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Economia & Ambiente Editoriale 3 EDITORIALE SIRO LOMBARDINI, LA SCOMPARSA DI UN GRANDE DELL’ECONOMIA La morte del noto economista, una figura di altissimo valore scientifico e umano – I notevoli contributi all’analisi dei rapporti tra economia ed ecologia di ROMANO MOLESTI Economia e pensiero ambientale Il termine “ecologia” fu coniato nel 1866 dal biologo tedesco Hernst Haeckel, che la de- finì come la “scienza delle relazioni dell’organismo e il mondo esterno circostante” mentre la parola ambiente (Umwelt) fu usata per la prima volta dal biologo estone Jacob von Uexkull, uno dei fondatori di questa scienza 1 . Un momento importante per l’ecologia si ha con la rivoluzione scientifica nel secolo XX le- gata all’approccio sistemico 2 , nella quale il concetto di sistema è sempre più andato assu- mendo un ruolo centrale, prendendo il posto nell’analisi dell’oggetto semplice e sostanziale e opponendosi alla riduzione dei sistemi com- plessi ai semplici elementi, mentre la catena di sistemi spezza l’idea di oggetto chiuso e auto- sufficiente. Se in passato “i sistemi sono sem- pre stati trattati come oggetti: d’ora in poi – af- ferma Edgar Morin – si tratta di considerare gli oggetti come sistemi” 3 . Mentre l’impostazione riduzionista aveva limitato la spiegazione del tutto alla proprietà Siro Lombardini

SIRO LOMBARDINI, LA SCOMPARSA DI UN GRANDE … · Gianfranco Ravasi, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2000. -Libertà per la ragione: riflessioni critiche sui problemi e sugli indirizzi

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Economia & Ambiente Editoriale

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EDITORIALE

SIRO LOMBARDINI,

LA SCOMPARSA DI UN GRANDE

DELL’ECONOMIA

La morte del noto economista, una figura

di altissimo valore scientifico e umano – I notevoli

contributi all’analisi dei rapporti tra economia ed ecologia

di

ROMANO MOLESTI

Economia e pensiero ambientale

Il termine “ecologia” fu coniato nel 1866

dal biologo tedesco Hernst Haeckel, che la de-finì come la “scienza delle relazioni dell’organismo e il mondo esterno circostante” mentre la parola ambiente (Umwelt) fu usata per la prima volta dal biologo estone Jacob von Uexkull, uno dei fondatori di questa scienza1.

Un momento importante per l’ecologia si ha con la rivoluzione scientifica nel secolo XX le-gata all’approccio sistemico2, nella quale il concetto di sistema è sempre più andato assu-mendo un ruolo centrale, prendendo il posto nell’analisi dell’oggetto semplice e sostanziale e opponendosi alla riduzione dei sistemi com-plessi ai semplici elementi, mentre la catena di sistemi spezza l’idea di oggetto chiuso e auto-sufficiente. Se in passato “i sistemi sono sem-pre stati trattati come oggetti: d’ora in poi – af-ferma Edgar Morin – si tratta di considerare gli oggetti come sistemi”3.

Mentre l’impostazione riduzionista aveva limitato la spiegazione del tutto alla proprietà Siro Lombardini

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delle parti, prese isolatamente, la seconda spiegazio-ne, olista o globalista, riduceva la proprietà delle par-ti alle proprietà del tutto, anch’esso preso isolatamen-te. Già Pascal aveva affermato: “stimo impossibile conoscere le singole parti senza conoscere il tutto come conoscere il tutto senza conoscere le singole parti”4.

Con il pensiero sistemico si attua uno spostamen-to dalle parti al tutto. Il pensiero sistemico è dunque un sistema contestuale e, poiché spiegare le cose nei termini del loro contesto significa spiegarle nei ter-mini del loro ambiente, il pensiero sistemico è in de-finitiva pensiero ambientale.

In tale ambito conoscitivo risulta dunque centrale il concetto di ambiente, costituito da tutti gli esseri che si alimentano in esso e che cooperano in perma-nenza con la loro organizzazione. Tutti gli esseri vi-venti possono costruire e mantenere la loro esistenza, i loro caratteri individuali, soltanto nel rapporto eco-logico. L’indipendenza di un essere vivente ne ri-chiede la dipendenza nei confronti dell’ambiente che lo circonda. Whitehead aveva già opportunamente affermato che “non si dà alcuna possibilità di esisten-za distaccata ed autonoma”, tutto ciò che esiste è di-pendente5.

Da quanto detto finora derivano alcune considera-zioni. Innanzi tutto possiamo affermare che l’interdipendenza costituisce la natura di tutte le re-lazioni ecologiche. Le cose si complicano notevol-mente quando passiamo dai cicli naturali alle attivi-tà umane. Tra economia e ecologia sussiste un con-trasto in quanto, mentre la natura è ciclica, i nostri sistemi industriali sono lineari. Infatti, le imprese adoperano risorse, le trasformano ottenendo prodotti e rifiuti, e vendono poi ai consumatori che, dopo averli consumati, producono altri rifiuti. Per essere sostenibili, gli schemi di produzione e consumo de-vono essere ciclici, imitando i processi esistenti in natura. Se vogliamo dare vita a tali schemi ciclici è necessario riprogettare i nostri commerci e la nostra economia6. Le implicazioni di questo rapporto sono state bene individuate ed analizzate scientificamente da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della Bioeconomia7.

Uno studioso che ha contribuito in modo rilevante allo studio del rapporto tra economia ed ecologia è stato Siro Lombardini, che fu membro del Comitato Scientifico della rivista “Economia e Ambiente”.

In ricordo di Siro Lombardini

Lombardini è nato a Milano il 3 luglio 1924 e si

è spento a Chieri, all’età di 89 anni, pochi mesi fa, il 25 ottobre 2013. Lombardini è stato un grande economista ed uomo di cultura, ma è ricordato da chi l’ha conosciuto, anche come persona di squisita umanità, sempre sensibile alle esigenze altrui. Chi scrive questa nota ha di lui un ricordo vivissimo e difficilmente potrebbe dire se era maggiore la sua statura scientifica o quella umana.

Come possiamo leggere dal suo curriculum vitae, ha conseguito la laurea in Economia e Commercio nel 1946 all’Università Cattolica del Sacro Cuore e ha completato i suoi studi alla London School of Economics (1949) e all’Università di Chicago (1950/51). Insegnò in varie università d’Italia. Dal 1963 al 1970 ha fatto parte della Commissione Na-zionale per la Programmazione Economica e del Consiglio Scientifico per la Programmazione. Negli anni sessanta e settanta ha svolto consulenze per di-versi Ministri e per il Presidente del Consiglio.

Fu attivo anche politicamente, nella VII legisla-tura (1976-79) è stato eletto Senatore. Nella legisla-tura successiva, dal 1979 al 1980, è stato nominato Ministro per le Partecipazioni Statali nel primo go-verno Cossiga, ritrovandosi senza colpa a fronteg-giare lo scandalo delle tangenti ENI, ereditato dal suo predecessore.

Dal 1959 è stato membro di diversi consigli di amministrazione di diverse realtà, da istituti bancari a realtà commerciali e industriali.

Numerose le sue esperienze all’estero: nel 1963 è stato visiting professor all’Università di Cambrid-ge, ha svolto seminari nelle Università di Leningra-do, di Harvard ed in alcune Università di Parigi. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali ed inter-nazionali.

Notevolissima la sua produzione scientifica: ha pubblicato numerosi libri su vari temi di economia sul monopolio sulla domanda, sull’economia del benessere, sulla programmazione, sull’evoluzione del sistema economico, su alcuni sviluppi dell’economia italiana, sulle legislazioni e sulle po-litiche antimonopolistiche, su problemi di metodo, sulla grande crisi e diverse opere di carattere didat-tico. Alcuni suoi libri recenti riguardano anche temi di carattere filosofico.

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Ha pubblicato altresì numerosi saggi su riviste italiane ed estere. Pubblicista dal 1971, ha collabora-to con vari quotidiani e riviste.

Tra i suoi risultati di spicco troviamo lo sviluppo di un nuovo filone di ricerca nel campo dell’economia economia computazionale elaborando ed applicando, in collaborazione con i professori Francesco Donati e Luigi Canuto, modelli per esplo-rare possibili evoluzioni dell’economia, al fine di chiarire il ruolo dell’innovazione e della finanza nel processo di sviluppo.

Gli sono stati assegnati numerosi premi, tra i quali: Marzotto (nel 1968), Fiuggi (nel 1984), della Fondazione Invernizzi, Feltrinelli (nel 1995) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Cultura (nel 1999).

Gli furono, inoltre, conferiti i titoli di Grande Uf-ficiale della Repubblica nel 1976 e di Cavaliere di Gran Croce nel 1994. Lombardini, già Presidente della Società Italiana degli Economisti nel triennio 1989-1992, fu membro nazionale dell’Accademia delle Scienze di Torino, socio corrispondente dell’Accademia di Scienze e Lettere di Milano e So-cio Nazionale dell’Accademia dei Lincei, Presidente Onorario dell’Università della Pace Giorgio La Pira e membro dei Comitati Scientifici della Fondazione Luigi Einaudi e del Centro Studi Sistemi e della rivi-sta “Economia e Ambiente”.

Lombardini fu nominato professore emerito dell’Università degli Studi di Torino nel 1998. Già presidente onorario dell’Associazione “Amici di Ostuni” della quale è stato fondatore e primo presi-dente. Inoltre, era cittadino onorario di Ostuni dal 2002.

Da segnalare come tra i suoi numerosi scritti, oltre a quelli prevalenti di carattere economico, si siano aggiunti nel tempo anche scritti su temi spiri-tuali e religiosi. Tra le sue opere principali possia-mo ricordare: - Il monopolio nella teoria economica, Milano, Vita e pensiero, 1953. - Fondamenti e problemi dell'economia del benesse-re, Milano, Giuffrè, 1953. - L’analisi della domanda nella teoria economica, Milano, Giuffrè, 1956. - Concorrenza, monopolio e sviluppo, Milano, F. Angeli, 1971. - Oltre la crisi: verso una società post-capitalistica, Bologna, Il mulino, 1979.

- Il nuovo corso di economia politica, 2 voll., Tori-no, UTET, 1985-1986. - La grande crisi: il 1987 come il 1929?, Bari, Ca-cucci, 1987. - Dentro la crisi: all’Est, all'Ovest, in Italia, Roma-Bari, Laterza, 1992. - L’ultima speranza: il Dio ineffabile, prefazione di Gianfranco Ravasi, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2000. - Libertà per la ragione: riflessioni critiche sui problemi e sugli indirizzi della filosofia contempo-

ranea, prefazione di Emanuele Severino, Napoli, Vivarium, 2001. - Verso un mondo nuovo?, Torino, UTET, 2004. - Dalla terra al cielo: un viaggio tra ragione e mi-stero, commento di Mario Luzi, Soveria Mannelli, Iride, 2005. - Carli, Baffi, Ciampi: tre governatori e

un’economia, Torino, Utet, 2005. - Lettere ai giovani: la nostra storia, la massifica-zione della società, la morte dell’ambiente, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005. - Alla ricerca di Gesù, presentazione di Carlo Ma-ria Martini, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2008. Il rapporto tra economia ed ecologia

Come già espresso sulle pagine di questa rivi-

sta8 negli ultimi anni si è andati a parlare sempre più frequentemente di ecologia. In un certo senso pos-siamo affermare che essa sia divenuta una moda. Sembra quasi che chiunque possa improvvisarsi ecologo, mentre qualsiasi volontarismo può assume-re troppo facilmente le sembianze e le funzioni di un organo competente.

Ci si viene a trovare di fronte a un duplice osta-colo: da un lato il pericolo, per l’ecologia, di oscil-lare pericolosamente tra la veste scientifica che essa non riesce a trovare, per mancanza di autentiche di-sponibilità interdisciplinari o per eccessiva ostilità di certi ambienti scientifici dinanzi alle problemati-che concrete, dall’altro lato l’aspetto etico, di ugua-le importanza, ma di consistenza assai più difficil-mente conseguibile nel corso di pochi anni.

Dinanzi a tale situazione occorre un ripensamento di tutta la vasta problematica connessa con il problema ecologico. Occorre soprattutto porre le fondamenta dell’edificio che si vorrà costruire, fondamenta che,

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allo stato attuale, non sembrano ancora ben individua-te. Occorre delineare bene i principi di base sui quali si dovrà fondare la cultura della conservazione.

Ci si trova, infatti, dinanzi alla “necessità di una filosofia della conservazione che non si limiti a posi-zioni difensive e passive nei riguardi delle risorse naturali, ma che si impegni nei confronti di tutto l’ambiente, con intenti di ordinazione, costruzione, ricostruzione e, soprattutto, pianificazione e gestione di tutti, indistintamente, i valori ambientali, nel qua-dro di un equilibrio totale, coinvolgendo direttamente anche il singolo uomo a un’attiva partecipazione”9.

È questa una tesi che ci sembra meriti di essere attentamente considerata, in quanto è proprio dal mo-do in cui sarà impostato fin dall’inizio il problema che deriverà la fecondità o meno dei provvedimenti indicati.

Sul rapporto tra economia ed ecologia rifletteva Siro Lombardini nel saggio che pubblichiamo nelle pagine seguenti, nella certezza che esso si presenti ancora denso di significato e ricco di spunti attuali.

Romano Molesti

Romano Molesti è prof. ordinario nell’Università di Verona e Presidente dell’ANEAT – Onlus, Associazione Nazionale Economisti dell’Ambiente e del Territorio.

Note

1 E. HAECKEL, cit., Monaco, 1982, p. 30 e J. von UEXKULL, Umwelt und Innenwelt der Tiere, Berlin, 1909. 2 Per una rassegna su questo argomento si veda R. MOLESTI (a cura di), Economia dell’ambiente e Bioeco-nomia, Franco Angeli, Milano, 2003 e F. CAPRA, La rete della vita, Milano, 1998. 3 E. MORIN, La natura della natura, Milano, 2001. 4 B. PASCAL, Pensieri, Milano, 1968, pp. 161-162. 5 Cit. in E. MORIN, op. cit., p. 237. Cfr. A. N. WHITEHEAD, Process and Reality, New York, 1929, trad. it. Il processo e la realtà. Saggio di cosmologia, Mi-lano, 1965. 6 P. HAWKEN, The Ecology of Commerce, New York, 1993. 7 N. GEORGESCU-ROEGEN, L’economia politica come estensione della biologia, in “Note economiche”, n. 2, 1974, p. 15; ID, Analisi economica e processo economico, Firenze, 1973; ID., Lo stato stazionario e la salvezza eco-logica: un’analisi termodinamica, in “Economia e am-biente”, n. 1, 1984, p. 15. Si veda anche di R. MOLESTI, I fondamenti della Bioeconomia - La nuova economia ecolo-

gica, Prefazione di N. Georgescu-Roegen, Franco Angeli, Milano 2006. 8 R. MOLESTI, Il rapporto tra economia ed ecologia, in “Economia e Ambiente”, n. 6 2013, pp. 3-6. 9 V. GIACOMINI, V. ROMANI, Uomini e parchi, Milano 1982, p. 29.

▀Economia &Ambiente▀

COMITATO SCIENTIFICO

Rita Levi Montalcini, Premio Nobel; Ilya Prigogine, Premio Nobel;

Kennet E. Boulding, prof. ord. nell’Univ. del Colorado; Vittorio Bonuzzi, prof. nell’Univ. di Verona;

Giovanni Cannata, Rettore dell’Università del Molise; Orazio Ciancio, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze

Forestali; Barry Commoner, prof. ord. nel Queens College; Nicholas Georgescu-Roegen, prof. ord. nell’Univ.

di Nashville; Emilio Gerelli, prof. ord. nell’Univ. di Pavia; Siro Lombardini, prof. ord. nell’Univ. di Torino;

Romano Molesti, prof. ord. nell’Univ. di Verona; Ignazio Musu, prof. ord. nell’Univ. di Venezia; Giorgio Nebbia,

prof. emerito nell’Univ. di Bari; Giovanni Padroni, prof. ord. nell’Univ. di Pisa; Fulco Pratesi, Presidente del WWF;

Sergio Vellante, prof. ord. nella Seconda Univ. di Napoli; Antonino Zichichi, Presidente del World Lab.

COMITATO REDAZIONALE

Sergio Bindi, Stefano Presa, Silvio Trucco, Stefano Zamberlan Redattore Capo

DIRETTORE RESPONSABILE: Romano Molesti

Sommario Anno XXXIII - N. 3 Maggio-Giugno 2014

EDITORIALE

Romano Molesti, Siro Lombardini,

la scomparsa di un grande

dell’economia . . . . . . . . . . Pag. 3

ARTICOLI

Siro Lombardini, Economia

contro ecologia . . . . . . . . . . " 9

Roberto Giacinti, Decoro urbano

e diritto dell’ambiente . . . . . . . " 15

RUBRICHE

INDUSTRIA E AMBIENTE (S. Bindi)

La raccolta differenziata

degli imballaggi in alluminio . . . . " 21

ENERGIA E AMBIENTE (S. Presa)

L’XI Rapporto “Gli italiani e il solare” . " 27

ENEA: stato e prospettive

del fotovoltaico in Italia . . . . . . " 28

ECONOMIA E TERRITORIO (S. Zamberlan)

Smart Cities & Citizenship . . . . . " 31

La litoranea veneta

e i tesori della laguna . . . . . . . " 34

NOTIZIE DELL’AMBIENTE (V. Campetti)

Nati pulcini di falco pescatore

nella Riserva naturale Diaccia Botrona . " 39

ARTE E AMBIENTE (S. Trucco)

Mostra fotografica “TreOasi”: incontro

tra arte e patrimonio naturale . . . . " 47

I LIBRI . . . . . . . . . . . . . " 53

ISSN 1593-9499

La foto di copertina (Una tomba etrusca nel Golfo di Baratti) è di Romano Molesti,

le foto a pagina 5, 11 e del retro di copertina sono di Stefano Zamberlan.

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