32
Sostenibilità dello sviluppo locale Sostenibilità dello sviluppo locale Tra conservazione e innovazione Tra conservazione e innovazione : : il caso il caso ACSM, ACSM, nel territorio del nel territorio del Primiero-Vanoi Primiero-Vanoi a cura di Andrea Marella e Luciano Zeni [email protected] - [email protected] _____________________________________ Roma, 13-14 Gennaio 2011

Sostenibilità dello sviluppo locale - Poli.S.Docpolisdoc.cab.unipd.it/...dello-sviluppo-del-territorio/...Zeni.pdf · 1901 sei Comuni del Primiero, insieme ad alcuni soggetti

Embed Size (px)

Citation preview

Sostenibilità dello sviluppo localeSostenibilità dello sviluppo locale

Tra conservazione e innovazioneTra conservazione e innovazione::il caso il caso ACSM,ACSM,

nel territorio del nel territorio del Primiero-VanoiPrimiero-Vanoi

a cura di Andrea Marella e Luciano [email protected] - [email protected]

_____________________________________Roma, 13-14 Gennaio 2011

Dove si trova il Primiero - Dove si trova il Primiero - VanoiVanoi

PrimieroVanoi

Il Primiero – Vanoi si trova nel cuore delle Dolomiti ed è unterritorio:

• montano, ricco di risorse naturali come acqua, legno ed aria

• a vocazione naturalistica con zone di particolare pregio: ParcoNaturale Paneveggio-Pale di San Martino-Vanoi

• di estensione contenuta ca. 786 km2 (con altitudini che vannoda ca. 600 a ca. 3.000 metri s.l.m.) ca. 10.000 abitanti, con unindice di bassa densità 23,4

• notevoli picchi di presenza turistica nelle stagioni estive edinvernali.

• attività prevalenti: turismo (1.486.000 presenze, 2004),commerciale, artigianato, allevamento (ca. 1.500 UBA)

Le caratteristiche del territorioLe caratteristiche del territorio

Il Gruppo ACSM: multi-utility localeIl Gruppo ACSM: multi-utility locale

PrimieroPrimieroEnergiaEnergia

53%53%

EcotermicaEcotermicaSan MartinoSan Martino

96.60%96.60%

AziendaAziendaAmbienteAmbiente

66%66%

CollegateControllate

ACSMACSMTradingTrading100%100%

Servizio PubblicoLocale

IdrogenesisIdrogenesis65%65%

Il contesto storico in cui nasce Il contesto storico in cui nasce AcsmAcsm

Nella seconda metà del 1800, in parallelo con la diffusionedelle documentazioni turistiche sulle Dolomiti a curadell’Alpine Club di Londra, iniziarono i primi impieghidell’energia elettrica per esigenze civili, commerciali eindustriali:

1882 prima centrale idroelettrica al mondo (Niagara, US) 1886 primo impianto italiano a Tivoli 1901 sei Comuni del Primiero, insieme ad alcuni soggetti

privati, danno vita alla Società “Impianto Idroelettrico diPrimiero”, finanziandosi con il taglio dei boschi

La produzione elettrica venne accompagnata, in parallelo,dalla realizzazione di una capillare rete di distribuzione sulterritorio.

Nel 1907 venne realizzata la prima linea elettrica che collegavaSan Martino di Castrozza, collocata nella parte alta della valle,contribuendo notevolmente a soddisfare i fabbisogni dellestrutture ricettive e, in seguito, degli impianti di risalita

Da questo momento in poi lo sviluppo turistico della zonadiventerà elemento vocazionale per lo sviluppo delterritorio

La storia di La storia di AcsmAcsm

Concessioni: la ricostruzioneConcessioni: la ricostruzionedel legame tra territorio e risorsedel legame tra territorio e risorse

Nel 1988 l’ENEL subentra alla SAVA – fornitrice fino aquel momento dell’industria pesante di PortoMarghera - nella gestione degli impianti di Caoria, SanSilvestro, Val Schener e Moline

Nel 2001 il fatturato è a 5,3M di euro e nasce PrimieroEnergia S.p.A., l’azienda di produzione di energia piùimportante del gruppo

Dal 2003 al 2005 si allarga la compagine societariapubblica

La trasformazione in spaLa trasformazione in spa

Dal 2002 ACSM viene trasformata in S.p.A.:

• adozione di un CDA snello (3 consiglieri)• si elabora un modello gestionale privatistico moderno,

orientato alla sostenibilità economica, sociale edambientale

• viene steso il primo business plan pluriennale dellaSocietà

• si avviano nuovi progetti legati al teleriscaldamento, almini hydro sugli acquedotti, alla raccolta differenziata(soc. mista con soci pubblici e privati)

• inizia il processo di trasformazione di ACSM S.p.A. ingruppo (tenendo conto dell’unbundling)

Gli Gli assetasset del gruppo oggi del gruppo oggi

Il Gruppo ACSM oggi fattura attorno ai 60M e ha una valutazionepatrimoniale di poco più di 100M si occupa di:• produzione idroelettrica, come core business - ca. 400 GWh

anno - (in-house)• distribuzione di energia elettrica (37 km linee MT e 350 km

linee BT)• vendita di energia elettrica, anche sul libero mercato• produzione, distribuzione e vendita energia termica• gestione raccolta differenziata RSU (SPL; soc. mista)• connettività e idrogeno

Le ricadute economicheLe ricadute economicheper la comunitàper la comunità

RICADUTE SOCIALI SUL TERRITORIO ACSM S.p.A. anno 2009

Utili distribuiti ai Comuni nel 2009 (e nelle 5 annualità precedenti) 1.500.000

Retribuzioni lorde al personale dipendente nel 2009 1.595.912

IVA versata (con ricaduta indiretta sulla PAT al 90%) 601.395

Portafoglio ordini 2009 locale 867.695

IRAP dovuta sul reddito 2009 132.511Sconto del 10% sulla tariffa AEEG per i clienti liberi (tramite la controllataACSM Trading) 230.040

ICI versata ai Comuni di di competenza 17.563

TOSAP versata ai Comuni di competenza 12.664

IRES dovuta sul reddito 2009 (prevalentemente alla PAT) 650.449

Canoni di derivazione d’acqua (PAT-BIM-Comuni) 317.013

Energia non ritirata ex art. 13 (PAT per utenze speciali di tipo sociale) 179.447

TOTALE RICCHEZZA PRODOTTA E DISTRIBUITA IN LOCO 6.104.689

Le ricadute ambientaliLe ricadute ambientaliper la comunitàper la comunità

Nel 2006 ACSM attua un percorso di ascolto nel territorio e nel2007 inizia a redigere il bilancio sociale:

• l’energia pulita prodotta annualmente dal gruppo permettedi risparmiare circa 100.000 tons di petrolio, equivalente acirca 380.000 tons di anidride carbonica in meno perl’ambiente

• buona performance nel riciclaggio dei rifiuti solidi urbani• sensibilizzazione della cittadinanza, attraverso campagne al

tema del risparmio energetico• riuso a fini energetici del cippato (biomassa legnosa)

provenienti dalla gestione dei boschi comunali• raccolta e utilizzo in chiave energetica delle deiezioni

animali

La direttrice dellLa direttrice dell’’innovazione:innovazione:il progetto il progetto oil-free zoneoil-free zone

In sinergia con DTT, CRF e CDV, viene concepito e sviluppato unprogetto green che ha per obiettivi:

• progressiva autosufficienza energetica, grazieall’idroelettrico e alla co-generazione

• promozione verso la cittadinanza del tema del risparmioenergetico

• autosufficienza termica grazie al teleriscaldamento abiomassa

• produzione di biogas mediante il recupero delle deiezionianimali e il rifiuto umido (biometano)

• produzione sperimentale di idrogeno mediante elettrolisi esteam reforming

• sperimentazione in loco di una innovativa flotta di veicoliecologici (fuel cell, idrometano) e mobilità sostenibile/intermodalità (Prj Motus, Industria 2015, Ministero delloSviluppo Economico, Bando mobilità sostenibile)

L’ACQUA IL LEGNO RIFIUTI E SCARTI ZOOTECNICI

IDRO (BIO) METANO

ENERGIAIDROELETTRICA

IDROGENO ENERGIA TERMICA(teleriscaldamento)

BIO-METANO

MOBILITA’ ECO-SOSTENIBILE

BIO-GAS

Produzione di energia idroelettrica a copertura del fabbisogno locale• Impianti di A.C.S.M. SpA: Castelpietra, Zivertaghe, Colmeda e 3 centraline sugli

acquedotti;• Impianti di Primiero Energia SpA: Caoria, San Silvestro, Val Schener e Moline.

Produzione media ACSM SpA:circa 50.000.000 kWh/anno

Benefici attesi:• Evitata combustione di circa 90.000 di tonnellate di

petrolio (TEP)• ca. 270.000 tonnellate di CO2 risparmiate all’ambiente;• Gestione partecipata del bene idrico territoriale;• Generazione di risorse economiche per la comunità;• Ricadute occupazionali

Produzione media Primiero Energia SpA:circa 350.000.000 kWh/anno

PRODUZIONE PRODUZIONE DIDI ENERGIA IDROELETTRICA ENERGIA IDROELETTRICA

TELERISCALDAMENTO: Distribuzione calore sull’intero territorio

• Impianto di teleriscaldamento a biomassa legnosa di San Martino diCastrozza (in funzione dal 2002);

• Impianto di teleriscaldamento a biomassa legnosa e biogas di Primiero.

Produzione attesa di energia termica:circa 33.500.000 kWh/anno

Benefici attesi:• Risparmio per i cittadini e istituzioni pubbliche• Miglioramento della qualità ambientale;• Garanzia e qualità del servizio.• Ricadute occupazionali

IMPIANTO DI PRIMIERO:• Centrale termica (2 caldaie a biomassa, 1 caldaia multifuel e 1 impianto di

cogenerazione a biomassa);• Rete su tutto il fondovalle di Primiero (circa 30 km);• Oltre 600 adesioni formalizzate

Produzione attesa di energia elettrica:circa 5.000.000 kWh/anno

TELERISCALDAMENTOTELERISCALDAMENTO

Utilizzo di reflui zootecnici e frazione umida per la produzione di biogas ebiometano per impianti di produzione calore elettricità e mobilità ecologica.(ACSM S.p.A., PAT, Fondazione Edmund Mach, FBK, Centro Ricerche FIAT, Università, Comunità di Valle)

IMPIANTO:• Deposito raccolta;• Biodigestore anaerobico;• Purificatore;• Compressore;• Bombole.

Benefici attesi• Soluzione problemi comparto zootecnico• Abbattimento costi per la raccolta differenziata• Eliminazione effetto serra causato dallo spargimento

dei reflui sul terreno• Creazione di sottoprodotti per la concimazione• Abilitazione a nuove opportunità di sviluppo

territoriale• Ricadute occupazionali

Superficie occupataca. 0.7ha

MATERIE PRIME DISPONIBILI:• Scarti zootecnici: circa 22.000*

ton/anno (1.500 UBA)• Rifiuto umido: circa 1.200

ton/anno *Fonte: libro Enaip 2007 “Biomasse in Primiero” e

domande sfalcio – indennità compensativa. Datiindicativi e soggetti a variazioni periodiche.

PRODUZIONE ATTESA:• Biogas: circa 1360 m3/giorno• Biometano: circa 576 Kg/giorno

BIOGAS E UPGRADE VERSO IL METANOBIOGAS E UPGRADE VERSO IL METANO

Produzione di idrogeno da fonte idroelettrica.Energia destinata allo scopo: circa 700.000 kWh/anno

Produzione attesa:circa 10 ÷ 14 Ton/anno

Benefici attesi

• Sostituzione combustibili fossili• Abilitazione a nuove opportunità di sviluppo

territoriale• Ricadute occupazionali

IDROGENO DA FONTI RINNOVABILIIDROGENO DA FONTI RINNOVABILI

Il GSP, Gruppo Strategico PrimieroIl GSP, Gruppo Strategico Primiero

Dal 2009 si è creato un think tank nel territorio, che raccogliealcuni degli attori della social network locale: esso

• opera da facilitatore verso i decisori politici locali,Comuni e Comunità di valle: ascolto=>codificazione=> ri-proposizione con metodo, inmodo che il bagaglio informativo per prendere ledecisioni sia chiaro e fruibile

• fornisce informazioni, coordina i progetti (92) chegravitano attualmente nelle valli di Primiero e Vanoi

• ha ingegnerizzato un nuovo costrutto giuridico convalenza politica per lo sviluppo locale

• cerca di sensibilizzare le scuole locali

MO

DA

LIT

A’

DI

RELA

ZIO

NE

PR

ATIC

ATE D

AG

LI

ATTO

RI

Gli attori dello sviluppo localeGli attori dello sviluppo localeRelazioni poco

strutturate

(i.e.: rapportiinformali,

momenti diascolto, confrontiverbali pubblici,memorandum di

intesa)

Relazioni moltostrutturate

(i.e.: norme di legge,provvedimentiamministrativi,regolamenti,

transazioni, accordiproprietari, bilanci)

APT

ACSM ParcoPAN

SPAZIO ENTRO CUI VENGONO INTESSUTE LERELAZIONI TRA ATTORI: PROSSIMITA’

Interno alterritorio

Esterno alterritorio

Comunitàdi Valle

ACSM

PATParcoPAN

ACSM

APT

Conferenzadei Sindaci

Comuni

ACSM

In-house In-house e gestione dei beni collettivie gestione dei beni collettivi

ACSM è il più importante attore economico locale ecostituisce un’anomalia all’interno della categoria dell’in-house (proprietà dei Comuni):

• non rientra nel’art.3, cc. 27-28 della L.244/07: iservizi erogati da Acsm sono di interesse generale

• non deve sottostare all’art.14 della finanziaria 2010(cessione partecipazioni comuni<30k ab.), in quantoil gruppo ha una gestione economica virtuosa

• crea le premesse per lo svolgimento in formaassociata dei servizi alla cittadinanza – obbligatorioper i comuni sotto i 3.000 abitanti, in montagna –

ACSM spa

Nuovo costrutto:Fondazione

Primiero Sviluppo

Altre societàdel gruppo

ACSM

Focus su:a)gestione responsabile

e sostenibile dei commonsb) erogazione del servizio

c) livello del servizio

PrimieroEnergia

Focus su:a)sviluppo locale (innovazione)

b)finanza locale (attività/servizi sovra-comunaliin forma associata)

c) incubazione (soprattutto giovani)

Soci, finanziamento e aree di attivitàSoci, finanziamento e aree di attività

Soci fondatori:Comuni,Banca locale

F.do. di Dotazione: 20k euro Patrimonio: clausola (lock-in)di destinazione di una % dei dividendi;attività non econ/senza fine di lucro;indirizzo strategico definitodagli accordi di programma(Comuni e CDV)

Sperimentare nuovi spazi, entro cui negoziare egestire i beni collettivi, tra pubblico e privato Favorire la gestione in forma associata di progetti disviluppo locale, con un orizzonte sovra-comunale Contribuire allo snellimento e all’efficientamento deiprocessi decisionali in valle Offrire un contributo alla responsabilizzazione(trasparenza, sostenibilità sociale e ambientale) emanagerializzazione (sostenibilità economica scelte) deidecisori politici Raccordare i numerosi progetti finanziati esistenti in valle Alimentare l’imprenditorialità locale sui temidell’innovazione applicati allo sviluppo sostenibile delterritorio

MissionMission

Promuovere◦ la raccolta, diretta o indiretta di fondi da erogare,

unitamente ai ritorni derivanti dalla gestione delpatrimonio, a favore di progetti e iniziative conformi alloscopo sociale;

◦ l’acquisizione di una maggiore consapevolezza circa ibisogni e gli scenari a termine del territorio diriferimento, attraverso ricerche, studi, convegni,seminari e pubblicazioni.

VisionVision

1) Selezione, valutazione e finanziamentodell’avviamento di progetti imprenditoriali sostenibili(criteri) da sviluppare in valle

2) Creazione di competenze nella gestione di progettipubblici di eccellenza finalizzati allo sviluppo delterritorio, coltivando un vantaggio competitivo specificodurevole nel settore turistico

3) Selezione e co-finanziamento di progetti pubblici,finalizzati alla valorizzazione delle risorse locali

4) Co-Finanziamento di attività culturali, sportive, dipromozione del turismo alternativo sostenibile

5) Finanziamento di progetti di ricerca ed analisi dei bisogninecessari al disegno di nuovi progetti di sviluppoterritoriale

Principali attivitàPrincipali attività

Progetti di dimensioni ridotte, finanziati per lamaggior parte dalla Fondazione e finalizzati◦ all’incubazione ovvero al supporto nella fase di

creazione di nuove aziende su temi innovativi,◦ alla sponsorizzazione di eventi promossi dal

tessuto associativo locale e dalla cittadinanza,◦ all’organizzazione di percorsi mirati per lo sviluppo

delle competenze degli attori pubblici locali,◦ al coordinamento e alla ricerca delle sinergie tra i

progetti finanziati già esistenti nel territorio

Le tipologie di progetti Le tipologie di progetti co-finanziatico-finanziati::piccolipiccoli

Progetti di media dimensione, finanziati in egualmisura dalla fondazione e da altri attori pubblici e privati,profit o non-profit locali,◦ aventi per obiettivo la promozione turistica, culturale

e dei prodotti locali;◦ finalizzati all’erogazione in forma associata di servizi

sociali o di pubblica utilità di entità contenuta;◦ per la ricerca su tematiche specifiche riguardanti

l’utilizzo sostenibile delle risorse locali

Le tipologie di progetti co-finanziati:Le tipologie di progetti co-finanziati:medimedi

Progetti di grande dimensione, finanziati solo per laparte residuale dalla Fondazione, aventi l’obiettivo di◦ ridurre il digital divide per cittadini e turisti in valle◦ progettare nuovi metodi per la viabilità

intelligente◦ aiutare a elaborare una filosofia coerente con il

contesto sul tema del riciclo dei rifiuti solidiurbani

Le tipologie di progetti co-finanziati:Le tipologie di progetti co-finanziati:grandigrandi

Documento di sintesi degli obiettivi progettuali –mindmap / sintetici diagrammi ad albero -

Nomina del Responsabile del Progetto, che si occupa(nella sostanza) dello stato avanzamento lavori

Business plan e reportistica periodica per il controllodi gestione, composta di budget, contabilità analiticaseparata e indicatori ad-hoc di sintesi sulla performance diprogetto

SWOT e documento dei rischi

Strumenti operativi utilizzati per laStrumenti operativi utilizzati per lagestione progettualegestione progettuale

Definizione e socializzazione in riunionedell’organizzazione interna del gruppo di progetto:ruoli, dettaglio dei compiti, competenze curricolari dellerisorse umana e tecniche assegnate, consone allacomplessità del progetto (nella sostanza)

Formalizzazione di un piano di progetto conl’articolazione delle attività progettuali (responsabilitàdegli attori che le svolgono) e crono programma

Descrizione puntuale di quanto verrà realizzato eprodotto per ciascuna delle fasi progettuali – deliverable-

Definizione di momenti di audizione con lacittadinanza, per illustrare lo stato di avanzamento deiprogetti

Strumenti operativi utilizzati per laStrumenti operativi utilizzati per lagestione progettuale gestione progettuale IIII

Remunerazione (salvo il Direttore) con compensi simbolici, gettoni dipresenza, rimborsi spese: struttura molto leggera, che mutua iruoli dagli enti esistenti

Presidenza/Vice: un rappresentante a turno eletto tra i Sindaci eil Presidente della Comunità di Valle si alternano per qs. carica ognitre anni

Comitato dei Fondatori: compagine tecnico-politica; effettuanouna prima due-diligence collegiale sui progetti, rispettandostrettamente i criteri inseriti nello Statuto; vengono coordinati daun Direttore

Comitato Tecnico-Scientifico: profili di esperienza concompetenze specifiche sulla due-diligence finanziaria e sui temitecnici, legati all’Università

Comitato di Sorveglianza: revisori dei consuntivi, controparti peri project manager nella preventivazione e nel monitoraggio initinere (aggiornamento contabilità analitica)

OrganizzazioneOrganizzazione

Bibliografia di riferimentoBibliografia di riferimento

• Bologna G., (2008), Manuale della sostenibilità, EdizioniAmbiente

• Borghi E., - a cura di – (2009), La sfida dei territori nella greeneconomy, Il Mulino

• Carrington J., Scott J., Wasserman S. (2005), Models andMethods in Social Network Analysis, Cambridge University Press

• Grosselli R.M., (2003), La casa par far ciàr, Edizioni Curcu eGenovese

• Guzzi D., (2010), Le fondazioni, Edizioni Fag Milano• Marella A., Messina P., - a cura di – (2006), Eco dai monti.

Politiche per le aree montane a confronto, Cleup• Ostrom E. (2006), Governare i beni collettivi, Marsilio• Rumiati R., Pietroni D. (2001), La negoziazione, Raffaello

Cortina Editore

Ringraziando,per approfondimenti e contatti si rinvia a

[email protected]

ACSM S.p.A.Via A. Guadagnini, 31

38054 - Fiera di Primiero (TN)