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Claudio Bisio, Petaloso Style, Colori in libertà, Via Mazzini, Salone del Libro, Festival delle Colline
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TORINO Free magazine Ed
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n.2 anno xi maggio 2016
Colori in libertàPetaloso styleVia Mazzini
Salone del LibroFestival delle Colline
C’è tutto da ridereClaudio Bisio
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contenuti
Shop in the City maggio 2016
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director's cut
RubRiche
contriButors
fermo immagineGiorgio Perottino
oggetto del desiderio
scoprire torino
dimmi come mangiViviana Varese
va Bin parade
personal shopper
go away
se fossiTin Carena
torino odi et amo
diy
in&out
mania
good news
caccia al tesoro
green Il mondo ha sete d'acqua
BamBini
caccia al tesoro
ricetta d'autore
Beviamo una cosaPiergiorgio Castellani
piemontesi a teatro
non semBra torino
test: che Borsa sei?
contenti e premiati
letture
art 4 turin
coach
la mcmusa consiglia
music&shop
news&gossip
company profileGelateria Marchetti | Nuxe
oroscopo
programma di sala
to knowClaudio Bisio
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CAPPELLERIA REGGECorso Vittorio, 70
10123 TORINO
HOLE Via Bertola, 25/D10122 TORINO
DIECICENTO Via Principe Amedeo, 53/B
10123 TORINO
LE PASSAGE Via Mazzini, 310123 TORINO
CHIARA TVia Cristoforo Colombo, 27/D
10129 TORINO
NOSTALGIA Via Francesco Denza, 1
10024 MONCALIERI (TO)
MIALUIS.indd 1 13/04/16 14.27
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magazine
outfitPaola Zini
modaPetaloso Style
BeautyColori in libertà!
in personaNiccolò Fabi
4 passiVia Mazzini
in vetRina
claudio Bisio
fReestyleIl pane, il vinoSteve Mc Curry30 cibi che allungano la vitaURB-E
salone del libRo
english veRsion
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contenuti
Shop in the City maggio 2016
Design Alexandra Tsoukala da Lyda Türck C.so Vittorio Emanuele II, 90
director's cut
6 | 05 . 2016 | Shop in the City
Sabrina Roglio
Fate i turisti in Città
Ogni ponte festivo, ogni weekend di sole, Torino fa il pienone. Gli ultimi dati relativi al 25 aprile, grazie anche al Jazz Festival ma non solo, hanno fatto registrare numeri da capogiro: la Venaria Reale dal 22 al 25 compreso, ha visto entrare 54mila 234 persone; il Museo Egizio ha staccato 24mila 654 biglietti, il Museo Nazionale del Cinema, 17mila 500. In 10mila hanno
visitato le mostre e le sale di Palazzo Madama, mentre Gam, Mao e Rocca del Borgo Medievale hanno venduto 6mila 500 biglietti.
I Musei Reali hanno visto oltre 8mila 600 persone e 2mila persone sono andate al nuovo Polo del 900. Gli appuntamenti del Torino Jazz Festival in
piazza Castello nelle prime due serate, sabato 23 e domenica 24 aprile hanno coinvolto circa 35mila persone. Sicuramente a maggio con il Salone
del Libro e tutti gli eventi in programma il successo sarà nuovamente assicurato. Da sempre sulle pagine di Shop in the city vi raccontiamo le
bellezze di Torino e il nostro consiglio è quello di fare anche voi come i turisti: godetevi la città, andate a vedere le numerose mostre e seguite tutti gli eventi di questa primavera davvero speciale. Come sempre portatevi dietro la copia
di Shop in the city. Nel programma di sala troverete tutti gli appuntamenti del mese; con i quattro passi scoprirete via Mazzini, la via cool e sabauda ad un passo da quelle più gettonate e a volte intasate dai troppi turisti. Andate
alla ricerca degli scorci del nostro “Non sembra Torino” e prendete spunto per il vostro outfit grazie al servizio “petaloso” della moda e ai consigli colorati
per il vostro beauty. La cover è dedicata allo showman Claudio Bisio in questo periodo in tv con la nuova edizione del programma Italia’s Got
Talent. Niccolò Fabi sarà al teatro Colosseo il 27 maggio e ci ha raccontato come sotto la Mole abbia trovato quella che lui definisce “una seconda
famiglia”. E poi Mc musa con il suo racconto del “The Tonight Show Starring Jimmy Fallon”, la pagina green con i rimedi per non sprecare l’acqua, la
classifica, il Personal Shopper, gli oggetti del desiderio, la buona notizia, le ricette e l’intervista allo chef e al viticoltore.
Buon maggio di passeggiate e di buone letture in nostra compagnia.
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maggio 2016
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editoRe Ad Local srlCorso G. Lanza 105, 10133 Torinotel. 011.6608003 - fax 011.6602875www.shopinthecity.it
direttrice responsabileSabrina [email protected]
in Redazione
coordinamento editorialeElisa [email protected]
arte - cultura - spettacoliMarta Ciccolari Micaldi - Pietro Raboni - Valentina Dirindin
moda - Beauty - personaggiDavide Fantino - Valentina Dirindin - Eleonora Chiais
attualità - curiositàa cura della redazione
personal shopper - fai da teIsabella Maria Morbelli
grafica editorialeAntonella Ferrari
hanno collaboratoMaria Grazia Belli
immaginiSimone Mottura
stampaReggiani spa Divisione arti grafiche Via Alighieri, 50 - 21010 Brezzo di Bedero (VA)
pubblicitàAd Local srlCorso G. Lanza 105, 10133 Torino
tel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - [email protected]
per segnalazione eventi e invio di materialiCorso G. Lanza 105, 10133 Torinotel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - [email protected] Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006
Seguici su:www.facebook.com/shopinthecitytorino shopinthecity
Registrazione Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006
Tutti i diritti di riproduzione, in qualsiasi forma e di qualsiasi parte della pubblicazione, sono riservati. L’ editore si scusa per eventuali omissioni ed è a disposizione di coloro che involontariamente non fossero stati citati. La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, testi utilizzati dagli inserzionisti nè per eventuali cambiamenti di orari, luoghi o note di servizio indicate nelle schede informative. Il materiale eventualmente inviato alla redazione non viene restituito.
contiButors
10 | 05 . 2016 | Shop in the City
silvana miaAccount
ama trascorrere il suo tempo libero
con la sua famiglia, tra le colline
verdi e il blu del mare. e' dedita alla
sua professione come venditrice da
molti anni. e' solare e le piace fare
scherzetti ai suoi collaboratori...
una vera monella....
antonella FerrariGrafica
dopo la laurea in disegno
industriale, conseguita nel 2001
presso il politecnico di milano,
ha collaborato con società di
progettazione e consulenza
nei campi del design, della
comunicazione e dell'architettura.
da anni collabora con diverse
testate di moda, design e lifestyle
tra milano e torino.
isaBella morBelliPublisher
appassionata di comunicazione
pubblicitaria, isabella è l'ideatore
della rivista. grazie alla profonda
conoscenza dei negozi torinesi è
diventata la personal shopper di
riferimento. tutti i giorni è
impegnata nella vendita delle
pagine pubblicitarie. la potrete
incontrare sulla sua veloce vespa
rosa.
klara simkovaSocial media manager
arriva dalla repubblica ceca dove
ha lavorato per importanti aziende
multinazionali. ha vissuto in
germania e inghilterra e nel 2003
ha dato la svolta alla sua vita
trasferendosi per amore a torino.
le sue passioni sono da sempre
moda e arte in tutte le sue forme.
da quando vive in italia ha aggiunto
anche quella della cucina.
marta CiCColari miCaldiGiornalista
nata a moncalieri nella primavera
dell'82, abbina al romantico profumo
dei fiori in germoglio la tenacia
rossa del segno del toro e un
piccante tocco creativo di
provenienza calabra. dopo la
spagna e Berlino ha scelto l'italia.
lavora come freelance nel
movimentato mondo dell'editoria
e della comunicazione, adora la
letteratura americana e il suo
compagno più amato è il rock'n'roll.
Chiara alottoAccount
la grande passione per la scrittura
nasce insieme al suo primo diario
segreto e si evolve fino agli articoli
di cronaca locale, passando per
qualche libro iniziato, racconti e
recensioni. con penna e taccuino
sempre in tasca, scopre, grazie a
shop in the city, che una rivista è
molto di più di ciò che si legge.
Solo gli account presenti su queste pagine sono autorizzati a avviare trattative per Shop in the City
JessiCa BrowningTranslater
Jessica Browning is an american
currently staying in torino. Jessica
grew up in texas and attended the
university of texas. she then spent 2
years working at the united states
capitol in washington, d.c. Jessica
enjoys traveling, trying new foods,
and experiencing life in italy.
contiButors
eleonora ChiaisGiornalista
torinese (classe 1986) amo così tanto
chiacchierare da aver fatto della
comunicazione la mia professione.
giornalista pubblicista mi occupo
di moda e spettacolo per il
“magazine delle donne” e sono
dottore di ricerca in semiotica della
moda. per Bookrepublic 40k ho
pubblicato “c’era una volta un
principe azzurro”, manuale di a
semiserio dedicato alle principesse
di oggi.
davide FantinoGiornalista
torinese del 1974, giornalista
freelance. ama seguire qualsiasi
sport, soprattutto il calcio, e andare
ai concerti. il prossimo sarà quello
dei massive attack.
valentina dirindinGiornalista
attualmente giornalista
free-lance, è stata negli ultimi anni
caporedattrice della rivista torinese
extratorino. ha fatto della sua
passione più grande – la scrittura –
il suo mestiere, trovando un senso
alla massima che dice “fai qualcosa
che ti piace e non lavorerai neanche
un giorno”. si concede con
assidua regolarità i seguenti
amori extraconiugali: torino,
la lettura e la buona tavola.
elisa montesantiSegreteria di redazione, assistente di
direzione, coordinamento editoriale.
figura poliedrica all’interno della
redazione che segue la rivista dalla
nascita alla distribuzione, senza
tralasciare il fulcro di ogni attività,
il contatto umano.
miChele segretoAccount
antiche incisioni sui muri di casa
testimoniano il suo sogno di essere
uno scienziato, ma la fisica e una
folta capigliatura spettinata non
erano nel suo dna. per fortuna
inventarono le scienze della
comunicazione e la strada gli fu
rivelata. anche giornalismo e
marketing sono ingredienti per
nuove invenzioni e non serve la
fisica né un camice bianco: Bingo!
Shop in the City | 05 . 2016 | 11
8-12 GIUGNO 2016Dopo il successo della prima edizione, visitata da 350.000 persone, torna il Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino, il più importante appuntamento in Italia per scoprire e provare le novità del mercato automobilistico. Un Salone coinvolgente, immerso nella splendida cornice del parco cittadino, aperto dalle 10 alle 24 e con ingresso gratuito.
Scarica l’app gratuita Salone dell’Auto di Torino per conoscere in anteprima i modelli esposti e inviare la richiesta di prenotazione del test drive.
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8-12 GIUGNO 2016
8-12 GIUGNO 2016Dopo il successo della prima edizione, visitata da 350.000 persone, torna il Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino, il più importante appuntamento in Italia per scoprire e provare le novità del mercato automobilistico. Un Salone coinvolgente, immerso nella splendida cornice del parco cittadino, aperto dalle 10 alle 24 e con ingresso gratuito.
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INGRESSO GRATUITO DALLE 10 ALLE 24
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TORINOAUTOdell’
8-12 GIUGNO 2016
14 | 05 . 2016 | Shop in the City
fermo immagine
Photoreporter e fotografo, Giorgio Perottino lavora da anni con diverse
realtà internazionali del mondo della fotografia e del fotogiornalismo. Si occupa di news e sport per l’agenzia di stampa Reuters. Parallelamente collabora con federazioni nazionali ed internazionali del mondo natatorio e sportivo fotografando competizioni di livello europeo e mondiale. Con questo scatto si è aggiudicato il GLSL Sport Photo Award 2015.Partiamo da questa immagine. Aveva capito subito che aveva qualcosa di speciale?Lo scorso agosto ero a Kazan in Russia per i campionati mondiali di nuoto per fotografare i tuffi di grandi altezze da 30 metri. Era chiaro da subito che la foto ideale doveva ritrarre un atleta che si stagliasse sulle cupole del Cremlino. Per questioni prospettiche, non c’era sulla terra ferma una postazione adeguata che permettesse
di raccontare in un solo scatto tutta la magia di tale architettura e l’emozione del volo. Così ho trovato il punto giusto dal fiume con un gommone messo a disposizione dallo staff, a circa 100 metri dalla riva, per allineare la prospettiva e fermare il volo tra le guglie.Quali caratteristiche deve avere una fotografia di sport?Racconto di una competizione, impatto emotivo, espressione del gesto atletico. Il tutto sulla lama dei centesimi di secondo: l’azione sportiva è molto veloce e talvolta imprevedibile. Quando si riesce ad unire questi elementi, si rende merito allo sforzo di atleti che si allenano per anni e si giocano tutto in pochissimo tempo.Fotografo e fotogiornalista: come si racconta una notizia con un'immagine? Attraverso il linguaggio fotografico, si tratta di documentare la realtà componendo elementi significativi fermandoli in
momenti topici, così da offrire a chi guarda la foto una testimonianza del contesto e del fatto raccontato. Si deve sempre tenere a mente l'etica giornalistica, tanto più in una epoca di facili contraffazioni digitali e diffusi manierismi estetici. Un luogo dove non è ancora stato che le piacerebbe fotografare.Occupandomi anche di fotogiornalismo e reportage, la Corea del Nord. Poter documentare uno stato ai nostri occhi surreale e sicuramente unico, credo sia il sogno di qualsiasi photoreporter.A quali progetti sta lavorando?Sarò a Londra per gli Europei di Nuoto a maggio. Nel frattempo sto lavorando a un progetto documentaristico iniziato da tempo che racconta la relazione delle persone con l’arte contemporanea.www.giorgioperottino.com
giorgio Perottinodi Davide Fantino
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Lazzari Gioielli - Via Barletta 47 - 10136 - Torino (TO) Tel: 011 320574 | Fax: 011 352749 | www.gioiellerialazzari.com | Find us on Facebook
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l’essenziale è un gioiello che rimarrà per sempre al polso di chi lo indossa. presa la misura
il bracciale viene infatti unito grazie ad un’invisibile saldatura laser: il bracciale sarà perfettamente
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Shop in the City | 05 . 2016 | 17
oggetto del desiderio
18 | 05 . 2016 | Shop in the City
BookBook è un divano-libreria pensato per chi ama leggere, sognare o, semplicemente, rilassarsi un po’. frutto
della creatività del designer randy colombo è realizzato da maestri artigiani e prodotto interamente in
italia, dalla costruzione della struttura portante alle ultime rifiniture. disponibile in due misure (due posti
e tre posti) e in 20 combinazioni di colore, book ha una personalità camaleontica.
Book è realizzato da Prospettiva, start-up nel settore dei complementi d’arredo. Prospettiva progetta, produce e
commercializza oggetti di design ecosostenibili e rigorosamente made in Italy. Con l’importante mission di dar vita a soluzioni che possano creare spazi con l’anima –
funzionali, certo, ma anche ironici o sorprendenti – Prospettiva crede in un design contemporaneo ed
essenziale. www.prospettivadesign.com
Il divano dall’anima pop
oggetto del desiderio
Quando il nuovo sposa l’originario: l’ospedale valdese
Dal 2004 l'Ordine degli Architetti di Torino premia quelle opere architettoniche che contribuiscono a migliorare la città. Sono tantissime e riconoscibili dalla targa con la stella stilizzata posta sulle loro pareti
Ospedale Evangelico Valdese | via Silvio Pellico 28 | TorinoArchitetture Rivelate 2004
scoprire torino
il premio architetture rivelate
il riconoscimento alla qualità in
architettura si ripropone di far
conoscere le opere che contribuiscono
a una migliore qualità dell'ambiente
costruito e in 12 edizioni sono state
premiate 107 architetture.
dall’edizione 2016-2017 il premio
diventa biennale e sarà possibile
candidare le architetture per tre
categorie: nuova costruzione e riuso,
allestimenti temporanei e spazi
interni, spazi aperti, infrastrutture e
paesaggio.
www.architetturerivelate.com
Ospedale Evangelico ValdeseIl progetto per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Ospedale Evangelico Valdese, in via Silvio Pellico a Torino, è stato realizzato nel 2001 da Giorgio De Ferrari, Vittorio Iacomussi, Claudio Germak, Osvaldo Laurini e Agostino De Ferrari e ha vinto il premio "Architetture Rivelate" nel 2004. L’edificio, tipico esempio di edilizia operaia torinese ottocentesca, è stato trasformato in un centro diagnostico nel rispetto e nella valorizzazione dell’impianto originale. Il progetto ha conservato il carattere semplice e rigoroso dell’interno, inserendo una copertura in vetro temperato a livello
del tetto che illumina l’ampio ambiente sottostante ricavato da un ex cortile e attorno al quale ruotano le funzioni ospedaliere. Qui trovavano posto i box della reception, su cui si affacciano i ballatoi dei piani superiori. Il continuo collegamento visivo tra i diversi livelli anima l'ambiente, il cui design ricorda una hall alberghiera tanto che la struttura è stata rinominata dai residenti del quartiere “albergo della salute”.
20 | 05 . 2016 | Shop in the City
dimmi come mangi
Il primo ricordo legato alla cucina. Il ragù di carne e pomodoro fatto
con mio padre. Avevo circa sette anni.Quando ha deciso di occuparsi di cucina. Circa cinque anni fa. Io cucinavo pochissimo, quasi niente. Mi ha stimolato il mio ragazzo: la prima volta che gli ho preparato qualcosa è stata la carbonara e non gli è piaciuta. Mi ha detto: “Continua a provarci, perché secondo me sei brava”. E Allora ho iniziato ad appassionarmi, a provare, a comprare libri sempre più difficili. Il profumo che le fa venire fame... Il ragù d’anatra. Qual è il suo ingrediente preferito. Mi piacciono le spezie. Uso molto l’anice stellato. Dà ai brodi una buona aromatizzazione.Utensile di cui non può fare a meno.I coltelli. Ho il mio set personale che porto sempre dietro. Aiuto ho il frigo quasi vuoto, ci suggerisce una ricetta semplice
alida gottadi Maria Grazia Belli
Alida Gotta. È torinese, 26 anni, una grandissima determinazione e una volontà di ferro. Si è classificata al
secondo posto nella quinta edizione di Masterchef appena terminata.
All’interno del cooking show è tra le figure più interessanti e criptiche: il suo non è stato un percorso di vita lineare,
ma costellato di dubbi, perplessità e crisi che l’hanno portata soltanto 5 anni fa a realizzare che la cucina fosse per lei una
vera passione. www.alidagotta.it
Coniglio con polenta, foto di credits Laura Caterina Campanelli.
ma di sicuro effetto?Sicuramente quando uno ha il frigo vuoto ha la pasta, le acciughe e le olive. Suggerisco delle penne o rigatoni con acciughe passate in padella, olive taggiasche e del pane tostato sopra.Che cosa non deve mancare in dispensa.Le uova, servono per fare tantissime cose.Il consiglio per chi non sa cucinare.Dipende se apprezza il buon cibo o meno. Se gli piace mangiare meglio scegliere buoni ristoranti. Il palato va abituato e educato. Chi vuole iniziare a cucinare deve partire da libri semplici e da ricette appetitose.Qual è il ricordo più bello che ha di Master Chef Italia 5?Il piatto “coniglio marinato in olio e poi condito con capperi sotto sale” che ho fatto a Enzo Vizzari (direttore e critico gastronomico delle guide dell’Espresso ndr) e il suo commento.
chi é
22 | 05 . 2016 | Shop in the City
viva l'osPitalità!di Valentina Dirindin
Torino e il Piemonte rigorosamente in classifica
Benvenuti sotto la Mole. Che Torino si sia tirata sempre più a lucido, vestendo benissimo i panni dati da questa nuova veste di città turistica, è ormai un dato di fatto. Ma a decretare che Torino è la città ideale per un soggiorno sono i viaggiatori stessi, che in ogni modo inseriscono la città sabauda nelle classifiche delle loro preferenze, con posti sempre più alti.
Per l'ospitalità, ad esempio, come stabiliscono gli utenti di Wimdu (piattaforma online per la ricerca di sistemazioni turistiche), che le hanno regalato un bel secondo posto nella classifica delle città più accogliente d'Italia. Sopra solo Siracusa ma d'altronde non si può facilmente competere con il mare e il sole della Sicilia.
1. siracusa2. torino3. lucca4. verona5. napoli6. palermo7. lecce8. firenze9. cagliari10. milano
24 | 05 . 2016 | Shop in the City
Fonte: Wimdu
va Bin parade
Hanno una profumazione delicata e gradevole, parlano di natura e sono
veri alleati per la bellezza quotidiana i cosmetici firmati San Maurizio 1619, il nuovo brand che si sta proponendo nel settore del beauty e della cosmeceutica con prodotti altamente performanti. Creme, olii, sieri… ogni prodotto è formulato con ingredienti naturali esclusivamente “made in Piemonte”, come la nocciola, la zucca, l'orchidea spontanea della Valle Bormida, il melograno e il Barolo, il re dei vini. Frutti della terra delle Langhe e, più in generale, del basso Piemonte, dove si trova il Relais San Maurizio, hotel di lusso all’interno del quale è stata ricreata una SPA tra le più belle d'Europa dove il Dottor Giusto, responsabile scientifico, vi attende.I prodotti della linea SkinCare sono un’emanazione di ciò che al Relais i monaci cistercensi sembrano aver lasciato in eredità. In questo luogo, le cui origini risalgono al 1619 (da qui il nome delle linee e del gruppo) l’amore per la natura si esprime nel grande orto coltivato da Salvatore con le erbe officinali e nell’utilizzo di prodotti della terra, fiori e frutti che sono i simboli che
si ritrovano sulle confezioni dei prodotti San Maurizio 1619. Nicola Oliveri è l'artista che ha interpretato con tratto poetico i vari elementi naturali alla base dei cosmetici, 20 in tutto, racchiusi in eleganti flaconi di vetro satinato, che all’occasione possono trasformarsi in raffinati oggetti da regalo. Sono sei le linee - Hora Prima, Oro Fluid, ClepsHydra, Divina, ReNova, Zenit - ognuna delle quali attinge i propri principi attivi da un frutto diverso e si adatta alle esigenze personali e, ovviamente, a tipi di pelle differenti. Se avete dei dubbi potete chiedere consiglio ad Alice, la responsabile del Concept Store, che saprà guidarvi nella scelta con competenza. Vi piace la nocciola?, Questo frutto è un ingrediente dalle mille applicazioni. Si trova nella linea Hora Prima composta da latte detergente, tonico e una crema idratante ricca, cremosa e dal profumo intenso. A base della tipica Tonda Gentile delle Langhe sono anche l'Olio corpo bagnodoccia idratante rigenerante e quello per corpo e capelli nutriente setificante della linea Oro Fluid, la Crema viso Antiage Biolift, il Siero viso e il Siero contorno occhi della
linea ClepsHydra, la Crema viso illuminante e lo scrub viso rigenerante, in cui però viene utilizzato anche il guscio polverizzato. Per il corpo c'è invece lo Scrub bagnodoccia detox al Barolo, il più nobile dei vini piemontesi, protagonista della Linea Divina, che comprende anche un'Emulsione corpo anti-age e una Lozione per le gambe che sfrutta le benefiche proprietà dei polifenoli dell'uva. E se siete di corsa e avete una serata importante, un evento a cui partecipare o semplicemente desiderio di sentirvi belle... sappiate che nello store è possibile sottoporsi a mini-trattamenti della durata di circa 20 minuti con applicazioni dei vari prodotti in un ambiente dove luci, profumi e suoni sapranno farvi recuperare equilibrio e buon umore, togliendovi totalmente la stanchezza accumulata durante una giornata di lavoro.Il San Maurizio Concept store si trova Via Maria Vittoria 41/A a pochi passi da piazza Vittorio e dall’elegante via della Rocca. Tutti i prodotti sono acquistabili anche sul sito: skincare.sanmaurizio1619.comwww.sanmaurizio1619.com
la natura ti Fa Bella
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26 | 05 . 2016 | Shopromotion in the City
Shop in the City | 05 . 2016 | 27
di Isabella Morbelli | foto www.byn.it
personal shopper
Vuoi essere tu la protagonista del prossimo Personal Shopper? Inviaci il tuo profilo, la redazione con
Isabella realizzeranno il tuo percorso di shopping. [email protected]
Scarpe da ginnastica shopper a tracolla, occhiali da sole e via. Isabella e Simonetta sono pronte a scorrazzare per le vie di Moncalieri,
alla scoperta di un centro storico perfetto per fare shopping.
Personal shoPPer
Eccoci di fronte ad una caffetteria storica, Rivetti. Le insegne ci lasciano di stucco.Poco oltre scopriamo la galleria di vetrine della gioielleria Ermes Negri (via San Martino 17), rapite da luce e luccichii entriamo e indossiamo le collane e gli orecchini di Mattioli Gioielli, un’azienda torinese che dal 1860 opera nella creazione e
lavorazione manuale di gioielleria e oreficeria di alto livello. La collezione Puzzle ci piace davveromolto, avremo voglia di portarla via con noi.
28 | 05 . 2016 | Shop in the City
personal shopper
Moncalieri è sempre più bella, eccoci dunque da Curletto (via Santa Croce 19) a rendere i nostri capelli all’altezza del luogo. Lele e Rossana ci rendono uniche. Nel loro salone professionalità e prodotti di alta qualità sono il loro punto di forza. Più curate passiamo a trovare Piero e Laura di Proposte (via San Martino 2) abbigliamento uomo, proprio
sulla piazza e scopriamo dei pantaloni da uomo di Circolo 1901 che sembrano un normale gessato ma in realtà sono molto più confortevoli poiché sono in un tessuto jersey elastico. Simonetta pensa siano perfetti per il marito motociclista.
Shop in the City | 05 . 2016 | 29
personal shopper
30 | 05 . 2016 | Shop in the City
personal shopper
E se anche l’occhio vuole la sua parte... meglio con un buon paio di occhiali, e che occhiali! Importanti marche, forme e colori da Ottica Matteotti (via Matteotti 6). Difficile non trovare quello giusto. Tornando in cima alla piazza di Moncalieri dove abbiamo lasciato l’auto, ci facciamo travolgere dai capi particolari di Two Kids.
Pranzo da Il Punto D’ascolto (via Santa Croce 28): mangiare in un posto carino e confortevole un piatto cucinato bene è sempre un piacere, soprattutto dopo avercamminato così tanto. Ancora un salto da Pavani (piazza Vittorio Emanuele II 4) a curiosare tra i nuovi arrivi e poi infine con l’auto raggiungiamo Casalegno Tessilarredo (via Torino 13 Nichelino) perché Simonetta aveva bisogno di asciugamani e accappatoiper la casa in montagna e da Casalegno Tessilarredo ero sicura di trovare ampia scelta, qualità e cortesia!
Shop in the City | 05 . 2016 | 31
personal shopper
marCello, adÈle d’aFFrY (1836-1879)
Marcello (1836-1879)Portrait de S.M. l’impératrice Élisabeth d’AutricheMarbre, 1867Musée d’art et d’histoire Fribourg© MAHF / Francesco Ragusa.
Fino al 4 giugnoMusée des Suisses dans le Monde, Chemin de l’Impératrice 18, Pregny-chambésy – Ginevra Svizzera www.penthes.ch
adèle affry scultrice svizzera nota
anche come "duchessa di
castiglione colonna" e "marcello”,
è stata una delle poche donne ad
essersi affermata quale scultrice
di grande successo nell'ottocento
europeo. moglie di un esponente
del casato romano dei colonna,
discendente di una famiglia
friburghese, fu amica degli
imperatori francesi.
nel 1863, in occasione
dell’esposizione del salone di parigi
decise di presentarsi con il nome
marcello per sfuggire agli stereotipi
del tempo. adele affry visse e lavorò
intensamente tra friburgo, parigi
e roma. morì prematuramente nel
1879, all'età di 43 anni. la mostra
presenta la personalità e la carriera
di questa donna e artista, singolare
e abbagliante, attraverso una
selezione di opere e scritti.
go away
32 | 05 . 2016 | Shop in the City
e) STAMPA DIRETTAMENTE SULLA PASTAFROLLA La stampa avviene direttamente sulla pasta frolla con colorante alimentare a base di acqua per riprodurre loghi e scritte.
Il nostro prodotto è una tazzina in pasta frolla creata con ingredienti di prima qualità per ottenere un alimento gustoso e genuino. Concepita con formati di tazzina da espresso e cappuccino è ottima sia per la somministrazione di alimenti caldi che freddi, come il the, il caffè, il gelato e tanto altro. Il nostro prodotto è contraddistinto dalla qualità che lo rende unico nel suo genere. Soprattutto la resistenza alle alte temperature dei liquidi con cui è a contatto. Al palato risulta croccante, ideale come Snack o complemento di menù, che regala al cliente una piena soddisfazione nel degustarla. L’elegante design la rende adatta per svariate composizioni artistiche di facile utilizzo. L’aspetto green della nostra creazione sta nel fatto che si degusti un buon alimento eliminando gli sprechi di acqua, detersivi, energia elettrica e tempo. Il prodotto inoltre è presente in diversi gusti dalla classica vaniglia, al cacao passando per cannella, anice, ginseng o altri a richiesta L’azienda è in grado di poter soddisfare tutte le esigenze, dal packaging alla forma stessa dell'oggetto. Abbiamo la possibilità di stampare direttamente sul biscotto i loghi aziendali, trasformando la tazzina in un ottimo veicolo pubblicitario ideale per rafforzare il proprio marchio. La personalizzazione del prodotto
Shopromotion in the City | 05 . 2016 | 33
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la Prima tazzina da CaFFÈ Pensata Per essere mangiata
comprende dunque: a) PASTAFROLLA Possibilità di miscelare aromi direttamente all'interno della ricetta creando sapori di vario genere. Possibilità di colorazione del biscotto stesso senza l’utilizzo di coloranti ma, con ingredienti naturali di alta qualità. b) GLASSA La glassa interna può essere personalizzata dal punto di vista di aromi e di colore così da soddisfare le esigenze di gusto in varie parti del mondo.c) PIROTTINO Protegge la tazzina e permette di non toccarla direttamente quando viene servita per mantenere un elevato standard di igiene. Attualmente può essere caratterizzato sia a livello di forma, di colori o di inserimento loghi.d) PACKAGING Personalizzabile dal punto di vista grafico e strutturale.
Strada Campo del Fiume, 8447896 FaetanoRep. di San MarinoTel: 0549 [email protected] www.lagustosatazzina.com
tin Carena
Borsa Francesca Castagnacci s/s 2016 www.francescacastagnacci.it
Nasce a Rivoli in provincia di Torino è la figlia di Antonio Carena, interprete appassionato della realtà artistica del ‘900
con le sue “cielagioni”. Crea “gioielli-scultura” con i quali le piace portare allegria, leggerezza, ironia e gioco. Ama il fascino
dell’imperfezione e per i suoi bijoux commissiona in assoluta libertà pietre pregiate, argenti, perle, stoffe, lane e cristalli
Swarovski unite a materiali poveri come pagliette per piatti e bulloni. Il suo viaggio nella creatività in assoluta libertà è
avventuroso e poeticamente legato a non prendersi mai sul serio, ma a dar vita ai suoi sogni. Il “gioiello” più bello? Il figlio
Nicolò.
chi é
34 | 05 . 2016 | Shop in the City
se fossi
Se fossi :un animale: Cavalloun colore: Turcheseuna città: New Yorkun periodo storico: Rinascimentoun film: “Colazione da Tiffany” con Audrey Hepburnun capo di moda: Borsauna canzone : “What a wonderful world” di Louis Armstronguna bottiglia di vino: Muller Thurgauun cibo: Spaghetti al pomodoroun profumo: “Patchouli” Reminiscence / Parisun oggetto: Un libroun fiore: Rosa biancaun sentimento: L’onestà
A volte immaginiamo che le mete da sogno siano lontanissime e che sia
quasi impossibile riuscire a raggiungerle per regalarsi momenti di assoluto piacere e relax. Forse però non tutti sanno che a un’ora di auto da Torino, immersa nel panorama unico delle Langhe – dichiarato patrimonio dell’Unesco - si trova una delle più belle SPA d’Europa. Stiamo parlando della Wellness & Medical Spa del Relais San Maurizio, destinazione di incomparabile eleganza e suggestiva come poche altre in Italia. Il Relais San Maurizio è un antico monastero del Seicento all’interno del quale è nata la SPA che da quest’anno ha aggiunto anche la nuova connotazione di Medical SPA grazie alla presenza di un direttore scientifico che studia e crea programmi personalizzati che abbinano l’Idroterapia, terapie mediche complementari/alternative e
programmi mirati di Medicina Estetica non invasivi. L’atmosfera magica e fuori dal tempo del monastero è rimasta presente negli ambienti, nella vita, nel respiro di questa struttura esclusiva. L’austerità delle forme, la luce che penetra le sue mura, l’ospitalità calda e discreta riservata agli ospiti, la bellezza della natura circostante: siamo nel cuore delle terre del Moscato, in Langa e al centro di una delle 5 storiche Vie del Sale, utilizzate alcuni secoli fa per trasportare sacchi colmi dei pregiati “cristalli” dalla Liguria fino ai paesi d’oltralpe.Questo luogo può diventare una “meta quotidiana”, la SPA di oltre mille metri quadri, dedicata alla "Via del Sale" può trasformarsi in rifugio durante la settimana per un giorno fuori dall’ordinario, per riassaporare il tempo, magari in compagnia di amici o per una
semplice “fuga” in giornata da fare in coppia per ritrovare e ridare la giusta dimensione alle cose.Il sale è l’essenza della SPA del San Maurizio, elemento insostituibile delle sue terapie della salute e protagonista della Grotta del Sale, un anfratto naturale nella roccia in cui sono state ricavate le vasche d’acqua ad alta densità salina, in grado di apportare benefici effetti drenanti e disintossicanti attraverso un percorso rigenerante e salutistico.
Potete modulare il vostro percorso di benessere e per un’esperienza sensoriale ancora più profonda e totale dedicata all’aromaterapia, all’interno della Grotta del Sale sono state create due tipologie differenti di sauna: la Bio-sauna – in cui è possibile respirare le essenze distintive del luogo. Gli aromi delle erbe officinali
il Paradiso all’imProvviso
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36 | 05 . 2016 | Shopromotion in the City
SPA Day al Relais San Maurizio, una meta per il benessere quotidiano da raggiungere in qualsiasi momento
Shopromotion in the City | 05 . 2016 | 37
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coltivate nell’orto del monastero vengono alternate regolarmente in ogni sauna per garantire gli effetti benefici delle antiche piante e regalare ai visitatori della SPA un vero e proprio viaggio olfattivo. (temperatura massima raggiunta 50°C) e la Sauna finlandese - sauna di tipologia classica che raggiunge la temperatura massima di 80°-100°, collegata con una terrazza a picco sui vigneti e dotata di doccia esterna. Nell’area dedicata alle saune è inoltre presente una doccia emozionale, con acqua aromatizzata con olii essenziali e cascata di ghiaccio per rinfrescarsi dopo la permanenza ad alte temperature. A disposizione di tutti gli ospiti ci sono inoltre il bagno turco, l’ampia piscina riscaldata con idromassaggio, la terrazza panoramica che si affaccia direttamente sui vigneti, dalla quale nella bella stagione è possibile
godere i trattamenti della SPA a diretto contatto con la natura.L’esperienza che potrete vivere durante lo SPA Day in completa libertà è poi resa più ricca e gustosa dall’appuntamento che - compreso nel costo dell’ingresso alla struttura - vi attende: un aperitivo al tramonto sulla terrazza che si affaccia sulle vigne, per godersi fino all’ultimo minuto l’esperienza della SPA; oppure un pranzo o una cena presso il Truffle Bistrot, il ristorante che si trova all’interno del Relais ed è un piccolo gioiello per ambientazione e proposte del menù. Qui, durante tutto l’anno è possibile gustare il tartufo in tutte le sue versioni: da quello bianco di Alba a quello nero estivo a seconda delle stagioni. Lo Chef Giovanni Gullace propone una cucina leggera e ricca di sapori con erbe e prodotti che provengono direttamente dall’orto del San Maurizio.
A fine giornata, poi, non potete dimenticare di fare una breve passeggiata nel giardino secolare – che è anche il luogo ideale per praticare lo yoga - e terminare il vostro soggiorno giornaliero con un grande abbraccio al Cedro del Libano che da più di 300 anni veglia e custodisce le memorie di questo luogo.Per informazioni: www.relaissanmaurizio.itFacebook: wellness&medicalspa
freestyle
Qualche dritta per scovare un buon piatto e risolvere a poco costo il pranzo fugace settimanale
Se passeggiando con il vostro cane, nei pressi della metropolitana in Piazza Carducci, vi scoprite incuriosita da un grande forno ed un nome particolare che spicca sulla piazza dalla piccola porta di legno, merita infilare il naso e gratificare il palato. Proprio appena oltre la soglia sulla vostra destra spicca un tavolo ricavato da un tronco di cedro del Libano di 10 metri.Questo tavolo invita a sedersi e la convivialità di stare insieme materialmente ad un tavolo spiazza i social piu a la page!La curiosità aumenta? Da quel forno esce ogni giorno un piatto diverso per il pranzo e la mattina sfornano del pane che vendono a due euro al kilo e dalla botte grande che si vede nel locale, spillano del dolcetto generoso che vendono e due euro al litro! Addentrarsi diventa d’obbligo e dopo la cucina chiusa da una parete di vetro si arriva alla sala ristorante. Sedetevi, assaggiate il piatto del giorno e sorseggiate il buon vino nell’ambiente easy e confortevole da Il Pane, Il vino.
il Pane, il vino e un piatto fresco e curatoa cura della redazione
38 | 05 . 2016 | Shopromotion in the City
Il Pane , il Vino e altre meraviglie Piazza Carducci 167, 011 6634468 www.ilpaneilvino.it
torino odi et amo
Davide Calì di Torino amo che...
Torino ho passato spesso il Natale o la Pasqua da bambino, ma perlopiù si stava
in casa dei miei zii, con le cugine, a praticare i riti delle feste fatti di lunghi
pranzi (e altrettanto lunghe cene) a base di agnolotti, pollo o agnello al forno con patate, senza contare vitel tonné, baccalà
fritto e cannoli alla siciliana, in una perfetta commistione tra cucina del
Nord e del Sud. I miei zii abitavano in un quartiere lontano dal centro, per cui
Torino non l’ho praticamente mai vista, fino a pochi anni fa, quando mi
invitarono a Portici di Carta. Fu in quell’occasione che ho scoperto una città che non immaginavo, fatta di
grandi piazze, di portici, di caffè, e di palazzi che a tratti ricordano Parigi.
A Torino da allora sono tornato regolarmente, a visitare i musei o
semplicemente andare per librerie, che sono forse la cosa che mi piace di più. E
poi le corti interne dei palazzi, che nascondono piccoli angoli meravigliosi. Mi piacciono anche i vecchi portoni e quell’aria di vecchio che nei palazzi del centro si respira un po’ ovunque e che
da tante città è scomparsa per fare spazio a una modernità che mi piace
meno, non perché io sia contro il moderno, ma perché spesso il moderno predilige la praticità, presunta o reale,
alla bellezza.
Luca Iaccarino di Torino odio che...
Le cose che proprio non mi piacciono di Torino.
• Che appena qualcuno ha successo, si comincia a sparlare a manetta: “è un venduto”, “è un furbo”, “mi ha detto mio
cugino che da piccolo rubava i motorini...”. Vedi alle voci: Baricco,
Farinetti, Gramellini, Grom, Littizzetto... • Che non c’è il mare;
• Il fatto che nessuno al mondo, nemmeno quelli del Massachusetts Institute of Technology, sia in grado di spiegarti la logica che governa la
svolta a sinistra dal viale o dal controviale;
• La disoccupazione più che raddoppiata negli ultimi dieci anni; • Le cacche dei cani che costellano
i marciapiedi di San Salvario. Se un giorno mi candiderò alle
elezioni, il mio slogan sarà “La cacca sei tu che non la raccogli”;
• I negozi sfitti del centro. E della periferia. E dell’hinterland. Insomma: i
negozi sfitti;• Che non c’è il mare. L’ho già detto, lo
so, ma mi manca davvero tanto; • Che c’è chi dice “apericena” quando
abbiamo il bellissimo “merenda sinoira”. Ecco, tolto questo, Torino mi piace da morire. Ci sto come puciu. Puciu, ho
detto: con due “u” e una “i”, non due “i” e una “u”. Non fraintendiamo.
mi piace quell'aria di vecchio che si è persa in tante città. Purtroppo non c'è il mare
di Valentina Dirindin
Shop in the City | 05 . 2016 | 39
In questo numero, Torino odi et amo parla di infanzia e di letteratura. Da una parte, Davide Calì, fumettista e scrittore di letteratura per ragazzi. Nato in Svizzera, cresciuto in Italia, ha una mano inconfondibile e meravigliosa, che lo ha portato a pubblicare più di settanta libri, tradotti in oltre trenta paesi. Oggi è docente IED Torino del Corso di Illustrazione per la Scuola di Arti Visive. Dall'altra, Luca Iaccarino. Ligure di nascita, torinese d'adozione, ha fatto di necessità virtù costruendo una carriera sulla sua incredibile golosità. Intrepido esploratore del lato "pop" della cucina torinese, scrive per "Repubblica" ed è autore delle guide gastronomiche "I Cento". Oggi è in libreria con il suo nuovo libro: "Il Gusto delle piccole cose" (Mondadori, 16.90 €), una raccolta di pensieri spensierati. Un manuale che sa d'infanzia, perché è giocoso e perché, tra il racconto di una cena qua e un aneddoto vacanziero là, grandi protagonisti del libro sono i bambini di Luca.
42 | 05 . 2016 | Shop in the City
freestyle
Sharbat Gula è un nome che dirà poco al grande pubblico. Ma tutti
hanno presente la splendida copertina del National Geographic con il volto di una ragazzina (proprio lei) con un meraviglioso sguardo, al tempo stesso indifeso e dolce ma anche indurito e spaventato dalla guerra. È la foto più celebre di Steve McCurry, fotoreporter americano i cui scatti sono raccolti in un’eccezionale mostra aperta al pubblico fino al 25 Settembre nella Reggia di Venaria, realizzata da Civita Mostre e dal Consorzio La Venaria Reale, in collaborazione con SudEst57 e con il sostegno di Lavazza. Sono ben 250 le immagini esposte, a cominciare dai primi scatti del 1979 in bianco e nero, proprio in Afghanistan, dilaniato già allora dalla guerra. “Fa riflettere – sottolinea McCurry che all’epoca aveva 27 anni – che quelle fotografie siano molto attuali. Il paese è ancora vittima di tensioni e conflitti. Le fotografie presenti sono uno sguardo sulla mia vita, un diario: ci sono genti e luoghi del mio passato che hanno dato un significato alla mia opera di professionista. Sono onorato e
orgoglioso di aver conosciuto le persone che appaiono nelle foto”.Tutto il suo lavoro è connotato da un’incessante curiosità verso le storie del Mondo. Come quelle “narrate” nei 40 suggestivi scatti, esposti in mostra e realizzati da McCurry a partire dal 2002 in Africa, America Latina e Asia nell’ambito di ¡TIERRA!, il principale progetto di sostenibilità realizzato da Lavazza che testimonia la vitalità delle comunità sparse nei continenti del Pianeta che ruotano attorno alla produzione del caffè. “Da quando ci siamo conosciuti nel 2002 infatti, abbiamo solcato le stesse rotte, accomunati dalla passione di voler mostrare – ciascuno con i propri linguaggi - la vita che scorreva intorno al caffè, e testimoniato la centralità che questa coltivazione ha nei Paesi produttori”. Steve McCurry è così diventato testimone ufficiale di un percorso di sostenibilità culturale. La collaborazione si è ulteriormente rafforzata nel 2015, con la realizzazione del Calendario Lavazza dedicato agli “Earth Defenders”, i Difensori della Terra, firmato da
Lavazza insieme a Slow Food. A Torino, tra l’altro, il maestro americano della fotografia è quasi di casa: “Vengo qui spesso. Quello che mi impressiona è la quantità di storia e cultura della città, incredibilmente ricca e fonte di ispirazione, come d’altronde tutta l’Italia in generale”.Francesca Lavazza, Board Member del Gruppo Lavazza, che ha fortemente voluto il coinvolgimento di Steve McCurry nello storytelling dell’azienda, spiega il suo coinvolgimento nell'ambito artistico e culturale. Le collaborazioni con artisti del calibro di Steve McCurry hanno sempre contribuito ad arricchire i percorsi che l'azienda stava intraprendendo, come ad esempio quello nell'ambito della Corporate Social Responsibility.¡TIERRA! è un’esperienza straordinaria per tutti: ha permesso di mostrare e capire che cosa c’è nel mondo del caffè. Il progetto ha portato alla luce tante storie personali, che arricchiscono ancora di più il piacere quotidiano racchiuso di una tazzina di caffè Lavazza”.
steve mc Curry e un mondo da difenderedi Davide Fantino
Il maestro della fotografia in mostra alla Reggia di Venaria: uno straordinario racconto di volti e storie a partire dalla fine dei Settanta, qualche anno prima che un paio di occhi di ghiaccio di una bambina catturassero la sua attenzione
Alla Venaria Reale da sinistra Francesca Lavazza (Board Member del Gruppo Lavazza), il fotografo Steve McCurry, Paola Zini (Presidente del Consorzio La Venaria Reale), Mario Turetta (Direttore del Consorzio La Venaria Reale), Giuseppe Lavazza (Vicepresidente del Gruppo Lavazza).®Andrea Guermani.
mania
Shop in the City | 05 . 2016 | 43
Alla veneranda età di 65 anni, Snoopy e i suoi amici sono tornati al cinema lo scorso Natale e hanno invaso le nostre case con mille prodotti utili e meno utili.Una mania che ci riporta ai tempi dei paninari, delle Burlington, delle Timberland e delle borse della Naj-Oleari.Un tuffo amarcord nel colore e nella incantevole filosofia di vita di Charles Martin Schulz, il geniale fumettista che ha dato origine ai Peanuts.
Peanuts maniaa cura della redazione
un giardino
da re
good news
Dopo quasi vent’anni hanno riaperto i Giardini Reali di Torino, il cuore verde della città, progettati da André le Nôtre, architetto di fiducia di Luigi XIV e creatore del parco della reggia di Versailles. L’ingresso sarà gratuito fino alla fine di maggio dal martedì alla domenica dalle 9 fino alle 19. Si potranno ammirare i magnifici ippocastani, platani, tigli, aceri montani, noci neri, olmi campestri, faggi, frassini, querce rosse e le fontane ( il restauro della Fontana dei Tritoni verrà ultimato entro la prossima estate).
Buone notizie dalla città
I Giardini Reali si trovano dietro Palazzo Reale a Torino e terminano in corso san Maurizio. Si accede da Piazza Castello, passando per l'ingresso di Palazzo Reale. Presero forma per ispirazione alle maggiori regge d'Europa, allora decorate con eleganti giardini. L'intervento, costato 1,5 milioni dieuro, è stato finanziato dalla Regione Piemonte tramite i fondi Fesr. www.museireali.beniculturali.it
44 | 05 . 2016 | Shop in the City
I primi 5 lettori che troveranno il logo Abbonamento Museinascosto tra le pagine del giornale e lo comunicheranno alla redazione
potranno riceveranno il codice per ottenere in omaggio un Abbonamento. Dal sesto al quindicesimo classificato in palio un codice valido per un
Abbonamento scontato a 37 euro anzichè 52 euro.
Scriveteci a [email protected]
Caccia al tesoroaBBonamento musei
aguzzate lavista!
caccia al tesoro
Shop in the City | 05 . 2016 | 45
Sono più di 4 miliardi le persone che vivono in condizioni di scarsità
d’acqua per almeno un mese l’anno e per 1,8 miliardi questo periodo aumenta fino a sei mesi. 500milioni di persone, inoltre, vivono consumando il doppio dell’acqua che la pioggia riesce a rinnovare. A dirlo è una ricerca pubblicata in febbraio su Science dall’Università di Twente in Olanda. Si tratta di uno scenario preoccupante e che porta anche al degrado delle falde acquifere. Tra i paesi a rischio ci sono Cina e India ma non sfugge al pericolo
nemmeno la parte centro occidentale degli Stati Uniti e l’Australia. Quelli in emergenza sono invece lo Yemen, il Pakistan, l’Iran, il Messico e l’Arabia Saudita. A questo si aggiunge il fatto che, secondo uno studio pubblicato a fine 2015 su Nature Geoscience dall’Università canadese Victoria che ha guidato la ricerca, le riserve idriche sotterranee non riescono a rigenerarsi in tempo. Il team di lavoro ha creato la prima mappa delle acque sotterranee mondiali stimando le riserve idriche in 23 milioni di chilometri cubi. In questo
il mondo ha sete d’aCQua
Sono più di 4 miliardi le persone che vivono in condizioni di scarsità d’acqua per almeno un mese l’anno e per 1,8 questo periodo aumenta fino a sei mesi
di Maria Grazia Belli
green
Shop in the City | 05 . 2016 | 47
Acqua in agricolturasecondo gli scienziati dell’istituto di
potsdam in germania, la produzione
agricola potrebbe aumentare del 40%
ottimizzando l’utilizzo dell’acqua e
debellando così la fame nel mondo.
tra le soluzioni la raccolta della
pioggia, la pacciamatura
(spargimento di pacciame sul terreno
per proteggere le colture da eccessiva
insolazione) e un’attenta irrigazione.
L’acqua in bustanasce dall’idea di un gruppo di creativi
spagnoli la busta che fa risparmiare
fino a 1000 litri all'anno. si chiama
waterdrop ed è una semplice busta
(nelle foto piccole a sinistra) che si
adatta al rubinetto mentre
aspettiamo, prima di fare la doccia o di
lavare i piatti, che l’acqua arrivi a
temperatura. l’acqua così non si
spreca ma può essere utilizzata per
annaffiare le piante o per fare le
pulizie. http://esferic.com/
Lavastoviglie a manovella si chiama circo indipendent ed è una
lavastoviglie a manovella: non usa
l’elettricità ed è sufficiente pochissima
acqua (700 ml per lavare un servizio
completo per due persone invece di 2-4
litri necessari ai modelli più efficienti
di lavastoviglie in commercio).
Ricavare l’acqua dall’aria ad harvard hanno inventato un
materiale che è capace di estrarre
acqua dall’aria e che si ispira alla
natura: riesce a raccogliere e
indirizzare meglio le gocce d’acqua che
si formano a causa della condensa.
green
48 | 05 . 2016 | Shop in the City
numero però rientrano, oltre all’acqua potabile, anche quelle salate o contaminate. Diverse sono le soluzioni possibili per ridurre lo spreco: alcune più “scientifiche” spiegano con dati come migliorare la gestione dell’irrigazione in agricoltura o studiano le tecniche per estrarre acqua dall’aria; altre più creative e fantasiose cercano di arginare il problema suggerendo l’utilizzo di buste per il recupero dell’acqua o, ad esempio della lavastoviglie a manovella. Rimane il fatto che nei prossimi anni tutti i governi locali dovranno occuparsi del problema e individuare azioni per stimolare un cambiamento reale.
L'Italia è maglia nera durante la giornata mondiale
dell’acqua del 22 marzo il nostro paese
ha vinto la maglia nera in europa per
consumo pro capite. in italia l’acqua
“virtuale” (ovvero quella invisibile che
si nasconde dietro a ciò che
mangiamo) contribuisce per l’89% del
consumo di acqua giornaliero.
È quanto è emerso dalla seconda
edizione di “eating planet. cibo e
sostenibilità: costruire il nostro
futuro”, il libro del Barilla center for
food & nutrition. il Bel paese è
preceduta solo dagli stati uniti ed è
seguita dalla thailandia.
Se hai tempo da perdere e non temi gli incontri casuali, non troverai interessante questa pagina. Ma se – come tanti torinesi prima di te – apprezzi la qualità di un servizio discreto e assolutamente in linea con i tuoi desideri, allora conoscere l’agenzia Meeting® di Via Vela potrebbe rappresentare una svolta interessante…Una città intrigante e curiosa come Torino è il luogo ideale per fare dei nuovi interessanti incontri! E quando si parla di incontri fra single il riferimento è Meeting®, il marchio che dal 1990 si occupa di single in cerca dell’anima gemella.Un metodo collaudato per trovare la persona giustaLa Consulente sarà lieta di accoglierti
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Shopromotion in the City | 05 . 2016 | 49
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I D.S.A., Disturbi Specifici dell’Apprendimento, colpiscono i
processi automatici legati alla scrittura, alla lettura, al calcolo che di solito si perfezionano entro il secondo/terzo anno delle scuole elementari. I ragazzi che soffrono di tali disturbi non hanno difficoltà intellettive e il loro Q.I. è nella norma o superiore; spesso riescono ad ottenere eccellenti risultati scolastici proprio grazie alle strategie compensative che mettono in atto autonomamente o che gli vengono suggerite. La dottoressa Emanuela
d.s.a. diagnosi e strumentiI disturbi specifici dell’apprendimento comprendono un’ampia serie di casistiche. Che cosa è possibile fare nella diagnostica e nella gestione
di Davide Fantino
Sironi, psicologa, membro dell’Airipa (Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento) e con una lunga esperienza nell’insegnamento nella scuola primaria, spiega che una diagnosi è possibile verso i 7/8 anni per quanto riguarda lettura e scrittura e gli 8/9 per quanto riguarda il calcolo. Tuttavia, è possibile fin dalle primissime fasi dell’apprendimento (già nel primo anno di scuola) cercare di capire se ci sono difficoltà per evitare che diventi una situazione consolidata. «Ci sono dei
precursori, dei campanelli d’allarme che si manifestano prima dell’inizio della scuola. Ad esempio la difficoltà a imparare la sequenza dei giorni della settimana e dei mesi dell’anno. In seguito, anche all’inizio del percorso scolastico, si può notare se persiste una fatica eccessiva nell’apprendimento della lettura e della scrittura, se i bambini non riescono a fondere le sillabe per creare le parole, fanno errori nella lettura, ad esempio confondendo la “d“ per la “b” o la p” per la “q”, o scrivono lettere speculari. Più è
BamBini
Shop in the City | 05 . 2016 | 51
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tempestivo l’intervento più è efficace il percorso di riabilitazione». Sapere a chi rivolgersi è il primo passo da compiere, ad esempio presso le Asl o anche in centri privati. «In generale è necessaria la presenza di uno psicologo e spesso un logopedista e anche di un neuropsicomotricista se ci sono difficoltà nella grafia e nella coordinazione occhio-mano. Il percorso diagnostico viene fatto in genere verso gli 8-9 anni: prima si può segnalare esclusivamente il rischio di disturbo». È importante sapere che da un DSA non si “guarisce” perché non si tratta di una malattia ma di una caratteristica, «come gli occhi grigi o i capelli neri», e si può fare in modo che questa caratteristica non sia d’intralcio nel percorso di apprendimento. È possibile fare in modo che si trovino gli strumenti corretti perché il disturbo non si manifesti, venga cioè “compensato” come si dice, e che in generale non crei più difficoltà. Sono stati i Paesi anglofoni ad affrontare e definire per primi anche a livello legislativo i DSA. In Italia è stata la legge 170 del 2010 a imporre al sistema scolastico italiano di usare determinate e adeguate strategie. Già nel 2004 erano
state diffuse alcune direttive ministeriali, ma a distanza di dodici anni è molto più chiaro a tutti che cosa è opportuno fare. «Gli studi sono ancora in corso: si è accertato che c’è una familiarità nel disturbo e che si tratta di una disfunzione di tipo neurobiologico perché colpisce alcuni processi funzionali dell’apprendimento su base organica. È accertata anche una diversa conformazione di alcune aree del cervello». Progredisce nel frattempo anche la formazione specifica dei docenti ma essendo un’attività volontaria non tutti optano per approfondire quella dedicata alla conoscenza dei disturbi dell’apprendimento. Tra gli strumenti messi a disposizione dalla scuola italiana per i ragazzi con disturbi dell’apprendimento, non è prevista la presenza di un insegnante di sostegno. «Si devono usare degli strumenti compensativi e misure dispensative personalizzate. Il ragazzo è in grado di apprendere con gli strumenti giusti, ad esempio con una sintesi vocale o con la possibilità di scrivere al computer, e le sue prestazioni possono essere assolutamente assimilabili a quelle dei compagni». Per quanto riguarda ancora
BamBini
52 | 05 . 2016 | Shop in the City
dr. toy, andrea Quercetti, presenta
una divertente ed originale novità
che arriverà nei negozi proprio in
questi giorni.
si tratta di skyrail wall, una pista per
grandi biglie di plastica che non ha
bisogno di strutture di sostegno
perché i vari pezzi possono essere
attaccati su qualsiasi superficie
verticale: dal frigorifero, alla finestra,
ad un mobile e persino ad un muro di
piastrelle o intonaco. il segreto è una
speciale pasta adesiva che aderisce in
maniera solida e sicura su tutte le
superfici senza danneggiarle e senza
lasciare macchie. in questo modo è
possibile realizzare spettacolari
roller coasters dove l’unico limite è
la fantasia.
www.quercettiart.it
Dr. Toy
Nella foto Skyrail Wall.
BamBini
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la formazione, oltre ai corsi dedicati ai docenti, esistono momenti di formazione anche per i genitori, soprattutto per capire meglio come muoversi nei primi momenti che seguono la diagnosi. In più esistono associazioni che si occupano nello specifico dei DSA ma anche applicazioni e piattaforme riabilitative che poi vanno personalizzate in base al quadro clinico del ragazzino. «Insomma, le possibilità di affrontare al meglio un disturbo dell’apprendimento sono crescenti». Negli ultimi anni si è registrato un sensibile aumento delle diagnosi come confermato dal Ministero dell’Istruzione, secondo cui sarebbero circa 187mila in tutta Italia con una netta prevalenza di ragazzi, oltre centomila, che soffrirebbero di dislessia; a seguire disortografia, discalculia e disgrafia. È una conseguenza di una reale crescita dei casi o è legato a una maggiore conoscenza del fenomeno? «Io ritengo che sia dovuto alla maggiore sensibilità diagnostica. Credo che ci fossero tanti casi anche prima: ma non si sapeva che cosa fossero e venivano ignorati o scambiati per scarso impegno o, peggio, mancanza di voglia di apprendere e studiare». Un ruolo importante e decisivo nell’aiutare i ragazzi lo giocano naturalmente i genitori: «Tutti i ragazzi con DSA, esattamente come hanno un lato debole, ne hanno altri molto forti e sviluppati. Bisogna quindi scoprire quali sono le potenzialità di ognuno per fargli trovare la sua strada. È importante che i genitori sappiano che non è un problema che può condizionare il percorso scolastico. Altrettanto decisiva è la collaborazione tra esperti, scuola e famiglia perché non ci siano preclusioni rispetto al futuro. Bisogna affrontare le difficoltà senza ansie e senza sgridare, perché è la fatica causata dal disturbo che rende lento l’apprendimento. Nei nostri corsi facciamo provare ai genitori ciò che un bambino con DSA affronta per far comprendere loro quanto possano essere difficili alcuni processi considerati elementari».
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all'utilizzo delle nuove tecnologie
nei processi di apprendimento. il
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supporto allo studio per i bambini e
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Smartfood è la prima dieta italiana con un marchio scientifico: nasce in collaborazione con l’Istituto europeo di oncologia di Milano. Il libro nel primo mese ha già avuto otto ristampe e nelle prime tre settimane è stato nella top ten dei libri più venduti in Italia
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La giornalista Eliana Liotta con Pier Giuseppe Pelicci e Lucilla Titta ha
da poco pubblicato per Rizzoli “la dieta Smartfood, In forma e in salute con i 30 cibi che allungano la vita”. Un libro che ha l’obiettivo di far chiarezza su cosa, quanto e come mangiare per vivere di più e meglio. Eliana Lotta insieme alla nutrizionista Lucilla Titta, coautrice del libro, saranno al Salone del libro il 12 maggio alle 16. Il titolo dell'incontro è: «Cibo smart, nutrigenomica e longevità», in sintonia con il tema del Salone di quest'anno, dedicato a visioni e visionari. Ecco il libro sintetizzato in 10 punti.
i 30 cibi che allungano la vitadi Maria Grazia Belli
1. Solo consigli su base scientifica. Smartfood è la prima dieta italiana certificata da un marchio scientifico: è approvata dal centro clinico e di ricerca milanese, Ieo, Istituto Europeo di Oncologia. Non nasce da un’ideologia, ma armonizza i risultati delle ricerche più attendibili e degli studi all’avanguardia di nutrigenomica, la disciplina che si occupa del rapporto tra cibo e Dna, il nostro patrimonio ereditario.2. Smartfood, 30 alimenti intelligenti. Protagonisti sono 30 cibi intelligenti, alleati della linea e della salute: saziano, contrastano l’accumulo di grasso, allontanano le malattie e, potenzialmente, allungano la vita. Sono alimenti speciali e comuni. Si distinguono in Longevity e Protective Smartfood.3. I cibi che mimano il digiuno. Sono chiamati Longevity Smartfood i 20 alimenti che contengono molecole mimetiche del digiuno. Mangiamo ed è come se non mangiassimo. I Longevity sono: arance rosse, asparagi, cachi, capperi, cavoli rossi, ciliegie, cioccolato fondente, cipolle, curcuma, fragole, frutti di bosco, lattuga, melanzane, mele, peperoncino e paprika piccante, patate viola, prugne nere, radicchio, tè verde e tè nero, uva.4. La pasta e le noci che proteggono l’organismo. I 10 Protective Smartfood sono cibi e categorie di cibi che proteggono allontanando obesità e molte malattie croniche: aglio, cereali integrali, erbe aromatiche, frutta fresca, frutta a guscio, legumi, olio extravergine d’oliva, oli di semi spremuti a freddo, semi oleosi, verdura.5. Due fasi: Start e Smart. La Dieta Smartfood prevede un approccio graduale in due fasi per migliorare il proprio stile di vita senza sacrifici. La prima parte, Start, consiste nell’autovalutazione, dal peso al test
alimentare. La seconda fase, Smart, guida a mettere in pratica i consigli per un’alimentazione sana. 6. La dieta della libertà. Non ci sono porzioni da pesare, alimenti vietati o numero di pasti o spuntini obbligatori. Ciascuno può modellare i principi Smartfood in base alle proprie preferenze. 7. La formula visiva per il pasto. La metà del pasto smart è formata da verdura e frutta, più verdura che frutta. Un quarto è occupato dai cereali, preferibilmente integrali (almeno una volta al giorno). L’altro quarto prevede le proteine: il pasto può essere al 100% vegetale oppure prevedere una porzione di pesce, uova, formaggi (meglio magri) o carne, preferibilmente bianca. 8. A tutto green. I 30 Smartfood provengono tutti dal mondo vegetale, che è quello da privilegiare. Quando si preparano pranzo o cena, si pensi in prima battuta alle verdure, e non alla pasta o alla fettina, come avviene di solito. Lo stesso quando si fa la spesa. Cominciare con una lattuga, un piatto di spinaci cotti o finocchi crudi aiuta a mangiare meno. Viva anche la frutta fresca.9. Sì ai grassi buoni. Il computo delle calorie è obsoleto. I grassi insaturi (l’olio extravergine d’oliva, la frutta a guscio, i semi oleosi, gli oli di semi spremuti a freddo) sono indispensabili e hanno il potere di far abbassare colesterolo e trigliceridi. Il pesce, consigliato tre volte la settimana, contiene gli acidi grassi polinsaturi omega-3 (che in alternativa o in aggiunta si possono ricavare da semi di lino e noci). 10. La nota golosa. La Dieta Smartfood invita a gustare, se piace, uno-due quadratini al giorno di cioccolato fondente almeno al 70%. Contiene la quercetina, molecola della longevità, e fa bene al cuore. Oltre che all’umore.
Una classica ricetta americana che arriva direttamente dalla cucina di Joe Bastianich
ricetta d’autore
BlueBerrY muFFins
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Prima di cominciare riscalda il forno a 180 °C, poi prepara il crumble: raccogli in una terrina il burro freddo di frigorifero
tagliato a pezzetti, lo zucchero, le mandorle e la farina; lavora tutti gli ingredienti sfregandoli velocemente con la punta delle dita fino a ottenere delle grosse briciole. Metti da parte, lo userai alla fine della preparazione.Per i muffin, unisci in una terrina la farina setacciata con il lievito, lo zucchero, la scorza di lime e il sale, mescola tutto affinché la miscela sia uniforme. In un altro contenitore sguscia le uova e unisci il latte, la panna acida e il burro dopo averlo fatto sciogliere in una casseruolina. Sbatti bene con la forchetta. Unisci i 2 preparati e lavorali insieme senza esagerare, ma solo quanto basta per bagnare la farina. Incorpora metà dei mirtilli nel composto, mettendo da parte quelli restanti per la copertura.Versa l’impasto negli stampi da muffin, poi cospargi la superficie con i mirtilli messi da parte e il crumble preparato in precedenza. Trasferisci in forno per 35 minuti circa o fino a cottura.
Ingredientiper 12 muffin ai mirtilli con crumble300 g di farina10 g di lievito in polvere per dolci175 g di zuccherola scorza grattugiata di 1 lime non trattato1 pizzico di sale100 g di uova250 g di latte185 g di panna acida125 g di burro120 g di mirtilli per il crumble:50 g di burro50 g di zucchero50 g di mandorle tritate finemente50 g di farina
Te la do io l’America. Italia-New York, 50 ricette andata e ritorno.ricetta tratta dal libro rizzoli Te la do io
l’America. Italia-New York, 50 ricette andata
e ritorno.
di Joe Bastianich. “all’interno di queste
pagine, troverai alcune delle mie
esperienze personali nella new
york degli anni settanta e ottanta, gli
anni in cui ci sono cresciuto,
scoprendo e apprezzando i piatti
tradizionali americani”.
ricetta d’autore
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Piazza Vittorio Veneto 9, 10124 Torino 011.8173114 | 345.3281871
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Easy muffins.In questa ricetta di muffins al cacao sostituiamo uova e burro con una delle emulsioni più note in cucina: la maionese.Il risultato vi sorprenderà!
Per 12 muffins: - 190 g di farina 00 - 140 g di zucchero - 1 cucchiaio e mezzo di cacao - 150 g maionese - 10 g di lievito per dolci - 150 ml di acqua - 50 g di cioccolato bianco (per decorare)
1 stampo da muffins imburrato
In una ciotola setaccia la farina con il cacao, unisci lo zucchero e rimescola.Diluisci la maionese con l’acqua, tenendone da parte 2 cucchiai e incorporala al composto di farina rimescolando con una mezza frusta. Aggiungi il lievito diluito con i 2 cucchiai di acqua e continua a lavorare bene l’impasto.Suddividilo negli stampini e cuoci i muffins in forno, preriscaldato a 170°, per circa mezz’ora. Sfornali, appena possibile sformali su di una griglia e lasciali raffreddare. Sciogli in un bagnomaria tiepido il cioccolato bianco, mettilo in una sac à poche con un bocchettone a foro piccolissimo e riga i muffins. Per servirli puoi sistemarli in pirottini di carta.
Take it easy, anche in cucina.
Beviamo una cosa
Nata a Montecalvoli alla fine dell’800 grazie all’avo Alfredo, l’attività della famiglia Castellani come viticultori viene ufficializzata nel 1903 con l’iscrizione alla Camera di Commercio di Pisa. Si fa ben presto conoscere anche Oltralpe e con alcune brillanti intuizioni rimane sempre all’avanguardia nella produzione di ottimi vini. Con l’ingresso nell’impresa di Piergiorgio l’azienda acquista un nuovo profilo soprattutto dal punto di vista della ricerca viticola e tecnologica grazie anche alla preziosa collaborazione di tecnici di grande capacità. L’obiettivo dell’azienda ultracentenaria continua ad essere la produzione di vini che siano espressione di una delle più grandi regioni enologiche del mondo come la Toscana.www.castelwine.com
Che cosa è bene sapere prima di assaggiare una sua bottiglia?
Il Sangiovese è uno dei grandi vitigni italiani. Non è un’uva facile da coltivare e produce un vino che non è di “facile beva”. Chi si avvicina al Sangiovese Toscano sta per incontrare un vino che rappresenta il territorio da cui proviene. Parliamo di vini con una forte connotazione minerale e un forte carattere, non i vini-frutto che vanno tanto di moda. Chi si avvicina ai grandi vini Toscani deve essere dotato di una certa curiosità e animato dalla voglia di scoprire qualcosa di speciale.Ogni vino ha una storia: qual è quella del suo?Dura da più di un secolo e da diverse generazioni. L’aspetto speciale del nostro lavoro è proprio la regione in cui ci troviamo, la Toscana. Dagli anni Settanta è alla ricerca di un’identità e prova a creare un pubblico internazionale grazie al proprio vitigno storico, dal carattere
Piergiorgio Castellani
di Davide Fantino
cosi forte e definito.Quali sono le qualità di un grande prodotto enologico?I grandi vini sono unici di un territorio: è impossibile ricreare le stesse caratteristiche da altre parti perché la somma data da territorio, tradizioni, saperi e storia non è replicabile altrove. Vale per il nostro Sangiovese in Toscana ma è lo stesso discorso per il Barolo e il Barbaresco in Piemonte, il Pinot Nero in Borgogna, lo Champagne o il Bordeaux.Il territorio, ce lo descriva.Qui in Toscana è stato costruito dagli uomini nei secoli. Lo si vede da come si presenta: è stato un percorso lungo. L’agricoltura è stata dominata per secoli dalla mezzadria. La coltivazione della vite è relativamente recente e la biodiversità è stata raggiunta con il lavoro di tante generazioni che hanno speso energia e sudore nel coltivare la terra.
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Piergiorgio Castellani con gli altri componenti della famiglia Giorgio e Roberto.
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Nel mondo della mobilità contemporanea sempre alla ricerca di possibili scenari
percorribili, lo scooter elettrico pieghevole URB-E rappresenta una bella novità. Ha un peso (gestibile) di circa 15 chilogrammi, ha una batteria che si ricarica in quasi quattro ore e può coprire fino a 35 chilometri di tragitto a una velocità di trasporto che sfiora i 25 all’ora. Nella sua versione ripiegata,
consente agevolmente di salire sui mezzi di trasporto pubblico ed è disponibile in diverse colorazioni, dal total black a più vivaci tonalità di verde e rosso. Tra i gadget a disposizione, anche il più classico cestello portaoggetti. Un tocco tradizionale su uno dei più innovativi esperimenti di mobilità eco-friendly. www-urb-e.com
urB-e di Davide Fantino
Mobilità elettrica e pieghevole
Da quando ha deciso di occuparsi di ristorazione? A 17 anni ho messo piede nella prima cucina di
un ristorante come lavapiatti. Per imparare bene un mestiere bisogna partire dai lavori più umili.Le prime polpette, a quanti anni?Fino all'apertura del Polpettificio le polpette sono state sempre poche perché solitamente nella "ristorazione classica" sono risultato di una manipolazione alimentare di altri piatti già pronti alla vendita e quindi non sempre ben visti.Qual è l'ingrediente che non deve mai mancare in una polpetta? Secondo me l'ingrediente che non deve mai mancare in una polpetta é l'uovo. Il miglior metodo per cucinare una polpetta é la frittura e l'uovo è il legante. E il suo preferito? Il mio ingrediente preferito è il soffritto. Dà alla polpetta un gusto molto più intenso e tondo. Magari si può sperimentare utilizzando ingredienti poco usati in Italia come il burro di cocco, la birra o la senape al posto del vino.Qual è l’utensile senza il quale non si può fare una buona polpetta? Coltelli sempre affilati e le mani. La mia produzione è casalinga più che artigianale. Tutto impastato a mano, sempre.Come si sono evoluti i gusti/preferenze della sua clientela?La mia clientela é abituata a trovare nel mio piccolo street food gusti sempre diversi. Così come cita il mio slogan sul muro: "Le polpette del Polpettificio sono come le tasse ogni giorno una nuova". In ogni caso, notando gli indici
di gradimento su diverse tipologie di polpette, queste sono diventate tacitamente dei must presentate almeno una volta in settimana. Come la polpette in salsa bbq artigianale e la polpetta salsiccia e friarielli.Cosa non deve mancare nella dispensa di casa per essere sempre pronti a fare delle polpette?Semplice: la fantasia. Perché non c'è disciplina culinaria nel far le polpette. Conoscenza delle spezie e nozioni base di cucina sono più che sufficienti per realizzare una gustosa polpetta.Qual è la sua polpetta preferita?Quella della nonna: tutti sono in grado a far polpette...ma le nonne sono gli chef stellati del settore.Le polpette: un piatto semplice che tutti possono realizzare? Sì. Consiglio la polpetta mortadella, provola e finocchietto. Gustosa ma soprattutto facilissima e veloce da fare: tritare in maniera grossolana la provola e la mortadella. Impastarle con uovo, sale, pepe, noce moscata e finocchietto. Unire il tutto a un tritato di carne 50% di suino 50% bovino. Impastare, friggere, far riposare sulla carta assorbente per qualche minuto e buon appetito.
alessandro Canella
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il teatro tra le Colline Piemontesi
di Marta Ciccolari Micaldi
Torna anche quest’anno il Festival delle Colline e torna con una
declinazione tutta al femminile: per la sua XXI edizione, infatti, la rassegna teatrale – che di secondo nome fa Torino Creazione Contemporanea – sceglie come focus tematico la donna, in consonanza con il progetto triennale 2015-17 del Mibact. Il fine, come spiegato dalla direzione, è quello di valorizzare “il lavoro di autrici, attrici, registe, performer con una comune vocazione a raccontare e rappresentare le biografie di personaggi femminili o di se stesse, e ancora le loro scelte sociopolitiche, le loro battaglie di civiltà. Le proposte delle compagnie per il cartellone della ventunesima edizione
hanno completato questo indirizzo con una riflessione diffusa sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale e sui contrasti che certe scelte comportano”. Un programma fittissimo che comprende 2 studi, 8 prime nazionali, 4 prime assolute e 8 prime regionali, e la partecipazione di compagnie straniere provenienti da Iran, Israele, Romania, Francia, Argentina e Grecia. Arriva dall’Italia, però, la performer più amata dal pubblico giovane del festival: si tratta dell’attrice Silvia Calderoni che quest’anno propone uno spettacolo, Mdlsx, di cui è anche regista, in collaborazione con Daniela Nicolò e la compagnia Motus. La performance mette in scena - con un sapiente e
innovativo uso della tecnologia – una progressiva e radicale rivelazione d’identità, che sfida i pregiudizi e si svela in tutta la sua sbalorditiva sincerità. Una sincerità che accomuna anche lo spettacolo del regista iraniano Amir Reza Koohestani dal titolo Hearing, giocato tutto sulla melodia della lingua persiana, il farsi. In scena, infatti, quattro donne raccontano al pubblico la trasformazione di un paese, l’Iran appunto, che se non è più devastato dalle bombe come era accaduto alla generazione a loro precedente, non risparmia in ogni caso condizionamenti più subdoli e contraddizioni tra radici arabe e visioni occidentali.
piemontesi a teatro
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piemontesi a teatro
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InfoDove
oltre ai teatri torinesi astra,
Carignano, Casa teatro ragazzi
e Gobetti, il Festival sarà proposto
a moncalieri alle Fonderie Limone,
a Collegno alla Lavanderia a Vapore
e in altri spazi non tradizionali, il
polo del 900, la Fabbrica delle e e il
Caffè elena.
Quando
2-21 giugno 2016
Come
per info, prezzi e prenotazioni, il
cartellone completo è consultabile
su www.festivaldellecolline.it.
Al termine dello spettacolo sarà possibile conversare con il regista grazie alla “Mezz’ora con” condotta da Laura Bevione. In tema di contraddizioni nazionali, da segnalare una pièce che ha fatto molto discutere in patria: Jerusalem cast lead. Hallucinatory trip in an emotional dictatorship. Proposto in Europa dalla compagnia Winter Family e interpretato da un’unica attrice ebrea, Ruth Rosenthal, lo spettacolo è un viaggio di sonorità, visual e testi dentro le declinazioni più ambigue della politica militare e interna di Israele. Certo è che parlando di contrasti e sperimentazioni la gamma di possibilità si estende verso l’infinito, compreso quell’infinito di momenti, fatti e dettagli che fa una vita umana. Una vita umana la cui rappresentazione prende le mosse proprio dalla sua fine, la morte per infarto in una strada. È questa, per sommi capi, la direzione dello spettacolo Reality interpretato da Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, che porta in scena i quaderni di Janina Turek, donna polacca ossessionata dall’annotazione di ogni minimo particolare della sua vita.Una menzione speciale, infine, va al progetto Pasolini, ovvero due spettacoli che rendono omaggio al narratore e regista italiano scomparso nel 1975. Il primo è PPP. Ultimo inventario prima liquidazione del duo ricci/forte, vecchia conoscenza del festival, concentrato sul bisogno di etica di Pasolini; l’altro è Orgia. La donna nell’uomo di Licia Lanera e della compagnia pugliese Fibre Parallele, concentrato sul conflitto tra la lingua parlata e quella del corpo.
Nelle immagini da sinistra in senso orario Vanya, photo ©Georgios Makkas,Hamlet Private, Hearing ©Amir Hossein Shojaei.
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La Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Melbourne in Australia è un importante centro di insegnamento e di ricerca. L’edificio ospita più di 60.000 alunni. Anche se le linee architettoniche della foto ricordano la sede australiana qui
siamo in via Cigna a Torino e il palazzo è quello del supermercato Lidl.
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White Pod è un campeggio di lusso a 1400 metri con vista sul lago di Ginevra e sulle montagne circostanti. Gli accampamenti High Tech poggiano su singole piattaforme in legno. Ogni pod è allestito con caminetto e tutti i comfort necessari. Anche se
lo ricorda molto qui siamo in corso Lione e l’installazione è la fontana dell’artista di arte contemporanea Mario Merz.
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O14 è un grattacielo situato nella Business Bay di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. 102 m di altezza per 23 piani. La facciata è fatta di calcestruzzo Cemento armato, cristallo e piante anche per Casa Hollywood in corso Regina Margherita.
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La stazione di Genova Brignole è situata in piazza Verdi, vicino al centro città. Sul corpo centrale della facciata c’è lo stemma cittadino, con statue di grifoni e scudo a croce rossa su campo bianco, sotto l’orologio, che assomiglia molto a quello della
foto, della ex Stazione di Porta Susa a Torino, campeggia lo stemma di Roma ed quello della città Sabauda.
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Che Borsa sei?
1 In un mondo da sogno , tuo marito che mestiere farebbe?
il pubblicitario
il massaggiatore
il broker
2 Sei in piena crisi amorosa, la tua soluzione per la serata è:
una scatola di gelato e un film
tacco 12, tubino nero e un salto a quella
festa a cui non pensavi di andare
ti attacchi al telefono e devasti di
parole ogni tua migliore amica
3 Il buon cibo per te è:
una necessità
un piacere
una moda del momento
4Se domattina svegliandoti scoprissi di avere una dote soprannaturale quale vorreste che fosse?
congelare il tempo in momenti felici
volare leggera invisibile
possedere la bacchetta magica
per ogni tuo desiderio
5Metti una sera al cinema:
guerre stellari
perfetti sconosciuti
the danish girl
6A quale tipo di scarpa non rinunceresti mai?
slip on
paperina
tacco 12
7Qual è il tuo street food?
polpette
tramezzino
focaccia di recco
Somma i valori delle risposte e trova il tuo profilo
1) A2, B3, C12) A3, B2, C13) A3, B1, C24) A1, B2, C35) A3, B1, C26) A3, B2, C37) A2, B1, C3
test
72 | 05 . 2016 | Shop in the City
Shop in the City | 05 . 2016 | 73
test
Se il risultato del tuo test è tra 7 e 11
LA TUA “BORSA” è LA KELLyLa Kelly Bag nasce nel 1935, come handbag fu pensata in origine come una borsa da sella da utilizzare durante le battute di caccia. È questa l’idea di partenza dalla quale i fratelli Hermès decisero di intervenire: ridussero infatti le sue dimensioni, trasformandola in un’elegante borsa da passeggio.20 anni dopo fu battezzata Kelly poiché la possedeva gelosamente Grace Kelly. Uno dei tratti distintivi è senza dubbio la sua chiusura metallica, che può essere chiusa con una chiave di solito nascosta nell’inserto in pelle attaccato al manico o con il lucchetto. Una borsa preziosa e molto costosa che vanta una lunga lista d’attesa.
Se il risultato del tuo test è tra 12 e 16
LA TUA “BORSA” è LA FALABELLA "La Falabella ha una forte personalità ma senza eccessi”Stella McCurtney. Una borsa per tutti giorni , morbida, confortevole e capiente.Una borsa che gioca sulla contrapposizione tra maschile efemminile e che diventa grazie a questa forte personalità una vera icona. Pratica e audace in tutte le versioni da lucida metallizzata a opaca pitonata.
Se il risultato del tuo test è tra 17 e 21
LA TUA “BORSA” è DI LULU GUINESSUna borsa ideata da una donna che a soli 29 anni fonda una azienda il cui motto è superare i limiti , non avere confini. In men che non si dica le borse di Lulu Guinnes diventano oggetti da collezione e vengono definiti i tesori di domani diventando impianti permanenti nei musei di tutto il mondo. La donna che indossa una Lulu Giunnes indossa il motto del suo mito Elsa Schiaparelli, 'Il coraggio di essere diversi’.
Una consulenza personalizzata che dura il tempo di un caffè,
dove Elisa Aghemo, autrice del libro “Keep Calm & Wedding Plan
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74 | 05 . 2016 | Shop in the City
in vetrina
Claudio BisioC’è tutto da ridere
Non perde mai la voglia di scherzare il comico milanese, soprattutto se si parla dei suoi attuali compagni di viaggio in televisione
di Davide Fantino
Shop in the City | 05 . 2016 | 75
in vetrina
La seconda edizione di Italia’s Got Talent si avvicina velocemente alla finale. Tra i giudici dello show in onda sul canale 8, Claudio Bisio è il più chiacchierone, caotico, poliedrico
e navigato nel ruolo, anche se la conduzione di Zelig aveva presupposti diversi ma prevedeva ugualmente un ruolo di scouting per quanto riguarda i comici. Il suo volto chiama la risata, i suoi silenzi con gli occhi sgranati sono altrettanto divertenti, i suoi fuori programma attesi come e più delle esibizioni dei concorrenti. Nemmeno le recenti ammaccature in seguito a una caduta dalla moto hanno scalfito il suo buonumore. Forse la domanda che lo rabbuia di più è quella relativa all’allenatore del Milan. Lo sguardo preoccupato di fatto anticipa il triste
destino di Sinisa Mihajlovic, «ma credo che le colpe maggiori siano della società».
76 | 05 . 2016 | Shop in the City
in vetrina
Progetti di giudiceluciana littizzetto, frank matano e
nina Zilli dividono il tavolo dei giudici
insieme con claudio Bisio. la padrona
di casa è l’esordiente nel ruolo lodovica
comello, conosciuta dal pubblico
giovanissimo per essere stata
francesca nella telenovela argentina
“violetta”. «Quando mi hanno proposto
il ruolo di conduttrice mi sono chiesta
che cosa c’entrassi con un ambiente del
genere e se sarei stata all’altezza. È
stata un’esperienza interessante e
divertente. spero che il pubblico
apprezzi». nina Zilli annuncia di stare
lavorando al prossimo album e Bisio la
prende in giro: «anche a quello vecchio,
lo sta rimettendo a posto!», mentre
frank matano parla della volta, recente
in verità, in cui ha ricevuto la grande
delusione di non essere scelto per un
film che dava ormai per certo o quasi:
«il problema è stato che ormai al paese
se lo aspettavamo e ho dovuto dare la
notizia deludente a tutti». così si
consola pensando al prossimo
progetto cinematografico proprio con
il collega claudio da cui dice di aver
imparato molto, «o perlomeno gran
parte di quel poco che so per ora…».
Claudio Bisio, con quale spirito sta affrontando la stagione di Italia’s Got Talent?«Qualcosa è cambiato rispetto alla precedente edizione. Diciamo che ho cercato di essere un
pochino più rigoroso nei giudizi, ecco. Durante l’edizione 2015 ci hanno detto che siamo stati sin troppo buoni, oddio non è il caso di Nina Zilli che era str… pure l’anno scorso, ma
noi giudici in generale abbiamo puntato a una maggiore severità». C’è stato qualche altro cambiamento sostanziale?
«Mi terrorizzava anche avere accanto a me nel banco dei giudizi Luciana Littizzetto: quando era lontana potevo lanciarle le biro e farla franca, adesso non mi posso più nascondere.
Comunque devo dire che da vicino fa meno male di quanto pensassi. Non morde».Che tipo di artisti avete visto e giudicato sul palco (le puntate della trasmissione in onda su 8, il nuovo canale in chiaro del gruppo Sky, sono registrate fino alla finale
n.d.r.)?«C’è stata una decisa evoluzione da questo punto di vista. Abbiamo assistito a poche
esibizioni intermedie, di quelli che vorrebbero ma non possono: dei trecento selezionati che abbiamo visto direttamente noi quattro, c’erano soltanto le eccellenze o chi era chiaramente
venuto per farsi dire un bel No senza rimpianti o aspettative».Parliamo dei compagni di viaggio in questa esperienza.
«Nina Zilli ha dalla sua la competenza in ambito musicale e la severità dei giudizi che ci ha un po’ contagiato tutti. Luciana Littizzetto mi ha stupito nel tempo perché è proprio diversa da quello che fa normalmente quando si esibisce: appare da giullare, da rompitutto, invece è
molto più matura e coscienziosa. Frank Matano… che dire di Frank: gli voglio bene, è la gioventù più bella e sana, vorrei che i miei figli diventassero come lui. Fa parte di quei
ragazzi che nella vita ci provano e ci riescono anche».L’esperienza più assurda vissuta sul palco della trasmissione?
«Sono solito fare delle scappatelle sul palco e quest’anno mi è capitato il confronto con uno sciamano. Diciamolo chiaramente: tuttora non ho capito se era un pazzo o uno vero,
sembrava un freak e l’ho pure preso in giro all’inizio. Ti leggo l’anima, mi ha detto. Sono andato da lui e ha cominciato a recitare una specie di litania, un bunga bunga…. No! Bunga bunga no! Comunque, faceva cose strane: sono stati 100 secondi molto particolati. Non dico
che sono caduto in trance, ma ho sentito qualcosa dentro, delle vibrazioni mentre lui cantava, anche abbastanza bene. Insomma, mi è passata la voglia di fare lo spiritoso».
Che cosa le piace di questa dimensione da talent scout?«Intanto non mi è completamente nuova. A Zelig, di fatto, cercavamo di lanciare gente
brava a far ridere il pubblico. Il bello è proprio questo: scovare qualche fenomeno. Diciamolo sottovoce: Checco Zalone da dove viene? O no?!».
C’è qualche talento della comicità ancora in gara?«Due o tre che possono emergere ci sono, oltre a quelli capaci in altre discipline che mi
appartengono meno come percorso artistico personale e che lascio giudicare meglio ai miei colleghi».
Shop in the City | 05 . 2016 | 77
in vetrina
Che cosa la aspetta dopo Italia’s Got Talent?«Ricomporrei volentieri, ricomporrò chissà, la coppia con Matano per il seguito del film
“Ma che bella sorpresa” (Io mi auguro sempre di fare qualcos’altro con Claudio, magari anche solamente una cena, gli fa eco Matano). Ci stiamo lavorando: leggiamo, scriviamo,
aggiustiamo, tanto poi a Valsecchi non piace niente! Scherzo… Potrebbe anche esserci un talent dedicato ai comici, una sorta di spin off di Italia’s Got Talent con Luciana, ma vediamo
come andrà il futuro».Emergere nel mondo dello spettacolo è questione di fortuna?
«Non basta solo la fortuna. Esistono delle scorciatoie forse, dei percorsi che possono dare un’accelerata come uno show televisivo dedicato, ma se uno ha del talento vero prima o poi arriva. Magari ha perso un treno, ma ce n’è sempre uno dopo per lui. Non credo all’adesso o
mai più».Un “No” che ha ricevuto nella vita e che le ha fatto male.
«Da Michelle Hunziker, ma non vi posso dire che cosa le avevo chiesto». E ride di gusto.Ha parlato di Frank Matano come un figlio ideale. Lei che padre è?
«Navigo a vista. Non si nasce imparati su un argomento del genere. Se dovessi ricominciare nel ruolo di padre adesso, farei cose completamente diverse ma forse no, perché non è detto
che uno riesca a fare meglio. In generale, ci provo».A fine marzo è stato a Torino invitato da Luciana Littizzetto per condividere la sua
esperienza legata alla disabilità e al disagio sociale raccontata nel film “Si può fare” e per sostenere la Onlus CasaOz. Che esperienza è stata?
«Intanto c’è la soddisfazione di aver girato il film, qualche anno fa ormai: la sua forza sta soprattutto nel fatto che è una storia vera. Racconta la nascita della cooperativa Noncello, vicino a Pordenone. Ho avuto la fortuna di conoscere i veri protagonisti di quella storia,
compreso il sindacalista da me interpretato. E il film narra, senza retorica, senza ideologismi, senza nasconderne le difficoltà, una battaglia vinta. Davvero non ci poteva
essere titolo migliore. Queste realtà sono a volte tacciate di utopia, di buone intenzioni che difficilmente riusciranno a realizzarsi. E invece questo film dice che davvero si può fare ed è
stato bellissimo riuscire a vederlo tutti assieme e contribuire così a sostenere la Onlus CasaOz».
contenti e preniati
Ecco i nomi dei primi lettori che hanno individuato il logo di Aquolina tra le pagine del giornale
contenti e Premiati
occhi aperti per i prossimiaPPuntamenti
Alessandra BarbagliaAlessandra Martinelli
Alessandra PilusoAlessandro BarraAnnalisa Barbero
Annamaria RagonesiAnnamaria Tridente
Antonino BuciscaBeatrice
Cali LauraChiara GataletaCinzia Magliano
Claudia TortaCojanu Denisa Milena
Cristina PastoreDaniela Perazzo
Dario RavioloDavide AngiolaElena Bonassin
Elena VoglinoElena Zanon
Eleonora BarbagliaElisa Oppesso
Elisabetta MaseraFiorenza Chiera
FrancescaGabriella GainoGeorgia Saettone
Giulia BastinoGiulia ChisariGiulia Vicini
Graziana GambinoIlaria Foti
Isabela Lopes F. CancelaIvana BergeroLaura Baiardi
Luisella Candida MartoglioManuela Guzzo
Manuela RuaMarinella Notarianni
Martina BerchiattiMaryna Dymovich
Maurizio MessiMonica BujnitaNives CHIRIOPaola Cresto
Patrizia GiolitoRoberta D'EliaRoberto Povero
Romina CampagnoloSandra SpitaleriSara DarbesioSara Garzotto
Silvana ChiocchiTrischitta Rosy
Valentina Gobbi...
78 | 12 . 2015 | Shop in the City
GABRIELLA GAROFANO E CANNELLA
di Jorge Amado Mondadori, 504 pagine, 12 euro
Da uno dei padri della letteratura sudamericana, una storia piena di fascino
e sensualità con al centro una donna, Gabriella, a cui nessuno resiste perché
profumata come il garofano e con la pelle color della cannella. Intanto attorno a lei e al suo amante Nacib Saad imperversa la
lotta per le terre del cacao.
LA LEGGENDA DELLA ROSA DI NATALE
di Selma Lagerlöf
Iperborea, 128 pagine, 14.50 euro La Svezia delle antiche fiabe rivive in
questi racconti che, uno dopo l’altro, sono un’unica, poetica leggenda del Nord: un
abete che nel pieno dell’oscurità invernale fa sbocciare un unico fiore, una foresta
piena di neve che a Natale si trasforma in un rigoglioso giardino, una donna che perde il suo amore ma in sogno riesce a
salvarlo.
IL PETALO CREMISI E IL BIANCOdi Michel Faber
Einaudi, 992 pagine, 17 euro Londra, 1875: tutti conoscono Sugar, la
prostituta più desiderata della città. Tutti la desiderano ma lei vuole solo sottrarsi a quella vita sudicia: inizia così una scalata
che punta ai gradi più alti della società vittoriana e che mentre li percorre ce li racconta uno ad uno ricreando odori,
sapori, colori, strade, volti e gesti.
IL GIGLIO ROSSOdi Anatole France
Leone, 336 pagine, 13 euro Simbolo di Firenze, l’incarnazione della
bellezza assoluta, ma anche della passione che fa sanguinare, il Giglio rosso è la storia di una donna parigina, Thérese,
che nella città toscana conosce gli sconvolgimenti dell’amore in maniera
inaspettata, sconvolgente e, purtroppo, tanto dolorosa quante sono le menzogne
che lo accompagnano.
IL SEGRETO DELLE vIOLE ANDALUSEdi Julia Montejo
Mondadori, 372 pagine, 9.90 euro Una storia di famiglia che scatena i suoi
misteri alla morte di una delle zie. Madelaine non ha mai amato molto né la sua (ricca e potente) famiglia Martínez
Durango né i valori che essa rappresenta in quella piccola e soffocante comunità andalusa di cui è simbolo. Adesso, però, dal passato arrivano domande che non
possono più essere ignorate.
L’ALBERO DEI FIORI vIOLA di Sahar Delijani
Rizzoli, 360 pagine, 18 euro
Nel centro della moderna Teheran c’è una casa con il portone azzurro. Nel cortile di questa casa c’è un albero di jacaranda che fa tantissimi fiori viola e rosa ed è proprio in mezzo a questi fiori che sbocciano le storie di Maman Zinat, Leila, Forugh, Dante, Sara: tutti membri della stessa famiglia, tutti perseguitati dal regime.
Pagine Come Petali di un Fioredi Marta Ciccolari Micaldi
La primavera è arrivata e con lei la possibilità di stare a leggere al parco la domenica pomeriggio o sul terrazzo al tramonto. Per amplificare ancora di più i vostri sensi primaverili, questo mese
vi proponiamo pagine che profumano come petali: ogni storia è un fiore
Shop in the City | 05 . 2016 | 79
letture
Bellezze Permanenti
Alla scoperta delle opere che appartengono alle collezioni dei musei piemontesi. Il patrimonio artistico della nostra regione è prezioso e
composto da meravigliosi capolavori, scopriamoli insieme
art 4 turin
Cisitalia 202 (1948) La marca Cisitalia (Compagnia Industriale Sportiva Italiana) era nata nell’immediato dopoguerra per iniziativa di Piero Dusio. Nel 1948 esce il modello di berlinetta sportiva “202”, con telaio tubolare e una straordinaria carrozzeria Pininfarina. Mauto, Museo dell’automobile Torino, Corso Unità d'Italia, 40 - Torino.www.museoauto.it Pera, Fondante de la
Maître École (inv. 639)Calco in resina dammar colofonia, gesso alabastrino, cera dipinta. Il Museo presenta la collezione di mille e più «frutti artificiali plastici» modellati a fine Ottocento da Garnier Valletti. Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti”, Via Pietro Giuria 15 – Torino .www.museodellafrutta.it
Veduta di Torino dal lato dei Giardini Reali, inv. 467, Bernardo Bellotto (Venezia, 1721 – Varsavia, 1780)Olio su tela, 152 x 198 cm. Musei Reali di Torino, Galleria Sabauda, piazza San Giovanni, 2 - Torino.www.poloreale.beniculturali.itSi ringrazia il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Musei Reali di Torino.di Arti Decorative, via Po 55, Torino.
Cinema ForaneoFoto di Sabrina GazzolaMuseo nazionale del cinema, Via Montebello, 20 – Torino.www.museocinema.it
Shop in the City | 05 . 2016 | 81
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moda
di Eleonora Chiais
Petaloso stYleOpinione
Il neologismo del piccolo Matteo detta legge anche nella moda che si scopre (extra) petalosa per la Primavera/Estate targata 2016. Ecco, così, che le vetrine, le passerelle e –soprattutto – gli outfit fioriscono letteralmente
riempiendosi di petali, citazioni naturali e volant che ricordano il movimento dei fiori scossi dalla brezza. Già alla notte degli Oscar, d’altra
parte, Cate Blanchett aveva anticipato la corrente presentandosi con il suo abito voluminoso e morbido in un tripudio primaverile un po’
avanguardista. Dopo di lei, però, la passione per boccioli e bouquet ha contagiato un po’ tutti e, come spesso accade nel fashion della bella stagione, l’arrivo delle prime giornate di sole è andato di pari passo con un tripudio di fiori, foglie, boccioli, petali e stampe rubate dal flower power e trasportati nel
guardaroba. D’altra parte – si sa – i fiori sono un vero e proprio emblema della rinascita stagionale e rivivono ciclicamente tra i dettami fashion
diventando megafoni di un potere evocativo che non conosce i capricci delle tendenze e rende (sempre!) sbarazzini gli abiti che ne vengono ornati. La storia lo insegna. Già all’inizio del Novecento, infatti, s’impose il Liberty
(detto anche, appunto, stile floreale) ispirato al Dolce Stil Novo e caratterizzato da petali, raspi d’uva, corone d’alloro e – in generale – dal
maggior numero di tributi floreali possibili. Floreale sì, quindi, ma attenzione perché la mania non riguarda solo l’Europa. Anche il Giappone,
ad esempio, vanta un interesse storico per la natura e la naturalità, basti pensare che una delle tradizioni nipponiche per eccellenza è l’Hanami (letteralmente l’arte di ammirare i fiori, meglio se quelli di ciliegio che
simboleggiano la perfezione) e questo, è chiaro, si ripercuote anche sulla moda tra abiti riccamente ornati e dettagli da indossare per rendere l’outfit più romantico nella sua interezza. Ma torniamo nel Vecchio Continente e veniamo a tempi più recenti. Siamo negli anni 50 quando il New Look di Christian Dior (ri)scopre il flower power battezzando, tra l’altro, la sua
prima collezione Corolle per le gonne sinuose capaci di sottolineare il vitino sottile prima di allargarsi sull’orlo proprio come la corolla di un fiore.
Passano gli anni, una decina, e arriva il momento di Yves Saint Laurent che cavalca l’onda della moda hippie per proporre bluse di couture in versione
stampata mentre si deve aspettare il – recente – 1993 perché Dolce & Gabbana inizino a giocarono con perline e petali e il 1999 per i jeans piumati e fioriti disegnati da Tom Ford per Gucci. E adesso? Adesso il floreale ritorno
di gran carriera ma – a queste stampe già viste e straviste – sostituisce le applicazioni morbide che trasformano i volant in petali in una moda sbarazzina e fresca da sfoggiare h 24. Lasciandosi guidare da questo
neologismo (anche) modaiolo.
Shop in the City | 05 . 2016 | 83
moda
Kimono Una (morbidissima) carezza sulla pelle, capace di regalare anche all’outfit più sportivo un tocco magico “rubato” dallo stile del Sol Levante. Ecco il kimono in pura seta dipinto a mano di Weili Zheng da sfoggiare anche nel daily outfit con un paio di semplici jeans skinny e con
un’intramontabile canottiera bianca. Kimono in pura seta, Weili Zheng. Spille Un tris di farfalle - da indossare come spille - per regalare un tocco ricercato anche alla più casual delle divise urban. E le ali sembrano piccoli fiori grazie ai luccichii del metallo placcato oro, degli smalti policromi e dei cristalli che, accostati alle perle, ripropongono il fascino dei bijuox d’epoca. Spille a Farfalla, De Wan. Zeppa Alta e petalosa come da dettami
del fashion di stagione. La scarpa Tania Ercoli per Lisa Corti esplora gli abbinamenti tra tessuti e stampe ripescando tra i grandi classici intramontabili nel mondo degli accessori con la zeppa in sughero (ineditamente stampato). Scarpa Tania Ercoli per Lisa Corti. Shorts Petalosi in versione deluxe, gli shorts in denim YNOT? dall’effetto leggermente used sono arricchiti da due fiori laterali realizzati con maxi perline luminosi.
Perfetti per il look della bella stagione si abbinano a semplici t-shirt e a golfini leggeri. Shorts in denim, YNOT? L'immagine di sfondo in questa pagina è di Creazioni Antonella.
84 | 05 . 2016 | Shop in the City
moda
Pantapalazzo Comodi, glamour, divertenti e originali: i pantapalazzo Deha sono ampi come vogliono i diktat modaioli di stagione e regalano all’abbigliamento di ogni giorno un tocco disinvolto e rilassato. Da provare nell’outfit dell’ufficio in abbinamento a un bolerino preferibilmente one color. Pantapalazzo con elastico in vita, Deha. Bikini Per essere petalose anche tra le onde del mare ecco il divertente bikini frou frou di Bacio
Beach che regala un concentrato di energia e buon umore grazie alla coloratissima stampa Tropical Flowers. Gli slip con laccetti si adattano a ogni silhouette. Bikini a fascia, Bacio Beach. Long Dress Vitaminico e smart, il
long dress firmato Compagnia Italiana è un capo eclettico e primaverile da osare in città con un morbido cardigan oversize o con una giacca di jeans e, lungomare, anche da solo con sandali flat e accessori oversize. Long dress, Compagnia Italiana. Borsa Borsa a spalla in pelle di vitello tinta e rifinita a mano con cere e oli. Chiusa con zip. Fodera in cotone 100 % Internamente tasca chiusa con zip e 2 tasche a bustina. Tracolla regolabile e
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Shop in the City | 05 . 2016 | 85
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Jumpsuit La jumpsuit di Molly Bracken è un capo eclettico e assolutamente versatile che si adatta con facilità ai look più eleganti e alle mise più smart. Da sfoggiare fuori
porta ma anche in città, è perfetta con una semplice stola monocolore. Jumpsuit Marine, Molly Bracken. Stringate Flat e sbrazzine, le stringate blu abbandonano la
loro austerità caratteristica grazie al disegno floreale che rende vitaminica la punta e il tallone. Da sfoggiare anche sotto un rigido tailleur, sono perfette con jeans e
minigonne a vita alta. Parigine flat, Tania Ercoli per Lisa Corti. Tracolla I colori brillanti e la forma vagamente retrò sono il plus di questa divertente tracollina inserita
dalla stilista californiana Mary Frances nella nuova Flower Bag Collection. Chic e metropolitano, l’accessorio si abbina a mise sofisticate e a pezzi classici. Tracollina
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Anche nella beauty routine dominano le palette cromatiche
più disinvolte e, tra capelli arcobaleno, unghie multi-color e labbra “metalliche”, è finalmente arrivato il momento di portare una ventata vitaminica nella trousse di tutti i giorni. D’altra parte la moda di stagione lo suggerisce caldamente: al bando i colori spenti dell’inverno, adesso è il momento di esplorare tonalità più divertenti per rendere glamour e ricercato il look di tutti i giorni a cominciare da trucco e parrucco. Per le amanti delle cure di bellezza fatte in casa, s’inizia così, con i trattamenti per rendere la pelle sempre più luminosa che si scoprono capaci di donare alla cute la nuova vitalità indispensabile per affrontare con eleganza i primi raggi del sole primaverile. Ma non solo. Per chi vuole osare qualcosa di più, meglio lasciarsi ispirare dalle star mettendo la testa –letteralmente – tra le nuvole ed esplorando le tonalità dell’arcobaleno che, secondo gli addetti ai lavori, per questo periodo fashion sostituiranno le colorazioni classiche in fatto di hair care. Un’alternativa meno brusca? Largo alle manicure che s’ispirano alle tonalità shock con unghie capaci di declinarsi su giallo, verde e rosa acceso ma anche – a seconda dell’occasione - sull’elegantissimo blu persiano, immaginato proprio per coloro che vogliono sempre lasciare il segno. Tutto qui? Ovviamente no: ecco i (colorati) consigli beauty per una Primavera alla moda!
Colori in liBertà!
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86 | 05 . 2016 | Shop in the City
Stanche del solito colore di capelli? Mettete la testa tra le nuvole con le vitaminiche tonalità
dell’arcobaleno, una vera e propria rivoluzione per le amanti dei colori non convenzionali e
garantisce un risultato perfetto grazie alla sua innovativa formula ultra pigmentata. Provare
per credere. Revolution Rainbow Hair, Alfaparf Milano.
Unghie coloratissime? Nulla di più facile con il cofanetto Color Hit Nail Polish della
collezione Smalti Color Hit di Sephora. Si parte dal super-romantico Cherry popsicle, ci
si sposta quindi sull’immancabile Sugar coated, e si arriva a Secret admirer dalla
tonalità iper femminile. Voglia di qualcosa di più dinamico? Largo a Lucky day e, per le
giornate di relax, via libera al delicato Summer joy. Color Hit Nail Polish, Sephora.
Pelle luminosa e morbida grazie al Wild Rose Beauty Balm capace di ammorbidire la cute
regalando un tocco fresco e lucente. Il merito? Dell’unione tra semi di rosa canina, fonte
naturale di vitamina A, geranio, borragine, rosmarino e olio di semi di canapa che aiutano la decongestione della pelle e la nutrono ogni
giorno. Wild Rose Beauty Balm.
Le labbra diventano un gioiello luminoso grazie all’effetto laccato del nuovo Artist
Plexi-Gloss di Make Up Forever che riflette la luce e regala alla bocca un tocco davvero
speciale. Facilissimo da sfoggiare, grazie alla forma particolare dell’applicatore che è
tagliato su un lato, il prodotto dedicato alle donne chic si applica con un solo passaggio e garantisce una durata di almeno 5 ore. Artist
Plexi-Gloss, Make Up Forever.
Voglia di colori a tutto tondo? Ecco le simpatiche limette per unghie
The Curve capaci di unire al design innovativo e una qualità
insuperabile. Per utilizzarla al meglio posizionatela sulle unghie asciutte e,
dopo l’uso, sciacquatela velocemente sotto l’acqua tiepida.
Ideale nel beauty case da viaggio è un regalo innovativo per l’amica beauty
addicted. Limetta The Curve, Sephora.
Trattamento personalizzato per regalare ai capelli una colorazione perfetta. Ecco la linea Pigments di
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utilizzare sotto la doccia, propone sei rivoluzionari pigmenti che si
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Milano.
Capelli luminosi e addio alle doppie punte? Da oggi è possibile grazie ai Cristalli Liquidi di
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doppie punte grazie all’aggiunta di semi di lino e diventano indispensabili alleati nella
cura quotidiana dei capelli. Per essere sempre luminose dalla testa ai piedi! Cristalli Liquidi,
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Dedicato alle sognatrici impenitenti, lo smalto Blue Dreams della linea Color Riche di
L’Oreal regala un tocco in più alle manicure domestiche colorando le unghie con una
tonalità di blu persiano davvero chic. Seducente e brillante è ideale per chi non
vuole passare inosservata e per chi – ad ogni stretta di mano – non rinuncia a lasciare il
segno. Smalto Blue Dreams, L’Oreal.
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Shop in the City | 05 . 2016 | 89
coach
Federica Pellegrini sarà la portabandiera italiana alle prossime
Olimpiadi Estive di Rio 2016. La notizia è ufficiale da fine aprile, anche se la sua candidatura era molto forte da diverso tempo. È la quinta volta che una donna riveste questo prestigioso e simbolico ruolo, la prima in assoluto per un rappresentante del nuoto azzurro. In precedenza dalle piscine era emerso solamente il nome di Klaus Dibiasi, alfiere e leggenda dei tuffi, per Montreal 1976.Non che ve ne fosse bisogno, ma questo atto formale ai massimi livelli sportivi mondiali ha dato ulteriore lustro al mondo del nuoto e puntato i riflettori su una specialità tanto in voga quanto
benefica a livello fisico per la sua completezza. Su questo punto si segnala una voce fuori dal coro divertente e forse anche condivisa da chi il nuoto lo pratica esclusivamente per scopi “restauratori” di una forma fisica tralasciata troppo a lungo durante i mesi invernali. Nicole Tsong, maestra di yoga, ha pubblicato sul Seattle Times un articolo in cui descrive il suo faticoso avvicinamento alla vasca: «Mi piace l’idea di nuotare, ma l’atto di farlo concretamente è migliore nella mente che in acqua – confessa – Dopo la prima vasca mi sono detta che stava andando piuttosto bene, dopo un altro paio pensavo di stare facendo un ottimo lavoro. Verso la quinta non respiravo più con la dovuta
il nuoto, una fatica e un piacere
Qualche consiglio per chi si dedica all’attività fisica in piscina per arrivare preparato all’estate
di Davide Fantino
DOVE PRATICARECon i più piCColi
la piscina Cecchi (via cecchi 14) propone gli
ingressi giornalieri il sabato e la domenica
mattina fino alle 12.30. nella vasca per
bambini i più piccoli possono prendere
dimestichezza con l’acqua accompagnati
dai propri genitori.
All’Aperto
tra le più frequentate tra le piscine en plein
air per l’estate ci sono la piscina Colletta
(via ragazzoni 5/7) e la piscina lido (via
villa glori 19/21), oltre alla piscina del
circolo ronchi Verdi (corso moncalieri
466).
olimpiChe
per chi ama nuotare sui 50 metri delle
piscine “olimpioniche”, segnaliamo
l’Acquatica di corso galileo ferraris 290.
Road to Rioin vista delle gare olimpiche in Brasile a fine
estate, gli atleti del vecchio continente
testano la loro condizione nei campionati
europei che si svolgono negli impianti dei
giochi estivi di londra 2012, dal 9 al 22
maggio. si comincia con gli specialisti dei
tuffi e del nuoto sincronizzato fino al 15 e
poi dal 16 al 22 scenderanno in vasca gli
specialisti del nuoto.
l’edizione è importante in quanto sarà
l’ultimo “europeo” dedicato alla singola
disciplina. a partire dal 2018 faranno il loro
esordio tra i grandi eventi sportivi gli
european sports championships che
metteranno insieme i principali sport
olimpici come canottaggio, ciclismo e
atletica, in una location unica.
eccezionalmente saranno due per la prima
volta: glasgow e Berlino si divideranno la
scena.
coach
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regolarità: mi sono appoggiata al bordo e ho lasciato che gli altri praticanti proseguissero. Ho guardato l’orologio: erano veramente passati appena dieci minuti? Il nuoto ti spinge a usare muscoli che normalmente non utilizziamo: non importa quanto siate in forma, la prima volta farete una gran fatica».Come rendere dunque efficace la pratica del nuoto? Di seguito qualche consiglio pratico da applicare nell’allenamento.Mai abbandonare una buona tecnicaA qualsiasi velocità nuotiate cercate di mantenere una postura corretta, altrimenti si rischia di sprecare energia. Ok, le calorie si bruciano lo stesso, l’allenamento fitness è salvo, ma non diventerete un nuotatore migliore.Fate allenamenti impegnativiUna o due volte alla settimana alzate l’asticella e aumentate lo sforzo. Se tutti i vostri allenamenti sono focalizzati sulla tecnica, quella migliorerà. Ma cosa accadrà quando tenterete di andare più veloce? Non esagerateAllo stesso modo bisogna essere consci dei propri obiettivi: lavorare sodo sulle cose difficili, e meno sulle cose facili, e per ogni tipo di lavoro cercare di
migliorare la propria forma e tecnica senza eccessi.Virare nello stesso modo ogni voltaSpingersi in virata nel modo in cui si farebbe se si stesse uscendo da una curva. Ottenere una buona pratica del movimento è un bonus in più che si acquisisce.Indossare un costume da bagno per il nuoto agonisticoNon bisogna affrontare un esborso economico eccessivo inseguendo l’ultimo ritrovato tecnologico, ma nemmeno indossare pantaloncini da spiaggia larghi se si sta cercando di migliorare la propria tecnica di nuoto.Chiedere a qualcuno di osservarvi nuotareAndate a nuotare insieme a qualcuno e chiedetegli di osservarvi mentre siete in azione. Quanto vi verrà detto potrà aiutarvi a correggere un difetto di postura, soprattutto se saprete accettarlo senza offendervi…Usare pinne di tanto in tantoTra gli altri vantaggi, aiuta a raggiungere una posizione del corpo migliore che si può provare a ricreare anche senza, cercando di interiorizzare quel tipo di fluidità.
Ci sono tantissime cose che gli Americani sanno fare meglio di noi
(pensate all’hamburger, ad esempio, o al basket o ai vialetti tra le case e il portico sul davanti) ma se ne dovessi scegliere una sola allora non esiterei: l’intrattenimento. E, in particolare, il One Man Show: un uomo trasporta i suoi spettatori dalla veglia al sonno a suon di sketch, giochi, interviste, presentazioni e – come minimo – un ingrediente segreto. Diverso per ognuno.Abbiamo da poco salutato David Letterman (il presentatore della notte più amato d’America.. e anche in Italia, seppur di meno) e adesso ci stiamo preparando ad amarne un altro: il suo nome è Jimmy Fallon, arriva da New York, da giovane faceva l’attore, poi la spalla al Saturday Night e adesso conduce uno degli show più rispettati d’America. Sa cantare, ballare,
presentare, informare, scherzare e ridere. Jimmy sa soprattutto ridere e far ridere. E questo è il suo ingrediente segreto.Forte di una formazione improntata al miglior musical di Broadway e incline a non risparmiarsi mai quando gli viene da ridere (cioè almeno 37 volte per puntata), Jimmy riesce a far emergere il lato piacevole di ognuno dei suoi ospiti (che sia Lindsay Lohan come nella foto o Barack Obama o Justin Bieber) senza mai – dico mai – tralasciare la cura qualitativa dei suoi siparietti e la tenuta generale della puntata. Sì, perché le regole del miglior intrattenimento americano sono proprio queste: per essere davvero grande non basta saper fare una cosa. Bisogna saperne fare almeno quattro e tutte con una naturalezza sorprendente. A questo servono le scuole come quella di Saranno Famosi o le accademie dello
JimmY Fallon risCrive il one man show
Shop in the City va alla scoperta dell’America con La McMusa (blogger di cultura e letteratura nordamericana): mostre, happening, inaugurazioni e il racconto del meglio della cultura a stelle e strisce
di lamcmusa.com
la mcmusa consiglia
spettacolo: a sfornare uomini e donne in grado di intrattenere milioni di persone in completa solitudine. E spesso usando espedienti molto semplici di per sé, ma esplosivi quando combinati con la migliore delle preparazioni possibili.Alcuni esempi di cosa fa Jimmy Fallon durante il “suo” (prima di lui c’erano stati altri famosi presentatori) ormai celeberrimo The Tonight Show: sfida uno dei suoi ospiti a rompere con una palla da football il maggior numero di ritratti in vetro montati su un quadro svedese e raffiguranti le facce dei due; sfida uno dei suoi ospiti a lanciare una fiche gigante giù per un tabellone pieno di ostacoli e a bere tutto d’un fiato il contenuto del bicchiere dentro cui la fiche suddetta cadrà, ovvero assenzio puro o bagnetto verde o salsa barbecue o un gradevole mix di tutti; sfida uno dei suoi ospiti a inserire una parola assolutamente improbabile e dal significato spesso oscuro dentro una conversazione serissima senza che l’altro se ne accorga; ancora, sfida uno dei suoi ospiti a fare le imitazioni di alcuni famosi colleghi cantanti o attori destando (è accaduto più volte) le ire del malcapitato. A corollario di ognuna di queste sfide c’è la presentazione di un nuovo album o film o serie tv o libro. Come dire, la serietà è sempre una priorità ma se nel mezzo ci si diverte come pazzi, allora tanto meglio!
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In Italia si può assaggiare The Tonight Show Starring Jimmy Fallon seguendo il canale di Youtube dedicato e aggiornato di continuo sera dopo sera.
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le visioni del salone del liBro
Ritorna dal 12 al 16 maggio una delle manifestazioni più fortemente legate alla città di Torino: il Salone Internazionale del Libro
Ci avevano fatto preoccupare, quelli del Salone del Libro, parlando di
debiti e di conti che non tornavano. Di una manifestazione in difficoltà e della possibilità di sospendere tutto. Per noi torinesi, il Salone del Libro è un motivo di vanto, è stato il fiore all'occhiello degli eventi della città, quando ancora la città era per tutti la “grigia Torino”, e nessuno aveva ancora mai pensato che quel grigio potesse essere metallizzato. Insomma, il
Salone è il primo esempio di una Torino che ha sempre avuto le forze di essere un importante polo culturale e progettuale italiano. È lì da ventinove anni, il Salone, e guai a chi lo tocca. Per questo, tutti i torinesi, tutti i lettori, tutti gli amanti del Salone hanno tirato un sospiro di sollievo quando la neo Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Giovanna Milella, alla sua prima edizione della manifestazione, ha
illustrato il lavoro fatto «per mettere in sicurezza i conti del Salone e i suoi progetti per tutelare quello che considero un gioiello per Torino e l’Italia». Un lavoro difficile, fatto di tagli e di spending review, dell'ingresso nella Fondazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Ministero dell'Istruzione, con un conseguente ampliamento delle risorse (300 mila euro l'anno per tre anni da ciascun ministero), di ricerca di sponsor e
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di Valentina Dirindin
salone del liBro
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partner pubblici e privati. Questo lavoro ha portato ad assicurare l'edizione numero 29 del Salone, che – forse proprio perché rappresenta la realizzazione di una forte volontà – è dedicata al tema delle Visioni. Non possiamo non pensare che il tema sia collegato al percorso travagliato che ha portato al Salone di quest'anno, visto che anche gli organizzatori presentano così la scelta della dedica alle Visioni: «vuol dare ospitalità alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembravano impossibili, di lavorare nel futuro e per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera. Ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale, e dunque nell’indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica». Spazio ai visionari, dunque, in questa
kermesse dedicata ai libri. Perché, in fondo, sono i visionari quelli che cambiano il mondo. E, se non riescono a cambiarlo, di sicuro alla fine hanno a disposizione una bella avventura da raccontare.
Le Visioni della tanto attesa edizione 2016 del Salone del Libro:
1) Artistica: per quest'anno, una novità nell'immagine della fiera. È l'immagine simbolo dell'edizione 2016, intitolata appunto Visioni e realizzata dall'artista Mimmo Paladino. Creata appositamente per il Salone dall'esponente della transavanguardia italiana, Visioni è un bellissimo libro aperto su degli occhi sognanti. Di un blu elettrico che cattura lo sguardo, l'opera segna un gradito ritorno alla grande arte italiana, dopo le opere
realizzate per la prima edizione del 1988 da Alighiero Boetti e nel 1989 da Mario Merz.
2) Futurista: Sono i 22 giovani editori che debutteranno all’Incubatore. Una sorta di talent scout per realtà emergenti in un settore non sempre facilissimo, l'Incubatore è lo spazio del Salone dedicato agli editori con meno di 24 mesi di attività. In dieci anni, ha presentato realtà interessanti e ha permesso a piccole aziende di avere accesso alla kermesse a costi calmierati. Così Giovanna Milella ha spiegato l'importanza e il successo dell'iniziativa, ormai parte integrante della manifestazione: «Fra le molte sorprese che ci entusiasmano, in quest’anno di cambiamenti, ci sono le prenotazioni di tante giovani case editrici provenienti da tutta Italia. Nascono in controtendenza rispetto alla crisi e
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portano molte iniziative di qualità. Sono certa che il titolo della 29a edizione, Visioni; attiri l’attenzione di chi crede nel futuro e apra con coraggio nuove strade da esplorare».
3) Stellare: C'è grande attesa per il cast di ospiti, che è certamente uno degli elementi che più interessano il pubblico. Nel lungo weekend della manifestazione, da sempre, gli scrittori vengono acclamati come star del cinema, e una dedica in seconda di copertina vale più di qualsiasi memorabilia. Non rimarranno delusi neanche quest'anno i cacciatori di autografi, pare, visto l'annuncio della presenza di ben due premi Nobel tra gli ospiti. Ci sarà anche il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.
4) Fraterna: il posto di ospite d'onore quest'anno non va a un singolo Paese, ma
a una realtà culturale che supera i confini nazionali. Al Salone si celebrerà infatti l'intera letteratura araba, dal Marocco all'Iraq, con il suo ricchissimo patrimonio. Un'occasione per ribadire una fratellanza non sempre riconosciuta, un modo per sottolineare la storicità di una cultura molto diversa dalla nostra, che va rispettata per la sua grandezza e per la sua storicità. Un modo anche per ribadire l'importanza istruttiva che la letteratura può avere, facendosi mezzo di conoscenza e fornendo quel “più” di vicinanza di cui abbiamo bisogno per supportare le nostre riflessioni storiche e politiche.
5) Celebrativa: Come ogni anno, non manca l'occasione di celebrare qualche ricorrenza. Il nostro patrimonio letterario ci ha regalato tantissimi grandi artisti e ogni edizione del Salone è un pretesto per
ricordarli e riscoprirli. Ricorrono ad esempio nel 2016 i 500 anni della prima pubblicazione dell’Orlando furioso, un poema che ha goduto di una fortuna ininterrotta e ha ispirato un’amplissima produzione figurativa in tutta Italia. Due tra i massimi autori delle letterature europee, Miguel de Cervantes e William Shakespeare, sono morti a distanza di un giorno nell’aprile 1616: verranno ricordati con cicli di letture, incontri e dibattiti. Ricorrono anche i cento anni della prematura scomparsa di Guido Gozzano, l’indimenticato poeta delle care cose di pessimo gusto, tra malinconia e ironico distacco, e della nascita di Natalia Ginzburg, autrice tra le più amate del nostro Novecento, la cui voce inconfondibile scava nei segreti della famiglia.
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music&shop
HOPEThe Strumbellas
L’avrete già sentita in tutte le radio nazionali e continuerete a sentirla per tutta la primavera (se non anche d’estate): si chiama Spirits ed è il singolo di lancio del terzo disco dei The
Strumbellas, band canadese che, in uno schiocco di dita, è passata dai circuiti indie del Nord America a quelli mainstream di mezza Europa. La ragione di questo salto? Le loro canzoni
combinano due elementi opposti sortendo un effetto molto consolante e orecchiabile: prima c’è Mr. Ward, cantante dalla voce dolce e malinconica, che racconta dolori del vivere, eventi tristi o confessioni intime e negative; poi arriva il coro, le voci si uniscono in un ritornello di sollievo e
speranza (come vuole il titolo dell’album) che è insieme un riscatto e uno sfogo. Il tutto unito da melodie derivate dal folk e dal roots realizzate da una band di ben sei elementi.
EvERyTHING AT ONETravis
È difficile dare alla luce un tormentone, un capolavoro di canzone e poi tenergli testa negli anni successivi. È quello che è successo ai Travis, la band scozzese di Sing. Ricordate? Era il 2001 e
imperversava in tutte le radio del mondo (fu la canzone più trasmessa in tutto il UK quell’estate): raccontava di una donna, di lacrime e abbracci, di qualcosa che non andava, il tutto
tra un imperativo-ritornello e l’altro che diceva “Canta, canta, canta”. In 15 anni di carriera la band ha di certo continuato a cantare e a migliorare la propria ricerca musicale (un altro singolo
di successo fu Closer, tratto dal loro album del 2007, il quinto, prodotto da Brian Eno), a volte intraprendendo direzioni più sperimentali o più legate a tematiche sociali, e oggi si prepara a
fare il proprio ritorno con un album maturo ma non per questo meno teso alla sorpresa.
BLACK CATZucchero
Il bluesman più scatenato d’Italia è arrivato al suo dodicesimo album. Un album lanciato nelle scorse settimane dal singolo Partigiano Reggiano e, come ha dichiarato il musicista, volto a
riprendere le atmosfere spontanee di Oro, incenso e birra, forse la sua collezione più suggestiva e memorabile. L’uscita di Black Cat precede un impegnativo tour mondiale e, soprattutto, un evento imponente all’Arena di Verona, l’unica città italiana del tour, a cui Zucchero dedicherà
ben dieci serate (nel settembre 2016: il 16, 17, 18, 20, 21, 23, 24, 25, 27 e 28). Saranno dieci show speciali, uno diverso dall’altro, accompagnati da musicisti e ospiti sempre diversi (tra cui
giovanissimi ed esordienti a cui è dedicata un’intera serata), in cui il bluesman presenterà alcuni brani del nuovo album, certo, ma dedicherà particolare attenzione a tanti capolavori del
passato, alcuni dei quali non vengono suonati da anni.
musiCdesign, ma con nonchalance
la sua ultima creazione, presentata
proprio il mese scorso, è uno zaino
morbido e stropicciabile, realizzato
con inserti di pelle e stoffa colorata le
cui cinghie non sono classiche né
coerenti: sono delle corde fluo
antinebbia da montagna. un tocco
tecnico per un prodotto totalmente
urban, comodissimo e molto
personale. la collezione di zaini
affianca quella di gioielli realizzati in
rame, secondo geometrie di stagione
e del cuore. il cuore di vale di
nonchalance design: fb.com/Nonchalance-Design
elementurin, la cittÀ da
indossare
idea geniale e raffinata: prendere
alcuni dei simboli di torino e farli
parlare. o, meglio, inventare per
ognuno di loro una situazione
ironica e giocarci attraverso il
design. tutto rigorosamente
torinese, secondo il motto dedicato
alla nostra città “vivila, afferrala,
tienila”. tutto rigorosamente con
un tratto in bianco e nero,
realizzato a mano su carta
(quaderni handmade, poster e
cartoline) o su stoffa (shopper e
magliette). perché se è vero che
torino è riservata la sua mole, le
mummie del museo egizio, i baci di
dama, i gianduiotti e la zebra
bianconera meritano una vita da
star.
www.elementurin.it
di Marta Ciccolari Micaldi
Shop in the City | 05 . 2016 | 97
in persona
l'imPortanza delle Parole (e di torino)È sotto la Mole che il cantautore Niccolò Fabi ha trovato quella che lui definisce “una seconda famiglia”. E in parte se la porta nel tour del nuovo disco, “Una somma di piccole cose”, che farà tappa anche a Torino, il 27 maggio al Teatro Colosseo
Niccolò Fabi è calmo, pacato, attento. Ascolta ogni domanda, si
prende qualche secondo per riflettere e, per ogni singola risposta che dà, misura maniacalmente quel che dice. Parla lentamente, si ferma spesso per una pausa, prima di costruire una frase che – alla fine – non è mai scontata. È come se, inconsapevolmente, volesse ribadire l'importanza delle parole, di tutte le parole. Lui che con le parole – i loro
È uscita il 22 aprile per Universal, questa raccolta di nove intense tracce, e lo porterà in tour per un bel po' (a Torino sarà al Teatro Colosseo il 27 maggio).È un disco vero, pieno, un disco che mostra il lato più naturale della sua voce, che si racconta attraverso testi ricchissimi di significato, un disco da cantautore, insomma. Facile da amare ma emotivamente impegnativo.
di Valentina Dirindin
suoni, i loro significati – ci lavora. Il risultato potrebbe essere freddo, costruito, artefatto. E invece quello che dice ha sempre calore, ha sempre sentimento. Parte dal cuore, verrebbe da dire con una frase un po' scontata. Sarà per questo che, ascoltando in anteprima il suo ultimo lavoro, “Una somma di piccole cose”, c'è stato un preciso momento in cui mi sono commossa.
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in persona
Anche perché – è inutile cercare di non parlarne per semplice e pudico rispetto – è difficile scindere la carriera artistica di Niccolò Fabi dalle vicende personali drammatiche che gli hanno portato via tragicamente una figlia piccola. Né mai verrebbe in mente di citarle, quelle vicende così dolorose e personali, quando si parla di musica. Però è lo stesso Niccolò a rompere il silenzio, a condividere le sue ferite con il pubblico, a nominare l'innominabile per non renderlo un macigno di non detto che, probabilmente, non gli consentirebbe di esprimersi con la stessa forza.E allora ci sono pezzi come “Facciamo finta” e frasi come “Facciamo finta che io torno a casa la sera / e tu ci sei ancora sul nostro divano blu / Facciamo finta che poi ci abbracciamo / e non ci lasciamo più” che, anche alla luce del vissuto di Niccolò, acquistano un potere enorme, e sanno commuoverti delicatamente. Un disco molto intimo. Come si vince il pudore di mettersi a nudo davanti al pubblico? «Si fa dopo aver avuto la sensazione che il tuo modo di condividere alcuni dei luoghi più segreti e complicati della tua
sensibilità sia stato importante per qualcun altro oltre che per te. Quando ho avuto la percezione che alcune zone di luce e di ombra della mia vita hanno dato una possibilità terapeutica ad altri, aiutandoli ad ammorbidirsi, mi sono convinto di stare facendo la cosa giusta. A volte mi sono reso conto che le canzoni (non solo le parole ma anche la musica, le sensazioni, l'atmosfera), avevano un effetto distensivo non solo su di me. E allora ho capito che il mio lavoro artistico poteva avere questo scopo, e questo mi ha spinto a continuare a farlo». A che risultato porta “Una somma di piccole cose”?«Piccole non significa per forza modeste, non è necessariamente un diminutivo. Se parliamo di difficoltà personali, il fatto di suddividerle, frazionarle, è ciò che può aiutare a superarle, perché nel momento in cui sono ridotte fanno meno paura. È un modo per procedere, per avanzare in maniera più sicura quando invece può risultare pietrificante fronteggiare un grande ostacolo. Ma fare una somma di piccole cose può anche essere un modo per governarle con più attenzione,
riconoscendo l'importanza di ogni piccolo elemento che compone il tutto, qualsiasi cosa sia questo tutto: un progetto, un'azienda, una squadra di calcio, un obiettivo». Perché “Ha perso la città”, come recita uno dei singoli di questo album? Si può tornare indietro e salvare il salvabile? «È una domanda che ci facciamo tutti. Non sappiamo se siamo ancora in tempo, ma a me non piace essere catastrofista se questo significa entrare in un meccanismo di disillusione e di cinismo che porta al disimpegno. L'unica cosa che abbiamo a disposizione è fare qualcosa, non possiamo aspettare la fine del mondo fumandoci una sigaretta. Io sono un cantautore, uso il linguaggio e cerco di far sì che avvicini alla fiducia nei nostri simili. È proprio questo ciò che ha perso la città: si è perso il sogno di una grande comunità che possa dare attenzione nei confronti dell'altro, che invece oggi viene sempre vissuto come antagonista».Lei ha definito questo lavoro “il disco che avrebbe sempre voluto essere in grado di fare.” In qualche modo quindi il suo disco più maturo, più
Alcune foto di Niccolò Fabi. Il 27 maggio il suo tour farà tappa al Teatro Colosseo. Sotto la copertina del suo album "Una somma di piccole cose".
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in persona
completo. «No, anche se sembra di intravedere quello non è questo il significato di quella frase. In realtà volevo dire che non sempre un artista è all'altezza di quello che desidera fare, non solo artisticamente ma anche emotivamente. Spesso quando ascolti un disco dopo le registrazioni ha perso un po' di magia rispetto alla fase di pre produzione: io fino a ora non ero mai riuscito ad avere il coraggio di pubblicare le registrazioni iniziali, senza l'aggiunta di troppi orpelli e tecnicismi. Questa volta, invece, mi sono sentito abbastanza forte da farlo: in questo disco ci sono canzoni scritte e registrate in una casa di campagna in due mesi». Parliamo dell'importanza delle parole nella sua vita: i suoi testi sono sempre ricchi, studiati, attenti. Ha realizzato colonne sonore per film tratti da romanzi di successo, come “Come Dio comanda” o “Pulce non c'è”. Che importanza ha la letteratura nella sua vita? Quali sono i suoi riferimenti letterari? «Le parole per me contano tanto, ma non soltanto come esercizio di stile. Le parole restituiscono aspetti della vita che comprendi solo quando li racconti, ed è una cosa potentissima. La letteratura è certamente uno dei principali serbatoi di parole ma non è l'unico, e le canzoni forse non hanno bisogno di una grammatica letteraria. Ho tanti riferimenti letterari, ma non sempre ho sentito quel patrimonio come serbatoio per le canzoni, che per me hanno invece bisogno della realtà e del suo linguaggio». Un bilancio dell'esperienza con Gazzè e Silvestri. Si ripeterà in futuro?« È stata un'esperienza meravigliosa, una cosa che ha fatto bene a tutti e tre, in modo diverso. Ci ha reso più forti più sicuri, coscienti della nostra identità. Ognuno a suo modo ha avuto sensazioni di crescita e ha trovato un ruolo dominante da ricoprire nel trio, e quel ruolo rappresentava una cifra stilistica precisa: Max rappresentava la
parte più giocosa e surreale, io quella più intima e di intensità, Daniele quella di idee e di narrazione». Lei sarà il primo maggio a Taranto. è una scelta politica?«Far parte di un raduno musicale del genere non è una cosa vicinissima al mio linguaggio. Io mi sento generalmente più a mio agio a parlare alle singole persone piuttosto che alle folle. Però credo che l'appuntamento di Taranto sia un incrocio fra le due cose: ho amici che hanno partecipato e mi hanno raccontato di un'aria appassionata, non di un semplice “concertone”. E poi avevo un paio di canzoni come “Ho perso la città” o “Giovanni sulla terra” che mi
sembravano un buon modo per partecipare a un evento del genere». Lei è spesso a Torino. Cosa le piace di questa città?«Torino negli ultimi 5-10 anni è diventata la mia principale sponda, grazie a persone che me l'hanno fatta conoscere bene e amare. Se ci penso porterò in tour con me quasi tutti musicisti piemontesi o torinesi, e non è un caso: dei torinesi mi piace la precisione lavorativa, ma anche la partecipazione appassionata che si respira. A Torino c'è una grande creatività e c'è la voglia e la capacità di realizzarla. E poi ci sono quelle cose inspiegabili che in un posto ti fanno passeggiare e sentire a casa».
via mazziniIl vero lato cool delle passeggiate in città
di Valentina Dirindin
4 passi
Forse non tutti lo sanno, ma via Mazzini è il vero cuore cool delle
passeggiate torinesi. Mentre la maggior parte dei turisti, delle famiglie a passeggio, dei giovani che fanno shopping o mangiano un gelato il sabato pomeriggio, si dirige verso il più affollato tridente che circonda piazza Castello (stiamo parlando delle frequentatissime via Po/via Garibaldi/via Roma); in via Mazzini c'è il lato più tranquillo e chic della vita mondana
diurna torinese. Niente folle, da queste parti. Niente catene di marchi internazionali, o fast food da pochi euro. Qui ci si misura con la vera eleganza sabauda, con la qualità, con la discrezione. E il risultato è un'offerta di negozi, ristorantini e bar che di sicuro soddisferà i gusti più raffinati. A un passo da via Mazzini, via Lagrange, da sempre una delle vie più alla moda del centro torinese, oggi
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Il monumento equestre dedicato al conte Alfonso Lamarmora, al centro di piazza Bodoni. Foto di Diego Decortes.
perfetto luogo di passaggio tra la folla e la mondanità di piazza Castello e questa parte un po' più nascosta e “segreta” della zona. Dopo la pedonalizzazione di qualche anno fa e un intervento di riqualificazione costato circa 1.270.000 euro, via Lagrange è diventata una delle passeggiate più amate dai torinesi. Purtroppo, molti dei negozi storici della zona hanno ceduto il passo alle grandi catene, come spesso accade nelle vie che vengono pedonalizzate e diventano meta di molti turisti. Oggi via Lagrange non è stata del tutto colonizzata dai monomarca, e rimane una piacevole via di mezzo tra chi cerca lo shopping low cost e chi invece vuole trovare marchi più ricercati e di alto livello. Ma se quel che vi interessa è comprare qualcosa di più esclusivo, originale, unico, il posto giusto potrebbe essere proprio dietro l'angolo, in via Mazzini. É in via Mazzini che si trovano alcuni degli
4 passi
102 | 05 . 2016 | Shop in the City
Piccoli sognatorI grandi orizzonti
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OLAPLEXI dehors dove bere qualcosa proprio accanto al Conservatorio Giuseppe Verdi, in piazza Bodoni. Foto di Diego Decortes.
atelier e dei negozietti più interessanti della città, di quelli che hanno fatto la storia della moda torinese artigianale così come la conosciamo oggi. Outfit, ma anche accessori, arredamento, oggettistica, design. Un giro di shopping in via Mazzini potrebbe regalarvi acquisti che superano ogni vostra aspettativa. Non a caso, è in questa zona che si concentrano alcune delle gallerie d'arte più rinomate e produttive della città: sicuramente, stiamo parlando di uno dei centri più vitali della moderna cultura cittadina. E poi il loisir, ché fare acquisti mette fame e sete. Da queste parti siete nel posto giusto per qualche esperienza enogastronomica di livello a prezzi non altissimi, e – soprattutto – siete a due passi da una piazza meravigliosa e un po' nascosta della città, con i dehors dei suoi bar in cui nelle sere della bella stagione è un piacere prendere un aperitivo con gli amici. È piazza
4 passi
Bodoni, pedonalizzata dopo la costruzione di un parcheggio sotterraneo e restituita ai cittadini completamente rinnovata, con un disegno circolare di lastre di pietra di Luserna per terra, e un cerchio di panchine a circondare il monumento equestre dedicato al conte Alfonso Lamarmora.Se vi fermate qui a bere un bicchiere di vino o a mangiare una pizza, non stupitevi del sottofondo musicale che sentirete in lontananza. È il Conservatorio Giuseppe Verdi, luogo di ritrovo dei più talentuosi giovani musicisti torinesi, un'eccellenza formativa della città. Lo vedete sul lato della piazza, è l'austero edificio in stile neobarocco piemontese, costruito negli anni Trenta da Giovanni Battista Ricci. Al suo interno, oltre a una biblioteca di
più di 100mila titoli a tema musicale, circa un migliaio di studenti che provano quotidianamente i loro strumenti. Non fermatevi all'esterno e provate a entrare e a chiedere informazioni. Il bello del Conservatorio è che spessissimo organizza concerti, appuntamenti ed eventi musicali, e molte volte sono a ingresso libero. Ci sono tanti torinesi che non sanno di poter approfittare di un'esibizione musicale di grande qualità, perché è uno dei piccoli segreti di questa zona, che – come dicevamo – è il perfetto simbolo della discrezione sabauda. Poco lontano da via Mazzini c'è anche lo spazioso piazzale Valdo Fusi, pedonalizzato e rimesso a nuovo per i Giochi Olimpici invernali del 2006. Esteticamente, c'è da dire che il gusto
della piazza è discutibile (ed è stato a lungo discusso dai torinesi, che spesso si sono lanciati in commenti negativi su questa nuova piazza): in effetti, l'aspetto non è dei più verdi e allegri. Però la piazza è frequentatissima dai giovani, che di giorno vengono qui a esercitarsi nelle gare di skateboard, approfittando dei dislivelli della piazza; e la sera – soprattutto nella bella stagione – affollano lo spazio aperto bevendo una birra o ascoltando un concertino nel rinomato Jazz Club torinese. Se siete da queste parti in una bella giornata e cercate un po' di verde per rilassarvi, il vicino giardino Cavour, con le sue panchine, è il posto perfetto per sedersi e riprendere fiato. O ancora, potete decidere di proseguire verso il fiume (è lì che finisce via Mazzini), che in primavera vi regalerà una splendida
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4 passi
gelatoamico
vista delle colline torinesi. Ed è proprio continuando su via Mazzini verso il Po che incontrerete la chiesa di San Massimo, un imponente edificio di gusto tardo neoclassico ma di costruzione ottocentesca, con una scenografica facciata con un pronao retto da quattro colonne. Al suo interno, se vi interessa l'arte religiosa, troverete una pala del Legnanino del primo Settecento raffigurante la Natività della Vergine, e un affresco di metà Ottocento di Francesco Gonin raffigurante San Massimo nella cattedrale. Nella cappella di San Giuda Taddeo, inoltre, si trova una bellissima scultura raffigurante la Pietà, opera dello scultore ligure Salvatore Ravelli. Degno di nota è anche l'organo a tre manuali, recentemente restaurato e realizzato per l'Esposizione generale italiana (un po' l'equivalente dell'odierna Expo) di Torino nel 1884.
Nella pagina accanto la chiesa di San Massimo, dedicata al primo vescovo di Torino. In questa pagina.La sala concerti del Conservatorio Giuseppe Verdi. La Pietà dello scultore Salvatore Ravelli nella cappella di San Giuda Taddeo della chiesa di San Massimo
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news&gossip
A maggio e giugno Rosso Antico, l’aperitivo che non passa mai di moda, diventa nuovamente protagonista con due special event 100% vintage: il 13 maggio al Closer e il 10
giugno alla Drogheria. Tra le novità, l’elegante corner retrò con il mercatino di abiti vintage e il barber shop.
torino e rosso anticoDue nuovi appuntamenti in città
my beauty, la bellezza ogni giornonel cuore della bella e affascinante torino,
scopriamo un piccolo angolo di benessere e
bellezza, dove ogni giorno il personale
qualificato è in grado di soddisfare ogni
esigenza. Dall’accurata ricerca del settore sono
stati inseriti prodotti e attrezzature in grado di
massimizzare l’efficacia di tutti i tipi di
trattamenti.
My Beauty estetica avanzata Via Giolitti 45 Torino
FMy-Beauty-estetica-avanzata
un nuovo piccolo spazio artisticoin via Cellini 13 (zona piazza Carducci), è
stato inaugurato un nuovo piccolo spazio
artistico. Si tratta dell'Archivio
michelangelo, il nuovo brevetto europeo che
tutela le opere di artisti non ancora noti
ideato da michelangelo Giaccone.
www.archiviomichelangelo.it
con gaiasmart visitare torino diventa un gioco divertente!GAiAsmart è una App gratuita per smartphone pensata per
chiunque abbia voglia di scoprire una località camminando
all'aria aperta. Come? Attraverso percorsi tematici e narrazioni
avvincenti e tramite un'esperienza interattiva simile a una
caccia al tesoro, con tappe da raggiungere, giochi e quiz,
approfondimenti. A torino sono ben 6 i percorsi per scoprire
curiosità, luoghi misteriosi e angoli inesplorati della città: dai
luoghi di magia alla torino del cioccolato fino ad parco del
Valentino… itinerari perfetti per turisti ma anche per famiglie
con bambini e per chiunque abbia voglia di scoprire (o
riscoprire) la città in modo inedito e coinvolgente. GAiAsmart
propone percorsi guidati anche a pinerolo (to), torre pellice
(to), milano, Venezia e olbia. www.gaiasmart.com
news&gossip
Shop in the City | 05 . 2016 | 107
news&gossip
A ispirare la nuova merendina Ferrero sono i temi di Expo: qualità degli ingredienti, sostenibilità e cultura alimentare.
CereAlè è pane Kinder, lievitato naturalmente per 5 ore, con farina integrale, granella di mandorle e germe di grano. Il
prodotto è disponibile in due varianti: con crema di yogurt e confettura di lamponi e con crema di latte fresco proveniente
dalle Alpi e crema di cioccolato fondente.
nuovo kinder Cerealé I temi Expo in una merendina
aart e unaborse insieme Delle vere e proprie borse d’artista. per la prima
edizione Aaart ha scelto le opere di Sabrina rocca, le
borse sono invece di unaborse, il laboratorio
eporediese di borse in pVC disegnate, stampate e
cucite interamente in italia. www.aaart.eu
#biketonight&day #Biketonight raddoppia con nuovi percorsi
diurni diventando #biketonight&day.le
pedalate guidate alla scoperta della città si
arricchiscono di itinerari inediti, ideati per
chi ama la cultura e la bicicletta. la nuova
serie di gite in bicicletta è ideata da Silvio
Dealessandri, esperto ciclista, Visi-to e
mybicyclette, l’e-commerce per gli amanti
della bici. info: www.mybicyclette.it
serum di oryza per capelli coloratiorizya di Soco propone la
nuova linea protezione
colore che è composta da
Shampoo, maschera e
serum: un trattamento
senza risciacquo che
conferisce ai capelli
colorati idratazione e
protezione dai filtri UV.
27 e 28 maggio esami gratuiti per la tiroidein occasione della settimana mondiale della
tiroide, torna la campagna del Gruppo Bracco
per il controllo della funzionalità tiroidea:
anche quest’anno è Gruppo larc il partner
torinese dell’iniziativa, volta alla diagnosi delle
patologie tiroidee che colpiscono milioni di
persone in italia. nelle giornate di venerdì 27 e
sabato 28 maggio, presso i punti prelievo lArC
dalle ore 7,30 alle 10 sarà possibile svolgere il
test gratuito per il dosaggio dell’ormone tSh
nel sangue. www.larc.it
a moncalieri l’ottica matteottiper affrontare e risolvere i complessi problemi visivi,
ma anche per scoprire tutte le novità nel settore
dell’optometria, contattologia, e nel settore moda nel
cuore del centro storico di moncalieri da oltre 10 anni
c’è l’ottica matteotti. l’ottica matteotti pone
particolare attenzione ai prodotti delle migliori
marchi. inoltre garanzia di due anni per i difetti di
fabbricazione degli occhiali, test della vista e
manutenzione periodica gratuita, pagamento rateale
e assicurazione occhiali. Tutto questo non solo nel punto
vendita di Moncalieri, in via Matteotti 6 ma anche a Trofarello
(TO) in via Torino, 53 e a Santena (TO) in via Cavour, 59.
il progetto caravan next: feed the future a torinoÈ un progetto artistico e culturale basato sulla collaborazione tra artisti
professionisti e comunità locali e che dà vita a un network di cittadini, teatri
e organizzazioni culturali. il progetto è realizzato, dal 26 maggio al 1 giugno,
in 2 luoghi della città: Distretto Sociale Barolo e Barriera di milano/progetto
S-nodi (Via Baltea). Saranno ospiti a torino 4 compagnie europee - circa 30
artisti - che lavoreranno con i cittadini.
www.caravanext.eu www.socialcommunitytheatre.com
108 | 05 . 2016 | Shop in the City
news&gossip
Il Sushi Genmai, sushi con riso integrale di Sushi Daily, è perfetto per la primavera: ricco di selenio e manganese, con meno calorie, più
proteine e tre volte più ricco di fibre rispetto al riso bianco. Con più di 450 punti vendita in Europa e oltre 100 in Italia, Sushi Daily – Happily
handmade, è il marchio del sushi nei grandi ipermercati come Carrefour, Il Gigante, Panorama, Iperal, Conad e Finiper.
www.sushidaily.com
Primavera detox con sushi daily
Oltre 100 punti vendita in Italia
soco e pink is goodl’azienda cosmetica Soco Spa sostiene il
progetto pink is Good della Fondazione
Umberto Veronesi dedicato alla ricerca
scientifica e prevenzione per combattere il
tumore al seno e premia le profumerie e le
clienti che scelgono i prodotti Cielo Alto e
orizya. “Belle Dentro e Fuori” è il nuovo
concorso che durerà per tutto il 2016 e che
quest’anno, oltre ad offrire la possibilità di
vincere imperdibili premi firmati imetec,
sostiene il progetto della Fondazione
Umberto Veronesi.
news&gossip
Shop in the City | 05 . 2016 | 109
news&gossip
Tra i modelli "girly & funny" della nuova collezione primavera-estate 2016 Made By Sarenza c’è la grafica “gamberetti e lime”
che si ispira alla riviera francese e ad uno dei suoi piatti più caratteristici. Scarpe dai toni tenui, disponibili in 3 diversi
modelli, dove la base bianca mette in risalto il rosa del gamberetto e il giallo del lime.
voglia di gamberetti e lime
Disponibile in 3 modelli diversi
a torino il codemotionkidsCodemotionKids, la più grande scuola di Coding e
robotica d’italia ha aperto i corsi a torino. È una
palestra di tecnologia, nata per avvicinare bambini e
ragazzi dai 4 ai 17 anni all’informatica in modo
creativo e divertente. ogni giovedì dalle 16.30 alle
18.30 fino al 19 maggio presso il polo Culturale -
lombroso 16 - Via Cesare lombroso 16,
www.codemotionkids.com/torino
il gioiello di moncalieriBracciale in argento realizzato dall’azienda
raspini su idea e progetto della gioielleria ermes
negri per l’inaugurazione del nuovo negozio di
moncalieri. il bracciale presenta i simboli più
rappresentativi della città di moncalieri, dalla
porta navina, l’unica porta rimasta delle
originarie porte medievali erette a carattere
difensivo, al real Collegio, collegio istituito da
Carlo Alberto nel 1838 per formare i giovani della
nobilità alla carriera militare e amministrativa,
al castello, lo stemma di moncalieri, la statua di
nettuno detto Saturnio, alla via San martino…
senza tralasciare la luna di moncalieri che oltre
ad essere una canzone è la maschera della
ridente cittadina!
Ermes Negri | Via San Martino 17, Moncalieri
api urbane sui tetti di environment parkSul parco tecnologico sono arrivate le api urbane che
produrranno miele cittadino e serviranno per monitorare
l’ambiente urbano e le biodiversità vegetali esistenti in città.
il miele sarà marchiato envipark, degustato e distribuito ai
cittadini. A portare avanti questo progetto è Urbees che
promuove e sviluppa la cultura e la pratica dell'apicoltura in
città.
110 | 05 . 2016 | Shop in the City
news&gossip
glicini villageGlicini Village è un innovativo centro destinato a cambiare per
sempre il concetto di wellness e divertimento. Per un fine settimana active o per tutto l’anno. Hotel, palestra con attrezzature
Technogym e postazioni hi-tech, 4 sale corsi, 2 piscine invernali e 4 estive, acquapark bimbi, solarium, spa, idromassaggio e zona relax. Uno staff specializzato di oltre 50 persone per accogliervi e seguire
il vostro allenamento personale, corsi innovativi e discipline da scoprire ma anche appuntamenti dedicati al benessere, pacchetti weekend, offerte, intrattenimento e attività per grandi e bambini.
Strada Val Pellice 70, San Secondo di Pinerolo (To), T. 0121 503125
16.000 mq di esperienza, condivisione, sport e benessere
lanieri apre a torinoDopo milano e roma lanieri inaugura il primo atelier a
torino, in via Cesare Battisti 19c. lanieri realizza capi con
tessuti della migliore tradizione del tessile italiano
biellese. Dal tessuto alla creazione tutto rigorosamente
made in italy. lanieri si rifà alla tradizione della sartoria
italiana introducendo però innovazioni tecnologiche.
Fra le novità a torino ci sarà l’introduzione del
configuratore 3D per la camicia. per un servizio
impeccabile con consegna gratuita in 4 settimane.
rosa inglese o dente di leone?evoke mio by Sanderson è la nuovissima radio digitale
Bluetooth di pure, contraddistinta dal design vintage e
disponibile in 2 fantasie, create in collaborazione
con Sanderson, il prestigioso produttore britannico di tessuti e
carta da parati.
áér, l’energia delle alpi la nuova linea cosmetica Áér è certificata Bio e
composta da 3 prodotti trattamento che
coprono l'intero ciclo quotidiano di Benessere
della pelle. Áér nasce con il desiderio di dare un
nuovo punto di vista del cosmetico naturale e
di creare una linea di trattamenti che si adatti
alla vita moderna.
www.aercosmetics.com
news&gossip
Shop in the City | 05 . 2016 | 111
Cupido è un filo sottile e virtuoso, d'argento o d'oro che dice che "se tutti quanti facessimo le cose con un filo d'amore, il mondo sarebbe un
posto migliore". Ogni Cupido può essere personalizzato con una punzonatura su una piccola moneta in argento. Per ogni Cupido
venduto, 5 euro verrano versati a Children in Crisis Italy, onlus che ha come obiettivo la scolarizzazione di bambini che vivono in paesi in crisi. Dal 17 al 21 maggio, presso i nostri spazi, saranno in mostra le
opere dei 302 alunni dei Bambin Gesù che hanno partecipato al progetto "Filodamore per le scuole primarie". I giovani artisti, grazie alla vendita dei loro disegni, sapranno di poter aiutare i bambini che vivono in Tanzania ad andare a scuola. " Perché è così che si cambia il
mondo: un bambino alla volta".
Facciamo le cose con un filo d'amore!
Lazzari gioielli e Children in Crisis
corsi di cucina stellatiil 18 maggio la chef stellata mariangela Susigan
del ristorante Gardenia a Caluso, terrà la
lezione di cucina con le erbe dalle 19:30 alle
22:30. Con la guida della chef si preparano, si
imparano e si gustano tre piatti. Massimo 12 persone, info e prenotazioni: 011.9832249, [email protected]
new opening gelato amicoil Gelato Amico, si fa in due e apre un nuovo
punto vendita in Via principi d’Acaja, 47.
Cristiano e marco vi aspettano con tutte le
novità per deliziare il vostro palato!
cinema e formazioneDal 13 giugno al 22 luglio nel cuore di San Donato si
svolgerà Cinema Summer School: un progetto rivolto ai
bambini e ai ragazzi che hanno appena concluso l'anno
scolastico e che desiderano conoscere o approfondire il
linguaggio del cinema e dell’audiovisivo.
www.babelica.it
a spasso per il monferratomonferratoexperience vi offre la possibilità di scoprire il
monferrato attraversando panorami unici, alla ricerca di
percorsi enogastronomici, senza rinunciare all’avventura e alle
emozioni di escursioni mozzafiato in quad o in bicicletta a
pedalata assistita. tra le novità anche il "woods paintball” una
guerra di vernice divertente. www.monferratoexperience.it
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news&gossip
donne che fanno la differenza
Il 18 maggio a Torino dieci speaker, dieci storie, dieci suggestioni per raccontare e scoprire donne che giorno dopo giorno provano a
fare la differenza. Racconti di diversi vissuti, di talenti, di idee, di sogni e di crisi, tutte declinati al femminile. Questo terzo
appuntamento torinese sarà ospitato da Cookin' Factory, uno spazio creativo appena inaugurato in città. La mission di Hub Dot è
sovvertire il modo in cui le donne si relazionano iscriviti awww.hubdot.com
Evento Hub Dot
waterskitorinoA moncalieri la F.i.S.W,
Federazione Sci nautico e
Wakeboard si trova in Corso
Savona. il posto giusto dove
praticare sport all’aria aperta a
contatto con la natura in totale
relax a soli 10 minuti da torino.
Corsi di sci nautico e Wakebord per
bambini e adulti,l' attrezzatura è
fornita dalla struttura inoltre in
Cava a moncalieri puoi organizzare
dalla festa di compleanno del tuo
bambino al il team building per
l’azienda.
per info luca piana 345 4850009
una crema dal profumo di borotalcola Crema Vellutante di Borotalco è ideale per
idratare la pelle dopo che è stata esposta al
sole: grazie alla sua ricca e delicata formula,
all’inconfondibile profumo di Borotalco,
nutre in profondità la pelle, che risulta più
morbida, liscia e vellutata già dalla prima
applicazione.
lo smart box per le persone con disabilità String Box è il primo Smart Box dedicato ai
turisti con disabilità ed esigenze specifiche,
realizzato grazie a un partenariato europeo
con regione piemonte e Fondazione
Crt-Cassa di risparmio di torino. le prime
destinazioni proposte sono piemonte in
italia, Avila in Spagna e Sozopol in Bulgaria.
www.stringbox.eu
Shop in the City | 05 . 2016 | 113
english version
freestyle
The master of photography on show at the Venaria Palace: an extraordinary story of faces and stories from the end of the seventies, a few years before a pair of cold eyes of a child captured his attention.
Steve McCurry and a world to defend Pag 42 Sharbat Gula is a name that says little to the general public. But they all have in mind the grand cover of National Geographic with the face of a young girl (really her) with a wonderful look, at the same time helpless and sweet but also hardened and scared by war. It is the most famous picture by Steve McCurry, an American photojourna-list whose shots are gathered in an extraordinary exhibition open to the public until September 25 in the Palace of Venaria, made possible by Civita Mostra and Consorzio La Venaria Rea-le, in collaboration with SudEst57 and supported by Lavazza.
There are 250 images showcased, begin-ning with the first shots of 1979 in black and white, just in Afghanistan, even then torn apart by war. "It makes you think - said McCurry who was 27 at the time - that those photographs are very current. The country is still a victim of tension and conflict. The photos have a look on my life, a diary: there are people and places from my past that have given meaning to my work as a professional. I am honored and proud to have known the people who appear in the pictures."
All of his work is characterized by a relentless curiosity about the stories of the world. Like those "narrated" in 40
suggestive shots, exhibited and shot by McCurry since 2002 in Africa, Latin America, and Asia as part of ¡TIERRA!, the main project of sustainability realized by Lavazza that testifies to the vitality of communities scattered around the planet that revolve around coffee production. "After so many years, it continues to surprise me: for example, thanks to the Lavazza project I discove-red the central role of coffee production in countries like Vietnam and thus the universe that comes to life in this context."
Steve McCurry has thus become the official witness of a cultural sustainabi-lity path. The cooperation was further strengthened in 2015, with the creation of the Lavazza calendar dedicated to "Earth Defenders", the Defenders of the Earth, signed by Lavazza and Slow Food. In Turin, between the others, the American master of photography is almost home: "I come here often. What impresses me is the amount of history and culture of the city; it’s incredibly rich and inspiring, as indeed throughout Italy in general. "
Francesca Lavazza, Corporate Image Director, who strongly wanted the involvement of Steve McCurry in the storytelling, explains its modern role as a patron of the arts: "It is a big responsibility and I assume it willingly and with pride. ¡TIERRA! It is an extra-ordinary experience for everyone: it has allowed the showing and understanding of what there is in the world of coffee. The project has brought to light many personal stories that enrich the enclosed daily pleasure of a cup of Lavazza coffee.”
in vetrina
He came out battered from a recent motorcycle accident, but
he hasn’t lost the desire to play the Milanese comedian, espe-cially if we speak of his fellow companions on television.
Claudio BisioLaughing at everything Pag 74 The second edition of Italy's Got Talent is fast approaching the finale. Among the judges of the show aired on Channel 8, Claudio Bisio is the most talkative, chaotic, multifaceted, and sailed into the role; even if the conduct of Zelig had different assumptions. Even recent bru-ises following a fall from a bike haven’t tarnished his good humor. Perhaps the question that darkens him the most is that relating to the coach of AC Milan. The worried look in fact anticipates the fate of Sinisa Mihajlovic, "but I think the major faults are from the company."
Claudio Bisio, what spirit is facing this season of Italy's Got Talent?"Something has changed since the last edition. Let's say I tried to be a little more rigorous in judgment, here. During the 2015 edition we were told that we were all too good, that isn’t the case for Nina Zilli who was str ... well last year, but we judges in general have pointed to greater severity. "
Was there some other substantial change?"I'm terrified to have the judge Luciana Littizzetto even on the bench next to me: I used to be able to throw my pen and get away with it, now I can no longer hide. However I must say that up close is less painful than I thought. She doesn’t bite. "
What kind of artists you have seen and heard on stage (the episodes of the broadcast aired on 8, the
new clear channel of Sky Group, are recorded until the final editor's note)?"There has been a steady evolution of this point of view. We have seen a few intermediate performances, those who would like to but can’t: the three hun-dred selected the four of us have seen di-rectly, there were only the excellent ones or those who were a clear No without regrets or expectations. "
Speaking of your fellows travelers in this experience."Nina Zilli has expertise in music and the severity of the judgments that has affected everyone a little. Luciana Lit-tizzetto amazed me over time because she’s different from what I normally do when she performs: Jester appears, makes fun of everything, instead she is much more mature and conscientious. Frank Matano ... what about Frank: I love him, he is the most beautiful and healthy youth, I would like my children to be like him. He is one of those guys that in life they try and fail even there."
What is the most absurd experience you’ve had on the transmission stage?"They usually do the escapades on stage and this year there was a comparison of me to a shaman. Let's be clear: I still have not figured out if he was crazy or real, he looked like a freak and I even made fun of him in the beginning. I'll read your soul, he told me. I went to him and began to recite a kind of litany, a bunga bunga.... No! Bunga bunga no! However, doing strange things: it was a very particular 100 seconds. I do not say that I fell into a trance, but I felt something inside, a vibration while he was singing, it was also quite good. In short, I passed the desire to be funny."
What do you like in this level of
talent scouting?"It’s not completely new. Zelig, in fact, tried to throw good people to make the audience laugh. The beauty is just that: find some phenomenon. Let's say quietly: Where does Checco Zalon come from? Or no?!"
Is there some talented comedy still in the race?"There are two or three that can emer-ge, in addition to those capable in other disciplines that belong to me less as a personal artistic journey and I leave it to my colleagues."
What to expect after Italy's Got Talent?"I will reconstruct willingly, like the couple with Matano in the film" What a lovely surprise (I always hope to do so-mething else with Claudio, maybe even just a dinner, echoes Matano). We're working: we read, we write, we fix, so then Valsecchi not liking anything! Kidding... There may even be a talent dedicated to comedians, a sort of spin-off of Italy's Got Talent with Luciana, but let's see how it goes in the future."
Is emerging in the world of enter-tainment a matter of luck?"Luck isn’t enough. There are shortcuts perhaps, routes that can give accelera-tion, such as a dedicated TV show, but if one has real talent it comes sooner or later. Maybe he missed a train, but the-re is always another one. I don’t believe in now or never."
What’s a "No" you’ve received in life that has hurt?"From Michelle Hunziker, but I can’t say what I asked." And he laughs heartily.
You talked about Frank Matano as an ideal son. What kind of father are you?
"I sail on sight. No one is born with such an argument. If I were to start again in the role of a father now, I would do completely different things, but maybe not, because it is said that one is able to do better. In general, I try. "
At the end of March Turin invited Luciana Littizzetto to share her experience related to disability and social disadvantage told in the film "Si Puό fare" and to support the non-profit organization CasaOz. How was that experience?"Meanwhile, there is the satisfaction of having made the film a few years ago now: its strength lies in the fact that it is a true story. It recounts the birth of the cooperative Noncello, near Pordenone. I was lucky enough to know the real protagonists of the story, including the union interpreted by me. And the film tells, without rhetoric, without ideolo-gies, without concealing the difficulties, a battle won. There really could not be better title. These realities are someti-mes blamed for a utopia of good inten-tions that are unlikely to be realized. But this film really says that you can do and it was beautiful to be able to see it all together, and so help support the non-profit organization CasaOz ".
PROJECTS OF JUSTICELuciana Littizzetto, Frank Matano, and Nina Zilli divide the table of the judges along with Claudio Bisio. The hostess is the newcomer in the role Lodovica Comello, known by the young audience for being Francesca in the Argentine-an telenovela "Violetta". "When I was offered the role of presenter I wondered what I entered into with such an envi-ronment, and if I'd be up to it. It was an interesting and enjoyable experience. I hope the audience appreciates it.” Nina Zilli announced she is working on her next album and Bisio teases: “It’s even
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english version
putting the old ones in place," while Frank Matano speaks of time recently in truth, in which he received the great disappointment of not being chosen for a movie that now was taken for gran-ted, or almost: "the problem was that now the country was expecting it and I had to give the disappointing news to everyone." So he consoles himself thinking about the next cinematic project with colleague Claudio from which he says he learned a lot, "Or at least a large part of what little we know for now ...."
moda
Petalosa Style Pag 82 The neologism of piccolo Matteo for Spring / Summer 2016 is petalosa (flowery). The windows, walkways, and -especially - the outfits flourish literally with petals and na-tural ruffles reminiscent of the movement of flowers stirred by the breeze. Already at the Oscars, on the one hand, Cate Blanchett had anticipated the current trend and appeared with a voluminous and fluffy dress in a springtime riot that was just a bit avant-garde. After her, though, the passion for buds and bouquets has infected us all a bit, as often happens in the fashion of sum-mer, the arrival of the first sunny days went hand in hand with a riot of flowers, leaves, buds, petals, and prints stolen from flower power and transported into the wardrobe. On the other hand - you know - flowers are a true symbol of rebirth and seasonal cycles to relive the fashion dictates. Already at the beginning of the twentieth century, in fact, it was imposed on Liberty (also called, precisely, floral style) inspired by Dolce Stil Novo and characterized by petals, grape vines, laurel wreaths and - in general - the highest number of possible floral tributes. Floral yes, then, but be careful because the
craze is not just in Europe. Even Japan, for example, boasts a historical interest in na-ture and naturalness, just think that one of the Japanese traditions for excellence is the Hanami (literally art to admire the flowers, preferably those of cherries that symbolize perfection) and this, of course, also has an impact on fashion in clothes and ornate details to wear to make an outfit romantic. But we return to the Old Continent, and we come to more recent times. We are in the 50's when the New Look of Christian Dior (re)discovers flower power, among other things, his first Corolle collection with sinuous skirts that showcase thin waists before expanding just like the corolla of a flower. Years pass, a decade, and it comes time for Yves Saint Laurent who rides the wave of hippie fashion to propose couture blouses in printed version while you have to wait until - recently - in 1993 when Dolce & Gabbana start to play with beads and petals, and again in 1999 for feathered and flowered jeans designed by Tom Ford for Gucci. And now? Now the flowers are back at a run but replace the soft applications that transform petals into a jaunty fashion to be governed by this (also) fashionable neologism.
salone del liBro
Back from May 12-16 is one of the most highly regarded events for the city of Turin: the International Book Fair.
Visions of Book Fairs Pag 93 They were many worries, for the Book Fair organizers, talking about debts and accounts that didn’t add up. It was full of difficulties with the possibility of suspending everything. For us in Turin, the Book Fair is a source of pride, was the pride of the city's events, when it was known as "gray Torino", and no one had ever thought that that gray
could be metallic.In short, the exhibition is the first example of a Turin that has always had the strength to be an important cultural center and Italian design.It’s in its twenty-ninth year, the salon, and woe to anyone who touches it.For this, all the people of Turin, all readers, all lovers of the fair breathed a sigh of relief when the new President of the Foundation for Books, Music and Culture, Giovanna Milella, explained the job done "to secure the accounts of the Exhibition and its projects to protect what I consider a jewel for Turin and Italy." A difficult job, to make cuts and review spending, at the entrance into the Foundation of the Ministry of Cul-tural Heritage and Activities and the Mini-stry of Education, resulting in an expansion of resources (300,000 euro per year for three years by each Ministry), researching spon-sors and public and private partners. This work ensured the 29th edition of the Exhi-bition, an edition that - perhaps because it represents the realization of a strong will - is dedicated to a theme of Visions.It’s difficult not to think that the issue is connected to the troubled path that led to the Motor Show this year, as well as the organizers choosing to dedicate the salon to Visions "want to give hospitality to the experiences of those who have the ability to look far, to set and win challenges that seemed impossible, to work in the future and for the future by implementing strong projects, based on a true knowledge. But also the literary, artistic and, philosophical arts which are part of our cultural identity, and therefore, are the indispensable bond between scientific and humanistic culture. "Space visionaries, then, in this 2016 edition of the festival dedicated to books. Because, after all, they are the visionaries who are changing the world. And, if they can’t change it, for sure in the end they provide an adventure to tell.
Here, then, are the visions of the
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long-awaited 2016 edition of the Book Fair:
1) Artistic: For this year, a novelty image of the fair. It is the symbolic image for the 2016 edition, entitled precisely Visioni (Visions) and created by the artist Mimmo Paladino. Created especially for the exhibition by the Italian transavantgarde exponent, Visioni is a beautiful book for dreamy eyes. An electric blue that catches the eye, the work marks a welcome return to the great Italian art alongside the image of the salon, after the works created for the first edition of 1988 by Alighiero Boetti and in 1989 by Mario Merz.2) Futurist: 22 young publishers that will debut in the Incubator in the upcoming International Book Fair of Turin. A sort of talent scout for emerging talents in an in-dustry that’s not always easy, the Incubator is the space of the exhibition dedicated to the publishers with less than 24 months of activity. In ten years, the Incubator has presented an interesting reality and has allowed small businesses to have access to the event at controlled costs. So Giovanna Milella explained the importance and suc-cess of the initiative, now an integral part of the event: "Among the many surprises that excite us, in this year of change, is that there are reservations of many young publishers from all over Italy. They were born in con-trast to the crisis and bring many quality initiatives. I am sure that the title of the 29th edition, Visions, attracts the attention of those who believes in the future and opens with courage new paths to explore. "3) Stars:: There are great expectations for the cast of guests of the Salon, which is certainly one of the elements that most interests the public. In the long weekend of the event, as always, the writers are hailed as movie stars, and a dedication on the inside cover is worth more than any memo-rabilia. The autograph hunters will not be disappointed this year either, it seems, they saw the announcement of the presence of
two Nobel prizes winners among the guests. There will also be the President Emeritus of the Repubblicca Giorgio Napolitano.4) Brothers: the place of the guest of honor this year will not go to a single country, but a cultural reality that transcends national borders. The Salon will celebrate Arabic literature, from Morocco to Iraq, with its rich heritage. An occasion to reaffirm a not always recognized brotherhood, a way to emphasize the history of a culture very different from ours that should be respected for its size and for its history. Also a way to emphasize the instructive importance that literature can have, becoming a means of knowledge and providing a closeness that we need to support our historical and political reflections.5) Commemorative: Like every year, do not miss the opportunity to celebrate some recurrence. Our literary heritage has given us so many great artists and each edition of the show is a pretext to remember and rediscover them. Recurring, for example, in the 2016 edition is the 500th anniversary of the first publication of Orlando Furioso, a poem which has enjoyed unbroken luck and inspired figurative art throughout Italy. Two of the greatest authors of European literature, Miguel de Cervantes and Wil-liam Shakespeare, died in April 1616 and will be remembered with cycles of readings, meetings, and debates. They recur also the centenary of the untimely death of Guido Gozzano, the unforgotten poet of bad taste, between melancholy and ironic detach-ment, and the birth of Natalia Ginzburg, a popular author of the twentieth century, whose unique voice digs into family secrets.
in persona
The importance of words (and Turin)
It’s under the Mole that the singer-songwriter Niccolò Fabi has found what he calls "a second family."
And in part is the way into the new album’s tour, "A sum of small things" that will make a stop in Turin, May 27 at the Teatro Colosseo Pag 97Niccolò Fabi is calm, quiet, and attentive. Listens to each question, takes a moment to reflect and, for each answer he gives, mea-suring maniacally what he says. He speaks slowly, often he stops for a break, before building a phrase that - in the end - is never a given. It is as if, unconsciously, he wants to emphasize the importance of words, of all the words. Him with words - their sounds, their meanings - their workings.The result could be cold, constructed, artifi-cial. But what he says always has warmth, and feeling. Part of the heart, one might say with an obvious phrase.Perhaps this is why; listening to a preview of his latest work, "A sum of small things", there was a moment where I was moved.It came out on April 22 for Universal, this collection of nine intense tracks, and he will take it on tour for quite a while (it will be in Turin at the Teatro Colosseo on May 27).It is a real disk, full, a record that shows the natural side of his voice that is told through rich texts with meaning, a singer-songwriter album, in fact. Easy to love but emotionally challenging.Also because it is difficult to separate the artistic career of Niccolò Fabi from the tragic personal stories about his young daughter. But Niccolò broke his silence, to share his wounds with the public, to name the unnamable.And then there are songs like "Let's pretend" and phrases like "Let's pretend that I'm going home in the evening / and you're still on our blue couch / Let's pretend that we embrace then / and leave us no longer" that even in the light of the experience of Niccolò, they acquire enormous power, and know how to move you gently.
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A very intimate disc. How do you get the courage to be so naked in front of the public?
"It is after you have had the feeling that the way you share some of the secrets and com-plicated places of your life how important it was for someone else as well as for you. When I had the impression that there are areas of light and shadow in my life that have given a therapeutic opportunity for others, helping to soften, I am convinced that they are doing the right thing.Sometimes I realized that the songs (not just the words but also the music, the fee-lings, the atmosphere), had a soothing effect not only on me. And then I realized that my artistic work could have this purpose, and this inspired me to continue doing so. "
And what results has “A sum of small things” brought?
"Small does not mean modest effort; it is not necessarily a diminutive. If we talk about personal difficulties, the fact to break them down, fractionalizing, is what can help you to overcome them, because when they are small they aren’t as scary. It is a way to proceed forward in a more secure way when it can be petrifying to face a big hurdle. But making a sum of little things can also be a way to govern them more carefully, recognizing the importance of eve-ry little element that makes up the whole thing, whatever it is: a project, a company, a football team, a target."
Why is "He has lost the city," one of the singles of this album? Can you go back and save the day?
"It's a question that we all ask. We don’t know if we still have time, but I don’t like to be catastrophic if it means going into a me-chanism of disillusionment and cynicism that leads to disengaging. The only thing we have available is to do something; we can’t
wait until the end of the world smoking a cigarette. I'm a songwriter, I use language and I try to make approaches to the trust in our fellow men. This is exactly what he has lost; the city has lost the dream of a great community that would give attention against the other, which today is increasin-gly seen as antagonistic. "
He has called this work "the disc that I have always wanted to be able to do." Somehow then it’s your most mature album, more comple-te.
"No, even if you seem to see that this is not the meaning of that phrase. Actually I wanted to say that it is not always up to the artist for what he wants to do, not only ar-tistically but also emotionally. Often when you listen to a disc after the recording it has lost a little magic compared to the phase of pre-production: up to now I was never able to have the courage to publish the initial recordings, without adding too many frills and technicalities. This time, however, I felt strong enough to do it: on this record there are songs written and recorded in a country house in two months. "
We talk about the importance of words in his life: his lyrics are always rich, studied, and careful. He has created soundtracks for films based on popular novels, such as "How God commands" or "Flea is not there." How important is lite-rature in your life? What are your literary references?
"Words matter a lot to me, but not only as a styling exercise. The words return aspects of life that are only understood when you tell them, and that's something very power-ful. Literature is certainly one of the main reservoirs of words but not the only, and songs maybe don’t need a literary grammar.
I have so many literary references, but I ha-ven’t always felt that heritage as a reservoir for the songs, which to me instead is a need of reality and its language. "
You shared the experience with Gazzé and Silvestri. Will it be repe-ated in the future?
"It was a wonderful experience, something that did well for all three of us, differently. It made us stronger, more confident, and conscious of our identity. Each in its own way has grown and found a dominant role to play in the trio, and that role was a precise styling: Max was the most playful and surreal part, I the more intimate and intense, and Daniele was about ideas and narration. "
You will be in Taranto for May 1. Is that a political choice?
"Being part of a musical gathering of this kind is not something very close to my language. I generally feel more comfortable talking to individuals rather than to the crowds. But I believe that the appointment of Taranto is a cross between the two: I have friends who have participated and have told me that there is a passionate air, not just a "concert". And then I had a couple of songs like "I lost the city" or "Giovanni of the earth" that seemed a good way to participa-te in such an event. "
He is often in Turin. What do you like about this city?
"Torino in the last 5-10 years has become my main bank, thanks to people who I’ve gotten to know well and love. If I think I will take on tour with me almost all musicians from Piedmont and Turin, and it is no coincidence: I like the people of Turin for their precision, but also for their passionate involvement. In Turin there is a great crea-tivity and there is the desire and the ability
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to achieve it. And then there are those inexplicable things that make you walk into a place and feel at home. "
4 passi
Via Mazzini
Perhaps not everyone knows it, but Via Mazzini is the cool heart for walking in Turin
Pag 101While most of the tourists, families, and young people who are shopping or eating an ice cream on Saturday afternoon, all head for the busiest area surrounding Piazza Castello (we are talking about Via Po / Via Garibaldi / via Roma) ; Via Mazzini is the quieter side of Turin with a chic daytime social life.Nothing crazy here. No chain of interna-tional brands, or fast food for a few Euros. Here it is measured by the real elegance of Savoy, with quality and discretion. And the result is an offering of shops, restaurants, and bars that surely will satisfy the most refined tastes.Just a step from Via Mazzini, Via Lagran-ge, always one of the most fashionable streets of Turin's center, is a perfect place of passage today in the crowd, and the worldliness of Piazza Castello and this part is a bit more of a hidden “secret” of the area.After the pedestrianization of a few years ago and redevelopment costs around € 1,270,000, via Lagrange has become one of the most popular walks around Turin. Unfortunately, many of the area's historic shops have given way to large chains, as often happens in the streets that are pede-strian friendly and become destinations for many tourists. Today Via Lagrange has not been fully settled by flagship shops, and remains a pleasant middle ground between those looking for low cost shopping and tho-se who want to find the most sought after brands at high-levels. But if what you want
is to buy something more exclusive, original, unique, the place could be just around the corner, in via Mazzini.It’s on via Mazzini, where some of the most interesting studios and shops of the city, those who have made the crafting of Turin fashion as we know it today. Outfits, but also accessories, furniture, gifts, and design. A shopping trip in via Mazzini could give purchases that exceed your expectations.Not surprisingly, this area features some of the most famous art galleries and producti-ve city centers: surely, we are talking about one of the most vital centers of modern urban culture.And then the loisir, that makes you hungry and thirsty. Here is the right place for some food and wine of reasonable prices, and - most importantly - you are very close to a wonderful square and a little hidden city where in the evenings it’s a pleasure to have a drink with friends. There is Piazza Bodoni, pedestrian friendly after the con-struction of an underground car park and returned to the citizens completely renova-ted, with a circular design of Luserna stone slabs on the ground, and a circle of benches to surround the equestrian monument dedicated to Count Alfonso Lamarmora.If you stop here for a glass of wine or a piz-za, do not be surprised to hear background music in the distance. It is the Conservato-rio Giuseppe Verdi, a meeting place for the most talented young musicians from Turin. You can see it on the side of the square, in the austere building in the Piedmont baroque style, built in the thirties by Gio-vanni Battista Ricci. Inside, in addition to a library of more than 100 thousand musical themed titles, there are about a thousand students who practice every day with their instruments.Don’t stop on the outside to try and enter to ask for information. The beauty of the Con-servatory is that it often organizes concerts and music events that many times are free of admission. There are so many in Turin who don’t know they can take advantage of
high-quality musical performance, because it is one of the little secrets of this area, which - as we said - is the perfect symbol of the Savoy discretion.Not far from Via Mazzini there is also the spacious Piazzale Valdo Fusi, pedestrian friendly and refurbished for the Winter Olympics of 2006. Aesthetically, it must be said that the taste of the square is questio-nable (and has long been discussed by the people of Turin, which often have launched negative comments on this new square): in fact, the appearance is not the most green and cheerful. But the square is packed with young people that come here to practice for skateboard competitions, taking advantage of the unevenness of the square; and in the evenings - especially in summer - flock to the open space while drinking a beer or listening to a jazz concert at the famous Jazz Club in Turin.If you are here on a nice day and look for a little green to unwind, the nearby Cavour garden, with its benches, is the perfect place to sit and catch your breath. Or, you can decide to go down to the river (that's where you end up on Via Mazzini), which in the spring will give you a great view of the hills of Turin.And if you continue on via Mazzini towards the Po you will encounter the San Massimo church, an impressive building in late neo-classical style but of a nine-teenth century build, with a spectacular façade that has a straight portico with four columns. Inside, if you care to religious art, you will find a Legnanino, an early eighteenth century altarpiece depicting the Nativity of the Virgin, and a mid-ninete-enth century fresco by Francesco Gonin depicting San Massimo in the cathedral. In the chapel of St. Jude Thaddeus there is a beautiful sculpture of the Pieta by the sculptor lgure Salvatore Ravelli. Of note is also the organ with three manuals, recently restored and built for the Italian General Exhibition of Turin (the equivalent of today's Expo) in 1884.
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Shop in the City | 05 . 2016 | 119
ALBERTO MARCHETTIAmo fare il gelato. Seleziono le materie prime, scelgo gli ingredienti, creo le ricette.
Uso solo quello che serve, niente di più.Il mio gelato è buono, pulito e giusto.
Le mie gelaterie sono a Torino, Alassio e Milanowww.albertomarchetti.it
a cura della redazione
PASSIONEAmare il gelato. Offrire un prodotto che racconti l’amore, l’esperienza, la dedizione per questo lavoro.
RICERCAGuardare al futuro rispettando il passato. Sperimentare, non fermarsi mai, migliorare sempre per puntare all’eccellenza.
TRASPARENzANon avere segreti, a partire dal cartello ingredienti. Spiegare con chiarezza che cosa c’è nel gelato, come viene fatto, dall’inizio alla fine.
Sostengo la fondazione Slow Food per tutelare la biodiversitàe offrirvi il gelato migliore.
Nel 2008 nasce la collaborazione con Slow Food.
LA STORIA Buono, pulito, giusto. Tre aggettivi che descrivono il gelato di Alberto Marchetti. Perché il gelato è una questione di gusto, ma anche di impegno e di trasparenza nei confronti del consumatore. Perché “le cose buone sono semplici, basta farle con amore”.
Alberto Marchetti crea e prepara il suo gelato con dedizione, semplicità e rispetto della tradizione nelle gelaterie che portano il suo
nome a Torino, Milano e Alassio. La sua storia inizia da bambino, nella gelateria del padre a Nichelino, ma nel 2007, insieme alla moglie Alessia e a uno staff affiatato, apre il suo primo negozio a Torino, quello di corso Vittorio. Per il suo gelato Alberto usa solo materie prime selezionate in giro per l’Italia, attraverso un lavoro di ricerca; va nei campi e nei laboratori, conosce la filiera di ogni suo ingrediente, sceglie solo quelli necessari e di
alta qualità. Nel 2008 incontra Slow Food e ne nasce subito una collaborazione – il suo primo gelato con i Presidi è la Farina bòna, antica farina di tradizione ticinese – che dura ancora oggi. Marchetti non ha mai smesso di sostenere la Fondazione Slow Food per la Biodiversità con cui collabora per sostenere la biodiversità e le microimprese e nel cartellone dei gusti si trovano sempre quelli realizzati con i Presidi.
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company profile
NuxELo sviluppo di NUXE si basa sin dalla sua creazione su fondamenti frutto
dell’approccio farmaceutico, applicati alla cosmetica.La Ricerca e Sviluppo è il cuore pulsante dell’attività di Nuxe. La sua vocazione:
estrarre il meglio dell’ingegneria vegetale per proporre una cosmetica innovativa, performante, sicura e rispettosa dell’ambiente naturale, sociale ed umano.
a cura della redazione
L’ACCESSIBILITÀLe cure più efficaci non sono necessariamente le più care. NUXE vigila costantemente al fine di proporre ai consumatori prodotti performanti ad un giusto prezzo.
LA SENSORIALITÀPer alleare efficacia e regolarità di utilizzo, NUXE è molto legata al piacere delle texture ed alla delicatezza delle profumazioni.
LA NATuRAFonte inesauribile di efficacia e di creatività, è al cuore del DNA di NUXE.
L’INNOVAzIONEFin dall’inizio, NUXE dispone di un proprio Laboratorio di Ricerca & Sviluppo integrato.
LA VALuTAzIONEUn prodotto viene lanciato soltanto se la sua sicurezza e la sua efficacia sono dimostrate con test rigorosi sotto controllo dermatologico.
I NuMERI Nuxe si è imposto come uno dei marchi cosmetici francesi insostituibili a livello internazionale. Un marchio leader in farmacia.N°1 dei laboratori indipendenti*N°1 su molti segmenti strategiciN°1 degli oli**N°1 delle cure anti-età***45 brevetti depositati19 milioni di prodotti Nuxe venduti nel 2014Oltre 30 Spa posizionate nei luoghi più lussuosi74 paesi distributori del marchio75.000 trattamenti effettuati nelle nostre Spa ogni anno nel mondo****13 filiali nel mondo
LA STORIA La storia del gruppo Nuxe è indivisibile da quella di Aliza Jabès. All’inizio degli anni 90, scoprì un piccolo laboratorio parigino di formulazione, e ne fece il proprio punto di partenza per costruire un marchio di bellezza che unisca Natura e Lusso: Nuxe. Nel 1991, lanciò il suo primo prodotto, il mitico Huile Prodigieuse®, che è oggi il n°1 degli oli in Francia. Nel 2002, aprì a Parigi la prima Day Spa, la Spa Nuxe 32 Montorgueil®. Nel 2008, nacque BIO-BEAUTÉ® by
Nuxe dalla voglia di Aliza Jabès di andare oltre nel campo del naturale e di dare la miglior risposta possibile alla pelle in un ambiente sempre più "aggressivo". Oggi, questo marchio di trattamenti certificati Bio, innovativi, efficaci, dalle texture inedite e piacevoli, è il n°1 dei marchi certificati Bio in Farmacia in Francia. Nel 2014, comincia una nuova avventura con il lancio di Resultime. Dopo aver rilevato un laboratorio pioniere nell’utilizzo del collagene per valorizzarne il suo straordinario potenziale sulla pelle.
* Fonte: dati IMS a fine Dicembe 2014 in farmacia, in valore - 6 classi.** IN FARMACIA. Fonte: IMS Health - Dataview MPANN - mercato degli oli idratanti emollienti corpo donna in farmacia e parafarmacia in Francia - dal 2010 a fine Novembe 2014 - in cumulo fisso, in valoe.*** IN FARMACIA. Fonte: IMS Health - Dataview MPANN - mercato degli anti-età ed anti-rughe viso in farmacia e parafarmacia in Francia - dal 2012 a fine Novembe 2014 - in cumulo fisso, in valoe. **** Spa in gestione diretta + Spa partner.
21|03 20|04ariete
la primavera porta la vostra consueta voglia di nuove conquiste. con
la giusta dose di volontà sono destinate a durare nel tempo. scegliete
con oculatezza e non fatevi trasportare dalla solita irruenza. meglio un
respiro in più che uno in meno.
21|04 20|05toro
anche se sul piano materiale non va tutto a gonfie vele e qualche
imprevisto è dietro l'angolo, osate cambiare pelle. senza troppi
mugugni taurini. la vostra consueta possessività si tinge di fastidiose
tinte color precisione che potrebbero infastidire chi vi sta attorno.
21|05 21|06gemelli
continua il periodo strong ma dentro di voi sta nascendo una nuova
consapevolezza: tutto passa anche i brutti periodi. e se la luce in fondo
al tunnel sembra ancora lontana affidatevi alla vostra finta
spensieratezza e fatela, per una volta, diventare reale.
22|06 22|07CanCro
cambiare ruolo, cambiare hobby, focalizzarsi su nuovi obiettivi, non è
facile per chi è abitudinario e piace stare al sicuro. Beh cari cancerini,
ricordatevi che il vostro guscio serve a proteggervi e scegliere con la
dovuta calma ma non è un bunker: esplorate con passione e coraggio.
sostituite la permalosità con l’intraprendenza. ammagliate.
23|07 23|08leone
continua il periodo positivo e creativo. Quando la gente si accorge
della vostra maestosità salite al settimo cielo. cercate di fare in modo
che non si accorgano della vostra prepotenza. nei prossimi mesi mi
appello alla vostra massima umiltà. ne trarrete grandissimi benefici
sia in amore che sul lavoro e le cose continueranno a filare lisce.
24|08 22|09vergine
le grandi scelte di questi mesi ti hanno richiesto molta fatica.
soprattutto risolvere tutta una serie di problematiche fastidiose. ora
ti è richiesto un rush finale di coraggio per lasciare andare veramente
ciò che non ti serve più. ti aspetta una primavera strepitosa dove tutto
l’ordine che hai creato favorirà il tuo relax fisico. per quello mentale ne
riparliamo.
23|09 22|10BilanCia
cercate di ritagliarvi l’importantissimo tempo per dedicarvi a voi. la
bellezza conta per tutti, ma per voi si chiama perfezione. richiede il
tempo che a volte dedicate in eccesso agli altri. con un po' di coraggio
si può fare il giusto spazio e godervi le giornate di primavera,
23|10 22|11sCorPione
continuate a liberarvi sempre delle cose quando ancora vi
servirebbero. sostituire l’impulsivo autolesionismo con una sana
meditazione quotidiana potrebbe portarvi in questi mesi a vedere
meglio le vostre ombre. per gli artisti non manca la creatività.
23|12 21|12sagittario
il clean up primaverile con saturno per voi dura un biennio. di rinascita.
vi potrebbe sembrare in questi prossimi mesi che caschi un po' il velo e
di vedere alcune situazioni da un'altra più realista prospettiva. viva la
realtà… quando non fa troppo male. momento ideale per iniziare un
cambio di alimentazione. definitivo però…
22|12 20|01CaPriCorno
per quelli di voi che possono credere che l’astrologia porti dei messaggi
sappiate che non siete realmente soli e abbandonati. imparate a
chiedere aiuto senza troppa freddezza. un sorriso, una risata.
anzi, se saprete cogliere con coraggio il momento opportuno l’amore
(ri)fiorirà.
21|01 19|02aCQuario
che dire a voi che sapete già tutto, che siete sempre avanti? che
continua il periodo pseudo-tranquillo e che potete continuare a
crogiolarvi nel vostro universo parallelo. se vi chiedono un abbraccio è
il momento di agire con coraggio: dite sì quando è sì e dite no quando
è no. sarà liberatorio.
20|02 20|03PesCi
se la realtà che state vedendo attorno a voi è meno fantasiosa di
quanto vi aspettaste questo può essere un buon motivo per smettere
di esserci incondizionatamente e magari sparire per un po'.
spegnendo il cellulare e capendo che il mondo va avanti anche senza i
vostri umili servigi. solo per i pesci coraggiosi.
oroscopoOroscopo a cura del Dottor Mirco Horvath
Oroscopo Maggio e Giugno 2016
Shop in the City | 05 . 2016 | 121
EVENTI
natalia ginZBurg4, 10 e 18 maggio
Auditorium Grattacielo Intesa
Sanpaolo
un programma di attività culturali
di intesa sanpaolo. si inaugura con
un omaggio a natalia ginzburg nel
centenario della sua nascita con
letture alle 21 di toni servillo, anna
Bonaiuto e lella costa. ingresso
gratuito su prenotazione.
torino fringe festival 5 – 15 maggio
Luoghi vari
il festival, giunto alla sua 4°
edizione, è ideato da una direzione
artistica composta da 10
compagnie teatrali, artisti e
giovani professionisti attivi sul
territorio.
www.tofringe.it
salone internaZionale del liBro12 – 16 maggio
Lingotto Fiere
il salone è la più grande libreria
della comunità italofona e
dell'intera area culturale del
mediterraneo. una vetrina dove gli
editori piccoli e medi hanno la
stessa visibilità dei grandi marchi.
www.salonelibro.it
interplay/16dal 18 maggio al 10 giugno
Luoghi vari
il festival internazionale di danza
contemporanea presenta 30
e protagonisti dell'ambientalismo
di rilevanza internazionale.
www.cinemambiente.it
festival delle colline torinesi2 – 21 giugno
Luoghi vari
21 esima edizione per il festival
dedicato alla creazione teatrale
contemporanea. artisti
internazionali provenienti da
romania, francia, grecia, israele e
iran si affiancheranno ai
protagonisti italiani tra cui: fratelli
de serio, ricci/forte, cuocolo/
Bosetti.
www.festivaldellecolline.it
gruvillagedal 16 giugno al 31 luglio
Shopville Le Gru
undicesima edizione della
rassegna di musica e spettacolo dal
vivo, una delle manifestazioni di
punta nel panorama estivo del
nord-ovest. Quest'anno sul palco
pat metheny, carboni, anastacia e
tanti altri.
www.gruvillage.com
compagnie ospiti, provenienti da 15
paesi stranieri e da molte regioni
italiane per offrire il meglio della
nuova scena contemporanea.
www.mosaicodanza.it
festival di primavera19 e 26 maggio - 9, 16 e 24 giugno
Auditorium Rai
il “festival di primavera 2016” è
intitolato quest'anno “la voce e
l'orchestra”. Quattro appuntamenti
in serata unica che vedono
protagoniste grandi voci,
impegnate in una scelta di pagine
sinfonico-vocali e di celebri arie
d'opera.
www.orchestrasinfonica.rai.it
flor1620 – 22 maggio
Via Carlo Alberto
organizzata dall’associazione
nuova orticola del piemonte, flor
invita più di un centinaio di
espositori, provenienti da tutta
italia: dagli agrumi siciliani alle
piante alpine.
www.orticolapiemonte.it
io, Barolo28 maggio
Giardino del Castello di Roddi
la strada del Barolo festeggia i suoi
primi 10 anni di attività e celebra la
nuova annata del Barolo nel
cinquantesimo anniversario del
riconoscimento della d.o.c. “io,
Barolo – la nuit” è organizzato dalla
strada del Barolo per presentare al
pubblico la nuova annata.
www.stradadelbarolo.it
vinissage 201628-29 maggio
Asti, Palazzo dell’Enofila vinissage festeggia il traguardo dei
dieci anni. la manifestazione del
vino biologico, biodinamico e
naturale è uno dei più importanti
appuntamenti italiani dedicati al
mondo della viticultura naturale e
consapevole.
www.vinissageasti.it
19° cinemamBiente31 maggio – 5 giugno
cinemambiente propone in
anteprima i più importanti film
ambientali dell'anno e ospita registi
122 | 05 . 2016 | Shop in the City
programma di sala
Shop in the City | 05 . 2016 | 123
programma di sala
festa della musica
17 - 21 giugno
Quadrilatero Romano
Quattro giorni all’insegna della
musica e del divertimento prodotto
da musicisti, appassionati e
professionisti, che presteranno le
loro capacità e abilità per le vie e le
piazze del centro storico di torino.
www.festadellamusicatorino.it
la primavera di alBa 2016fino all'estate
Alba
oltre 200 appuntamenti che
abbracciano tutte le sfaccettature
dell’intrattenimento senza
tralasciare l’enogastronomia.
www.comune.alba.cn.it
cantine a nord ovestfino a ottobre Luoghi vari
cantine a nord ovest è la
manifestazione itinerante
organizzata da slow food
piemonte e valle d’aosta per
promuovere e far conoscere i vini
del piemonte. una tappa al mese,
da marzo a ottobre, 7 tipologie di
vino da scoprire.
renato Birollifino al 26 giugno Museo Ettore Fico
la mostra documenta l’intera
produzione pittorica dell’artista
con oltre novanta opere
dall’espressionismo lirico alla
ricerca sul colore e sulla luce, oltre
che due temi fondamentali della
sua indagine: la figura e il rapporto
con la natura.
www.museofico.it
florence henrifino al 26 giugno Museo Ettore Fico con un centinaio di opere tra
disegni, dipinti, fotografie,
fotomontaggi e collage, corredati
da documenti d’epoca provenienti
dall’archivio dedicato all’artista,
viene presentato in italia, per la
prima volta in modo sistematico, il
lavoro pittorico di henri.
www.museofico.it
l’arte della BelleZZafino al 31 dicembre
La Venaria Reale
una selezione in larga parte inedita
delle straordinarie creazioni di
gioielleria e di alta oreficeria
realizzate da gianmaria Buccellati.
www.lavenaria.it
magali reusfino al 12 giugno
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
la prima personale in italia di
magali reus. nelle sue opere
elabora e integra tutta una gamma
di influenze formali e riferimenti
storico-artistici: allude alla sfera
domestica ma anche a quella
industriale, all’aspetto funzionale e
a quello decorativo.
www.fsrr.org
giovanni anselmofino al 25 settembre
MOSTRE
organismidal 4 maggio al 6 novembre
Gam Torino
organismi. all'art nouveau di Émile
gallé alla Bioarchitettura, è una
mostra d’arte, architettura, design,
fotografia e cibo che mette in
relazione l’art nouveau con la
contemporaneità.
www.gamtorino.it
gioielli vertiginosidal 6 maggio al 12 settembre Palazzo Madama una mostra sull’arte orafa e in
particolare sulla personalità
artistica e umana di ada minola
(1912-1993): poliedrica scultrice,
orafa, imprenditrice, gallerista,
attiva a torino nella seconda metà
del ‘900. la mostra è curata da
paola stroppiana.
www.palazzomadamatorino.it
BarBara neJrottidal 6 maggio al 20 giugno
Spazio ArtGarage
le opere d’arte di nejrotti nascono
da un affinamento della tecnica del
cucito. la sua passione per la
sartoria, nata e coltivata sin da
bambina si è trasformata nel corso
degli anni. i suoi soggetti sono
tratteggiati con ago e filo al posto
del pennello.
www.ermannotedeschi.com
Botto&Brunofino al 9 giugno
Fondazione Merz
society, you’re a crazy breed è un
progetto inedito degli artisti
Botto&Bruno concepito come
un’unica grande installazione che si
relaziona al luogo che la ospita e si
sofferma sul valore simbolico che
esso rappresenta.
http://fondazionemerz.org
Castello di Rivoli Museo d’Arte
Contemporanea
tra i primi artisti a esporre al
castello di rivoli quando il museo
nacque nel 1984, giovanni anselmo
(Borgofranco d’ivrea, torino, 1934)
presenta la sua prima esposizione
personale in un museo torinese.
www.castellodirivoli.org
matisse e il suo tempofino al 15 maggio
Palazzo Chiablese con 50 opere di matisse e 47 di
artisti a lui contemporanei tutte
provenienti dal centre pompidou,
la mostra si prefigge di mostrare le
opere di matisse attraverso l’esatto
contesto delle sue amicizie e degli
scambi artistici con altri pittori.
www.mostramatisse.it
torino e la grande guerra 1915-1918fino al 26 maggio Museo Nazionale del Risorgimento
Italiano
allestita nel corridoio
monumentale della camera dei
deputati italiana la mostra espone
circa 300 pezzi. a metà del percorso
una video-installazione presenta al
pubblico una sequenza di manifesti
illustranti la mobilitazione della
città.
www.museorisorgimentotorino.it
doppio capolavorofino al 27 maggio
Palazzo Madama un appuntamento dedicato ad
antonello da messina. il ritratto
giapponesi, fra magia e raffinata
estetica.
www.maotorino.it
piero gilardi
fino al 2 giugno
Gam Torino
l’esposizione in videotecagam è
dedicata all’impegno dell’artista nel
teatro politico di strada e presenta
il video may days in turin 1981-2013.
accanto al video sono presentati
materiali grafici di critica e
propaganda politica realizzati
dall’artista negli anni settanta.
www.gamtorino.it
regine & re di cuochi
fino al 5 giugno
Palazzina di caccia di Stupinigi
la prima mostra dedicata alla
cucina italiana d’autore e ai suoi
protagonisti. 33 grandi interpreti
dell’identità nazionale e della
cultura contemporanea. 33
protagonisti dell’evoluzione dello
stile. 33 autori, creatori di valore
economico, simbolico, culturale.
www.regineredicuochi.com
spiritelli, amorini, genietti e cheruBinifino al 5 giugno
Museo di Arti Decorative Accorsi –
Ometto
la mostra, a cura di vittorio natale,
presenta la fortuna del tema
d’uomo dialoga con un’opera in
prestito dal museo regionale di
messina: la madonna con il
Bambino benedicente e
francescano in adorazione e
sull’altro l’ecce homo.
www.palazzomadamatorino.it
semplicemente. famiglia ruralefino al 29 maggio
Museo Nazionale della Montagna
entrare nel quotidiano delle
famiglie rurali per coglierne
l’essenza. il progetto del fotografo
moreno vignolini racconta tre
giovani famiglie rurali valdostane
fotografate nell'arco di un anno e
mezzo.
www.museomontagna.org
47 ronin manga fino al 29 maggio MAO Museo d’Arte Orientale
50 tavole originali a matita e
altrettante definitive a colori
realizzate in tecnica digitale
raccontano i fatti accaduti tra il 1701
e il 1703, quando 47 ronin vollero
vendicare il loro padrone costretto
a commettere seppuku.
www.maotorino.it
save our flowersfino al 29 maggio Palazzo Madama palazzo madama fiorisce con save
our flowers, la nuova installazione
dell’artista toscano massimo
Barzagli, un unico grande lavoro,
composto con dodici lastre in
ceramica rosa realizzate nella
storica bottega gatti di faenza.
www.palazzomadamatorino.it
capitolo i - Bushifino al 29 maggio MAO Museo d’Arte Orientale
mostra in collaborazione con
l’associazione yoshin ryu,
un’avventura alla scoperta dei
Bushi, i leggendari guerrieri
124 | 05 . 2016 | Shop in the City
programma di sala
Shop in the City | 05 . 2016 | 125
programma di sala
iconografico dei putti attraverso
sei sezioni tematiche. sono
sessantotto i selezionati oggetti
provenienti da collezioni pubbliche
italiane e private.
www.fondazioneaccorsi-ometto.it
van gogh alivefino al 26 giugno
Promotrice delle Belle Arti
van gogh alive, la mostra
multimediale che unisce la
straordinaria arte del pittore
olandese alla innovativa tecnologia
video sensory4. il risultato è
un’esperienza immersiva, un nuovo
modo di conoscere e vivere l'arte.
vangoghtorino.it
ecologeastfino al 26 giugno PAV - Parco Arte Vivente
la mostra “ecologeast arte e
natura al di là del muro”, a cura di
marco scotini, evidenzia come gli
universi assimilabili alle categorie
novecentesche di 'est' e 'ovest', non
siano poi così distanti.
www.parcoartevivente.it
da poussin agli impressionistifino al 4 luglio
collezione Bardellotto, la più ampia
e comprensiva mostra mai
realizzata di manifesti
cinematografici cubani, a cura di
luigino Bardellotto.
www.museocinema.it
il nilo a pompeifino al 4 settembre
Museo Egizio
la mostra “il nilo a pompei - visioni
d'egitto nel mondo romanoӏ
finalizzata a raccontare
l’affascinante viaggio di idee e
immagini che dalla terra del nilo
sono giunte sulle coste della
campania e si sono diffuse
nell’italia romana.
www.museoegizio.it
Palazzo Madama
oltre 70 opere dalle collezioni del
prestigioso museo dell’ermitage di
san pietroburgo per una mostra
che illustra la storia della pittura
francese dal 1600 alla fine
dell'ottocento.
www.palazzomadamatorino.it
fatto in italia. dal medioevo al made in italyfino al 10 luglio
La Venaria Reale la storia della produzione artistica
italiana tra medioevo e novecento
inoltrato dove la qualità artistica, la
capacità di innovazione e
l’eccellenza tecnica si sono uniti per
produrre beni che sono stati
esportati nel resto d’europa.
www.lavenaria.it
Braco dimitriJeviĆ fino al 24 luglio
Gam Torino
la gam dedica una mostra
personale a Braco dimitrijević
(sarajevo,1948 vive e lavora a parigi)
a cura di danilo eccher.
l’esposizione ripercorre le fasi
principali della sua carriera, iniziata
nel 1969.
www.gamtorino.it
omaggio a gae aulentifino al 28 agosto Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
la mostra racconta la vita
straordinaria dell'architetto gae
aulenti, una delle personalità di
maggior rilievo della cultura
architettonica italiana del XX secolo
attraverso un percorso che tocca le
sue opere più significative.
www.pinacoteca-agnelli.it
hecho en cuBa fino al 29 agosto
Mole Antonelliana “hecho en cuba. il cinema nella
grafica cubana”: manifesti dalla
126 | 05 . 2016 | Shop in the City
programma di sala
il mondo di steve mccurryfino al 25 settembre
La Venaria Reale
la rassegna allestita nella
grandiosa citroniera delle scuderie
Juvarriane nella reggia di venaria,
comprende oltre 250 tra le
fotografie più famose di steve
mccurry, scattate in 30 anni di
carriera, ma anche alcuni dei suoi
lavori più recenti e altre foto non
ancora pubblicate.
www.lavenaria.it
MUSICA
lucia di lammermoor11– 22 maggio
Teatro Regio
dramma tragico in due parti,
stefano Bollani19 maggio Palazzina di Caccia di Stupinigi
il giardino della palazzina ospiterà
il concerto "piano solo" di stefano
Bollani, evento di chiusura della
stagione 2015/2016 del teatro
superga.
www.teatrosuperga.it
gloria campaner22 maggio
Conservatorio Giuseppe Verdi
la pianista presenta musiche di
schumann, Beethoven e prokof'ev.
www.unionemusicale.it
mahler chamBer orchestra
27 maggio
Auditorium Giovanni Agnelli
la stagione dei concerti del
lingotto chiude con la mahler
chamber orchestra e daniele gatti.
verranno presentate la sinfonia
numero 8 in re maggiore op. 93 e la
sinfonia numero 9 in re minore
op.125 di Beethoven.
www.lingottomusica.it
libretto di salvatore cammarano
dal romanzo the Bride of
lammermoor di walter scott.
musica di gaetano donizetti.
www.teatroregio.torino.it
concerto n. 2212 – 13 maggio
Auditorium Rai
James conlon dirige l'orchestra
sinfonica della rai. musiche di
franz schubert e dmitrij
Šostakovič.www.orchestrasinfonica.rai.it
concerto gianandrea noseda 16 maggio
Teatro Regio
ultimo appuntamento della
stagione de i concerti 2015-2016.
gianandrea noseda, direttore
musicale del teatro regio, torna sul
podio della filarmonica teatro
regio torino. il programma sarà
una sorpresa per tutti.
www.teatroregio.torino.it
francia-spagna17 maggio
Conservatorio Giuseppe Verdi
gli archi dell’orchestra filarmonica
di torino con sergio lamberto
maestro concertatore e violino
solista e andrea rebaudengo al
pianoforte. musiche di Joaquín
turina, manuel de falla e ernest
chausson.
www.oft.it
europa galante - Biondi18 maggio
Conservatorio Giuseppe Verdi
musiche di monteverdi, farina, etc.
europa galante, con fabio Biondi,
violino e direttore, proporrà
musiche di monteverdi, farina ecc..
in un viaggio a ritroso nell'italia
musicale del Xvi e Xvii secolo.
www.unionemusicale.it
Shop in the City | 05 . 2016 | 127
programma di sala
pollicino28-31 maggio Teatro Regio
favola in musica in dodici scene,
libretto di giuseppe di leva tratto
da fiabe di carlo collodi, Jakob e
wilhelm grimm, charles perrault.
musica di hans werner henze.
prima esecuzione a torino.
www.teatroregio.torino.it
guerra7 giugno
Conservatorio Giuseppe Verdi
orchestra filarmonica di torino
e il coro dell’accademia stefano
tempia interpretano la sinfonia n.
100 in sol maggiore "militare" hob
i:100 e la messa in angustiis in re
minore per soli, coro e orchestra
hob. XXii:11 “nelsonmesse”
di franz Joseph haydn.
www.oft.it
hitchcock e il testo teatrale.
adattamento di lorenzo fontana e
giancarlo Judica cordiglia. prima
nazionale.
www.cineteatrobaretti.it
elvis costello23 maggio Teatro Colosseo
arriva in italia a maggio 2016 il
"detur" solo show del geniale
artista inglese elvis costello. lo
spettacolo è un viaggio divertente
attraverso la sua incredibile vita.
www.teatrocolosseo.it
niccolÒ faBi27 maggio teatro colosseo
fabi torna live con un nuovo tour e
con nuove canzoni. il cantautore
romano continua a rinnovarsi,
mettendosi in gioco ma restando
sempre coerente e fedele a se
stesso. www.teatrocolosseo.it
la moglie di frankenstein 8-10 giugno
Teatro Baretti rilettura teatrale de la moglie di
frankenstein, film horror
fantascientifico del 1935 diretto da
James whale. interpreti e regia sax
nicosia, massimo arbarello, fabio
Bellitti e sebastiano di Bella, testo
di rosa mogliasso. prima
nazionale.
www.cineteatrobaretti.it
carmen dal 22 giugno al 3 luglio
Teatro Regio
opéra-comique in quattro atti,
libretto di henri meilhac e ludovic
halévy dalla omonima novella di
prosper mérimée. musica di
georges Bizet. edizione in lingua
originale francese con sopratitoli in
italiano.
www.teatroregio.torino.it
TEATRO
golem 11 – 14 maggio
Fonderie Limone
la compagnia 1927 mette in scena
una favola surreale che in modo
intelligente e satirico s’interroga
sulle nuove tecnologie. spettacolo
con soprattitoli in italiano.
www.teatrostabiletorino.it
amleto13 maggio
Teatro Astra
lingue in scena! fa vivere a giovani
provenienti da diversi paesi
d’europa un’esperienza di pratica
teatrale di alta qualità. Quest’anno i
giovani cittadini europei
affronteranno amleto di william
shakespeare. ingresso gratuito.
www.fondazionetpe.it
fiorello13-15 maggio Teatro Colosseo dopo il clamoroso successo
dell'apertura di stagione, fiorello
torna a recitare l'ora del rosario,
tra aneddoti, racconti e gag in
perfetto stile fiorello.
www.teatrocolosseo.it
come vi piace
dal 17 maggio al 5 giugno
Teatro Carignano
leo muscato, affermato regista di
prosa e lirica, dirige tra gli altri
eugenio allegri e michele di mauro
in questa commedia scritta da
shakespeare nel 1599.
www.teatrostabiletorino.it
nodo alla gola18-20 maggio
Teatro Baretti spettacolo liberamente tratto da
rope di patrick hamilton. Questa
messinscena è un gioco di continui
rimandi tra il lavoro che fece
to know
128 | 03 . 2016 | Shop in the City
alFonsola marmora
Torino, 17 novembre 1804. Alfonoso Ferrero della Marmora è stato un generale e un politico italiano.
Diplomato presso l’Accademia Militare di Torino, fu un riformatore dell’Esercito sabaudo. Morì a Firenze il 5 gennaio 1878.
Lapide posta sul fianco del monumento equestre ad Alfonso La Marmora,
Piazza Bodoni, Torino.