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Documento di valutazione dei Rischi da Interferenza
9 marzo 2012
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Sommario 1. PREMESSA .............................................................................................................................................. 2
2. RISCHI DA INTERFERENZA ...................................................................................................................... 3
3. METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ............................................................................... 3
Misure di prevenzione e protezione.......................................................................................................... 5
4. METODOLOGIA SPECIFICA PER L’INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ............................. 6
5. INFORMAZIONI GENERALI ..................................................................................................................... 7
Informazioni sull’appalto ........................................................................................................................... 7
Informazioni sul committente ................................................................................................................... 7
6. OBBLIGHI DI CARATTERE GENERALE ..................................................................................................... 8
7. DESCRIZIONE DEI LAVORI ...................................................................................................................... 8
8. DESCRIZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO .................................................................................................. 9
Orario di lavoro .......................................................................................................................................... 9
9. VALUTAZIONE DEI RISCHI DELL’AMBIENTE DI LAVORO ...................................................................... 10
Accesso Automezzi .................................................................................................................................. 10
Accesso LOCALI ........................................................................................................................................ 10
Transito Corridoi ...................................................................................................................................... 10
10. SOGGETTI PRESENTI/INTERFERENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO .................................................. 11
11. TIPOLOGIE DI RISCHIO INTRODOTTE NEI LUOGHI DI LAVORO DALL’APPALTATORE ...................... 12
Approvvigionamento e rimozione materiale........................................................................................... 12
Pulizia dei luoghi di lavoro ....................................................................................................................... 12
12. ATTREZZATURE DI IMT ALTI STUDI LUCCA UTILIZZATE DALL’AZIENDA APPALTATRICE .................. 13
Impianto Elettrico .................................................................................................................................... 13
13. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ATTESI ..................................................................... 14
14. INFORMAZIONE PERSONALE ........................................................................................................... 14
15. VALIDITA’ E REVISIONI ..................................................................................................................... 14
16. COSTI DELLA SICUREZZA .................................................................................................................. 15
Documento di valutazione dei Rischi da Interferenza
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1. PREMESSA
L’art. 26 del D.Lgs 81/2006 tratta gli “Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di
somministrazione” ed in particolare introduce gli obblighi sia a carico del datore di lavoro sia dell’azienda
committente sia dell’azienda appaltatrice.
I temi principale dell’articolo sopra citato sono:
a. idoneità tecnico professionale della ditta appaltatrice (allegato I)
b. informazioni da fornire alla ditta appaltatrice sui rischi specifici esistenti nell’ambiente interessato
all’opera
c. cooperazione e coordinamento fra i datori di lavori delle due parti, committente e appaltatore
d. coordinamento, da parte del datore di lavoro committente, degli interventi di protezione e
prevenzione dei rischi cui sono esposti i lavoratori
e. cooperazione, da parte del datore di lavoro committente, per l’attuazione delle misure di
prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro.
Il comma 3 dell’art. 26 D.Lgs 81/2008 evidenzia che la cooperazione e il coordinamento deve avvenire
elaborando un documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o ridurre i
rischi da interferenza (DUVRI).
Il presente documento rappresenta appunto il DUVRI che ha quindi lo scopo di indicare i rischi, le misure di
prevenzione e protezione, i DPI, inerenti le fasi di lavoro dove si manifestano interferenze fra due o più
aziende impegnate nei medesimi spazi.
Quando la lavorazione svolta non comporta interferenza, le misure di prevenzione e protezione
conseguenti alla valutazione del rischio, fanno capo al Datore di Lavoro della ditta appaltatrice e dei Suoi
responsabili di cantiere.
La Valutazione dei rischi cui sono esposti i lavoratori delle aziende esterne ha richiesto l’analisi dei luoghi di
lavoro e delle situazioni in cui lavoratori di dette aziende vengono a trovarsi nello svolgimento delle opere
appaltate ed ha lo scopo di individuare e attuare le misure di prevenzione e protezione.
Quindi tale Valutazione tiene conto sia dell’attività lavorativa svolta, dell’ambiente di lavoro, delle
strutture e impianti utilizzati, dei prodotti e materiali coinvolti nei processi.
Il contesto di questo documento è limitato ai provvedimenti da attuare per eliminare o limitare i pericoli
che, a causa dello svolgimento delle opere in appalto, coinvolgano sia i dipendenti della ditta committente
sia quelli della ditta appaltatrice.
Per i restanti rischi ciascun datore di lavoro deve in maniera autonoma provvedere alla tutela della salute e
sicurezza dei propri dipendenti.
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2. RISCHI DA INTERFERENZA
Il presente DUVRI è stato redatto considerando i seguenti rischi da Interferenza:
Rischi derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di lavoratori appartenenti ad
aziende diverse (committente e appaltatrice)
I rischi indotti o immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni eseguite dalle
aziende appaltatrici
I rischi ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività del committente, presenti nel luogo di lavoro
del committente in cui è previsto che debbano operare i dipendenti delle ditte appaltatrici
I rischi derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste dal committente e comportanti
rischi ulteriori rispetto a quelli specifici delle attività appaltate.
3. METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei rischi si è articolata attraverso le seguenti fasi:
fase 1 : individuazione di tutti i possibili pericoli per ogni potenziale interferenza
fase 2: individuazione dei rischi relativi ad ogni pericolo individuato nella fase precedente
fase 3: stima dell’entità del rischio
La prima fase ha compreso un’attenta analisi dell'attività in relazione ai seguenti principali fattori:
ambienti di lavoro;
attività lavorative ed operatività previste;
macchine, impianti ed attrezzature utilizzate;
dispositivi di protezione individuale e collettiva presenti ed utilizzati;
utilizzazione di sostanze e/o preparati pericolosi;
attività di cooperazione con ditte esterne;
organizzazione generale del lavoro.
Ciò ha permesso di avere una prima visione d'insieme delle attività lavorative, dell’operatività, degli
ambienti di lavoro e dell’organizzazione in genere, permettendo al contempo di individuare le sorgenti di
rischio potenzialmente dannose per le persone.
Nella seconda fase sono stati individuati i rischi per la salute e la sicurezza.
Nella terza fase, quella conclusiva, si è invece provveduto alla previsione di stima dei rischi.
I rischi sono stati valutati tenendo conto delle seguenti definizioni:
Probabilità: si tratta della probabilità che i possibili danni si concretizzino. La probabilità sarà definita
secondo la seguente scala di valori:
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Valore di
probabilità Definizione Interpretazione della definizione
1 Improbabile
Il suo verificarsi richiederebbe la concomitanza di più eventi poco probabili
Non si sono mai verificati fatti analoghi
Il suo verificarsi susciterebbe incredulità
2 Poco probabile
Il suo verificarsi richiederebbe circostanze non comuni e di poca probabilità
Si sono verificati pochi fatti analoghi
Il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa
3 Probabile
Si sono verificati altri fatti analoghi
Il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa
4 Molto probabile
Si sono verificati altri fatti analoghi
Il suo verificarsi è praticamente dato per scontato
Danno: effetto possibile causato dall'esposizione a fattori di rischio connessi all'attività lavorativa, ad
esempio il rumore (che può causare la diminuzione della soglia uditiva). L’entità del danno sarà valutata
secondo la seguente scala di valori:
Valore di
danno
Definizione Interpretazione della definizione
1 Lieve danno lieve
2 Medio incidente che non provoca ferite e/o malattie
ferite/malattie di modesta entità (abrasioni, piccoli tagli)
3 Grave ferite/malattie gravi (fratture, amputazioni, debilitazioni
gravi, ipoacusie);
4 Molto grave Incidente / malattia mortale
Incidente mortale multiplo
Rischio: probabilità che sia raggiunto un livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di
esposizione ad un pericolo da parte di un lavoratore.
Nella tabella seguente sono indicate le diverse combinazioni (PxD) tra il danno e le probabilità che lo stesso
possa verificarsi (stima del rischio).
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P (probabilità)
4 4 8 12 16
3 3 6 9 12
2 2 4 6 8
1 1 2 3 4
1 2 3 4 D
(danno)
Misure di prevenzione e protezione
In funzione del rischio valutato vengono stabilite le misure di prevenzione e protezione come di seguito
specificato:
R > 8 Rischio elevato
Adozione di misure preventive e/o protettive con predisposizione di
procedure operative, addestramento, formazione e monitoraggio
con frequenza elevata.
4 R 8 Rischio medio
Adozione di misure preventive e/o protettive con predisposizione di
procedure operative, formazione, informazione e monitoraggio con
frequenza media
2 R 3 Rischio basso Adozione di misure preventive e/o protettive, formazione,
informazione e monitoraggio ordinario
R = 1 Rischio minimo Non sono individuate misure preventive e/o protettive. Solo attività
di informazione. Non soggetto a monitoraggio ordinario
Attuate le misure di prevenzione e protezione individuate, eventualmente erogate l’informazione e la
formazione necessaria, si ritiene che i rischi siano residuali.
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4. METODOLOGIA SPECIFICA PER L’INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DA
INTERFERENZA
L’individuazione dei Rischi Interferenti è articolata in due fasi:
fase 1 acquisizione delle informazioni sulle attività che dovranno essere svolte dalle aziende appaltatrici all’interno dell’azienda committente
acquisizione del Piano di Sicurezza Aziendale redatto dall’azienda Appaltatrice in modo da individuare eventuali attrezzature o sostanze pericolose impiegate o particolari lavorazioni che potrebbero generare pericoli in caso di interferenza con altri lavoratori
Fase 2 Definizione delle aree interessate Individuazione dei soggetti interferenti Evidenziare i rischi che potrebbero essere generati dalla interferenza di più lavorazioni
contemporaneamente
Per ogni pericolo è stato individuato e valutato il relativo rischio e sono state specificate le misure di
prevenzione e protezione obbligatorie.
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5. INFORMAZIONI GENERALI
Informazioni sull’appalto
Committente dell’opera IMT Alti Studi Lucca
Descrizione dell’intervento Appalto per il rinnovo e l'ampliamento della rete informatica di IMT- Istituzioni Mercati Tecnologie- Alti Studi Lucca. L'appalto comprende: i lavori di migrazione delle sale CED nel complesso di edifici denominati S. Ponziano, Stecca e Ex-Boccherini; i lavori di installazione della nuova sala CED presso l'edificio denominato S. Francesco; al termine dei lavori di installazione (previe riunioni con IMT), sono previste una serie di attività una tantum per ottimizzare le prestazioni della rete; servizio di manutenzione ordinaria e assistenza su richieste urgenti.
Ubicazione dei luoghi di lavoro Locali IMT Alti Studi di Lucca posti presso: locali Ex Boccherini locali San Ponziano locali Stecca locali San Francesco
Durata dei lavori I lavori richiesti nel presente bando hanno durata complessiva massima di 271 giorni. Si rimanda al punto 10 del Capitolato Tecnico.
Imprese operanti nei luoghi di lavoro Azienda appaltatrice e appaltante
Contemporaneità delle lavorazioni Fatta eccezione per la presenza del personale IMT, nel caso di emergenza e quindi evacuazione dei locali, non è prevista alcuna compresenza di aziende.
Informazioni sul committente
Datore di Lavoro Committente Dott. Fabio Pammolli
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Dott.ssa Serena Baldacci
Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione Dott.ssa Manuela Di Mauro Dott.ssa Silvia Lucchesi Dott.ssa Tania Iannizzi Dott.ssa Caterina Tangheroni
Preposti per la sicurezza Dott. Leonardo Mezzina
Referente e responsabile del bando e dell’acquisizione della documentazione della ditta appaltatrice (Referente IMT Alti Studi Lucca)
Dott. Leonardo Mezzina
Referente tecnico per l’esecuzione dei lavori Dott. Leonardo Mezzina
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6. OBBLIGHI DI CARATTERE GENERALE a) La stazione appaltante fornisce alla ditta appaltatrice, ai sensi dell’art.26 co.1, lett.b del D.Lgs 81/08, informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui l’appaltatore è chiamato ad operare (vedi successivo punto E). b) Ai sensi dell’art.26 del D.lgs 81/08 l’appaltatore, prima dell’inizio dei lavori, sarà chiamato a fornire al referente IMT Alti Studi Lucca la seguente documentazione: - copia del certificato di iscrizione della ditta alla Camera di Commercio, industria e Artigianato, per verificarne l’idoneità tecnico professionale in relazione ai lavori affidati in appalto; - il documento unico di regolarità contributiva ( DURC ); - un elenco del personale in carico alla ditta con relativa matricola ed indicazione del CCNL applicato; - un documento (Piano di Sicurezza Aziendale ) in cui siano specificate le misure adottate dall’impresa medesima riguardo ai rischi della propria attività all’interno delle strutture di IMT Alti Studi Lucca per i quali sono state date le necessarie informazioni (vedi precedente punto a) per eliminare i rischi da possibili interferenze fra le reciproche attività. N.B. : Durante la vigenza del contratto, l’appaltatore informerà per iscritto con grande tempestività il referente IMT Alti Studi Lucca di tutti gli aggiornamenti che intervenissero a carico dei precedenti documenti per mutate esigenze organizzative o istituzionali o altro, rimanendo a suo carico ogni responsabilità per le informazioni non trasmesse; tali omissioni, quando venissero riscontrate, danno pieno diritto alla stazione appaltante di rescindere il contratto immediatamente. c) L’appaltatore sarà ritenuto unico responsabile, ai sensi dell’art.26, del D.Lgs 81/08, di ogni danno che abbia causato a persone e cose correlato ai rischi specifici relativi alla propria attività. d) L’appaltatore dovrà fare esclusivo uso di attrezzature, utensili, scale ecc.. regolarmente omologate e di proprietà. e) L’appaltatore è obbligato a dotare le proprie maestranze dei necessari sistemi di protezione collettivi ed individuali in relazione ai rischi evidenziati nel proprio Piano di Sicurezza Aziendale. I lavoratori della ditta appaltatrice avranno comunque l’obbligo di indossare sempre in ambiente operativo i seguenti i dispositivi di protezione individuale: scarpe o stivali di sicurezza, abbigliamento aziendale (abiti da lavoro), elmetto e tesserino di riconoscimento. f) L’appaltatore dovrà avere in ambito operativo sempre un idoneo estintore ad anidride carbonica di idonea capacità (almeno 5 litri) per fare fronte a situazioni di emergenza per incendio o esplosione nonché il pacchetto di medicazione, completo dei presidi previsti dalla vigente normativa in materia. g) Inosservanze alle prescrizioni contenute nel proprio Piano di Sicurezza Aziendale durante i lavori svolti dalle maestranze della ditta appaltatrice, riscontrate in ambito operativo dall’Addetto del S.P.P. di IMT Alti Studi Lucca, determineranno il riesame del rapporto di lavoro con la ditta stessa.
7. DESCRIZIONE DEI LAVORI
L’Appaltatore è chiamato ad erogare il servizio di: 1. sostituzione e installazione e/o integrazione della nuova rete aziendale, secondo quanto indicato nel Capitolato Tecnico, parte integrante del presente bando. Tali lavori sono svolti, presso ogni edificio indicato nel Capitolato Tecnico e nel successivo punto 8, all’interno di uno specifico locale allestito con PC di rete (di seguito denominato STANZA CED), in cui non sono presenti né hanno la possibilità di accesso per attività connesse al proprio lavoro, gli operatori e/o i allievi della IMT Alti Studi di Lucca. E’ previsto anche il servizio di manutenzione ordinaria ed assistenza per richieste urgenti.
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8. DESCRIZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
I servizi richiesti devono essere svolti presso i locali della IMT Alti Studi Lucca che si trovano negli edifici denominati: Ex Boccherini; San Ponziano; Stecca; San Francesco. Questi edifici sono organizzati per lo svolgimento delle attività didattiche, organizzative e gestionali di IMT Alti Studi Lucca e al loro interno sono distribuiti vari locali, con la seguente destinazione : Uffici docenti e uffici amministrative e tecnici; aule didattiche di diverse dimensioni; aule seminariali; laboratori di ricerca; refettorio; biblioteca; altri locali quali desk, stanze server, ambienti di servizio. L’afflusso di persone all’interno dei vari edifici dell’amministrazione segue in parte le esigenze di corretto funzionamento dei processi organizzativi legati alla gestione dell’Ente, ed in parte scaturisce dai calendari formativi che di anno in anno vengono predisposti per sostenere la domanda degli studenti.
Orario di lavoro
All’interno dell’orario di lavoro, cioè dalle ore 08.00 alle ore 20.00 dal lunedì al venerdì, è possibile trovare nelle diverse sedi universitarie: • personale tecnico-amministrativo; • personale docente, che ha libertà di frequentazione delle sedi universitari nei limiti del rispetto degli impegni di docenza e ricerca che il ruolo definisce; • tesisti, dottorati e ricercatori, in frequentazione ordinaria di studi docenti, laboratori, biblioteche, aule multimediali, centri di ricerca; • eventuali dipendenti delle Ditte affidatarie di servizi; • utenza esterna. Gli operatori della ditta appaltatrice, come già indicato al punto 7, si troveranno ad operare all’interno di una locale in cui sono posizionati le apparecchiature di rete, nominata STANZA CED. In ciascun edificio sopra indicato è presente una STANZA CED. I lavori/controlli/collaudi da eseguirsi negli spazi comuni e nelle aule (eventuali) compatibilmente con i tempi d’appalto, saranno eseguiti in orari nei quali tali locali siano liberi da persone.
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9. VALUTAZIONE DEI RISCHI DELL’AMBIENTE DI LAVORO
L’azienda IMT Alti Studi di Lucca è un istituto a ordinamento speciale inserito nel sistema universitario italiano, dislocato su diverse sedi operative L’ambiente di lavoro è idoneo alle attività lavorative svolte e non espone i lavoratori a particolari rischi. Dal Documento di Valutazione dei Rischi, redatto per gli edifici sopra citati non emergono problematiche inerenti l’ambienti di lavoro che possano esporre i lavoratori ad alcun rischio, ad eccezione dell’edificio “San Francesco” nel quale sono attualmente in corso lavori di manutenzione e di ristrutturazione che interessano l’intera struttura. Considerando i tempi di esecuzione stimati per il completamento dei lavori, le attività di installazione a carico della Ditta appaltatrice che andrà ad operare all’interno della STANZA CED di San Francesco, si svolgeranno solo dopo il termine definitivo dei lavori di manutenzione e/o ristrutturazione. Qualora tale condizione non sia soddisfatta, la IMT Alti studi di Lucca provvederà ad aggiornare il presente documento indicando i rischi specifici dell’ambiente di lavoro. Tutti i complessi, ad eccezione di San Francesco, hanno il piano e le procedure di evacuazione e gestione delle emergenze, in cui sono indicati compiti degli addetti alla gestione delle emergenza e degli utenti esterni.
Accesso Automezzi
L’azienda appaltatrice ha accesso al parcheggio interno di ciascun edificio oggetto dei lavori.
L’azienda appaltatrice deve comunicare i nomi delle persone incaricate allo svolgimento dei lavori in modo
da poterle segnalare alla portineria per identificazione e per consentirne l’accesso.
La IMT ALTI Studi di Lucca indica i parcheggi a loro riservati per ciascun edificio.
Il transito veicolare sarà improntato al rigoroso rispetto del Codice della Strada (anche se trattasi di area
privata) e con velocità a passo d’uomo.
Accesso LOCALI
I lavoratori della Ditta appaltatrice hanno accesso esclusivamente alle zone interessate ai lavori commissionati. Sarà data loro visione dei percorsi da seguire per raggiungere i luoghi di lavoro e sarà data loro indicazione
della locazione dei servizi igienici, delle macchine distributrici bevande e dell’area fumatori.
All’ingresso della STANZA CED e dei luoghi di lavoro delimitati dovrà essere posizionata l’idonea
cartellonistica che indichi il Divieto di accesso ai non addetti.
Transito Corridoi
Nel caso in cui i lavori avvengano all’esterno della STANZA CED, i lavoratori della ditta appaltatrice
dovranno delimitare la zona, in modo da eliminare i potenziali rischi da interferenza, ed apporre idonea
cartellonistica.
Di seguito è riportata una tabella riassuntiva dei rischi presenti nei locali di IMT Alti Studi Lucca, estrapolata dal Documento di Valutazione dei Rischi elaborato ai sensi del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. I locali siti in San Francesco sono attualmente oggetto di cantiere temporaneo e mobile per lavori di manutenzione e ristrutturazione. Non appena tali locali saranno dichiarati idonei allo svolgimento delle
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attività previste di IMT Alti Studi di Lucca, l’azienda stessa provvederà all’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi. Per l’esecuzioni dei lavori relativi al servizio del presente bando, l’azienda committente provvederà ad un sopralluogo dei luoghi di lavoro interessati ed a valutare i relativi rischi presenti e cominciarli all’azienda appaltatrice in sede di riunione di coordinamento.
Edificio Ex Boccherini Edificio San Ponziano Edificio Stecca
Tipologia di Rischio Entità del rischio Entità del rischio Entità del rischio
Ambienti di lavoro 1x2=2 (basso) 1x2=2 (basso) 1x2=2 (basso)
Impiego di Macchine e Attrezzature
2x2=4 (medio) 2x2=4 (medio) 2x2=4 (medio)
Attrezzature munite di VDT 3x2=6 (basso) 3x2=6 (medio) 3x2=6 (medio)
Movimentazione manuale dei carichi.
2x2=4 (medio) 2x2=4 (medio) 2x2=4 (medio)
apparecchi elettrici e collegamenti alla rete elettrica
1x3 =3 (basso) 1x3 =3 (basso) 1x3 =3 (basso)
esposizione a prodotti chimici
Non sono impiegati prodotti chimici.
Esposizione agenti cancerogeni e mutageni
Si esclude la presenza di prodotti/materiali cancerogeni o mutageni
Esposizione agenti biologici 2x2 = 4 (medio) 2x2 = 4 (medio) 2x2 = 4 (medio)
Esposizione a rumore nei luoghi di lavoro
Non sono previste attrezzature o macchinari che possano costituire sorgenti di rumore pericolose
Esposizione a vibrazioni Non sono previste attrezzature o macchinari che possano costituire sorgenti di vibrazioni pericolose
Esposizione a campi elettromagnetici
Rischio Basso: condizione Giustificabile
Esposizione a radiazioni ottiche artificiali
Rischio Basso: condizione Giustificabile
Rischio Incendio 3x2 = 6 (medio) 3x2 = 6 (medio) 3x2 = 6 (medio)
10. SOGGETTI PRESENTI/INTERFERENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO
Durante il normale svolgimento della attività lavorativa presso IMT Alti Studi di Lucca, è possibile la presenza dei seguenti soggetti/lavoratori: sede Ex – Boccherini: Amministrativi, Docenti, Ricercatori, Allievi sede San Ponziano: Amministrativi, Docenti, Ricercatori, Allievi sede Stecca: Docenti, Ricercatori, Allievi sede San Francesco: Amministrativi, Docenti, Ricercatori, Allievi Durante le fasi di lavoro da eseguire presso la STANZA CED è possibile escludere interferenza tra gli operatori/allievi di IMT Alti studi Lucca e le attività da loro svolte con l’attività di installazione dell’azienda appaltatrice, se non in corrispondenza del transito all’interno dei locali, proprio in considerazione dell’accesso limitato a tale locale (escluso per gli operatori/allievi IMT Alti studi Lucca). Può accedere a questi locali, il referente tecnico di IMT Alti Studi Lucca, ed altri addetti da lui designati successivamente, i quali avranno funzioni di verifica e controllo della attività di installazione nonché funzioni di assistenza tecnica in fase esecutiva.
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Nei periodi di presenza dei referenti IMT Alti Studi Lucca presso le STANZE CED, l’azienda appaltatrice dovrà apprestare idonee misure di protezione, in base ai rischi da loro introdotti, affinché non avvengano incidenti od infortuni. Le persone incaricate da IMT Alti Studi Lucca hanno il compito di vigilare e sovrintendere ai lavori svolti dall’azienda appaltatrice, sia al fine dello svolgimento corretto dei lavori sia al fine dello svolgimento in sicurezza dei lavori. Tali incaricati ricoprono il ruolo di preposti alla sicurezza.
11. TIPOLOGIE DI RISCHIO INTRODOTTE NEI LUOGHI DI LAVORO
DALL’APPALTATORE
Il soggetto che si aggiudicherà l’esecuzione del servizio, dovrà predisporre ed inviare tutte le informazioni riguardanti i rischi valutati ed introdotti all’interno dei locali di IMT Alti Studi Lucca, prima dell’inizio dei lavori elaborando il Piano di Sicurezza Aziendale. Tale comunicazione deve essere fatta al referente e responsabile del bando e deve essere aggiornata nel caso di nuovi rischi non previsti all’inizio. Tali informazioni sono propedeutiche per la redazione del DUVRI dinamico che verrà allegato al contratto d’Appalto e che sarà aggiornato in base alle comunicazioni pervenute.
Approvvigionamento e rimozione materiale
L’azienda appaltatrice introduce all’interno dei locali di IMT Alti Studi Lucca l’attrezzatura di rete,
l’attrezzatura manuale e il materiale necessari all’esecuzione dei lavori.
Si tratta di materiale ed attrezzature poco voluminose e non pesanti che possono essere trasportate
manualmente o con carrello gommato.
Durante la lavorazione, sono prodotti materiali di scarto (attrezzature sostituite, scatole, cavi, ecc) che sono
smaltiti secondo le seguenti indicazioni:
materiale elettrico: dalla ditta appaltatrice secondo la normativa vigente presso il proprio domicilio;
materiale di consumo comune (carta, plastica): i lavoratori della ditta appaltatrice provvederanno a
differenziare questo tipo di scarto e a gettarli negli appositi cassonetti in uso nei locali IMT.
Pulizia dei luoghi di lavoro
I materiali di scarto, le attrezzature e gli impianti presenti nei luoghi di lavoro devono essere sistemati in
modo che non siano causa di intralcio, inciampo, o comunque fonte di rischio per la loro errata
sistemazione. I locali devono essere riconsegnati perfettamente puliti al termine del turno di lavoro.
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12. ATTREZZATURE DI IMT ALTI STUDI LUCCA UTILIZZATE DALL’AZIENDA
APPALTATRICE
L’Azienda appaltatrice dovrà fare uso di proprie attrezzature e macchinari per l’esecuzione dei lavori. Non è previsto né consentito l’uso di attrezzature di IMT Alti Studi Lucca da parte dell’azienda appaltatrice. Qualora, per straordinarie e motivate ragioni, l’esecuzione del lavoro richieda l’uso di attrezzature particolari di IMT Alti Studi Lucca, l’azienda appaltatrice ne potrà fare uso, sotto la sua completa responsabilità, soltanto dopo che il Referente IMT Alti Studi di Lucca ne abbia autorizzato l’uso. Sarà cura del personale dell’azienda appaltatrice che ne farà uso, controllare preventivamente l’attrezzatura e denunciare al Referente, prima di impiegarla, eventuali anomalie in termini di sicurezza che vi abbia riscontrato. L’azienda appaltatrice impiega attrezzature ad alimentazione elettrica per le quali è previsto l’utilizzo dell’impianto elettrico di IMT Alti Studi di Lucca.
Impianto Elettrico
La protezione contro i contatti diretti e indiretti con elementi in tensione determinati da condizioni di guasto è assicurata dalla realizzazione degli impianti a regola d’arte. Gli impianti elettrici installati in IMT sono costruiti a regola d’arte, di cui alla dichiarazione di conformità ex legge 46/1990. In funzione di ciò il rischio associabile all’utilizzo dell’impianto secondo le regole del CEI, è: basso.
Misure da attuare
Per limitare i danni provenienti dal rischio elettrico si applicano le seguenti procedure:
1. La ditta appaltatrice deve:
o prima dell’inizio dell’installazione ottenere tutte le informazioni necessarie al fine di valutare la
relativa situazione degli impianti elettrici sui quali si andranno ad inserire le varie apparecchiature
o utilizzare componenti (cavi, spine, prese, adattatori) e apparecchi elettrici rispondenti alla regola
dell’arte (normativa CE, direttiva macchine)
o verificare che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della
conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altre utenze collegate al quadro
o tenere conto della eventuale vetustà degli impianti, per evitare di interferire con sovraccarichi su
un eventuale rete non idonea
o effettuare le operazioni di attacco e stacco a linea scarica
o effettuare blocchi meccanici degli interruttori di manovra per evitare manovre intempestive
2. E’ fatto divieto alla ditta appaltatrice:
o effettuare allacciamenti provvisori di apparecchiature elettriche alle linee di alimentazione
o lavorare su linee in tensione, ad eccezione di impiego di operatori PES, previo avvio di apposita
procedura.
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13. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ATTESI
Le attività svolte dall’azienda appaltatrice non prevedono l’esecuzione di lavori presso locali occupati dai lavoratori di IMT Alti Studi Lucca. La sola situazione di interferenza si può verificare al momento in cui i preposti al controllo dei lavori e al controllo della sicurezza vadano a verificare lo svolgimento dei lavori. In tali occasioni i lavoratori dell’azienda appaltatrice, informeranno i preposti di IMT Alti Studi Lucca, su quale comportamento tenere all’interno della STANZA CED, in base alle lavorazioni che stanno eseguendo e all’attrezzatura che stanno impiegando. Per i locali siti in San Francesco, visto l’attuale stato di cantiere temporaneo e mobile, si ritiene di dover valutare gli eventuali rischi da interferenza al momento dell’inizio dei lavori della azienda appaltatrice in detti luoghi. Ai lavoratori dell’azienda appaltatrice sarà data informazione del comportamento da seguire in caso di
emergenza.
14. INFORMAZIONE PERSONALE
Al fine di procedere in sicurezza alle operazioni oggetto dell’appalto, l’appaltatore si impegna, con l’accettazione del contratto, a fornire al proprio personale le attrezzature e la formazione idonee allo svolgimento dei propri compiti. L’appaltatore dovrà inoltre mettere a conoscenza del personale addetto il presente documento con le relative prescrizioni.
15. VALIDITA’ E REVISIONI Il presente documento costituisce parte integrante del bando di gara. In caso di modifica significativa delle condizioni di appalto, il DUVRI deve essere revisionato ed aggiornato in corso d’opera attraverso il DUVRI dinamico. Le misure indicate per la gestione dei rischi da interferenza possono essere integrate e/o aggiornate prima dell’inizio dell’esecuzione dei lavori o in corso d’opera in caso di eventuali mutamenti generali o particolari delle attività oggetto dell’appalto.
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16. COSTI DELLA SICUREZZA
In relazione alla tipologia di lavori da eseguire e dal momento che da una analisi preliminare non sono presenti rischi da interferenza, se non nel caso di emergenza si ritiene che i costi relativi alla sicurezza debbano essere imputati alle seguenti voci:
Dispositivi di Protezione Individuale generici per lo svolgimento dell’attività richiesta, in particolare a protezione del rischio elettrico
€ 275.00
Attrezzatura contro il rischio elettrico per lo svolgimento delle lavorazioni € 300.00
Eventuale segnaletica per delimitare le zone di intervento € 150.00
Estintore portatile a polvere € 90.00
Pacchetto di medicazione € 70.00
N° 2 riunioni di coordinamento per la sicurezza sui luoghi di lavoro (la prima ad inizio lavori e la seconda all’inizio dei lavori in San Francesco)
€ 600.00
Totale €1485.00
Documento di valutazione dei Rischi da Interferenza
9 marzo 2012
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ALLEGATO I
Il Datore di Lavoro committente ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs 81/2008 ha verificato l’idoneità tecnico
professionale delle imprese appaltatrici le quali
a) hanno fornito il materiale allegato:
1. acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
2. acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso
dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del
Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445.
b) ed hanno dichiarato che:
1. è stato elaborato il Documento di Valutazione del Rischio e relativo piano di miglioramento
2. che sia presente un Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione adeguatamente formato
3. possiede le risorse tecniche per eseguire le lavorazioni affidate in appalto
4. possiede le attrezzature e le macchine necessarie all'esecuzione dei lavori e che tali macchine ed
attrezzature sono conformi alla normativa vigente inerente la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di
lavoro
5. le attrezzature suddette sono impiegate nel rispetto degli art. 69/70/71/72/73 del D.Lgs 106/2009;
6. che il personale ha ricevuto l'informazione e la formazione previste dall'art.36 e 37 del D.Lgs
106/2009;
7. che il personale è stato equipaggiato dei dispositivi di Protezione Individuale richiesti dalla
normativa vigente;
8. che il personale dell'impresa risulta sottoposto a sorveglianza sanitaria ed idoneo a svolgere le
mansioni assegnate;
9. che l'impresa ha adottato tutti i provvedimenti necessari in tema di lotta antincendio, evacuazione
e primo soccorso e gestione emergenza.