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L'ultima monografia della stagione 2014. Su questo numero vi portiamo a Vicenza e a scoprire il lato B di Riccione. E ancora: Gargano Running Week, San Candido, To.Pa., campagna abbonamenti 2015 and more!! Follow US!
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#BushidoNel Giappone antico il termine indicava la via del guerriero samurai…per La Sportiva oggi indica la via del trail runner. Ecco il codice Bushido: tomaia a costruzione slip-on, sistema di stabilizzazione STB Control, suola in mescola aderente FriXion XT.Se all’asfalto preferisci terra, rocce e sassi;se l’off-road è per te uno stile di vita più che un modo di correre:
Bushido, la via del trail runner.
COWBOY SPAZIALEed itor i a le
Tutto è bello, e marrone
sono qui ancora
con uno splendente sorriso sul mio volto
I miei amici, sono stretti per mano
e tutte le mie inibizioni sono scomparse
senza traccia
Sono contento, ho trovato
qualcuno di cui mi posso fidare
Questo è il ritorno, del cowboy spaziale
Zona interplanetaria di vibrazioni positive
Alla velocità di Cheeba
non puoi andare più forte
Forse devo essere fumato per farcela
Tutto è bello, e verde, sono rosso ancora
e non penso di tornare giù
Posso vedere chiaramente su nel cielo
un uomo con fotogrammi psichedelici
di felicità per oscurare i suoi occhi
È felice di aver trovato
qualcuno su cui fare affidamento.
Psichedelico e poliedrico. Così mi sento e mi sono sentito spesso. Un cowboy spaziale difficile da
capire, da affiancare o da seguire, più facile lasciarlo viaggiare da solo.
Oggi il mio spazio l’ho trovato, è un ranch spaziale con altri cowboys e cowgirls con cui viaggiare.
Su cui fare affidamento!!!
Con i quali abbiamo creato questo magazine. Un Soul Magazine. Oggi siamo sei Soul Cowboy.
Oggi ho amici con cui lavorare condividere, creare, dare vita a progetti, sperimentare, ridere, discutere,
esaminare, elaborare, soffrire, gioire e correre.
Grazie miei Soul Cowboys per quest’anno psichedelico e meraviglioso, condito anche da un pizzico di
house music!!!
Devo chiamare Jamiro e dirglielo.
Davide Orlandi
Musica consigliata per la lettura di questo magazine
Space Cowboy — Jamiroquai
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Corro. PUM PUM. Veloce. PUM PUM. Non penso a nulla. PUM PUM. Dimensione magica di roccia e di cielo. PUM PUM.
Trovo la mia linea di verde dove correre. SWISSSSSSSSS. Spostamento d’aria. Improvviso. PUM-PUM-PUM-PUM-PUM. Accelerano i battiti cardiaci dallo spavento.
Lui è la in cielo a sfidar nuvole e uccelli. Lui è Chris e sa volare, ma a volte riesco anch’io!Dove: Tre Cime di Lavaredo
Click: Tommaso Leonardi
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Inizia sempre con una alba timida....ma non troppo! Il runner cattura l’energia del sole per stravivere la sua splendida giornata in terra di Romagna...parafrasando, non poco, il buon Vasco!!!.
Dove: Spiaggia di RiccioneClick: Mirko Mottin
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Contemplazione obbligata del bello.Dove: Innichen, San Candido
Click: Andrea Mondini
SOMMAR IO
RUBRICHE
12 Run for free - The king of map14 Behind the scene - Soul year 2014 a.C. (after Competition)16 Soul book
EXTRA
18 Gli stage di Fulvio Massa 20 Milano Running Expo 201522 Alpe di Siusi Running Expo 201424 Il fattore RH che fa la differenza26 Campagna abbonamenti 201568 I test di Soul Running75 Soul shops
SOUL EXPERIENCES
28 Cover story: Vicenza - Trail nel cuore del Veneto38 Riccione - The B-Side62 San Candido - The sequel
SPECIAL
46 GRW - L’evento54 To.Pa.
il manuale del trail running
FULVIO MASSA
S.P.M. PUBLISHINGThe Outdoor House
preparazione, gestione e approfondimenti. una guida concreta per uno sport di emozioni.
MILANO RUNNING
EXPO
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RUN
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The king of mapSono sempre stato affascinato dalle cartine geografiche, dall’atlante
stradale... potrei passare delle ore a leggere mappe, sicuramente un
modo come un altro per viaggiare stando fermi, Travelling without
moving cantava Jamiroquai.
Nomi, dislivelli, strade, sentieri... opportunità e ispirazione per inven-
tarsi nuovi percorsi.
Due località, partenza e arrivo, che possono essere legate da infinite
soluzioni: chilometri e metri di dislivello... il gioco sta nell’immagina-
re, ancora prima di raggiungere un luogo, cosa sta dietro al disegno
di una mappa, cosa rappresentano nella realtà i vari colori... insom-
ma guardare un panorama orizzontale e immaginarlo verticale.
Il viaggio inizia ancora prima di partire quando lo studi a tavolino,
quando cerchi di individuarne le difficoltà grazie a un’immagine di
Google Earth o una traccia Gps. Puoi arrivarci vicino ma quello che
troverai davvero sotto i piedi non lo saprai fino a quando non ci sarai
sopra. E poi, specie in montagna, le variabili sono infinite, tutte cose
che una mappa, alla fine, non potrà mai raccontarti.
Il trail, per me, è proprio questo: pensare a un percorso e andare.
Che si tratti di una Soul Experience o di un allenamento dietro casa
(dove per la curiosità di trovare nuovi sentieri mi perdo una volta sì
e una no...) non fa differenza: due punti, partenza e arrivo, cosa c’è
in mezzo bisogna scoprirlo. In una gara segui le balise e molto spes-
so conosci già il percorso, magari non hai nemmeno guardato sulla
cartina, sai da dove sei partito e dove arriverai, ti perdi così la fase
della fantasia e dell’immaginazione progettando l’itinerario. In gara
forse conosci le difficoltà, sicuramente la posizione dei ristori, corri
per unire questi punti, come nei giochi della Settimana Enigmistica,
per arrivare rispettando un timing che ti sei prefissato. Non c’è spa-
zio per esplorare, lasciare il percorso per vedere dove va a finire un
sentiero... una gara ti pone dei vincoli, diventa un’espressione del tuo
corpo, meno della tua fantasia.
Ciò che sta tra due punti va vissuto, non semplicemente corso.
di Andrea Pizzi12
BEH
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di Mirko Mottin
Una delle frasi che ho sempre sentito dire e qualche volta mi è capitato
di ripetere è: <Cerca di non andare in montagna da solo, o almeno, se
lo fai, lascia detto a qualcuno dove vai a correre...>.
Giustissimo, lo premetto subito, ma devo ammettere che, uno dei mo-
menti che preferisco durante le gare è quando sono solo di notte nel
bosco.
Ascolto, cerco di far meno rumore possibile, persino con il respiro e
poi osservo, cerco scorci che mi facciano sognare. Mi piace avere sulla
fronte una lampada potente, per vedere dove metto i piedi, certo, ma
anche per scorgere quello che mi circonda e che durante il giorno,
sono sicuro, non vedrei così nitido.
Le antenne sono dritte, hai tutti i sensi allertati e la corsa diventa
scoperta, diventa magia, diventa un tutt’uno con la natura. Per me
diventa pura poesia.
Certo, ho detto prima “durante le gare”, dove so che c’è un’organiz-
zazione che in caso potrà darmi assistenza, dove le balise mi segnano
la via e dove, difficilmente rischierei di perdermi.
Però... c’è sempre un però, anzi, ce ne sono due. Durante questo pri-
mo anno a Soul Running, ho avuto le stesse sensazioni nel corso di
alcune Soul Experience. Nonostante fossimo in pieno giorno (ecco il
primo però) mi sono ritrovato a sognare a occhi aperti, ammaliato da
una natura sempre diversa e tutta da scoprire.
Ogni angolo, ogni sottobosco, ogni curva è stata una fonte infinita di
immagini, di respiri sussurrati e di fotografie irripetibili, mai sfocate e
sempre piene di dettagli.
Ed ecco il secondo però... in queste occasioni non ero mai solo, ero
sempre con un altro Soul Guy e sempre accompagnato da altri amici
trailer. In ogni situazione, c’erano dei “local”, che tradotto vuol dire,
profondi conoscitori del territorio sul quale stavamo correndo e questo,
al pari del buio nel bosco, è impagabile.
Ogni passo è stato accompagnato da una frase, da un’aneddoto, da
una notizia che mi ha reso un pò più partecipe, un pò più “conoscitore”
del territorio, un pò più trailer... insomma un pò più Soul Runner.
Un 2014 senza una gara vera e propria “con il pettorale” spillato ma
tanti km corsi “in libertà” che mi hanno riempito l’anima.
SOUL YEAR 2014 a.C. (after Competition)14
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CONQUER THE UNKNOWN
TNF_F14_Steep Ski_SoulRunning_230x275_Ita.indd 1 03/10/14 09.49
di Davide Orlandi
Un romanzo avvolgente, puro, sincero. Splendido
nel suo essere acerbo come un’infatuazione
adolescenziale. Una storia d’amore. Amore
orgoglioso per la propria origine, per la propria
terra, per la propria donna. Amore incondizionato
per la corsa. Amore oltre il coraggio, oltre la
paura, oltre i propri limiti. Se ami la corsa, se ami
sentire il cuore battere in ogni angolo del tuo
corpo, se ami ogni singolo gesto del correre, se
ami il trail non puoi non leggerlo.
Finalmente un po’ di sano conformismo anche in casa Soul Running. Si, perché poi piace a tutti trovare il pacchettino sotto l’albero; se poi la carta nasconde
qualcosa di gradito, dedicato, pensato proprio per noi, allora la cosa si fa pure interessante. Per il 2014 non si può sbagliare! Se siete dei corridori fatevi
regalare o regalatevi queste letture che vi terranno compagnia per tanto, tanto tempo sui sentieri per tutto il 2015!
Fondamentali, per raggiungere i propri obiettivi nel
trail, sono la forza di volontà, la determinazione,
il conoscere e superare i propri limiti, la capacità
di gestire il proprio corpo, la conoscenza di se
stessi (vi ricorda qualcos’altro?).
Tutto ciò può essere allenato con metodo, come
si allenano i muscoli, anzi mentre li si allena.
Fulvio qui ha messo tutto se stesso, comunicando
con il lettore con semplicità e chiarezza,
accompagnandolo, check point dopo check point
fino a diventare un finisher! Essenziale.
titolo: IL RAGAZZO CHE CAVALCAVA IL VENTO - autore: Leonardo Soresi
editore: Ponte alle Grazie - www.ponteallegrazie.it
prezzo: € 16.00
titolo: IL manuale del trail running - autore: fulvio Massa
editore: spm publishing - www.spmpublishing.com
prezzo: € 28.00
SOUL BOOK
SOUL CHRISTMAS
il manuale del trail runningFULVIO MASSA
S.P.M. PUBLISHINGThe Outdoor House
preparazione, gestione e approfondimenti. una guida concreta per uno sport di emozioni.
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di Andrea Pizzi
Gli stage di fulvio massaGli obiettivi non si raggiungono a caso! Costruisci il tuo con il metodo dell’autore
dell’unico manuale di trail running in Italia.
Trailer dal 1986, massiofisioterapista, organizzatore delle Porte di
Pietra, preparatore atletico... tutto questo, e molto di più, è Fulvio
Massa, uno dei nomi più conosciuti del trail italiano. A fine 2013
Fulvio ha deciso di affidare a Soul Running il suo ultimo lavoro:
il nuovo Manuale del Trail. Dopo dieci anni dalla prima edizione,
dopo dieci anni di esperienza ed evoluzione di questo sport, ci
ha consegnato quella che può essere considerata l’opera omnia del trail. Gli
abbiamo dato una veste grafica fresca, moderna e soprattutto pratica, che facilita
la lettura e l’approfondimento dei vari capitoli. Abbiamo realizzato ad hoc tutte le
foto e approfondito molti argomenti con l’aiuto di grandi e famosi contributors.
Presentato a maggio, in occasione delle Porte di Petra 2014, questo manuale
rimane l’unico in Italia dedicato al trail. Il fatto che Fulvio abbia scelto Soul
Running come partner in questa avventura nasce dai risultati del grande lavoro
editoriale compiuto negli ultimi quattro anni, grazie al quale il magazine si è
ritagliato una posizione unica nel mondo dell’editoria di settore. Oltre a ciò la sua
distribuzione, in più di 200 negozi specializzati e in molte librerie, rappresenta il
canale perfetto per un manuale come quello di Fulvio: dritti dove ci sono i trailer!
Altro settore in cui Soul Running ha lavorato moltissimo nelle ultime tre stagioni
è il turismo, quello attivo in cui il trail e il running stanno diventando un vero
e proprio business, una possibilità unica per raccontare il territorio Italiano in
modo diverso, a un pubblico nuovo e molto sensibile, favorendo così anche
la destagionalizzazione dell’offerta turistica. Sono nate diverse Guide, che
presentano percorsi trail e running, lavorando con alcune Regioni italiane,
comuni, consorzi... e il sito Runninghotel.it dove, a oggi, sono più di 100 gli
alberghi e B&B in tutta Italia che hanno aderito a questo club di prodotto, per
promuoversi come strutture che offrono semplici, ma altrettanto importanti,
attenzioni nei confronti di noi runner.
In questi anni abbiamo così creato un sistema che ruota intorno al trail e al
running, una serie di tasselli che non potevano che unirsi nella creazione di
qualcosa che davvero mancava: degli stage tecnici interamente dedicati al
trail. La professionalità di Fulvio, l’esperienza degli atleti, la comunicazione di
Soul Running e, infine, il nostro territorio e i Running hotel: questi
gli ingredienti che aspettavano di essere messi insieme per dare
la possibilità a tutti gli appassionati, dal neofita al più esperto, di
confrontarsi con le ultime metodologie di allenamento, l’evoluzione
tecnica e tutti gli infiniti aspetti che rendono unico il trail. Obiettivo:
conoscere, migliorarsi, divertirsi, scoprire nuovi angoli d’Italia...
Il programma 2015, presentato ufficialmente a stampa e appassionati lo scorso
20 novembre in Triennale a Milano, prevede quattro appuntamenti durante
l’anno in altrettante splendide location: Gargano, Riccione, Parco Nazionale dei
Sibillini e infine la Val di Zoldo, facendo base proprio nei Running Hotel.
L’agenda di ciascun stage prevede tre giornate intere, dal venerdì mattina alla
domenica (con ritrovo giovedì sera), in cui si alterneranno teoria in aula e pratica
sui percorsi. Verranno affrontati e approfonditi argomenti come: preparazione
atletica, programmazione degli allenamenti, equipaggiamento, strategie
nutrizionali, tecnica e tattica... Per ogni partecipante verrà fatta una valutazione
personalizzata della corsa e del gesto tecnico mediante un’analisi dinamica
filmata, al termine della quale verranno assegnate esercitazioni o consigli
specifici adatti al miglioramento di eventuali imperfezioni riscontrate. Ognuno
riceverà al termine un programma di allenamento personalizzato preparato ad
hoc da Fulvio Massa. La collaborazione degli atleti che interverranno durante
gli stage, specie accompagnando i partecipanti durante le sessioni di corsa,
rappresenta un importante valore aggiunto perché porteranno la loro esperienza
maturata in anni di trail.
Questi stage sono il frutto del know how di tante realtà, differenti tra loro e leader
nei rispettivi campi. Nel trail, che negli ultimi anni ha vissuto un’evoluzione tecnica
davvero importante, mancava un’offerta di questo tipo: si viene così a completare
il “sistema” tecnico del trail che il Manuale aveva fatto nascere già a maggio.
A breve verrà creata un’apposita pagina Facebook, non solo per presentare il
calendario degli appuntamenti e tutte le informazioni, ma anche per seguire
live ogni stage, interagire con Fulvio e i tanti campioni che porteranno la loro
esperienza a disposizione di tutti.
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MattInata - PUGLIaSi corre in spiaggia, tra gli ulivi o sul calcare di
Monte Saraceno, con la sua discesa a picco sul
mare. Su terreni molto vari e mai tecnici si sperimenta
il primo caldo della stagione.
RICCIOnEEMILIa ROMaGnaterreno argilloso, un
continuo saliscendi con pendenze improvvise e impegnative. Ideale
per perfezionare i cambi di ritmo e migliorare la
potenza.
FROntIGnanOMaRCHE
Quota e lunghe distanze sulle creste aeree dei
Monti Sibillini. Ci si abitua al vento e alle improvvise variazioni climatiche come alla severità dell’ambiente
di alta montagna.
VaL DI ZOLDOVEnEtO
La corsa sulle Dolomiti significa, prima di tutto, tecnica: in salita come in discesa, si migliorano gli appoggi, si affrontano
tratti attrezzati e dislivelli importanti.
MARZO
APRILE
GIUGNO
SETTEMBRE
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Lo sport torna a casa!
MILANO RUNNING EXPO 2015
di Davide Orlandi
Digitando su Google la sigla “MIAS” si fatica non poco a trovare un
solo articolo dell’archivio storico del Corriere datato gennaio 1997. Si
annunciava che alla fiera internazionale dello sport di Milano veniva
presentato al mondo il primo sci sciancrato, più largo in punta e in coda,
e il nuovo divertimento in grande espansione tra i giovani: lo snowboard.
Poi tutto scomparve. Non c’è più traccia di quel periodo favoloso, di
quella fiera di successo, se non nella mia memoria di giovane praticante
dell’editoria che varcava i cancelli di Amendola Fiera pieno di entusiasmo
per visitare ammaliato i padiglioni, enormi, ricchi, sfarzosi, spettacolari.
La storia dice in maniera incontrovertibile che la Fiera non ha saputo
rinnovarsi. Ha insistito con politiche antiquate, già a quei tempi, fino ad
oggi, ovviamente altri paesi, fiere, città ne hanno approfittato importando e
migliorando il modello e lasciando a Milano il vuoto.
Da allora tutto è variato, persino la fiera non c’è più, al suo posto uno,
due, tre, cento palazzi, forse un po’ più di verde sarebbe stato apprezzato,
ma ormai è tardi. La Fiera è al Portello, ma anche e soprattutto a Rho,
linee della metropolitana scavano come talpe ovunque, e L’EXPO approderà
tra qualche mese proprio qui, nella città dove ho imparato a lavorare e a
correre. Le due cose che oggi faccio con regolarità.
Oggi Milano ha la grande possibilità di riprendersi ciò che ritengo sia suo
di diritto e noi abbiamo deciso di voler contribuire, nel nostro piccolo, alla
rinascita!
Siamo partiti da due semplici analisi:
1 – Da dieci anni lo sport con maggior tasso di crescita in Europa è il
running.
2 – In Europa non esiste una fiera BtoC dedicata esclusivamente a questo
settore, che conta centinaia di aziende in costante trend positivo e milioni
di praticanti.
A questo abbiamo affiancato un altro pensiero:
1 – Le fiere espositive “classiche” non funzionano più da tempo. Questo
perchè non basta poter vedere la novità in fiera per far muovere gente,
dato che di novità non si tratta, sicuramente il web l’ha già fatta vedere in
anteprima e magari anche i flagship store che allora non esistevano.
2 – Esistono Fiere B to C che funzionano. Sono veri “Show&Test Event”
dove il prodotto può essere testato dall’utente finale! Questa è la vera, anzi
l’unica frontiera!
Questa è la nostra sfida! Dal 16 al 19 Aprile 2015 nel parco del Monte Stella tutti i runners potranno
accedere ai 164 ettari di verde pubblico totalmente gratis e realizzare i loro
desiderata.
Avranno la possibilità di incontrare product manager delle aziende che
compongono questo mercato e conoscere a fondo il prodotto sia esso
scarpa, abbigliamento, accessori, hi tech, alimentazione e turismo. Ma la
grande opportunità sarà poter testare il tutto, indossando capi tecnici e
correndo con ogni tipologia di scarpa su asfalto, pista, sterrato e single
track guidati da atleti e testimonial delle aziende stesse che fungeranno da
“tutor” guidando i visitatori verso la scelta del prodotto giusto per ognuno
di loro.
L’evento, patrocinato dal Comune di Milano in particolar modo
dall’assessorato alla qualità della vita presieduto da Chiara Bisconti, già
perchè è proprio di qualità della vita e, di conseguenza dell’alimentazione
connessa alla pratica del running che si parlerà nei numerosi forum che
faranno da contorno all’evento in un’area appositamente allestita nel parco.
Un’area espositiva enorme e attuale che si propone dal 2015 in poi per
diventare punto nevralgico europeo del mercato running, di questo immenso
movimento e della altissima qualità della vita che è insita in questo sport.
StAy tUNEd ANd KEEP ON RUNNING... MA ALL’OMbRA dELLA MAdONNINA!!!
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MILANO RUNNING
EXPO
Ad Aprile MilAno, diventA lA cApitAle del running!
l’unico evento show&test dedicAto AllA corsA, in europA
follow us on
MILANO RUNNING EXPO 201516-19 APRILE
PARCO CITTADINO “MONTE STELLA” MILANO
patrocinato da
• ingresso gratuito • tre giorni di test• Dalneofitaall’esperto
• Scarpe,abbigliamento• Accessori, hi-tech• Alimentazione,tecnica,turismo
powered byS.P.M. PUBLSHING
di Andrea Valsecchi - foto di Mirko Mottin
A fine Luglio a Fiè allo Sciliar si è tenuta la 3a edizione della manifestazione targat Soul Running e dedicata al BtoB che ha registrato un importante incremento a livello numerico: 39 brand presenti (+60% rispetto al 2013) - 111 punti vendita da 12 Regioni italiane 46.000 visualizzazioni sui social.
Una conferma. Un successo. Uno stimolo per crescere ancora nel il 2015.
Davide Orlandi, organizzatore dell’evento, a fine edizione 2013 accennava
ad una conferma, un ulteriore passo avanti da conseguire nel 2014. I fatti e
l’impegno del suo staff gli hanno dato ragione. La 3a edizione di Alpe di Siusi
Running Expo ha dimostrato di aver oliato gli ingranaggi. Gli addetti ai lavori,
promoters aziendali e negozianti, hanno trovato un meccanismo collaudato
che ha permesso ai rivenditori intervenuti di testare tutti i prodotti: dalle
scarpe agli accessori all’abbigliamento, quest’ultimo è stato la grande novità
di questa edizione! Un filo diretto tra products manager e commerciali da una
parte e dealer dall’altra il tutto teso a creare una rete di contatti sempre più
vasta che si concretizza nel migliorare ed espandere l’offerta e i servizi diretti,
infine, al consumatore finale. Una manifestazione che ha avuto successo per
l’entusiamo e la serietà applicata nella dedizione ai test e nella quantità e qualità
dei prodotti presentati. La cornice unica della piazza centrale di Fiè allo Sciliar,
l’ospitalità del consorzio Seiser Alm e la bellezza dei percorsi su cui si sono
svolti i test sono stati determinanti. Dati di fatto inequivocabili che spingono ad
ulteriori perfezionamenti che saranno messi in atto il prossimo 26 e 27 luglio a
Castelrotto nostra meta per il 2015. Appuntamento a tutti all’Alpe di Siusi per
un nuovo appassionante running-test week end.
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di Davide Orlandi
Il fattore RH che fa la differenza!
Da una corretta miscela di passione per il running e d’amore per la scoperta del territorio nasce ad Aprile 2014 un servizio per il turista sportivo, in particolar modo il runner. Nascono i Running Hotel.
Quello che fa muovere lo staff del nostro magazine in questa direzione è l’esigenza di creare un servizio dedicato alle migliaia di persone che in Europa e in Italia viaggiano per partecipare a gare o stage o si muovono per lavoro ma non rinunciano al running o, ancora, a chi, molto più semplicemente, viaggia per piacere con la famiglia e vuole dedicare tempo alla sua persona, alla sua passione.Al running non si rinuncia, sembra essere il dictat e in effetti è proprio così, chi corre lo sa!
Il motivo primario, però, dello sforzo commerciale e promozionale sostenuto, è la creazione di un club di prodotto nuovo e di innovativa concezione al quale si possa aderire con poca spesa, fornendo servizi poco costosi ma utilissimi e che non implichi costrizioni per gli operatori in termini di tariffe e ancor meno chieda commissioni, oggi bisogna rilanciare il turismo, non frustrarlo!
Oggi, dopo sette mesi dallo start, i Running Hotel sono diventati oltre 100 e diffusi in 8 regioni italiane.
Abbiamo comunicato tanto e forse il massimo lo abbiamo raggiunto finendo sulle pagine di Repubblica il quotidiano nazionale che diffonde in Italia informazione e cultura da sempre.
Sono nati stage e gare che hanno fatto crescere il movimento e nel 2015 si moltiplicheranno le iniziative, andando a toccare anche le aree ancora senza servizi ad hoc per il nostro sport.
Grazie a tutti gli hotel, b&b, case vacanze, agriturismi, che con noi credono in questa avventura!
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Early breakfast
Late check-out
Night laundry
Energy Pack lunch
Cosa aspetti? Scegli dove trascorrere la tua vacanza, scarica le guide dei tracciati e dei sentieri da sfidare e... comincia a sognare!
Cerchi la vacanza su misura per i runner?
www.runninghotel.itCorri a scoprire le strutture in tutta Italia che soddisfano le tue esigenze di runner con 4 servizi dedicati compresi nel prezzo:
Early breakfast: colazione dalle 6.30 in poi per affrontare con energia la giornata.
Late check out: possibilità di usufruire di un locale docce per riprendersi dopo una gara.
Night laundry: servizio di lavaggio notturno per i tuoi capi sportivi.
Energy Pack Lunch: una piccola ma energetica selezione di prodotti D.O.C. adatti agli sportivi.
Do not disturb.indd 1 25/06/14 17:43
Stiamo per entrare nel terzo anno di campagna abbonamenti al nostro
magazine e, come dice il detto: squadra che vince non si cambia! Anche
per il 2015, quindi, confermiamo i nostri due “storici” partner: Buff e
Raidlight.
Il Buff di Soul Running è ormai quasi un “oggetto di culto”, sempre più
spesso sulle teste e al collo di trailer e runner, ce ne accorgiamo dalle
foto che tutti voi postate su Facebook. È diventato, negli ultimi due anni,
un simbolo di appartenenza alla nostra famiglia allargata di amici e lettori.
Dopo il giallo del 2013 e il verde del 2014 per il prossimo anno abbiamo
pensato a un rosso fiammante come colore per il 2015: ancora più
distintivo, sempre più Soul!
Finalmente un po’ di sano conformismo anche in casa Soul Running. Si, perché poi piace a tutti trovare il pacchettino sotto l’albero; se poi la carta nasconde
qualcosa di gradito, dedicato, pensato proprio per noi, allora la cosa si fa pure interessante. Per il 2014 non si può sbagliare! Se siete dei corridori fatevi
regalare o regalatevi queste letture che vi terranno compagnia per tanto, tanto tempo fuori e sui sentieri per tutto il 2015!
2015
YOUR CHOICE!
Soul
R u n n i n g o f f r o a d
RUNNING
27 - tester
40 - aziende/brand
56 - modelli di scarpe
300 prodotti tra scarpe, abbigliamento e high tech
104 “Soul Shops” partner
1100 negozi in mailing
i l p r imo runn ing t rade magaz ine – 300 p rodo t t i r ea lmen te t es ta t i
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TEST 2013
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RUNNING
Tite Togni
Augusto Mia Battaglia
Fabrizio Bernabei
Dino Bonelli
Filippo Canetta
Anton Krupicka
Fulvio Massa
Aurelio Michelangeli
Max Russo
Angelo Simone
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THE SOUL
EXPERIENCE:
SPECIALEPUGLIA by RUN
THE WICKLOW
WAY
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Grazie alla partnership con Raidlight i cento zaini Olmo 5, logati Soul
Running, sono stati letteralmente “bruciati” in pochi giorni dall’apertura
della campagna 2014. Perché quindi non riproporlo anche per il prossimo
anno? Anche in questo caso abbiamo scelto un prodotto di qualità, un
“classicone” se si parla di zaini da trail, non un semplice gadget.
Due prodotti quindi che vengono utilizzati durante la stagione e che
portano in giro, sui sentieri d’Italia e non solo, il brand Soul Running grazie
a voi!
A gennaio scatterà la campagna 2015 con ancora più Buff e più zaini
Raidlight a vostra disposizione, per riuscire così ad accontentare le
sempre più pressanti richieste che arrivano sul nostro sito e-commerce
www.spmpublishing.com, dove è anche possibile acquistare riviste e
altre pubblicazioni singolarmente.
Visti i risultati dello scorso anno, però, il consiglio è di affrettarsi appena
verrà dato il via alla campagna! Tenete d’occhio la nostra pagina
Facebook per non perdere l’attimo!
Oltre all’e-commerce anche alle tante gare, dove saremo presenti come
media partner, c/o il nostro stand sarà anche possibile abbonarsi a tutti e
sei i prodotti 2015, le due Guide TEST e i quattro Book magazine!!!
Pronti a ricevere a casa Soul Running e uno dei due esclusivi regali? Via al conto alla rovescia!!!
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Soul
RUNNING
COVER STORYLa seconda vita “trail” di un grande campione
Incontro Tor 2013Lombardia Run The Top
Road to Wine TrailUltra Cavalls del Vent
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THE SOUL EXPERIENCE:
Gran Sasso d’Italia
DolomitiExtreme trailVal di Zoldo
Alpe di Siusi
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39 tester
40 aziende e brand
269 prodotti tra scarpe,
abbigliamento e high tech
44 modelli di scarpe
196 “Soul Shops” partner
1004 negozi in mailing
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COVER STORY
Gargano Running Week 9/12 ottobre 2014THE SOUL EXPERIENCEPantelleria - Emozioni PantescheAbruzzo - Fascino Marsicano
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Questa immagine è stata scattata da Clark Little e raffigura le onde delle Hawaii North Shore.
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THE SOUL
EXPERIENCE
Vicenza by Run.
il cuore del Veneto
Riccione
The B Side
Gargano Running Week
TO.PA. - fromTorre Matilde
to Pania della Croce
SanCandido - The Sequel!
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di Andrea Pizzi; foto di Augusto Mia Battaglia e Andrea Valsecchi
Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Cantaloop (Flip fantasia) — US3
Vicenzatrail nel cuore del Veneto
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Gallerie, trincee... un museo a cielo aperto delle fatiche dei ragazzi della Grande Guerra.
Colli Berici, 165km2 per dare sfogo alla propria voglia di trail a due passi dal centro.
Ville Palladiane e affreschi del Tiepolo... by run per gustarli appieno.
Storia
Cultura
Sport
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Storia
Cultura
Sport
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Ci sono luoghi, e l’Italia in questo senso è una scoperta infinita,
in grado di regalare al trailer chilometri di sentieri per dare sfogo
all’esigenza di movimento, scoperta ed esplorazione. Ci sono luo-
ghi poi, e l’Italia non ha eguali, in cui si può correre nella storia,
nell’architettura, nell’arte...
Vicenza e il suo territorio può dare tutto questo nel raggio di qual-
che decina di chilometri. Dai Colli Berici al Pasubio passando per
la città, dalle incredibili gallerie della prima Guerra mondiale alle
splendide ville palladiane o le opere settecentesche del Tiepolo.
Tre differenti quote altimetriche, tre mondi apparentemente di-
versi che il running può invece legare, un comune denominatore
unico e alla portata di tutti allo stesso tempo.
La StoriaCento anni fa... a colpi di martello e piccone!Il sentiero della 52 Gallerie, o Strada della Prima Armata, è lungo
quasi 7 km dei quali più di 2,3 scavati a mano nella roccia tra feb-
braio e novembre 1917. La sua funzione era far passare truppe e
rifornimenti verso la prima linea al riparo dal fuoco nemico. Come
tante strutture realizzate durante la Grande Guerra impressiona
l’incredibile lavoro fatto dai soldati italiani, specie per le condi-
zioni di attrezzatura, abbigliamento e meteo che hanno caratteriz-
zato il conflitto. 52 gallerie, per lo più scavate a colpi di piccone e
martelli, per non utilizzare l’esplosivo e attirare così l’attenzione
del nemico. La lunghezza è variabile, quella più impressionante è
la numero 19, lunga 318 metri e scavata a spirale all’interno di
un torrione di roccia. Entri circondato dalla vegetazione ed esci
molto più in alto, già in quota. Un’opera pazzesca, che ha richiesto
molto in termini di sforzi e spesso di vite umane. Più di 700 metri
di dislivello dalla Bocchetta Campiglia fino a raggiungere il rifugio
Achille Papa: la lampada frontale è d’obbligo, molti tratti sono
corribili anche se il fascino e la storia di questo itinerario spesso
ti portano a rallentare, quasi una forma di rispetto. Molto bella la
parte finale, una volta in quota, con il sentiero che si snoda su
una larga cengia a picco su Valli del Pasubio: chi soffre di verti-
gini deve rimanere concentrato. Il territorio a nord di Vincenza, in
particolare la “corona” di montagne che circondano Recoaro Ter-
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me, dal Pasubio ai Castiglieri, passando per il Gruppo del Carega,
offrono davvero tantissime opportunità per tracciare e inventarsi
percorsi, spesso sfruttando strade e sentieri militari della Grande
Guerra. Qui il trail diventa storia. Molti di questi percorsi sono
uniti da una grande classica del calendario trail, già Campionato
europeo nel 2013: la Trans d’Havet.
Lo Sport
Disegnatevi il vostro trail
I confini della città di Vicenza, specie nella parte sud, quella rivol-
ta ai Colli Berici, si fondono nei tanti sentieri che si arrampicano
sui colli. Calzare le scarpe e in pochissimi chilometri, o anche
centinaia di metri, passare dalle vie cittadine ai sentieri è un lusso
che poche città possono permettersi. Ciò che offrono i colli vicen-
tini in termini di sentieri e opportunità per correre, immergersi
nella natura e perfino isolarsi sono una scoperta continua: i Col-
li Berici rappresentano una sorta di “oasi” altimetrica nel cuore
della pianura veneta. L’altezza massima supera di poco i 400 me-
tri sul livello del mare, il “fanatico” del chilometro verticale non
troverà pane per i suoi denti mentre il trailer che vuole passare
ore e chilometri a scoprire nuovi sentieri, e nuovi scorci fino a
intravvedere il mare, dovrà tenere a freno l’entusiasmo... i sentieri
sono talmente tanti che si corre il rischio davvero di perdersi. Un
continuo saliscendi con un fondo leggermente argilloso, tra faggi
e querce al riparo dalla calura in estate, incontrando di tanto in
tanto piccoli borghi rurali dove fare rifornimento di liquidi in un
bar o al vecchio lavatoio.
Se si vuole invece evitare il dislivello, rimanendo comunque im-
mersi in questo paesaggio c’è il Lago di Fimon con il suo canneto.
Sia che si voglia partire a piedi dalla città o fare pochi chilometri
di auto, quest’area offre davvero grandi opportunità per disegnar-
si il proprio percorso con pressoché infinite soluzioni di lunghezza
e impegno. Su questi colli si corre a marzo uno dei più importati
trail del nord Italia: i 65 Km dell’Ultrabericus.
CulturaUrban trail nella città-teatroRiconosciuta dall’Unesco, nel 1994, come città patrimonio dell’u-
manità, dal suo centro fino alle tante ville sulle prime alture dei
Storia
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colli Berici, Vicenza è un grande museo a cielo aperto per quanto
riguarda la storia dell’architettura.
Conosciuta come la città di Palladio conduce il visitatore tra i vari
stili, dal romanico al neoclassico passando per gotico, rinasci-
mentale e barocco. Una città davvero a misura d’uomo e, perché
no, di runner. Quale “mezzo” migliore per raggiungere le tante
bellezze architettoniche se non le nostre gambe? E alla fine si
sarà accumulato anche del dislivello!
Ben trentanove sono i monumenti che portano la firma del cele-
bre architetto cinquecentesco Andrea Palladio tra cui la famosa
Rotonda, o Villa Capra, la sua più celebre opera. Da non perdere,
anche Villa Valmarana, famosa non solo per i suoi nani, le statue
posizionate sul muro di cinta, ma che conserva anche diversi af-
freschi di un altro grande artista del ‘700 veneziano: Giambattista
Tiepolo. Dai limiti del centro storico, per chi non vede l’ora di
poter fare del dislivello, non si può perdere la salita al Santuario
di Monte Berico, passando prima dall’Arco Palladiano, percorren-
do le Scalette di Porta Monte e infine il bellissimo colonnato che
conduce a una balconata da cui si può ammirare la città e le
montagne che a nord le fanno da corona. Tante possibilità per
disegnarsi il proprio urban trail con davvero infinite occasioni per
fermarsi e ammirare: questa volta non cosa ci offre la natura ma
cosa ci ha lasciato in eredità il nostro passato.
Per ogni info riguardante itinerari, eventi, ospitalità e servizi, il
“CONSORZIO VICENZA è” è a disposizione su: www.vicenzae.org.
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Soul Equipment VICENZA RUN
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1. TECNICA RUSH E-LITE Una calzatura leggera e versatile con un’ottimo grip sia su terreno asciutto sia sul fango trovato sui colli Berici. Dà il meglio di se nelle Skyrace e sullo sterrato veloce e scorrevole.
COMPRESSPORT2. TRAIL RUNNING SHIRTRicchissima di dettagli tecnici, perfettamente aderente al corpo, senza nessun tipo di sensazione di costrizione. Lavorazione, priva di cuciture, sostiene, massaggia e assicura un’ottima termoregolazione.
3. Pro racing socks RUN & TRAILI famosi DOTS (i “pallini” verdi nella foto) sviluppano un micromassaggio e proteggono dagli sfregamenti. Prive di cuciture e con particolari protezioni per malleolo e tallone.
4. UR2 - ULTRARACE AND RECOVERY Leggero, aiuta ad assorbire le vibrazioni durante le varie fasi di corsa. Molto resistente, è consigliato non solo durante lo sforzo ma anche nella successiva fase di recupero.
5. FULL SOCKS V2Calza lunga compressiva che abbina alle caratteristiche tecniche della calza da running anche l’effetto di sostegno della muscolatura e miglioramento della circolazione.
6. TRAIL RUNNING SHORT Si adattano perfettamente alla forma del corpo, forniscono un’ottima termoregolazione, e una sorta di micromassaggio. 7. THULE CHASM 90L Una brosa ”morbida” estremamente capiente e comoda da riempire. Per facilitarne il trasporto gli spallacci la trasformano in zaino e, una volta chiusa, è resistente al’acqua.
8. NIKON1 AW1 Leggera, compatta, con obiettivi intercambiabili ma anche impermeabile e anti urto. Può chiedere di più un trailer? La Nikon1 AW1 e facile e intuitiva da utilizzare e con una qualità di immagini prodotte professionale.
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MARCO DE GASPERI
di Davide Orlandi - foto di Mirko Mottin
Ci sono luoghi che sono ubicati nell’immaginario collettivo in un dato punto dello spazio-tempo. Li classifichiamo e pensiamo che sia così. That’s it. Errore madornale! È come vivere di luoghi comuni, è come generalizzare su tutto, insomma “basta con la superficialità!” Ci siamo detti con Denise, Fabio, Davide, Erika, Stefano, Laura e Marley, andiamo in spiaggia e diamo le spalle al mare; così abbiamo fatto e si è aperta la porta di una nuova Riccione: The B-Side!
Riccione, la Romagna. La terra più eclettica, divertente, veloce. Una
terra che deve la sua fortuna all’intraprendenza, all’energia positiva, alla
capacità dei suoi abitanti. Una terra che si reinterpreta ogni stagione, ogni
mese, giorno. Mutevole e camaleontica grazie ai mille e uno servizi che solo
li puoi trovare. Non dovrebbe, quindi, sorprenderci fissare un incontro per
parlare in maniera professionale di trail con Denise del mitico Poker Hotel
di Riccione e trovarsi, poi, nel suo regno a sognare, insieme, di percorsi
da fare, rifare, riordinare, mappare, pulire ma soprattutto da far scoprire
a tutta Europa.
Certe cose le capisci subito, certe persone ti entrano nel cuore subito,
certi percorsi emergono subito sugli altri e subito li percorri! Questa volta
non c’è stato nulla di difficile. È bastato l’unico week end di sole di una
fine estate che sembrava più autunno inoltrato, pochi piacevoli chilometri
di autostrada con Mirko, eseguire un perfetto parcheggio alla meneghina
davanti alle porte scorrevoli del Poker Hotel di Riccione, il regno di Denise,
entrare e vedere sorrisi romagnoli alla reception che, dopo aver visto la
manovra temeraria, esplodono in una risata, dicendo: “scommetto che
siete quelli di Milano...”, è bastato solo questo, per sentirsi a casa con
amici pronti ad uscire per allenarsi.
Allora via, con il Running Menu del campione, su questo il Soul Team è
imbattibile, appena dopo la corsa di “saluto al sole” all’alba, in spiaggia.
Musica consigliata per la lettura di questo articolo
The Dark Side of the Moon — Pink Floyd
Comodi sul Running Bus messo a dispozione degli sportivi che soggiornano
al Poker, direzione Parco di S. Bartolo.
Marley, una splendida e dolcissima runners meticcia a quattro zampe, si
mette alla guida praticamente in braccio al driver ufficiale, Fabio. Pochi
minuti e siamo all’attacco del trail.
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Ci regaliamo un ritmo dolce come i pendii che affrontiamo, qualche
strappetto ci sveglia e ci fa ansimare, ma resta sempre un trail corribile
e godibile fino all’attraversamento di un campo infinito, tinto di un verde
irreale, corriamo sul crinale e imbuchiamo il “tunnel” di vegetazione che
forma il bike park (in Romagna c’è davvero tutto). Jump o trick a seconda
degli sport risvegliano il gruppo. Si salta con e senza cani, ridendo e
rischiando crociati senza pensieri. La salita è tosta ma il “gran premio della
montagna” ci porta nella magia di Gabicce Monte. È qui la costa romagnola
che non ti aspetti. È qui che si increspa il terreno, si alza aspro, a picco sul
mare e regala una vista sull’intera curvatura della costa nord dell’adriatico
fino a intuire l’estuariuo del Po. La bellezza di Gabice Monte ci rapisce
e scattiamo a raffica foto dimenticando umidità e caldo. Si prosegue su
sentiero, per buttarsi in discesa nella “giungla”, qualcuno del gruppo parla
anche di “albering” ma mi sembra davvero troppo anche per Riccione!!!
Fine della discesa e, meraviglia, il mare, una piccola baia nascosta. Ma
dove? Ma c’è sulle cartine? Ma cosa sto scoprendo? Ecco il paradiso dove
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non sapevi ci fosse, respiriamo salsedine e blu cobalto sperando ci aiutino
ad affrontare un breve e super-intenso mini vertcial che ci porta sul “tetto
del mondo”, così lo chiamano i pochi romagnoli che lo conoscono. Un
crinale erboso, isolato, a picco sulle onde, che apre l’orizzonte e strappa
i confini, anche quelli mentali che già stavano vacillando nei chilometri
precedenti. Grazie Davide avevi ragione questa è terra da trail! La discesa è
splendida, campi ordinati, ulivi, sole e sentieri che permetteno di allungare
il passo, veloce verso il punto di partenza.
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Pomeriggio caldo. Running Bus. Capitan Fabio ci scorta allo start e resta
a fare bagni rinfrescanti al fiume con Denise e Marley (che ringrazia). Il
“B side Team”, capitanato da Erika, vola di buon passo, in costante
discesa, inoltrandosi nell’entroterra.. Piacevole, quasi fresco. Di colpo tutto
cambia. Bivio a sinistra. Si sale su un crinale verticale. Terreno argilloso,
si sprofonda, la pendenza aumenta sempre più, la temperatura è ben
oltre i 30 gradi. Erika non molla e noi, per evitare magre imbarazzanti, le
stiamo dietro. Finalmente un po’ di vegetazione ci regala ombra e fresco,
riprendiamo energia per affrontare gli ultimi chilometri che ci portano nella
magia di un borgo costruito attorno alla Rocca Malatestiana di Montefiore
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Conca, si continua a salire, attraverso la porta principale, viottoli e scalinate
secolari ci conducono sulle mure antiche della dimora dei Malatesta. Qui
si è scritta una parte di nobile storia e cultura italiana, alternata ai confilitti
tra i Montefeltro e, appunto, i Maltesta. Ciò che rimane è un patrimonio
culturale a base di rocche, castelli, borghi incantati che incorniciano questo
tratto di Romagna B Side. Imperdibile!
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E poi è sera. Riccione vuole frasi conoscere anche per ciò che è sull’altro
lato, quello famoso... perchè non lasciarglelo fare!! Stappiamo la prima
bottiglia, ceniamo con un menù favoloso curato dal mitico Chef del Poker
(un biker) e poi movida romagnola.... ma questa è un’altra storia. Privata!
Quello che resta è il pezzo di cuore che abbiamo lasciato qui e che presto
andremo a recuperare con il secondo stage di Trail Running di Fulvio Massa
che l’ultimo week end di Aprile 2015 si svolgerà proprio al Running Hotel
Poker di Riccione. Da non perdere. Follow Us!
Vuoi ripercorrere i passi di questa Soul Experience, ecco i due QRcode.
HOTEL POKER RICCIONE
Il primo Running Hotel di Romagna
Viale D’Annunzio 61 (Lungomare) - Riccione (RN)
Tel: +39 0541.647744 - www.hotelpoker.it
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NEW BALANCE 1. Boylston short sleeveQuesta maglia è realizzata applicando due tecnologie messe a punto da HeiQ, la Pure e la Adaptive.Grazie alla prima, la fibre sono trattate con particelle di argento che prevengono la proliferazione batterica e la conseguente formazione di cattivi odori. L’Adaptive invece fa sì che il tessuto si adatti alla temperatura e alla traspirazione del runner per mantenerlo sempre nella sua “comfort zone”, fresco e soprattutto asciutto.
2. Giacca Impact JacketGrande leggerezza e comprimibilità, può stare anche in una tasca del marsupio porta borraccia per esempio, offre una grande protezione dal vento e una buona traspirabilità sotto sforzo grazie alla fibra Lightning Dry che aiuta il passaggio dell’umidità all’esterno. Pratico il cappuccio, le due coulisse (cappuccio e vita) e la tasca frontale. 3. MT1210 LeadvilleTomaia in FantomFit per una calzata perfetta, air mesh traspirante, rinforzi strutturali in plastica TPU termosaldati e inserti riflettenti a 360 gradi. Intersuola in REVlite leggerissimo e ammortizzante,
supporto mediale anti pronazione Medial Post e inserto N2 per una maggiore ammortizzazione. Per veri ultratrailer, che amano i precorsi lunghi e difficili: ammortizzazione, grip e soprattutto comfort anche nellegare più impegnative! 4. 7” Go 2 ShortPantalone essenziale, quasi minimal. Il tessuto è in Lightning dry, tecnologia che utilizza fibre idrofobiche che permettono una rapida eliminazione delle particelle di sudore. Il fitting aiuta a renderlo fresco, ma soprattutto permette grande libertà di movimento. Comode le due tasche laterali, molto confortevole lo slip interno.
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Beautiful Day — U2
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di Davide Orlandi - foto di Carlo Brena, Roberto Catti, Francesco Di Domenico, Paolo Latino, Mirko Mottin
ll Gargano nel mio Cuore.11 Ottobre 2014 - h 22,00 - temperatura 24°C. La luna. Una luna non
comune. Una luna mediterranea del mese di ottobre, credetemi non è la
stessa che state guardando voi. Li ne hanno una speciale. Sale veloce nel
cielo, quasi scusandosi per il ritardo. Si ferma, sceglie bene il suo spazio
tra le stelle che si spostano e si spengono al suo arrivo. La matrona che
domina il mondo. Improvvisamente tutto sembra al contrario, noi giriamo
vorticosamente attorno a lei che acquista centralità nel suo cielo. Nella sua
casa. Dipendiamo da lei che illumina, ombreggiando, ogni singola cosa. La
luce è debole e fortissima allo stesso momento. Il territorio carsico splende
come argentato, le rocce, leggere, sembrano fuoriuscire ancor di più dalla
terra compatta. La macchia. Ogni cespuglio di rosmarino, prato di rucola
in fiore, pianta di origano, timo, ogni altro profumo rilascia il suo ultimo
respiro prima di assopirsi per la notte. Poco più su, sui profili dei monti
resi precisi dalla luce netta della Signora, si riconoscono tutte le foglie forti
degli ulivi e dei lecci, quelle delicate dei carrubi e dei faggi. A ridosso del
mare si contano, irti, gli aghi dei pini marittimi, come dei grandi ombrelli
che galleggiano nel blu-notte. 39 lucine si muovono. Non c’è silenzio, le
cicale stanno festeggiando. 39 lucine. Le vedo dall’alto di un tornante. Ho
L’EVENTO!!!
distribuito gente, amici, volontari, santi a tutti i bivi possibili degli ultimi 25
km di trail e ora attendo. Non sono solo, ma saranno le 40 ore filate senza
sonno, che mi proiettano in un mondo tutto mio. Alfredo, Gionata, Stefano,
Michele sono sul bordo del palcoscenico incantati dallo spettacolo di
un’immensa vallata garganica che 39 cuori stanno ancora attraversando.
Mi isolo ancor di più, non volontariamente, mi sento trasportato dolcemente
in un sonno a occhi aperti. Apro lo sportello dell’auto, collego il telefonino
al cavetto per ricaricarlo quasi incoscente e accidentalmente parte la
selezione musicale del mio I-tunes. La voce di De Andrè, accompagnata
da un arrangiamento unico, studiato per un pezzo in ligure: La Cimma, al
quale sono profondamente legato, regala le sue parole, preziose, musicali,
alla luce della luna e insieme creano armonia. Alzo il volume al massimo.
Apro gli sportelli dell’auto. Le cicale, invidiose, si zittiscono. I quattro amici
si girano, cullati da una realtà davvero diversa che pervade tutti. È magia
bianca garganica! Quella fatta per far innamorare due sconosciuti, quella
fatta con i fiori, le erbe e le acque. Il pezzo scorre e termina dopo un’infinità
di tempo. Spengo tutto, commosso, scosso, felice e innamorato del mio
Gargano. La magia ha funzionato.
Lascio le parole per descrivere l’evento a chi l’ha vissuto dall’esterno e che spontaneamente ha scritto sul nostro social dei racconti splendidi. Qui la carta, cinica, lascia spazio solo a dei brevi ma significativi passaggi.
Grazie a tutti! Arrivederci a Ottobre 2015!
Milano. Metà Novembre e piove, tanto. Il tempo è tornato a fluire normalmente, il cuore è ritornato a battere ai soliti ritmi, la testa può permettersi di concentrarsi su di una cosa alla volta. Ok, non sono più in modalità GRW. È finita. Per tutti la gara finisce al traguardo, per pochi altri qualche ora dopo sul podio, per i più romantici termina rientrando e ridendo in macchina con gli amici o ancora, all’ultimo brindisi, per i local. Per l’organizzatore non finisce mai! Ho smesso di pensare ininterrottamente alle centinaia di cose da fare per la GRW solo dopo venti giorni circa dall’ultima premiazione o meglio dall’ultima transenna caricata sul maledetto tir o dall’ultima balise raccolta da terra. La splendida tensione che ti tiene acceso e lucido costantemente si è attenuata, lasciando prima lo spazio all’analisi e poi ai ricordi che si stanno delineando, selezionando, avvicendando nella mia testa e nel mio cuore in questi giorni.
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Un giorno come tanti, mi arriva una telefonata da un’amico, non una
persona qualunque. ..uno Strongman:Mirko!
- Mariella, tu dove ti trovi in Puglia rispetto al Gargano?
- in questo momento sono sul balcone di casa e lo sto guardando, perché
è la mia prima vista ogni giorno.
Mai avrei pensato che quella telefonata mi avrebbe regalato l’opportunità
di vivere il Gargano come mai mi era stato concesso fino ad allora, di
rivivere ciò che per 20 anni ha fatto parte della mia vita e forse anche dei
momenti più belli, mai avrei pensato che dietro quella telefonata c’erano
una “montagna di emozioni “pronte ad essere vissute e di diventare parte
di me! Mariella Di Leo
“...i Meravigliosi ma non facili Trails attraverso la macchia mediterranea e la foresta umbra. Di corsa tra i profumi, il mare, ma soprattutto la gente di Mattinata, mi ha fatto sentire come un suo figlio! I sapori della cucina mediterranea altro che pasta party: orecchiette con le cime di rapa , caciocavallo e olio di Mattinata!!!” Luigi De Franceschi Alias Gegè Artista
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From Sweden with love!First of all, we had never been to Italy before and we got truly amazed. So beautiful and breathtaking. Stunning weather and probably among the best food we ever had. Friendly people and even though we..many times met a language barrier, we always managed in a warm and friendly way to communicate. The race was fantastic. I can not even count how many times I stopped during the race, raised my arms into the air and shouted: Viva Italia!
Maria Ghaoui
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“...arrivo al ristoro,c’è Andrea, altro organizzatore, riempio per la quarta volta
il camelbak e riparto. Si scende ancora per qualche km per fortuna tutto in
ombra fino ad arrivare al bellissimo sentiero attrezzato che collega la spiaggia
di Vignanotica con Baia delle Zagare. Poco dopo c’è un altro ristoro, riempio
per la quinta ed ultima volta il camelbak, arriva Davide che mi chiede come va e
nonostante io sia super sudato si lancia in un abbraccio, (ma come sono calorosi
questi milanesi!!!), e penso: “questo qui invece di essere all’arrivo a festeggiare
con gli altri è sul percorso a controllare che sia tutto ok e soprattutto che
nessuno si perda”. Pasquale Artuso
The Italians do most things with style and in this case they had surpassed
themselves. The place looks fantastico!!!
Food stalls, stages, running apparel, music, photographers and shoe
sponsors everywhere. This was to be the first edition of this race and man
they got it bang on. From start to finish they rolled out the red carpet for
us. Anything we needed it was there in minutes. The setting of the whole
race is just perfect. A small Italian Village overlooking the plain of Mattinata,
expanses of centuries old olive trees all the way down to the Adriatic Sea
shadowed by majestic mountains above with epic views in all directions.
All of this is matched by the warmth of our race hosts and the people of
Mattinata. Top class event!!Don Hannon
“…perché non mi capitava da troppo tempo di fare il bagno a metà ottobre in Italia, a poco più di un’ora di volo da casa, di mangiare così tanto, di riposare e comunque stare nel mio mondo, tra gente che ama la fatica e che corre con il sorriso. Del resto, avrei dovuto capirlo quando mi hanno detto di andare a Mattinata. Un nome che tanto ha a che vedere con il mio: Manlio è latino, ha radici antiche e deriva da mane – mattina – veniva usato per battezzare chi nasceva all’alba. Il legame è tutto qui, ma vi assicuro che in questi giorni pugliesi ho continuato a cercarne altri per giustificare in maniera più ampia tutto il piacere di stare qui…” Manlio Gasparotto
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“It is rather unusual to find a road race combined with a trail. In general. For me, running is all these forms ad that is one of the reasons why Gargano caught my attention. This weekend will remain a great memory. Organizers prepared the race well and cared a lot for the runners, the village was friendly and an exceptional location which tremendously increased the potential of this event. I am very proud of having participated in this first race and I hope that there will be numerous revivals in the future”.
Eric Louvard
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See you in
October 2015
Sono arrivato a Mattinata il giorno prima della gara, io e la mia ragazza abbiamo alloggiato in uno splendido B&B che affaccia direttamente sulla spiaggia dove sarebbe poi passata la gara: vista magnifica, posto fresco e tranquillo. Risalendo a Mattina abbiamo trovato uno splendido paesino in festa, con tante chicche gastronomiche da gustare: molte sono note a tutti i pugliesi, ma non dovete perdervi una particolarità locale, il caciocavallo podolico alla piastra! Qui anche le mucche, le podoliche, sono speciali, delle trailer a tutti gli effetti!!!
Ubaldo Leo
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TO.PA.
testo e foto di Carlo Lazzari
Una linea di conf ine tra mare e cieloUna linea di conf ine tra mare e cielo Una linea di conf ine tra mare e cielo
from Torre Matilde to Pania della Croce
Prologo:Giugno 2012 ore 20.25
Foce del Pallone, 1091 m. slm. Monte Matanna, Alpi Apuane Meridionali
Seduti sul paléo* secco a guardare il sole che si schianta in mare, la brezza
ci ghiaccia le canotte bagnate dal sudore dei 1000 metri saliti a tutta, dentro
la gola del Torrente Lombricese.
-“Quanto ci sarà dal mare a qua?” butto lì.
Michele, che sta preparando con me la sua prima Skyrace, mi guarda storto;
suo padre Fabrizio ha creato alcune guide escursionistiche** sulle Alpi
Apuane ed è una miniera di aneddoti e informazioni.
-“Mio padre dice che qualcuno l’abbia già fatto... del Cai di Viareggio...
il MO.MA.: Molo – Matanna... e qualcuno anche il TO.PA.: Torre Matilde –
Pania della Croce”
-“TO.PA.... Ma chi lo ha fatto? Si sa? Quanto c’ha messo?”
-“Si dice... ma non si sa...”
-“Sai che è qualche anno che ci penso, occorre rimediare...”
-“Te sei matto...!”
Beviamo un goccio d’acqua per tirare giù il miele e ci buttiamo in discesa,
cercando di correre più veloce del buio che avanza alle nostre spalle.
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Una linea di conf ine tra mare e cieloUna linea di conf ine tra mare e cielo
Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Aria Siciliana — Giuni Russo e Franco Battiato
21 agosto 2014 Ore 7.40
Passeggiata di Viareggio 0 m. slm
Osservo il cielo dall’ingresso di un bar, finendo il mio caffè.
Non è un limpido cielo estivo, tutt’altro, ma la decisione di provare ormai è
stata presa.
Obiettivo: unire due punti estremi che rappresentano i confini tra il mare e
il cielo di Viareggio, correre dalla cima del Molo alla vetta della Pania della
Croce, la “regina” di queste montagne.
La logistica è stata studiata nei dettagli: alimentazione, attrezzatura,
accompagnatori.
Alle mie spalle tre di loro scherzano, finendo di fare colazione. Luca, Angelo
e Daniele, che si è offerto di fare da reporter per i primi 18 km, seguendomi
in bicicletta.
Alle 8.00 muovo il primo passo dal faro rosso d’ingresso del porto.
Resisto alla tentazione di accelerare il passo, nonostante l’adrenalina spinga
a fare il contrario. Torre Matilde, poco dopo la partenza, è il primo punto fermo
di questo viaggio.
Mia moglie mi aspetta sotto casa per vedermi passare prima di andare a
lavoro: mi prendo giusto il tempo per un bacio.
Superato il ponte sull’autostrada mi inoltro nella bonifica, costeggiata di
laghetti da cui si estraeva la sabbia per l’edilizia: terra strappata nel ‘700 alla
palude e alla malaria e coltivata a forza.
Il mare mi sembra lontanissimo. La mente è proiettata sull’obiettivo 1858
metri più in alto.
Ho con me due borracce da 600 ml, una contiene succo di mela, l’altra una
miscela a base di miele di acacia e vitamina C, a cui aggiungerò acqua da
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Una linea di conf ine tra mare e cielo
una delle numerose fontane lungo il tragitto, evitando di portare peso inutile.
Nessun cibo solido ma circa 1400 Calorie in forma liquida, ovvero il fabbisogno
netto che ho calcolato per affrontare gli oltre 2000 metri di dislivello.
Passo davanti al vecchio ospedale di Camaiore: al suo interno, in una casa di
riposo per anziani, vive una persona a cui sono molto legato da sempre e il
pensiero non può che volare al quarto piano, come fosse un saluto.
Raggiungo un altro corso d’acqua: il Rio Lombricese, vicino a casa dei miei
nonni. La strada, al quindicesimo chilometro, comincia a salire verso le
montagne. La nebbia inizia a sollevarsi e apre squarci di azzurro sulle pendici
del monte Prana e del Monte Matanna, che tra poco inizierò a salire. Anche
il sole fa la sua comparsa.
Al 18° chilometro, in località Candalla, nei pressi di un mulino ad acqua
abbandonato, finisce la strada. Mi rifornisco d’acqua, monto le bacchette
e inizio a salire per il ripido sentiero sotto le falesie del monte Penna. Salgo
regolare su questa parte impegnativa che raggiunge in 3,5 km gli 800 metri
della Foce di San Rocchino e quindi la Foce di Grattaculo.
Mi prendo un minuto per bere, sistemarmi i calzini e i gambali a compressione
e poi riparto, veloce su quella che considero la parte più divertente: 4 km
veloci a mezza costa nel bosco. Il ritmo vorrebbe essere più alto ma le inusuali
piogge di questa estate hanno reso il terreno molto scivoloso e devo rallentare.
Giungo sotto l’imponente torrione del Monte Procinto, al rifugio Forte dei
Marmi: mentre riempio le borracce sento voci familiari: Angelo Simone e
Lorenzo Pacini si sono presi l’impegno di accompagnarmi a destinazione.
Aggiriamo il Monte Procinto e i suoi Bimbi, la quota si alza e si abbassa ogni
200 metri, la nebbia idem. Raggiungiamo Foce di Petrosciana e usciamo
dal bosco di faggi, sulla cresta del Monte Forato. La visuale si amplia fino al
mare che esce a tratti dalle nuvole: la prospettiva si è rovesciata, rispetto alla
partenza di oltre tre ore fa.
La cresta richiede spesso l’uso delle mani per procedere, il paléo, cresciuto
oltre misura, nasconde la traccia del sentiero, il ritmo rallenta notevolmente
e la cosa non mi dispiace: sto bene ma la stanchezza inizia a farsi sentire.
Sotto l’arco del Monte Forato, al km 31, Luca ci aspetta. A lui, che anni fa
ha attraversato a piedi la Patagonia, il compito di portare su il necessario
per passare la notte in rifugio, al termine della salita.
A Foce di Valli, 1280 m slm, la cresta termina e sono al cospetto della
“regina”, che nasconde ancora la sua vetta.
L’ ultimo ostacolo sono 600 metri in circa tre chilometri. Mi fermo per bere
la poca miscela rimasta, apro di nuovo le bacchette e comincio a salire
Una linea di conf ine tra mare e cielo
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Una linea di conf ine tra mare e cielo
deciso sui prati a 45° della Costa Pulita, la parete sud della Pania della
Croce. Il vento ora è forte, il panorama si schiude a tratti e poi scompare
nel bianco.
In trenta minuti raggiungo il Passo degli Uomini della Neve, a 1700 m.
slm. Potrei salire lungo la cresta e in cinque minuti essere in vetta ma
scelgo di continuare per il sentiero segnato: deve essere un percorso trail,
non alpinistico, alla portata di chi ha gambe e fiato, senza rischi inutili.
Scendiamo alla Focetta del Puntone e poi su per la pietraia grigia del
Vallone dell’Inferno. Qualche accenno di crampi quando il terreno cede
improvvisamente sotto i piedi, comunque cerco di non rallentare troppo.
Passiamo accanto alla Buca della Neve, che di solito, conserva molti metri
cubi di ghiaccio anche durante l’estate ma che, quest’anno, a causa delle
piogge eccessive è quasi completamente vuota, non potrò farmi la granita,
penso.
Usciamo in cresta, al vento, dopo altri cento metri di dislivello. Ora posso
correre, cauto.
Sono avvolto nella nebbia. Accelero. Conosco ogni avvallamento di questa
cima, salita di giorno e di notte in tutti i periodi dell’anno. Eppure oggi
è come la prima volta, forse solo oggi l’ho salita veramente, partendo
dalle sue radici affondate in mare. Trovo le energie per saltare gli ultimi
avvallamenti e poi sprinto fino a toccare la croce, a 1859 m. slm in 5h 17’
33’’, un crono... “onesto”, migliore non di molto rispetto alla previsione.
I miei amici arrivano dopo poco. Il tempo di una foto, un abbraccio e corrono
via, verso i loro impegni. Rimango solo, seduto su una pietra a godermi il
riposo. Stasera, al Rifugio Rossi, dopo un piatto di polenta ed un bicchiere
di vino, dormirò bene: il sogno si è realizzato.
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Geo And TourismLa costruzione dell’itinerario ha combinato diversi fattori: la via più corta, la via più logica, il minor numero possibile di chilometri su asfalto, una linea esteticamente valida sia dal punto di vista paesaggistico che cartografico. Il filo che unisce il mare alla montagna è l’ acqua: dalla Foce del Canale Burlamacca che congiunge la zona del Lago di Massaciuccoli e del “padule”, si passa alla Fossa Farabola, che drena la zona bonificata alle spalle di Viareggio, quindi al Fiume Camaiore e al suo affluente Lombricese che conduce ai piedi delle Alpi Apuane meridionali. Il percorso prevede il passaggio presso luoghi ed edifici di interesse storico come la Torre Matilde di viareggio o, nel Comune di Massarosa, Piano di Mommio in cui è sito il Parco Archeologico della “Buca delle Fate”, con resti di insediamenti preistorici. Si percorre anche un tratto della Via Francigena, recentemente reso ciclabile lungo l’argine del fiume. La vera e propria parte trail inizia in località Candalla, una valle stretta e boscosa percorsa dal torrente Lombricese, lungo cui sorgono numerosi opifici preindustriali in disuso azionati dalla forza dell’acqua. Da Tre Scolli l’itinerario segue i segnavia del CAI: il numero 3, il 121, 6, 110, 7, 126. Luogo ideale per ristorarsi e pernottare è il Rifugio CAI Enrico Rossi alla Pania, posto poco distante dalla Focetta del Puntone, all’imboccatura del Vallone dell’Inferno.
Appunti per tentare il Fastest Know Time
Il percorso è lungo circa 34 km, con un dislivello positivo di 2120 metri.
Il giorno 21 agosto 2014 ho “aperto” la via in 5h17’, il 15 settembre Michele Evengelisti ha migliorato
il crono con un 4h58’.Il tentativo di record andrebbe effettuato in totale autosufficienza alimentare,
con la possibilità di rifornirsi di acqua lungo le numerose sorgenti disseminate sul percorso. Uno
o più accompagnatori locali sono consigliabili per evitare possibili errori e rallentamenti. Le vie
di fuga sono abbastanza agevoli fino a Foce di Petrosciana, mentre gli ultimi 5 km sono piuttosto
isolati e in ambiente severo con sentieri molto ripidi e poco agevoli, che conducono verso valle sia
sul lato versiliese (segnavia 12 e 7) che garfagnino (segnavia 130). Consigliabile, come sempre,
portare con sé un cellulare e comunicare l’itinerario che si intende seguire.
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San CandidoThe Sequel
Nord Est. In alto a destra. È li che devi cercare Innichen o all’italiana San Candido. Sembra così lontano e forse lo è anche, ma la teoria che i posti lontani (e belli) fanno di tutto per essere raggiunti facilmente, è più che confermata qui in Alta Pusteria dove si arriva con il treno, in primis, anche in auto, l’autostrada e una comoda superstrada, la collegano con il sud e il nord ovest. Vicinissima a Cortina e Dobbiaco. Ottimo punto per “sfociare” in Austria. Accoccolata tra le dolomiti di Sesto, in odor delle Tre Cime. Detto così vi sembra ancora lontano? No? E allora preparate il back pack e le trail shoes preferite perchè qui c’è da correre!
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Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Il mio canto libero — Lucio Battisti
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Arrivo a San Candido e mi dirigo subito nella zona pedonale, vasta e
splendida. I miei ricordi dello scorso anno mi parlano di rilassanti dehors in
piazza dove brindare al cospetto della corona di dolomia che fa da sfondo
al paese. I ricordi, seppur sbiaditi dall’ottimo vino locale, non mentono
e la cittadina si ripresenta affascinante, forse ancor di più dello scorso
anno, anche perchè qui è già iniziata la seconda edizione del raduno di
appassionati di sport outdoor più famoso d’Italia e la gente è viva e gode delle
mille iniziative che l’Outdoor Fest, organizzato da Nicole, Fabio e Tommaso
con il sostegno del Comune di San Candido, propone in un’agenda creata
per soddisfare davvero tutti. Così mentre pochi camminano a fil di cielo su
slack ardite, altri ascoltano conferenze, alcuni si fiondano sulle due ruote,
qualcuno scala, altri ancora fanno yoga, noi siamo qua per correre e far
correre e così facciamo.
Con Luca andiamo a individuare, mappare e balisare un percorso di 12
km davvero stimolante, divertente. Il gioco ci esalta, siamo felici del nostro
piccolo, grande risultato, quindi basta attendere il mattino dopo, incontrare
Simona Morbelli, una trentina di runners, Tite e... pronti, yoga e via!
Quelli forti davanti fanno il passo e selezionano subito durante la prima
ripida salita. Io, per mia fortuna, essendo quello che ha balisato mi prendo
volentieri il ruolo di scopa così posso conoscere gente, chiacchierare,
fotografare e anche non distruggermi nel fallimentare tentativo di star
dietro a quelli la. Ci inerpichiamo per i 600 metri di dislivello positivo che ci
portano in una zona scoscesa e panoramica sotto le pareti rocciose delle
Dolomiti di Sesto. E scopriamo che anche per quelli davanti il piacere di
stare insieme è più forte della voglia di ingaggiarsi. Ci aspettano in cima
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per poi unirsi a noi e “correre plaisir” in un bosco incantato, in falso piano
per qualche chilometro e poi... e poi... la voglia arriva anche a chi ha
ripreso fiato, gli occhi valutano che ormai manca solo la discesa, siamo
sulla verticale del paese e allora... è sfida! Tutti corriamo al massimo, diamo
tutto e di colpo impazziti ci buttiamo a capofitto giù per il trail, ora davvero
scosceso. Esiste qualcosa di più divertente?
Si chiude la kermesse con abbracci, foto e anche ristoro, imbastito in
tempo zero dall’onnipresente Fabio, a base di formaggi di malga, speck,
gurken e pane nero!!!
AOF: formula semplice, efficace, coinvolgente che lascia il tempo giusto per
gustare l’Alta Pusteria, in fondo siamo a fine luglio no? Qualcuno ha ancora
voglia di lavorare? Beh io anche se così non fosse devo proprio farmela
venire, tra qualche giorno attacco con l’evento ormai gemellato con AOF:
l’Alpe di Siusi Running Expo, ma questo è un altro articolo!
San Candido Adventure Outdoor Fest 2015
vi aspetta per questo e molto altro dal 23 al 26 Luglio 2015!
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Computerized muscle pocket excerciser, questo il significato dell’acro-nimo Compex. Se si parla di elettrostimolazione è il brand di riferimen-to, da sempre e per ogni disciplina sportiva. Negli anni gli strumenti hanno goduto di uno sviluppo continuo e davvero importante, specie per quanto riguarda la varietà di programmi. Oggi, con il nuovo SP 4.0, ogni sportivo ne può sfruttare ben 30, dalla preparazione fisica specifica al fitness, passando per tutta la gamma dedicata al recupero, massaggio e trattamento del dolore. L’elettrostimolazione è, prima di tutto, un mezzo di allenamento, al pari di una qualsiasi seduta in palestra o lavoro specifico sul campo. Puoi allenarti stando comodamente seduto sul divano di casa, questo è il grande vantaggio di questa metodica, e raggiungere gli obiettivi molto più velocemente rispetto agli allenamenti tradizionali, recuperare me-glio e in fretta, curare stati dolorosi... Insomma, l’elettrostimolazione è un validissimo aiuto, deve essere considerato come un integratore dell’allenamento e va inserito nel modo giusto nella programmazione di ogni runner.
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www.nortecsport.comE ora l’inverno può iniziare sul serio!!
Non solo per neve e ghiaccio ma anche fan-go e terreni scivolosi, il nuovo ramponcino Mininal di Nortec rappresenta l’evoluzione più performante della linea pensata per il running. Ciò che lo rende innovativo è la co-struzione che sfrutta placchette ramponate, con 14 punte da 8 mm di lunghezza, unite tra loro da cavi in acciaio inossidabile. In questo modo il ramponcino diventa davvero tutt’uno con la scarpa seguendo perfettamente ogni flessione della suola e, di conseguenza, ogni nostro passo. La struttura superiore è in ela-stomero di silicone che mantiene la sua ela-sticità anche a bassissime temperature: ciò rende questo ramponcino molto confortevole e veloce da indossare.
Ancora prima che iniziasse la stagione inver-nale Stefano Gregoretti, uno dei membri del nostro Team di tester, ha provato il nuovo Mi-nimal sui ghiacciai del Bernina: “E’ un ram-poncino leggerissimo, non si sente assolu-tamente il peso sulla scarpa. La costruzione delle placchette e il cavo in acciaio lo rende perfettamente aderente alla scarpa e molto flessibile, fascia benissimo il piede e facili-ta la corsa, performante anche con scarpe minimal! L’elasticità della calzata permette di infilarlo in tre secondi (misurati!!!) senza problemi, anche a basse temperature e con la mani fredde. Spettacolare la presa sul ghiaccio e sui traversi erbosi e bagnati”
di Andrea Pizzi foto di Giacomo Meneghello - Clickalps
Il nuovo Trail minimal è disponibile in 4 taglie, dal 36 al 48 di piede. Fornito con un pratico astuccio utile anche per il trasporto del ramponcino nello zaino.
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www.lorpen.comLorpen winter ‘14: comfort e protezioneDopo aver apprezzato, durante i nostri test pubblicati sulle guide Running Road e Run-ning Off-Road, le calze Lorpen dedicate alla stagione estiva, scopriamo le peculiarità dei modelli dedicati al trail, al running e alle multidiscipline per la stagione inverna-le. Come le sorelle estive, i modelli winter, grazie alla particolare lavorazione dei filati e
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Il negoziante e il lettore, in questi due anni, si sono abituati alla presenza del nostro magazine nei nostri luminosi espositori, ad aspettarlo a ogni uscita... siamo diventati parte integrante dei nostri Soul Shops, sempre più partner e amici.
Si è creato così un network a carattere nazionale che vede Soul Running e i negozi sempre più legati e attivi nella promozione del magazine ma
anche di tantissimi eventi, primo fra tutti il nostro Alpe di Siusi Running EXPO, che a luglio 2015 festeggerà la quarta edizione.
Soul Running è lì, dove batte il cuore di ogni runners! E lo sarà ancora di più con un aumento dei punti vendita: come promesso nel 2015 saremo in più di 200 Soul Shops in tutta Italia!
Così come è stato quest’anno anche nel 2015 la stagione di Soul Running sarà aperta dall’uscita, i primi di marzo, delle nostre due GUIDE TEST.
Due prodotti unici dedicati al trail e al running dove, grazie a un team composto da quasi 100 atleti provenienti da Italia, Francia, Germania e Spagna, testeremo realmente più di 500 prodotti tra scarpe, accessori, abbigliamento, hi-tech... più di 40 brand coinvolti. 400 pagine che consigliano, indirizzano, creano cultura del prodotto... diventate ormai strumento
irrinunciabile per aziende e appassionati.
Confermate le uscite del nostro Book magazine che, anche nel 2015, arriverà nei nostri Soul Shops a maggio, giugno, luglio e novembre.
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Soul Running vi farà correre sempre di più!
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ART DIRECTOR Mirko Mottin
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HANNO COLLABORATO:SteFAno gregoretti, gioVAnni cArlo lAzzAri.
FOTO DI COPERTINA: Monte PASubio (Vi)Foto di AndreA VAlSecchi
FOTOGRAFIAuguSto MiA bAttAgliA, cArlo brenA, roberto cAtti, FrAnceSco di doMenico,
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