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Sportavellino magazine n2 29082013

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Anno I - N. 2 del 29 agosto 2013

Settimanale Web Free

www.sportavellino.it

Adesso non mollate!

Calcio

EDITORIALEa cura di Massimiliano Santosuosso

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Anno I - N. 2 del 29 agosto 2013

Settimanale Web Free

www.sportavellino.it

Adesso non mollate!

Settimanale Sportivo Web Free

Anno I - N. 2 del 29 agosto 2013

Sport Avellino Magazinewww.sportavellino.it

[email protected]

Redazione:Via Roma 171 - 83042 Atripalda AV

Tel. 0825/1991594

Direttore Responsabile:Massimiliano Santosuosso

Responsabile Redazione:Stefano Santosuosso

Responsabile Pubblicità:Fabio Iannaccone

[email protected]

Referente Pubblicità Avellino:Francesco Vella

Collaboratori:Alessio Limone, Antonio Tedeschi,Francesco Iannaccone, Mario Tisi

Ideazione Grafica e Impaginazione:Luigi De Angelis

Fotografie:Alfredo Spagnuolo

Testata giornalistica registrataAut.Trib.di Avellino n. 397 del 21/09/2001

Regalateci il sogno. Regalateci la salvezza. Regalateci la storia. Quella bisogna continuare a scriverla. Bisogna continuare ad inseguirla. Ad insegnarla ai nostri figli. E

poi loro ai nostri nipoti. Di generazione in generazione. Saba-to sera contro il Novara ho rivisto una Curva al top. Una Curva da sogno, un settore pieno di biancoverde, di passione, di amore. Un incanto che il Novara non dimenticherà. E noi non dimenticheremo. Perchè la forza dell’Avellino, da sempre, è stata lì. Sugli spalti. La “leggenda della legge del Partenio” na-sce dal cuore dei tifosi, dalla loro incredibile passione verso i colori della propria squadra. Nasce dal calore e dalla forza di trascinare la squadra alla vittoria. Son tornati i diecimila al Partenio Lombardi. Sono tornati i leoni. Si quelli che sag-

giamente Rastelli aveva individuato in quello striscione lun-go quanto una curva. Leoni in campo e fuori. La forza vista contro il Novara non deve diminuire. Anzi. Deve crescere a vista d’occhio. Deve aumentare, deve diventare ancora più cattiveria. Perchè così sul campo si vince. Si, come nelle are-ne. Quando vince chi ha più forza e meno tecnica. L’Avellino operaio deve insegnare a tutti che al Partenio-Lombardi non si passerà. Mai. Non si passerà. Perchè da qui si costruisce la salvezza. Dalle gare interne. Quelle vanno conquistate. Col coltello tra i denti. Regalateci il sogno, ragazzi. Dateci la sal-vezza. Non chiediamo nulla di più. Sarà la nostra promozione, dopo anni di campi in terra e l’infamia di un fallimento che fa ancora troppo male.

Regalateci un sognoA Latina per continuare a far bene. Non fermatevi

LA FOTO DELLA SETTIMANALa curva più bella d’Italia

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La Curva più bellad’ Italia!Sommario

2 EDITORIALE3 FOTO DELLA SETTIMANA4/5 AVELLINO - NOVARA6/7 LA FAVOLA DEL LATINA8 GIGI CASTALDO9 DAVIDE ZAPPACOSTA10/11 CALENDARIO/RISULTATI12 ENZO DE VITO13/14 SVIZZERA BIANCOVERDE15/16 IL PROSSIMO AVVERSARIO18/21 BASKET AVELLINO21/23 VOLLEY AVELLINO

a cura di Alessio Limone e Antonio Tedeschi

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Esordio migliore non poteva esserci. L’Avellino si impone 2-1 sul Novara di Alfredo Aglietti e inaugura la stagione con una prestigiosa vittoria. Entusiasmo alle stelle. Il pubblico è strepitoso e riempie gli spalti del Partenio

per un totale di quasi 10mila presenze. L’Avellino non solo è concreto, ma anche bello da vedere. Le geometrie di To-gni e una difesa attenta sono i punti di forza di questa squa-dra. Senza contare la spinta incessante degli esterni. Bittante e Zappacosta sono instancabili. L’attacco fa il suo dovere e tiene sotto scacco il Novara per tutti i 90 minuti. Un inizio perfetto. Lo spettacolo è di scena ad Avellino. Cielo sereno. Clima fresco, ma campo in pessime condizioni. Dirige il si-gnor Ciampi. La prima azione degna di nota avviene sugli spalti. Protagonista sua maestà la Curva Sud. Il cuore del tifo avellinese ruba la scena ai 22 in campo con una magnifica sciarpata che dura qualcosa come 5 minuti. I complimenti si sprecano. La squadra sente il calore e la voglia di vincere dei tifosi. Uno striscione in curva ribadisce che servono 11

leoni in campo. E l’Avellino offre una prima mezz’ora all’al-tezza della situazione. Pronti via, debole ed innocuo colpo di testa di Castaldo che finisce tra le mani del portiere. Al 13esimo Galabinov tenta la giocata. Stop al volo, rotazione e tiro di prima, ma conclusione sporca che termina a lato. Poco dopo ancora Castaldo lanciato in profondità. Il tiro defilato è troppo debole per impensierire Kosicky. Novara pericoloso poco prima della mezz’ora di gioco. Pisacane rischia l’autogol evitando guai peggiori. Al 36esimo Rigoni pennella un cross perfetto per Perticone. Seculin ci arriva e smanaccia in ango-lo. Al 39esimo però cambia tutto. Incomprensione tra i due centrali piemontesi. Castaldo ne approfitta e si invola tutto solo verso la porta. Kosicky è in ritardo e travolge l’attaccan-te irpino. Ammonizione per l’estremo difensore del Novara. Rigore sacrosanto. Dal dischetto Castaldo è glaciale. Uno a zero. Delirio al Partenio. Ma c’è tempo per l’ultimo brivido. Togni perde palla al limite dell’area. Comi viene servito e si ritrova a tu per tu con Seculin. La sua conclusione è clamo-

rosamente alta sopra la traversa. Finisce qui il primo tempo. Avellino bello e spietato. Applausi a scena aperta per i lupi. Nel secondo tempo ci si aspetta l’immediata e veemente re-azione del Novara. Ma è l’Avellino sulle ali dell’entusiasmo a volare più in alto. Al quinto minuto Galabinov apre sulla destra per l’accorrente Zappacosta. Il laterale alza la testa, guarda la porta e non ci pensa due volte. Il suo tiro di col-lo pieno è un missile terra aria che si insacca nell’angolino alla destra di Kosicky. Partenio che esplode di gioia ancora una volta. L’Avellino va sul 2-0. Esce Togni, entra D’Angelo. Ma la spinta dei lupi non finisce qui. Il Novara è alle corde. Castaldo prova ad approfittare degli spazi a lui concessi sui lanci lunghi. Al 57esimo il centravanti irpino punta l’uomo, lo supera, si ritrova davanti a Kosicky, ma in equilibrio precario conclude debole centralmente. Un minuto dopo l’occasio-ne clamorosa è del Novara. Su un cross dalla destra Gonza-lez è tutto solo, ma il colpo di testa è di poco alto sopra la traversa. Si disperano i 50 tifosi provenienti dal Piemonte.

CAMPIONATO/Avellino-Novara

Buona la prima!

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a cura di Alessio Limone e Antonio TedeschiCAMPIONATO/Avellino-Novara

Ci prova anche Salviati direttamente da centrocampo. Esterno della rete. Al 65esimo contropiede Novara su erro-re di Arini. Gonzalez è egoista e non serve i compagni. La sua conclusione è debole e centrale. I piemontesi lasciano sempre più spazi. Rastelli quindi inserisce Soncin che rileva un applauditissimo Castaldo. Il Novara intanto toglie Comi e Buzzegoli. Al loro posto Josipovic e Faragò. Soncin entra subito in partita. Una sua conclusione velenosa non è trat-tenuta da Kosicky, ma nessun giocatore biancoverde arriva sul pallone vagante in area. A 8 minuti dalla fine Avellino ad un passo dal 3-0. Tiro di Schiavon da fuori. Il rasoterra del numero 18 si infrange sul palo. All’86esimo il Novara riapre la gara. Su calcio d’angolo uscita a vuoto di Seculin. Faragò di testa insacca a porta sguarnita. Finale di sofferen-za. Cinque minuti di recupero e un solo grande brivido per i tifosi irpini. Quando Josipovic scarica un destro che per fortuna è centrale. Fischio finale. Boato del Partenio-Lom-bardi. Arrivano i primi tre punti. Ed ora tocca al Latina.

IL TABELLINO

AVELLINO 3-5-2: Seculin; Izzo, Fabbro, Pisacane; Bittante, Arini, Togni (53’ D’Angelo), Schiavon, Zappacosta (90’ Millesi); Galabinov, Castaldo (71’ Soncin).A disp: Terracciano, Peccarisi, Dia, Herrera.Allenatore: Massimo Rastelli

NOVARA 4-3-3: Kosicky; Salviato, Perticone, Bastrini, Potouridis; M.Rigoni, Buzzegoli, Pesce; Gonzalez, Comi, Lazzari.A disp: Montipò, Mori, Nava, Katidis.Allenatore: Alfredo Aglietti

Marcatori: 40’ Castaldo (Rig.) , 50’ Zappacosta , 86’ Faragò (N)

Note: presenti 9mila spettatori. Poco meno di 50 i tifosi giunti dal Piemonte. Ammonito solo Kosicky. Recupero: 2’ p.t. , 5 s.t.

Le pagelle di Antonio TedeschiSeculin 6

Si rende protagonista di una parata su Comi. Nel secondo tempo, su una sua ingenuità regala il gol a Faragò, ma si rifà poco dopo su Bastrini a tempo quasi scaduto. Rimandato

Izzo 7,5Protagonista indiscusso della partita. Nonostante l’età non si lascia sopraffare dall’emozione. Riesce a contenere le sortite

avversarie, come quelle di Gonzales. Scugnizzo Fabbro 7

Ancora una buonissima prova del difensore friulano. Grinta e cattiveria, il capitano non si lascia intimorire. Tiene a bada Comi con le buone o con le cattive. Robocop

Pisacane 7Chiude gli spazi, quando può da anche una mano alla squadra uscendo palla al piede. Tenacia e coraggio le sue armi miglio-

ri,ottima prova anche per lui. Jack Sparrow Zappacosta 8

Ottima prova per il giocatore ciociaro al debutto in cadetteria. Nella ripresa vai in gol, con un bolide che si insacca nell’ango-lo sinistro di Kosicky. Beep Beep

Arini 7Instancabile, azzanna le caviglie dei giocatori piemontesi. Un Lupo in tutti i sensi. Dimostra di essere fondamentale per lo

scacchiere biancoverde. Lupo MannaroTogni 6,5

Recuperato in extremis, non ancora al top del forma, però non si tira mai indietro, distribuisce palloni interessanti per i compagni di squadra. Metronomo

D’Angelo 6,5Ancora una buona prova del centrocampista di Ascea. Ha un buon impatto con la partita. Lotta e smista palloni in avanti.

AchilleSchiavon 7

Pedina fondamentale per il centrocampo dei lupi. L’ex cittadella tende a migliorarsi con il passare dei giorni. In qualche occasione cerca la conclusione, ma sfortunato colpisce il secondo legno con la casacca biancoverde. Napoleone

Bittante 6,5Performance da i due volti per l’ex Viola. Perde qualche palla di troppo. Ritornato sul terreno di gioco nella ripresa si rifà.

Jolly Castaldo 8

Ancora lui il protagonista indiscusso dei biancoverdi. L’ex “molosso” è un assatanato, svaria per tutto il fronte d’attacco, tro-va il gol sugli sviluppi di un calcio di rigore. Fa girare la testa al duo Perticone-Bastrini. Nel secondo tempo sfiora la doppiet-

ta personale ma purtroppo conclusione debole che l’estremo difensore del Novara neutralizza. Arma LetaleGalabinov 7

L’ex Gubbio non è ancora in buone condizioni fisiche. Ma nonostante la instabilità fisica lotta su ogni pallone. Da i suoi piede nasce l’assist che permette a Zappacosta di siglare il momentaneo 2-0. Si rende protagonista di vari spunti offensivi. Gulliver

Soncin 6,5Entra la ripresa. Sempre combattivo, sfiora il gol. L’esperienza del Cobra a servizio dei biancoverdi con lui la squadra sale.

PopeyeMillesi S.v

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LA FAVOLA DEL LATINAa cura di Alessio Limone

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Non svegliateci daquesto sogno

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La squadra pontina affronta per la prima volta la serie cadetta

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LA FAVOLA DEL LATINAa cura di Alessio Limone

A volte i sogni diventano realtà. Ne sanno qualcosa i tifo-si del Latina, che per la prima volta vedono la propria squadra del cuore approdare in serie B. La società della

presidentessa Paola Cavicchi ha allestito un organico che può dire la sua in cadetteria. La squadra è stata affidata a mister Auteri, proveniente da una stagione deludente alla Nocerina. In casa Latina tante le riconferme importanti. Ben 13 coloro rimasti alla corte di Auteri. Bruscagin, Cottafava, Milani, Bur-rai, Jefferson, Barraco (solo per citarne alcuni). Intelligenti i nuovi acquisti. Arrivati dal Parma la forte ala sinistra Daniele

Chiricò, lo scorso anno messosi in luce al Lecce, e il portiere Iacobucci. Dal Lecce proveniente il centrale difensivo Andrea Esposito. Negro e Schetter i rinforzi per il reparto offensivo. I due la scorsa stagione hanno militato nella Nocerina e sono ben visti da Auteri. Dal Palermo Dario Maltese arriva a titolo definitivo. Lunga la serie di prestiti ottenuti dal Latina. Baldan dal Milan, Di Chiara dal Palermo, Alhassan dall’Udinese (ex obiettivo dell’Avellino), Ristovski dal Parma, De Luca dal Ge-noa e Cisotti dal Chievo. Infine la ciliegina sulla torta. Stefa-no Morrone, mediano di categoria superiore, preso per fare

la differenza in mezzo al campo. Una squadra giovane. L’età media del gruppo nerazzurro è di 25 anni. Auteri fa giocare il Latina con il suo 3-4-3. Modulo molto offensivo. Per l’occasio-ne anche lo stadio è stato messo a norma. Ampliato il settore ospite. Installate nuove telecamere. Riqualificata la zona in-torno al Francioni. Insomma, a Latina si vogliono fare le cose in grande. La salvezza è difficile, ma nel basso Lazio hanno fame di calcio come non mai. C’è una cadetteria da tener stretta.

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ALLA SCOPERTA DI...GIGI CASTALDOA cura di Alessio Limone

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Castaldo, storiadi un top player

Nell’estate 2012 l’Avellino aveva bisogno di un’attaccan-te in grado di fare la differenza il Lega Pro. Enzo De Vito non ci pensa più di tanto. L’occasione è di quelle da

non lasciarsi sfuggire. La Nocerina era stata appena retroces-sa. Uno dei suoi punti di forza era in scadenza di contratto. Il 13 Luglio, firmando un sostanzioso triennale, Gigi Castaldo diventava un nuovo calciatore dell’Avellino. Qualche gior-no dopo la presentazione in sala stampa e l’inizio del ritiro precampionato. L’esordio in campionato alla prima giornata contro il Prato. Gigi non segna, ma la sua presenza, i suoi mo-vimenti sono già importanti per l’equilibrio della squadra. Il

primo goal giunge il 16 Settembre. Ad Avellino arriva la Pa-ganese. Seguono i goal di Benevento e contro il Barletta. L’A-vellino è Castaldo dipendente. Sorrento, Gubbio e Latina le altre vittime del girone d’andata. Ciò che più sorprende è il gioco che offre. La sua sola presenza basta per tenere in aller-ta tutta la difesa avversaria. Difesa del pallone superlativa e una progressione palla al piede notevole nonostante la staz-za massiccia. A fine girone d’andata Castaldovic (così sopran-nominato dai tifosi) mette a referto 8 goal. Girone di ritor-no inizialmente difficile. La sua rinascita coincide con quella dell’intera squadra a Barletta. Decisivo con il Frosinone, ed

anche in quel di Gubbio, con un gol in mezza girata straordi-nario. A tre giornate dal termine arriva l’Andria al Partenio. I lupi sono bloccati e solo un rigore conquistato e realizzato da Castaldo sblocca la partita. E’ l’episodio che consegna la B ai lupi. Ultimo goal con il Pisa in casa. Per un totale di 14 rea-lizzazioni. Record personale. E la nuova stagione parte anco-ra con Castaldo protagonista. Goal in coppa contro il Monza (ovviamente decisivo) e goal su rigore (tra l’altro conquistato) alla prima di campionato. Il numero 10 irpino è il top player dell’attacco. E lo sarà ancora a lungo. Facci sognare Gigi!

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A cura di Alessio LimoneALLA SCOPERTA DI...DAVIDE ZAPPACOSTA

Arriva in Irpinia in silenzio senza tanto fragore. Ma pro-prio con questo silenzio e umiltà si guadagna un po-sto da titolare inamovibile. I suoi inizi vanno ricercati

quando indossa la casacca dell’Isola Liri in C2. Si mette in mo-stra subito, di li a poco su di lui arrivano gli occhi di un irpino puro sangue, Pierpaolo Marino Direttore dell’Atalanta. Il gio-catore arriva alla Dea dove veste la maglia nerazzurra della primavera. Nonostante qualche divergenza passata, quando Marino Dg del Napoli, chiese di disputare il Derby Avelli-no-Napoli in campo neutro, non hanno offuscato i rapporti tra lui e la società biancoverde. Cosi di li a poco Zappacosta passa all’Avellino con la formula del prestito, ma che più tar-di si tramuterà in comproprietà. Una pedina fondamentale nello scacchiere di Mister Rastelli, non si ferma, azzanna e ci mette grinta, quando può si prende anche il lusso di segna-re. La prima rete dell’esterno arriva contro l’Andria un tiro dalla lunga distanza che sorprende l’estremo difensore. Con i lupi conquista la promozione diretta in B, dove si guadagna anche la riconferma con la compagine biancoverde. Viene ri-confermato anche in serie B, qui arrivano molteplici novità: una di queste è il cambio di modulo il 3-5-2. Con l’avvento del cambio di modulo il calciatore ciociaro torna a ricoprire il suo ruolo naturale quello di esterno di centrocampo. Ma le novità non finisco, infatti conquista la maglia azzurra dell’Un-der 21 B allenata da Piscedda, dove contro la formazione Aic senza contratto composta da nomi altisonanti come quelli di Bogdani,Italiano. Regala l assist che permette a Gatto di sigla-re la rete decisiva che permette agli “azzurrini” di Piscedda di vincere per 3-2. Lo scorso week end prende il via la Serie B, al cospetto dell’Avellino arriva la “corazzata” Novara. Dopo il vantaggio arrivato dal dischetto ad opera di Gigi Castaldo, sale in cattedra anche l’esterno ciociaro che fa crollare il Par-tenio, infatti insacca nell’angolo alla sinistra di Kosicsky. Ba-gna cosi il suo esordio in B con una rete cosa poteva chiedere di più. Ma il sogno vero è proprio si chiama Under 21, una sola settimana per capire se il ct Di Biagio vorrà considerarlo parte integrante di un progetto fresco e giovane visto l’ultima amichevole che ha aperto la porta a tanti baby. Il prossimo 5 settembre l’Italia under 21 affronterà il Belgio per la prima giornata di qualificazione all’Europeo. Forte attesa nell’am-biente biancoverde che arde dalla voglia di vedere un pro-prio calciatore con la maglia azzurra dopo Nando de Napoli.

Zappacosta e il sogno Under 21

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IL DS DE VITOa cura di Massimiliano Santosuosso

Ama definirsi “diesse di campagna”. Quasi a non vo-ler snaturare le sue origini. Quasi a non voler ri-pudiare la sua terra. Ha avuto un grande esempio

lui. Il papà, lavoratore instancabile e uomo saggio. Che al minimo ripensamento lo ha fermato e gli ha detto di lot-tare. Lottare per qualcosa di difficile, arduo, impossibile. Ha detto no al Napoli, Enzo De Vito. Lo avrebbero riempi-to d’oro (ingaggio almeno triplicato rispetto a quello per-cepito ad Avellino), avrebbe avuto vita facile al fianco di Bigon. Ed invece ha detto no. Accettando sicuramente il consiglio del papà. Ma dopo aver ascoltato il cuore. Il suo cuore che qualche anno addietro i Pugliese spezzarono co-stringendolo a lasciare un settore giovanile invidiabile: il primo organizzato bene dopo anni di figuracce inguardabili. Ha conquistato la promozione con saggezza. Si dice in giro

che scelga i calciatori d’istinto. Ma con il suo stesso caratte-re. Uomini seri prima di calciatori. Guarda negli occhi i suoi futuri acquisti e chiede di leggere sincerità e lealtà. Togni, Schiavon, De Vito, e poi Soncin, Peccarisi, Galabinov, Pisaca-ne sono gli esempi di un Avellino che lotta e che sogna. Enzo De Vito è l’immagine di questi colori. Una faccia pulita e una certezza: quella di essere aziendalista. E cercare con la dispo-nibilità il meglio. Ha vinto un campionato di Prima Divisione con un budget che erano quattro volte inferiore a quello del Perugia, del Benevento, del Latina, del Frosinone. E quando a gennaio le altre si affannavano a chiudere colpi a sorpresa spendendo in lungo e in largo, lui prendeva Arini e Zigoni. A costo zero per far volare l’Avellino una volta per sempre. Il campo per ora dice che anche in questa estate, con il porta-foglio vuoto, non ha sbagliato una mossa. Una sola non l’ha

sbagliata scegliendo in tempo, il meglio. Mi hanno colpito le parole di Schiavon, Pisacane e Togni alla presentazione. Sem-bravano essere fatti con lo stampino. Tutti. Per umiltà spirito di abnegazione. Poi senti parlare Soncin e hai la conferma . La conferma che l’Avellino butterà il sangue in campo, potrà pure perdere ma lo farà con onore. L’onore che ha il profumo della nostra terra. L’odore del sacrificio, delle sofferenze, di chi si è fatto da solo con il sudore della fronte e con il lavoro.Non è una sviolinata al diesse, questa. E’ quello che pro-vo veramente. Ed è quello che provano tutti. Alme-no penso. Ma fin quando ci sarà lui nel ruolo di dies-se, da tifoso, e dico da tifoso, possiamo formire sogni tranquilli. Lunedì chiude il mercato. Salirà a Milano con pochi euro. Farà le mosse giuste. Ne sono convinto.

De Vito: il diesse tifoso

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SVIZZERA BIANCOVERDEa cura di Mario Tisi

L’’Us Avellino Zurigo fu fondato nel 2003 su idea di Ivan Chieffo originario di Montella, insieme a lui in comi-tato c’erano altri tre irpini, ovvero Roberto Archidia-cono originario di Trevico, Claudio Manzi originario

di Quindici, Nicola Rosamilia originario di Teora. All’inizio la societa’ era costituita solamente da una squadra di attivi che disputava il campionato di 5ª. Lega. L’obiettivo principale del-la societa era di salire in 4ª. Lega. Il primo anno la squadra ar-rivo’ terza e non ce la fece, al secondo tentativo invece arrivo’ la tanto attesa e meritata promozione. Dal 2005 la squadra rimane in 4ª. Lega centrando sempre l’obiettivo stagionale, ovvero la salvezza. Nel 2008 si decise di cambiare registro, ovvero dovevamo crescere, e si decise di metter su un setto-re giovanile. Si inizio’ al primo allenamento con 10 bambini, poi di volta in volta ne vennero sempre di più. Di anno in anno il numero di bambini e squadre cresceva sempre di più, e dopo 5 anni si possono contare con orgoglio ben 6 squadre giovanili, partendo dai piu’ piccoli che hanno 5 anni, ai più grandi che ne hanno 14. In tutto il settore giovanile conta ben 70 ragazzi. A Maggio per l’evento Insieme per la Storia allo Stadio Partenio-Lombardi l’Us Avellino Zurigo è stata invitata per partecipare al torneo che si e’ svolto nello stadio. Sono arrivati in Irpinia con 10 Juniores e 9 adulti tra allenatori, co-mitato e genitori. I bambini erano entusiasti ed elettrizzati di giocare in uno stadio questo evento non se lo dimenticheran-no mai. I genitori (tra cui c’erano alcuni svizzeri, un indiano, un libanese) sono rimasti positivamente colpiti dalla citta’ di Avellino, dell’accoglienza che e’ stata riservata e soprattut-to dell’ottima cucina, cosi abbiamo fatto conoscere Avellino anche a gente che magari li non ci sarebbe mai andata. Dal 2010 abbiamo anche una squadra di Seniores (Over 32) e di Futsal che milita nel campionato di Serie B svizzero. In tutto la societa conta al momento 9 squadre (di cui 6 Juniores) e 70 bambini e 50 attivi tra 4. Lega, Seniores e Futsal. 5 Allenatori si occupano delle 9 squadre, alcuni hanno il doppio ruolo di guidare due squadre differenti, un lavoro duro ma che viene fatto dai mister con tanta passione. Il comitato e’ compo-sto dal Presidente Riccardo Cerullo originario di Carife, Ivan Chieffo e Roberto Archidiacono (tra i fondatori) e Marcel-lo La Peruta, responsabile Futsal anche lui di origini irpine essendo di Atripalda. Insomma un comitato di irpini doc.

Da Zurigo col lupo nel cuore

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SVIZZERA BIANCOVERDEa cura di Mario Tisi

IL PROSSIMO AVVERSARIO/LATINAa cura di Antonio Tedeschi

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Lupi prontiper sbancare il Francioni

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Dopo aver archiviato i primi 3 punti contro il No-vara. L’Avellino nella seconda giornata di cam-pionato si troverà al cospetto del Latina. Una squadra che nella stagione scorsa si giocava la

promozione diretta dalla Lega Pro al B con la compagine biancoverde, dando vita a match elettrizzati contro i lupi.Al “Francioni” si vedrà un match sicuramente dalle emozio-ni forti, che metterà in contrapposizione due squadre hanno “battezzato” il loro esordio in cadetteria in maniera diversa. I ponti dopo un inizio “burrascoso” contro l’armata Empoli, net-tamente superiore. Gli irpini invece hanno cominciato l’avven-tura in B con il botto, mandando al tappeto il Novara di Aglietti per 2-1, nella bolgia del Partenio che si è rivelata l’arma in più.

Ancora impresse negli occhi dei tifosi biancoverde le imma-gini della scorsa stagione, quando la provincia pontina fu in-vasa dalle “truppe biancoverdi. Il risultato però non sorrise ai ragazzi di Rastelli, difatti il Latina di Sanderra si imposero per 2-1 grazie ad una doppietta di Jefferson. Ritorando al match di sabato, si può dire che i ragazzi di Gaetano Auteri, vec-chia conoscenza dell’Avellino, vorranno rimediare alla brutta figura della prima giornata. Il Latina annovera tra le proprie file giocatori di spessore: uno di questi è l’ex Parma Stefano Morrone che viaggia sull’onda dell’entusiasmo e ha voglia di rimettersi in gioco. Nei pontini possiamo trovare anche ele-menti in forza la scorsa stagione alla Nocerina: stiamo parlan-do di Negro e Bruno colonne portanti nella compagine mo-

lossa nella scorsa stagione, accanto a loro c’è anche l’esterno d’attaccato Chiricò arrivato dal Lecce. La porta è affidata all’e-stremo difensore classe 1993, Wojciech Pawlowski arrivato dall’Udinese di patron Pozzo. Di certo i lupi di Rastelli non si lasceranno intimorire, confermando la striscia positiva, che hanno portato i biancoverdi prima a battere il Monza,Cese-na in Coppa e poi il Novara in campionato. Con la grinta e la cattiveria giusta e pronti a farsi vendetta i lupi dopo la brutta figura rimediata la scorsa stagione i lupi cercheranno di azzannare anche il Latina. Ora la palla passa al giudice im-porante: il campo. L’appuntamento è per sabato alle 20:30.

IL PROSSIMO AVVERSARIO/LATINAa cura di Antonio Tedeschi

BASKET AVELLINO/ Frank Vituccia cura di Francesco Iannaccone

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Il “Sindaco” è tornato:“Qui per ricominciare a sognare”

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E’ cominciata la nuova stagione della Sidigas Avelli-no. Emozionato Frank Vitucci che ha parlato del suo ritorno e della stagione che verrà “Sono molto contento di essere tornato ad Avellino e ringrazio

il club per questa opportunità” Il “Sindaco” ha dichiarato di essere molto attratto dal progetto Scandone: “La qualità dei giocatori a disposizione è buona: puntiamo a qualificarci per

Final Eight di Coppa Italia e Play Off. La situazione societa-ria è completamente diversa da quella che ho lasciato due anni fa. Con la società punta ad uno sviluppo progressivo, cosa che è difficile trovare oggi in Italia”. Poi si è passato a parlare di mercato ed è intervenuto il dg Nevola: “Lakovic è stato uno sforzo economico molto importante.C’è da in-serire un nuovo giocatore che però non arriverà a breve“.

Poi è intervenuto anche Vitucci: “Tutte le decisioni sono con-cordate da me e il team del mercato. sono sfumati alcuni col-pi, alcuni anche in dirittura di arrivo. Il mercato è così, noi cer-chiamo di assicurarci il meglio”. La notizia di giornata è stato l’arrivo di Will Thomas: “Un giocatore che ci darà una grande mano ad aprire bene il campo. Molto più compatibile con Ivanov e Dragovic rispetto ad un centro puro come Varnado.

BASKET AVELLINO/ Frank Vituccia cura di Francesco Iannaccone

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BASKET AVELLINO/ Frank Vituccia cura di Francesco Iannaccone

Thomas con Avellino ha fatto un passo in avanti nella sua carriera e quindi ha tante motivazioni che sono alla base del successo”. Oggi sono cominciati gli alleamenti e Vitucci dovrà fare a meno per po’ di Lakovic, Ivanov e Cavaliero: “Per noi è motivo di grande orgoglio sapere che abbiamo dei giocatori in nazionale. Egoisticamente però mi farebbe molto più piacere averli qui”. La conferenza si conclude con una breve analisi an-che sulle altre squadre: “Milano parte sicuramente con qual-cosa in più. Siena ha però dimostrato anche lo scorso anno di avere una mentalità vincente e di riuscire a creare sempre ro-ster molto competitivi. Poi c’è Sassari che ha allestito un team con grandi ambizioni e subito sotto il solito gruppone dove speriamo di esserci anche noi”. Subito dopo le parole di Frank Vitucci ha avuto inizio il primo allenamento della Sidigas. Pre-senti sul parquet del PalaDelMauro il capitano Valerio Spinel-li, Taquan Dean, Nikola Dragovic, Paul Biligha, i due innesti per questo ritiro Xavier Brown e Ivan Morgillo e alcuni ragaz-zi del settore giovanile. Fino al 30 agosto gli allenamenti si svolgeranno al Palazzetto, poi la squadra partirà per Folgaria.

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BASKET AVELLINO/ Foto del primo allenamentoA cura della Redazione

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PALLAVOLO/ON THE ROAD TO A1a cura della Redazione

Di corsaverso l’A1

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Finalmente l’attesa è finita. La Sidigas HS Avellino torna sul parquet con una grossa responsabilità sulle maglie il “Tricolore” conquistato sul campo lo scorso anno, e

migliorarsi. Ripartire dal quarto posto dello scorso anno è difficile ed è anche una grossa responsabilità. Totire non si è nascosto, Scappatticcio nemmeno. E neanche la società. L’obiettivo dichiarato è vincere lo scudetto e perché no, rin-novare l’appuntamento anche con la Coppa Italia. La squadra si è già radunata. Eccezion fatta per Diamantini e Bencz im-pegnati con le rispettive nazionali. Ad accogliere i giocatori e lo staff tecnico di questa stagione i dirigenti. Gradita sorpresa è stata la presenza al raduno del sindaco di Avellino Paolo Foti che ha voluto salutare la squadra e fare un forte in bocca al lupo ai ragazzi biancoverdi. Presenti anche una rappresen-tanza di tifosi che non voluto perdersi l’arrivo di Scappaticcio e compagni. Si riparte, quindi. Con entusiasmo e forza. E con un sogno: vedere la tribuna centrale del Paladelmauro stra-colma. La campagna abbonamenti low cost promossa dalla società è servita per avvicinare la gente. 50 euro per l’intero carnet di abbonamenti è cifra irrisoria. L’invito è di abbonarsi. Stare al fianco della squadra. Osannare gi atleti e spingere la squadra verso la storia. Quella chiamata serie A. E’ stato chiaro il vice presidente Rapolla alla presenza della campa-gna abbonamenti “Non ci nascondiamo, quest’anno ‘puntia-mo alla promozione in serie A1, anche grazie ai sacrifici che sono stati fatti per allestire una squadra di altissimo profilo nonostante tutte le difficoltà, chiediamo il massimo sostegno dei tifosi. Invito tutti a sottoscrivere l’abbonamento perché il costo dei biglietti sarà più elevato rispetto a quello della scor-sa stagione”. Il capitano Scappaticcio invece fa’ riferimento alla responsabilità di dover indossare il tricolore sulla maglia: “lo scorso anno siamo stati bravi a far emozionare i nostri ti-fosi con la vittoria in Coppa Italia e con il raggiungimento dei playoff arrivando al 4°posto. Ora è arrivato il momento della responsabilità. Tutti i componenti della società, atleti e tecni-ci dovranno valorizzare una maglia con addosso il tricolore”.

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PALLAVOLO/ON THE ROAD TO A1a cura della Redazione