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Azione Cattolica Italiana - Diocesi di Alessandria SUSSIDIO PER GRUPPI PARROCCHIALI MEDIE E GIOVANISSIMI AD INTEGRAZIONE DEL CAMMINO DIOCESANO TEMPO di AVVENTO 2011 In allegato tutte le date degli appuntamenti del cammino annuale dell’Azione Cattolica Ragazzi e dell’Azione Cattolica Giovani

SUSSIDIO PER GRUPPI PARROCCHIALI MEDIE E … AC 2.pdf · Le attività che troverai vogliono solo essere spunti che possono integrare l’itinerario catechistico, ... Le quattro candele

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Azione Cattolica Italiana - Diocesi di Alessandria

SUSSIDIO PER GRUPPI PARROCCHIALI

MEDIE E GIOVANISSIMI

AD INTEGRAZIONE DEL CAMMINO DIOCESANO

TEMPO di AVVENTO 2011

In allegato tutte le date degli appuntamenti del cammino annuale dell’Azione

Cattolica Ragazzi e dell’Azione Cattolica Giovani

A te catechista,

a te educatore,

a te animatore,

prima di tutto grazie per il tempo e la passione che dedichi ai ragazzi, con il tuo essere

compagno di strada e con il tuo esempio si concretizza “l’educare alla vita buona del

Vangelo”. Lo strumento che hai nelle mani è stato preparato da tanti educatori che,

come te, hanno deciso di mettersi in gioco fino in fondo nella sfida educativa.

Le attività che troverai vogliono solo essere spunti che possono integrare l’itinerario

catechistico, fare da base per la costruzione di un cammino post-cresima, dare un tocco

di qualità alle attività ordinarie che si svolgono nel tuo oratorio. Non troverai mai

l’attività perfetta… in quanto ogni attività andrà adattata alla tua realtà parrocchiale,

ai materiali disponibili, al tempo a disposizione e… soprattutto ai tuoi ragazzi.

Ti sarà senza dubbio di grande aiuto sapere che tanti altri educatori, catechisti e

animatori in Diocesi porteranno avanti lo stesso cammino: in essi troverai confronto,

aiuto, scambio di esperienze…

Al tuo fianco c’è inoltre l’equipe ACR, la quale sarà pronta a supportare ogni tua

richiesta, ogni tua esigenza; a tua disposizione infine potrai trovare la guida ACR della

quale questo sussidio è un’estrema sintesi… Richiedila al responsabile di AC che senti

più vicino.

Questo sussidio accompagnerà il cammino da settembre fino a Natale. In dicembre

verrà distribuito il sequel! Speriamo di aver preparato un bel sussidio, ma soprattutto

un qualcosa a te utile… noi ce l’abbiamo messa veramente tutta per il bene dei nostri

ragazzi e della nostra Chiesa alessandrina.

Le equipe AC Ragazzi e Giovani

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PUNTA IN ALTO

“Punta in alto” è lo slogan che accompagnerà il percorso dei bambini e dei ragazzi dell’ACR per l’anno associativo 2011-2012, uno slogan che svela il luogo in cui tutto il cammino verrà ambientato: la montagna.

Il tema centrale dell’anno sarà la sequela, i ragazzi cioè saranno chiamati a riflettere su come, nella vita di tutti i giorni, possono mettersi a camminare sulla strada di Gesù. Una strada che porta a raggiungere nuove vette, a gustare la bellezza di panorami nuovi, a guardare la vita dall’alto scoprendo quanto gratuitamente abbiamo ricevuto.

Il cammino in montagna non è sempre agevole, a volte salire un sentiero è faticoso, a volte la tentazione di tornare indietro è forte: i ragazzi saranno chiamati a rimanere fedeli ad un impegno preso, scoprendo la difficoltà di saper ridire il loro sì a Gesù.

E quando la vetta è raggiunta, forte è il desiderio di raccontare ad altri quanto abbiamo visto: i ragazzi saranno così chiamati a “scendere a valle”, coinvolgendo amici e compagni di scuola nel cammino di gruppo, nella partecipazione all’Eucarestia domenicale e nella realizzazione di iniziative di solidarietà proposte dai propri educatori.

Un’escursione lunga un anno, dunque, un’escursione nella quale ognuno potrà mettere in gioco tutto se stesso, tutte le proprie attese e speranze, i propri sogni e talenti, la propria gioia e allegria, per… “puntare in alto” insieme.

AVRAI GIOIA ED ESULTANZA e NON TARDERO'

"Avrai gioia ed esultanza" e "Non tarderò" sono i sussidi di preghiera personale per l'Avvento e il Natale 2011 per i ragazzi (11-14) e i giovanissimi (15-18). Con questi preziosi strumenti i ragazzi e i giovanissimi potranno, giorno per giorno, incontrare Colui che si è già messo in viaggio verso di noi.

In questo viaggio che conduce all'incontro con Gesù i ragazzi saranno accompagnati da Zaccaria, mentre per i giovanissimi è previsto un semplice schema giornaliero composto da "ascolto", "leggo la vita", "prego" e "annuncio".

I sussidi possono essere richiesti ai recapiti presenti in copertina.

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Incontro di Avvento per medie

Guida per l’educatore

I ragazzi sono aiutati a riflettere su ciò che nella loro vita costituisce un ostacolo alla crescita, alla felicità. Individuano questi ostacoli e gli danno un nome, assumendo l’impegno ad affrontarli percorrendo anche vie nuove ed impegnative, sull’esempio di Giuseppe e Maria in cammino verso Betlemme. Obiettivo

I ragazzi riflettono sulle situazioni di difficoltà che hanno incontrato nel proprio cammino personale di crescita. Di fronte ad un ostacolo, in montagna, gli atteggiamenti di chi cammina possono variare a seconda del tipo di ostacolo incontrato e della propria esperienza. Gioco lancio e spunti di riflessione: Gli imprevisti della strada (pag.84)

Vengono proposte ai ragazzi alcune situazioni che richiamano metaforicamente le diverse possibilità, con le relative implicazioni. L’ostacolo scelto è la pietra che, nel bel mezzo del sentiero, impedisce il transito di chi sale verso la vetta. Quali sono questi ostacoli, e quali reazioni suscitano? I ragazzi valutano le diverse possibilità e scelgono il loro atteggiamento.

Pietra di fronte alla quale mi fermo Si possono incontrare massi così grandi da scoraggiare chiunque, non ci sono modi per superarli. Conviene tornare indietro per non perdere la giornata. Capita di arrendersi e tornare indietro, l’ostacolo incontrato non è superabile in alcun modo.

Pietra gettata a valle Un gesto piuttosto spontaneo - molto pericoloso! – è quello di dare semplicemente una spinta alla pietra facendola rotolare a valle. Un comportamento rischiosissimo, perché il masso, in caduta libera verso il basso, potrebbe colpire qualcuno in un altro tratto del sentiero. A volte l’atteggiamento nei confronti dei problemi che incontriamo è proprio quello di scaricarne la responsabilità sugli altri, senza curarci delle conseguenze che questo comportamento potrebbe avere.

Pietra aggirata Una soluzione, di fronte ad un ostacolo particolarmente impegnativo, può essere quella di rinunciare in partenza o semplicemente di aggirarlo cambiando sentiero.

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I problemi aggirati non vengono risolti, ma evitati, lasciati da parte per un momento.

Pietra che tento di rompere per liberare il passaggio Un caso limite per indicare tutte quelle occasioni nelle quali ci si sente talmente forti da poter affrontare un’impresa chiaramente impossibile. Semplicemente non ci si vuole pensare, convincendosi di avere forze di cui in realtà chiunque è sprovvisto. Cerchiamo di “sfondare” muri che ci ostacolano, convinti di potercela fare da soli senza l’aiuto di nessuno? E quando ci si accorge che questo non è possibile? Qual è la nostra reazione?

Pietra spostata e messa al sicuro La decisione di fronte ad un ostacolo può essere quella di rimuoverlo definitivamente dal sentiero, consentendo a noi e a chi passerà dopo di noi, di transitare senza problemi. Possiamo aiutarci facendo leva su un masso vicino, e possiamo anche chiedere ai nostri compagni di strada di aiutarci nel rimuovere l’ostacolo.

- Quali sono i problemi che abbiamo scelto di rimuovere? - Su cosa ci siamo appoggiati per “far leva”? - Siamo in grado di chiedere a chi ci è accanto un aiuto, un sostegno

nel superare gli ostacoli che incontriamo?

Appunti per l’educatore: “Per loro non c’era posto…” (pag.85) Viene proposto ai ragazzi in forma di lectio il brano della natività di Gesù, tratto dal primo capitolo del Vangelo di Matteo (Mt 1,18-25 e Mt 2, 13-15). Il personaggio al centro della lectio è Giuseppe, e l’immagine che fa da sfondo all’incontro è quella del bivio. Il tema al centro dell’incontro la fedeltà. Fedeltà significa essenzialmente frasi metter alla prova: la concretezza e le sicurezze del falegname di Nazaret vengono messe radicalmente in discussione dalla missione che il Signore gli affida. E nel racconto di Matteo possono essere individuati dei bivi, di fronte ai quali i comportamenti che sarebbero stati consueti per il “giusto” Giuseppe devono essere re-interpretati alla luce del progetto di Dio per lui e per la sua sposa Maria. Il bivio impone una scelta

In ascolto della parola

Anche il cammino di Giuseppe e Maria verso Betlemme è disseminato di ostacoli e difficoltà. Imprevisti ai quali i due sposi fanno fronte con incrollabile fede nel Signore, e profonda consapevolezza del valore del compito al quale sono stati chiamati… Mt 1,18-25 e Mt 2, 13-15

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drastica, che non consente alcuna mediazione, di qua o di là. La fedeltà dimostrata da Giuseppe risiede innanzitutto nel porsi con sicurezza e coraggio di fronte a quei cartelli ideali, pronto a compiere il volere del Signore, rinunciando a qualsiasi alternativa. Questo atteggiamento viene declinato all’interno della lectio in tre aspetti:

⇒ Fedeltà è… maturare e alimentare il coraggio di fare scelte impegnative: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1,20).

Dio, rivolgendosi a Giuseppe, lo invita più volte a “non temere”, a non lasciare troppo spazio a una reazione umana, come il timore nei confronti della grandezza di ciò che gli viene chiesto. La ragione di questa esortazione giunge dalla consapevolezza che tutto ciò che di grande sta per accadere è frutto di un progetto, alimentato dallo Spirito Santo. La capacità di riconoscere questo progetto e questa chiamata può darci la forza di farlo nostro e perseguirlo. Siamo in grado di assumerci questo impegno?

⇒ Fedeltà è… fare nostro il ruolo che ci viene affidato: “ella darà alla

luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù” (Mt 1,21).

Il Signore chiama Giuseppe e Maria a due compiti diversi e distinti. Giuseppe anche in questo caso accoglie la volontà di Dio, assumendo pienamente su di sé la responsabilità di padre. Sappiamo accettare il ruolo che ci viene dato, o cerchia modi essere sempre al centro dell’attenzione? Dobbiamo avere il ruolo del protagonista a tutti i costi, o sappiamo sfruttare i talento che ci sono stati donati indipendentemente dalla “posizione” che occupiamo?

⇒ Fedeltà è… agire con prontezza e fiducia, quando è il momento: “Giuseppe fece ciò che gli aveva ordinato l’angelo del Signore” (Mt 1,24).

Giuseppe non esita di fronte alla richiesta dell’Angelo, forse non ne comprende in ogni momento la ragione e il significato, ma agisce nel momento in cui gli viene chiesto, affidandosi completamente a colui che lo chiama. Molte volte siamo intimoriti dal fatto di no n sentirci “ancora pronti“. Il Signore ci chiama a scegliere di metterci in gioco, di impegnarci oggi a realizzare il progetto che ha su ciascuno di noi.

Il percorso di Giuseppe è impegnativo, fatto di bivi che costringono a scelte radicali. Qual è, dunque, la bussola che Giuseppe usa per orientarsi? Verso

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quale orizzonte dirige i propri passi? Due sono gli aspetti fondamentali di Giuseppe:

1. “ Giuseppe era uomo giusto” (Mt 1,19). Prima ancora di accennare alla chiamata del Signore, l’evangelista definisce Giuseppe un “uomo giusto”, una persona in grado di accogliere la richiesta di Dio perché consapevole di se stesso, di ciò che è giusto perché buono, e della necessità di perseguirlo nella propria vita. Sappiamo essere giusti, o abbiamo bisogno di qualcuno che continuamente corregga la nostra rotta, indicandoci una strada che abbiamo smarrito perché distratti da troppe cose?

2. “Tutto era avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta” (Mt 1,22).

Il progetto di Dio è scritto fin dal principio, Giuseppe e la sua sposa altro non sono se non strumenti per la sua piena realizzazione. Il loro “sì” indica la disponibilità a riconoscere quel progetto da una parte, e ad esserne parte attiva e responsabile dall’altra. Quanti “sì” ci capita di dire? Siamo attenti al valore di questa parola, e consapevoli dell’impegno che comporta?

Proposta per attività pratica per l’Avvento con bambini e ragazzi

I ragazzi possono realizzare la corona dell’Avvento. Le quattro candele accese all’inizio della celebrazione e debitamente illustrate dai ragazzi assumono un significato importante. Ogni candela può essere abbinata ad un personaggio del presepe:

• la prima domenica di Avvento viene accesa la candela della stella che indica l’arrivo del Messia;

• la seconda domenica quella degli angeli, • la terza domenica quella dei pastori, • la quarta domenica quella di Maria e di San Giuseppe.

All’inizio della celebrazione viene letta una breve spiegazione mentre un ragazzo accende la candela che viene collocata accanto all’altare.

Proposta per la riflessione e la preghiera personale dei ragazzi

I ragazzi si impegnano quotidianamente a incontrare il Signore nella preghiera personale, aumentando il tempo dedicato alla preghiera di 1 minuto per ogni settimana dell’Avvento, partendo la prima settimana da 5 minuti di preghiera. In questo modo imparano che il tempo dedicato alla preghiera e al Signore che si attende, li aiuta a liberarsi per qualche minuto in più dal superfluo.

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Incontro di Avvento per giovanissimi (tra il ritiro di Avvento e Natale)

Al giorno d’oggi il mondo ci impone un ritmo frenetico e in questo periodo in particolare siamo bombardati da luci, suoni e pubblicità che rischiano di allontanarci dal vivere il Natale in pienezza. Proponiamo ai giovanissimi un momento in cui non saranno tanto le parole a guidarli nella riflessione ma quello che uscirà dal loro cuore. Gioco lancio: Chiedere ai ragazzi di formare un cerchio, ogni ragazzo sarà in coppia con chi si trova al suo opposto (è meglio che siano in più distanti possibili) e dovrà comunicargli un messaggio: frase, elenco di parole e numeri. Naturalmente tutti parleranno contemporaneamente e il compito di ognuno sarà quello di concentrarsi sul suo interlocutore, senza lasciarsi distrarre dalle voci che lo circondano. Gioco interattivo [1]: Obiettivo: In molte conversazioni e discussioni abbiamo la tendenza a considerare più giusta la nostra opinione piuttosto che quelle di altri, e le svalutiamo o a volte non le ascoltiamo neanche. Nasce allora una lotta sotterranea e verbale per il potere, nel corso della quale manipoliamo la conversazione con diversi stratagemmi e ascoltiamo poco. Questo gioco offre agli adolescenti un'occasione eccellente per formulare la loro propria opinione in modo chiaro riguardo ad una problematica data, senza tentare contemporaneamente di svalutare i pensieri di altri. D'altra parte essi potranno imparare ad ascoltarsi reciprocamente per lasciarsi eventualmente stimolare a includere nelle proprie riflessioni anche punti di vista estranei. Nel complesso l'esercizio pone in evidenza il pensiero stimolante rispetto a quello persuasivo, e serve così ad una tranquilla chiarificazione dei valori. Contemporaneamente aiuta ad approfondire la coscienza di gruppo. La struttura rituale del gioco aiuta gli adolescenti ad esercitarsi a comparire in pubblico, nel prendere la parola, nell'attendere fino al proprio turno, ecc. In questo modo conosceranno strutture comunicative che emergono anche in altri ambiti della vita, in associazioni, partiti, dinanzi al tribunale, ecc. Vi propongo un esercizio chiamato: «Lasciar esprimere l'altro». Vi potrete così esercitare ad esprimere la vostra opinione nel gruppo riguardo a diversi temi. Si tratta soprattutto di dire cosa pensate piuttosto che tentare di influenzare e impressionare altri, ritenere buona la vostra convinzione o fissarsi esclusivamente in essa. Riguardo al contenuto, la procedura ci dà la possibilità di discutere in modo più dettagliato quelle tematiche che vi interessano, e

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scoprire poi le posizioni differenti e simili ali 'interno del gruppo. Scopo di questa procedura non è comunque quello di giungere ad una determinata decisione. Sediamoci tutti disposti a ferro di cavallo. Dapprima le quattro sedie di fronte a noi rimarranno libere. Sono il nostro podio. Lì potrà prendere posto chi desidera che un certo tema o una problematica che lo interessa vengano discussi. Anche se ci vorrà un po' di tempo finché qualcuno vada alle sedie davanti, attendete con pazienza. Nel nostro gioco saranno valide le seguenti regole. Solamente un membro del gruppo che siede sul podio può proporre un tema o un problema da discutere. Segue il turno di quello che siede tutto sulla destra. Si dovrà alzare e formulare la sua proposta per la discussione. Fintanto che sarà sul podio lui, la discussione dovrà concentrarsi sul tema che ha proposto. Quando riterrà che il suo tema sia stato discusso in modo esauriente, allora lascerà il podio e gli altri membri del podio avanzeranno di un posto verso destra. Il successivo dichiarerà allora il tema che desidera discutere con il gruppo. Si potrà parlare soltanto uno alla volta. Ogni partecipante - seduto nel ferro di cavallo o sul podio - può prendere la parola riguardo al tema che si sta discutendo. Se si vuole esprimere le proprie idee e sensazioni, ci si dovrà alzare in piedi. Quando si avrà finito, ci si siederà di nuovo. Ogni tema di interesse personale o generale può essere proposto. Non appena si libereranno dei posti sul podio, altri membri del gruppo possono andare ad occuparli se vogliono proporre un tema. Naturalmente devono attendere fino a quando siederanno sul posto a destra per poter parlare. Tutti i partecipanti, me compreso, hanno gli stessi diritti durante la discussione e dovranno attenersi alle regole del gioco. Ognuno ha il diritto di parlare e di esporre il suo punto di vista. Nessuno può definire nel suo discorso le opinioni di altri false, stupide, ingenue, ecc., anche se si sostiene una concezione differente. Nei vostri interventi chiarite che si tratta di pensieri propri, che voi sostenete, dicendo: «Penso che...», «Ritengo che... ", ecc. Non ponete domande, in modo tale che nessuno venga indotto a giustificarsi. Pensate sempre al fatto che molti problemi nella vita non ammettono una classificazione in "veri" o "falsi". Avremo 30 minuti per le discussioni. Soprattutto in gruppi che lavorano insieme da lungo tempo, questa è un'ottima occasione per formulare temi che riguardano il gruppo, come anche quei temi che determinano il campo di interesse di singoli partecipanti. [1] Klaus W. Vopel, Giochi di interazione per adolescenti e giovani. Vol. 1

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Attività . Obiettivo: Allenare al silenzio. Proponiamo ai giovanissimi l’ascolto di un brano di Vangelo tra i più conosciuti per sottolineare come in questi casi sia facile prestare poca attenzione credendo che un brano conosciuto non abbia più niente di nuovo da dirci. ♦ L’animatore del gruppo legge la parabola del Padre misericordioso (Lc 15,

11-32) e al temine propone qualche veloce domanda (L’avevi già sentita? Hai colto dei particolari sconosciuti? Hai ascoltato tutto?)

♦ Si consegna ad ogni ragazzo il testo del brano, dopo averli divisi in tre gruppi si chiede loro di rileggerlo individualmente ma ogni gruppo dovrà far attenzione al messaggio che trasmette il padre, il figlio minore e il figlio maggiore. In 15 minuti ogni ragazzo leggerà il brano cercando di rispondere alla domanda: che cosa vuole dirMI il padre/figlio minore/figlio maggiore?

♦ Al termine in 10 minuti ogni gruppo si confronterà. ♦ Ogni ragazzo rileggerà il brano individualmente rispondendo alle

domande: che cosa dice questa parabola a me? In che personaggio mi identifico maggiormente in questa fase della mia vita? Perché?

I NOSTRI APPUNTAMENTI

ELEMENTARI (6-11) • 4 dicembre 2011 ritiro d’Avvento • 5 febbraio 2012 Festa della Pace • 18 marzo 2012 ritiro di Quaresima • Camposcuola estivo

MEDIE (11–14):

• 8 ottobre 2011 incontro diocesano (AXO) • 12 novembre 2011 incontro diocesano (AXO) • 3 – 4 dicembre 2011 ritiro d’Avvento • 14 gennaio 2012 incontro diocesano (AXO) • 5 febbraio 2012 Festa della Pace • 17 – 18 marzo 2012 ritiro di Quaresima • 21 aprile 2012 incontro diocesano (AXO) • 12 maggio 2012 incontro diocesano (AXO) • 1- 2 -3 giugno 2012 weekend al mare • Camposcuola estivo

GIOVANISSIMI (14-18):

• 22 ottobre 2011 incontro e veglia missionaria • 26 – 27 novembre 2011 banco alimentare e ritiro d’Avvento • 5 febbraio 2012 Festa della Pace • 25 – 26 febbraio 2012 ritiro di Quaresima • *31 marzo 2012 Giornata Mondiale della Gioventù • *19 maggio 2012 Liberi Tutti • 1- 2 -3 giugno 2012 weekend al mare • Camposcuola estivo

GIOVANI (18-30):

• 22 ottobre 2011 incontro e veglia missionaria • 20 novembre 2011 incontro formativo • 18 dicembre 2011 incontro formativo • 26 – 30 dicembre 2011 campo invernale a Torgnon • 5 febbraio 2012 Festa della Pace • 4 marzo 2012 incontro formativo • 22 aprile 2012 incontro formativo • 13 maggio 2012 incontro formativo • Camposcuola estivo

* Partecipazione incontro di Pastorale Giovanile

Per informazioni sugli appuntamenti in programma, prenotazioni agli eventi di più giorni,

richiesta di materiale e sussidi scrivere a:

e-mail: [email protected]

oppure contattare:

Stefania e Gianluigi: 0131 296421 (ore serali) Andrea: 338 4286031 Silvia: 329 4212711

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