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Le «tasse», sempre al centro del bazar elettorale Daniel Forlini, Paolo Lucchino e Salvatore Morelli

Tasse sempre al centro del bazar elettorale

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Tasse, manovre correttive e debito pubblico hanno dominato questa campagna elettorale. Guardiamo i dati per capire: Chi è responsabile dell’aumento della pressione fiscale, Monti o Berlusconi? Le manovre sono riuscite a risanare i nostri conti pubblici? O servirà un’ulteriore manovra? Ha senso proporre di tagliare le tasse? Se sì, come farlo per rilanciare la crescita economica?

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Le «tasse», sempre al centro del bazar elettorale

Daniel Forlini, Paolo Lucchino e Salvatore Morelli

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Facciamo parlare i dati… Tasse, manovre correttive e debito pubblico hanno dominato questa campagna elettorale.

Guardiamo i dati per capire:

• Chi è responsabile dell’aumento della pressione fiscale, Monti o Berlusconi?

• Le manovre sono riuscite a risanare i nostri conti pubblici? O servirà un’ulteriore manovra?

• Ha senso proporre di tagliare le tasse? Se sì, come farlo per rilanciare la crescita economica?

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Ma partiamo dall’inizio…

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2011: Berlusconi prova a risanare i conti

Questo grafico mostra l’entità dell’azione di risanamento fatta dal governo Berlusconi, con pareggio di bilancio raggiunto nel 2013.

3 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013

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2011: Berlusconi prova a risanare i conti

L’obiettivo era racimolare risorse dal taglio alle spese e aumento di tasse per ridurre l’indebitamento netto di 54 miliardi nel 2013

4 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013

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54 miliardi di Euro

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2011: Berlusconi prova a risanare i conti

Questi interventi sarebbero dovuti essere sufficienti per raggiungere il pareggio di bilancio (strutturale) così come imposto dalla BCE.

5 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013

2011 2013 2014 2012

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2011: Berlusconi prova a risanare i conti

Gli interventi del governo Berlusconi, però, non hanno funzionato a causa di due problemi principali…

6 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013

2011 2013 2014 2012

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Primo problema: minor crescita del previsto

Primo, una crescita minore rispetto alle previsioni ha reso necessario trovare 20 miliardi di Euro in più per raggiungere il pareggio di bilancio.

7 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013

2011 2013 2014 2012

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Di fatto e’ come se la minore crescita avesse “spostato” l’asticella del pareggio di bilancio in basso...

8 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013

2011 2013 2014 2012

Pareggio di bilancio al 2013 ‘rivisto’

Primo problema: minor crescita del previsto

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Secondo, le manovre di Berlusconi soffrivano di un problema di credibilità…

9 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Clausola di salvaguardia + evasione

Pareggio di bilancio al 2013 ‘rivisto’

Secondo problema: risanamento poco credibile

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“Più tasse per tutti”

Meno spese

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“Più tasse per tutti”

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“Delega fiscale” (clausola di salvaguardia)

Recupero fondi evasione

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“Più tasse per tutti”

Meno spese

Secondo problema: risanamento poco credibile

Buona parte della manovra era fatta da tagli alle spese e aumenti di tasse e imposte, e prevedeva anche un recupero di fondi da una non meglio definita riforma del fisco (spesso chiamata la ‘delega fiscale’) 10 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

“Delega fiscale” (clausola di salvaguardia)

Pareggio di bilancio al 2013 ‘rivisto’

Recupero fondi evasione

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La scarsa credibilità di queste manovre non ha convinto i mercati e la BCE. Infine, l’instabilità della maggioranza in Parlamento ha costretto il governo alle dimissioni. 11 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Clausola di salvaguardia + evasione

Pareggio di bilancio al 2013 ‘rivisto’

Secondo problema: risanamento poco credibile

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“Più tasse per tutti”

Meno spese

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“Più tasse per tutti”

Meno spese

“Delega fiscale” (clausola di salvaguardia)

Recupero fondi evasione

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Arriva Monti!

Monti va al governo e vara il decreto “Salva Italia” per trovare le risorse addizionali necessarie a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 (area rossa). (N.B. L’area verde corrisponde alle manovre precedenti di Berlusconi)

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12 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013 ‘rivisto’

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Arriva Monti! Manovra su manovra…

Ci sono tre cose da notare: 1) le manovra di un governo si cumulano a quelle del precedente.

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13 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013 ‘rivisto’

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Arriva Monti! Manovra su manovra

2) Gli interventi di Berlusconi sono quindi stati molto più ingenti di quelli di Monti. È il primo, quindi, il principale artefice dell’austerità — o, vista diversamente, del risanamento dei conti.

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14 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013 ‘rivisto’

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Arriva Monti! Manovra su manovra

3) Come abbiamo già visto in un’altra presentazione, (e come nel caso delle manovre di Berlusconi analizzate sopra) circa due terzi della manovra di Monti sono costituiti da aumenti di “tasse”.

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15 Fonte: elaborazione degli autori su dati delle relazioni tecniche ai provvedimenti

Pareggio di bilancio al 2013 ‘rivisto’

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Ma a chi dobbiamo la maggiore pressione fiscale?

Non sorprende dunque che la pressione fiscale sia aumentata! Quello che sorprende è che questo aumento sia attribuito interamente al governo Monti.

16 Fonte: Nota DEF 2012

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2010 2011 2012 2013 2014 2015

Pressione fiscale

Berlusconi + Monti

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Ma a chi dobbiamo la maggiore pressione fiscale?

La vera domanda da porsi è: quanto di questo aumento era già programmato dagli interventi del governo Berlusconi?

17 Fonte: Nota DEF 2012

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2010 2011 2012 2013 2014 2015

Pressione fiscale

Berlusconi + Monti

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Ma a chi dobbiamo la maggiore pressione fiscale?

Per rispondere basta leggersi i documenti del governo Berlusconi… e scoprire che la pressione fiscale prevista era molto simile a quella che abbiamo avuto.

18 Fonte: Nota DEF 2011 e 2012

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Pressione fiscale Berlusconi

Berlusconi + Monti

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Missione compiuta? Fiducia dei mercati

19 Fonte: www.lavoce.info/btp-e-bonos-spread-a-confronto/

Il Governo Monti è riuscito a migliorare la fiducia dei mercati nell’Italia, portando il nostro spread sotto quello spagnolo

Il paragone con lo spread spagnolo rimuove l’effetto degli aiuti della BCE, di cui hanno

beneficiato entrambi i paesi

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Manovre e crescita: un circolo vizioso Ma il paradosso è che l’austerità sembra aver accentuato la recessione nel nostro paese nel 2012! E la mancanza di crescita ci allontana dagli obiettivi di bilancio, il che a sua volta richiama altra austerità.

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Italia Spagna Area Euro

Crescita PIL 2012

Prevista (Dic 2011) Effettiva (Dic 2012)

Il grafico mostra che nel 2012 c’è stato un peggioramento della crisi in tutta l’area euro.

L’effetto però è stato molto più forte in Italia e Spagna, dove si sono attuate politiche di rigore.

20 Fonte : OCSE, Economic Outlook 90 e 92

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Meno crescita e più debito pubblico

Inoltre, nonostante i pesanti interventi dei vari governi sulle finanze pubbliche, il rapporto debito/PIL in Italia è aumentato nel 2012. Questo è dovuto in parte all’aggravarsi della recessione economica.

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Debito pubblico / PIL

"A fine 2011"

"A fine 2012"

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Meno crescita e più debito pubblico

Tuttavia, una parte sostanziale dell’aumento di debito è dovuta al contributo dell’Italia per il salvataggio della Grecia e per la stabilità finanziaria dell’area Euro.

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Debito pubblico / PIL

"A fine 2011""A fine 2012""A fine 2012 escluso contributo per l'Euro"

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Quindi servirà un’altra manovra? Dopo tutte queste manovre “lacrime e sangue” abbiamo raggiunto l’obiettivo del pareggio di bilancio strutturale nel 2013?

La risposta è NI.

• Secondo il Governo dovremmo avere un avanzo strutturale dello 0,2% del PIL

• Secondo la Commissione Europea , invece, dovremmo avere un disavanzo dello 0,4% del PIL.

Allo stato attuale, la necessità di un’ulteriore manovra dipenderà da:

1. La stabilità dei mercati finanziari, che aiuta a contenere le spese per il debito.

2. La crescita economica, che aumenta le entrate nelle casse dello Stato.

23 Fonte: Nota DEF – Set 2012; European Economic Forecast Autumn 2012, Nov 2012

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Eppure tutti parlano dell’IMU…

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Imposte sul patrimonio immobiliare, 2007 (come % del PIL)

24 Fonte: OECD, Revenue Statistics, Comparative tables.; Fonti: Johansson et al. (2008), Prammer

Le discussioni sull’IMU lasciano perplessi perché studi OCSE e UE indicano che la tassazione del patrimonio immobiliare è il tipo di tassazione che reca il minor danno alla crescita di lungo periodo. Ed il peso di questa tassazione era relativamente modesto in Italia rispetto agli altri paesi.

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Chi beneficerebbe dall’abolizione dell’IMU? Inoltre, il 59% delle risorse che lo Stato perderebbe dall’abolizione dell’IMU sulla 1a casa andrebbero al terzo di famiglie piu’ ricche.

Alti 59%

Medi 26%

Bassi 15%

Distribuzione del gettito IMU sulla prima casa per categoria di reddito, 2011

25 Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati in Bordignon , Pellegrino e Turati (2011)

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La tassazione in Italia e’ a livelli record…

IMU o non IMU, la tassazione in Italia e’ simile a quella dei paesi scandinavi, dove però i servizi sociali sono notoriamente generosi…

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Entrate in % del PIL

Fonte: OCSE, 2010

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Ma non tutte le tasse sono alte…

27 Fonte: Eurostat, tutti i paesi EU15 con dati disponibili, anno 2010

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PortogalloRegno Unito

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Lavoratori

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Paesi BassiIrlandaGrecia

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ItaliaPortogallo

Regno UnitoArea Euro (17…

FranciaUE (27 paesi)

GermaniaBelgio

AustriaIrlanda

FinlandiaPaesi Bassi

LussemburgoSvezia

NorvegiaDanimarca

Consumi

E’ sui lavoratori e le imprese che il peso delle tasse è alle stelle, sui consumi siamo in fondo alle classifiche...

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… ed alcune recano più danno di altre. Studi OCSE e della Commissione Europea indicano che esiste una graduatoria delle tasse da quelle che recano il minor danno alla crescita di lungo periodo a quelle che invece sono piu’ dannose.

Minore danno alla crescita

• Imposte sul patrimonio, in particolare il patrimonio immobiliare (es.IMU)

• Imposte sui consumi (es. IVA)

• Imposte sui redditi delle persone (es. IRPEF)

• Imposte sui redditi delle imprese (es. IRES)

Maggiore danno alla crescita

Fonti: Johansson et al. (2008), Prammer (2011)

La priorita’ per l’Italia e’ dunque la riduzione delle

tasse sul lavoro.

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Come finanziare la crescita? La sfida sta proprio qui: rilanciare la crescita anche attraverso interventi fiscali, ma che siano compatibili con una gestione di bilancio credibile agli occhi dei mercati finanziari.

Non è facile ma nemmeno impossibile da fare. Ed in particolare, possiamo identificare 3 principali capitoli su cui si potrebbe considerare un intervento:

• Riduzione della spesa pubblica • Rafforzamento della lotta all’evasione fiscale • Spostare carico fiscale dal lavoro ai consumi

Ne continueremo a parlare! 29