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studio di ingegneria domizi giorgio domizi ingegnere

via Mameli, 13 - 62100 Macerata - tel.: 0733/264836 fax: 0733/266923 - e-mail: [email protected]

Codice Documento: 255/16 ATM

VALUTAZIONE IMPATTO ATMOSFERICO

Oggetto:

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI CENTRO DI ALLEVAMENTO AVICOLO BIOLOGICO E CONVENZIONALE

Ubicazione:

Via Cannuccia – Jesi (AN)

Committente: Codice Commessa: N1976

Società Agricola Fileni s.r.l.

Contenuto Elaborato:

­ Relazione Tecnica

­ Allegati

Sigla Elaborato:

ATM

Rev.:

01

Data:

21/09/2016

Timbro e firma del tecnico responsabile:

Responsabile tecnico: Dott. Ing. Giorgio Domizi Collaboratore: Dott. Ing. Gabriele Palpacelli

Proprietà riservata a termini di legge, vietata la riproduzione anche parziale e l'uso non autorizzato

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Cod. Doc. 255/16 ATM/01

Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 2 di 45

INDICE

1. Premessa ....................................................................................................................................................... 3

2. Caratterizzazione delle sorgenti emissive ..................................................................................................... 5

3. Inquinanti e limiti di qualità dell’aria ai recettori ............................................................................................. 8

4. Stato qualità aria .......................................................................................................................................... 10

5. Il modello previsionale ISC-AERMODView ................................................................................................. 11

6. Caratterizzazione meteo climatica dell’area in esame ................................................................................ 12

7. Identificazione dei recettori interessati ........................................................................................................ 15

8. Valutazione previsionale di concentrazione di inquinanti ai recettori e analisi dei risultati ......................... 16

9. Azioni mitigative: sistema abbattimento delle polveri e delle emissioni odorigene ..................................... 22

10. Analisi di significatività ai sensi della DGR 1600/2004 .............................................................................. 29

11. Emissioni odorigene prodotte dall’allevamento e valutazione ai recettori ................................................. 33

12. Conclusioni ................................................................................................................................................ 36

Allegato 1 – Certificazione analitica ................................................................................................................. 37

Allegato 2 – Elaborati grafici ............................................................................................................................ 39

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 3 di 45

1. Premessa

La presente relazione ha per oggetto l’analisi delle emissioni in atmosfera derivanti dalla gestione

dell’allevamento avicolo intensivo sito in Via Cannuccia nel comune di Jesi (AN) di proprietà della Società

Agricola Fileni s.r.l. e la valutazione previsionale della concentrazione di inquinanti che dette emissioni

possono determinare in corrispondenza dei recettori posti nelle vicinanze del sito.

Il progetto prevede di realizzare un allevamento avicolo con una gestione in parte convenzionale e in parte in

biologica; le due entità produttive seguono modalità di gestione differenti.

In totale si prevede la realizzazione di 6 capannoni per allevamento avicolo di tipo convenzionale e 10

capannoni per allevamento in modalità biologica.

Nella relazione viene effettuata la valutazione previsionale della concentrazione di inquinanti ai recettori nella

condizione di contemporaneo funzionamento sia dell’allevamento convenzionale che di quello biologico.

Nelle figure 1 e 2 seguenti è riportata la vista aerea e la vista tridimensionale dell’area oggetto di indagine.

Tutti i dati non direttamente rilevabili, ed in particolare quelli inerenti il funzionamento dell’impianto, sono stati

ottenuti su dichiarazione del legale rappresentante dell'azienda che, controfirmando per accettazione la

relazione stessa, ne approva il contenuto.

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Fig.1 Vista aerea dell’area oggetto di studio

Fig.2 Vista 3D dell’area oggetto di studio

Nuovo allevamento avicolo Società Agricola Fileni srl

Allevamento biologico

Allevamento convenzionale

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 5 di 45

2. Caratterizzazione delle sorgenti emissive

Le emissioni di un allevamento avicolo intensivo possono essere schematizzate come segue:

- Emissioni diffuse costituite dal sistema di ventilazione dei capannoni (ventilatori posti sulla parete

perimetrale del capannone;

- Emissioni diffuse proveniente dagli stoccaggi all’aperto delle lettiere rimosse: tali emissioni nel caso

specifico non vengono prese in considerazione in quanto non sono previsti stoccaggi di materiale di

risulta e le lettiere, una volta rimosse, vengono immediatamente avviate a riutilizzo/smaltimento

mediante ditte autorizzate;

- Emissioni convogliate costituite dall’impianto di disaerazione dei silos di stoccaggio del mangime

durante la fase di carico degli stessi: tali emissioni sono da ritenere assolutamente trascurabili ai fini

della presente valutazione di impatto in quanto il sistema di disaerazione è dotato di filtro tessuto

depolveratore ed in ragione del fatto che le portate in gioco risultano non significative (tipicamente il

carico di un silos ha una durata inferiore a 0.5 h con una portata in emissione di aria depolverizzata

di norma inferiore a 500 mc/h);

- Emissioni provenienti dai mezzi in ingresso ed uscita dall’insediamento: tali emissioni nel caso

specifico non vengono prese in considerazione in quanto l’allevamento oggetto della presente

valutazione non determina un incremento significativo dei flussi di traffico in ingresso ed uscita

dall’allevamento ( cfr. Relazione SIA – viabilità e traffico indotto)

Relativamente alle emissioni diffuse costituite dal sistema di ventilazione dei capannoni, gli inquinanti emessi

sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti (cfr. Regolamento “E-PRTR” CE n° 166/2006; Relazione SIA -

Emissioni)

- Polveri (PM10 e PM2,5);

- Ammoniaca (NH3);

- Protossido di azoto (N2O);

- Metano (CH4).

La presenza di H2S è da ritenere non significativa, tenuto conto della natura dell’allevamento (avicolo) e delle

tecniche di gestione adottate (cfr. Relazione SIA - Emissioni).

In riferimento alla superficie utile dei capannoni e della tipologia di allevamento, il numero massimo di capi

allevabile è riportato per ogni singolo capannone nella tabella che segue.

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 6 di 45

Tab. 1 – numero massimo di unità allevate per ogni capannone

Capannone Avicoli Tipologia di allevamento Numero capi accasati

Convenzionale 1 Polli da carne Convenzionale 62780

Convenzionale 2 Polli da carne Convenzionale 62780

Convenzionale 3 Polli da carne Convenzionale 62780

Convenzionale 4 Polli da carne Convenzionale 62780

Convenzionale 5 Polli da carne Convenzionale 62780

Convenzionale 6 Polli da carne Convenzionale 62780

TOTALE CONVENZIONALE

376680

Biologico 1 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 2 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 3 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 4 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 5 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 6 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 7 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 8 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 9 Polli da carne Biologico 15800

Biologico 10 Polli da carne Biologico 15800

TOTALE BIOLOGICO

158000

La produzione degli inquinanti sopra indicati è sostanzialmente correlabile al numero di capi in allevamento

ed alla durata del ciclo. Sulla base dei dati di letteratura si possono assumere i seguenti indici di produzione

e la quantità totale in emissione degli inquinanti:

Tab. 2 – Indice di produzione degli inquinanti allevamento convenzionale

inquinante Fattore di emissione

(Kg/capo/anno)

N. capi/ciclo Riferimento Emissioni gassose

(t/a)

NH3

(Ammoniaca) 0,08 376.680 ISPRA 2008-CRPA 2006-

Bref/2003 30,13

CH4 (Metano)

0,006 376.680 *ARPA Cuneo 2013 2,26

N2O (Protossido di azoto)

0,0113

376.680

ISPRA 2008 e ARPA Cuneo 2013

4,46

PM2,5 0,0133 376.680 ISPRA 2008 (All. 6) 5,01

PM10 0,1029 376.680 ISPRA 2008 (All. 7) 38,76 * ISPRA 2008 considera solo le emissioni dalla gestione delle deiezioni, Bref 2003 considera il fattore 0,004 .

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Tab. 3 – Indice di produzione degli inquinanti allevamento biologico

inquinante Fattore di emissione

(Kg/capo/anno)

N. capi/ciclo Riferimento Emissioni gassose

(t/a)

NH3

(Ammoniaca) 0,08 158.000 ISPRA 2008-CRPA 2006-

Bref/2003 12,64

CH4 (Metano)

0,006 158.000 *ARPA Cuneo 2013 0,95

N2O (Protossido di azoto)

0,0113

158.000

ISPRA 2008 e ARPA Cuneo 2013

1,79

PM2,5 0,0133 158.000 ISPRA 2008 (All. 6) 2,10

PM10 0,1029 158.000 ISPRA 2008 (All. 7) 16,26 * = ISPRA 2008 considera solo le emissioni dalla gestione delle deiezioni, Bref 2003 considera il fattore 0,004 .

Dal punto di vista impiantistico i capannoni sono dotati di n° 14 ventilatori di estrazione, aventi ciascuno

portata nominale pari a 45500 m3/h nella modalità di allevamento convenzionale e pari a 30000 m

3/h nel

caso della modalità di allevamento biologico. Pertanto la portata in emissione di ciascun capannone è pari a

637000 m3/h nel caso convenzionale e pari a 420000 nel caso del biologico.

Il funzionamento di detti ventilatori è asservito ad un sistema di termoregolazione che consente di mantenere

all’interno del capannone le condizioni termo igrometriche ideali per la crescita degli animali. Pertanto in

base ai valori termo igrometrici presenti all’interno del capannone il sistema di controllo comanderà il

funzionamento di uno o più ventilatori per un tempo tale da mantenere le condizioni nominali previste. Dato

questo complesso sistema di attuazione, al fine di poter pervenire ad un valore della concentrazione degli

inquinanti in emissione è necessario adottare alcune ipotesi di funzionamento del sistema. Allo scopo si

ritiene adeguatamente cautelativo assumere che:

- Il funzionamento reale del complesso di ventilatori sia equivalente ad un funzionamento a piena

potenza per un numero di ore pari al 50% della durata totale dei cicli di allevamento. Poiché i cicli di

allevamento hanno durata 55 giorni ( 5 cicli/anno convenzionale) e 81 giorni (3,5 cicli/anno

biologico), con pausa di 15 giorni tra due cicli successivi, la durata complessiva dei cicli di

allevamento ammonta in un caso a 6600 h/a (allevamento convenzionale) e nell’altro a 6800 h/a

(allevamento biologico) . Pertanto si assume che i ventilatori funzionino a piena potenza per 3300-

3400 h/a, ed in particolare:

stagione estiva: funzionamento diurno a piena potenza per 12 h/g;

stagione primaverile ed autunnale: funzionamento diurno a piena potenza per 9 h/g;

stagione invernale: funzionamento diurno a piena potenza per 6 h/g;

- Sulla base del funzionamento medio così determinato, è possibile calcolare la concentrazione media

degli inquinanti in emissione, che rappresenta il valore capace di espellere il quantitativo totale di

inquinanti prodotto in un anno come sopra determinato;

Sulla base delle ipotesi sopra descritte si perviene ai seguenti fattori di emissione:

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Tab. 4 - Condizione di progetto

Capannone

Portata

(m3/h)

Concentrazione (mg/m3) Flusso di massa (g/s)

PM10 PM2,5 NH3 N2O CH4 PM10 PM2,5 NH3 N2O CH4

Conv 1 637000 3,073 0,397 2,389 0,337 0,179 0,544 0,070 0,423 0,06 0,032

Conv 2 637000 3,073 0,397 2,389 0,337 0,179 0,544 0,070 0,423 0,06 0,032

Conv 3 637000 3,073 0,397 2,389 0,337 0,179 0,544 0,070 0,423 0,06 0,032

Conv 4 637000 3,073 0,397 2,389 0,337 0,179 0,544 0,070 0,423 0,06 0,032

Conv 5 637000 3,073 0,397 2,389 0,337 0,179 0,544 0,070 0,423 0,06 0,032

Conv 6 637000 3,073 0,397 2,389 0,337 0,179 0,544 0,070 0,423 0,06 0,032

Bio 1 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 2 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 3 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 4 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 5 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 6 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 7 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 8 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 9 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 10 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

3. Inquinanti e limiti di qualità dell’aria ai recettori

Lo studio della qualità dell’aria è stata approcciato in modo diverso per gli inquinanti per il quali esiste un

limite di legge di qualità dell’aria, nel caso specifico le PM10 e le PM2,5, e per gli inquinanti che non hanno

limiti di riferimento, costituiti da NH3, CH4 e N2O.

Per le PM10 sono stati presi in considerazione i limiti di qualità dell’aria applicabili, e precisamente.

Tab. 5 – Valori limite inquinanti

Inquinante Modalità di rilevamento Valore limite

PM10

Concentrazione media di 24 ore

da non superare più di 35 volte all’anno 50 g/m

3

Concentrazione media annuale 40 g/m3

PM 2,5

Concentrazione media annuale

Fase 1 : margine di tolleranza 20 % all’11 giugno 2008, con

riduzione il 1 gennaio successivo e successivamente ogni 12

mesi secondo una percentuale annua costante fino a

raggiungere lo 0 % entro il 1°gennaio 2015

25 g/m3

Concentrazione media annuale

Fase 2 : da raggiungere entro il 1° gennaio 2020 20 g/m

3

Per l’ammonica NH3 per la quale non esistono limiti di legge ma che è caratterizzata da una componente

odorigena significativa, sono stati presi in considerazione i valori della relativa soglia di percettibilità

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(100%OT – Odour Threshold – concentrazione minima percepibile dal 100% della popolazione) e il il limite

per l’esposizione professionale dei lavoratori (TLV-TWA ACGIH).

Per il protossido di azoto N2O che non è caratterizzato da una componente odorigena significativa, viene

preso in considerazione solo il valore limite di esposizione professionale TLV-TWA.

Nella tabella che segue sono riportati i pertinenti valori di soglia.

Tab. 6 – Valori soglia di percettibilità componente odorigena e limiti esposizione lavorativa

inquinante Tipologia odore 100% OT (µg/m3) TLV-TWA ACGIH (µg/m

3)

Ammoniaca Pungente 38885 18000

Protossido di azoto ** ** 91000

L’inquinante metano CH4, appartenente alla categoria dei gas serra, ha un peso molecolare inferiore a quello

dell’aria e risulta pertanto estremamente volatile; per tale ragione non vengono effettuate simulazioni di

ricaduta ai recettori.

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 10 di 45

4. Stato qualità aria

Al fine di caratterizzare la qualità dell’aria attualmente esistente nell’ area oggetto di intervento, in assenza di

campagne effettuate direttamente nella zona, si ritiene ragionevole fare riferimento ai dati della stazione

fissa di monitoraggio della qualità dell’aria della Provincia di Ancona posizionata in area periferica agli

agglomerati urbani, e sita nel Comune di Chiaravalle (assunta come riferimento per fondo suburbano) così

come indicato nel Piano di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell’Aria Ambiente della Regione

Marche.

Sulla base delle caratteristiche dell’area oggetto di intervento si può affermare che i dati rilevati dalla

stazione di rilevamento presa in esame sono rappresentativi per la qualità dell’aria della zona di intervento.

Vengono scelti come valori di fondo ante-operam dell’area oggetto di indagine i valori medi rilevati nell’anno

2014 e di seguito riportati. Si fa presente che è stato scelto l’anno 2014 in quanto nel corso del 2015 non

sono disponibili i valori delle PM10 per un periodo continuativo di circa 73 giorni (dal 28/06/2015 al

08/09/2015).

Tab. 7 – Qualità aria stazione di Chiaravalle2 – fondo suburbano anno 2014

inquinante Media

[µg/m3]

Dev. Standard

[µg/m3]

PM10 22.23 11.20

PM2,5 10.48 9.28

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 11 di 45

5. Il modello previsionale ISC-AERMODView

Al fine di valutare l’impatto atmosferico indotto dall’attività oggetto di studio è stato utilizzato il modello di

calcolo previsionale ISC-AERMOD View che consente di stimare la concentrazione degli inquinanti

analizzati in corrispondenza dei recettori potenzialmente più esposti.

Il modello ISC-AERMOD View è un modello gaussiano stazionario che può tenere conto di un’ampia

tipologia di sorgenti (simulabili come sorgenti puntuali, areali, lineari, volumetriche). Con tale modello è

possibile simulare il trasporto di inquinanti sia su breve che su larga scala, tenendo conto delle specifiche

fenomenologie di ricaduta applicabili.

ISC-AERMOD View interfaccia tre differenti modelli U.S. EPA (United States Environmental Protection

Agency):

1. ISCST3 (Industrial Source Complex-Short Term): è un modello di dispersione gaussiano utilizzato

per calcolare I valori di concentrazione degli inquinanti prodotti da una vasta gamma di sorgenti sui

recettori scelti per lo studio;

2. AERMOD: è un modello che include tre algoritmi: AERMOD (AERMIC dispersion model), AERMAP

(AERMOD Terrain Preprocessor) e AERMET (AERMOD Meterorological Preprocessor). AERMOD è

un modello dì dispersione degli inquinanti molto completo che ben si presta a descrivere orografie

complesse (Complex terrain Dispersion Model-Plus - CTDMPLUS), considerando i gradienti verticali

della velocità del vento ed i moti convettivi dell'aria dovuti alle irregolarità della superficie. AERMET

è l'algoritmo di calcolo che considera gli aspetti meteoclimatici, quali direzione e velocità del vento,

umidità relativa, pressione e temperatura, e altri aspetti connessi a quelli meteorologici quali classi di

stabilità atmosferica e altezza dello strato di rimescolamento; tale algoritmo produce le distribuzioni

di frequenza ed i profili verticali di alcuni parametri. AERMAP è l'algoritmo di calcolo che consente la

rappresentazione del terreno in curve di livello, includendo tutti i parametri caratteristici del terreno

aventi influenza sulla dispersione degli inquinanti al suolo.

3. ISC-PRIME (INDUSTRIAL SOURCE COMPLEX-PLUME RISE MODEL ENHANCEMENTS): è

un modello di dispersione simile all'ISCST3 ma che consente di tener conto degli effetti indotti dalla

presenza di edifici in vicinanza della sorgente dì emissione.

L’utilizzo del modello previsionale ISC-AERMOD View, prevede la fornitura di una estesa serie di dati ed in

particolare:

1. caratteristiche morfologiche del territorio;

2. caratteristiche della sorgente di emissione: altezza della sorgente, quota altimetrica, fattori di

emissione degli inquinanti;

3. caratteristiche meteorologiche dell’area: direzione e velocità del vento, temperatura, umidità relativa,

pressione, radiazione solare, copertura nuvolosa utilizzate per determinare le classi di stabilità

atmosferica e l’altezza dello strato di mescolamento.

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 12 di 45

6. Caratterizzazione meteo climatica dell’area in esame

Per la caratterizzazione meteoclimatica dell’area, in assenza di stazioni di misura limitrofe all’area oggetto di

studio, sono stati adottati i dati meteorologici orari della stazione ASSAM di Moie – località Casa del Vento

(Lat. 43° 30', Long. 13° 8'; quota 183 m slm) e per quanto riguarda la radiazione globale e l’eliofania la

stazione ASSAM di Jesi – via Latini, 22 (Lat. 43° 32', Long. 13° 16'; quota 96 m slm), ritenuti significativi per

l’area in esame.

Regime dei venti

La tabella 8 seguente riporta, per ciascuna delle otto direzioni di provenienza, la frequenza di accadimento

ed il valore medio della velocità del vento.

Tab. 8 - Velocità media del vento (m/s) per direzione di provenienza

Direzione N NE E SE S SW W NW

Frequenza % 9.89 5.79 10.8 4.44 12.84 33.03 12.25 10.4

Velocità

media (m/s) 3.63 3.64 2.71 2.33 3.81 3.84 3.21 4.05

Dall’analisi dei dati si evince che le direzioni prevalenti del vento sono concentrate principalmente nel

quadrante sud-ovest e che la velocità media del vento risulta compresa tra 2.3 e 4.05 m/s.

Quanto sopra è rappresentato nel grafico 1.

Classi di stabilità atmosferica

Dall'analisi dei dati meteorologici è possibile stabilire, per l’area in esame, la distribuzione di frequenza

annuale e stagionale delle classi di stabilità, riportata nel grafico 2.

Dal grafico si evince che la classe di stabilità atmosferica più frequente su base annuale è la D (atmosfera

mediamente stabile) con il 31% delle osservazioni; le classi instabili (A, B, C) rappresentano

complessivamente il 20.8% delle osservazioni mentre quelle stabili (E,F) rappresentano il 35.9% delle

osservazioni.

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Grafico 1: Rosa dei venti

Grafico 2: Distribuzione di frequenza delle classi di stabilità

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Precipitazioni

La tabella 9 seguente riporta i valori rilevati della precipitazione totale mensile media dell’area in esame

Tab. 9 - Precipitazioni mensili anno 2014

G F M A M G L A S O N D

Prec.

(mm) 76.8 76.2 101.6 122 96.8 47.4 106 7.6 124.2 63.4 95 90.8

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7. Identificazione dei recettori interessati

L’indagine è stata effettuata sull’intera area in oggetto considerando sia un sistema cartesiano di recettori

posizionati su una griglia 50x50 m di dimensione complessiva 3000x2500 m, ad una altezza di 1.8 m sul

livello del terreno, sia una serie di recettori sensibili posti in corrispondenza degli edifici ad uso residenziale

presenti in prossimità dell’area la cui collocazione geografica è riportata nella Tav. 1.

Tab. 10 - Localizzazione dei recettori

Recettore Descrizione Distanza [m]

(dal punto di emissione più vicino dell’allevamento in progetto)

R1 Edificio residenziale 130

R2 Edificio residenziale 280

R3 Edificio residenziale 420

R4 Edificio residenziale 380

R5 Edificio residenziale 420

R6 Edificio residenziale 440

R7 Edificio residenziale 430

R8 Edificio residenziale 690

R9 Edificio residenziale 200

R10 Edificio residenziale 600

R11 Edificio residenziale 640

R12 Edificio residenziale 460

R13 Edificio residenziale 550

R14 Edificio residenziale 630

R15 Edificio residenziale 500

R16 Edificio residenziale 480

R17 Edificio residenziale 510

R18 Edificio residenziale 450

R19 Edificio residenziale 330

R20 Edificio residenziale 670

R21 Edificio residenziale 690

R22 Edificio residenziale 590

R23 Edificio residenziale 800

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8. Valutazione previsionale di concentrazione di inquinanti ai recettori e analisi dei risultati

Al fine di evidenziare il contributo dell’intervento in progetto, è stata effettuata la simulazione per la

condizione post-operam, adottando la configurazione emissiva descritta al paragrafo 2

Nel seguito sono pertanto riportati:

- nelle tabelle 11 – 12 relative all’inquinante PM10, il valore massimo giornaliero e medio annuale di

concentrazione stimati dal modello ed il confronto con i corrispondenti limiti di legge. Poiché detto

valore massimo giornaliero rappresenta il caso peggiore nell’arco dell’intero anno solare, il

confronto dello stesso con il pertinente limite di qualità dell’aria è da ritenere assolutamente

cautelativo;

- nella tabella 13 relativa all’inquinante PM2.5, il valore medio annuale di concentrazione stimato dal

modello ed il confronto con il corrispondente limite di legge.

- nelle tabelle 14 – 15 relative agli inquinanti NH3 ed N2O, il valore massimo orario di concentrazione

stimato dal modello ed il confronto con il corrispondente limite TLV-TWA. Poiché detto valore

massimo orario rappresenta il caso peggiore nell’arco dell’intero anno solare, il confronto dello

stesso con il pertinente limite è da ritenere assolutamente cautelativo.

Dall’esame dei dati si evince che:

- in tutti i recettori sono rispettati i limiti di legge previsti per gli inquinanti PM10, PM2.5, NH3, N2O;

- relativamente all’inquinante PM10 su gran parte dei recettori si verificano incrementi del valore

massimo giornaliero dell’ordine del 20% del limite (media degli incrementi) con un massimo

superiore al 40%

Si ritiene pertanto necessaria l’adozione di un sistema di abbattimento delle emissioni di polvere.

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Tab. 11: - Risultati della simulazione PM10 e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media giornaliera (Valore massimo assoluto)

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore di

fondo

[µg/m3]

Post –operam

(fondo+valore

max)

[µg/m3]

Valore

limite

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

PM10

Recettore

R1 11,32 22,23 33,55 50 SI 22,6

R2 10,06 22,23 32,29 50 SI 20,1

R3 10,37 22,23 32,60 50 SI 20,7

R4 17,47 22,23 39,70 50 SI 34,9

R5 13,57 22,23 35,80 50 SI 27,1

R6 11,33 22,23 33,56 50 SI 22,7

R7 11,24 22,23 33,47 50 SI 22,5

R8 8,66 22,23 30,89 50 SI 17,3

R9 21,04 22,23 43,27 50 SI 42,1

R10 12,80 22,23 35,03 50 SI 25,6

R11 10,29 22,23 32,52 50 SI 20,6

R12 8,99 22,23 31,22 50 SI 18,0

R13 7,50 22,23 29,73 50 SI 15,0

R14 5,28 22,23 27,51 50 SI 10,6

R15 6,22 22,23 28,45 50 SI 12,4

R16 22,07 22,23 44,30 50 SI 44,1

R17 12,63 22,23 34,86 50 SI 25,3

R18 2,72 22,23 24,95 50 SI 5,4

R19 2,39 22,23 24,62 50 SI 4,8

R20 1,90 22,23 24,13 50 SI 3,8

R21 2,92 22,23 25,15 50 SI 5,8

R22 6,39 22,23 28,62 50 SI 12,8

R23 8,67 22,23 30,90 50 SI 17,3

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Tab. 12: - Risultati della simulazione PM10 e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media annuale

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore di

fondo

[µg/m3]

Post –operam

(fondo+valore

max)

[µg/m3]

Valore

limite

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

PM10

Recettore

R1 1,55 22,23 23,78 40 SI 3,9

R2 1,68 22,23 23,91 40 SI 4,2

R3 1,30 22,23 23,53 40 SI 3,3

R4 2,06 22,23 24,29 40 SI 5,2

R5 2,03 22,23 24,26 40 SI 5,1

R6 1,63 22,23 23,86 40 SI 4,1

R7 1,73 22,23 23,96 40 SI 4,3

R8 1,02 22,23 23,25 40 SI 2,6

R9 1,70 22,23 23,93 40 SI 4,3

R10 1,09 22,23 23,32 40 SI 2,7

R11 0,63 22,23 22,86 40 SI 1,6

R12 0,51 22,23 22,74 40 SI 1,3

R13 0,53 22,23 22,76 40 SI 1,3

R14 0,80 22,23 23,03 40 SI 2,0

R15 0,92 22,23 23,15 40 SI 2,3

R16 2,71 22,23 24,94 40 SI 6,8

R17 1,31 22,23 23,54 40 SI 3,3

R18 0,19 22,23 22,42 40 SI 0,5

R19 0,18 22,23 22,41 40 SI 0,5

R20 0,09 22,23 22,32 40 SI 0,2

R21 0,11 22,23 22,34 40 SI 0,3

R22 0,55 22,23 22,78 40 SI 1,4

R23 0,96 22,23 23,19 40 SI 2,4

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Tab. 13: - Risultati della simulazione PM2.5 e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media annuale

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore di

fondo

[µg/m3]

Post –operam

(fondo+valore

max)

[µg/m3]

Valore

limite

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

PM2.5

Recettore

R1 0,20 10,48 10,68 20 SI 1,0

R2 0,21 10,48 10,69 20 SI 1,1

R3 0,17 10,48 10,65 20 SI 0,9

R4 0,27 10,48 10,75 20 SI 1,4

R5 0,26 10,48 10,74 20 SI 1,3

R6 0,21 10,48 10,69 20 SI 1,1

R7 0,22 10,48 10,70 20 SI 1,1

R8 0,13 10,48 10,61 20 SI 0,7

R9 0,22 10,48 10,70 20 SI 1,1

R10 0,14 10,48 10,62 20 SI 0,7

R11 0,08 10,48 10,56 20 SI 0,4

R12 0,07 10,48 10,55 20 SI 0,4

R13 0,07 10,48 10,55 20 SI 0,4

R14 0,10 10,48 10,58 20 SI 0,5

R15 0,12 10,48 10,60 20 SI 0,6

R16 0,35 10,48 10,83 20 SI 1,8

R17 0,17 10,48 10,65 20 SI 0,9

R18 0,02 10,48 10,50 20 SI 0,1

R19 0,02 10,48 10,50 20 SI 0,1

R20 0,01 10,48 10,49 20 SI 0,1

R21 0,01 10,48 10,49 20 SI 0,1

R22 0,07 10,48 10,55 20 SI 0,4

R23 0,12 10,48 10,60 20 SI 0,6

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Tab. 14: - Risultati della simulazione NH3 e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media oraria (Valore massimo assoluto)

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore

limite

TLV-TWA

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

NH3

Recettore

R1 33,60 18000 Si 0,2

R2 38,50 18000 Si 0,2

R3 33,44 18000 Si 0,2

R4 46,96 18000 Si 0,3

R5 47,63 18000 Si 0,3

R6 70,03 18000 Si 0,4

R7 80,88 18000 Si 0,4

R8 46,96 18000 Si 0,3

R9 85,93 18000 Si 0,5

R10 94,05 18000 Si 0,5

R11 125,17 18000 Si 0,7

R12 134,78 18000 Si 0,7

R13 56,34 18000 Si 0,3

R14 73,87 18000 Si 0,4

R15 86,55 18000 Si 0,5

R16 118,19 18000 Si 0,7

R17 41,84 18000 Si 0,2

R18 18,00 18000 Si 0,1

R19 17,41 18000 Si 0,1

R20 19,39 18000 Si 0,1

R21 20,21 18000 Si 0,1

R22 21,18 18000 Si 0,1

R23 78,13 18000 Si 0,4

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Tab. 15: - Risultati della simulazione N2O e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media oraria (Valore massimo assoluto)

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore

limite

TLV-TWA

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

N2O

Recettore

R1 4,84 91000 Si 0,0

R2 5,48 91000 Si 0,0

R3 4,75 91000 Si 0,0

R4 6,68 91000 Si 0,0

R5 6,78 91000 Si 0,0

R6 9,99 91000 Si 0,0

R7 11,53 91000 Si 0,0

R8 6,69 91000 Si 0,0

R9 12,47 91000 Si 0,0

R10 13,45 91000 Si 0,0

R11 17,86 91000 Si 0,0

R12 19,29 91000 Si 0,0

R13 8,02 91000 Si 0,0

R14 10,53 91000 Si 0,0

R15 12,32 91000 Si 0,0

R16 16,79 91000 Si 0,0

R17 5,94 91000 Si 0,0

R18 2,56 91000 Si 0,0

R19 2,48 91000 Si 0,0

R20 2,76 91000 Si 0,0

R21 2,88 91000 Si 0,0

R22 3,03 91000 Si 0,0

R23 11,17 91000 Si 0,0

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9. Azioni mitigative: sistema abbattimento delle polveri e delle emissioni odorigene

Al fine di limitare la diffusione delle polveri, il progetto prevede di adottare per i capannoni destinati ad

allevamento convenzionale un sistema di abbattimento avente le seguenti caratteristiche:

- i ventilatori sono dotati di un deflettore che convoglia la portata d’aria sulla superficie di una vasca di

acqua (altezza circa 10 cm) che funge da bacino di raccolta delle polveri abbattute;

- sulla superficie interna del deflettore sono presenti dei nebulizzatori di acqua;

- il deflettore è chiuso da lamiera goffrata curvata;

- l’intero sistema è racchiuso perimetralmente da pannelli sandwich di altezza pari a m.4 circa, che

obbligano la portata d’aria emergente dal sistema di abbattimento a fuoriuscire verso l’alto,

favorendo l’azione di dispersione degli inquinanti;

Le figure che seguono descrivono lo schema di funzionamento del sistema di abbattimento già

implementato in altri impianti del Gruppo Fileni.

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 23 di 45

Sulla base delle analisi effettuate in un allevamento della stessa azienda che ha già realizzato il sistema di

abbattimento con deflettore, è possibile calcolare i nuovi fattori di emissione dei capannoni destinati

all’allevamento di tipo convenzionale. I due capannoni utilizzati per l’allevamento biologico non saranno

dotati di tale sistema di abbattimento viste le dimensioni ridotte rispetto alla capacità dell’allevamento di tipo

convenzionale.

I campionamenti effettuati (cfr. certificato di analisi IgienStudio riportato in allegato 1) mostrano un

abbattimento delle polveri totali pari a 83.63 % e dell’ammoniaca pari a 73.76 %.

In questa sede si assume cautelativamente un abbattimento delle PM10 e PM2,5 pari a 80% e

dell’ammoniaca pari al 70%. La tabella che segue riporta i fattori di emissione dell’insediamento a seguito

dell’adozione del sistema di abbattimento descritto per tutti i capannoni di tipo convenzionale.

Inoltre è da sottolineare che per il contenimento delle emissioni sono presenti piantumazioni su tutto il

perimetro dell’allevamento. Le simulazioni per la diffusione degli inquinanti sopra specificati sono pertanto

da ritenersi cautelative in quanto non si è tenuto conto di tale ulteriore azione mitigativa.

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 24 di 45

Tab. 16 - Condizione di progetto con adozione del sistema di abbattimento per l’allevamento

convenzionale

Capannone

Portata

(m3/h)

Concentrazione (mg/m3) Flusso di massa (g/s)

PM10 PM2,5 NH3 N2O CH4 PM10 PM2,5 NH3 N2O CH4

Conv 1 637000 0,615 0,079 0,717 0,337 0,179 0,109 0,014 0,127 0,06 0,032

Conv 2 637000 0,615 0,079 0,717 0,337 0,179 0,109 0,014 0,127 0,06 0,032

Conv 3 637000 0,615 0,079 0,717 0,337 0,179 0,109 0,014 0,127 0,06 0,032

Conv 4 637000 0,615 0,079 0,717 0,337 0,179 0,109 0,014 0,127 0,06 0,032

Conv 5 637000 0,615 0,079 0,717 0,337 0,179 0,109 0,014 0,127 0,06 0,032

Conv 6 637000 0,615 0,079 0,717 0,337 0,179 0,109 0,014 0,127 0,06 0,032

Bio 1 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 2 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 3 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 4 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 5 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 6 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 7 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 8 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 9 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Bio 10 420000 1,139 0,147 0,885 0,125 0,066 0,133 0,017 0,103 0,015 0,008

Nelle seguenti tabelle 17 - 20 sono riportati i valori di concentrazione degli inquinati polveri (PM10 e PM2.5)

ed ammoniaca (NH3) stimati dal modello previsionale nella ipotesi di utilizzo del sistema di abbattimento

descritto ed il confronto con i pertinenti limiti di legge.

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Valutazione impatto atmosferico - Relazione Tecnica Pag. 25 di 45

Tab. 17: - Risultati della simulazione PM10 con sistema di abbattimento e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media giornaliera (Valore massimo assoluto)

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore di

fondo

[µg/m3]

Post –operam

(fondo+valore

max)

[µg/m3]

Valore

limite

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

PM10

Recettore

R1 8,43 22,23 30,66 50 SI 16,9

R2 5,10 22,23 27,33 50 SI 10,2

R3 4,09 22,23 26,32 50 SI 8,2

R4 5,53 22,23 27,76 50 SI 11,1

R5 4,67 22,23 26,9 50 SI 9,3

R6 3,63 22,23 25,86 50 SI 7,3

R7 3,89 22,23 26,12 50 SI 7,8

R8 3,21 22,23 25,44 50 SI 6,4

R9 10,83 22,23 33,06 50 SI 21,7

R10 6,05 22,23 28,28 50 SI 12,1

R11 4,42 22,23 26,65 50 SI 8,8

R12 4,34 22,23 26,57 50 SI 8,7

R13 4,92 22,23 27,15 50 SI 9,8

R14 3,27 22,23 25,5 50 SI 6,5

R15 4,58 22,23 26,81 50 SI 9,2

R16 6,06 22,23 28,29 50 SI 12,1

R17 4,37 22,23 26,6 50 SI 8,7

R18 1,69 22,23 23,92 50 SI 3,4

R19 1,68 22,23 23,91 50 SI 3,4

R20 0,98 22,23 23,21 50 SI 2,0

R21 0,92 22,23 23,15 50 SI 1,8

R22 2,85 22,23 25,08 50 SI 5,7

R23 3,55 22,23 25,78 50 SI 7,1

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Tab. 18: - Risultati della simulazione PM10 con sistema di abbattimento e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media annuale

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore di

fondo

[µg/m3]

Post –operam

(fondo+valore

max)

[µg/m3]

Valore

limite

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

PM10

Recettore

R1 1,10 22,23 23,33 40 SI 2,8

R2 0,96 22,23 23,19 40 SI 2,4

R3 0,66 22,23 22,89 40 SI 1,7

R4 1,05 22,23 23,28 40 SI 2,6

R5 0,98 22,23 23,21 40 SI 2,5

R6 0,80 22,23 23,03 40 SI 2,0

R7 0,88 22,23 23,11 40 SI 2,2

R8 0,52 22,23 22,75 40 SI 1,3

R9 0,94 22,23 23,17 40 SI 2,4

R10 0,56 22,23 22,79 40 SI 1,4

R11 0,32 22,23 22,55 40 SI 0,8

R12 0,27 22,23 22,5 40 SI 0,7

R13 0,34 22,23 22,57 40 SI 0,9

R14 0,52 22,23 22,75 40 SI 1,3

R15 0,54 22,23 22,77 40 SI 1,4

R16 0,83 22,23 23,06 40 SI 2,1

R17 0,52 22,23 22,75 40 SI 1,3

R18 0,15 22,23 22,38 40 SI 0,4

R19 0,14 22,23 22,37 40 SI 0,4

R20 0,05 22,23 22,28 40 SI 0,1

R21 0,05 22,23 22,28 40 SI 0,1

R22 0,26 22,23 22,49 40 SI 0,7

R23 0,50 22,23 22,73 40 SI 1,3

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Tab. 19: - Risultati della simulazione PM2.5 con sistema di abbattimento e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media annuale

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore di

fondo

[µg/m3]

Post –operam

(fondo+valore

max)

[µg/m3]

Valore

limite

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

PM2.5

Recettore

R1 0,14 10,48 10,62 20 SI 0,7

R2 0,12 10,48 10,60 20 SI 0,6

R3 0,09 10,48 10,57 20 SI 0,5

R4 0,13 10,48 10,61 20 SI 0,7

R5 0,12 10,48 10,60 20 SI 0,6

R6 0,10 10,48 10,58 20 SI 0,5

R7 0,11 10,48 10,59 20 SI 0,6

R8 0,07 10,48 10,55 20 SI 0,4

R9 0,12 10,48 10,60 20 SI 0,6

R10 0,07 10,48 10,55 20 SI 0,4

R11 0,04 10,48 10,52 20 SI 0,2

R12 0,04 10,48 10,52 20 SI 0,2

R13 0,04 10,48 10,52 20 SI 0,2

R14 0,07 10,48 10,55 20 SI 0,4

R15 0,07 10,48 10,55 20 SI 0,4

R16 0,11 10,48 10,59 20 SI 0,6

R17 0,07 10,48 10,55 20 SI 0,4

R18 0,02 10,48 10,50 20 SI 0,1

R19 0,02 10,48 10,50 20 SI 0,1

R20 0,01 10,48 10,49 20 SI 0,1

R21 0,01 10,48 10,49 20 SI 0,1

R22 0,03 10,48 10,51 20 SI 0,2

R23 0,06 10,48 10,54 20 SI 0,3

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Tab. 20: - Risultati della simulazione NH3 con sistema di abbattimento e confronto con i limiti di legge

Concentrazione media oraria (Valore massimo assoluto)

Inquinante Valore max

calcolato

[µg/m3]

Valore

limite

TLV-TWA

[µg/m3]

Limite

rispettato

Contributo

% del valore

max

calcolato

rispetto al

valore limite

NH3

Recettore

R1 26,95 18000 Si 0,1

R2 15,76 18000 Si 0,1

R3 12,45 18000 Si 0,1

R4 17,84 18000 Si 0,1

R5 36,97 18000 Si 0,2

R6 31,82 18000 Si 0,2

R7 35,65 18000 Si 0,2

R8 19,75 18000 Si 0,1

R9 44,25 18000 Si 0,2

R10 49,03 18000 Si 0,3

R11 56,32 18000 Si 0,3

R12 72,40 18000 Si 0,4

R13 28,94 18000 Si 0,2

R14 31,34 18000 Si 0,2

R15 41,97 18000 No 0,2

R16 39,58 18000 No 0,2

R17 14,32 18000 No 0,1

R18 6,88 18000 No 0,0

R19 6,97 18000 No 0,0

R20 8,20 18000 No 0,0

R21 9,14 18000 No 0,1

R22 11,66 18000 No 0,1

R23 39,88 18000 No 0,2

Dall’esame delle tabelle si evince che l’adozione del sistema di abbattimento determina un significativo

miglioramento della qualità dell’aria ai recettori, in particolare:

- l’incremento ai recettori del valore massimo giornaliero delle PM10 risulta per la gran parte dei

recettori inferiore al 10% con un massimo inferiore al 22%;

- Il valore limite non viene superato in alcuno dei recettori

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Nella Tav. 1 (cfr. all. 2) viene riportata la planimetria dell’area con indicazione della posizione

dell’allevamento in esame e dei recettori individuati.

Nelle tavole Tav. 2 - 6 (cfr. all. 2) sono riportate le mappe di isoconcentrazione degli inquinanti PM10, PM2.5,

NH3, N2O nella condizione post operam mitigata.

10. Analisi di significatività ai sensi della DGR 1600/2004

Nello studio di impatto si è ritenuto utile, al fine di dimostrare il rispetto dei limiti di qualità dell’aria ai

recettori, calcolare il cosiddetto “worst case” cioè il valore massimo assoluto del parametro in esame

nell’arco dell’intero anno solare. Tale approccio è ritenuto corretto e cautelativo rispetto all’obiettivo, che è la

verifica del non superamento di alcuno dei limiti imposti dalla norma vigente.

In merito all’applicazione dei criteri di significatività è necessario precisare quanto segue.

Il giudizio di significatività, così come descritto nella DGR 1600/2004, pone come termine di confronto il

valore di fondo del parametro in esame; di conseguenza, poiché i termini del confronto devono

necessariamente essere omogenei pena la inconsistenza del confronto stesso, ai fini del giudizio di

significatività appare corretto riferirsi al valore medio annuale del singolo parametro.

Al riguardo giova anche ricordare la definizione, data dalla stessa DGR 1600/2004, di impatto “non

significativo”.

*non significativo (ininfluente)

se il suo effetto sull’ambiente non è distinguibile dagli effetti preesistenti (per esempio se le emissioni in

atmosfera dell’opera non comporta variazioni apprezzabili di concentrazioni in aria degli inquinanti se

paragonate con le fluttuazioni esistenti si dice che l’impatto delle emissioni dell’opera, in termini di

concentrazioni in aria, è non significativo).

La definizione citata, ed ancor più l’esempio esplicativo, delinea chiaramente come debba essere effettuata

l’analisi di significatività.

Preso un parametro, il valore che caratterizza lo stato ante-operam di quel parametro viene descritto dal

valore medio annuo unitamente alla deviazione standard (SDV); in tal modo si ottiene la stima della

fluttuazione “normale” del parametro stesso. Si ricorda che detto Vm il valor medio del parametro,

nell’intervallo (Vm – SDV) – (Vm + SDV) ricade il 68% dei campioni, ed appare quindi ragionevole assumere

tale intervallo come quello di normale variabilità.

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Il giudizio di significatività di un inquinante, pertanto, non può essere basato sul confronto tra l’incremento

calcolato ed il solo valor medio ma deve essere più propriamente correlato al valore della SDV del

parametro in esame. Si ritiene pertanto corretto adottare, ai fini della assegnazione del giudizio di

significatività , il seguente criterio:

- Impatto non significativo: il valore medio annuo calcolato (Vc) risulta non superiore alla deviazione

standard del fondo (SDV):

Vc <= SDV

- Impatto scarsamente significativo: il valore medio annuo calcolato (Vc) risulta superiore alla

deviazione standard del fondo (SDV) e la differenza tra il valore medio annuo calcolato (Vc) e la

deviazione standard del fondo (SDV) risulta non superiore al 5% del fondo (Vf)

SDV< Vc

Vc-SDV<= 0.05*Vf

- Impatto significativo: il valore medio annuo calcolato (Vc) risulta superiore alla deviazione standard

del fondo (SDV); la differenza tra il valore medio annuo calcolato (Vc) e la deviazione standard del

fondo (SDV) risulta superiore al 5% del fondo (Vf)

SDV < Vc

Vc-SDV > 0.05*Vf

Sulla base del criterio descritto è stato analizzato l’impatto relativo all’inquinante polveri (PM10 e PM2,5) .

Nelle tabelle 21 - 22 che seguono viene riportato, per ogni recettore, il confronto tra il valore medio annuale

di concentrazione di PM10 e PM2.5 ed il pertinente valore di fondo utile alla definizione della significatività

dell’impatto.

Si sottolinea che tale analisi di impatto ambientale risulta conservativa in quanto si affianca alla analisi del

superamento o meno dei limiti di legge, che rimane comunque prioritaria per garantire la salute dei cittadini.

L’esame delle tabelle mostra che l’impatto calcolato per gli inquinanti PM10 e PM2.5 risulta sempre “non

significativo” in tutti i recettori.

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Tab. 21: Risultati della simulazione PM10 con sistema di abbattimento e giudizio di significatività

Concentrazione media annua

Inquinante Vc

Valore medio

annuale

calcolato

[ g/m3]

Vf

Valore di

fondo

[ g/m3]

SDV

Deviazione

standard del

fondo

[ g/m3]

Differenza

Vc-SDV

[ g/m3]

Incremento

del fondo

[%]

Giudizio di

significatività PM10

Recettore

R1 1,10 22,23 11,2 - - Non significativo

R2 0,96 22,23 11,2 - - Non significativo

R3 0,66 22,23 11,2 - - Non significativo

R4 1,05 22,23 11,2 - - Non significativo

R5 0,98 22,23 11,2 - - Non significativo

R6 0,80 22,23 11,2 - - Non significativo

R7 0,88 22,23 11,2 - - Non significativo

R8 0,52 22,23 11,2 - - Non significativo

R9 0,94 22,23 11,2 - - Non significativo

R10 0,56 22,23 11,2 - - Non significativo

R11 0,32 22,23 11,2 - - Non significativo

R12 0,27 22,23 11,2 - - Non significativo

R13 0,34 22,23 11,2 - - Non significativo

R14 0,52 22,23 11,2 - - Non significativo

R15 0,54 22,23 11,2 - - Non significativo

R16 0,83 22,23 11,2 - - Non significativo

R17 0,52 22,23 11,2 - - Non significativo

R18 0,15 22,23 11,2 - - Non significativo

R19 0,14 22,23 11,2 - - Non significativo

R20 0,05 22,23 11,2 - - Non significativo

R21 0,05 22,23 11,2 - - Non significativo

R22 0,26 22,23 11,2 - - Non significativo

R23 0,50 22,23 11,2 - - Non significativo

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Tab. 22: Risultati della simulazione PM2.5 con sistema di abbattimento e giudizio di significatività

Concentrazione media annua

Inquinante Vc

Valore medio

annuale

calcolato

[ g/m3]

Vf

Valore di

fondo

[ g/m3]

SDV

Deviazione

standard del

fondo

[ g/m3]

Differenza

Vc-SDV

[ g/m3]

Incremento

del fondo

[%]

Giudizio di

significatività PM2.5

Recettore

R1 0,14 10,48 9,28 - - Non significativo

R2 0,12 10,48 9,28 - - Non significativo

R3 0,09 10,48 9,28 - - Non significativo

R4 0,13 10,48 9,28 - - Non significativo

R5 0,12 10,48 9,28 - - Non significativo

R6 0,10 10,48 9,28 - - Non significativo

R7 0,11 10,48 9,28 - - Non significativo

R8 0,07 10,48 9,28 - - Non significativo

R9 0,12 10,48 9,28 - - Non significativo

R10 0,07 10,48 9,28 - - Non significativo

R11 0,04 10,48 9,28 - - Non significativo

R12 0,04 10,48 9,28 - - Non significativo

R13 0,04 10,48 9,28 - - Non significativo

R14 0,07 10,48 9,28 - - Non significativo

R15 0,07 10,48 9,28 - - Non significativo

R16 0,11 10,48 9,28 - - Non significativo

R17 0,07 10,48 9,28 - - Non significativo

R18 0,02 10,48 9,28 - - Non significativo

R19 0,02 10,48 9,28 - - Non significativo

R20 0,01 10,48 9,28 - - Non significativo

R21 0,01 10,48 9,28 - - Non significativo

R22 0,03 10,48 9,28 - - Non significativo

R23 0,06 10,48 9,28 - - Non significativo

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11. Emissioni odorigene prodotte dall’allevamento e valutazione ai recettori

Come precedentemente accennato le emissioni odorigene dell’allevamento sono sostanzialmente originate

dalle emissione dell’inquinante ammoniaca NH3.

L’impatto odorigeno viene misurato a partire dai dati di concentrazione di odore espressa in unità

odorimetriche o olfattometriche al metro cubo (ouE/m3) che rappresentano il numero di diluizioni necessarie

affinché il 50% degli esaminatori non avverta più l’odore del campione analizzato (UNI EN 13725:2004).

In particolare in presenza di una concentrazione di:

- 1 OUE/m3 il 50% delle popolazione percepisce l’odore;

- 3 OUE/m3 l’85% delle popolazione percepisce l’odore;

- 5 OUE/m3 il 90-95% delle popolazione percepisce l’odore.

La normativa nazionale non fissa valori limite di qualità dell’aria in termini di unità odorimetriche. Diverse

normative regionali, in particolare la D.G.R. 15 febbraio 2012 - n. IX/3018 – Regione Lombardia e la D.G.R.

1496/2011 – Regione Emilia Romagna, fissano una serie di criteri e linee guida finalizzate al rilascio delle

autorizzazioni di impianti a rilevante impatto odorigeno.

Nell’ambito della normativa europea, la Germania ha stabilito un proprio standard (GIRL) in base al quale la

installazione di una attività ad impatto odorigeno in aree residenziali risulta accettabile se nell’arco dell’anno

la percentuale di ore nelle quali l’odore è chiaramente percepito risulta inferiore al 10% (viene contabilizzata

un ora di percezione se l’odore viene chiaramente percepito per almeno 6 minuti nell’ora).

La norma tedesca non specifica il livello in unità odorimetriche corrispondente alla definizione di

“chiaramente percepito”. Sulla base di quanto sopra descritto in termini di valori odorimetrici e percezione, in

questa sede si assume cautelativamente il valore di 1 OUE/m3 (corrispondente al valore 50%OT)

Relativamente all’inquinante NH3 dalla letteratura si evince la seguente corrispondenza:

concentrazione di 39850 g/m3 = 100%OT

Non disponendo di ulteriore fonte per stabilire la concentrazione corrispondente a 50%OT, si assume

cautelativamente la seguente corrispondenza:

concentrazione di 19900 g/m3 = 50%OT

Tale assunzione è cautelativa in quanto la variazione della intensità di odore con la concentrazione ha un

andamento non lineare del tipo mostrato nella figura che segue, che dimostra come l’approssimazione

lineare risulti costantemente conservativa (curva reale sempre superiore alla retta 45°).

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Sulla base di questa ipotesi nella tabella 23 seguente vengono riportati per l’inquinante NH3:

- il valore della concentrazione massima oraria determinato dal modello previsionale, la percentuale di

ore nell’arco dell’anno di eventuale superamento della soglia di 1 OUE/m3 (corrispondente al valore

50%OT) ed il relativo giudizio di accettabilità basato sul criterio sopra esposto.

Tab. 23: Emissioni odorigene NH3 - Risultati della simulazione e giudizio di accettabilità

Numero di ore annue di superamento della soglia 50%OT

Inquinante Concentrazione

max oraria

[µg/m3]

Concentrazione

corrispondente

al 50% OT

[µg/m3]

Numero di

ore con odore

[ore annue]

Percentuale di ore

con odore per

anno

[%]

Limite percentuale

di

Accettabilità

[%]

Giudizio di

accettabilità NH3

Recettore

R1 26,95 19800 0 0,0 10 Accettabile

R2 15,76 19800 0 0,0 10 Accettabile

R3 12,45 19800 0 0,0 10 Accettabile

R4 17,84 19800 0 0,0 10 Accettabile

R5 36,97 19800 0 0,0 10 Accettabile

R6 31,82 19800 0 0,0 10 Accettabile

R7 35,65 19800 0 0,0 10 Accettabile

R8 19,75 19800 0 0,0 10 Accettabile

R9 44,25 19800 0 0,0 10 Accettabile

R10 49,03 19800 0 0,0 10 Accettabile

R11 56,32 19800 0 0,0 10 Accettabile

R12 72,40 19800 0 0,0 10 Accettabile

R13 28,94 19800 0 0,0 10 Accettabile

R14 31,34 19800 0 0,0 10 Accettabile

R15 41,97 19800 0 0,0 10 Accettabile

R16 39,58 19800 0 0,0 10 Accettabile

R17 14,32 19800 0 0,0 10 Accettabile

R18 6,88 19800 0 0,0 10 Accettabile

R19 6,97 19800 0 0,0 10 Accettabile

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R20 8,20 19800 0 0,0 10 Accettabile

R21 9,14 19800 0 0,0 10 Accettabile

R22 11,66 19800 0 0,0 10 Accettabile

R23 39,88 19800 0 0,0 10 Accettabile

Relativamente all’impatto odorigeno si ritiene utile fare alcune considerazioni:

- i dati di emissione utilizzati per la caratterizzazione delle sorgenti sono sufficientemente cautelativi

in quanto dati medi reperiti da valori di letteratura e da altri studi similari;

- l’azienda adotterà (cfr. quadro di riferimento progettuale) le seguenti BAT riconosciute (MTD).

evitare processi di fermentazione della lettiera garantendo che la stessa rimanga sempre

asciutta;

installazione di abbeveratoi antispreco che oltre a ridurre i consumi eccessivi di acqua,

evita la bagnatura della lettiera in tutta l'area adiacente e le conseguenti fermentazioni;

fresatura della lettiera per arieggiarla ed impedire stati di anaerobiosi;

additivi per il mangime e/o per la lettiera validati nella loro azione e certificati quanto a

costanza di composizione;

rimozione della pollina a fine ciclo e conferimento all’esterno dell’allevamento ad operatore

del settore del compostaggio, evitando impieghi in zona per fertilizzazione. Per il trasporto

della lettiera si utilizzeranno autocarri con cassoni coperti dal telo;

sistema di controllo ambientale interno (coibentazioni, ventilazione, condizionamento

termico, spessore della lettiera) progettato e realizzato in modo da assicurare il

mantenimento del corretto livello di umidità della lettiera;

adeguata formazione del personale.

- L'azienda prevede inoltre l’implementazione della piantumazione nell’intorno dei nuovi capannoni.

In merito a quest’ultimo punto si sottolinea che esistono ormai diverse ricerche che evidenziano gli

effetti positivi delle fasce alberate per ridurre la velocità del vento, abbattere la diffusione delle

polveri e delle particelle odorigene. Tali fasce hanno inoltre efficacia nell’ombreggiare i capannoni,

mantenendo le zone degli allevamenti più fresche con minore necessità di ricorrere alla

ventilazione per raffrescamento in estate.

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12. Conclusioni

Sulla base di quanto esposto ai precedenti paragrafi si può concludere che l’impatto atmosferico prodotto

dalla gestione dell’allevamento avicolo intensivo sito in via Cannuccia – comune di Jesi (AN) di proprietà

della Società Agricola Fileni s.r.l., nella configurazione di progetto descritta e con le misure di mitigazione

adottate, è da ritenersi accettabile in quanto la concentrazione degli inquinanti in aria in corrispondenza dei

recettori rientra nei limiti fissati dalla normativa vigente.

Detto impatto è inoltre è da ritenersi “non significativo” ai sensi di quanto previsto dalle linee guida della

Regione Marche (Cfr. DGR 1600/2004).

Macerata, li 21/09/2016

per conferma dei dati utilizzati

Il legale rappresentante

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Allegato 1 – Certificazione analitica

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Allegato 2 – Elaborati grafici

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Tav. 01 – Planimetria dell’area e localizzazione dell’allevamento e dei recettori Impianto in esame

Impianto esistente

non in funzione

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