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Da un indizio … alla scoperta
del colpevole!
M
COME TROVARE GLI ARGOMENTI A FAVORE D
Gli argomenti possono essere vari e diversi nel genere:
Eistein) si possono inserire, a supporto della tesi, dati, statistiche, eventi, esempi significativi,
testimonianze autorevoli (le citazioni vanno inserite tra virgolette), definizioni, ecc.
I ragionamenti teorici possono essere, ad esempio, di due tipi: dedu
Deduzione da una premessa generale a conclusioni particolari
Induzione Es. il metodo investigativo nei romanzi gialli (Sherlock Holmes, dagli indizi ad una idea del colpevole)
Flambeau si fermò sul punto di lanciarsi avanti.
«Dietro l’albero», disse Padre Brown puntando l’indice
«vi sono due robusti poliziotti e il più grande
vivente. Direte: come sono venuti qui? Beh, li
ho condotti io, naturalmente. Come ho fatto? ve lo dirò,
se volete saperlo. Iddio vi benedica, noi siamo costretti
a sapere decine di cose simili,
delinquenti!
Ebbene, io non ero proprio sicuro che foste
un ladro, e d’altra parte nel dubbio, non era bene suscitare
uno scandalo contro un membro del clero. Così vi
misi alla prova per vedere se vi sareste mostrato quale
siete. Per lo più accade che chi trova del sale nel caffè
si indigni e protesti; ma se non dice nulla, è segno che
ha le sue buone ragioni per starsene tranquillo. Così,
io misi il sale al posto dello zucchero, e voi restaste
tranquillo. Di solito un uomo protesta
è aumentato di tre volte, ma se lo paga è segno che ha
qualche ragione per passare inosservato. Così io alterai
il vostro conto e voi lo pagaste».
Da G. K. Chesterton, Racconti di padre Brown
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Tecniche argomentative
MODULO DI SCRITTURA ( INTERPRETARE E ARGOMENTARE
ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI
ssono essere vari e diversi nel genere: oltre ai ragionamenti teorici (
) si possono inserire, a supporto della tesi, dati, statistiche, eventi, esempi significativi,
le citazioni vanno inserite tra virgolette), definizioni, ecc.
I ragionamenti teorici possono essere, ad esempio, di due tipi: deduttivi o induttivi.
Deduzione da una premessa generale a conclusioni particolari Es. in matematica dai teoremi(es. Pitagora) alle sue applicazioni
Induzione da casi particolari ad una conclusione di carattere generaleEs. il metodo investigativo nei romanzi gialli (Sherlock Holmes, dagli indizi ad una idea del colpevole)
Flambeau si fermò sul punto di lanciarsi avanti.
«Dietro l’albero», disse Padre Brown puntando l’indice,
«vi sono due robusti poliziotti e il più grande detective
vivente. Direte: come sono venuti qui? Beh, li
ho condotti io, naturalmente. Come ho fatto? ve lo dirò,
se volete saperlo. Iddio vi benedica, noi siamo costretti
a sapere decine di cose simili, giacché curiamo anche i
delinquenti!
Ebbene, io non ero proprio sicuro che foste
un ladro, e d’altra parte nel dubbio, non era bene suscitare
uno scandalo contro un membro del clero. Così vi
misi alla prova per vedere se vi sareste mostrato quale
er lo più accade che chi trova del sale nel caffè
si indigni e protesti; ma se non dice nulla, è segno che
ha le sue buone ragioni per starsene tranquillo. Così,
io misi il sale al posto dello zucchero, e voi restaste
tranquillo. Di solito un uomo protesta se il suo conto
è aumentato di tre volte, ma se lo paga è segno che ha
qualche ragione per passare inosservato. Così io alterai
il vostro conto e voi lo pagaste».
Da G. K. Chesterton, Racconti di padre Brown
)
oltre ai ragionamenti teorici (vedi brano di
) si possono inserire, a supporto della tesi, dati, statistiche, eventi, esempi significativi,
le citazioni vanno inserite tra virgolette), definizioni, ecc.
ttivi o induttivi.
Deduzione da una premessa generale a conclusioni particolari Es. in matematica dai teoremi(es. Pitagora) alle sue applicazioni
olari ad una conclusione di carattere generale Es. il metodo investigativo nei romanzi gialli (Sherlock Holmes, dagli indizi ad una idea del colpevole)
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COME ESSERE CONVINCENTI
La riuscita di una argomentazione, però, non dipende solo dalla correttezza logica dei ragionamenti, ma anche dal
maggiore o minore coinvolgimento del destinatario. Entrano in gioco anche fattori psicologici e culturali.
Innanzitutto bisogna suscitare l’interesse del lettore con un inizio il più possibile accattivante.
Ad esempio il discorso di Obama in occasione della morte di Mandela comincia con una figura retorica, la
reticenza ( fingere di non sapere cosa dire):
Non è semplice tratteggiare il ricordo di un uomo, di ogni uomo; catturare con le parole non solo i fatti e le date che costitui-
scono una vita, quanto l’essenza di una persona, le gioie e i dolori privati; i momenti e le qualità in grado di illuminare
l’anima di ognuno. Tutto questo è ancora più difficile, quando si tratta di un gigante della storia, una persona che ha mosso
una nazione intera verso la giustizia, animando migliaia di persone in ogni parte del mondo.
In secondo luogo, risulta efficace far riferimento a valori, credenze ed esperienze, in cui i destinatari possano
immedesimarsi.
In un articolo di giornale è utile sapere quale sarà il pubblico: giovane e multilingue, professionista, generico,
ecc.
Da ultimo, uno stile brillante e a tratti insolito nel presentare gli argomenti contribuisce a dare vivacità al
discorso.
A questo scopo, si può ricorrere talvolta ad una figura retorica (metafora, similitudine, antitesi, ecc.), a una
citazione oppure stravolgere l’ordine abituale dell’argomentazione, magari partendo dall’antitesi.
Ancora dal discorso di Obama
E quando la notte diventa buia, quando l’ingiustizia pesa sui nostri cuori, o le nostre migliori
intenzioni appaiono fuori dalla nostra portata, pensiamo a Madiba, alle parole che lo confortarono
tra le quattro mura di una cella: Non importa quanto sia stretta la porta, Quanto piena di castighi
la vita, Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima.
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Analisi e
produzione
ANALISI
1)Sottolinea nel brano la tesi dell’autore e prova a riformularla con parole tue.
2) Quali e quante sono le sue argomentazioni? Individuale sul testo
3)Di che tipo sono le argomentazioni(Ragionamenti, dati, ecc.)?
4) Prova a spiegare il significato delle espressioni sottolineate.
5) Conosci altre espressioni inglesi che sono ormai entrate a far parte del nostro vocabolario?
PRODUZIONE SCRITTA
6) Immagina di trovarti in disaccordo con l’autore e di sostenere questa antitesi:
“ L’inglese ci apre la mente e ci spalanca le porte del mondo”.
Un popolo che rinuncia alla sua lingua perde anche l' anima
DI FRANCESCO ALBERONI
“CORRIERE DELLA SERA” 6 DICEMBRE 1999
Le lingue prendono continuamente parole dalle società dominanti e creative.
Quando la musica era italiana, abbiamo diffuso dovunque espressioni come "opera", "piano", "andante", "allegro".
Oggi, che la cultura prevalente e' anglosassone, noi assimiliamo parole inglesi o americane. Ma, in questa fase della
globalizzazione, la potenza dominante e' tale che alcuni popoli, come l' italiano, perdono la fiducia nella propria
lingua. Non fanno più lo sforzo di creare e di conservare. La lasciano imbastardire, e adottano passivamente la lingua
dei dominatori.
Prendete il titolo del film Shakespeare in love. Nessuno ha cercato di tradurlo. Eppure era facilissimo Shakespeare
innamorato. Nella nostra letteratura c' e' L' Orlando innamorato, di Boiardo. Invece e' stato lasciato in inglese, come
se nell' inglese ci fosse qualcosa di più . Fra poco, qualcuno italianizzerà l’inglese e non dirà più che "è innamorato",
ma che è "in amore", come i gatti.
Molte famiglie della buona borghesia mandano i figli all’asilo e alla scuola elementare inglese o americana. E quelle
più ricche li fanno poi proseguire negli studi in Inghilterra o in America. Perché vi sono delle ottime scuole ma,
soprattutto, perché se impadroniscano della lingua. Parlare l’inglese o l’americano come fosse la propria lingua
materna, sta diventando indispensabile per salire socialmente, per fare carriera a livello internazionale è sempre
successo così.
Dopo le conquiste di Alessandro Magno, il greco diventò la lingua dominante dalla Grecia all’India e tutti,
assolutamente tutti quelli che volevano emergere, o anche solo esprimere le proprie idee, dovevano parlare greco. Per
indicare il Messia, i cristiani usarono una parola “greca”, Cristos. Però il Cristianesimo scelse come propria lingua
il latino. Lo decisero i padri della Chiesa di Roma e il latino rimase la lingua dei dotti, dei filosofi medioevali fino ai
grandi scienziati del Rinascimento. E’ il latino che ha plasmato la visione del mondo di tutto l’Occidente. Solo in
seguito si sono affermate le lingue nazionali, l’italiano, il francese, il castigliano, il tedesco, con la loro splendida
letteratura e, più recentemente, con il loro cinema.
Ma oggi torna a prevalere una lingua sola, quella della potenza dominante che penetra, a poco a poco, in tutti i
settori. Una lingua non è solo un insieme di parole o una grammatica. E’ un insieme di modi di vivere, di sentire, di
pensare, di concepire le relazioni fra le persone, i rapporti giuridici, economici, sociali, i sogni, i progetti di vita, il
bene e il male. I valori. Tutti i pensieri, i sentimenti, le emozioni, le idee, espresse in un’altra lingua, sono distorti,
snaturate. Ricevono l’impronta dello stampo in cui sono state calate.
Per questo tutte le grandi religioni hanno usato una propria lingua. Il Cristianesimo il latino, l’islam, l’arabo. E’ per
questo motivo che Lutero ha tradotto la Bibbia in tedesco. Per questo gli ebrei hanno fatto rinascere l’ebraico, per
essere autenticamente se stessi. Chi perde la propria lingua perde la propria anima. Nel mondo della globalizzazione,
che schiaccia e annulla ogni differenza, i popoli più piccoli, anche se ricchi di storia e di cultura, rischiano di venir
sommersi, cancellati per sempre. La difesa della lingua, il suo uso e la sua continua creazione, è perciò indispensabili
per continuare ad esistere.
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