6
FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 2003 12 Periodico edito da Forum Solidarietà • Numero 6 • Agosto-Settembre 2003 • Anno X • Reg. Trib. di Parma n.5/95 del 13/2/95 Direttore responsabile: Beatrice Grattacaso • Redazione: c/o Forum Solidarietà, Borgo Marodolo 11, 43100 Parma Tel 0521.228330 • Fax 0521.228694 • E-mail [email protected] • Internet http//www.forumsolidarieta.it Coordinamento redazionale: Arnaldo Conforti, Francesco Dradi, Leonardo Morsiani • Hanno collaborato: Donatella Gironi, Veronica Pallini, Francesco Saponara, Marcello Volta • Chiuso il 31/07/2003 Tiratura: 2000 copie • Stampa: Arca del Molinetto coop. soc. • Impaginazione e Design: gb&a comunicazione 74 APPUNTAMENTI SANITÀ APERTA M E N S I L E D I C O L L E G A M E N T O D I F O R U M S O L I D A R I E T À Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale di Parma NUMERO 6 AGOSTO-SETTEMBRE 2003 ANNO X Ecco lo sportello in Via Mameli H a aperto i battenti, sabato 26 luglio, in via Mameli 4, in pieno centro tra piazza della Steccata e via Cavour, lo sportello di “Sanità Aperta ai cittadini”. Si tratta del progetto promosso da trenta associa- zioni di volontariato del settore sanitario di Parma e provincia, con la collaborazione di Forum Solidarietà e del Comune di Parma. “S.O.S. Orientati con la bussola del volontariato” è lo slogan che accompagna l’apertura dello sportello. Infatti la funzione principale dello sportello sarà quella di orientare e informare, i cittadini e la comunità, sui servizi e le iniziative svolte abitualmente da parte delle associazioni di volontariato e, ovviamente, delle aziende sanitarie. Inoltre lo sportello servirà anche da punto di ascolto, e di accoglienza del bisogno, del cittadino malato e dei suoi familiari, da parte del volontariato attivo nel settore. In agosto lo sportello sarà aperto solo il sabato, dalle 9 alle 12, grazie alla presenza delle volontarie Adele Bernazzoli e Paola Schianchi. È stato attivato anche un numero di telefono: 0521.230206. L’inaugu- razione ufficiale dello sportello avverrà in settembre. 29/ 08-13/09 FESTIVAL LILLIPUT Ricchissimo di appuntamenti il Festival di Lilliput che si terrà a Fidenza dal 29 agosto al 13 settembre. Il calendario completo delle ini- ziativa in programma è reperibile sul sito http:/ /nodi.retelilliput.org/Fidenza. Questi gli appuntamenti prin- cipali: sabato 30 agosto, ore 17, al Teatro Magnani: “Stra- de di pace” con Alex Zanotelli, Tonio Dell’Olio, Alberto Asor Rosa, Magdi Allam. Martedì 2 settembre, ore 21, Teatro Magnani: “Libertà e partecipazione” con Vitto- rio Agnoletto, Gianfranco Bettin, Pancho Pardi, Nicola Tranfaglia, Davide Biolghini. Sabato 6 settembre, ore 18, Teatro Magnani: “L’insostenibile leggerezza dell’ete- re” con Ennio Remondino, Marco Travaglio, Curzio Maltese, Roberto Zaccaria, Raffaele Masto. Giovedì 11 settembre, ore 21, Cen- tro Giovanile ex-Macello: “11 settembre: trenta anni dopo il golpe di Pinochet” con Gina Gatti, esule cilena e Luis Badilla (editorialista di Reporters on-line). Sabato 13 settembre, ore 21, Auditorium ex Orsoline: “Chi inquina non paga” con Felice Casson, Enrico Fonta- na, Ezio Davilla. Appuntamento speciale poi sabato 4 ot- tobre, alle 21, Ridotto del Teatro Magnani: “Tra realtà e letteratura. Speranze e misteri dell’America Latina” con Paco Ignacio Taibo II, Rolo Diez e Gianni Minà. 74 È USCITO In discussione la riforma della legge regionale di settore Quali regole per il Volontariato? L a discussione è aperta sulla proposta di una nuova legge regionale per il volonta- riato. Il testo di riforma dell’attuale normati- va, divulgato dalla giunta regionale dell’Emilia Romagna, ha incontrato forti e diffuse criti- che da parte del mondo del volontariato. In pratica nessun punto di quelli proposti ha trovato basi di consenso. Consultazioni delle associazioni e riunio- ni si sono succedute in questi mesi in tutte le province ed anche a Parma vi sono stati mo- menti di riflessione comune sul testo propo- sto che non è ancora un disegno di legge. In questo numero di Forum Notizie approfon- diamo i punti principali del dibattito in cor- so, dando spazio a varie voci. Avremo modo di tornarci nuovamente, dato che l’argomento sarà di massima at- tualità nel prossimo autunno, poiché l’inten- zione della Regione Emilia-Romagna è di ar- rivare in tempi brevi all’approvazione della nuova legge. Proposta peggiorativa torniamo ai valori di Franco Pizzarotti La proposta di modifica della L.R. 37/ 96, che disciplina i rapporti tra istitu- zioni pubbliche e le organizzazioni di volontariato, non è accompagnata da alcuna relazione. Questo rende più fa- ticoso capire la cultura e il pensiero sul Volontariato che la sottende. CONTINUA A PAGINA 3 Una riforma necessaria ma è da migliorare di Marino Giubellini Da tempo viene messa in evidenza la necessità di modificare profondamen- te la L.R. 37/96 sul volontariato, sia per la evoluzione normativa naziona- le ed in particolare costituzionale, sia per il mutato quadro d’insieme delle condizioni economiche e sociali in cui si trova ad operare oggi il volontariato. CONTINUA A PAGINA 3 Volontari in cucina alla Festa Multiculturale 15 / 09 ADMO La sezione Admo di Parma organizza il secondo cor- so di formazione per i volontari che faranno parte del gruppo scuola. Il corso è rivolto a tutte le perso- ne che sono già, o vogliono diventare, donatori di midollo osseo o volontari dell’Associazione. L’im- pegno richiesto è di una serata la settimana durante il corso e di un sabato mattina al mese durante l’an- no scolastico. Il corso che avrà inizio il 15 settembre è costituito da un totale di 19 ore, suddivise in 6 moduli d’aula e 4 ore d’esercitazione strutturata. I moduli avranno una cadenza settimanale di due ore e trenta ciascuno dalle ore 20,30 alle 23. Sarà con- segnato ad ogni corsista il calendario didattico al- l’atto dell’iscrizione. La sede del corso sarà presso l’Admo di Parma in Via Testi 4/a, angolo Via Strobel, zona Via Toscana. Un tutor seguirà le attività dei corsisti durante tutto il percorso formativo. Il nume- ro dei partecipanti è limitato a 15. Per informazioni: Admo tel. 0521/272571 dal lunedì al venerdì (8.30- 13.30) o inviare una mail a [email protected] 27 -28/09 AIDO Le “Giornate di informazione” Aido verranno ef- fettuate in tutte le piazze italiane, dalle sezione e dai gruppi Aido comunali. Una campagna di in- formazione affinché le persone prendano coscien- za della carenza alla donazione di organi. È il se- condo anno che l’AIDO Nazionale questi due gior- ni, per sensibilizzare l’opinione pubblica a questo problema. A chi si avvicinerà ai gazebo verrà con- segnata una pianta di Anthurium. È stata scelta questa pianta a simbolo della giornata, per il suo bellissimo fiore rosso, bianco, roseo con caratteri- stiche di grande resistenza e generosità nella fio- ritura e nello sviluppo. Per certi versi una pianta che può essere considerata un simbolo per un evento così importante. Domenica 28 settembre a Traversetolo il gazebo dell’Aido sarà davanti al Comune; a Monticelli Terme sarà allestito al supermercato Conad. 05 / 09 AIS “INSIEME” L’Associazione Immigrati di Soragna “Insieme” or- ganizza assieme ad altri gruppi e associazioni soragnesi la quarta Festa Multiculturale a Soragna nei giorni 5, 6 e 7 settembre. CASAFORUM U na bella aria di festa aleggia in borgo Marodolo que- st’estate. Tanti avvenimenti stanno infondendo sere- nità e voglia di futuro, di migliorare questo nostro mondo a partire dal piccolo che ci sta intorno. Apriamo con un benvenuto grande come una casa in- finita e accogliente per Yogita e Pankaj, le due bambine di mamma Enrica e papà Andrea. Enrica avrà il suo bel daf- fare nei prossimi mesi, ma non saranno da perdere i suoi passaggi a Forum Solidarietà, con le sue belle sorridenti bambine che catalizzeranno l’attenzione di tutti, come in effetti è già avvenuto . Una volta aperti i festeggiamenti non ci si ferma più, specie se ci sono dei matrimoni in ballo. E quest’anno sono ben due. Auguri ad Elisabetta che ha sposato Luca, nella bella chiesa di Scipione vicino a Salsomaggiore, ed è parti- ta per un insolito e solidale viaggio di nozze. Auguri anche a Donatella e Francesco che si diranno sì a fine agosto, alla Rocca de’ Rossi di San Secondo. Beh, a questo punto potremmo concludere con un clas- sico “... e vissero felici e contenti”. Ma aggiungiamo una postilla prosaica, per non dimen- ticare la quotidianità con i suoi problemi. Le scadenze ur- genti imposte all’ultimo momento che obbligano tutti al superlavoro per rendicontare, oppure gli arroganti che parcheggiano nei posti per diversabili (e bisogna chiama- re il carroattrezzi). Piccolezze in fondo e, in attesa della rubrica del cuore, proposta da Barbara, auguriamo buone vacanze a chi deve partire e buon rientro a chi è tornato. A PAGINA 5 A PAGINA 9

Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale ... · 7/31/2003  · ticoso capire la cultura e il pensiero sul Volontariato che la sottende. CONTINUA A PAGINA 3 Una riforma

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale ... · 7/31/2003  · ticoso capire la cultura e il pensiero sul Volontariato che la sottende. CONTINUA A PAGINA 3 Una riforma

FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 2003FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 200312

Periodico edito da Forum Solidarietà • Numero 6 • Agosto-Settembre 2003 • Anno X • Reg. Trib. di Parma n.5/95 del 13/2/95Direttore responsabile: Beatrice Grattacaso • Redazione: c/o Forum Solidarietà, Borgo Marodolo 11, 43100 ParmaTel 0521.228330 • Fax 0521.228694 • E-mail [email protected] • Internet http//www.forumsolidarieta.itCoordinamento redazionale: Arnaldo Conforti, Francesco Dradi, Leonardo Morsiani • Hanno collaborato:D o n a t e l l a G i r o n i , Ve r o n i c a P a l l i n i , F r a n c e s c o S a p o n a r a , M a r c e l l o Vo l t a • C h i u s o i l 3 1 / 0 7 / 2 0 0 3Tiratura: 2000 copie • Stampa: Arca del Molinetto coop. soc. • Impaginazione e Design: gb&a comunicazione74

APPUNTAMENTI

SANITÀ APERTA

M E N S I L E D I C O L L E G A M E N T O D I F O R U M S O L I D A R I E T À

Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale di Parma

NUMERO 6AGOSTO-SETTEMBRE 2003ANNO X

Ecco lo sportello in Via MameliHa aperto i battenti, sabato 26 luglio, in via Mameli 4, in pieno

centro tra piazza della Steccata e via Cavour, lo sportello di “SanitàAperta ai cittadini”. Si tratta del progetto promosso da trenta associa-zioni di volontariato del settore sanitario di Parma e provincia, con lacollaborazione di Forum Solidarietà e del Comune di Parma. “S.O.S.Orientati con la bussola del volontariato” è lo slogan che accompagnal’apertura dello sportello. Infatti la funzione principale dello sportellosarà quella di orientare e informare, i cittadini e la comunità, sui servizie le iniziative svolte abitualmente da parte delle associazioni divolontariato e, ovviamente, delle aziende sanitarie. Inoltre lo sportelloservirà anche da punto di ascolto, e di accoglienza del bisogno, delcittadino malato e dei suoi familiari, da parte del volontariato attivo nelsettore. In agosto lo sportello sarà aperto solo il sabato, dalle 9 alle 12,grazie alla presenza delle volontarie Adele Bernazzoli e Paola Schianchi.È stato attivato anche un numero di telefono: 0521.230206. L’inaugu-razione ufficiale dello sportello avverrà in settembre.

29/0

8-13/

09 FESTIVAL LILLIPUT

Ricchissimo di appuntamenti il Festival diLilliput che si terrà a Fidenza dal 29 agosto al13 settembre. Il calendario completo delle ini-ziativa in programma è reperibile sul sito http://nodi.retelilliput.org/Fidenza. Questi gli appuntamenti prin-cipali: sabato 30 agosto, ore 17, al Teatro Magnani: “Stra-de di pace” con Alex Zanotelli, Tonio Dell’Olio, AlbertoAsor Rosa, Magdi Allam. Martedì 2 settembre, ore 21,Teatro Magnani: “Libertà e partecipazione” con Vitto-rio Agnoletto, Gianfranco Bettin, Pancho Pardi, NicolaTranfaglia, Davide Biolghini. Sabato 6 settembre, ore 18,Teatro Magnani: “L’insostenibile leggerezza dell’ete-

re” con Ennio Remondino, Marco Travaglio,Curzio Maltese, Roberto Zaccaria, RaffaeleMasto. Giovedì 11 settembre, ore 21, Cen-tro Giovanile ex-Macello: “11 settembre:

trenta anni dopo il golpe di Pinochet” con Gina Gatti,esule cilena e Luis Badilla (editorialista di Reporters on-line).Sabato 13 settembre, ore 21, Auditorium ex Orsoline:“Chi inquina non paga” con Felice Casson, Enrico Fonta-na, Ezio Davilla. Appuntamento speciale poi sabato 4 ot-tobre, alle 21, Ridotto del Teatro Magnani: “Tra realtà eletteratura. Speranze e misteri dell’America Latina”con Paco Ignacio Taibo II, Rolo Diez e Gianni Minà.

74

È USCITO

In discussione la riforma della legge regionale di settore

Quali regole per il Volontariato?

La discussione è aperta sulla proposta diuna nuova legge regionale per il volonta-

riato. Il testo di riforma dell’attuale normati-va, divulgato dalla giunta regionale dell’EmiliaRomagna, ha incontrato forti e diffuse criti-che da parte del mondo del volontariato. Inpratica nessun punto di quelli proposti hatrovato basi di consenso.

Consultazioni delle associazioni e riunio-ni si sono succedute in questi mesi in tutte leprovince ed anche a Parma vi sono stati mo-

menti di riflessione comune sul testo propo-sto che non è ancora un disegno di legge. Inquesto numero di Forum Notizie approfon-diamo i punti principali del dibattito in cor-so, dando spazio a varie voci.

Avremo modo di tornarci nuovamente,dato che l’argomento sarà di massima at-tualità nel prossimo autunno, poiché l’inten-zione della Regione Emilia-Romagna è di ar-rivare in tempi brevi all’approvazione dellanuova legge.

Proposta peggiorativatorniamo ai valori

di Franco Pizzarotti

La proposta di modifica della L.R. 37/

96, che disciplina i rapporti tra istitu-

zioni pubbliche e le organizzazioni di

volontariato, non è accompagnata da

alcuna relazione. Questo rende più fa-

ticoso capire la cultura e il pensiero

sul Volontariato che la sottende.

CONTINUA A PAGINA 3

Una riforma necessariama è da miglioraredi Marino Giubellini

Da tempo viene messa in evidenza lanecessità di modificare profondamen-te la L.R. 37/96 sul volontariato, siaper la evoluzione normativa naziona-le ed in particolare costituzionale, siaper il mutato quadro d’insieme dellecondizioni economiche e sociali in cuisi trova ad operare oggi il volontariato.

CONTINUA A PAGINA 3

Volontari in cucina alla Festa Multiculturale

15/0

9 ADMO

La sezione Admo di Parma organizza il secondo cor-so di formazione per i volontari che faranno partedel gruppo scuola. Il corso è rivolto a tutte le perso-ne che sono già, o vogliono diventare, donatori dimidollo osseo o volontari dell’Associazione. L’im-pegno richiesto è di una serata la settimana duranteil corso e di un sabato mattina al mese durante l’an-no scolastico. Il corso che avrà inizio il 15 settembreè costituito da un totale di 19 ore, suddivise in 6moduli d’aula e 4 ore d’esercitazione strutturata. Imoduli avranno una cadenza settimanale di due oree trenta ciascuno dalle ore 20,30 alle 23. Sarà con-segnato ad ogni corsista il calendario didattico al-l’atto dell’iscrizione. La sede del corso sarà pressol’Admo di Parma in Via Testi 4/a, angolo Via Strobel,zona Via Toscana. Un tutor seguirà le attività deicorsisti durante tutto il percorso formativo. Il nume-ro dei partecipanti è limitato a 15. Per informazioni:Admo tel. 0521/272571 dal lunedì al venerdì (8.30-13.30) o inviare una mail a [email protected]

27-28

/09 AIDO

Le “Giornate di informazione” Aido verranno ef-fettuate in tutte le piazze italiane, dalle sezione edai gruppi Aido comunali. Una campagna di in-formazione affinché le persone prendano coscien-za della carenza alla donazione di organi. È il se-condo anno che l’AIDO Nazionale questi due gior-ni, per sensibilizzare l’opinione pubblica a questoproblema. A chi si avvicinerà ai gazebo verrà con-segnata una pianta di Anthurium. È stata sceltaquesta pianta a simbolo della giornata, per il suobellissimo fiore rosso, bianco, roseo con caratteri-stiche di grande resistenza e generosità nella fio-ritura e nello sviluppo. Per certi versi una piantache può essere considerata un simbolo per unevento così importante. Domenica 28 settembrea Traversetolo il gazebo dell’Aido sarà davantial Comune; a Monticelli Terme sarà allestito alsupermercato Conad.

05/0

9 AIS “INSIEME”

L’Associazione Immigrati di Soragna “Insieme” or-ganizza assieme ad altri gruppi e associazionisoragnesi la quarta Festa Multiculturale a Soragnanei giorni 5, 6 e 7 settembre.

CASAFORUM

Una bella aria di festa aleggia in borgo Marodolo que-st’estate. Tanti avvenimenti stanno infondendo sere-

nità e voglia di futuro, di migliorare questo nostro mondoa partire dal piccolo che ci sta intorno.

Apriamo con un benvenuto grande come una casa in-finita e accogliente per Yogita e Pankaj, le due bambine dimamma Enrica e papà Andrea. Enrica avrà il suo bel daf-fare nei prossimi mesi, ma non saranno da perdere i suoipassaggi a Forum Solidarietà, con le sue belle sorridentibambine che catalizzeranno l’attenzione di tutti, come ineffetti è già avvenuto .

Una volta aperti i festeggiamenti non ci si ferma più,specie se ci sono dei matrimoni in ballo. E quest’anno sonoben due. Auguri ad Elisabetta che ha sposato Luca, nellabella chiesa di Scipione vicino a Salsomaggiore, ed è parti-ta per un insolito e solidale viaggio di nozze.

Auguri anche a Donatella e Francesco che si diranno sìa fine agosto, alla Rocca de’ Rossi di San Secondo.

Beh, a questo punto potremmo concludere con un clas-sico “... e vissero felici e contenti”.

Ma aggiungiamo una postilla prosaica, per non dimen-ticare la quotidianità con i suoi problemi. Le scadenze ur-genti imposte all’ultimo momento che obbligano tutti alsuperlavoro per rendicontare, oppure gli arroganti cheparcheggiano nei posti per diversabili (e bisogna chiama-re il carroattrezzi). Piccolezze in fondo e, in attesa dellarubrica del cuore, proposta da Barbara, auguriamo buonevacanze a chi deve partire e buon rientro a chi è tornato.

A PAGINA 5 A PAGINA 9

Page 2: Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale ... · 7/31/2003  · ticoso capire la cultura e il pensiero sul Volontariato che la sottende. CONTINUA A PAGINA 3 Una riforma

FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 2003FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 20032 117A FESTA MULTICULTURALEINFORMAZIONI

PERSONE E SERVIZI

I giornali del volontariatoNella progettazione delle attività di Forum Solidarietà sono previste iniziativedi sostegno ai giornali locali realizzati da organizzazioni di volontariato. Leiniziative potrebbero riguardare: la valorizzazione delle pubblicazioni (ad esem-pio attraverso apposite rubriche su Forum Notizie e sul sito web di Forum e/o attraverso un’azione promozionale verso altri media e verso i cittadini); laconoscenza e l’interazione reciproca attraverso l’individuazione e lo sviluppodi tematiche comuni, la realizzazione congiunta di inchieste, l’invio reciprocodi notizie per la pubblicazione; la soluzione di problematiche comuni quali inuovi problemi legati alle spedizioni postali. Per avviare questo lavoro abbia-mo programmato due prime azioni: la rilevazione delle testate giornalistichee dei notiziari interni, per avere il quadro aggiornato, e l’organizzazione diun incontro in settembre. Pertanto invitiamo tutti a segnalarci l’esistenza, diorgani informativi (verso l’esterno o verso gli associati) attraverso l’invio (viaposta ordinaria, mail o fax) di un promemoria che contenga indicazioni sultipo di strumento di informazione (giornale, newsletter,…), sulla personareferente, sulla periodicità dello strumento informativo.

RECAPITI

FORUM SOLIDARIETÀ

B.go Marodolo 1143100 Parma

Telefoni:0521.287154-228330Fax:0521.228694Internet:www.forumsolidarieta.itE-mail:[email protected]

APERTURA SEDE dal Lunedì al Venerdì: 9-13 e 15-19 Sabato: 9-12.30

COMITATO ESECUTIVOPresidente: Franco Pizzarotti Vice Presidente: Emilio Rossi Consiglieri: Dino Carpi, Franco Delindati, Giuseppina Poletti, Antonio Mendogni,Rina Secomandi, Giacomo Vezzani Revisori dei Conti: Mario Cesari, Giacomo Grulla, Camilllo Mazza, Mario Ziliotti

STAFFCoordinatore: Arnaldo Conforti Segreteria: Rossana Belletti, Francesco Cirillo Amministrazione: Cristina Piroli, Rossana Belletti

SERVIZI PER LE ASSOCIAZIONI1° LIVELLO Responsabile Collaboratori

Consulenza Francesco Camattini Alberto Valenti (Giuridica)Stefano Bussolati - Paola Dall’Asta (Fiscale)Mario Paglia (Assicurativa)Gino Zanlari (Finanziaria)Giacomo Grulla (Sicurezza ed igiene del lavoro)

Documentazione e ricerca Leonardo Morsiani Cristina DeriuEuropa Leonardo Morsiani Patrizia BozzaFormazione Monica Bussoni - Roberta ColombiniInformazione Leonardo Morsiani Francesco Dradi - Donatella GironiProgettazione Roberto Abbati Elisabetta GazzolaPromozione Roberto Abbati Rina SecomandiStrumenti tecnico-logistici Rossana Belletti Francesco Cirillo

SPORTELLO AL PUBBLICO - CONSULENZEIl riepilogo delle consulenze e dei giorni, sempre al pomeriggio, in cui si effettua sportello al pubblico. In ogni caso va sempre fissato un appunta-mento telefonando in sede qualche giorno prima.Lunedì Finanziaria, Orientamento volontari, Europa (SVE)Martedì Organizzazione eventiMercoledì Formazione, Comunicazione, Informatica, lavoro, Centro documentazioneGiovedì Assicurativa, ProgettazioneVenerdì Giuridico-legale, Fiscale

SERVIZI CON LE ASSOCIAZIONI2° LIVELLO Responsabile Collaboratori

Al di là della porta Monica Di MauroCapaci di futuro Francesca Bigliardi Roberto AllegriCittà di tutti Paolo MerighiCrisalide Luca PatanéDire Fare Giocare Elisabetta GazzolaEducazione alla Solidarietà Francesca MorettiOltretorrente Paolo Merighi Francesca Niccolai - Alessandra MoraRete d’Argento Barbara Tarquini - Susanna SerranòSanità Aperta Flavia PaladiniServizio Civile Rossana Belletti - Flavia Paladini

SEDI PERIFERICHESede Responsabile Apertura

Fidenza Lorenza Gallicani Martedì (10-12 e 14.30-16.30)c/o Associazione Insieme - Via Carducci 41 - Tel. e Fax 0524.525919 - E-mail [email protected]

Borgo Val di Taro Umberto Brugnoli - Renato Ravenna Lunedì (10-12); Giovedì (16-17); Sabato (11-12)c/o Soc. Mutuo Soccorso “Imbriani” - Via Corridoni 45 - Tel. 0525.921147 - Fax 0525.930658

Intervista all’assessore regionale Borghi

«Un piccolo antidoto al razzismo»La Regione Emilia-Romagna si

è data una legge sull’immi-grazione. All’assessore regiona-le alle politiche sociali, GianlucaBorghi, abbiamo chiesto di in-quadrare le politiche verso i mi-granti, riallacciandoci alla FestaMulticulturale.

La festa di Collecchio è arri-vata alla sua settima edizio-ne con un crescendo di pub-blico. Che giudizio dà di que-sti appuntamenti di festa?

«Sono molto importanti perchécreano occasioni d’incontro trapersone e culture provenienti dadifferenti parti del mondo, con-tribuendo a superare paure echiusure. Queste feste riprendo-no le migliori tradizioni delle fe-ste popolari in questa regione esono dei piccoli antidoti contro ilrazzismo, l’intolleranza, la diffi-denza. Non possiamo, infatti, ne-gare che anche in Emilia Roma-gna esistano rischi di regressione.Le iniziative multiculturali contri-buiscono concretamente a crea-re quella cultura di pace necessa-ria per contrastare le tendenze

mento che risponde alle nostrenecessità economiche o del mer-cato del lavoro. Si tratta di perso-ne che arrivano con tutte le spe-ranze, le illusioni e le contraddi-zioni, ed anche i drammi, dei pro-pri luoghi d’origine, incontrandosicon le paure ma anche con le di-sponibilità, l’organizzazione so-ciale ed istituzionale dei nostriterritori. Saper accogliere i mi-granti vuol dire vivere consape-volmente in questo mondo. Sonola precarietà sociale, l’incertezza,l’isolamento, l’arroccamento

belliciste oggi purtroppo preva-lenti nei rapporti internazionali».

Protagonisti della festa sonole diverse culture, ma l’immi-grazione è una risorsa per ilterritorio o un pericolo per lenostre tradizioni e per la si-curezza dei cittadini, chespesso vedono nell’immigra-to un delinquente?

«Definire l’immigrazione una “ri-sorsa” è forse corretto ma par-ziale. Non si tratta solo di un ele-

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

egoistico che creano insicurezzanei cittadini, compresi quelli stra-nieri. Le istituzioni dovrebbero ras-sicurare i cittadini, innanzitutto,migliorando la vivibilità dei nostricomuni, favorendo il recupero diuna vera socialità, stimolandoapertura, conoscenza e correttainformazione. Identificare immi-grazione e delinquenza è un gra-ve errore che impedisce di vede-re e contrastare i veri grandi fe-nomeni criminali, dalle mafie aitraffici di esseri umani e di stupe-facenti. Dobbiamo, tutti, impe-gnarci per superare questo pre-giudizio deformante e agire perevitare che la marginalità socialein cui sono ancora costretti moltistranieri produca altra manova-lanza per l’illegalità. In questo sen-so, un aiuto fondamentale puòvenire dalle stesse comunità di cit-tadini stranieri, i primi interessatia separare la propria condizioneda quella dei criminali. Bisognapoi dire che leggi come la Bossi-Fini, rendendo più precario lostatus del migrante e molto piùfacile la caduta nell’irregolarità enella clandestinità, oggettivamen-te favoriscono la ricerca di mezziillegali per sopravvivere. Rispettoalle tradizioni, credo che siano inpericolo quando si fossilizzano,quando guardano solo al passa-to, quando non sanno aprirsi eprendere il meglio dagli altri.L’Emilia-Romagna ha tutte lepotenzialità per mantenere e rin-novare le proprie culture, basan-dosi sulla propria storia fatta dilavoro, solidarietà e gusto di vi-vere».

Francesco Saponara

Page 3: Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale ... · 7/31/2003  · ticoso capire la cultura e il pensiero sul Volontariato che la sottende. CONTINUA A PAGINA 3 Una riforma

FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 2003FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 200310 3VOLONTARIATO7A FESTA MULTICULTURALE

Il parere delle associazioni che gestiscono i Csv dell’Emilia-Romagna

La riforma così non va beneValori, progetti, partecipazione: 6 proposte

Il parere formulato dalle associazioni di as-sociazioni che hanno in gestione i csv

dell’Emilia-Romagna sulla riforma della leggeregionale sul volontariato è stato espresso insei punti che vi proponiamo integralmente.

Tesi n.1 – Riconoscere il volontariatoLa legge regionale deve essere centrata sultema dello sviluppo dei rapporti travolontariato e istituzioni, accogliendo l’ori-ginalità dell’ordinamento del volontariato,

privilegiando il riconoscere anziché il favo-rire o sostenere ed escludendo ogni forma,anche indiretta, di contenimento, controlloo ingerenza.Il volontariato riconosciuto quale traduzio-ne originale dei principi fondamentali dellanostra Carta Costituzionale e del Diritto In-ternazionale in ambito di libertà di pensieroed espressione, è organico all’esperienza de-mocratica di società civile come suo compi-mento e perfezionamento, nell’orizzonte

QUALI REGOLE PER IL VOLONTARIATO?

CONTINUA DA PAGINA 1

della cittadinanza europea.Come tale, il volontariato è attinente ai dirittie ai doveri di cittadinanza della persona e nonalla utilizzabilità delle prestazioni volontarie.La Regione riconosce a tutte le persone, com-presi gli immigrati che hanno eletto il nostroterritorio quale sede per dare a se stessi ed alleproprie famiglie un futuro di speranza, il dirit-to alla azione spontanea, gratuita e solidale.

Tesi n.2 – La carta dei valoriIl volontariato è riconosciuto dalle istituzio-ni, nella sua autonomia, come bene pubbli-co ed indisponibile.Il volontariato individua da sé i propri fini,

Proposta peggiorativatorniamo ai valori

Proviamo a farlo sofferman-doci sui punti focali. Innanzituttola definizione e il valore che si dàal concetto di volontariato. Lasensazione è che l’estensore siacondizionato da una cultura chericonosce il volontariato nella mi-sura in cui serve a supplire le ca-renze dello stato assistenziale,oggi valorizzato nel sistema in-tegrato dei servizi. Si lega ilvolontariato al concetto di socialeescludendo tutto il resto. Perquesto riteniamo che questaimpostazione sia limitante e pre-feriamo richiamarci alla Carta deiValori del volontariato.

Altro tema è quello dei Regi-stri. Le procedure per l’iscrizionela cancellazione e la revisione pre-viste dalla riforma aumentano lecomplessità e le incertezze.

Per quanto riguarda le con-venzioni l’unico elemento di no-vità è la possibilità del convenzio-

Una riforma necessariama è da migliorare

Abbiamo pertanto apprezza-to l’intenzione dell’assessore re-gionale Gianluca Borghi di proce-dere alla modifica della legge re-gionale 37, attraverso un mecca-nismo di ampia consultazione suuna ipotesi di testo consegnato alComitato Paritetico Regionale findal 13 novembre 2003.

Il comitato paritetico ha avvia-to al suo interno la discussione sul-le modifiche proposte e ha poi

namento diretto. La normativa ri-mane modellata su una sola ipo-tesi: quando il pubblico ritiene diaver bisogno del volontariato. Inpratica l’amministrazione fa que-sto ragionamento: questo servi-zio non voglio o non posso farloe allora lo affido. È la cosiddettaesternalizzazione. Questa è la lo-gica che muove il pubblico, la lo-gica dell’appalto. Ma è una cul-tura che ignora la realtà. Le cosenon avvengono così. L’iniziativaè del volontariato. Quando qual-cuno di noi si è occupato per laprima volta di tossicodipendenzanon operava certo per il conse-guimento di una finalità indivi-duata dal pubblico. È il volonta-riato che, svolgendo già un ser-vizio d’interesse collettivo, di pre-stazioni elevate e innovative, unservizio maturo dopo una primafase sperimentale, ne chiede il ri-conoscimento. E va a chiedere laconvenzione. Ciò che legittimail volontariato non è la conces-sione della convenzione, ma ciòche è e che fa con il suo servizioper la comunità.

Sono numerose poi le novitàproposte per i Centri di Servizio.Velocemente elenco le più rile-vanti: i soggetti gestori dei Cen-tri devono essere costituiti dauna base associativa che rappre-senti almeno il 70% delle orga-nizzazioni di volontariato presen-ti sul territorio provinciale. L’affi-damento della gestione è a tem-po (cinque anni). I progetti an-nualmente presentati dai Centridevono rispondere alla program-mazione territoriale degli inter-venti definita in sede di concerta-zione tra enti locali e tutti gli al-tri soggetti interessati (e ilvolontariato ?). Il controllotriennale dei Centri, affidato aspecialisti, si aggiunge allarendicontazione annuale già pre-vista sia per il comitato di gestio-ne, sia al comitato Paritetico.Sono tutte norme che vanno, purin grado differente, nel sensodella limitazione della liberaautodeterminazione del volonta-riato.

Infine un altro articolo preve-de la possibilità che il CoGe de-

stini parte dei fondi a progettisociali programmati e attuati dal-le Odv, tenuto conto delle prio-rità individuate dai piani d’inter-vento territoriale degli enti loca-li. È il tentativo di utilizzare le ri-sorse destinate al volontariato,per iniziative da lui promosse, peraumentare le risorse dei Comu-ni. Il rischio è quello della con-versione genetica del volontaria-to in una mera modalità di orga-nizzazione dei servizi sociali.

Queste proposte, peggioranola legge in vigore. Sembrano pro-poste di qualcuno che non hasufficienti conoscenze del mon-do del volontariato. Rivela essen-zialmente una forte preoccupa-zione dell’Amministrazione pub-blica di voler gestire e utilizzarele risorse, uomini e mezzi, delVolontariato. Essendo però unaproposta deve essere discussa,approfondita, contestata, miglio-rata con il contributo di tutti gliinteressati.

Franco Pizzarotti,Presidente Forum Solidarietà

CONTINUA DA PAGINA 1 deciso di avviare un confrontoampio con tutte le associazioni ein tutte le province.

I rappresentanti parmensi nelcomitato (Marino Marmiroli per leassociazioni e l’assessore MarinoGiubellini per gli enti locali) in col-laborazione con Forum Solidarietàhanno fatto pervenire il testo dellaprima ipotesi di modifica della leg-ge 37 a tutte le associazioni, invi-tandole a trasmettere tutte le os-servazioni e le proposte di modifi-ca che ritenevano opportune.

Successivamente è stata con-vocata in data 23 maggio un’as-semblea a cui sono state invitatetutte le associazioni per un con-

fronto collegiale sulla ipotesi di leg-ge e sulle modifiche da apportare.

È stato un incontro partecipa-to, che ha approfondito i proble-mi anche con qualche momentodi foga, ma che ha consentito dimettere a fuoco un primo giudi-zio sulla legge.

Giudizio che può essere sin-teticamente riassunto in questepoche righe largamente condivi-se: positiva l’intenzione di modi-ficare la legge 37 richiamandosial quadro costituzionale cosìcome deriva dal nuovo titolo Vdella costituzione; apprezzabile iltentativo di semplificazione deirapporti, ma ancora incompleto

per il persistere di una visionetroppo burocratica e dirigistica neiconfronti del volontariato; troppopesanti gli ipotizzati interventi dicontrollo sui centri di servizio, cherisentono probabilmente di vicen-de passate del capoluogo emi-liano, ma che rischiano di far tor-to alla serietà e all’impegno deicentri di servizio e delle associa-zioni che li governano.

Dunque un rinvio a settembre,scolasticamente parlando, di que-sta prima ipotesi di legge che an-drà consistentemente migliorata.

Marino Giubellini, Assessore alVolontariato Provincia di Parma

CONTINUA A PAGINA 4

Grande successo per la settima edizione a Collecchio

Tra stand e boicottaggiTrionfano cucina e musica

Anche la Settima edizione della Festa Multiculturale è andata in ar-chivio, con un grande successo, sotto tanti punti di vista. Ne ram-mentiamo alcuni.

NUMERIAltissimo il numero deivisitatori, oltre quindici-mila presenze stimate suicinque giorni di festa conil picco registrato il gior-no dell’inaugurazione. Lecucine hanno sfornatouna media di duemilapasti a serata. Ogni gior-no erano cento i volon-tari che hanno garantitoil funzionamento dellafesta.

CUCINA (nel senso digastronomia)Ha suscitato consensi una-nimi la new entry dell’In-dia, per la prima volta allaFesta. Bene anche le altreproposte, sempre spazzo-late, offerte da Kurdistan,Filippine, Camerun, Costad’Avorio, Nigeria, Senegal,Tunisia, Brasile.

BOICOTTAGGILa festa ha voluto dare unforte segnale sul consumocritico ed ha posto l’atten-zione su alcuni marchi mul-tinazionali da boicottareper il loro comportamentopoco etico. Questo l’elen-co: Esso, Bayer, Chiquita,Dole, Del Monte, CocaCola, Mc Donald, PhilipMorris, Procter e Gamble,Danone, Nestlè, Monsanto.

STANDLa sagoma di un carrar-mato di cartapesta (realiz-zato dalla Rete Lilliput peril discorso dei boicottaggiEsso di cui sopra) aprivaidealmente il giro tra glistand. Impossibile elen-carli tutti. Ricordiamo quila rassegna sul lungo elen-co delle guerre dimentica-te nel pianeta, le attivitàper proteggere l’ambien-te di WWF, Legambientee Greenpeace; gli attivistidella lotta del popolokurdo; gli sgargianti coloridei senegalesi di Guy-Gui,i prodotti del commercioequo e solidale o riciclatida vecchie cantine graziea Mappamondo, Altra-marea e Ambaradan; gliappelli da firmare di YaBasta ad Emergency ed ilaboratori di ceramica e lascuola di italiano propo-sti dall’associazione Per-ché No.

GIORNALEUn’altra apprezzata novitàè stata rappresentata anchedal “giornale della festamulticulturale”. Quattropagine in formato tabloidhanno accolto i visitatoriapprofondendo i temi del-le serate e dando informa-zioni generali sulla festa (esui menu della cucina).

MUSICAIl gruppo degli Ibra Fall’ssi è aggiudicato il premiodel primo concorso musi-cale “Voci dall’altro mon-do”, una novità di questasettima edizione della Fe-sta che ha avuto un buonsuccesso di pubblico epartecipazione.

ECOFESTEStoviglie e piatti in mater-bi (cioè biodegradabili),raccolta differenziata,prodotti biologici, prodot-ti di consumo da piccoliproduttori non legati amultinazionali. In questomodo si è attuata l’ade-sione al progetto Ecofestedella Provincia.

Page 4: Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale ... · 7/31/2003  · ticoso capire la cultura e il pensiero sul Volontariato che la sottende. CONTINUA A PAGINA 3 Una riforma

FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 2003FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 20034 9I SERVIZIVOLONTARIATO

DOCUMENTAZIONE a cura di Leonardo Morsiani

Dall’A alla Y (nessuna associazione comin-cia con la zeta) sono la bellezza di 290

le organizzazioni censite con una scheda ana-litica su Pagine Aperte. In tutto il libro con-tiene ben 704 nominativi, con relativi reca-piti, di realtà (associazioni e cooperative) chea vario titolo gravitano nell’area del volonta-riato e della solidarietà.

Pagine Aperte è edito da Forum Solida-rietà e rappresenta un modello raro nel suogenere, una vera miniera a cui attingere perconoscere il mondo del volontariato e dellasolidarietà di Parma e provincia. Un mondoricco ma spesso poco conosciuto e sotto sti-mato proprio perché agisce in profondità neltessuto sociale e, badando al sodo, dà menoattenzione all’immagine e alla propaganda.

Questa è la terza edizione di Pagine Aper-te che giunge a sei anni di distanza dalla pre-cedente, colmando un bisogno fortementeavvertito da associazioni, cittadini ed istitu-zioni. Il lavoro di aggiornamento e riprogetta-zione del libro più apprezzato dal volontariatoè durato due anni. Ne avevamo annunciatol’uscita per il mese di maggio ma ulterioriintoppi lo hanno reso disponibile solo allafine di luglio.

Pagine Aperte è ripartito in quattromacroaree: i coordinamenti, le organizza-zioni di volontariato (legge 266/91), le coo-perative sociali, le associazioni di promozio-ne sociale.

Ogni lettore è invitato a ricercare le cu-riosità e le informazioni che più lo interessa-no. In questo sarà aiutato anche dalla ampiasuddivisione dei settori di intervento: adole-

scenti e giovani, assistenza malati, ambien-te e protezione civile, anziani, coesione so-ciale, detenuti ed ex-detenuti, dipendenze,disagio, disabilità, disagio ed emarginazione,donatori, economia solidale, famiglia mater-nità e infanzia, migranti – intercultura, pacee diritti umani, salute mentale, soccorso, so-lidarietà internazionale, tutela delle donne,tutela della salute.

Ogni scheda analitica contiene: la deno-minazione dell’organizzazione, il recapito (in-dirizzo, telefoni, email, sito web laddove cisono), la reperibilità, i nominativi del presi-dente e di eventuali referenti, un breve te-sto che sviluppa storia, finalità e principaliattività dell’associazione, il logo e, infine, ilsettore d’intervento.

Rispetto alla precedente edizione sonodue le differenze di rilievo: da un lato la cre-scita, numerica e qualitativa, dei coordina-menti, dall’altro le associazioni di tutela am-bientale che questa volta sono raccontate inmaniera analitica.

Da rimarcare inoltre la sezione per le as-sociazioni e comunità dei migranti. L’elencodelle sezioni o delegazioni periferiche; l’elen-co completo delle organizzazioni di volonta-riato, delle associazioni di promozione so-ciale e delle cooperative sociali iscritte neirispettivi registri di legge e, infine, l’elencodei centri di documentazione della provin-cia di Parma gestiti dal volontariato.

Uno sforzo immane quello condotto daForum Solidarietà, in cui si sono alternatemolte persone, sotto la supervisione, e ilcoinvolgimento diretto, di Leonardo Morsiani

Pagine aperte, libro di tuttiSono 290 le organizzazione descritte con una scheda

che non ha dubbi: «È stata un’esperienzagratificante. Chi ha lavorato attorno a Pagi-ne Aperte ha portato a casa una conoscen-za approfondita della varietà e ricchezza delleesperienze di volontariato e solidarietà checi sono sul nostro territorio. Abbiamo riscon-trato, com’era inevitabile, anche dellecriticità, dovute all’estrema volubilità di al-cune situazioni. In certi casi, in questi dueanni di lavoro, aggiornare i dati significavaparlare con due o tre referenti diversi e, quin-di, con una precaria definizione organizza-tiva. In alcune situazioni è stato difficile, ta-lora impossibile, trovare persone che raccon-tassero l’esperienza significativa svolta dal-l’associazione, che noi sapevamo esistere».

Le associazioni di volontariato possono ri-tirare una copia di Pagine Aperte presso lasede di Forum Solidarietà. Il libro verrà spe-dito, dopo l’estate, a chi non l’avesse ritirato.

NAVIGANDO

LA RIVISTA: una rassegna periodica suistruzione e cultura in Europa

L’ultimo numero (il 20) de “La Rivista”, la pubblicazione edita dalla Direzio-ne generale Istruzione e cultura della Commissione Europea sui temi del-l’istruzione e della cultura, affronta il tema del gemellaggio fra città comeoccasione semplice, ma efficace per scambiare esperienze, informazioni,idee e contribuire in questo modo a rafforzare legami tra cittadini e comunid’Europa in modo tale da costruire una appartenenza comune.

Dal 1990 sono oltre 11.000 i comuni e le città che hanno partecipato adazioni di gemellaggio, e di queste oltre 1.000 sono italiane. La Francia, laGermania, la Spagna, e a seguire Ungheria e Grecia sono i paesi con cuil’Italia ha principalmente corrisposto, mentre siamo i principali partner perMalta e Grecia ed a seguire per Francia, Spagna, Irlanda.

«In tutti i nostri contatti è l’essere umano a svolgere il ruolo più impor-tante – dice Ryszard Grobelny, sindaco di Poznan – È fondamentale riuscirea conoscere e capire l’altro, e il partenariato costituisce un’ottima base peril processo di familiarizzazione». Si tratta dunque di un’occasione per ap-profondire una pratica già diffusa, anche nel nostro territorio, che meritauna giusta attenzione e valorizzazione.

EMEROTECA

www.emiliaromagnasociale.itSi chiama direttamente Emilia-Romagna socia-le il portale delle politiche sociali nella nostraregione. È un sito di servizio che fa riferimentoall’assessorato regionale e riunisce informazio-ni, banche dati e documenti di vario genere.

Offre un molteplice sistema di navigazione:per sezioni generali (documentazione, normati-va, bandi, banche dati, comunicati stampa), persettori (famiglia, infanzia, giovani,…) e pertipologia di soggetti (associazionismo, volontaria-to, cooperazione sociale). In più, troviamo servizidinamici come le news, l’agenda degli appunta-menti, il forum di discussione e la newsletter, linka siti d’interesse e l’elenco dei numeri verdi diinteresse sociale. Particolarmente utile la sezionededicata al volontariato, che offre la consulta-zione della banca dati delle associazioni iscritteal registro del volontariato in ogni provincia. Cisono anche indirizzi e recapiti dei Csv, dati stati-stici e una esauriente sezione normativa. (d.g.)

OSSERVAZIONI

Un primo confronto sulla riforma della leg-ge del volontariato si è svolto alla fine delloscorso maggio. In quell’occasione hannopartecipato una trentina di persone, inrappresentanza di circa 20 associazioni. Unsuccessivo momento pubblico in cui si èdiscusso della riforma è stato durante l’as-semblea di Forum Solidarietà, in giugno.

Alcune associazioni si sono ripromessedi convocare, in maniera autonoma,un’assemblea per approfondire ulterior-mente la questione. È stato, comunque,diffuso l’invito ad intervenire, a far sentirela propria voce. Ad oggi sono pervenutele note con le osservazioni di quattro as-sociazioni: Avo, Fidas-Adas, Coordina-mento provinciale Centri sociali comitatianziani ed orti, Associazione Insieme diFidenza. A livello regionale ci sono statiun paio di incontri tra le associazioni chegestiscono i Csv.

autonomamente dal sistema politico-ammi-nistrativo e dal sistema economico. Lafunzionalizzazione del volontariato alle fina-lità individuate dalle pubbliche amministra-zione, è da considerarsi cultura superata,anche alla luce della Riforma del Titolo V dellanostra Carta Costituzionale.Il volontariato considerato come fine e noncome mezzo, è riconosciuto dalla PubblicaAmministrazione, a partire dai valori di cuiesso è portatore.La legge regionale riconosce la “Carta deivalori del volontariato”.

Tesi n.3 – Un nuovo tipo di registroIl volontariato, riconosciuto nella sua auto-nomia, non è leggibile in chiave di materia;ne consegue l’impossibilità di definire la so-lidarietà come categoria giuridica ed inop-portunità di una sua limitazione al solo am-bito socio-assistenziale.Il volontariato viene accolto dalle istituzioninel suo continuo adattamento alle esigenzedella società e nella sua capacità creativa dimodificare continuamente contenuti, profi-li, metodi, aree di intervento, cogliendo lavarietà delle motivazioni del l’azione volon-taria, quale espressione del pluralismo.Va superata la registrazione, quale espres-sione della cultura concessoria fondata suvalutazioni di utilizzabilità. L’istituto della re-gistrazione va rivisitato, dando maggiorerilevanze alle valutazioni di merito sulla spe-cifica identità della associazione di volonta-riato, in relazione al diritto delle moltepliciespressioni del volontariato ad essere rico-nosciute in quanto tali e non essere confusecon altre forme associative, pur meritorie, manon assimilabili al volontariato.

Tesi n. 4 – Le forme di partecipazioneIl riconoscimento del volontariato avvieneinnanzitutto nella capacità da parte delle isti-tuzioni pubbliche, di interpretare innovativa-mente la partecipazione e gli istituti corri-spondenti.Si ravvisa l’opportunità di capovolgere l’im-pianto legislativo, dando priorità alle for-me di partecipazione quale prima e fon-dante espressione del rapporto fra volonta-riato ed istituzioni e non, come la gran partedelle legislazioni regionali attuali, partendodalla registrazione.Nel dare adeguato riconoscimento alla par-tecipazione, vanno distinte le forme autono-me di rappresentanza del volontariato, inquanto tali non disciplinabili dalla legge, dalleforme di consultazione, concertazione eco-progettazione che, invece, devono es-sere oggetto di specifica valorizzazione nellalegislazione regionale.La partecipazione, attraverso gli istituti pre-visti, è espressione diretta e non delegabiledelle associazioni di volontariato o delle loroforme autonome di rappresentanza; il CSV– Centro servizi per il volontariato - svolge,su richiesta e senza sostituzione, funzioni disupporto, accompagnamento e consulenza,al fine di rendere maggiormente incisiva lapartecipazione del volontariato.

A questo fine, particolare attenzione va po-sta nella composizione degli istituti di parte-cipazione di consultazione/concertazione, alivello territoriale, provinciale e regionale,affinché le diverse e plurali espressioni delvolontariato trovino adeguato riconoscimen-to e reale possibilità di incidere, riequilibran-do in particolare il rapporto con la compo-nente dei rappresentanti degli enti locali,nella direzione di una maggiore responsa-bilizzazione della componente volontaria.Vanno poi attentamente considerate le even-tuali incompatibilità, distinguendo fra or-gani di gestione ed istituti di controllo previ-sti dalla normativa e le forme autonome dirappresentanza del volontariato, per le qua-li non si ravvisa inconciliabilità.In assenza di un riconoscimento specifico al-l’interno della Conferenza regionale del ter-zo settore e ravvisando la necessità di un col-legamento con essa, va considerata l’oppor-tunità di mantenere, per il livello regionale,degli istituti di partecipazione che faccianoemergere la specificità del ruolo del volontaria-to, quali la Conferenza regionale del volonta-riato e il Comitato paritetico regionale.

Tesi n. 5 – La progettualità socialeLa seconda, non per importanza, forma diriconoscimento, riguarda la progettualitàsociale, prevedendo specifica attenzione allepiccole organizzazioni di volontariato, ossiaal livello locale di espressione dell’azionevolontaria, segno al contempo di radicamen-to nel territorio e di maggiore vicinanza aibisogni sociali emergenti.L’introduzione del principio di sussidiarietàorizzontale, stabilendo come prioritario l’eser-cizio sociale diretto delle funzioni pubbliche,impone un profondo ripensamento dell’isti-tuto della convenzione, resa peraltro possibi-le dal fatto che la competenza in materia èdevoluta alle Regioni anche a titolo esclusivo.Il ruolo originale del volontariato conferisceal progetto di protezione sociale immagina-to dal legislatore (L.328/2000), precise quan-to decisive caratteristiche, improntate allaprogettualità dialogica o dei più saperi, edescludendo qualsiasi forma di utilizzabilità efunzionalizzazione del volontariato.Le organizzazioni di volontariato, preferibil-mente associate o in rete fra di loro, riman-gono titolari della progettualità che, in quan-to tale, pur riconoscendoli quali sedi privile-giate di co-progettazione, non si esauriscenei Piani di Zona; il CSV mette a disposizio-ne le risorse, le competenze e gli strumentinecessari, per raggiungere le finalità defini-te dalla progettualità sociale del volontariato,garantendone l’autonomia e qualificando-ne l’apporto.

Tesi n. 6 – La destinazione del fondo spe-cialeIl fondo speciale per il volontariato, derivan-te dagli accantonamenti delle fondazionibancarie, costituisce una risorsa esclusiva pergarantire la reale autonomia del volontariatoe come risorsa aggiuntiva a disposizione dellecomunità locali, dove il volontariato stesso

trova espressione.I CSV – Centri servizi per il volontariato – adimensione provinciale, gestiti da associazio-ni di associazioni di volontariato, secondomodalità democratiche e trasparenti, sono idestinatari della ripartizione del fondo spe-ciale per il volontariato.Le risorse derivanti dagli accantonamentidelle fondazioni, ripartite per ogni CSV pro-vinciale, non possono essere oggetto dierogazioni, in forma diretta od indiretta, peril mantenimento delle strutture delle orga-nizzazioni di volontariato, né da parte delCo.Ge., organo deputato alla ripartizione delfondo stesso, né da parte dei CSV.Fatti salve le attribuzioni fondamentali pergarantire i servizi di base dovuti a tutte leorganizzazioni di volontariato iscritte e noniscritte nei registri del territorio di competen-za, i CSV sostengono, anche economicamen-te, la progettualità sociale delle associazionidi volontariato del territorio, con particolareattenzione alle realtà locali e di piccola di-mensione, sulla base della programmazioneannuale approvata dalla assemblea degliaderenti e nei termini e nei limiti fissati dalpiano di ripartizione annuale del Co.Ge. edalla legislazione regionale.La legislazione regionale disciplina le moda-lità ed i termini del controllo sulla realizza-zione delle azioni previste e dei programmiapprovati e sulla correttezza e corrisponden-za degli adempimenti di rendicontazione dicompetenza dei CSV; è prevalente l’orienta-mento ad un maggiore rigore nei controlli,piuttosto che ad automatismi relativi alladurata dell’affidamento della gestione.La legislazione regionale disciplina i terminie le modalità della ripartizione pluriennale ei tempi di erogazione del fondo speciale peril volontariato, con la espressa finalità di con-sentire alle organizzazioni di volontariato diogni territorio provinciale, di dare corso alleattività ed alla progettualità sociale appro-vata in sede di assemblea della associazionedi associazioni provinciale che ha in gestio-ne il CSV.

Page 5: Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale ... · 7/31/2003  · ticoso capire la cultura e il pensiero sul Volontariato che la sottende. CONTINUA A PAGINA 3 Una riforma

FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 2003FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 20038 5SERVIZIO CIVILE NAZIONALEI SERVIZI

Forum Solidarietà ha messo a punto 3 pro-getti di servizio civile nazionale nei settori

socio-sanitario, assistenziale e educativo. Laproposta, che va sotto il titolo “Volontaria-mente. Conoscere e sperimentare il volonta-riato a Parma”, è di vivere l’esperienza delservizio civile con le associazioni impegnatesul fronte del sociale, facendo qualcosa diutile per gli altri e, anche, per il propriofuturo.Le associazioni di volontariato coin-volte sono 11. I posti disponibili sono 19. Pos-sono accedere al servizio civile nazionale leragazze ed i ragazzi (questi ultimi solo se ina-bili alla leva) di età compresa tra 18 e 25 anni.

Tre progetti gestiti da Forum Solidarietà con undici associazioni

Il servizio civile. VolontariamenteLa scadenza per le domande è il 30 settembre

È richiesto un impegno settimanale di 30ore per un periodo di 12 mesi, l’attività saràsvolta presso le associazioni coinvolte neiprogetti. Viene riconosciuto un trattamen-to economico di 433,80 euro al mese. Èprevisto un percorso formativo e la pre-senza di un tutor. Al termine del servizio ver-rà rilasciata una dichiarazione delle compe-tenze utilizzabile come credito formativosia nel campo dello studio che del lavoro. Ledomande vanno presentate a Forum Solida-rietà entro il 30 settembre 2003. I testicompleti dei progetti sono reperibili in sedeo sul sito www.forumsolidarieta.it

Un corso di formazione per associazionidi immigrati, articolato su quattro mo-

duli differenti, è nato dall’incontro e confron-to tra associazioni di immigrati di Parma eProvincia e Forum Solidarietà. Il percorsoformativo si inserisce nel progetto Città diTutti e si rivolge ai referenti di associazioni ogruppi di immigrati già presenti o in via dicostituzione.

La Finalità del corso è di offrire conoscen-ze e strumenti utili per sostenere il lavorodelle associazioni e la loro progettualità.Ilcorso è organizzato in quattro moduli, dedi-cati ciascuno a specifiche problematiche. Pri-ma data: sabato 27 settembre. Ad ogni mo-dulo possono iscriversi fino a 25 partecipan-ti. Le associazioni possono decidere di par-tecipare a tutti i moduli o solo ad uno. Ogniassociazione può iscrivere un solo referenteper ogni singolo modulo; in caso di parteci-pazione a più moduli, le associazioni posso-no iscrivere referenti diversi.

Per le associazioni che lo richiedano, èprevista la possibilità di fruire, durante o altermine del corso, di un’attività di consulen-za su specifici temi, progetti o situazioni chepotranno emergere durante il corso.

Per ogni modulo si terranno quattro in-contri (per un totale di 14 ore per modulo),tranne il modulo finale che sarà di sei incon-tri (per un totale di 21 ore). Per la consulen-za finale si prevede di poter mettere a dispo-sizione di ogni associazione (o gruppo di as-sociazioni che abbiano la stessa richiesta) un

tempo di circa due ore.Hanno partecipato agli incontri di pro-

gettazione referenti delle seguenti associa-zioni: Camerunesi di Parma e provincia,Senegalesi Guy-Gui, Immigrati di Soragna,Walo Solidarietà, Coordinamento Cgil,Ghanesi di Parma e provincia, Burkinabé diParma e provincia, Immigrati di Parma e Pro-vincia, Tadamom, ass. nazionale Congo-Kinshasa, Gohouo Glodé, Comunità Ivoria-na, Ecuador, Nigeriana di Parma e Provincia,le Reseau, Vagamonde, Milleunmondo,Unione Somala, Unione Ivoriani, Perché no?.

Questi i moduli e gli argomenti successivi.Gli incontri si svolgeranno al sabato mattina(ore 9-13) ed al mercoledì sera (ore 20-23),presso la sede di Forum Solidarietà.

“Fare associazione”: Quali diritti/doverihanno le Associazioni? Come si gestisceun’Associazione (fiscale, amministrativo,statuti)? Come essere protagonisti, in quan-to Associazioni, delle politiche sociali del ter-ritorio? (Date: 27 settembre; 1, 11 e 15 ot-tobre).

Associazioni e diritti: Come le Associa-zioni possono sostenere i diritti delle perso-ne immigrate nei confronti delle istituzio-ni?Quali sono le leggi attuali in materia diimmigrazione? Quali risorse ed opportunità(sale, strutture ..) possono sostenere il lavo-ro delle Associazioni? (Date: 25 e 29 otto-

Fare, diritti e progettiPercorso formativo per associazioni di immigrati

FORMAZIONE Progetto Città di Tutti

ASSISTENZA

Assistenza donne conminori a carico e donnein difficoltà

In estrema sintesi queste le associa-zioni coinvolte e le attività previste.

Forum Solidarietà: affiancare il grup-po di lavoro impegnato nell’aperturae nella gestione di un punto di incon-tro per donne immigrate. Pozzo diSicar: affiancare i volontari nella rea-lizzazione dell’attività associativa: corsidi formazione alla lingua italiana edal lavoro; iniziative di scambio inter-culturale basata sul concreto di unavita comunitaria quotidiana ricca di re-lazioni interpersonali. Alla Casa di ac-coglienza Santa Chiara gestita dall’as-sociazione San Giuseppe che acco-glie persone in stato di necessità. Cen-tro di Aiuto alla Vita: presso le Casedi accoglienza gestite dall’associazio-ne. Al Centro Antiviolenza e pressola Casa Rifugio ad indirizzo segretodell’Associazione occupandosi di or-ganizzazione di metodi e strumentiper la relazione con donne che han-no subito e che subiscono violenza emaltrattamenti.

Segnaliamo le nuove uscite sul-la rubrica “Grandangolo”, la

sezione che dal mese di maggioarricchisce il sito web di Forum So-lidarietà. Si tratta di una iniziativache intende favorire le organizza-zioni di volontariato nel reperiremateriali, documenti, notizie al-trimenti meno facilmente acqui-sibili, al fine di accrescerne cono-scenze e competenze.

Gli ultimi materiali riguardanola “mediazione culturale” conuna ricca bibliografia e, inedito, lerisorse sul web, cioè link a siti diinteresse. Di seguito si trova pub-blicato un intervento su “la par-tecipazione giovanile nel vo-lontariato organizzato: caratte-ristiche distintive” a cura di Re-

nato Frisanco del Centro Studi eRicerche e della Fondazione Italia-na per il Volontariato.

Ancora trovate una bibliogra-fia sul tema de “Il Conflitto”.Quanti conflitti vi sono all’inter-no di associazioni di volontaria-to? Se si ritiene che il conflitto siaineliminabile all’interno di un’or-ganizzazione, il problema non stanell’evitarlo, ma nella capacità diriconoscerlo, nominarlo, tollerar-lo ed elaborarlo, rispettando lediverse opinioni. Quali prassi po-litiche di gestione del conflittoprevalgono nelle organizzazioni?Vi è un interesse delle associazio-ni a riflettere su tale aspetto? Iconflitti non sono da considera-re sempre e comunque negativi,

possono essere occasioni privile-giate di crescita personale e digruppo, ma è necessario impara-re ad affrontarli senza paura, so-prattutto senza nasconderli.

Infine, ultimo numero pubbli-cato, un’altra bibliografia su “LaRelazione d’aiuto”. Le relazionie le comunicazioni tra le personecostituiscono un mondo comples-so per la loro varietà e la loro com-plessità. Quali sono le relazioniche aiutano, che favoriscono lacrescita? Quelle che promuovo-no l’autonomia dell’individuo e loindirizzano verso una propria con-ferma esistenziale? Quelle chepermettono di lavorare alla filo-sofia di vita, che portano alla lucele possibilità inespresse o disorien-

bre; 8 e 12 novembre).

I progetti delle associazioni: Che cos’è unProgetto per un’Associazione? Quali sono ifinanziamenti previsti per le Associazioni?Come si fa per ottenere un finanziamento?(Date: 22 e 26 novembre; 6 e 10 dicembre).

Comunicazione interna ed esterna: Comegestire la comunicazione interna alle Asso-ciazioni? Quali sono gli strumenti per la ge-stione dei conflitti? Quali possibili modi dilavoro e regole di decisione? Come renderevisibile l’Associazione all’esterno (istituzioni,altri immigrati, associazioni). (Date: 10, 14,24, 28 gennaio; 7 e 11 febbraio).

Le iscrizioni dovranno pervenire, presso lasede di Forum Solidarietà entro il 10 agosto.

EDUCAZIONE

Animazione culturale verso i giovani

In estrema sintesi queste le associazioni coinvolte e le attività previste. Forum Solida-rietà: affiancare gli operatori del centro nella realizzazione di tutte le attività connes-

se alla promozione del volontariato tra i giovani. Ambaradan: partecipare alla promo-zione delle attività dell’associazione partecipando in maniera attiva ai mercatini setti-manali ed al ritiro del materiale usato e alla sua sistemazione. Gruppo Scuola: affian-care gli operatori e i volontari impegnati nelle molteplici attività realizzate dai tre Centrieducativi che comprendono: attività ricreative, ludiche, culturali, teatrali, musicali, espres-sive, creative, artistiche, fisico-sportive; audio-video, fotografia, informatica, cineforum;feste, momenti conviviali, visite, gite, escursioni, campeggi, soggiorni; attività di educativadi strada e di animazione territoriale; allestimento di laboratori scolastici.

SOCIO-SANITARIO

Cura e riabilitazione. Pazienti affetti da patologietemporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale

In estrema sintesi queste le associazioni coin-volte e le attività previste. Forum Solidarie-

tà: affiancare l’equipe di lavoro del progettoSanità Aperta. ADMO – Associazione Dona-tori di Midollo Osseo: affiancare gradata-mente l’operatore della segreteria regionale,al fine di potenziare le attività dell’associazio-ne. A.N.F.F.A.S. Ass. Naz. di famiglie didisabili intellettivi e relazionali: sarà attiva-mente coinvolto nel processo di integrazionee relazione con i ragazzi disabili, insieme aglioperatori per un migliore svolgimento delleattività che si propongono in associazione.A.VO.PRO.RI.T. (Associazione VolontariPromozione Ricerca Tumori): sarà attivamen-te coinvolto nel processo di relazione ed inte-grazione con i malati e i famigliari insieme alle equipe fatta di volontari, operatori epersonale medico/infermieristico. Assistenza Pubblica “CROCE AZZURRA” diTraversetolo: sarà finalizzato allo svolgimento di interventi sanitari sui nostri mezzidi Soccorso nel quadro dei protocolli operativi concordati con la Centrale Operativa“118 Parma Soccorso” e al trasporto programmato di infermi. “sulle ALI delleMENTI”: sarà costantemente affiancato da un volontario esperto dell’associazione esarà impegnato maggiormente nel supporto all’attività di segreteria per l’associazio-ne in previsione di particolari iniziative (costituzione gruppi auto aiuto, corsi di for-mazione, archiviazione materiali, elaborazioni dati FILO A.B, convegni etc…).

tate delle persone... In questa lo-gica i volontari, alla ricerca di stru-menti con cui lavorare, possonotrovare nella relazione d’aiutodelle preziose informazioni.Labibliografia offre utili spunti perapprofondire questa tematica.

E’ anche possibile richiedere aForum Solidarietà il dossier distri-buito in occasione del corso di for-mazione 2003 sull’argomento.

In tutto finora sono 9 le se-zioni pubblicate. In precedenzaerano usciti approfondimenti sultema rapporto giovani e volonta-riato, la politica sociale dell’Unio-ne Europea, le organizzazioni nongovernative, una raccolta emero-grafica sul volontariato. Invitiamotutti a visitare il sito e comunicar-ci eventuali spunti suscettibili diinteresse comune.

Questo l’indirizzo internet:http://www.forumsolidarieta.it/s e r v i z i / d o c u m e n t a z i o n e /grandangolo/index.html

Page 6: Sped. in A.P. - Comma 20/c Art. 2 - Legge 662/96 - Filiale ... · 7/31/2003  · ticoso capire la cultura e il pensiero sul Volontariato che la sottende. CONTINUA A PAGINA 3 Una riforma

FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 2003FORUM NOTIZIE AGOSTO-SETTEMBRE 20036 7ASSOCIAZIONINEWS

ASSOFLASHL’associazione di donne ha inaugurato il punto in strada Quarta

Rose e Pane per le VagamondeProgetti per orientare e aggregare le “altre” culture

Vagamonde ha inaugurato il punto di in-contro associativo, chiamato Rose e

Pane. Il punto si trova in strada Quarta pres-so l’associazione Il Portico ed è stato stu-diato all’interno di un percorso progettualearticolato in varie fasi previsto dal ProgettoComunitario Equal/Insereg capitanato dal-la Provincia di Parma sull’emersione del la-voro sommerso nel campo dell’edilizia, del-la cura domiciliare e del disagio sociale piùin generale.

Vagamonde, di cui è presidente FannyLoayza, oltre a perseguire obiettivi legati aidiritti di cittadinanza, integrazione, solidarie-tà, si dedicherà alla gestione del Rose e Pane.Il posto sarà uno spazio aperto alle donne,in particolare dedicato alle donne migrate aParma e impegnate nel lavoro di curadomiciliare con i nostri anziani. Rose e Panepunterà all’orientamento, all’aggregazione,al recupero delle “altre” culture e saperi nelrispetto di ogni donna e basandosi sul prin-cipio di inclusione. Ci sarà un internet pointper vedere notizie da tutto il mondo, perpoter mantenere contatti, riviste in lingua,possibilità di utilizzare macchine da cucire,televisione satellitare. Si è pensato, propriorispondendo ad un bisogno espresso dalledonne straniere stesse, alla possibilità di or-ganizzare corsi di auto-mutuo-aiuto su temirelativi alla cura.

Altre cose saranno via via pensate dalledonne che frequenteranno la casa e proprioper questo si sentiranno per la prima volta,forse , le vere protagoniste di questa storia.

In via Bixio la nuova sede polifunzionale

Famiglia Più si allarga“La nuova sede rappresenta un riconoscimento a tutti coloro che in oltre trent’anni han-

no operato e operano a Parma in favore della famiglia”: questa scritta, su una bellatarga, accoglie i visitatori nei nuovi locali che ospitano l’associazione Famiglia Più, in via Bixio71. Il contributo e la generosità di tanti hanno permesso di raggiungere questo importanterisultato: la Diocesi ha offerto gli spazi in comodato, la Fondazione Cariparma ha finanziatola ristrutturazione, l’architetto Maria Pilar Vettori ha coordinato i lavori di arredo, monsignorPietro Ferri ha trasmesso a tutti fiducia e perseveranza.

Presso Famiglia Più sono attivi il Consultorio familiare Ucipem, il Centro di consulenzaalla persona, alla coppia e alla famiglia, oltre al nuovo servizio per le adozioni internazionaliavviato di recente, in collaborazione con l’istituto “La Casa” di Milano.

La nuova sede è un vero e proprio centro polifunzionale, aperto a tutte le persone e leistituzioni che si occupano di tematiche familiari ed ospita una biblioteca con più di cinque-cento volumi. All’inaugurazione il presidente Stefano Freschi ha ricordato che in trent’annidi lavoro l’associazione ha dato sostegno alle famiglie prestando consulenze mediche, psi-cologiche, etiche e legali. In una società che purtroppo «fa molto per distruggere la famiglia- ha detto Mons. Giulio Ranieri - l’impegno di Famiglia Più risulta davvero prezioso; adesso,gli spazi rinnovati permettono di progettare iniziative altrettanto nuove e migliori». Com-menta Luciano Silingardi presidente della Fondazione Cariparma: «Siamo noi che dobbia-mo ringraziare Famiglia Più e tutte le persone che lavorano a tutela delle famiglie, cellulefondamentali della società. Anche in futuro, garantiremo il nostro contributo a progetti diquesto valore». Secondo Pietro Cavazzini, medico e direttore del Consultorio «certo è undispiacere lasciare la sede che abbiamo visto crescere…ora si apre una fase di nuove, mag-giori responsabilità che ci impongono di fare meglio e di più». (V.P.)

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

SVE: ORA C’È IL SITO WEBREALIZZATO DALLA PROVINCIALa Provincia di Parma ha realizzato unsito web dedicato allo Sve, Servizio Vo-lontario Europeo. Il sito, che contienetutte le informazioni utili per i giovanie per gli enti interessati, si raggiungeall’url: www2.provincia.parma.it/sve/default.asp

ANGELA FERRARINUOVA PRESIDENTE ADAL’ADA, associazione donne ambientalis-te, ha rinnovato gli organismi. AngelaFerrari, docente universitaria, è la nuo-va presidente e subentra a AngelaZaffignani Mezzatesta. Queste le altrecariche: Paola Zanlari vicepresidente,Linda Cavazzini segretaria, Olga Pado-vani responsabile educazione ambien-tale, Cristina Salati tesoriera. Nel consi-glio direttivo ci sono anche Ada Abellie Beatrice Belletti.

GARABOMBO BOTTEGA EQUAHA APERTO A FIDENZA“Garabombo” è la bottega del com-mercio equo e solidale aperta in piazzaDuomo, a Fidenza. Garabombo è pro-mossa da Rete Lilliput, Jambo, Cedoc,Gas e Legambiente. Oltre ai prodotti delcommercio equo viene promosso an-che il turismo responsabile.

L’ASSOCIAZIONE CELIACHIATROVA SEDE IN VIA TESTILa sezione Emilia-Romagna dell’Asso-ciazione italiana Celiachia ha trovatosede a Parma, in via Testi 4/a. L’Aic af-fronta la malattia celiaca, un’intolleran-za permanente al glutine, proteina con-tenuta nei cereali.

NUOVO ASCENSOREPER L’UNIONE CIECHILa Fondazione Cariparma ha donato unnuovo ascensore alla sede di via Bixiodell’Unione italiana Ciechi. Soci e utentidell’associazione così possono supera-re meglio le difficoltà per salire ai pianialti, sede dell’associazione, dove si ef-fettuano le visite mediche.

IL PREMIO SAN GIOVANNIDELLA FONDAZIONE CARIPARMALuciano Silingardi, presidente della Fon-dazione Cariparma, ha presieduto allacerimonia di consegna del tradizionalePremio San Giovanni, giunto alla quin-dicesima edizione. Le associazioni divolontariato premiate quest’anno sono:associazione donne operate al seno diFidenza, Lidap (Lega italiana per i distur-bi d’ansia, agorafobia e da attacchi dapanico), Fidenza per i bambini del mon-do, Il Diamante, Insieme per la salute,Associazione paraplegici, Ciechi cristia-ni, Parma per la vita, Nuova coscienzaeducativa, Unione parkinsoniani.

Intervista a Don Luigi Valentini, fondatore della Comunità

«Betania, tra gioie e sconfitte»«I volontari stiano dalla parte di chi è in difficoltà»

«Noi siamo prima nati, poi ci siamo strut-turati, poi ci siamo dati un nome, delle

regole e solo dopo abbiamo formalizzato quel-lo che eravamo». Con queste parole Don LuigiValentini, il fondatore, presenta la comunitàdi accoglienza Betania. La comunità, che ac-coglie ex.tossicodipendenti e ha in piedi di-verse altre attività, ha festeggiato pochi mesifa i vent’anni dalla fondazione: 1983-2003.Proviamo a ripercorrere con Don Luigi le tap-pe fondamentali di questo lungo percorso. «Leradici vere – spiega – risalgono alla comunitàdi obiettori che si era creata nella parrocchiadell’Immacolata in via Case Bianche. Erano leprime esperienze di obiettori che, oltre a svol-gere il loro servizio, vivevano assieme. In quelperiodo avevamo cominciato ad interessarciai problemi della droga, e alcune delle perso-

ne che seguivamo ci chiedevano di venire adabitare con noi. Non c’era ancora l’idea di unacomuntà terapeutica, ma volevamo sempli-cemente essere un gruppo di volontari che siapriva e condivideva la propria esperienza conpersone con dei problemi. Il numero delle ri-chieste cresceva continuamente e il passo suc-cessivo fu parlare con Monsignor Cocchi checapì perfettamente la situazione e ci proposedi spostarci in una parrocchia di periferia. Fucosì che la notte di Natale del 1983 ho dor-mito per la prima volta a Marore, dove la co-munità ha ancora sede, e già ai primi di gen-naio dell’84 c’erano qui 7-8 obiettori e 4-5ragazzi accolti». Da quel momento in poi lastrada della comunità è stata veloce: alla finedel 1984 si sceglie il nome di Betania; nel 1985nasce ufficialmente la “Comunità di affido eaccoglienza Betania”; nell’ottobre dello stes-so anno gli si affianca la cooperativa socialedi avviamento al lavoro; nel 1987 la Comuni-tà firma la prima convenzione con la Usl. Nelfrattempo l’esperienza continua ad allargar-si: la casa di Marore viene ristrutturata e no-tevolmente ampliata, si aggiungono le casedi Ghiara di Fontanellato e Borghetto diNoceto e vengono avviate tantissime altreattività. Chiediamo a Don Luigi di ricordareun momento bello e uno difficile di questivent’anni. «È difficile – ci risponde – scegliereun momento bello tra i tanti. Ricordo conmolto piacere quando il prefetto di allora, ildottor Diofebi, venne in visita alla comunità edurante il pranzo gli accennai un grosso pro-blema economico: era stata costruita unaparte della casa su una promessa di finanzia-mento che poi era svanita nel nulla. Ricordoche il prefetto si fece un appunto su un tova-gliolo di carta, dicendo che se ne sarebbe oc-cupato. La mattina dopo mi telefonò dicen-do che aveva parlato del nostro problema con

Pietro Barilla che si era impegnato a coprireinteramente le spese. Fu davvero un inter-vento provvidenziale che in quel caso, comein tanti altri, ci ha davvero aiutato». Dopo unapausa di riflessione Don Luigi continua. «Imomenti più difficili per una comunità delnostro tipo sono la morte dei ragazzi che han-no passato un pezzo di vita insieme a noi. Inquesti vent’anni sono morti quasi 50 ragazzi,per tantissime ragioni, ed ogni volta è unasconfitta». Spostiamo il discorso sul volonta-riato, che significato ha avuto nella storia diBetania? «Decine di volontari, in questi anni,hanno dedicato il loro tempo alla crescita edal miglioramento della nostra comunità e sen-za di loro, oggi, non saremmo a questo pun-to. Ci sono persone che sin dall’inizio ci sonostate vicine e diverse lo sono tutt’ora». Maquante sono le persone che a titolo volonta-rio collaborano oggi con Betania? «È difficiledirlo, comunque siamo, perché anch’io lavo-ro in comunità in modo completamente vo-lontario, circa 30-40 persone che in un modoo nell’altro ci girano attorno». Si tratta di unnumero significativo ma «è difficile dare unprofilo delle persone che vengono: c’è chivuole stare con i ragazzi e quindi segue uncerto tipo di percorso, chi invece viene per ilcentro studi, chi per lavori logistici, chi ha pocotempo e quindi fa cose marginali ma è co-munque importante. Per fortuna attorno a noici sono soggetti di ogni tipo». Per concluderechiediamo a Don Luigi di darci una sua defi-nizione di volontariato oggi. La risposta è sem-plice, ma al tempo stesso significativa: «Perlavorare in una realtà come la nostra bisognaessere dei volontari, sia che lo si faccia pagatio gratuitamente, perché essere volontari oggisignifica farsi carico di realtà di altri, esserecapaci di leggere la società e soprattutto con-dividere la propria realtà con chi ne ha biso-gno. In più un volontario è uno che ha delleidee e le porta avanti e si schiera anche politi-camente, mettendosi in tutti i modi dalla par-te delle persone in difficoltà».

Marcello Volta

LA VOLONTARIA

Insegnante, 45 anni, un sorriso che ti mette subito a tuo agio, una timidezza cheperò nasconde un carattere caparbio e tenace, occhi attenti che guardano dritto

ma senza prepotenza, una parlata schietta e diretta, uno sguardo che esprime tantacuriosità. Abbiamo incontrato Cosetta Imbrogno, una delle volontarie che mette adisposizione il suo tempo libero nella Comunità di Betania. «Ho conosciuto Betaniagrazie a mio marito che ci lavora da vari anni. Ho deciso di diventare volontaria solo8 mesi fa, spinta dalla voglia di capire perchè persone sensibili e intelligenti si avvici-nano al mondo della droga, ma anche dalla voglia di mettersi in discussione comepersona confrontandomi con una realtà molto particolare. Cercavo un modo “alter-nativo” di affrontare la mia normalità». È interessante scoprire come una persona“normale”, con la sua vita, i suoi tempi e i suoi stili, reagisca ad una realtà dura comequella di Betania. «Sin dall’inizio ho chiesto di fare un servizio a stretto contatto coni ragazzi, oggi mi occupo in particolare della prima accoglienza. Certo non è semprefacile anche perché siamo sempre in confronto con una realtà nuova che non haschemi già pronti su cui muoversi». Ma quali sono state le cose più significative insenso positivo e negativo nel suo volontariato a Betania? «Il fatto più bello è vederecome le persone che entrano qui cambiano in positivo nel giro di poche settimane. Èmolto difficile, invece, accettare quando una persona con cui si è creato un rapportoimportante decide di cambiare strada, ritornando alla droga».

Don Luigi Valentini

La sede della comunità