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SMiVaP 2020 - Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 1 Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance di Roma Capitale Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 2020 1. Scopo del documento Il presente documento del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance (di seguito SMiVaP) di Roma Capitale include tutte le metodologie e gli strumenti utili per la gestione del ciclo della perfomance. Per trasparenza del sistema, verso i destinatari interni ed esterni all'organizzazione, vengono riportate: le modalità e le tabelle di dettaglio per l'attribuzione dei punteggi dei fattori valutati; gli schemi di descrizioni delle fonti di alimentazione delle informazioni; il sistema integrato di pianificazione delle indagini e degli strumenti di ascolto del cittadino/utente interno; le istruzioni operative e i modelli per la predisposizione delle reportistiche periodiche, per la richieste di variazione degli obiettivi PEG, per la rendicontazione infrannuale e a consuntivo dellattività svolta. Il Documento viene aggiornato ogni qualvolta intervengano modifiche nei principi, nelle logiche e nei criteri impiegati per la misurazione e valutazione della performance. La presente versione è del 28 ottobre 2019. 2. Modalità di calcolo dei fattori previsti dallo SMIVAP di Roma Capitale Di seguito, si fornisce un’esposizione, distinta per ciascun ambito della performance, dei criteri e delle logiche di misurazione adottati e delle fonti di alimentazione dei dati e delle informazioni impiegate per la rilevazione dei diversi fattori valutati dal Sistema di Misurazione e Valutazione delle Performance di Roma Capitale. 2.1 Performance organizzativa di Ente Nello SMiVaP di Roma Capitale lambito della performance organizzativa di Ente è misurato attraverso i seguenti fattori: 2.1.1 Grado di realizzazione degli obiettivi generali e specifici strategici dellAmministrazione definiti nel DUP - Peso 40% Il fattore è misurato attraverso la rilevazione, a consuntivo, dellandamento degli indicatori collegati agli obiettivi strategici definiti nel DUP ed attraverso la verifica del grado medio di conseguimento degli obiettivi operativi e gestionali riferiti ad ogni singolo obiettivo strategico. La rilevazione del grado di attuazione del DUP è resa possibile dal sistema integrato di programmazione gestionale-finanziario che consente di mettere in filiera tutti gli elementi del processo di programmazione e pianificazione. Tale processo pone in primo piano la struttura apicale, quale elemento di collegamento tra la programmazione gestionale e quella finanziaria, secondo il seguente lo schema logico: Grazie a tale schema logico-funzionale, sarà possibile, partendo dai risultati conseguiti negli obiettivi gestionali, risalire per il tramite degli obiettivi operativi al grado di attuazione degli obiettivi strategici. La misurazione del grado di conseguimento degli obiettivi gestionali sarà operata, sulla scorta dei dati e

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SMiVaP 2020 - Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 1

Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance di Roma Capitale Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 2020

1. Scopo del documento

Il presente documento del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance (di seguito SMiVaP)

di Roma Capitale include tutte le metodologie e gli strumenti utili per la gestione del ciclo della

perfomance. Per trasparenza del sistema, verso i destinatari interni ed esterni all'organizzazione, vengono

riportate:

le modalità e le tabelle di dettaglio per l'attribuzione dei punteggi dei fattori valutati;

gli schemi di descrizioni delle fonti di alimentazione delle informazioni;

il sistema integrato di pianificazione delle indagini e degli strumenti di ascolto del

cittadino/utente interno;

le istruzioni operative e i modelli per la predisposizione delle reportistiche periodiche, per la richieste

di variazione degli obiettivi PEG, per la rendicontazione infrannuale e a consuntivo dell’attività svolta.

Il Documento viene aggiornato ogni qualvolta intervengano modifiche nei principi, nelle logiche e nei

criteri impiegati per la misurazione e valutazione della performance. La presente versione è del 28

ottobre 2019.

2. Modalità di calcolo dei fattori previsti dallo SMIVAP di Roma Capitale

Di seguito, si fornisce un’esposizione, distinta per ciascun ambito della performance, dei criteri e

delle logiche di misurazione adottati e delle fonti di alimentazione dei dati e delle informazioni

impiegate per la rilevazione dei diversi fattori valutati dal Sistema di Misurazione e Valutazione delle

Performance di Roma Capitale.

2.1 Performance organizzativa di Ente

Nello SMiVaP di Roma Capitale l’ambito della performance organizzativa di Ente è misurato attraverso

i seguenti fattori:

2.1.1 Grado di realizzazione degli obiettivi generali e specifici strategici dell’Amministrazione

definiti nel DUP - Peso 40%

Il fattore è misurato attraverso la rilevazione, a consuntivo, dell’andamento degli indicatori collegati

agli obiettivi strategici definiti nel DUP ed attraverso la verifica del grado medio di conseguimento degli

obiettivi operativi e gestionali riferiti ad ogni singolo obiettivo strategico.

La rilevazione del grado di attuazione del DUP è resa possibile dal sistema integrato di

programmazione gestionale-finanziario che consente di mettere in filiera tutti gli elementi del processo di

programmazione e pianificazione. Tale processo pone in primo piano la struttura apicale, quale elemento

di collegamento tra la programmazione gestionale e quella finanziaria, secondo il seguente lo schema

logico:

Grazie a tale schema logico-funzionale, sarà possibile, partendo dai risultati conseguiti negli obiettivi

gestionali, risalire per il tramite degli obiettivi operativi al grado di attuazione degli obiettivi strategici.

La misurazione del grado di conseguimento degli obiettivi gestionali sarà operata, sulla scorta dei dati e

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Allegato 2)al Piano della Performance - DGC n.117/2020
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delle informazioni acquisite dalla rendicontazione infrannuale e di consuntivo delle strutture, integrati dalle

verifiche e dai riscontri svolti dalle strutture di controllo e presidio delle relative aree di attività.

Ad esito di tale rilevazione si determinerà un indice sintetico di attuazione del DUP, espresso in

percentuale, che concorrerà alla misurazione della perfomance organizzativa di Ente.

2.1.2 Raggiungimento di risultati d’incremento programmati e disposti dalla normativa in materia di

efficienza, efficacia ed economicità della macchina amministrativa e di incremento e

miglioramento dei servizi - Peso 10%

A fini della misurazione di questo specifico ambito della performance di Ente, l’Amministrazione

individua quale priorità per l’esercizio 2020:

a) il raggiungimento di adeguati livelli di capacità di spesa dell’Ente;

b) la realizzazione degli obiettivi previsti nei piani di azione Agenda Digitale e Roma Resiliente.

In relazione al punto a) saranno oggetto di monitoraggio infrannuale le percentuali delle somme

impegnate sugli stanziamenti presenti in bilancio, al fine di garantire, a consuntivo, il pieno impegno

delle risorse e limitare il fenomeno dell’overshooting.

In relazione al punto b) la rilevazione della performance di Ente, limitatamente a tale perimetro,

sarà misurata in ragione del grado di realizzazione delle attività pianificate per l’anno con riferimento ai

Piani di azione sopracitati.

2.1.3 Verifica della compiuta attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e per la

Trasparenza (PTPCT) - Peso 25%

Il fattore misura il grado di attuazione degli obiettivi, delle azioni e delle misure previste nel PTPCT,

in relazione all’annualità in valutazione.

La rilevazione è svolta sulla base della rendicontazione fornita dalla Direzione Trasparenza e

Anticorruzione del Segretariato Generale. Ad esito di tale rilevazione è possibile:

a) verificare l’attuazione percentuale del Piano nel suo complesso;

b) valutare il contributo reso dalle singole strutture all’attuazione delle misure pianificate, sulla base dei

criteri definiti dal Responsabile della Prevenzione e Corruzione di Roma Capitale.

Ad esito di tali valutazioni, si determinerà un indice medio di attuazione degli obiettivi definiti in materia

di prevenzione della corruzione e trasparenza.

2.1.4 Esito positivo del controllo di regolarità amministrativa ex art. 147 T.U.E.L. - Peso 10%

Tra i controlli interni previsti dalla normativa, Roma Capitale impiega gli esiti del controllo successivo

di regolarità amministrativa nell’ambito della misurazione e valutazione della performance organizzativa

ed individuale.

In questa sede, ai fini della performance di Ente, dalla Relazione finale sul controllo successivo di

regolarità amministrativa svolto sulle determinazioni dirigenziali adottate nell’anno, sarà desunto un indice

sintetico di qualità degli atti. Tale indice individuerà, rispetto al campione osservato, la percentuale delle DD

che, all’esito del controllo, non abbiano fatto emergere criticità:

Indice qualità DD = (N. DD osservate senza criticità / N. totale DD osservate) * 100

Il suddetto Indice concorrerà alla rilevazione della performance organizzativa di Ente.

2.1.5 Verifica del raggiungimento dei risultati programmati in modo strettamente connesso al

soddisfacimento dell’interesse dei destinatari dei servizi e degli interventi - Peso 10%

I risultati conseguiti in relazione agli obiettivi strategici, definiti dall’Amministrazione, devono essere

adeguatamente coniugati con il soddisfacimento dell’interesse e dei bisogni dell’utenza.

In tale ottica, Roma Capitale include nella rilevazione della performance di Ente le risultanze dei controlli

operati sulla qualità dell’attività svolta e dei servizi erogati.

Tale rilevazione è operata annualmente grazie all’impiego congiunto ed integrato delle risultanze delle

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rilevazioni operate tramite:

a) L’Indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali nella città di Roma prodotta dall’Agenzia

per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale (ASPL);

b) La relazione annuale “Gestione e trattamento dei reclami, delle segnalazioni e dei suggerimenti di

Roma Capitale” prodotta dal Dipartimento Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità.

L’impiego delle sopra citate informazioni deve consentire, a fine anno, di elaborare un indice sintetico della

qualità dei servizi resi, ottenendo in tal modo un riscontro sulla qualità percepita dagli utenti su un

determinato panel di servizi monitorati e, contestualmente, della consistenza dei reclami/segnalazioni

pervenuti e delle modalità di trattamento degli stessi da parte delle strutture capitoline.

L’Indagine annuale dell’Agenzia per il controllo e la qualità servizi pubblici locali di Roma Capitale

(ASPL)

Dall’indagine condotta dall’Agenzia è possibile desumere un “Indicatore della soddisfazione media dei

servizi pubblici per frequenza di utilizzo”, calcolato attraverso la media dei voti attribuiti ad ogni singolo

servizio dall’utenza intervistata.

Di seguito vengono esposti i criteri per la valutazione delle rilevazioni desunte dall’indagine sulla qualità

percepita di cui al punto a), definiti su indicazione dell’OIV di Roma Capitale.

Viene individuato il punteggio-voto minimo 6/10 al quale corrisponde un valore percentuale pari all’80%.

In corrispondenza di voti inferiori al 6 non viene riconosciuta alcuna percentuale a tale ambito di

performance. Per i valori da 7 a 10 è previsto un incremento proporzionale, secondo la scala sotto

riportata.

Voto 6 6,1 6,2 …. 6,8 6,9 … 7 8 9 10

Percentuale 80% 80,5% 81% …. 84% 84,5% …. 85% 90% 95% 100%

Partendo dalle risultanze sotto illustrate delle indagini annuali in termini di voto medio sui servizi pubblici

locali, è possibile desumere le modalità di calcolo del fattore 2.1.5 lettera a):

Rilevazioni ASPL

Anno voto medio

2011 6,45

2012 6,57

2013 6,48

2014 6,37

2015 6,37

2016 6,23

2017 6,00

2018 6,06

Ai fini della simulazione del calcolo dell’indice di performance di cui sopra, si prende, a titolo di esempio, il

voto medio 2017.

Tale voto, pari a 6, genera, secondo la scala sopra esposta, un Indice I 2017 pari a 80,00%.

La relazione annuale “Gestione e trattamento dei reclami, delle segnalazioni e dei suggerimenti di Roma

Capitale”

Dalla relazione annuale è possibile desumere dati e informazioni relativi alle istanze pervenute ed alle

modalità di evasione delle stesse da parte delle strutture capitoline e delle aziende partecipate. Nella

tabella a pagine seguente sono sintetizzati i dati di sintesi più rilevanti:

istanze totali reclami segnalazioni

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% istruite su pervenute % evase su istruite

Anno (a) (peso 10) (b) (peso 40) (f) (peso 20) (g) (peso 30)

2017 30.298 5.431 98,59 71,57

2016 31.583 5.259 80,23 69,60

2017 / 2016 104,07 96,73 122,89 102,84

Per la valutazione del fattore di cui al punto 2.1.5 lettera b), saranno messi in rapporto le rilevazioni

dell’anno in valutazione rispetto a quelle dell’esercizio di riferimento che, di norma, è il precedente.

Ai fini della simulazione del calcolo, quindi, si fa riferimento, in questo caso, ai rapporti 2017/2016.

Utilizzando i rapporti 2017/2016 ed i pesi correlati alle colonne si calcola un indice sintetico dalla media

ponderata (J) :

J 2017 = [(104,07 * 0,1) + (96,73% * 0,4) + (122,89 * 0,2) + (102,84 * 0,3)] = 104,53

L’ Indice sintetico della qualità dei servizi resi

Operando la media degli Indici I e J, calcolati sulla base dei dati desunti rispettivamente dall’Indagine

prodotta dall’ASPL e dalla Relazione del Dipartimento Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità,

è possibile pervenire ad un Indice Q finale pari a:

Q 2017 = Media (I 2017 ; J 2017) = Media (80,00 ; 104,53) = 92,26%

Il suddetto valore concorre quale Indice del fattore alla misurazione della performance di Ente di cui al

punto 2.1.5

2.1.6 Verifica della compiuta attuazione delle azioni 2020 previste nel Piano delle Azioni Positive

(PAP 2020 – 2022) - Peso 5%

Il fattore misura il grado di attuazione delle azioni previste per il 2020 nell’ambito del PAP 2020-2022.

La rilevazione, condotta sulla base della rendicontazione fornita dall’Ufficio Pari Opportunità del

Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane, permetterà, a consuntivo, di determinare un indice

medio di attuazione delle azioni 2020 in materia di promozione delle pari opportunità all’interno

dell’Amministrazione capitolina.

2.1.7 Il calcolo dell’Indice annuale della performance di Ente

La performance organizzativa di Ente è calcolata, attraverso la media ponderata degli indici rilevati con

riferimento ai fattori di cui ai paragrafi 2.1.1, 2.1.2, 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5 e 2.1.6.

La performance di Ente, in tal modo desunta, concorre alla valutazione complessiva dei dirigenti, in una

misura che varia in ragione di quanto determinato in sede di articolazione dei pesi dei fattori di valutazione.

2.2 Performance organizzativa di Struttura

La performance organizzativa di Struttura è rilevata con riferimento a due diversi settori di attività: 1)

l’attività progettuale, formalizzata negli obiettivi pianificati nel PEG, in attuazione delle linee

programmatiche 2016 - 2021 e degli obiettivi strategici definiti nel DUP; 2) l’attività istituzionale corrente

attesa, svolta quotidianamente da tutti i centri di responsabilità capitolina e mappata mediante la Matrice

Servizi/Indicatori.

2.2.1 Grado di realizzazione degli obiettivi di Struttura

È l’indice di perfomance dell’attività progettuale della Struttura e misura il grado di attuazione degli

obiettivi gestionali attribuiti alle unità organizzative della struttura a seguito dell’approvazione del PEG,

nonché degli obiettivi trasversali assegnati alle strutture nel loro complesso.

Il predetto Indice è desunto sulla scorta della rendicontazione dell’attività connessa agli obiettivi

gestionali resa dalle strutture alle Strutture di controllo ed alle Strutture responsabili di specifici

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progetti/obiettivi trasversali.

L’indice presenta le seguenti caratteristiche:

È un valore unico attribuito a tutti i dirigenti della struttura con peso diverso in ragione del livello di

responsabilità dirigenziale;

Nel suo calcolo non si tiene conto della scadenza delle fasi infrannuali e del peso dei singoli obiettivi

gestionali.

L’indice è dato dalla media aritmetica dello stato di attuazione (SAL in %) degli obiettivi gestionali di

competenza della struttura. Il SAL dell’obiettivo è misurato rapportando l’attività realizzata dalla struttura

con l’attività pianificata con riferimento all’obiettivo.

Ad esempio:

Posto n il numero di obiettivi gestionali della struttura, l’indice è calcolato con le seguente formula:

2.2.2 La matrice Servizi/Indicatori

La matrice Servizi/Indicatori è stata introdotta, a partire dal 2012, per rispondere all’esigenza di ampliare

l’ambito di rilevazione e valutazione della performance e di comprendere l’attività istituzionale corrente

attesa, ossia l’attività che, quotidianamente, ogni struttura organizzativa eroga secondo le rispettive

funzioni e competenze.

Per ogni struttura organizzativa è stato individuato un set di attività principali che costituiscono i servizi

tipici erogati (STE) di ogni unità. Di norma, ogni centro di responsabilità è associato ad un STE, ma vi sono

casi in cui ad un centro di responsabilità sono associati più servizi.

Sono misurate attraverso la matrice non solo le strutture che erogano i servizi finali ma anche quelle di

supporto e di staff. La logica sottesa è quella “fornitore-cliente” secondo la quale ogni realtà organizzativa

fornisce, per quanto di sua competenza, un servizio grazie al quale concorre pro-quota all’erogazione dei

servizi alla collettività e, dunque, alla performance organizzativa di Roma Capitale.

La finalità dello strumento non è quella di comparare tra loro le performance di strutture diverse, nè di

fornire misurazioni in valori assoluti, quanto piuttosto di rilevare, attraverso la rilevazione dell’andamento di

indici di produzione e di assorbimento delle risorse, il miglioramento/mantenimento/peggioramento dei

livelli di performance rispetto ad un dato target.

Al fine di promuovere livelli di performance sempre crescenti, il target predefinito è fissato, di norma, sui

valori di consuntivo dell’esercizio precedente. Per tale motivo, le strutture che, in particolari casi ritengono

che il consuntivo dell’esercizio precedente non costituisca, per fondate ed argomentate ragioni, un valore

di target attendibile, dovranno rappresentare tale circostanza alla struttura competente al fine di consentire

di apportare le opportune modifiche alla matrice, prima dell’approvazione del PEG.

Eventuali richieste di rettifica dei dati di target, così come ogni altro tipo di modifica che investa la matrice,

dopo l’approvazione del PEG, sono da considerarsi a tutti gli effetti “richieste di variazione PEG” e,

pertanto, devono essere presentate secondo le modalità e le tempistiche all’uopo previste.

Nella matrice, la rilevazione dei livelli di performance è operata con riferimento alle dimensioni

dell’efficienza, dell’efficacia e dell’attività svolta.

Nella matrice sono riportati anche i dati relativi alle risorse umane e finanziarie impiegate per lo

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svolgimento delle attività. Tale aspetto è particolarmente rilevante, dal momento che consente di porre in

relazione l’attività svolta con le risorse impiegate, evindenziandone lo scostamento (posit ivo o negativo)

rispetto all’anno di riferimento.

La struttura della matrice S/I assume la forma seguente:

Gli indicatori elementari, da cui si desumono gli indici composti di misurazione delle dimensioni della

matrice, sono inclusi nella Batteria Unica Indicatori (BUI) di ogni struttura e sono quantificati sia nei valori

previsionali che in quelli di consuntivo nel Rendiconto di gestione.

Gli Indici composti della matrice (colonna D), possono coincidere con singoli indicatori semplici o essere

determinati attraverso algoritmi (somma e rapporti) degli indicatori stessi. Per ogni indice composto nella

colonna (G) viene calcolato il rapporto tra il valore di consuntivo e il valore di target.

Il calcolo dei rapporti di cui alla colonna (G), è il primo passo. Nel caso in cui una dimensione sia misurata

attraverso più indici composti, prima di procedere al calcolo della dimensione (H), si determinerà la media

dei rapporti (Consuntivo / Target).

Il calcolo della dimensione avviene in modo differente per l’efficienza e l’efficacia.

L’efficienza deriva dalla comparazione tra i rapporti degli indici di output e di quelli relativi alle risorse

finanziarie e umane impiegate secondo la formula seguente:

Ipe = Media (Po/Prf ; Po/Pru) Dove:

Ipe (Indice performance efficienza) è il valore di cui alla colonna H

Po (performance di output) è il rapporto consuntivo / target dell’indice composto (o la media dei rapporti,

nel caso in cui l’efficienza sia misurata da più indici composti)

Prf è il rapporto consuntivo / target relativo alle risorse finanziarie impiegate

Pru è il rapporto consuntivo / target relativo alle risorse umane impiegate

Di seguito, un esempio del calcolo dell’indice di efficienza nei nel caso in cui il servizio eroghi un solo

output o più output:

Gli indici relativi alle sotto-dimensioni “risorse finanziarie” e “risorse umane” sono determinati in modo da

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imputare correttamente le spese sostenute dalla struttura organizzativa ed il contributo del personale

all’output.

L’indice Risorse finanziarie fa esclusivo riferimento alla spesa del personale del servizio ed è calcolato

nel modo seguente:

a) Si individuano per tutti i centri di costo della struttura, gli importi totali corrispondenti alla

voce “quietanzato” del titolo 1 – intervento 01;

b) Si sommano gli importi di cui sopra per determinare “la spesa totale del personale della struttura”;

c) Si determina la quota di spesa del personale afferente ad ogni servizio, impiegando, quale

driver di imputazione, il “numero totale delle ore lavorate dai dipendenti del servizio” (ore di lavoro

ordinario e straordinario). L’importo risultante da tale calcolo alimenta l’indice “Risorse Finanziarie”

del servizio.

L’indice Risorse umane misura invece il contributo del personale alla performance del servizio attraverso

il numero totale delle ore lavorate (ordinario e straordinario) dai dipendenti nell’anno di riferimento.

L’impiego dell’indicatore relativo alle ore, anziché alla consistenza dei dipendenti, è dovuto alla necessità

di depurare il calcolo dalle numerose variabili collegate al personale (es. orari part-time, legge 104,

congedi, aspettative). Il ricorso al totale delle ore lavorate, desunto dal sistema rilevazione presenze,

consente di verificare, al di là della dotazione teorica di personale delle strutture, l’effettiva presenza in

servizio.

Nell’appendice al presente documento vengono fornite alle Strutture le indicazioni operative per la

quantificazione delle risorse finanziarie e umane relative ai servizi individuati.

L’efficacia, di norma, è misurata mediante uno o più indici composti derivanti dal rapporto tra domanda

soddisfatta e domanda totale di un’attività. Proprio in virtù della finalità dell’efficacia di misurare la capacità

di una struttura di rispondere alle esigenze del cliente, nel calcolo dei risultati di efficacia, diversamente da

quanto già visto per l’efficienza, non entrano le risorse finanziarie ed umane impiegate.

Pertanto, l’indice di performance dell’efficacia (Ipec) è determinato attraverso il rapporto consuntivo/target

dell’indice di output individuato o dalla media dei rapporti consuntivo/target (nel caso in cui la dimensione

sia misurata attraverso più indici).

Ai fini del calcolo del valore sintetico della matrice, è necessario distinguere le varie modalità di calcolo

dei singoli indicatori relativi alle dimensioni della matrice stessa. A tal riguardo occorre tenere presente

diverse metodologie di calcolo:

- Il valore degli indicatori che, ai fini del miglioramento della performance, devono presentare

andamento crescente è calcolato mediante il rapporto tra il valore dell’esercizio in valutazione e il

valore di target (di norma il consuntivo dell’esercizio precedente);

Es: se la dimensione dell’efficienza/efficacia fa rilevare un valore 2017 pari a 100 ed un

corrispondente valore 2018 pari a 130, l’indicatore di incremento/decremento sarà:

Ipe = valore 2018 / valore 2017 = 130/100 = 1,30 performance pari al 130%

- Il valore degli indicatori che, ai fini del miglioramento della performance, devono presentare

andamento decrescente (es: l’efficienza/efficacia quando la misura è in termini di riduzione del tempo

di risposta). In questo caso il calcolo è operato mettendo a confronto il valore dell’esercizio in

valutazione con il corrispondente valore di target secondo la seguente relazione:

Ipe = { [ 1 + [( Val2017 – Val2018) / Val2018 ] }

Es: se la sotto-dimensione della tempestività fa rilevare un valore 2017 pari a 13 ed un corrispondente

valore 2018 pari a 10, l’indicatore di incremento/decremento della tempestività sarà:

Ipe_efficienza = { [ 1 + [( 13 – 10) / 13 ] } = 1,23 performance pari al 123%

L’Indice sintetico di performance del servizio (colonna M) viene calcolato, a partire dagli indici di

performance di efficienza ed efficacia, ponderati in funzione del peso attribuito alle due dimensioni,

secondo la seguente formula:

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P(ste) = [(Ipe * 0,70 + Ipez * 0,30)]

Dove P(ste) (Indice sintetico di performance del servizio) è il valore di cui alla colonna (M) derivante dalla

somma dei punteggi delle dimensioni di cui alla colonna (L).

Aggregando i risultati delle performance dei servizi tipici erogati delle strutture, si può risalire alla

performance dei vari livelli organizzativi di una struttura, secondo il seguente schema:

Dallo figura sopra rappresentata, si desume che ai dirigenti sono imputati i risultati di performance

conseguiti dai servizi che compongono il livello organizzativo posto sotto la loro responsabilità:

I Direttori di Struttura sono responsabili dell’andamento di tutti i servizi tipici erogati dalla Struttura;

I Direttori di Direzione sono responsabili dei servizi delle UU.OO. incardinate nella propria Direzione;

I Dirigenti sub-apicali sono responsabili dell’andamento dei servizi della U.O. di loro competenza.

Nello SMiVaP di Roma Capitale, pertanto, è previsto che ogni dirigente, in ragione dell’incarico ricoperto,

riceva un punteggio collegato alla performance dell’attività istituzionale corrente attesa, desunto dall’indice

di performance della Matrice S/I. Tale punteggio concorre alla determinazione della valutazione finale del

dirigente stesso.

Per quanto riguarda l’applicazione concreta della metodologia di calcolo della matrice, si utilizzano i criteri

approvati dall’Organismo Indipendente di Valutazione per una corretta, coerente e attendibile misurazione

e valutazione dei risultati conseguiti.

In primo luogo, la misurazione e valutazione è operata, integrando i valori di target e di consuntivo degli

indicatori numerici e finanziari, inviati dalla Ragioneria Generale, con i dati e le informazioni acquisite dalle

strutture capitoline attraverso gli atti di rendicontazione del ciclo della performance.

I contenuti di tali atti, con specifico riferimento alla sezione relativa alla valutazione sull’andamento dei

servizi, fornisce un valido supporto alla lettura ed all’interpretazione del dato strettamente numerico e

consente ai dirigenti di rappresentare situazioni, fenomeni e criticità che hanno condizionato l’andamento

degli indicatori misurati nelle matrici.

L’esame di tali atti di rendicontazione fornisce elementi utili per valutare, tra gli altri, i casi in cui:

il consuntivo dell’esercizio precedente non costituisca un valore attendibile quale target di riferimento

per la misurazione;

il consuntivo dell’anno in valutazione abbia, per fondate ragioni, di cui si deve tener conto, un

andamento difforme da quello cd. normale;

le modifiche organizzative, intervenute in corso d’anno, impattando sui processi in esame, condizionino

gli indicatori della matrice;

non ricorrano, per motivi non imputabili alla responsabilità dirigenziale, le condizioni per misurare

attendibilmente il processo.

Nei sopracitati ed in altri casi, ad esito dell’esame delle motivazioni rappresentate dalla struttura, si può

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ritenere opportuno rettificare e/o neutralizzare, ai fini del calcolo della matrice, il dato (o i dati) in questione.

Analogamente, nel caso in cui il valore di un indicatore o dell’indice composto non risulti attendibile, esso

viene neutralizzato. Pertanto, il calcolo conseguente non terrà conto del valore in parola.

Date le modalità di calcolo della matrice che mettono a confronto, per ogni indice composto, i valori di

consuntivo con quelli di target, possono verificarsi casi in cui, in considerazione del notevole incremento

dell’attività di output collegata all’efficienza e/o all’efficacia, si registrano valori di indici di performance di

servizio superiori al 100%.

Occorre ricordare la modalità di misurazione impiegata. La matrice mette a confronto il rendimento

(performance) del servizio in due distinti esercizi: l’esercizio di valutazione rispetto ad un esercizio di

riferimento (di norma l’esercizio precedente).

Pertanto, un indice sintetico pari a 100 non deve essere inteso come il valore massimo possibile quanto

piuttosto come la conferma dei livelli di performance già conseguiti nell’esercizio di riferimento.

È per tale motivo che lo strumento ammette indici di performance superiori a 100, fino ad un valore

massimo di 130, inteso quale aumento di performance del 30% rispetto al periodo di riferimento.

Per quanto sopra, i servizi concorrono alla misurazione della performance di struttura in ragione del loro

valore effettivo, ovvero, se il valore effettivo è superiore a 130, in ragione di detto punteggio massimo.

2.2.3 La Performance individuale

L’ambito della performance individuale è rilevata con riferimento a due distinti profili:

1) la verifica del grado di conseguimento degli obiettivi attribuiti nel PEG al centro di diretta

responsabilità dirigenziale;

2) l’apprezzamento del grado di copertura del ruolo da parte del dirigente, mediante la valutazione dei

comportamenti organizzativi assunti e delle capacità manageriali dimostrate nell’espletamento

dell’incarico.

2.3.1. Grado di raggiungimento degli obiettivi individuali relativi all’ambito organizzativo di diretta

responsabilità

Il grado di raggiungimento degli obiettivi gestionali individuali viene misurato mediante il confronto tra lo

stato avanzamento lavori (SAL) per ogni singolo obiettivo - espresso in % dell’attività realizzata rispetto a

quanto pianificato - e le fasce di conseguimento predefinite. Da tale confronto deriva la percentuale di

realizzazione di ciascun obiettivo.

Diversamente da quanto previsto, nell’ambito della performance organizzativa, per la determinazione del

grado di realizzazione degli obiettivi di struttura, nel calcolo del grado di raggiungimento degli obiettivi

individuali, rilevano: a) il peso percentuale dell’obiettivo; b) la data di scadenza delle singole fasi della

pianificazione; c) i valori di target e di consuntivo dell’indicatore (ove previsto) collegato all’obiettivo.

Nella tabella seguente sono riportate le fasce di conseguimento previste per gli obiettivi, cui corrisponde un

differente grado di raggiungimento.

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SMiVaP 2020 - Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 10

Per quanto sopra esposto il Grado di Raggiungimento degli obiettivi gestionali individuali relativi all’ambito

organizzativo di diretta responsabilità (G.R.Ob.) sarà calcolato con il seguente algoritmo:

G.R.Ob. = Σ (Grado raggiungimento Ob * Peso Ob)

Ad es. dati 3 obiettivi gestionali, posto che, ad esito della verifica a consuntivo della % di attività realizzata,

per ciascun obiettivo, siano rilevate le seguenti fasce di conseguimento:

S.A.L. Obiettivi

Peso Obiettivi

Fascia conseguimento

Grado raggiungimento

Sal Obiettivo 1

20%

90% - 95,99%

90

Sal Obiettivo 2

50%

80% - 89,99%

80

Sal Obiettivo 3

30%

96% - 100%

100

Si avrà che

G.R.Ob. = ( 90*0,20 + 80*0,50 + 100*0,30) = 18 + 40 + 30 = 88

Nei casi di cessazione anticipata dall’incarico, la rilevazione del grado di raggiungimento degli obiettivi

prevede sempre il confronto tra la % dell’attività realizzata e le fasce di conseguimento, con la differenza

tuttavia che l’attività realizzata è commisurata al peso delle sole fasi rientranti nel periodo ricoperto dal

dirigente.

Ad es. dato il caso di un dirigente che cessi dall’incarico ad ottobre e posto che la pianificazione

dell’obiettivo prevista nel PEG sia la seguente:

Fasi Obiettivo

Peso fasi

Scadenza Fasi

Fasi realizzate

Sal Obiettivo 1

60%

30 mag

Si

Sal Obiettivo 2

10%

30 set

No

Sal Obiettivo 3

30%

31 dic

/

In questo caso l’ultima fase, con scadenza successiva alla cessazione dell’incarico, non è presa in

considerazione in quanto il dirigente deve essere valutato limitatamente al periodo di permanenza.

Pertanto, si avrà che il confronto tra l’attività realizzata e quella pianificata sarà dato dal rapporto tra il peso

dell’unica fase realizzata (60%) e la somma dei pesi delle prime due fasi, rientranti nel periodo di

permanenza nell’incarico (70%).

Ne consegue che detto rapporto 60/70, pari a circa l’86% collocherà l’obiettivo in argomento nella fascia di

conseguimento minimo (80% - 89,99%).

2.3.2. Grado di copertura del ruolo - comportamenti organizzativi e capacità manageriali

La rilevazione del grado di copertura del ruolo dirigenziale è operata mediante la valutazione dei

comportamenti organizzativi e delle capacità manageriali del dirigente, in relazione all’incarico ricoperto.

Per tale via il fattore in argomento, perde la natura di elemento di conferma o rettifica del punteggio di

valutazione per entrare, quale elemento di valutazione della performance individuale, nel calcolo del

punteggio di valutazione finale.

La valutazione dei comportamenti organizzativi e capacità manageriali è espressa dal soggetto valutatore

con riferimento ai seguenti sotto-fattori:

a) Presidio del ciclo della performance (peso 10%)

b) Flessibilità, disponibilità all’innovazione e orientamento al risultato (peso 25%)

c) Gestione delle risorse umane e capacità di valutare (peso 25%)

d) Corretto esercizio dei doveri connessi al ruolo – Qualità dell’azione amministrativa e dell’apporto

professionale (peso 40%).

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Per quanto attiene alla descrizione dei sotto-fattori, si rimanda a quanto previsto nel documento “Sistema

di Misurazione e Valutazione della Performance di Roma Capitale - Modalità applicative di misurazione e

valutazione della performance 2019”.

In questa sede ci si limita a ricordare che, relativamente al sotto-fattore “Corretto esercizio dei doveri

connessi al ruolo - Qualità dell’azione amministrativa e dell’apporto professionale”, le valutazioni espresse

dai soggetti valutatori potranno subire rettifiche per effetto delle penalizzazioni connesse a:

eventuali segnalazioni da parte delle strutture di controllo relative a provvedimenti disciplinari subiti

e/o a comportamenti organizzativi non conformi a quanto previsto, in termini di funzioni e

responsabilità dirigenziali, dall’art. 107 del TUEL e dalle altre disposizioni normative e regolamentari in

materia;

rilievi individuali riferiti ai singoli dirigenti operati dalla U.O. del Segretariato Generale competente

all’esercizio del controllo di regolarità successiva ex art. 147 TUEL.

Corre l’obbligo di rappresentare che l’eventuale accertamento, ad esito dei controlli, di

inadempimenti correlati al “Corretto esercizio dei doveri connessi al ruolo”, può comportare la valutazione

negativa – ossia l’attribuzione di un punteggio pari a zero - dell’intero sotto-fattore.

Criteri di applicazione delle penalizzazioni connesse agli esiti del controllo successivo di regolarità

Gli esiti della Relazione sui Controlli Amministrativi Successivi ai sensi dell'art.147 bis del TUEL rilevano ai

fini della valutazione del sotto-fattore “Qualità dell’azione amministrativa e corretto esercizio dei doveri

connessi al ruolo dirigenziale”.

In riferimento ai riflessi del controllo successivo di regolarità sulla performance individuale del dirigente, i

criteri di applicazione delle penalizzazioni, sono stati concordati con la competente Direzione del

Segretariato Generale.

Gli esiti dei controlli, effettuati dal Segretariato Generale su ogni struttura, vengono esaminati e rielaborati

al fine di calcolare, per ogni struttura la % di correttezza formale delle DD, sulla base del rapporto tra il

numero delle DD corrette ed il totale del campione delle DD sottoposto a controllo.

Sulla base di tale percentuale, ad ogni struttura è attribuito un punteggio derivato dall’applicazione della

seguente tabella di corrispondenza:

Grado di correttezza DD punteggio

100 % - 95% 5

94,99% - 85% 4

84,99% - 75% 3

74,99 % - 65% 2

64,99% - 55% 1

<55% 0

Tale punteggio di struttura è attribuito in partenza al Direttore apicale, in quanto responsabile della correttezza non soltanto dei propri atti ma anche di quelli dell’intera struttura.

Per quanto concerne la valutazione dei dirigenti, ad esito del monitoraggio delle D.D., lo SMiVaP 2020 introduce alcune rettifiche nei criteri di applicazione delle penalizzazioni individuali, rispetto al Sistema 2019.

Ai fini dell’applicazione delle penalizzazioni non rileveranno più le tipologie di osservazioni formulate in relazione ai provvedimenti, quanto piuttosto la verifica della tempestività ed esaustività delle risposte fornite in riscontro alle richieste di chiarimenti avanzate dalla struttura di controllo.

Altro elemento rilevante ai fini della valutazione risulterà essere la mancata pubblicazione del provvedimento

Ne consegue che i dirigenti che, a fronte delle osservazioni formulate dalla Struttura competente al controllo, forniscano chiarimenti esaustivi e tempestivi, non subiranno alcuna penalizzazione sul fattore di valutazione.

Per l’apicale di struttura eventuali osservazioni individuali produrranno penalizzazioni a partire dalla

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percentuale di correttezza delle DD di struttura. Per gli altri dirigenti le penalizzazioni intaccheranno il punteggio di partenza massimo di partenza (5 punti)

Nella tabella seguente è riportata la scala delle penalizzazioni individuali, rivista secondo le modalità sopra

rappresentate:

CHIARIMENTI FORNITI PENALIZZAZIONE PUBBLICAZIONE D.D. PENALIZZAZIONE

Sufficienti / Parzialmente sufficienti CS/CPS 0 Pubblicazione D.D.D 0

Insufficienti CI 0,5 Mancata pubblicazione 0,5

Tempestivi SI 0

Non Tempestivi NO 0,25

Mancata Risposta MR 1

2.3.2.1. La scheda di valutazione dei comportamenti organizzativi e capacità manageriali 2020

La valutazione dei comportamenti organizzativi è di competenza del dirigente sovraordinato a quello

in valutazione. Pertanto:

a) Il Direttore Generale valuta i comportamenti organizzativi dei Direttori di Struttura;

b) Il Direttore Generale valuta i comportamenti organizzativi dei Direttori di Direzione (e strutture

analoghe) avvalendosi di apposita istruttoria predisposta dai Direttori di Struttura;

c) I Direttori di Struttura valutano i dirigenti di Unità Organizzativa (e strutture analoghe).

I dirigenti apicali e subapicali del Gabinetto del Sindaco e del Segretariato Generale, ai sensi dell’art.

11, comma 5 del Regolamento di Organizzazione, sono valutati dai rispettivi dirigenti di vertice.

In attuazione del principio di trasparenza del processo valutativo e a garanzia del contraddittorio tra

valutatore e valutato, è previsto che i dirigenti, in fase di rendicontazione delle attività svolte,

possano rilasciare proprie attestazioni, segnalando eventuali atti e/o fatti a supporto delle stesse,

sulle condotte assunte in relazione agli ambiti di valutazione del fattore “comportamenti organizzativi e

capacità manageriali”.

Per quanto sopra, i Direttori di struttura, in qualità di responsabili del procedimento, sono tenuti a richiedere

ed acquisire, entro 10 giorni dalla richiesta, le attestazioni dei Direttori di Direzione e dei dirigenti di U.O.

Il soggetto valutatore esprime il proprio giudizio sui comportamenti organizzativi del soggetto valutato,

tenendo in considerazione le attestazioni rese da quest’ultimo.

I Direttori di Struttura sono tenuti a notificare la scheda di valutazione dei comportamenti organizzativi ai

dirigenti valutati, contestualmente all’invio degli atti di rendicontazione al Servizio di Valutazione della

Performance.

La scheda di valutazione dei comportamenti organizzativi e capacità manageriali prevede la possibilità di

esprimere una valutazione (espressa anche in valori decimali) compresa tra 0 e 5, in cui il voto pari a 0,

equivale ad una valutazione insufficiente, mentre il voto pari a 5 rappresenta il punteggio massimo

attribuibile.

Per ogni sotto-fattore, cinque voti - item di valutazione, da 5 a 1, sintetizzano diverse tipologie di

comportamento adottato in relazione al sotto-fattore specifico.

Il soggetto valutatore dovrà scegliere l’item più appropriato al dirigente in valutazione a cui sarà correlato il

punteggio riportato a sinistra.

Al fine di agevolare la valutazione, in corrispondenza di ogni item di valutazione, sono rappresentati gli

ambiti da valutare, che sintetizzano gli elementi più rilevanti da tenere in considerazione per la scelta del

voto da assegnare.

Si evidenzia che gli item sono espressamente declinati per le valutazioni positive, graduate da 1 a 5. Non

sono invece previsti item corrispondenti alla valutazione negativa.

Pertanto, le motivazioni, residuali rispetto a quelle elencate, sulla base delle quali viene eventualmente

espressa una valutazione pari a 0, dovranno essere rappresentate a cura del soggetto valutatore.

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Di seguito è riportato il modello di scheda di valutazione dei comportamenti organizzativi e capacità

manageriali 2020, mediante la quale i soggetti competenti dovranno esprime le proprie valutazioni in

ordine all’operato dei collaboratori.

Nota bene

Il punteggio riportato sulla scheda di valutazione sarà successivamente tradotto su scala percentuale per

concorrere, in ragione del peso individuato per il fattore comportamenti organizzativi, alla determinazione

della valutazione complessiva del dirigente.

Es. un punteggio pari a 18 su 20 sarà tradotto in un valore pari a 90% ai fini del calcolo della valutazione

complessiva.

Nella pagina seguente, per ciascun sotto-fattore, sono riportati gli item di valutazione e gli ambiti da

valutare per attribuire il punteggio.

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SMiVaP 2020 - Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 14

Scheda valutazione comportamenti organizzativi e capacità manageriali 2020

Sotto-fattore Voto - Item di valutazione Ambiti da valutare

Presidio del ciclo della performance

Peso (10%)

5

Pianifica, organizza e coordina le attività e le scadenze del proprio centro di responsabilità, anche attraverso un monitoraggio degli obiettivi integrati con le UU.OO/Direzioni/Strutture. Considera la pianificazione ed il monitoraggio come strumenti indispensabili all’individuazione di criticità e di imprevisti che possono ostacolare il raggiungimento degli obiettivi.

Valutare il comportamento in relazione alle fasi del ciclo della performance:

- rispetto delle tempistiche previste per gli adempimenti relative alle fasi;

- corretta definizione dei documenti di programmazione relativi al suo Centro di responsabilità e adeguato concorso alla predisposizione dei quelli della struttura.

- puntuale ed efficacie monitoraggio degli obiettivi e degli indicatori

- esaustiva rendicontazione delle attività svolte

4

Organizza efficacemente il proprio lavoro e quello della propria area di riferimento. L'attività di pianificazione e di coordinamento consente di fare previsioni, individuare priorità ed eventuali imprevisti. Effettua un’attività costante e programmata di controllo e monitoraggio

3

La programmazione e la pianificazione delle attività gli consentono di rispettare obiettivi e tempi, organizzando e controllando efficacemente anche gli interventi di un numero ristretto di collaboratori.

2

Organizza interventi finalizzati al raggiungimento di obiettivi a breve termine, non sempre coordinando le attività dei propri collaboratori; quando richiesto, effettua controlli sulle proprie attività.

1

Considera la programmazione delle attività quale adempimento, ma non come strumento utile al raggiungimento degli obiettivi assegnati. Esegue solo sulle proprie attività, i controlli formalizzati dalle procedure standard

Flessibilità, disponibilità all’innovazione, orientamento al risultato Peso (25%)

5

Coglie l'opportunità di migliorare il proprio modo di lavorare e quello dei collaboratori in vista del raggiungimento degli obiettivi finali, anche cercando omogeneità ed integrazione con gli altri uffici.

Valutare la qualità degli obiettivi che fissa per sé e per la struttura organizzativa di competenza, la flessibilità dimostrata nell'affrontare le criticità gestionali e a porre in essere le azioni per superarle, avendo come punto di riferimento costante il risultato da conseguire.

4

Non si limita al rispetto degli obiettivi assegnati formalmente, ma svolge un ruolo dinamico sia nella gestione quotidiana che nell’innovazione delle procedure valutando l'impatto delle decisioni prese.

3 Fissa per sé e per il proprio gruppo obiettivi stimolanti sia dal punto di vista qualitativo che

quantitativo; definisce risultati attesi, tempi e modalità di realizzazione e monitoraggio. 2 Resta focalizzato sui risultati prestabiliti, non si attiva per superare le difficoltà impreviste

anche se si adopera affinché anche gli altri lavorino con successo.

1

Rispetta procedure e tempi e osserva gli adempimenti previsti, ma non sempre i risultati conseguiti garantiscono un reale valore aggiunto per la struttura organizzativa di appartenenza o per l'Ente

Gestione delle risorse umane e capacità di valutare Peso (25%)

5

Organizza efficientemente gli Uffici e, dopo attenta valutazione, delega ampiamente compiti e responsabilità; garantisce una chiara e tempestiva circolazione delle informazioni, favorendo il coinvolgimento e la motivazione del personale; esercita correttamente la funzione di valutatore, garantendo l’effettiva attuazione del principio di riconoscimento e valorizzazione del merito individuale mediante un’adeguata differenziazione dei giudizi nelle valutazioni espresse sui propri collaboratori

Valutare:

- la capacità di strutturale la propria articolazione organizzativa in modo efficiente, attribuendo chiaramente ruoli e responsabilità, favorendo nel contempo il coinvolgimento e la motivazione dei collaboratori a tutti i livelli, promuovendo e adottando, quando opportuno, anche modalità organizzative trasversali e di progetto.

- l'attitudine a sovrintendere allo svolgimento del lavoro, di riconoscere e valorizzare il ruolo ed il merito dei collaboratori anche attraverso l'istituto della valutazione

4 Organizza correttamente gli Uffici e garantisce la crescita del personale attraverso, la

delega, la responsabilità e l'applicazione del sistema di valutazione. 3 Fornisce e richiede costantemente feedback a collaboratori e colleghi; è in grado di

analizzare in termini critici e costruttivi situazioni favorevoli e sfavorevoli. 2 Assegna ruoli, fornisce indicazioni, spiegazioni e consigli, preoccupandosi di chiarire con i

collaboratori obiettivi e ruoli.

1

È poco orientato interessato a supportare lo sviluppo dei collaboratori. Organizza il lavoro in modo prevalentemente gerarchico, limitandosi ad intervenire personalmente nella risoluzione delle criticità, senza trasferire competenze e conoscenze ai collaboratori

Corretto esercizio dei doveri connessi al ruolo - Qualità dell’apporto professionale, dell’azione amministrativa e Peso (40%)

5

Opera nel rispetto del perimetro di funzioni e responsabilità previste dall’art. 107 del TUEL e dalla vigente cornice normativa e regolamentare.

Assicura il suo apporto con tempestività ed accuratezza, approfondendo le problematiche connesse alle situazioni affrontate ed esponendo con chiarezza le soluzioni adottate. Orienta la sua attività alle esigenze organizzative, all’utenza. Dimostra massima disponibilità e flessibilità rispetto alle esigenze dell’Ente e della Struttura, garantendo un efficace risposta agli input ricevuti.

Valutare, previa verifica del corretto esercizio delle funzioni e delle responsabilità previste dal TUEL e dalla cornice normativa e regolamentare:

la qualità sotto il profilo tecnico e amministrativo degli atti prodotti per lo svolgimento delle attività ed il conseguimento degli obiettivi

- la qualità dell'apporto professionale, la capacità di arricchire il suo bagaglio di conoscenze e competenze attraverso l'interazione con i propri collaboratori e con gli altri dirigenti;

- l'affidabilità e tempestività nell'osservare le direttive ricevute adempiendovi in modo costruttivo.

4

Opera nel rispetto del perimetro di funzioni e responsabilità previste dall’art. 107 del TUEL e dalla vigente cornice normativa e regolamentare.

Assicura un apporto professionale costruttivo e si dimostra tempestivo nella risposta agli input ricevuti. Risponde puntualmente agli input ricevuti. Esercita l’azione amministrativa con correttezza ed efficacia.

3

Opera nel rispetto del perimetro di funzioni e responsabilità previste dall’art. 107 del TUEL e dalla vigente cornice normativa e regolamentare.

Assicura un buon apporto professionale e l’attività amministrativa esercitata è caratterizzata da un sufficiente livello di qualità.

2

Opera nel rispetto del perimetro di funzioni e responsabilità previste dall’art. 107 del TUEL e dalla vigente cornice normativa e regolamentare.

Assicura un adeguato apporto professionale ma l’attività amministrativa esercitata richiede talvolta la supervisione e l’intervento delle strutture di controllo e del Dirigente Sovraordinato.

1

Opera nel rispetto del perimetro di funzioni e responsabilità previste dall’art. 107 del TUEL e dalla vigente cornice normativa e regolamentare.

Garantisce un apporto limitato all’assolvimento delle funzioni formalmente attribuite e degli adempimenti connessi al ruolo ricoperto. La qualità dell’azione amministrativa non sempre è adeguata a quanto richiesto dal ruolo.

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SMiVaP 2020 - Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 15

3. Strumenti di supporto alle fasi del ciclo della performance di Roma Capitale

Nella presente sezione vengono rappresentate sinteticamente le fasi del ciclo della perfomance che

vedono il maggior coinvolgimento da parte della dirigenza e vengono forniti strumenti e indicazioni a

supporto della gestione degli adempimenti riferiti a dette fasi.

3.1 Pianificazione degli obiettivi

Gli obiettivi gestionali, definiti in coerenza con gli obiettivi strategici ed operativi del DUP, devono

essere pianificati nel PEG al fine di rendere possibile il monitoraggio infrannuale dello stato di

avanzamento delle attività e la misurazione, a consuntivo, dei risultati conseguiti.

La pianificazione degli obiettivi gestionali, definita in condivisione tra i direttori di struttura e i dirigenti

dei centri di responsabilità sotto-ordinati, deve essere trasmessa alle strutture di controllo, prima della

formalizzazione del PEG, per le verifiche di competenza:

la verifica della conformità delle attività pianificate con il risultato atteso in relazione all’obiettivo e

della coerenza con gli obiettivi strategici ed operativi del PEG;

la verifica della rispondenza degli obiettivi ai principi richiamati dall’art. 5 del D.lgs. 150/2009 s.m.i.

3.2 Monitoraggio dello stato di attuazione degli obiettivi PEG

Gli obiettivi gestionali, definiti e pianificati secondo le modalità sopra indicate, sono oggetto, nel

corso dell’esercizio, di attività di monitoraggio condotte dalle strutture di controllo.

Detti monitoraggi sono necessari al fine di verificare, ad una certa data, lo stato di attuazione dei

cronoprogrammi da parte delle strutture capitoline e di procedere ad esito del monitoraggio, ove

necessario, all’attivazione di interventi correttivi o, alternativamente, al riallineamento della

programmazione.

Oggetto del monitoraggio sono gli obiettivi gestionali attribuiti nel PEG ai vari centri di

responsabilità dirigenziali. L’andamento delle attività è verificato in relazione al rispetto delle

scadenze previste nella pianificazione dei singoli obiettivi.

A conclusione del monitoraggio, le strutture di controllo segnaleranno all’Alta Direzione dell’Ente e ai

dirigenti interessati, eventuali distonie rispetto all’andamento programmato.

3.3 Richiesta di variazione PEG

Le richieste di variazione PEG possono essere avanzate allorché si dovessero presentare eventuali

criticità, impreviste ed imprevedibili all’atto della pianificazione delle attività, tali da condizionare e/o

impedire il conseguimento totale o parziale dell’obiettivo gestionale.

La richiesta deve essere accompagnata dall’avallo dell’organo politico di riferimento e può avere ad

oggetto la variazione di ogni elemento della pianificazione delle attività, ma non può essere riferita a

fasi della pianificazione che siano già venute in scadenza.

Il termine ultimo per la presentazione di richieste di variazione è fissato al 30 settembre. Le

segnalazioni relative a criticità, intervenute successivamente a detto termine, purchè comunicate all’OIV

entro i 10 giorni lavorativi successivi, potranno essere tenute in considerazione ai fini della valutazione

del grado di conseguimento dell’obiettivo in argomento.

Le richieste di variazione PEG possono avere, inoltre, ad oggetto le matrici S/I riferite ai centri di

responsabilità dirigenziali.

Tali richieste devono considerarsi, tuttavia, eccezionali e residuali rispetto alle richieste di modifica che

incidano profondamente sulla struttura della matrice stessa, le quali possono essere avanzate

esclusivamente in fase di predisposizione del PEG. Si fa riferimento a richieste di:

a) ridefinizione del servizio tipico erogato;

b) modifica degli indici composti di efficienza/efficacia;

c) rettifica dei valori di target.

Anche per le richieste di variazione relative alle matrici il termine ultimo è fissato al 30 settembre.

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SMiVaP 2020 - Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 16

3.4 Rendicontazione dell’attività svolta

La rendicontazione a consuntivo è la fase in cui l'Amministrazione acquisisce ogni dato ed informazione

utile per poter verificare l’andamento del ciclo della performance, in relazione agli obiettivi e alle attività

formalizzate nel PEG, a partire dagli indirizzi strategici dei vertici politici, il grado di attuazione delle

politiche dell'Ente, il rispetto delle regole poste all'attività amministrativa dal contesto normativo e

regolamentare vigente, nonché i livelli di efficienza ed economicità dell'azione gestionale.

Tali informazioni consentono, a valle del processo di misurazione e valutazione dei risultati raggiunti,

di determinare la performance dell’Ente e, in stretta coerenza con questa, la performance delle

strutture organizzative e le valutazioni individuali dei dirigenti.

Con la circolare di rendicontazione del ciclo della performance vengono acquisiti gli elementi necessari

ad avviare la fase istruttoria del processo di misurazione e valutazione della performance

organizzativa ed individuale. In particolare:

a) l’attestazione, a cura dei Direttori di Struttura, in ordine alla coerenza delle consuntivazioni, rese alla

Ragioneria Generale, sul raggiungimento degli obiettivi attribuiti ai dirigenti assegnati ai centri di

responsabilità dirigenziale di competenza, inclusi i dirigenti che abbiano concluso anticipatamente l’incarico;

b) la rendicontazione dei risultati complessivi di struttura in ordine agli obiettivi trasversali attribuiti alla

struttura nel PEG;

c) la segnalazione, da parte dei Direttori apicali, di eventuali criticità riferite ai servizi tipici erogati, misurati

attraverso la matrice S/I;

d) la compilazione, a cura dei Direttori di Struttura, della scheda relativa al fattore “Comportamenti

organizzativi e capacità manageriali” per tutti i dirigenti dei centri di responsabilità della struttura di

competenza (Direttori di Direzione e dirigenti di U.O.), inclusi quelli che abbiano concluso anticipatamente

l’incarico.

Il Direttore di Struttura ha l’onere di valutare i comportamenti organizzativi di tutti i dirigenti subapicali

che, nel corso dell’anno, abbiano ricoperto incarichi superiori ai 30 giorni presso la struttura. Pertanto,

la valutazione dei comportamenti organizzativi dei dirigenti, il cui incarico sia cessato anticipatamente

rispetto all’insediamento dell’apicale alla Direzione della struttura, dovrà essere garantita acquisendo

ogni informazione utile dagli Uffici della struttura stessa e dal dirigente che abbia ricoperto l’incarico

apicale nel corso del periodo in valutazione.

Le indicazioni operative in ordine alle modalità di predisposizione degli atti di rendicontazione ed

alle tempistiche per la trasmissione degli stessi sono fornite con annuale circolare di rendicontazione.

3.4.1 La rendicontazione delle attività relative ad incarichi cessati nel corso dell’anno

L’onere della rendicontazione delle attività spetta anche ai dirigenti che abbiano concluso anticipatamente

i propri incarichi.

La rendicontazione delle attività deve essere garantita sia dai direttori apicali che dai dirigenti

responsabili degli altri centri di responsabilità della struttura.

I direttori apicali, a conclusione dell’incarico presso la Struttura, trasmettono all’Ufficio Protocollo la

rendicontazione dei risultati conseguiti alla data di cessazione dell’incarico; gli altri dirigenti sono tenuti

a trasmettere analoga rendicontazione al Direttore della Struttura.

D’altra parte, è compito delle Direzioni apicali porre in essere ogni attività utile affinchè tali

rendicontazioni infrannuali siano acquisite ai rispettivi protocolli, al fine di consentire, a consuntivo, la

valutazione dei risultati raggiunti dai dirigenti che abbiano concluso anticipatamente l’incarico.

Il mancato rispetto di tale adempimento, pertanto, avrà ricadute negative sulla valutazione del

dirigente cessato nonché del Direttore di Struttura.

Compete al Direttore apicale, in carica all’avvio del processo di rendicontazione di consuntivo, trasmettere

le rendicontazioni infrannuali acquisite unitamente agli atti di rendicontazione di consuntivo dei

risultati di gestione.

Eventuali deroghe e/o variazioni rispetto alla procedura sopra descritta saranno tempestivamente

comunicate dal Servizio di valutazione della performance.

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SMiVaP 2020 - Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 17

3.5 Richieste di riesame della valutazione

La richiesta di riesame della valutazione deve essere presentata all’OIV entro 10 giorni lavorativi

dalla comunicazione della valutazione.

Il riesame avviene in contradditorio documentale sulla base di motivazioni dettagliate e documentate

dal valutato per ciascun punto della valutazione per cui richiede il riesame. Ogni documento o atto

utile alla trattazione del riesame va inoltrato alla Struttura Tecnica di Supporto all’OIV.

La trattazione del riesame è operata sulla base dei documenti trasmessi dal ricorrente e degli atti

istruttori all’uopo predisposti dalla Struttura Tecnica.

L’esito del riesame è comunicato dall’OIV con nota a firma del Presidente dell’Organismo. Gli eventuali

atti conseguenti all’esito del riesame sono esperiti dalla Struttura Tecnica di Supporto.

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SMiVaP 2020 - Strumenti operativi a supporto del ciclo della performance 18

Appendice

Indicazioni Operative per la quantificazione delle Risorse Finanziarie e Umane

relative ai servizi individuati nella Matrice Servizi/Indicatori.

Ai fini della corretta imputazione a ciascun servizio della spesa per il personale e delle ore lavorate dai

dipendenti, è necessario procedere alle seguenti operazioni:

1. Calcolare la spesa totale per il personale sostenuta dalla Struttura nel suo complesso:

Tale valore deve essere determinato sommando gli importi riferiti alla voce «quietanzato» dell’intervento

1.01 di tutti i centri di costo di spettanza della Struttura;

2. Calcolare il numero di ore totali di lavoro ordinario e straordinario (eccetto straordinario

elettorale) prestate dai dipendenti della struttura riferite all’intero anno:

L'indicatore individuato per la dimensione di efficienza-risorse umane è il numero di ore effettive lavorate. Il

dato è rilevabile dal report trasmesso dal Dipartimento Risorse Umane agli Uffici del Personale delle

strutture ai fini della compilazione della Relazione al Conto Annuale.

Nel Report trasmesso dal Dip.to Organizzazione e Risorse Umane la somma è rilevabile nella colonna “lavorato ore, minuti”.

La struttura, in corrispondenza della sottodimensione dell’efficienza “Risorse Umane”, dovrà indicare il

numero totale delle ore lavorate dai dipendenti assegnati al servizio

3. Calcolare la spesa unitaria per ora lavorata dal personale della struttura

Tale valore è dato dal rapporto tra l’importo di spesa rilevato al punto 1) e il numero totale di ore lavorate di

cui al punto 2)

4. Imputare ad ogni servizio il numero di ore lavorate dal personale nell’anno

Dal report di cui al punto 2) è possibile anche imputare ad ogni servizio il numero delle ore lavorate dal

rispettivo personale

5. Imputare ad ogni servizio la quota parte di spesa del personale

Tale imputazione è operata moltiplicando l’importo unitario di spesa di cui al punto 3) per il numero di ore

lavorate dal personale del servizio individuato al punto 4)

Di seguito vengono illustrate le tabelle da impiegare per le operazioni sopra indicate. Tali tabelle

verranno allegate, in formato excel, alla circolare di rendicontazione della performance 2020.

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Le tabelle per l’imputazione a ciascun servizio della spesa e delle ore lavorate dal personale.

Nella tabella 1) vanno riportate le somme riferite al «quietanzato» del Titolo I – Intervento 1 di tutti i centri di costo di spettanza della struttura:

Tabella 1

Centro di Costo Quietanzato intervento 1.01 totale del Centro di Costo

CdC ….

CdC ….

CdC ….

Totale Intervento 1.01

N. ore totali lavorate dal personale della Struttura

Spesa Unitaria per ora lavorata dal personale della Struttura

La tabella 1) deve essere compilata una sola volta, considerando tutti i centri di costo di competenza della struttura:

Nella riga «Totale Intervento 1.01» va riportata la somma degli importi riferiti al quietanzato del titolo 1 di tutti i centri di costo censiti;

Nella riga «N. ore totali lavorate Dipendenti assegnati alla Struttura» va riportato il valore desunto dal report trasmesso dal Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane ai fini della Relazione al Conto Annuale;

Nella riga «Spesa unitaria per ora lavorata dal personale della Struttura» va riportato il valore determinato dal rapporto tra i valori riportati nelle due righe precedenti (Totale Intervento 1.01 / N. ore totali lavorate Dipendenti assegnati alla Struttura).

Nella tabella 2) vanno imputate ad ogni servizio la spesa del personale e le ore lavorate dai dipendenti del servizio

Tabella 2

Descrizione del Servizio Tipico Erogato

Centro/i di costo a cui il servizio afferisce

N. ore totali lavorate dal personale assegnato al Servizio

Quota Intervento 1.01 imputata al Servizio

La tabella 2) deve essere ripetuta, successivamente alla tabella 1), per ciascun servizio della struttura:

Nella riga «Descrizione del Servizio Tipico Erogato» va riportata la descrizione inserita nella matrice servizi – indicatori;

Nella riga «Centro/i di costo a cui il servizio afferisce» vanno inseriti i codici di tutti i centri di costo afferenti al servizio.

Nella riga «N. ore totali lavorate dal personale assegnato al Servizio» va indicato il totale delle di ore di lavoro prestato dai dipendenti del servizio, rilevato come indicato al punto 4)

Nella riga «Quota Intervento 1.01 imputata al Servizio» va indicato la percentuale di risorse relative all’intervento 01 calcolata secondo le indicazioni di cui al punto 5).

Gli importi desunti per ciascun servizio, in relazione alla spesa del personale e alle ore lavorate dai

dipendenti del servizio, andranno inserite nella Matrice S/I del corrispondente servizio,

rispettivamente per la quantificazione degli indicatori Risorse Finanziarie e Risorse Umane della

dimensione efficienza della Matrice.