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standard minimi delle competenze tecnico professionali UNITA’ CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE: TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 111

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standard minimi delle competenze tecnico professionali

UNITA’ CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE:

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE

DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 111

standard minimi delle competenze tecnico professionali

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 112

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TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

UNITÀ’ CAPITALIZZABILE N. 1 1 – Analizzare le strutture aziendali

in base ai processi produttivi ed ai relativi costi

A – STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE

Il soggetto è in grado di:

1. strutturare l’azienda in base all’attività di settore e all’organizzazione economica; 2. pianificare la struttura organizzativa ottimale dell'impresa in funzione dell'attività e delle strategie seguite; 3. utilizzare criteri di analisi, per le diverse funzioni aziendali, dei singoli obiettivi operativi dei principali

processi decisionali; 4. elaborare proposte e fornire adeguate soluzioni alle problematiche di tipo organizzativo ed economico –

aziendale nell’area di intervento del processo. 1. Per strutturare l’azienda in base all’attività di settore e all’organizzazione economica, il soggetto ha

bisogno di sapere come: • descrivere la struttura organizzativa ottimale dell’impresa; • analizzare i criteri di analisi per funzioni aziendali, di singoli obiettivi operativi dei principali processi

decisionali; • elaborare proposte ed adeguate soluzioni alle problematiche di tipo organizzativo ed economico

aziendale nell’area di intervento del processo. 2. Per pianificare la struttura organizzativa ottimale dell'impresa in funzione dell'attività e delle strategie

seguite, il soggetto ha bisogno di sapere come: • identificare l’azienda come organizzazione; • descrivere le funzioni operative aziendali; • analizzare le caratteristiche dell’azienda e del proprio settore operativo. 3. Per utilizzare criteri di analisi, per le diverse funzioni aziendali, dei singoli obiettivi operativi dei principali

processi decisionali, il soggetto ha bisogno di sapere come: • effetture la pianificazione dei fabbisogni dei materiali e la pianificazione dei fabbisogni di capacità. 4. Per elaborare proposte e fornire adeguate soluzioni alle problematiche di tipo organizzativo ed

economico – aziendale nell’area di intervento del processo, il soggetto ha bisogno di sapere come: • riconoscere le caratteristiche dell’azienda e del proprio settore operativo; • gestire il rilascio degli ordini e il controllo degli avanzamenti ed applicare i sistemi di monitoraggio degli

ordini a fornitori. TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE

DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO B – DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di:

1. strutturare l’azienda in base all’attività di settore e all’organizzazione economica; 2. pianificare la struttura organizzativa ottimale dell'impresa in funzione dell'attività e delle strategie

seguite; 3. utilizzare criteri di analisi, per le diverse funzioni aziendali, dei singoli obiettivi operativi dei

principali processi decisionali;

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 113

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4. elaborare proposte e fornire adeguate soluzioni alle problematiche di tipo organizzativo ed economico – aziendale nell’area di intervento del processo.

Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono:

1 • saper identificare l’azienda come

organizzazione; • saper descrivere le funzioni operative

aziendali; • saper distinguere le caratteristiche aziendali

in relazione allo specifico settore operativo.

• Identificazione della catena del valore; • definizione delle variabili e delle principali

configurazioni organizzative; • identificazione dell’’organizzazione a livello

macro e micro; • definizione dei meccanismi di

funzionamento; • esposizione sui richiami dello sviluppo

storico delle organizzazioni; • di identificazione delle caratteristiche,

strumenti e compiti del marketing; • identificazione degli obiettivi, fasi,

metodologie e organizzazione del processo di sviluppo dei prodotti;

• identificazione delle caratteristiche,

strumenti e compiti della produzione e della funzione approvvigionamenti;

• identificazione dei sistemi gestionali

interfunzionali; • descrizione dei sistemi: qualità, logistico,

economico-finanziario, tecnico, produttivo, di innovazione di processo, di gestione e sviluppo delle Risorse Umane;

• descrizione dell’analisi del proprio ambiente

organizzativo e del proprio settore operativo; • progettazione della definizione degli obiettivi

di sviluppo organizzativo ed economico. TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE

DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO B – DECLINAZIONE DI Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono:

2 • saper individuare le fasi del processo di

pianificazione della produzione; • saper identificare la pianificazione aggregata

delle risorse, secondo tecniche di tipo Resources Requirement Planning.

• Individuazione delle fasi seguenti: ◊ previsioni di vendita al piano di

produzione: le distinte di pianificazione,◊ piano aggregato di produzione, ◊ formulazione del piano principale di

produzione in relazione alla struttura dei prodotti,

◊ piano principale di produzione di

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 114

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livellamento e di inseguimento, ◊ piano finale di assemblaggio degli

ordini clienti.

• adozione del metodo della Simulazione per la definizione dei fabbisogni di risorse;

• descrizione della costruzione dei centri e dei cicli rappresentativi;

• descrizione del metodo dei coefficienti globali (overall factors);

• descrizione del metodo delle “distinte di capacità” (capacity bills);

• descrizione del metodo dei profili dell'impegno delle risorse (resource profiles).

3 • saper pianificare i fabbisogni dei materiali; • saper descrivere la pianificazione dei

fabbisogni di capacità

• La coerenza e la fattibilità nell’adozione delle seguenti variabili: ◊ le determinanti e i costi delle scorte di materiali; ◊ i criteri fondamentali della gestione delle scorte: guardare avanti e guardare indietro; ◊ le modalità di funzionamento e ambiti applicativi dei metodi a punto di riordino (livello di riordino, quantità di riordino, scorta di sicurezza); ◊ la logica di funzionamento e parametri di regolazione della tecnica MRP (Material Requirements Planning);

• la coerenza e la fattibilità nell’applicazione delle seguenti logiche e capacità: ◊ la logica di funzionamento e parametri di regolazione della procedura CRP (Capacity Requirements Planning);

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO B

– DECLINAZIONE DI Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono:

segue punto 3 ◊ l’elaborazione a capacità finita e a

capacità infinita; ◊ Il calcolo dei carichi elementari; ◊ i profili di carico al più presto e al più tardi; ◊ i dati tecnici di supporto al calcolo dei i fabbisogni di capacità.

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 115

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• saper evidenziare il ruolo e le problematiche dell’attività di controllo avanzamenti;

• saper distinguere l’impatto degli

approvvigionamenti sulle attività operative interne.

• L’efficacia nella descrizione dei seguenti sistemi e

modalità: ◊ i sistemi push-pull nella regolazione degli

avanzamenti in produzione; ◊ le modalita' di funzionamento e i parametri

di regolazione delle tecniche di scheduling ; ◊ le modalita' di funzionamento e i parametri di regolazione del metodo kanban;

• l’efficacia nella distinzione delle seguenti

strategie: ◊ le politiche di approvvigionamento in funzione

delle tipologie di acquisto e del ciclo di vita del prodotto;

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 116

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◊ le scelte di make or buy: analisi strategica

dell'integrazione verticale; ◊ Il vendor rating: i livelli di valutazione,

parametri, indicatori e criteri di valutazione; ◊ la gestione operativa delle relazioni di

acquisto.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 117

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TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO B

UNITÀ’ CAPITALIZZABILE N. 2 2 – Adottare metodi e tecniche di progettazione nell’industrializzazione e gestione del prodotto

A – STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE

Il soggetto è in grado di:

1. adottare le logiche e le metodologie per l’industrializzazione dei prodotti e la realizzazione dei processi produttivi;

2. utilizzare le metodologie per la definizione dei tempi e metodi per la realizzazione dei cicli produttivi; 3. ricercare, sviluppare ed elaborare strategie per l’ottimizzazione dei flussi produttivi. 1. Per adottare le logiche e le metodologie per l’industrializzazione dei prodotti e la realizzazione dei

processi produttivi, il soggetto ha bisogno di sapere come: • compilare ed interpretare cicli di lavorazione. 2. Per utilizzare le metodologie per la definizione dei tempi e metodi per la realizzazione dei cicli produttivi,

il soggetto ha bisogno di sapere come: • utilizzare tecniche per scomporre le operazioni in elementi ed ottimizzare i tempi standard ed i rendimenti; • utilizzare tecniche per l’analisi dei metodi di lavoro e la movimentazione interna dei materiali. 3. Per ricercare, sviluppare ed elaborare strategie volte all’ottimizzazione dei flussi produttivi, il soggetto ha

bisogno di sapere come: • definire interventi per la riduzione del tempo di attraversamento (lead time).

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 118

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TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

B – DECLINAZIONE DI LIVELLO

Per essere in grado di:

1. adottare le logiche e le metodologie per l’industrializzazione dei prodotti e la realizzazione dei processi produttivi;

2. utilizzare le metodologie per la definizione dei tempi e metodi per la realizzazione dei cicli produttivi; 3. ricercare, sviluppare ed elaborare strategie per l’ottimizzazione dei flussi produttivi.

Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono: 1 • conoscere gli elementi basilari sui quali

poggia l’industrializzazione dei prodotti e la realizzazione dei processi produttivi.

• L’identificazione e la definizione di: ◊ tipologie di processi produttivi; ◊ layout per prodotto: modularità ed assemblaggio; ◊ layout per processo; ◊ Group technology; ◊ stesura di cicli di lavorazione; ◊ distinta dei materiali; ◊ tempi di lavoro e rendimenti.

2 • saper utilizzare le metodologie che portano

alla definizione dei metodi e dei tempi di lavoro.

• L’aderenza alla realtà operativa nell’applicare:

◊ i principi dell’ergonomia; ◊ gli schemi dei movimenti; ◊ la classificazione dei movimenti; ◊ lo studio del posto di lavoro; ◊ l’analisi dei metodi di lavoro; ◊ gli strumenti statistici per l’ottimizzazione

dei metodi di lavoro; ◊ gli strumenti e gli indicatori per il

controllo dell’efficienza; ◊ i metodi statistici per la valutazione della

saturazione delle risorse (es. work sampling).

3 • saper utilizzare regole che consentono di ridefinire ed ottimizzare i flussi operativi.

• La progettazione e lo sviluppo di:

◊ schemi di flusso ◊ sistemi di handling ◊ layout di impianti ◊ modelli di simulazione ◊ il dimensionamento dei magazzini

interoperazionali (buffer)

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TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

UNITÀ’ CAPITALIZZABILE N. 3 3 – Gestire le strutture impiantistiche

nella configurazione dei sistemi di processo e di prodotto

A – STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE

Il soggetto è in grado di:

1. analizzare le principali strutture impiantistiche adottabili per la configurazione dei sistemi produttivi; 2. utilizzare le metodologie ed i principali strumenti per la gestione operativa di un moderno impianto

industriale e relativa manutenzione; 3. ricercare criteri di analisi dei problemi di progettazione, potenziamento e ammodernamento degli impianti

industriali. 1. Per analizzare le principali strutture impiantistiche adottabili per la configurazione dei sistemi produttivi, il

soggetto ha bisogno di sapere come: • definire e descrivere le caratteristiche di un impianto industriale; • identificare le differenti tipologie di impianto industriale; • utilizzare algoritmi di progettazione e miglioramento del lay-out; • riconoscere la matrice prodotto/processo; • ricercare le relazioni intercorrenti tra la progettazione dell’impianto industriale e le fasi di

progettazione/sviluppo del prodotto; • approfondire l’analisi delle modificazioni indotte dai cambiamenti organizzativi innescati dall'introduzione

di nuove tecnologie nelle aziende. 2. Per utilizzare le metodologie ed i principali strumenti per la gestione operativa di un moderno impianto

industriale e relativa manutenzione, il soggetto ha bisogno di sapere come: • definire e descrivere i fondamenti e gli strumenti dello studio del lavoro e dei metodi di lavorazione; • identificare i fattori che concorrono alla perdita di produttività di un impianto industriale; • eseguire uno studio organizzativo del processo produttivo; • riconoscere i principali diagrammi di flusso di reparto e di stabilimento; • ricercare i caratteri strutturali e prestazionali dei sistemi produttivi. 3. Per ricercare criteri di analisi dei problemi di progettazione, potenziamento e ammodernamento degli

impianti industriali, il soggetto ha bisogno di sapere come: • definire e descrivere le problematiche di progettazione di un impianto industriale; • identificare le fasi caratteristiche del progetto di impianto industriale; • utilizzare le tecniche di valutazione degli investimenti; • riconoscere i principali metodi per il dimensionamento degli impianti industriali.

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

B – DECLINAZIONE DI LIVELLO

Per essere in grado di:

1. analizzare le principali strutture impiantistiche adottabili per la configurazione dei sistemi produttivi; 2. utilizzare le metodologie ed i principali strumenti per la gestione operativa di un moderno impianto

industriale e relativa manutenzione;

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 120

standard minimi delle competenze tecnico professionali

3. ricercare criteri di analisi dei problemi di progettazione, potenziamento e ammodernamento degli impianti industriali.

Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono: 1 • saper definire e descrivere le caratteristiche di un impianto industriale; • saper identificare le differenti tipologie di impianto industriale; • saper utilizzare algoritmi di progettazione e miglioramento del lay-out; • saper riconoscere la matrice prodotto/processo; • saper ricercare le relazioni intercorrenti tra la progettazione dell’impianto industriale e le fasi di progettazione/sviluppo del prodotto; • saper approfondire l’analisi delle modificazioni indotte dai cambiamenti organizzativi innescati dall'introduzione di nuove tecnologie nelle aziende.

• L’identificazione della classificazione tipologica dei sistemi di produzione: differenze di prodotto, processo, manodopera, sistemi di gestione;

• l’applicazione dei sistemi per la gestione del

flusso fisico e di quello informativo; • l’applicazione dello studio del layout di un

impianto di produzione; • l’applicazione dell’analisi dei prodotti: analisi delle

relazioni e dei flussi di materiali; • la definizione della formulazione delle alternative

di layout e definizione dei criteri di scelta; • lo sviluppo del layout nel tempo; • l’identificazione delle tipologie di impianti per i

trasporti interni, per l’imballaggio, lo stoccaggio; • l’identificazione dei servizi generali, ausiliari e

igienico sanitari; • l’identificazione degli impianti e dei dispositivi di

protezione antincendio; • l’identificazione degli impianti di distribuzione dei

fluidi industriali;

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE

DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono:

• continua punto 1 • • l’identificazione degli impianti di smaltimento rifiuti.

2 • saper definire e descrivere i fondamenti e gli strumenti dello studio del lavoro e dei metodi di lavorazione; • saper identificare i fattori che concorrono alla perdita di produttività di un impianto industriale; • saper eseguire uno studio organizzativo del processo produttivo; • saper riconoscere i principali diagrammi di flusso di reparto e di stabilimento; • saper ricercare i caratteri strutturali e prestazionali dei sistemi produttivi;

• L’identificazione della morfologia degli impianti industriali: caratteri strutturali e prestazionali dei sistemi produttivi; • l’identificazione delle prestazioni degli impianti industriali: produttività, flessibilità, qualità, servizio; • l’applicazione dello studio del lavoro: fondamenti e strumenti dello studio dei metodi di lavorazione, schemi di flusso; • l’applicazione delle tecniche induttive e deduttive di valutazione e miglioramento dei metodi di lavoro;

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 121

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• saper descrivere la pianificazione della manutenzione; • saper gestire il magazzino ricambi.

• l’applicazione delle tecniche di studio e razionalizzazione dei tempi tecnici • l’applicazione dei metodi per incrementare la produttività; • l’identificazione degli strumenti per la pianificazione della manutenzione, di primo livello e programmata; • la lettura dei manuali tecnici per gestire le scorte di magazzino, la fornitura ricambi e l’omologazione della componentistica.

3 • saper definire e descrivere le problematiche di progettazione di un impianto industriale; • saper identificare le fasi caratteristiche del progetto di impianto industriale;

• L’identificazione del ciclo di vita dell’impianto, dell'investimento e del progetto d'impianto; • l’applicazione dello studio di fattibilità.; • l’applicazione dello studio di mercato e

valutazione della capacità produttiva richiesta;

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE

DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono: continua punto 3

• saper utilizzare le tecniche di valutazione degli investimenti; • saper riconoscere i principali metodi per il dimensionamento degli impianti industriali.

• l’adozione della scelta del ciclo produttivo; • l’applicazione della definizione del layout.; • l’applicazione dell’analisi dei costi di realizzazione e produzione; • la valutazione del piano economico e finanziario; • l’applicazione della valutazione dell’iniziativa: Analisi di sensitività e rischio. • l’identificazione dell'iter di acquisizione e realizzazione del progetto d’impianto; • l’identificazione delle fasi caratteristiche del progetto di impianto:

◊ ingegneria di base, ingegneria di dettaglio, approvvigionamenti, costruzione/montaggio, avviamento e collaudo, ◊ le relazioni di dipendenza tra le diverse fasi, ◊ la progettazione dell’impianto industriale, ◊ i criteri di gestione della documentazione tecnica di progetto,

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 122

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◊ l’iter di emissione degli ordini e il controllo delle forniture, ◊ i criteri di gestione delle attività di cantiere, ◊ la preventivazione dei costi: stima di massima, semianalitica ed analitica.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 123

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TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

UNITÀ’ CAPITALIZZABILE N. 4 4 – Utilizzare le logiche sottese al miglioramento continuo:

lotta agli sprechi in fase di produzione

A – STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE

Il soggetto è in grado di:

1. comprendere le logiche e le finalità del miglioramento continuo; 2. applicare gli strumenti del miglioramento (kaizen); 3. progettare un sistema di miglioramento continuo. 1. Per comprendere le logiche e le finalità del miglioramento continuo, il soggetto ha bisogno di sapere

come: • comprendere la filosofia e le finalità degli “zero sprechi”; • riconoscere gli sprechi nei vari processi aziendali; • identificare le modalità di riduzione/rimozione degli sprechi; • comprendere le logiche di gestione sottese alla lotta agli sprechi. 2. Per applicare gli strumenti del miglioramento (kaizen), il soggetto ha bisogno di sapere come: • utilizzare gli strumenti analitici di raccolta dati; • utilizzare gli strumenti diagnostici; • utilizzare gli strumenti per la definizione delle proposte di miglioramento; • utilizzare le modalità di gestione tipiche del kaizen. 3. Per progettare un sistema di miglioramento continuo, il soggetto ha bisogno di sapere come: • definire le strategie di funzionamento del miglioramento continuo; • definire le regole di funzionamento del sistema; • definire il monitoraggio del sistema.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 124

standard minimi delle competenze tecnico professionali

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

B – DECLINAZIONE DI LIVELLO

Per essere in grado di:

1. comprendere le logiche e le finalità del miglioramento continuo; 2. applicare gli strumenti del miglioramento (kaizen); 3. progettare un sistema di miglioramento continuo,

Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono: 1 • aver compreso la filosofia e le finalità degli “zero

sprechi”; • saper riconoscere gli sprechi nei vari processi

aziendali; • saper identificare le modalità di

riduzione/rimozione degli sprechi; • aver compreso le logiche di gestione sottese alla

lotta agli sprechi.

• La descrizione della logica dei “zero sprechi”; • la definizione di “spreco”; • l’identificazione delle modalità di individuazione

degli sprechi; • la descrizione degli approcci classici del

miglioramento continuo in ambito manufacturing (TQM, TPM, JIT);

• la descrizione del lavoro di gruppo e le logiche

gestionali del kaizen (miglioramento); • la descrizione del rapporto tra miglioramento e le

tecniche del problem solving; • la coerenza fra la valutazione e l’attuazione dei

miglioramenti.

2 • saper utilizzare gli strumenti analitici di raccolta

dati; • saper utilizzare gli strumenti diagnostici; • saper utilizzare gli strumenti per la definizione

delle proposte di miglioramento; • saper utilizzare le modalità di gestione tipiche del

kaizen.

• L’esecuzione nella raccolta dati; • l’esecuzione di grafici, tabelle e diagrammi di

flusso; • l’applicazione del diagramma di causa effetto; • l’applicazione dei “cinque perché”; • l’applicazione delle risalite di processo; l’utilizzo delle proposte di miglioramento;

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono: segue punto 2 • l’utilizzo della gestione a vista;

• la della creazione degli standard; • l’utilizzo dell’applicazione delle 5 S; • l’utilizzo del gruppo di miglioramento; • utilizzo del sistema di valutazione delle proposte;

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 125

standard minimi delle competenze tecnico professionali

• l’applicazione delle modalità di attuazione delle

proposte.

3

• saper definire le strategie di funzionamento del miglioramento continuo;

• saper definire le regole di funzionamento del

sistema; • saper definire il monitoraggio del sistema.

• lo sviluppo del sistema incentivante collegato al

miglioramento; • la definizione degli indicatori diretti e indiretti del

sistema di miglioramento.

• La pianificazione delle strategie di comunicazione;

• la pianificazione delle modalità di coinvolgimento;

• lo sviluppo della strumentazione per la valutazione e la verifica delle proposte di miglioramento;

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 126

standard minimi delle competenze tecnico professionali

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

UNITÀ’ CAPITALIZZABILE N. 5 5 – Individuare gli obiettivi delle politiche di qualità

nell’utilizzo dei processi e nella realizzazione dei prodotti

A – STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE

Il soggetto è in grado di:

1. comprendere le logiche e le metodologie di controllo della qualità dei processi e dei prodotti; 2. utilizzare le procedure per il controllo e la gestione della qualità; 3. ricercare eventuali non conformità ed individuarne la cause; sviluppare ed elaborare interventi correttivi

per il ripristino dei livelli di qualità attesi. 1. Per comprendere le logiche e le metodologie di controllo della qualità dei processi e dei prodotti, il

soggetto ha bisogno di sapere come: • identificare gli obiettivi delle politiche di qualità nei prodotti e nei processi produttivi; • descrivere le fasi ed i soggetti che partecipano al progetto di un total quality control. 2. Per utilizzare le procedure per il controllo e la gestione della qualità, il soggetto ha bisogno di sapere

come: • conoscere gli strumenti e le informazioni di un sistema di monitoraggio continuo della qualità.

3. Per ricercare eventuali non conformità ed individuarne la cause; per sviluppare ed elaborare interventi

correttivi per il ripristino dei livelli di qualità attesi, il soggetto ha bisogno di sapere come: • interpretare le informazioni fornite dal sistema di controllo della qualità predisposto.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 127

standard minimi delle competenze tecnico professionali

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

B – DECLINAZIONE DI LIVELLO

Per essere in grado di:

1. comprendere le logiche e le metodologie di controllo della qualità dei processi e dei prodotti; 2. utilizzare le procedure per il controllo e la gestione della qualità; 3. ricercare eventuali non conformità ed individuarne la cause; sviluppare ed elaborare interventi correttivi

per il ripristino dei livelli di qualità attesi. • Il soggetto deve dimostrare di: • gli indicatori sono: 1 • aver compreso le logiche e le metodologie di

controllo della qualità dei processi e dei prodotti.

• L’identificazione e la definizione riguardo a:

◊ le normative di riferimento, ◊ la logica del Total Quality Control; ◊ i contenuti del Manuale della Qualità; ◊ i contributi al Sistema Qualità dei settori:

progettazione, commerciale, produttivo e amministrativo;

◊ la progettazione di un Sistema Qualità.

2 • saper utilizzare le procedure per il controllo e la

gestione della qualità.

• L’applicazione di:

◊ concetti statistici per la misura della qualità, ◊ piani di campionamento, ◊ carte di controllo per le caratteristiche

esprimibili come variabili, ◊ carte di controllo per le caratteristiche

esprimibili come attributi, ◊ limiti di controllo e specifiche del prodotto, ◊ limiti di controllo e specifiche del processo.

3 • saper interpretare le informazioni fornite dal

sistema di controllo della qualità predisposto. ◊ metodologie per la classificazione delle

criticità (es. Analisi ABC), indicatori per la valutazione delle tolleranze di prodotto,

• La progettazione e lo sviluppo di:

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE • DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

• • Il soggetto deve dimostrare di: • gli indicatori sono: segue punto 3

◊ indicatori per la valutazione delle tolleranze di processo,

◊ Indicatori per la valutazione dei risultati del controllo di accettazione: ⇒ azioni correttive, ⇒ azioni preventive, ⇒ piani per il miglioramento continuo della

qualità.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 128

standard minimi delle competenze tecnico professionali

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE

DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

UNITÀ’ CAPITALIZZABILE N. 6 6 – Realizzare processi e prodotti in ambienti ergonomici di base

e in ottemperanza delle norme di sicurezza

A – STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE

Il soggetto è in grado di:

1. interpretare la normativa vigente sufficiente ad operare efficacemente in ambiente sicuro; 2. inserirsi nel contesto organizzativo previsto dalla legge; 3. elaborare analisi del rischio a priori ed a posteriori relativamente alla sua area di operatività.

1. Per interpretare la normativa vigente sufficiente ad operare efficacemente in ambiente sicuro, il

soggetto ha bisogno di sapere come: • identificare la funzione della sicurezza del lavoro; • identificare, valutare e gestire i rischi professionali.

2. Per inserirsi nel contesto organizzativo previsto dalla legge, il soggetto ha bisogno di sapere come: • identificare le funzioni, i ruoli e le procedure per la sicurezza in azienda; • identificare il piano aziendale di prevenzione.

3. Per elaborare analisi del rischio a priori ed a posteriori relativamente alla sua area di operatività, il

soggetto ha bisogno di sapere come: • evidenziare le caratteristiche del metodo di valutazione del rischio; • disporre dei criteri di scelta d’una misura di prevenzione.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 129

standard minimi delle competenze tecnico professionali

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

B – DECLINAZIONE DI LIVELLO

Per essere in grado di:

1. interpretare la normativa vigente sufficiente ad operare efficacemente in ambiente sicuro; 2. inserirsi nel contesto organizzativo previsto dalla legge; 3. elaborare analisi del rischio a priori ed a posteriori relativamente alla sua area di operatività.

Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono: 1 • saper identificare la funzione della sicurezza del

lavoro; • saper identificare, valutare e gestire i rischi

professionali.

• L’identificazione del quadro normativo dei contenuti della legge 626 e delle leggi che regolano la protezione ambientale;

• l’identificazione dei costi della non sicurezza; • l’identificazione dei costi umani; • l’identificazione dei costi economici; • l’identificazione dei costi organizzativi; • l’identificazione del rapporto tra sicurezza e

qualità; • l’identificazione del posto della sicurezza nelle

politiche di qualità dell’organizzazione; • l’individuazione dei principali rischi d’infortunio e

di nocività:

◊ carattere del rischio: frequenza, gravità, accettabilità,

◊ tipologie di rischi: ambientali, chimici, meccanici, elettrici, da movimentazione, da ergonomia, da irradiazione, etc.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 130

standard minimi delle competenze tecnico professionali

TECNICO SUPERIORE PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono:

2 • saper identificare le funzioni, i ruoli e le procedure

per la sicurezza in azienda; • saper identificare il Piano aziendale di

prevenzione.

• La distinzione tra le Istituzioni e gli organismi interessati alla sicurezza e prevenzione:

◊ enti esterni all’impresa indicati dal dispositivo di legge e loro funzioni, ◊ la medicina del lavoro, ◊ l’organizzazione della sicurezza in

⇒ ruoli ⇒ attività ⇒ modalità di lavoro

• la conoscenza delle procedure interne: ◊ indicatori di incidente:

⇒ frequenza ⇒ gravità

azienda:

3 • saper valutare le caratteristiche del rischio, sia

probabilistiche che statistiche; • saper analizzare i criteri di scelta d’una misura di

prevenzione.

• La coerenza nell’adottare i metodi d’analisi dei rischi professionali;

• l’effettuazione di analisi a priori dei rischi:

◊ analisi dei funzionamenti, possibilità di rotture, guasti etc.

• l’effettuare di analisi a posteriori dei rischi:

◊ diagramma di causa effetto, i 5 perché etc. ◊ analisi ergonomica delle postazioni di lavoro;

• la coerenza nel verificare:

◊ la conformità alla regolamentazione, ◊ i costi per l’azienda, ◊ la stabilità delle misure adottate, ◊ i dettagli applicativi, ◊ i contenuti di novità per i lavoratori.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 131