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DOSSIER R&S CRONACHE DI UN MATERIALE IN EVOLUZIONE PVC - INNOVAZIONI - APPLICAZIONI - SOLUZIONI SOSTENIBILI - WWW.SOLVINPVC.COM LA RIVISTA DEI PROFESSIONISTI DEL PVC SOLVIN OTTOBRE 2008 17 SOLUZIONI SOSTENIBILI : VINYL 2010 ® : È ORA DI FARE UN BILANCIO ARCHITETTURA E PVC : INCONTRO CON UNO ‘SFIDANTE’ DI QUESTO MATERIALE

SI 080265 Wave17 IT - ecobook.eu · P23 P30 Coutersy of Melissa Coutersy of IDA Paris Milano. Ricerca e Progresso devono offrire un futuro sostenibile alle prossime generazioni

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DOSSIER R&S

CRONACHE DI UN MATERIALE IN EVOLUZIONE

PVC - INNOVAZIONI - APPLICAZIONI - SOLUZIONI SOSTENIBILI - WWW.SOLVINPVC.COM

L A R I V I S T A D E I P R O F E S S I O N I S T I D E L P V C S O L V I N

OTTOBRE 2 0 0 8

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SOLUZIONI SOSTENIBILI : VINYL 2010®: È ORA DI FARE UN BILANCIO ARCHITETTURA E PVC : INCONTRO CON UNO ‘SFIDANTE’ DI QUESTO MATERIALE

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P 0 4 ■ D O S S I E R R&S PVC, un materiale in pieno sviluppo | NanoVin® | A. Petitjean: R&S di Solvay |

P 1 4 ■ D A S C O P R I R E . . . Nidacell® : pannelli a nido d’ape in continuo | PVC con indice di protezione massimo |

P 1 6 ■ M A D E I N P V C Assuefazione da scarpe in PVC |

P 1 8 ■ A R C H I P V C Incontro con Francesco Giganti, uno ‘sfi dante’ del materiale |

P 2 0 ■ S O L U Z I O N I S O S T E N I B I L I Econews | Vinyl 2010® : bilancio 2007 | DEHP : etichetta di ‘prodotto pericoloso’? |

P 2 4 ■ L E ‘ I N N O VA S T O R I E ’ SolVin Award: un seguito alle idee |

P 2 6 ■ I L D I G E S T D I S O LV I N Tavaux: rapporti duraturi | Appuntamenti europei e d’oltremare |

P 3 0 ■ P V C N E W S Spagna | Italia | Germania | Francia |

Ottobre 2008Pubblicato da SolVinRue de Ransbeek 310B-1120 BruxellesTel. : (32) (0)2 264 28 22www.solvinpvc.comwww.solvay.com/pvc/index.htm

Editore responsabilePierre TucoulatDirettore di redazioneXavier van Kesteren [email protected] di redazioneXavier van Kesteren, Richard Thommeret, Helmuth Leitner, Catherine FustinCorrispondentiClaudine Bloyaert, Hervé Boisson, Edison Carlos, Enrico Ferraris, Joël Fumire,Joëlle Gaspard, Paolo Groppi, Zdenek Hruska,David Hughes, Luc Matthysen, Raimon Piqué,Isabella-Carlotta Poli, Alain Rémy, Ratda SuhathaikulRedazione, edizione, produzione e coordinamentoThe Crew CommunicationCatherine [email protected], Solvay, Molecor Tech, BASF, Fibroline,Melissa, IDA Paris Milano, Deceuninck, Klöckner Pentaplast, La Viuda, S.I.F.R.A EST,Plastics Europe, AMCC, iStockphoto, GettyImages, ShutterstockCopertina : Shutterstock

Ogni forma di riproduzione è soggetta ad autorizzazione.Deposito legale presso la Biblioteca Nazionale:ottobre 2008

Cercate i numeri di Wave che Vi interessano su: www.solvinpvc.com

rubrique Biblioteca/Magazine – SolVin Wave

Conoscete qualcuno che desidera ricevere il notiziario Wave?Inviateci un messaggio di posta elettronica: [email protected]

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Ricerca e Progresso devono offrire un futuro sostenibile alle prossime generazioni

Le nostre modalità di produzione e di consumo occupano oggi una posizione cardine. Ogni giorno dobbiamo scoprire una serie di realtà sempre più evidenti: il prezzo dell’energia continuerà ad innalzarsi con l’assottigliarsi delle fonti energetiche; alcune materie prime diverranno beni rari e costosi; non c’è dubbio, la tutela dell’ambiente merita la nostra maggio-re attenzione.

Di fronte a tali evidenze, l’unica possibilità è di persistere nei nostri sforzi e continuare a mi-gliorare. Da molto tempo, in SolVin, investiamo in Ricerca e Sviluppo per rispondere a queste sfide planetarie.

Nell’intento di ridurre la nostra dipendenza nei confronti delle materie prime e di orientarci verso un’energia rinnovabile, Solvay Indupa sta realizzando, in Brasile, una unità di produzio-ne di etilene (una molecola di base del PVC) partendo dal bioetanolo prodotto con la canna da zucchero.

Nel settore del risparmio energetico, ci stiamo impegnando molto anche nel recupero di energia. L’energia esiste, ma viene inesorabil-mente sprecata se non troviamo i processi tec-nici, a volte complessi dobbiamo confessarlo, per valorizzarla. Anche a questo proposito, le nostre ricerche ci consentiranno di progredire, dal momento che nei nostri siti di produzione possediamo giacimenti di energia a bassa tem-peratura che potremmo sfruttare. E’ in corso di realizzazione un progetto in Germania.

La terza sfida, e non per questo la meno importante, consiste nella riduzione del sovraccarico che grava attualmente sull’am-biente. Anche in questo settore, SolVin fa progressi ogni giorno. Il nostro stabilimento di riciclaggio in Italia, Vinyloop Ferrara, collaude-rà presto una nuova centrifuga che permetterà di migliorare ulteriormente la qualità delle nostre resine riciclate. Il riciclaggio costitui-sce una sfida importante nel settore del PVC poiché consente la fabbricazione, a partire da materiali esistenti usati, di prodotti nuovi la cui durata di vita è molto spesso di almeno 50 anni. Nessun rifiuto e niente materie prime per ottenere il medesimo risultato !

Il Gruppo Solvay è sempre stato nel suo complesso, fedele ai principi di base del suo fondatore, Ernest Solvay, il quale vedeva nella scienza il miglior veicolo di progresso. E’ ovvio che, a quell’epoca, le sfide erano ben diverse, ma i principi da attuare non sono cambiati. Tecnologia e scienza devono essere messe al servizio di un futuro sostenibile, e consentirci di poter migliorare costantemente i nostri pro-dotti e procedimenti nell’ottica di una migliore qualità di vita per tutti.

g Pierre TucoulatCEOEd

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Due parole su SolVin g g g

Joint venture tra Solvay e BASF, SolVin è il secondo produttore in Europa di resina PVC, con una capacità produttiva di 1,32 milioni di tonnellate e 6 siti di produzione. SolVin produce vari tipi di PVC per usi diversi, entrati nel quotidiano di ognuno di noi.La somma delle competenze dei due gruppi e la ripartizione geografica dei siti di produzione consentono a SolVin di garantire la fornitura dei prodotti e dei servizi associati.SolVin ha adottato inoltre, da molto tempo, una posizione proattiva a favore del rispetto dell’ambiente, impegnandosi, in particolare, nel programma europeo Vinyl 2010®.

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CRONACHE DI UN MATERIALE IN EVOLUZIONE

g Aluplast Bonding Inside®

www.aluplast.de

g Internorm – Tecnologia Fix-O-Round®

www.internorm.com

g Profine – GlassWin System®

www.profine-group.com

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Se le prestazioni energetiche delle finestre in PVC sono ormai una realtà dimostrata, ciò non significa che non possano essere migliorate ulteriormente. Che si tratti di formule, del pro-cesso di fabbricazione o dei sistemi stessi per finestre, le norme e le disposizioni ambientali in vigore si rivelano, in termini di ricerca e di innovazione, particolarmente trainanti.

Le ultime novità proposte sul mercato hanno fatto emergere numerose tendenze. Segna-liamo quelle che mirano ad accrescere la capacità isolante del telaio: un esempio è la moltiplicazione del numero di camere incluse nella sua struttura o il riempimento di queste camere con del poliuretano. Segnaliamo an-che le tendenze volte ad evitare i ponti termici: che sostituiscono, ad esempio, i rinforzi me-

tallici con dei rinforzi in materiale composito polimero/fibre di vetro (si rimanda alla pagina 9 ‘Quando le fibre arrivano in rinforzo’).

In questa caccia ai ponti termici, emerge una nuova tecnica che presenta il vantaggio di rispondere a più esigenze contemporanea-mente: il sistema per finestre a vetri incollati. I vetri incollati sono fissati al telaio in modo più aderente rispetto al sistema tradizionale, essi contribuiscono alla sua rigidità e ne accresco-no la stabilità, il che consente d’evitare con maggior facilità l’utilizzo di rinforzi metallici. Risultato: la finestra può offrire nel suo insieme valori di isolamento maggiori anche del 15%. Questa soluzione offre anche vantaggi in isolamento acustico e sicurezza. Il telaio a vetri incollati infine, più sottile di quello tradizionale,

garantisce anche una maggior superficie di irraggiamento.

Sempre nell’ottica di una riduzione delle dis-persioni di calore, e ferma restando la rispo-sta alle aspettative d’ordine estetico di alcuni utilizzatori, vorremmo sottolineare un’altra tendenza di mercato: la finestra mista PVC/alu. L’alluminio è utilizzato sia nella struttura stessa del telaio in PVC, al posto di un rinforzo in acciaio, aumentando in questo modo la rigi-dità del telaio stesso e consentendo di ottenere montanti più stretti o finestre di dimensioni maggiori. Oppure, viene utilizzato come strato di rifinitura esterna, offrendo al cliente la possi-bilità di una rifinitura ‘alluminio’ e beneficiando nel contempo degli alti valori di isolamento del telaio in PVC. g

D O S S I E R R &S

g Aluplast – Sistema Aluskin®: profilati in PVC rivestiti

in alluminio – www.aluplast.de

Inoutic:Ancora un passo in avanti verso un ponte termico in meno Vetri incollati o non, anche l’intercalario posto tra i due vetri può creare a sua volta un ponte termico. Partendo da questo concetto, Inoutic (Germania – SolVin Silver Award for PVC Innovation 2007) ha sviluppato un sistema finestra a vetri incollati nel quale le lastre di vetro non sono più inserite nella struttura come le tipologie sopra illustrate, ma sono direttamente incollate sul telaio, che fa esso stesso da intercapedine. Tale soluzione non solo consente di aumentare la capacità isolante della finestra, ma se applicata al battente, permette anche di aumentarne la rigidità autorizzando l’integrazione di battenti di dimensioni maggiori nei progetti edilizi.

Per maggiori informazioni consultare: www.inoutic.com

PROFILI PER FINESTRE : ALLA RICERCA DEL MINOR COEFFICIENTE U

Ciò nonostante, due aspetti preoccupano ancora i progettisti di tubature. Da una parte, la saldatura a caldo dei due strati dei tubi a parete doppia, che permette di ottimizzare le qualità meccaniche, non è fattibile con ilPVC-O (‘surgelificazione’, perdita delle proprie-tà di bi-orientamento). D’altra parte, i processi di bi-orientamento esistenti si stanno dimo-strando lenti e costosi in discontinuo (mano d’opera, consumo di energia), mentre in conti-nuo, risultano complessi e poco soddisfacenti (messa a regime e controllo dei parametri).

Per iniziativa dell’associazione PVC4Pipes*, sono attualmente in corso ricerche sulla tecnica di saldatura laser applicata alPVC-O. Obiettivo: ottenere una saldatura di ottima qualità senza danneggiare la strutturabi-orientata del PVC. Numerosi test sono già stati effettuati nei laboratori R&T di SolVin (Bruxelles) e presso l’Università di Loughborough (UK), aventi come oggetto le formulazioni e le proprietà ottiche richieste per i due strati di PVC, al fine di ottenere una efficacia ottimale del laser (trasmissione e assorbimento della luce). A questo livello, le conclusioni si stanno già rivelando molto

positive: il sistema laser offre una qualità di saldatura del PVC-O almeno pari a quella della saldatura a caldo e non nuoce in alcun modo alle proprietà di bi-orientamento.

In quanto alla seconda problematica posta so-pra, la società spagnola Molecor ha sviluppato un nuovo processo di fabbricazione di tubi in PVC-O, un’innovazione già brevettata e la cui licenza è in fase di messa a punto. Si tratta di una tecnologia discontinua (stiramento dopo estrusione), senza interruzioni tra le due ope-razioni. La novità risiede nella seconda fase, il riscaldamento ed il raffreddamento del tubo prima e dopo la fase di orientamento moleco-lare. Il processo Molecor® consente inoltre di ridurre dell’80% la durata del procedimento ed il consumo di energia dell’85%. In confronto al ‘tradizionale’ processo in discontinuo, il nuovo sistema presenta anche il vantaggio di ridurre considerevolmente le operazioni di manuten-zione, dal momento che non è più necessario immagazzinare i tubi tra la fase di estrusione e quella di stiramento. g

Per maggiori informazioni : www.molecor.com

Guaine per cavi :sforzatevi di meno, per favore!Uno degli obiettivi principali al quale mirano tutti i progettisti di guaine di protezione per cavi elettrici, è la riduzione dell’attrito. Per ridurre i tempi e gli sforzi necessari all’inserimento dei cavi all’interno delle guaine, corrugate e non, le ricerche di questi ultimi anni hanno portato a due tipi di soluzione ‘Low Friction’ (ad attrito ridotto). La prima è fisica e consiste nel modificare il disegno interno delle guaine in modo da ridurre la superficie di contatto (fig. 1). La seconda è chimica e consiste nell’associazione del PVC con un materiale che garantisca un tasso di resistenza minimo all’attrito (fig. 2).

TUBI E RACCORDI : SVILUPPI ORIENTATI AL ‘BI-ORIENTAMENTO’

g Fig. 2 : PipeLife Pays-Bas –Polivolt ®: guaina con parete doppia, di cui una siliconata.

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g Fig. 1 : Dietzel – FXP Turbo Premium®: guaina flessibile con parete interna corrugata.

CRONACHE DI UN MATERIALE IN EVOLUZIONE

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* Associazione che si prefigge di sviluppare e di promuovere su scala mondiale i sistemi di tubature in PVC nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

g Il bi-orientamento molecolare modifica la struttura del PVC. In verde, un PVC prima

dell’orientamento molecolare. In bianco, un PVC bi-orientato classe 400. In azzurro,

un PVC bi-orientato classe 500.

Per rispondere alleesigenze in materia di distribuzione d’acqua potabile, ma anche per offrire ai fabbricanti di tubi pressione una soluzione efficace in termini di costi, l’utilizzo di PVC a orientamento molecolare (PVC bi-orientato o PVC-O) costituisce oggi una grossa novità. Le sue eccellenti proprietà meccaniche (rigidità, resistenza alla pressione e agli impatti) consentono una valida messa in opera di tubi con pareti più sottili, che garantiscono anche una sostanziale economia di materiale.

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Attualmente il plastificante non-ftalato oggetto di maggior pressione nelle ricerche e che meglio risponde ai test tossicologici per queste delicate applicazioni è l’Hexamoll® DINCH sviluppato da BASF (www.hexamoll.com).

Esistono altre alternative che vengono utilizzate soprattutto nelle applicazioni dove sono richieste caratteristiche specifiche. Fra i plastificanti esaminati, possiamo citare gli adipati (flessibilità alle basse temperature, de-bole viscosità – pellicole per uso alimentare), i poliesteri polimerizzati (debole migrazione in olio, solventi, adesivi), i fosfati (resistenza al fuoco), i trimellitati (guaine per cavi a tempe-ratura elevata), i citrati (pellicole PVDC), ecc… Tutti questi additivi sostitutivi devono ancora dimostrare la loro innocuità ed efficacia.

Un’ulteriore alternativa è rappresentata dalla possibilità di sviluppo di plastificanti ottenuti da prodotti naturali e rinnovabili, come gli oli vegetali. Una formulazione di questo tipo è già diffusa in Brasile, ma si tratta di prodotti che devono ancora essere valutati per i nostri

mercati e per le relative aspettative. Da notare che attualmente l’UE ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione di un plastificante a base di olio di ricino e di acido acetico elabo-rato dalla società danese Danisco (Grindsted® Soft-n-Safe – www.danisco.com), utilizzabile nel settore alimentare, nella fabbricazione di giocattoli e nell’industria medicale.

Altro aspetto sul quale si concentra l’attenzione dei ricercatori è la migrazione dei plastificanti. Per ridurre la loro volatilità ed evitare quindi che i manufatti in PVC morbido perdano le loro proprietà con il passar del tempo, si tende ad utilizzare plastificanti con catena polimerica più lunga, con conseguente aumento della viscosità al momento della lavorazione del PVC. Sono in corso studi mirati all’ottimizzazione delle formu-lazioni e delle metodiche di mescola di questo tipo di plastificanti (polimerici o fosfati) con il PVC. Ricerche simili trovano un preciso riscon-tro nell’attuale contesto di sviluppo dei mercati nei Paesi dell’Europa dell’Est dove le condizioni climatiche estreme mettono a dura prova i PVC plastificati (ad esempio, coperture dei tetti). g

Una delle maggiori sfidealle quali è chiamata laricerca sui PVC morbidi edi plastificanti è la chiamatain causa dell’utilizzo di ftalati, in particolare DEHP, sospettati di avere un im-patto negativo sulla salute e sull’ambiente. La difficoltà sta nel trovare prodotti sosti-tutivi che abbiano le stesse proprietà di resistenza e di flessibilità degli ftalati, in particolare nella produzione di giocattoli e di articoli per l’infanzia, nonché nelsettore medicale.

PELLICOLE IN PVC : I PLASTIFICANTI DUREVOLI E CONVENIENTI

D O S S I E R R &S

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In questi ultimi anni, le ricerche orientate al miglioramento delle proprietà meccaniche dei prodotti in PVC, nonché della loro durata e riciclabilità, si sono rivolte anche allo sviluppo di materiali compositi. PVC rinforzati con fibre di legno o di canapa, PVC rinforzato con fibre di vetro… Questi nuovi materiali guadagnano in rigidità, leggerezza, stabilità ed in resistenza; essi utilizzano maggiormente materie prime rinnovabili; e, grazie al PVC, possono anche contare su di un coefficiente di resistenza al fuoco superiore a quello di altri materiali compositi polimeri/fibre; dal punto di vista estetico, il loro aspetto contribuisce inoltre ad ampliare il campo delle applicazioni del PVC in settori nei quali non era scontato che avvenisse. D’ora in avanti le previsioni sono di una forte crescita del mercato del PVC/fibre.

QUANDO LE FIBRE ARRIVA‡NO IN RINFORZO

CRONACHE DI UN MATERIALE IN EVOLUZIONE

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Mentre i profilati in materiali compositi PVC/legno o canapa sono già sul banco di prova da parecchi anni in svariate applicazioni, in parti-colar modo nelle soluzioni per esterni (terrazzi, protezioni, barriere, mobili da giardino…)*, oggi è la volta dei materiali compositi PVC/fibre di vetro che sono oggetto di innovazioni molto significative, soprattutto nel settore infissi.

In realtà, le ricerche rivolte all’eliminazionedei ponti termici nei serramenti in PVC, con conseguente eliminazione dei rinforzi in accia-io all’interno delle camere, si sono focalizzate ultimamente sullo sviluppo di profili in PVC rinforzati con lunghe fibre di vetro.

A tutt’oggi le ultime novità in questo settore sonostate realizzate in Francia dal Gruppo Lorillard e dalla società Bouvet, entrambi fabbricanti di serramenti in PVC, e dallo studio di architettura e di progettazione industriale IDA. Si tratta della tecnologia di poltrusione Twinea®. Questo pro-cesso utilizza un rinforzo composito poltruso**costituito da lunghe fibre di vetro e da filamenti in poliestere co-fibrati e comescolati. Questi rin-forzi in materiale composito vengono in seguitoco-estrusi assieme al PVC in modo da ottenere un profilato strutturato PVC/fibre di vetro. Per la prima volta dalla comparsa dei primi serramenti in PVC sul mercato europeo, questa tecnologia permette l’eliminazione totale dei rinforzi in acciaio, offrendo nel contempo migliori caratte-ristiche meccaniche, termiche ed acustiche. La tecnologia Twinea® consente inoltre di dimezzarelo spessore del profilato centrale di telai scor-revoli (da 90 mm a 45 mm) e di ridurre la lar-ghezza dei profili laterali da 110 mm a 76 mm.

Per maggiori informazioni :www.twinea.frwww.lorillard.frwww.ida.fr

Si rimanda anche all’articolo ‘Incontro con uno ‘sfidante’ del materiale’, pagine 18 e 19.

Un’altra innovazione, che concerne la produ-zione di lastre composite, è stata sviluppata dalla società belga Fibroline in collaborazione con SolVin. La tecnologia Fibroline® è un pro-cesso brevettato d’impregnazione a secco che permette, tramite un potente campo elettrico alternativo, la diffusione perfettamente omoge-nea di polvere di PVC caricata con fibre di ve-tro di circa 5 cm ripartite in modo casuale. In un secondo passaggio, la semplice pressione a caldo consente di gelificare il prodotto, senza doverlo mescolare e quindi senza danneggia-mento delle fibre.Grazie a questo processo ed allo sviluppo presso SolVin di una resina vinilica sperimen-tale specifica in grado di gelificare senza azionemeccanica, oggi è possibile fabbricare lastre in PVC rinforzate con fibre di vetro molto lunghe, in modo totalmente omogeneo. Obiettivo? Lanciare sul mercato un nuovo materiale com-posito con elevate prestazioni, in alternativa, ad esempio, alle lastre in alluminio o in polisti-rene/fibre di vetro.Lo spessore da 0,5 a 2 mm, delle lastre in PVC e fibre di vetro conferisce una rigidità ed una resistenza agli urti almeno doppia rispetto alle lastre 100% PVC; la presenza di fibre di vetro impedisce la deformazione delle lastre nel tempo e ne aumenta la resistenza al fuoco. In confronto ad altre lastre fabbricate con polimeri diversi (in polistirene, per esempio), il PVC aumenta la loro resistenza ai raggi UV.

Tutte proprietà che possono essere ancora ottimizzate, il che consiste in un obiettivo a breve termine.

Questo nuovo materiale ultra rigido può servire alla fabbricazione di quadri elettrici, di pareti di camion o di aerei, o per applicazioni nel settore nautico. In combinazione ad una strut-tura a nido d’ape (Nidacell®, vedi pagina 14), il materiale diventa ultra leggero e può essere utilizzato per la fabbricazione di cassoni per tapparelle avvolgibili o in applicazioni eoliche.

Per maggiori informazioni: www.fibroline.com

Nonostante siano ancora in una fase esplora-tiva, segnaliamo anche le ricerche che preve-dono la combinazione tra PVC e fibre di vetro molto lunghe, tramite il processo di poltru-sione, che consente di ottenere un materiale rigidissimo da poter utilizzare in applicazionidi edilizia strutturale (edifici, ponti…). La sfida continua! g

PVC plastificato anche con fibra naturaleAnche il settore dei plastisol PVC non fuggealla tendenza del composito. Le prime formu-lazioni di compound che mirano a combinare,per calandratura, le proprietà del PVC pla-stificato alle qualità delle fibre di vetro, di canapa o di legno sono attualmente in corso di ottimizzazione. Alcune applicazioni hanno già fatto la loro comparsa: borse, borsette, sandali, tessuti per mobili da giardino di alta gamma…

g La borsa ‘Poulette’ presentata a settembre al salone ‘Première Classe’

di Parigi è realizzata con una foglia calandrata ottenuta da un compound esclusivo

di PVC/canapa e con uno strato in tessuto spalmato di PVC/canapa.

* Si rimanda per questo argomento a: ‘Twinson®, i pregi del PVC senza i difetti del legno’, pagina 24, e l’articolo ‘PVC al naturale’ pubblicato da Wave n° 14.** I filamenti di fibra di vetro e di poliestere sono raccolti disposti in parallelo e scaldati in modo da costituire.

un nastro solido (profilato) all’interno del quale le fibre di vetro vengono impregnate di poliestere.

g Metodo Fibroline ®

D O S S I E R R &S

Mescolate e stendete alla fluidità desiderata, altro non serve; subito diventa molto viscoso. I vantaggi? Come il ketchup, la schiuma da barba o lo smalto per unghie, non sgocciola. SolVin presenta NanoVin®, un plastisol nanocomposito le cui caratteristiche reologiche* specifiche aprono nuove prospettive ai rivestimenti vinilici. Cronaca dei primi passi di un materiale del futuro…

Adesso anche SolVin entra in gioco con i ‘nano’Il NanoVin® è un nuovo materiale destinato alle applicazioni di PVC per paste che, combinando il policloruro di vinile alle nanoparticelle di argilla si è appropriato di una serie stupefacente di caratteristiche in termini di fluidità, viscosità, plasticità e termoresistenza. Il materiale è stato ideato nei laboratori di Solvay Research & Technology, il campus R&D del Gruppo, a Bruxelles. Questa soluzione particolarmente innovativa nel settore del PVC s’iscrive nella tradizionale strategia di Solvay di garantire al Gruppo una crescita costante ed affidabile sul lungo termine, sviluppando e commercializzando una gamma sempre più ampia di polimeri speciali. Un cammino più originale per SolVin che non solo vede delinearsi con NanoVin® una carriera al di fuori dei mercati dei ‘grossi volumi’, ma che diviene anche un pioniere nell’avvincente avventura della ricerca applicata ai nanocompositi, che ancora non aveva realmente coinvolto il PVC.

A che cosa serve l’argilla nel PVC?Il concetto di nanocomposito nacque nel 1992 quando il centro di ricerca della Toyota riuscì a difsperdere delle nanoparticelle nella poliam-mide. Le notevoli caratteristiche di rigidità e di leggerezza presentate da questo nuovo mate-riale suscitarono ben presto un vivo interesse da parte delle industrie. Da allora, la ricerca si è allargata a tutti gli altri tipi di polimeri, in mol-

ti casi le polioefine. Ogni volta che sono state aggiunte delle nanocariche di argilla, è stato possibile modificare radicalmente le proprietà del polimero ricevente (proprietà meccaniche, di barriera, termiche, ecc.) e conseguente-mente ampliare il suo campo di applicazione ottenendo alla fine un materiale più leggero e con maggiori prestazioni; più semplice da pro-durre e meno costoso. Era giunto il momento di verificare l’azione delle proprietà dell’argilla sul PVC…

Maggior fluidità, maggior viscosità, per ogni esigenza e in ogni applicazione Nel 2002 l’equipe R&S PVC di Solvay si lancia-va nell’impresa. Una delle maggiori sfide nella messa a punto di un nanocomposito polimero/argilla consiste nell’ottenere una diffusione il più possibile sottile delle nanocariche nella plastica che le riceve. I primi tentativi si orienta-rono naturalmente verso il PVC-emulsione (applicazioni morbide) nel quale le particelle sono nettamente più sottili rispetto a quelle del PVC-sospensione (applicazioni rigide): 0,2 micron rispetto a 1-2 micron.Ben sapendo che l’ottimizzazione delle pro-prietà di fluidità, viscosità, plasticità o di termo-resistenza dei plastisol vinilici rappresentava da molto tempo il Graal dei ricercatori del settore, l’obiettivo di sviluppo di un nanocomposito a base di latex di PVC si delineava sin dall’inizio! Dopo vari tentativi e dopo essere riuscita a disperdere le nanoparticelle d’argilla nel lattice in modo ottimale, e a mantenere tale disper-sione grazie ad un processo di asciugatura per atomizzazione, l’equipe si rivolgeva poi logica-mente alle caratteristiche reologiche del nuovo nanomateriale. Ed ecco la bella notizia! Come si auspicava, le nanoparticelle d’argilla avevano radicalmente modificato il comportamento del plastisol: sotto la sollecitazione di una forte azione meccanica**, la sua fluidità era rimasta invariata; in compenso riducendo la solleci-tazione, la viscosità era subito notevolmente aumentata. Nei test sulla resistenza termica, il nanocomposito mostrava anche una stabilità decisamente superiore rispetto a quella di un plastisol PVC tradizionale. Era nato un nuovo materiale dalle proprietà promettenti.

Un campo di applicazione ampliabile a piacimento I punti forti del NanoVin® rispetto ad un plasti-sol tradizionale sono le sue qualità tissotropi-che*** (non sgocciola), la sua trasparenza, la

sua eccellente termostabilità ed il suo elevato potere di assorbimento dei plastificanti (non decanta). Tanti ‘pro’ che facilitano ed accele-rano il processo della sua messa in opera ed aumentano il suo valore aggiunto. Il NanoVin® consente di ottimizzare ed omogeneizzare i rivestimenti tramite polverizzazione, i rive-stimenti spessi con bagni d’immersione, ma anche – e soprattutto – i rivestimenti in 3 di-mensioni. In realtà all’inizio tra le applicazioni previste per il NanoVin® figuravano soprattutto i rivestimenti protettivi per carrozzerie e per il cuoio artificiale e la possibilità di una più facile e rapida impressione di un’impronta nel plastisol senza che questo subisse delle alterazioni sollevava ben presto l’interesse dei fabbricanti che operavano su altri mercati. Ad esempio nel settore sportivo, dove il NanoVin® può semplificare le operazioni di impressione di motivi in rilievo sulle calzature o contribuire alla realizzazione del disegno di impugnature ergonomiche per racchette. Morbido e traspa-rente, potrebbe essere utilizzato anche per la fabbricazione di rivestimenti per pavimenti in rilievo, particolarmente dettagliati, oppure per la fabbricazione di rivestimenti di design ed ergonomici di impugnature di attrezzi, forbici, utensili da cucina o altri tipi di manici. E que-sto è solo un esempio.

Siamo solo all’inizio!

Il NanoVin® è un nanocomposito di ‘prima generazione’: richiede solo di essere ottimizza-to; apre inoltre la strada allo sviluppo dei vinili di domani, ancor più innovativi, più durevoli e polivalenti. Si potrà in questo modo prendere in considerazione la possibilità di co-dispersio-ne di altre cariche nel nanocomposito, le qua-li gli consentiranno di far proprie tutte le nuovecaratteristiche. Provate ad immaginare un PVC anti-odore, anti-fuoco o anche più plastificato ma con meno plastificanti e tutte le oppor-tunità commerciali che ne deriverebbero! Il NanoVin® è il punto di partenza dal quale si può già preventivare la realizzazione di molte altre applicazioni. Prova ne è che tra le ditte interessate a questo materiale inedito e che SolVin ha già incontrato, alcune hanno già avuto idee interessanti… Qualche nuova sfida che l’equipe PVC Research del Gruppo è prontissima a raccogliere. Basta chiedere! g

Per maggiori informazioni, contattare :Philippe-Jacques Leng – Future Businesses – Market Deployment Manager – [email protected]

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* Caratteristiche di plasticità, viscosità e fluidità del materiale sottoposto ad un’azione di sollecitazione.** Sollecitazione esercitata in parallelo sulla superficie di un materiale.*** Che si fluidifica quando viene agitato e che ritrova la sua consistenza iniziale a riposo.

CRONACHE DI UN MATERIALE IN EVOLUZIONE

NANOVIN® : I PLASTISOL DEL FUTURO NON SGOCCIOLANO

g Philippe-Jacques Leng, Responsabile Sviluppo di nuovi mercati per il centro di competenze ‘Future Businesses’ Solvay: ‘NanoVin® è un prodotto che suscita parecchio interesse da parte dei potenziali clienti. Alcuni di loro hanno già manifestato un vivo interesse per quanto dimostrato dai test. Per noi, tutto ciò è molto positivo: le idee ed i suggerimenti si diffondono, e con loro, anche le possibilità di miglioramento e di diversificazione del nanomateriale. Quest’approccio, piuttosto insolito per un mercato solitamente abituato a giocare sui grossi volumi, non finisce di stupire. Oltre a confermare SolVin nel suo ruolo di partner innovativo, gli conferisce anche un’immagine, inedita per il settore, di leader interessato e coinvolto nello sviluppo dei materiali del futuro.’

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L’impennata del costo delle materie prime, il rispetto dell’ambiente, l’evoluzione delle tecnologie e non ultima la pressione della concorren-za sono tra le sfide alle qualideve rispondere tutta l’indu-stria del PVC. All’interno di SolVin, nel Centro di Ricer-ca e Tecnologia situato a Bruxelles non meno di 60 persone dedicano quotidia-namente i propri sforzi allo sviluppo di nuovi prodotti e all’ottimizzazione degli 8 centri di produzione di PVC del Gruppo. Le sfide sono importanti ma a gestirle c’è André Petitjean, Direttore R&T, con la sua visione stra-tegica e precisa delle traiet-torie da seguire per rendere l’attività di Solvay nel PVC ancor più competitiva.Intervista ad un uomo cheè già nel futuro…

60 persone per tracciare il futuro di 8 centri di produzione, dei loro dipendenti e subappaltatori, una sfida formidabile…

‘ Si tratta effettivamente di una grande sfida, poiché è da lì che partono tutti gli stimoli che andranno a realizzarsi concretamente nelle nostre fabbriche di tutto il mondo. Un’enorme responsabilità sulle spalle di noi tutti e nello stesso tempo un dialogo vero tra la nostra equipe, qui a Bruxelles, e tutti gli ingegneri delle nostre 8 fabbriche. Non possiamo pro-cedere efficacemente se non ci si scambiano costantemente esperienze ed osservazioni, ovunque ci si trovi. Il primo punto di forza del Gruppo, è la qualità delle nostre persone e la loro capacità di condividere le esperienze per progredire tutti insieme.’

Il PVC esce da un periodo difficile, vittima di un deficit d’immagine e di un calo di redditività. Come siete riusciti a superare l’ostacolo?

‘ La nostra equipe si è fortemente impegnata in tutta la fase industriale della nostra attività, migliorando moltissimo la redditività. Puntiamo all’eccellenza non solo in campo di procedure e investimenti, ma anche nel settore HSE (Igiene, Sicurezza e Ambiente). Ogni aspetto è esaminato da vicino per poter attuare la migliore integrazione delle nostre unità di produzione.A questo riguardo, la nuova fabbrica in costru-zione in Russia ne è un chiaro esempio. Ultra moderna, rappresenterà un modello di integra-zione delle diverse unità di produzione. A titolo esemplificativo, la stessa fabbrica costruitanegli Stati Uniti dalla concorrenza sarà più cara del 30%! Questa è una delle mission della nostra divisione: migliorare costantemente i processi di tutti i nostri centri.L’impegno è stato grande anche nel migliorare l’ascolto del mercato, della sua evoluzione e

delle sue necessità. Per ottenere tali risultati, abbiamo provveduto alla formazione di nu-merosi Technical Marketing Developpers che giocano il ruolo d’interfaccia tra Solvay ed i suoi clienti. Si tratta di veri e propri esperti del segmento di mercato (profilati, tubi e flessibili) che pongono tutto il loro know-how al servizio dei clienti. Sono presenti inoltre nei comitati di standardizzazione al fine di difendere al meglio gli interessi del PVC.’

Il contesto industriale cambia. Aumento dei prezzi dell’energia, rarefazione di alcune materie prime e pressione ambientale obbligano l’industria del PVC a cercare nuove soluzioni. Come poter rispondere a queste nuove sfide?

‘ Dopo aver esaminato tutte le migliori alternative al petrolio attualmente disponibili, e dopo lunghe riflessioni, abbiamo deciso di investire nella costruzione di una fabbrica in Brasile che produrrà etilene partendo dal bioetanolo ottenuto dalla canna da zucchero. La sua resa energetica è eccellente e restano comunque sfruttabili enormi distese di terreni arabili senza che ciò entri in conflitto con i terreni agricoli destinati all’alimentazione. Unacondizione, peraltro, che eravamo tenuti a ris-pettare. L’altro percorso attualmente privilegiato, è la valorizzazione dei residui petroliferi. Invece di distruggere tali residui, il nostro obiettivo è di poterli recuperare a costi molto contenuti dal momento che inizialmente erano destinati ad essere bruciati. Questi due progetti sono il frutto di un lungo lavoro che deve poterci offrire delle prospettive a lungo termine affrancandoci progressivamente, almeno in parte, dal petrolio.’

INTERVISTA CON ANDRE PETITJEAN, DIRETTORE R&T DI SOLVAY INNOVAZIONE COME RISPOSTA ALLE SFIDE DEL PIANETA

CRONACHE DI UN MATERIALE IN EVOLUZIONE

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E’ stato spesso rinfacciato all’industria del PVC di essere molto ‘energivora’…

‘ Abbiamo deciso di calcolare l’ ‘impronta di carbonio’ (ndr: impronta ecologica sotto forma di impatto CO2) di ogni nostro singolo prodotto, prendendo in considerazione l’intero ciclo di produzione. In questa materia siamo dei pionieri. Sono curioso di conoscere il valore di CO2 di un tubo in calcestruzzo rispetto ad un tubo in PVC… fermo restando il nostro obbligo di ridurre al minimo le emissioni di CO2 limitando per quanto possibile i nostri consumi energetici. E’ un impegno quotidiano di ricerca del miglior modo di integrare le unità di produzione pensando a nuove forme di recupero e di valorizzazione dell’energia prodotta.’

L’industria del PVC si è prefissa come obiettivo di riciclare 200.0000 tonnellate di rifiuti post-consumo ogni anno nel 2010. Un obiettivo ambizioso?

‘ Penso al contrario che andremo oltre l’obiet-tivo fissato. Nel 2007, abbiamo già quasi rag-giunto le 150.000 tonnellate, vale a dire il dop-pio del volume riciclato l’anno precedente.La difficoltà in materia di riciclaggio risiede nel fatto che il PVC ha una lunga durata di vita. E’ questo il motivo per il quale abbiamo previsto,

nella nostra fabbrica Vinyloop di Ferrara, in Italia, di poter valorizzare anche i rifiuti contenenti materiali diversi dal PVC. La tecnica è più complessa ma attualmente perfettamente funzionante.’

Spesso si tende a considerare il PVC come un bene di consumo ovvio. Tuttavia, nel campo della resistenza meccanica, è sicuramente possibile fare ancora progressi.

‘ Assolutamente sì. Nel caso di applicazioni tradizionali (del tipo telai per finestre), i pro-gressi realizzati negli ultimi anni consentonodi soddisfare le normative più severe. Al mo-mento attuale tutto si gioca sulle proprietà meccaniche del PVC, per ottenere ad esempio una resistenza termica a temperature ben più elevate rispetto alle attuali. Uno dei futuri svi-luppi del PVC è nei materiali cosiddetti ‘com-positi’. Abbiamo avuto, ad esempio, un grande sviluppo nel WPC (Wood Plastic Composite) con l’elaborazione di un PVC e legno compo-sito, che offre tutti i vantaggi del PVC senza le limitazioni del legno. A livello di tubi, stiamo lavorando su tecniche che consentano di otte-

nere diametri maggiori con resistenze più ele-vate. Ci stiamo inoltre impegnando nello svi-luppo di processi di fabbricazione di prodotti schiumosi a base di PVC. Nei Paesi emergenti, abbiamo collaborato alla messa a punto di telai semplici che offrono un grado di isolamento elevato a costi inferiori. Il che consente la realiz-zazione di ristrutturazioni e di costruzioni molto più moderne senza dover ricorrere al legno, e di conseguenza alle foreste, per realizzare gli infissi.’

Per concludere possiamo dire, parlando in generale, che SolVin ha sviluppato una filosofia della ricerca?

‘ Non creiamo innovazioni giusto per il piacere di farlo. E’ necessario che ciò corrisponda ad una realtà economica e che le nostre innova-zioni consentano di meglio rispondere alle esi-genze di uno sviluppo sostenibile. Per SolVin, essere alla testa del progresso non significa sottostare alle lusinghe delle mode, a volte così effimere. Quando annunciamo una novità, si tratta di un prodotto reale che si basa su vere esigenze, necessarie e quantificabili.’ g

g L’equipe Ricerca & Tecnologia di Solvay al gran completo: 60 persone per delineare il futuro del Gruppo.

D O S S I E R R &S

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Sviluppato presso ilCentro di R&S di Solvaya Bruxelles, Nidacell® è un processo di estrusione totalmente innovativo che consente di produrre, in continuo, pannelli a nido d’ape in PVC (o partendoda altri polimeri tecnici)che uniscono la leggerezza alla resistenza meccanica.Una piccola rivoluzionenel mondo dei processidi trasformazione!

Per fabbricare delle strutture alveolari del tipo a nido d’ape, le tecniche tradizionali seguono varie fasi (si estrude, si incolla, si taglia, si re-incolla, si taglia…). La caratteristica principale della tecnologia Nidacell® è che consente la fabbricazione, in continuo, di lastre a nido d’ape! Con il processo Nidacell®, il prezzo al metro quadro delle lastre in polimero a nido d’ape diviene decisamente più competitivo edi campi di applicazione si moltiplicano.

Semplice, rapido e convenienteQuesto processo inedito e protetto da una serie di brevetti ha inizio con l’estrusione in orizzontale da una filiera piatta. Questa filieraè completata da una sezione traforata da sca-nalature che consente la produzione continua di una serie di liste parallele. Successivamen-te, per formare le cellule a nido d’ape, un sis-tema particolare di getti d’aria e di aspirazione permette, all’uscita della filiera, l’incollaggio dei punti di contatto tra le liste. Risultato? L’unità pilota attualmente in funzione presso il sito di Neder-over-Heembeek (Bruxelles) produce, ad una velocità di circa 1,5 metri al minuto, pannelli di 40 cm di larghezza. Estremamente flessibile, il processo permette l’estrusione di lastre di spessore variabile (da 5 a 30 mm), e con un design delle cellule adattato alle varie esigenze dei clienti.

Una prima linea industriale che consente la produzione di lastre di 1,2 metri di larghezza è già allo studio presso il primo licenziatario Nidacell® ed è destinata a servire i mercati dell’edilizia, dell’industria nautica, dello sport e del tempo libero…

Un processo flessibilePer ampliare la gamma delle lastre in PVC a nido d’ape e renderla ancor più competitiva,

la tecnologia Nidacell® può essere completata da altri processi. In questo modo, associata alla co-estrusione, consente di realizzare pan-nelli multistrato, che offrono per esempio lapossibilità di rendere più funzionale le superfi-ci delle lastre a nido d’ape tramite la co-estru-sione di un anima di PVC rigido ed una colla termo-fondibile in superficie.

Un’altra tecnologia che apre nuove prospet-tive molto interessanti: la saldatura laser che consente di unire delle lastre orientate (o bi-orientate) e di conseguenza di realizzare delle strutture sandwich molto leggere e che offrono prestazioni meccaniche (resistenza all’impat-to…) notevoli.

Infine esiste anche la possibilità di iniettare delle schiume nelle cellule della struttura a nido d’ape aumentando in tal modo le proprie-tà isolanti dei pannelli oppure facilitandone le rifiniture.

Offrire delle nuove prospettive Il processo Nidacell® è nato dalla volontà di Solvay, fra le altre cose, di consentire lo sviluppo di una serie di lastre a nido d’ape in PVC, cosa che le tecnologie esistenti non permettevano. La possibilità di produrre, in continuo, dei pannelli a nido d’ape estrusi in PVC morbido, rigido o riciclato, di larghezzae spessore variabili apre quindi prospettive molto interessanti, in particolar modo neisettori isolamento, trasporti terrestri, nauticae arredamento.

Per andare più lontanoQuesta tecnologia è accessibile ai trasformatori di materiali termoplastici attraverso l’acquisi-zione di licenze non esclusive presso Solvay.

Per maggiori informazioni, contattare :Philippe-Jacques Leng – Future Businesses – Market Deployment Manager – [email protected]

COME FABBRICARE PANNELLI A NIDO D’APE IN CONTINUO

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Come per molte altre patologie rare, oggi non esiste ancora alcun terapia. Il solo modo di proteggersi è di ridurre al minimo l’esposizione dei soggetti affetti da XP alla luce del giorno e ad alcune luci artificiali.

Non molto tempo fa, i ‘bambini della luna’ e tutte le persone ad essi correlate hanno dovuto incassare un colpo durissimo. La sola azienda produttrice di pellicole protettive studiate per la

protezione del viso dei soggetti colpiti da XP, a dichiarato fallimento. La ditta tedesca Renolit AG, che produce notoriamente rivestimenti per passeggini e pellicole anti-UV per finestrelle ditende da campeggio, decideva allora di prender-si in carico la fabbricazione di questa pellicola protettiva in PVC apportandovi alcune modifiche. ‘Abbiamo ricevuto un campione e lo abbiamo analizzato’, ha dichiarato Hans Stautner, direttore della fabbrica di Waldkraiburg. ‘In seguito gli

esperti hanno modificato la formula di fabbri-cazione della speciale pellicola. Avrebbe potuto essere un’operazione disagevole della durata di parecchie settimane se non avessimo avuto esperienza in questo campo’, ha commentato.

Più di 400 chili di questa pellicola sono già stati prodotti e distribuiti gratuitamente a vari gruppi di assistenza sociale in Germania, in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Renolit ha già promesso che, in caso di necessità, si occuperà dell’approvvigionamento.

Grazie a pochi centimetri di pellicola protettiva applicata ad un berretto, più di 2.000 pazienti in tutto il mondo potranno condurre una vita per quanto possibile normale nei tre anni seguenti. Dimostrazione, anche questa, che il PVC offre soluzioni efficaci e risposte appropria-te nei più svariati aspetti della vita… g

www.renolit.comwww.xerodermapigmentosum.de

UNA PELLICOLA IN PVC

PER LA MASSIMA PROTEZIONE

D A S C R O P R I R E . . .

Lo Xeroderma pigmentosum (XP) è una patologia estremamenterara, conosciuta in Francia come la malattia ‘dei bimbi dellaluna’. La patologia è caratterizzata da un’ipersensibilità ai raggi ultravioletti e dalla comparsa, sin dai primi mesi di vita,di un’iperpigmentazione cutanea sulle parti del corpo esposteal sole. Tali lesioni degenerano in forme tumorali, con una frequenza circa 4.000 volte più elevata rispetto alla popola-zione normale. Si stima che il numero di persone colpite da questa malattia in tutto il mondo sia compreso tra le 3.000e le 4.000 unità, in prevalenza bambini.

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ASSUEFAZIONE DA SCARPE

IN PVC

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M A D E I N P V C

E queste due pagine? Sonoforse due pagine di pubblicità per gli zoccoli in plastica?Bisogna ammetterlo: le scarpe in PVC riciclato fanno molto chic. Troppo artificiale? Non avete capito… Questo è il top! D’altronde, da quando le vetri-ne alla moda nelle capitali di tutto il mondo le hanno messe in bella mostra, gli ‘shoe-addict’ non sanno più dove metter pie-de. Piatte o ortopediche, cucite a macchina o a mano, stivali, sandali, scarpe da tennis, scar-pette o ballerine, il PVC si rici-cla a volontà. Sharon Stone non fa shopping senza le sue scar-pe in PVC, Jean-Paul Gaultier le indossa anche a letto.

L’avrete senza dubbio capito, la scarpa in PVC riciclato procede di ‘buon passo’, e va avanti così da circa 30 anni. All’origine di

quest’idea, per molti versi origi-nale, un fabbricante di calzatu-re brasiliano: Melissa®. Tutte le collezioni Melissa® sono il frutto della collaborazione con un fa-moso designer. Ogni modello è concepito come un ‘oggetto del desiderio’.

Sin dal 1979, Melissa® conce-pisce lo sviluppo sostenibile per la sua moda, creando calzature realizzate a partire dal Meltex™, un PVC composito morbido, riciclato dai tappi delle bottiglie di vino. Questo materiale bre-vettato è super flessibile e può essere perfettamente modellato sul piede tramite iniezione; è impermeabile, resistente, ela-stico, ma anche ipoallergenico e inodore. Sempre pensate in un unico materiale, le calzature Melissa® si riciclano facilmente; il Meltex™ riciclato conserva tut-

te le sue caratteristiche speci-fiche. La politica dei ‘rifiuti zero’ oblige, tutto ciò che non viene venduto torna nella catena di produzione! Così uno stivaletto uomo della collezione autunno-inverno può trasformarsi in un sandaletto per ragazzina nella stagione seguente. Il processo di fabbricazione è conforme ai principi rigidissimi del rispetto dell’ambiente, in termini di ri-duzione dei rifiuti e di risparmio energetico: il 99% dei residui solidi, liquidi e gassosi viene riciclato.

Allora? Se dopo tutto ciò, vo- gliamo ancora dire che le scar-pe in plastica sono un obbro-brio, tanto peggio. Io per delle scarpe del genere, in riciclato che si ricicla e diverse da tutte le altre, perderei la testa !www.melissaplasticdreams.com

‘Scarpe in PVC riciclato? No, scusi ma mi ha vista bene ? Lo stile country new age in ciabatte bio, no grazie, non fa per me…’

Melissa® è una marchio depositato della cooperativa brasiliana Grendene, uno dei maggiori fabbricanti di calzature sul mercato mondiale. Con una capacità annua di 176 milioni di paia, Grendene è anche il primo consumatore di PVC flessibile almondo. L’impresa dispone di una fabbrica integrata per la produzione di resine PVC

della capacità di 51 mila tonnellate/anno oltre al proprio laboratorio di ricerca,che ha già sviluppato più di 70 formule in PVC. www.grendene.com.br

Fotografie: Su concessione di Melissa

Scoprite le scarpe in PVC così come le concepiscono :www.reginaregisrain.itwww.pleaserusa.comwww.sensi.itwww.inflate.co.uk/i-design-main.swf

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Francesco Giganti è designer industriale che gioca con i materiali come se fosse un vasa-io. All’origine di numerose innovazioni, il suo lavoro ha già permesso in alcune occasioni al settore del PVC di ‘planare’ sulle sue idee e di fare un balzo in avanti. E’ proprio questa infatti la caratteristica di questo designer dalle idee in costante effervescenza: spingere i materiali al massimo delle loro possibilità.

Quali sono i materiali con i quali Lei preferisce lavorare?

‘ Lavoriamo con molti materiali diversi. Tutto dipende dalla domanda iniziale. Comunque mi piace molto lavorare con le plastiche tecniche che permettono di osare. Inoltre amo molto ‘sposare’ i materiali. Dal punto di vista visivo, sensoriale e delle caratteristiche tecniche offrono numerosi vantaggi.’

Qual è l’importanza del PVC nel Suo lavoro?

‘ Siamo legati al PVC intrinsecamente. E’ un materiale che trattiamo da quando abbiamo aperto il nostro studio. Non si contano più le applicazioni che sono già state realizzate grazie a lui. Il PVC possiede un numero strabiliante di carte vincenti. Il prezzo, la resistenza al fuoco, la durata, la versatilità d’impiego sono qualità irrinunciabili.’

Dal suo debutto come designer, ritiene che il PVC abbia subito un’evoluzione?

‘ Si, grande. E’ molto più stabile rispetto al pas-sato. Le sue caratteristiche meccaniche sono state migliorate moltissimo. A livello ambientale e sanitario, anche l’eliminazione del piombo come stabilizzante ha rappresentato un grande progresso.’

Quali sono, secondo Lei, le sfide alle quali deve far fronte oggi il PVC?

‘ Il PVC ha un futuro roseo davanti a sé e pre-

vedo che sarà ancora oggetto di numerose in-novazioni. Nelle applicazioni per infissi, si po-trebbe migliorare la sua resistenza meccanica per eliminare definitivamente i rinforzi in accia-io. Anche il suo comportamento a temperature elevate rappresenta un campo di ricerca fon-damentale. Così come una maggior resistenza ai raggi ultravioletti. Tali sviluppi gli apriranno nuove prospettive, applicazioni nelle quali oggi è ancora troppo assente. Penso in particolare al settore automobilistico, che potrebbe ricorrere in modo molto più massiccio, rispetto ad ora, ai materiali in PVC.’

Lei ha detto prima che le piace far ‘sposare i materiali’. Che cosa ne pensa dei materiali compositi?

‘ Hanno un potenziale incredibile. In molticasi il materiale composito consente di miglio-rare le qualità meccaniche del prodotto finito. Sfortunatamente per il momento, resta ancora piuttosto costoso. Come per ogni novità, la produzione avviene ancora in quantità limitate, il che comporta un prezzo unitario più elevato. A mio avviso, comunque, è solo una questio-ne di tempo. D’altro canto, in alcuni settori, ad esempio le porte e le persiane, i materiali compositi sono già molto competitivi in termini di prezzo.’

INCONTRO CON FRANCESCO GIGANTI,

UNO ‘SFIDANTE’ DEL MATERIALE

Dedichiamo questa rubrica ad architetti e designer perché mettano nuovamente in gioco il ‘materiale’. Incessantemente lo sminuzzano, l’esplorano, lo sollecitano nel tentativo di re-inventarlo. Affidiamo a loro, dunque, queste pagine affinché nella costante ricerca di modalità più originali e durature per sfruttarlo, ci portino nel loro immaginario verso chissà quali altre nuove potenzialità del PVC da sviluppare. Attraverso la loro creatività, le loro ricerche e le loro applicazioni, siamo sicuri che il PVC non abbia ancora finito di esprimersi. Ecco perché desideriamo ascoltarli; perché ci parlino delle prestazioni che ancora si aspettano da lui e delle proprietà delle quali auspicherebbero fosse dotato.

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A R C H I P V C

IDA: un ruolo innovatore nell’innovazione e nella valorizzazione dei prodottiper l’ediliziaNel 1984, Francesco Giganti crea IDA, uno studio di design specializzato nell’ideazionedi prodotti, componenti e sistemi per l’archi-tettura ed il settore urbanistico. IDA ha sede a Parigi e uffici a Milano. Oggi IDA gioca un ruolo attivo nell’integrazione del design come fattore di valorizzazione delle attività edilizie di rifinitura per le quali si è già meritata numerosi riconoscimenti, fra i quali la Pyramide d’Or Batimat, l’IF Design di Hannover, numerosi Janus de l’Industrie, la Stella dell’ Observeur du Design, il Diapason d’Or,… Recentemente, IDA ha collaborato allo sviluppo della tecnologia

Twinea®, un processo rivoluzionario che con-siste nel rinforzare i profilati in PVC tramitepoltrusione di fibre in vetro, eliminando defini-tivamente l’utilizzo di rinforzi in acciaio. Questa tecnica consente di concepire profilati stretti, rigidi e totalmente isolanti. Twinea® ha ricevuto il premio innovazione Batimat 2007 ed anche un premio ‘Janus de l’Industrie’ nel 2008 (vedi anche l’articolo ‘Quando le fibre arrivano in rin-forzo’, pagina 9). In questo progetto il designer ha giocato un ruolo nuovo e centrale: al con-tempo promotore dell’idea, unificatore delle sinergie, animatore dell’equipe di co-sviluppo, coordinatore del programma e creatore del design finale dei prodotti.

Per maggiori informazioni consultare il sito : www.idadesign.fr

‘AUMENTANDO LA SUA RESISTENZA MECCANICA IL PVC SI RENDERÀ DISPONIBILE PER NUOVE APPLICAZIONI… ’

Fotografie: Su concessione di IDA Paris Milano

g Alizé® – Bocche d’aspirazione regolabili in base all’umidità prodotte da Anjos

g Twinea® – Serie di serramenti compositi PVC/fibre di vetro (poltrusione) prodotti dalle società Bouvet e Lorillard

g Isola® – Prese d’aria autoregolabili insonorizzate prodotte da Anjos

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IL CAMMINO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

GRAN-BRETAGNAValutazione Guida Verde: le finestre in PVC-U hanno i numeri giustiDopo la Svizzera (vedi articolo sugli ‘eco-devis‘ pubblicato su Wave 16, a pagina 19), tocca ora alla Gran Bretagna riconoscere le perfor-mance ambientali dei telai per finestre in PVC. In realtà, il Building Research Establishment (BRE) ha pubblicato lo scorso giugno la tanto attesa ‘Green Guide to Specification‘, con la quale viene riconosciuto il ruolo essenziale giocato dalle finestre in PVC-U nell’edilizia sostenibile. Questo sistema di valutazione è suddiviso in categorie che vanno dalla A+ alla E e che riguardano tutti gli aspetti di base del settore edile: muri esterni e interni, piano terra e piani superiori, tetti, ristrutturazioni, infissi e isolamento termico. La British Plastics Fede-ration (BPF) è lieta di comunicare i risultati ottenuti dalle finestre in PVC-U: ‘A’ per le abitazioni residenziali e ‘A+’ per gli immobili ad uso commerciale. Tim Mardsen, Executive Officer per le pro-blematiche industriali all’interno della BPF, ha sottolineato che i progressi realizzati nel riciclaggio del PVC in questi ultimi anni hanno rappresentato un fattore determi-nante nell’assegnazione di tali valutazioni.

Per maggiori informazioni : www.thegreenguide.org.uk

GERMANIAIl più grande progetto di riciclaggio dell’annoSin dal 16 giugno, i centri per il riciclaggio di finestre e pavimenti vinilici di Behringen e di Troisdorf in Germania stanno funzionando a pieno regime… Infatti a partire da quella data è stato avviato il più grande cantiere di riciclaggio dell’anno su di un sito militare in disuso a Wuppertal. Il progetto di demolizio-ne delle baracche alimenta da allora le due fabbriche, senza interruzione: 2.500 finestre e più di 10.000 m2 di pavimenti saranno riciclati da adesso fino alla fine dell’anno.L’apertura del cantiere è stata festeggiata in grande dal Gruppo di Lavoro PVC e Ambiente (AgPU) e dalle associazioni per il riciclaggio Rewindo per la parte finestre e AgPR per la parte pavimenti. Tre televisioni regionali e numerosi quotidiani locali hanno commentato l’avvenimento.Un’ulteriore prova, se mai ce n’era bisogno, che questi schemi di raccolta sono essenzialiper il raggiungimento degli obiettivi Vinyl 2010®.La loro diffusione su tutto il territorio europeo contribuisce all’immagine ed al futuro sosteni-bile del PVC.

BARCELLONAAssemblee Generali dell’ECVM e di Vinyl 2010®

Gaudi ispira l’industria del PVCIl 6 e 7 maggio scorsi, alcuni rappresentantidi tutta l’industria del PVC si sono riuniti a Bar-cellona per le Assemblee Generali dell’ECVM(European Council of Vinyl Manufacturers)e di Vinyl 2010®.Il luogo ed il tema prescelti per questi incon-tri congiunti, che segnano il 20o anniversario dell’ECVM e la 1a Assemblea Generale diVinyl 2010®, non sono stati scelti per caso. ‘Costruire un futuro ispirato da Gaudi’ riflette l’audacia e l’innovazione che animano il set-tore del PVC. Quest’incontro non poteva per-ciò aver luogo se non a Barcellona, dove il genio di Gaudi ha avuto tutte le opportunità per esprimersi. Lo ha spiegato anche Josef Ertl, Presidentedel Comitato dell’ECVM Vinyls, ‘l’idea di indire una Assemblea Generale per Vinyl 2010®, incomune con quella dell’ECVM, dimostra la nostra volontà di coinvolgere sempre più iprotagonisti della catena produttiva e di valo-rizzazione del PVC in dibattiti aperti sulle sfide e le opportunità alle quali la nostra industria è chiamata a rispondere.’Una volontà che si è tradotta in un interessan-te dibattito, che ha offerto l’occasione ai nu-merosi rappresentanti del settore, del mondo politico e delle diverse ONG, nonché ai primi due vincitori del concorso Vinyl 2010® (vedi pagina 21), di esprimere il proprio parere sul tema: ‘Sviluppo economico e sviluppo sosteni-bile sono inconciliabili?’.

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L’associazione Vinyl 2010®

ha approfittato della 10a Con-ferenza Internazionale sul PVC, a Brighton lo scorso aprile, per presentare il suo rapporto di avanzamento 2008. L’industria del PVC è ad un passo dal rag-giungere i propri obiettivi :

> Il riciclaggio dei rifiuti post-consumo ha registrato un aumento dell’80% rispetto al 2006, vale a dire un totale di 149.500 tonnellate, rispetto alle 83.000 tonnellate dell’anno precedente. Il rapporto cita più di 50.000 tonnellate di profilati per finestre e varie, e più di 21.000 tonnellate di tubi riciclati. L’obiettivo delle 200.000 tonnellate previsto dall’industria del PVC per il 2010 non è così lontano, anche se richiede ancora qualche piccolo sforzo da parte di tutti…> L’eliminazione degli stabilizzanti al cadmio è stata raggiunta nei 27 Paesi membri dalla UE. Il programma di sostituzione del piombo sta progredendo nell’Europa dei 15 con una riduzione del suo utilizzo pari al 35% regis-trata dal 2000. Resta sempre in previsione l’estensione del programma all’Europa dei 27 da oggi al 2015.> L’impianto di riciclaggio a base di solventi di Vinyloop® Ferrara ha superato i propri obiettivi; i progetti di processi chimici non hanno ancora, per quanto li concerne, rag-giunto dei risultati.> Il totale delle spese registrate per i vari progetti europei di gestione dei rifiuti ha raggiunto i 7,7 milioni di euro nel 2007, dei quali oltre 4,5 milioni destinati all’iniziativa per la raccolta Recovinyl®.

Jean-Pierre de Greve, Direttore Generale dell’associazione, ha ricordato che, contra-riamente a quanto si temeva per il settore nel 2000, nessun divieto, nessuna limitazioneha interessato finora le applicazioni del PVC,il che va ad ulteriore merito dell’ImpegnoVolontario. ‘L’industria gode attualmente di eccellenti rapporti con le autorità europee, ivi compresa la Commissione Europea ed il Par-lamento, i quali mostrano ormai totale fiducia nel nostro Impegno e nella realizzazione dei nostri obiettivi.’ Sono inoltre in corso i primi passi, ha poi dichiarato, nell’intento di esten-dere Vinyl 2010® oltre le frontiere europee,un progetto sostenuto dagli Stati Uniti e dal Giappone. La mobilitazione generale dell’indus-tria del PVC non solo dà buoni frutti, ma gene-ra anche nuovi nati…Potete scaricare il Rapporto di Avanzamento 2008 da www.vinyl2010.org

ANCORA UN PICCOLO SFORZO...

S O L U Z I O N I S O S T E N I B I L I

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Impatto dell’incenerimento sulla produzione di scarti : esiste uno studio?L’Agenzia federale tedesca per l’Ambiente ha appena realizzato uno studio in cui sostiene che l’incenerimento dei rifiuti non ha un’incidenza negativa sugli sforzi a favore del riciclaggio e la riduzione dei rifiuti. Rivela che paesi come la Germania, dove vengono incenerite quantità significative di rifiuti, hanno mantenuto al contempo elevate percentuali di riciclaggio. Lo studio sottolinea, inoltre, come la riduzione dei rifiuti risulti da una concezione maggiormente ecologica dei prodotti e dei processi industriali piuttosto che da una semplice diminuzione delle percentuali di rifiuti inceneriti. L’Agenzia aggiunge che in Germania la valorizzazione energetica dei rifiuti contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 in misura di 4 milioni di tonnellate ogni anno.

Maggiori informazioni su:www.umweltbundesamt.de/uba-info-presse-e/2008/pe08-052.htm

Concorso Vinyl 2010® : la parola ai giovani

Crescita economica e sviluppo sostenibile sono compatibili? Oppure assolutamente inconciliabili? Era questa la domanda posta ai giovani di tutta Europa, dai 18 ai 30 anni d’età, tramite un concorso di scrittura organizzato nell’autunno del 2007 da Vinyl 2010®. Lo scorso febbraio un comi-tato indipendente ha passato al setaccio non meno di 35 dossier provenienti da 14 Paesi. I vincitori: Maja Dercar (Slovenia, 25 anni), Daniela Jungova (Repubblica Ceca, 21 anni) e Francesco Falcone (Italia, 21 anni). I dossier dei primi tre premiati, sono stati pubblicati, assieme a quelli degli altri partecipanti, in un fascicolo che può essere scaricato dal sito: www.vinyl2010.org/essaycompetition. Visto il successo di questo primo evento,un secondo concorso verrà presto proposto. Maggiori informazioni in proposito saranno presto disponibili sul sito di Vinyl 2010®.

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S O L U Z I O N I S O S T E N I B I L I

Parallelamente, la Commissione ha conferito mandato al Comitato europeo di normalizza-zione (CEN) di elaborare un’etichetta unani-memente comprensibile in tutta la UE. Questo standard uniformato dovrebbe essere pubblicato nel Giornale ufficiale dell’Unione europea… a fine 2011. Per conformarsi alla direttiva, i fabbricanti di prodotti medicali dovranno far riferimento, nel frattempo, agli standard industriali nazionali ed internazionali vigenti.

Il testo revisionato di questa legislazione è sta-to presentato dopo che il Comitato scientifico europeo ha reso note le sue nuove raccoman-dazioni sull’utilizzo del DEHP, l’8 marzo 2008. Salvo alcune riserve poste su applicazioni destinate alla cura di bambini nati prematuri,il Comitato ha concluso che non esistono pro-ve scientifiche in merito agli effetti nocivi del

DEHP sulla salute umana. Visti i vantaggi di cui gode il settore medico, e di conseguenza i pazienti, grazie all’utilizzo del DEHP per le pro-prietà uniche e vitali che conferisce agli articoli per le cure mediche, il Comitato non ravvisa la necessità di raccomandare la sostituzione globale del DEHP in tali dispositivi. Piuttosto che un divieto generale, punta maggiormente ad un approccio focalizzato sull’analisi dei rischi e dei benefici di ogni singolo plastifican-te, applicazione per applicazione. Una simile conclusione si applica al DEHP e ad altri otto prodotti, dei quali alcuni non rientrano negli ftalati, come i citrati e gli adipati.

Le ultime raccomandazioni del Comitatoscientifico della UE ed il testo revisionato della direttiva sui prodotti medicali sono consultabili sul sito www.dehp-facts.com e www.medicalplast.com

DEHP : ETICHETTA ‘PRODOTTO PERICOLOSO’?

REACH : il processo è avviato !E’ già trascorso un anno dall’entrata in vigore ufficiale della prima fase di regolamentazione europea REACH in materia di sostanze chimiche. Questa fase impone che la maggior parte dei prodotti chimici utilizzati nella fabbricazione di prodotti vinilici sia pre-registrata, al fine di disporre di un periodo transitorio, di durata fino a 11 anni, per procedere alla registrazione vera e propria. Gli stessi vincoli incombono sui fornitori di prodotti che i trasformatori di PVC utilizzano nelle proprie fabbriche.Domande? Consigli? Non esitate a consultare gli esperti dei Customer Technical Services di SolVin quando vengono in visita da voi.

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Nell’ottobre 2007,la revisione della direttiva sui prodotti medicali adottata su istanza europea, è entrata in vigore. La direttiva prevede l’obbligo per i fabbricanti di materiale sanitario di etichettare come ‘contenenti ftalati’i prodotti contenenti ftalati classificati come carcinogeni, mutageni o reprotossici (CMR)a partire dal marzo 2010.

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Eccoci dunque giuntiall’ultimo episodio di questa nuova serie di Innovazione, stagione 1 e 2. Lasciamoil tempo alle invenzioni presentate al SolVin Award 2007 di avere un lieto fine, per poi presentarvi altrepagine con tutti i nuovi successi del PVC. Prima di chiudere la rubrica, però, ecco ancora cinque belleidee che, sin dalla loro partecipazione al concorso SolVin 2001 o 2004, non hanno più smesso di cresce-re e, in alcuni casi, hanno persino dato vita a nuovi nati.

Formuplast – Plastisol EB60Il PVC raccoglie la sfida

EB60 è un plastisol PVC concepito e commer-cializzato dalla società francese Formuplast. Premiato al SolVin Award 2004, prevede l’applicazione di un rivestimento con pallini antiscivolo sui guanti da lavoro, in modo darendere sicura la manipolazione di parti taglienti (ad esempio la latta). Finora le fibre utilizzate per la fabbricazione di quel tipo di guanti avevano permesso di ottenere prodotti diversi: morbidi, leggeri e resistenti ai tagli o agli strappi, ma che perdevano gran parte delleloro proprietà quando soggetti a temperature elevate. Invece, la soglia di gelificazione a bassa temperatura, consente l’applicazionedi un rivestimento di EB60, su fibre tessute, che aumenta le capacità di presa del guanto senza alterarne le altre qualità. Oggi, questo mercato è di 4 tonnellate/anno.A partire dal 2004, questa innovazione è sfociata in due nuove applicazioni :> La realizzazione di fasci di fibre ottiche

ottenuti arrotolando le fibre attorno ad un nucleo centrale di poliestere rivestito di EB60, con conseguente aumento dell’ade-renza tra il trefolo centrale e le fibre.

> Il rivestimento con EB60 dei fili per la pesca in polietilene ad alta tenuta, che garantisce la plastificazione evitando la ritenzione di umidità da parte dei fili.

Questi nuovi mercati permettono a Formuplast di prevedere una crescita a breve termine pari al 500% delle tonnellate di EB60. Alle anguille non rimane che star bene attente !…

Per maggiori informazioni : Denis Pierlay [email protected]

Deceuninck – Twinson®

PVC-legno, i vantaggi del PVC senza i difetti del legno

Il ‘Wood PVC Composite’ commercializzato con il marchio Twinson® dalla società belga Deceuninck è un materiale che unisce le pro-prietà del PVC ai vantaggi delle fibre naturali. Questo composto di PVC e di segatura di legno o di canapa secca offre una rigidità di gran lunga superiore a quella del solo PVC. Con-trariamente al legno, non si spacca e non si deforma. E’ imputrescibile, non scolora e non ammuffisce. Può essere profilato e pigmenta-to all’infinito; la sua posa e la manutenzione sono estremamente facili! Il PVC-legno rispetta l’ambiente, limitando il ricorso al petrolio ed ai legni esotici. Può essere anche espanso, cioè prodotto con una minor quantità di materiale, fermo restando il risultato altrettanto promettente. Infine, aspetto molto importante, il PVC-legno a fine vita può essere riciclato o incenerito. La ‘plastica di legno’ è dunque votata ad un roseo futuro. Può essere utilizzata in profi-lati per ringhiere, recinzioni, finestre, arredi, cornicioni, parquet, vialetti di giardini o bordi per piscine, pontili. Questo materiale molto promettente è utilizzato sia nel settore edile che nell’industria automobilistica e nautica. Con il PVC-legno, che si tratti di costruire o di ristrutturare, tutto diventa possibile !www.twinson.net

UN SEGUITO ALLE IDEE

SOLVIN AWARD :

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Klöckner Pentaplast – Pentapharm®

A richieste eccezionali, pellicole eccezionaliPer poter rispondere alla crescente richiesta proveniente dal settore dell’imballaggio farma-ceutico di pellicole con proprietà di barriera contro l’umidità sempre più competitive, Klöckner Pentaplast (Germania) ha svilup-pato una struttura completamente nuova di pellicola multistrato: un triplo strato PVC/COC/PVDC. Rispetto alle pellicole barriera standard spalmate in PVDC e alle strutture co-estruse PP/COC, la nuova pellicola offre una barriera contro l’umidità più elevata, che si associa ad una trasparenza ottimale ed eccellenti proprie-tà di sigillatura e di termoformatura sulle linee di imballaggio. Una soluzione innovativa che si è subito rivelata la risposta che l’industria farmaceutica stava aspettando. Presentata al SolVin Award nel 2001, la nuova pellicola bar-riera della gamma Pentapharm® si è posiziona-ta sin da allora con successo sul mercato. Ha dato luogo inoltre ad altri sviluppi altrettanto innovatori nel settore degli imballaggi barriera ad elevate prestazioni, come ad esempio il film per blister PVC/SuperBarrier PVDC/PVC. Attualmente la gamma Pentapharm® conta in totale non meno di 18 tipi di pellicole, monostrato o laminate, tutte predisposte per esigenze specifiche.www.kpfilms.com

La Viuda – Regilux® e Futurbox®

PVC per la parte essenziale e alluminio per quella accessoriaIl cassone monoblocco Regilux® dotato di sistema Futurbox® è un cassone per tapparelle riavvolgibili sviluppato dall’azienda spagnolaLa Viuda di Rafael Estevan Gimenez S.L.Realizzato interamente in PVC, è rivestito da uno strato di alluminio che ricopre parzial-mente o completamente i profilati di cui è costituito.Grazie alla rifinitura del suo rivestimento, è stato possibile armonizzare perfettamente l’insieme finestra, cassone, telaio e tapparella.Commercializzato nel 2000, questo nuovo cassone supera le esigenze del Codice Tecnico di Costruzione (CTE – legislazione spagnola) in materia di isolamento termico ed acustico, in termini di risparmio energetico e di comfort acustico nelle abitazioni.Grazie alla combinazione di PVC e alluminio, è possibile ottenere una miglior resistenza meccanica ed alle intemperie, una nuova concezione e l’inalterabilità dei colori.Nel 2001, Regilux® ha ottenuto un riconosci-mento nell’ambito della prima edizione del SolVin Award for PVC Innovation.www.laviuda.es

S.I.F.R.A. EST – Steamflex®

Il PVC medicale resiste a tutto

L’azienda italiana S.I.F.R.A. EST è specializ-zata nella produzione e nella trasformazione del PVC per uso medicale e farmaceutico. Nel 2004, presentava al SolVin Award Steamflex®, un tubo morbido che offre l’enorme vantaggio di poter essere sterilizzato con del vapore ad alta pressione senza subire deformazioni. Steamflex® è venduto principalmente sul mer-cato italiano. Attualmente, vengono prodotti e venduti ogni mese non meno di 500.000 metri di tubi. Una bella innovazione che può vantarsi di conoscere un via per lo meno… fertile.www.sifraest.com

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TAVAUX :

DUE GIORNI SOTTO IL SEGNO DI UN RAPPORTO DURATURO

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Non meno di 35 clienti provenienti dalla Francia e 8 dall’Italia hanno lasciato daparte le occupazioni quotidiane e si sonopresentati all’appuntamento fissato dal loro ‘fornitore di soluzioni per il PVC’.In programma due giornate per scoprire le innovazioni tecnologiche alle quali ha dato vita la modernizzazione del sito. Due giornate per illustrare le ragioni di questi investimenti e la visione del Gruppo sulle prospettive dei mercati del PVC. Due giornate per affrontare insieme a loro le problematiche che incon-trano, dai plastificanti all’efficacia delle ri-sorse energetiche passando per le sfide del riciclaggio. Due giornate anche per rilassar-si, visitare una vecchia salina, degustare i vini della regione, gustare la gastronomia locale…Quest’appuntamento all’insegna di un rap-porto duraturo ha permesso a tutti gli ospiti di toccare con mano, e non attraverso l’inter-mediazione dei venditori, le realtà industriali di un importante produttore di PVC, dimo-strando anche l’investimento quotidiano di SolVin per lo sviluppo sostenibile di ognuno.

Che cosa resterà dell’incontro…

Paolo Groppi, Amministratore Delegato di SolVin Italia e di Vinyloop Ferrara :Un approccio moderno al rapporto cliente/fornitore ‘ Negli ultimi 15 anni, le fabbriche sonocresciute sia in dimensioni che in capacità.Di conseguenza, le aziende non riforniscono solo il proprio paese, ma anche i paesi limi-trofi. E’ per questo motivo che, dopo l’inter-ruzione della produzione di PVC a Ferrara, i clienti di SolVin Italia si sono rivolti alle fabbri-che d’oltralpe, in particolare quella di Tavaux. E’ stato facile perciò coinvolgere i nostri clienti nella visita della ‘loro’ fabbrica francese.Oltre alla possibilità di poter vedere da vicino dove e come nascono i prodotti che essi stessi utilizzano, i clienti italiani, che conoscono già

molto bene la strategia del nostro gruppo grazie ai contatti quotidiani con le strutture di SolVin Italia, ci hanno dichiarato di aver apprezzato le presentazioni sul contesto attuale e le prospettive future dei mercati del PVC. La descrizione del processo Vinyloop® e degli investimenti futuri nel trattamento dei rifiuti di PVC spalmato su tessuto (Texyloop®) hanno sollevato un interesse particolare: una scelta vista dai nostri ospiti come conferma dell’importanza che il nostro Gruppo accorda all’Italia. Due giornate quindi ben riuscite, nel corso delle quali l’interesse dei professionisti si è associato a scambi più informali e a piacevoli momenti di divertimento, favoriti dalla perfetta organizzazione e da un clima di calorosa convivialità. I nostri clienti hanno espresso la loro piena soddisfazione ed alla fine hanno augurato ai nostri ospiti francesi, a Tavaux ed alla bella campagna del Giura, un italianissimo ‘arrivederci’ !’

Pascale Vié, Direttrice Commerciale, SolVin Francia – Tavaux :Un incontro informale di sensibilizzazione alle problematiche di uno sviluppo sostenibile‘ Ci aspettavamo molto da questo incontro e di fatto si è rivelato all’altezza delle nostre aspet-tative. Volevamo che i nostri clienti, tutti molto interessati all’innovazione, ma sempre più preoccupati anche per le questioni ambientali, comprendessero fino a che punto questi due aspetti sono correlati: la ricerca e lo sviluppo hanno senso, oggi, solo in prospettiva di una crescita sostenibile. La modernizzazione del sito di Tavaux ne è un bel esempio. Così come lo è il sito di riciclaggio Vinyloop e Texyloop a Ferrara. Concentrati su argomenti quali la problematica dei plastificanti per il PVC-emul-sione, il programma di raccolta dei rifiuti Recovinyl® o anche la ricerca Solvay nella bio-chimica, i nostri invitati hanno avuto l’opportu-nità di aprirsi ad altri aspetti dell’industria del PVC e si sono resi effettivamente conto fino

a che punto SolVin s’impegna nello svilup-po di soluzioni sostenibili. Le giornate sono state importanti anche per i dipendenti della nostra fabbrica; che hanno potuto incontrare i clienti di persona e non come semplici nomi associati ad un prodotto. Infine, per la nostra equipe commerciale e per me stessa, come trait-d’union tra SolVin ed i nostri clienti, i vari confronti ai quali abbiamo assistito hanno dato luogo a scambi particolarmente interessanti e costruttivi, molto diversi da quanto i nostri rapporti abituali possano offrire…’ Maurizio Vecchiola, Finproject S.p.A, Italia :‘ Per prima cosa, desidero ringraziare SolVin per la calorosa ospitalità con la quale ci ha accolti. Mai in precedenza avevo avuto l’oppor-tunità di visitare un sito di produzione di tale importanza e ne sono realmente rimasto colpi-to. Dopo 25 anni di ottimi rapporti commerciali fra le nostre aziende, ritengo che la divisione Compounds di Finproject non consideri più SolVin unicamente come un fornitore, ma anche come un vero e proprio partner che fonda i propri rapporti sulla trasparenza e la correttezza. Gli stessi valori che caratterizzano lo spirito di Finproject negli affari. Sempre.’

Roberto Bozzi, Vulcaflex S.p.A, Italia :‘ Per la prima volta, ho pienamente compreso l’attuale contesto mondiale del mercato del PVC. Non avevo mai ricevuto informazioni così complete come nella mattinata trascorsa con Solvay che ci ha presentato la sua prospettiva ed i suoi obiettivi. Ho scoperto anche altri as-petti del settore del PVC che non conoscevo; ciò mi ha permesso di comprendere ciò che gli altri protagonisti della catena stanno rea-lizzando.’ Solange Pierre, Gruppo Legrand, Francia :‘ L’aspetto interessante di questa visita, è che ha consentito di staccarci dalle normali attività commerciali con SolVin per soffermarci su temi strategici. Ora siamo al corrente delle sue prospettive a medio termine, ma su due assi diversi rispetto a quelli legati essenzialmente al settore degli affari. In SolVin, l’interessamento per l’ambiente e per la sicurezza sono presi veramente in considerazione; abbiamo potuto verificare che non si tratta di semplici parole; ma che dietro a queste parole, ci sono dei fatti. Ho trovato interessante che un fornitore convo-chi i propri clienti, non solo in quanto fornitore, ma anche per poter riflettere insieme…’

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GRAN BRETAGNA10a Conferenza Internazionale sul PVC – BrightonInnovazione – Tecnologia – Sviluppo sostenibile – InternetMolti colleghi di SolVin e del Gruppo Solvay hanno preso parte attivamente alla 10a Confe-renza Internazionale sul PVC che si è tenuta a Brighton (Gran Bretagna) dal 22 al 24 aprile scorso. Inaugurato nel 1978 ed organizzato ogni 3 anni dall’Institute of Materials, Minerals and Mining (IOM), l’appuntamento si è guada-gnato con l’andar del tempo il ruolo di evento irrinunciabile per tutti coloro che desiderano essere informati sui più recenti sviluppi dell’in-dustria del PVC. Quest’anno si sono presentati all’appuntamento oltre 400 entusiasti sosteni-tori del PVC provenienti da tutto il mondo.I temi principali affrontati vertevano sull’inno-vazione, la tecnologia, lo Sviluppo Sostenibile e la Gestione delle Rete Internet. L’evento ha in-teressato tutti gli aspetti dell’industria del PVC: sviluppi e tendenze di mercato, ultimi sviluppi di materiali e processi. Fra le società invitate ad esprimere il proprio punto di vista c’era SolVin con 6 presentazioni. Altri colleghi di Solvay Indupa (Brasile) hanno fornito il proprio contributo con una presentazione intitolata ‘Abbinare il PVC a materiali sostenibili’. Le pre-sentazioni di SolVin possono essere consultate e scaricate dal sito: www.solvinpvc.com.

SOLVIN GERMANIAGiornata dei Plastificanti BASF – SpeyerPVC e plastificanti : una simbiosi perfettaBASF ha organizzato nel maggio 2008 una giornata informativa sui plastificanti, alla quale hanno presenziato più di 50 persone; fra di loro figuravano numerosi clienti di SolVin.L’obiettivo degli esperti di BASF, che hanno invitato i loro clienti a Speyer (Germania), era di poter presentar loro gli ultimi sviluppi del mercato globale ed illustrare i progressi realiz-zati in materia di plastificanti nel corso di tutta la loro lunga storia.

Uwe Dietsch, Responsabile delle Vendite e del Marketing di SolVin Germania, era tra gli oratori che hanno preso la parola. Il suo intervento verteva sulla crescita del mercato mondiale del PVC, e sulla strategia di SolVin Europe nei confronti delle sfide di oggi. Uwe Dietsch si è soffermato in particolare su di un aspetto fondamentale di questa strategia: l’innovazione. Ha smentito, inoltre, alcune af-fermazioni sul fatto che il PVC sia un materiale ormai superato, incapace di stare al passo con le realtà e le sfide del presente. Ha così avuto modo di convincere il suo uditorio che il PVC è più che mai leader nell’innovazione, come lo dimostra peraltro il successo del SolVin Award for PVC Innovation.

SVEZIAeasyFair 2008 – MalmöPromuovere soluzioni viniliche nei mercati freddi…SolVin, Solvay Advanced Polymers e Solvay Solexis hanno preso parte alla Fiera easyFair svoltasi a Malmö in Svezia il 16 e 17 aprile 2008. L’evento che verteva sulle tecnologie della plastica ha ospitato almeno 146 esposi-tori (produttori di materie prime, trasformatori di materie plastiche, costruttori di macchine, ecc.) e 2.279 visitatori. Partecipando a questa manifestazione, orien-tata essenzialmente verso i mercati svedese e danese, dove il PVC risente ancora di un certo deficit d’immagine, SolVin ha avuto l’oppor-tunità di confermare i prodotti vinilici nel loro ruolo di materiali moderni, di lunga durata e ultra polivalenti.Per maggiori informazioni consultare il sito : www.easyfairs.com

g Claudine Bloyaert, Responsabile Marketing Technique & Développement per i profilati ed i laminati, ha presentato le ultime scoperte della ricerca SolVin in materia di materiali compositi PVC-legno e PVC-fibre di vetro.

g Bruno van der Wielen, Business Manager PVC Suspension, è stato invitato ad un intervento sulle opportunità di sviluppo dei mercati dell’Europa dell’Est.

APPUNTAMENTO IN EUROPA...

g Uwe Dietsch, Direttore Vendite e Marketing - SolVin Germania

SOLVAY INDUPA – MERCOSUR Seminari sulle prestazioni energetiche dei telai in PVC in Brasile e in ArgentinaIl professor José Baldasano, noto ingegnere chimico presso il Politecnico di Catalogna, in Spagna, ha presentato in occasione di due seminari (il primo a San Paolo – Brasile ed il secondo a Buenos Aires – Argentina), i risul-tati di uno studio comparativo sui vantaggi e gli inconvenienti dei telai in alluminio, in legno e in PVC. In base alla sua analisi, il PVC offre le migliori potenzialità in termini di risparmio energetico.

I due seminari, che si sono svolti il 14 e 15 maggio 2008, erano organizzati da Tecnocom, uno dei principali produttori di compound di PVC e di profilati, in Argentina, e CLARIS, produttore di porte e finestre, leader sul mer-cato brasiliano. I due eventi hanno richiamato ingegneri, architetti e professionisti del settore. Sponsor principale ed organizzatore di entram-be le manifestazioni è stata Solvay Indupa.

Lo studio del professor Baldasano verteva sull’intero ciclo di produzione. ‘Una metodo-logia pertinente che noi incoraggiamo poiché consente di inquadrare meglio tutta la catena del consumo energetico’ hanno dichiarato all’unanimità Edison Carlos e Carlos Impostidi Solvay Indupa.

In seguito, la catena alberghiera Accor haparlato delle motivazioni in base alle quali ha deciso di scegliere per i suoi hotel i telai in PVC. Comfort acustico e termico, elevata resistenza meccanica, lunga durata, resistenza all’acqua, minima manutenzione e costi com-petitivi sono tra gli aspetti primari che portano Accor a privilegiare il PVC nei suoi alberghi.

Il Presidente di CLARIS ha calorosamente ringraziato Solvay Indupa per il suo interessa-mento nei due seminari, augurandosi di poter in futuro consolidare i rapporti con la filiale sudamericana del Gruppo.www.solvayindupa.com

VINYTHAI – TAILANDIASeminario ‘PVC per i climi caldi e umidi’ a BangkokInnovare significa ovviamente consentire che i nuovi prodotti emergano. Ma significa anche adattare i prodotti esistenti alle caratteristiche locali. Non ci si stupirà allora se in Tailandia, si stia pensando a sviluppare telai in PVC ap-positamente studiati per i climi caldi e umidi. Questa problematica particolare è stata affron-tata in occasione di un seminario organizzato dal dipartimento di architettura dell’Università di Chulalongkorn, con il sostegno di Vinythai, il ramo PVC asiatico del Gruppo Solvay.

190 partecipanti costituiti da esperti del setto-re, oltre a commercianti e accademici hanno avuto l’occasione di esaminare gli studi più recenti in materia di resa energetica di porte e finestre in PVC, nonché i metodi migliori di installazione, il tutto in una prospettiva di standardizzazione, di sviluppo sostenibile e di integrazione delle caratteristiche regionali.www.vinythai.co.th

g Buenos Aires – Il professor José Maria Baldasano del Politecnico di Catalogna presenta i risultati di uno studio sull’utilizzo di finestre in PVC e sui risparmi di energia domestica.

g I partecipanti scoprono gli ultimi progressi della ricerca in materia di efficienza energetica di porte e finestre in PVC.

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E D’OLTREMARE

I L D I G E S T D I S O L V I N

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SARAGOZZASalone Smagua 2008Il PVC soddisfa le normative più esigenti Non c’è sfida che interessi la Spagna da vici-no, quanto quella della gestione delle risorse idriche. Da vari anni, infatti, la penisola iberica si trova ad affrontare primavere troppo corte ed estati eccezionalmente calde e secche. Non c’è da stupirsi dunque del grande suc-cesso ottenuto dalla 18a edizione del salone Smagua che si è tenuto a Saragozza lo scorso marzo, interamente dedicato alle problemati-che legate all’acqua. Questo appuntamento professionale rappre-senta un’occasione unica per poter presentare le soluzioni e le tecnologie più all’avanguardia nella gestione idrica generale (prospettive, sfruttamento, trasporto, trattamento, ecc.).Ormai da anni il PVC ha dimostrato il suo immenso potenziale in questi settori dove, per dovere di cronaca, si è particolarmente impe-gnata l’associazione PVC4Pipes*. Presente al salone per la prima volta, il suo stand ha offer-to ai professionisti del settore molte informazio-ni sulla longevità dei sistemi in PVC.A Smagua, ‘far sapere’ e ‘saper fare’ non han-no mai smesso di incontrarsi. I professionisti del PVC, infatti, ben lungi dal sedersi sugli allori, si sono presentati con una serie di in-novazioni. Fra queste una in particolare, fon-damentale sebbene spesso poco in evidenza: l’adeguamento costante dei prodotti in PVC a legislazioni e normative sempre più rigide. In ogni occasione, il PVC dimostra la sua grande capacità di rispondere alle esigenze che gli si chiede di soddisfare (insonorizzazione, re-sistenza al fuoco, resistenza a pressioni elevate ecc.).Rispondendo a norme e certificazioni sempre più inflessibili, i tubi ed i raccordi in PVC dimo-strano ancora una volta tutto il loro potenziale di sviluppo.www.pvc4pipes.org

FERRARAFiera H2O 2008 21, 22 e 23 maggioQualità e innovazione vanno a braccetto Distribuzione di acqua potabile, smaltimento delle acque reflue… Ecco due settori nei quali il PVC ha conquistato da tempo dei titoli di merito. Molto più silenzioso delle condutture in ceramica o in calcestruzzo, il tubo in PVC offre anche minor resistenza allo scorrimento, con conseguente risparmio di energia nelle operazioni di pompaggio.La Fiera Internazionale delle tecnologie per il trattamento e la distribuzione dell’acqua pota-bile e delle acque reflue, che si tiene ogni due anni a Ferrara, in Italia, è un appuntamento immancabile per tutti colori che intendono fare dell’innovazione il loro cavallo di battaglia. Il grande coinvolgimento ed il sostegno di SolVin per questo evento scaturisce dunque dalla… sorgente.Quest’anno, verrà posta particolare attenzione sull’istituzione del Gruppo Produttori Tubi e Raccordi in PVC compatto, un’associazione di 14 aziende del settore che mira a creare una ‘nuova cultura della qualità’ per i tubi ed i raccordi in PVC. I frutti di questa iniziativa do-vranno essere identificabili tramite un’etichetta che certificherà non solo l’origine del prodotto (fabbricato da una delle società aderenti all’associazione), ma anche la sua conformità alle norme vigenti. L’iniziativa conferma ancora una volta come il PVC, nonostante il suo utilizzo ormai pluride-cennale, sia ancora un materiale ‘giovane’, in grado di creare margini di crescita e di sviluppo.www.tubipvc.it

PVC * Associazione che si prefigge di sviluppare e di

promuovere su scala mondiale i sistemi di tubature in PVC nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

g John Taylor, ex-Direttore Esecutivo di Borealis, ha passato le consegne per la presidenza di Plastics Europe a Jacques van Rijckevorsel, Membro del Comitato Esecutivo e Direttore Generale per il Settore Plastiche di Solvay.

P V C N E W S

FERRARAAssemblea Generale di Plastics Europe‘It’s time to action !’Quest’anno, l’Assemblea Generale di Plastics Europe si è tenuta il 28 e 29 aprile a Ferrara, in Italia. L’accento è stato posto sulle modalità con le quali l’industria delle materie plastiche traduce le sue idee in fatti. Prima di tutto, le tre equipe ‘Azione Industria’ che si erano viste affidare la missione, nel gennaio 2008, di elaborare un piano per affrontare le sfide del futuro, hanno avuto modo di presentare lo stato di avanzamento delle loro attività. Almeno sei le iniziative proposte che rispondono alle problematiche di resa energetica e protezione del clima, efficacia delle risorse e tutela delconsumatore. Il 94% dei partecipanti ha mani-festato subito la propria volontà di impegnarsi in queste attività.In seguito anche i membri di Plastics Europe ed i giornalisti invitati alla sessione pubblica hanno avuto l’opportunità di visitare Vinyloop Ferrara, il sito di riciclaggio di rifiuti compositi in PVC ed i cantieri del progetto ‘Casa 2 Litri’ (vedi Wave 15). Un’iniziativa che ha permesso di dimostrare ciò che l’impegno dell’industria del PVC ha saputo fare per uno sviluppo con-creto e sostenibile. Un altro tema importante di questi 2 giorni è stata ovviamente l’elezione del nuovo Presidente di Plastics Europe, Jacques van Rijckevorsel, Direttore Generale del Settore Plastica e Sponsor Innovation di Solvay.www.plasticseurope.org

MILANOOscar della PlasticaIl PVC, n°1 nella categoria ‘Giocattoli’Il 4 dicembre 2007 si è tenuta a Milano la 1a edizione dell’Oscar della Plastica, un evento organizzato all’interno del seminario ‘Inno-vazione nella Trasformazione delle Materie plastiche’ e destinato a premiare i prodotti più innovativi ottenuti dalla trasformazione delle materie plastiche. Una commissione di esperti ha assegnato cinque Oscar nelle rispettive categorie: Imballaggio, Imballaggio secondario, Edilizia, Articoli sportivi e Giocattoli.Un plauso particolare va al vincitore della categoria ‘Giocattoli’, la società Ledraplastic (Osoppo, Udine) per il suo ‘Rock’n Rody’, un cavallino a dondolo in PVC che presenta numerose qualità. Il cavallo ‘Rody’ è gonfiabile ed oltre ad essere morbido e liscio al tatto e facile da trasportare, può essere staccato dal basamento (plastica rigida) ed essere quindi utilizzato come ‘pallone saltante’. Ma soprattu-tto il cavallo ‘Rody’ ha la caratteristica di poter restare sulla base d’appoggio senza fissaggio,solo con la pressione d’aria e grazie alle pro-prietà antisdrucciolo dei due materiali che en-trano in contatto. L’insieme di queste qualità fanno di ‘Rock’n Rody’ un giocattolo innovativo che offre ai più piccini un livello di sicurezza superiore rispetto ai giocattoli in legno o in plastica rigida.Non c’è dubbio, ancora una volta il PVC dimostra tutto il suo potenziale innovativo e di progresso.www.ledraplastic.com

CHÂTEAUROUXAMCC festeggia i suoi 60 anni aprendo al pubblico il suo sito di produzioneAMCC, una filiale del Gruppo Atrya, è unodei principali produttori francesi di serramenti in PVC e in alluminio (porte, finestre, verande, tapparelle avvolgibili) per professionisti e per i grandi centri di bricolage. I suoi prodotti sono utilizzati in tutti i campi dell’edilizia: abitazioni private, alberghi, ospedali, scuole… AMCC produce quasi 1.000 articoli al giorno.Lo scorso 20 giugno, in occasione del suo sessantesimo anniversario, AMCC ha deciso di aprire le porte del suo sito di produzione di Châteauroux (Indre), uno dei più competitivi in Europe (50.000 m²), alla stampa e a circa300 clienti e partner. Johannes Tryba – Presi-dente del Gruppo Atrya, Lars Platow – Pre-sidente e Direttore Generale di AMCC – e la sua equipe, hanno sfruttato l’occasione per presentare l’evoluzione e le innovazioni della società a partire dalla sua fondazione.www.amcc-fenetres.fr

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NEWS

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Gruppo Chimico e Farmaceutico

NanoVin, materiale innovativo e intelligente, è il primo nanocomposito che combina il PVC con l’argilla naturale.

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