CTI Breda di Piave 1

Strategie didattiche efficaciper lo studio:

imparare a imparare

Dott.ssa Rita Agnolet

• Capacità di organizzazione

• Strategie di aiuto per gestire l’impegno

• Metodo di studio

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Capacità di organizzazioneazioni per la gestione efficace di materiali e spazi di lavoro

• Utile, in classe, collocare l’alunno lontano da distrattori;

• Insegnare a ricoprire quaderni/libri con una copertina di diverso colore;

• Realizzare insieme all’alunno/a pro-memoria illustrati con i materiali necessari per le diverse aree/discipline - da tenere nel diario- e consultare la sera prima della lezione (aiuto della famiglia);

• Insegnare a porsi domande di autoregolazione: Che materia tocca ora? Cosa devo preparare sul banco? Cosa non mi serve più?;

• Evitare la fretta, dettare i compiti, consegnare avvisi con ragionevole anticipo rispetto alla campanella per verificare che siano stati compresi e annotati;

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Strategie di aiuto per gestire l’impegno

• Quando si inizia la lezione è importante comunicare:

attività/argomenti da affrontare (magari li scrivo in un angolo alla lavagna, cancellando ogni punto svolto); per quali serve poca attenzione, per quali occorre molto impegno di attenzione;

• Curare la comunicazione didattica: immagini coerenti con il testo, immagini con didascalia vicina, usare la modalità audio (voce) per spiegare una procedura o un processo (es. fotosintesi clorofilliana), attenzione alla multimedialità iperstimolante;

• Alternare attività impegnative ad altre più leggere;

• Dare consegne brevi, con dati essenziali, chiari.

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• Evitare di duplicare consegne chiare;

• Far leggere all’alunno o aiutarlo a leggere la consegna e farsi spiegare cosa e come deve fare*;

• Se il compito è complesso, spezzettarlo o assegnarlo a dosi*;

• Permettere alternative diverse di svolgimento del compito (domande-risposte, scelta multipla, cloze…);

*anche a casa (fare alleanza con famiglia)

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• Concordare segnali di aiuto per mantenere e/o riprendere l’attenzione (avvicinarsi o toccare il banco, rivolgere all’alunno uno sguardo d’intesa..);

• Avvicinarsi frequentemente all’alunno/a per fornire feedback sulla correttezza del lavoro*;

• Insegnare strategie di produzione del testo: generazione di idee, pianificazione, revisione( trovare gli errori per categoria (lettere maiuscole, doppie…)

*anche a casa (fare alleanza con famiglia)

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Metodo di studiofondamentale strumento compensativo

In classe durante la spiegazione:

• Stare il più attenti possibile per comprendere e ridurre il tempo a casa

• Chiedere spiegazioni quando non si è capito bene ciò che è stato spiegato

• Individuare i contenuti fondamentali per l’insegnante e quali sono meno importanti

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A casa

• Dopo aver capito un argomento, occorre fare esercizio perpoter ricordare anche a distanza di tempo.

Si fa con la mente riposata come segue:

Lo stesso giorno della spiegazione breve ripasso delle cose scritte sull’argomento, per verificare se sono comprensibilied eventualmente per sistemarle; ripensare anche a quanto

detto in classe.

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Prima della lezione successiva: ripassare

Rivedere il testo e altri materiali che riportano le informazioni da studiare;

Utilizzare domande di autoverifica che permettono di monitorare se quanto si ricorda sia sufficiente per rispondere in modo esaustivo;

In caso contrario cercare e leggere le informazioni nonacquisite con l’aiuto di qualcuno o con tecnologie (sintesi vocale, libri digitali);

Per ricordare i contenuti produrre pro-memoria o altri supporti (mappe, schemi..)

La lettura per studiare deve essere una ricerca predefinita di informazioni

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Prima delle verifiche

• Se si sono seguiti i consigli precedenti, se si sono costruiti promemoria e schemi, il recupero delle conoscenze oggetto delle verifiche non dovrebbe essere difficile.

• Se non è così, con il minimo di lettura cercare nelle parti sottolineate del testo e nei promemoria solo le informazioni dimenticate, rivederle e provare a rievocarle.

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Durante le verifiche

Ci possono essere situazioni inattese (alcune parti non sonochiare, o c’era anche altro da studiare o si pensa che gli altriabbiano capito di più) che provocano ansia e malessere.

• Lo studente deve imparare a gestire l’ansia facendoriferimento a strategie proprie (scalette, punti - guida oricorso all’insegnante).

• Deve imparare a valutare i tempi necessari per la prova, aposticipare parti che «lo bloccano».

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Dopo le verifiche

Se non sono andate bene, chiedersi : C’è qualcosa che posso perfezionare nel mio metodo di studio?

Consigli per ottimizzare il tempo dello studio

• Dedicare allo studio un tempo limitato (non prolungato da interruzioni fuori luogo)

• Essere in piena forma (non stanchi)

• Non avere distrazioni o preoccupazioni (di andare a giocare con gli amici, di guardare la televisione…)

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