27
Modulo 1 Il progetto 1 Unità 1 – Concetti generali sul disegno tecnico 2 1.1 Progettazione 2 1.2 Aspetti sociali della progettazionee delle tecnologie 2 1.3 Aspetti economico-finanziari 3 1.3.1 L’evoluzione dei sistemi di lavorazione 4 1.4 Produzione e marketing 4 1.5 Aspetti procedurali del progetto 5 1.5.1 L’utenza e il marketing 5 1.6 Scelta dei materiali e dei processiproduttivi 6 Modulo 2 Il disegno CAD 7 Unità 1 – Conoscenze di base dei comandi CAD 8 1.1 I personal computer 8 1.2 Il software 9 1.3 I software per computer grafica 9 1.4 Le riedizioni di AutoCAD o release 10 1.5 Disegnare con AutoCAD 10 1.6 Il desktop di AutoCAD 12 1.7 Descrizione delle barre dei comandiprincipali 13 1.8 Uso del mouse 16 1.9 Le tavolozze degli strumenti 16 1.10 Come Attivare i comandi di AutoCAD 16 1.11 Il comando Startup e il modello 17 1-12 Uso della tastiera 17 1.13 I primi comandi che si usano per iniziare a lavorare per formare un prototipo 18 1.14 Salvare il lavoro 22 1.15 Lavorare con precisione grafica 22 1.16 Scrivere con AutoCAD 23 1.17 Le quote 24 1.17.1 Le principali procedure di alcuni tipi di quotatura 24 1.18 Creazione dei blocchi 27 1.19 Modellazione 3D 28 1.20 Il comando UCS e le coordinate 33 1.21 I Layout 34 1.22 Procedure per stampare in formato Modello e in formato Layout 35 Unità 2 – Esercitazioni CAD 8 2.1 Premessa 34 Esercizi proposti 72 Test di verifica 84 Modulo 3 Gli strumenti di misura e la sicurezza in laboratorio 85 Unità 1 – Tecnica d’uso dei più comuni strumenti di misura 86 1.1 Operazioni preliminari 86 1.2 Errori attribuibili all’operatore 88 Test di verifica 91 Unità 2 – La misurazione e il controllo 92 2.1 Premessa 92 2.2 Misure lineari con calibro e micrometro 93 2.3 Operazioni di controllo con il comparatore 94 2.4 Misure angolari - goniometro 95 Test di verifica 97 IV Indice Unità 3 – Norme e disposizione relative alla sicurezza 98 3.1 Premessa 98 3.2 La limatura 99 3.3 La seghettatura 99 3.4 La tracciatura 100 3.5 La foratura 100 3.6 La tornitura 101 Test di verifica 102 Modulo 4 Progettazione e realizzazione di oggetti con lavorazioni al banco 103 Unità 1 – Le lavorazioni al banco 104 1.1 Premessa 104 1.2 Introduzione alle lavorazione al banco 104 1.3 La limatura 105 1.4 La tracciatura 107 1.5 La foratura 108 1.6 La filettatura 110 1.7 L’alesatura 112 1.8 Il taglio 114 1.9 La piegatura 116 Test di verifica 117 Unità 2 – Progetto pilota: figure piane 118 2.1 Progetto pilota 118 2.2 Concetti generali sul ciclo di lavorazione 123 Esercizi proposti 125 Modulo 5 Progettazione e realizzazione di oggetti con le macchine utensili 127 Unità 1 – Le lavorazioni con le macchine utensili 128 1.1 Introduzione alle lavorazioni con lemacchine utensili 128 1.2 Gli utensili 129 1.2.1 Fissaggio dell’utensile alla macchina 130 1.2.2 Moti relativi fra pezzo e utensile 132 1.2.3 Formazione del truciolo 134 1.2.4 Refrigerazione dell’utensile 134 1.2.5 Nuove tecnologie e utensili 134 1.3 La fresatrice 135 1.3.1 Fresatura 136 1.3.2 Principali lavorazioni 137 1.3.3 Tornio parallelo 139 1.4. Il tornio 139 1.4.1 Gli utensili 141 1.4.2 Montaggio dei pezzi 141 1.4.3 Principali lavorazioni 142 1.4.4 Operazioni preliminari 142 1.4.5 La tornitura 143 1.5 La rettificatrice 149 1.5.1 Rettificatrice universale 151 Test di verifica 153 Unità 2 – Progetto pilota: figure solide 154 1.1 Progetto pilota 154 1.2 Relazione tecnica 160 1.3 Elementi per la realizzazione industriale 160 Esercizi proposti 161

Tecnologia e rappresentazione grafica - C · 1.3 I software per computer grafica 9 1.4 Le riedizioni di AutoCAD o release 10 1.5 Disegnare con AutoCAD 10 ... Esercizi proposti 72

Embed Size (px)

Citation preview

Modulo 1 – Il progetto 1Unità 1 – Concetti generali sul disegno tecnico 21.1 Progettazione 21.2 Aspetti sociali della progettazionee delle tecnologie 21.3 Aspetti economico-finanziari 3

1.3.1 L’evoluzione dei sistemi di lavorazione 41.4 Produzione e marketing 41.5 Aspetti procedurali del progetto 5

1.5.1 L’utenza e il marketing 51.6 Scelta dei materiali e dei processiproduttivi 6

Modulo 2 – Il disegno CAD 7Unità 1 – Conoscenze di base dei comandi CAD 81.1 I personal computer 81.2 Il software 91.3 I software per computer grafica 91.4 Le riedizioni di AutoCAD o release 101.5 Disegnare con AutoCAD 101.6 Il desktop di AutoCAD 121.7 Descrizione delle barre dei comandiprincipali 131.8 Uso del mouse 161.9 Le tavolozze degli strumenti 161.10Come Attivare i comandi di AutoCAD 161.11Il comando Startup e il modello 171-12Uso della tastiera 171.13I primi comandi che si usano per iniziare a lavorare

per formare un prototipo 181.14Salvare il lavoro 221.15Lavorare con precisione grafica 221.16Scrivere con AutoCAD 231.17Le quote 24

1.17.1 Le principali procedure di alcuni tipidi quotatura 24

1.18Creazione dei blocchi 271.19Modellazione 3D 281.20Il comando UCS e le coordinate 331.21I Layout 341.22Procedure per stampare in formato Modello

e in formato Layout 35Unità 2 – Esercitazioni CAD 82.1 Premessa 34Esercizi proposti 72Test di verifica 84

Modulo 3 – Gli strumenti di misura e la sicurezzain laboratorio 85

Unità 1 – Tecnica d’uso dei più comuni strumenti di misura 861.1 Operazioni preliminari 861.2 Errori attribuibili all’operatore 88Test di verifica 91Unità 2 – La misurazione e il controllo 922.1 Premessa 922.2 Misure lineari con calibro e micrometro 932.3 Operazioni di controllo con il comparatore 942.4 Misure angolari - goniometro 95Test di verifica 97

IV

IndiceUnità 3 – Norme e disposizione relative alla sicurezza 983.1 Premessa 983.2 La limatura 993.3 La seghettatura 993.4 La tracciatura 1003.5 La foratura 1003.6 La tornitura 101Test di verifica 102

Modulo 4 – Progettazione e realizzazione di oggetti con lavorazioni al banco 103

Unità 1 – Le lavorazioni al banco 1041.1 Premessa 1041.2 Introduzione alle lavorazione al banco 1041.3 La limatura 1051.4 La tracciatura 1071.5 La foratura 1081.6 La filettatura 1101.7 L’alesatura 1121.8 Il taglio 1141.9 La piegatura 116Test di verifica 117

Unità 2 – Progetto pilota: figure piane 1182.1 Progetto pilota 1182.2 Concetti generali sul ciclo di lavorazione 123Esercizi proposti 125

Modulo 5 – Progettazione e realizzazione di oggetticon le macchine utensili 127

Unità 1 – Le lavorazioni con le macchine utensili 1281.1 Introduzione alle lavorazioni con lemacchine utensili 1281.2 Gli utensili 129

1.2.1 Fissaggio dell’utensile alla macchina 1301.2.2 Moti relativi fra pezzo e utensile 1321.2.3 Formazione del truciolo 1341.2.4 Refrigerazione dell’utensile 1341.2.5 Nuove tecnologie e utensili 134

1.3 La fresatrice 1351.3.1 Fresatura 1361.3.2 Principali lavorazioni 1371.3.3 Tornio parallelo 139

1.4. Il tornio 1391.4.1 Gli utensili 1411.4.2 Montaggio dei pezzi 1411.4.3 Principali lavorazioni 1421.4.4 Operazioni preliminari 1421.4.5 La tornitura 143

1.5 La rettificatrice 1491.5.1 Rettificatrice universale 151

Test di verifica 153

Unità 2 – Progetto pilota: figure solide 1541.1 Progetto pilota 1541.2 Relazione tecnica 1601.3 Elementi per la realizzazione industriale 160Esercizi proposti 161

0040.indice.qxd 12-06-2009 9:00 Pagina IV

2Il disegno CAD

modulo

Prerequisiti ■ Conoscere le nozioni di geometria elementare.■ Conoscere le nozioni di geometria descrittiva.■ Conoscere i sistemi di coordinate 2D e 3D.

Obiettivi ■ Conoscere la struttura dei sistemi CAD.■ Conoscere i comandi CAD.■ Acquisire abilità nell’uso dei programmi CAD.

Contenuti ■ Descrizione dei comandi principali.■ Comunicazione di AutoCAD con il sistema operativo.■ Come iniziare e chiudere un lavoro.■ Come aprire, salvare, stampare e esportare un disegno.■ Come disegnare e modificare un’immagine in ambiente 2D.■ Come disegnare e modificare un’immagine in ambiente 3D.■ Come il computer esegue il passaggio dal 3D al 2D.

0070.M02-apertura.qxd 12-06-2009 9:04 Pagina 7

Il termine computer deriva dal verbo latino computare, chesignifica fare di conto. Esistono in commercio diversi tipi dicomputer, quelli classici si definiscono personal e sono costi-tuiti da componenti hardware (in informatica il terminehardware indica le componenti elettroniche e meccaniche diun elaboratore) che sono (fig. 1.1):● unità centrale di elaborazione;● dispositivi di memoria esterna;● dispositivi di uscita;● dispositivi di ingresso.

La struttura del computerIn un personal computer o pc si trovano le seguenti parti:● microprocessore o CPU (Central Processing Unit, cioè

unità centrale di elaborazione): è il componente che con-trolla ed esegue tutte le operazioni che avvengono nelcomputer, sotto la gestione di opportuni programmi;

● coprocessore matematico: contenuto nel microprocessore,è specializzato nello svolgimento di operazioni matematiche;

● motherboard (o scheda madre): contiene i principali cir-cuiti del computer (fra cui quelli descritti sopra) e una se-

Il disegno CADm

odulo

2

8

• Conoscere le nozioni di geometria elementare.

• Conoscere le nozioni di geometria descrittiva.

• Conoscere i sistemi di coordinate 2D e 3D.

• Conoscere la struttura dei comandi CAD per la realizzazionee la modifica dei disegni.

• Conoscere la struttura dei comandi CAD per lavisualizzazione dei disegni.

• Conoscere la struttura dei comandi CAD per l’esportazionee l’importazione dei disegni.

unità 1Conoscenzedi basedei comandi CAD

pre

req

uis

iti

ob

iett

ivi

rie di connettori, definiti slot di espansione, sui quali ven-gono inserite ulteriori schede allo scopo di ampliare lastruttura del computer (fig. 1.2);

● circuiti di interfaccia: collegano con la CPU le unità diingresso e di uscita;

● dispositivi di ingresso (input): sono la tastiera, il mouse,la tavoletta digitalizzatrice, la penna ottica; trasferiscono idati dall’esterno alla CPU;

● dispositivi di uscita (output): sono il monitor video (perapplicazioni grafiche professionali si ricorda l’importanzadi dotare il pc di una buona scheda grafica), il plotter, lastampante, lo scanner (fig. 1.3), gli altoparlanti; trasferi-scono dati dalla CPU all’esterno;

● memoria centrale: contiene il programma e i dati delleelaborazioni; è costituita dalla RAM (Random Access Me-

1.1 I personal computer

Fig. 1.2 ■ Scheda madre.

Fig. 1.3 ■ Stampantemultifunzione per realizzarescansioni di immagini, perinviare fax, per stampare efotocopiare.

Fig. 1.1 ■ Personalcomputer con iprincipalidispositivi: tastiera,monitor e mouse.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 8

Software è un termine che indica l’insieme dei programmi e deilinguaggi di programmazione che permettono l’utilizzo del-l’hardware di un computer. Il software di base è costituito dalsistema operativo che è il programma responsabile del direttocontrollo e gestione dell’hardware: è l’interfaccia tra l’utente el’hardware. Esso permette la gestione dell’hard disk, dellaCPU, della RAM, delle periferiche di uscita e di entrata. Il si-stema operativo più conosciuto oggi è Windows (marchio diproprietà Microsoft) che ha sostituito il sistema operativo DOS(Disk Operating System) della Microsoft, nato nel 1981. Sonodisponibili per i pc anche i sistemi operativi UNIX e LINUX.I computer Macintosh, della Apple, operano invece con il si-stema MacOS (oggi MacOS X).Il software applicativo è composto invece da una grande va-rietà di programmi di varia tipologia: gestione di testi, archivia-zione di dati, navigazione in Internet, gestione della grafica edel disegno e tantissimi altri.Archiviazione dei datiUtilizzando il computer si producono dei file, generati dai varisoftware, che si riconoscono dalla loro estensione; per esem-pio: prova.doc è un file riconoscibile per il nome che gli ha datol’utente, prova, e per il doc che viene inserito automaticamentedal programma Word; questa estensione permette di indivi-duare il programma usato per generare il file stesso. Analoga-mente prova.dwg è un file prodotto con l’applicativoAutoCAD, uno dei programmi per disegnare più diffusi.

Computer grafica digitale: disegno vettorialee disegno bitmapI software per computer grafica possono essere divisi in duecategorie:● programmi vettoriali;● programmi bitmap o raster.

I software vettoriali restituiscono immagini descritte da fun-zioni matematiche; i disegni realizzati con questi applicativirisultano facilmente modificabili proprio perché le loro ca-ratteristiche geometriche possono essere manipolate attra-verso il supporto della matematica. Da ciò si evince che lagrafica vettoriale risulta pienamente idonea per le applica-zioni del disegno tecnico; presenta invece delle difficoltà nel-la gestione delle sfumature dei colori rendendola inadeguatanella composizione di immagini fotografiche. I file realizzaticon questa tecnica occupano una quantità di memoria pro-porzionale alla quantità di oggetti disegnati.I software bitmap, detti anche raster, memorizzano le imma-gini attraverso una griglia di punti detti pixel. Ogni singolopixel è caratterizzato da una posizione all’interno della map-pa e da un colore. Dalla risoluzione, cioè dalla densità dipixel, dipende la qualità dell’immagine (a parità di superfi-cie, maggiore è il numero di pixel contenuto migliore sarà laqualità dell’immagine). Le immagini bitmap sono ideali perla resa della realtà perché con l’accostamento dei pixel si rie-scono a generare perfettamente le sfumature dei colori. Ingenere i file realizzati con questa tecnica sono molto grandiperché la memoria utilizzata è proporzionale al formato deldisegno. Possiamo affermare che i programmi vettoriali sonopiù adatti per il disegno tecnico mentre quelli bitmap sonopiù idonei per le applicazioni fotografiche e per il renderingdei modelli tridimensionali (rappresentazione di un oggettotridimensionale a partire da una descrizione matematica).È possibile distinguere i software utilizzati per la realizzazio-ne di un disegno dall’estensione del file, per esempio i filecon estensione .dwg, .dxf sono vettoriali mentre quelli conestensione .jpg, .gif, .bmp sono bitmap.

Il CADL’acronimo CAD raccoglie due concetti tra loro correlati:● Computer Aided Drafting ossia Disegno Tecnico Assisti-

to al Computer, inteso come computer grafica di suppor-to all’attività di disegno tecnico il cui solo obiettivo èquello di creare un modello di disegno 2D con la massi-ma precisione e velocità possibili;

● Computer Aided Disigner ossia Progettazione Assistita alComputer cioè quella tecnologia multidisciplinare in gra-do di produrre informazioni relative a tutti i processi diprogettazione e di gestione; questo aspetto coinvolgel’informatica, la geometria, la matematica, il disegno e laprogettazione in senso lato.

Per i nostri scopi possiamo considerare i sistemi CAD comequella tecnologia software che supporta la generazione dimodelli, soprattutto 3D, dai quali si possono ricavare infor-mazioni utili nella progettazione riguardo: la geometria (di-stanze, aree), le proprietà fisiche (volume, massa, baricentro,momenti d’inerzia, ecc.), i calcoli complessi (come per esem-pio l’analisi delle sollecitazioni statiche, ecc.).

I sistemi CAD si possono classificare in due categorie:● CAD generici che si adattano a diversi ambiti che spazia-

no dalla meccanica all’architettura;● CAD specifici che si adattano solo a uno stretto e specifi-

co ambito applicativo come per esempio quello meccani-co, quello elettrico, ecc.

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

9Fig. 1.4 ■ Interno di un harddisk.

1.2 Il software

1.3 I software per computer grafica

mory, memoria ad accesso casuale), ossia una memoria dilettura e scrittura, e dalla ROM (Read Only Memory, me-moria di sola lettura) cioè una memoria che può esseresolo letta e che viene programmata dal fabbricante;

● memoria di massa: si tratta di unità con disco magneticoo hard disk (disco fisso o rigido) e con disco ottico (CDROM o DVD) destinate a memorizzare i programmi e in-genti quantità di dati (fig. 1.4);

● alimentatore: dispositivo che fornisce le tensioni che ali-mentano il computer.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 9

© R

CS L

ibri

S.p.

A. -

Div

isio

ne E

duca

tion,

Mila

no

I principali programmi CADCome già ricordato esistono diversi applicativi CAD, alcunisono utilizzabili a titolo gratuito (come Archimedes, BRL-CADm, IntelliCAD, QCad, VariCAD), altri invece devonoessere acquistati; tra i principali sistemi CAD commerciali ri-cordiamo: AutoCAD, Allplan, ArchiCAD, Aspan, Iron-CAD, MicroStation, OmniCAD, Rhinoceros, ecc. Neiprossimi paragrafi ci riferiremo in particolare ad AutoCAD,uno degli applicativi più diffusi al mondo.

Disegnare con i mezzi che ci fornisce il computer, rispetto al-l’uso di righe, squadre e compasso, presenta vantaggi nontrascurabili quali:● disegnare con maggiore precisione e lavorare in scala

reale (cioè 1:1) per poi decidere in fase di stampa la scaladesiderata, per esempio 1:50 o 1:20 per i particolari, ecc.Questo però non implica che non si possa anche lavora-re direttamente in scala;

● correggere e aggiornare più rapidamente i disegni;● velocizzare le azioni ripetitive;● estrarre informazioni da altri disegni, usare librerie di

simboli, ecc.;● nei casi più avanzati si possono effettuare verifiche strut-

turali, cinematiche e dinamiche con programmi specificioppure realizzare un modello prototipo con macchine acontrollo numerico (CAM).

Tuttavia il CAD nella fase di ideazione non è produttivo, malo è solo nella fase del progetto costruttivo.Se più computer sono collegati in rete (locale o Internet) èpossibile inoltre lavorare contemporaneamente su più pezzida assemblare oppure usare il lavoro di un collega per com-pletare il proprio. Occorre precisare che il nostro studio si li-mita all’apprendimento base dei comandi e del loro uso inrelazione a un CAD non specifico (cioè quei software che sistrutturano sul CAD base per poi diventare CAD Architec-tural, CAD electrical, Planning CAD, ecc.).

Gli obiettivi da raggiungereGli obiettivi cognitivi che intendiamo raggiungere nei pros-simi paragrafi sono:● la conoscenza dei concetti base: i concetti teorici e fon-

damentali, quali per esempio il sistema cartesiano di rife-rimento in 2D e 3D e le operazioni booleane;

● la conoscenza della struttura dei comandi: le regole sin-tattiche e grammaticali utilizzate dal programma (unanuova lingua da apprendere) i comandi che sono alla ba-se del lavoro come le lettere alla base della scrittura;

● la conoscenza operativa: acquisire abilità di disegno conil sistema CAD.

Vista la velocità di evoluzione delle tecnologie e dei linguag-gi è necessario sviluppare, oltre alle normali capacità e abi-lità operative, anche un metodo flessibile di apprendimentopersonale che permetta di aggiornarsi in modo continuativo.

Nel corso degli anni l’Autodesk ha prodotto numerose ver-sioni o release di AutoCAD che sono distinguibili in base alnumero finale riportato in coda al nome del programma.La prima versione, AutoCAD 1, è stata pubblicata nel 1982;ne seguirono poi numerose altre sino ad AutoCAD 13 del1994 in cui sono stati potenziati i legami con il sistema ope-rativo Windows ed è stata definita una nuova grafica connuove icone presenti ancora nelle versioni più recenti comeAutoCAD 2009 (R 17.2). Le nuove versioni si aprono conun Workshop che spiega quali sono le novità. Le aree presein considerazione nel Workshop sono cinque:● la creazione: riguarda il disegno vero e proprio;● la gestione: riguarda rapporti con il computer e altri pac-

chetti;● la produzione: materiali, illuminazione, blocchi, ecc.● la presentazione: il modo con cui si visualizzano le imma-

gini (con rendering, animazioni, ecc.);● la condivisione: la stampa, i collegamenti, ecc.

La storia del computer

Se, come osservato in queste pagine, il computerè una macchina destinata al calcolo, un ruolo im-portante è rivestito dalla logica, ossia la scienzarigorosa del discorso e del ragionamento correttointrodotta e codificata dal filosofo greco Aristo-tele nel IV secolo a.C.Su questa strada si è impegnato Leibniz, se-condo il quale l’attività di deduzione logica do-vrebbe appunto risolversi in una sorta di calcoloalgebrico da operare su proposizioni e parti deldiscorso. Questo tipo di logica è, per così dire,incorporato in un computer che, mediante i suoicircuiti, assicura al flusso dei dati la conserva-zione della coerenza originaria, evitando l’insor-gere di eventuali contraddizioni.Ma la storia delle macchine di calcolo risale ad-dirittura all’abaco, invenzione cinese del II se-colo d.C. Successivamente, fu l’astronomia adare impulso ai facilitatori di calcolo: dal tempiomegalitico di Stonehenge, in Inghilterra, in gra-do di determinare le date di solstizi, eclissi, ini-zio delle stagioni, alla cosiddetta macchina di

Anticitera dell’80 a.C., una serie di ingranaggiche azionavano delle lancette in grado di indica-re il moto dei corpi celesti.Altro classico computer astronomico è l’astrola-bio, strumento dell’area islamica che si diffuse apartire dal X secolo, prototipo di vari strumentiper la navigazione in uso fino al Settecento: il suoprincipio di funzionamento ha poi ispirato quellodel regolo calcolatore, inventato nel 1632 dalmatematico inglese William Oughtred, grazie alquale operazioni complesse come moltiplicazionie divisioni si riducono a operazioni più semplici disomma e sottrazione di segmenti. La prima mac-china calcolatrice è la celebre pascalina, attri-buita al matematico e filosofo francese BlaisePascal (1623-1662): essa contiene una serie diruote dentate suddivise in dieci settori corrispon-denti alle cifre del sistema decimale; la rotazionecompleta di una ruota genera l’avanzamento diun decimo di quella successiva, corrispondente alriporto di un’unità nel corso di un’operazione.Le prime macchine calcolatrici prodotte a livelloindustriale furono l’aritmetometro, prodotto nel

1820 dall’industriale alsaziano Charles XavierThomas de Colmar, la macchina moltiplicatricedel francese Léon Bolle nel 1889 e la Millionairedello svizzero Otto Steiger nel 1893.Al 1801 risale l’invenzione delle schede perfora-te ad opera del francese Joseph-Marie Jacquardche le utilizzò per automatizzare la tessitura distoffe a disegni complessi. Nel telaio jacquardfile di aghi attraversavano la scheda solo in corri-spondenza dei fori, comandando l’immissione deifili nei punti desiderati della trama. Si tratta delprimo caso di inserimento automatico di istruzio-ni in una macchina, ripreso nel 1894 da HermanHollerith nella sua macchina tabulatrice basatasu dispositivi elettromeccanici, usata per il cen-simento americano. Con essa nacque la Interna-tional Business Machines (IBM).A partire da allora si è registrata un’impressio-nante accelerazione nella tecnologia dei compu-ter, tanto più marcata quanto più ci si avvicina aigiorni nostri, tanto da rendere difficile darnecompiutamente conto. Le tappe fondamentalisono l’introduzione dei dispositivi elettronici e

Cenni st

ori

ciIl disegno CAD

modulo

2

10

1.4 Disegnare con AutoCAD

1.5 Le riedizioni di AutoCAD o release

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 10

l’impiego del codice binario come linguaggio dibase delle macchine.Nella macchina analitica di Charles Babbage(1840) si ritrova l’idea di un’esecuzione automa-tica delle istruzioni affidata a schede perforatesimili a quelle del telaio jacquard. Alla mancanzadi una teoria che ne garantisse il corretto funzio-namento sopperì la macchina universale di Tu-ring (1936), una macchina “sulla carta”, il cuifunzionamento ideale è il prototipo del modernocomputer digitale.L’introduzione delle valvole elettroniche permi-se poi all’ENIAC, il primo computer elettronicorealizzato negli Stati Uniti nel 1943, di portare avalori prima impensabili la velocità di esecuzionedelle sue funzioni.Il computer moderno nasce con il programmamemorizzato, cioè il complesso di istruzioni ope-rative immagazzinate sotto forma di impulsi elet-tronici e modificabili dall’operatore senza doveragire su cavi e circuiti: in onore di John von Neu-mann che lo concepì esso è noto come macchi-na di von Neumann.

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

11

Con la versione 2009 si è passati a una visualizzazione deicomandi fatta con le medesime icone delle versioni prece-denti ma raggruppate in tavolozze che sono ancorabili nellaparte alta dello schermo e che si snodano a tendina; a questazona viene dato il nome di Ribbon. Alcune novità sono vi-sualizzate nella figura 1.5.Nonostante le differenze e i miglioramenti introdotti nellesuccessive versioni realizzate dall’Autodesk è possibile indi-viduare degli elementi comuni.Nella tabella accanto si mettono in rilievo i raggruppamenti lo-gici dei comandi di AutoCAD, comuni a tutte le relase che sonopresenti nella barra del menu principale e che rappresentano labase che ci permette di usare qualsiasi release di AutoCAD.

Fig. 1.5 ■ Alcune nuove funzioni di AutoCAD2009.

Caratteristiche comuni a tutte le release di AutoCAD

FileGestisce le operazioni di archiviazione, stampa,pubblicazione ed esportazione del lavoro sotto unaltro formato: salva, stampa, esporta, pubblica, ecc.

ModificaGestisce le operazioni che riguardano il file nellacomunicazione con Windows: taglia, copia, incolla,ecc.

VisualizzaGestisce la parte visiva e le comunicazioni con loschermo: zoom, finestre, stili di visualizzazione,render, animazioni, ecc.

InserisciGestisce l’importazione di file prodotti da Auto-CAD e da altri software: blocchi, file di 3D Studio,file di Windows, file di immagini, ecc.

Formato

Gestisce tutto ciò che riguarda la forma del dise-gno: il formato del foglio con i suoi limiti, il forma-to delle linee, del testo, le unità di misura, i layer, icolori, ecc.

Strumenti

Gestisce gli strumenti del pacchetto di AutoCAD:l’ortografia, i mirini di precisione o OSNAP, lecoordinate UCS, macro, linguaggio Autolisp, Op-zioni.

Disegna Gestisce le linee per disegnare: polilinee, cerchi epoligoni, tabelle, tratteggi o campiture

Quotatura Gestisce tutti i tipi di quota e le loro modifiche.

EditaGestisce le operazioni di modifica del disegno: co-pia, cancella, ruota, specchia, taglia e raccorda,operazioni 3D, ecc.

? o Help Aiuti in linea.

Con l’avvento del transistor, la ricerca elettroni-ca di base inizia un cammino che, con il circuitointegrato prima e il microprocessore poi, sisnoda con un progresso inarrestabile attraversovarie generazioni di computer.Grazie alla progressiva caduta dei prezzi, alla mi-niaturizzazione e alla diffusione capillare sul mer-cato i computer sono oggi a disposizione di tutti.

La storia del CAD

Le prime applicazioni d’informatica grafica risal-gono all’inizio degli anni ’60; esse furono realiz-zate in campo militare con il sistema SAGE cheserviva per il controllo dello spazio aereo. In que-sto sistema venne introdotta per la prima volta lapenna ottica (light pen) che precedette l’inven-zione del mouse come dispositivo di selezione edi inserimento delle informazioni.Ivan Sutherland presentò nel 1962, come suo la-voro di dottorato, il programma Sketchpad un si-stema grafico per la comunicazione uomo-macchina; esso è riconosciuto da tutti come la pri-ma realizzazione di computer grafica. L’industria

civile aeronautica e meccanica si interessaronoanch’esse al problema e si orientarono non soloverso la parte hardware dei sistemi ma anche allosviluppo dei programmi software con la realizza-zione dei primi sistemi CAD non solo a due dimen-sioni ma anche a tre dimensioni con programmi dimodellazione solida e di rendering (con questo ter-mine si intende la generazione di un’immagine apartire da una descrizione matematica). I primiprogetti di ricerca nel settore del disegno venneropromossi, tra gli altri, anche dalla General Motorscon il sistema DAC-1 (Design Augmented by Com-puter), iniziato nel 1959 e presentato come prodot-to completo nel 1963. Nello stesso periodo anchela società Lockeed Aircraft sviluppò un proprio si-stema di disegno che verrà commercializzato conil nome CADAM, attualmente distribuito dall’IBM.Alla fine degli anni ’60 vennero immessi sul mer-cato i primi sistemi di disegno; la diffusione peròdei sistemi CAD in tutti i livelli della progettazionee produzione si registrò solo con la disponibilitàdei primi personal computer a basso costo all’i-nizio degli anni ’80.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 11

Il disegno CADm

odulo

2

12

L’immagine riportata in figura 1.6 raffigura la schermataclassica con cui si apre AutoCAD 2008, con attivate le bar-re degli strumenti usati più frequentemente.Tutti i comandi possono essere visualizzati anche attraver-so l’attivazione delle tavolozze o della plancia di comandoche sono diventati poi la barra Ribbon di AutoCAD 2009,dove è cambiata l’impostazione ma non le icone dei co-mandi.L’immagine riportata in figura 1.7 rappresenta invece latendina Modellazione 3D che una volta selezionata attivaa video la tavolozza Plancia di comando.Il comando Geometria piana (fig. 1.8) è un nuovo coman-do che semplifica la trasformazione nelle viste piane di unoggetto solido.

1.6 Il desktop di AutoCAD

Fig. 1.6 ■ Il desktop di AutoCAD.

Fig. 1.7 ■ Schermata modellazione 3D di AutoCAD2008.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 12

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

13

In questo paragrafo inizieremo a introdurre le barre dei co-mandi principali di AutoCAD procedendo dall’alto verso ilbasso seguendo la figura 1.6. Nei paragrafi seguenti verrannoinvece illustrate puntualmente le caratteristiche e le funzioni diogni comando singolo. Sulla barra riportata in figura 1.9 il logodi AutoCAD è seguito tra parentesi quadre dal [nome del di-segno]; ogni volta che salveremo un disegno il nome appariràin questa posizione e servirà come controllo per chi lavora.Sulla destra appaiono i segni standard di Windows che nel-l’ordine sono:● la lineetta: che trasforma la schermata in icona;● il quadrato: che porta tutto a video o riduce le dimensio-

ni della schermata;● la x: che chiude la schermata e il programma.

Il menu principale a tendina (fig. 1.10) contiene quasi tutti icomandi di AutoCAD. Cliccando con il tasto sinistro del

mouse sulle parole si aprono le tendine dei sottocomandiche a loro volta, se presentano un triangolino nero cliccabile,contengono altri sottocomandi. Anche questa barra, sulladestra, presenta simboli lineetta, quadratino e x che agisconosulla finestra del disegno in lavorazione ma non sull’interoprogramma. Con AutoCAD 2008 sono apparsi anche i colle-gamenti con Internet per l’assistenza in linea.La barra delle icone del Menu Standard (fig. 1.11) contienele icone predefinite (standard) dell’ambiente operativo diWindows con le operazioni fondamentali (come copia e in-colla, salva il file, ecc.) e l’icona di cambia proprietà degli og-getti.Questa barra contiene anche comandi importanti che con-sentono di effettuare operazioni di zoom per la visualizzazio-ne degli oggetti sullo schermo.

1.7 Descrizione delle barre dei comandiprincipali

Fig. 1.8 ■ Schermata modellazione 3D di AutoCAD 2007-2008.

Fig. 1.9 ■ Barra con il logo di AutoCAD e con i comandi standard di Windows.

Fig. 1.10 ■ Menu principale a tendina.

Fig. 1.11 ■ Barra delle icone, menu Standard.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 13

Il disegno CADm

odulo

2

14

La barra Edita (fig. 1.14) contiene i comandi per modificareun disegno come cancella, copia, rifletti, offset per le lineeparallele, serie, sposta, ruota, scala, stira, allunga, taglia,estendi, tronca, smussa, raccorda, esplodi.L’area del Comando (fig. 1.15) è la zona più importante del-la schermata perché consente il colloquio tra l’utente e ilcomputer. Le risposte e le domande digitate o attivate devo-no sempre essere seguite dall’attivazione del tasto Invio.In figura 1.15 compare anche l’icona delle coordinate carte-siane del piano chiamate UCS o GCS, coordinate utente ocoordinate globo. Sopra l’area del Comando ci sono i co-mandi Modello e Layout, dove vengono attivati i diversi pia-ni di lavoro nello spazio carta; questi comandi sono statisostituiti nell’area di lavoro Modellazione 3D da due iconeche semplificano e velocizzano il comando (vedi fig. 1.8).La barra di Stato (fig. 1.16) è la barra più bassa dello scher-mo e contiene a sinistra le coordinate, poi gli interruttori equindi il lucchetto che blocca le barre mobili, il visore perschermo intero, ecc. Gli interruttori che si attivano e disatti-vano cliccando sulla parola (alcuni si attivano anche con i ta-sti funzione: F1 per lo schermo testo, F6 per le coordinate,F9 per gli SNAP, F7 per la griglia, F8 per ORTO, ecc.),OSNAP, MODELLO, GRIGLIA, ecc.Cliccando con il tasto destro del mouse sugli interruttori, ap-paiono delle finestre che permettono di modificarne le impo-stazioni o di attivare e disattivare la funzione stessa. L’area dicomando può essere disattivata da Strumenti - Riga comando.Partendo dalla versione 2006, il mouse può essere affiancatodinamicamente da aree attivabili dall’interruttore presentenella barra di stato DIN Input dinamico (fig. 1.17) che è ge-

Fig. 1.12 ■ Barre delle icone Layer e Proprietà.

a)

b)

Fig. 1.13 ■ Barra Disegna.

Fig. 1.14 ■ Barra Edita.

Fig. 1.15 ■ Area di colloquio con AutoCAD.

Fig. 1.16 ■ Barra di Stato.

Fig. 1.17 ■ Nella finestra Input dinamico possiamo attivare e disattivare le finestre di colloquio collegate al mouse.

Le barre delle icone Layer e Proprietà (fig. 1.12) contengo-no i comandi dei Layer, fogli di lavoro sovrapponibili, e del-le Proprietà degli oggetti quali tipi di linea, colore, ecc.La barra Disegna (fig. 1.13) contiene i comandi per dise-gnare come linea, multilinea, polilinea, poligoni, rettangolo,arco, cerchio, spline, ellisse, crea blocco, inserisci blocco,punto, tratteggia, regione, testo multilinea.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 14

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

15

stito dalla finestra Impostazione disegno che si apre cliccan-do con il tasto destro del mouse sulla barra di stato. Questearee sostituiscono o affiancano l’area del Comando che puòessere disattivata per creare più spazio nell’area di lavoro.Per attivare tutte le barre degli strumenti basta cliccare nel-l’area grigia delle barre o su qualsiasi icona con il mouse didestra (fig. 1.18). Se si clicca sull’area grigia appare prima latendina ACAD, CUSTOM, ecc. e poi, se clicchiamo sultriangolino a sinistra di ACAD, apparirà la tendina con tuttii nomi delle barre degli strumenti del programma. Se si clic-ca sul nome delle barre appare un visto di spunta e a video larelativa barra. Tutte le barre possono essere attivate o disatti-vate in qualsiasi momento del lavoro.

Alcune delle tendine del menu principale

La tendina File (fig. 1.19) gestisce operazioni di comunica-zioni con l’esterno, per esempio con Windows (il salvatag-gio, i comandi di importa ed esporta file di e per altriprogrammi, ecc.), con le periferiche per la stampa, con In-ternet, ecc.Le parole che appaiono a destra di alcuni comandi sono leattivazioni alternative del comando stesso da tastiera: si pre-mono contemporaneamente i tasti indicati per esempio il ta-sto Ctrl e quello della lettera N. La tendina Modifica(fig. 1.20) gestisce i rapporti con Windows (taglia, copia, in-colla) e la memoria del computer (annulla e ripristina).

Fig. 1.18 ■ Attivazione delle barre degli strumenti.

Fig. 1.19 ■ TendinaFile.

Fig. 1.20 ■ TendinaModifica.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 15

Il disegno CADm

odulo

2

16

1.9 Come Attivare i comandi di AutoCAD? Help, aiuti in lineaLa tendina ? Help (fig. 1.21) dà accesso agli aiuti in linea.L’attivazione della guida interattiva dall’icona del menuStandard ci segue passo passo nella spiegazione e uso dei co-mandi. Per ottenere tutti i dettagli cliccare sul comando epoi sulla guida.

Ricerca di comandiPer comprendere il funzionamento di questo strumento cer-chiamo per esempio il comando Linea: cliccare su e suGuida in linea quindi su Indice. Digitare la parola o l’argo-mento, in questo caso linea, e quindi cliccare su Visualizza(in basso a destra del riquadro). Apparirà la finestra Disegnodi linee dove vengono forniti i Concetti, le Procedure e i Co-mandi relativi all’argomento cercato.

Le tavolozze contengono strumenti di uso frequente (fig.1.22), sono icone attivabili con un click del tasto sinistro delmouse ma le loro icone (come quelle del tratteggio, dei retinidei simboli meccanici, elettrici, edili, ecc.) possono essereanche trascinate direttamente all’interno del disegno.Come le barre degli strumenti anche le tavolozze possono es-sere ancorate sui bordi o all’interno dell’area di lavoro.

I vari modi per attivare le tavolozzeEsistono tre modi:● cliccare su Strumenti della barra del menu principale

quindi su Tavolozze e poi su Tavolozze degli strumenti;● dal menu standard Finestra delle tavolozze degli stru-

menti;● da tastiera, premendo Ctrl��3.

A tavolozze attivate, se si clicca con il tasto destro del mousesulla parte bassa che visualizza la successione delle schede, ap-pare la finestra con la specifica di tutte le tavolozze presenti. Aqueste si possono aggiungere tavolozze definite dall’operatore.Se siamo in modalità Area di lavoro, Modellazione 3D nellastessa finestra delle tavolozze possiamo attivare la Plancia dicomando che contiene icone utili al lavoro in tre dimensioni.

I comandi possono essere attivati in due modi:● con il mouse:

– cliccando sulle parole del menu principale a tendina;– cliccando sulle icone delle barre degli strumenti o del-

le tavolozze;● digitando sulla tastiera i comandi desiderati.

Il mouse si presenta sullo schermo di AutoCAD con un miri-no che:● a comando vuoto è formato da una croce con un quadra-

tino al centro;● a comando attivo è formato da una croce;● a comando con richiesta di selezione è formato da un

quadratino.

Sull’area grigia delle barre si presenta come una freccia, tipi-ca di Windows. Le misure del mirino possono essere variatecon il comando Strumenti-Opzioni-Visualizzazione-Dimen-sioni puntatore a croce.

I tasti del mouseIl tasto sinistro del mouse serve:● per selezionare i comandi del menu;● per cliccare nell’area di lavoro sugli oggetti o le linee da

selezionare;● per aprire delle finestre, cioè dei riquadri, tenendo pre-

muto il tasto e trascinando il mouse nella direzione volu-ta. Questa funzione, come vedremo più avanti, consentedi selezionare più oggetti contemporaneamente.

Il tasto destro serve:● in sostituzione del tasto Invio della tastiera (si ricorda che

in AutoCAD ogni comando deve essere seguito da Invio);● per staccare i comandi e per riattivarli (per default, cioè

per scelta iniziale del programma, il mouse memorizzal’ultimo comando eseguito che può essere ripetuto clic-cando con il tasto destro);

● per attivare i menu a scelta rapida; cliccando nell’area dilavoro con il tasto destro, se la funzione è attivata, appareuna tendina con una serie di comandi.

Le finestre di selezione del mouseLe finestre di selezione, che si aprono con il mouse tenendopremuto il tasto sinistro e trascinando il mouse nella direzionevoluta, hanno un verso e nelle ultime release anche un colore:● se si aprono da sinistra verso destra selezionano tutto

quello che è contenuto nella finestra e hanno colore blu;● se si aprono da destra verso sinistra selezionano tutto

quello che toccano anche se non completamente compre-so nella finestra e hanno colore verde.

L’opzione menu a scelta rapida può essere attivata o disatti-vata dal menu principale cliccando su: Strumenti-Opzioni-Preferenze utente-Tasti a scelta rapida. Tutte le opzioni delmouse possono comunque essere personalizzate dall’utente.

Fig. 1.21 ■ Comando Help e guida interattiva.

Fig. 1.22 ■ Tavolozza degli strumenti.

1.8 Le tavolozze degli strumenti

1.10 Uso del mouse

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 16

La tastiera è un dispositivo, come il mouse, di input cioè diimmissione di comandi o di dati.Tutto quello che si digita appare nell’area del Comando e virimane fino a quando non viene premuto il tasto Invio.Tutti i comandi di AutoCAD possono essere digitati da ta-stiera secondo diverse procedure che vedremo più avanti.Alcuni comandi possono essere attivati usando più tasticontemporaneamente come per esempio Ctrl �� C per atti-vare il comando copia; questi comandi si chiamano a sceltarapida.Altri comandi possono essere attivati usando delle abbrevia-zioni; in questo caso si parla di comandi Alias. Per esempioCP è un alias di Copia e Z è un alias di Zoom.I menu della barra principale possono essere attivati usandoil tasto Alt e una lettera che è indicata e sottolineata nellabarra stessa.Se digitiamo Alt �� S si attiva la tendina Strumenti e se poi di-gitiamo N (è indifferente che la lettera sia maiuscola o minu-scola) si attiva l’ulteriore tendina dei sottocomandi Interroga.

Il programma ci fornisce quindi molteplici possibilità di at-tivazione che servono soprattutto per velocizzare il lavoroma possono anche sostituire il mouse se questo dovesse es-sere temporaneamente inattivo o fuori uso.Il tasto Esc, il primo tasto in alto a sinistra, annulla tutte leoperazioni in corso.

Lo schermo testoIl tasto funzione F2 visualizza lo schermo testo in cui ap-paiono tutte le operazioni eseguite nell’area comando. I tastifunzione si comportano come interruttori e attivano o disat-tivano alcuni comandi.

Quando apriamo AutoCAD appare l’area di lavoro, il desk-top, con le barre degli strumenti attivate nell’ultimo disegnofatto. Questo si verifica quando un particolare comando,Startup, ha valore zero 0 (fig. 1.23); in questo caso si può ini-ziare a disegnare con il formato che ci propone AutoCADche corrisponde a quello usato nell’ultimo lavoro.Se invece vogliamo completamente impostare un nuovo la-voro dobbiamo cliccara su Nuovo dal menu a tendina File odall’icona delle barre standard CNUOVO e scegliere i for-mati che ci propone il programma sotto forma di modellipredefiniti; questi ultimi non hanno l’estensione .dwg ma.dwt (per esempio acadiso.dwt).Se si desidera avere un formato modello personalizzato adattoal nostro tipo di lavoro allora, dopo aver impostato tutti i para-metri utili per il disegno (Limiti, Layer, stile testo, stile quote,stile linea, ecc.), dobbiamo salvarlo con il comando Salva connome ma come disegno modello; a tale scopo, nella finestraSalva con nome, nella sezione tipo di file si seleziona l’estensio-ne .dwt e si assegna un nome, per esempio Prototipo.dwt.

1.11 Uso della tastiera

1.12 Il comando Startup e il modello

Fig. 1.23 ■ Apertura di AutoCAD con il comando Startup � 0.

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

17

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 17

Quindi se vogliamo iniziare un disegno nuovo con i parame-tri del nostro prototipo, all’apertura cliccheremo su Nuovo...e nella finestra che appare, Seleziona modello, cliccheremosul nome Prototipo.dwt e salveremo il nuovo disegno conun nome appropriato e con estensione .dwg.Fino ad ora abbiamo illustrato ciò che accade quando il co-mando Startup è posto a 0. Se invece digitiamo Startup ediamo Invio e poi immettiamo nell’area di comando il valore1, al centro dell’area appare la finestra Crea nuovo disegno.Cliccando sulle icone poste nella parte superiore della fine-stra di dialogo possiamo avere diverse alternative:● Usa default: ci permette di selezionare le unità di misura

metriche o in pollici (fig. 1.24);● Usa modello: ci permette di scegliere un file modello .dwt;● Usa Autocomposizione: ci permette con le ulteriori fine-

stre di Impostazione avanzata di selezionare i parametridi Unità, Angolo, Misura Angolo, Direzione angolo, Area(fig. 1.25).

Prima di iniziare a disegnare occorre organizzare il lavoro eporsi alcune domande:● quali dimensioni deve avere il nostro foglio? (comando

Formato- Limiti del disegno);● quali unità di misura usare? (comando Formato-Unità);● che stile di testo usare? (comando Formato-Stili di testo);● quanti fogli usare in sovrapposizione e a questi quali at-

tributi dare come colore e tipo di linea? (comando For-mato-Layer);

● come ottenere la massima precisione? (OSNAP da atti-vare);

● che nome dare al disegno e dove salvarlo? (File-Salva);

Tutte queste operazioni potranno essere definite in un proto-tipo personalizzato oppure possiamo usare un modello esi-stente che ha delle impostazioni definite di default.

Le dimensioni del foglioÈ utile sapere quale dimensione ha il foglio su cui si disegna,dimensioni che per comodità saranno quelle della stampanteche si ha a disposizione, solitamente in formato A4 o A3.Non è necessario pensare alle dimensioni del foglio e allescale del disegno, se non in fase di stampa, quando si lavorain scala 1:1.

Comando LimitiI limiti di default sono in formato A3, per modificarli attiva-re Limiti oppure digitare limiti nell’area di comando doveapparirà la richiesta: Specificare angolo inferiore sinistro (didefault è 0 � 0) confermare con Invio; alla seconda richie-sta: Specificare angolo superiore destro digitare 297, 210, lecoordinate che stabiliscono il formato A4.Se l’Input dinamico (fig. 1.26) è attivato dal tasto DIN, ledomande appaiono nella striscia legata al mirino del mouse,così come l’immissione delle coordinate.Occorre effettuare uno Zoom-Tutto per visualizzare a scher-mo il foglio A4; un controllo visivo si può effettuare attivan-do la GRIGLIA (fig. 1.27).I comandi GRIGLIA e SNAP sono molto importanti perchéci permettono un controllo visivo sul comando limiti. Il co-mando GRIGLIA si attiva da tastiera con il tasto funzione F7oppure cliccando sull’interruttore GRIGLIA della barra distato. La griglia si presenta a video con una serie di puntini po-sti a equa distanza e può essere dimensionata dall’utente clic-cando con il tasto destro del mouse sull’interruttoreGRIGLIA e selezionando poi il comando Impostazioni.

Il disegno CADm

odulo

2

18

Fig. 1.24 ■ Finestra Crea nuovo disegno (default) e Usa modello.

Fig. 1.25 ■ Finestre Crea nuovo disegno (autocomposizione) e di Impostazioneavanzata dell’autocomposizione. Fig. 1.26 ■ Comando limiti con Input dinamico attivo.

1.13 I primi comandi che si usano per iniziarea lavorare per formare un prototipo

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 18

La finestra Impostazioni disegno (fig. 1.28) permette dioperare alcune scelte come la spaziatura tra i puntini dellaGriglia oppure di usare gli SNAP che limitano il movimen-to del mouse agganciandolo alla griglia o ad altri intervallipredefiniti.Per completare l’operazione di impostazione del disegno oc-corre attivare Zoom-Tutto dalla Barra degli strumenti –Zoom (fig. 1.29). È un comando di visualizzazione che per-mette di ottenere a video la massima estensione dei limitistabiliti e della relativa griglia. La zona dei limiti non è névincolante per il disegno né rappresenta una barriera, infattipossiamo anche disegnare fuori dai limiti tenendo presenteperò il risultato finale che si ottiene in stampa.

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

19

Fig. 1.27 ■ Come appare la GRIGLIA prima di attivare il comando Zoom tutto.

Fig. 1.28 ■ Finestra Impostazione disegno; scegliamo SNAP e GRIGLIA aspaziatura 10.

Fig. 1.29 ■ Comando Zoom-Tutto.

I comandi e le loro attivazioniLimiti● Dal menu a tendina selezionare Formato-Limiti del di-

segno.● Digitare limiti e premere Invio.● Nell’area di comando appare: Angolo inferiore sinistro

<0.0, 0.0> valore di default; se tali valori vanno bene,premere Invio, in caso contrario digitare le nuove coor-dinate. Nell’area di comando ora appare Angolo supe-riore destro <420, 297> valore di default; se tali valorivanno bene premere Invio, in caso contrario digitare lenuove coordinate (per esempio 297, 210 e premere In-vio per avere le misure del formato A4).

Griglia● Dal menu principale: Strumenti-Impostazioni Disegno.● Digitare GRIGLIA e quindi premere Invio.● Cliccare nella zona inferiore dello schermo (barra di stato)

sulla parola GRIGLIA.● Dal tasto funzione F7. Nell’area di comando compare la se-

guente richiesta: Specificare spaziatura GRIGLIA (X) o[ON/OFF/SNAP/Aspetto] <10.0000>, specificare quindiun valore o digitare un’opzione e premere Invio. On e Offattivano o disattivano il comando SNAP valore SNAP �GRIGLIA. Aspetto determina la spaziatura della GRI-GLIA nelle direzioni X e Y.

SNAP● Dal menu principale selezionare Strumenti-Impostazio-

ni Disegno.● Digitare SNAP e quindi premere Invio.● Cliccare nella zona inferiore dello schermo (barra di sta-

to) sulla parola SNAP● Del tasto funzione F9.

Fig. 1.30 ■ Finestra Unità disegno. Scegliamo il tipo decimale con la precisione di0,0 e scala in millimetri.

Le unità di misura e gli stiliPer una buona impostazione del disegno si consiglia di specifi-care le unità di misura che si attivano dal menu a tendina For-mato-Unità. La finestra di figura 1.30 chiarisce le possibilitàche ci vengono fornite. È molto utile stabilire subito il tipo distile di testo (fig. 1.31) e lo stile di quota anche se ciò può esse-

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 19

Il disegno CADm

odulo

2

20

I comandi e le loroattivazioniZoom● Cliccare dal menu standard

l’icona degli Zoom.● Cliccare Zoom dalla Barra

degli strumenti.● Digitare da tastiera zoom

oppure solo z e quindi pre-mere Invio.

FormatoSi richiama dal menu principale Formato che fornisce tutte leopzioni per l’impostazione iniziale della tavola da disegno.

re fatto in un secondo momento. Tutti questi comandi sono at-tivabili dal menu principale con il comando Formato.Selezionare la forma del punto è altrettanto importante poi-ché potrebbe risultare invisibile sullo schermo; consigliamopertanto l’uso della forma a x, con un valore che sia in pro-porzione con le dimensioni dello schermo. Se non si rispetta-no queste impostazioni l’uso degli zoom potrebbe far sparireo far diventare troppo grandi i punti (fig. 1.33).

Fig. 1.33 ■ Finestra Stilepunto. Scegliamo il tipo Xcon valore di dimensione delpunto uguale a 5.0000%.

Fig. 1.31 ■ Finestra degli stili di testo.

Fig. 1.32 ■ Finestra di Gestione degli stili di quota.

I Layer: lavorare su più fogliPer una buona organizzazione del lavoro è bene usare iLayer (fig. 1.34) che attivati dalla barra degli strumentiaprono la finestra di dialogo Gestione propietà layer. Questipossono essere pensati come dei fogli di carta da lucido so-vrapposti che contengono parti diverse dello stesso disegno:un foglio contiene le quote, un altro le sezioni, un altro an-cora i testi o gli impianti, ecc. I Layer possono essere visibilicontemporaneamente o oscurati o congelati.AutoCAD immette di default il piano 0. Il disegnatore, atti-vando con il mouse l’icona Nuovo Layer può impostare tuttii piani che desidera con un nome appropriato.Con il comando Nuovo Layer nella finestra appare un riqua-dro Layer1; se lo si seleziona e si digita per esempio Assi, nelriquadro apparirà il nome digitato; ripetendo ogni volta il co-mando si possono impostare tutti i Layer desiderati.I simboli lampadina, sole e lucchetto, che si attivano e disat-tivano con un semplice click, hanno le seguenti funzioni:

● lampadina: serve per visualizzare o nascondere il lavorocontenuto nel Layer corrispondente (AutoCAD non eli-mina dalla sua memoria il contenuto del Layer);

● sole: serve per visualizzare o nascondere in stampa il la-voro contenuto nel Layer (AutoCAD lo ignora cioè lo to-glie dalla sua memoria ai fini della stampa);

● lucchetto: il lavoro appare a video ma non può essere ma-nipolato, cancellato, variato, ecc.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 20

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

21

Fig. 1.34 ■ Finestra Gestioneproprietà dei layer. In generesi usano diversi Layer cosìcome indicato in figura.

I comandi e le loro attivazioni

Layer● Dalla barra degli strumenti selezionare Layer.● Dal menu principale selezionando Formato-Layer si at-

tiva la finestra Gestore proprietà layer.● Digitare Layer oppure la.

Le proprietà dei LayerA ogni Layer può essere dato un colore e un tipo di linea di-versi.Cliccando con il mouse sull’icona colore appare all’internouna seconda finestra attraverso la quale possiamo selezionareil colore che desideriamo usare (fig. 1.35). Per uscire dalle fi-nestre e confermare i dati cliccare sempre sul tasto OK.Per stabilire il tipo di linea (fig. 1.36) si deve cliccare sullaparola Continuous (dato di default); cliccando sulla parolaCarica appare una terza finestra che fornisce i tipi di linea.Chiudendo progressivamente le finestre con OK, si ottienela compilazione completa dei dati.Ripetere le operazioni appena descritte per tutti i Layerprevisti così da completare la finestra Gestione proprietàLayer.A questo punto il lavoro di impostazione della tavola da di-segno è completato e può essere salvato.

Fig. 1.35 ■ Finestra Selezione colore dei Layer.

Fig. 1.36 ■ Gestione dei tipi linea dei Layer.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 21

Fig. 1.39 ■ Esportazionedi un file.

Per salvare un file si può procedere in diversi modi. Per esem-pio si può selezionare dal menu principale File e poi Salva.Nella schermata che compare si sceglie dove salvare il file e, senecessario, si crea una nuova cartella (cliccando sull’iconanuova cartella presente nella finestra attivata) nominandola apiacere, per esempio classe 1°; selezionando la cartella in cui sidesidera salvare il file, questa viene visualizzata nella finestradi Salva in. Si digita infine il nome che si intende dare al file,per esempio Tavola1, e si clicca su Salva (fig. 1.38).L’estensione .dwg viene messa automaticamente dal compu-ter se è selezionata nel campo Tipo file. Il lavoro può esseresalvato anche con altre estensioni per poterlo usare con altreversioni di CAD. Se si usa l’estensione .dwt il file diventa unfile modello richiamabile per altri lavori.Si raccomanda di salvare spesso durante la sessione di lavorousando il comando Salva. Il programma, per sicurezza, salvasempre una copia del lavoro con estensione .bak ma per po-ter leggere questo file è necessario rinominarlo con estensio-ne .dwg. Si può definire il tempo di salvataggio automaticoattivando il comando Strumenti-Opzioni.

Esportare il lavoroIl lavoro fatto con AutoCAD può essere esportato (cioè sal-vato) con altre estensioni per poter essere usato con altriprogrammi. Per farlo si clicca su File-Esporta e appare la fi-nestra Esporta dati dove in Tipo file possiamo scegliere l’e-stensione desiderata (fig. 1.39).

Il disegno CADm

odulo

2

22

Fig. 1.37 ■ Simboli degli Snap ad oggetto.

I comandi e le loro attivazioniOSNAP● Digitare OSNAP e premere Invio.● Attivare la barra degli strumenti SNAP ad oggetto.● Cliccare sulla barra di stato il tasto per attivare e

disattivare il comando (se si clicca con il tasto destro sultasto si apre la finestra Impostazioni).

● Tasto funzione F3.

1.14 Lavorare con precisione grafica

Fig. 1.38 ■ Denominazione e salvataggio del file 3CAD imposta disegni nellacartella CAD2006lez.

1.15 Salvare il lavoroMirini di precisione OSNAP o SNAP a oggettoQuesti strumenti ci accompagnano durante il lavoro e sonomolto importanti per ottenere la massima precisione nel colle-gare le linee tra loro e nella ricerca di punti significativi (comepunti medi, punti finali, perpendicolari, tangenti, ecc.).A video sono rappresentati dai seguenti simboli (fig. 1.37):● un quadrato per il punto finale di un segmento;● un triangolo per il punto medio di un segmento;● una x per il punto di intersezione tra linee.

Altri simboli si possono visualizzare attraverso la finestra Im-postazioni disegno. L’OSNAP aggancia automaticamente ipunti fondamentali. Questi comandi possono essere attivatie disattivati cliccando sulla parola OSNAP nella parte infe-riore dello schermo nella barra di stato con il tasto sinistrodel mouse. Cliccando nuovamente sulla stessa parola con iltasto destro appare una finestra dalla quale, selezionandoImpostazioni, si visualizza il riquadro con le opzioni. Questaè un’operazione che è sempre bene fare preliminarmente se-lezionando solo alcuni OSNAP che di solito sono: Interse-zione, Fine, Medio, Perpendicolare, Centro; gli altri siattiveranno di volta in volta.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 22

Nel disegno tecnico il testo è usato per indicare viste e sezio-ni, per definire parti del disegno, fare annotazioni, legende,ecc. Dopo aver cliccato sull’icona Testo della barra Disegna(fig. 1.40) appare una finestra formata da:

● una barra mobile (collocabile dove vogliamo), denomina-ta Formattazione testo, attraverso la quale possiamocambiare il tipo di font di scrittura, l’altezza e il coloredel testo in modo analogo ai programmi di videoscritturacome per esempio Word;

● un riquadro entro cui scrivere il testo; se clicchiamo ulte-riormente con il tasto destro del mouse appare una se-conda finestra che permette di applicare altre funzionicome: Annulla, Ripeti, Taglia, Copia, Incolla, Rientri eTabulazioni, ecc.

Invece se attiviamo i comandi Disegna-Testo-riga singola ditesto, sia dal menu a tendina o principale che dalle iconedella barra Testo, occorre fare attenzione all’area di coman-do dove in sequenza appariranno le domande:

● Specificare punto iniziale del testo (Giustificazione/Stile)cliccare sul punto desiderato;

● Specificare l’altezza (per esempio 3);

● Specificare l’angolo di rotazione (per esempio 45);● Digitare testo;● Digitare testo;● Digitare testo.Battere due volte Invio per interrompere la sequenza.Questo tipo di testo è particolarmente utile per inserire eti-chette, numerazioni o semplici annotazioni ma non consentedi impostare al suo interno altri tipi di caratteri o di formati.

Modifica del testoPer modificare un testo già scritto si può procedere in duemodi.Primo modo: si clicca con il mouse sul testo che deve esseremodificato e poi, su Proprietà del menu standard; appare la fi-nestra della proprietà. Cliccare sulla striscia Testo nella zona deidoppi accenti che apre una tendina al disotto della casella testodove si avranno tutte le caratteristiche, lo stile, la giustificazione,la larghezza, l’altezza e così via. Cliccare sul quadratino a destrae variare il testo nello spazio apposito che appare sullo schermo.Secondo modo (veloce): si clicca due volte in modo successi-vo con il tasto sinistro del mouse sul testo, apparirà la barraFormattazione testo e lo spazio dedicato alla scrittura dovesi può lavorare come in qualsiasi testo realizzato con Word ocon altri programmi di videoscrittura.

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

23

Fig. 1.40 ■ Inserimento testo e formattazione.

1.16 Scrivere con AutoCAD

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 23

Il disegno CADm

odulo

2

24

L’aggiunta al disegno di annotazioni relative alle misure vie-ne comunemente detta quotatura.Le quote hanno un ruolo importante nella definizione di unprogetto, senza di esse il lavoro non è eseguibile.Le quote sono costituite generalmente da:

● una linea di quota che è una linea fine con alle estremitàdue frecce;

● due linee di riferimento che indicano i punti da doveparte la quota; generalmente sono perpendicolari alla li-nea di quota;

● due frecce o segni convenzionali;● il testo di quota che può apparire dentro la linea di quota

che viene interrotta o sopra la medesima; se necessario al-la quota possiamo aggiungere le tolleranze.

I principali tipi di quotatura sono:

● Lineare (orizzontali, verticali, allineate, ecc.);● Radiale (raggio e diametro);

● Angolare (angoli);● Coordinata (secondo gli assi x, y);● Lunghezza arco.

Le quote sono oggetti dotati di punti notevoli, per cui se sele-zioniamo una quota a comando vuoto appariranno i GRIP checon i loro 5 quadratini blu ci indicheranno i punti notevoli del-la quota e ci permetteranno di apportare delle modifiche.Cliccando sul quadratino posto in corrispondenza della quota(fig. 1.41), questo diventa rosso e appare una linea elastica conun mirino che ci consente un nuovo posizionamento.

I comandi e le loro attivazioniTesto● Dalla barra Disegna-Testi.● Dal menu principale Disegna-Testo-Testo multilinea-

Riga singola di testo.● Dalle barre degli strumenti Testo.● Digitare Testo o T.

Modifica testo● Dalla barra Standard icona Proprietà.● Dal menu principale edita Proprietà.● Dalle barre degli strumenti Testo l’icona Modifica testo.● Digitare dalla tastiera Alt � E in modo da attivare la

tendina Edita e quindi la lettera à per attivare la tavo-lozza delle proprietà.

1.17 Le quote

I comandi e le loro attivazioniQuotatura● Dal menu principale Quotatura.● Dalla barra degli strumenti Quotatura.● Digitare da tastiera i tasti combinati per esempio Alt �

Q poi l per quotatura lineare, Alt � Q poi r per quotareraggi, ecc.

Fig. 1.41 ■ Esempio di uso dei GRIP nelle quote.

Attivazione da barra degli strumenti

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 24

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

25Fig. 1.42 ■ Esempi di diversi tipi diquotatura.

Le principali procedure di alcuni tipi di quotatura1.17.1

Quotatura lineareViene usata per quotare li-nee orizzontali o verticali.Per inserirla selezioniamoil comando Quotatura-Li-neare e clicchiamo sulpunto iniziale e su quellofinale del segmento.

Quotatura diametri,raggi, angoli,lunghezze arcoPer quotare un diametroselezionare il comandoQuotatura-Diametro e clic-care sulla circonferenza. Seinvece vogliamo quotare ilraggio selezioniamo il co-mando Quotatura-Raggioe clicchiamo sull’arco o sul-la circonferenza. Per quota-re un angolo selezioniamoil comando Quotatura-An-golare e clicchiamo sui latidell’angolo. Cliccare sull’ar-co per Quotatura Lun-ghezza arco.

Quotature allineatePer quotare linee obliquescegliere Quotatura-Alli-neata e cliccare sul puntoiniziale e su quello finaledella linea obliqua.

Quotaturein paralleloSi effettua la prima quotae poi si seleziona il coman-do Quotatura-Linea baseoppure si attiva il coman-do Quotatura-Linea basee poi si seleziona una quo-ta base già esistente e ilnuovo punto da quotare.

Quotature in serieSi effettua la prima quotae poi si seleziona il coman-do Quotatura-Continuaoppure si attiva prima ilcomando Quotatura-Con-tinua e poi si seleziona unaquota base già esistente e ilnuovo punto da quotare.

Quotatura con lecoordinatePrima di procedere conquesta operazione occor-re spostare l’origine degliassi nel punto 0 usando ilcomando UCS-Originedalla barra degli stru-menti UCS. Quindi si se-lezione il comandoQuotatura-Coordinata econ il mouse si clicca sulpunto successivo da quo-tare in direzione della x oin direzione della y.

Fig. 1.43 ■ Esempi di diversi tipi diquotatura.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 25

Il disegno CADm

odulo

2

26

Fig. 1.47 ■ Modifica stile testo di quote.

Le direttriciSe vogliamo aggiungere alle quote delle note corredate dafrecce e linee usiamo il comando Quotatura-Direttrici; nel-l’area di comando verrà richiesto di definire i punti di inizio,il punto di fine, la larghezza del testo e il testo stesso.

Quotatura rapidaSe vogliamo quotare il disegno in modo rapido e in un solopassaggio selezioniamo il comando Quotatura rapida e clic-chiamo direttamente sull’oggetto (per esempio sul segmentoe non sui suoi estremi); AutoCAD chiederà semplicementedi indicare la posizione della quota.

Variabili di quota, stili e standard di quotaLe variabili di quota stabiliscono il modo con cui le quote sonodisposte (fig. 1.44). Alcune variabili si riferiscono al colore, altreall’aspetto della punta della freccia, altre ancora determinano lavisualizzazione o meno delle linee di riferimento, della posizio-ne del testo, ecc. Queste variabili vengono gestite dal comandoSTILE. Gli standard invece riguardano i modelli che alcunipaesi hanno stabilito; esistono gli standard ANSI-americano,ISO-internazionale, DIN-tedesco, JIS-giapponese, GB-cinese.

Impostare gli stili delle quoteOgni volta che clicchiamo sul comando stile di quota apparela finestra Gestione stili di quota (fig. 1.45).Lo stile di quota è solitamente legato al formato ISO-25 for-nito da AutoCAD, ma possiamo cambiarlo attivando con ilmouse la barra Nuovo oppure selezionando direttamenteModifica o Sostituisci; in ogni caso apparirà la finestra suc-cessiva Modifica stile di quota. Questa finestra contiene tutte

le variabili che servono per modificare lo stile di quotatura; leprincipali sono:● linee (fig. 1.46): varia il tipo di linea, lo spessore, il colo-

re, la distanza dall’oggetto quotato, ecc.;● simboli e frecce: varia il tipo di freccia e degli altri simbo-

li che è possibile utilizzare (si può variare anche il tipo disimbolo usato per il centro del cerchio);

● testo (fig. 1.47): varia il tipo di testo e la sua posizione.

Fig. 1.44 ■ Esempi di quotatura con variabili diverse.

Fig. 1.45 ■ Finestra Gestione stili di quota.

Fig. 1.46 ■ Modifica stile linee di quota.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 26

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

27

Modificare le quoteLa modifica delle quote solitamente avviene con la modificadello stile di quota ma a volte è necessario cambiare una sin-gola quota; a questo scopo è possibile usare i GRIP, stru-menti che permettono di variare la posizione del testo sullalinea di quota, di variare la lunghezza della linea e della quo-ta associata (fig. 1.48). In alternativa si può attivare la fine-stra a bandiera delle Proprietà: si seleziona la quota damodificare e si attiva la finestra Proprietà (fig. 1.49) in cuiappaiano le proprietà della quota raggruppate per sezioni:Varie, Linee e Frecce, Testo, Adatta, Unità primarie, Unitàalternative, Tolleranze (sono le stesse proprietà della finestraModifica stile di quota).Con il tasto sinistro del mouse attivare la casella desiderata eselezionare la variazione, come lo spessore della linea di quo-ta, il valore della quota, il tipo di freccia, l’altezza del testo,ecc.

Modificare il testo di quotaturaPer questa operazione si clicca sulla quota da modificare,quindi si attiva Edita-Oggetto-Testo-Modifica e AutoCADvisualizza il dato da modificare.

Le quote associateLa quota associata è la quota che AutoCAD lega all’oggetto. Illegame consiste nel fatto che variando le dimensioni dell’ogget-to la quota varia con esso; questa funzione consente un notevo-le risparmio di tempo e di controllo.

I comandi e le loro attivazioni

Stili di quota● Dal menu principale Formato-Stile di quota.● Dal menu principale Quotatura-Stile.● Cliccare con il tasto destro del mouse nell’area grigia,

attivare ACAD e la barra Quotature-Stili di quota.

Fig. 1.48 ■ Finestra Proprietà.

1.18 Creazione dei blocchiCon il comando Crea blocco si possono creare oggetti riuti-lizzabili all’interno del disegno cioè formare una libreria disimboli da richiamare. I blocchi sono un insieme unico for-mato da tutto ciò che il disegnatore ha selezionato. Per scom-porre il blocco si usa il comando Esplodi che stacca tra lorotutte le parti che formano il blocco stesso. I blocchi possonoessere esportati all’esterno del disegno per essere usati da al-tri con il comando Mblocco. I due comandi specifici per lacircolazione dei blocchi sono: Inserisci blocco e Crea blocco.

Crea bloccoAll’attivazione del comando Crea blocco appare la finestraDefinizione blocco dove occorre inserire (fig. 1.50):

● Nome: assegnare un nome al blocco. Il nome e la defini-zione del blocco vengono memorizzati nel disegno sulquale si sta lavorando.

● Punto base: specificare un punto di inserimento base per ilblocco. Le coordinate di default sono (0; 0; 0); se necessariospecificare il valore delle coordinate x-y-z. Se selezioniamo ilpunto base di inserimento, la finestra si chiude temporanea-mente per consentire di specificare un punto di inserimentonel disegno sul quale si sta lavorando (si consiglia di sceglie-re come punto base un estremo significativo dell’oggetto).

● Oggetti: la finestra si chiude temporaneamente per consen-tire la selezione degli oggetti da includere nel blocco. Altermine della selezione premere Invio per visualizzare nuo-vamente la finestra di dialogo. Nel riquadro degli oggetti,dopo la creazione del blocco, si possono spuntare le vociMantieni (mantiene gli oggetti selezionati come oggetti di-stinti del disegno), Converti in blocco (converte gli oggettiselezionati in un’istanza di blocco nel disegno), Elimina(elimina gli oggetti selezionati dal disegno). Oggetti sele-zionati (visualizza il numero di oggetti selezionati). La Sele-ziona rapida consente di definire un gruppo di selezione.

Fig. 1.50 ■ Finestra di definizione dei blocchi.Fig. 1.49 ■ Dalla finestra propietà linee e tipi di frecce.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 27

L’utilizzo della modellazione solida o disegno 3D è unostrumento diventato indispensabile per la realizzazione dimodelli virtuali in svariati campi: aeronautica, industriaautomobilistica e meccanica, nel campo cinematografico,ecc.I tipi di modellazione 3D supportati da AutoCAD sonotre:

● wireframe (letteralmente a fil di ferro): un modello spa-ziale che non contiene alcuna superficie ed è costituitosolo da punti, linee e curve che descrivono gli spigolidegli oggetti e definiscono una linea che si modella nel-lo spazio (il comando ISOLINES � 6 può essere varia-to dal disegnatore per ottenere una maggiore densitàvisiva della rigatura);

● di superficie: prevede la definizione delle superfici diun oggetto 3D e dei suoi spigoli. AutoCAD definisce lesuperfici mediante una mesh poligonale che rappresen-ta la superficie di un oggetto utilizzando sfaccettaturepiane.La densità della mesh può essere definita in modo simi-le a una Griglia costituita da colonne e righe.Il comando SURFTAB1 � 6 serve per controllare la den-sità della rete attorno all’asse di rivoluzione mentreSURFTAB � 6 controlla la densità della rete attorno allacurva base; questi comandi consentono di variare i valoriper ottenere una maggiore o minore densità delle mesh;

● solida: con il modellatore di solidi è possibile creareoggetti 3D utilizzando:– solidi primari forniti dal programma (parallelepipe-

do, cuneo, cono, sfera, cilindro, toro; nelle ultimeversioni si sono aggiunti il polisolido e la piramide);

– solidi ottenuti per estrusione lungo una coordinatao lungo una qualsiasi linea;

– solidi ottenuti per rivoluzione, totale o parziale, diuna sagoma intorno a un asse;

– solidi ottenuti per somma, sottrazione, intersezionedi altri solidi (solidi booleani).

In figura 1.52 sono riportate tutte le barre necessarie per ildisegno in 3D.La Plancia di comando (fig. 1.53) per la modellazione 3Dè invece una nuova tavolozza che appare in ambiente 3D apartire dalla versione AutoCAD 2007.

Il disegno CADm

odulo

2

28

● Impostazioni: specifica le impostazioni per il blocco.Unità blocco: specificano le unità di inserimento.Scala uniformemente: consente di impedire o meno cheil blocco venga scalato non uniformemente.Consenti esplosione: specifica se il blocco può essere omeno esploso, cioè se tutti gli elementi siano modificabiliseparatamente.Descrizione: specifica la descrizione di testo del blocco.Collegamento ipertestuale: permette di associare un col-legamento ipertestuale alla definizione di blocco.

Il comando Mblocco per essere attivato deve essere digitatoe sullo schermo apparirà la finestra Scrivi blocco che ci per-metterà di salvare il blocco, il disegno intero o degli oggetticome file .dwg nella cartella desiderata.

Inserire dei blocchiIl concetto di Inserisci non è riferito solo ai blocchi; da que-sta finestra (fig. 1.51) si possono inserire nel disegno file pro-venienti da altri programmi come per esempio immaginiraster cioè non vettoriali come .jpg.All’attivazione del comando Inserisci blocco appare una fi-nestra in cui si richiede:● Nome: specificare il nome di un blocco da inserire oppu-

re con Sfoglia e Seleziona il file di disegno (una finestradi dialogo standard per la selezione dei file) è possibileselezionare un blocco o un file da inserire. L’Anteprimanella finestra a destra visualizza il blocco specificato perl’inserimento;

● Punto di inserimento: immettere le coordinate (si puòanche specificare sullo schermo);

● Scala: specificare la scala del blocco inserito (si può an-che specificare sullo schermo);

● Scala uniforme: serve per specificare un valore di scalaunico per le coordinate x, y e z;

● Rotazione: serve per specificare l’angolo di rotazione peril blocco (si può anche specificare sullo schermo);

● Unità blocco: visualizza informazioni sulle unità blocco;● Esplodi: esplode il blocco e inserisce le singole parti che

lo costituiscono. Se Esplodi è selezionato, è possibile spe-cificare solo un fattore di scala uniforme.

Gli oggetti che formano il blocco possono mantenere le pro-pietà originarie oppure assumere quelle del disegno in cuivengono inseriti.

Fig. 1.51 ■ Finestra Inserisci blocco.

I comandi e le loro attivazioni

Crea blocco● Dalla barra Disegna-Crea Blocco.● Dal menu principale Disegna-Blocco-Crea digitare

Blocco.

Inserisci blocco● Dalla barra Disegna-Inserisci blocco.● Dal menu principale Inserisci-Blocco.● Dalle barre degli strumenti Inserisci.● Digitare Inser.

1.19 Modellazione 3D

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 28

Conoscenze di base dei comandi CAD 1

unitá

29

Modellazione solida 3D di solidi primariNella barra Modellazione sono presenti le icone che ci per-mettono di costruire in modo rapido e semplice i solidi pri-mari. Tutti i comandi dei solidi primari possono essereattivati:

● dalle barre strumenti Modellazione (nelle versioni prece-denti chiamata Solidi) (fig.1.54);

● dal menu principale Disegna-Modellazione, ecc.;● digitati direttamente da tastiera scrivendo sfera, cilindro,

toro, ecc.

Il programma propone dei solidi primari già pronti: il paral-lelepipedo, la sfera, il cilindro, il cono, il cuneo, il toro, aiquali si sono aggiunti nelle ultime versioni il polisolidi e lapiramide; all’attivazione del comando fare sempre attenzionealle richieste dell’area di comando dove verranno inserite lemisure, la posizione e le dimensioni degli oggetti.

Il comando Polisolido consente di convertire una lineaesistente (una polilinea 2D, un arco o un cerchio) in un soli-do con un profilo rettangolare (figg. 1.55 e 1.56).

Il comando Piramide permette di disegnare qualsiasi pi-ramide a base poligonale; la base fornita di default è quadra-ta, viene richiesto il lato o il raggio del poligono di base equindi l’altezza.

Fig. 1.52 ■ Barre degli strumenti per la modellazione in 3D.

Fig. 1.53 ■ Plancia di comando per la modellazione in 3D.

fig. 1.54 ■ Barra degli strumenti Modellazione.

Fig. 1.55 ■ Polilinea con larghezzaassegnata dal disegnatore e con formamistilinea.

Fig. 1.56 ■ Il Polisolido è una polilinea estrusa.

0080.M02UD01.qxd 12-06-2009 9:05 Pagina 29

Il disegno CADm

odulo

ese

rcizi p

ropost

i

72

2esercizi proposti unità 2

Esercizio di 1o livello1. Costruire con AutoCAD il rubinetto proposto.

Applicazione dei comandi1. Impostazione dei Limiti (formato A4, foglio in verticale),

Osnap, Layer (Assi, Costruzioni, Disegno, Testo, Quote);per ogni piano selezionare le caratteristiche di colore, ti-po linea, spessore.

2. Comando Linea sul piano Assi.3. Comando Offset per disegnare le parallele sul piano Co-

struzioni.4. Comando Cerchio.5. Comando Raccorda.6. Comando Polilinea sul piano Disegno per definire la

forma del rubinetto.

1 faseSul piano Costruzioni con il co-mando Linea, costruire una lineaorizzontale nella parte bassa del-lo schermo; con il comando Off-set costruire due parallele alla li-nea orizzontale distantirispettivamente 100 e 50 mm.Con il comando Offset comple-tare le costruzioni delle linee pa-rallele alla verticale simmetrica-mente e distanti 30, 50, 70 mm.Con il comando Punto eviden-ziare i punti di intersezione A,B, C, D, E e F come da disegno.

2 faseDopo aver cambiato proprietàalle linee assiali passanti per E, F,G (portate sul piano Assi), co-struire le circonferenze con ilcomando Cerchio in E (raggio30 mm) e in A, B, G, F (raggio15 mm). Unire con il comandoLinea i punti AD e BC.

3 faseCon il comando Raccorda dalmenu a barre Edita, posto Ra �35, raccordare la circonferenzacentrale di centro E con le duecirconferenze di centri F e G.Con Ra � 12 raccordare i verti-ci D e C formati dalla base su-periore e dai lati obliqui del tra-pezio.Raccordare con Ra � 12 la cir-conferenza di centro E con labase superiore del trapezio. Rac-cordare sempre con Ra � 12 i la-ti obliqui del trapezio con le cir-conferenze di centro A e B. Conil comando Taglia dal menu abarre Edita, pulire il disegno del-la base del rubinetto come dadisegno.

4 faseCompletare il disegno posizio-nandosi sul piano Disegno e ri-passare il contorno con il co-mando Polilinea (larghezza 0,5).Disattivare il piano Costruzioniper ottenere un disegno comequello dato.

0090.M02UD02.qxd 12-06-2009 9:44 Pagina 72

Esercitazioni CAD 2

unitá

ese

rcizi p

ropost

i

73

esercizi proposti unità 2

Esercizio di 1o livello2. Costruire due ingranaggi, uno a otto denti rettan-

golari e l’altro a diciannove denti triangolari, di rag-gi 65 mm, 58 mm, 35 mm e 28 mm. Gli assi dei dueingranaggi sono posti a una distanza di 150 mm.

Applicazione dei comandi1. Impostazione dei Limiti (formato A4, foglio in

verticale), Osnap, Layer (Assi, Costruzioni, Di-segno, Testo, Quote). Per ogni piano selezionarele caratteristiche di colore, tipo linea e spessore.

2. Comando Linea sul piano Assi.3. Comando Cerchio sul piano Costruzioni.4. Comando Linea per disegnare il raggio base per

la serie.5. Comando Serie polare.6. Comando Polilinea sul piano Disegno.

fase 1Con il comando Linea, messo corrente il piano Assi, costrui-re un asse orizzontale e due verticali alla distanza di 150 mmottenuti con il comando Offset dal menu a barre Edita.Dopo aver messo corrente il piano Costruzioni, con il comandoCerchio del menu a barre Disegna, costruire le due serie di cir-conferenze concentriche di raggio 65, 58, 35 e 28 puntandoin A e in B.

fase 2Nella serie di circonferenze a sinistra, con il comando Linea,costruire un raggio della circonferenza esterna; con il co-mando Serie polare, con centro posto in A e numero di oggettiN � 16, si ottengono i 16 raggi dell’ingranaggio.

Costruire un raggio della circonferenza di centro B e con il co-mando Serie polare, con centro posto in B e N � 19, si ot-tengono i 19 raggi dell’ingranaggio.

fase 3Attivando il piano Disegno e con il comando Polilinea del me-nu a barre Disegna, costruire i 16 denti rettangolari e i 19 den-ti triangolari degli ingranggi con OSNAP attivato per trova-re esattamente i punti di intersezione, come indicato neldisegno.

fase 4Sempre sul piano Disegno e con il comando Polilinea larga0,5, costruire i 16 denti rettangolari e i 19 denti triangolari de-gli ingranggi interni come da disegno.Disattivare, cliccando sulla lampadina, il piano Costruzioni perottenere il disegno dato.

0090.M02UD02.qxd 12-06-2009 9:44 Pagina 73

Il disegno CADm

odulo

test

di verifica

84

2test di verifica unità 2

Indica con una crocetta la risposta che ritieni esatta.

1. Dove appare il nome del file sullo schermo?

In basso nella barra di stato.Non appare mai sullo schermo.A destra in alto nella barra del logo.A sinistra in alto acconto al logo.A sinistra sotto al logo.

2. Come si attivano i comandi in AutoCAD?

Con il mouse cliccando sulle icone oppure digitandoda tastiera.Con il mouse.Con il mouse cliccando sulle parole o sulle icone op-pure digitando da tastiera.Da tastiera.Con il mouse cliccando sulle icone sui tasti funzionee sugli interruttori.

3. Le quote in serie e quelle in parallelo da quale comandosono attivabili?

Non esiste differenza.Dal comando Quotatura continua e Quotatura li-nea base.Si attivano allo stesso modo ma poi sul video si ruo-tano.Dal comando Quotatura lineare e Quotatura alli-neata.Dal comando Quotatura continua e discontinua.

4. Che cosa sono i Layer?

Una serie di testi che hanno delle proprietà particolari.Una serie di fogli sovrapposti e trasparenti tra loro conparticolari proprietà.Una serie di comandi che permettono di avere colo-ri diversi e linee diverse.Sono degli spazi che possono essere attivati o disatti-vati.Una serie di piani orientabili.

5. Oltre i solidi primari in che modo si ottengono gli altri so-lidi?

Per somma, sottrazione e intersezione.Per estrusione e per rotazione.Per rivoluzione e per copia.Per specchiatura, rotazione, estrusione, somma, sot-trazione e intersezione.Per estrusione, rivoluzione e unione, sottrazione eintersezione.

6. Che cosa è l’UCS?

Un sistema di coordinate utente.Un sistema di lettura dei pixel del video.Un sistema per facilitare il movimento nello spazio.Un sistema cartografico di precisione.Un modo di operare nel piano ma non nello spazio.e

dcb

a

e

dcb

a

e

d

c

b

a

e

d

c

b

a

ed

cb

a

edcba

7. In quanti tipi di spazi si può lavorare con AutoCAD?

Spazio modello e spazio carta.Solo spazio video.Solo spazio grafico di disegno.Spazio lineare, spazio obliquo e spazio solido.Spazio carta, spazio classico, spazio solido.

Rispondi alle domande proposte.

1. Come variano i mirini del mouse sullo schermo?

2. A che cosa servono i tasti sinistro e destro del mouse?

3. Descrivi i comandi Limiti e Zoom.

4. Elenca il maggior numero possibile di SNAP a oggetto.

5. Se si inizia a lavorare con Startup � 1 che cosa succede?

6. Quali sono i comandi che attiva la barra Vista?

7. Che cosa sono i solidi booleani?

8. Quando si usa il comando Visualizza finestre?

9. Quali sono i comandi che ci permettono di passare dal-l’oggetto 3D all’oggetto 2D?

10. Qual è il comando che permette ad altri programmi di leg-gere i file di AutoCAD?

Esponi sinteticamente gli argomenti proposti e se ne-cessario fai degli schizzi a matita.

1. Descrivi i modi di attivazione dei comandi Linea, GRI-GLIA, OSNAP e Estrudi.

2. Descrivi i comandi Proprietà e Serie polare, come si at-tivano e a che cosa servono.

3. Come si costruiscono i cerchi assonometrici in 2D?4. Quando si usa il comando Contorno?5. Quali sono i comandi utilizzabili solo in Spazio carta?6. Qual è la differenza tra la Linea e la Polilinea?

edcb

a

0090.M02UD02.qxd 12-06-2009 9:44 Pagina 84