Tecniche Di Massaggio in Riabilitazione

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  • 7/27/2019 Tecniche Di Massaggio in Riabilitazione

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    Tecnica del

    massaggioBenefici - indicazioni -

    controindicazioni

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    Il massaggio classico

    La gradualit il principio da seguire nel corso del

    trattamento e nelle sedute successive: bene

    iniziare con le manovre leggere aumentando

    gradualmente la forza e lintensit delle manovre.

    Ricordarsi che

    il ritmo veloce induce un aumento del tono,

    preparando allo sforzo fisico mentre un ritmo lento ha effetto analgesicoe

    rilassante.

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    Il massaggio classico

    Si esegue con una tecnica che attraverso ilcontatto corporeo, manuale e con manovreprecise e sequenziali, attenua dolore e tensioneall'apparato muscolare.

    I movimenti del massaggio vanno eseguiti nelladirezione delle fibre muscolari e devonorispettare il senso della circolazione venosa,quindi dalle estremit verso il cuore, e possonoessere decisi e rapidi, per un effetto tonificante,oppure lenti e delicati, per un effetto calmante.

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    Indicazioni del massaggio classico

    La massoterapia - ovvero il massaggio

    terapeutico - presenta numerose applicazioni

    in medicina riabilitativa, sportiva, vascolare,

    estetica e in reumatologia, anche se l'azione

    globale del massaggio fa s, come accennato in

    precedenza, che il suo campo di applicazione

    sia in realt pi vasto di quanto normalmentesi immagini.

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    Controindicazioni e zone interdette al

    massaggio classico Traumi recenti (occorre aspettare

    riparazione tessuto);

    processi infiammatori acuti (diorigine traumatica, infettiva oallergica);

    graviflebopatie (flebiti otromboflebiti);

    insufficienza cardiaca con edemaagli arti inferiori (edema di naturasecondaria);

    TUTTE le patologie del sistemanervoso centrale (SNC) aevoluzione spastica ;

    gravi necrosi (per il pericolo dieccesso di eliminazione disostanze proteiche);

    processi febbrili (per il pericolo diaumento della temperaturalocale);

    neoplasie (per il supposto ma nondimostrato pericolo di diffusionelinfatica delle metastasi);

    dermatiti o dermatosi (per ilpericolo di irritazione,relativamente alle dermatiti e le

    dermatosi pruriginose, e dicontagio, relativamente alledermatiti infettive).

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    Controindicazioni e zone interdette al

    massaggio classico

    Di norma si definiscono zone interdette almassaggio (in quanto potrebbe risultare fastidiosoo dannoso):

    tutte le salienze ossee (malleoli, cresta e piattotibiale, rotula, grande trocantere del femore,cresta iliaca, apofisi spinosa delle vertebre, ossosacro, sterno, clavicola, scapola, gomito-olecrano)

    i punti di affioramento di organi vascolari, nervosi

    e linfatici (cavo popliteo, cavo inguinale, cavoascellare, cavo o fossa retro-claveolare)

    la zona pelvica.

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    Controindicazioni e zone interdette al

    massaggio classico

    Zone semi-interdette al

    massaggio, ovvero da

    massaggiare con

    particolare cautela,vengono invece

    considerate: la faccia

    antero-laterale del collo,

    la zona retro-auricolare, il

    solco tibiale e la zona

    anteriore del gomito.

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    Tipi di massaggio

    massaggio terapeutico

    massaggio estetico

    massaggio sportivo

    Il riabilitatore effettua massaggio terapeutico

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    INDICAZIONI

    Massaggio terapeutico

    La finalit ristabiliretotalmente o parzialmente lafunzionalit di organi malati

    tramite specifiche manualitmassoterapiche. In questacategoria di massaggirientrano, oltre al massaggioterapeutico classico, illinfodrenaggio, il massaggioconnettivale (miofasciale,neuroconnettivale), ilmassaggio trasversoprofondo, il massaggiomiofasciale.

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    Meccanismi d'azione del massaggio

    classico

    Ogni manualit produce

    cambiamenti fisiologici

    sempre tramite due tipi

    di azione (presenti in

    proporzioni diverse in

    base alla manualit)

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    Meccanismi d'azione

    CAMBIAMENTIFISIOLOGICI

    azione diretta o meccanica: stimolo fisico

    prodotto direttamente su tessuti ed organi

    azione indiretta o neuroriflessa: stimolazione dei

    recettori nervosi di cute, fascia connettivale,muscoli, tendini, legamenti e capsula articolare,

    che trasmettono lo stimolo al SNC, il quale

    risponde provocando variazioni fisiologiche ditipo riflesso anche su organi lontani dal punto di

    stimolazione diretta.

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    Fasi del massaggio

    Sfioramento superficiale. Si esegue con la

    mano o entrambe le mani che scivolano sulla

    cute, con le dita lunghe unite e il pollice

    abdotto; la pressione esercitata equivale a

    quella di una carezza. Serve a distribuire il

    lubrificante ed il primo contatto

    rassicurante. Evidenzia anomalie cutanee-vascolari e zone interdette.

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    Fasi del massaggio

    Sfioramento appoggiato: si esegue come losfioramento superficiale ma con una pressionedecisamente maggiore. Se lento ha effettomiorilassante e psico-rilassante (azione

    neuroriflessa sul sistema nervoso vegetativo), didrenaggio, peeling (eliminazione cellule mortedello strato corneo), mentre se eseguitovelocemente determina iperemia con aumento

    della temperatura locale, del tono muscolare edel livello di attenzione (aumento dei ritmicerebrali).

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    Fasi del massaggio

    Frizione. Si esegue con la mano, con le ditalunghe unite e il pollice addotto o con le soledita (in base alle zone da trattare), effettuando

    delle rotazioni, senza scivolare, sulla cute, inmodo tale che il sottocute scivoli sui tessutisottostanti. Ha come effetto il riassorbimentodei liquidi interstiziali (elimina edemi,

    ematomi e cataboliti) e la risoluzione di stratiaderenziali (per traumi esogeni o endogeniquali gli strappi muscolari).

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    Fasi del massaggio

    Impastamento. Si esegue una compressione del muscolotramite: pressione della mano e contro-pressione dell'ossosottostante, pressione di una mano e contro-pressionedell'altra, pressione del pollice e contro-pressione delle ditalunghe della stessa mano o dell'altra mano. Se si esegue in

    modalit profonda ha come effetti la diminuzione del tonomuscolare e, per azione neuroriflessa, delle attivitcerebrali, con effetti antispasmotici e di miglioramentodella circolazione (importante effetto antalgico nei casi dicontratture reumatiche o da affaticamento) e rilassante. Se

    eseguito in modalit superficiale (pinc roul, palp roul)agisce come iperemizzante e risolve i casi di stratiaderenziali superficiali.

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    Fasi del massaggio

    Scuotimento. Si esegue con

    una mano che afferra il ventre

    muscolare, tra pollice e dita

    lunghe unite, ed imprime unmovimento trasversale

    rispetto al segmento osseo

    sottostante, di tipo vai e

    vieni. Presenta effetto

    drenante e, se blando,rilassante o tonificante, e

    "risvegliante" se energico.

    Rotolamento. Si esegue con le

    due mani, con le dita lunghe

    iperestese e il pollice addotto,

    che afferrano il muscolo e gliimprimono torsioni vai e vieni

    intorno all'asse osseo. Gli effetti

    sono uguali a quelli dello

    scuotimento ma pi marcati.

    Inoltre presenta un'azionefibrolitica su microcicatrici

    muscolari e aderenze varie.

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    Fasi del massaggio

    Percussione ulnare e a pugnetto. Si esegue con

    le mani, con le dita lievemente semiflesse, per la

    percussione ulnare, o flesse, per la percussione

    a pugnetto, che percuotono alternativamente ilmuscolo con, rispettivamente, la zona ulnare del

    V dito o il V metacarpale. Gli effetti sono di

    natura meccanica sui tessuti connettivi lassisottocutanei, a causa dell'effetto vibratorio.

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    Fasi del massaggio

    Vibrazione. Si esegue con le punte delle dita cheimprimono profondamente un'onda vibratoria, condirezione alto basso o tangenziale rispetto alla

    cute. Nel primo caso (direzione alto basso), glieffetti sono: aumento del tono muscolare e dellaperistalsi, se eseguita a livello dell'intestino. Nelsecondo caso (direzione tangenziale alla cute), si ha

    invece una normalizzazione della densit dellasostanza fondamentale dei tessuti connettivi lassisottocutanei.

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    Fasi del massaggio

    Pizzicamento. Si effettua utilizzando le prime

    dita con le mani che, alternate ritmicamente,

    sollevano una plica cutanea. Come effetto risulta

    un'iperemia e un aumento della sensibilitlocale (per azione neuroriflessa vasomotoria),

    utile nel trattamento di ipoestesie

    (abbassamento della sensibilit per traumi alsistema nervoso periferico).

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    Fasi del massaggio

    Pressioni manuali profonde,eseguite in maniera statica o conlenti movimenti, stimolano imeccanorecettori di Ruffini (recettoricutanei per il calore) e una parte

    degli interstiziali inducendo unincremento dell'attivit vagale con irelativi effetti sulle attivit autonomefra cui un rilassamento globale ditutti i muscoli

    Risultato opposto ottenuto tramitemanualit rapide ed energiche

    (manipolazioni, vibrazioni,pizzicamenti, battiture ecc.) chestimolano i corpuscoli di Pacini e iPaciniformi (recettori cutanei per lepressioni forti)

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    Cos il tessuto connettivo

    I tessuti connettivi costituisconoun gruppo di tessuti diversi checondividono una comune originedal mesenchima dell'embrione.

    Hanno due componentifondamentali: le cellule e la

    matrice extracellulare. Le cellule principali dei tessuti

    connettivi sono i fibroblasti. Lamatrice ha una componenteamorfa e una fibrosa, cio costituita da una miscela di fibre

    collagene e da carboidrati,proteine e acqua, con saliminerali, nutrienti e ormoni.

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    Cos il tessuto connettivo Collega le parti del nostro corpo. Come la tela di

    un ragno, le sue fibre mettono in collegamento lasuperficie della nostra pelle con gli strati piprofondi dell'addome e con le estremit.

    Legamenti: rendono stabili le articolazioni, derma: mantiene compatta la pelle,

    ipoderma e tessuti adiposi: danno forma eimmagazzinano le calorie assorbite,

    tendini e aponevrosi: tengono fermi i muscoli e limantengono distinti gli uni dagli altri.

    Tessuto connettivo e metabolismo

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    Tessuto connettivo e metabolismo

    cellulare

    Una delle funzioni del connettivo anche quella di essere ricettacolodi tossine che vengono convogliate dal sangue ed immagazzinate nelconnettivo stesso.

    Queste tossine provengono principalmente dal metabolismo cellulare(tossine endogene) ed anche dallesterno, per esempio i virus, i batteri,i farmaci, i metalli pesanti, varie sostanze chimiche, ecc. (tossineesogene).Sia le tossine endogene che quelle esogene ogni giorno devono esseresmaltite e tale lavoro viene effettuato dal sistema linfatico che, propriocome un operatore ecologico, porta via giornalmente i rifiuti che sisono accumulati.

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    Cos il tessuto connettivo

    Per consentire ci il connettivo, nellarco delle 24 ore, attraversa duefasi di circa 12 ore ciascuna: una fase di smaltimento di scoriemetaboliche e sostanze estranee, ed una fase di ricostruzione dellamatrice connettivale e delle sostanze indispensabili alla vita dellecellule.

    In ogni fase il connettivo cambia la sua struttura. Nella prima fase dellagiornata, che va dalle 3 alle 15 circa, esso appare come una gelatinasciolta, solubilizzata (stato di sol) ed in questa prima parte dellagiornata avviene la demolizione e lo smaltimento di scorie e proteine(fase di smaltimento).

    Nella seconda fase, che va dalle 15 alle 3 circa, il connettivo appare,invece, come una gelatina che si ricondensa (stato di gel) ed in questaseconda parte della giornata avviene la ricostituzione della matriceconnettivale e delle proteine (fase di ricostruzione).

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    Il sistema connettivo e miofasciale

    Funzioni del sistema connettivo: mantenimentopostura, connessione e protezione organi, equilibrioacido-base, metabolismo idrosalino, equilibrio elettricoe osmotico, circolazione sanguigna, conduzione

    nervosa, propriocezione, coordinazione motoria,barriera all'invasione di batteri e particelle inerti,immunitaria, processi infiammatori, riparazione eriempimento zone danneggiate, riserva energetica

    (lipidi), di acqua ed elettroliti, di ca. 1/3 delle proteineplasmatiche totali, migrazione cellulare, comunicazioneintercellulare ed extra-intracellulare ecc.

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    Il sistema connettivo e miofasciale

    A differenza dei networks formati dal sistemanervoso, da quello endocrino e da quelloimmunitario, il sistema connettivo presenta unmetodo forse apparentemente pi arcaico ma

    non certo meno importante di comunicazione:quella meccanica. Esso semplicemente tira espinge comunicando cos da fibra a fibra, dacellula a cellula e da ambiente interno ed esterno

    alla cellula e viceversa, tramite la trama fibrosa, lasostanza fondamentale e sistemi di transduzionedel segnale meccanico.

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    Il sistema connettivo e miofasciale

    qualunque forza meccanica in grado di generare una deformazionestrutturale sollecita i legami inter-molecolari producendo unleggero flusso elettrico ossia la corrente piezoelettrica

    le fibre collagene del tessuto connettivo distribuiscono le carichepositive sulla propria superficie convessa e le negative su quella

    concava trasformandosi cos in semiconduttori (consentono il flussodi elettroni sulla loro superficie a senso unico).

    Ci rappresenta un sistema di comunicazione tridimensionale e intempo reale sistema connettivo-cellula tramite bio-segnalielettromagnetici in grado di comportare importanti modifichebiochimiche; ad esempio, nell'osso, gli osteoclasti non possono

    digerire osso piezoelettricamente carico (Oschman, 2000). Quale componente della MEC (matrice extracellulare) il sistema

    connettivo sostiene fisicamente e fisiologicamente gli altri networksorganici.

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    La fascia connettivale 1) Lo strato/cilindro pi esterno

    ricoprente tutto il corpo e presente

    sotto il derma, rappresenta la fasciasuperficiale. La fascia superficiale composta da tessuto connettivo lasso(sottocutaneo al cui interno puesserci una trama di fibre collagene esoprattutto elastiche) e adiposo(pertanto il suo spessore, oltre che

    dalla localizzazione, dipende dallanostra alimentazione). Tramite fibre,tale fascia forma un continuum conderma ed epidermide verso l'esternoe, al contempo, si ancora ai tessuti eorgani sottostanti. La fasciasuperficiale rappresentaun'importante sede di stoccaggio diacqua e grasso, protegge dadeformazioni e insulti meccanici etermici (strato isolante), una via dipassaggio per nervi e vasi sanguigni epermette lo scorrimento della pellesopra la fascia profonda. Come lafascia profonda presenta poca

    vascolarizzazione.

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    La fascia connettivale 2) Sotto la fascia superficiale vi la fasciaprofonda, detta anche cervico-toraco-lombare,che rappresenta uno strato cilindrico piuttostocoeso intorno al corpo (tronco ed arti). Essa costituita da tessuto connettivo denso irregolare,formato da fibre collagene ondulate e da fibreelastiche (disposte secondo andamentotrasversale, longitudinale e obliquo) e forma unamembrana che riveste la parte esternamuscolare. Questa guaina ricopre il corpoestendendosi dal cranio, a livello del margine

    della mascella e della base craniale con cui fusa, da qui si dirige verso gli arti superiori (fino afondersi con la fascia superficiale a livello deiretinacoli del palmo della mano) e anteriormentepassa sotto i muscoli pettorali, ricopre i muscoliintercostali e le coste, l'aponeurosi addominale esi connette alla pelvi. La fascia profonda gira

    posteriormente connettendosi ai processitrasversi e poi alle apofisi spinose vertebraliformando quindi due comparti (destro e sinistro)contenenti i muscoli paravertebrali.

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    La fascia connettivale

    A livello dell'osso sacro, tale

    fascia forma un nodo

    inasportabile (in quanto fuso

    con l'osso) in cui convergono

    i vari compartimenti fasciali

    del corpo e da cui si diparte

    la porzione di fascia profondache percorre gli arti inferiori

    fino a fondersi con la fascia

    superficiale, a livello della

    pianta del piede nei retinacoli

    del talo.

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    La fascia connettivale:

    caratteristiche forma dei comparti strutturali e

    funzionali ossia contenenti determinati gruppimuscolari con innervazione specifica.

    Il compartimento conferisce anche delle caratteristichemorfo-funzionali specifiche al muscolo:

    un muscolo che si contrae all'interno di una guainasviluppa una pressione che sostiene la contrazione

    stessa. I muscoli transversus abdominis costituiscono la parte

    attiva della fascia toraco-lombare.

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    La fascia connettivale

    A livello del singolo muscolo, la fasciaprofonda si continua, tramite i setti,le aponeurosi e i tendini (formati dafibre collagene parallele e quasi deltutto inestensibili), con la fasciamuscolare costituita dall'epimisio(tessuto connettivo fibro-elastico che

    riveste l'intero muscolo) che siestende nel ventre muscolarecostituendo il perimisio (tessutoconnettivo lasso che riveste i fascicolidi fibre muscolari) e l'endomisio(delicato rivestimento connettivaledella fibra muscolare).

    Questa fascia direttamentecollegata sia anatomicamente chefunzionalmente ai fusineuromuscolari e agli organi tendineidel Golgi

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    Manualit e modalit del massaggio:

    obiettivi

    rimuovere il blocco, la corazza muscolare, e indurre auna respirazione ampia e corretta

    portare il soggetto a una presa di coscienza delproprio corpo e della possibilit di gestirlo in modo pi

    funzionale (aumento della propriocezione).

    risolvere contratture muscolari e retrazioni miofasciali.

    eliminare le stasi venose e dei liquidi interstiziali conconseguente azione depurativa dell'organismo eaumento della diuresi.

    nutrire le articolazioni tramite il ripristino di un pifisiologico ROM (Range Of Motion)

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    Manualit del massaggio: tecniche

    Stretching miofasciale. Importante in specialmodo per il benessere muscolare e articolare,effettuato sia in modalit passiva che isometricaeccentrica o "PNF - Proprioceptive

    Neuromuscolar Facilitation (modalit cheprevede un intervento attivo del soggetto e che sidimostra particolarmente utile per l'eliminazionedelle retrazioni miofasciali).

    Trazione. Con lo scopo di decoaptare learticolazioni ridando loro libert di movimento efavorendone il nutrimento.

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    Manualit del massaggio: tecniche

    Dondolio.Mobilizzazioni passive tipo dondolii(tipiche del massaggio Trager)riguardanti tutto il corpo o parti diesso che - eseguite alternativamenteo contemporaneamente alle altremanualit - hanno come obiettivol'incremento del livello dirilassamento. Ci avviene grazie allaneuroassociazione col dondolioprenatale (per lo stesso motivo, peresempio, addormentiamo i bimbi

    cullandoli o ci addormentiamofacilmente sulla sedia a dondolo,sull'amaca o sul treno).

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    Manualit del massaggio: modalit

    Massimo contatto

    Pressione variabile

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    Manualit del massaggio: conclusioni

    Al fine di perseguire l'obiettivo della massima efficacia, pimanualit basilari saranno spesso utilizzatecontemporaneamente determinando cos una manualitcombinata multi-effetto (es. impastamento + spremitura +mobilizzazione articolare o trazione + stretching +

    dondolio). Preparazione scientifica, abilit tecnica ed empatia sono

    elementi indispensabili e indissolubili nell'esecuzione delmassaggio. Prescindere da uno di questi fattori significainevitabilmente perdere gran parte dei benefici e risultati

    ottenibili con questa metodologia terapeutica. Si perde unaltra cosa importante IL CLIENTE e LA

    FACCIA!!!

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    Massaggiando,massaggia soltanto, nonpensare a nient'altro. Entranelle tue dita, nelle tuemani come se la tuaesistenza stessa vi entrasse.Non accontentarti di untoccare fisico. La tua animapenetra nel corpo dell'altro ele tensioni pi intense sisciolgono. Fanne unPiacere, non un lavoro.Fanne un gioco e divertiti