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Wellness at Work
Il wellness at work è oggi un tema chiave del dibattito internazionale sull’innovazione sociale e sul futuro del lavoro.
Oggetto negli anni di mutevoli definizioni per le diverse variabili multidimensionali che sono in grado di determinarlo e/o influenzarlo, sia a livello individuale che organizzativo, il concetto di benessere al lavoro si è imposto all’attenzione dei decisori e dell’opinione pubblica a fronte dei cambiamenti socio-demografici in atto.
Ne sono un esempio il crescente invecchiamento della forza-lavoro e la maggiore probabilità di incorrere in malattie “complesse” - come le patologie croniche - durante l’età lavorativa.
Riflettere sulle condizioni che possono promuovere la qualità della vita fisica e psicologica delle comunità lavorative significa, innanzitutto, ragionare su una nuova visione di sostenibilità al lavoro e di sostenibilità degli odierni sistemi di protezione sociale.
Nell’esperienza applicativa di un numero sempre maggiore di imprese, questo concetto si materializza attraverso attività di wellness legate alla conciliazione dei tempi di cura con gli orari di lavoro (work/health/life-balance) e all’offerta di setting informativi e formativi per la trasmissione di comportamenti salutari e attenti alle esigenze di cui ciascun lavoratore è portatore, specialmente le persone malate o in fase di reinserimento graduale dopo o durante le cure mediche). I benefici che tali iniziative possono offrire sono di grande rilevanza.
Da parte dei lavoratori, esse possono ridurre le spese sanitarie e incidere sulla minor probabilità di incorrere in rischi psicosociali, ad esempio in stress lavoro-correlato. Da parte datoriale, esse possono presentare, nel medio-lungo periodo, buone opportunità in termini di ritorno di immagine, attrazione dei talenti, fidelizzazione dei dipendenti, diminuzione dell’assenteismo e degli effetti nocivi ridotti del presentismo: in una parola, il wellness at work può frasi strumento per la produttività di impresa.
Un forte stimolo viene, inoltre, dalle recenti innovazioni normative riguardanti il “lavoro agile” e il “welfare aziendale”, che pongono una cornice giuridica stabile e condizioni economicamente incentivanti affinché benessere dei dipendenti e strategie per la competitività di impresa possano rafforzarsi vicendevolmente.
Da questo punto di vista, proprio la diffusione della cultura e delle pratiche di wellness at work, può rappresentare un’occasione per collocare in una prospettiva culturale più ampia e inclusiva le opportunità legate ai vantaggi fiscali e contributivi a cui le aziende che fanno welfare possono oggi avere accesso mediante la contrattazione di secondo livello.
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PwC e ADAPT hanno ragionato assieme su questi temi. Per saperne di più, consulta la nostra pubblicazione al link: www.pwc.com/it/wellness-at-work
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