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gennaio 2013 recycling 49 INCONTRI E AZIENDE "L’ABBANDONO RIFIUTI E IL LITTERING": STRUMENTI PER CONOSCERE IL FENOMENO E CONTRASTARLO L abbandono di rifiuti (discariche abusive) e il littering, ovvero l’incivile abitudine di gettare piccoli rifiuti laddove capita senza curarsi dell’ambiente, rappresen- tano fenomeni in crescita che non conoscono barriere e differenze nei diversi paesi del mondo. Anche la “pulita” Svizzera ne è afflitta, così come la Germania, l’Au- stria, il Regno Unito, gli Usa, Singapore e l’Australia, solo per citare i Paesi che hanno promosso le politiche e i progetti più attivi e efficaci nel controllo e contrasto a que- sti fenomeni. In Italia iniziano a intravedersi i segnali di una nuova sensibilità sul tema, spinta anche dalla diffusione di nuove tecnologie, come i social network, che amplifi- cano verso i politici e gli enti di riferimento la voce dei cittadini sensibili al degrado dell’ambiente in cui abitano, lavorano e spendono il tempo libero. Perché questa sensibilità, e delle volte sdegno, si trasformi però in gesti concreti a favore dell’ambiente e della collettività, occorre un approccio integrato al problema che parta dalla conoscenza dettagliata dei fenomeni dell’abbandono dei rifiuti e del loro impatto ambientale, sociale ed economico. Ad oggi in Italia, ma anche in molti dei Paesi avanzati citati, non sono disponibili studi e ricerche specifiche su queste realtà se non per quanto attiene ad ambienti specifici studiati all’interno di progetti europei o mondiali (come per esempio il littering marino o l’inquinamento causato dai mozziconi di sigaretta). Compren- dere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e la sua rilevanza è il passo fonda- mentale affinché vengano destinate risorse al suo contrasto, non già o solo per la pulizia dei luoghi, attività in cui i comuni sono impegnati in prima fila, ma anche e soprattutto attraverso la prevenzione che deve essere percepita come la strada unica per ridurre gli elevati oneri della pulizia. È proprio da questo dato che è partita una ricerca che ha analizzato il fenomeno del littering e dell’abbandono dei rifiuti sia dal punto di vista “macro”, analizzandone di- mensione, importanza, danni derivanti, sia “micro”, concentrandosi quindi sulle abi- tudini del singolo, arrivando a tracciare un possibile percorso in cui la coscienza ci- vica e l’educazione ambientale sono il perno di iniziative e progetti concreti per pre- venire e contrastarne il fenomeno. Non è semplice tracciare un identikit di chi abbandona, del perché lo fa e quali sono Edita la pubblicazione che analizza le cause dell'abbandono dei rifiuti ed individua possibili strumenti per contrastarlo n GIORGIO GHIRINGHELLI° le condizioni socio-economiche che favo- riscono questo comportamento: esso si presenta ubiquitario e trasversale nelle diverse fasce sociali e di età. Ciò che ac- comuna i responsabili di questi gesti è si- curamente il ridotto senso civico e la scarsa sensibilità al bene comune, carat- teristiche che anche intuitivamente per-

Strumenti per conoscere e contastare il fenomeno del littering

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Presentazione del libro di Giorgio Ghiringhelli sul fenomeno dell'abbandono rifiuti e del littering

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gennaio 2013 recycling 49

INCONTRI E AZIENDE

"L’abbandono rifiuti e iL Littering": strumenti per conoscere iL fenomeno e contrastarLo

Labbandono di rifiuti (discariche abusive) e il littering, ovvero l’incivile abitudine di gettare piccoli rifiuti laddove capita senza curarsi dell’ambiente, rappresen-tano fenomeni in crescita che non conoscono barriere e differenze nei diversi

paesi del mondo. Anche la “pulita” Svizzera ne è afflitta, così come la Germania, l’Au-stria, il Regno Unito, gli Usa, Singapore e l’Australia, solo per citare i Paesi che hanno promosso le politiche e i progetti più attivi e efficaci nel controllo e contrasto a que-sti fenomeni. In Italia iniziano a intravedersi i segnali di una nuova sensibilità sul tema, spinta anche dalla diffusione di nuove tecnologie, come i social network, che amplifi-cano verso i politici e gli enti di riferimento la voce dei cittadini sensibili al degrado dell’ambiente in cui abitano, lavorano e spendono il tempo libero.Perché questa sensibilità, e delle volte sdegno, si trasformi però in gesti concreti a favore dell’ambiente e della collettività, occorre un approccio integrato al problema che parta dalla conoscenza dettagliata dei fenomeni dell’abbandono dei rifiuti e del loro impatto ambientale, sociale ed economico. Ad oggi in Italia, ma anche in molti dei Paesi avanzati citati, non sono disponibili studi e ricerche specifiche su queste realtà se non per quanto attiene ad ambienti specifici studiati all’interno di progetti europei o mondiali (come per esempio il littering marino o l’inquinamento causato dai mozziconi di sigaretta). Compren-dere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e la sua rilevanza è il passo fonda-mentale affinché vengano destinate risorse al suo contrasto, non già o solo per la pulizia dei luoghi, attività in cui i comuni sono impegnati in prima fila, ma anche e soprattutto attraverso la prevenzione che deve essere percepita come la strada unica per ridurre gli elevati oneri della pulizia.È proprio da questo dato che è partita una ricerca che ha analizzato il fenomeno del littering e dell’abbandono dei rifiuti sia dal punto di vista “macro”, analizzandone di-mensione, importanza, danni derivanti, sia “micro”, concentrandosi quindi sulle abi-tudini del singolo, arrivando a tracciare un possibile percorso in cui la coscienza ci-vica e l’educazione ambientale sono il perno di iniziative e progetti concreti per pre-venire e contrastarne il fenomeno.

Non è semplice tracciare un identikit di chi abbandona, del perché lo fa e quali sono

Edita la pubblicazione che analizza le cause dell'abbandono dei rifiuti ed individua possibili strumenti per contrastarlo n GiorGio GhirinGhelli°

le condizioni socio-economiche che favo-riscono questo comportamento: esso si presenta ubiquitario e trasversale nelle diverse fasce sociali e di età. Ciò che ac-comuna i responsabili di questi gesti è si-curamente il ridotto senso civico e la scarsa sensibilità al bene comune, carat-teristiche che anche intuitivamente per-

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cepiamo come difficili da modificare. Pro-prio per questo, emerge con forza la ne-cessità di un nuovo approccio integrato, in cui le azioni preventive e repressive si compongano con quelle educative e in-formative e infine con quelle operative rivolte ai territori degradati. Solo la spinta con-giunta sulle diverse azioni può portare a risultati duraturi e misurabili, e soprattutto in tempi ragionevolmente brevi.Diversi argomenti e urgenze accomunano le situazioni re-ali causate dall’abbandono esaminate nel libro di "L'ab-bandono dei rifiuti e il litte-ring", come l’urgenza di ri-muovere tempestivamente i rifiuti abbandonati per evitare comportamenti emulativi, la necessità di coordinarsi tra istituzioni e cittadini per otte-nere migliori effetti e l’impor-tanza di una formazione e di un’assistenza agli addetti alle questioni dei rifiuti in ambito comunale, oltre che edu-cando tutti riguardo la rac-colta differenziata e il giusto modo di gestire i rifiuti.L’impiego di nuove tecnolo-gie per il supporto e il coor-dinamento dei diversi sog-

getti istituzionali, in primis i comuni e le forze dell’ordine impegnati nel contrasto del fenomeno può rappresentare la chiave di volta affinché le sempre più ridotte ri-sorse disponibili siano impiegate secondo

criteri di efficacia ed efficienza, con l’o-biettivo anche di ridurre i costi diretti e/o indiretti imputabili al fenomeno.Come evidenziato in più parti di questo studio, le campagne e le azioni dovreb-bero coinvolgere più attori istituzionali a differenti livelli amministrativi e le comu-nità di cittadini. Oltre a una regia di alto profilo e con autorità, queste attività ri-chiedono risorse, capacità tecniche, or-ganizzative e di comunicazione, caratte-ristiche che permettono di sfruttare al meglio le nuove tecnologie facenti parti del più ampio concetto di smart city (città intelligente). Un interessante esempio di questa inte-razione/integrazione è il progetto “Insu-bria Pulizia Sconfinata” (www.puliziascon-finata.it), implementato tra la Provincia di Varese e la Repubblica del Cantone Ti-cino, dove le diverse azioni di controllo e contrasto al fenomeno convergono in sistema Web-GIS di mappatura dell’ab-bandono, che si può considerare un vero

e proprio sistema di supporto alle decisioni (DSS).

Il centro di questi sforzi deve però essere necessariamente il cittadino inteso non solo come colui che abbandona, cui rivolgere le iniziative di co-municazione, educazione e repressione, ma anche come entità psicologica e parte dell’ecosistema, in continua interazione con esso, e che per questo può diventare esso stesso un ingranaggio virtuoso di un nuovo sistema civico in cui l’abbandono ri-fiuti ritrovi il posto che gli spetta: un gesto incompren-sibile da condannare in modo deciso e da sconfiggere.

Giorgio Ghiringhelli, imprenditore, consulente ambientale per la gestione in-

tegrata dei rifiuti, docente universitario. È Dottore agronomo e ha conseguito il ma-

ster in Economia e gestione delle imprese. Titolare e Presidente di ARS ambiente Srl

dal 2001, dal 2002 è responsabile dell’Osservatorio rifiuti della Provincia di Varese, e

dal 2009 è coordinatore tecnico-scientifico dell’Osservatorio rifiuti della Regione Valle

d’Aosta. È Professore a contratto presso la Università Carlo Cattaneo – LIUC. È coordi-

natore del progetto di collaborazione transfrontaliera Italia-Svizzera “Insubria Pulizia

Sconfinata” per il contrasto del fenomeno dell’abbandono rifiuti. Ha pubblicato nume-

rosi articoli e ha partecipato in qualità di relatore a seminari tecnici. Il suo primo libro,

“L’abbandono di rifiuti e il littering”, è stato edito nel 2012 nella Biblioteca gratuita on-

line di Edizioni Ambiente.

°ArS Ambiente Srl, GAllArAte (VA)