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SOFTWARE OPERATIVO PER LA SORVEGLIANZA E IL

MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI VASCOLARI IN EMODIALISI

Giovanni Grasso, M.Cristina Gambirasio, Laura Buzzi, Francesca Ferrario, Ivano Baragetti. U.O. Nefrologia e Dialisi

• Il buon funzionamento dell’accesso vascolare garantisce al paziente un adeguato trattamento dialitico e ne migliora la sopravvivenza.

• E’ pertanto indispensabile la corretta gestione dell’ accesso vascolare ed il suo monitoraggio per individuare precocemente i segni di un cattivo funzionamento e di una iniziale chiusura.

• L’utilizzo dell’accesso vascolare costituisce fondamentalmente una competenza infermieristica, che inevitabilmente prevede l’intervento di diversi infermieri che si alternano nella puntura dell’ accesso.

Organizzazione lavoro infermieri per monitorare accesso vascolare

Motivazione infermieri e collaborazione con medici



• Dal momento che i gruppi infermieristici delle sale dialisi sono numerosi, si rende necessario avere uno strumento che possa agevolare questo processo, uniformando i criteri di valutazione ed il supporto in cui inserire tutti i dati relativi all’accesso vascolare.

• Nel nostro centro i 20 infermieri sono stati suddivisi in 5 gruppi e ogni gruppo si occupa del controllo e monitoraggio dei pazienti di un turno di dialisi

• Questa strategia si è rilevata vincente in quanto è aumentata la motivazione per la cura dell’ accesso vascolare preso in carico in prima persona e la collaborazione con i medici





E’ stato redatto un protocollo che prevedesse tutti i parametri ed esami necessari e complementari per il buon monitoraggio dell’ accesso vascolare:

Per ogni seduta dialitica:

1. Media delle pressioni di aspirazione e restituzione

2. Kt/v

3. Tempo di emostasi se > a 7 minuti

4. Eventuali episodi di fuori vena





E’ stato redatto un protocollo che prevedesse tutti i parametri ed esami necessari e complementari per il buon monitoraggio dell’ accesso vascolare:

Ogni mese:

Esame fisico dell’ accesso vascolare che prevede:

1. Auscultazione

2. Sindrome da furto

3. Ispezione

4. Rilevazione del dolore al braccio, alla mano e alla puntura

5. Palpazione

6. Portata

7. Test del sollevamento braccio

Ogni due mesi:

QB Stress Test





Inizialmente tutto questo veniva registrato in una scheda excel.

Successivamente abbiamo provveduto allo sviluppo di un software che permettesse:

• una facile registrazione

• una identificazione veloce della situazione dell’ accesso vascolare tramite associazione dei dati a dei codici colore

• una raccolta dati.

Tutti gli operatori sono stati addestrati all’ utilizzo di questo programma.





SMAV è un software che permette il monitoraggio dell’accesso vascolare in modo univoco e integrato con le specifiche competenze mediche ed infermieristiche.



FAV NATIVE PROTESI

• MAPPING PRE-OPERATORIO • FATTORI CARDIOVASCOLARI • ANGIOPLASTICA (PTA) • NOTE • DOPPLER















Caso clinico 1 Sig. A.G.












Caso clinico 2 Sig.ra T.F.




MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI VASCOLARI IN EMODIALISI Caso clinico 2 Sig.ra T.F.


MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI VASCOLARI IN EMODIALISI Caso clinico 2 Sig.ra T.F.

Caso clinico 3 Sig G.A.



SOFTWARE OPERATIVO PER LA SORVEGLIANZA E IL MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI VASCOLARI IN EMODIALISI






1. Da novembre 2013 a ottobre 2015 (periodo precedente al monitoraggio a gruppi secondo protocollo): 10 casi di CVC posizionati in urgenza per chiusura di FAV o Protesi

2. Da novembre 2015 ad oggi: 0 casi di FAV o Protesi chiuse e 10 interventi preventivi di angioplastica dopo segnalazione di sospette stenosi da parte del personale infermieristico con monitoraggio di primo livello come precedentemente descritto



DIFFICOLTA’

• Tutto questo è stato ottenuto dopo un lavoro di motivazione del personale infermieristico che ha dovuto mettere in atto meccanismi di “cambiamento” rispetto a una metodologia di lavoro consolidata da anni.

• Non sono mancati momenti di conflitto all’ interno del gruppo

ASPETTI POSITIVI

• La presa in carico del paziente personalizzata da parte di ogni singolo infermiere con delle responsabilità in prima persona ha fatto si che tutto il gruppo fosse coinvolto e lavorasse fattivamente sul monitoraggio dell’ accesso vascolare.

• I pazienti hanno notato e apprezzato una maggior cura e attenzione all’ accesso vascolare

• Maggior comunicazione e collaborazione con il personale medico per il monitoraggio di secondo livello

Necessario un lavoro continuo da parte del coordinatore infermieristico di motivazione e di controllo.



CONCLUSIONI

La presa in carico personalizzata per il monitoraggio di primo livello dell’accesso vascolare e l’utilizzo di uno strumento informatico uniforme hanno permesso :

1. Aumento degli interventi preventivi (angioplastica)

2. Ridotti tempi e costi di degenza (allestimento nuove fav)

3. Vantaggio per il paziente che non ha posizionato cvc

4. Minor impiego di personale medico ed infermieristico

5. Maggior soddisfazione e motivazione del personale



Un grazie al Dr. C. Pozzi che ha

creduto in questo progetto

fortemente voluto dal nostro

coordinatore e reso possibile dall’

impegno e volontà dell’ intera

equipe

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