bilanci associa-tivi, consegna al Coni dei numeridegli assicurati nelle polizze daessi stipulate, ecc.). l

EPS, TUTTI E SEMPRE SUL TERRITORIOPER UNA “CORSA” SENZA OSTACOLI

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grande significato per il consolida-mento e la crescita del nostro Ente.Ma si vuole anche offrire una sinte-tica fotografia delle diverse realtàregionali. Iniziamo con questo arti-colo partendo dall’ombelico d’Italia,l’Umbria e dal suo PresidenteMoreno Bottausci. Nato a Perugia il primo giorno digennaio del 1953, da giovane ha

giocato a calcio a livello semipro-fessionistico ma con grandi pro-spettive quando era giovanissimo.Infatti, ha militato nella Juventina diPerugia insieme a GiancarloAntognoni; poi entrambi furonoacquistati dal Torino (i dirigenti gra-nata pensavano che il futuro fossetutto di Bottausci...) e lasciati a fareesperienza per tre stagioni inPiemonte, nell’Astimacobi, primache le loro vite a livello sportivoprendessero poi strade ben diffe-renti. Attualmente Bottausci, chenel 1979 si è diplomato all’ISEF, èdocente di educazione fisica pres-so il Liceo Scientifico “GalileoGalilei” di Perugia. Numerose lecariche e gli incarichi che ricoprenegli organi istituzionali sportivi enegli enti locali: è consigliere delComitato regionale Fidal, consiglie-re del Comitato regionale Fgi, fidu-ciario tecnico provinciale Fidal, rap-presentante dello CSAIn nellaConsulta Comunale dello Sport diPerugia. Molte anche le qualifichefederali e specializzazioni confederazioni sportive nazionali: èallenatore specialista nazionaledella Fidal, allenatore calcio dilet-tanti, istruttore di nuoto, assistentebagnante, istruttore di minirugby,

Moreno Bottausci, perugino, è docente di Educazione fisica

Una Regione, un Presidente / Moreno Bottausci guida lo CSAIn dell’Umbriasupportato da una solida esperienza: vive a contatto con i giovani nella scuola

ed ha una visione multidisciplinare dell’attività sportiva, anche se lui da giovanesembrava destinato al calcio d’élite. Chiede più qualità, cultura e coesione

di Paolo Germano

Quel Dna non è finito nel

PALLONECon TempoSport di marzo inizia-mo una serie d’interviste ai presi-denti dei Comitati regionali delloCSAIn. Lo scopo è quello di porta-re a conoscenza di tutta la nostragrande famiglia il retroterra, la pre-parazione e le esperienze chehanno condotto, in modo quasisempre diverso ma mai banale,questi dirigenti a coprire un ruolo di

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te, i vari organismi politici hannoregolato e strutturato la materiasportiva in maniera più che accetta-bile; il cittadino può infatti giovarsidi un ampio ventaglio di servizianche se, una particolare attenzio-ne e di conseguenza maggiori inve-stimenti, vanno verso le disciplinemaggiormente aggregative comegli sport di squadra. Alcuni sportindividuali, invece, come l’atleticaleggera difettano di considerazionein quanto il loro “ritorno” politiconon è di particolare spessore».Cosa funziona e cosa sarebbeinvece secondo lei da evitare omigliorabile nel rapporto con ilterritorio?«Le proposte sportive in Umbriahanno avuto nel corso degli anni unsufficiente incremento, ma ancoraresta tanto da fare, poiché gli orga-nismi che operano nello sport comegli Enti locali, il Coni, leFederazioni, gli enti di promozionesportiva e le società sportive, nonsono arrivati a condividere un vali-do progetto comune, che abbiacome unico obiettivo la formazionedel futuro cittadino attraverso unacrescita culturale motorio sporti-va». Siamo in un momento di cambia-mento, di crisi generale e ilmondo della promozione sporti-va sicuramente ne risente, qualisono i suoi obiettivi per il prossi-mo futuro?«In questo momento di crisi gene-

minibasket, pallamano e ginnasticaartistica.Nello CSAIn, oltre ad essere ilPresidente del comitato regionale,è anche responsabile tecnico dellasezione nazionale di atletica legge-ra, responsabile tecnico della AsdAtletica CSAIn Perugia, responsa-bile del settore Sport del comitatoprovinciale e consigliere e vicepre-sidente della sezione Comunaledell’EnalcacciaPresidente, come ha conosciutolo CSAIn e da quanto tempo cicollabora?«Ho conosciuto lo CSAIn a Torino,nel 1980, dove il dott. Amerio orga-nizzò un incontro-dibattito per illu-strare che cosa fosse lo CSAIn allerealtà del Piemonte, dove l’Entenon era ancora presente. In Umbrial’avvocato Manna e FrancoBottausci, mio padre, si occupava-no da anni dell’associazionismoprevalentemente legato all’attivitàvenatoria, ricreativa e del tempolibero. Per coinvolgere anche lacomponente sportiva io e la miafidanzata, oggi mia moglie, entram-bi diplomati ISEF, fummo “spediti” aTorino. Dal 1981, abbiamo fondatoil Gruppo Sportivo CSAIn Perugia eda allora abbiamo intrapreso rap-porti con il territorio e le federazionisportive umbre aprendo quattrosezioni: atletica, ginnastica artisti-ca, nuoto e pallacanestro, e attivitàmotoria per adulti».Lei ha grande esperienza nel set-tore dell’atletica leggera ed inse-gna nelle scuole, cosa si può e sideve fare per avvicinare semprepiù i giovani allo sport?«Come primo passo bisognerebbesollecitare una maggior sensibilitàed un maggior impegno, nei con-fronti dell’attività motoria, da partedei politici e delle istituzioni sporti-ve, al fine di diffondere una mag-gior cultura della salute legata almovimento. Bisognerebbe poi inve-stire maggiormente nella qualitàdella formazione di chi opera adiretto contatto con i giovani e riva-lutare l’importanza di creare struttu-re idonee e conformi ad un’attivitàmultilaterale e multidisciplinare».Quali sono le prerogative, i puntidi forza ed, eventualmente, ledebolezze della promozionesportiva riscontrate nella suaregione come presidenteCSAIn?«A livello locale, complessivamen-

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rale, che attraversa l’attuale socie-tà e che investe anche il mondodello sport, non essendoci risorsesufficienti per nuovi investimenti ediniziative, gli obiettivi sono finalizza-ti all’incremento della qualità degliinterventi, mantenendo costantel’attenzione alle esigenze delnostro mondo associativo, rappre-sentato dalle federazioni associate,dai circoli, dai sodalizi e dallesocietà sportive». l

Nella foto Moreno Bottausci assieme all’amico Giancarlo Antognoni. Sono cresciuticalcisticamente insieme

Bottausci è anche punto di riferimentoper l’atletica umbra

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i titoli della montagna. In effetti, l’at-tività di CSAINciclismo è iniziatagià dal 6 gennaio, a Cerveteri, conil campionato nazionale Ciclocross,proseguita con le tre prove del"Gran Premio dell'Epifania”, svolto-si nel milanese, e con l'inaugura-zione ufficiale di metà febbraio invarie località del territorio nazionalee che, con i calendari in via d’imple-mentazione, proseguirà senzasoluzione di continuità per tutto l'ar-co dell'anno, anche nell'insegna delprogetto multidisciplinare "Sport esalute con lo CSAIN", nonché tra-mite considerevoli attivitàInterregionali e Provinciali. Il tuttosospinto da una fervente attivitàdelle realtà locali immerse nel loro

fondante movi-mento associativo.Ma l'attività nonsarà solo caratte-rizzata da ciclismopedalato, ma conparticolare atten-zione volta ancheverso altri argo-menti di caratteresociali e formativi. Tornando all'attivi-tà più propriamen-te pedalata, par-tendo dall'impor-tante attività diogni singola ASD edi quelle provincia-li e regionali, ci

Il progetto CSAINciclismo è ormai una realtà attiva, con un calendarionazionale eterogeneo: dalle classiche prove su strada alle randonnée,

dalle cronometro alle granfondo. Intanto il 2 e 3 giugno a Piacenza, conl’egida del nostro Ente, si assegneranno i titoli assoluti per gli Eps/Fic

a cura di CSAINciclismo

Continua a prendere sempre piùforma il progetto CSAINciclismoche tramite la rete dei ComitatiCSAIn, e delle specifiche strutture,è operativo su gran parte del terri-torio, testimoniando il piacere ditanti nell'incontrarsi, nel fare e nelcostruire. Il tutto testimoniato danutriti calendari di campionati a varilivelli e specialità, con l'opera dimotivate ASD che hanno credutonell’innovativo progetto e cui ren-diamo merito, anche per lo spiritocondiviso dello sport per tutti. Sport per tutti testimoniato anchedai campionati nazionali diConsulta Nazionale che, con egidaCSAIn, il 2/3 giugno assegnerannoa Piacenza i titoli assoluti dellastrada per gli EPS/FCI, replicandopoi il 19 agosto a Gressan (AO) per

soffermiamo sull’eterogeneità delcalendario nazionale che prevedecampionati per tutte le specialità:strada, cronometro, montagna,gare a tappe, gran fondo, MountainBike, endurance, randonnée.Fondamentalmente le attività a tuttii livelli, vorranno essere deimomenti di celebrazioni del lavorodi tutti, dando vita a degli ideali esostanza, cui in tanti hanno datodimostrazione di credere con atticoncreti e tangibili. l

La locandina del Campionato sicilianodi cronoscalata che si disputerà il 25marzo

Incontrare, fare, costruire...

PEDALARE

Il patron del Giro internazionale del Friuli NevioCipriani durante la presentazione dell’importante corsa

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IL CALENDARIO NAZIONALE 2012

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Il 22 febbraio, nei locali del Palazzo Comunale diOrio Litta (LO), ha avuto luogo l'assemblea dellesocietà formalmente affiliate e convocate dal com-missario Maurizio De Vecchi. L'assemblea con la quale si è data costituzioneall'organigramma del Comitato ha eletto alla pre-sidenza Ivan Cerioli, alla vicepresidenzaDomenico Sommariva; consiglieri AlbertoFedozzi, Antonio Lomi, Antonio Lucini Paioni,Fabio Idini, Maurizio De Vecchi (tesoriere) esegretario Marco Tedeschi.Il Presidente Cerioli, ex professionista e olimpicoa Barcellona '92 (fu quarto nell’inseguimento asquadre), ribadendo l'impegno del comitato a

favore delle attività sportive multidisciplinari, inparticolare del ciclismo, promotore di un nutritocalendario di manifestazioni ufficiali, intende daremaggior impulso al progetto "Valori dello Sport"su cui è impegnato nella promozione a livello sco-lastico, riconoscendo a CSAIn il ruolo di partnerideale.Tra questi importanti eventi spicca il CampionatoCentro - Nord CSAIn MTB, evento che vedrà lacontestuale partecipazione degli associati agliEPS/FCI e si svolgerà a San Colombano alLambro il 17 giugno con l'organizzazione del G.C.ORIOBIKE, team capitanato da Marco Tedeschi eMaurizio De Vecchi.

L’EX OLIMPICO CERIOLI PRESIDENTE DEL COMITATO DI LODI

insieme ai rispettivi comuni diNorcia, Subiaco e Cassino, ripren-dono il dialogo e organizzano insie-me una serie di incontri ed eventiper ricordare la ricorrenza dellamorte di San Benedetto e di cui ilciclo-pellegrinaggio ne è messag-gero. Queste tutte le belle localitàche verranno toccate durante il“pellegrinaggio”. Sabato 17 parten-za da Norcia dopo la benedizione,alle 8,00, del parroco di Norcia DonMario Curini. Poi attraversamento

L’associazione sportiva dilettan-tistica “Ora et Labora” di Cassino(associazione che prende il nomedalla regola di San Benedetto"prega e lavora"), insieme alleassociazioni ciclistiche del LazioMeridionale A.CI.LA.M. e in colla-borazione con le tre Diocesi e icomuni di Norcia, Subiaco eCassino, organizza un pellegrinag-gio cicloturistico con partenza daNorcia e arrivo a Montecassinopassando per Subiaco, una distan-za da completare in due giorni (17e 18 marzo), considerata sia la lun-ghezza (circa 300 Km) e sia la diffi-coltà del percorso.Gli organizzatori e i partecipanti diquesto “ciclo-pellegrinaggio” inten-dono ripercorrere con la bici il per-corso di San Benedetto per ammi-rare i luoghi culturali del monache-simo. Testimoniando al tempo stes-so che lo sport è anche un consoli-dato motivo di turismo, cultura etradizioni, nonchè componentiimportanti della società e validomotivo di aggregazione. Dopo tanti anni per la prima volta lecomunità benedettine di Norcia-Spoleto, Subiaco e Montecassino,

IN BICI SUI SENTIERI DI SAN BENEDETTO

A metà marzo si svolgerà un pellegrinaggio cicloturistico da Norcia a Cassino.In due giorni si dovranno percorrere circa 300 km. Organizza “Ora et Labora”

di: Cascia, Leonessa, Rieti, PoggioMoiano, Orvinio, Vallinfreda, Arsoli,Agosta e arrivo a Subiaco. Il secon-do giorno, il 18, partenza daSubiaco e poi attraversamento di:Affile, Guarcino, Alatri, Veroli,Ceprano, Aquino, Cassino con arri-vo all’Abbazia di Montecassinodove i partecipanti saranno accoltidall’abate Dom Pietro Vittorelli.Informazioni si possono richie-dere a: [email protected] 393 9678986 l

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Germania con propriesegreterie nazionali, ed inoltre trenta paesi con refe-renti operativi. Gli esamiinternazionali per qualifichee gradi superiori vengonotenuti dalle segreterienazionali alla presenzadella Commissione TecnicaInternazionale. Fiore all’oc-chiello del sodalizioMAA/CSAIn sono i contatticostanti tra le Presidenze,per garantire una costrutti-va operatività tecnica edorganizzativa. Il 13 febbraio scorso è statainoltre ufficializzata lanascita della “Black BeltAlliance”, l’AlboInternazionale delle cinturenere. La registrazione al“Black Belt AllianceInternational” sarà comple-tamente gratuita. La nasci-ta dell’albo internazionaledelle Cinture Nere è ilprimo passo di un progettodi ampio respiro, mirato apreservare la figura del Maestro,garantirgli piena autonomia gestio-nale, la possibilità di accrescere ilsuo bagaglio tecnico e didattico, esoprattutto l’occasione per divulga-re le proprie conoscenze in ambitointernazionale. Grazie agli accordiMAA/CSAIn tutti i settori e gli stilimarziali, indipendentemente dai

La scorsa estate è stato firmato dal nostro Ente un protocollo d’intesa conMartial Arts Alliance, un organismo attivo in campo internazionale e che sostiene

le arti da combattimento codificate. Ora c’è stata una nuova importante iniziativa:la nascita di un albo per tutelare la professionalità delle “cinture nere”

A Roma, la scorsa estate, ilPresidente dello CSAIn LuigiFortuna ed il Presidente della MAA(Martial Arts Alliance) MassimoCurti Giardina hanno siglato l’ac-cordo che vede ora le due organiz-zazioni impegnarsi di concerto, purmantenendo piena autonomiagestionale, per offrire ai propri tes-serati professionalità e servizi spe-cifici per chi opera nel mondo delleArti Marziali.La Martial Arts Alliance è attiva incampo internazionale, attenendosiin modo scrupoloso alle regola-mentazioni sportive: obiettivo pri-mario è quello di costruire unagrande alleanza delle Arti Marzialinella quale tutti i maestri, prove-nienti da qualsiasi disciplina, pos-sano accrescere il proprio bagagliotecnico e culturale mediante stage,raduni, seminari e momenti diaggregazione a livello nazionale edinternazionale. Importante opportu-nità garantita ai tecnici è quella dipoter trasmettere le loro conoscen-ze ad altri praticanti medianteeventi di grande spessore. La Martial Arts Alliance è presentein Italia, in Austria, in Svizzera e in

MAA-CSAIN,un’unione “marziale”

numeri della loro presenza sul terri-torio, potranno ottenere visibilità inambito internazionale, garantitadalla presenza sui siti BBA e MAA,dalla collaborazione tra le rivisteMAAMAGAZINE e TempoSport esoprattutto dai tanti eventi organiz-zati in tutto il mondo.Tutti coloro che sono ufficialmente

A destra nella foto il presidente della MAAMassimo Curti Giardina

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mento del proprio grado e dellapropria qualifica, nonché ilBudopass Internazionale ed il tes-serino personalizzato. I DirettoriTecnici otterranno inoltre, gratuita-mente, anche l’abbonamento allaRivista MAAMAGAZINE.

MAAMAGAZINE, in accordo con loCSAIn, offrirà gratuitamente unospazio per tutti coloro che, tramite ipropri Direttori Tecnici, vorrannoinviare articoli, foto, ed altro mate-riale, che troverà spazio sulla rivi-sta, sito web e sul forum. l

tesserati presso lo CSAIn, sianoquesti allievi o maestri di arti mar-ziali o di attività similari, potrannorichiedere il tesseramento Interna-zionale alla Martial Arts Allianceversando unicamente la quota di4,00 euro, ottenendo il riconosci-

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Arianna Fontana, 22 anni, ma già due medaglieolimpiche alle spalle, è più che mai la reginetta

azzurra dello short track. E Sochi si avvicina

Londra 2012, i XXX Giochi olim-pici estivi ormai sono proprio lì, èiniziato il conto alla rovescia fina-le. L’attesa cresce in tutto il mondodello sport. Ma c’è un popolo diatleti che guarda oltre, più lontano.E’ il popolo “bianco”, il popolodella neve e del ghiaccio: sonosciatori, pattinatori, hockeisti, cur-listi, bobisti, biathleti ecc. Tutticoloro che hanno fatto del freddo edell’inverno il loro habitat sporti-vo. Guardano lontano ma non trop-po, guardano a Sochi 2014. Sarà lacittà russa ai piedi del Caucaso esulle sponde del Mar Nero ad ospi-tare fra due anni, dal 7 al 23 feb-braio, i XXII Giochi olimpici inver-nali, ovviamente con Paralimpiadiincluse. Sarà la prima volta, perquanto riguarda l’OlimpiadeBianca, di una nazione dell’Europadell’Est.La stagione invernale 2012 stavivendo la sua fase conclusiva, perl’Italia tra luci e ombre. Le primeilluminano il volto simpatico e sba-razzino di un’atleta che nel 2014,all’appuntamento di Sochi, dovràancora compiere i 24 anni ma chegià ora si porta alle spalle un cur-riculum da superveterana. Arianna

Fontana, piemontese di Sondrio, inRussia disputerà la sua terza olim-piade. Parliamo di lei perché que-sta stagione, al di là dei Mondialiche sono proprio alle porte mentrevengono scritte queste note, l’hacomunque già consacrata stardello short track, specialità cheforse non avrà i crismi della “clas-sicità” ma che è spettacolare comepoche altre. Lo short track, lette-ralmente pista corta, si disputatacon 4-6 atleti impegnati tutti assie-me su un anello di misura ridotta(111,12 metri) rispetto a quello delpattinaggio veloce tradizionale. E’entrato a far parte del programmaolimpico solo dal 1992 anche se nel1988 fu già sport dimostrativo.Arianna Fontana lo short track loha nel sangue anche se, in tema dipattini, da piccolissima ha dovutoprima fare una “verifica” conquelli a rotelle, messi dopo un po’nel ripostiglio: a Torino nel 2006ha vinto il bronzo nella staffetta3000 metri, diventando con i suoi16 anni scarsi l’azzurra più giova-ne a conquistare una medagliaolimpica invernale. Poi quattroanni dopo, a Vancouver, un altrobronzo ma stavolta sui 500 m indi-

viduali, la sua distanza preferita.Arianna è il baluardo europeo (nelVecchio Continente non ha avver-sarie come ben si comprende dallaquantità di titoli vinti, compresa la“tripleta” di fine gennaio scorso inRepubblica Ceca) allo strapotereche in questo sport hanno quasisempre avuto sudcoreane, cinesi,giapponesi, statunitensi e canadesi.Quest’anno, però, è stata Ariannaa dominare la Coppa del Mondo,prima volta per un’italiana: in cin-que prove disputate sui 500 per leiun secondo posto e quattro vittorie,l’ultima il 13 febbraio in Olanda, aDordrecht, dove è arrivata la con-sacrazione finale. Un successo cheha festeggiato anche con MartinaValcepina, 19enne di Sondalo (laValtellina è la “valle del tesoro”dello short track italiano) arrivataseconda nella classifica finale peruna doppietta storica che, ovvia-mente, dà entusiasmo a tutto ilmovimento. Arianna e Martina,tornate da Shanghai, dove avrannodisputato, speriamo anche qui conle soddisfazioni che meritano, iMondiali, si metteranno in “standby” per gustarsi Londra e pensarea Sochi. l

Arianna è nata a Sondrio nel 1990

La freccia bionda del

GHIACCIO

LE CENTO DOMANDE

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Gouadec 33) Prima società e attualesocietà: Lanzada Ghiaccio,Gruppo sportivo delle FiammeGialle 34) Delusione più grande: inamore, ma per il pattinaggio l'ulti-ma riguarda un secondo posto nei500 m 35) Soddisfazione più grande:rendere fieri di me famiglia, amici,conoscenti e appassionati di que-sto sport

che effetto fa36) Essere un personaggio: io?? e chi mi conosce! 37) Il dolore fisico: male, ma poisai che ne è valsa la pena 38) Un complimento vero: com-muove 39) Un complimento falso: mi fasorridere 40) Vivere in quest'epoca: nonsaprei, io penso a far ciò che mipiace 41) Il denaro: ah ah, è una battu-ta? 42) L'amore: mi rende serena 43) La famiglia: mi dà sicurezza 44) Il passare degli anni: la con-sapevolezza di quello che ho fattoe sto facendo

chi sei?1) Nome e cognome: Arianna Fontana 2) Altri nomi e soprannomi:Fonta per gli amici, Ciccia per igenitori 3) Data e luogo di nascita:14/04/1990 Sondrio 4) Segno zodiacale: Ariete 5) Altezza: 1.63 cm 6) Peso: Non si chiede ad unadonna 7) Numero di scarpe: 37 decoltè,38 ginnastica 8) Capelli: biondi 9) Occhi: azzurri 10) Stato di famiglia completo:nubile 11) Domicilio: Berbenno diValtellina 12) Studi: diploma liceo sociopsico pedagogico 13) Lingue straniere: inglese

il profilo14) Carattere: timida, testarda,istintiva 15) Qualità dominante: testar-daggine 16) Difetto dominante: ingenuità17) Hobby: ballare 18) Mania: per le scarpe 19) Desideri: avere una cabina

armadio enorme 20) Complesso: nessuno 21) Superstizione: nessuna 22) Modo di vestire: il mio 23) Mezzo di locomozione: c3verde, o fagiolo volante com’èstato soprannominata 24) Ora della sveglia: dipendedall'orario dell'allenamento, sesono a casa quando pranzo èpronto 25) Ora del sonno: dipende variadalle 22 alle 05 del mattino

il curriculum26) Altri sport praticati in primaetà: pattinaggio in linea 27) La prima volta con i pattini:a 4 anni con le rotelle 28) La prima gara di short track:a 6 anni, se non ricordo male 29) La prima maglia azzurra: a12 ma non avevo l'età per farparte della nazionale, ufficialmentea 15 anni 30) Primo piazzamento significa-tivo: la medaglia di bronzo aiGiochi olimpici di Torino 2006 31) Prima vittoria importante: aiCampionati europei in Lettonia nel2008 32) Primo allenatore e attualeallenatore: Luciano Gaggi, Kenan

Fontana in azione tra due asiatiche

A 6 anni la prima gara di short track

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le preferenze45) Ora: 16, è l'ora della merenda46) Giorno: il sabato, se sono acasa, uscita tra amici 47) Mese: aprile, posso andare invacanza! 48) Stagione: estate, prendo giàabbastanza freddo tutto l'anno49) Numero: ne ho tanti 50) Lettera: A, Arianna e Alessandro (mio fratello) 51) Vacanza: Messico 52) Città italiana: Napoli 53) Città straniera: New York 54) Nazione: l'Italia ovviamente,ma adoro il Canada

il palato55) Aperitivo: vivrei di stuzzichi-no, pizzette, pasta fredda... mmmho già fame 56) Antipasto: il vitello tonnato dimia mamma, fantastico 57) Primo piatto: i pizzoccheri 58) Carne: non sono una veramangiatrice59) Pesce: sushi, lo adoro 60) Formaggio: tutti 61) Frutta: uva 62) Dolce: pandoro con la nutella

Arianna con mamma Luisa

il meglio di sempre89) Il libro: le trilogie de' Il mondo emerso 90) Il film: Il Gladiatore91) Il disco: Find Me dei BoyceAvenue92) Avvenimento sportivo: lapartita di beach volley in spiaggia 93) Campione italiano fra tuttigli sport: Marco Simoncelli 94) Campione straniero fra tuttigli sport: Ahn Hyun-Soo 95) Nello short track al mondo:Ahn Hyun-Soo 96) Vittoria più entusiasmantefra tutti gli sport: la vittoria del-l'australiano Steven Bradbury alleOlimpiadi di Salt Lake City nel2002 97) Sconfitta più incredibilenello sport: l'Italia agli ultimi mon-diali 98) Avvenimento privato: capirequanto sono importante per alcunepersone

e per concludere99) Qual è il tuo motto preferito:ghe pensi mi 100) Definisciti in poche parole:adoro le sfide ma adoro essereanche pigra l

rosso, del mio prof delle medie,Maroggia 63) Vino: rosso, del mio prof dellemedie, Maroggia 64) Liquore: sto male solo a sen-tirne l'odore

la cultura65) Lo scrittore: Licia Troisi 66) Il poeta: non sono da poesie67) Il pittore: Salvador Dalì 68) La musica: Dance 69) Lo scienziato: none 70) L'uomo politico: non seguola politica 71) La scienza: none 72) Il quotidiano: non leggo igiornali

gli svaghi73) Il cantante: adoro Eminem74) L'attrice italiana: non li cono-sco 75) L'attore italiano: non li cono-sco 76) Il comico italiano: Aldo,Giovanni e Giacomo 77) L'attrice straniera: ah ah,guardo solo gli uomini 78) L'attore straniero: RussellCrowe 79) Il presentatore: Paolo Bonolis

i ricordi d'infanzia80) La favola: cappuccetto rosso81) Il gioco: nascondino al buio82) Il disegno: boh 83) I genitori: erano più bambinidi me e mio fratello 84) Il buio: avevo una lucina incamera 85) La scuola: allora mi piaceva86) Gli insegnanti: allora mi pia-cevano 87) Un’età decisiva: 14 anni 88) L'amica/o del cuore:Veronica

Arianna e Martina Valcepina, l’altraazzurra doc

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Le righe che seguono sono ilritratto che di Piero Bóine - pionieredella boxe, primo campione italianodi pugilato per la categoria maggio-re, titolo riconosciutogli postumoalla costituzione della federazione,avvenuta due anni dopo la suascomparsa, - ha lasciato GiuseppeMangiarotti, che gli fu maestro discherma e amico più che precetto-re. “Mancino, longilineo, alto, inpossesso di un fisico invidiabile perforza e morbidezza di muscoli, riu-sciva facilmente ad eccellere in tuttigli sport. Così si era anche dedica-to con buon successo al nuoto, allalotta, al sollevamentopesi. Ma la boxedoveva avvincerlo ecrearlo il numero unodel professionismoitaliano”. Un ritratto veritiero edaffettuoso, poiché ilgiovane Bóine erastato tra i suoi allieviprediletti , e aveva perqualche tempo fre-quentato con succes-so la sala di schermadi via Chiossetto, aMilano, la prima pale-stra dalla quale ilcapostipite della fami-

LO SPORT DIMENTICATO, STORIE DI GENTE COMUNE / 4Nato in Liguria verso la fine dell'Ottocento Bóine fu un pioniere del nostro pugilato,

il migliore boxeur di quei tempi, ma non disdegnò neppure la scherma che gli fu insegnata da Giuseppe Mangiarotti, maestro e amico. Morì a 24 anni, ufficialmente

per tifo, ma pochi giorni prima aveva subito una tremenda sconfitta

glia Mangiarotti aveva iniziato aspezzare il pane della sua scienzaschermistica. E i suoi figlioli l’avreb-bero ripagato a iosa, facendosi pro-tagonisti sulle pedane della scenaolimpica e mondiale. Bóine rimase sempre legato al suomaestro tanto che, - adagiato sulletto di morte, dove, a soli venti-quattro anni, lo spegneva una infe-zione da tifo -, lo mandò a chiama-re per salutarlo un’ultima volta elasciargli - quale “pegno di ricono-scenza e di grande amicizia” - lemedaglie che testimoniavano deisuoi successi, raccolte sia nel pugi-

Pugni e stoccate, la guerra di

PIERO

di Gianfranco Colasante

Gianfranco Colasante, giornalista escrittore, si è occupato per oltre qua-rant’anni della comunicazione nelCONI. Specialista di sportdell’Ottocento e dell’Olimpismo, hascritto numerosi libri di approfondi-mento. In particolare: Lo sport inItalia (1977, edito dalla Presidenzadel Consiglio); Momenti di Gloria(1993, Premio Bancarella); La nasci-ta del Movimento Olimpico in Italia(1996, per il Centenario dei Giochiindetto dal CIO); Alle radicidell’Olimpismo Italiano (2006, editodal TOROC per i Giochi di Torino).Su incarico del Ministero per i Beni ele Attività culturali nel biennio 2003-04 ha redatto i percorsi del “MuseoNazionale dello Sport”. Per contodell’Istituto Treccani ha diretto la“Enciclopedia dello Sport” . Ha datoanche vita a un prezioso sito(www.sportolimpico.it) dove lo sportitaliano trova spazio per la sua storia,l’attualità e i suoi momenti di rifles-sione.

Piero Bóine scoprì il pugilato quando si trasferì inFrancia

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vanni, che fu uno dei maggiori let-terati del suo tempo. Le condizionieconomiche della famiglia nonerano floride. I fratelli Bóine abita-vano, - assieme alla sorella minoree alla madre (rimasta presto vedo-va, e risposatasi) -, in una casa inaffitto di Portomaurizio. Costretti aricorrere spesso ad amici per poterfronteggiare le spese più pressanti,dalla pigione al conto del farmaci-sta. Da benestanti, avevano dovutoadattarsi a un diverso tenore,aggravatosi dopo la vendita dellagrande villa e degli uliveti ereditatidal nonno materno. Ma la loro restava comunque unacondizione borghese, nel cui ambi-to si fa fatica a ritenere possibile uncolpo di testa del giovane Piero,quale appariva la decisione d’an-darsene per mare, per di più comeuna scelta di vita. Resta difficilecredere che egli si fosse segnalato,sin da adolescente - come si leggesu qualche testo -, per la cieca vio-lenza e “per la sua forza bruta”.Almeno a voler dar fede alle nume-rose lettere da lui scritte a persona-lità del tempo (Prezzolini, Novaro,Amendola) per informarli sulle con-dizione di salute del fratello, moltospesso impossibilitato a farlo luistesso, troppo debole com’era perricorrenti e spossantiattacchi di tisi. Letterevergate con proprietà epadronanza di linguag-gio, difficilmente ascrivibi-li a un rozzo mozzo dimare. Segno che dovevaaver seguito, e completa-to, corsi di studi almenoginnasiali. E come potevaessere stato diversamen-te, con lo sprone di unfratello come il suo?Sappiamo che per uncerto periodo di tempo,prima dei vent’anni, il gio-vane Piero si rifugiò inFrancia. Più che peravventura, è probabileche siano state le condi-zioni economiche a spin-gerlo verso l’estero. Sullascia dei tanti liguri chenegli anni a cavallo deidue secoli espatriavano,costretti dalla profondacrisi dell’olivo, principaleeconomia e risorsa loca-le. Sappiamo che eracosì approdato a Parigi,

lato che nella spada. Mangiarotti,che all’epoca aveva di poco passa-to i trent’anni, si schernì: “Corsi alsuo capezzale. Presenti nellacamera la madre, il padre ed unfratellastro. Commosso, rifiutai e loesortai a donarle a sua madre, cheben più di me aveva fatto per lui”.Ma chi era Piero Bóine? Il giova-notto era nato ad Andora Ligure, inquel di Savona, il 20 settembre del1890, ma era cresciuto sul mare diPortomaurizio, agglomerato cheassieme a Oneglia negli anni Ventiaveva formato la città di Imperia.Crescendo, aveva messo in mostraun carattere esuberante che, avolere stare ai vecchi testi sui vagi-ti del nostro pugilato, l’avrebbespinto ad imbarcarsi su un mercan-tile, in cerca di avventure. Avrebbevoluto imparare un mestiere, forsediventare commerciante per mare,finì invece per ridursi a mozzo, unacondizione estrema che tuttaviapermise al suo fisico di svilupparerobusto e armonioso (era alto 1.77e pesava 77 chili). Ma finì per stan-carsi presto, indirizzandosi a sceltepiù tranquille e consone ai voleriborghesi della famiglia.Dettagli della vita di Piero Bóinetransitano, necessariamente, perquelli del fratello maggiore Gio-

dove aveva scoperto il brivido dellaboxe francese a mani nude, trabistraux e apaches, su quella lineagrigia che separava (o collegava)malavita a incontri clandestini. Maqui il giovanotto aveva anche cono-sciuto il pugilato sportivo, i vericombattimenti sul ring, con le rego-le che gli anglo-sassoni avevanosteso da oltre un secolo e che ilmarchese di Queensburg avevacodificato in dodici punti. Match chein Francia erano molto popolari,con riunioni affollatissime e ricchedi denaro che si tenevano con fre-quenza al “Casino”, al “Tivoli” o al“Wagram”, celebri locali parigini.Di quel mondo nuovo, ancora aimargini dello sport del tempo, le cuiprime immagini apparivano sulleriviste sportive del tempo, la france-se Vie au Grand Air o la britannicaBell’s Life, Bóine aveva colto ilfascino e se n’era invaghito.C’erano già stati, in passato, diver-si pugili italo-americani capaci diporsi in luce negli Stati Uniti(Andrea Chiariglione, detto JimFlynn; il napoletano Antonio Rossi,noto come Tony Ross; il luccheseUgo Micheli, diventato Hugo Kelly,e altri ancora), ma quel nuovo sportche sposava forza fisica condestrezza, era ancora sconosciuto

Il pugile ligure in posa: aveva un fisicorobusto ma armonioso

Bóine portato in trionfo, dopo una vittoria, daEugenio Pilotta, il pugile con cui combattè perl’ultima e drammatica volta

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in Italia. Forza fisica e destrezza,ecco due qualità che Bóine posse-deva a profusione. Così, s’era risol-to ad infilare i guantoni.Dei suoi primi passi tra le corde delring, ha scritto Giuseppe Signori:“Bóine, che aveva vissuto a lungonella gaia Parigi della Belle Épo-que, imparò la boxe studiandoHarry Lewis, Joe Jeannette eGeorges Carpentier. Tornato aMilano, trovò la maniera di fondareil ‘Club Pugilistico Nazionale’ con ilmaestro Celestino Caversazio, chegià dirigeva il ‘Boxing Club’. Bóineè stato insomma un pioniere delpugilato italiano, come suo fratelloGiovanni fu un pioniere del moder-nismo”. Proprio così. Il primogenitoGiovanni Bóine [1887-1917] avevapercorso ben altra strada, inoltran-dosi su quella della letteratura edella riflessione filosofica, con scrit-ti che lo avevano posto al centrodel ricco dibattito culturale dei primianni del Novecento. Le antologiene segnalano ancor’oggi gli impor-tanti contributi etici, collocando lesue tesi “fra idealismo, moderni-smo e pragmatismo”. Spirito intro-verso, collaboratore fisso dellaVoce di Prezzolini, fu amico di lette-rati e giornalisti, scrisse e pubblicòmolto, ebbe amori tormentati (silegò brevemente anche a SibillaAleramo), ma sempre ostacolatoda una salute malferma. Un soffer-to percorso culturale e umano inter-rotto, anche per lui, dalla morteprematura che lo colse aPortomaurizio, per un più violentoattacco di tisi. Aveva solo trent’an-ni. Dopo le esperienze parigine,Piero risolse di trasferirsi a Milanodove, in certe palestre, si comincia-va a praticare un rudimento diboxe. Quelle prime esibizioni coiguanti, venivano per lo più allestiteai margini delle più seguite e popo-lari riunioni di lotta. Ma non erararo, ai primordi, che improvvisatiorganizzatori ingaggiassero pugilineri, americani o francesi che, piùper il colore di pelle che per la lorofama, potevano richiamare l’inte-resse un po’ morboso degli spetta-tori e garantivano qualche incasso.Un vezzo al quale si piegò anche laGazzetta, invitando in Italia ungruppo di inglesi - con tanto di arbi-tro e di speaker - che si esibirono alteatro “Eden” di Milano e in diversealtre città del Nord.La prima riunione di pugilato all’aria

aperta, protagonisti solo italiani, siera tenuta il 1° maggio 1909 aVerona. Il migliore dello sparutogruppo - come riferisce il contem-poraneo Armando Cougnet -, nean-che a dirlo, risultò Bóine che, fortedelle sue esperienze parigine, sisegnalava “sia per allenamentoche per scienza e per eleganzanegli atteggiamenti di guardia e dimovenze”. Nel luglio del 1910, aValenza Po, si tenne un torneo perassegnare il titolo dell’Alta Italia,sotto l’egida della “FederazioneAtletica Italiana” fondata dal mar-chese Luigi Monticelli Obizzi [1863-1924]. Categoria unica, quattroround da tre minuti con “guantiinglesi da quattro oncie”. Bóineriportò il titolo imponendosi per koalla terza ripresa su AntonioFerrari, un neofita milanese della“Post Resurgo”. La sua carrierapugilistica poteva dirsi avviata.Anche per le pressioni della fami-glia, per qualche tempo aveva cer-cato un lavoro diverso. Possedevauna preziosa patente da chaufferpresa in Francia e avrebbe volutoutilizzarla. Per questo, anche invista del servizio militare, avevafatto domanda di assunzione pres-so la “Sezione Automobilisti” delleferrovie di Roma. Ma ci voleva piùdi una raccomandazione. Che il fra-tello tentava di procurarsi ricorren-do alle sue conoscenze (“Chi mista più a cuore è mio fratello, ch’ioho sempre paura che mi rimangaancora un anno in casa”, scrivevaad un amico). Ma senza successo.Restava la boxe. Come già detto,una strada segnata. Che Piero eraormai determinato a percorrere finoin fondo. È di quel periodo - siamo all’iniziodel 1911 - l’incontro con la schermae con il maestro Mangiarotti delquale diverrà diligente allievo. Siriteneva che scherma e pugilatoavessero molti punti di contatto,non tanto per la tecnica, quanto perle similitudine di “tempo e misura”,la prontezza nel portare e affonda-re i colpi. Lo stesso Cougnet, nelsuo manuale sulla boxe pubblicatopresso Hoepli, a questa ardita sim-biosi aveva dedicato un intero capi-tolo. L’approccio di Piero Bóine conla scherma, rigorosamente spadada terreno, l’arma più tipicamenteitaliana, fu soddisfacente sin dal-l’inizio. In soli sei mesi di lezioni,“volenteroso e costante”, si era lau-

reato campione italiano dilettanti.Mangiarotti lo volle con sé adOstenda, ad un importante torneocon 280 concorrenti al termine delquale il giovanotto risultò terzo.Vittima di una ingiustizia palese,parve, tanto che uno sconosciutospettatore, indignato per il verdetto,gli offerse una spilla d’oro con dia-manti sfilandosela d’impeto dallacravatta. Intanto continuava a salire sul ring,ormai considerato il migliore inItalia, accettando volentieri sfide eingaggi che lo portavano ancheall’estero. Senza timore di nessu-no, con risultati a volte disastrosi.Come avvenne nel match contro ilmassimo francese Max Robert,quando “letteralmente sfigurato ecoperto di sangue, trovò la forza diresistere fino alla fine”. O comecapitò il 21 settembre del 1912quando a Lione (dopo un breveperiodo di allenamento in comune)affrontò il medio americano FrankKlaus, il feroce ”Orso di Pittsburgh”,un campione del mondo dei mediche aveva costretto Carpenter alpareggio, subendone una durapunizione. Bóine “subì pugni terrifi-canti finchè, nel terzo round, l’arbi-tro” si vide costretto ad intervenireper porre “fine al massacro”. Duemesi prima s’era confermato cam-pione d’Italia piegando per il titolodei massimi Alessandro Valli,abbattuto al sesto round.Nel contempo Piero aveva presoanche ad insegnarla, quella boxeche praticava, come proprietariodel “Club Pugilistico Nazionale”,aperto a Milano. I dettagli li forniscelui stesso in una lettera indirizzaraal fratello: “Caro Gigi, ricevo ora latua cartolina. Io sono stato amma-lato e ò bisogno di essere curato,quindi l’idea della mamma sarebbeper me eccellente perché cosìpotrebbe aiutarmi e poi non sareb-be così sempre sola. Io ò messouna splendida scuola e do lezionitutte private, tra le altre anche alMarchese d’Eril Melzi in casa sua emi va abbastanza bene finchè nonsarò ben rimesso non tornerò piùall’estero e forse non ci torno più.Scrivimi spesso e mandami le car-toline che mi piacciono assai. Abbitiun bacio dal tuo sempre aff.mo fra-tello Piero”.Con quella sua “troupe italo-anglo-americana” si esibiva nelle città diprovincia. Durante un incontro,

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Il titolo di campione dei massimi gli fu riconosciuto postumo dallafederazione

nella primavera del 1913, avevariportato una frattura che lo avevacostretto a ricorrere all’opera di unchirurgo, ma gli esiti non erano statisoddisfacenti. Tanto da fargli scri-vere al fratello: “Il mio braccio èrimasto difettato. Anzi ho intenzio-ne di chiedere danni al dottore chi-rurgo che mi ha curato”.Il sipario sull’ultimo atto della vita diPiero Boine si alza all’antivigilia diNatale del 1913. Sfidato per il titoloitaliano dal massiccio EugenioPilotta [1888-1956], un grezzo ebonaccione neofita che nel pugilatocercava le soddisfazioni che gli altri

sport praticati gli avevano negato.Conclusa la parentesi pugilistica elasciata l’attività, per decenniPilotta sarebbe stato il fedele mas-saggiatore dello sport azzurro,seguendo le squadre olimpiche e inparticolare la nazionale di calcio.Ma a quel tempo era solo un pugi-le con poca esperienza, sia puredotato di notevole forza e grandepossanza fisica.Lanciata e accettata la sfida - per laquale, pare, gli organizzatori aves-sero approntato una borsa di 500lire, una somma di tutto rispetto -l’incontro era stato fissato persabato 23 dicembre al “Filo-dram-matici” di Milano. Bóine non stavabene. Si saprà in seguito che datempo soffriva di una forma di tifonon curata. Lo ricorda ancoraMangiarotti. I due, maestro ed allie-vo, pochi giorni prima erano stati al“Donizetti” di Bergamo per una esi-bizione di spada. Boine apparivaabulico e distratto, forse febbrici-tante. “Lo esortai a farsi vedere daun medico”, invito che Mangiarottiripetè poche ore prima del match,quando Bóine si recò nella sua salad’armi per farsi massaggiare. Il combattimento si tenne come sta-bilito e si risolse come temuto.Colpito subito, e con molta violen-za, all’occhio destro, fatto segno adaltri colpi ai quali si esponeva con

la baldanza che lo contraddistin-gueva, debilitato com’era, Bóinenon potè opporsi alla veemenza delrivale. Centrato altre volte al corpoe al viso, tra lo sgomento del pub-blico che, in massima parte tenevaper lui, alfine barcollò e, per noncadere, si aggrappò alle corde.Costringendo così l’arbitro - il gior-nalista Arturo Balestrieri che, diquell’incontro, stese un lungo e det-tagliato resoconto sulla Gazzetta –a sospendere il combattimento e adecretare la vittoria dello sfidante.Dell’ultimo violento affondo diPilotta, quello decisivo, Balestrieriscrisse: “Se non uccise un corpo,però, uccise un’anima ed una glo-ria”. Aggravatosi e trasportato allaClinica San Giuseppe, a SanVittore, Piero Boine vi spirava per“un attacco violento di tifo” che“dopo atroci sofferenze protrattesiper più di una settimana, lo portòalla tomba”. Il primo campione delpugilato italiano, chiuse gli occhiper sempre il 28 gennaio 1914. Treanni più tardi lo avrebbe raggiuntoGiuseppe. C’è una postilla. Molto più tardi, nel1984, il fratellastro Piero Giovanniavrebbe adempiuto a un voto e riu-nite le spoglie dei due, dei qualiportava entrambi i nomi, nel cimite-ro di Portomaurizio. Dirimpetto almare. l

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dittorio, né prove, a operatori com-merciali che pur di continuare alavorare e risolvere il problema pre-feriscono in alcuni casi pagare unasomma transattiva, sanare l’”irre-golare” e mettere un punto.Invece, un punto A.E.C.I. non lovuole mettere ed è all’erta.Se siete privati, o esercizio com-merciale, o circolo, non cedete arichieste illegittime di denaro esoprattutto segnalatelo alla nostraAssociazione facendovi tutelare e

Il network satellitare sta pretendendo il pagamento di penali da una serie di suoiabbonati: contesta l'utilizzo di "smart card" in locali pubblici e anche

all'interno di circoli e associazioni sportive, comprese talune dello CSAIn. La nostra organizzazione ritiene illecite le pretese e la modalità delle ispezioni

Numerosi consumatori hannosegnalato ad A.E.C.I. di aver rice-vuto delle richieste di pagamentoda parte di SKY per aver usato lapropria tessera rilasciata dall’emit-tente televisiva satellitare al di fuoridella propria casa. La penale cheSKY chiede ai malcapitati non èuna bazzecola: 6.960 euro, comeprevisto dalle condizioni di abbona-mento SKY. Contemporaneamentesono state segnalate numeroserichieste di denaro da parte di SKYrivolte a locali commerciali, bar,ristoranti, circoli ecc. dove, secon-do ispezioni condotte da presuntiincaricati dell’azienda SKY, sisarebbe utilizzata la card in manie-ra impropria, perché destinataall’uso privato. A.E.C.I. è interve-nuta subito anche a difesa di alcu-ni circoli e associazioni sportiveCSAIn che hanno ricevuto sia leispezioni, sia le richieste di denaro.In questo caso, SKY chiederebbeuna somma pari a 800 euro, asaldo e stralcio della propria situa-zione irregolare, e la sottoscrizio-ne di un abbonamento annuale ditipo commerciale.L’intera operazione condotta daSKY sul doppio binario alla nostraAssociazione suona un po’ strana.Da un lato la condanna al paga-mento di un’esosa penale, senzacontraddittorio, né prova, per indi-fesi consumatori spaventati dai toniminacciosi utilizzati nelle comuni-cazioni; dall’altra la richiesta didenaro, sempre senza né contrad-

difendere dagli esperti di A.E.C.I..Noi consideriamo illecite le pretesedi SKY e le modalità con cui l’azien-da stessa chiede il pagamentodelle penali ed effettua le ispezioni.A.E.C.I. sta impugnando tutte lerichieste di pagamento: rivolgeteviquindi ad A.E.C.I. per sapere comefare a tutelarvi, far applicare lalegge e fermare il mancato rispettoda parte di SKY dei diritti dei consu-matori. [email protected] l

di Susanna Giannachi - PER L’ASSOCIAZIONE EUROPEA CONSUMATORI INDIPENDENTI

SKY E LE SUE RICHIESTEMA A.E.C.I. NON CI STA

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del sito, al fine di impedire la prosecu-zione dei comportamenti scorretti edil tutto in seguito alle numerosesegnalazioni raccolte dalle nostre Sedisul territorio che hanno offerto agliutenti le necessarie difese legali alleminacce provenienti dalla EasyDownload. E poi le truffe immobilia-ri messe in atto dopo aver pubblicatoun falso annuncio molto appetibile(in media con un prezzo inferiore al30 per cento rispetto al valore di mer-cato), e richiedendo al malcapitatoche intende acquistare la casa, l'inviodi denaro per bloccare l'immobile,ovviamente tramite metodi non trac-ciabili e con conseguenze disastrose.Oppure la battaglia contro ComproOro, una catena infinita di negozi chein tempi "difficili" viene quasi presad'assalto dai consumatori che dai lorocassetti rispolverano oggetti con ilprezioso metallo e cercano di coprirele loro necessità cadendo a volte inincresciose situazioni.Poi la tutela verso gli utenti nei con-fronti di alcune società di vendita dienergia elettrica e gas che, dopo laliberalizzazione del mercato dell’ener-gia, inviano personale incaricato dellaverifica delle bollette e/o dei contato-ri, chiedendo di prendere visione deidati e pretendendo poi la sottoscrizio-ne di nuovi contratti di fornitura cheperò vengono presentati falsamentecome moduli relativi ad aggiornamen-ti tariffari, sconti sulle bollette, appli-cazione delle fasce biorarie e comuni-

Perché aprire una sede A.E.C.I.?Innanzitutto perché si deve avervoglia di migliore il paese dove vivia-mo ed il nostro contributo lo possia-mo davvero cominciare a dare dallepiccole cose. Coloro che hanno decisodi aprire una sede di A.E.C.I. sonofondamentalmente persone che nonsopportano le ingiustizie.Come Davide contro Golia, A.E.C.I.si scontra tutti i giorni con multina-zionali e colossi industriali. ComeDavide contro Golia A.E.C.I. fortedella voglia e della preparazione deisuoi collaboratori riesce a piegare lepiù grandi multinazionali ed a farlesanzionare con pesanti ammende.Scopre e combatte truffe come quellain cui Aiazzone va a fondo con tredi-cimila truffe a clienti che hanno paga-to le rate ma non ricevuto i mobili eche ha lasciato senza lavoro e senza sti-pendio 800 dipendenti di Aiazzone,Emmelunga, Panmedia, B&S,Holding dell’Arredo, ecce costringe poi Fiditalia a restituire lerate pagate. Come quella che ha coin-volto Easy Download / Euro ContentLtd, la società titolare del sitowww.easydownload.info, che dovràpagare multe per complessivi 960.000euro perché accusata di aver svoltopratiche commerciali scorrette adanno di migliaia di consumatori;decisione dell'Antitrust che ha impo-sto alla società di pubblicare la delibe-ra di condanna sia nella propria homepage sia nella pagina di registrazione

cando altresì, in modo truffaldino,che il contratto di fornitura in essere èin scadenza e che, pertanto, si rendenecessario stipularne uno nuovo. E il caso della Estesa Limited / Italia-programmi.net che ancora oggi chie-de il pagamento della fattura da 96euro (in alcuni casi maggiorata di 8,50euro) per il primo anno e sostiene cheil contratto biennale non è risolvibileper quanto sia intervenuta la condan-na dell’Antitrust e sia in corso la solle-citata indagine giudiziaria.Per ultime Camicissima e NinfeaItalia. Per loro vi lasciamo alle opinio-ni dei vari blog e siti, comehttp://www.ciao.it, con i giudizi sulprodotto ma aspettando anche i vostripareri. Può succedere anche a Voi, mapoiché siete soci CSAIn potete rivol-gervi agli sportelli dell’AssociazioneA.E.C.I. con la quale è stato siglato unaccordo contro le pratiche commer-ciali scorrette e a favore di tutti iConsumatori. Insomma l'apertura diuna sede di A.E.C.I. può essere perVoi una grande opportunità sia per itantissimi aspetti descritti ma soprat-tutto perché la nostra sigla Vi assicurala più totale indipendenza da partiti,movimenti e sindacati politici.Fate della Vostra professione un argi-ne al malaffare, inserite nel VostroCircolo uno spazio per A.E.C.I.dando voce alle necessità ed allerichieste dei Vostri Soci.Siamo tutti Consumatori e menomale che c’è A.E.C.I.!

L’OSSERVATORIOdi Leonardo Peruffo, Presidente Nazionale A.E.C.I.

APRITE UNA SEDE A.E.C.I., VI SENTIRETE DAVIDE CONTRO GOLIA

L ’ O S S E R V A T O R I O

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Lombarda, la 22enne Caironi vive e studia in Spagna, sogna il Sudamericadi cui adora la cultura, così come ama la vita e l’atletica: grazie al nuovo arto

artificiale guarda a Londra dove potrebbe essere competitiva nel lungo e nei 100.Una speranza che si è rafforzata dopo l’arruolamento tra le Fiamme Gialle

di Fernando Mascanzoni per il Comitato Paralimpico Italiano

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19 anni, nuotatore dal talento tuttoda scoprire, primi testimoni di unprogetto che Luca Pancalli, presi-dente del Comitato ItalianoParalimpico, ha studiato per seianni.Martina è arrivata dalla Spagna, piùesattamente da Soria. Lei, origina-ria della provincia di Bergamo, tra-piantata da qualche mese nellapenisola iberica: «E’ un piccolocentro a due ore e mezza daMadrid – conferma con gli occhiche ancora brillano – non c’è nulla

intorno, solo tanto spazio per laconcentrazione e lo studio. E’ lì cherimarrò fino a giugno per il pro-gramma Erasmus, è lì che coltiveròi miei due sogni: la Paralimpiade diLondra e la mia passione per la cul-tura sudamericana». La vita èesplosa dentro Martina. La vive inmaniera frenetica, senza pause,assaporandola attimo dopo attimo.Mediazione interculturale è il corsodi studi che vive con Erasmus, losport è invece quella continua sca-rica di adrenalina che le conferisce

Gli occhi azzurri di Martina sonospalancati sul mondo. Un mondo atinte forti, ricco di colori. Un mondofatto di studio, di viaggi, di sport, diemozioni che fanno sussultare ilcuore. Un mondo che, all’improvvi-so, è diventato grande, immenso,ancora più intrigante, tutto da sco-prire. Martina si guarda intornoquasi incredula. Fatica a trovare leparole giuste per descrivere le sen-sazioni che l’anima le suggerisce.«Ancora non ci credo –balbettaemozionata - da oggi la mia spe-ranza è quella di poter ottenere nonsolo risultati personali ma anche inun obiettivo più ampio, quello diportare successi all'intero gruppodelle Fiamme Gialle». Già, la tutadelle Fiamme Gialle. Una casaccache non riesce a modellare il fisicodi un’atleta che, in pochi mesi, hascalato le classifiche della velocitàe del salto in lungo, diventando unadelle più accreditate atlete italianeche potrebbero far parte della spe-dizione paralimpica di Londra2012. Già, quella tuta, che MartinaCaironi, 22 anni, ha indossato percelebrare il suo ingresso nel grup-po sportivo delle Fiamme Gialle,insieme a Francesca Porcellato,icona dello sport paralimpico nel-l’atletica leggera e nello sci nordico,ed al giovanissimo Fabrizio Sottile,

Il mondo di Martina non ha

CONFINI

Il bel sorriso di Martina in relax sul campo di atletica

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Sono andata alCentro Protesidell’INAIL di Vi-gorso di Budrio,dove peraltro hoconosciuto uncampione comeStefano Lippi,amputato anchelui, che mi ha per-messo di cono-scere il mondoparalimpico. E poiMario Poletti, co-ordinatore tecnicodell’atletica leg-gera paralimpica:tanti piccoli tas-selli che mi hannoportato ai primiallenamenti e alleprime gare». L’incontro conOscar Pistorius lamolla definitiva:«Ho letto il suolibro, “Dream run-ner, in corsa perun sogno”, che ha lasciato dentrodi me un segno profondo. Avevogià la fiammella dell’atletica legge-ra che ardeva dentro di me, ma luiha acceso una vera passione».Lombarda, testarda e determinata,ricorda la prima telefonata che leannunciava la possibilità di entrarea far parte delle Fiamme Gialle.«Me lo preannunciò Poletti, circadue mesi fa. C’era stato poi qual-che piccolo intoppo e, quando pen-savo che tutto fosse saltato, è arri-vata la comunicazione finale. Eun’emozione che ancora adessocontrollo a stento».La Spagna è il suo presente.«Spero sia un ponte per ilSudamerica – confessa – adoro lacultura di quella parte del mondo.Vorrei andare a vivere lì e, per ora,faccio apprendistato a Soria. Misono fatta un sacco di amicizie, malo spazio per gli allenamenti nonmanca mai, almeno tre ore al gior-no dal lunedì al sabato, dalle 19alle 22, e poi, tre volte a settimana,anche palestra. E dopo, cena, qual-che birra. E’ fantastica, la miglioreha un nome che neanche riesco apronunciare: è l’unico vizio che miconcedo».Sogna Londra, Martina: «Finchénon vedo la convocazione, però,non sarò sicura di niente. Se ci

un’energia spaventosa. Quella chele ha permesso di far diventareun’opportunità anche un tremendoimpatto con un’auto, lei in sella alsuo motorino, in un novembre dicinque anni fa che le ha tolto partedella gamba sinistra, ma non isogni. «Mi operai in Austria – ricorda – ilmedico mi praticò una disarticola-zione, che mi ha permesso di poterapplicare, tramite un ginocchioelettronico, protesi sportive percontinuare a fare quello che amosin da quando ero piccola: nuoto,pattinaggio, pallavolo, maratona,ostacoli, salto in lungo e velocità. Enon ho smesso neanche dopo l’in-cidente».Momenti terribili quelli del 2007,superati grazie alle risorse piùnaturali. «Famiglia e amici: quellesono state le medicine migliori –ammette – non sono mai rimastasola, dal momento del ricovero, finoai primi passi con la protesi realiz-zata in Austria. Poi ho ripreso, gior-no dopo giorno, a fare quello chefacevo prima, sport compreso.

Martina ha vinto il bronzo nel lungoai Mondiali IWAS

sarò, farò 100 metri e salto inlungo. Sono le mie specialità, quel-le dove, nel ranking mondiale,valgo posizioni vicino al podio. Nonvoglio, però, farmi illusioni. Sedovesse essere Paralimpiade,immagino già gare difficilissime,dove il passato conta poco. Poletti,poi, non mi ha ancora comunicato ilprogramma dell’eventuale avvici-namento ai Giochi. Ci sono iCampionati Italiani di Ancona, cisarà la nuova protesi da salto rea-lizzata dal Centro Protesidell’INAIL. Sarà più leggera, piùcorta, ha il piede, dovrò imparare amontarmela da sola e poi a toglier-la. Con questa potrei arrivare aiquattro metri, decisamente megliorispetto ai 3,67 saltati ai MondialiIWAS di Al Sharjia, che mi sonovalsi il bronzo». Nei 100 metri giàvola. Il record del mondo sulladistanza della sua categoria è di16”67, tempo da lei sfiorato. «E’accaduto in Germania, a Singendurante i Campionati TedeschiOpen. Avevo tante avversarie,cosa che non mi capita spesso,visto che in Italia sono l’unica atle-ta con questa disabilità. Ho chiusogli occhi, mi sono concentrata,c’era solo la gara di fronte a me.Riesco ad estraniarmi da tutto. E avolare». Verso Londra. l

L’atleta segue concentrata i consigli dell’istruttriceprima di provare una rincorsa

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del Cartellone), inaugurata dal Re il2 febbraio 1936, ebbe luogo alPalazzo delle Esposizioni. Lamostra romana voleva ripristinare«quei rapporti d’interdipendenzache, fin dalle origini, unirono l’Artea quella felice attività che si chiamamodernamente Sport». Per “ispira-zione sportiva”, leggiamo nel cata-logo, s’intendeva «l’interpretazioneplastica di un esercizio o di unavvenimento sportivo», ossia «difatti e d’impulsi che esprimono ivalori estetici ed eroici propri deldinamismo umano», con esclusio-ne pertanto di quelle opere che sifossero limitate «a ritrarre il corpoumano in uno stato di riposo».La Mostra si articolava in tre sezio-ni: architettura, scultura e pittura.La commissione incaricata di sele-zionare le migliori pitture e scultureper i concorsi artistici di Berlino eracomposta da Arturo Dazzi,Ferruccio Ferrazzi, Virgilio Guzzi eAttilio Selva. La commissione perl’architettura era composta daGiuseppe Breccia, Gino Cipriani,Enrico del Debbio e PietroLombardi. Raniero Nicolai, vincito-

re del concorso di Letteratura nel1920 e all’epoca capo dell’UfficioStampa del CONI, fungeva dasegretario in ambedue le commis-sioni. Alla Mostra vennero ammes-si 69 artisti e 116 opere: 18 di archi-tettura, 35 di scultura e 63 di pittu-ra. Giulio Ulisse Arata espose ilprogetto di un gigantesco stadioper Roma (da me descritto suTempoSport, aprile 2010), AngeloCanevari i bozzetti per i mosaicidella piscina coperta al ForoMussolini, Romano Dazzi i cartonidegli affreschi eseguiti nell’AulaMagna dell’Accademia diEducazione Fisica al Foro. RobertoTerracini presentò una Targa delCONI, in cui modellava 15 atleti didiverse discipline, incidendo nelbronzo un famoso brano del discor-so di Mussolini agli sportivi raduna-ti al Circo Massimo il 28 ottobre1934: «Voi dovete essere tenaci,cavallereschi, ardimentosi.Ricordatevi che quando combatte-te oltre i confini, ai vostri muscoli esoprattutto al vostro spirito è affida-to in quel momento l’onore ed ilprestigio sportivo della Nazione».

Sport e arte / 3 fine. Nel 1948 a Londra si svolsero per l’ultima volta le Olimpiadidedicate a pittori, scultori, letterati, architetti e musicisti, e volute da Pierre

de Coubertin. Molti ritennero inconciliabile il “dilettantismo” degli atleti conil “professionismo” degli artisti. Ma Roma nel 1960 allestì un’apprezzata esposizione

Avvicinandosi i Giochi del 1936il CONI ebbe la felicissima idea diorganizzare a Roma una grandeselezione preolimpica per sceglieregli artisti più meritevoli di rappre-sentare l’Italia a Berlino. Nella capi-tale in quell’epoca non mancavanocerto le manifestazioni culturali,che trovavano ospitalità soprattuttoal Palazzo delle Esposizioni in viaNazionale.Anche la I Mostra Nazionale d’ArteSportiva (cui si abbinava la I Mostra

di Livio Toschi

L’architetto Livio Toschi s’interessa di impianti sportivi e di storia dellosport. E’ consulente artistico e storicodella Fijlkam

L’ipocrisia caccia le

“MUSE”

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tutto il mondo figuravano i calchidei frontoni del tempio di Zeus adOlimpia. Nel messaggio indirizzatoai tedofori che portarono daOlimpia nella capitale tedesca lafiamma olimpica, de Coubertin cosìconcludeva: «Chiedete per me allagioventù riunita a Berlino di accet-tare l’eredità del mio lavoro e diportare a termine ciò che io ho ini-ziato [...], affinché sia definitiva-mente suggellata la fusione deimuscoli e del pensiero, per il pro-gresso e per la dignità umana».

***Le Olimpiadi del 1940 e del 1944,com’è noto, non ebbero luogo acausa della guerra. Il 26 giugno1940, tuttavia, ai Mercati Traianei aRoma s’inaugurò la già bandita IIMostra Nazionale d’Arte ispirataallo Sport (non più “d’ArteSportiva”, dunque), che avrebbedovuto selezionare le opere desti-nate al concorso olimpico.Notevole fu la partecipazione edeccellenti i risultati. Tra gli esposito-

ri vanno segnalati gli “aero-pittori futuristi”, che nonpotevano mancare in unamostra «nella quale si esaltail binomio muscolo-intelli-genza per la conquista ditutti i primati sportivi delcielo, del mare, della terra»(Filippo Tommaso Marinetti).

***In vista dei Giochi del 1948,il 25 febbraio Giulio Andreottie Giulio Onesti inauguraronola III Mostra Nazionale d'Arteispirata allo Sport, organiz-zata dal CONI alla GalleriaNazionale d’Arte Moderna diRoma. Furono 185 le operepresentate alla commissioneselezionatrice, composta daGiulio Carlo Argan e LiberoDe Libero, che ne accettò99.Nel tutto tondo prevalseMarino Mazzacurati (Lot-tatori) davanti a EmilioGreco (Lottatore in riposo);nel bassorilievo si affermò

***Il 15 luglio 1936 il ministro dellapropaganda nazista Joseph Goeb-bels inaugurò al Kaiserdamm diBerlino l’esposizione artisticadell’XI Olimpiade (737 le opere inmostra, di cui 70 fuori concorso),alla quale i nostri artisti intervenne-ro finalmente numerosi cogliendouna brillante affermazione colletti-va. Il guidatore di sulky di FarpiVignoli ci regalò il primo posto nellascultura; Romano Dazzi (disegni eacquarelli) e Luciano Mercante(medaglie) ottennero il secondoposto; Costantino Costantini (archi-tettura), Mario Moschi (scultura),Omero Taddeini (medaglie) eRoberto Terracini (rilievi) ricevette-ro una menzione onorevole.Al Museo Germanico, anche perricordare il notevole contributotedesco alle scoperte archeologi-che in Grecia, si allestì l’esposizio-ne Lo sport al tempo degli Elleni,inaugurata il 29 luglio. In uno deiquattro saloni messi a disposizionedei pezzi provenienti dai musei di

Leoncello Leonardi (Lottatori); nellamedaglia furono premiati Alessan-dro Manzo per Il nuoto e Il canot-taggio, Filippo Sgarlata per La cac-cia, Omero Taddeini per La lotta. La lotta raffigurata da Taddeini nonè il classico combattimento tra dueatleti, ma l’antichissimo “strugglefor life”, che vede confrontarsi unuomo e un leone, avvinghiati in undrammatico corpo a corpo.L’Olimpiade dell’Arte londinese sitenne al Victoria and AlbertMuseum dal 15 luglio al 14 agosto1948 (poco meno di 400 le opereammesse). Nella pittura GiovanniStradone vinse il 2° premio eSgarlata ebbe ben tre menzionid’onore: per la scultura La pesca eper le medaglie Il disco e La caccia,in cui il Venator impavidus lotta,armato di coltello, con un gigante-sco cinghiale, mentre il suo cane èstato già sopraffatto. Ottima inter-pretazione di un tema antico, piùvolte affrontato dai medaglisti, apartire nientemeno che dal Venatorintrepidus del Pisanello. Altre menzioni onorevoli andaronoa Dagoberto Ortensi (architettura),Emilio Greco (scultura) e Gino DeFinetti (grafica).Il celebre giornalista Bruno Roghi,tuttavia, lamentava «il generaledisinteresse popolare per l’arteispirata allo sport», imputabile alla«debolezza della propaganda» eall’«interessamento distratto dellastampa», ma anche alla pigriziaculturale degli artisti.

Medaglia del CONI, di PublioMorbiducci, esposta all’Olimpiadedell’Arte del 1936

Il manifesto dell’Olimpiade dell’Arte del1936 (di Willy Petzold)

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***Tra i Giochi di Londra e quelli diHelsinki ebbero luogo in Italia tremanifestazioni legate all’arte e allosport. Dal 10 al 20 febbraio 1949 sitenne a Cortina d’Ampezzo la IMostra Internazionale di Cinema-tografia sportiva a passo ridotto. Dipoco successive furono la II Mostrafotografica dello Sport (la prima siera svolta nella capitale dal 13 al28 giugno 1942), organizzata dalCONI al Palazzo delle Esposizionidi Roma e inaugurata il 21 marzo1951, e la Mostra internazionaledel Francobollo sportivo, organiz-zata dal CONI al Foro Italico einaugurata il 19 marzo 1952.

LA FINE DELLE OLIMPIADIDELL’ARTELa sessione del CIO inaugurata inCampidoglio il 24 aprile 1949 (laseconda svoltasi a Roma dopoquella del 1923), decise di sospen-dere le Olimpiadi dell’Arte, ritenen-do “iniquo” che dei professionisti,sia pure nel campo artistico, pren-dessero parte ai Giochi e riceves-

sero delle medaglie. Ilrappresentante grecoAngelo Bolanaki, presi-dente del comitato di stu-dio sui concorsi artistici,nel maggio 1951 presen-tò un rapporto in cui sotto-lineava che i membri delCIO fin dal 1912 «sape-vano perfettamente chenon sono mai esistitecategorie di dilettanti oprofessionisti ai concorsid’arte, ma che ogni parte-cipante è semplicementeun artista». Le sue proposte venneroaccolte, tuttavia il comita-to organizzatore deiGiochi di Helsinki fecepresente che in così pocotempo non avrebbe potu-to allestire un concorso,ma solo un’esposizione.Così fu fatto, suscitandoperò scarso interesse.Vale la pena di riportare ilparere del CONI sull’im-portante questione.

«L’Italia propone che lecompetizioni d’arte con-tinuino a figurare nelprogramma dei GiochiOlimpici, ma che sianoridotte a cinque titoliolimpici soltanto: unoper la pittura, uno per lascultura, uno per la let-teratura, uno per lamusica e uno per l’ar-chitettura. Accanto a questi cinqueconcorsi propriamentedetti, i comitati organiz-zatori possono, se lodesiderano, prevederedelle “esposizioni” fa-coltative per le catego-rie artistiche seconda-rie».Nell’aprile 1953 il nuovopresidente AveryBrundage esternò lesue perplessità sui con-corsi d’arte, che -secondo lui - premiava-no dei “professionisti”. Imembri del CIO,

comunque, si es-pressero in favoredel loro mantenimento, eventual-mente senza assegnare medaglieai vincitori, ma solo diplomi (propo-sta di lord Burghley). Sebbene ilcomitato organizzatore dell’Olim-piade di Melbourne avesse inclusonel programma i cinque concorsiartistici fondamentali, durante la49a sessione, tenuta ad Atene nelmaggio 1954, il CIO si dichiaròd’accordo con Brundage a far orga-nizzare soltanto esposizioni allecittà prescelte quali sedi dei Giochi,cosa che Roma - per esempio -fece egregiamente nel 1960 con LoSport nella Storia e nell’Arte. Maquella decisione segnò definitiva-mente il destino delle Olimpiadidell’Arte, tanto care a de Coubertin,che nel 1912 aveva addirittura con-quistato (sotto pseudonimo) la vit-toria nella letteratura con un’Odeallo Sport. «O Sport, diletto degliDei, essenza di vita», scriveva conenfasi il barone, «tu sei la Bellezza,la Giustizia, l’Audacia, l’Onore, laGioia, la Fecondità, il Progresso, laPace!». l

Il manifesto dell’Olimpiade dell’Arte del 1948

Giovani lottatori, statuetta in bronzo dello svedeseStig Blomberg, che vinse il 3° premio all’Olimpiadedell’Arte del 1936

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Rispetto all’uomo il sesso femminile ha un rapporto più articolato e complesso conl’alimentazione che diventa un elemento che si inserisce nella dinamica dei sentimenti. Si generano comportamenti anomali legati anche allo sviluppo

del ruolo sociale. L’attività fisica può essere spesso una soluzione ai problemi

L’8 marzo di ogni anno si cele-bra la “Giornata internazionaledella donna”, comunemente edimpropriamente definita “Festadella donna”, nel ricordo di unincendio doloso, l’8 marzo 1908 aNew York, in cui persero la vita 129operaie bloccate, per ritorsione ad

uno sciopero, in un capannone del-l’industria tessile Cotton. Questagiornata vuole riproporre le conqui-ste sociali, politiche ed economichedelle donne, e denunciare le discri-minazioni e le violenze cui essesono ancora fatte oggetto in molteparti del mondo. In tutti i paesi occidentali le donnevivono di più degli uomini: è undato statistico ed incontrovertibilecosì come il dato che si ammalanodi più. Più fragili ma più resistenti altempo stesso. Una realtà chepotrebbe dipendere da un organi-smo diverso ma anche dal fatto chela donna ha maggiore attenzioneper il proprio corpo sì che coglieprima i segnali di malessere e sicuri di più. E’ stata abituata da sem-pre a capire i mutamenti chesegnano la sua storia biologica, dalciclo mestruale, alle gravidanze,alla menopausa. Fatti e passaggisociali e culturali vissuti con intensi-tà diversa a secondo di ceto, grup-po sociale, cultura e il propriocarattere neuroendocrino, inten-dendo con questo, genericamente,la tipologia di risposta a traumi edeventi stressanti psicofisici.La donna fa da sempre i conti conil proprio corpo, con le attese fami-

di Santino Morabito (Specialista in Scienza dell’Alimentazione)

Donna e cibo, piacere e

PECCATO

Il prof. Santino Morabito

La danza è un magnifico alleato percombattere problematiche alimentari

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nella famiglia, tenendo insiemetutto questo o essendo costrette adoperare delle scelte, mentre poco ècambiato nei comportamenti degliuomini e nel loro ruolo sociale.Tenere insieme le necessità fami-liari e gli impe-gni lavorativi, ipropri bisognie i desideri ditutti nelle rela-zioni significa-tive è una res-p o n s a b i l i t àfemminile percui non devestupire che ledonne di tuttele età sianooggi stanchee tese. Cosac’entra que-st’ampia pre-messa in unapagina solita-mente dedica-ta all’informa-zione nutrizio-nale? C’entraperché ladonna, pro-prio per que-sto, ha un rap-porto con ilcibo sicura-mente più arti-

colato e complesso rispetto all’uo-mo. Anche se in questa società, inun veloce divenire che supera lecapacità di adattamento dell’indivi-duo e in cui vengono meno i con-solidati punti di riferimento, anchel’uomo comincia a mostrare patolo-gie che prima gli erano sconosciu-te. Il binomio donna-cibo, intesocome nutrimento ha origini ance-strali: durante la gravidanza è fontedi nutrimento per il figlio che crescedentro di lei, e dopo sarà lei asostenerlo con il suo latte fino aquando non sarà in grado di utiliz-zare direttamente come cibo gli ali-menti così come prodotti. Fino aqualche anno fa, anche nellanostra società, la donna era l’unicadepositaria dell’alimentazione dellafamiglia, dall’approvvigionamentodelle materie prime, alla prepara-zione, spesso con miracoli di eco-nomia, fino alla somministrazionedei pasti. Oggi molte cose sono cambiate, ladonna ha lasciato il ruolo esclusiva-mente domestico ed occupa nellasocietà posti, prima riservati esclu-

liari e sociali e le contraddizioni chesuscita, per canoni di bellezzamolto più vincolanti di quellimaschili, vissuti spesso in manieradrammatica. Nell’adolescenza enella giovinezza negare il propriocorpo può sembrare, nella difficoltàevolutiva, l’unica via per affermarsicome persona e il rifiuto del cibo èlo strumento per dimostrare a sestesse e agli altri la propria forza divolontà, nel controllare i sintomi diuna fame incredibile e la capacitàdi manipolare la realtà. Nella maturità s’investe sulla fem-minilità, sulla seduzione e il control-lo del peso e della taglia diventaspesso un’ossessione. La menopausa non è solo la perdi-ta della capacità riproduttiva maanche del fulgore estetico che com-porta una ridefinizione del sé edella propria collocazione con con-seguenze sul piano della salutepsichica. Invecchiando le donne, al contrariodegli uomini, raramente accresco-no il proprio prestigio sociale,anche in una società che ha vistonegli ultimi trenta anni mutare pro-gressivamente i comportamentifemminili. Continuare a studiare, esserebrave a scuola e all’università,affermarsi nel mondo del lavoro,investire nel rapporto di coppia e

Donna e cibo un binomio con origini ancestrali

L’ortoressia, disturbo alimentare tra i più recenti: è l’osses-sione per i cibi sani

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all'estremo un'alimentazione saluti-stica, si sviluppano regole alimen-tari sempre più specifiche fino anon mangiare piatti preparati daaltri per timore dei grassi, di sostan-ze chimiche o altri elementi. 2) la fagofobia, paura persistente,anormale e ingiustificata di inghiot-tire o di mangiare per timore che ilcibo resti di traverso e provochi sof-focamento. Esistono poi una vasta gamma dicomportamenti alimentari anomali,ai limiti spesso della patologia, chesono fonte d’insoddisfazione, fru-strazione ed aggravanti di un disa-gio psichico preesistente che trovacompenso-conforto nel cibo.Così accanto agli “overeaters” che

mangiano molto ai pasti e non sivorrebbero mai alzare da tavola, gli“emotional eaters” che mangianoper sedare emozioni, gestendo glistati emotivi con l’assunzione dicibo, gli “iperfagici compulsivi” chemangiano senza riuscire a control-larsi pur non arrivando ad abbuffar-si, i “bramosi” che presentano undesiderio ardente per certe catego-rie di cibi, i “piluccatori” che passa-no buona parte del giorno consu-mando piccole quantità di cibo iper-calorico non consistente comedolci, prodotti da forno e bevandezuccherate. Nessuno può essere totalmente

sivamente agli uomini, che richie-dono impegno e difficoltà maggiori,con una progressiva equiparazio-ne. In tutto ciò non ha mai smesso,o la società non ha smesso, di con-siderarla dispensatrice di cibo evita. Il dualismo non è semplice egenera conflitti emozionali tantoche il cibo è diventato per la donnaamico-nemico, piacere e peccato,sostentamento e rifugio, fonte disalute e di malattia. La confusionedel cibo con i sentimenti continuaad essere una prerogativa preva-lente del sesso femminile interes-sando fasce sempre più ampiedella popolazione e senza più limitidi età. Così all’anoressia nervosa tipicadell’età adolescenziale, che oggispazia dal periodo infantile allaprima giovinezza, alla bulimia chedall’età giovanile arriva all’età adul-ta, ai disturbi ossessivi compulsivi,compresa la sindrome dell’alimen-tazione notturna, che si presentanoin qualunque età e di cui la meno-pausa può essere la condizionescatenante, si associano altridisturbi del comportamento alimen-tare. Di più recente individuazione sono:1) l’ortoressia, un’ossessionemaniacale per i cibi sani. Nel tenta-tivo di curare un determinato distur-bo, o semplicemente portando

La bulimia, un disturbo che oggi investe anche le donne in età adulta

distaccato o emotivamente indiffe-rente all’atto del mangiare, perchéanche questa condizione rappre-senterebbe una patologia, ma ladonna è coinvolta in questo “natu-rale” comportamento più degliuomini. Convogliare le emozioniverso il bello del cibo, la festa e laconvivialità, ritrovare a tavola i pro-pri familiari e godere nel consuma-re insieme un buon pasto non sem-pre è così facile. Cercare un’altravia per sedare le emozioni è altret-tanto difficile, soprattutto se si pro-pone di staccare la spina del pen-siero ed inserire quella dei muscoliper una passeggiata, se possibileai giardini pubblici o in un bel vialealberato senza negozi o, in alterna-tiva, salendo e scendendo le scalesenza ascensore. L’esercizio fisico riduce l'appetito, illivello di stress ed aumenta il sensodi benessere. C’è un largo consen-so per i vantaggi determinati daalmeno trenta minuti di attività fisi-ca quotidiana di tipo aerobico chepermette una migliore ossigenazio-ne dell’organismo. Camminare in maniera più o menoveloce, una corsa lenta che ci con-senta di poter parlare con la perso-na che ci sta accanto, bicicletta ocyclette, ginnastica respiratoria e acorpo libero, nuoto ed infine ballo,attività molto gradita al sesso fem-minile. Questo tipo di attività ha delle evi-denze scientifiche in uno studiod’intervento di alcuni ricercatorimessicani che hanno paragonato,su due gruppi di popolazione, glieffetti di un corso di danza coninsegnati professionali e un pro-gramma di esercizi convenzionaliin palestra di pari durata. Tuttihanno ricevuto significativi benefici,ma i risultati migliori si sono ottenu-ti nel gruppo che era andato ascuola di ballo.La riscoperta del ballo in coppia odi gruppo sembra una buona solu-zione ma, se anche questo non èpossibile, bisogna trovare un’alter-nativa, che non sia il cibo, allagestione delle proprie emozioni e,in ogni caso, riappacificarsi comun-que con esso anche a rischio diqualche chilo in più. l

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A CURA DI [email protected]

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tuire una strada. Che, di fatto, stan-no percorrendo in molti.Chi sceglie una vacanza equestre,generalmente desidera far sì che leproprie giornate vengano scanditeda quel meravi-glioso regolatoredi vita che è ilcavallo. Al mattino ci sialza, dopo cola-zione si va inscuderia, si sellae si esce in pas-seggiata. Aseconda delleabitudini, ci sitrattiene fuorifino a metàp o m e r i g g i o .Quindi si rientrain scuderia, avolte si governail cavallo e ci siprepara per unabella serata con icompagni diuscita, con iquali scambiareimpressioni esensazioni dellagiornata appenatrascorsa: chiac-chiere da gentedi cavalli… Unvivere slow, un

godersi il tempo dilatandolo senzamai pensare alla fretta. Un modoanche del tutto diverso di relazio-narsi con il territorio, raggiungendoluoghi off-limits per chi non si arren-

I rigori di un inverno da record chesta appena avvicinandosi al giro diboa sembrano, almeno in alcuneregioni d’Italia, un remoto ricordo egià s’inizia a pensare alle vacanze.L’agognato periodo in cui dedicarsiinteramente al riposo e allo svago.Portafogli permettendo natural-mente, dato che mai come in que-sti ultimi anni la crisi e complessiva-mente l’esiguità di disponibilità didenaro da parte delle famiglie stamodificando radicalmente le abitu-dini vacanziere nostrane. Secondostudi presentati alla recente edizio-ne della Borsa Internazionale delTurismo di Milano, le vacanze degliitaliani si sono accorciate, spezzet-tate e hanno anche modificato ledestinazioni più gettonate, facendoemergere prepotentemente l’uni-verso del turismo rurale. E quandosi pensa ad agriturismi e vacanzeeco-sostenibili, una delle prime car-toline che balza alla mente com-prende sicuramente il cavallo.Qualche anno fa, ci fu un film chesbancò al botteghino. L’evocativotitolo era Scappo dalla città - Lavita, l'amore e le vacche. Nella pel-licola diretta da Ron Underwood, itre protagonisti, affermati professio-nisti, per sfuggire alle tensioni diuna vita troppo stressante, decido-no di optare per una vacanza estre-ma, lontana dalla routine, in unranch a condurre bestiame. Travacche e cavalli, i tre ritroveranno ilcontatto con i valori semplici cosìcome le giuste energie per rimette-re i ‘giganti’ delle loro vite quotidia-ne in una dimensione più gestibile.Se nel complesso il film non fu unodi quelli destinati a entrare nellastoria del cinema colto, di fatto evi-denziò come un ritorno a parametripiù vicini alla natura potesse costi-

La vacanza va a

CAVALLO

Il freddo inverno sta per abbandonarci e si può cominciare anche a pensarealle ferie. Cresce sempre di più in tutta Italia e all’estero l’offerta per godere digiorni di autentico relax con l’amato quadrupede e in mezzo alla natura

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de all’evidenza che l’uomo è natosenza le ruote e che, prima dellemacchine, ci si spostava prevalen-temente a cavallo. Questo generedi vacanza dedicata al vivere lento,tra gusti e natura, nel nostro paesegode di un’offerta molto estesa,dalle Alpi fino alle Isole con soluzio-ni adatte a tutte le tasche, a tutti ilivelli di preparazione equestre e atutte le esigenze. In agriturismo onei centri specializzati in vacanzeequestri l’offerta viene personaliz-zata e tagliata intorno al clientecome un capo di sartoria. E se poi la vacanza da organizzareè per un under 18 che viaggia dasolo, non rimane che l’imbarazzodella scelta. Ci sono campus setti-manali fin dalla fine di giugno, orga-nizzati per età (da 6 anni in su) eper interessi specifici. Si può orga-nizzare la settimana tennis e caval-lo, inglese ed equitazione, e perfino

Spagna, Marocco, Stati Uniti.Certo, in questi casi si deve rinun-ciare alla possibilità di farci unascappata, magari come tradizionevuole durante le vacanze diPasqua, per verificare con mano…Tuttavia esistono fior fiore di agen-zie specializzate alle quali rivolger-si che sapranno sicuramente fornir-ci la soluzione più rispondente.Che dire. Le vacanze, e quelle equestri inparticolare, sono la nostra occasio-ne: cogliamo l’attimo! l

animazione di strada o agricolturae lezioni in maneggio. In pratica, cen’è davvero per tutti i gusti e, cosaaltrettanto importante, per tutte letasche.Se si vuole abbinare poi il criteriodella vacanza eco-compatibile conquella di una permanenza all’este-ro, via libera alle proposte che arri-vano veramente da ogni angolo delmondo e che anche solo rimanen-do in Europa sono estremamentevarie. Si va dai college inglesi edirlandesi alle vacanze equestri in

Si è aperta con una bellissima giornata la stagione del-l’equitazione CSAIn in Sardegna. Al Circolo ippicoScuderie de Bois di Capoterra si è svolto il secondoconcorso promozionale di salto ostacoli. La giornata havisto la partecipazione di numerosi circoli con un foltonumero di partecipanti e di pubblico. Settantasei ibinomi presentatisi alla manifestazione che, oltre aessere stata un momento di aggregazione e di unionetra circoli ippici, ha svolto anche una funzione di cre-scita organizzativa e sportiva. Grazie alla partecipazio-ne di molte figure di estrazione federale, quali giudicie direttori di campo, affiancati dagli aspiranti giudici edirettori di campo CSAIn, l’evento ha prodotto neglioperatori del settore un esaltante spirito di collabora-zione e soprattutto di continuità. Ecco i risultati.Cat. Primi Passi, Classifica ex-aequo - CelesteCocco, Elena Rais, Aurora Deriu, Enrico Meloni,Alessandro Porcu, Camilla Vergallo, Federica Niudi,Federica Pica, Carlotta Uglietti.Cat. 40, Classifica ex-aequo - Enrico Meloni,Alessandro Porcu, Aurora De Riu, Michela Cabras,Marzia Zito, Emily Landi, Sofia Desogus, CarlottaUglietti, Camilla Vergallo, Federica Pica.Cat. 60 di Equitazione - 1) ex-aequo Carlotta suHelga e Emily Lando su Filippo; 3) Giorgia ImparatoSu Milky.Cat. 80 di Equitazione - 1) Enrica Buccarelli su Onda(91.5); 2) Giulio Putzu su Crabola Bella (79.5), 3) ex-

aequo Alessandro Piscedda su Benedeide e GiaimeAmodeo su Tabata (77).Cat. 90 di Equitazione - 1) Veronica Palio su Henri(97); 2) Alessandro Piscedda su Benedeide (93); 3) ex-aequo Alice Giugnini su Ariannabel e Luana Metta suSan Conery.Cat. 100 di Equitazione – 1) Valerio Rosi su Nevelin(91.5); 2) Alice Giugnini su Ariannabel (89.5); 3) ex-aequo Angelica De Luca su Insuff e Andrea Cocco suRomagnolo (80).Cat. 110 a libera scelta - 1) Angelica De Luca suInsuff; 2) Francesca Maxia su Danube; 3) AndreaPusceddu su Isedea.Cat. 115 a libera scelta - 1) Sara Montali su Ghoccu;2) Federico Murgia su Furiosino; 3) Sonia Matta suEquis.Al termine di queste categorie si è svolta un’entusia-smante staffetta a squadre in maschera vinta dallasquadra Lupus in Fabula, composta da Sofia Lai eFrancesca Maxia delle Scuderie de Bois; secondoposto per la squadra Las Gaggias con Luana Metta eMarianna Cocco. Terzo posto per Le Diavolette, ovve-ro Valentina Papisca e Veronica Pala del Circolo ippi-co La Fenice. Un applauso è andato anche alla squadraPrimavera composta da Sabrina Perra del Circolo ippi-co Pegaso. Si ringraziano i centri ippici che hanno par-tecipato alla manifestazione: La Fenice, ScuderiePegaso, De Su Tintioni, Boscovivo, Selargino, Asterix.

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quella stessa famiglia di linguaggiriconducibili all’influenza della lin-gua di Venezia, che costituiscono ilgruppo linguistico numericamentepiù consistente di tutta l’Italia. E’ dal1997 che il Festival è dedicato allamemoria dell’attrice di teatro ecinema italiano, Ave Ninchi, cheaveva scelto proprio Trieste comedimora dopo il ritiro dalle scene. Unappuntamento consolidato che sisvolge a dicembre e che raccoglieun folto pubblico. L’ingresso è gra-tuito anche grazie al costanteappoggio della Regione Autonomadel Friuli Venezia Giulia. Armonia

di Maria Grazia D’Agostino per la Fita

In Friuli si recita in...

ARMONIA

In tutta la Regione è forte lo spirito di collaborazione fra le associazioni. La Fitaha unito le proprie forze con l’Uilt, mentre da anni molte compagnie triestine

sono aggregate in un’unica denominazione che dà vita al Festival internazionale“Ave Ninchi”. Sul palco domina il dialetto ma c’è spazio anche per l’italiano

Quel che caratterizza da sem-pre il teatro amatoriale del FriuliVenezia Giulia è la proficua colla-borazione con le istituzioni, sialocali sia provinciali e regionali, efra le associazioni di categoria pre-senti sul territorio regionale. Siparla, nello specifico, della Fita edell’Uilt (Unione Italiana LiberoTeatro) che insieme hanno costitui-to l’Associazione Regionale Fita-Uilt, una grande forza che riesce adottenere dalle Istituzioni co-finan-ziamenti per rassegne e manifesta-zioni. I comuni, in particolare, siappoggiano molto alle compagniedel territorio per realizzare dellerassegne.Ma in Friuli Venezia Giulia esistonoanche delle difficoltà legate soprat-tutto alla mancanza di spazi teatra-li gestiti dalle compagnie amatoria-li, il che significa che non è sempreagevole mettere in scena delle rap-presentazioni. Ciononostante glispettacoli teatrali vengono rappre-sentati all’interno di spazi comunalio parrocchiali. Un esempio è il tea-tro parrocchiale Silvio Pellico diTrieste che spesso offre spettacoliinteressanti.Il grande spirito di collaborazione edi associazionismo ha permesso la

costituzione di Armonia, un’asso-ciazione triestina di compagnie dia-lettali che da oltre trenta anni orga-nizza e promuove manifestazionisul territorio ma rigorosamente indialetto triestino. Armonia organiz-za, da quasi un ventennio, ilFestival Internazionale “Ave Ninchi”Teatro nei Dialetti del Triveneto edell'Istria. Vi partecipano associa-zioni italiane ma anche dellaSlovenia e della Croazia. Nasce nel1993 per il desiderio di incontrare ilTeatro amatoriale del Triveneto edell'Istria, di quei territori cioè piùvicini a Trieste e accomunati da

Corso di trucco tenuto da Fulvio Timarosti

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Pordenone. Si tiene da novembre amarzo e propone spettacoli in dia-letto, italiano e dialetti minori. Sulpalco dell’Auditorium Concordia diPordenone le compagnie di tutta laregione si alternano in spettacoliche proclamano il genuino edautentico amore per il teatro attra-verso la rappresentazione di tradi-zioni, lingue e dialetti del territorio.Altre rassegne si svolgono a livellocomunale anche in varie città.Per quanto concerne iniziative arespiro nazionale, la prima espe-rienza è stata quella del 2010 con ilprimo Festival Nazionale Itinerantedel Teatro Amatoriale, Trofeo“Marcello Mascherini” (ottobre-novembre), ripetuto poi nel 2011 edin previsione per il 2012. Itineranteproprio perché si svolge nei tre tea-tri di Azzano Decimo, Prata diPordenone e Pasiano diPordenone. Le compagnie italianepresentano i propri lavori sia in lin-gua italiana sia in vernacolo. Fra igruppi concorrenti ne vengonoselezionati sei per esibirsi nei treteatri scelti ed ottenere l’assegna-zione di vari premi. Al vincitore vauna statua in bronzo, opera diDante Turchetto ispirata ad un boz-zetto di Marcello Mascherini, scul-tore, regista e scenografo per il tea-tro. Il Festival Itinerante è stato unimportante obiettivo raggiunto gra-

organizza e promuove pure laRassegna Stagione del Teatro inDialetto Triestino, che gode deicontributi del Comune e dellaProvincia di Trieste, della RegioneAutonoma Friuli Venezia Giulia edella Fondazione CRTrieste.Oltre alle rassegne dialettali, lecompagnie Fita friulane organizza-no manifestazioni in lingua esclusi-vamente italiana ed altre in cui simescolano il dialetto, l’italiano ealtri linguaggi tipici di una regionedi confine. Una manifestazione inlingua esclusivamente italiana èquella regionale Teatro a Tema,promossa dall’associazione cultu-rale Teatro Incontro ed economica-mente sostenuta dal Comitato Fitaregionale, presieduto da AldoPresot, dalla Regione FriuliVenezia Giulia e dalla Provincia eComune di Trieste. La manifesta-zione è riservata alle compagnieamatoriali della Regione e allecomunità italiane dell’Istria, chedevono mettere in scena spettacolirecitati rigorosamente in lingua ita-liana.Un esempio di manifestazionedove si mescolano dialetto, italianoe altri linguaggi è, invece, laRassegna regionale di TeatroAmatoriale, organizzata dal comita-to provinciale Fita di Pordenonecon il patrocinio del comune di

Prima pagina libretto del 2° FestivalNazionale Itinerante Trofeo MarcelloMascherini

Il Presidente Regionale Fita Aldo Presot premia Daniele Baron Toaldo di “Teatroimmagine” che ha vinto il Festival Itinerante Trofeo “Marcello Mascherini” 2010

zie alla collaborazione tra la Fita,gli enti locali ed altre associazionidel territorio. Quasi tutte le compagnie friulaneassociate alla Federazione si occu-pano di iniziative a carattere socia-le ma di respiro locale. È il caso, adesempio, della compagnia TeatroIncontro che ha devoluto in benefi-cenza all’associazione “I Girasoli”Onlus di Trieste il ricavato di alcunispettacoli. La stessa compagnia,inoltre, ha promosso un corso e unlaboratorio sulla comunicazioneteatrale con Maurizio Soldà. I corsidi teatro sono per lo più organizza-ti dai comitati provinciali o dalle sin-gole compagnie. Il comitato provin-ciale di Pordenone, ad esempio,cura corsi di teatro comico, di truc-co, di scrittura creativa, di vocalitàteatrale. Realizza, inoltre, le rivistequadrimestrali ed un repertoriodelle compagnie regionali con lasinossi di tutti gli spettacoli messi inscena dalle compagnie. Riviste erepertorio vengono consegnati allePro Loco friulane ma anche acomuni, enti ed altri come presen-tazione della Fita Friuli VeneziaGiulia. Tutte iniziative che vengonoregolarmente portate avanti neglianni con lo scopo principale farconoscere la realtà dellaFederazione raggiungendo quantipiù utenti possibili. l

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CSAIN

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IL MONDOA Gaeta pieno successo della quinta edizione della rassegna dedicataal ballo e alla coreografia, e organizzata dallo CSAIn Latina. In garatanti gruppi e scuole. Per la giuria compito arduo scegliere i vincitori

Anche quest’anno Gaeta ha ospitato, domenica 22gennaio, presso il Teatro Ariston, la quinta edizionedella Rassegna della Danza e della Coreografia“Danza d’inverno 2012”. La manifestazione rappresenta un appuntamentoimportante per gli appassionati della danza e soprattut-to si pone come una grande vetrina per i giovani balle-rini provenienti dalle diverse scuole. I partecipanti sisono esibiti in corografie dei diversi stili della danza,dalla classica alla contemporanea, dal modern-jazz alfunky hip-hop, tutto sotto l’occhio attento dei maestriche hanno visto il loro impegno finalizzato a un con-fronto tra scuole.Vi è stata una grande presenza di genitori e di pubbli-co che hanno sostenuto in maniera composta maappassionata l’esibizione dei giovani ballerini.L’evento è stato organizzato dal Comitato provinciale

di Latina dello CSAIn, presieduto dal prof. RomeoMignacca con il patrocinato e la collaborazione delComune di Gaeta, tramite l’assessore allo sport dott.Antonio Salone e dal Parco Regionale Riviera di Ulissetramite il Commissario dott. Cosimo Mitrano. Hannopartecipato: Danzartè di Aprilia, coreografa MirellaMaggi; Asd Centro Danza Angel’s Formia, coreografaFrancesca Forte; Asd Gym Center Itri, coreografiDanila Cardillo Ciccione e Cosimo Mitrano; PalestraAthena Club Formia, coreografa Monica Parisi; Centrodel Movimento Gaeta, coreografi Rita Spinosa, CleliaSantulli e Francesco Azzari; Asd IDOS di SessaAurunca (CE), coreografa Claudia Di Russo;Menchella Club Castelforte e Eskhara Ballet di Scauri,coreografa Fabiana Monaci; Asd Athena Club diTerracina, coreografe Katia Melillo e AnnamariaSanguigni; Minnie Gym Roma, coreografe AnnabellaCinti e Gloria Lutri; Professione Danza e Spettacolo diCastelvolturno (CE), coreografa Gloria Palazzo; AsdCentro del Movimento Cassino (FR), coreografe Sarae Serena Soave; Centro Kledi Dance, coreografe RosaD’Auria, Caterina Petronelli e Franceschina Pasqua-

Danzando l’inverno si

SCALDA PER LO CSAIN UN LABORATORIO “FUNZIONALE”

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lini. La giuria era composta dalla coreografa ClaudiaRossi, dalla docente dell’Accademia di danza di RomaSimonetta Secci e da Simone Gianneschi, docente dihip hop, ha nominato i vincitori per specialità e catego-ria d’età. Ecco i premiati.Professione Danza e spettacolo nella categoria clas-sica baby e contemporanea junior; IDOS nella classicajunior; Kledi Dance nella classica senior e hip-hopjunior; Athena Terracina nel modern jazz baby;Centro del Movimento Cassino nella modern jazz

junior e contemporanea senior solista; DanzartèAprilia nella modern jazz senior e contemporaneasenior; il Centro del Movimento Gaeta nell’hip-hopbaby e senior.Infine il trofeo messo in palio dal Parco RegionaleRiviera di Ulisse con cui il Commissario CosimoMitrano ha inteso mandare un messaggio per sensibi-lizzare i giovani all’uso di fonti energetiche alternative,è stato vinto dalla Minnie Gym di Roma (originalitànella coreografia e miglior lavoro d’assieme). l

mo voluto ritagliarci unospazio dove poter studia-re, sperimentare, pratica-re ma soprattutto condivi-dere e non da ultimo tra-sferire i benefici fisici epsicologici che l’attivitàfisica può dare a chi lapratica».HUMAN TRAININGLAB® è corsi di formazio-ne e consulenza tecnicaper centri fitness. Tra iprimi corsi di formazioneche sono stati attivati c’e il“Functional Lab”, che si occupa diallenamento funzionale, un metododi allenamento molto in voga inquesto periodo. L’allenamento fun-zionale, come già è stato spiegatosu TempoSport, è un allenamentoin grado di rendere la personacapace di effettuare e affrontarequalsiasi movimento nella vita ditutti i giorni. «Essere funzionali –precisano le due colleghe - vuoldire essere coordinati, forti, flessibi-li, agili. L’allenamento funzionalepuò essere praticato a casa, alparco e in qualunque luogo sivoglia. Durante la seduta di allena-mento si può sfruttare il solo pesocorporeo, oppure avvalersi di unaserie di strumenti».Durante i corsi di formazione loscopo è di fornire delle conoscenzee delle abilità che potranno essereefficacemente utilizzate in allena-

Dalla collaborazione e condivi-sione d’intenti di Vanessa Ferrari ePaola Lisciandrelli, laureate inScienze Motorie presso l’Universitàdi Tor Vergata di Roma e note nelpanorama romano e italiano comeinsegnanti e formatrici di corsi fit-ness, è nata nel 2011 HUMANTRAINING LAB®. L’esperienzaventennale maturata nel mondo delfitness e le competenze acquisitenell’ambiente universitario di TorVergata, dove svolgono lezioni ecorsi di formazione agli studentidella facoltà di Scienze Motorie,hanno spinto le due insegnanti arealizzare un importante progetto:creare un gruppo di lavoro compe-tente e professionale con la colla-borazione di CSAIn.«Vogliamo essere un gruppo dipersone appassionate, impegnatea voler trasformare l’ordinario instraordinario e rendere l’allena-mento un mezzo per trasformare leproprie potenzialità in opportunità».Così riassumono la loro mission.«Il settore del fitness è in continuaevoluzione, spesso influenzatodalle nuove tendenze che investo-no la nostra società; - spiegano -assistiamo alla comparsa all’inter-no dei fitness club di attrezzaturesempre più tecnologiche, di corsi digruppo dai nomi più fantasiosi e dametodi di allenamento super inno-vativi. In un tale contesto, che è poil’ambiente in cui lavoriamo, abbia-

menti di gruppo o di personal trai-ner.«L'allenamento funzionale non èuna novità per tantissimi atleti, -concludono Vanessa Ferrari ePaola Lisciandrelli - ma la differen-za è che nel nostro corso gli eserci-zi sono studiati, analizzati e scelti inbase alle leggi della fisiologia, ana-tomia e biomeccanica umana.Tutto questo nasce dall’esigenza dipoter migliorare e ottimizzare lesessioni di allenamento, sia in pale-stra sia nello sport di vertice per ilraggiungimento del massimo risul-tato della performance».Gran parte degli strumenti utilizza-ti nel corso sono importati diretta-mente dagli Stati Uniti da FITNESSEUROPE e sono riconosciuti tra ipiù efficaci nell’ambito dell’allena-mento funzionale in Italia e all’este-ro, e permetteranno un approccioglobale all’esercizio fisico. l

PER LO CSAIN UN LABORATORIO “FUNZIONALE”Vanessa Ferrari e Paola Lisciandrelli, due esperte docenti di fitness, hanno creato

a Roma un innovativo gruppo di lavoro in collaborazione con il nostro Ente

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QUI LOMBARDIA

CICLISMO, TAPPA “SPEEDY”PER IL PROGETTO LOMBARDIA

Ancora una volta il bel tempo ha sorriso ad una garadel Progetto Lombardia di Valter Mariotti. Stavolta, aRoncello, il 18 febbraio, la giornata era meno soleggia-ta di quanto ci si aspettasse ma nulla a che vedere conneve o pioggia. Al via 230 atleti con due partenze. Da segnalare, inol-tre, la notevole media sui 96 km del percorso: alla finei più giovani hanno corso ad oltre 43 km/h. Nonostanteil percorso classicamente pianeggiante, per l'ennesimavolta non si è assistito ad una volata di gruppo, frazio-nati entrambi gli arrivi. l

È GIÀ “PRIMAVERA” PER I BRAVIALLIEVI DEL KARATE-DO

Splendida prova dei giovani Allievi del Karate-Do diCesano Maderno, nella gara di Karate denominata “1°Campionato Regionale Primavera” e svoltasi, il 26 feb-braio, presso il Centro Sportivo Comunale di Ossona,riservata agli allievi dai 6 ai 14 anni, presenti in 160 inrappresentanza di tredici società delle province lom-barde. I giovani allievi del Karate-Do di CesanoMaderno hanno conquistato nel Kata ben cinque primiposti, un secondo, tre terzi e due quarti. I primi postisono andati a Gabriele Dalla Longa (otto anni, cinturabianca); Diego Guerini (otto anni, cintura arancio);Chiara Vaghi (undici anni, cintura bianca); MatteoSanità (undici anni, cintura blu); Loukmane

Diarrassouba (dodici anni, cintura gialla). Un secondoposto è stato conquistato da Gaia Sanità (undici anni,cintura blu). I tre terzi posti hanno premiato GiuliaMafrici (otto anni, cintura arancio), Rafaela Estrada(cintura blu), Gabriele Mafrici (cintura verde). Infinebravi anche Aneka Kunaran (nove anni, cintura bianca)e Arianna Pogliani (cintura verde) finiti quarti. Bene sisono comportati anche tutti gli altri allievi per la soddi-sfazione di genitori, istruttori e del presidente VittorioRaso. l

QUI TRENTINO

BOLZANO, AI “MINI” DEL NEUGRIESIL TROFEO CDR DI CALCIO A 7

Organizzato dallo CSAIn al Palasport di Bolzano, si ègiocato il 20° Trofeo Cassa di Risparmio di calcio a 7con giocatori tutti della categoria “minicalci”. Alla mani-festazione hanno partecipato otto squadre. La finale,dopo i gironi eliminatori, è stata disputata dal Neugriese dall’Ac. Bolzano ed è stata vinta con un secco 3- 0dal Neugries. Per gli sconfitti a nulla è valso il sostegnodi Gianni Ventura, famoso ex giocatore del Bolzano.Bella anche la premiazione dove gli organizzatorihanno nominato il “top 7”, ovvero i migliori sette gioca-tori della manifestazione che sono risultati: DavidePilia del Real Bolzano, Alessio Marinaro e LorenzoSbop del Neugries A, Andrea Bussi dello JuventusClub, Alessio Bonavia e Jacopo Pecoraro del NeugriesB ed infine Luis Bussi del Bolzano. Premiato anche ilcapocannoniere della manifestazione, AlessioMarinaro. Alla consegna di coppe e premi, oltre al vice-presidente CSAIn del Comitato Alto Adige dott. HubertSorbello, è intervenuto il dott. Luigi Dezulian dellaCassa di Risparmio. l

Foto di gruppo per le squadre finaliste: il Neugries e l’Ac Bolzano

L’arrivo della gara di fascia A

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IN UN CLIMA DI FESTA CONCLUSIA OBEREGGEN I CORSI SCI CSAIN

Si sono conclusi dopo sei intense settimane i corsi disci organizzati dallo CSAIn. I corsi si sono svolti aObereggen, organizzati in collaborazione con la localescuola di sci Obereggen diretta dal maestro KarlPichler. Finite le lezioni, i partecipanti hanno dato ilsaggio finale esibendosi tra i paletti per la gara conclu-siva. Per l’occasione, anche i familiari si sono esibiti ela cosa è risultata molto gradita a grandi e piccoli. Afine gara, non ci sono state classifiche ma il trasferi-mento al Ristorante “Plaza” dove sono state offertedagli organizzatori pizze e bibite.Il direttore della scuola di sci “Obereggen” ha volutoconsegnare a tutti la medaglia di partecipazione. Per lacronaca i migliori tempi sono stati, per la categoriaragazze, di Camilla Lazzeri e di Alessandro Rutolo perquella ragazzi. Presente alla premiazione la vicepresi-dente CSAIn Comitato Alto Adige Carla Ghirardini cheha consegnato i premi a tutti i partecipanti congratulan-dosi con loro. l

AL CRAL DE PRETTO IL 1° TROFEOSEL DI SCI DISPUTATO IN NOTTURNA

Successo del Comitato Alto Adige dello CSAIn per l’im-pegno organizzativo del 1° Trofeo SEL, gara di slalomgigante in notturna svoltasi sulla pista Oberholz, aObereggen. Il freddo e il vento non hanno scoraggiatosettanta sciatori provenienti anche da Schio. Proprio iveneti del Cral De Pretto hanno vinto questa edizionenazionale portandosi a casa il bel trofeo. Al secondoposto il Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco e sul podioanche il Circolo della Cassa di Risparmio pur privo diqualche elemento di spicco. Nella classifica di catego-ria tre primi posti assoluti per i Vigili del Fuoco con

In attesa del via per la gara conclusiva del corso di sci

I partecipanti allo slalom notturno di Obereggen

Moesslerl Karlheinz, Schroffenegger Nikolas ePerkmann Paul. Tre primi posti anche per il Cral DePretto con Chiara Fabbris, Paolo Lora e Ioan Matteo.Le altre categorie sono state vinte da WalterBortondello dell’Azienda Energetica e Robert Rungerdel Circolo Cassa di Risparmio. La premiazione haavuto luogo nel ristorante Platza dove c’è stata anchel’occasione per un brindisi generale. Il vicepresidenteSorbello e De Nicolò hanno consegnato le coppe ed ipremi. Presente anche il dottor Luigi Dezulian dellacassa di Risparmio che nel suo intervento ha avutoparole di apprezzamento per gli organizzatori che conla collaborazione della SEL hanno portato alla ribaltauna bella manifestazione. l

QUI VENETO

LA WUSHU SCHOOL DI BARBISANOSI AGGIORNA CON IL M° SCALETTA

Dal 10 al 12 febbraio, presso la Wushu School diBarbisano (TV) dei Maestri Enrico Pase, DomenicoGosetto e Roberto Fontana, il M° Carmelo Scaletta,del Wushu CSAIn Sicilia, ha diretto uno stage diWushu Moderno per gli allievi della scuola e per l'ag-giornamento tecnico degli istruttori.Coadiuvato dall'allenatore Orazio Laudani, il M°Scaletta nei pomeriggi del 10 e 11 si è dedicato allostudio della forma base 2 linee della Nandao (Sciaboladel Sud), mentre la mattina dell’11 e tutta la giornatadel 12, sono state dedicate allo studio della forma 4linee di base di Jianshu (Spada del Nord) e della forma4 linee intermedia di Daoshu (Sciabola del Nord).Apprezzata e seguita anche la lezione di Taiji Quan, di

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cui il M° Scaletta è un esperto, disciplina che gli allievidella Wushu School seguono da anni con molto inte-resse sotto la guida del M° Roberto Fontana e i conti-nui aggiornamenti del M° Nello Mauro. Consolidata da anni d’impegno tecnico e agonistico laScuola di Pieve di Soligo (Wushu-School) dello CSAInTreviso si è dimostrata una delle associazioni più seriee attive nel panorama non solo regionale ma anchenazionale. Negli ultimi tempi, grazie all'amicizia con ilM° belga José Magnée, si sono avvicinati anche allostudio di una particolare arte marziale malese-indone-siana, il Pencak Silat, molta conosciuta nel mondodella difesa personale. I maestri Gosetto e Fontana nel primo weekend dimarzo, insieme al M° Mauro, sono stati invitati comeospiti d'onore a rappresentare il Wushu CSAIn Italiaalla cerimonia di apertura di una scuola di Arti Marzialia Sofia, in Bulgaria. l

ORA I GIOVANI TREVIGIANIHANNO SCOPERTO IL BADMINTON

Il Badminton, non molto conosciuto ma pur sempresport olimpico assai praticato in molte aree del mondo,è di casa anche allo CSAIn di Treviso. Nel 2010 è nata,grazie all’idea di un gruppo di amici, la Asd SportingIstrana, una società animata da una passione vera perlo sport. La Asd Sport Istrana non è solo Badminton: si gioca,per la felicità di farlo, anche a pallavolo (al momentosolo femminile) e si pratica pilates. Ma il Badmintonintanto ha già stregato una quindicina di ragazzi adole-scenti. Guglielmo, Nicola, Virginia e Cristina, che sonoi soci fondatori della Asd Sporting Istrana, intendonoperseverare nel loro intento di far crescere la società equindi non vogliono trascurare l’inserimento di nuovediscipline. Intanto c’è l‘invito a tutti di andare a provaredi persona le attività già consolidate. l

Lo stage di wushu è finito: in posa per la foto ricordo

PER LO CSAIN LO S.C. PARABEA E’ UN’OASI DI NATURAE SPORT

E’ un posto unico, diverso, acco-gliente. Si chiama Sporting ClubParabae ed è immerso in un’at-traente e selvaggia natura. Quiquotidianamente si lavora per laripopolazione di varie specie sel-vatiche. (non mancano lepri,volpi, tassi, fagiani e uccelli dispecie protette che saltano evolano indisturbate). Sembraesser fuori dal mondo e invecesiamo a dieci chilometri da

Treviso sul greto del fiume Piave a Maserada e quelche è più importante in un circolo squisitamenteCSAIn. Lo gestiscono Claudio ed Erica che vivendo insimbiosi si sono garantiti la fiducia di tutti per la loroschiettezza e simpatia. Parlando delle attività organizzate, cominciamo con lacinofilia che per tre giorni la settimana (e anche inperiodo serale grazie ad un ottimo impianto d’illumina-zione), grazie ad esperti del settore consente l’adde-stramento di ogni tipo di cane dalla mansueta edimpacciata Bulldog di nome Cleo all’aggressivoDoberman. Il posto è molto frequentato anche dagliappassionati del tennis che hanno a loro disposizionedue campi con superficie sintetica nonché dai calciato-ri che possono cimentarsi nel calcetto e nell’ottimoimpianto a 11 ove giornalmente si vedono ragazzini ditutte le età correre e muoversi felici con le loro magliet-te colorate. L’area è attrezzata non solo per il picnicdomenicale ma anche per il beach soccer e volley, gra-zie ad un campo allestito proprio per le finali ProvincialiCSAIn. Il tutto inoltre è diventato nel tempo un appun-tamento fisso anche per gli appassionati di tennis tavo-lo che coinvolge tanti giovani. E che dire delle freccet-te (la Federazione Nazionale CSAIn ha sede proprio aTreviso) il cui bersaglio viene centrato in continuazionedai frequentatori del locale? C’è spazio inoltre per gliemulatori di Guglielmo Tell che hanno la possibilità disbizzarrirsi con frecce e arco, ma non è finita dalmomento che il continuo tintinnio delle palline dice chesi gioca anche a calcio balilla. Parliamo anche di musi-ca, perché in questo club nell’estate 2011 sono statipromossi degli eventi che hanno visto in pedana gliintramontabili Nomadi, gruppi di rock e soprattutto arti-sti della musica celtica. Chissà se il 2012 sarà l’annobuono per la costruzione della piscina, per ora, (l’inver-no e le abbondanti nevicate hanno favorito l’allesti-mento di un’occasionale pista da sci di fondo), si pre-annuncia una primavera quanto mai frizzante dalmomento che saranno gli acrobati della moto “freesty-

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A ritmo di Zumba con la scatenata Jana

le” i protagonisti nei mesi di marzo e aprile.Claudio e la gentile Erica gestiscono con cura e pas-sione (di questo lo CSAIn trevigiano è davvero grato),gli oltre 100.000 metri quadri di terreno utilizzati ancheda innumerevoli gruppi di scout. Da Treviso un salutoa tutti ricordando che per Pasquetta verrà organizzatala grande festa del nostro Ente con il coinvolgimentodel Gruppo focloristico trevigiano e della Federazionenazionale CSAIn di birilli. (Pierluigi D’Incà) l

LO CSAIN TREVISO DANZA CARAIBICOGRAZIE ALLA ASD ELITE LATINA

Il Comitato di Treviso ha aggiunto alla sua già ricca col-lana un’altra perla che risponde al nome della Asd EliteLatina. Il nuovo circolo, che si occupa di danze carai-biche (salsa, merengue, bachata e bachatango) e diballi di gruppo in genere, è coordinato dal trainerGiordano Marinelli che oltre ad essere diplomato pres-so l’Associazione nazionale maestri di ballo, vanta uncurriculum di tutto rispetto che l’ha portato a partecipa-re a vari stage e a trasmissioni televisive. Questedanze, ormai diffuse in tutto il mondo, “riescono aconiugare – afferma il Maestro - l’esercizio fisico, privodi particolari tensioni con la sensualità della “caliente”musica caraibica”. L’Asd programma corsi di approccioa queste splendide danze, che sono particolarmenteindicati per chi intende avvicinarsi al ballo inteso comeallegria, divertimento e il piacere di stare insieme. Lelezioni di gruppo o private si svolgono a vari livelli esono scrupolosamente seguite dall’insegnante. Per il2012, oltre ai citati balli, è stato programmato il primocorso di Barlesque la cui insegnante brasiliana si pre-annuncia in gran forma… Per ora i soci sono un centi-naio ma lo CSAIn trevigiano conta presto di raddop-piarli. (Pierluigi D’Incà) l

QUI UMBRIA

A PERUGIA CON TESEIDE ANCORATEATRO E SPORT SULLA SCENA

Sabato 18 febbraio è stato messo in scena, al MuseoArcheologico Nazionale dell’Umbria, Teseide, attounico di Alessandro Lupi. Il saggio di teatro-sport èstato presentato dall’Asd Porta Sole in collaborazionecon la Soprintendenza ai Beni Culturali dell’Umbria e ilComune di Perugia. Il nome di Teseo evoca il temamitologico del labirinto e la leggenda del Minotauro, ilracconto più popolare dell’antichità, che ha attraversa-to indenne più di tremila anni di storia. Teseide raccon-ta uno spaccato della vita di Teseo, giovane lottatore

dei nostri giorni, che cade in un sonno profondo dopoaver aspirato le essenze contenuto in un vasetto anti-co, regalatogli dall’amica Arianna, appena tornata daun viaggio in Grecia. Nella visione onirica Teseo viveun’esperienza dove spicca la lotta tra il bene e il male,fra il coraggio e la viltà. L’accostamento tra lotta e tea-tro non è arbitrario: entrambi perseguono lo stessofine, la conoscenza profonda dell’uomo. Teseide è stato interpretato dagli attori Walter Corelli,Michele Rosati, Maya Lauric, Chiara Meloni; dai lotta-tori Michele Rosati, Naser Sarijlou, Andrea Alunni,Matteo Alunni, Angel Dutan, Elisa Mazzetti, FrancescoMazzetti, Domenico Miscioscia, Adrian Petrea, DanSpinu; dalle danzatrici Maya Lauric, MargheritaFiorucci. Hanno curato la colonna sonora della rappre-sentazione Giorgio Bertinelli alle percussioni e LucaParisi al clarinetto.Hanno presenziato alla manifestazione i consiglieridell’Asd Porta Sole Bruno Arcelli e Fulvio Forcignanò,la dott.ssa Marisa Scarfignato, direttrice del MuseoArcheologico, Sonia Fulvi in rappresentanzadell’Assessorato ai Rapporti Internazionali della regio-ne Umbria, il presidente onorario del Coni-FijlkamErnesto Giaverina, il M° Romeo Cappella, dirigente delJudolimpic di Perugia. l

QUI LAZIO

FORMIA, ARRIVANO IN DUECENTOPER LA MASTERCLASS DI ZUMBA

Si è svolta, il 29 gennaio, organizzata dal ComitatoProvinciale di Latina dello CSAIn, presso la sala Ulissedel Centro Commerciale Itaca di Formia, una master-

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class di Zumba, l’ormai diffusa “lezione” di fitness digruppo che utilizza i ritmi e i movimenti della musicaafro-caraibica, mixati con i movimenti tradizionali del-l'aerobica. E’ intervenuta Jana e molti istruttori Zumbadel comprensorio tra cui Sabrina Di Russo, Simona DiRusso, Lucia Dolce. Per la buona riuscita dell’evento,a cui hanno partecipato circa duecento atleti, hannocollaborato il Centro Itaca e le palestre Fisicomania diMinturno, Olimpus di Scauri, Splash di Spigno,Maremoto e Scorpion di Formia. Alla fine della master-class le allieve si sono esibite all’interno del CentroCommerciale, in una magnifica cornice di pubblico cheè stato coinvolto dalle splendide musiche di accompa-gnamento. Il centro commerciale Itaca, attraverso ildirettore Nicola Luciano, ha sponsorizzato e contribui-to alla realizzazione soprattutto mettendo a disposizio-ne i locali per l’iniziativa. l

QUI CALABRIA

IL “GIOCO” DEL KARATE ENTRANELLA PARROCCHIA DI MAMMOLA

Il karate arriva a Mammola. Il karate arriva in parroc-chia. Il karate come processo educativo, così com’èvisto e vissuto nel progetto “Karate giocando: la sco-perta del proprio corpo attraverso il karate” messo apunto dal Centro Studi Karate con il patrocinio moraledello CSAIn. Così a Mammola è sbocciato il patto edu-cativo promosso da Don Alfredo Valenti, parroco del-l’antico comune in provincia di Reggio Calabria, e dalM° Vincenzo Ursino, presidente del CSK. «Lo sport –ricorda Ursino – è essenziale nella formazione degliadolescenti perché permette di imprimere quei valorifondamentali per una crescita sana come l’educazionealla disciplina, il rispetto degli altri e la condivisione diun unico obiettivo. Tutte le Parrocchie, dovrebbero, perquesto, dare la possibilità ai ragazzi di giocare, perché

La premiazione di alcune delle brave ginnaste siciliane

lo sport, riprendendo le parole di Mons. Iachino, vica-rio generale dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria. èVangelo». Stessa linea per Don Alfredo che è convintosia necessario trovare la strada di comunicare ilVangelo attraverso i percorsi di vita quotidiana. l

QUI SICILIA

IN SICILIA VIA ALLA STAGIONEDELLA GINNASTICA ARTISTICA

Il 19 febbraio, presso la palestra dell’Istituto Leonardoda Vinci di Catania si è svolta la 1ª gara CSAIn di gin-nastica artistica a squadre e duo. Ha organizzato ilComitato regionale Sicilia e la responsabile del coordi-namento ginnastica nazionale prof.ssa Italia Bianchi.La giuria era composta da Mariella Nastasi, GiulianaLamina, Giuseppe Cantarella, Nadia Messina, RobertaSpanò, Debora Pappalardo, Giuliana Tiralosi,Loredana Cutuli, con la presidenza di MirandaCarastro. Circa 150 atlete in gara. Prossimo appunta-mento il 25 marzo sempre presso l’Istituto Leonardo daVinci, categorie Primocsain individuale e Serie B. Eccoi vincitori. Categoria Promesse a squadra: Sport LifeAugusta (Elisea Barbarino, Vanessa Ranno, ChiaraPotenza, Giulia Ravalli, Federica Tropea, ChiaraFazio). Categoria Promesse “DUO”: Indoor Club Mascalucia A (Sofia Mineo, SaraOmmeniello). Categoria Allieve a squadra: Sport LifeAugusta (Alice Domenico, Martina Ranno, NoemiGiliberto, Paola Fruciano, Sara Ferlito, AlessiaUcciardo). Categoria Allieve “DUO”: Sport Life A (GiadaManservigi, Flavia Di Franco). Categoria Juniores aIl M° Ursino con Don Valenti e i giovani atleti

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Franco Morgia dei Beans “duetta” con la brava CosettaGigli nello show di chiusura del Carnevale di Misterbianco

squadra: Sport Life (Federica D’Augusta, GiorgiaLanzirotti, Arianna Firrincieli, Elena Giliberto, AgataGarsia). Categoria Juniores “DUO”: Paradise (Sara Raciti, Giulia Zanella). CategoriaSeniores a squadra: Indoor Club (Roberta Schilirò,Alessia Di Mauro, Roberta Giuffrida, Martina Persico).Categoria Promesse Primocsain Individuale: MartinaSciuto (Indoor Club). Categoria Promesse Serie B:Paola Licciardello (Atletic Club Acireale). l

A MISTERBIANCO IL CARNEVALEDIVENTA SHOW GRAZIE ALLO CSAIN

Si è concluso con soddisfazione di tutti il Carnevale2012 "Misterbianco in Festa" organizzato con la colla-borazione dello CSAIn Sicilia. Successo già annuncia-to della prima serata che coincideva con il "giovedìgrasso": sul palco, montato dentro un grande tendonein Piazza Milicia, si sono esibite le associazioni sporti-ve e artistiche di Misterbianco e altre palestre di tuttala provincia di Catania ospiti dello CSAIn. Apertura conla Danza dei Leoni Cinesi con il Team "Dragon & LionDance" Italia, poi un susseguirsi di coreografie didanza moderna e contemporanea, Hip Hop, ginnasticaritmica, latino americano, caraibico, balli di gruppo,Wushu Kung-Fu. Apprezzata la presenza e l'esibizionedi Taiji Quan del gruppo adulti dell'Istituto Don Milani diMisterbianco. Divertimento e risate con gli ospiti, ilgruppo di Cabaret “I Cab-Nati" con gli attori GiovanniPuglisi e Giacomo Famoso. Per tutti maccheronata inpiazza e finale con discoteca. Dopo l’apertura il susse-guirsi degli altri appuntamenti. Sabato 18 una serataDisco Dance e Animazione; domenica 19, in mattinata"Girotondo con i bambini", una grande festa dedicata

Fabio Alessi vince la volata a braccia alzate

ai piccoli in maschera, accompagnati dall'animazionein piazza della "Danza del Drago" team CSAIn Italia; inserata il Gran ballo in maschera. Poi l'attesa serata dilunedì 20 con "I miti anni 70"; sul palco il "mitico"Franco Morgia dei Beans che da grande artista hacoinvolto il numeroso pubblico presente. Infine il granfinale di martedì 21 con l'ospite d'eccezione, CosettaGigli, artista molto conosciuta e affermata nel mondodell'operetta ma con un repertorio molto vasto checomprende anche i classici della canzone siciliana.Animazione e danze hanno concluso lo specialeCarnevale CSAIn a Misterbianco. l

PRIME PEDALATE E PRIME VOLATENEL RAGUSANO CON “IDEA NATURA”

Giornata di grande sport a Vittoria (RG) dove si è corsoil "2° Trofeo Idea Natura” organizzato dall’omonimaAsd. Con il trofeo è stato dato il via alla stagione digare nel ragusano. Presenti 179 atleti che sono statisuddivisi in due batterie, come da regolamento CSAIn.La prima batteria, ha visto affrontarsi gli atleti dellecategorie Veterani, Gentleman, Supergentleman edebuttanti. Dieci i giri da percorrere su un circuito di 5km ondulato, con uno strappo proprio in prossimità del-l'arrivo. Alfredo Stimoli e Baglieri sembravano potersigiocare la vittoria in volata, ma dopo aver raggiunto unvantaggio di un minuto, negli ultimi 300 m, erano rias-sorbiti dal gruppo. La volata era vinta da Fabio Alessi,davanti ad Alfano e Raffone. La seconda batteria, quella dei più "giovani", è statamolto più controllata. I giri si susseguivano senza gros-se azioni ma Angelo Mortillaro dell’Asd Cicli MassariRagusa nell'ultima tornata partiva all'attacco e arriva altraguardo a mani alzate con una ventina di metri sulgruppo regolato in volata da Vincenzo Gioacchino. l

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CONS

IGLIO

NAZ.

VALLE D’[email protected]: Claudio HérinPIEMONTEcell. 335/8099671 fax 015/[email protected]: Pierfranco GilardinoLOMBARDIAcell. [email protected] Vitale MontiTRENTINO ALTO ADIGE(tel. e fax 0461/983894)Presidente: Paolo MontresorVENETOtel. 045/7153017 [email protected]: Eugenio FerrariFRIULI VENEZIA GIULIAtel. 0432/851560 [email protected]: Nevio CiprianiLIGURIAtel. e fax 010/317751,[email protected]: Sergio CorradiEMILIA ROMAGNAtel.e fax 051.802710 338.8966679

email: [email protected]: Franco VignoliTOSCANAtel. e fax. 0586.807646cell. 329.9889628 email: [email protected]: Gianfranco RaugeiUMBRIAtel. 075/5004591 fax 075/[email protected]: Moreno BottausciMARCHEtel. e fax 071.7590610 tel. 071.7592005 cell. 329.3817007Presidente: Antonio [email protected] [email protected]: Marcello PaceABRUZZOtel. e fax 0863/509346Presidente: Sante VolpeMOLISEtel. e fax 0865/955159Presidente: Carlo De Lisi

[email protected] CAMPANIAtel. 089/[email protected]: Gerardo Dino TorrePUGLIAtel. 080/5503679fax 080/5503603Presidente: Sergio [email protected]. e fax 0975/383186Presidente: Giuseppe Pascale [email protected]. 0981/56103Presidente: Antonio Faillace [email protected]. 095.397040 fax [email protected]: Luigi Fortuna (ad interim)SARDEGNAtel. 070-4818839 fax 070/41492 cell. 339-3668898Presidente: Giorgio [email protected]

PRESIDENTI ONORARIFiorenzo MAGNIAntonio MAURIEugenio KORWIN

PRESIDENTELuigi FORTUNA

VICE PRESIDENTIBiagio Nicola SACCOCCIO (vicario)*Franco CACELLI*Salvatore SCARANTINO*

CONSIGLIERILivio BORRELLILuigi CAVALIERE*Antonio CELONA*Nevio CIPRIANISergio CORRADILuigi D’INCA’Rosario FATUZZO*Eugenio FERRARIRaffaello GERMINIEnea GOLDONI*Piercarlo IACOPINI*Gabriele MARTINUZZIMaurizio NEGROCristiana TORRE*

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTIRoberto SELCI (presidente)Domenico CORSINI (effettivo)Salvatore SPINELLA (effettivo)Tiziano DANIELI (supplente)Anna Laura LAURETTI (supplente)

* = membro di giunta

consiglio nazionale

comitati regionali

COMI

TATI

REGIO

NALI

L’ ORGANIGRAMMA

V.PRESIDENTE CON DELEGA ALLO SPORT: Salvatore ScarantinoCONSIGLIERI NAZIONALI COORDINATORI: Luigi Cavaliere; Antonio Celona; Piercarlo Iacopini;

organizzazione sportiva nazionale

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COMM

ISSION

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O SPO

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RAPPORTI ASSICURATIVI: Cristiana TorreCARTE STATUTARIE: Rosario Fatuzzo; Cristiana TorreMARKETING E SPONSOR: Luigi Cavaliere; Nevio Cipriani; Pier Carlo IacopiniPROMOZIONE IMMAGINE E MERCHANDISING: Antonio Celona; Raffaello GerminiCULTURA E TEMPO LIBERO: Sergio Corradi; Enea Goldoni; Maurizio NegroINNOVAZIONE ATTIVITA' SPORTIVA: Livio Borrelli; Eugenio Ferrari; Gabriele MartinuzziAMBIENTE: Livio Borrelli; Sergio Corradi; Rosario Fatuzzo; Eugenio Ferrari FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO: Luigi Fortuna; Michele Barbone; Franco Cacelli

ARRAMPICATA SPORTIVAMarco Alfano, Bruno Biceco, Pietro CecereATLETICA LEGGERA (In promozione) Domenico De CandiaAVVIAMENTO AL PUGILATO (In prom.)In collaborazione con la FIPBARCHE A VELA E GIOCHI DA SPIAGGIA (In promozione) Romeo MignaccaBILIARDODiego SolitoBOCCE ALLA VENETAEnea GoldoniCALCIO TAVOLO (In promozione)Enrico CorsoCANOA (In promozione)Francesco BediniCICLISMOBiagio Nicola SaccoccioDIVERSAMENTE ABILI E SPORTSOCIALEAntonio Celona, Nicola Cottone,Carlo De NicolaFRECCETTELuciano CasertaGIOCHI ELETTRONICI (In promozione)Sebastiano SilluzioGIOCHI DI SALA, CALCIO BALILLA(In promozione)Libero Cuccu, Alessandro Parisia INDOOR CYCLING (In promozione)Marco CedroniLOTTA (In promozione)Alessandro Lupi, Michele RosatiMARCIA NON COMPETITIVADante Giuntini, Giampiero SaettoniNUOTO Fabrizio Breveglieri, Luigi Binetti,Luigi Cavaliere, Franco FilippelloGiuseppe Spinelli, Gianfranco ToppiPALLACANESTRO (In promozione)Giorgio Faustinoni, Massimiliano Serrao,Maurizio Vortici, Luigi GiuliniPALLAVOLO E BEACH VOLLEYSalvatore De Domenico,

Francesco Ferlito,Calogero Massimo ScibettaPESCA SPORTIVAEugenio Ferrari, Roberto Graziosi,Rosario SergiPESISTICA E CULTURA FISICA (In prom.)Giovanni ScarantinoSCHERMACarlo Macchi, Luca PaitaSCIPier Carlo Iacopini, Giuliano Piacentini,Lucio SadochSOFT AIR (In promozione)Roberto Coculo, Francesco Montagner,Paolo QuagliaSPORT EQUESTRIMassimo GaraviniSPORT MOTORISTICI (In promozione)Massimo Di BraccioSQUASHMarco VercesiSUBACQUEABruno GalliTAVOLE E VELE ACQUA E NEVE (In promozione) Paolo SilvestriTENNIS (In promozione)Michele Battezzati, Mario Giangualano,Ruggiero RaffaeleTENNISTAVOLO, PALLATAMBURELLO,DAMA, BADMINTON (In promozione)Raffaele ReginaTIRO CON L'ARCO (In promozione)Giuseppe Domenico PalumboTIRO E TIRO A VOLO (In promozione)Giuseppe CuratoloSETTORE ARTI MARZIALI (Coordinatore Sebastiano Mauro)FULL CONTACT (In promozione)David FasanoJU JITSUCosimo Costa, Alfio Petralia,Alessandro RambuschiJUDOPietro Amendola, Maria Cristina Cirillo,Giuseppe Tamburo

KARATECosimo Cavallo, Fabrizio Fili,Mauro Mion, Davide RisoKICK BOXING (In promozione)Carlo PasseriniTAEKWONDO (In promozione)VIET VO DAO (In promozione)Franco Fragiacomo, Raoul PianellaWUSHUGino Battista, Giuliano Fulvi, Luca Piazza, Carmelo ScalettaSETTORE CALCIO(Coordinatore Pierluigi D’Incà)CALCIO A 5Francesco Brughini, Damiano Manzoni, Fabrizio Montante, Gianfranco RaugeiCALCIO A 7 e A 8 (In promozione)Federico Belati, Roberto Borio,Giuseppe ManiscoCALCIO A 11 e BEACH SOCCERPierfranco Gilardino, Francesco LafuentiRoberto LovisonSETTORE DANZA(Coordinatore Franco Ventura)DANZABarbara Raselli, Enzo SilluzioHIP HOPSara D’Amico, Margherita VasselliSETTORE GINNASTICA(Coordinatrice Italia Bianchi)GINNASTICA AEROBICASonia BlancoGINNASTICA ARTISTICAGiuseppe Cannavò, Daniela Stabile,Rosa Conterno, Maurizio FerulloGINNASTICA RITMICATiziana D'Arrigo, Daniela ValentinettiJAZZERCISE (In promozione)Paola BiancoFORMAZIONE SPORTIVADIFESA PERSONALEFabio Cavallaro, Cosimo CostaCALCIO E FITNESSMassimo Annibali, Marcello Pace

commissioni nazionali dello sport SEGRETERIA NAZIONALE SPORT tel 06 27858322 fax 06 27867028 email: [email protected]

commissioni nazionali

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AUTOMOBILE CLUB D'ITALIA (Aci, Via Marsala 8, 00185 Roma)FEDERAZIONE ITALIANA ATLETICA LEGGERA (Fidal, Via Flaminia Nuova 830, 00189 Roma)FEDERAZIONE GINNASTICA D'ITALIA (FGdI, Viale Tiziano 70, 00196 Roma) FEDERAZIONE ITALIANA PUGILISTICA (FPI, Viale Tiziano 70, 00196 Roma)FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY (FIH, Viale Tiziano 74, 00196 Roma)FEDERAZIONE ITALIANA WUSHU-KUNG FU* (FIWuK, Largo Lauro De Bosis 15, 00194 Roma) * Disciplina associata al Coni

ALFA Accordo Libero Federativo tra Associazioni Via Giardino, 8 - 30175 Venezia Presidente: Carlo Tosetti (333.4156851) tel. fax 041-5344209 [email protected] Associazione Nazionale Federativa Circoli Via Verga, 3 - 58100 Grosseto Presidente: Gabriele Martinuzzi tel. 348-8805237 fax 0572-901660ARBAV Associazione Regionale Bocce alla Veneta c/o Maniero Giorgio (segr. gen.) Via Brentasecca, 52 - 35020 Saonara PD tel. fax 049-644060 Presidente: Enea GoldoniCIAS Centro Intern. Amici della Scuola Via dei Coronari, 181 - 00186 Roma tel. fax 06-68309516 e-mail:[email protected],sito: www.ciasonline.it Presidente: Edmondo Coccia Segretario Generale: Pina GentiliENALCACCIA P.T. Enalcaccia Pesca e Tiro Via La Spezia, 35 - 00182 Roma tel. 06-77201467-68-69 fax 06-77201456Presidente: Lamberto Cardia. Segretario Generale: Giuseppe Tarullo e-mail: [email protected] Federazione Autonoma Birillistica Italiana Via Generale Pennella, 12 - 31100 Trevisotel. fax 0422-304200 336-422003 ab. 0422-451870 Presidente: Giuliano FantinFIAS Federazione Italiana Attività Subacquee Viale Andrea Doria, 8 - 20124 Milano Tel. 02.6705005 340-9305274 Fax 02.67077302 e mail: [email protected] Presidente: Bruno GalliFIGF Federazione Italiana Gioco Freccette Via Generale Pennella,12 - 31100 Treviso [email protected], [email protected] www.FIGF_ITALIA.IT tel. fax 0422-307209 Presidente: Luciano Caserta Segretario: Maurizio VitariFITA Federazione Italiana Teatro Amatori Via di Villa Patrizi, 10 - 00161 Roma tel. 06-89760643, fax 06-89761825Presidente: Carmelo Pace. Segretario Generale: Giovanni D’Aliesio (tel. 019-821950) [email protected] - [email protected] UFI Unione Folclorica Italiana Piazza Duomo Palazzo Bassi - 33081 Aviano PN [email protected] Presidente: Maurizio Negro tel. fax 0481.391078/329.4196789 [email protected] Segretario: Luciano Romano Via Pal Piccolo, 22 - 33029 Villasantina UD tel. fax 0433.759004 [email protected]

associazioni specialistiche

ASS.

SPEC

IALIST

ICHE

convenzioni con le federazioni

protocolli d’intesaANIF EuroWellness Associazione Nazionale Impianti Fitness&Sport Via Cornelia, 493 - 00166 Roma Tel. 06 61522722 Fax 06 61532994. Presidente Giampaolo Duregon. e-mail [email protected] ANG&OS Associazione Nazionale Gestori e Operatori Sportivi via San G. Bosco 56/a Ivrea (TO), [email protected] - Presidente Luciano GemelloASD ISEF TORINO "EUGENIO MEDA" e SSD ISEF TORINO c/o Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienza Motorie, piazza Bernini 12, TorinoASD ICYFF Group Cycling (Indoor Cycling Fitness Federation) Pres.: Alfredo Venturi. Via Stazione, 47 – 40037 Sasso Marconi (BO)BASICNET Presidente Marco Boglione sede Largo Maurizio Vitale 1, TorinoFDTI Italia - Federazione Dilettantistica Taekwondo Italia Via XX Settembre 4/6 21013 Gallarate (VA) Tel. 0331-245850 fax 0331-708517 Presidente Vitale Monti [email protected] (sezione di promozione) Tecnici di danza sportiva Walter Santinelli, via Gregorio XIII, 153, 00167 Roma. Tel e fax 06-66012962FITNESS ITALIA Presidente Fabiana Annibali Via Aldo Moro 318, 03100 Frosinone, www.fitnessitalia.org, [email protected] FNIGE Federazione Nazionale Italiana Gioco Elettronico Piazza IV Novembre, 4 - 20124 Milano (MI). Tel: 02-67165662 www.fnige.orgMAA The International Martial Arts Federation Via Epomeo, 523 Napoli Tel/fax 081 3655310 cell. 333 1432283 email segreteria [email protected]. Presidente Massimo Curti Giardina

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