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30/04/13 1 Verbania COMPRENDERE IL PASSATO PIANIFICARE IL FUTURO Celebrando i 10 anni dalla Strategia Globale OMS per lAlimentazione dei Neonati e dei Bambini Standard per MMG e PdF Rita Gatti Eloisa Del Curto COSELA COMUNITAAMICA DEI BAMBINI Ela struttura socio-sanitaria territoriale (Il Distretto Sanitario) in cui tutti gli operatori a contatto con donne in gravidanza, madri e bambini adottano standard di buone pratiche assistenziali che hanno lo scopo di proteggere, promuovere e sostenere lavvio e la durata dellallattamento materno. Allo stesso tempo, la Comunità Amica dei Bambini assicura che le donne che hanno scelto di non allattare al seno siano sostenute nella loro decisione ed adeguatamente informate; assicura inoltre che venga garantito a loro e al partner il sostegno utile per avviare una buona relazione familiare. Analoga attenzione viene riservata alle mamme che per ragioni mediche dovessero rinunciare allallattamento al seno. LIniziativa Comunità Amica dei Bambini si basa sulladozione dei 7 PASSI

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Verbania COMPRENDERE IL PASSATO

PIANIFICARE IL FUTURO Celebrando i 10 anni

dalla Strategia Globale OMS per l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini

Standard per MMG e PdF

Rita Gatti Eloisa Del Curto

COS’E’ LA COMUNITA’ AMICA DEI BAMBINI

E’ la struttura socio-sanitaria territoriale (Il Distretto Sanitario) in cui tutti gli operatori a contatto con donne in gravidanza, madri e bambini adottano standard di buone pratiche assistenziali che hanno lo scopo di proteggere, promuovere e sostenere l’avvio e la durata dell’allattamento materno.

Allo stesso tempo, la Comunità Amica dei Bambini assicura che le donne che hanno scelto di non allattare al seno siano sostenute nella loro decisione ed adeguatamente informate; assicura inoltre che venga garantito a loro e al partner il sostegno utile per avviare una buona relazione familiare. Analoga attenzione viene riservata alle mamme che per ragioni mediche dovessero rinunciare all’allattamento al seno. L’Iniziativa Comunità Amica dei Bambini si basa sull’adozione dei

7 PASSI

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7 passi per una Comunità Amica dei Bambini per l’allattamento materno

1. Definire una politica aziendale per l’allattamento al seno e farla conoscere a tutto il personale

2.  Formare tutto il personale per attuare la politica aziendale 3.  Informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie

sui benefici e sulla pratica dell’allattamento al seno 4.  Sostenere le madri e proteggere l’avvio e il

mantenimento dell’allattamento al seno 5.  Promuovere l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6

mesi compiuti, l’introduzione di adeguati alimenti complementari oltre i 6 mesi e l’allattamento al seno prolungato

6. Creare ambienti accoglienti per favorire la pratica dell’allattamento al seno

7. Promuovere la collaborazione tra il personale sanitario, i gruppi di sostegno e la comunità locale

Percorso verso il Riconoscimento BFCI

n  Percorso a tappe

n  Creazione di una rete efficace di protezione, promozione e sostegno nel territorio, in cui tutti gli attori presenti (dirigenti, medici e pediatri di famiglia, ginecologi, ostetriche, pediatri di comunità, psicologi, infermieri, infermieri pediatrici, assistenti sanitari, personale amministrativo,volontariato presente, istituzioni comunali, ospedali con punti nascita…) agiscono in modo sinergico.

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MMG e PDF

Ruolo nell’ASL

¨ ACN ¨ Libero professionisti convenzionati ¨ Governo clinico e progetti aziendali

Ruolo nel percorso nascita secondo gli Standard BFCI

n  I PdF vanno considerati operatori dedicati

n Gli MMG vanno considerati operatori coinvolti.

MMG e PdF

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Passo 1 Politica

n  La struttura coinvolge MMG e PdF nella stesura del documento

n  La struttura invia il documento deliberato a MMG e PdF

Passo 2 Formazione del personale

La Struttura deve garantire la formazione ed avere: n  Documento con i contenuti della formazione/

informazione fornita a MMG(coinvolti) e PdF(dedicati); n  Procedura per la diffusione delle informazioni/

formazione per MMG e PdF e le modalità di registrazione e documentazione della partecipazione;

n  Procedura per assicurare un aggiornamento periodico degli operatori;

n  Progetti di Governo Clinico con i PdF per il sostegno dell’allattamento al seno e la promozione di una corretta alimentazione nei primi anni di vita

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Materiali BFCI 2012

Gli Standard BFCI, dei quali è in corso la

revisione, sono stati pertanto integrati con criteri e domande mirati a garantire la formazione, il coinvolgimento e la valutazione di MMG e PdF.

PdF

Ruolo fondamentale nella protezione,

promozione e sostegno dell’allattamento

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Coinvolgimento PdF nella BFCI

n Di “base” secondo gli Standard BFCI 2012

n  “Avanzato” secondo il progetto”Ambulatorio Amico dell’allattamento”

Formazione PdF

n  La formazione deve essere di almeno 20 ore complessive, compreso un minimo di 4 ore e mezza di esperienza clinica supervisionata , deve comprendere gli Argomenti di formazione del documento Guida all’applicazione dei Passi e deve permettere loro di svolgere i compiti descritti nelle Conoscenze e competenze degli operatori dedicati

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Formazione PdF

n Formazione con FAD n Formazione d’aula n Pratica clinica (4 ore e 30 anche frazionate

e con possibilità di farle presso i Consultori, partecipando, ad es alle attività di gruppo)

Ambulatorio amico dell’allattamento n Un passo ulteriore è rappresentato dal

progetto “Un pediatra di famiglia e un ambulatorio pediatrico Amici dei Bambini”.

n Gli Standard dell’ambulatorio pediatrico amico dei bambini rappresentano il segno di una volontà di partecipazione attiva alla BFCI e di un’attenzione particolare al sostegno dell’allattamento da parte dei PdF.

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Storia del progetto n  2007 Convegno ASL Milano /UNICEF presentazione

lavoro elaborato da Roberto Marinello PdF ASL Milano, Federica Zanetto Monza, Antonella Mezzopane ASL Milano e Patrizia Elli ASL Milano 1

n  2009 Convegno Milano “Allattamento materno: novità, gestione pratica e prospettive di un lavoro di rete.”

n  2011 I Distretti della Ricerca BFCI segnalano:Laura Cantalupi-Verbania,Monica Pierattelli-Toscana-,Anna Macaluso Trieste-Gabriele Garbuglia-Marche

n  2011-2012 condivisione documento con PdF e Distretti della Ricerca e successiva presentazione alla Task Force UNICEF per valutazione/integrazione

Standard Ambulatorio Amico

Il PdF 1. è consapevole del suo ruolo nella protezione,

promozione e sostegno dell’allattamento al seno

2. conosce la fisiologia dell’allattamento materno e i principali problemi che possono insorgere

3. offre un sostegno professionale competente

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Standard Ambulatorio Amico

Il PdF 4. effettua interventi informativi specifici 5. organizza l’ambulatorio in modo da

garantire un sostegno efficace e competente

6. crea spazi di accoglienza per le mamme che allattano

Standard Ambulatorio Amico

Il PdF: 7. conosce e utilizza la rete dei servizi sanitari per

l’accoglienza della mamma e del bambino, assicurando la continuità delle cure e riferendo mamma e bambino in difficoltà in maniera opportuna ai Servizi del Territorio e anche a consulenti professionali o peer counselors

8. conosce e segue le direttive del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei sostituti del latte materno.

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Foto gentilmente fornita da dott,ssa Antonella Mezzopane ASL Milano

Foto gentilmente fornita da Dr Roberto Marinello ASL MIlano

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L’ambulatorio del pediatra di famiglia “Amico dell’allattamento”

n  Spazi di accoglienza n  Aspetti organizzativi n  Tempi di accoglienza

Valutazione Fase I (Documentale)

Il Responsabile del progetto della struttura deve descrivere: n  Procedura per garantire la trasmissione della Politica Aziendale ai

PdF n  Procedura per assicurare la frequenza dei PDF alle sessioni di

formazione per operatori dedicati con relativi contenuti. n  Procedura per la diffusione delle informazioni/formazione per PdF e

le modalità di registrazione e documentazione della partecipazione; n  Procedura per assicurare un aggiornamento periodico degli

operatori; n  Procedura per garantire ai PdF l’informazione sul progetto “Ambulatorio amico dell’allattamento.”

n  Progetti di Governo Clinico con i PdF per il sostegno dell’allattamento al seno e di una corretta alimentazione nei primi anni di vita

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Valutazione Fase II (Competenze degli operatori) 1) Livello “Base”: intervista telefonica al

PdF 2) Livello avanzato Progetto “Ambulatorio

Amico”: n Visita agli studi n  Interviste ai medici ed al personale di

studio per verifica applicazione degli standard e rispetto del Codice.

MMG

I medici di famiglia vanno considerati operatori coinvolti; essi devono conoscere la politica aziendale di protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno e la rete dei servizi ospedalieri e territoriali a supporto delle donne nelle 24 ore.

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MMG e allattamento al seno

Devono conoscere: ¨ Anatomia, fisiologia e gestione pratica dell’AS ¨ L’importanza dell’AS per madre e bambino ¨ I rischi di un’alimentazione con formula ¨ Le controindicazioni all’AS ¨ Farmaci compatibili con AS ¨ Come gestire in modo corretto i principali

problemi che possono insorgere durante l’AS e come prevenirli

MMG e rete Gli MMG devono

n  Conoscere: ¨ la politica aziendale di protezione, promozione

e sostegno dell’AS ¨ La rete dei servizi ospedaliera e territoriale a

supporto delle donne nelle 24 ore n  Mettersi in relazione con il pediatra di famiglia,

se occorre

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Ruolo della ASL

n  Invio agli MMG Politica di protezione,

promozione e sostegno dell’allattamento n Formazione n  Invio materiale informativo sulle offerte

disponibili sul territorio per il sostegno allattamento con le relative modalità di accesso per l’utenza

MMG - Che tipo di formazione La formazione può avvenire con uno specifico Corso Operatori Coinvolti (anche on line) e/o con l’invio di materiale informativo su: alimentazione dei bambini, ragioni mediche accettabili per l’utilizzo dei sostituti del latte materno, farmaci in gravidanza e allattamento, principali patologie del seno e Codice Internazionale sulla commercializzazione dei Sostituti del latte materno.

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Valutazione Fase I (Documentale)

Il Responsabile del progetto della struttura deve descrivere:

n  Procedura per garantire la trasmissione della Politica Aziendale agli MMG

n  Documento con i contenuti della formazione degli operatori coinvolti sulla base degli Argomenti di formazione del documento Guida all’applicazione dei Passi

n  Procedura per la diffusione delle informazioni/formazione per MMG e le modalità di registrazione e documentazione della partecipazione;

n  Procedura per assicurare un aggiornamento periodico degli operatori

Valutazione Fase II (Competenze degli operatori)

n  Intervista telefonica agli MMG

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Formazione dei MMG L’esperienza di

Ancona

BFCI Formazione: Coinvolti

n  Tra i Coinvolti vi illustrerò l’esperienza, tra le prime in Italia, di formazione che stiamo realizzando ad Ancona, con i MMG dei Distretti Centro, Nord e Sud e che interessa circa 210 soggetti, di cui 190 MMG.

n  Nel marzo 2011, per sensibilizzare i MMG è stato pubblicato nel n. 6 del Bollettino dell’Ordine dei Medici della Provincia di Ancona un articolo dedicato al ruolo del medico per la promozione, protezione e sostegno dell’A.S. dal titolo: “Il Medico di Medicina Generale e la “Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno” (Gatti, Pompilio, Giuliodori, Bettinelli, Morbidoni)

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n  Il responsabile della formazione dei MMG ha inserito nel piano aziendale la formazione sull’AS.

n  A marzo 2012 l’iniziativa ha preso forma nell’Ufficio di Coordinamento delle Attività Distrettuali (UCAD) di ogni Distretto ed ha coinvolto i Medici referenti delle Equipes Territoriali, che hanno avuto una prima informazione generale sulla BFCI, e che, a loro volta, hanno esteso informazioni e relativa documentazione ai colleghi di ogni équipe territoriale.

Ospedali & Comunità Amici dei Bambini per l’Allattamento Materno:

promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno

nelle strutture territoriali

A cura di: Grazia Pompilio, Rita Gatti, Roberta Freddara, Gabriele Garbuglia

CORSO DI FORMAZIONE OPERATORI COINVOLTI

OMS

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La formazione, è suddivisa in due fasi:

n  la prima, autogestita, in cui i MMG consultano i documenti cartacei (Politica aziendale, Linee guida per gli operatori, Codice Internazionale per la Commercializzazione dei sostituti del latte materno, Ragioni mediche accettabili per l’uso di sostituti del latte materno) e visionano la presentazione in PP (inviata on-line) contenente gli Argomenti di formazione presenti nel documento Guida all’applicazione dei Passi

n  la seconda, interattiva, in assetto d’aula, sviluppata in tre edizioni, in cui i MMG interagiscono con i docenti e si confrontano sulle tematiche dell’Allattamento materno.

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n  Le due fasi insieme, autogestita e in assetto d’aula, permettono di raggiungere lo standard previsto per i soggetti Coinvolti

Infine: L’intera iniziativa, accreditata con 10 crediti ECM, si sta svolgendo senza costi aggiuntivi: • i docenti, un PLS e un’Ostetrica, operatori impegnati quotidianamente nella promozione e sostegno dell’AS, si sono messi a disposizione in orario di servizio. • La formazione d’aula si svolge il sabato, dalle 10 alle 14, e non richiede la sostituzione dei MMG con guardia medica • Il ruolo di tutor d’aula è svolto da una Psicologa del Consultorio familiare in tirocinio post lauream.

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Grazie!