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rtENTREVO.TUTJ SIET, FRATEU - onpmi.org · guarda gesu nei poverelli e aiutali con tenerezza pudica come aiutassi lui... p. giovanni minozzi buon natale a tutti i nostri lettori jllibglielg^^

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n. 12 [988

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—Evangelizare— BOI.LETTINO MENSII.E DELI/OPERA NAZIONAI.E PER II. MEZZOGIORNO

DITALIA DIRETTA DAI.I.A FAMIGLIA DEI DISCEPOLI Direzione - Redazione - Amministraz.: Via dei Pianellari, 7 - Tel. 6541409 - C.c.p. 33870007

00186 R O M A

Sommario Evangelizare Emmanuele - Dio con noi Pag

Pensiero mariano Madre amorosissima

Alia sorgente Quali poveri?

Religione, arte, cultura e vita Sorriso di Natale Santo Natale per lutii i rristiani del mondo . Attualila del Manzoni Periscopio Pensieri i on distacro

Dalle case nostre S\cgliai ino S. Mart ino delle Scale (PA): Una festosa ricor-ren/a L 'AQUILA. Scuola Magistrale " P . Giovanni Minozzi" OFENA. Seminario dei discepoli PIZZOLI (L'Aquila) . Scuola Malerna "Pao lo del Tos to ' ' Asterisc hi in viaggio

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I!) 20

La sveglia Pensiero religiose) Buon Natale e felire Anno Nuovo Elezioni Amatrire 13 novembre 1988 Note da Amatrice Laurea in medic ina In l icoiclo

2fi 26 27 29 :io 32 32

In Copcrlina: Gesu Maestro (rilievo in ratio eseguito da I. Pelruzzi nella Cappella dei Discepoli a Roma)

Direttore Responsabile: Don Romeo Panzone Segretario di Amministrazione: Angela Masciotla

Autorizz. Trib. Roma N. 8504 del 20 febbraio 1962 - Sped, in Abb. postale Gruppo 111 - 7095

Slampalo dalla Tipolilografw IN.GRA.C. s.r.l. - Tel. (0776) 42065 - S. Elia Fiumerapiclo (TR)

GUARDA GESU NEI POVERELLI

E AIUTALI CON TENEREZZA PUDICA

COME AIUTASSI LUI...

P. Giovanni Minozzi

BUON NATALE A TUTTI I NOSTRI LETTORI

Jl l iBgl iE lg^^

EVANGELIZARE pauperibus misit me

Ordinario L. 5.000 Sostenitore L. 10.000 d'Amicizia L. 20.000 Una copia L. 500

i

PREGHIAMOINOSTRILETTORI Dl RIN-NOVARE L'ABBONAMENTO CON GENE-ROSA PUNTUALITA.

Abbonamenti e rinnovi

LIRE 5.000 Dl Gianni Lucia, Varallo Sesla; Suora Prezloslsslmo Sangue, Francavtlla dl Slcllla;

Cruclanl Brando.

LIRE 10.000 Glovanetti An tic o Antonletta, Lore to Aprutlno; Morgantl Annunziata, Roma; La

Saponara Domanlco, Roma; Petrlcone Emillo, Roma; Dl Luzio Antonio, Roma; Salvatarra Bruno, Roma; Da Nlctolls Crescenzio, Potanza; Baldaasarra Guldo, Santaramo; Tagllabua Gianni, Genova; Da Luca Mario, Roma; Boccla Savarlo, Potanza.

LIRE 15.000 Caaatrlata Domanlco, Roma; Valletta Comacchla Mlmma, Roma.

LIRE 20.000 Leone Sr. Antida, Almenno S. Salvatore; Leone Nunzla, Bologna; Leone Elaa, Calaaclo;

Leone Mlchele, Roma; Napoleone P. Giovanni, Chletl; Sac. Polla Allplo, Avazzano; Superiora Suora, CropanI; StrallaccI Antonla, Canoaa dl Puglla; Lulgl Da Vlto, Matera; Glanlulgl Da Vlto, Matera.

LIRE 25.000 Superiora Suora Flglle delta Carlta, S. Demetrlo del Vestini.

LIRE 50.000 Gianni Ovidlo, Roma; Mlnozzl Wanda, Roma.

LIRE 100.000 Letta Maria, Avazzano; Blaal Maurizio, Roma.

LIRE 200.000 Cortogglanl Franco, Roma.

URE 250.000 Mlnozzl Mario, Roma.

EMMANUELE DIO CON NOI

Viene Natale. La Chiesa invoca: O Emmanuele! Un tempo era diffuso nel popolo cristiano il nome Emmanuele,

pieno di religiosita. Significa Dio con noi. Oggi non piu. Purtroppo, anche nel mettere i nomi, e invalsa una moda di frivolezza, che trascura il senso e privilegia la mondanita.

Viene Dio. L'umanita l'aspetta. L'attesa e implicita nei preparativi, nel

clima di festa, nella piu faciledisposizionealia bonta,allagenerosita, alia comprensione, alia religione, alia vita di famiglia. Diodiventera uno dei nostri e ci procurera il modo di diventare divini, come lui.

Emmanuele e una invocazione di desiderio e di fiducia: Vieni, o Dio, e togli da noi la tribolazione. Vieni, e portaci la pace nella fraternita. Ti invochiamo con desiderio e con fiducia. Ti aspettiamo.

A fronte delle situazioni difficili, della spirale del vizio e della cattiveria, del soffocamentoderivato dalla ingiustizia, del logoramen-to che erode la vita con forme molteplici di dolore, di sofferenza, di privazione, l'unico aggancio di salvezza e Dio, anzi e Gesu Cristo, il Dio con noi.

La gente, che vive la sua vita come se Dio non esistesse, si aspetta il rimedio ai mali che ci affliggono dalla organizzazione della societa, dai ritrovati della scienza, dalla ricchezza posseduta da tutti, dal vario benessere che inondi finalmente l'esistenza, dall'esercizio del potere, da una conclamata e mai conseguita promozione dell'uomo.

Ma l 'uomoe defettibile, dasempreeper sempre, percostituzione; ed e aizzato contro I'altro, istintivamente, daU'egoismo. L'intreccio delle sue relazioni, avulse da Dio, produce l'infelicita. Dalla ideologia laica riceviamo la constatazione, fatale e tragicamente subita: «Que-

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sta infelicita dobbiamo gestircela... la societa ci puo dare solo la morfina, se i dolori diventano lancinanti» (Lucio Colletti).

E invece no! Alziamo gli occhi verso l'alto: «U nostro aiuto viene dal Signore,

che ha fatto il cielo e la terra» (Sal 120,2). La salvezza viene da Gesu, il salvatore dell'uomo tutto intero: dal mistero della sua Persona, dalla sua dottrina, dalla sua redenzione, dalla sua legge. La salvezza non sta in nessun altro. «A1 loro destino di felicita — afferma S. Tommaso d'Aquino — gli uomini sono ricondotti solo attraverso l'umanita di Cristo».

Abbandoniamoci dunque alia fiducia e alia gioia, elevando a Dio la mente e il cuore nella preghiera, ed aspettiamolo, preparando-ci con le opere buone.

« 0 Emmanuele, nostro re e legislators, sospirodei popoli e loro salvatore: vieni a salvarci, Signore Dio nostro» (Liturgia).

Buon Natale!

Don Romeo Panzone, d.D.

Ecco: la vergine concepira e partorira un figlio, che chiamera Emmanuele, Dio con noi (Is 7,14).

Tutto questo avvenne perche si adempisse cio che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta... (Mt. 1,22).

Colui che arricchisce gli altri, si fa povero; si sottopone alia poverta della umana condizione, per farmi conseguire la ricchezza della sua divini-ta.

Lui che possiede la pienezza, si annienta; la sua gloria si riduce nel tempo breve, affinche io sia reso partecipe della sua pienezza.

(S. Gregorio Nazianzeno)

NSIERO MARIANO

MADRE AMOROSISSIMA

Per la sua incessante ed efficace intercessione Maria, pur assunta in cielo, e vicinissima ai fedeli che la supplicano ed anche a coloro che ignorano di esserne figli (EA 56).

II popolocristiano, attraverso tutti i secoli, ha sempreguardatoa Maria come alia Madre. S. Giovanni della Croce in un momento di fervore esclama: e mia la Madre di Dio.

Maria e la piu tenera delle madri; e piu madre di ogni allra! Gesu nasce dall'amore di Dio e di Maria. Nell'annunciazione il suo amore si estende a tutta 1'umanita.

Nell'acconsentire alia sua veiginale maternita, Maria abbraccia 1'umanita dal principio alia fine.

Non solo! Ma diventa la madre dell Amore con il quale Dio ha amato il mondo (Gv 3, 16). Gia da allora Maria ci amava di un amore materno che non ha conlronti ne limiti. E da allora dona suo Figlio per amor nostro, pur sapendo che lo dona alia croce. In quel cuore Dio riunisce tutta la tenerezza dei cuori.

Don Michele Perriello

•I

QUALI POVERI?

L'annunzio della nascita di Gesu gli angeli lo diedero prima ai pastori, gente umile e povera.

Divenuto adulto, Gesu, tra i segni dell'avvento di Dio tra gli uomini, indico il fatto che l'annunzio della salvezza viene dato ai poveri.

La Famiglia dei Discepoli, come abbiamo detto nel mese precedente, ha nella Chiesa la missione di testimoniare la carita ai poveri e abbiamo trovato la definizione di tali poveri nella descrizione che ne ha fatto il fondatore P.G. Minozzi.

I poveri sono una moltitudine, attanagliata dalle antiche e dalle nuove poverta. Non si puo abbracciarne tutte le categorie. Percio i poveri, ai quali si rivolge la dedizione della Famiglia dei Discepoli, sono specificati nelle sue Costituzioni: sono i poveri delle Regioni piu spiritualmente e materialmente abbandonate. Qui e indicata una condizione di poverta aggravata da situazioni storiche e geografiche, che determinano un livello basso di sviluppo umano, condizionando penosamente la vita delle popolazioni.

E c'e un'altra specificazione: «I piu poveri e i piu abbandonati saranno in ogni tempo i prediletti dei Discepoli: primissimi i fanciulli, gli orfani». I fanciulli e gli orfani, tra i poveri, sono senza dubbio i piu poveri. Pensiamo quiall'eserciziod'unapaternita.entro una casa e una famiglia dove si supplisce con il vincolo della carita il vincolodel sangue e della parentela e siprovvedeaH'alloggioal vitto, al vestiario, all'istruzione, alia promozione umana ealla formazione cristiana.

Abbiamo specificato la missione di carita della Famiglia dei Discepoli nella Chiesa: essa si dirige ai poveri delle Regioni piu spiritualmente e materialmente abbandonate, specialmente ai fan­ciulli, agli orfani.

Frate Masseo

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SORRISO DI NAT ALE

Dormi, dormi, bel Bambino, noi vegliamo i sogni d'or, mentre il viso tuo divino ci rapisce mente e cor.

Ti diciamo con ardore che ci salvi da ogni mal: fa la nanna, o Redentore, nel giocondo tuo Natal.

C'e la Mamma che ti canta: ninna, nanna, mio tesor; e la luna tutto ammanta col suo tremulo chiaror.

Ecco gli Angeli snodare inni e voli per il ciel. Forse vogliono intrecciare per il Bimbo un bianco vel?

O fedeli, su adoriamo il Re nato coi pastor, casti i cuori gli doniamo, vivi palpiti d'amor.

Se la neve voi mirate sul presepe volteggiar, quel Bambino carezzate, non lasciatelo penar.

Fernando Di Stasio

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Santo Natale per tutti i cristiani del mondo

Noi ti rendiamo grazie, o Padre, per la via la veritd la vita che ci hai fatto conoscere in Gesu tuo Figlio.

P. Minozzi

Per tutti i Cristiani, punto focale del S. Natale di N.S. Gesu Cristo non deve significare e suonare tutta e sola una festosa e vanitosa esteriorita, o una piu o meno fredda commemorazione tradizionale.

II Figlio di Dio, che gia nacque in terra 1988 anni or sono, ritornando nel ricordo a noi suoi figli, vuol di continuo rinascere nei nostri cuori, sempre nella speranza che vogliamo accoglierlo, com-prenderlo, amarlo maggiormente, vivendo in Lui, con Lui e per Lui. Fuori di questa orbita noi saremmodei Cristiani falliti. E veramente cosa buona e giusta che tutti, con massima devozione, abbiamo a ringraziare e a pregare che Gesu sia, per tutti, il Salvatore che libera dai molteplici nostri sbagli e ci conduca e ci avvicini alia Giustizia, alia Santita del Padre celeste.

II Natale quindi, per essere lieto e fecondo, deve senz'altro far germinare e crescere nelle nostre anime, proprio e anzitutto la Giustizia, che per i Cristiani, nell'amore della carita, deve dilagare nel mondo.

Per questo viene Lui il Salvatore, nel cui anelito le nostre speranze e desideri umani puntano al Regno dei Cieli.

Gesu solo puo salvarci da ogni disordine, da ogni sbandamento di idee. Solo nell'amore di Lui, vegliando e pregando, i nostri poveri cuori umani sono resi saldi e irreprensibili, «facendo la verita nella carita» (San Paolo).

Isaia lo aveva previsto: «Un Pargolo e nato per noi, un Figlio ci e stato dato». Con Gesu la promessa si e avverata. Dante, nel canto VII del Paradiso esclama:

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«Non potea l'uomo, nei termini suoi mai satisfar per non potere ir giuso con umiltade, obbediendo, poi, quanto disobbediendo, intese ir suso». «Dunque a Dio convenia, con le vie sue riparar l'uomo a sua intera vita» (vv.97-100; 103-104). Viene Gesu dall'Altodella sua gloria, come dice San Paolo: «Egli

solo ha immortalita ed abita una luce inaccessibile». L'Incarnazione del Figlio di Dio e l'attuazione del Nuovo

Testamento. Gioele lo aveva profetizzato: «Uscira la fonte del la casa del

Signore e irrighera il torrente delle spine». Prudenzio, nell'inno «Sulla Nativita», si ispira alia famosa

quarta egloga di Virgilio (v. 30): «Anche le due querce stilleranno rugiadosi mieli».

II Verbo, la Parola, la Sapienza «si fece carne» (Giov. I, 11). Nessun merito ne ha l'uomo.

(Dante-Paradiso VII; 115-117): «Che piu largo fu Dio a dar se stesso a far l'uomo sufficiente a rilevarsi che se avesse sol da se dimesso». L'Angelo del cielo lo rivela alle buone creature che vivono con

sentimenti di poverta e di umilta. (Manzoni): «L'Angel del cielo, agli uomini nunzio di tanta sorte, non dei potenti volgesi alle vegliate porte; ma tra i pastor devoti al duro mondo ignoti subito in luce appar». Ci vuole quindi assolutamente l'umilta e la poverta di spirito,

per cantare con gli Angeli la gloria dei Cieli, nutrendoardenteamore per Gesu.

Iddio, fattosi uomo, dona a tutti gli uomini, che non lo rifiutano, I'amore e la pace. Nel giorno ultimo Gesu, ora ignorato, portera nella gloria i poveri a Lui fedeli ed essi saranno la sua eredita, il suo patrimonio; Egli sara riconosciuto il Re dell'universo:

«...i popoli chi nato sia non sanno; ma il di verra che il nobile retaggio tuo saranno; che in quell'umil riposo, che nella polve ascoso conosceranno il Re».

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Scegliamo ora fior da fiore, nel sentire di anime elette: (Aurelio Prudenzio): «Colui che i vati cantavano nei secoli

antichi, che le veraci pagine dei profeti avevano annunziato, il promesso di un tempo appare: tutte le cose insieme lo lodino».

(Giovanni XXIII): « 0 dolce Fanciullo di Betlemme, fa che possa accostarmi con tutta l'anima a questo profondo mistero del Natale. Aiutaci a conoscerci meglio e a vivere fraternamente come i figli di uno stesso Padre.

(C. De Foucauld): « 0 Gesu, tu ci insegni che si puo fare del bene agli uomini, molto bene, un bene infinito, un bene divino, senza parola, senza discorsi, senza fracasso, nel silenzio, col buono esem-pio».

(S. Teresa di Gesu): «I1 nostro amore per Te, o Signore, si fonda sull'intima certezza di venire ricambiato con l'amore di un Dio, della cui tenerezza non si puo certo dubitare, per avercela piu spesso dimostrata».

(L. Da Ponte): « 0 Maestro delle genti, vieni ad insegnarmi, o Salvatore del mondo, vieni a salvarmi».

(Sant'Ambrogio): «A che mi serve, avendo io coscienza dei miei peccati, che Tu, o Signore, venga, se non vieni nella mia anima, se non torni nel mio spirito, se Tu, o Cristo, non vivi in me e non parli in me?».

(Santa Caterina da Siena): « 0 abisso di carita, noi siamo immagine tua e Tu immagine nostra, per I'unione che hai fatto nell'uomo, velando la deita con la miserabile nuvola e massa corrotta di Adamo. Chi ne fu la causa? L Amore. Tu, Dio, ti sei fatto uomo e l'uomo e fatto Dio».

(San Francesco di Sales): « 0 Signore, si faccia la Tua volonta non solo nell'esecuzione dei Tuoi comandamenti, consigli e ispira-zioni che si debbono da noi praticare, ma anche nelle afflizioni e pene che dobbiamo patire, affinche la Tua volonta faccia con noi, per noi, in noi e di noi tutto quello che a Te piacera».

(B. Angela da Foligno - II Libro III, p. 243): « 0 Incomprensibile fatto comprensibile, o Increato fatto creatura! O Inconcepibile, divenuto concepibile, o Impalpabile, puoi essere toccato! O Signore, rendimi degna di vedere la profondita di questa altissima carita, che comunicasti a noi nella santissima Incarnazione».

Da simili sfavillanti esempi di vera giustizia e di santita impariamo e pratichiamo.

D. Francesco D'Angelo d.D.

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ATTUALITA DEL MANZONI "La vita e per tutti un impiego del quale ognuno rendera conto"

Non penso di dover le scuse al lettore se circoscrivo la mia rievocazione del Manzoni alle pagine del ventiduesimo capitolo dei Promessi Sposi, dedicate alia fondazione della biblioteca ambrosia-na.

A parte l'antica norma che consiglia di bere a piccoli sorsi i distillati di marca, ritengo proprio che quelle pagine, da sole, basterebbero a provare quanto moderno, e senipre at male, sia il pensiero di questo nostro Grande.

In epoca postoconciliare, in regime democratico, in un mondo decisamente orientato a realizzare una concreta giustizia sociale, non stupiscono le norme dettate dal Cardinale Boiromeo per il regola-mento della biblioteca: «che i libri fossero esposti alia vista del pubblico, dati a chiunque li chiedesse e datogli anche da sedere, e carta, penna e calamaio, per prendere gli appunti che gli potessero abbisognare».

Non possono stupire; perche quelle norme stanno a testimonial la statura morale del Borromeo. «Ma pensate — dirapocopiu innanzi il Manzoni — che perseverante amatore del miglioramento umano, dovesse essere colui che voile una tal cosa, la voile in quella maniera e l'esegui in mezzo all'ignorantaggine, a queH'inerzia, a quella antipa-tia generale per ogni applicazione studiosa».

Ma quando, per giustificare la ingente somma spesa in quella istituzione il Manzoni afferma «La sua vita fu un continuo profonde-re ai poveri», noi ci rendiamo conto che i libri della biblioteca, il pane distribuito durante la carestia, la dote sborsata alia fanciulladi nobile casato che il padre voile costringere a farsi monaca, tuttoe posto sullo stesso piano. II Cardinale Borromeo e simbolo di un cristianesimo vissuto, che si fa «tutto a tutti», con una partecipazione concreta alia vita di ciascuno in ogni sua esigenza.

II Manzoni non soiledta il lettore a ricercare le cento e piu opere del Borromeo, andate nel dimenticatoio durante la sua vita e dopo la sua morte, ma dice solo: «Andiamoa vederlo in azione». E prosegue: «La carita inesausta di quest'uomo, non menoche nel dare, spiccava in tutto il suo contegno. Di facileabbordocon tutti, credeva di dovere, specialmente a quelli che si chiamano di bassa condizione, un viso gioviale, una cortesia affettuosa; tanto piu, quanto ne trovavan meno

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nel mondo. E qui ebbe a combatterecoigalantuomini iquali, inogni cosa, avrebbero voluto farlo stare nei limiti, cioe nei loro limiti».

II dovere di vivere il credo cristianonell'impegnosociale, per noi cattolici dell'eta post-conciliare, e una verita scontata. Ma si puo onestamente affermare che fosse questa la concezione religiosa dominante dall'epoca del Manzoni? O non si deve piuttosto ricono-scergli di averci offerto delle vere e proprie anticipazioni?

La comunione dei beni culturali cui mirava la biblioteca, la comunione dei beni economici cui mirava l'azione sociale, la profusione dell'amore verso tutti quellicheneavevanobisogno, sono frutto del rinnovamento della coscienza religiosa dopo il Concilio Vaticano II.

Non e dunque il Manzoni «un elementoantinazionale popolare e solamente aulico» come ritenne il Gramsci, solo perche la sua «morale di pieta» e un freno alia lotta di classe.

II Manzoni e un autentico «rivoluzionario» se si considera che il suo romanzo e la prima opera della nostra letteratura in cui gli umili sono stati scelti a protagonisti «e tutta la struttura spirituale della narrazione e condizionata all'esito e al significato delle loro vicende, capovolgendo la tradizionale graduatoria dei valori e degli interessi sociali» (Ettore Paratore: «Studi sui Promessi Sposi», Olsclky, Firenze).

Prezzolini («L'Italia finisce», ed. Rusconi 1981) ha sagacemente osservato che «il Manzoni fu assorbito dalla storia umana; che il suo romanzo e intessuto di idee politiche, religiose, sociali e perfino economiche» e riferisce il brano del Carteggio (11-38) in cui il Manzoni affermava: «Scrivendo si vorrebbe essere forti e una tale for/a non si trova che nella propria persuasione». Cioe nella propria fede, aggiungiamo noi, vissuta tanto intensamente da porsi al di sopra del proprio tempo.

Se il suo «non e un romanzo storico, ma quel tal romanzo sociale succeduto al primo; se la storia del Manzoni non e storia, ma studio della societa» come autorevolmente affermo il Toffanin («La critica e il tempo», ed. Paravia 1930), cio e dovuto alia interpretazione moderna di un credo vissuto, non pedissequamente praticato. Lo stesso suo umorismo, prosegue il Toffanin «pone come un alone di spirito intorno alia piu insignificante delle creature, allarga il quadro ch'egli v'invita ad osservare, pone della musica negli interval-li del racconto, apre delle finestre nel cielo».

Egli declino l'invito degli elettori di Arona affermando che sarebbe stato come invitare «uno zoppo per una festa da ballo»; ma

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non si astenne mai dal partecipare alia sol uzionedei problemi del suo tempo, sia quando sostenne, contro la dominazione austriaca, rhe «ogni nazioneha ildirittodatoleda Dioa stare sulla terra, assegnatale dalla Provvidenza», sia quando affermo che «la vita non e gia destinata ad essere un peso per molti ed una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno rendera conto».

Per questo disprezzava coloro i quali «predicavano sempre che la virtu e nel mezzo; e il mezzo lo fissano giusto in quel punto dov'essi sono arrivati e ci stanno comodi». Accenno, questo, al tomismo di cattiva marca, purtroppo assai familiare a certi cattolici di forma e non di sostanza...

Proponiamo questo e tanti altri interrogativi alia sagacia dei lettori del Manzoni. Lo scopo del nostro scritto era solo quello di suscitare l'appetito, non di soddisfarlo. Non ne saremmostati capaci.

Giovanna Vita

I Discepolini di Ofena in gita a Prcta.

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PERISCOPIO

"IL RETROCASA" DI ANNA FRANK

E questo il titolo originate del celebre "Diario" di Anna Frank, la sedicenne ragazza ebrea, morta in un campo di concentramento nazista nel marzo 1945, poche settimane prima dell'arrivo delle truppe alleate.

Nata nel 1929 da famiglia ebrea in Germania, Anna Frank emigro poi ad Amsterdam, in Olanda con i genitori e la sorella maggiore. Nel 1942, la famiglia Frank e una famiglia arnica dovettero nascondersi negli ambienti superiori di una casa poco frequent'ata e vi stettero, protette e aiutate da persone amiche, per due anni, fino al 1944, quando furono arrestate dai tedeschi e internate in campi di sterminio... Soltanto il padre di Anna sopravvisse e fece dare alle stampe il manoscritto dell'amata figlia, trovato fortunatamente tra le macerie della casa, distrutta dai bombardamenti.

II "Diario" di Anna , che ho potuto leggere per intero da poco, e un libro assai interessante, ricco di umanita e di profonde osservazio-ni psicologiche, specchio di un'anima giovanile dalle grandi doti, d'intelletto e di cuore, che la guerra stronco, tra tante altre, con la sua "barbarie"...

E scritto sotto forma di lettere, che Anna indirizza ad una sua immaginaria arnica, da lei chiamata Kitty.

Ecco due brani significativi: "Per chi ha paura o si sente incompreso e infelice, il miglior

rimedio e andar fuori all'aperto, in un luogo dove egli sia completa-mente solo, solo col cielo, la natura e Dio. Soltanto allora, infatti, soltanto allora, si sente che tutto e come dev'essere, e che Dio vuol vedere gli uomini felici nella semplice bellezza della natura. Finche cid esiste, ed esistera sempre, io so che in qualunque circostanza c'e conforto per ogni dolore. E credo fermamente che ogniafflizionepud essere molto lenita dalla natura" (23.2.1944).

"Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre piu, forte Vavvicinarsi del rombo che uccidera noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgera nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cessera, che ritorneranno I'ordine, la pace e la serenita.

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Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verra un tempo in cui saranno forse ancora attuabili" (15.7.1944).

Pensieri e sentimemti di un'adolescente, presto travolta dalla tragedia!...

PROSPETTIVE "MISSIONARIE" PER GLI ANZIANI

Si assiste ad un aumento progressiva degli Anziani (attentia non dire "vecchi"!).

Oggi vi sono nel mondo quasi 400 milioni di ultrasessantenni, che saranno piu di 600 milioni nel 2.000, si calcola, e quasi un miliardo e 200 milioni nel 2.025.

Molti se ne preoccupano e non pensano a quanto si fa contro i bambini: politica dell'unico figlio, aborto, abbandono dei bambini, dissolvimento del matrimonio, immoralita dilagante...

Comunque, in questa massa di persone anziane, molti si sentono ancora validi, autosufficienti, desiderosi, quindi, di essere in attivita ancora.

E una categoria umana preziosa, da mettere a frutto per il bene della societa e, perch'e no?, anche per il lavoro missionario. Sono in molti oggi a pensarlo...

Uno di essi e Adriano Zanini, un geometra pensionato ultrases-santenne: celibe e pieno di vitalita, egli comincio a partire per I'Africa con organizzazioni volontarie nel 1971 e da allora vi e tomato tante volte, sempre piu ardimentoso, anzi "vocazionario degli Anziani" per le missioni.

Scriveva sulla Rivista "Mondo e Missioni", nel maggio scorso: "Cari amici della terza eta, sono un pensionato come voi:

scrivetemi al PIME, incontriamoci, discutiamo se e possibile darcida fare per le missioni, vediamo se altri hanno il nostra stesso sogno e se qualcosa pud nascere anche dal legno maturo. Molti di voi - con la loro abilita professionale e la loro energia - sarebbero una vera manna per certi missionari; e anche chi non volesse o non potesse partire ha qui in Italia una missione pressocche infinita.

Si potrebbe creare un movimento, un'associazione di Anziani per le missioni, per dar corpo alia voglia di fare di molti e collaborare all'opera di sensibilizzazione edanimazione missionaria nelleparroc-chie e tra la gente".

Pud darsi che qualcuno dei nostri lettori si senta interessato a questo animoso invito e decida di far davvero qualcosa per le Missioni...

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L'ULTIMO JMPERATORE D AUSTRIA "SERVO DI DIO"

E questa veramente una notizia degna di essere ricordata, a conclusione delle celebrazioni del 70° della fine della I guerra mondiale.

Accanto alle figure sante di quegli anni, di S. Pio X, la vittima piu illustre di quella strage, del giovanissimo Tenente Giosue Borsi, del "Capitano santo" Guido Negri (e chissa di quanti altri, meno noti!), ecco profilarsi anche quella di Carlo I d'Asburgo, I'ultimo Imperatore d'Austria.

Nato nel 1887 dall'Arciduca Otto d'Asburgo, per la morte improwisa del Principe Rodolfo, erede al trono imperiale, e dell'Ar­ciduca Francesco Ferdinando, ucciso a Serajevo, I'Arciduca Carlo ricevette I'eredita della corona imperiale.

Nel 1916, alia morte delvecchio Imperatore Francesco Giuseppe, egli divenne Imperatore d'Austria e Re di Ungheria.

Religiosissimo e fedelissimo ai suoi doveri (aveva partecipato alia offensiva austriaca del 1916), durante il breve regno di appena due anni, uso tutti i mezzi per far cessare la sanguinosa guerra, con un armistizio onorevole per VAustria, cooperando in questo all'opera per la pace del Papa Benedetto XV.

"Faro tutto il possibile - aveva detto, assumendo la corona - per mettere fine al piu presto agli orrori, ai sacrifici della guerra, per ridare ai miei popoli le benedizioni tanto agognate della pace!". Ma tutto fu inutile, per I'ostilita della Francia e dell'Inghilterra, da una parte, e della Germania, dall'altra.

Alia fine della guerra, il giovane Imperatore dovette andare in esilio, in Svizzera e nell'isola di Madeira, dove mori piamente il 1 aprile 1922, a soli 34 anni di eta.

Lascio la moglie, I'Imperatrice Zita della Casa Borbone - Parma (quindi italiana), ancora vivente, a 96 anni, in Svizzera, e ben otto figli: ilprimogenito, Otto di Asburgo, e eurodeputato democristiano della Baviera.

Dal 1949 e introdotta la Causa di Beatificazione dell'Imperatore Carlo e molti attendono la sua elevazione alia gloria degli altari.

Vengono ricordate a suo riguardo leprofezie di S. Pio X: "Carlo diventera una benedizione per i suoi popoli, ma solo dopo la morte. Carlo e una ricompensa del Cielo per quanto VAustria ha fatto per la Chiesa".

Ne siamo contenti anche noi. Ne gioiranno i nostri due venerati Cappellani (non pud il nostro pensiero non correre a loro), anch'essi "facitori di pace" in quella terribile guerra... ~ »*

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PENSIERI CON DISTACCO * Nel Cristianesimo il grande principio che

tende a permeare la cultura e quello dell'incarna-zione, ossia dell'avvicinamento del Verbo divino alle real la della vita umana, percompenetrarleed elevarle aU'armonia della riconciliazione e della comunione con Dio e con gli uomini. (Pietro Rossano).

* Importante e difficile e sostenere non cio che sta bene in piedi, ma cio che minaccia di cadere. Autore del II secolo (Otnelia).

* Dio, dammi I'umiltd sufficiente per sop-portare le cose che non posso cambiare, dammi il coraggio sufficiente per cambiare le cose che posso cambiare, dammi I'intelligenza sufficiente per distinguere i due tipi di cose. Alexander Dubcek citando S. Francesco d'Assisi.

* A tutti chiedo di stare insieme per conti-nuare insieme il cammino che ha caricato la DC di tante speranze. Ciriaco De Mita.

* Ma Andreotti resta, sulla riva o sul ponte, come un monumento, memoria storica del parti-to, immagine di solidita per il salto verso il futuro, motore immobile. Angelo Belmonte.

* Questa e la forza del metodo: quando cammini assieme e ti passi la borraccia, quando insieme costruisci un campo, capisci allora se l'altro meriti fiducia, anche se la pensa in modo diverso da te. Prima la persona insomma, poi l'ideologia. Giancarlo Lombardi.

* Le parole e i colori, per il poeta e il pittore, non sono solo parole e colori, ma passio-ne, innocenza, anima e corpo. Piersandro Van-zan.

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DALLE CASE NOSTRE

SVEGLIARINO

Lo svolgimento dell'anno nelle nostre Case e vario come la vita. Ci farebbe piacere ospitare mensilmente su queste pagine la notizia e gli echi degli avvenimenti, corredati, magari, con una fotografia che li illustri. Pre-ghiamo vivamente di farsi diligenti, superando una certa trascuratezza derivante da pigrizia o da modestia. Pero le notizie non devono pervenire in redazione quando sono diventate vecchie, ma dentro il mese, in modo che possano essere pubblicate nel mese successive

Apriamo anche la nuova rubrica LA FOTO DEL MESE. Inviateci percio fotografie espressive sulla vita della Casa, quelle che vi sembrano belle e significative, aggiun-gendo una breve didascalia. Sceglieremo fra tutte la piu bella e la pubblicheremo, una ogni mese.

Ma una collaborazione vi chiediamo. Possibile che non ci siano attorno a voi dieci persone amiche, che ruotano nella sfera di attivita della Casa per amicizia, conoscenza, stima, lavoro, beneficio, forniture? Otteneteci almeno diecimila lire da ciascuno di loro come abbonamen-to ad Evangelizare, inviandocene l'elenco e gli indirizzi. E questa una forma concreta di collaborazione.

Grazie per quanto vorrete e saprete fare.

S. MARTINO DELLE SCALE (PA): UNA FESTOSA RICORRENZA

L'l 1 Novembre scorso, come di consuetudine, abbiamo ricorda-to il 29° anniversario della morte del nostro Padre Fondatore, Padre Giovanni Minozzi.

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Nei giorni che hanno immediatamente preceduto la ricorrenza sono state messe in atto diverse iniziative, per mettere bene a fuoco la grande figura del Padre e interessarne i ragazzi attraverso incontri formativi, ricerche di gruppo, proiezione di diapositive ecc. Per coordinare ed animare in modo piu pieno le diverse iniziative, abbiamo invitato D. Innocenzo, gia Vicerettore in questa Casa ed ora, da alcuni anni, animatore vocazionale a tempo pieno.

L'obiettivo centrale, verso cui sono state orientate le varie iniziative, e stata la celebrazione Eucaristica nella nostra Cappella, cui hanno partecipato al completo le due comunita di S. Martino e dell'Istituto Pietruccio Leone di Mondello.

D. Innocenzo, che ha presieduto la cerimonia religiosa, all'ome-lia, riprendendo il tema gia affrontato nei precedenti incontri, ha illustrato la figura del Fondatore, mettendo in risalto soprattutto alcuni aspetti, come l'impegno serio e costante per lo studio, lo spuntare e il maturare della vocazione sacerdotale fin dalla sua tenera eta, la predilezione assoluta per i fratelli piu poveri, 1'interessamento sincero e generoso per tutte le necessita dei suoi orfani, lo spiccato ottimismo e la calda paternita che sapeva esprimere e trasfondere in tutti coloro che lo avvicinavano.

L'intera vicenda terrena di P. Minozzi si pud sintetizzare cosi: una vita ricevuta in dono da Dio e a Lui interamente consacrata per il bene dei fratelli piu poveri, una vita vissuta intensamente e spesa gioiosamente per la felicita degli altri, per la promozione umana, civile e religiosa di tutti, specialmente i piccoli, gli orfani, i poveri delle zone piu sperdute e abbandonate.

Anche la nostra vita, come quella del Padre, comequelladi tutti, e un grande dono di Dio, di cui dobbiamo continuamente ringraziare il Signore e, al tempo stesso, dobbiamo adoperarci per spenderla bene, per investirla al meglio in opere di fede e di amore, a beneficio dei nostri fratelli.

L'esempio e l'intercessione di P. Minozzi ci siano di hue e d'incitamento al bene, perche anche noi impariamo a vivere santa-mente e a saper f iorire ogni giorno in opere di carita la dove il Signore vorra collocarci.

D. Francesco Di Corleto

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L'AQUILA. Scuola Magistrale "P. Giovanni Minozzi"

ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI P.G. MINOZZI

Le alunne della Scuola Magistrale "P. Giovanni Minozzi''.

E mono, ma vive — Vive e palpita tra le sue varie Opere, prolungamento vitale di una vita tutta vissuta nella "Verita e nell'Amore", segni rivelatori di una personalita aperta edisponibile alia luce del vero, sotto le sue svariate fonti e forme.

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Le Pcrsone chc vivono per gl'Ideali non tramontano mai, ma continuano a vivere nell'incarnazione perenne di quei Valori che, solo perche tali vanno seguiti da tutti gli uomini di buona volonta.

E la memoria di una Persona sempre giovane nello spirito per l'esuberanza delle attivita, per l'entusiasmo di vivere nella carita fattiva, non poteva non essere commemorata tra le giovani Alunne della Scuola a Lui dedicata, per l'appunto la Scuola Magistrale "P. MINOZZI" - L'Aquila.

La celebrazione Eucaristica e stata ufficiata da Don Romeo Panzone, successore di P. Minozzi nel tempo, come Padre Generale della Famiglia dei Discepoli.

Nell'omelia e stata delineata la personality di P. MINOZZI nei suoi tratti caratteristici della "Verita e deH'Amore", in modo incisivo e toccante, come poteva fare chi con stimaeaffettogli e vissuto vicino.

Sr. Annarita f.d.c.

OFENA. Seminario dei Discepoli

PELLEGRINAGGIO AD AMATRICE

L'll novembre del 1959 mori P. Giovanni Minozzi. Era nato a Preta il 19 otiobre 1884. Dedico la sua vita ai poveri e fu Cappellano militare durante la Prima Guerra mondiale. Nel 1921, insieme a P. Giovanni Semeria, fondo I'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'ltalia. Nel 1930 fondo la Famiglia dei Discepoli e, nel 1940, le Ancelle del Signore.

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Oggi, 11 novembre 1988, ricordiamoil ventinovesimoanniversa-rio della morte di questo Santo, ma per motivi scolastici siamo andati ad Amatrice il 13 novembre, cioe Domenica, e abbiamo celebrato con affetto l'anniversario della sua scomparsa.

Cera molta nebbia e faceva freddo. Siamo passati per Navelli, L'Aquila. Pensavamo com'era Amatrice. Abbiamo attraversato bo-schi di castagni, pini e abeti.

Nella Chiesa inferiore dell'Istituto maschile c'e la tomba di P. Giovanni Minozzi. Alia santa Messa hanno partecipato molti Ex-alunni venuti da Roma. II Superiore Generale D. Romeo Panzone ha concelebrato la Santa Messa di suffragio insieme al Segretario Generale D. Antonio De Lauretis e al nostro Direttore D. Berardino De Iulis. Nell'omelia ci ha parlato della vita del Padre e dell'insegna-mento che lui ci ha lasciato, cioe di non essere egoisti, ma di pensare anche agli altri fratelli piu disagiati di noi.

Finita la Messa siamo andati a Preta, frazione di Amatrice e paese nativo di P. Minozzi. Ci siamo fermati all'ingresso, davanti a un monumento in suo onore. II P. Superiore ha fatto una breve riflessione. L'Ex-alunno Antonio di Luzio ha letto una bellissima poesia, composta come una preghiera da P. Giovanni Minozzi. E seguito il canto «L'Italia e la Stella del cielo sereno», composto da Fausto Salvatori e musicato da Luigi Mancinelli.

Abbiamo quindi visitato la casa in cui nacque e i parenti ci hanno offerto un rinfresco. A conclusione abbiamo cantato canti ricreativi.

II pranzo l'abbiamo consumato presso le Ancelle del Signore, durante il quale Achille ha suonato la chitarra. Devo fare i compli-menti alle Suore: davvero un pranzo squisito. Poi abbiamo giocato.

Piu tardi il Direttore ha detto che dovevamo ripartire. Abbiamo salutato tutti.

Durante il viaggio di ritorno qualcuno sul pulmino s'era addormentato, qualcuno discuteva.

Questa gita ci e piaciuta, perche era la prima volta che andavamo ad Amatrice.

Questa giornata non la dimenticheremo, perche abbiamo avuto modo di conoscere a fondo la figura di un grande Uomo, che e e sara sempre nelle menti e nei cuori di noi che apparteniamo alia piccola grande Famiglia dei Discepoli.

Pensieri dei Discepolini

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PIZZOLI (L'Aquila). Scuola Materna "Paolo del Tosto"

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Ecco una foto di serenita, come in genere sanno comporla gli alunni delle nostre scuole materne. Qui siamo a Pizzoli (AQ) e i bambini frequentano la scuola materna "Paolo Del Tosto", gestita dalla nostra Opera e diretta dalle Suore della Presentazione, animate dalla Superiora Sr. Alberta capace ed attiva.

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ASTERISCHI DI VIAGGIO

Mondello

Tu dici Mondello e subito il nome evoca l'incanto di un luogo davvero bello, di notte e di giorno, assolutamente tipico e siciliano. Noi Discepoli siamo stati chiamati a Mondello (Palermo) per garantire la continuity di una istituzione caritativa a favore dei ragazzi bisognosi. Ce l'affido la distinta Signora Giuseppina Leone, che la voile dedicata alia memoria di Pietruccio, il figlioletto morto prematuramente, amato intensamente e rimpianto continuamente. Si tratta di un Istituto femminile. Percio a dirigerlo sono in numero di quattro le Pie Operaie della Immacolata Concezione, fondate ad Ascoli Piceno. Sono Suore eccezionali per la generosita e le doti nel servizio caritativo.

Nella Casa sono ospitate una trentina di ragazze, colombe approdate dal famigliare sbattimento a un rifugio di sicurezza e di tranquillita. Ci sono due sezioni di scuola materna e vi trova sede anche la scuola elementare statale. L'edificio e stato reso man mano dai Discepoli piu funzionale, in modo che potesse corrispondere alle esigenze della comunita minorile. Vi spira aria di famiglia e le Suore hanno modo di effondervi la loro maternita spirituale, cheeconnessa al significato della verginita consacrata.

La Casa dei fiori

Dovrei ripetere il discorso parlando del nostro Istituto femminile di Coldirodi (Imperia), intitolato a P. Giovanni Semeria, che di Coldirodi fu native

L'edificio e nuovo, in splendido sito, a specchio del golfo di Ospedaletti, dentro un paesaggio segnato dalle serre e profumato dai fiori. Vi sono ospitate venti ragazze, vi e aperta una sezione di scuola materna. A dirigerlo, da sempre, sono le Suore della Sacra Famiglia di Bergamo. Sono sei.

La Casa e riempita dalle esigenze delle figliuole che tutte le Suore sono ad accudire amorevolmente, giorno e notte, come in famiglia.

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Tutto il mondo e paese. Ripetiamo la Sicilia, ma alio sfascioqui si aggiunge aggravamento di malizia. La mentalita laica puo continuare nelle sue bugie. I fatti restano fatti. E soltanto i Religiosi accolgono e aiutano le creature innocenti, penosamentecondizionate gia dal vizio degli altri in situazioni di molteplice bisogno.

Monterosso

Qui riposano le Spoglie mortali del Servo di Dio P. Giovanni Semeria. In dieci anni la Casa, anch'essa intitolata a P. Semeria, e stata rifatta. Ora non e piu istituto educativo assistenziale, e Centro residenziale, nel quale tuttavia si svolge un continuativo eserciziodi carita verso le persone anziane. Alio splendore dei muri deve corrispondere una proporzionata funzione di carita.

II piccolo numero di ospiti permanenti consente l'istaurazione d'un clima di famiglia, che il Superiore favorisce con dinamica ed accorta regia. Alia messa domenicale tutte le componenti della Casa partecipano. Questo e molto bello ed e significativo del modo di essere e di operare della istituzione.

Don Francesco Bracciani e coadiuvato nella conduzione della Casa da D. Michele De Giacomo e D. Clemente Callegari.

Palermo

Visitando a Palermo l'lstituto «Puricelli», riaperto in edificio nuovo appena due anni fa, la meraviglia e d'obbligo. Straripa la popolazione scolastica. Calcola che ci sono gia 190 ragazzi.

Vuoi una spiegazione dell'impianto cosi soiled to e cosi curato? La trovi nella Superiora, Sr. Antonina Mele, delle Riparatrici del S. Cuore: una Suora esperta, prudente, volitiva, capace di fronteggiaree di programmare le situazioni, attuali e in prospettiva. Per il bene.

Roggiano Gravina

Volti nuovi tra le Suore del nostro Istituto femminile di Roggiano Gravina (Cosenza), a cominciare da Sr. Silveria Margherita superiora, che e attenta, diligente, dinamica. Sono Suore del Sacro Costato, le quali, oltre al servizio caritativo svolto in casa, sono disponibili per l'apostolato parrocchiale.

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MONTEROSSO AL MARE (LA SPEZIA). Veduta panoramica. In alto il Centro residenziale "P. G. Semeria".

Le vend ragazze ospiti del piccolo educandato sono accudite maternamente. Gli ambienti sono ben curati, con la massima pulizia. E c'e anche la scuola materna frequentata da sessantotto alunni, divisi in due sezioni. L'Istituto e intitolato alia «Madonna degli orfani».

Rionero in Vulture

L'Istituto femminile porta il nome di «Giustino Fortunato», il noto meridionalista. C'e l'educandato. Ma la palma spetta alia scuola materna, frequentata da novantasei alunni. Le Apostole del Sacro Cuore sono presenti per l'apostolato tra la gente della parrocchia.

L'edificio m'e sembrato l'emblema del giusto rinnovamento, congiungendo nova et vetera. L'antica struttura ha ricevuto, all'inter-no e all'esterno, l'adeguamento sismico, rendendosi funzionale. Vi hanno giostrato la mente e il cuore dell 'ardimentosa Sr. Ester, che ha ottenuto alfine la Casa rinnovata.

R.P.

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NOTIZIARIO DELLA ASSOCIAZIONE EX - ALUNNI

PENSIERO RELIGIOSO La famiglia senza figli e una casa senza luce,

senz'aria; nido senza pigolio d'implumi, senza canto d'alati, annata senza variar di stagioni, primavera senza fiori; vela sul mare senza vento, lago che stagna.

Sospiro dolce delle donne normali, brama assidua degni uomini forti che, orgogliosi.anela-no florida la corona attorno al focolare domesti-co, sono i figliuoli.

II matrimonio, quello umanamenteecristia-namente serio, pensoso e lieto di schietta e sana letizia, e un'appassionata attesa di figliuoli, una fremente implorazione d'averne: superamento robusto di egoismo arido nell'amore fecondo, ansia di perenne giovinezza, turgore di speranza meridiana di contro alia rapina della fuggevole ora. Dal dono reciproco di due purezze, dal reciproco completamento di due personality deve fiorire, nella speranza che arde di fede, la gemma rosata di una vita nuova. Questo il mistero, questo il miracolo dell'amore benedetto da Dio".

P.G. Minozzi, da "S. Francesco di Paola"

BUON NAT ALE E FELICE ANNO NUOVO

Caro Amico Ex, le imminenti celebrazioni natalizie, gia preannunciate cjui nella

Capitale daH'abbellimento delle vetrine, dalle nuove disposizioni in tema di apertura dei negozi, daH'illuminazione delle strade, si dimostrano ormai vicinissime, e quindi mi sorge spontaneo pensare a te, preso dai tanti piccoli problemi della nostra epoca, dal bisogno di

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cercare i regali per i familiari e da tutto quel lo che occorre in quei giorni che evocano come non mai in ciascuna persona 1'infanzia trascorsa e mai dimenticata.

La particolarita del NATALE e quella suggestione che ognuno sente nel l 'anima e che lo riporta lontano lontano, ai sogni di un tempo, alle palle di neve, alle allegre tombolate... a tanti momenti sereni e mai abbandonat i .

L 'augur io che mi sento di farti, con molta semplicita e con tutto l'affetto possibile, per queste festivita e quel lo di ricreare una atmosfera serena e tranquil la per te e per tutta la tua famiglia per fare di questo Natale un giorno lieto e sereno lontano dalle preoccupazio-ni e dagli affanni.

II Bambinello che ci sorride dalla mangiatoia ci dara sicuramen-te la carica necessaria e ci ispirera di certo, se riusciremo a dargli ascolto, quan to e meglio per la nostra vita familiare e soprattut to spirituale.

Oltre al Buon Natale ti auguro un ot t imo 1989; che sia un a n n o di soddisfazioni materiali e morali dove tu possa conseguire quegli ideali che ci sono stati affidati con tanto amore e tanta generosita.

AUGURI , quindi , di BUON NATALE e FELICE A N N O 1989.

Leone Michele Presidente

ELEZIONI Come preannunciato in data 20 novembre si sono svolte le elezioni per

il rinnovo del Consiglio Direttivo della nostra Associazione Ex Alunni. La partecipazione alia votazione e stata abbastanza numerosa e sono

stati tanti i voti pervenuti per corrispondenza, oltre quelli degli amici che sono venuti nella mattinata a votare.

La commissione elettorale insediatasi alle ore 08,30 (sotto la presidenza del nostro Zaccardo Gerardo, che per I'occasione e venuto di buon'ora, e coadiuvato dagli scrutatori Maria Valenti e da Forlani Roberto, Segretarioe stato nominato Giannetti Marino) ha iniziato lo spoglio delle schede alle ore 11.10. Tale attivita si e protratta sino ad oltre le ore 13,30.

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Hn grazie va a questi A m i d che l ianno lavorato di biion grado e (lie hannoanco ra una volta dimostrato il lo roa t taccamentoe la lorodedizione.

Dallo spoglio sono lisultati eletti i seguenti Ex-Alunni:

LEONE MICHELE VALENTI MARIO MASCIOTTA ANGELO MINOZZI MARIO VITALE ALVARO SABATELLA FRANCESCO DE ANDREIS GIUSEPPE DI LUZIO ANTONIO CASATRISTE DOMENICO PETRICONE EMILIO ERANCESC:ANGELI LUIGI PASCUCCI GIUSEPPE POMPILI FRANCESCO

Voti 180 167 160 112 118 101 94 (»() 42 35 24 28 25

I primi sei sono lisultati eletti nel Consiglio Direttivo.

I.a sera del 1° dicembre si e r iuni to il Consigl ioche ha p rowedu to alia elezione del Presidente.

E risultato eletto l 'Amico Ex-Alunno LEONE MICHEI.E d ie ha arcettato.

II Consigliere Mario Valenti, mentre ringrazia gli Ex d i e lo hanno votato, fa piesente che desidera, nell'interesse dell'Assoc ia/ione, lasc iare il posto di Consigliere a forze giovani, restando a disposizione dell'Associa-zione come per il passato.

I Consiglieri espr imono il loro ringraziamento per quan to Valenti ha fatto per l'Assoc ia/ione e ne arcettano il desideiio. Al suo posto subeniia nel Consiglio Direttivo l'Ex De Andreis Giuseppe, il p r imo dei non eletti.

I compiti aH'interno del Consiglio stesso sono stati cost conleiiti:

DE ANDREIS GIUSEPPE MASCIOTTA A N G E L O ALVARO VITALE SABATELLA FRANCESCO MINOZZI MARIO

Vice Presidente Segietario

Organizzazione Ciex Organizzazione Culturale

Attivita Sociali

Questo per ora quan to e stato raggiunto. Nei prossimi numeri verranno resi noti i dettagli.

Angelo Masciotta Segretario

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AMATRICE - 13 NOVEMBRE 1988

Rev.mi Superiori Discepoli e Carissimi Amici della grande e simpatica "Famiglia degli Ex Alunni".

Mi e nato spontaneo nel cuore il titolo di "Famiglia degli Ex Alunni", perche ci siamo qui riuniti accanto alle spoglie del nostro grande ed amato Padre nel 29° Anniversario della sua Santa Morte.

In ogni famiglia che vuoleprogredire cisono due elementi vitali: Tunione e la collaborazione. E noi siamo qui unitiper collaborare nel grande solco tracciato da Padre Minozzi quando ideo e rese concreta I'Associazione degli Ex A lunni, con un giornalino dal titolo provoca-torio: "LA SVEGLIA".

Nel momento attuale ci sono molti incentivi a questa sveglia attenta ai segni dei tempi. Dopo il "VATICANO 2°" la Chiesa chiama ed esorta noi laid cattolici a collaborare a fianco dei Sacerdoti. E noi siamo laid e cattolici.

II prossimo 20 Novembre ci saranno le elezioni per il nostro nuovo Consiglio Direttivo con il lista tredici ottimi candidati. Recentemente e stato designato nuovo Assistente Nazionale degli Ex Alunni: "Don Antonio De Lauretis", al quale si deve il merito di avere aperto ai Discepoli e all'Opera nostra un nuovo vastissimo campo di lavoro benefico nel lontano Brasile. Infine c'e la dolorosa flessione del numero operante dei Discepoli.

Considerando bene tutti questi elementi incentivi all'unione e alia fattiva collaborazione, posso francamente affermare che "sul grande orologio dell'Opera di Padre Minozzi batte l'ora degli Ex Alunni". Cari Amici e Fratelli, questa e appunto la nostra ora: prendere sempre piu viva coscienza della nostra responsabilita in seno alia Associazione e a fianco dei Padri Discepoli. Uniamoci e collaboriamo in consonanza delle direttive del nuovo Consiglio al quale faccio, a nome di tutti gli Ex Alunni, I'augurio che "questa nostra ora che batte" non sia evanescente, ma segni un decisivo passo avanti sulla traccia del nostro statuto, attuale si, ma sempre da maggiormente attualizzare nella lettera e nello spirito.

Ex Alunno Giovanni Lanaro

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NOTE DA AMATRICE

II 13 novembrc gli Ex-alunni di Roma hanno effettuato il pellegrinaggio annuale alia Tomba di P. Giovanni Minozzi in Amatrice. Anno per anno in numero aumenta. Quest'anno siamo stati presenti 124. In chiesa, alia s. Messa, c'era pure un numeroso gruppo di amatriciani e la schiera dei nipoti di P. Minozzi.

Arrivare, partire, tornare: attimi emozionanti e incancellabili. E sera; fuori pioviggina, la nebbia ostacola alquanto la vekx ita e

la visuale, ma dentro al pullman l'atmosfera e calda e serena.

Negli annuali pellegrinaggi alia Tomba del Fondatorc in Amatrice notiamo e godiamocon particolarepiacerealcunepresenze.

Quest'anno, in forma piu estesa, abbiamo rilevato la presenza della stirpe dei Minozzi, della quale moltiprestigiosi rampolU hanno succhiato negli Istituti dellOpera Unfa di intramontabili x>alon umani e cristiani e sono, quindi, a pieno titolo, Ex-alunni.

C'erano Romolo Gianni, attuale Presidente della Banca dell'Al­to Lazio, con la distinta Signora Elisabetta; e poi, tralascrando le qualifiche, Wanda Minozzi e Liliana Gianni, Cesare Gianni con la Signora Caterina e le graziose figliolette, Mario Minozzi con la gentile Signora Alba e figliuola, Franco Corteggiani con la distinta consorte Aurea Minozzi.

II commento e solo questo: che bella giornata! Ormai le nostre gite si fanno sempre piu belle, davvero. Una Santa Messa solenne nel doveroso ricordo del Padre, una

filiale preghiera accanto alia Sua tomba colmata di iiori. Un saluto affettuoso e rumoroso nella Sua Casa di Preta, dove l'amico di Luzio deciama una Sua «Lode» e dove ancora i Discepolini, diretti dal (aro Don Rocco, fanno sen tire l'eco della voce allemontagne lontane. Una

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visita alia cittadina e un'altra al «Femminile», dove le cortesie delle Suore e Superiora sono sempre tante.

Un ricco e sontuoso pranzo al ristorante «Roma», un rievocare «ricordi lontani», un tornare alia fonte, commossi!...

Cosa provi e impossibile spiegarlo, hai l'animo pieno, colmo di gioia, e ringrazi Dio nel profondo del cuore; anche se, onestamente, un grazie particolare va a Mario Minozzi e famiglia tutta per la squisita ospitalita e ai coniugi Orietta e Giovanni Lanaro per un quadro bellissimo donato in ricordo.

Alvaro Vitale

La solenne concelebrazione eucaristica ad Amatrice, in occasione del 29° anniversa-rio della morte di P. Giovanni Minozzi.

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LAUREA IN MEDICINA II giovane Domenico Bellofatto, del nostro collegio universitario "Roberto

Darmon", con lusinghiera votazione si e laureato in Medici na presso l'llniveisiia di Napoli, il 19 ottobre scorso.

Alia brillante disc ussione della (esi: RUOLO DELLE PROSTAGLANDINS E DEGLI OPPIACEI ENDOGENI NELLO SHOGK SETTICO.

Assieme a numerosi parenti ed amici, abbiamo partecipato anche noi Discepoli, godendo sinceramente dell'onore riconosciuto al nostro carissimo giovane, che con tanto sacrificio aveva con onore superato tutti gli esami della scienza medicaecon tanto pregioapprofondito l'interessanteai'gomento della lesi.

II nostro Vice D. Antonio, con la sua fedele cinepresa ha perpetuato ravvenimento.

La naturale sottigliezza dell'ingegno, unita a tenacia di volonta, dopo non pochi e non lievi sacrifici da amniiraisi ha condotto il nostro Domenico alia meta agognata.

Noi con tutta l'anima ci complimentiamo col valoroso neodottore beneaugu-randodi tener semprealta edaccesa la fiaccoladell'onornella scienza medicae, lieti e soddisfatti, estendiamo di cuore i nostri piu desiderati auguri a lutti i prossimi giovani colleghi del collegio universitario, che per due anni ha avuto Domenico ospite esemplare per le sue non comuni qualita di mente e di cuore.

A lui i piu ardenti auguri di soddisfacente camera nel campo della scienza medica e deH'umana bonta, ad imitazione pratica dell'immortale napoletano San Giuseppe Moscati.

Don Francesco D'Angelo

IN RICORDO Domenira 13 novembre, il Gruppo Ex alunni di Matcra ha

partecipato ad una Messa in suffragio di P. Minozzi, nell'anniversa-rio della Sua morte.

II rito e stato officiato da Don Carmenio Alba, che ha tratteggia-to, con parole semplici, la nobile figura del "Padre".

La circostante ha permesso al Gruppo di evidenziare la necessita di dare continuita alle riunioni nell'intento di rendere piu profit ua l'attivita dell'associazione.

Per domenica 18 dicembre p.v. intanto, e fissato il 1° appunta-mento: si celebrera il "Natale dell'Ex".

Luigi De Vito

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FINCH£ VIVRO RESTERO FEDELE Al PO VERI PADRE A QUALUNQUE COSTO GIOVANNI MINOZZI

P. Giovanni Minozzi nacque il 19 ottobre 1884 a Preta dell'Amatrice, un paesino dell'Abruzzo montagnoso. Studio a Roma, laureandosi in lettere alia Sapienza, dopo aver completato il corso teologico alia Gregoriana.

Ordinato sacerdote il 5 luglio 1908, si dedico al ministero tra i pastori dell'Agro romano. Alio scoppio della prima guerra mondiale, ando volontario come Cappellano militare, organizzando al fronte le Biblioteche per gli Ospedali da campo e le Case del Soldato.

Conclusa vittoriosamente la guerra, fondo con P. Semeria YOpera Nazionale per il Mezzogiorno d'ltalia per I'assistenza agli orfani di guerra e alle popolazioni d'ltalia meno provvedute. Successivamente fondo le congrega-zioni religiose Famiglia dei Discepoli e Ancelle del Signore.

La verita e la carita furono le linee che ne contraddistinsero la vita. L'attivita caritativa ne sublimo la grandezza umana, facendolo testimone deM'unico ideale dell'amore di Cristo nelle vicende a lui contemporanee.

Mori a Roma 1*11 novembre 1959.

A FAR DEL BENE PADRE NON SI SB AGLI A MAI GIOVANNI SEMERIA

Barnabita, nacque a Coldirodi (Imperia) il 26 settembre 1-867, sortendoda natura intelligenza aperta e forte inclinazione alio studio, grande bonta di cuore e animo sensibile al richiamo degli ideali: doti tutte che mise al servizio della vocazione religiosa e sacerdotale. Oratore e apologeta voile riconciliare la scienza con la fede.

Fu sempre all'avanguardia nelle lotte del pensiero, mantenendosi, pur tra incomprensioni e ostilita, fedele alia Chiesa, come indiscutibilmente attestano il pensiero e la vita.

Lo scoppio della grande guerra 1915-18 lo trasse tra i soldati al fronte, divenuto Cappellano del Comando Supremo.

Dopo la guerra si diede all'apostolato senza soste a favore degli orfani, dei quali si fece servo per amore di Dio, fondando, insieme a Don Giovanni Minozzi, YOpera Nazionale per II Mezzogiorno d'ltalia, ente morale che si propone, gia da sessanta anni, di favorire la elevazione civile, morale e religiosa delle popolazioni nelle regioni piu povere d'ltalia.

Concluse la mirabile sua vita logorandosi, giorno a giorno, nel faticoso esercizio di ardimentosa carita.

Mori a Sparanise (Caserta), tra le sue orfanelle, il 15 marzo 1931. Ne e stata introdotta la causa di canonizzazione.

Ill

L'OPERA NAZIONALE PER IL MEZZOGIORNO D'lTALIA

Questa nostra Opera e una istituziohe di assistenza e beneficenza.

E stata fondata nel 1919 dai Cappellani militari P. Giovanni Semeria e P. Giovanni Minozzi, con lo scopo di soccorrere con le rendite e il patrimonio gli orfani di guerra, estendendo tuttavia il servizio di assistenza a tutti i ragazzi bisognosi di aiuto spirituale e materiale. Nei suoi ultimi fini I'Opera e sorta per promuovere iniziative atte a favorire I'elevazione della gente nelle regioni d'ltalia meno provvedute.

L'attivita dell'Opera oggi si articola e si concretizza nelle seguenti istituzioni: 28 istituti di educazione, 42 scuole materne, 5 case per anziani, 2 centri giovanili, 1 casa disoggiornoespiritualita, 2 scuole magistrali, lOscuole elementari, 3 pensionati universitari.

LA FAMIGLIA DEI DISCEPOLI f —

La Famiglia dei Discepoli e una congregazione religiosa, fondata da P. Giovanni Minozzi nel 1931 dentrol'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'ltalia e avendo I'Opera come immediato campo di impegno e di apostolato.

II suo fine speciale e I'assistenza ai poveri dell'ltalia Meridionale, special-mente ai fanciulli e agli orfani, nelle loro regioni o anche fuori d'ltalia, per elevarli a Dio hella Chiesa sua.

Oggi la Famiglia dei Discepoli articola la sua specifica missione nelle seguenti istituzioni:

— Presidenza, Amministrazione centrale, Istituti maschili dell'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'ltalia;

— Istituto "Felice Ventura" — Matera; — Istituto "Pietruccio Leone" — Mondello (Palermo); — Casa di formazione per i Discepolini — Orvieto (Terni); — Casa di spirituality e Centro giovanile "P. G. Minozzi" — Policoro

(Matera): — Studentato dei Discepoli e Casa generalizia. Via dei Pianellari, 7 —

ROMA.

IV

PRETA. II monumentino per ricordare l'ul-lima sosta di P. Minozzi. Lo ha ricomposto il "Preta club" con tinanziamento della Banca per l'Alto Lazio.

Q01 Dl t*PRTt AL t * I M t S I A DI KonTlllJHSOSTO L U l W A V P l U

Pf.lOVAiNNl MINOZZI LANIMA ATTENTA M N I S l l f t l O S I KICHIAMI

DKLL'ETEKNO 2 / G O S T O ; ? , ' ?

PRETA. Davanti alia casa nativa Minozzi gli Ex-alunni sostano.

di P.

NELLA VERITA

NELL'AMORE 2 Gv 1,3