Upload
others
View
3
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
SGUARDI: STRATEGIE PUBBLICHE Dl CONTRAST0 ALLA VULNERABILITA SOCIALE Salvatore Rao
Nel Settembre del 2000, durante il Millennium Summit, 189 Capi di Stato e di Governo si sono impegnati a lavorare insieme per costruire un mondo piu equo entro il 2015. In tale sede i leader dei 189 paesi hanno
adottato otto Obiettivi di Sviluppo del Millennia, che richiedono I'attuazione di un modello di sviluppo che ponga le persone al centro delle politiche locali e nazionali. Questi Obiettivi hanno impegnato paesi ricchi e
poveri a sradicare I'estrema poverta e la fame, eliminare le disuguaglianze di genere e il degrado ambientale entro il 201 5.
In ltalia la stima delle famiglie che vivono in situazioni di poverti relativa, evidenziata nel Rapporto ISTAT di ottobre 2007, e di 2 milioni 623 mila e rappresenta 1'1 1,1% delle famiglie residenti; si tratta di 7 milioni 537
mila individui poveri, pari al 12,9% dell'intera popolazione. II numero di famiglie e individui in difficoita che si avvicinano sempre piir a queste situazioni (un reddito di poco superiore ai 480 euro mensili) continuano ad essere una percentuale rilevante della popolazione (solo 1'80% delle famiglie sono dichiarate sicuramente
non povere).
Nella provincia di Torino la crisi industriale e manifatturiera, le trasformazioni del mercato del lavoro e dele
diverse forme di organizzazione della produzione, e quindi del sociale, i mutamenti demografici, la fragilita della costruzione di legami sociali significativi, hanno aperto, per chi si occupa di politiche pubbliche, una
nuova e necessaria riflessione su questo nuovo fenomeno sociale.
CAssessorato alla Solidarieta Sociale della Provincia diTorino costituisce uno snodo importante nell'attivazio- ne delle politiche per I'integrazione e per la promozione della programmazione locale del sistema di welfare.
I Piani di Zona del territorio provinciale rappresentano un crescente patrimonio di cultura della programma- zione, della gestione e valutazione dei sistemi di welfare locale, in grado di promuovere una qualificazione
della spesa (con un uso maggiormente coerente delle risorse), promuovere solidarieta e responsabilizzare i diversi soggetti nella programmazione e verifica dei servizi. Cib i' particolarmente vero quando i Piani di Zona tentano di operare intenzionalmente - attraverso uno sforzo significativo - per mettere in campo e per
organizzare interventi integrati,organici e coerenti. In tal senso, andrebbe letto I'auspicio all'integrazione di cui tanto si parla nei Piani di Zona, quale tentativo di estendere il coordinamento delle politiche sociali con il piu ampio ventaglio di azioni/politiche presiedute dalle Amministrazioni comunali (unico livello di
govern0 con piena titolariti del sociale): I'idea cioe che I'azione sociale si collochi in forma coordinata con le politiche urbanistiche, con quelle della sicurezza, della formazione, della casa, dei trasporti, del lavoro ecc.
fuoriuscendo da una condizione di marginalita e di riparazione nei quali P stata tradizionalmente"confinata" in tutti questi anni.
In tal senso, strategicamente, P da segnalare che dal 2005 e stato promosso e avviato il "Programma trien- nale di politiche pubbliche di contrast0 alla vulnerabilita sociale ed alla poverta". Politiche ed iniziative con-
crete che provano a dare risposte alle drammatiche e spesso impreviste svolte della vita di molte famiglie generate dalla perdita o dalla precarieta del lavoro, dalla mancanza di denaro e le difficolta di molte donne
dopo una separazione o un divorzio con figli a carico. II Programma prevede uno stanziamento annuo di 500 mila euro destinati a una serie di iniziative, sostegno al credito, al consumo, politiche abitative, per la salute e per il lavoro, da realizzare sul territorio della provincia di Torino, in collaborazione con Comuni, Enti
e Associazioni.
Per queste ragioni abbiamo ritenuto utile partecipare alle iniziative promosse nell'ambito del progetto
I STREET e del parternariato Cilap che rappresenta un'importante occasione per conoscere lo stato delle ini- ziative e dei programmi messi in campo a livello europeo, nazionale e locale per affrontare la vulnerabilita
sociale e promuovere I'inclusione sociale.
SGUARDI: STRATEGIE PUBBLICHE Dl CONTRAST0 ALLA vu LN ERABI 1-ITA SOCIALE Salvatore Rao
Nel Settembre del 2000, durante il Millennium Summit, 189 Capi di Stato e di Governo si sono impegnati a
lavorare insieme per costruire un mondo piu equo entro il 201 5. In tale sede i leader dei 189 paesi hanno
adottato otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che richiedono I'attuazione di un modello di sviluppo che
ponga le persone al centro delle politiche locali e nazionali. Questi Obiettivi hanno impegnato paesi ricch~ e
poveri a sradicare I'estrema poverta e la fame, eliminare le disuguaglianze di genere e il degrado ambientale
entro il 201 5.
In ltalia la stima delle famiglie che vivono in situazioni di poverta relativa, evidenziata nel Rapporto ISTAT di
ottobre 2007, e di 2 milioni 623 mila e rappresenta 1'1 1,1% delle famiglie residenti; si tratta di 7 milioni 537
mila individui poveri, pari al 12,9% dell'intera popolazione. II numero di famiglie e individui in difficolta che
si avvicinano sempre piu a queste situazioni (un reddito di poco superiore ai 480 euro mensili) continuano
ad essere una percentuale rilevante della popolazione (solo 1'80% delle famiglie sono dichiarate sicuramente
non povere).
Nella provincia di Torino la crisi industriale e manifatturiera, le trasformazioni del mercato del lavoro e delle
diverse forme di organizzazione della produzione, e quindi del sociale, i mutamenti demografici, la fragilita
della costruzione di legami sociali significativi, hanno aperto, per chi si occupa di politiche pubbliche, una
nuova e necessaria riflessione su questo nuovo fenomeno sociale.
Ussessorato alla Solidarieta Sociale della Provincia di Torino costituisce uno snodo importante nell'attivazio-
ne delle politiche per I'integrazione e per la promozione della programmazione locale del sistema di welfare.
I Piani di Zona del territorio provinciale rappresentano un crescente patrimonio di cultura,della programma-
zione, della gestione e valutazione dei sistemi di welfare locale, in grado di promuovere una qualificazione
della spesa (con un uso maggiormente coerente delle risorse), promuovere solidarieta e responsabilizzare
i diversi soggetti nella programmazione e verifica dei servizi. Cio e particolarmente vero quando i Piani di
Zona tentano di operare intenzionalmente - attraverso uno sforzo significativo - per mettere in campo e per
organizzare interventi integrati,organici e coerenti. In tal senso, andrebbe letto I'auspicio all'integrazione
di cui tanto si parla nei Piani di Zona, quale tentativo di estendere il coordinamento delle politiche sociali
con il piu ampio ventaglio di azionilpolitiche presiedute dalle Amministrazioni comunali (unico livello di
govern0 con piena titolarita del sociale): I'idea cioP che I'azione sociale si collochi in forma coordinata con
le politiche urbanistiche, con quelle della sicurezza, della formazione, della casa, dei trasporti, del lavoro ecc.
fuoriuscendo da una condizione di marginalita e di riparazione nei quali P stata tradizionalmente"confinata"
in tutti questi anni.
In tal senso, strategicamente, P da segnalare che dal 2005 P stato promosso e avviato il "Programma trien-
nale di politiche pubbliche di contrast0 alla vulnerabiliti sociale ed alla poverta': Politiche ed iniziative con-
crete che provano a dare risposte alle drammatiche e spesso impreviste svolte della vita di molte famiglie
generate dalla perdita o dalla precarieti del lavoro, dalla mancanza di denaro e le difficolta di molte donne
dopo una separazione o un divorzio con figli a carico. II Programma prevede uno stanziamento annuo di
500 mila euro destinati a una serie di iniziative, sostegno al credito, al consumo, politiche abitatiiig per la
salute e per il lavoro, da realizzare sul territorio della provincia di Torino, in collaborazione con Comuni, Enti
e Associazioni.
Per queste ragioni abbiamo ritenuto utile partecipare alle iniziative promosse nell'ambito del progetto
STREET e del parternariato Cilap che rappresenta un'importante occasione per conoscere lo stato delle ini-
ziative e dei programmi messi in campo a livello europeo, nazionale e locale per affrontare la vulnerabilita
sociale e promuovere I'lnclusione sociale.